Only music can save us.

di Esmile8
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


E' assurdo come da un momento all'altro ti ritrovi a dover lasciare la tua città, la tua famiglia.. E i tuoi.. beh no, quelli no ne ho.. Non so come o per quale misera ragione, so solo che tutto questo sta accadendo troppo in fretta.. Un giorno prima ti svegli bambina, e il giorno dopo sei già cresciuta, beh si, per quanto una ragazza di soli 15anni possa ritenersi cresciuta. I miei genitori hanno deciso di mandarmi a vivere per un anno da mia zia Marta, a Roma (Italia), dicono che qui sembro chiusa in gabbia, e forse è vero.. d'altronde l'unica amica che ho è la mia musica, ogni nota, ogni accordo che faccio con la mia chitarra, ogni testo, ogni parola.. sono le sole cose che riescono a farmi sentire meglio.. Ogni volta che mi sento sola inizio a strimpellare qualcosa, scrivo, trascrivo ogni mia emozione in musica, la mia musica.. -Dems, hai fatto? Dobbiamo andare.- è mia mamma, meglio non farla aspettare -Eccomi- dico quasi urlando prendendo la mia amata chitarra e dirigendomi in macchina -Sicuri di volermi lasciare sola con la zia?- la zia Marta sta sempre a fare casini, ha 24 anni, e più che lei a badare a me, dovrei essere io a badare a lei. -Si Demetria, hai bisogno di divertiti un po.- a quelle parole mi annullo, "meglio stare zitta ora" penso, appoggio la testa allo sportello, e in poco tempo mi addormento. 
-Demi!!- sento le urla di mio padre, segno che siamo arrivati -Si?- dico ancora assonnata strofinandomi gli occhi -Andiamo dai- dice mio padre. Mi alzo e andiamo verso l'aereoporto.. "Eccoci" penso "fra poche ore sarò in Italia" zia Marta e papà quando ero piccola mi hanno insegnato qualche parola italiana, ma chi se le ricorda più.. Credo sia meglio tirare fuori il mio vecchio dizionario.. Allora, "voglio un bacio" Ma che cazz.. Si ok, meglio rimandare lo studio.. -E' ora Demi..- mia mamma mi risveglia dai miei pensieri -Davvero?- dico -Si- dice papà, -Va bene..- dico un po con mala voglia -Fa la brava- dicono entrambi, e prima che inizi la romanzina meglio salutarli -Mi mancherete- dico solo avvolgendoli in un caldo abbraccio, mi stacco, meglio salutare le mie sorelle ora. -Ehi pulce- dice Dallas, la più grande -So che ti mancheró- ammicco io, e scoppiamo a ridere -Ciao Dems- dice Maddi, la più piccola -Ehi piccina, fatti abbracciare.- la stringo forte a me e dopo poco si aggiunge Dallas.. -Ciao- dico staccandomi e andando via prima di scoppiare in lacrime.. "Fanculo" penso nello stesso istante in cui entro sull'aereo. 

Spazio Autrice: Questa è solo una breve introduzione, la storia inizierà dal prossimo capitolo che spero di pubblicare al più presto.. Se vi interessa la storia o se volete darmi qualche consiglio, beh.. Recensite :) a presto -E

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Capitolo 2
*** 2 ***


Sono su questo aereo da un tempo quasi infinito, ho passato troppo tempo sulle righe di questo dizionario, credo d'aver studiato fin troppo per oggi.. Prendo le mie cuffie e il mio mp3 con su incise alcune mie canzoni, la prima canzone è believe in me, ed ecco che le lacrime ricominciano ad uscire.. questa canzone la scrissi un po di tempo fa, presi la mia chitarra e inizia a comporla, era un periodo buio della mia vita, dove non riuscivo a vedermi abbastanza, ne per gli altri, ne soprattutto per me stessa.. "I don't wanna be afraid, i wanna wake up feeling beautiful today.. And know that i'm okay, cause everyone's perfect in unusual way.. So you see, i just wanna believe in me.." ogni volta che ascoltavo questa canzone finivo per piangere.. "The mirror can lie doesn't show you what's inside.." passarono pochi minuti, e con le cuffie ancora alle orecchie, e le lacrime che non smettevano di scendere mi addormentaii.. 

NEL FRATTEMPO IN ITALIA..

[Pov Federico]
-Ehi Cam!! Sai che tra poche ore arriva la nipote di Marta?!- chiesi a mia sorella ancora assonnata -Eh?! Dai Fede lasciami dormire.. E' estate!- protestò lei lanciandomi il cuscino in piena faccia -Okay, okay, vado via..- dissi rassegnato. Marta è la mia ragazza da 3giorni, 23ore, 27minuti, 40..42..45.. Okay, va troppo veloce.. Comunque Marta era la mia prima storia seria "parla il ragazzo di una notte e via" non so perché, ma lei aveva qualcosa in più delle altre ragazze, con lei non era sesso, con lei era stato amore.. La conobbi 6 giorni fa in discoteca, lei era messa in disparte e allora io mi avvicinai, quando la guardai negli occhi rimasiSq quasi senza fiato, erano blu, blu scuro quasi come il cielo quella sera, allora mi sedetti di fianco a lei ed iniziai a parlarle, era davvero interessante parlare con lei, mi disse che frequentava ancora l'Università, studiava medicina, era una ragazza simpatica, e apparte gli occhi, che quasi non finivano per impnotizzarmi, aveva dei capelli castano chiaro e ricci... merda io avevo un debole per i capelli ricci.. Dopo 20 minuti di conoscenza lei mi disse che doveva tornare a casa, perché l'indomani avrebbe avuto un esame, allora mi offrii d'accompagnarla, e lei accetto.. Quella sera non accadde nulla di più di un semplice bacio, e fu allora che capii che quella ragazza era speciale, non mi importava di portarmela a letto, avrei aspettato anche tutta la vita, fino a quel momento mi limitai a chiederle il numero e baciarala.. Inutile dire che poi divenne la mia ragazza e facemmo l'amore.. Squilla il telefono e mi risveglio dai miei pensieri, è un suo messaggio -Amore, io sono pronta, ti aspetto, non fare tardi.- -va bene.- le rispondo solamente, ora sarà meglio buttare mia sorella giù dal letto se non voglio far tardi -Camilla!!- urlo così forte che quasi mo sentono i vicini -Che vuoi?!- risponde lei usando lo stesso tono di voce -dobbiamo prendere Dems in aereoporto!- le ricordo -Va bene..- dice alzandosi.. Sono le 3 del pomeriggio e Cam sta ancora chiusa in bagno, quella il cellulare -Fede dove sei?- è Marta -5minuti e arrivo.- le rispondo mentendo -Cam fatto?- urlo un po seccato -Si- dice raggiungendomi fuori -Finalmente!- esclamo alzando le braccia, entriamo in auto e partiamo.

[Pov Camilla]
Da quando mio fratello mi aveva trovato a baciare la mia migliore amica non mi lasciava nemmeno un momento libero.. I miei genitori morirono quando io ero ancora una bambina, e mio fratello che aveva circa 17 anni si dovette prendere cura di me.. Adesso lui ha 25 anni ed io 15, immaginate com'è vivere con un fratello così protettivo.. Dio, non ho pace! L'unico momento libero che avevo fino a poco tempo fa era la notte, quando lui andava in discoteca con gli amici, ma da quando si era messo con Marta le uscite scarseggiarono ed io mi ritrovai ancora più sotto alla sua ala.. Tornando al bacio, non capisco cosa ci sia di male nel baciare la propria migliore amica, in fondo era solo un bacio, solo un bacio tra amiche! Ricordo quel giorno come se fosse ieri.. Oh beh, in effetti è successo proprio ieri..

*-Charter che succede? Perché piangi?!- la mia migliore amica corse da me tra le lacrime, non sapevo che fare -E' stato quel coglione di Demons, vero?!- sbottai di colpo, ma lei rimase in silenzio ancora affigniata a me.. da quel completamente capii che la mia ipotesi era giusta.. Demons era un ragazzo alto, occhi castani e capelli biondi, un bel ragazzo, non c'è che dire, il suo unico problema è che è un emerito stronzo. Guardai Charter, aveva la testa china e stava singhiozzando, non era bello vederla così.. Le sollevai il viso, e la guardai dritta negli occhi, gli occhi verdi più belli che io avessi mai visto, le spostai una ciocca nera dal viso, le asciugai una lacrima, e istintivamente le diedi un piccolo bacio innocente, lei rimase di sasso, un po come me, e fu in quel momento che passò mio fratello con la macchina.. quando mi vide mi diede uno di quei ceffoni che non si dimenticano facilmente e mi portò a casa.. *

Sono le 15:15, prendiamo Marta e ci dirigiamo all'aeroporto, prendo il cellulare, controllo l'ultimo accesso di Charter, vedo che è online, ma non trovo il coraggio di scriverle.. poso il cellulare e abbasso il finestrino, amo la sensazione che dà il vento in faccia, mi aiuta a non pensare, e in quel momento pensare mi avrebbe portata solamente a stare male.. Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dal vento mentre mio fratello e Marta parlano di non so cosa.. 

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Capitolo 3
*** 3 ***


[Pov Federico]
-Ciao amore.- Marta entra in macchina e mi stampa un bacio -Ciao.- la saluto sorridendo -Scusala..-  aggiungo indicando Camilla persa nei suoi pensieri -Tranquillo.- dice con un sorriso bellissimo la ragazza -Allora com'è questa Demi?- le dico tanto per prendere un discorso -Demi?- chiede lei grattandosi il braccio, ciò voleva dire che era nervosa -Si.- mi limito a rispondere -Demi è una ragazza chiusa in se stessa, passa ore a suonare e cantare, la musica è tutto il suo mondo, ed è per questo che passerà un anno con me.- rispose lei ovvia, ma io non capii dove volesse arrivare, allora gli feci segno di continuare -Mia nipote non ha vita sociale, e ovviamente mio fratello ha pensato bene di portarla a me.- disse tutta esaltata, mente io rimasi ancora un po perplesso -Potrebbe passare un po di tempo con Cam.- dissi di colpo senza pensare al piccolo particolare che mia sorella era in punizione -Magari potremmo passare l'estate tutti e 4 insieme.- dissi cercando di rimediare -Sarebbe bellissimo.- rispose la mia ragazza visibilmente felice. Per tutto il resto del viaggio non si senti una mosca, finché non decisi di rompere il ghiaccio -Allora.. Hm.. Dove vorresti andare in vacanza?- le chiesi -Parigi!- rispose lei con occhi sognanti -La città dell'amore?- dissi ridendo leggermente -Si.- rispose con la faccia da cucciolo, ed io le sorrisi baciandola. Cercai posteggio per un tempo troppo lungo per quanto mi riguardava, ma finalmente ero riuscito a trovarlo. Chiamai mia sorella e andammo verso l'aeroporto, la curiosità di vedere quella ragazza mi stava torturando.. sarà come la mia Marta?

[Pov Demi]
Mi svegliaii di botto quando sentii gli applausi dei viaggiatori in segno che eravamo arrivati sani e salvi, e un po preoccupata scesi dall'aereo, l'ultima volta che zia era venuta a prendere me e la mia famiglia l'avevamo trovata in compagnia di un omaccione tutto tatuato e pieno di piercing, non sembrava affatto un tipo giusto, e di volta in volta li cambiava, un giorno portò un hippie, ritrovai la mia stanza piena di fiori e il salotto pieno di fumo, un giorno, invece portò un ricercato, mio padre scoprendolo aveva chiamato la polizia, e zia Marta non gli aveva rivolto la parola per una settimana, un altro giorno portò un uomo sposato, e così via.. Ma in fondo era diventata abitudine, zia era così, non riusciva a stare con un ragazzo più di un giorno, e poi dipende il tipo si annoiava anche. Andai a prendere la valigia, sospiraii pesantemente e poi uscii.. sta volta aveva portato con se un ragazzo nella trentina, alto, capelli neri ed occhi azzurri, strano a dirlo, ma questo tipo sembrava a posto, poi notai una ragazza che aveva all'incirca la mia età, non molto alta, ma sicuramente più alta di me, capelli castano chiaro ed occhi blu, molto più scuri di mia zia. Mi avvicinai e abbracciai la zia che, con fare buffo, mi sorrise -Lei è Camilla.- mi presentò la ragazza -E lui è Federico.- indicò il ragazzo -Demi.- mi presentai sorridendo -Piacere Demi, tua zia mi ha parlato molto di te.-sorrise il ragazzo -Oh wow! Piacere mio.- sorrisi a mia volta -Lei è mia sorella.- continuò -Piacere.- disse la ragazza sorridendo in modo forzato, in risposta le sorrisi -Demi, Cam, io e Federico dobbiamo fare una cosa, potreste aspettare in macchina?- disse zia porgendoci le chiavi -D'accordo.- rispose Camilla -Si.- risposi io facendo un timido saluto -Andiamo.- mi trascinò la ragazza. Andammo in macchina e presi le cuffie ed il mio mp3, dato che non c'era nulla di meglio da fare, il mio sguardo si posò un attimo su quella ragazza che con fare serio fissava in cellulare "fantastico, nemmeno mi conosce e già preferisce fissare il cellulare piuttosto che parale con me" pensai sbottando. Decisi di posare le cuffie e di provare a parlarle -Aspetti un messaggio?- le chiesi indicando il cellulare -No.- rispose lei fredda affrettandosi a posarlo, in quella circostanza pensai fosse meglio cambiare discorso -Sai che si lasceranno, vero?- dissi alludendo a mia zia e suo fratello -Perchè ne sei sicura?- disse con fare divertito -Perché mia zia cambia ragazzo ogni giorno, spiegai ovvia -Con mio fratello sta da 4 giorni.- rimasi senza parole a quella affermazione, zia non aveva avuto una "vera" storia dai tempi del liceo, non trovando più nessun argomento presi il cellulare e mandai un messaggio alla mia famiglia, avvisandola che ero arrivata. 

[Pov Camilla]
Io e Demi eravamo in macchina da sole, non riuscivo a smettere di guardare l'online di Charter.. Demi si accorse che stavo fissando il cellulare e provò a parlarmi, anche se i suoi tentativi di conversare con me erano falliti miseramente.. 5minuti di silenzio imbarazzante furono interrotti da mio fratelli e Marta che entrarono in auto tutti contenti, chissà poi perché. Passammo una mezz'ora in macchina senza parlare, finché non arrivammo a casa da Marta e lasciamo Demi e lei lì, mio fratello mise in moto nuovamente e dopo un po arrivammo a casa anche noi, finalmente. -Cam prepara le valigie.- disse Fede entusiasta -Perché?- risposi allibbita -Si va in vacanza!!!-

Spazio Autore: Scusate il ritardo, ma eccomi qui con un nuovo capitolo!!  Spero vi piaccia, e se c'è qualcosa che non vi piace vi prego di recensire, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate!! Alla prossima ❤

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Capitolo 4
*** 4 ***


[Pov Demi]
Solo le 8 del mattino, a quanto pare fra 2ore si parte per Parigi, zia sembra davvero felice, è così, strano dirlo, innamorata. Non ho nemmeno dovuto preparare la valigia dato che non ho avuto tempo di disfarla.. a breve dovrebbero arrivare Federico e Camilla.. Pensare che dovrò condividere per 2 settimane la camera con quella ragazza, non mi aiuta, non sto nemmeno simpatica, quindi..

-Demi, scendi.- mi chiama zia

-Arrivo.- dico affrettandomi a prendere la mia roba e scendendo le scale

Entriamo in macchina e salutiamo, Camilla sembra non esserci, ha lo sguardo perso nel vuoto, chissà a cosa pensa..

-Ciao- la saluto avvicinandomi

-Ehi.- sorride

-Tutto okay?- chiedo un po preoccupata

-Si si.- continua a sorridere.. 

-Che ascolti?- indico le cuffiette

-Miley, ti piace?- chiede

-Molto, sono una sua grande fan.- rispondo soltanto

-Ti va di ascoltarla un po insieme?- mi porge una cuffia ed io la metto sorridendo, quella ragazza è davvero strana, il giorno prima fa la fredda, il giorno dopo diventa improvvisamente tanto dolce...

***nel frattempo***
-Ryan dove pensi di andare?!- mia madre mi urlò contro per la millesima volta, ma io non ce la facevo più a vivere in quel modo, presi la valigia e senza voltarmi uscii via di casa. Mio padre beveva, e mia madre stava con un uomo diverso ogni notte "ho mancanza d'affetto" ripeteva sempre per giustificarsi. Mio fratello era stato sbattuto dentro da un paio d'anni per una stupita rapina. Stare in quella casa, con quella "famiglia" stava diventando un inferno, e no per modo di dire, ma per davvero. Ormai avevo preso una decisione, sarei andato per un po in Francia, da mia nonna. L'aereo partiva momenti, dovevo voltare pagina.

"Spagna-Francia, posso farcela.." pensai gettando l'ultima sigaretta della giornata, entrai sull'aereo e i pensiero brutti andarono via.. Finalmente avevo potuto prendere in mano la mia vita, era da quando ero piccolo che sognavo questo, sognavo di avere 18 anni per poter andare via, e finalmente quel giorno era arrivato.

Passarono delle ore, che parvero piccoli istanti, quando ho un libro in mano il tempo passa troppo velocemente, quasi non mi accorgo di nulla, qualcuno può abbracciarmi, urlarmi contro, ma io rimango immobile, mi perdo tra quelle righe, come se entrassi dentro il libro, come se ne facessi parte. Quando atterrammó, però, devetti metterlo via, scesi dall'aereo, recuperai i miei bagagli e, chiamai un taxy che mi portò a casa di nonna, chissà se si ricorda di me,. non mi vede da molto tempo.. 

[Pov Camilla]
-Demi, vieni qua.- la chiamai, sembrava smarrita

-Posso?- mi chiese timida

-Certo.- ammiccai facendo una piccola risata

Demi era una ragazza davvero timida, ma anche molto simpatica, eravamo in aereo e stavamo ascoltando un po di musica, o meglio, lei ascoltava la musica che proveniva dalle cuffiette, mentre io ascoltavo lei, che ogni volta finiva sempre per canticchiare, non so cosa me lo facesse pensare, ma quella ragazza aveva un non so chè di speciale, era riuscita anche a farmi dimenticare.. Oh merda Charter!! 

Qualche ora fa avevo ricevuto un suo messaggio.. -Ehi.. Dopo quello che è successo quel giorno non abbiamo più parlato, ed io ho bisogno di parlarti.. In realtà, adesso, ho anche un disperato bisogno di sentire il sapore delle tue labbra sulle mie..- a quel messaggio ero rimasta un po "sconvolta(?)" e non trovando le parole giuste, decisi di risponderle dopo.. Ma cosa avrei dovuto rispondere ad un messaggio simile?!

-Siamo arrivati.- la dolce voce di Demi mi svegliò, aprii gli occhi e vidi il suo sorriso, quel sorriso riusciva a farmi sognare anche se non stavo dormendo, aveva un sorriso così bello, che era davvero assurdo che i suoi occhi fossero così spenti.

-Dove sono Marta e Federico?- le domandai spostando il mio sguardo dal suo, avevo paura di perdermci dentro

-Sono andati a prendere le valigie.- rispose

-Andiamo anche noi?- chiesi, per un momento mi fissò

-Certo.- disse poi afferrando la mia mano

Ci incamminammo verso l'uscita, in realtà io camminavo, lei sbavava dietro i ragazzi "che ci trova?!" mi chiesi un po irritata, notando l'atteggiamento di Demi strinsi ancora di più le nostre mani e la trascinai fuori. Per un momento mi guardò strana, poi distolse lo sguardo, per fissare il "bel faccino" di un idiota che passava.

[Pov Marta]
-E adesso come facciamo?!- stavo sclerando -Ma di tutti i bagagli che ci sono, proprio la chitarra della mia Demetria si doveva perdere?!- l'ultima frase uscii un po in stile poetico

-Dai amore.. Gliene compreremo un'altra..- cercò di rassicurarmi il mio ragazzo, ma io sapevo bene quanto Demi tenesse a quella chitarra.. non avevo voglia di spezzarle il cuore.. Demi non aveva mai avuto una vita facile, a scuola era presa di mira dai bulli, le dicevano che era grassa, e lei iniziò a non mangiare, perse molti chili, era vicina all'anoressia, per fortuna, però, tutto si risolse, o quasi.. L'unico sfogo che la piccola aveva trovato era la sua musica, e adesso, avevo una tremenda paura di farla star male.. di nuovo.


Spazio Autore: Che ne pensate? Ho bisogno di sapere se vi piace, perché altrimenti non avrebbe senzo continuare a pubblicarla..

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Capitolo 5
*** 5 ***


Pov Demi
Stavo all'uscita dell'aeroporto con Camilla che mi aveva trascinata tutto il tempo, non so perché, ma sembrava che le desse fastidio che io guardassi i ragazzi, ma era a Parigi, e tutto quello che avevo sempre desiderato era stare a Parigi con l'amore della mia vita, mica con Camilla. I francesi, a quanto so, sono i ragazzi più dolci al mondo, e a quanto ho visto non sono neanche tanto male, anzi, hanno un fisico che..
 
-Demi, vieni.- mi chiamò Cam
 
-Dimmi.- mi avvicinai
 
-Che ne pensi?- disse indicando la luna
 
-E' bellissima.- sorrisi osservandola, quella sera era piena
 
-Dici?- chiese -A me sembra così imperfetta.- continuò
 
-Perché imperfetta?- chiesi lanciandole un occhiataccia
 
-Semplice, non ha il tuo sorriso.- a quella affermazione mi sentii infuocare la faccia
 
-Il mio sorriso non è altro che un comune sorriso.- dissi un po triste sapendo che era vero
 
-Qui ti sbagli Devonne, il tuo sorriso non è un comune sorriso, è il più bello che io abbia mai visto, se io guardo te, e poi guardo la luna,  noto che il tuo sorriso riesce ad illuminare il mio mondo anche col buio, con la pioggia, con il temporale, la luna no, è così innocua. Il tuo sorriso mi fa dimenticare dell'esistenza del resto del mondo.- da quando Camilla era così dolce?! Dio, mi stava facendo sciogliere. Non trovando una risposta adatta mi avvicinai e l'abbracciai, un abbraccio che durò più del l'immaginabile.
 
-Demi!!- gridò mia zia
 
-Che succede?- domandai vedendola preoccupata
 
-La..- stava cercando di parlare -Sai che può capitare che perdono alcuni bagagli, no??- chiese
 
-Si- annuii
 
-Bene, ecco.. diciamo che non troviamo la tua chitarra.- disse tutto d'un fiato, ed io scoppiaii a ridere
 
-Che ridi?- chiese zia allibita
 
-La chitarra è rimasta a casa tua- dissi ridendo più forte
 
-ODDIO Demi, non sai quanto mi hai fatto preoccupare.- mi strinse a se, la guardai e le sorrisi.
 
Arrivammo all'Hotel dove saremmo state per 2 settimane -Vacanze!- esclamai buttandomi sul letto
 
-Dems- Camilla entrò in stanza
 
-Si?!- chiesi
 
-C'è un solo letto?- domandò
 
-A quanto pare si.- risposi guardandomi in torno.
 
[Pov Ryan]
Nonna era morta 2 anni fa, e io no ne sapevo nulla.. Il mio viso iniziò ad inumidirsi, le lacrime scendevano sole mentre camminavo come un disperato per Parigi.. Non sapevo cosa fare, allora presi il cellulare e chiamai mio cugino Toni
 
-Pronto?- rispose
 
-Toni, sono Ryan.- dissi
 
-Quanto tempo cuginetto!! Come stai?- domanda inutile
 
-Oh bene guarda! Ho preso un aereo per Parigi, volevo andare da nonna, sai? Ma indovina?! Nonna è morta!- risposi con tutta la rabbia che avevo dentro
 
-Io pensavo lo sapessi..- si giustificò lui
 
-Invece no.- continuavo a piangere
 
-Ehy Ryan calmati.. Ci sono ancora problemi in famiglia..?- chiese di botto
 
-Si.- singhiozzai
 
-Puoi venire da me se vuoi.- si offrì Tony
 
-Davvero posso?- chiesi
 
-Certo, ma ti consiglio di prendere l'aereo domani, adesso è meglio sei riposi un po.- disse
 
-Va bene.. Ciao- chiusi la chiamata in preda ad una crisi.. Mi manca nonna.
 
Tony era mio cugino più grande, aveva 23 anni, capelli biondi ed occhi verdi, era un po stronzo con le ragazze, ma questo era dovuto al suo passato.. Era stato ferito molto tempo fa, da una ragazza che sarebbe dovuta diventare sua moglie, il giorno del loro matrimonio lei era scappata, e fu allora che tutto cambiò.
 
"Adesso meglio cercare un Hotel per la notte" pensai in cerca di un posto dove stare.. Ero davvero stanco, non solo fisicamente.. ero stanco di piangere, stanco delle bugie e stanco di venire deluso continuamente.. 
 
 
In Italia..***
 
[Pov Charter]
*Caro diario, so che scrivo spesso ultimamente, ma mi manca terribilmente la mia "migliore amica" se così posso ancora definirla.. Da quando mi ha baciata tutto è cambiato, mi ha fatto dimenticare troppo in fretta il motivo per cui piangevo, pensavo che Demons fosse l'amore della mia vita, e invece.. Può accadere di scordarsi così in fretta quello che pensiamo essere "vero amore"? Se era amore vero avrei continuato a pensare a lui, e probabilmente a soffrire, mentre Camilla mi fa stare così bene.. Ma è semplicemente stare bene o anche qualcosa di più.? Caro amico, sono così confusa.. Ho un desiderio assurdo di avere quelle labbra sulle mie.. Sono lesbica? Può una ragazza che fino a pochi giorni fa stava con un ragazzo diventare lesbica? Ho mandato un messaggio a Cam dicendole che avevo voglia di baciarla, non ha ancora risposto.. ed io ci sto così male, non la vedo da troppo, sta diventando un pensiero costante, ho bisogno di lei.*
 
-Charter a tavola!- è mia mamma, meglio non farla aspettare
 
-Eccomi.- dico sedendomi -Papà dov'è?- dico non vedendolo
 
-E' a lavoro.- risponde porgendomi il piatto
 
-Il mio preferito!- esclamo mangiando tutto
 
Sono vegetariana già da 4 anni, non mi va di mangiare gli animali, mi fanno così tenerezza.. Perché ucciderli? Meritano di vivere proprio quanto noi.
 
-Ho finito.- dico alzandomi 
 
-Dove corri?- chiede mamma
 
-Oggi faccio volontariato!- dico sorridendo
 
-Non fare tardi.- mia mamma ricambia il sorriso, le do un bacio in fronte e corro via.
 
Oggi sarei andata in orfanotrofio, volevo tanto giocare con i miei piccoli amici, e poi avrei potuto concentrarmi su altro invece di pensare a Camilla.
 
-Ehi Charter!!- arrivo e tutti mi saltano addosso, sono così teneri...
 
-Ehi.- sorrido abbracciandoli uno ad uno
 
-Dove' Ned?- chiedo non vedendo il più piccolo
 
-E' andato via..- risponde Sofy, sua sorella
 
-Oh.. Vieni qua piccola.- la prendo in braccio e la stringo forte a me, non sopporto vedere persone tristi
 
-Chart.- chiamò Francesco sorridendomi, lui era il più grande, 15anni, aveva la mia età, era davvero un bravo ragazzo, e nonostante sapesse che ormai sarebbe stato difficile essere stato adottato lui ci sperava ancora
 
-Ehi- ricambiai il sorriso
 
-Chica suoni qualcosa?- mi chiese Berry indicando la chitarra 
 
-Certo chico, cosa ti suono?- chiesi al piccolo ometto
 
-Hm.. Che ne dici di..- non fece in tempo a finire la frase che..
 
-Canta l'amore.- l'interruppe Francesco
 
-Solo se mi aiuti, sai che non sono molto intonata.- risposi elogiando la sua bellissima voce
 
-D'accordo- annui
 
Accordai la chitarra che non usavo da un po ed iniziammo a cantare. La giornata passò in fretta, tra risate, cioccolata, canzoni, abbracci e coccole, taaante coccole! Si fece sera e dovetti andare.
 
-Ci vediamo!- li salutai sorridendo
 
-A presto!- gridarono loro
 
Accesi il cellulare, che tutto il pomeriggio avevo tenuto spento e trovai un messaggio. Era Camilla.


Spazio Autore: Scusate l'attesa, spero vi piaccia, recensite e fatemi sapere cosa ne pensate! A presto.. Erika ❤

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Capitolo 6
*** 6 ***


Pov Camilla
La mia stanza non era per niente male, aveva una finestra che si affacciava alla tour effeil, un bagno, e una camera da letto, con un armadio, la tv e un frigobar..  ci stava solo un problema, c'era un solo letto matrimoniale, Federico avrebbe pensato male se avessi dormito con Demi. Quindi, l'unica cosa che potevo fare era parlarne con lui a cena, nel frattempo avrei fatto finta di niente.

-Cam dormiamo insieme sta notte.- disse Demi quasi felice

-Ehm.. si, forse.- risposi un po in ansia

-Okay.. dici che potremmo guardare un film adesso?- si avvicinò e mi sorrise

-D'accordo, ma sclego io.- le ricambiai il sorriso.. prima di scegliere che film guardare, però, era meglio mandare un messaggio a Chart, presi il celulare e velocemente le scrissi -Piccola,mi manchi tanto, starò per 2 settimane a Parigi, quando tornerò le mie labbra saranno solo tue, promesso. Nel frattempo fai la brava bambina ;)- posai il cellulare e scelsi il film

-Non aprire quella porta, l'esorcismo o le origini del male?- chiesi a Demi sventolando i CD

-Ma sono tutti horror!- protestò lei

-Che c'è? Hai paura?- ammiccai

-No.- disse sottovoce facendo capire benissimo che mentiva

-Allora?- chiesi mostrandole i CD

-Guardiamo le origini del male.- disse

Mettemmo il film, prendemmo dei pop corn al burro e ci sedemmo sul letto. Demi stava tutta addosso a me, aveva paura, ma spudoratamente mentiva dicendo di non averne, ogni 5 minuti trovava una scusa diversa per alzarsi da quel letto, prima doveva andare al bagno, poi a bere il latte, poi a prendere altri pop corn, che mangiava in fretta per far vedere davvero che erano finiti, era così buffa che ad un certo punto, dal nulla scoppiai a ridere e bloccai il film, lei mi guardava con una faccia davvero sconvolta mentre continuava a mangiare quei po corn che a quanto pare gli picevano davvero tanto, in quel momento era da immortalare

-Vieni qui essere puccioso.- dissi smettendo di ridere

-Ehi lo stavo guardando!- protestò lasciandosi, però, abbracciare

-Oh, allora.- dissi rimettendo il film e guardandola negli occhi -Guardiamolo.- continuai spostando il mio suardo sulla tv

-D'accordo- guardò la tv, mentre io continuavo ad abbracciarla da dietro

-Sicura di non avere paura? Stai tremando..- le feci notare

-Sicurissima, sarà solo che ho freddo.- aveva lo sguardo fisso alla tv, sembrava come paralizzata, e si capiva benissimo che c'era qualcosa che non andava, ma decisi di non aggiungere altro.

Passammo un ora così, io ad abbracciarla mentre guardavamo il film, per tutto il resto del tempo Demi non aveva detto una parola, nonsi era più alzata, e aveva anche smesso di mangiare i pop corn.. dopo un po, preoccupata, decisi di rompere il ghiaccio

-Piaciuto il film?- chiesi

-Si.- rispose solo

-Che ti prende?- decisi di arrivare al punto

-Nulla.. è solo che..- il suo sguardo si abbassò -Mi piace quando mi abbracci.. è come se non potessi più provare quella sensazione chiamata paura..- continuò dopo un po, lasciandomi a bocca aperta

-Allora ti abbraccerò più spesso.- le sorrisi.

-Grazie- ricambiò il sorriso, quel sorriso dove per un istante mi persi

-Dovremmo scendere a mangiare.- indicai l'ora

-Oh si fa tardi!- si alzò velocemente dal letto

-Già..- la raggiunsi

Scendemmo, quella sera mangiai pochissimo, Charter non rispondeva, ed io no ne capivo il fottuto motivo.

-Allora Demi, quindi ti piace suonare?- chiese Fede

-Si- sorrise timidamente lei

-Poi mi fai sentire qualcosa?- chiesi buttando giù l'ultimo boccone

-Mi dispiace, ma non ho con me la chitarra..- rispose un po triste

-Ne compriamo una- dissi ovvia

-Possiamo?- chiese la ragazza a Marta con gli occhi che le brillavano

-Certo, andiamo domani tesoro.- rispose

-Io ho finito.- mi alzai e andai via, ero un po stanca, e Charter non rispondeva ancora, forse non aveva più voglia di baciarmi, forse non contavo nulla, e forse era tornata da quel bastardo di Demons. Mi misi il pigiama, mi lavai i denti e andai a letto. Non avevo nemmeno parlato con mio fratello, ma non mi importava, averei dormito con Demi, non Charter, ma solo Demi.

-Cam sei sveglia?- mi chiese Demi entrando in camera

-Si- risposi -Ma dormi in intimo?!- le chiesi appena la vidi

-Certo, fa caldo.- disse mettendosi accanto a me

-Mah.- sbuffai

-Che c'è?- chiese basita

-Nulla, ma se hai caldo non posso abbracciarti, e se non posso abbracciarti potresti avere paura del mosro sotto il letto, o di quello nell'armadio..- scherzai

-Non fa mai caldo per i tuoi abbracci.- disse lei seria buttandomisi addosso.. dopo poco mi addormentai, ancora abbracciata a lei.

Pov Demi
Camilla era crollata già da un pezzo, era così dolce, quanto stronza. La conoscevo da.. qunato? Due giorni? Eppure già mi piaceva, sarebbe stato carino avere un'amica come lei.. era così bella quando dormiva. Dopo un po sentii il suo cellulare vibrare, era una certa Charter, non so perchè lo feci, ma lessi il messaggio, forse sarebbe stato meglio non leggerlo.. dopo un po mi addormentai, con le lacrime che lentamente scendevano rigando il mio viso e facendo tornare quelle paure che Camilla con il suo abbraccio aveva mandato via.

-Ehi piccola, sveglia.- sentii una mano accarezzarmi il viso

-Ehi- mi girai, e non appena la vidi il mio sorriso scomparve, lei invece era così felice, probabilmente aveva letto il messaggio.

-Andiamo a fare colazione?- domandò dolce

-Non ho voglia.- dissi coprendo la mia faccia col cuscino, non volevo vederla.

-Va bene, a dopo tesoro.- disse andandosene

Quando sentii la porta chiudersi mi alzai e andai in bagno per prepararmi, oggi sarai andata a comprare una chitarra nuova, e niente e nessuno poteva rendermi triste.


Spazio Autore:
Spero che questo capitolo vi piaccia.. più recensite più farò di tutto per aggiornare il prima possibile. <3 buongiorno a tutti <3




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Capitolo 7
*** 7 ***


Pov Camilla
-Mi manchi, smuoviti a venire. Ho bisogno di te. Delle tue labbra. Dei tuoi abbracci..- Charter aveva finalmente risposto, e quel messaggio mi aveva resa talmente felice che avevo pensato di prendere il primo volo per l'Italia e raggiungerla, avevo anche io bisogno di lei, più di quanto potesse immaginare..ma purtroppo non potevo lasciare Parigi, Federico non avrebbe voluto..
 
Mangiai tutto di fretta e andai in camera dove c'era Demi -Dove sei?- urlai per farmi sentire
 
-Sono in bagno.- rispose usando il mio stesso tono di voce
 
-Sbrigati dobbiamo andare per la chitarra, ricordi?- mi avvicinai alla porta del bagno per farmi sentire meglio
 
-Si, ricordo, dì a zia che sto scendendo.- detto questo scesi per avvisare Marta.
 
Erano passati 15 minuti e Demi era ancora su, perché ci stava mettendo tanto?
 
-Cami per favore puoi richiamare Demi?- mi chiese Marta gentilmente ed io feci cenno di sì con la testa. Salì e Demi stava ancora chiusa in bagno, bussai, ma lei non rispondeva allora senza pensarci su decisi di aprire la porta.. 
 
-Cam, ma che fai?!- esclamò vedendomi
 
-Oh merda, scusa scusa- uscì subito, Demi era nella doccia ed era così imbarazzante averla vista nuda -Demi fa presto- dissi e me ne andai a letto, presi il telefono e mandai un messaggio a Charter -Come va?- aspettai una risposta che non tardò ad arrivare -Senza te fa un po' schifo.. A te come va?- disse -Bene, Demi non è male come ragazza- scrissi e inviai il messaggio, lei non conosceva ancora Demi ed era giusto che io gliela presentassi -Demi?- chiese -Si, la nipote della ragazza di mio fratello- scrissi per poi sentire che Demi era uscita.
 
-Andiamo!- mi si avvicinò Demi porgendo mi una mano
 
-Andiamo.- afferrai la mano e le sorrisi
 
Passammo ore ed ore in centro a cercare un negozio dove avevano una chitarra "Decente", ne avevamo viste tante, ma Demi diceva sempre che non andavano, anche se secondo me erano tutte stupende.
 
-Demi ancora?- disse Marta sbuffando
 
-Entriamo lì.- disse la piccola ragazza sorpassando la domanda di mia cognata e il fatto che noi eravamo stufi di girare per negozi.
 
-Questa?- chiese il commesso stanco di prendere chitarre che poi non andavano bene
 
-Quella.- Demi si voltò e indico una chitarra elettrica, era rossa e nera e secondo me era stupenda, fissai per un istante gli occhi di Demi, stavano brillando, segno che finalmente la tortura era finita. Marta pagó e andammo via da quel negozio.
 
Pov Ryan 
-Tony, Tony!- urlai quando arrivai all'aeroporto, lui stava là, mi stava aspettando ed io mi sentì meno solo, come se per una volta facessi parte di quella famiglia. Lui mi andó in contro e mi abbraccio, staccammo quell'abbraccio e notai che non era solo, era con zia e Demons, salutai anche loro e finalmente andammo a casa, ero stanco di stare in posti a me sconosciuti, ma mi ambientai presto in quel luogo.
 
-Allora Ryan che mi dici?- si avvicinò Demons sorridendo
 
-Cosa vuoi che ti dica?- dissi il più serio possibile, in passato si era comportato male con me ed io non volevo permettergli di farlo ancora
 
-La ragazza? L'hai lasciata in Spagna?- sorrise, il suo era un sorriso beffardo
 
-Basta Demons, non te ne sei fatte già troppe delle mie?!- gli ringhiai contro
 
-Sta calmo cuginetto.- mi mise una mano sulla spalla e a quel gesto mi voltai per andarmene, ero stanco di lui.
 
Zia e Demons se ne andarono ed io li salutai, anche se di mala voglia. 
 
-Allora Ryan, ti va di vedere la città?- Tony mi sorrise ed io accettai volentieri, avevo sempre voluto vedere Roma e anche se non era il mio sogno mi sarei accontentato di quel posto.
Spazio Autore: Wow, non aggiornavo da un casino.. Spero di poter essere più presente sta volta, fatemi sapere cosa ne pensate della storia, vi aspettavate che Demons e Ryan si conoscessero? E perché Demi c'è rimasta così male per quel messaggio? Alla prossima❤️

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Capitolo 8
*** 8 ***


Pov Tony
 
Mio cugino era un tipo apposto, non lo vedevo da tanto, ma non era affatto cambiato, era il solito fissato con i libri e la musica, decisi di non disturbarlo e uscii.
 
-Si si, ci vediamo là.- Marco chiuse la chiamata non appena arrivai
 
-Problemi?- feci cenno con la testa alludendo alla chiamata di prima
 
-No. Tutto ok.- disse serio ed io decisi di sedermi 
 
-Hai già ordinato?- chiesi
 
-Ehm.. No, io avrei da fare, potremmo vederci dopo?- chiese visibilmente dispiaciuto
 
-Va bene- mi limitai a dire facendogli un piccolo sorriso. Stavo seduto e fissavo la gente dalla vetrina del bar, quella zona era molto popolata, ma i clienti erano quasi sempre gli stessi.
 
-Un caffè per favore.- dissi alla cameriera
 
-Arriva.- sorrise, sembrava stanca, ma non le diedi molta importanza. Bevvi il mio caffè ed andai in ufficio, avevo parecchie cose da fare quel giorno e non avevo tempo da perdere, Marco mi avrebbe raggiunto dopo.
 
-Mini per favore raduna tutti nella sala, c'è una riunione straordinaria.- dissi alla mia segretaria non appena entrai. 
 
-Si signore.- in meno di due minuti la sala era piena ed io non  dovetti fare altro che iniziare a parlare, l'agenzia di moda non se la cavava male, ma eravamo accorti di idee che per fortuna riuscì a trovare facendo la riunione. Passó tutto il giorno così, tra macchine da cucire, disegni che dovevano essere approvati e le modelle che indossavano i vestiti per il servizio. Marco non era ancora venuto -Che fine hai fatto?- gli scrissi senza pensarci troppo -Voltati- sorrisi a quel messaggio, lui era lì, stupendo come sempre e aveva in mano dei fiori -Finalmente.- gli corsi contro facendo premere le nostre labbra l'una sull'altra -Come è andata?- mi chiese premuroso -Bene.- sorrisi -Sta sera vieni da me? Vorrei farti conoscere una persona.- gli feci gli occhi dolci e fece cenno di sì. Lo ho amato sin dal primo momento che l'ho visto, lui era stupendo e dato il mio passato decisi di buttarmi in questa cosa così nuova che poi alla fine si rivelò piacermi. Era così dolce e potevo fidarmi, il resto non importava se c'era lui.
 
Pov Demi
Cam era una stronza, passava più tempo col cellulare in mano che con me, e questo mi dava davvero tanto fastidio, da quando avevo letto quel messaggio tutto era cambiato. Cam è lesbica? Forse si, e.. è una semplice amica, ma a me manca il nostro tempo insieme, io stavo bene in quegli abbracci.
 
-Demi.- scossi la testa e mi voltai
 
-Si?- risposi secca
 
-Ascoltiamo qualcosa?- Cam mi porse un'auricolare ed io lo afferrai 
 
-Va bene..- dissi giocando con esso
 
-Vieni- mi portó a letto e ci distendemmo per poi lasciare che la musica invadesse tutto quanto, lei mi teneva stretta ed io stavo così bene, era tutto nuovo.. Era..era felicità forse, e a me quel sentimento aveva sempre fatto paura, ma decisi che sta volta avrei dovuto mettere da parte la paura e prendermi quel momento di felicità che aspettavo da tempo.
 
-Demi..- sentii dire dopo poco
 
-Cosa c'è?- la guardai
 
-Sei così piccola da perderti dentro questo abbraccio.- per un momento mi sentii in imbarazzo
 
-Forse sei tu troppo grande.- intensificai lo sguardo e lei scoppiò a ridere
 
-Dormiamo un po' piccolina.- sorrise
 
-No ne ho voglia.- abbassai lo sguardo e mi alzai dal letto per prendere la chitarra che stava in un angolo della stanza
 
-Cosa fai?- mi guardó
 
-Suono- dissi ovvia
 
-E perché?- chiese ancora
 
-Perché ne ho voglia.- accordai la chitarra per poi iniziare a strimpellare qualche nota, in poco tempo iniziai a cantare senza rendermene conto
 
-Wow- sentii Cam parlare e mi fermai ricordando che lei era nella stanza
 
-Scusa?- chiesi
 
-Sei davvero brava.- sorrise ed io rimasi stupita da quella affermazione
 
-Grazie.- feci un piccolo sorriso
 
-Ma non montarti la testa Lovato- senti le sue mani sulla mia pancia, mi stava facendo il solletico ed io non potei fare a meno che ridere e iniziare a divincolarmi, in poco tempo lei stava sopra di me, mi guardò negli occhi e smise di fare ciò che stava facendo, i suoi occhi caddero sulle mie labbra e fu un attimo, solo un attimo che rovinó quel momento quasi perfetto..

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Capitolo 9
*** 9 ***


Pov Demons
 
Anche se non lo davo a vedere Charter mi mancava, era da un po' di giorni che non la sentivo, ne tantomeno vedevo. Mi ero comportato davvero male con lei, dal bacio con la segretaria di mio fratello, a tutte le ragazze con cui ero stato da ubriaco, ma non potevo farci nulla, non ero in grado di stare con una persona in modo serio. Charter era così dolce che certe volte anche io, proprio io, mi scioglievo, ogni bacio, ogni sguardo con lei era diverso, con lei c'era qualcosa di più, non era un abitudine, non era una ragazza con cui stare per non sentirmi solo, no, lei era di più. 
 
Era ormai sera, e probabilmente Charter non poteva uscire, così le mandai un messaggio -Domani ti va se ci vediamo? Vorrei parlarti.- posai il cellulare in tasca andando a casa. Charter non rispondeva, così posai il cellulare in camera e andai in cucina per vedere se era già pronto.
 
-Papà non mangi qua?- gli chiesi vedendo il tavolo apparecchiato per due
 
-No tesoro, devo sbrigare delle cose.- disse e poi uscì di casa prendendo la valigetta da lavoro perennemente fissa davanti la porta.
 
-Mamma è ok?- le andai contro per cercare di avere delle informazioni
 
-Certo, ma sai com'è.. Dopo aver saputo di tuo fratello non è più lo stesso. Ha solo bisogno di tempo.- cercò di giustificarlo, ma entrambi sapevamo che non c'era nulla da giustificare, sbattere fuori casa Tony solo per la sua sessualità era stata una cosa che un padre non avrebbe mai dovuto fare, certo, non è facile accettarlo, ma penso che mio fratello avrebbe avuto bisogno di una famiglia che lo sopportasse.
 
Io e mamma mangiammo e dopo aver finito la aiutai a pulire tutto.. Sembrava così stanca di quella situazione. Mamma non usciva mai, e come io e Tony avevamo bisogno di un padre lei aveva bisogno di un marito, e le si leggeva chiaramente in faccia che aveva bisogno di essere amata.
 
Salì le scale e mi diressi nella mia stanza, presi il telefono e mi buttai a letto per vedere se Charter aveva risposto, ma nulla. Aspettai tutta la sera un suo messaggio finché non mi addormentai col cellulare in mano ed i vestiti ancora addosso.
 
Pov Camilla 
 
Charter aveva chiamato proprio nel momento giusto impedendomi di fare una cazzata che avrei rimpianto. Presi il cellulare e mi alzai da sopra Demi rispondendo alla chiamata
 
-Pronto?- dissi soltanto
 
-Cams.. Demons mi ha scritto.. Vuole vedermi per parlare ed io non so che fare..- a quelle parole il mio cuore mancò di un battito, pensavo che Charter fosse talmente presa da me da rifiutare senza pensarci la proposta di Demons, ma forse mi sbagliato. Ero gelosa e allo stesso tempo avevo paura che Demons potesse riavere Charter. Chiusi gli occhi per un istante e l'immagine di loro due che si baciavano comparve improvvisamente facendomi uscire di matto. Riaprì gli occhi e cercai di ragionare ed elaborare una risposta decente e sensata da dare a Charter
 
-Ehm.. Tu vuoi vederlo?- in quel momento importava solo quello, se lei avrebbe risposto di si io non avrei potuto impedirglielo, in fondo era giusto così, avrebbero solo parlato, nulla di più, almeno questo è quello che speravo accadesse
 
-Credo..uhm.. Io credo di si.- rispose un po' incerta
 
-Allora vai.. Non ti costa nulla. Ascolta quello che ha da dirti.- risposi il più fredda possibile e riattaccai la chiamata.
 
Demi mi guardò in modo strano, ma non le diedi importanza.
 
-Tutto ok?- chiese dopo poco
 
-Una meraviglia.- risposi sperando che lei cogliesse l'ironia nella mia risposta
 
-Ti va di parlarne?- mi poggiò una mano sulla spalla amorevolmente
 
-Una mia amica deve vedere il suo ex, ed io ho paura che lei soffra ancora a causa sua.- mentii, non volevo ancora che Demi sapesse che Charter era qualcosa di più che un amica
 
-Ah- disse solo, sembrava un po' delusa dalla mia risposta, ma cercai di cambiare discorso prendendo un film e dei pop-corn
 
-Ti va?- chiesi sorridendo
 
-Va bene- annuì e ci mettemmo comode a guardare il film.
 
Pov Ryan
 
Avevo passato la giornata a casa, tra un libro e un altro il tempo era passato. Tony sarebbe tornato per cena e prima che arrivasse mi avvisò del fatto che avremmo avuto un ospite. Quella città era così nuova è strana che mi sentivo perso, non avevo amici e Demons era uno stronzo, quindi uscire con lui era fuori questione. Tony il giorno prima mi aveva fatto fare un giro per la città, ma non mi presentò nessuno anche se insistette per portarmi al lavoro con lui "così conosci un po' di gente" aveva detto, ma io rifiutai l'invito è restai a casa. Leggevo. Non facevo altro da quando ero arrivato in Italia. Leggere non mi annoiava mai, ma sarebbe stato bello vivere al di fuori dei libri, cosa che non facevo da ormai un paio d'anni.
 
Suonarono al campanello ed andai ad aprire, mi stupii appena vidi Tony accompagnato da un altro uomo. Entrarono ed io sorrisi amichevolmente
 
-Ryan, Marco. Marco, Ryan- disse di fretta Tony andando in cucina per preparare qualcosa da mangiare.
 
-Piacere.- mi porse la mano Marco evidentemente contento di fare la mia conoscenza
 
-Piacere mio- gli sorrisi
 
Tony preparò velocemente mentre il suo amico non faceva altro che tempestarmi di domande, sembrava così buffo mentre cercava di fare conversazione, mi diede l'impressione di un tipo a posto e simpatico.
 
Mangiai tutto di fretta per lasciare spazio a Marco e a mio cugino dato che avevano detto che avrebbero dovuto lavorare, mi alzai da tavola, ma Tony mi fermo
 
-Prima che vai in camera vorrei dirti una cosa.- iniziai a preoccuparmi del tono di voce che assunse mio cugino, sembrava quasi spaventato ed io divenni nervoso
 
-Si?- feci cenno con la testa per invitarlo a continuare
 
-Io e Marco stiamo insieme- disse tutto d'un fiato spaventato della mia reazione
 
-Lo so- dissi ovvio e i due mi guardarono in modo strano
 
-Come facevi a saperlo?- Tony accigliò un sopracciglio
 
-Si capisce.- sorrisi e poi andai via. Io non avevo proprio nulla contro i gay, e Marco non sembrava il tipo da spezzargli il cuore, quindi fui felice di saperlo in buone mani.
 
Presi un libro, uno qualunque posizionato nella libreria ed iniziai a leggere.. Una pagina, due pagine, tre, quattro, cinque.. Fino ad addormentarmi.

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Capitolo 10
*** 10 ***


Pov Charter
 
-Si.- era ormai notte, ma decisi comunque di rispondere a Demons, lui ovviamente nemmeno visualizzò il messaggio dato l'ora, quindi mi misi a dormire aspettando con ansia quello che avrebbe dovuto dirmi.
 
Squillò il telefono ed io mi alzai, erano le 11 del mattino, Camilla stava chiamando ed io ancora assonnata decisi di prenderle la chiamata
 
-Si?- dissi stropicciandomi gli occhi con la mano libera
 
-Tutto bene?- chiese Cams
 
-Si si, solo che mi son svegliata ora.- risposi con mala voglia
 
-Oh, allora ti lascio stare- disse per poi chiudere la chiamata. Ormai ero sveglia, quindi tanto valeva vedere se Demons avesse risposto o meno, controllai e vidi che c'era un messaggio -Alle 12 sotto casa mia- diceva. Mi alzai ed andai in bagno per farmi una doccia. Mentre l'acqua scorreva sulla mia pelle nuda mille pensieri invaserò la mia mente, avevo trattato male Camilla e questo mi dispiaceva, non vedevo l'ora di abbracciarla.. Demons avrebbe parlato, ma di cosa? Uscii dalla doccia e presi un jeans e una felpa da mettere indosso, erano già le 11:45 e casa di Demons non era molta vicina quindi decisi di non truccarmi per non perdere ulteriore tempo. Scesi di casa e iniziai a camminare con la musica di Ed nelle orecchie, canticchiavo e ogni tanto ricevevo strane occhiate dalla gente, ma non mi importava più di tanto. Ero quasi arrivata e lo vidi in lontananza, le gambe tremavano e il cuore batteva all'impazzata, forse ero spaventata, ma in fondo doveva solo parlarmi, presi un grande respiro e gli andai incontro.
 
-Ehi.- mi salutò porgendomi la guancia
 
-Cosa dovevi dirmi?- chiesi, volevo arrivare subito al punto
 
-Possiamo parlarne mentre camminiamo?- mi chiese quasi in modo tenero
 
-Va bene- accettai.
 
-Ecco vedi..- non riusciva a star fermo con le mani, segno che era abbastanza nervoso -Io.. Io ho pensato molto a quello che è successo- si fermò per guardarmi negli occhi -E penso di essere stato un gran coglione.- mancava la parte dove si offendeva da solo, bel colpo! - Non sei come le altre..- abbassò lo sguardo -Credo di provare qualcosa di più di una semplice cotta o abitudine.- cosa stava dicendo? -Io ti amo- alzò la testa ed incrociammo i nostri sguardi, non mi diede il tempo di parlare che in meno di un secondo le mie labbra si trovarono sulle sue. Intensificammo il bacio al tal punto di restare senza fiato, fino ad interromperlo. Lo guardai un ultima volta negli occhi e poi corsi via -Charter!- gridava il mio nome, ma non mi fermai, mi sentii sporca in quel bacio, a me piaceva Camilla, perché avevo baciato Demons?
 
Pov Ryan
 
-Vieni a lavoro con me.- disse Tony prima di lasciarmi solo in camera. Mi alzai con le poche forze che avevo ed andai in bagno per prepararmi, misi dei jeans e una camicia per apparire un po' più professionale, scesi le scale e andai in cucina per mangiare qualcosa.
 
-Andiamo su, mangerai dopo.- disse Tony, non sopportavo la premura, ma lo ascoltai e mi diressi in macchina insieme a lui. Passammo interi minuti senza parlare
 
-Allora, io che dovrei fare?- decisi di rompere il ghiaccio
 
-Mi aiuterai.- disse ovvio tenendo gli occhi incollati alla strada
 
-Si, ma a fare?- chiesi davvero interessato alla risposta
 
-In quello che saprai fare meglio.- rispose, ed io evitai di fargli ulteriori domande delle cui risposte non avrei capito il senso.
 
Arrivammo in ufficio e Tony salutò la sua segretaria Mini, una ragazza che aveva all'incirca 16 anni, bassa, occhi verdi e capelli neri, era davvero carina. Tony mi fece fare un giro per l'ufficio spiegandomi con cura i vari settori, c'era chi si occupava dei disegni, ma io non ero il massimo con il disegno, chi interagiva con altre aziende per le vendite, e nemmeno quello faceva per me, chi, invece, scattava foto a ragazze con indosso i capi realizzati dagli gli stilisti dell'altro settore, decisi di provare a fare qualche scatto e Tony rimase impressionato da ciò che riuscivo a fare con una fotocamera in mano, quindi mi diede l'incarico di occuparmi di alcuni scatti.
 
-Andiamo a mangiare.- mi interruppe Mio cugino verso l'ora di pranzo
 
-Va bene- annui affamato posando la fotocamera
 
Mini, Tony e Marco si sedettero a un tavolo poco distante dal bancone del bar che si teneva poco distante dall'ufficio, io mi sedetti anche ed ordinammo qualcosa da mangiare, parlammo del più e del meno e Mini si rivelò davvero simpatica, mi trovavo bene in quell'ufficio che all'inizio mi era parsa una gabbia. 
 
 
 
Spazio autore: Premetto che i capitoli sono scritti puntualmente sul cellulare, quindi eventuali errori sono dovuti al correttore automatico, scusate. E volevo aggiungere che ultimamente la storia non ha molte recensioni, quindi..se non vi piace vi sarei grata se me lo faceste sapere.. Un bacio❤️
 
 
 

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Capitolo 11
*** 11 ***


Pov Camilla
*Aeroporto di Parigi, ore 15:30*
 
Vacanze finite! Fra non meno di sei ore rivedrò la mia Charter, rivedrò i suoi occhi magnetici e cosa più importante potrà essere tutto più reale non appena lei sarà al mio fianco.
 
-Caaaaam!- urla Demi
-Oi dimmi- rispondo ancora un po' stordita dalle sue urla
-Promettimi una cosa Cam- abbassa lo sguardo
-Cosa?- rimango abbastanza stupida difronte quella richiesta, Demi dovrebbe sapere che non sono molto brava con questo genere di cose
-Prometti che anche quando arriveremo in Italia tu sarai così, come ora.- non capisco cosa lei stia dicendo
-Devo prometterti che continuerò ad esserti amica?- cerco di chiarire
-Mm esatto- dice lei fissandomi in cerca di una risposta positiva
-Non credo ci sia bisogno di prometterlo Dems.- ribatto  -Devi solo avere un po' più di fiducia nel nostro rapporto! E poi quando arriveremo in Italia devo farti conoscere alcune persone..- dico accarezzandole una guancia e guardandola fissa a mia volta
-Avró fiducia allora!- sorride più di quanto può -E sarò felice di conoscere queste persone- sottolinea un po' beffarda, alludendo forse ad un mio ipotetico "ragazzo" di cui non ho proferito parola.
 
 
Pov Charter
 
"Caro amico, Camilla sarà qua in giornata ed io ho paura di rovinare le cose. Tra me e lei va tutto bene, non voglio rovinare nulla..eppure devo parlarle di quello stupido bacio dato a Demons, devo farlo, non posso più tenerlo dentro, non posso fare questo a Camilla, lei non si merita nulla di tutto ciò." 
 
-Ehi, mi manchi.. Non avrei mai voluto farti scappar via quel giorno. Perdonami.- di messaggi come questi ne avevo ricevuto a migliaia, Demons da quel giorno aveva cercato di scusarsi in tutti i modi, e più lui scriveva più io mi sentivo in colpa. Sapevo che quel bacio non era stato voluto solo da lui.
 
Chiamai Mini che nemmeno dopo due squilli rispose.
-Ehi Chart, tutto apposto?- domando lei
-Mini è oggi.- dissi in tono abbastanza basso
-Scusa?- chiese giustamente la mia amica
-Oggi Camilla torna dal viaggio, oggi la vedo, oggi le parlo. Sto male Mini, non riesco più a sentirmi così.- dissi tutto d'un fiato evitando di singhiozzare
-Ascolta, sta calma. Vedrai che Cam capirà tutto. E poi a te lei piace, no?- cercò di rassicurarmi invano
-Certo che mi piace.- risposi certa
-Allora andrà bene, sta tranquilla scema, non potrebbe mai andare male! Ah, senti, dopo che voi finite di chiarire le vostre cose..che ne pensi di organizzare una sera con la comitiva?- chiese 
-Si, penso si possa fare. Credo che Cam porterà una nuova amica però..- risposi io alludendo a Demi
-Ah sì? Sarebbe?- domando curiosa
-Una tipa.- risposi solamente non volendo dire altro
-Sai molto di lei devo dire- rise di gusto -comunque potrei anche io portare un amico- sottolineo 
-Sarebbe?- adesso ero io quella curiosa
-Eh no, non ti dico altro!- fece la bastarda ridendo come una scema come lei solo sa fare
-Si sì, continua a fare la stupida!! Comunque dai, ci sentiamo dopo scema bastarda!- dissi chiudendo in fine la chiamata. Mi aspettava una luuunga giornata.
 
Pov Ryan
 
I giorni erano passati veloci, e più fotografavo, più ci prendevo gusto nello stare con una telecamera in mano. Non lo dissi a Tony, ma amavo quel lavoro!
 
-Ho bisogno di un amico, chi meglio di te? So che non abbiamo un bel passato, ma sei mio cugino, possiamo almeno provarci?- Demons mi aveva lasciato senza parole
-Sai come la penso..- non sapevo cos'altro dire onestamente
-Lo so, lo so. Ti chiedo solo un'altra possibilità per recuperare.- sembrava davvero essere sincero
-Beh, tu non hai un amico perché pensi costantemente alle ragazze, io non ho un amico perché sto qui da poco.. Si potrebbe fare.- dissi stupito di me stesso
-Qui la mano- mi diede il cinque Demons
-Beh allora?- chiesi aspettando che mi raccontasse un po' di più sul suo conto, e così fece, mi parlò di Charter e della sua comitiva, mi parlò di quanto suo padre, non che mio zio stesse trascurando mia zia in quel periodo.. Mi raccontò del più e del meno, e per una volta dopo tanto, il suo sguardo mi parse sincero come quando eravamo piccoli.
 
Pov Marta
 
Ero felice per Demi, dopo tanto tempo la vedevo davvero star bene.
Chiamarono il nostro volo e noi ci precipitammo in fila per entrare sull'aereo e finalmente tornare a casa. Erano state due settimane stancanti, belle si, ma stancanti. Con Federico non era come prima, il nostro stare costantemente insieme al dire il vero forse mi pesava un po', spero che quando arriveremo non sarà più così, forse lo stare un po' distanti potrebbe sistemare le cose..o forse potrei davvero pensare che la nostra storia sia già finita. Presente quando pensi di aver raggiunto la soglia massima di felicità? Quando hai tutto e quel tutto non ti basta più? Mi sento così adesso. Odio la monotonia, odio lo stare troppo con qualcuno, odio non litigare mai, e odio lui perché mi rende tutto così complicato!
 
Pov Fede 
 
-Marta, vuoi sposarmi?- sapevo che forse era troppo presto per chiederle di sposarmi, ma io l'amavo, l'amavo come non avevo mai fatto con nessuna. Misi quel pezzo di carta stracciato sulla sua valigia, proprio sopra il cofanetto che conteneva l'anello. Non appena sarebbe arrivata a casa e avrebbe disfatto la valigia lo avrebbe trovato.. Non sarà una proposta di matrimonio fatta in modo strafigo, ma sono sicuro che la sorprenderà!
 
 
 
Spazio Autore: Allora, non scrivo da quanto, un anno?! Chiedo scusa a tuuuutti!! Spero vivamente che ci sia ancora qualcuno disposto a leggere questa storia, come vedete i colpi di scena non mancano mai!! Se c'è ancora qualcuno che legge questa specie di roba (non so scrivere bene, quindi si) vi prego di lasciare una recensione e farmi sapere cosa ne pensate! Detto questo..il prossimo capitolo verrà postato fra una settimana se non meno. Grazie ancora. Xoxo

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