La città dei fantasmi.

di Sofiotto
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


 
  • Capitolo 1.
 
Chiusi la porta dietro di me e, come sempre, mi ritrovai le braccia di quel micione troppo cresciuto, al collo.
Ogni volta che quel piccoletto mi abbracciava mi sentivo felice, felice di averlo raccolto dalla strada, di averlo tenuto con me e soprattutto di avergli insegnato ad amare come un essere umano.
Così ora potevo godere di affetto e amore rivolto solo a me e nessun altro, cosa che mi rendeva non poco allegro al solo pensiero.
Mi nascondevo spesso dietro una maschera impassibile o di finta serietà, spezzata solo poche volte di fronte al Giro ma che era totalmente rimossa insieme a Ray.
Ray, così l'avevo chiamato l'anno prima, come il mio defunto gemello.
Io sono Roy e questo è il mio presente.
 

FLASHBACK
 

-E tu che razza di mostro saresti?- mormorai tra me osservando quell'uomo dalle unghie fin troppo lunghe e i canini sporgenti.
Era stato trovato e catturato da alcuni civili che vedendolo così "selvaggio e mostruoso", a loro detta, avevano deciso di chiamare degli specialisti, noi.

-Ammazziamolo, che vuoi che accada? Un mostro in meno con cui non dover combattere in futuro!- disse sbrigativo quel sangue freddo di  Land. Quando si trattava di eliminare, l'Esper dai capelli color carota era il più veloce e senza cuore che esistesse.

-Perché?! Non ha fatto niente di male e non sappiamo se sia effettivamente pericoloso o meno!- Ribatté la dolce Maya, la veggente dal cuore fin troppo tenero e gli occhi di un colore innaturalmente rosato. Tuttavia fu grazie a lei se mi venne un dubbio. E se davvero non fosse stato cattivo? Magari aveva solo un po' di fame e voleva mangiare qualcosa.

-Quindi Capitano? Lo ammanetto o deve pensarci Land?- chiese invece Scan, l'unica fra noi capace di vedere spiriti e fantasmi nascosti.
Non riuscii a rispondere subito alla sua domanda. Gli occhi del ragazzo si erano fissati nei miei, occhi bellissimi e terribili allo stesso tempo.
Occhi a mandorla, colore dell'oro uno e dello smeraldo l'altro, divisi a metà solo dalla pupilla dritta e felina.

-Capitano, lo ammanetto o...?- stava proponendo nuovamente Scan, ma la interruppi subito.
-Nessuna delle due.- E detto ciò aprii la gabbia, causando la reazione istantanea di due diverse creature.
La prima, l'esper accanto a me, che tentò di pararsi fra me e la specie di animale per evitare che mi facesse del male;
La seconda fu proprio la specie di animale, che non appena sentì il clack del lucchetto che si apriva, mi si buttò fra le braccia, spingendo via malamente Land e cominciando a leccarmi tutta la faccia in segno di affetto.
 

Presente


Mi riscossi dai miei pensieri quando Ray cominciò ad attirare la mia attenzione con bassi ringhi provenienti dalla gola.
Non avevo mai sentito nulla di simile provenire da una creatura semi umana; era la cosa più vicina al ringhio di un grosso felino che avessi mai sentito.

-Roy! 'cio! 'cio!- Disse quindi il più piccolo, con la sua voce roca, pretendendo un bacio. Ray non era capace di parlare molto bene, spiccicava qualche parola ma a malapena. Sapeva dire i nomi di tutti i componenti del Giro, fu la prima cosa che gli insegnai a dire. Poi mi ero divertito ad insegnargli le parolacce, cosa riuscita solo a metà. Quando gli sentii dire "Macchezzò!" invece di un "Ma che cazzo!", rinunciai del tutto.
Ray sbuffò e di nuovo mi risvegliai dai miei pensieri. Sorrisi alla faccia scocciata del più piccolo e, finalmente, decisi di esaudire il suo desiderio, avvicinandomi e poggiando un bacio lieve sulle labbra della mia bestiolina.
Subito mi portò le braccia al collo, felice di riavermi a casa dopo una lunga giornata. Cercò di intensificare il bacio ma mi scostai prima, guardandolo divertito.

-Prima dimmi se ci sono messaggi!- Lo rimproverai bonariamente, accarezzandogli il capo con amore.
Subito Ray annuì e cominciò: -Land. Richiama. Scan. Cliente tre. Joy. Saluto. Ken... mh...-

-Non ricordi cosa voleva Kenny?-

-Ah! Torno!!-

-Torno?- inarcai un sopracciglio non sapendo cosa intendesse dire. Le parole di base le conosceva quasi tutte e ci eravamo accordati su quali pronunciare per le varie cose più importanti. Ad esempio, Land e richiama stavano a significare che Land voleva essere richiamato, Scan aveva parlato con tre possibili clienti, Joy aveva chiamato per un saluto e Ken... Torno?

-Torno! Ken torno!- insistette Ray, frustrato, ma non ci fu bisogno di altre parole.
La porta si spalancò di botto e, senza avere il tempo di protestare per la porta rotta, mi ritrovai a terra con le braccia di mio fratello più grande al collo.

-Ken... Non respiro!- Cercai di scostarlo da me, senza successo.

-KENNY E' TORNATOOOO!!!- strillò lui.

-Ken... Torno.- Disse di nuovo Ray ovvio, indicando il trentenne.



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Angolo autrice -

Non ho idea di come sia nata questa storia, so solo che è nata ad agosto mentre mi godevo il fresco della montagna.
Se sono riuscita ad iniziarla è stato grazie a mia sorella, presente qui su EFP, Dinda91, e se sono riuscita a finirla è stato grazie a KeepLookingHoney.
Pubblicherò ogni sabato e, se la storia sarà seguita, ci sarà quasi sicuramente una seconda serie.
Un bacione dalla vostra MEH!!! 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


  • Capitolo 2.


FLASHBACK


-Quindi hai preso il mostro e te lo sei portato a casa?- 

-Non è un mostro è solo maledetto!- Ribattei stizzito, coprendo le orecchie al ragazzo che tenevo sulle mie gambe come se fosse un cucciolo bisognoso di coccole. 

-Sì, beh, quelli come lui li abbiamo sempre chiamati...-

-LO SO!- Interruppi quell'idiota di Kenny, irritato dalle sue parole. In troppi avevano definito SenzaNome un mostro, ma io sapevo che non lo era; me lo dicevano i suoi occhi di uno strano colore e le sue labbra quando cercavano le mie.
Sospirai e mi scusai per aver alzato la voce, poi mi strinsi al petto il ragazzo che docilmente si sistemò su di me, comodamente.
Notai subito il suo sguardo sul mio collo ma non puntò a quello quando mi baciò, bensì alla guancia. Aveva capito subito che non era il caso di dare spettacolo davanti ad altre persone, per questo lo lasciai fare anche con una certa soddisfazione.
Quel piccoletto era totalmente preso da me e non potevo che esserne felice, anche se ancora non sapevo bene cosa provare nei suoi confronti.

-Quindi... Ce l'ha un nome o ancora no?- chiese intelligentemente Ken. Strano.

-No, non ce l'ha. Non saprei che nome dargli sinceramente, l'unico che trovo adeguato appartiene a qualcun altro.- Dissi con una certa nostalgia nella voce, cosa di cui mio fratello si accorse.

-Perché non darglielo ugualmente? Pensi che tu sia l'unico a chiamarti Roy a questo mondo? No. E neanche lui era l'unico a portare quel nome.-
Mi morsi il labbro inferiore, annuendo alle sue parole e, in effetti, in futuro non mi sarei mai pentito di quella scelta. Quel nome era perfetto per lui.

-Allora... Benvenuto Ray.- 


Presente.


Ken, mio fratello maggiore, non si vedeva spesso in giro, almeno non nella città in cui io abitavo.
Lui e la sua migliore amica dai tempi della loro nascita, si erano trasferiti nel nuovo centro di ricerca delle piante ibride e aliene aperto proprio da loro. Quei due se la intendevano da sempre, curiosi, cervelloni e, solo Ken, con lievi poteri psichici.
Nella mia famiglia eravamo un po' tutti così, i più potenti eravamo io e Ray quando ancora era in vita. Potevamo comunicare fra noi e spostare gli oggetti senza neanche guardarli era un gioco da ragazzi. Eravamo arrivati addirittura a far penare gli spiriti più potenti col nostro potere unito. Ma fu proprio uno di quegli spiriti a portarmelo via.
Ray sembrò rendersi conto del mio stato d'animo a quei pensieri e mi leccò una guancia in segno d'affetto mentre mi si sedeva sulle gambe.
A quel contatto mi riscossi dai miei pensieri e puntai lo sguardo negli occhi azzurri di Ken, di fronte a me.

-Scusami, cosa stavi dicendo?- chiesi spaesato. Non avevo sentito una sola parola di ciò che mi aveva detto.

-Roy, dovresti smettere di pensare a nostro fratello...- mi disse lui con un tono insolitamente dolce nella voce. Lui non era mai stato il tipo che offriva o si faceva offrire coccole e moine, ma sapevo che poteva sentire il mio dolore, più forte di chiunque altro. Eravamo sempre stati una famiglia molto legata, solo per quanto riguardava noi tre.
Sorrisi tristemente e abbassai lo sguardo, annuendo, al ché Ray mi abbracciò ancor più stretto.

-Scusa Kenny... Cosa mi dicevi prima?- Chiesi allora, mostrando la mia espressione da "lavoro", ovvero seria e composta. Da quello che ero riuscito a capire si trattava di lavoro per il Giro.

-Nessun problema! Allora, dicevo... Ero a lavorare nel mio laboratorio con Kathrina, sempre su quelle piante ibride e ad un tratto è andata via la luce... Beh, normale quando si usano milioni e milioni di watt per tutto il giorno e tutta la notte...-

-Questo perché voi due siete degli idioti che non sanno cosa sia lo spreco... E quindi? Volete che vi trovi un elettricista?- Lo presi in giro, divertito, sapendo che non mi avrebbe mai chiamato per una sciocchezza simile.

-Idiota sarai tu e no, non ci serve! Ma abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a trovare un ladro...-
Subito mi feci più interessato e, se non fosse stato per la bestiolina sulle mie gambe, mi sarei sicuramente fatto più vicino.

-Continua...-

-Durante i momenti di Blackout, qualcuno è riuscito a rubare una pianta molto importante... Non si conoscono ancora molto bene gli effetti ma uno di questi sembra essere la momentanea sospensione dei poteri.-

-Sospensione dei poteri?- chiesi sorpreso. Non avevo mai sentito una cosa simile.
Molte persone nascevano senza poteri e la maggior parte di quelli che ne avevano, finivano per unirsi ad associazioni di investigazione come la mia, o andavano in giro a combinare guai... Solita storia della guardia che rincorre il ladro. Eppure quelle canaglie godevano nell'usare i propri poteri, perché privarsene? E se invece...?

-Vogliono utilizzarla per togliere i poteri a chi gli è contro?!-

-È probabile, soprattutto perché nell'agenzia quasi tutti credono che sia un effetto permanente. Devi sapere che è stato scoperto solo qualche ora dopo il furto che i poteri tornano. Una nostra cavia è rimasta senza poteri per 24 ore, poi ha ricominciato ad utilizzarli.-
Annuii pensieroso e mi grattai una guancia, cercando la domanda adatta da fare.

-Chi è a conoscenza di questo?-

-Io, Kath e il paziente. Mi sono guardato bene dal rivelarlo in giro.-
Annuii nuovamente e feci alzare dalle mie gambe Ray.

-Ray! È ora di lavorare. Chiama il Giro e dai appuntamento alla stazione ferroviaria.-
Subito il ragazzo annuì e corse a chiamare gli altri ragazzi.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


  • Capitolo 3.


-Si trova bene qui?- chiese Ken, riferendosi al mio cucciolo.

-Credo di sì... Mi sembra felice e si sta ambientando bene anche con gli altri.-

-C'è una cosa che mi sono chiesto da sempre... Perché quel nome?- 

A quella domanda mi irrigidii. Puntai lo sguardo a terra, pensieroso. Non sapevo se dirglielo o meno, ma dopotutto era mio fratello. Eppure proprio per questo motivo rimasi zitto.

-Non... Non c'è un motivo.- risposi sbrigativo, andando poi dove si trovava Ray, intento a parlare con un Land piuttosto irritabile.

-Ho detto che me lo devi passare ORA, bestiaccia! Mi capisci o no?!- Sentii la voce di Land arrivare dall'altro capo del telefono e, per tutta risposta, Ray ringhiò irritato. Da quando si erano conosciuti non erano mai andati d'accordo e non c'era bisogno che mi chiedessi il motivo, come un idiota che davanti agli occhi ha delle fette di prosciutto. Io e Land avevamo avuto una relazione molto tempo fa e sembra che l'attrazione non gli sia ancora passata, come non era passata a me fino al momento dell'incontro con la bestiolina.


FLASHBACK


-Cosa vuoi dire con "Non dobbiamo più stare insieme", scusa?- la voce irritata di Land mi fece accapponare la pelle. Quando si arrabbiava sapeva essere spaventoso e, senza Ray, non potevo fare molto contro di lui, i miei poteri erano decisamente diminuiti.

-Hai... Hai capito bene. Ray è morto, non posso fargli questo...- mormorai senza riuscire a guardarlo in faccia.
Avevo aspettato così tanto per stare con lui che tutta quella faccenda sembrava ingiusta anche a me, ma non potevo fare altro, in onore di mio fratello.

-Non mettere in mezzo tuo fratello, Roy! Se non vuoi stare con me è un conto, ma Ray devi lasciarlo fuori!- ringhiò lui, facendomi trasalire e riprendere a tremare. Piangevo da giorni, senza freno, e gli unici ad essere rimasti sempre accanto a me erano proprio quel maledetto Esper e mio fratello Ken.

-Tu non capisci... Ray ti amava, non posso fargli questo...-

-Ma Ray sapeva bene che eri tu a piacermi! Come sapeva che stavamo insieme. Ed era felice per noi, lo sai anche tu.- Ora la sua voce si era fatta più dolce, quasi pietosa.

-Lo so, ma sapevo che soffriva molto... Non posso fargli questo, mi dispiace Land.- Presi un respiro profondo e strinsi i pugni per prendere coraggio e, guardandolo negli occhi, parlai d'un fiato. 

-La nostra relazione finisce qui. Ora saremo solo il Capitano e l'Esper.-


Presente


-Dammi qua, Ray, lascia parlare me.- Dissi esasperato, allungando una mano verso il telefono che mi venne passato subito dopo.

-Ehi, antipatico! Hai finito di gridare? Non ti fa mai male la gola?-

-Cretino, era ora che rispondessi! È tutto il giorno che provo a chiamarti e tu mi fai contattare dal tuo mostriciattolo?- mi rispose con voce piuttosto seccata.

-Cosa dovevi dirmi?- lo ignorai volutamente, provocarlo a parole avrebbe fatto in modo da renderlo ancora più intrattabile. E in fondo, il mio affetto per lui era ancora presente, mi dispiaceva saperlo star male a causa mia.

-Per prima cosa abbiamo un altro caso, alla stazione marina. Container infestati, questa è la dicitura. Secondo: sto ancora aspettando che tu mi offra da bere come promesso dall'ultima missione!- Sorrisi alla sua ultima frase. Quel carotone non ce la faceva proprio ad essere arrabbiato con me, eh?

-Per quanto riguarda la missione, dovranno aspettare. C'è qualcosa di più importante in ballo ora. E per il bere... Beh, stiamo andando in un posto dove fanno un ottimo Bacio dello Spettro!-

Qualche minuto dopo ci ritrovammo tutti alla stazione ferroviaria.
Io, Roy, ventisei anni, chiamato Capitano dato che sono il leader. La mia specialità è la telecinesi.
Ray, che di solito rimaneva in casa, ma dato che si trattava di una missione in una città più lontana e che in più ci sarebbe servito il suo ottimo olfatto, sarebbe venuto con noi. Età sconosciuta.
Land, ventisette, l'Esper più forte che io abbia mai visto. Capace di accendere fuochi e controllarli anche a distanza di vari metri e soprattutto, capace di creare barriere protettive indistruttibili.
Maya, diciannove anni, la nostra dolce Sensitiva; può percepire, vedere o indovinare cosa è accaduto in un passato recente ma, se si concentra a fondo, riesce a tornare indietro di anni o addirittura intravedere il futuro.
Scan, ventitré, capace di vedere, sentire e, spesso, toccare gli spiriti. Ha anche ottime intuizioni e istinto investigativo.
Joy, una ragazza di appena diciassette anni, mutaforma animale, scalmanata, divertente e piena di spirito di iniziativa.
Sun, un ragazzo sulla ventina, mago dei computer e con qualche potere esp che gli permette di controllare qualsiasi cosa sia alimentata da elettricità, il tipico cervellone.
Ed infine mio fratello Ken, che, nonostante sia anche lui telecinetico, non sarebbe stato molto utile per la missione, tranne per quanto riguardava le informazioni utili per le investigazioni.


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Angolo autrice-

Allora, per prima cosa grazie per aver letto fin qua, vi voglio bene (?) ma vi voglio ancora più bene se mi fate sapere cosa ne pensate! Mi va bene anche se mi dite "Fa schifo!" "Ritirati!" "BRUCIA LA STORIA, BLEAAAHHH" e roba così, ma almeno so se vi piace o meno xD Poi... Questa settimana c'è un doppio appuntamento! Sì, perché pubblicherò giovedì 24 (il vostro regalo di natale che preferivate non avere) e di nuovo sabato. In più ho deciso che gli ultimi due capitoli li pubblicherò a distanza di un giorno uno dopo l'altro, in modo che non ci sarà da aspettare troppo tempo u_u

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


  • Capitolo 4.
     
Arrivammo alla struttura per la ricerca delle piante ibride e aliene il mattino seguente.
Ore 8:00, le ricerche erano già iniziate da un'ora ormai, sia all'interno che all'esterno.
Ray era stato portato nella stanza del furto, così da potergli far annusare i dintorni e cercare odori familiari in giro.
Ken, Scan e Maya erano con noi, cercando indizi chi con i poteri e chi con la propria intuizione.
Joy, Sun e Land erano fuori, invece: Joy trasformata in un segugio, Land per precauzione e protezione, e Sun intento ad utilizzare una delle sue diavolerie tecnologiche.
A noi, si era inoltre unita Kathrina, la socia di mio fratello, la quale aveva cominciato a raccontarci nel dettaglio cosa era accaduto quella notte.

-Io e Ken eravamo qui, uno di fianco all'altro e proprio mentre stavamo per prendere la piantina, le luci si sono spente. È durato davvero poco, ma quando si sono riaccese la pianta non c'era più.-

-Avete qualche sospetto su qualcuno?- chiesi, guardandomi attorno, in cerca di qualche indizio.

-Mi sono adoperata per fare una lista di tutti i dipendenti del Centro, eliminando chi 
in quel momento aveva un alibi perfetto ed alcune persone fidate. Eccola qui.- Rispose lei, passandomi un blocco di fogli, sorprendendomi.

-Cosa ci fa una ragazza così organizzata con un tipo come mio fratello?- mormorai cominciando a leggere i nomi quasi svogliato.

-Ehi!!- Fu la protesta di quest'ultimo che fu però subito zittito dall'arrivo di Land e Joy ancora in forma di segugio.

-Joy, trovato qualcosa?- chiesi subito, di certo più interessato a ciò
 che loro avevano da dire.
Per tutta risposta, la mutaforma annusò un po' nella stanza e riprese forma umana, parlando in fretta, eccitata come al solito.

-Roy Roy Roy ho sentito lo stesso odore che c'è in questa stanza di fuori! Forza, andiamo, non c'è tempo!- E fece per correre di fuori, gesto interrotto da Land che la riacciuffò per il cappuccio della felpa.

-Calmati ragazzina! O vuoi farti ammazzare? Non sappiamo ancora contro chi stiamo combattendo!-

-Oh, andiamo! Non sarà poi così pericoloso, no?!- sbuffò la ragazza, calmandosi un po'.

-Ken, posso vedere le registrazioni delle telecamere?- chiesi, rivolgendomi a mio fratello ma guardando la collega. Chissà perché ma mi dava l'idea di essere più affidabile. E infatti fu lei a rispondere, dandomi il permesso.

Ci dirigemmo tutti nella sala di controllo e lì mi misi a controllare le varie cassette.
La prima era ovviamente la registrazione all'interno del laboratorio dove si trovava la pianta.
Inizialmente sembrava essere tutto normale, Ken e Kathrina che lavoravano l'uno a fianco all'altra, poi d'un tratto divenne tutto buio.
Come accennato prima dai due, il tutto era accaduto in poco tempo e, una volta riaccese le luci, la piantina era sparita.
Lo riguardai una seconda volta, cercando di cogliere qualcosa che non ero riuscito a cogliere la prima volta, senza successo.
Decisi di passare al secondo video, il corridoio fuori dal laboratorio.

-Aspetta! Torna indietro un'altra volta!- Disse Land quasi agitato. Che avesse visto qualcosa di importante? Decisi di dargli fiducia e riavvolsi il nastro, osservando insieme a lui.

-Qui, ferma qui!- Disse poi, facendomi bloccare il video. Riuscivo a vedere solo nero... Cos'era che riusciva a vedere lui?

-Non ved...-

-Qui! Una scintilla.- Disse indicando un puntino luminoso, così piccolo da risultare invisibile, almeno a me. Come diavolo aveva fatto a vederlo?!

-Scintilla? Che vuol dire?- chiese Kenny, guardandoci interrogativo e a dare la risposta fu Land, il diretto interessato.

-Scintilla vuol dire fuoco. Fuoco dal nulla vuol dire poteri esp. Qui abbiamo a che fare con un Esper.-

Mi guardò preoccupato e lo capii. I poteri riguardanti gli elementi sono i più difficili da controllare, più di tutti il fuoco.
Che fosse quello il motivo per il quale avevano rubato la piantina?

-Dobbiamo trovare il responsabile al più presto. Mostrami gli altri video, potrebbero contenere degli indizi.-
 

FLASHBACK
 

-Ehi Roy!! Corri, presto!-

-Ray, non essere così rumoroso e aspettami!-
Odiavo quando gridava con quella sua voce stridula... Che poi era molto simile alla mia, ma al contrario di lui, io non gridavo quasi mai.

-Dai, muoviti! C'è un ragazzo qui!-

-Un ragazzo?-
Ok, la cosa aveva incuriosito anche me. Chi è che andava ad infilarsi nel freezer a parete rotto da una vita e per di più in casa d'altri? Fortuna che i nostri genitori erano fuori  o sarebbero impazziti. Odiavano gli intrusi e non ci mettevano molto a farli andare fuori di testa coi loro poteri psichici.
Seguii mio fratello in cantina e lo guardai stranito.

"Come hai fatto a trovarlo?" chiesi mentalmente. Quando sapevamo che qualcuno poteva ascoltarci, preferivamo parlare nel nostro "Canale Segreto", come piaceva chiamarlo a noi.

"Avevo sentito dei rumori sospetti e sono venuto a controllare. Vieni." Mi guardò e indicò il freezer, solitamente vuoto.
Mi avvicinai e lo aprii, quindi scattai all'indietro, evitando con mia grande fortuna, una fiammata diretta verso di me e che andò a disfarsi sul soffitto di marmo.

"Voleva uccidermi?!" chiesi guardando mio fratello con gli occhi spalancati. Lui era sempre stato bravo a leggere anche nella mente altrui, almeno all'età di 12 anni.

"No, gli è solo... sfuggita, credo. È un Esper!"

"Esper? Di fuoco? Non avvicinarti è pericoloso!!"

"Tranquillo, riesce a controllarlo un po'."
Mio fratello sorrise e si affacciò tranquillamente a guardare il ragazzo all'interno.
Aveva capelli lisci e lunghi fino alle spalle di un bel color carota, occhi grandi, verdi e terrorizzati e mani scintillanti.
Quell'Esper non sapeva controllarsi, non ancora almeno.
Mi avvicinai anche io e i nostri occhi si incontrarono, facendo scattare in me qualcosa di strano, una sensazione dolce e amara allo stesso tempo.

-Calmati, non ti faremo del male!- Mi venne istintivo dire, poi, invece di partire alla carica con le domande, decisi di presentare prima noi, per non farlo agitare.

-Io sono Roy e questo è mio fratello Ray! Sai, se ci lasci entrare nella tua testa possiamo aiutarti a trattenere il fuoco!-

-Roy! Se fai così lo spaventi ancora di più!-

-Io non lo spavento, sei tu che sei avventato la maggior parte delle volte!-

-IO?! Guarda che stavolta hai fatto tutto da solo, quindi se ci esplode casa sarà tutta colpa tua!-

-Non esploderà la casa se stai zitto e mi aiuti a calmarlo!-

-Ehm...-
Ci bloccammo entrambi e ci voltammo verso il ragazzo. Era lui ad aver provocato quel suono.

-Sono... mi sono calmato, non litigate.- Lo aveva detto con un tono di voce così basso che sia io che mio fratello faticammo a capirlo, ma fortunatamente le sue mani avevano smesso di scintillare.
Sorrisi sollevato e mi inginocchiai davanti al freezer, appoggiandomi ad esso con le braccia.

-Allora... Come mai dentro ad un freezer rotto?- chiesi quasi divertito dalla situazione. Non sapevo neanche come si chiamava!

-Io... Volevo smetterla di bruciare cose.- Mormorò guardando altrove, vergognandosi di sé stesso. In quell'istante riuscii a percepire quanto triste 
fosse. Potevo immaginare il perché. Molti esper del fuoco finivano per bruciare i loro cari una volta sviluppato il potere e se non ne prendevano il controllo, finivano per bruciare anche loro stessi.

-Come ti chiami?- chiese Ray, imitandomi e guardandolo interessato.

-Non ce l'ho un nome. O meglio, non me lo ricordo.-

-Non lo ricordi? Allora dovremmo dartelo noi!- Rise Ray al quale battei il cinque, ghignando. Eravamo quasi famosi per tutti i nomi che davamo a oggetti o soprannomi alle persone.
In quel momento i nostri occhi si incrociarono e io mi persi in quel verde.
Rimasi per un po' a guardarlo, poi mormorai, quasi inconsciamente: -Land.-

-Come?- Chiese mio fratello guardandomi, quindi ripetei il nome.

-Mi piace... Land.- Disse il rosso, accennandomi un sorriso e in quel momento sentii lo stomaco pieno di qualcosa che definirei farfalle.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


  • Capitolo 5.
 

Una volta richiamato Sun gli ordinai di trovare in fretta il ladro tramite telecamere e... beh, i suoi oggetti strani, mentre io, Land e Ken ci dirigevamo a passo svelto nel giardino dove Joy aveva detto di aver sentito l'odore del fuggitivo.
Avevo ordinato agli altri di rimanere all'interno della struttura: se l'Esper non sapeva ancora controllare i suoi poteri c'era il rischio che qualcuno rimanesse ustionato o peggio, e non potevo di certo rischiare di perdere nessuno di loro, specialmente Ray.
Non appena arrivammo al giardino sentii squillare il cellulare.

-Sun, l'hai trovato?-

-Nella serra. State attenti, ha... Non capisco, sembra una specie di barriera rossa intorno a sé.-

-È fuoco.. Sta cercando di controllarlo. Non preoccuparti, trattieni tutti lì finché non finirà tutto, specialmente Ray!-

-A proposito di questo, Capitano...-
Non fece in tempo a finire la frase che mi sentii spingere in avanti. Mi voltai velocemente e mi ritrovai le braccia di Ray intorno al collo e le sue labbra premute sulle mie. Spalancai gli occhi e lo scostai guardandolo irritato.

-Che ci fai qui?! Ti avevo detto di rimanere con gli altri!-

-NO! Ray vuole... Ehm... Insieme te!-

-No, non ci puoi stare insieme a me! È pericoloso!-
Ray ringhiò e mi piantò le unghie contro la schiena. Strinsi le labbra costringendomi a non gemere di dolore, più che altro perché sapevo come avrebbe reagito Land, già agitato di suo. Sospirai esasperato e chiusi gli occhi, poi gli diedi un pugnetto affettuoso sul capo e annuii.

-E va bene! Vieni anche tu ma resti dietro con Ken!- acconsentii infine, prendendolo per mano e dirigendomi insieme agli altri verso la serra.

-Ci sono piante importanti nella serra?- chiesi a mio fratello, cercando di ignorare Ray e Land che continuavano a lanciarsi occhiatacce l'un l'altro.

-Beh, non a livello soprannaturale... Ci sono solo piante quasi estinte e ibride.-

-Capisco. Io e Land cercheremo di limitare i danni mentre tu cercherai di spiegargli che l'effetto della pianta dura poche ore. LAND, RAY! MI STATE STUFANDO!- ringhiai in loro direzione e presi da parte il rosso.

-Tu! Vedi di non ucciderlo o di non farlo uccidere, chiaro?-

-Che hai in mente, Roy? Non mi piace quando vuoi lasciare in vita eventuali "pericoli"!-

-Diamine, perché mi conosci così bene?- sbuffai un sorriso e lasciai cadere l'argomento, sapendo che tanto aveva capito.
Arrivammo alla serra e io e Land ci parammo di fronte all'entrata. Presi un respiro profondo e contai fino a tre, poi aprii le porte ed entrammo tutti insieme.
 

FLASHBACK
 

Io e Ray eravamo riusciti a convincere i nostri genitori a tenere Land con noi in casa nostra per aiutarlo coi suoi poteri e anche Kenny si era subito offerto volontario per un aiuto in più.

-Non ci siamo, Laaaand!! Devi concentrarti di più!- Ripeté per l'ennesima volta Ken, incrociando le braccia al petto mentre io evitavo di farlo colpire da una scarica di dardi infuocati rivolti verso il suo viso.
Fortunatamente io e Ray eravamo bravi con la telecinesi o quell'impiastro non sarebbe durato per mezzo secondo.

-HO CAPITO! SMETTILA DI TARTASSARMI!- Gli gridò contro Land, sempre più irritato.
Dopo una settimana avevamo capito che Land si infuriava con poco e dopo un mese che i suoi poteri erano fin troppo collegati alle sue emozioni.

-Kenny, perché non te ne vai a fare un giro?- Disse Ray mentre io mi avvicinavo a Land, poggiandogli una mano sul braccio per calmarlo. Mi ero accorto che ogni volta che mi avvicinavo a lui, riuscivo a farlo calmare, mentre io cominciavo ad agitarmi.
Land sospirò chiudendo gli occhi e si lasciò cadere a terra, portandosi le mani fra i capelli, esausto. Mi accovacciai accanto a lui e cominciai ad accarezzargli il capo.

-Non ce la farò mai, Roy... Sono un caso perso. Brucerò con le mie fiamme.-

-Non dire così! Ce l'ha fatta McGillain che, diciamocelo, è un vero idiota, sono sicuro che ce la farai anche tu!-
Decisi di abbracciarlo per dargli un po' di forza e in quel momento sentii provenire da Ray una sensazione di fastidio mista a rabbia. Subito sentii il canale interrompersi e mi voltai a guardarlo interrogativo. Perché aveva chiuso la sua mente proprio a me? Lo vidi scuotere il capo e sorridermi, poi si avvicinò a noi mantenendo quella fastidiosa distanza mentale.

-Cosa dicevi prima? "Brucerò con le mie fiamme?"- Chiese Ray come se avesse avuto un'idea, idea che venne anche a me appena risentii quelle parole.

-Ma certo! Ray ha ragione!!- Dissi subito con un gran sorriso.

-Non... Non capisco...- Ci guardò quindi Land, confuso e dubbioso.
Sentii Ray riaprire il canale e sussurrarmi mentalmente poche, semplici parole.

"Pensi quello che penso io?"

"Penso sempre quello che pensi tu, idiota."
 

Presente
 

-È... È solo un ragazzino...- mormorò Ken dietro di noi, osservando il ragazzo dall'aria spaurita, circondato da una barriera di fiamme molto instabile. Sembrava di vedere un piccolo Sole con tutti quegli archi infiammati che partivano e tornavano al mittente, proprio come succedeva con l'astro.

-È normale... È dai sedici anni in poi che i poteri esp si sviluppano.- risposi a bassa voce mantenendo lo sguardo fisso verso il ragazzo che ora, accortosi della nostra presenza, si era alzato in piedi.
Aveva le guance arrossate e si stringeva le braccia contro il petto, come se sapesse che il minimo movimento avrebbe potuto scatenare un inferno.

-State lontani da me.. Se... Se non volete che io...-

-Sì, sì, come ti pare!- lo bloccò Land avvicinandosi di un passo.

-FERMO!- gridò il più giovane, lanciando, probabilmente senza volerlo, una lingua di fuoco verso Land. Non mi preoccupai, sapevo che poteva benissimo assorbire le fiamme per farle proprie e fu proprio ciò che fece.
Lo vidi alzare un braccio e in pochi secondi le fiamme entrarono nel suo corpo.
Il ragazzino lo guardò sbalordito e balbettò qualcosa di incomprensibile. Lo ignorai e cominciai a parlare.

-Non devi avere paura di noi né di farci del male.- Entrai per un momento nella sua mente cercando il suo nome e, non appena lo trovai mi affrettai ad uscire. Non mi piaceva frugare nei cervelli altrui. -Ti chiami Gabriel, giusto?-

-Come... Come lo sai?- chiese impaurito e lo vidi cominciare a tremare mentre le fiamme intorno a lui si facevano più instabili. Era troppo spaventato.

-Per prima cosa calmati, moccioso!- Disse Land che probabilmente si era accorto prima di me della situazione. -Io sono Land, sono un Esper di fuoco come te e ti assicuro che se non ti calmi non andrà a finire bene.-

-Come faccio a calmarmi se mi dici una cosa del genere?! Sei scemo?!-
Mi lasciai sfuggire una risatina mentre vidi Land tremare dall'irritazione accanto a me. Gli Esper del fuoco erano tutti di quella tempra?
Riacquistai il controllo di me stesso e, schiaritami la voce, cominciai a parlare al posto di Land.

-Perdonalo, ma il suo modo di fare è agitato e irrequieto, un po' come te, un po' come il fuoco, non credi?-

-Non mi interessa!- Un'altra lingua di fuoco che prontamente riuscii a scansare grazie alla telecinesi.

-Gabriel... Dovresti davvero calmarti ora e spiegarci perché hai rubato quella pianta.- Parlò mio fratello. Non capii se stesse fingendo di non capire il perché o semplicemente lo avesse chiesto per cominciare a tranquillizzarlo. Ma la domanda scatenò l'effetto opposto. Quella specie di sole intorno a lui cominciò a tremolare, propio a dimostrarne il nervosismo, tuttavia cominciò a parlare.

-Se... Se la volete indietro... Prima dovrete farmene assumere una dose! Non voglio più questi poteri, non voglio più fare del male alle persone!- Cominciò, stringendosi al petto la piantina. Se non fosse stato così caldo, probabilmente sarebbero uscite lacrime dai suoi occhi, ne ero sicuro.

-Ascolta, Gabriel! La pianta non fa perdere i poteri...- cominciai a spiegare, ma fui subito interrotto.

-BUGIARDO! L'ho visto io stesso! Quell'uomo aveva perso tutti i suoi poteri! Perché non volete che li perda anche io?! Non riesco a controllarli, li ho uccisi tutti! Sono... Sono tutti morti... I miei genitori e... e mio fratello. Non ho più nessuno!-
La barriera di fuoco cominciò a pulsare e istintivamente feci un passo indietro, intimando con un gesto a Ken e Ray di allontanarsi a loro volta. Neanche Land sarebbe mai riuscito ad assorbire tutta quella potenza di fuoco.
Parlò di nuovo Ken, cercando di spiegare la situazione al giovane.

-No, no, non ti stiamo prendendo in giro! Puoi prenderla anche tutta quella piantina ma tra poche ore i tuoi poteri torneranno, capisci? L'effetto non è permanente, mi dispiace!-

-Non... Come sarebbe a dire? Ma quell'uomo...- mormorò guardando mio fratello incredulo.

-I suoi poteri sono già tornati.- Risposi io e guardai Land che cominciò ad avanzare a passo sicuro verso il ragazzo.
Ok, ammetto di essermi preoccupato parecchio, ma il terrore di mettere in pericolo Ray mi costrinse a non seguirlo e a rimanere dov'ero, in caso avesse avuto biosogno di protezione.

-Che... Che vuoi fare?! Ti brucerai!- Disse spaventato il ragazzo che strinse gli occhi cercando di trattenere le vampate di calore che continuava ad emettere.

-Non mi brucerò, sono fatto di fuoco anche io.- Fu la risposta del mio amico.
Lo vidi chinarsi di fronte a lui e, dopo aver preso la piantina e messa da parte, prese le sue mani e chiuse gli occhi, assorbendo il suo fuoco dentro di sé. Era una pratica difficile e pericolosa che solo gli Esper più forti ed esperti riuscivano a mettere in atto e Land era riuscito ad impararla tutta da solo. In effetti l'ho sempre ammirato molto, sotto questo punto di vista.

-Che stai.. Le.. Le mie fiamme! Che stai facendo?- Il ragazzo lo guardò incredulo e a tratti sollevato. Il fuoco intorno a loro si stava lentamente riassorbendo nel corpo del ragazzo per dargli calore, calore che veniva assorbito direttamente da Land.
Dopo qualche minuto, Land si scostò e sorrise al ragazzo scompigliandogli i capelli neri come la pece.

-Ecco fatto! Ci vorranno un bel po' di ore prima che tu possa tornare a bruciare come prima, quindi per il momento non sei un pericolo per nessuno!-
Era quasi strano vederlo così "affettuoso" da quando lo avevo lasciato. Ma fu bello vederlo sorridere di nuovo.
Mi riscossi velocemente da quel pensiero e mi avvicinai al ragazzo, inginocchiandomi di fronte a lui.

-Meno male che nessuno si è fatto male! Allora Gab... Che ne dici di unirti al Giro?-

-COSA?!- sbottò Land -Ecco perché mi ero preoccupato, dannazione! Non ti sopporto, Roy! Vaffanculo!- ed uscì dalla serra con le mani in fiamme.
Trattenni una risata e tornai a parlare col ragazzo.

-Siamo un gruppo di cacciatori, e ragazzi talentuosi come te ci fanno sempre comodo.-

-Ma... Io sono un pericolo per chiunque... Non hai visto cosa stavo per fare poco fa?-

-Beh, anche Land era come te.- dissi indicando fuori dalla porta della serra. -Eppure lui c'è riuscito ad imparare a controllarsi! E fidati, è una testa calda più di te!-

-Lui... Ci è riuscito da solo?- Chiese guardando l'Esper fuori dalla porta che continuava a fare avanti e indietro con le mani infuocate. Mi parve quasi di scorgere del rossore sulle guance di Gabriel.

-No, a dire il vero ha avuto un aiuto. E lo avrai anche tu! Land sarà il tuo "mentore", per così dire!-

-VAFFANCULO!- Sentii gridare fuori dalla serra.
 

Angolo autrice-

Lo so, ho pubblicato con un po' di ritardo, ma volete davvero farmene una colpa durante le vacanze di Natale? (SIIII!!!) ....Ok.
Comunque, siamo giunti al capitolo 5 e grazie per essere giunti fin qui a leggere, vi amadoro(?).
A parte ciò, il prossimo (o quello dopo, non ricordo) sarà l'ultimo capitolo quindi o lo pubblico domani o la settimana prossima.
Mi raccomando, aspettatevi molto! (Non è vero, non aspettatevi niente, è solo un capitolo conclusivo, niente di che.)

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Capitolo 6
*** Capitolo 6. ***


  • Capitolo 6.
 

Salutammo tutti mio fratello, per ultimo Ray che lo abbracciò e gli leccò praticamente tutto il viso. Rivolsi un cenno a Kathrina e salimmo sul treno che ci avrebbe riportati a casa.
I posti erano da quattro e ognuno andò a sedersi ovunque gli andasse.
Joy e Sun avevano preso posto lontano dal resto del gruppo: la prima ad ascoltare musica rock e il secondo a scrivere il rapporto del caso che avrebbe poi aggiunto al nostro blog (sì, sappiamo come farci pubblicità).
Maya e Scan si erano sedute vicine come al solito, parlando del più e del meno e scambiandosi qualche effusione di tanto in tanto (se ve lo steste chiedendo, sì, stanno insieme).
Io, Land, Ray e Gabriel, il nuovo membro del Giro, ci eravamo seduti tutti insieme; Gab era ancora privo della maggior parte del suo fuoco per questo era tranquillo e quasi allegro.
Ray si era stranamente subito affezionato a Gabriel e aveva addirittura insistito per sedersi accanto a lui per farsi coccolare e coccolarlo -a modo suo- a sua volta.

-Perché hai deciso di prenderlo nel Giro? Ce l'hai già un Esper... Che c'è, vuoi rimpiazzarmi?- mi chiese Land senza guardarmi, continuando a fissare il ragazzo davanti a sé che ora riuscivamo a veder ridere allegramente mentre giocava assieme a Ray.

-Sei scemo?! Se rimpiazzo te con chi vado a bere?-

-Ah, quindi ti servo solo per bere? Che stron...-

-Maddai, lo sai che scherzo!- risi dandogli una gomitata e notai subito gli sguardi sorpresi di Maya e Scan.
Mi schiarii la voce e tornai serio a guardare fuori dal finestrino, poi tornai a parlare.

-Lo sai che sei importante per il Giro.-

-Solo per il Giro? Grazie tante...-

-Ma no... Sei importante anche per me, lo sei sempre stato.-

-Lo so, ti prendevo in giro.- Lo sentii ridacchiare e mi voltai a guardarlo. Era da tanto che non lo vedevo così rilassato.

-Quindi accetti il tuo incarico?-

-Perché me lo ordina il Capitano?-

-Perché te lo sto chiedendo io... È un po' come te, no?-

Lo vidi riflettere per un po' e fissare il ragazzo con quell'aria seria ma serena.

-Beh, una differenza c'è... Lui ricorda chi ha ucciso; io prima di incontrare voi, praticamente non ho un passato.-

-Forse è meglio così, non credi?-

-Già... Ehi, mi devi ancora quel Bacio dello Spettro!-

-Giusto! Appena arriviamo lasciamo i bimbi a casa e andiamo a bere, che ne dici?- chiesi indicando Gabriel e Ray con un cenno del capo.

-Ovvio che ci sto!-
 
Tornai a casa alle tre e mezzo del mattino. Non ero ubriaco, ma tra i vari cocktail e shot mi ero perso qualche minuto di vita dietro a qualche risata o frase sconnessa.
Land si era totalmente ubriacato, stato in cui rimase per circa cinque minuti, poi il fuoco dentro di lui aveva pensato a far sparire ogni traccia d'alcol bruciandolo. La maledizione degli Esper di fuoco, non poteva farci niente.
Dopo la quinta volta che Land si era ubriacato ed era tornato sobrio, decidemmo di tornare ognuno a casa sua.
Aperta la porta di casa, ancora un po' allegrotto, cominciai a ridere quando sentii le braccia di Ray avvolgermi e tenermi stretto a lui con forza.

-Ma tu non dovresti dormire a quest'ora?! Cattivo, Ray! Bambino cattivo!-

Scherzai mentre sentivo le sue labbra accarezzarmi la pelle e i suoi denti pizzicarla. Rabbrividii piacevolmente a quelle sue attenzioni e cominciai ad accarezzargli i capelli, scendendo verso la nuca che cominciai a grattare leggermente. Gli piaceva particolarmente essere accarezzato in quel preciso punto.
Con un ringhio compiaciuto, lo vidi staccarsi dal mio collo ed entrambi ci guardammo negli occhi. Il momento dopo non vidi più nulla, troppo preso dalle sue labbra contro le mie, voraci e desiderose di ben altro che di un semplice bacio.
Sentii le sue mani sul mio petto e poi sotto la maglia e mi ritrovai a ridere ancora e sorridere mentre ci buttavamo sul letto l'uno nelle braccia dell'altro.
Pochi secondi dopo eravamo già entrambi nudi ed eccitati, famelici e soprattutto felici insieme.
Sarei stato felice un milione di anni fra quelle braccia.

-Ti amo, Roy.- mormorò la sua voce roca.

-Ti amo.- Risposi dolcemente.
 

 
* * *


POV Land

FLASHBACK
 
 
Avevo accettato di vedere Ray al Vampire's Scream, il bar più affollato del mondo a mio avviso, e non appena lo vidi arrivare sentii un sorriso istintivo salirmi alle labbra. Gli volevo bene come si vuole bene ad un fratello, per questo non avevo potuto accettare i suoi sentimenti. Era diverso da ciò che provavo per Roy, il gemello. Nonostante quei due fossero uguali nell'aspetto, il carattere era totalmente diverso.
Si sedette di fronte a me e mi fece un gran sorriso battendomi il cinque, il nostro consueto saluto, poi cominciammo col parlare del più e del meno.

-Allora... Perché mi hai chiesto di vederci qui? Immagino sia per qualcosa di cui tuo fratello non dovrà sapere nulla.- Ormai lo conoscevo fin troppo bene.

-Già, ci hai preso in pieno!-

-Non vorrai mica riprovarci con me, spero? Roy non ne sarebbe affatto felice!- ghignai prendendolo in giro.

-No grazie, non credo nelle cause perse!- Rise anche lui e si appoggiò coi gomiti al tavolo, poi riprese -Sai, Maya mi ha fatto una predizione...- disse fin troppo serio per i miei gusti.

-Maya? Strano, di solito prevede cose a breve distanza... Cosa ti ha detto?-

-Mah, niente di che, non è importante!- Forzò un sorriso e la cosa mi fece insospettire ancor di più. Dovette accorgersene perché subito riprese a spiegarmi. -Non preoccuparti, davvero! A quanto pare ci sarà un qualche imprevisto e dovrò allontanarmi da voi, tutto qui, ma starò bene! Solo che Roy non la prenderà molto bene, sai com'è fatto... Volevo solo chiederti di stargli molto vicino, tutto qui.. Insomma, evitare che faccia cazzate e cose simili.-
Sospirai e lo guardai come a voler entrare nella sua testa, ma lasciai perdere in partenza. Sapevo che non avrei ricavato nulla da lui.

-Spero almeno che mi spiegherai più avanti!- Mi lamentai appoggiando il mento su una mano.

-Tranquillo, tutto ti sarà più chiaro più avanti! Ehi, offri tu? Sono venuto senza soldi!-

Ridemmo insieme e un'ora dopo ci salutammo con la promessa di rivederci dopo che avesse risolto il caso che stavano seguendo lui, Roy e Scan.
Ma lo rividi solo al suo funerale.
Ancora oggi mi chiedo perché non mi abbia detto la verità, perché non mi abbia anche solo accennato alla sua morte futura... Avrei potuto fare qualcosa, forse, avrei potuto provare a salvarlo.
Ma ogni giorno, quando mi sveglio, non posso fare altro che ricordare quel sussurro che sentii nella mia testa nel momento in cui ci salutammo e che sentivo essere così suo.

"Ti porto nel mio cuore."
 
  
FINE




* * *
 


Epilogo/Prologo

 
-Quindi è ancora vivo?-

-Sì, mia Signora. A quanto pare è stato salvato da uno dei gruppi di cacciatori.-

-Capisco...-
La donna rimase in silenzio, chiudendo i suoi occhi dorati mentre rifletteva. Li riaprì qualche momento dopo e si alzò dalla sedia, dando modo ai presenti di osservare la sua figura magra e slanciata, resa ancor più apprezzabile dal lungo vestito bianco che indossava.

-Pest. Sai cosa fare.- Diede il suo ordine implicito, puntando gli occhi in quelli di un uomo seduto al tavolo assieme a lei e ad altre persone.

-Jind, tu scava nel passato di quei cacciatori e cerca di vedere se sono raccomandabili.- Disse poi, rivolta ad un ragazzino di appena dodici anni dai capelli ricci e folti.

-Tutti voi sapete quanto sia pericoloso...- continuò quindi, rivolta a tutti. -Per questo non vi obbligherò a venire insieme a me se non vorrete. Partiremo questa domenica all'alba dopo aver effettuato tutti i preparativi, chi vorrà seguirmi sa dove andare. Alister...- Chiamò poi un uomo dagli occhi verdi, seduto di fronte a lei. -Andiamo a riprenderci nostro figlio, Mist.-
 


__________


 
Commento finale:
Vi ringrazio tantissimo per aver letto fino alla fine!
Come potete vedere, il finale è un finale MOOOOLTO aperto e non ho idea se voi abbiate capito chi sono le persone che parlano durante l'epilogo/prologo, ma tranquilli, se non vi è chiaro vi sarà tutto svelato nella prossima storia della serie!
Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno letto, recensito, commentato, corretto, postato (sì, perché non ero io a postare dal mio pc ma una mia amica, LOOOOL) e mi sono dimenticata chi altro voglio ringraziare, quindi diciamo che ringrazio tutte le persone che c'entrano con questa storia!
Detto ciò... FINE!
Alla prossima storia, guys & gurls!

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