La vita è difficile ma ciò non significa che sia brutta

di goingbacktothetime
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11/FINE. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


"Isabelle corri" mi disse Liam prendendomi per mano.
Corremmo per una decina di minuti senza fermarci nemmeno un attimo. Sentivo il cuore in gola, le gambe pesanti e quando ci fermammo per riprendere fiato sentii l'aria graffiarmi la gola fino a giungere ai polmoni. Presi delle grosse boccate d'aria e così fece Liam, prima di riprendermi la mano e tornare a correre. Eravamo in netto vantaggio e volendo potevamo fermarci anche un altro po' ma preferimmo continuare a correre, dovevano vincere quella gara. Harry e Louis avevano osato dire che loro erano più veloci di me e Liam messi insieme, così abbiamo organizzato una gara. Stavamo ancora correndo, quando vedemmo Niall aspettarci, eravamo quasi arrivati al traguardo. Ci girammo indietro e vedemmo a una decina di metri Louis e Harry che cercavano di guadagnare terreno, ma non ci sarebbero mai riusciti, visto che mancavano pochi metri al traguardo. Appena arrivai saltai in braccio a Liam abbracciandolo.
"Chi sono i migliori?" Chiese lui ridendo 
"Isabelle e Liam!" Esclamai ridendo anche io.
Scesi dalle sue braccia e Niall mi venne incontro.
"Sapevo che avreste vinto" disse accarezzandosi la nuca. Gli sorrisi e mi girai verso i due che erano appena arrivati.
"Certo che siete proprio veloci" dissi con aria di superiorità.
Louis mi fece la linguaccia e diede uno schiaffo ad Harry dandogli tutta la colpa. 
"E comunque sei sempre piccola" mi disse Harry 
"Non è vero" risposi arrabbiata "io ho già 7 anni" continuai annuendo. 
"Ed io no ho 7 e un mese" rispose fiero.
Io e Harry avevamo un mese di differenza, mentre gli altri erano un po' più grandi.
"Beh allora dovresti metterti vergogna, visto che una bambina più piccola di te è riuscita a batterti" dissi prendendo Liam per mano andando via. 
"Ora dove vai?" mi chiese Louis 
"A casa, e Liam mi accompagnerà. Mamma mi aspetta" dissi salutando e poi andando via.
Quel ricordo riaffiorò nella mente e non fece altro che farmi più male. Con il passare del tempo rimasi amica di quei bambini che erano diventati grandi, ognuno aveva trovato la propria passione, mentre io e Liam avevamo capito che la nostra era correre. Ci allenavamo sempre insieme e partecipavamo a varie gare, e in molte vincemmo. Avevo tanti ricordi con quel ragazzo, che un tempo era il mio ragazzo. Quel giorno fu il peggiore della mia vita, stavo camminando per i corridoi del liceo, quando mi scontrai  con una ragazza in lacrime
"Scusa non ti avevo visto" disse correndo via.
Avrei voluto aiutarla ma fui distratta, delle grida disperate provenivano dalla sala riunioni. Io ed altri ragazzi che si trovavano nel corridoio ci precipitammo nella sala per vedere cosa stesse succedendo, un altra ragazza in lacrime che non faceva altro che agitarsi ed urlare
"no, non è possibile. NO" diceva senza smettere di piangere.
Mentre quella che doveva essere una sua amica cercava di calmarla in tutti i modi. In pochi minuti arrivarono telefonate alla metà degli studenti presenti in quella stanza, e ognuno di loro scoppiava in lacrime poco dopo. Non capivo cosa stesse succedendo, fino a quando dall'altoparlante non giunse la voce della preside che diceva a tutti gli studenti di riunirsi in aula magna per degli importanti aggiornamenti. 
C'erano ragazzi che piangevano, altri estremamente preoccupati ed altri, come me, che non avevano la più pallida idea di cosa stesse accadendo. Mentre mi dirigevo in aula magna incontrai Harry, Niall e Louis anche loro confusi come me.
Arrivammo in quell'enorme stanza capace di contenere tutti gli studenti del liceo. Ci sedemmo e dopo poco giunse la preside sconvolta. 
"Molti di voi sapranno già cosa sto per dire, altri saranno confusi non capendo cosa stia succedendo. Poco più di un ora fa è giunta la notizia di una vera e propria tragedia" disse la preside affranta.
Mentre la segretaria prese il telecomando della grossa lavagna luminosa, guardando la preside come in aspetto di un consenso.
La preside con voce tremante annunciò "le torri gemelle sono state oggetto di un attacco terroristico"  disse facendo cenno alla segretaria che accese la lavagna.
Furono proiettate immagini terribili, un aereo che si schiantava contro uno quei grossi edifici, che in poco tempo prendeva fuoco. Poco dopo un altro aereo si schiantò sull'altra torre, che fece la stessa fine della prima. Allora capii tutta l'ansia e la disperazione dei ragazzi che mi circondavano, molti studenti avevano genitori che lavoravano li. In oltre quel giorno gli studenti meritevoli del quinto anno erano stati sorteggiati per una gita in quel posto. Non appena sfiorai il pensiero della gita sgranai gli occhi: Liam era tra quelli. Mi girai verso gli altri che avevano la mia stessa espressione, solo Harry sembrava non aver ancora realizzato, solo quando incontrò i miei occhi capì. Ci alzammo  e iniziammo a correre verso l'uscita, visto che la preside aveva dato l'autorizzazione di uscire, data la gravità dell'accaduto. Arrivammo in cortile, ci sedemmo sotto un albero e subito chiamammo Liam, il telefono squillava, ma lui non rispondeva. Non riuscivo a calmarmi, avevo un ansia terribile, mi stavo agitando troppo e stavo iniziando a sentirmi male. Sentivo un senso di nausea che partiva dallo stomaco e saliva sempre più su, avevo il corpo scosso dai singhiozzi e la stessa cosa Niall, mentre Louis e Harry erano in un evidente stato di shock. 
"Mio padre" disse Louis dopo un po' "mio padre oggi doveva andare a fare un lavoro li" disse iniziando ad agitarsi. "Devo tornare a casa" disse alzandosi "ti accompagno" disse Harry andando via con lui.
"Niall, mi sto sentendo male" dissi agitandomi. Infatti poco dopo svenni, da li in poi vidi solo nero. Quando mi svegliai ero sul divano di casa di Niall, con lui sdraiato al mio fianco che piangeva come un bambino. 
"Niall?" Lo chiamai, ma non mi rispose. "Niall" ripetei il suo nome, e allora alzò la testa e mi guardò.
"Il telegiornale ha fatto il conto delle vittime, tra i ragazzi in gita che provenivano dalla nostra scuola si sono salvati solo due ragazzi. Ma non hanno detto i nomi." Disse piangendo "Liam... Non può essere stato così fortunato" dissi abbandonando mi al divano scoppiando nuovamente a piangere.
"In gita c'era anche Aline…" disse Niall disperandosi.
Aline era la sua ragazza, la amava davvero e avevano lottato per quel rapporto, e il giorno seguente avrebbero fatto  9 mesi insieme.
"Il telegiornale ha detto… ha detto che si sono salvati solo due ragazzi, maschi" disse alzandosi. Diede un calcio al tavolino davanti a noi e il vaso cadde frantumandosi in miliardi di pezzi, così come il cuore di Niall. Cadde a terra tenendosi la testa e iniziando a gridare, mi avvicinai tentennando, era davvero distrutto, io avevo ancora una possibilità, anche se piccolissima avevo ancora la speranza che tra quei due ragazzi ci fosse Liam, mentre Niall non aveva avuto speranze, lo era venuto a sapere da un telegiornale, e ora si trovava a terra piangendo senza riuscire a fermarsi, mentre io cercavo di consolarlo. 
Il mio telefono squillò, avevo paura di rispondere. Non volevo sentire niente tipo: Liam è morto o cose del genere, non avevo il coraggio di rispondere. Presi un grosso respiro e mi costrinsi ad accettare quella telefonata.
"Belle" disse una voce dall'altro capo del telefono, solo Liam mi chiamava così.
"Liam?" Chiesi scioccata "Liam sei tu?" Chiesi portandomi una mano alla bocca.
"Si Belle sono io, sono all'ospedale di Manhattan" disse 
"Arrivo subito" risposi attaccando il telefono, presi Niall sotto braccio che sentendo che Liam era ancora vivo si era lievemente ripreso. Ci dirigemmo all'ospedale e avvertii gli altri di raggiungerli, ma una volta arrivata vidi che erano già li. appena arrivai Louis mi abbracciò 
"Papà sta bene e anche Liam è vivo" disse stringendomi forte. Ricambiai l'abbraccio e sorrisi, poi guardai Niall.
"Lou io devo vedere Liam, state vicino a Niall, Aline è morta" dissi rabbuiandomi. Poi mi allontanai andando verso la porta che i dottori mi avevano indicato quando avevo chiesto di Liam.
"Hei" mi disse appena mi vide. Era attaccato ad una miriade di fili e aveva un braccio rotto e il viso pieno di graffi e lividi, il corpo era immobilizzato e il capo fasciato. Mi faceva male vederlo conciato così, non riuscivo a pensare al dolore che doveva sopportare.
Non risposi al suo saluto, ma mi avvicinai e lo baciai. Iniziò a tossire convulsamente, ma dopo poco si calmò. 
"Fai entrare i ragazzi" mi disse e così feci. Li feci entrare tutti e piano piano li salutò. Ma il suo sguardo non mi convinceva, e il modo in cui salutò i ragazzi mi convinceva ancor di meno. Mi fece cenno di avvicinarmi e quando lo feci mi diede un bacio, probabilmente il più dolce della mia vita. "Ti ho sempre amato, e per sempre ti amerò Belle" disse sorridendo. 
"Liam, anche io ti amo, con tutto il mio cuore. Te lo giuro" dissi baciandogli la fronte, lui adorava quando facendo così. Avevo capito, quello era un saluto. Sapeva che stava per morire e aveva resistito per salutare noi. Lo guardai negli occhi e scossi la testa "ti prego" gli sussurrai con le lacrime agli occhi. Lui sorrise, sapeva che io avevo capito, lo capii quando disse che non poteva fermarlo, ma poteva renderlo meno doloroso.
"Baciami" mi ordinò "potrei morire dei tuoi baci" disse dopo sorridendo per la pessima 'battuta' "potrebbe sembrare divertente" disse poi facendo ridere entrambi.
I movimenti erano affrettati, avevo paura che se ne andasse da un momento all'altro. Così mi affrettai a baciarlo, pochi secondi dopo, mentre ancora avevo le mie labbra appoggiate sulle sue si sentì il fastidioso bip bip della macchina legata al suo cuore. Era finita. Mi allontanai piangendo e gridando, iniziai ad agitarmi tanto che i dottori dovettero sedarmi per calmarmi. Dopo qualche ora mi ritrovai a casa mia con tutti i miei amici intorno che piangevano. Non avevo idea di come fossi arrivata li, nonostante fossi rimasta sveglia non ricordavo nulla, avevo un grosso blackout nella mente e non riuscivo a capire niente. L'ultima cosa che ricordo è il corpo di Liam nel letto, le mie urla disperate e i dottori che correvano e cercavano di calmarmi. Sentivo la voce di qualcuno, ma non riuscivo ne a muovermi ne a girarmi, avrei voluto parlare ma dalla mia bocca non usciva niente, volevo piangere ma ero davvero paralizzata, mi sentivo in trappola. 



 
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Salveee :) 
Questo è il primo capitolo di questa storia che come ho già detto nell'introduzione é nata come One Shot due anni fa e che poi ho trasformato in storia. Spero davvero che come primo capitolo vada bene e che vi piaccia.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Ecco Liam


Lei è Isabelle da piccola 
(Ashley Benson)

-Elli

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Per colpa del mio cellulare sono costretta a inserire la nota in alto. Spero che la storia vi piaccia e che continuerete a seguirla. 
-Elli
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"È ancora sotto shock" disse una voce
"È normale, dopo un trauma del genere è il minimo" rispose qualcun altro.
 Mi sentivo con in uno di quegli incubi dove tu cerchi di muoverti e di chiedere aiuto ma il tuo corpo rimane paralizzato così come la tua lingua. Allora quello doveva per forza essere un incubo, pensai. Ma in fondo sapevo che quella era la verità. Iniziai ad agitarmi nella speranza che qualcuno mi aiutasse, iniziai a lamentarmi e man mano sentii delle lacrime solcarmi il viso. Solo allora si avvicinò Niall e mi accarezzò la guancia.
"Niall" sussurrai "aiutami, sono bloccata" dissi. La cosa strana era che nessun altro si fosse girato a vedere. 
"Niall è inutile, non parla" disse una voce che riconobbi come quella di Harry. 
"Ma io ho appena parlato" dissi di nuovo. Ma nessuno parve ascoltarmi, nessuno tranne Niall.
Lui è sempre stato il mio migliore amico, capace di capirmi con un solo sguardo, forse fu proprio per questo che mi sorrise, sotto lo sguardo confuso degli altri che vedevano Niall parlare con una ragazza che sembrava una statua. In verità non avevo parlato, avevo solo pensato, visto che la voce non ne voleva sapere di uscire. Ma lui mi aveva sentito, non avevo parlato ma lui era riuscito a leggermi dentro, ha sempre detto che è il potere del migliore amico, ed io l'ho sempre preso in giro, ma adesso credo che sia la cosa più vera che abbia mai detto in vita sua. Nonostante fosse distrutto per la morte della sua ragazza e del suo amico, mi prese in braccio e mi portò in camera mia.
"Isabelle ascoltami" mi disse, e non so come io riuscì a girare la testa per guardarlo. L'avevo girata davvero, non lo avevo immaginato, infatti Harry che era rimasto sulla soglia della porta rimase a bocca aperta, sorrisi ad entrambi e Niall sorrise a sua volta.
"Piano" mi disse "respira e parla" intanto Harry si sedette sul letto al mio fianco.
Presi un respiro e provai a dire qualcosa, ma non ci riuscivo. Sentivo le lacrime scendere, la bocca era come paralizzata. Mi concentrai e guardai Niall "Non ci riesco" dissi accorgendomi che le parole erano uscite dalla mia bocca senza che me ne accorgessi. Lo guardai e lui mi sorrise e lo stesso fece Harry. Allora mi alzai e iniziai a guardare intorno poco dopo iniziai ad urlare. Harry e Niall erano sconvolti, ma non osarono fermarmi, nemmeno quando iniziai a sfasciare la mia camera, nemmeno quando diedi un pugno all'armadio, nemmeno quando tirai fuori tutti i vestiti lanciandoli ovunque. Il tutto finì con me completamente sconvolta da ciò che avevo fatto, mi accasciai a terra e scoppiai in lacrime. Solo allora Harry e Niall si avvicinarono, così come fece Louis che era salito per vedere cosa stesse accadendo. Mi abbracciarono, uno di quegli abbracci che ti scalda il cuore, quelli che solo i tuoi amici possono darti. 
 
 
Era sera, ed ero appena uscita dalla doccia, mi vestii e tornai nella mia stanza dove trovai Niall sul mio letto, sdraiato ad aspettarmi, quella sera decise di rimanere a casa mia, sapeva che avevo bisogno di lui, e lui aveva bisogno di me. 
"Niall" dissi respirando forte, non ero ancora riuscita a riprendermi dalla crisi che avevo avuto qualche ora prima. 
"Si?" Disse lui 
"Credo che il fatto di non riuscire a muovermi era perché avevo troppa energia." Dissi sospirando
"In che senso?" Niall era evidentemente confuso così mi affrettai a risponderlo 
"Guarda cosa ho combinato. Avevo così voglia di muovermi e di distruggere tutto che in qualche modo ero riuscita ad impedirlo, e forse era meglio" dissi tirando su con il naso.
Per poi accucciarmi tra le sue braccia, quella notte dormimmo poco e niente. Io piangevo senza fermarmi, avevo ricordi di Liam che mi vagavano per la mente. Quando decise di dichiararsi e mi venne a prendere a casa con una rosa, mi disse che mi amava e ci baciammo per la prima volta. Quando gli dissi che mi sarebbe piaciuto avere uno skateboard e me ne regalò uno.  Avevo troppi ricordi con Liam, così tanti che a ricordarli tutti mi girava la testa, sentivo che sarebbe scoppiata da un momento all'altro. Niall cercava di essere forte per se stesso e per me, nonostante avesse perso la sua ragazza e l'amico di sempre. Provava a consolarmi quando io avrei dovuto fare lo stesso con lui, ma mi sentivo troppo debole anche solo per provarci, così mi limitai ad un semplice: qualunque cosa io per te ci sono, sempre.
 
Mi svegliai grazie al telegiornale che mia madre stava ascoltando a tutto volume. Non le era passato di mente che noi stavamo dormendo e che essere svegliati da un telegiornale che parla solo di disastri non è il migliore dei risvegli. Cercai di muovermi piano per non svegliare Niall, che però si svegliò comunque, così ci vestimmo e decidemmo di scendere in cucina.
Mia madre mi venne incontro abbracciandomi, era tornata da un importante viaggio di lavoro appena aveva saputo l'accaduto.
"Isa non sai quando mi dispiace" disse con le lacrime agli occhi, facendo piangere anche me. 
"Niall, ragazzo mio, vieni qui. Ho saputo della tua ragazza mi dispiace tantissimo" disse mia madre facendo avvicinare Niall per abbracciarlo. Niall per mia madre era come un secondo figlio, e anche lui definiva lei come una mamma. 
Andammo a sederci in cucina per fare colazione mentre il telegiornale continuava a mandare quelle immagini terribili, video di ciò che era accaduto il giorno prima, quell'orribile 11 settembre 2001. C'era disperazione in quei video, si sentivano persone che urlavano altre che piangevano, c'erano i pompieri che cercavano di aiutare in ogni modo. Non riuscivo a credere a ciò che i miei occhi stavano vedendo, a ciò che quelle persone avevano sopportato, alla morte tragica e dolorosa che li aveva strappati via dai parenti e dagli amici. Ciò che Liam aveva dovuto sopportare, non potevo credere a tutte quelle cose. Il tutto per uno stupido attentato che aveva ammazzato tantissime persone innocenti. Non riuscivo a sopportare quelle immagini strazianti, mi dovetti alzare e andai verso la porta, avevo bisogno di uscire.
Niall mi seguì senza fiatare. Non avevo una meta precisa, avevo solo bisogno di evadere. Camminavo agitandomi, dovevo trovare un posto che mi andasse a genio il prima possibile, stavo iniziando ad agitarmi, quando Niall mi bloccò guardandomi preoccupato. 
"Ho bisogno di un posto calmo" dissi facendo fatica a respirare
"Isabelle calmati e respira, sai che non devi agitarti, già quello che hai fatto ieri non avresti dovuto farlo. Sai che non puoi" mi disse severo.
"Niall so di avere un soffio al cuore ok? Ma sono stata operata ormai è passato, quindi ora trovami un posto calmo e basta" dissi cercando di calmarmi. 
Niall mi prese per mano e mi riportò a casa mia.
"Perché?" Gli chiesi una volta arrivati
"Perché è l'unico posto calmo che possiamo trovare ora" disse tirandomi verso la mia camera.
"Torna a letto e non muoverti, io vado a casa" disse severo, anche se sapevo che lo faceva per il mio bene.
Mi misi a letto come aveva detto Niall e gli sorrisi, ma appena sentii la porta chiudersi mi alzai e scesi in cucina da mia madre. 
"Isabelle torna a letto, so che ti sei svegliata da poco e Niall ha ragione, devi riposarti" disse accarezzandomi.
Annuii e tornai nel mio letto accucciando mi sul cuscino iniziai a piangere. Ecco perché non volevo tornare a letto, sapevo che avrei pianto e non volevo, anche se ne avevo bisogno.
Gli altri erano tutti nelle mie stesse condizioni, Louis era distrutto, Harry sconvolto, non voleva credere alla realtà, aveva delle occhiaie enormi, i capelli arruffati e i suoi splendidi occhi verdi erano scoloriti, poi c'era Niall che aveva perso non solo un amico ma anche la sua ragazza. Ed infine c'ero io che pensavo ai problemi degli altri per dimenticare i miei. 
 
_______________

Niall 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


"Isabelle, andiamo?" Mi chiese Harry prendendomi la mano. Lo guardai senza vederlo realmente e annuii. Erano passati due anni dalla morte di Liam, ma ogni volta che andavo a trovarlo era sempre uguale, sembrava sempre la prima volta. 
Da quel giorno la mia vita è cambiata, radicalmente. Trascorrevo tutte le giornate chiuse in casa, della ragazzina allegra che non voleva stare in casa nemmeno un attimo non ne era rimasta traccia, quella ragazzina era andata via insieme al suo ragazzo. Era rimasta solo una diciannovenne depressa che girava per casa parlando da sola o meglio, parlando con Liam. A volte mi capitava di vederlo, davvero. Io gli parlavo e lui sorrideva e anche se non diceva niente riuscivamo a comunicare con i gesti. 
"Isa... Devo dirti una cosa" mi disse iniziando a toccarsi i capelli, segno che era nervoso.
"Dimmi" gli sorrisi per tranquillizzarlo, anche se io ero tutto tranne che tranquilla. Sapevo che quando Harry faceva così doveva dirmi qualcosa di serio, e non mi sbagliavo.
 
"Perché ti comporti così?" Mi chiese dopo aver preso un lungo respiro.
"Voglio dire... Stai sempre in casa da sola e quando qualcuno viene a bussarti ti sentiamo parlare e… so che parli con Liam. Non esci più di casa, hai sempre le finestre chiuse e in casa tua non entra mai un po' di luce. Perché? Perché ti comporti così? Io… non capisco" disse tutto d'un fiato alzando di tanto in tanto la voce.
 
"Harry io… non posso aprire le finestre" dissi abbassando la testa.
Lui mi guardo stranito, confuso... Direi.
"Sono rotte?" Mi chiese dopo.
"Cos-? No. Intendo un'altra cosa" presi un respiro profondo poi continuai "da quando Liam è… morto, tutta la luce è morta con lui. Perché mai dovrei far entrare la luce se dentro di me c'è il buio. Ti sembrerà una frase poetica/depressa ma è la verità, Harry." Sospirai dopo.
"Lo so, so come ti senti ma non puoi andare avanti così. Isa sono due anni, accidenti." Disse esasperato.
 
"Harry, quando l'amore della tua vita va via così ti senti perso. Harry non sai cosa si prova, non puoi chiedermi perché mi comporto così, non puoi dirmi che sono cambiata." Gli gridai contro 
 
"Tu hai perso il tuo ragazzo, ma io ho perso un amico." Disse con le lacrime agli occhi
 
"Io non ho perso solo il mio ragazzo, ho perso un amico, il fratello che non ho mai avuto, Harry io ho perso tutto. Liam c'è sempre stato per me. Quando eravamo piccoli era quello che mi difendeva sempre quando gli altri dicevano che io non potevo giocare perché ero femmina, e Liam mi difendeva sempre. Fin da piccoli è sempre stato geloso di me, mi ha sempre protetta. Per me lui era tutto." Conclusi scendendo slacciando la cintura per scendere dalla macchina. Lui rimase paralizzato dalle mie parole, appena presi le chiavi per aprire la porta di casa si risvegliò dal suo stato di coma e mi venne incontro prendendomi le chiavi dalle mani.
"Hai ragione, non so cosa si provi a perdere l'amore della tua vita, non so cosa si provi a perdere il tuo tutto, ma so cosa si prova a perdere un amico e… so cosa si prova a perdere te. Non pretendo che tu torni la stessa ragazza di prima, so che è impossibile ma tu rimani sempre la mia migliore amica e mi fa male vederti così da ormai due anni." Disse con voce rotta dal pianto, stava piangendo li davanti a me e sapevo che stava soffrendo per me, per colpa mia e non potevo farci niente.
 Tirò su con il naso "e da quando i tuoi si sono trasferiti sei peggiorata, Isa. Quindi ho intenzione di fare di tutto perché tu torni, almeno in parte, la stessa di prima. Perciò spero non ti dispiaccia ospitarci tutti a casa tua e vivere tutti insieme, visto che i ragazzi sono già dentro e avranno già portato tutte le loro cose." Concluse sorridendo radioso.
"Tu cosa?" Dissi finta arrabbiata.
Harry fece una faccia sconvolta e intimorita che si trasformò in sorriso non appena scoppiai a ridere e lo abbracciai.
"Entriamo" dissi tirandolo dentro dopo aver aperto la porta. 
Tutti sbucarono da sotto il tavolo gridando "sorpresa" sorrisi a tutti. Ero davvero felice che si fossero trasferiti da me, era il nostro sogno vivere tutti insieme e ora potevamo, e infondo c'era anche Liam, probabilmente o meglio sicuramente era la mia immaginazione a vederlo, ma c'era comunque è di quello potevo esserne felice. Sapevo che Harry aveva ragione, sapevo che avrei dovuto iniziare ad uscire e 'a far entrare la luce' non solo in casa ma anche nella mia vita. Ma nonostante tutto non avrei rinunciato a Liam, sapevo che probabilmente ero pazza e che avevo le allucinazioni, ma mi piacevano, solo così potevo continuare a vedere Liam e a non dimenticarmi il suo volto e la sua dolcezza, i ricordi e le foto non bastavano.
"Allora sei felice di avremi tra i piedi ogni secondo della tua vita?" Mi chiese Louis mettendomi un braccio sulla spalla.
"Felicissima tesoro" gli dissi sottolineando la parola tesoro.
Lui sorrise inarcando un sopracciglio
"Harry ti ha parlato vero?" Mi disse avvicinandosi al mio orecchio.
"Si. So che ha ragione. Anche Niall ha perso la sua ragazza ma non ha fatto tutto quello che ho fatto io. Ma so anche che il nostro rapporto era diverso" dissi sorridendo amara.
"Questo è vero. Il rapporto che avevi con Liam era unico, speciale. Ma la vita va avanti. Lo so che Liam era la tua vita, lo dicevi sempre fin da piccola" sorrisi per l'ultima frase, era vero lo dicevo sempre "ma nonostante fosse la tua vita, ora è morto. Guardiamo in faccia la verità rifatti una vita senza Liam, non ti dico di dimenticarlo ovviamente, ma di ripartire. Insieme ti aiuteremo, tutti insieme ripartiremo daccapo tutti insieme e chissà magari ti innamorerai di nuovo." Ero d'accordo su tutto ciò che aveva detto infatti annuivo continuamente, ma sul fatto di innamorarsi di nuovo no, e glielo dissi. "Beh chi può saperlo…" concluse sorridendo e allontanandosi.
Niall aveva sentito tutto visto che era dietro di noi, ma non me ne ero accorta. Infatti quando disse "beh non ha tutti i torti" sobbalzai mettendomi una mano sul cuore, gli diedi uno schiaffo dietro la testa e andai a sedermi sul divano con Harry.
"Bellezza che ne dici se domani andiamo a fare una passeggiata?" Mi chiese cordialmente, sinceramente non avevo molta voglia di uscire ma annuii lo stesso per farlo felice.
"Beh Isa mi sa che dobbiamo decidere chi sta in camera con chi, che ne dici?" Chiese Louis
"Io sto in camera da sola, e voi vi mettete in quella dei miei" risposi convinta.
"Ok. Beh ora che ne dite di rendere più divertente questa serata?" Chiese Louis accendendo lo stereo e mettendo musica da discoteca. 
"Saranno secoli che non vado in discoteca" disse Harry alzandosi e iniziando a ballare
"A me non è mai piaciuto ballare, restavo sempre solo sui divanetti come un cretino" disse Niall lamentandosi.
"Beh con noi puoi fare figuracce se non sai ballare, quindi alzati e vieni qui con noi" dissi io tirandolo con la manica. 
Quella sera ballammo fino a tarda notte quando decidemmo di andare a dormire visto che eravamo sfiniti.
 
"Isa sbrigati ti porto a fare un giro" gridò Harry dal piano inferiore
"Mi metto le scarpe e vengo" gli risposi infilando la carpa sinistra.
Dopo pochi secondi infilai anche quella destra e scesi di sotto.
"Andiamo" disse Harry tirandomi per un braccio.
Arrivammo in un bar e ci sedemmo, dopo pochissimo arrivò una cameriera e ordinammo.
"Styles" sentì una voce dietro di me e vidi Harry alzare la testa e sorridere, mi girai e vidi un ragazzo in tenuta militare, alto e con i capelli corvini.
Harry si avvicinò al ragazzo e si abbracciarono dandosi pacche sulle spalle.
"Zayn, cosa ci fai qui?" Chiese Harry senza smettere di sorridere nemmeno per un attimo.
"Sono qui in, diciamo… 'vacanza'." Disse il ragazzo
"Oh vieni ti presento un'amica" disse il riccio avvicinandosi a me
"Isabelle, lui è Zayn." 
"Piacere" dicemmo io e Zayn contemporaneamente.
Ora che lo guardavo meglio era proprio carino, altro e muscoloso, capelli neri con un grosso ciuffo, occhi marroni cioccolato. 
"Il ragazzo che conobbi in vacanza qualche anno fa, ricordi?" Mi chiese Harry
"Oh si, Zayn. Ora ricordo" dissi sorridendo ad entrambi.
"Beh che ne dici di sederti con noi?" Chiese Harry cordialmente. 
Zayn annuì e si sedette con noi, dopo poco giunse la cameriera con il nostro cibo e Zayn ordinò il proprio, che non tardò ad arrivare.
"Beh che ci racconti?" Chiese Harry al ragazzo
"Bah solite cose, Harry. Sono qui in licenza per 2 mesi. E ho intenzione di divertirmi" disse mettendo in bocca un muffin.
"Dio da quanto tempo non ne mangio uno. Pensa che sono appena tornato e la prima cosa che ho fatto è stata venire a fare colazione" disse ridendo.
"Zayn è un soldato" spiegò Harry.
"Chissà perché lo avevo immaginato" dissi riferendosi al modo in cui era vestito. Zayn scoppiò a ridere ed Harry si toccò la nuca imbarazzato e annuì tornando a mangiare il suo cornetto. Il resto del tempo trascorse tra le risate generali per alcuni aneddoti raccontati da Zayn. Il mio telefono squillò, così mi scusai e mi alzai per rispondere.
"Isa sono Louis, visto che è quasi mezzogiorno volevo sapere se tornavate per pranzo" disse la voce metallica di Louis.
"Oh, aspetta chiedo ad Harry." Dissi dirigendomi verso il tavolo.
"Harry era Lou, voleva sapere se torniamo per pranzo" dissi
"Si, digli di farmi le lasagne." Poi si fermò e guardò Zayn "ehi perché non vieni con noi?" Gli chiese gentilmente.
"Mi farebbe piacere ma... Sono appena tornato e sono un po' stanco, e poi dovrei darmi una bella ripulita" disse storcendo il naso.
"Ehm si Louis, veniamo. Ha detto Harry che vuole le lasagne" dissi ridendo.
"Si lo so, le ho già fatte" disse Louis staccando poi la telefonata.
"Beh allora ci vediamo" disse Harry pagando il conto
"Si" rispose il ragazzo "hai sempre il mio numero vero?" Aggiunse subito dopo.
"Certo, magari ti chiamo in settimana" disse Harry sorridendo "Isa, andiamo?" Mi chiese
"Si. Ciao Zayn"  dissi cortesemente 
"Ciao" rispose lui sorridendo
 
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Salveee
In questo capitolo abbiamo un salto in avanti di ben due anni, infatti come vi avevo gà anticipato nella trama la soria inizia nel 2001 ma è ambientata nel 2003 quando la nostra protagoista avrà 19 anni.
Probabilmente vi stavate chiedendo che fine avesse fatto Zayn... beh eccolo.
Spero che la storia vi interessi.
Ho notato che la scrittura è un po' piccola così ho aumentato di un po' la dimensione.
Preferite i dialghi in grossetto o vanno bene così?
Fatemi sapere :) 
-Elli
 
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Io ed Harry tornammo a casa, accolti dal profumo di lasagne cucinate da Louis.
"Siamo qui" dissi entrando. 
Vidi Liam sorridermi e salutarmi con la mano, e gli sorrisi anche io, poi sparì. Sospirai togliendomi la giacca e andai a lavarmi le mani.
Quando tornai in cucina sentii Harry parlare con Louis e Niall.
"Lou non indovinerai mai chi abbiamo incontrato io e Isa" disse Harry
"Chi?" Chiese Louis curioso
"Zayn Malik" disse sorridendo.
Mi ricordavo bene di quel ragazzo, Harry lo conobbe in vacanza e diventarono subito amici, si sentirono per qualche anno ma poi per problemi di lavoro di Zayn persero i contatti.
"Quel Zayn?" Chiese Louis
"Proprio lui" rispose Harry 
Mi sedetti a tavola e iniziai a mangiare.
"Sono proprio buone" dissi
"Lo so, complimentati con lo chef Lou" disse Louis
"Complimenti" risposi io sorridendo
"Isa" mi chiamò Niall "non credi di dimenticare qualcosa?" Mi chiese imbronciato
"Oh scusa papi... Ehm buon appetito" dissi sorridendo
"Ecco brava, ora dammi il tuo piatto che ho fame e sono finite le lasagne" disse rubandomi il piatto
"Ehi, ridammelo è mio" risposi iniziando a rincorrerlo mentre gli altri ridevano.
Iniziammo a fare il giro del salotto, mentre io lo rincorrevo ridendo, quando per un attimo vidi Liam ridere come un matto e incitarmi a continuare. Mi fermai improvvisamente e Niall mi venne addosso. 
"Isa… tutto bene?" Mi chiese sventandomi una mano d'avanti 
Mi girai e presi il piatto dalle sue mani
"Si, era una strategia per riprendermi il piatto" dissi altezzosa tornando a sedermi seguita da lui.
Appena finii dissi agli altri che andavo a riposarmi un po', e li salutai.
Mi misi nel letto e iniziai a guardare il soffitto, i miei migliori amici vivevano tutti con me, mi volevano bene e facevano di tutto pur di vedermi ridere, si erano addirittura trasferiti a casa mia e io gliene ero grata ma... Mi mancava il mio ragazzo. Avevo sempre pensato che il modo peggiore di lasciarsi era la morte, perché non sei tu a scegliere di finire una relazione, non vi siete separati perché avete litigato o cose del genere. La morte ha deciso di strapparti via la persona più importante della tua vita, e tu non puoi farci nulla. 
Liam mi venne vicino sdraiandosi al mio fianco e indicò se stesso come a dire che in realtà era li. Mi sorrise e mi accarezzò la guancia catturando una lacrima con le sue dita delicate. Poi improvvisamente presi sonno.
Mi sveglia con Niall al mio fianco che mi sorrideva.
"Che ci fai qui?" Gli chiesi 
"Ho sentito delle urla provenire da qui e sono venuto a controllare. Cosa hai sognato?" Mi chiese preoccupato
"Niente... Io stavo dormendo in pace…" dissi grattandomi il capo
Lui arricciò la fronte e alzò le spalle
"Forse veniva da fuori" disse dandomi una mano ad alzarmi dal letto.
"Ragazzi la bella addormentata si è svegliata" disse Niall ridendo
"Finalmente" disse Harry 
"Vai a vestirti andiamo a fare la spesa" disse spingendomi verso le scale
"Perché?" Gli chiesi sbadigliando 
"Domani pomeriggio Zayn viene a mangiare qui" disse Harry
"Io sono stanca, vai da solo a fare la spesa" gli risposi sbadigliando
"Ma andiamo tutti insieme, dai vieni anche tu" cercò di convincermi
"No" dissi decisa 
"E vabbene, allora adiamo da soli" disse mettendosi il giubbotto e uscendo di casa seguito dagli altri.
Mi guardai intorno, ero sola... Più o meno. Sarei stata sola se non ci fosse stato Liam sul divano imbronciato che mi indicava la porta.
"Eh va bene" dissi aprendo la porta "Harry, metto il giubbotto e vengo anche io" mi girai verso il divano e vidi Liam sorridere soddisfatto. 
Presi il giubbotto e andai verso i ragazzi e insieme ci dirigemmo al supermarket.
La spesa fu uno spasso, se non si conta il fatto che Niall cadde su una piramide di barattoli di tonno facendoli cadere tutti, Louis si mise a giocare con la carta igienica fingendosi una mummia egiziana e spaventando tutti, e il fatto che dopo aver pagato ci hanno cacciato, beh infondo fu divertente.
"Io mi sono divertito" disse Harry entrando in casa e posando le buste.
"Si certo" dissi scuotendo la testa, mi guardai intorno in cerca di Liam, era sempre in salotto ad aspettarmi quando uscivo, ma non riuscivo a vederlo. Iniziai ad andare in ansia con la paura di non vederlo più, quando lo vidi scendere le scale a due a due come faceva sempre quando non vedeva l'ora di salutarmi, arrivo davanti a me e sorrise, sparendo subito dopo.
"Isa?" Mi chiamò Harry
"Eh?" Risposi disorientata
"Allora mi aiuti a cucinare tu o devo chiedere a Louis" 
"Chiedi a Lou, io vado di sopra" dissi salendo le scale
"Liam" sussurrai "dove sei?" Chiesi.
Liam non si fece vedere. 
Mi sdraiai sul letto e mi guardai intorno. Gli occhi mi caddero su un cassetto della scrivania dove da piccola nascondevo le chiavi di un portagioie che mi avevano regalato i miei genitori. Ricordo di averci nascosto un anello che mi aveva regalato Liam. Prima che morisse, spesso prendevo il portagioie e rimanevo ore ferma li a guardare quell'anello. Liam diceva sempre che quando ci saremmo sposati mi avrebbe portato a comprare uno originale dell'Irlanda e che il primo viaggio lo avremmo fatto proprio li. Diceva che quell'anello aveva significati diversi a seconda di come veniva indossato e diceva che io dovevo metterlo alla mano destra, con la punta del cuore puntata verso il polso, significava che il mio cuore apparteneva a qualcuno. Significava che appartenevo a lui. Appartenevo perché ormai ero sola. Posai il portagioie nel cassetto e mi rilanciai sul letto. 
Harry entrò nella stanza correndo, inseguito da Louis con una fetta di torta.
"Assaggiala dai" continuava a gridare
"No Lou sai che sono allergico alle fragole"
"Allora assaggiala tu, Isa" disse facendomi un faccino dolcissimo
"Eh va bene" dissi dando un morso alla fetta.
"Cavoli Lou è squisita... Posso averne un altro pochettino?" Dissi facendo la faccia da cucciolo
"No è finita... Ma era solo per vedere come era venuta. Domani ne faccio un altra per Zayn. Adesso scendete è pronto" disse andando via. 
Harry mi prese e mi portò giù come un sacco di patate mentre io mi dimenavo. 
"Forza principessa è l'ora della pappa" disse appoggiandomi sulla sedia.
Dopo mangiato io e Louis facemmo una gara a just dance e ovviamente vinse lui. Dopodiché tornai in camera per lavarmi. Uscii dal bagno con solo l'accappatoio in dosso ma appena mi girai notai lo sguardo di Harry posarsi su di me. 
"Cosa diavolo ci fai qui?" Dissi sorpresa
"Sai se non fossi come una sorella credo proprio che ci divertiremmo insieme" disse sorridendomi malizioso. 
"Stupido" risposi io dirigendomi verso il guardaroba 
"Sei nuda sotto?" Chiese ridendo
"Harry ma la smetti?" Dissi guardandolo storto "e comunque no sono in intimo ma avendo sempre ragazzi per casa preferisco uscire in accappatoio" risposi ridendo
"Peccato" rispose facendomi l'occhiolino. 
"Comunque ero passato a chiederti se potevo restare a dormire con te stanotte... Louis si agita troppo quando dorme" chiese con faccino implorante. 
"Ok" dissi prendendo il pigiama e andando a cambiarmi in bagno. 
Quando uscii lo vidi già sdraiato sul letto e mi guardava in modo strano. 
"Hai vergogna di me?" Mi chiese subito
"No. Perché?" Lo guardai perplessa
"Beh sei andata a cambiarti in bagno come se non conoscessi il tuo corpo... Quante volte siamo andati in piscina insieme. Ne abbiamo anche una in giardino... Cosa cambia tra l'intimo e il costume?" Chiese lui pensandoci su.
"Beh niente" risposi io riflettendoci. 
E in effetti aveva ragione, era la stessa identica cosa.
Mi avvicinai al letto sdraiandomici sopra e lo abbracciai. 
"Oh quanta dolcezza" disse sorridendo
"Stai zitto." Gli intimai con un leggero schiaffo sulla nuca. 
"Ahia... Mi fai male" rispose ridendo. 
Mi girai verso il guardaroba e vidi Liam con un sopracciglio alzato, gli sorrisi e lui scosse la testa sorridendo poco dopo e poi sparì. 
Liam era sempre stato geloso. Era l'unico insieme ai ragazzi che mi aveva sempre protetta e difesa in ogni situazione senza pensare alle conseguenze ed io li adoravo per questo. Mi avevano dato sicurezza e mi fidavo di loro più di qualsiasi altra persona al mondo. 
Pensavo a questo quando sentì Harry russare sulla mia spalla. 
Lo guardai sorridendo e iniziai ad accarezzare i suoi splendidi ricci, prendendo sonno poco dopo. 
Quando mi svegliò verso le 11 Harry non era più a letto e dal piano inferiore si sentivano rumori confusi e grida. Scesi di corsa in cucina trovando Louis e Harry che litigavano perché Lou aveva fatto bruciare qualcosa. E poi c'era Niall che mangiava e batteva il piatto sul tavolo perché aveva ancora fame. 
"Ragazzi" dissi senza ricevere nessuna risposta. 
"Ragaaaaaaaazzi" ripetei alzando la voce. Tutti smisero di fare baccano e lei sospirò sollevata. 
"Harry se lasci in pace Louis magari riesce a cucinare di nuovo qualsiasi cosa abbia fatto bruciare... E per favore date da mangiare a Niall" dissi ridendo. 
Tutti scoppiarono a ridere Harry passò un piatto a me, uno a Niall e un altro lo tenne per sé mentre Louis tornò a cucinare dato che aveva già mangiato.
Finita la colazione salii e iniziai a riordinare la camera. In casa erano tutti intenti a svolgere qualche mansione: Louis cucinava, Harry spolverava e Niall lavava il pavimento. Mentre io mi occupavo di rassettare il piano superiore, quello con le nostre camere da letto e i vari bagni. 
Quando tutti finirono andammo a prepararci e verso le 12:30 qualcuno bussò al campanello ed Harry corse ad aprire
____________________
Salveee :)
Ecco il nuovo capitolo.
Man mano iniziamo ad entrare sempre più nella storia.
Spero vi piaccia.


Ecco a voi la nostra Isabelle. A me piace immaginarla così, perciò ho scelto di utilizzare lei come prestavolto.
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


"Zayn amico... Vieni entra" disse accogliendolo. 
"Buongiorno" rispose il ragazzo educatamente
"Vieni ti presento gli altri" disse dirigendosi in cucina
"Ragazzi lui è Zayn. Zayn loro sono Niall e Louis" disse indicandoli 
"E già conosci Isabelle" disse infine indicando me. Mi avvicinai e lo salutai e lui ricambiò. 
"Beh spero che ti piaccia ciò che ho cucinato... Altrimenti lo mangi lo stesso e dici anche che è buono" disse Louis facendo ridere tutti. 
"Beh andiamo a lavarci le mani gente che si mangia" disse Niall prendendomi in braccio e portandomi al piano di sopra mentre io gridavo e gli dicevo di mettermi giù. 
"Sono sempre così... Ti ci abituerai presto" disse Harry vedendo lo sguardo divertito di Zayn "beh si divertono. Non c'è niente di sbagliato. Ho davvero bisogno di divertirmi anche io..." Disse pensando agli orrori che aveva sopportato. 
"Allora sei al posto giusto con le persone giuste" disse Harry. 
Dopo essersi lavati le mani, tutti si sedettero a tavola e iniziarono a mangiare e a chiacchierare. 
"Louis hai cucinato quella torta squisita che mi hai fatto assaggiare ieri vero?" Chiesi con tono minaccioso 
"Si mia principessa. Vuole. He gliela serva su un piatto d'oro?" Chiese Louis scatenando le risate di tutti
"Si, sguattero" risposi facendo ridere tutti ancora di più. 
Dopo aver finito di mangiare anche quel dolce mi ricordai di non aver fatto fare il giro della casa a Zayn. Così mentre Harry sceglieva un film e gli altri sparecchiavano e lavavano i piatti, io accompagnai Zayn in giro per la casa. Gli mostrai prima il giardino con la piscina e poi quello sul retro dove c'erano i due garage. Poi lo riportai in casa facendogli vedere le carie stanze e bagni e infine lo portai in mansarda. 
"Mi ricorda molto la casa dove sono cresciuto" disse Zayn guardandosi intorno
"E non hai visto la parte migliore" gli dissi aprendo una porta 
"Affaccia su un balcone?" Chiese a bocca aperta
"Beh chiamarlo balcone è tanto... È minuscolo" dissi 
"Ma c'è un amaca... E una busta di patatine aperta" disse ridendo
"Harry..." Risposi incolpando il riccio "questa busta gliela faccio mangiare la prossima volta" dissi facendo ridere Zayn. 
"Beh... Il tour è finito. Scendiamo prima che quelli mi distruggano casa" 
Scendemmo al piano di sotto e Harry aveva già messo il film e stava aspettando noi. 
Ci sedemmo tutti sul grosso divano in salotto e iniziammo a vedere questo film che era un misto tra il comico e l'horror. Dopo circa dieci minuti iniziai a sentire le palpebre pesanti e dopo un po' non vidi più niente. 
Sentii qualcuno pizzicarmi la guancia sinistra così aprii gli occhi e vidi Liam guardami in modo strano con quei suoi splendidi occhioni marroni, lo guardai anche io interrogativa e lo sbuffò sparendo poco dopo. 
Mi guardai intorno e vidi tutti i ragazzi dormire e mi accorsi di essere appoggiata su qualcuno,mi girai e vidi Zayn. Solo allora capii la strana reazione di Liam: era geloso. Mi sposta delicatamente per non far svegliare Zayn e mi alzai dal divano. 
Tolsi il CD e spensi la TV e vidi Zayn aprire gli occhi e gli sorrisi. 
"Sono comodo?" Chiese con voce rauca e impastata dal sonno 
"Oh... Scusa" dissi girandomi 
"Ehi non preoccuparti" disse lui sorridendo "ma hanno fatto un picnic mentre dormivamo?" Chiese ridendo
"Suppongo sia stato Niall" dissi ridendo anche io 
"Cosa io?" Chiese il biondo ad alta voce facendo svegliare anche tutti gli altri
"Togliete tutta questa roba" dissi andando in cucina seguita da Zayn
"Come fai a vivere con 3 ragazzi in casa? Devono essere tremendi" disse Zayn sghignazzando
"Non immagini quanto… Niall sporca tutta casa con briciole di patatine, Harry consuma una bottiglia intera di sapone ogni volta che si fa la doccia e Louis semplicemente distrugge ogni cosa che tocca... È un inferno" dico ridendo "sfiderei chiunque a sopportarli" dissi in fine vedendolo sorridere.
"Isa che ne dici se andiamo tutti a fare un giro?" Disse Harry facendo capolino alla porta. Mi girai per annuire e dissi che sarei andata a prepararmi, dopodiché salii in camera, mi feci una doccia veloce e mi vestii scendendo di corsa.
"Sono pronta" dissi vedendo anche gli altri preparati 
"La prima ragazza che non impiega ore intere per prepararsi" disse Zayn incredulo 
"Ma la mia piccolina non è una normale ragazza" disse Niall scompigliandomi i capelli 
"Si ma smettila" dissi ridendo e aggiustandomi "possiamo uscire. Harry prendi tu le chiavi che io non ho tasche e mi scoccio di prendere la borsa" dissi iniziando ad aprire la porta. 
"Certo che fa caldo" disse Niall alle mie spalle
"Eh si genio... Siamo a Giugno" dissi ridendo 
"Ma che ne dici di fare un bel bagno?" Disse guardando gli altri che subito annuirono. 
Capii troppo tardi le intenzioni di Niall, quando ormai ero sulle sue spalle a tre passi dalla piscina. 
"Niall no ti preg..." Non finii la frase che mi trovai immersa in acqua sfortunatamente dal lato alto della piscina. Sentii subito un altro tuffo ma avevo già iniziato ad affondare 'stupida me che non ho mai imparato a nuotare' pensai mentre affondavo sempre di più. 
Dopo un tempo che mi parve interminabile, quando ormai sentivo i polmoni vuoti sentii qualcuno tirarmi verso l'alto e finalmente cacciai la testa dalla piscina prendendo una boccata d'ossigeno. Harry mi aiutò a salire mentre tossivo e vomitavo tutta l'acqua che avevo ingoiato. 
"Merda Isa scusa, nella fretta non ho visto dove ti stavo lanciando" disse Niall dispiaciutissimo.
"Non ti preoccupare" risposi continuando a tossire. 
Alzai gli occhi e vidi lo sguardo preoccupato di Zayn su di me. 
"Vado a prendere qualche asciugamano per te e Louis" disse Niall cercando di fare qualcosa per rimediare. Mi aiutarono a sedermi su una sdraio e dopo un po' Niall tornò con degli asciugamani per me e Lou che si era tuffato subito dopo per "recuperarmi". 
"Grazie Lou" dissi appoggiando la testa sulla sua spalla dato che era seduto al mio fianco.
"Dovere" rispose sorridendo e baciandomi la fronte. 
Louis aveva la personalità più strana che avessi mai visto. Era un inguaribile bambinone, immaturo, giocherellone e sempre pronto a strappare un sorriso a tutti. Dio solo sa quanto aveva provato a farmi ridere dopo la morte di Liam. Ma Louis non era solo questo, non era solo il peter pan della situazione, dietro quella facciata c'era un altro tipo di Louis. Uno più serio e profondo. Un Louis che solo noi amici stretti conoscevamo. Nonostante la sua immaturità dopo la morte di Liam ci aveva fatto da padre e aveva provato in tutti modi a colmare quel posto di "papà-serio" che Liam aveva lasciato, certo a modo suo, ma ci aveva provato. Ci aveva consolati tutti, a modo suo quando poteva, con discorsi seri quando non era momento di scherzare. 
Louis si girò verso di me per controllare come stavo e mi accorsi che anche tutti gli altri mi stavano osservando.
"Ehi so che sono bella ma così mi sciupate" dissi ridendo. 
E fu da questa risposta che tutti tirarono un sospiro di sollievo capendo che era tutto apposto. 
"Suppongo che la nostra uscita sia saltata... Ma ormai potremo farci davvero un bagno" disse Louis guardando la piscina "magari però senza superare la linea bianca."
Ebbene si, la mia piscina aveva anche una linea bianca, fatta apposta per me e indicava che oltre non sarei potuta andare. 
"Ma io non ho il costume" disse Zayn 
"Perché io si?" Chiese Lou alzando un sopracciglio. 
Harry lo guardò complice e in un secondo anche Zayn si trovò zuppo dalla testa ai piedi. 
Uscì dalla piscina con uno scatto e rincorse Harry che dopo un po' si ritrovò in piscina. Ora l'unico asciutto era Niall che da cucciolo quale era si tuffò in piscina da solo dicendo che preferiva non dare la soddisfazione a nessuno. 
"Ecco... Io andrei ad asciugarmi..." Dissi ignorando le lamentele degli altri. 
Andai a lavarmi e dopo un po' tutti uscirono dall'acqua e andarono a sistemarsi. 
"Ragazzi accompagno Zayn a casa e torno" disse Harry salutando
"Ciao Zayn. Torna quando vuoi" gli dissi salutandolo.
"Vieni andiamo in macchina, facciamo prima" disse Harry aprendo la portiera. 
"Davvero non sa nuotare?" Chiese Zayn pensandoci su 
"Si, non ha mai imparato. È un miracolo che non abbia paura di entrarci in acqua..." Rispose Harry pensieroso
"Perché?" 
"Ti ricordi di Liam? Il ragazzo di Isa?"
"Si... credo che me ne hai parlato tempo fa. Ma cosa c'entra?"
"Beh riguarda suo fratello..." disse Harry ricordandosi poi di non aver detto a Zayn della morte dell'amico
"Merda" 
"Cosa?" chiese Zayn osservandolo
"Sono uno stupido. Ho dimenticato di dirti una cosa importante. Ecco vedi... Liam è morto qualche anno fa nell'attacco alle torri gemelle..." disse Harry con tono triste 
"Oh..."
"Zayn non pensiamoci... cosa mi avevi chiesto?" disse il riccio scacciando i brutti pensieri
"Isabelle... la piscina" rispose Zayn pensando alla ragazza 
"Beh quando era piccola era a mare con la sua famiglia e quella di Liam e lei stava giocando con Samuel, il fratello di Liam, successe che lui giocando si allontanò un po' troppo e quando se ne accorse si fece prendere dal panico e non riusciva più a tornare a riva. Lei non sapeva nuotare ma non chiedermi come, forse presa dalla disperazione riuscì a raggiungerlo e a trascinarlo a riva. Ma lei era troppo piccola e aggiungici il fatto che non sapesse neanche nuotare bene ci mise troppo. Quando giunse a riva arrivarono subito i soccorsi, Samuel stava bene ma Isa aveva ingoiato troppa acqua. Arrivò in ospedale in condizioi tragiche, i suoi polmoni erano pieni d'acqua e i dottori erano disperati, dopo non so quante ore arrivò la notizia che sarebbe sopravvissuta" 
"Ne ha avute di batoste nella sua vita..." disse Zayn
"Già. Credimi è stata davvero dura e io so che non si è ancora ripresa e forse non lo farà mai, ma noi ce la stiamo mettendo davvero tutta e i miglioramenti si vedono" disse Harry "Beh siamo arrivati" concluse parcheggiando
"Sono stato bene oggi, e mi sono divertito Harry" disse il ragazzo sorridendo.
I due si salutarono e Harry tornò a casa felice della giornata che aveva trascorso.
 
____________________
(Zayn un attimo prima dell'inizio del film)


Salvee, sono tornata con un nuovo capitolo.
Sto cercando di aggiornare almeno una volta al giorno ma non è facile.
Dalla settimana prossima in poi credo che aggiornerò massimo una volta a settimana per vari problemi.
Spero che il capitolo vi piaccia. Fatemi sapere

-Elli

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Harry mise il pigiama e venne in camera mia mettendosi nel letto vicino a me. 
"Cosa ci fai qui?" Dissi ridendo
"Dormo" 
"Allora vai nel tuo letto" 
"Ma è questo il mio letto" rispose abbracciandomi
"È l'ultima sera" risposi ricambiando l'abbraccio
"Stavi parlando con Zayn prima, in cucina..."
"E quindi?" Chiesi osservandolo 
"Di cosa parlavate? Sembravi divertita" 
"Parlavamo di quanto sia difficile vivere con voi tre pesti" dissi tirandogli i capelli
"Cosa? Io sarei una peste?" Chiese iniziando a farmi il solletico
"Si" risposi con con tono di sfida ma dopo un po' dovetti arrendermi e rimangiarmi tutto. 
"Ecco brava" disse per poi saltare dall'altra parte del letto. 
In quel preciso istante si sentì uno strano scricchiolio e subito dopo io ed Harry ci trovammo a terra.
"Cosa caz... Ma il tuo letto è fatto di ricotta?" Chiese Harry 
"Mi hai rotto il letto" urlai 
"Ma cosa diavolo state combinando?" Chiesero Niall e Louis sentendo i vari rumori
"Harry mi ha rotto il letto saltando" dissi disperata "e io ora dove dormo?" Chiesi guardandolo torvo 
"Cosa stavate facendo?" Chiese Louis con sguardo malizioso 
"Lou ti faccio correre se non ti levi questo sguardo dal volto. Non capite la gravità della situazione? Si è rotto il letto!" Urlai ancora
"O mio Dio. Isa gli vogliamo fare un funerale?" Chiese Niall ridendo della mia reazione facendo ridere anche gli altri
"Bene mi prendete in giro? Venite in bagno con me" 
Mi guardarono stranita ma si diressero tutti in bagno curiosi di vedere cosa avevo intenzione di fare. 
Li feci entrare e poi con uno scatto veloce presi la chiave e chiusi la porta. 
"Dormite qui" dissi ridendo
"Non puoi farmi questo Isa" disse Niall con voce da cucciolo 
"Invece si. Se io non posso dormire nel mio letto allora non dormirete neanche voi nel vostro." Dissi ridendo
"Ma non farci dormire in bagno" rispose la voce di Louis. 
"Invece è proprio ciò che farò"
Tornai in camera mia per cercare di aggiustare il letto e mi accorsi che non era rotto ma uno dei piedi si era stranamente svitato e bastava rimetterlo a posto. 
Ci volle tutta la forza che avevo per sollevarlo e aggiustarlo ma dopo un po' ci riuscii. 
Così dato che il mio letto era a posto andai ad aprire la porta del bagno per farli uscire e la scena che mi si presentò davanti mi sciolse il cuore. 
Si erano messi tutti e tre nella grossa vasca idromassaggio. Harry e Louis dormivano già mentre Niall mi guardava in cagnesco. 
"Andiamo vieni scemo" dissi abbracciandolo quando uscì dalla vasca. 
Facemmo delle foto ai due dormiglioni e poi li svegliammo per poi tornare tutti a letto come stavamo prima. 
"Non muoverti troppo" disse ad Harry  ci mettevamo a letto
"Agli ordini signora" rispose. 
E dopo poco prendemmo sonno.
 
"Belle..." una voce mi stava chiamando e solo Liam mi chiamava così. 
"Liam" sussurrai guardandomi intorno
"Oh Belle sei sempre più bella" disse abbracciandomi
"Neanche tu scherzi" dissi osservandolo 
"Quanto mi mancano i tuoi abbracci" dissi prima di scoppiare a piangere 
"Shh non piangere" disse lui stringendomi a se 
Mi staccai per guardarlo negli occhi e lo accarezzai e lui mi sorrise. 
In un attimo tutta la stanza si fece nera e Liam stava sprofondando. Tentai subito di afferrarlo ma non ci riuscii. 
"Liam" gridai con quanto più fiato avevo in gola. 
L'attimo dopo sentii qualcuno strattonarmi mentre io continuavo a gridare e piangere. 
Aprii gli occhi e vidi i ragazzi intorno al letto guardarmi preoccupati. 
"Tutto bene?" Chiese Harry avvicinandosi e porgendomi un bicchiere d'acqua.
Annuii e sorrisi. Ma loro sapevano bene che era una bugia, non stavo bene, per niente. 
Quel sogno aveva riacceso in me il dolore che stavo lentamente cercando di nascondere. Ma a quanto pare era inutile, non sarei mai riuscita a liberarmi totalmente del passato, forse anche perché io ero la prima a non volerlo lasciare andare. 
"Isa che ne dici se andiamo a fare una passeggiata al parco?" Mi chiese Niall
"Va bene" dissi distrattamente andando a prepararmi. 
 
Scesi le scale trovando Niall pronto appoggiato allo schienale del divano con il cellulare in mano. 
"Eccomi" dissi saltandogli addosso facendo cadere entrambi sul divano. 
"Ma sei impazzita?" Chiese ridendo
"Forse solo un pochettino" risposi 
"Alzati e andiamo" disse spingendomi 
"Si ma stai calmo. Cosa vedevi sul cellulare?" Chiesi curiosa
"Niente perché mi si è spento in mano. Stanotte ho dimenticato di caricarlo" disse il biondo
"Vabbè tanto ho il mio, se ci cercano chiamano me" dissi trascinandolo verso la porta. 
 
 
"Niall te lo avevo detto che avremmo fatto prima se avessimo preso l'altra strada per colpa tua ci siamo persi e io inizio ad avere fame" dissi sbuffando. 
Erano ormai 2 ore che giravamo in tondo perché Niall aveva "trovato" una scorciatoia che ci aveva fatto perdere. 
"Eh va bene. Lo ammetto è colpa mia" disse lasciandosi cadere su una panchina. 
"Chiamo Louis" Dissi iniziando a prendere il cellulare e a digitare il numero. 
"Il suo credito è insufficiente..." Disse una voce all'altro capo del telefono
"Merda!" Esclamai "non ho credito"
"Siamo della merda" disse Niall sbuffando. 
Mi appoggiai alla sua spalla e lui iniziò ad accarezzarmi. 
"Almeno stiamo un po' da soli. Era da tanto che non restavamo così" disse stringendomi. 
"Ti ricordi quando da piccoli ti mettesti in piedi sul tavolo della mia cucina e iniziasti a cantare usando una banana come microfono ed entrò mia mamma mentre io applaudivo fingendo di stare ad un concerto?" Dissi all'improvviso ripensando a quella scena
"Credette di trovarsi in una casa di matti" rise anche lui 
"Ho ancora la foto conservata" dissi pensando a quel giorno. 
I miei pensieri furono interrotti dal rumore di clacson. 
"Ehi ragazzi che ci fate qui?" Chiese una voce proveniente dalla macchina che aveva bussato. 
Lo guardai meglio e mi accorsi che era Zayn, così lo salutai con la mano e lui mi sorrise. 
"Amico ci siamo persi" disse Niall grattandosi la nuca imbarazzato
"Oh salite che vi do un passaggio" 
Niall non ci pensò due volte e si catapultò verso auto. 
"Beh allora mi metto io avanti" dissi. 
"Ma come ci siete arrivati qui giù?" Chiese Zayn ridendo 
"Mr Horan era convito di aver trovato una scorciatoia" dissi. 
Dopo circa 5 minuti Niall ricevette una telefonata. 
"Va bene mamma, non preoccuparti vado io. Ciao" disse 
"Zayn posso chiederti un favore?" Chiese il biondo
"Certo, dimmi" 
"puoi fermarmi fuori la scuola
elementare? Tanto siamo di strada. Devo prendere mia sorella e portarla da mia mamma. Ha fatto tardi e non riesce ad andarla a prendere."
"Ovvio. Ti posso anche accompagnare da tua mamma. Tanto non ho niente da fare" propose Zayn gentilmente
"No, non preoccuparti tanto è vicino. Ah Isa resto lì a mangiare" 
"Ok" dissi. 
Dopo pochi minuti Niall scese dall'auto ringraziando, così rimanemmo solo io e Zayn e calò il silenzio. 
Onestamente mi sentivo un po' in imbarazzo non sapevo cosa dire o come comportarmi, infondo lo conoscevo solo da un paio di giorni, e nonostante fosse simpatico aveva qualcosa che mi metteva in imbarazzo. 
"Ti accompagno a casa?" Chiese rompendo il ghiaccio
"E dove se no?" Chiesi stranita 
"Ho detto una cretinata, solo che non sopportavo più quel silenzio" disse ridendo
"Neanche io" confessai ridendo anche io. 
"Senti Isa ho una casa in campagna e volevo andarci in questi giorni per rilassarmi un po' ma non vorrei andarci da solo e avevo intenzione di invitare Harry poi ci ho pensato... Ti va di venire anche tu e Niall e Louis? Beh devo ancora chiederlo a tutti in realtà ma se accettano mi farebbe piacere. Magari può essere anche un occasione per conoscerci meglio" disse. 
Onestamente la proposta mi sorprese, ci conoscevamo da poco e aveva invitato tutti a trascorrere qualche giorno a casa sua. 
"Beh per me va bene" dissi. Sarebbe stato divertente trascorrere qualche giorno in campagna, pensai. 
Arrivammo fuori casa mia e lo invitai a restare per pranzo e lui accettò.
"Indovinate chi è di nuovo qui?" Disse Zayn quando entrammo in salotto. 
"Che ci fai qui?" Chiese Harry venendoci incontro.
"Niall ci ha fatti perdere ma per fortuna abbiamo incontrato Zayn. Ah a proposito il biondo resta a mangiare da sua mamma." Dissi posando le chiavi. 
Mi guardai intorno per cercare Liam, ma non lo vidi, provai a guardare verso le scale, ma non era neanche li. 
Sobbalzai quando una mano mi toccò la spalla
"Ehi stai calma" disse Zayn ridacchiando "sono solo io" 
"Si... No... Scusa stavo pensando" dissi confusa
"Harry ha detto che è quasi pronto, vogliamo andare a lavare le mani?" 
Annuii e gli feci strada verso il bagno. 
Avevamo già lavato le mani quando mi accorsi che mancava l'asciugamano.
"Harry" gridai "non ci sono le asciugamani" 
"Te le porto subito" gridò lui dal piano inferiore. 
"Cosa hai li?" Mi chiese Zayn guardando il mio braccio destro
"È una voglia" sorrisi "una voglia di cioccolata" 
"C'è l'ho anche io, solo che si nota di meno" 
"Davvero? Dove?" Chiesi curiosa
"Nel tuo stesso punto" disse mostrandomi il suo braccio
"Curioso" dissi osservandolo 
"Eccole, le avevo lavate" disse Harry entrando. 
Ci diede l'asciugamano e scendemmo tutti giù a mangiare.
Dopo mangiato delle splendide polpette fatte da Harry iniziai a sparecchiare la tavola e lavare le varie stoviglie con Louis mentre Harry e Zayn parlavano in giardino. 
"Ho sonno" dissi strofinandomi gli occhi
"A chi lo dici" rispose Louis "stanotte ho dormito poco e niente"
Mi appoggiai al lavabo e lo guardai mentre finiva di asciugare gli ultimi bicchieri. Mi accorsi che aveva della schiuma sul braccio così la presi e gliela misi in faccia. 
All'inizio mi guardò sconvolto, dopodiché prese un bicchiere pieno d'acqua e me lo versò in testa. 
Presi anche io un bicchiere d'acqua e feci la stessa cosa con lui. Mi prese in braccio e arrivarono di corsa Harry e Zayn spaventati dalle grida. 
"È tutto a posto" disse Louis salendo le scale mentre io mi dimenavo
"È inutile che ti agiti Isa sei una piuma" disse ridendo. 
Aprì la porta del bagno e mi lanciò in doccia aprendo l'acqua. 
"Ecco, ti ho fatto un bel bagnetto" disse ridendo. 
Lo abbracciai bagnandolo tutto e lo tirai in doccia con me. 
"Uh mi hai fatto compagnia!" Esclamai ridendo. 
Harry e Zayn fuori la porta ridevano con noi così guardai Louis che subito mi capì. Lui tirò Harry e io Zayn, che in poco tempo si trovarono completamente zuppi come noi. 
"Siete degli stronzi" disse Harry 
"Così impari a ridere" dissi tirandogli i capelli. 
Quando fummo tutti asciutti andammo a pulire la cucina e verso le 5 Louis dovette uscire, così rimanemmo solo io, Harry e Zayn. 
"Beh si sta facendo tardi. Torno a casa" disse Zayn salutandoci. 
Lo accompagnai alla porta salutandolo per poi girarmi verso Harry e fargli una linguaccia. 
"E questo perché?" Chiese ridendo 
"Perché ho deciso così" dissi salterellando 
"Qualcuno è felice oggi" disse ridendo mentre io annuivo. 
 
Nei giorni che seguirono Zayn venne spesso a casa nostra inviato da Harry, sembrava quasi essere diventato uno di noi. 
Facevamo spesso delle passeggiate tutti insieme e a volte quando rimanevamo soli facevamo lunghe chiacchierate, riguardo un qualsiasi argomento capitasse. 
"Quindi cadde davvero con la faccia per terra?" Chiese ridendo di cuore
"Si!" Esclamai "e dovevi vederlo. Con la faccia tutta infangata che chiedeva se fosse la cioccolata dei vermi" ridevo da morire ricordando quella scena "credeva che per i vermi il fango fosse cioccolata". 
Dovetti fermarmi perché iniziava a farmi male la pancia.
"Stai lacrimando" disse Zayn ridendo quasi più di me. 
"Quando" mi fermai per respirare "quando vide che aveva anche i riccioli sporchi iniziò a piangere dicendo che non voleva che le formiche gli mangiassero i capelli fangosi. Harry era uno spasso da piccolo" dissi prendendo un bicchiere d'acqua dalla cucina per calmarmi. 
"Ne vuoi?" Gli chiesi poi offrendogli un bicchiere
"No grazie" rispose ancora ridendo. 
Si sedette e cercò di calmarsi ma più immaginava quella scena è più rideva. 
"Vuoi vedere l'album delle superiori?" Chiesi "ci sono foto stupende"
"Certo" rispose 
Salimmo entrambi in camera mia e io cercai l'album nel mio armadio. 
"Eccolo" dissi sedendomi sul letto appoggiandomi alla testiera. 
Quando aprii l'album la prima foto ritraeva me, Niall, Harry, Louis e Liam. Eravamo fuori la nostra scuola ed era il primo giorno del primo anno. 
Accarezzai la foto rattristandomi un po' cosa che non sfuggì a Zayn che mi strinse un po' cercando di rassicurarmi. Gli sorrisi e girai la pagina. 
"Guarda questa di Harry" dissi ridendo. 
Lo ritraeva con i capelli completamente sconvolti pieni di popcorn e la faccia sporca di formaggio fuso. 
Continuammo a guardare le foto tra risate e malinconia. Zayn capiva subito quando mi rattristavo ricordando qualcosa e cercava di tirarmi su il morta facendo battute sceme. 
"Eri una cheerleader?" Chiese vedendo una mia foto. 
"Lo sono stata" fino al terzo anno quando Liam morì
"Ero capo-cheerleader" dissi ricordando. 
"Dovevi essere una famosa" disse lui ridacchiando. 
In effetti si, lo ero. Conoscevo praticamente tutti, ero brava sia a scuola che in tutti i corsi extra che frequentavo, ero capo-cheerleader e amica del gruppo di ragazzi più  richiesti della scuola. 
"Eri la smorfiosetta popolare della scuola?" Chiese ridendo 
"Una cosa del genere" risi "ma non ero smorfiosa" Risi ancora di più. 
"Di solito le cheerleader sono le più popolari ma anche le più stupide e odiate" disse lui. 
"Mi stai dando della stupida?" Chiesi falsamente arrabbiata. 
Rise e scosse il capo "non potrei mai.
"Però odiata si" dissi "la scuola era divisa, da un lato c'ero io e dall'altro Maya, solita biondina con due bombe invece delle tette che pensa solo alle sue unghie. Mi odiava perché stavo con Liam e io ero il capo-cheerleader" sorrisi al ricordo. 
"Ah queste scuole" disse lui. 
"E tu?" Gli chiesi "che tipo eri a scuola?" 
"Capitano della squadra di football. Amato da tutte le ragazze con ottimi voti in tutte le materie. Mio padre voleva che diventassi militare proprio come lui, suo padre e tutta la famiglia. Ma io non volevo... Ma adesso... Eccomi qui" disse 
"Perché hai accettato se non volevi?" Chiesi
"Perché non volevo deluderlo, avevo deciso di abbandonare ma dopo il disastro delle torri gemelle mi sono sentito obbligato a rimandare il mio abbandono. Dopo questi due mesi di licenza devo prestare servizio per un solo altro mese e poi sarò libero" disse sospirando. 
"Capisco". 
Finimmo di guardare l'album è scendemmo in salotto. 
"Andiamo a fare un giro?" Chiese guardando l'orologio "potremmo mangiare fuori" propose. 
"Perché no?" Dissi annuendo. 
"Dove vuoi andare?" Chiesi quando entrammo in macchina. 
"Chinatown" disse 
"Chinatown?" Chiesi "perché?" 
"Voglio portarti a mangiare lì. C'è un ristorante che fa un sushi da leccarsi le dita" disse mettendo in moto. 
Durante il viaggio parlammo del più e del meno, ma nonostante non stessimo parlando di nulla di specifico stavo bene. 
Mi girai verso il finestrino e iniziai a guardare fuori, adoravo New York di sera, con tutte quelle luci che spiccavano. 
"Terra chiama Isa" disse Zayn ridendo. 
"Cosa?" Chiesi sobbalzando. 
"Ho detto che siamo arrivati" rise "a cosa pensavi?" 
"Niente niente" dissi scendendo dall'auto. 
"Vieni, è di qua" disse entrando nel ristorante. 
Un cameriere ci fece accomodare e prese le ordinazioni che non tardarono ad arrivare.
"Oddio Zayn è squisito" dissi mangiando 
"Te lo avevo detto" rispose facendomi un occhiolino. 
Trascorsi una serata magnifica, e per la prima volta dopo tanto tempo mi ero sentita spensierata, dimenticandomi di tutto.
Verso mezzanotte circa Zayn mi riaccompagnò a casa. Aprì la portiera della macchina e mi accompagnò alla porta dicendomi che aveva trascorso una bella serata e io gli dissi che lo stesso valeva per me.
"Grazie" dissi alla fine mentre prendevo le chiavi dalla borsa.
Alzai lo sguardo quando finalmente le trovai e notai che mi era davvero molto vicino. Per un attimo gli sorrisi imbarazzata quando mi accorsi che si faceva sempre più vicino, senza avere in tempo di comprendere cosa stesse accadendo lo ritrovai ad un millimetro dalle mie labbra.
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Scusate l'immenso ritardo, ma ho deciso di finire prima la mia altra storia dato che mancavano solo gli ultimi due capitoli e mi sentivo particolarmente ispirata. Mi dispiace tantissimo aver dovuto trascurare questa, ma spero che il capitolo vi piaccia e che valga l'attesa. Finalmente abbiamo un avvicinamento tra Isabelle e Zayn... chissà se riusciranno a baciarsi o accadrà qualcosa che lo impedirà... non voglio dire nulla, scoprirete cosa accadrà solo andando avanti con la storia.
ps. le immagini non sono mie, ma le ho trovate sul web.

-Elli
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Per un istante, per un solo istante pensai di lasciarglielo fare poi tornai alla realtà e pensai a liam. un istante prima che le nostre labbra si incontrassero mi allontanai di colpo lasciandolo per un attimo sorpreso.
"Scusa, non posso" dissi aprendo in fretta e furia la porta di casa. 
Lo guardai un attimo prima di chiudere la porta e lo vidi lì, immobile, mi dispiaceva da morire ma non potevo farci niente, non potevo tradire Liam, gli sorrisi amara e lo vidi annuire comprensivo per poi allontanarsi verso l'auto solo quando mise in moto chiusi la porta alle mie spalle, il minimo che potessi farlo dopo quello che era successo era aspettare che andasse via per poi chiudere la porta, mi ci apppoggiai sopra per poi sedermi a terra sbattendo più volte la testa contro il legno solido.
"Sono un disastro" sussurrai a me stessa. 
Mi alzai e andai in camera per spogliarmi e vidi Harry sdraiato sul mio letto che dormiva beatamente. 
Mi misi il pigiama e mi sdraiai al suo fianco cercando di non svegliarlo. 
Onestamente volevo restare da sola, ma ormai era lì non potevo mandarlo via. 
Sentivo le lacrime agli occhi, come mi era anche potuto saltare in mente di lasciarmi andare, non lo avevo fatto ma mi sentivo terribilmente in colpa lo stesso.
Mi rigirarsi nel letto mettendomi una mano sulla bocca per calmarmi, ma muovendomi svegliai Harry. 
"Isa, che hai?" Chiese con la voce impastata dal sonno. 
Avrei voluto fingere e dirgli di tornare ad uscire ma le lacrime parlarono per me. 
Gli saltami addosso stringendolo, mentre lui cercava di calmarmi. 
"Shh, sta calma. Va tutto bene" continuava a ripetermi stringendomi e accarezzandomi la testa. 
"È successo qualcosa?" Mi chiese 
Annuii senza però smettere di piangere. 
"Sono una traditrice ecco cosa è successo" singhiozzai. 
"Cosa? No Isa. Qualsiasi cosa sia, tu non sei una traditrice" disse spostandomi i capelli dal viso. 
"Stasera sono uscita perciò non ho mangiato a casa" iniziai
"Quello lo avevamo intuito" disse facendomi sorridere per un attimo. 
"Sono uscita con Zayn, siamo andati a Chinatown perché lui voleva farmi assaggiare il sushi" dissi
"Isa non è grave" disse confuso. 
Ma io sapevo che Liam non avrebbe accettato mai neanche questo, io che uscivo a cena con un ragazzo che non era né lui né i nostri amici? Impossibile. Liam era un ragazzo geloso, non eccessivamente ma lo era. Odiava il fatto che fossi cheerleader perché questo comportava che conoscessi tante persone e che camminassi per scuola con quei vestitini cortissimi, ma nonostante ciò non mi aveva mai chiesto di lasciare. Era comprensivo e mi coccolava sempre e io lo stavo per tradire così. 
"Mi ha accompagnato alla porta ed era ad un centimetro dalle mia labbra, per un attimo ho pensato di baciarlo anche io, poi ho capito di cosa stavo facendo e sono entrata" dissi raccontandogli tutto tra un singhiozzo e l'altro. 
"Isa non hai tradito nessuno. Liam non c'è più e tu non puoi restare sola per il resto della tua vita" disse cercando di farmi capire. 
Ma io non volevo capire nulla
"È il mio ragazzo, e stavo per tradirlo. Anche solo il fatto di aver pensato di baciare Zayn e di essermi dimenticata  di Liam è un tradimento!" Esclamai asciugandomi gli occhi.
"Charlie non sei più la ragazza di Liam, lui non c'è più. E tu devi rifarti una vita. Liam vorrebbe vederti felice" disse
"Come potrebbe voler vedermi felice con un altro?" Chiesi
"Dal momento che lui non c'è più e non può renderti felice, preferirebbe che tu lo fossi con un altro piuttosto che vederti triste per sempre. Lo sai!" 
Aveva ragione, Liam ha sempre messo la mia felicità al primo posto. Harry era riuscito a calmarmi, almeno in parte. 
Credevo ancora che non fosse giusto, ma Harry mi aveva convinta che non ero una traditrice dato che Liam avrebbe voluto così. Il problema ero io che non riuscivo ad accettarlo. 
"Harry non portò mai fare nulla, io amo ancora Liam. Lo vedo in ogni minimo gesto che faccio, lui è presente in ogni cosa. Cosa darei per averlo qui" mi strinsi un po' più a lui. 
"Sei riuscita a farmi piangere" disse Harry con le lacrime agli occhi. 
"Spesso manca anche a me" disse per poi scoppiare anche lui seguito a ruota da me. 
Entrarono in camera anche Louis e Niall, svegliati probabilmente dalle nostre voci. 
"Che succede?" Chiese Niall avvicinandosi seguito da Lou. 
Gli raccontai ciò che era accaduto e anche loro dissero la stessa cosa di Harry. 
"Harry ha ragione e basta" disse Niall alla fine. 
"Sicuro?" Chiesi tirando su con il naso. 
"Al cento percento" disse abbracciandomi. 
"Ma sono geloso, non permetterò a nessuno di portarti via da me" disse Niall abbracciandomi forte. 
"E qualsiasi ragazzo che conosci deve avere la mia approvazione" disse Louis. 
"È un amico?" Devo conoscerlo. È un gatto maschio? Devo conoscerlo. È un ragazzo? Devo conoscerlo." Disse annuendo convinto. 
"Nessuno può toccare la mia sorellina" aggiunse poi spettinandomi i capelli come sempre. 
Louis mi aveva sempre definita una sorellina, e me lo aveva sempre dimostrato. Era sempre pronto a proteggermi ed era sempre presente quando avevo bisogno di lui, ma da fratello maggiore quale si definiva si divertiva a farmi degli scherzi e a rompermi le scatole, aveva sempre voluto conoscere i miei amici perché diceva che doveva vedere con chi uscivo, nonostante stessi sempre con loro a volte capitava che uscissi con qualche amica e lui era sempre lì dietro di me aspettando che gliele presentassi per dare la sua approvazione. Ma era pur sempre un ragazzo quindi spesso capitava che si faceva presentare alcune mia compagne solo perché erano carine e voleva rimorchiarle. Diciamo che era esattamente tutto ciò che è un fratello normale. 
In un attimo l'abbraccio si estese e ci ritrovammo stretti tutti e quattro sul mio letto. 
Ci addormentammo abbracciati e uniti come sempre. 
Quando mi svegliai erano le 11, mi ritrovai sola nel mio letto ma sul cuscino affianco c'era un bigliettino. Lo presi e iniziai a leggerlo.
 
C'è una sorpresa per te. Scendi in cucina. 
- i tuoi ragazzi 
 
Sorrisi. Erano i ragazzi più dolci che avessi mai conosciuto in vita mia, erano sempre pronti ad aiutare chi ne aveva bisogno e non sopportavano di vedere triste un amico che subito muovevano mari e monti per farlo sorridere. Ecco perché erano i migliori amici che avessi mai potuto desiderare. Mi alzai dal letto e scesi in cucina. 
"Sorpresa" dissero tutti contemporaneamente quando entrai in cucina. 
Avevano preparato la colazione, ma non una semplice colazione bensì una colazione completa, con tanto di caffè, camomilla, the, latte, cioccolato, cappuccino, cornetto, muffin, pancake, crostata, yogurt e chi più ne ha più ne metta. 
Ero praticamente sotto shock. 
"E questo perché?" Chiesi abbracciandoli tutti. 
"Ci è venuta quest'idea e abbiamo deciso di metterla in atto per la nostra piccolina" disse Louis spettinandomi i capelli ancor più di quanto già non lo fossero. 
"Sono sempre più matura di te" dissi facendogli una linguaccia per poi sedermi a tavola. 
Finimmo di fare colazione dopo ora di pranzo, verso le 3 del pomeriggio, dato che Harry aveva lanciato una sfida e dovevamo finire assolutamente tutto. 
"Sto scoppiando" dissi mantenendomi la pancia. 
"Anch'io" disse Harry interrotto da un rutto tremendo di Louis. 
"Lou!" Esclamai spalancando gli occhi
"Mi è scappato" disse facendoci ridere tutti. 
Dato che la sorpresa era per me mi fu permesso di non sparecchiare la tavola ne lavare le stoviglie, così andai in camera a lavarmi e a vestirmi. 
Quando tornai di sotto avevano appena finito. 
"Grazie" dissi sorridendo per poi andare in salotto. 
Mi guardai intorno aspettandomi di vedere il volto livido di rabbia di Liam, ma così non fu. Non si faceva vivo, iniziai a cercarlo andai anche in giardino ma non era da nessuna parte. Doveva essere troppo arrabbiato per vedermi, ma questo era impossibile, quando litigavamo Liam diceva che preferiva restare a guardami per ore in silenzio piuttosto che non vedermi proprio. Preferiva litigare e sbraitare piuttosto che restare indifferente, questo ricordo mi spinse a continuare a cercarlo. 
Per un attimo lo vidi all'angolo della casa, tra il giardino della piscina e quali difronte casa. Mi rivolse un sorriso amaro prima di camminare verso l'entrata principale e sparire dalla mia visuale. Lo seguii di corsa ma mi bloccai di colpo quando vidi un ragazzo seduto sui due scalini d'avanti la porta. Stava fumando una sigaretta tamburellando le dita sul ginocchio. Mi nascosi dietro l'angolo della casa e sporsi un po' la testa per vedere meglio. 
Era Zayn. Sospirai senza sapere cosa fare, probabilmente provava lo stesso anche lui dato che era seduto davanti la porta di casa mia fumando e agitando la mano. Spense la sigaretta nel posacenere affianco la porta e notai che c'erano altre sigarette. Guardò la porta avvicinando il pungo per bussare ma si fermò di colpo sbuffando. Poi si girò per andare via. 
"Zayn" dissi uscendo dal mio nascondiglio
Non so perché lo feci, avevo agito d'istinto quando lo avevo visto andar via. Onestamente non volevo vederlo perché non sapevo cosa dire o fare, ma era stato l'istinto ad agire per me. 
"Isa" disse girandosi meravigliato. 
"Scappavi" dissi sorridendo. 
Mi sorrise di rimando, ma si vedeva che era imbarazzato quanto me. 
"Vuoi entrare?" Gli proposi avvicinandomi e indicando la porta. 
"Forse non è il caso" disse storcendo il naso. 
"Volevo chiederti scusa per ieri" dissi facendomi rossa. 
"No Isa, volevo chiederti scusa io. Sono stato affrettato e inopportuno, avrei dovuto pensare a te prima... Solo che ho ceduto all'istinto" disse scusandosi. 
Quest'istinto riesce ad incasinare la vita di tutti. 
"No, devo chiederti scusa io. Se ti ho dato l'impression-" mi interruppe. 
"Non preoccuparti. È tutto ok. Fingiamo che non sia successo nulla, ci stai?" Mi chiese. 
Annuii e tirai un sospiro misto a sollievo e inspiegabile delusione. 
"Vieni entra" dissi portandolo verso l'entrata del giardino. 
Quando stavamo per entrare vidi dalla finestra Harry appoggiato alla porta intento ad origliare ciò che io e Zayn ci eravamo detti quando vide che lo stavo osservando finse di togliere una macchia ma per sbaglio inciampò su Niall e Louis che erano seduti a terra cercando di origliare anche loro. 
"Cosa stai guardando?" Chiese Zayn girando la testa. 
Ma prima che potesse farlo feci finta di stare per cadere pur di distrarlo. Che figuraccia se li avesse visti.
Mi prese al volo. 
"Tutto bene?" Chiese 
"Si sono solo inciampata, entriamo" dissi dopo aver dato a quella banda di idioti il tempo necessario per mettersi a fare qualcosa e far finta di nulla. 
"Buongiorno" disse Zayn salutando. 
"Ehilà amico. Quando sei arrivato?" Disse sorridendomi furbo. 
"5 minuti fa, io e Isa stavamo chiacchierando" rispose 
"Ah si?" Chiese Louis "di cosa?" 
Gli feci un'occhiataccia ma non servì a nulla. 
"Del tempo, fa un caldo terribile" disse rispondendo al suo posto. 
"Zayn ha sete, me lo stava dicendo prima. Perché non vai a prendergli da bere?" Chiesi a Louis sorridendo 
"Corro" rispose sbuffando. 
Harry che era l'unico un po' più normale in quella casa di matti cercò di salvare la situazione mettendo in mezzo discorsi a caso. 
"Sai dovresti cambiare la residenza" disse Harry ridacchiando "stai più qui che a casa tua" disse. 
"In effetti... Casa mia è una catapecchia. Un appartamento con una cucina e una sola camera con bagno... Terribile. Qui almeno sto con voi" disse sorridendo. 
"Se mi paghi ti ospito" dissi ridendo, facendo ridere anche gli altri. 
"No" rispose lui "devi ospitarmi gratis"
"So che sembra una pensione per matti" dissi indicando Harry, Louis e Niall "ma loro mi pagano facendomi splendide sorprese. Da te voglio i money" dissi facendo il segno dei soldi con le dita e di lì si scatenarono le risate generali. 
Louis che prima era seduto sul bracciolo della poltrona ora era a terra dopo essere caduto spinto per sbaglio da Niall che si teneva la pancia. 
Harry era stravaccato sull'altro poltrona con la testa rivolta verso l'alto e continuava a ridere. Mentre Zayn era chinato su se stesso e si stava asciugando le lacrime. 
"Non capisco perché vi faccia tanto ridere onestamente" dissi poi iniziando a ridere anche io per colpa della risata contagiosa di Niall. 
"Però stai ridendo" disse Zayn
"È colpa di Niall" risposi indicandolo e facendolo ridere ancora di più. 
"Devo correre in bagno" disse poi il biondo correndo via. 
Quando finalmente ci fummo calmati Niall tornò e si sdraiò addosso a me. 
"Alzati che pesi" dissi schiacciata sotto il suo peso
"Così impari a farmi pisciare sotto dalle risate" disse aggiustandosi meglio ma restando ancora seduto su di me. 
"Dai Niall pesi" dissi spingendolo. 
Cadde a terra e mi guardò storto facendomi ridere di nuovo. Poi si alzò e andò a sedersi vicino a Louis.
"Oggi è sabato, vi va di uscire stasera? Porto qualche amica" disse facendo un occhiolino a Harry che iniziò a ridere. 
"Qualche amica mh" disse Louis sorridendo furbo. 
"Ricordati che devo accettare tutte le ragazze con cui esci, caro fratellino" dissi sorridendo maligna. 
Come lui doveva accettare i miei amici io dovevo accettare i suoi. 
"Non sapevo che voi foste fratelli" disse Zayn meravigliano. 
"Non sono fratelli davvero" rispose Niall "ma è come se lo fossero. Si fanno i dispetti, fanno i fratelli gelosi l'uno con l'altro. È come se lo fossero" concluse scuotendo il capo.  
"Oh" disse Zayn mentre io e Lou gli sorridevamo. 
"Quindi devo farti conoscere le mie amiche prima di presentarle a Louis?" Chiese sorridendo. 
"Non solo a lui, anche agli altri" dissi annuendo. 
"Allora per stasera?" Chiese Niall 
"Usciamo" asserì Harry. 
 
"Ragazzi loro sono Carly, Madison e Mona. Ragazze loro sono Louis, Niall ed Harry. E lei è Isabelle" disse indicando me alla fine. 
Ci presentammo e parlammo tutti insieme per un po'. Man mano però iniziarono a crearsi dei gruppi e improvvisamente mi ritrovai a parlare sola con Zayn. Era una cosa imbarazzante, sembrava un uscita di coppie, coincidevano anche i numeri. 
"Allora hanno il tuo consenso?" Chiese Zayn sorridendo riferendosi alle ragazze. 
"Si" annuii "mi hanno convinta" dissi ridendo. 
Carly all'apparenza sembrava una bionda senza cervello, ma parlandoci ti rendevi conto che non lo era affatto, anzi era molto intelligente. Madison aveva l'aria di una di quelle ragazze che ha il mondo ai propri piedi, alta, bella, elegante. Aveva una raffinatezza che la distingueva, era davvero impressionante. Mentre Mona era la tipica ragazza della porta affianco, era quella che mi stava più simpatica. 
"Io ho fame, e tu?" Chiese Zayn toccandosi la pancia. 
"Beh in effetti un po' si" dissi. 
"Vi va di andare a mangiare una pizza?" Chiese Zayn. 
Tutti annuirono iniziando a lamentarsi della fame, così ci incamminammo verso la pizzeria. 
"Mi piace il tuo vestito" disse Zayn sorridendo. 
Abbassai gli occhi per guardarmi e li risollevai per sorridergli. 
"Era da tanto che non lo indossavo" risposi
"Dovresti metterlo più spesso, ti sta proprio bene"
"Grazie" 
"È vero Isa?" Chiese Harry ridendo di gusto. 
"Cosa?" Chiesi confusa 
"Madison dice che trova Louis un ragazzo molto maturo" iniziò a ridere "tu cosa ne pensi?" Mi chiese cercando di smettere
Risi anch'io "diciamo solo che quando vuole sa essere maturo... Ma di solito non vuole" dissi facendo ridere tutti. 
"Potevi dire una piccola bugia" disse Louis mettendo il broncio 
"No Lou, e il tuo broncio è la prova evidente del fatto che non sei maturo" dissi facendo ridere di nuovo tutti. 
"Entriamo dai" disse Niall "siamo arrivati."
Dopo che il cameriere prese le ordinazioni iniziammo a conversare. 
"Isa tu studi o ti sei già diplomata?" Mi chiese Madison
"Oh, io mi sono diplomata quest'anno" dissi
"Hai intenzione di andare al college o di fare altro?" Mi chiese. 
"Non lo so ancora. Tu?" Le chiesi prendendo un bicchiere d'acqua.
"Io lavoro come segretaria in uno studio di avvocati... Una gabbia di matti" disse ridendo. 
"E voi?" Chiesi alle altre ragazze. 
"Anche uomo sono diplomata quest'anno e non so cosa fare" disse Mona
"Io invece lavoro nell'azienda di mia zia" disse
"Oh, di cosa si occupa?" Chiesi
"Matrimoni, sono una wedding planner" 
"Wow. È stupendo" dissi
"Già, a Isa è sempre piaciuto come lavoro" disse Niall. 
"Beh anche a me, il problema è che le spose cambiano idea un po' troppo spesso, è più si avvicina la data del matrimonio più diventano suscettibili" disse. 
Chiacchierammo ancora per un po' prima che il cameriere ci portasse le pizze che avevamo ordinato. 
"Mi dai una fetta della tua pizza? Io ti do una della mia" chiese Zayn. 
"Ok" dissi scambiando le fette. 
 
Avevamo finito le nostre pizze me eravamo ancora seduti a chiacchierare. 
"Che ne dite di andare a fare un giro nel luna park qui vicino. È a due passi" propose Mona. 
Così dopo aver pagato ci dirigemmo lì. Nonostante fosse fine Giugno iniziava a fare un po' freddo. Louis mi tirò per un braccio e mi prese da parte mentre gli altri continuavano a camminare. 
"Hai intenzione di farti prestare la giacca?" Chiese ridendo
"Cosa?" Chiesi confusa
"Stai morendo di freddo o sbaglio?" 
"In effetti si" risposi continuando a non capire. 
"Perché non hai portato qualcosa per coprirti le spalle?" Mi chiese 
"Non ci ho pensato. E continui a non capirti, parla chiaro" dissi sbuffando. 
"Non ci hai pensato o volevi che Zayn da perfetto galantuomo ti prestasse la sua giacca?" Chiese facendomi l'occhiolino. 
"Ma cosa vai a pensare?" Chiesi spalancando la bocca. 
Mi girai un attimo e vidi i ragazzi fermi, si erano accorti che eravamo rimasti indietro e ci stavano aspettando. 
"Incamminiamoci" dissi mentre sorridevi agli altri. 
"Oh andiamo, le ragazze fanno tutte così" disse continuando a ridere
"Ma vuoi smetterla?" Chiesi iniziando a ridere anche io. 
"Oh sto morendo di freddo, chissà se qualche baldo giovincello vuole posare la sua giacca profumata sulle mie spalle così che io posso aspirarne appieno il profumo" disse muovendo le mani e facendo una voce che lui definiva femminile. 
Iniziai a ridere "basta Lou"
"Scommettiamo che in meno di un minuto lui ti da la sua giacca?" Chiese ridendo. 
"Ok" risposi. 
"Le ragazze non aspettano altro, ma anche i ragazzi non scherzano su questi fatti delle giacche" disse. 
Quando raggiungemmo il gruppo lui tornò a parlare con Madison e io con Zayn. 
"Come mai eravate rimasti indietro?" Chiese 
"Stavamo scherzando e non ci eravamo accorti che voi vi eravate allontanati" dissi strofinandosi una mano sulla spalla. 
"Isa ma stai congelando" disse togliendosi la giacca. 
"No sto bene" dissi mettendo una mano avanti cercando di fermarlo. 
"Sei un ghiacciolo" controbatté lui posando la giacca su di me. 
Lanciai un occhiata a Louis e soffocò una risata, così sbuffai e mi girai a ringraziare Zayn che sorrise imbarazzato. 
"Ehi, lì si possono vincere dei pupazzi" disse Mona "basta buttare giù quei barattoli. Vogliamo provare?" Chiese saltando come una bambina. 
"Si dai" disse Louis. 
Mi bloccai sul posto. 
 
"Lo vuoi un mega pupazzo orso?" Mi chiese Liam abbracciandomi e indicando il pupazzo. 
"Si!" Esclamai facendo gli occhi a cuoricino. 
"Aspetta e guarda" rispose lui iniziando a giocare. 
In un sol colpo buttò giù tutti e 3 i barattoli e l'uomo dietro al bancone gli diede il grosso pupazzo. Liam lo stritolò in un abbraccio. 
"Mr. Bonjo vuoi andare da Belle?" Chiese al pupazzo. 
"Gli hai già dato un nome" dissi ridendo. 
"Si, e ti piace il tuo nome vero?" Chiese rivolto a Mr. Bonjo. 
"Belle mi vuoi con te?" Chiese Liam facendo una voce strana, poi la mano fece annuire il pupazzo e poi me lo consegnò quando io dissi "certo". Liam sorrise per poi abbracciarci forte entrambi. 
 
 
"Isa tutto bene?" Chiese Zayn sventolandomi una mando davanti la faccia. 
"Si" dissi scuotendo la testa "io non ho voglia di giocare" dissi allontanandomi. 
Subito Harry provò a seguirmi, ma Zayn gli fece segno di restare lì e poi venne verso di me. 
"Cosa hai?" Mi chiese mettendomi una mano sulla spalla.
"Già ho quel pupazzo, Mr. Bonjo" dissi. 
"Potresti vincerne un altro" disse non capendo
"Non sarebbe mai come lui" risposi mettendomi una mano in fronte nel tentativo di non piangere. 
Non potevo rovinarmi così la serata, mi era venuto in mente quell'episodio e improvvisamente mi era passata tutta la voglia di giocare. 
"Perché?" Mi chiese stringendomi un po'. 
"Perché quello lo ha vinto Liam per me" dissi girandomi ad abbracciarlo mentre una lacrima scendeva, subito bloccata dalla mia mano per non farne scendere delle altre. 
Zayn non disse nulla, mi strinse solamente accarezzandomi i capelli. 
Mi calmai quasi subito, ma solo perché non avevo intenzione di piangere e tornare lì gonfia e rossa. 
"Va meglio?" Mi chiese dandomi un fazzoletto
Annuii per poi guardare in direzione degli altri e vidi che stavano ancora giocando. 
Prima di tornare da loro mi assicurai che il rossore del naso e degli occhi fosse sparito. Quando piangevo si notava lontano un miglio, il mio naso e i miei occhi diventavano subito rossi. 
"Ehi, dove eravate finiti?" Chiese Niall ridacchiando. 
"A fare un giro" risposi facendogli un occhiolino. 
Ovviamente Niall non se la bevve e mi guardò in modo strano. Ma io feci segno con la testa che ne avremmo riparlato poi guardai Harry che annuì. 
Fortunatamente le ragazze non si erano accorte di niente. 
"Si è fatto un po' tardi" disse Carly "forse è il caso di tornare a casa" 
Annuii "è vero" dissi. 
 
Quando tornammo a casa raccontai ai ragazzi quello che era successo, ma dissi loro che era tutto ok. Poi andai a lavarmi e mi misi il pigiama andando subito a letto. 
"Vuoi compagnia?" Chiese Niall mettendosi a letto con me senza aspettare la mia risposta.
Gli sorrisi "ormai sei qui" mi sorrise di rimando. 
"Ti piacevano le ragazze?" Mi chiese
"Simpatiche" dissi guardandolo. 
"Ti ha colpito qualcuna?" Gli chiesi 
"Non farmi quegli occhi furbetti" disse lui ridendo. 
Si aggiustò il cuscino sotto la testa per poi tornare a guardarmi. 
"Mona" disse 
"La più simpatica" dissi io appoggiandomi su di lui e chiudendo gli occhi. 
Non c'era bisogno di dire altro, avevamo già capito tutto. Con Niall era sempre così, il potere del migliore amico non svaniva mai. Voleva conoscerla meglio, anche lui dopo la morte della sua ragazza, Aline, non era mai uscito con nessun'altra e provare interesse per un'altra ragazza sembrava una cosa ingiusta, ma lui per primo mi aveva detto che non era così. 
"Lo supereremo mai?" Chiesi
"Un giorno, te lo prometto, ci sembrerà tutto più facile. Un giorno torneremo ad essere felici senza sentirci in colpa" disse dandomi un bacio in fronte. 
"Sei tu che mi hai detto che lui vorrebbe così. Lo stesso vorrebbe anche Aline. Ci ho pensato e avevate ragione, Liam preferirebbe vedermi felice" dissi riferendomi al discorso del giorno prima. 
Mi guardò con un sopracciglio alzato, sapeva che non ne ero convinta.
"Non me sei convinto neanche tu" dissi guardandolo di rimando. 
Sospirò restando in silenzio, avevo ragione. 
 
"Mi hai tradito" disse Harry quando scesi in cucina per fare colazione. 
"Cosa?" Chiesi ancora assonnata
"Hai dormito con Niall e non con me" disse fingendosi arrabbiato. 
"Guarda che io dormo con Isa da molto più tempo" disse Niall. 
Ed era vero, Niall era come un cugino, viveva a casa mia praticamente. Sua mamma era la migliore amica di mia mamma, tanto che io chiamavo zia sua mamma e lui faceva lo stesso con la mia. Dormiva con me ogni giorno da quando ero nata, lo conoscevo addirittura prima di conoscere Liam. 
"Vince Niall, mi dispiace" dissi. 
"Ma non vale!" Esclamò Harry "tu sei di parte" ridacchiai alla sua reazione e bevvi un bicchiere di succo per poi tornare in camera a prepararmi. 
"Dove vai?" Mi chiese Louis mentre aprivo la porta di casa per uscire. 
"A fare un giro" risposi
"Hai il telefono?" Mi chiese
"Si"
"Ok, ciao" 
Chiusi la porta uscendo.
Avevo deciso di andare a trovare Liam, in casa non riuscivo a trovarlo da nessuna parte, così decisi di andare dove sicuramente lo avrei trovato. 
 
"Ehi tesoro" dissi sedendomi sulla sua tomba. 
"Mi dispiace non essere venuta ultimamente. Ma non pensare che non mi manchi, anzi. Ti penso sempre, nonostante siano passati due anni la tua presenza è costante. So che sei con me in ogni momento, magari sei diventato il mio angelo custode e hai fatto a botte con quello vecchio. Oppure avete fatto amicizia e adesso siete in due" sorrisi "sai... ieri sera sono uscita con i ragazzi, Zayn e alcune sue amiche, credo che lui voglia far fare coppia ai ragazzi. Comunque non è questo quello che volevo dirti, ne parliamo dopo. Volevo dirti che ti ho pensato, beh ti penso sempre ma ieri mi è venuto in mente proprio un episodio... Quando mi hai regalato Mr. Bonjo" mi fermai sospirando "Mona, una delle ragazze, ha proposto di giocare per vincere un pupazzo e mi sei venuto in mente tu, la tua dolcezza e quasi volevo morire. Liam cosa darei per averti qui con me, stringerti ancora, baciarti, scherzare" inizia a piangere a dirotto "torna da me ti prego, qui è una merda senza di te" singhiozzavo "è successa una cosa... beh non è propio successa ma... qualche giorno fa sono uscita da sola con Zayn e stava per baciarmi, l'ho fermato ma per un attimo ho pensato di lasciarmi andare. Ma non ho potuto, avrebbe significato lasciare andare anche te e non sono ancora pronta. Come potrei lasciarti andare se ti amo ancora da impazzire? Come? Dimmelo tu ti prego perché io sto impazzendo" mi asciugai il naso con un fazzoletto "sembro Rudolf vero?" Dissi facendo una debole risatina seguita da un sorriso amaro "non sentirò mai più la tua voce che mi prende in giro per il mio naso rosso, non sentirò mai più la tua voce dirmi che sembro Rudolf, non ti sentirò più dirmi ti amo, non ti sentirò più ridere per qualche mia battuta stupida. Come posso vivere senza questo? Sono passati due anni ma sembra ieri che mi hai detto che per i miei baci saresti morto. Te la ricordi vero? La tua ultima battuta. Perché questo è il bello di te, tiri fuori il tuo terribile repertorio di battute nei momenti più tragici" ricordai ciò che era accaduto prima di morire e ebbi un tuffo al cuore. "Ti amo" dissi appoggiando la schiena alla lapide. 
Aspettai che il rossore sparisse dal mio volto mentre continuavo ad accarezzare la tomba sulla quale ero seduta. 
"Vorrei accarezzare te" dissi girandomi berlo la lapide per leggere il suo nome. 
 
Liam James Payne
1983-2001
Immortale 
 
 
Sorrisi, la frase che avevano scelto da mettere sulla tomba in realtà era una parola immortale ma proprio immortale non lo era stato. La frase in realtà doveva significare immortale per i cari, ma messa così per chi non conosceva il significato sembrava una presa per il culo. Per chi invece conosceva il significato non poteva che trovarla perfetta. Perché era vero, Liam era sempre presente, in ogni cosa che facevo lui era lì, era davvero immortale. 
Toccai il secondo nome, James. A volte mi divertivo a chiamarlo così, e lui mi chiamava Eliza, il mio secondo nome. Fingevamo di non conoscerci e di incontrarci per la prima volta, lui provava a conquistarmi e alla fine ci riusciva sempre. 
Tolsi le mani dalla lapide e guardai la mia pancia, poi tornai a sedermi appoggiandomi con la schiena sulla lapide. 
"Mi spiace aver perso tutto di te. Sono sicura che saremo stati degli ottimi genitori, certo un po' troppo giovani magari. Il nostro James" portai una mano alla bocca per fermare le lacrime. 
Quando Liam morì io ero incinta, non lo sapeva nessuno a parte lui. Quando lo venne a sapere lo accettò subito senza problemi, mi accarezzò la pancia e disse che se fosse stato maschio lo avremmo chiamato James e io ero più che d'accordo. 
Quando scoprì di essere incinta ero al 4º mese e stranamente la pancia non si vedeva per niente sembravo semplicemente ingrassata un po'. Feci la prima ecografia con lui e scoprimmo che era un maschietto. Avevamo deciso di dirlo a tutti il giorno che le torri gemelle caddero, non fu possibile. Dopo la morte di Liam iniziai a star male, sentivo dei forti dolori all'addome così corsi in ospedale da sola, senza dire niente a nessuno e scoprii di aver avuto un aborto spontaneo. Tutti credevano fossi scappata di casa mentre in realtà ero in ospedale. Tornai una settimana dopo facendo credere a tutti che avevano ragione, nessuno sapeva della gravidanza. Quando seppi di aver perso il bambino volevo morire, avevo perso Liam solo la settimana precedente, e adesso avevo perso anche il nostro piccolo James, l'unica cosa che mi restava di lui. Lo avevo amato dal primo momento che avevo scoperto di essere incinta, certo ero terrorizzata ma la sola idea di avere un bambino e per di più figlio di Liam mi riempiva il cuore di gioia. Quando entrambi morirono mi sentii vuota, la mia vita non aveva più senso. 
"Liam so che lo avremmo amato più di qualsiasi altra cosa" dissi infine dopo essermi calmata. 
"È tardi" dissi alzandomi "i ragazzi mi staranno aspettando per pranzo, torno a trovarti" dissi poi andando via. 
_________________________

(Il vestito di Isa)


(Liam e il pupazzo)

(Isa piange raccontando a Zayn come ha avuto Mr. Bonjo)

Saalvee... Ho aggiornato in poco tempo per farmi perdonare del ritardo del capitolo precedente, spero che questo vi piaccia. Ho dovuto cambiare la data di nascita di Liam per trovarmi con l'età giusta dato che la storia è ambientata nel 2003. 
Spero di aggiornare al più presto.
Byeeee.

-
Elli

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


"Dove sei stata stamattina?" Mi chiese Niall quando la sera ci trovammo a lavarci i denti insieme prima di andare a letto. 
"A trovare Liam, era da tanto che non ci andavo" dissi sputando il dentifricio. 
"Avrei potuto accompagnarti" 
"No, volevo andarci da sola. Ma grazie lo stesso" dissi stropicciandomi il naso. 
Niall non disse niente, mi baciò la fronte e uscì dal bagno andando in camera sua. 
Andai anche io in camera mia e mi tuffai nel mio letto. 
"Giornataccia?" Mi chiese Louis appoggiato allo stipite della porta. 
"Non vi si può nascondere niente vero?" Chiesi immergendo la testa nel cuscino. 
"No" rispose avvicinandosi e sdraiandosi sul letto con me "cosa c'è che non va? Sei stata tutto il giorno con la testa altrove" disse. 
Sospirai "lo stesso problema degli ultimi 2 anni: mi manca Liam" 
Louis annuì 
"Lou non riesco a superarlo. È troppo" non volevo piangere, non di nuovo ma fu più forte di me. 
Ogni volta che parlavo di Liam in realtà mi riferivo anche al piccolo James. Andavo a trovare anche lui spesso, lo avevo sepolto nel cimitero dell'ospedale infantile. Avevo deciso di seppellirlo lì per problemi economici dato che ero sola e nessuno sapeva nulla, e in più nessuno sarebbe mai andato lì e nessuno avrebbe mai potuto scoprirlo. Negli ultimi giorni mi sentivo terribilmente giù, avevo fatto degli incubi e in ognuno Liam e James mi venivano strappati via sul più bello. Stavo per cedere e avevo paura, non volevo assolutamente ma sapevo che non sarei riuscita a mantenere ancora il segreto. Quando James morì deciso di fare tutto da sola perché avevo detto a Liam che avremmo dato la notizia insieme e dato che non era stato possibile non me la sentivo di farlo da sola ed escluderlo anche da quello, la sua morte era stata abbastanza. 
"Sh sh" disse Louis stringendomi la testa fra le mani "non piangere principessa" mi asciugò una lacrima con il pollice. 
"Cosa darei per abbracciarlo un ultima volta anch'io" disse sorridendo amaro. 
"Belle, darei tutto quello che ho pur di sentire la sua voce pronunciare il mio nome" dissi.
Belle. Non so perché, ma mi faceva sentire speciale quando mi chiamava così, anzi mi faceva sentire speciale quando mi chiamava, quando mi guardava e quando mi abbracciava. 
"È difficile, lo so" disse Louis socchiudendo gli occhi e appoggiandosi al cuscino tenendomi ancora stretta a sé. 
"Andiamo da qualche parte domani" dissi improvvisamente. 
"Cosa?" Chiese Louis 
"Ti ricordi quando i tuoi genitori litigavano e tu dicevi sempre che avremmo potuto sparire solo noi, per un giorno o due e visitare qualche posto nuovo, giusto il tempo di far calmare le acque" dissi "facciamolo davvero stavolta" lo pregai con gli occhi. 
"Vuoi staccare un po' la spina?" Mi chiese 
"Si" 
"Ok, ma non dobbiamo dire niente a nessuno. Dovrà essere una vera e propria fuga, partiamo domani mattina alle 8, prima che gli altri si svegliano. Inizia a preparare la borsa, metti 3 o 4 ricambi e nascondi tutto" disse 
"Perché?" Chiesi sorpresa 
"Ho sempre sognato di fare una fuga" disse ridendo "gli lasceremo un post-it con scritto di non preoccuparsi" disse andando in camera sua. 
Feci ciò che mi disse, presi un borsone mettendo tutto il necessario e lo nascosi nell'armadio mettendomi a letto. Louis aveva sempre voluto fuggire, quando i suoi litigavano era terribile. Il padre tornava a casa stanco morto dal lavoro e doveva combattere contro la moglie e i suoi continui tradimenti che spesso si concludevano d'avanti al figlio. Quante volte Louis ha assistito alle scene pietose di sua madre con un uomo che non era il padre. Quando l'uomo tornava a casa e lo scopriva andava su tutte le furie, a volte litigavano anche tutta la notte, l'uomo cercava di tenere il tono di voce basso per non svegliare il figlio che comunque non dormiva, mentre la madre gridava come una matta dandogli la colpa della rovina della famiglia. Il padre non voleva lasciarla perché in fondo l'amava ancora, ma soprattutto perché non voleva traumatizzare Louis. Un giorno accadde che il padre o tornò prima dal lavoro per farle una sorpresa dato che era il loro anniversario, si era messo tutto in ghingheri e aveva comprato anche fuori e cioccolatini. Entrò in casa cercando la moglie in cucina e nel salotto, e non eden sola penso che fosse in camera da letto. Quando salì si scontrò con Louis.  
"Papà posso andare a casa di Harry?" Gli aveva chiesto prevedendo la catastrofe che sarebbe avvenuta di lì a poco. 
"Certo, guarda bene prima di attraversare" gli aveva detto suo padre accarezzandogli la testa. 
"Non ti va di accompagnarmi?" Chiese Louis cercando di guadagnare tempo "ho solo 10 anni" 
"Ma se vai sempre da solo" disse il padre sorpreso. 
Improvvisamente la porta della camera da letto di spalancò e un uomo completamente nudo ne uscì seguito dalla madre di Louis coperta solo da un lenzuolo che rideva e si complimentava della bravura dell'amante. 
Louis si girò di colpo correndo via, mentre la madre accortasi della presenza del marito e del figlio si nascose in camera per vestirsi. 
Il papà di Louis cacciò l'uomo a pedate, dandogli il tempo solo di infilarsi le mutande, poi iniziò a litigare furiosamente con la moglie. 
Louis era corso a nascondersi a casa di Harry dato che era la più vicina. Quando capitava che veniva a casa mia mi chiedeva sempre di scappare. Ma dove potevano mai andare due bambini di 7 e 10 anni? 
Dopo quella volta il padre chiese il divorzio e si separò definitivamente dalla madre riuscendo ad ottenere anche la custodia del figlio. 
 "Isa" disse Harry entrando facendomi sobbalzare "scusa non volevo spaventarti" 
"Non fa niente" lo rassicurai "cosa volevi?" 
"Volevo dirti che stasera vado in discoteca con Carly, l'amica di Zayn" disse grattandosi la testa. 
Alzai un sopracciglio "Harry sono le 11 a che ora esci?" 
"Tra mezz'ora la passo a prendere" disse sorridendo
"E come mai quest'uscita?" Chiesi facendomi i fatti suoi
"Oggi pomeriggio l'ho incontrata e abbiamo parlato un po'. E mi ha invitato ad andare a ballare con lei" disse alzando le spalle ma sorridendo malizioso. 
"Hai il preservativo?" Chiesi facendolo ridere "non voglio diventare zia" mi bastava solo essere la madre di James.  
Rise. "Non preoccuparti ho il pacco da 100" 
Spalancai gli occhi. Che intenzioni aveva?
"Ehi piccola non ho intenzione di consumarli tutti, anche perché sarebbe impossibile" 
"Piccolo ci sarai tu" dissi facendogli la linguaccia. 
"Ho comprato quelli a frutta" disse "vuoi provare?" Mi chiese facendomi la faccia da maniaco 
"No grazie" risposi ridacchiando. 
"Peccato. Hai perso l'opportunità di vedere il pene più grande del mondo"
"Harry!" Esclamai ridendo. 
Rise anche lui per poi salutarmi e scendere in salotto. 
Chissà se Carly era pervertita quanto lui, magari sarebbero stati una coppia perfetta. 
In realtà Harry non era proprio pervertito, semplicemente si divertiva. E poi sapeva che con me poteva giocare perché non me la prendevo e sapevo come era. Con le altre ragazze invece era tutta un'altra storia. Harry era il ragazzo migliore del mondo per gli amici, c'era sempre quando avevamo bisogno di lui, peccato che non si poteva dire la stessa cosa delle 3000 ragazze con cui era uscito. Diciamo che con le ragazze era più il tipo di una botta e via. 
Mi sdraiai con la pancia rivolta verso il soffitto e in poco tempo preso sonno. 
"Isa, Isa, Isabelle sveglia" la voce di Louis mi risuonava nelle orecchie. "Preparati ce ne andiamo"
Aprii gli occhi e mi incontrai con i suoi 
"Lou" dissi sorridendo "il mare" dissi socchiudendo gli occhi e muovendo la testa a ritmo d'onda. 
"Si sono belli lo so. Adesso alzati che è tardi"
"Subito" dissi ridendo. 
Quando Louis mi veniva a svegliare da piccoli gli dicevo sempre che i suoi occhi erano come il mare e lui mi rispondeva sempre che sapeva di avere degli occhi belli. 
Mi alzai e preparai in poco tempo, poi con il borsone in spalla ci avviammo alla stazione dei pullman diretto verso una meta a me sconosciuta. 
"Due biglietti per Boston" disse Louis per poi pagare. 
"Parte tra 3 minuti esatti, affrettatevi" disse il commesso indicandoci il pullman. 
"Grazie" dissi
"Boston?" Chiesi mentre Lou mi spingeva verso l'entrata del pullman.
"Posa i bagagli e sali" disse. 
Faci come mi disse e ci andammo a sedere. 
"Perché proprio Boston?" Chiesi di nuovo 
"Ho trovato su internet un hotel carino che costa solo 20$ a notte ed è vicino al mare" disse "ci divertiremo" 
"Ok" dissi entusiasta. 
 
"Sveglia dormigliona, siamo arrivati" disse Louis scuotendomi. 
Aprii gli occhi e gli sorrisi, una bella vacanza era quello che ci voleva. 
Nonostante avessi dormito solo 3 ore mi sentivo molto più riposata. 
"Scendiamo" disse alzandosi. 
Prendemmo le valige e a piedi ci avviamo verso l'hotel che aveva trovato Lou su internet. 
"Visto, siamo arrivati" disse
"Certo Lou, ci siamo persi 3 volte ma vabbè" dissi entrando. 
"Ho ordinato una camera a nome di Tomlinson" disse Louis. 
"Un attimo che controllo" rispose la receptionist
"Louis?" Chiese
"Si" rispose lui
"Camera 305. Buona permanenza" disse consegnandoci le chiavi. 
 
"Carina" dissi entrando in una stanza tutta grigia con un letto matrimoniale, un comodino e un bagno costituii solo da una doccia e una tazza. 
"20$ a notte, cosa pretendevi?" disse ridacchiando. 
Trascorremmo la giornata a fare giri per la città e a visitare le varie attrazioni culturali. La sera eravamo stanchi morti, ma dopo esserci lavati Louis decise che essendo in vacanza non potevamo restare in camera a dormire.
"Lascia tutto così e andiamo a fare un giro" disse. 
"Dove stiamo andando?"  chiesi super eccitata. 
"C'è un cinema all'aperto, ho pensato che ti sarebbe piaciuto" disse Louis sorridendomi
"Certo che si, ahhh Lou sei il migliore" dissi saltandogli addosso.
 
"Due biglietti per i pirati dei caraibi" disse alla commessa che ci consegnò i biglietti.
"Che film è?" chiesi 
"parla di pirati e c'è Jhonny Depp. Ho detto tutto" disse sdraiandosi sul prato umido.
Lo affiancai dopo aver comprato dei pop corn e dopo un po' il film iniziò.
 
Trascorremmo altri 3 giorni così, visitando la città di giorno e andando a ballare e divetirci di sera, incontrammo anche un gruppo di amici anche loro in vacanza con la quale stringemmo amicizia, facevamo falò sulla spiaggia e arrostivamo i marshmellow in pieno stile film .
Quando Louis disse che era meglio che tornavamo a casa dato che stavamo rimanendo senza soldi quasi ebbi un tuffo al cuore, mi sentivo così libera e lontana da tutto, per la prima volta dopo anni avevo trascorso dei giorni sereni e in totale relax. Mi ero divertita e non avevo pensato a niente come è giusto che faccia una normale diciannovenne. Tutto questo fino all'ultima sera, quando ebbi un incubo terrificante e iniziai a parlare nell sonno di Liam e del bambino, facendo svegliare Louis.
 
"Liam è morto anche lui, ti hanno strappato via da me e adesso è morto anche il nostro James. Mi dispiace, te lo giuro io lo avrei reso felice e tu saresti stato orgoglioso di lui" 
Ero in una stanza nera, legata con delle catene, bagnata fradicia e sporca di sangue e terra. Liam era dall'altra parte della stanza che cercava di raggiungermi ma c'era qualcosa di invisibile che non gli permetteva di passare ed arrivare da me. Quanclosa lo trascinava lotano e aveva il nostro bambino in braccio, cercava di darmi almeno lui, ma non ci riusciva non poteva.
"Liam, James tornate qui" gridavo.
Vuoto.
Aprii gli occhi ed ero in vestaglia, ancora bagnata e sporca di sangue e terra, ma non ero in catene e non ero neanche in una stanza nera, ero in un grosspo prato, sentivo gli stessi dolori al ventre che sentii la serà che persi James. Stava riaccadendo tutto, di nuovo, ma stavolta ero lontana dal mondo, incapace di raggiungere l'ospedale e di chiedere aiuto, probabilmente sarei morta anche io lì. Proprio come Liam e James.
"Salvate mio figlio" sussurrai.
 
"Isa, merda apri gli occhi" 
Mi svegliai con Louis addosso che mi scuoteva forte nel tentativo di farmi aprire gli ochhi. Ero talmente sudata che i capelli mi si attaccavano alla fronte e avevo la maglia del pigiama umida.
"cosa accidenti stavi sognando?" mi chiese spaventato quasi quanto me.
Continuavo a tremare e respiravo a fatica. Lou corse a prendermi un bicchiere d'acqua e dopo averlo bevuto mi chiese cosa avessi sognato esattamente?"
"Chi è James?" mi chiese guardandomi negli occhi.
Mi grattai la testa alzandomi dal letto. 
"Isa" disse con voce mista a severità e preccupazione.
"Mi lavo la faccia" dissi andando in bagno. 
Non ero assolutamente pronta a dirgli tutto, non me la sentivo ancora nonostante fossero passati due anni. Sapevo di non riuscire a mantenere quel segreto e Louis era stato il primo a cui avevo quasi ceduto quella sera  quando gli chiesi di partire, ma adesso che il momento era così vicino non sapevo cosa  fare. Mi sciacquai la faccia e tornai in camera e lo trovai lì, sul letto intanto ad osservarmi. Mi andai a sedere al suo fianco e guardai l'orologio appeso sulla porta della stanza, erano le 8 del mattino, il nostro pullman sarebbe partito alle 13. Dovevo dirglielo.
"Quando Liam morì ero incinta di suo figlio" dissi secca.
Lo guardai spalancare occhi e bocca contemporaneamente e boccheggiare alla ricerca di aria, lo avevo traumatizzato.
"Facemmo la prima ecografia insieme, era maschio. Decidemmo di chiamarlo James, come il suo secondo nome. Dovevamo fare l'annuncio la sera dell'undici settembre 2001, il giorno della caduta delle torri."
"Perchè non me lo hai mai detto?" ebbe il  coraggio di chiedere.
"Avevo detto a Liam che lo avremmo annnunciato insieme e..." mi fermai cercando di non piangere, ma inutilmente "e non ha potuto, e non potevo farlo da sola, non potevo negargli anche quello. Gli era già stata negata la vita come avrei potuto?" dissi velocemente iniziando a singhiozzare.
"Che fine ha fatto il bambino?" Chiese Louis piangendo anche lui.
"Ho avuto un aborto spontaneo" dissi iniziando a piangere forte come non avevpo mai fatto prima.
Louis si avvicinò stringendomi forte, e per la prima volta mi sentivo libera davvero. Avevo finalmente raccontato il mio segreto a qualcuno e non mi aveva attaccata o altro, anzi mi aveva capita e mi stava stringendo, piangendo con me.
"Sparii per una settimana e voi eravate convinti che fossi fuggita di casa, in realtà ero in ospedale per dei controlli. Arrivai lì perchè svenni in mezzo alla strada per colpa di forti dolori al ventre, quando mi svegliai mi dissero che avevo perso il bambino. Ero arrivata lì senza documenti perciò non riuscirono ad avvisare nessuno. Compivo 18 anni in quella stessa settimana perciò riuscii ad occuparmi da sola di tutto. Il bambino è sepolto all'spedale pediatrico" dissi concludendo quel terribile racconto.
Louis continuava a dirmi che a lui avrei potuto dirlo, che mi capiva e che mi avrebbe aiutata, continuava a stringermi senza lasciarmi neanche un attimo e mi baciava la fronte perchè sapeva che mi faceva sentire al sicuro. Piageva con me e cercava di consolarmi nonostante continuasse a piangere anche lui.
Quando entrambi ci calmammo mettemmo apposto le nostre cose e con il borsone in spalla ci avviammo alla stazione dei pullman sotto la pioggia battente. Avevamo salutato i nostri amici la sera precendente, così quando arrivammo alla stazione non facemmo altro che posare i bagagli e salire aspettando di tornare alla realtà di tutti i giorni. Quel rientro a casa era iniziato male ma nonostante ciò ero felice di aver condiviso il mio segreto con quello che io definivo mio fratello.
 
"Stronzi bastardi che non siete altro" gridò Harry abbracciandoci quando entrammo in casa.
"Avete la minima idea di quanto io e Niall ci siamo cacati sotto quando non vi abbiamo trovati?" chiese felice di vederci ma furioso per come eravamo scappati senza neanche avvisare.
"Non avete letto il post-it?" chiese Louis sghignazzando
"Certo che si, ma secondo te basta?" chiese Niall venendoci in contro per abbracciarcoi anche lui felice di vederci.
Scese le scale quattro a quattro e ci saltò letteralmente addosso, per poco non persi l'equilibrio.
"Siete dei bastardi" disse staccandosi fingendosi arrabbiato.
Ma si vedeva lontano un km che era felice di vederci.
"Voglio sapere tuttto quello che avete fatto e dove siete stati. Ci avete portato qualocosa, vero?" disse Niall tirandoci sul divano.
Gli raccontammo tutto quello che avevamo fatto a Boston, poi andammo a lavarci e mangiammo per poi andare a riposare stanchi del viaggio.
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(Isa quando deve raccontare il suo segreto a Louis)

Il nostro Louis 

Saaalve, so che il capitolo è breve ma ho voluto aggiornare lo stesso perchè non potrò farlo nel weekend e volevo farmi perdonare in anticipo. Quì abbiamo un grande punto si svolta, il capitolo è incentrato principalmente sul rapporto fraterno di Isa e Louis. Infatti la vedremo aprirsi totalmente a lui e confidargli il suo segreto.
Spero che il capitolo vi piaccia, fatemi sapere.

-
Elli

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9
 
"Quindi è stata una specie di vacanza?" Chiese Zayn guardandomi in modo strano. 
Ero tornata dal viaggio con Louis due giorni prima ed era la prima volta che rivedevo Zayn. 
"Si, io e Louis lo dicevamo da quando eravamo piccoli. È la settimana scorsa abbiamo pensato di farlo davvero" risposi aggiustandomi gli occhiali da sole. 
Mi ero messa il costume ma non stavamo facendo il bagno, ero sulla sdraio e cercavo di approfittare del sole per abbronzarmi. 
"Vuoi che ti insegni a nuotare?" Mi chiese improvvisamente. 
"Ehm no, sto bene così. Grazie" dissi facendo un mezzo sorriso. 
"Hai paura?" Mi chiese 
"No. È solo che per me va bene così" dissi sospirando. 
L'ultima persona che ci aveva provato era stato Liam, ma ogni volta era sempre la stessa cosa. Vedevo suo fratello Sam gridare aiuto mentre affogava e mi ritrovavo sdraiata per terra cercando di respirare. Sentivo la gola stringersi in un nodo e mi mancava l'aria. Fin dove toccavo riuscivo anche a nuotare un po', ma appena mi rendevo conto di essermi allontanata entravo nel panico e mi dimenticavo di come si faceva.
"Va bene" disse lui alzandosi e facendo un tuffo in piscina. 
In casa c'eravamo solo noi. 
Harry e Lou erano usciti, e Niall doveva occuparsi di sua sorella dato che la mamma era partita per lavoro. 
Osservai Zayn lanciarsi in acqua e riemergere intimandomi di andare da lui. Posai la rivista che avevo sulla pancia dato che avevo smesso di leggerla anzi non avevo mai iniziato, e mi andai a sedere sul bordo della piscina immergendo solo i piedi. 
"È fresca" dissi bagnandomi piano piano il resto del corpo. 
"Tuffati" disse lui spostandosi sul lato dove toccavo anch'io, prima della striscia bianca. 
Mi spostai da quel lato anche io e scesi dal bordo immergendomi completamente. Quando uscii Zayn mi sorrise venendomi in contro. 
Quella situazione era un po' strana. 
"Amo le piscine" disse "ci passerei le ore"
"Io no" dissi ridendo. 
Mi abbracciò. 
"Quando ridi contorci lievemente il naso, sei carinissima" disse toccandomi il naso. 
Sorrisi imbarazzata "grazie". 
Mi batteva il cuore e le mie guance erano diventate rosse, ma non solo per colpa del sole. 
"Isa io posso aspettare" disse improvvisamente allentando la presa sui miei fianchi. 
"Zayn non è questione di tempo. È difficile" sospirai.
Come potevo spiegargli che ogni volta che lui si avvicinava e mi guardava negli occhi mi sentivo sciogliere e al contempo mi sentivo male? Male perché un tempo mi scioglievo solo per Liam e il pensiero di provare le stesse sensazioni con lui mi uccideva e mi ricordava sempre che Liam non c'era più, e il dolore si intensificava. 
"So che ti piaccio, lo so. Solo che non sei pronta, quindi ti aspetto" avevo gli occhi bassi, non riuscivo a guardarlo. 
Mi prese la faccia tra le mani "capito?" Chiese "ti aspetto" 
Mi diede un bacio in fronte uscendo dalla piscina. 
Mi avrebbe aspettata... Se da un lato ero completamente giù di corda dall'altro mi sentivo la ragazza più felice al mondo. Provavo così tanti sentimenti contrastanti che rischiavo di impazzire. 
Uscii anche io e mi misi al sole per asciugarmi. In quell'istante tornarono Harry e Louis. 
"Ehi belli" disse Harry venendoci in contro. 
"Harry" dissi felicissima di vederlo. 
Mi avevano evitato il momento di imbarazzo, non porci che essergliene grata. 
"La mia sexy Isa" disse facendo uno sguardo malizioso "non la trovi stupenda in costume"? disse rivolto a Zayn che stava ridendo. 
"Harry ma la smetti?" Dissi guardandolo torvo
"Cosa posso farci io se sei così scopabile?" 
Gli lanciai un'occhiataccia che lo congelò sul posto. 
"Vedi Zayn?" Dissi "vivere con un pervertito è terribile" dissi sedendomi sulla sdraio. 
"Continuo a rimpiangere il fatto che per me è come se fossi una sorella, altrimenti..." Lasciò la frase in sospeso, ma non era difficile capire ciò che intendeva. 
"Mhh, potrebbe interessarmi comunque, non credi?" Chiesi dandogli corda
"Davvero?" Chiese spalancando gli occhi 
"Certo" dissi muovendo la mano per fargli capire che stavo ovviamente scherzando. 
Zayn ci guardava confusi, e non capiva se fossimo seri o no. 
"Zayn stiamo scherzando" dissi ridendo per la sua faccia spaesata
"Oh" disse riprendendosi un po'.
"La mia Isa mi coprirà sempre" disse Harry ridacchiando. 
"Zayn vieni dentro devo farti vedere una cosa" disse Harry facendogli segno di seguirlo. 
Dopo essermi asciugata entrai in salotto e iniziai a guardare Louis intento a giocherellare con il proprio telefono. 
"Devi dirmi qualcosa?" Mi chiese. 
Oh se mi conosceva, gli bastava uno sguardo per capirmi. 
Gli sorrisi, ma non era il luogo giusto per parlare, Zayn poteva scendere da un momento all'altro e io avevo bisogno di parlare di lui. 
Lanciai lo sguardo verso il soffitto facendogli capire che si trattava di Zayn. 
"Capito" disse tornando a giocare con il telefono. 
Dopo neanche un minuto Harry e Zayn scesero le scale dicendo di dover uscire per fare un servizio.
"Allora?" Chiese appena la porta di chiusa.
"Mi ha detto che mi aspetterà..." Arricciai il naso "So che ti piaccio, lo so. Solo che non sei pronta, quindi ti aspetto" ripetei le sue esatte parole. 
Ero così nervosa, non sapevo cosa fare e non capivo più niente. 
Era tutto così semplice fino al terzo superiore, avevo una vita perfetta, degli amici stupendi e un ragazzo tutto da invidiare, ottimi voti in tutte le materie, capo-cheerleader, avevo la vita che ogni ragazza di 17 anni desidererebbe. Poi la tragedia delle torri gemelle mi aveva strappato via l'amore della mia vita e con lui tutta la mia vita. E adesso mi ritrovavo con i miei amici a cercare di ricomporla pezzo dopo pezzo. 
"Isa" iniziò dopo aver riflettuto un po' "sii onesta" disse aspettando. 
Ma come potevo essere onesta se non riuscivo a finire neanche di pensare ciò che in realtà sapevo solo perché avrebbe significato ammetterlo. Non riuscivo neanche a pensarlo che subito ceravo di pensare ad altro. 
Distolsi lo sguardo per poi iniziare a giocare con le mie stesse mani. 
"Quando ha detto che mi avrebbe aspettata, gli ho detto che non era questione di tempo ma… una parte di me era così felice" sussurrai l'ultima frase. 
Si avvicinò prendendomi il volto tra le mani e costringendomi a guardarlo negli occhi. 
"Non scappare" disse poggiando la sua fronte sulla mia per poi stringermi in un abbraccio di quelli che ti sciolgono il cuore. 
Cosa significava? Che avrei dovuto dargli un opportunità chiudendo per sempre la porta a Liam? Liam era morto e non sarebbe tornato ma non potevo lasciarlo così, dopo tutti quegli anni non potevo scegliere un ragazzo conosciuto da appena un mese. 
"Come faccio, Lou?" Chiesi disperata 
"Provaci. Non hai nulla da perdere" disse semplicemente
"Non voglio perdere Liam" dissi
"Non puoi perdere qualcuno che è morto. Liam vorrebbe vederti sorridere"
E tornavamo sempre allo stesso discorso, per un po' ci credevo, poi però la notte mi rendevo conto che mi illudevo da sola. 
Sbuffai. Ero così stanca di quella situazione, volevo solo che le cose tornassero al posto giusto. 
Andai in cucina per prendere un bicchiere d'acqua, poi salii in camera lanciandomi sul letto. 
Guardai Mr. Bonjo appoggiando sul l'armadio e gli sorrisi. 
L'attimo seguente la faccia di Liam mi comparve d'avanti. Sobbalzai spaventata ma subito gli sorrisi felice di vedere. 
"Dove eri finito?" Sussurrai 
Liam si guardò intorno facendo intendere di essere stato in giro, poi si mise a sedere al mio fianco. 
"È vero? Quello che dicono i ragazzi? Il fatto che preferiresti vedermi felice" dissi tutto d'un fiato.
Avevo bisogno di risposte e chi meglio del diretto interessato poteva darmele?
Annuì con il capo ma alzò un dito come a dire "per me va bene ma..." Come faceva sempre. 
"Ma?" Chiesi 
La porta si spalancò e Liam scomparve. 
"No" gridai arrabbiata. 
"Cosa?" Chiese Harry entrando. 
"Niente" dissi cercando di calmarmi. 
Stavo per ricevere la tanto attesa risposta e Harry aveva interrotto quel momento. 
"Volevo dirti che stavamo organizzando di uscire stasera con le ragazze" disse sedendosi sul pizzo del letto. 
"Ok" dissi poco interessata 
"Significa che vieni?" Mi chiese 
"Chi c'è?" Chiesi sbuffando 
"Tutti" rispose 
"Ok" dissi facendo intendere che dare andata
"Allora io vado di sotto" disse capendo che non era il momento di conversare. 
Così uscendo chiuse la porta alle sue spalle e scese in salotto. 
"Liam" lo chiamai ma non accadde nulla. 
Continuai a chiamarlo ma non ne voleva sapere di farsi vedere così frustrata lanciai il cuscino dall'altra parte della stanza. 
Verso le 7 andai in bagno e inizia a prepararmi per l'uscita con gli altri. 
Uscii dal bagno avvolta nell'asciugamano e andai a cercare Harry per sapere dove dovevamo andare così che avrei potuto schemi ere il giusto abbigliamento. 
Lo cercai nella sua stanza ma non lo trovai così scesi in salotto. 
"Harry" quando lo chiamai vidi spuntare i suoi ricci dalla porta a scrigno della cucina. 
"Si?" Mi chiede venendomi in contro. 
"Dove dobbiamo andare stasera?" Chiesi "non so cosa mettere" dissi. 
"Avevamo pensato di andare a mare" disse "falò sulla spiaggia" gridò saltando con un braccio alzato. 
"Salgo ad aiutarti a scegliere il vestito dai" disse poi prendendomi in braccio. 
Risi e mi aggrappai a lui per non cadere. 
"Harry a che ora devo dire alle ragazze?" Chiese Zayn entrando dalla porta del salotto. 
Quando alzò lo sguardo e ci vide fece una faccia strana e si immobilizzò. 
"Non lo so" disse Harry. 
"Quanto ci metti a prepararti?" Mi chiese. 
"Il tempo di asciugare i capelli e vestirmi, quindi credo una mezz'oretta" dissi guardando entrambi. 
"Facciamo le 8" disse Harry girandosi e iniziando a salire le scale. 
Lanciai un occhiata a Zayn e lo vidi lì immobile, esattamente nella stessa posizione di prima. 
Per un attimo, prima che Harry girasse l'angolo e mi impedisse la visuale i nostri sguardi si incontrarono. 
"Vai ad asciugarti i capelli, io ti scelgo i vestiti" disse mettendomi giù. 
"Ok" dissi facendo come diceva. 
Quando uscii aveva scelto un pantaloncino bianco e una maglia bianca con varie tonalità di rosa. 
"Mhh ottima scelta" dissi quando lo indossai. 
Mi girai a dargli un bacio sulla guancia e ad abbracciarlo. 
"Andiamo che si sta facendo tardi" dissi tirandolo. 
"Siete tutti pronti?" Chiese Louis guardandosi intorno. 
Annuimmo tutti. 
"Come facciamo con le macchine?" Chiese Niall. 
"Io ho la moto e sono già due persone in meno in auto" disse Zayn. 
"Allora prendo la mia auto che è la più grande così ci entriamo giusto giusto" disse Louis. 
"Chi viene con me?" Chiese Zayn 
"Vengo io" dissi prima che qualcun altro potesse rispondere. 
"Ok" disse Zayn sorridendomi. 
Dopo quello che mi aveva detto il pomeriggio mi sentivo in imbarazzo a stargli accanto, ma non riuscivo a farne a meno. 
Salimmo in moto e mi aggrappai a lui. Zayn fece strada ai ragazzi per andare a casa di Madison, Carly e Mona dato che loro non ricordavano la strada, e dopo averle prese andammo al lido. 
Quando arrivammo ci salutammo e notai Carly guardare in modo strano Harry. Beh non proprio in modo strano, ma non gli staccava gli occhi di dosso, poi mi ricordai che la sera che io Louis partimmo loro erano usciti insieme, chissà come era andata la serata. 
"Vuoi da bere?" Mi chiese Zayn 
"Magari più tardi" dissi guardandomi intorno. 
Subito notai che i ragazzi si erano dileguati, riuscii ad individuare solo Harry ballare con Carly. 
"Balliamo?" Chiesi tirando Zayn verso di me.
Mi sorrise e ci avvicinammo alla massa di persone che ballavano. La discoteca sulla spiaggia era molto meglio di quella normale. 
Quella sera mi lasciai letteralmente andare, io e Zayn ballammo tutta la sera bevendo un drink dopo l'altro. 
Avevano acceso un falò enorme e mi stavo divertendo da morire. 
"Ragazzi" gridò Mona abbracciandoci da dietro. 
"Andiamo a fare un giro?" Chiese. 
Annuimmo e facemmo una passeggiata sul lungomare. Notai che era mano nella mano con Niall alzai lo sguardo per incontrare i suoi occhi e mi sorrise. 
Ci sedemmo su una sdraio e io e Mona iniziammo a chiacchierare. Era davvero una ragazza affabile e simpatica, ci scambiammo i numeri di telefono dato che non lo avevamo ancora fatto. 
"Così possiamo andare a fare shopping insieme" disse dopo ridendo. 
Aveva bevuto tanto anche lei. 
Improvvisamente sentimmo un tuono fortissimo e nel giro di 5 minuti iniziò piovere fortissimo. 
I falò si spensero e il lido si svuotò nel giro di pochi minuti. Vedemmo Harry e Louis correrci in contro con le ragazze. 
"Piove" disse Harry 
"Questo lo avevamo notato" dissi spostandomi i capelli bagnati dal volto. 
"Che facciamo?" Chiese ercando di coprirsi
"Balliamo" gridò Mona prendendomi la mano e iniziando a ballare sul ritmo di una canzone che lei stessa cantava.
La seguii continuando a tenergli la mano e vidi anche le altre ragazze accodarsi. In pochi minuti eravamo completamente zuppe e il lido stava iniziando a chiudere dato che eravamo rimasti solo noi. 
Così fummo costretti a tornare a casa. Gli altri entrarono in auto mentre io e Zayn continuammo a farci il bagno dato che eravamo venuti in moto. 
Poco prima di partire proposi di tornare a casa mia e di trascorrere tutti insieme la notte li e tutti accettarono. 
Zayn guidava troppo velocemente incurante del fatto che la strada fosse bagnata e che potevamo cadere. Cantava a squarcia gola alzandosi anche in piedi di tanto in tanto. Era decisamente ubriaco. 
"Zayn smettila" dissi preoccupandomi. 
Andare in moto durante un diluvio e far guidare un ragazzo ubriaco era decisamente una richiesta di morte. Fortunatamente arrivammo a casa sani e salvi. 
"Ho visto la morte salutarmi" dissi quando scendemmo. 
Si girò a guardarmi e rise. 
Gli altri erano quasi asciutti, dato che il tragitto discoteca-casa era abbastanza lungo. Mentre io e Zayn eravamo completamente zuppi. 
Io stavo letteralmente morendo di freddo. Quando scendemmo dopo aver parcheggiato Zayn entrò in casa con me mettendomi un braccio sulle spalle e stringendomi a lui. 
"Vieni andiamo ad asciugarci" dissi tirandolo di sopra. 
Dopo esserci asciugati scendemmo di sotto e vidi che Harry e Niall avevano organizzato una sorta di letto enorme prendendo tutti i cuscini e i materassi della casa unendoli in salotto. Anche gli altri si andarono a cambiare e poi tutti ci sdraiammo. Essendo le 5 di notte eravamo stanchi morti, infatti crollammo quasi subito. 
Il rumore di un grosso crollo e il pianto di un bambino. 
Sobbalzai dal sonno. 
"È solo un incubo, sta calma" dissi a me stessa. 
Vidi che nonostante fossero le 9 del mattino la casa era completamente al buio, le finestre erano ancora chiuse e potevo sentire la pioggia battere forte sulla casa. 
Andai in cucina per prendere un bicchiere d'acqua, cercando di non svegliare Niall e Madison che dormivano vicino a me. Posai il bicchiere nel lavandino e mi girai poggiandomi ad esso. Mi guardai intorno nel buio e mi sedetti a terra appoggiando la schiena al mobile. 
"Cosa ci fai li?" Sussurrò la voce di Zayn. 
Lo guardai alzando le spalle e gli sorrisi, venne a sedersi accanto a me. 
"Come mai sveglio?" Chiesi
"Brutto sogno. Tu?"
"Lo stesso" risposi appoggiando anche la testa al mobile. 
"Harry dice che ti capita molto spesso. È preoccupato" disse guardando d'avanti a sé. 
"Sto bene" dissi semplicemente. 
Non parlammo per qualche minuto guardando entrambi davanti a noi, come se i piedi del tavolo fossero la cosa più interessante del mondo. 
"Belle sedie" disse lui dopo un po'.
Lo guardai ridendo e sentendo subito dopo anche la sua risata. Lo spinsi leggermente venendo ricambiata subito dopo. Appoggiai la testa sulla sua spalla continuando a ridere e lui mi tirò facendomi sdraiare. Avevo tutto il corpo disteso sul pavimento e la testa sulle sue gambe incrociate. 
Aveva appena smesso di ridere quando mi tolse i capelli dagli occhi e mi sorrise dolcemente. 
"Ti ricordi quella casa in campagna dove volevo portarvi?" Mi chiese. 
Annuii
"Beh la proposta è ancora valida. La casa è enorme, sembra una reggia e possono venire anche le ragazze, così tu hai compagnia e i ragazzi sono felici" disse 
"A me farebbe piacere. Organizziamo" dissi alzando un po' la voce. 
"Shh" fece lui mettendomi una mano sulla bocca. 
Gliela leccai e lui la ritirò ridacchiando. 
"Potremmo restare un paio di giorni li e poi dato che è estate potremmo spostarci in qualche hotel e andare a mare"
"Una bella vacanza intendi?" Chiesi entusiasta
"Esatto" mi rispose
"Ci sto!" Esclamai tutta contenta
"Torniamo a dormire" disse alzandosi e prendendomi in braccio. 
Mi mise sdraiata affianco a lui e mi abbracciò da dietro. Iniziai a disegnare cerchi immaginari sul suo braccio sentendo il suo respiro pesante solleticarmi il collo. Mi strinse un poco più a se dandomi un bacio sulla guancia, poi prendemmo sonno. 
Quando mi svegliai sentii Mona ridacchiare. 
"Shh" disse Niall cercando di smettere di ridere. 
"Niall" disse Mona facendosi seria all'improvviso. 
"Io" si fermò ma Niall la interruppe sapendo ciò che voleva dirgli. 
"Mi piaci" disse precedendola. 
Sentii Mona tirate un sospiro di sollievo e subito dopo piombò il silenzio. 
Mi alzai un po' e vidi che si stavano baciando. Sorrisi, ero davvero felice per il mio Niall, e poi Mona era così dolce e simpatica. 
"Ti ho vista" disse Niall quando si staccò. 
"Non volevo spiarvi" dissi ridacchiando. 
Mona si girò e mi sorrise felice. 
"Beh sei la prima a saperlo" disse. 
"E io il secondo" stavolta di Harry a parlare. 
Si alzò e andò vicino a loro seguito da me. Ci sedemmo vicino a loro e iniziammo a chiacchierare. 
Quando tutti si svegliarono facemmo colazione e trascorremmo tutto il giorno insieme, poi verso le 10 di sera i ragazzi accompagnarono a casa Mona, Madison e Carly. 
"E così il nostro Niall si è fidanzato" disse Harry spettinandogli i capelli mentre entravano dalla porta. 
"Posso andare in bagno?" Chiese Zayn 
"Certo. Sai dov'è" dissi indicando le scale. 
Poi mi rivolsi ad Harry. 
"E tu invece? Cosa ci racconti di bello con Carly?" Chiesi facendogli l'occhiolino. 
"Cosa vuoi sapere?" Mi chiese venendomi vicino. 
"Tutto" dissi indicandogli il posto al mio fianco sul divano. 
"La mia ficcanaso preferita" disse sdraiandosi con la testa sulle mie gambe. 
"Siamo andati a ballare quella sera ricordi?" 
Annuii
"Beh, dopo siamo tornati a casa sua e non c'era nessuno... È stato inevitabile Isa, mi conosci" disse ridacchiando. 
"Sei sempre il solito, e adesso?" Chiesi scuotendo il capo
"E adesso mi sta addosso come una pulce, certo è bellissima, un'altra botta gliela darei ma poi basta, finirebbe li, il problema è che è un'amica di Zayn" sbuffò. 
Ero convinta che Harry non sarebbe cambiato mai. 
"Lo sai che ti magia con gli occhi?" Gli dissi 
"Sono irresistibile, che posso farci?" Chiese vantandosi. 
Giocherellai con i suoi capelli 
"Zayn ha detto che potremmo andare tutti qualche giorno in quella sua casa di campagna. Te l'ha detto?" Chiesi
"Si, dobbiamo solo decidere quando. Ha detto che quella casa è enorme se stessero torturando qualcuno dall'altra parte della casa nessuno se ne accorgerebbe" disse 
"Addirittura?" Chiesi "e allora perché vive in quel buco di appartamento?"
"A lui piace vivere in città" disse solamente. 
"Non ha senso" dissi ridendo. 
Dopo un po' scese anche Zayn e tutti insieme organizzammo la partenza. 
"Io direi di partire mercoledì" disse Louis dopo un ora di polemiche. 
"Ma domani è mercoledì" dissi grattandomi la testa 
"Appunto" disse Louis 
"Va bene" disse Zayn. 
"Ma dobbiamo prendere due macchine, non mi va di farmi tutti quei chilometri in moto" disse. 
"Prendiamo quella di Louis e quella di Harry" dissi. 
"Zayn avverti tu le ragazze?" 
"Certo. Ma stasera dormo qui" disse guardandomi
"Cosa ho fatto di male per meritarmi questo?" Dissi acconsentendo. 
Harry e Niall salirono per preparare la valigia e Louis uscì per andare da un amico. 
"Ho fatto" disse Zayn sedendosi di nuovo sul divano. 
Mi mise un braccio intorno alle spalle e mi strinse a sé. 
"Dormo con te?" disse con un tono che più che una domanda sembrava un affermazione. 
Sorrisi senza risponderlo. Mi alzai e andai in camera con lui che mi seguiva. Aprii la porta e andammo a sederci sul letto.
"È comodo?" Chiesi 
"Tanto" disse ridendo. 
Si avvicinò poggiando la fronte sulla mia ma non osò avvicinarsi alle mie labbra. Mi prese il volto tra le mani e sospirano mi diede un bacio in fronte tornando a sdraiarsi. 
"Ma se dormi qui quando come la fai la valigia?" Chiesi iniziando a fare la mia. 
"Lì ho tutto" disse alzando le spalle. 
"E quando ci sposteremo per andare a mare come fai?" Chiesi
"Le valige le faccio lì, non preoccuparti"
"Capito" dissi "vai da Harry e fatti prestare un pigiama" dissi. 
"Io dormo nudo" 
"Cosa?" Chiesi girandomi di colpo. 
Iniziò a ridere 
"Dormi anche tu nuda?" Chiese ridendo. 
"Sei impazzito?" 
Non la smetteva di ridere. Si alzò tenendosi la pancia e uscì dalla stanza. 
Quando tornò avevo appena finito di preparare la mia valigia e mi ero messa il pigiama, lui indossava un pantaloncino di Harry e aveva una maglia in mano. 
"Come sei sexy in pigiama" disse facendo uno sguardo malizioso. 
Sorrisi lanciandomi sul letto. Improvvisamente mi sentii schiacciata dal suo peso.
"Oh ma quanto è comodo questo letto" disse spettinandomi i capelli. 
Mi girai spingendolo e lui cadde a terra.  
"Ahh" 
"Scusa" dissi affacciandomi letteralmente dal letto. 
Si alzò di scatto saltandomi addosso e iniziò a solleticarmi la pancia facendomi ridere a crepapelle. 
"Zayn, Zayn ti prego basta" dissi cercando di prendere aria. 
"Chiesi scusa al tuo re" disse con tono solenne. 
"Oh mi scusi mio re" dissi arrendendomi. 
"Sarò clemente" disse alzandosi 
"Grazie vostra altezza" dissi facendo una specie di inchino. 
"Vieni dai dormiamo. Domani dobbiamo svegliarci presto" dissi tirandolo. 
 
"Merda ma è enorme" dissi guardandomi intorno non appena arrivammo. 
Eravamo partiti la mattina presto dopo essere passati a prendere le ragazze ci eravamo avviati. 
"E non avete visto dentro" disse Zayn prendendo le chiavi dalla tasca. 
Quando aprì la porta sembrava di essere in una reggia. 
"Le stanze sono dall'altra parte della casa" disse Zayn
"Dall'altra parte della casa? Quanto è grande?" Chiese Mona guardandosi intorno a bocca aperta. 
"Tanto" disse Zayn ridendo. 
Zayn ci fece vedere le varie stanze e ognuno scelse la sua. La mia era infondo all'ultimo corridoio, ce ne erano alte belle molto più vicino ma a me era piaciuta quella. 
"Dovevi proprio scegliere quella più lontana?" Mi chiese Zayn riferendosi alla mia stanza. 
"Mi piaceva quella" dissi alzando le spalle. 
"Quindi devo farmi un casino di strada se di notte voglio venire a trovarti" disse 
"Non ti scomodare che tanto chiudo la porta a chiave" dissi ridendo. 
Stavamo apparecchiando la tavola mentre gli altri erano a zonzo per la casa. 
"Finito" dissi allontanandomi per vedere se mancava qualcosa. 
"Almeno qualcosa sai farlo" disse. 
Gli feci una linguaccia e mi andai a sedere su una poltrona aspettando che gli altri scendessero. 
Avevamo fissato l'ora della cena alle 20:30 e mancava esattamente mezz'ora. 
Mi chiedevo se Liam in qualche modo potesse farsi vivo, non lo avevo mai visto fuori casa, se si esclude il cimitero, e mi mancava. 
"A che pensi?" Mi chiese Zayn facendomi sobbalzare. 
"Niente" mi affrettai a rispondere. 
"Non mi sembra niente" controbatté lui. 
"Ho solo sonno, stamattina ci siamo svegliati presto" dissi massaggiandomi le tempie. 
Lui annuì senza aggiungere una parola e venne a sedersi al mio fianco. 
Immediatamente mi avvicinai per stringerlo in un abbraccio. Non sapevo perché lo avevo fatto e anche lui ne rimase sorpreso all'inizio, ma subito dopo ricambiò. 
Avevo paura di impazzire, un attimo prima pensavo a Liam e al fatto che mi mancava e un attimo mi lanciavo tra le braccia di un altro. 
Zayn rimase a guardarmi senza dire una parola, mi osservava immobile come se si fosse incantato. Mi chiedo cosa stesse pensando, forse mi credeva pazza e forse lo ero davvero. 
"Allora quando si mangia, la mia pancia si sta lamentando" disse Harry affacciandosi dalla porta dell'enorme sala da pranzo. 
"Invece di lamentarti vai a lavarti le mani che è tutto pronto" dissi
"Già fatto" rispose venendomi vicino. 
Dopo pochi minuti eravamo tutti a tavola intenti a mangiare. 
"Quindi quando ci sposteremo a mare?" Chiese Madison
"Resteremo qui per altri due giorni e poi ci sposteremo" disse Zayn mettendo in bocca l'ultimo boccone. 
Andammo tutti a dormire presto quella sera, eravamo stanchi morti. 
Andai in camera a farmi una doccia e uscii coperta solo dall'asciugamano. 
"Mi spieghi come fai ad essere così sexy?" Mi chiese Harry appoggiato al mio letto. 
Sobbalzai spaventata. 
"Ma perché mai ogni volta che esco in asciugamano trovo te sul mio letto?"
"Perché un sensore che mi avverte quando sei nuda" disse ridacchiando. 
"Si vabbè. Cosa volevi?" Chiesi sedendomi sul letto ancora con l'asciugamano addosso. 
"Mi sono abituato un po' troppo a dormire con te" disse
"Ma vai da Carly" dissi scacciandolo con la mano. 
"Ho detto con te, non con lei" ribatté
"E quindi vorresti dormire qui?" Chiesi
"Si" annuì
"Assolutamente no. Puoi restare un po' ma poi te ne devi andare" dissi alzandomi per andare a mettere il pigiama. 
Andai in bagno per mettere l'intimo e lo sentii sbuffare. 
"Non lamentarti" dissi uscendo. 
Presi il pantaloncino del pigiama dalla valigia ma non riuscivo a trovare la maglia. 
"Invece di perdere tempo perché non vieni a darmi una mano?" Chiesi esasperata. 
Sbuffò di nuovo e si alzò dal letto. Proprio in quell'istante qualcuno aprì la porta. 
"Eccola" gridai alzando la maglia come se fosse un trofeo. 
Mi girai e vidi lo sguardo stranito di Zayn che fissava prima Harry e poi me. 
"Aveva perso la maglia del pigiama" disse Harry ridendo. 
"Ma adesso l'ho trovata" risposi indossandola. 
"Vabbè ho capito, vado via" disse facendomi una linguaccia e salutando Zayn con una pacca sulla spalla. 
"Tutto bene?" Chiesi a Zayn 
"Sisi" mi rispose 
"Cosa ci faceva qui?" Mi chiese sedendosi dove poco prima era sdraiato Harry. 
"Niente. Di solito prima di andare a dormire viene in camera mia per fare una chiacchierata, è un abitudine" dissi senza dilungarmi. 
Mi sdraiai al suo fianco e sbadigliai. 
"Hai sonno?" Mi chiese
"Si" risposi accoccolandomi
"Dormiamo" disse spegnendo la luce.
"E se volessi il letto tutto per me?" Chiesi ridacchiando
"Allora dormirei a terra" mi rispose scompigliandomi i capelli
"Buonanotte Zayn" dissi
"Buonanotte Isabelle" rispose. 
________________________
Salvee.
In questo capitolo non accade nulla di particolarmente rilevante, si tratta infatti di un capitolo ponte.
Ho preferito cercare di creare un rapporto un po' con tutti.
So che non è il top, ma ho cercato di fare il meglio che potevo.
Ciaoo.

-Elli
 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Salve... Non mi scuso neanche più per il ritardo perché ormai avete capito che è un'abitudine, voglio solo dirvi che mi dispiace. Spero che il capitolo vi piaccia e che l'effetto sorpresa finale crei una certa suspance. Voglio anticiparvi che nei prossimi capitoli accadrà qualcosa di speciale e spero che vi piaccia. Fatemi sapere cosa ne pensate. 
Ps ho inserito la nota d'autore in alto perché essendo dal cellulare mi risulta difficile metterla in basso. 
-
Elli
________________________________
"Stasera ti porto da una parte" disse Zayn mentre mordeva il suo cornetto con la cioccolata. 
"Dove?" Chiesi curiosa
"Sorpresa" mi rispose ridendo
"Adesso ti odierà a vita" si intromise Harry
"Perché?" 
"Perché resterà con il dubbio tutto il giorno e non riuscirà a pensare ad altro" disse Harry ridendo. 
Feci una piccola risata anch'io, era assolutamente vero. Harry mi conosceva come pochi e sapeva che le sorprese mi innervosivano. 
"Questa non può non piacerti" disse Zayn. 
Trascorremmo una delle giornate più divertenti di sempre. Andammo sulle montagne russe in un parco divertimenti nei dintorni e nonostante Zayn vomitò due volte ci divertimmo tantissimo. Amavo i parco giochi, i miei genitori mi portavano quasi tutti i sabati quando ero piccola e crescendo avevo iniziato ad andarci con i miei amici. Ricordo la prima volta che Niall salì sulle montagne russe, gridava come un disperato, "sono sicuro che si rompe proprio mentre stiamo a testa in giù" disse poco prima di salire per spaventare Harry, e alla fine l'unico ad avere paura fu proprio Niall. Mentre adesso cercava di fare il coraggioso dando la mano a Mona.
"È una sciocchezza" disse dandole un bacio in fronte. 
Il momento più divertente della giornata fu quando Harry spinse Mona in piscina anziché Louis che si spostò giunto in tempo e Niall la vendicò spingendolo a sua volta. Carly fece lo sgambetto a Niall facendolo finire in acqua con gli altri ma nel farlo il biondo la trascinò. Il tutto si concluse con loro quattro bagnati fradici e Zayn che correva lontano per evitare che Louis completasse il lavoro. 
Andammo a mangiare al McDonald's e Niall che aveva comprato la Macchina fotografica nuova mi fece una foto. 
"Fa anche i video e poi è subacquea. È un gioiellino. Mi è costato una fortuna" disse    girando tra le foto 
"Guarda" disse passandomi l'apparecchio. 
Era un breve video di pochi secondi dove si vedeva Mona che sorrideva verso la telecamera con i capelli sparsi dato che si trovavano sott'acqua. 
 "È bellissima" mi disse sussurrando. 
Annuii e gli sorrisi. 
"Cosa state guardando?" Chiese Harry venendoci vicino. 
Niall chiuse immediatamente la fotocamera e la posò. 
"Niente, adesso vai a prendermi una bottiglia d'acqua. L'ho dimenticata e ho sete" dissi facendo segno con la mano di allontanarsi. 
Sbuffò accennando a un sorriso e andò a prendere l'acqua facendo ridere tutti. 
"Dovevo farmi i fatti miei" sussurrò mentre andava a fare la fila. 

Quando tornammo a casa io e Zayn ci andammo a preparare per quella sorpresa misteriosa e quando entrai in camera trovai un pacco sul letto con un bigliettino. 

Scommetto che sarai bellissima, anche se tu lo sei già 
—Zayn :)x

Aprii il pacco e dentro ci trovai un vestito elegante. 
"È stupendo" sussurrai a me stessa. 
Corsi a metterlo ed era davvero bellissimo. Mi preparai più veloce che potevo ero così eccitata per quella sorpresa che quando Zayn bussò per chiedermi se ero pronta corsi ad abbracciarlo. 
"Ma quanta gioia" disse stringendomi
"È bellissimo Zayn, grazie" dissi stringendolo ancora di più. 
Quando ci staccammo iniziai ad osservarlo, era davvero stupendo. 
I capelli gli erano cresciuti molto da quando lo avevo conosciuto, adesso arrivavano alle orecchie ed era vestito in maniera impeccabile. 
"Andiamo" mi disse prendendomi per mano. 
"Siamo quasi arrivati. Adesso devi bendarti, mi dispiace" disse prendendo una benda dal cruscotto. 
"No!" Esclamai "non puoi farmi questo" 
"Devo" disse lui ridendo e avvicinandosi. 
Mi mise la benda ma fortunatamente dopo soli 5 minuti annunciò il nostro arrivo. 
Scese dall'auto e venne ad aprire la portiera prendendomi sottobraccio. 
"Attenta" disse ad un certo punto. 
Feci un passo e sentii i granelli di sabbia solleticarmi i piedi. 
"Siamo a mare" dissi sorridendo. 
Mi fermai di colpo togliendomi i tacchi e mantenendoli con una mano. Zayn ridacchiò. 
"Quando potrò togliere questa benda?" Chiesi
"Tra poco" mi rispose. 
Camminammo per un tempo che mi parve infinito, poi a un certo punto Zayn si fermò e mi tolse la benda. 
"Guarda" disse. 
Quando aprii gli occhi vidi una capanna illuminata con candele e un cameriere dall'aria austera che ci stava probabilmente aspettando. 
"Oddio" dissi spalancando occhi e bocca contemporaneamente. 
"Ti piace?" Mi chiese con un pizzico di eccitazione
"Si!" Esclamai girandomi verso di lui. 
Mi sorrise a trentadue denti e ci avvicinammo ancora sottobraccio. 
Quando arrivammo quasi all'ingresso indossai le scarpe e entrammo accolti dal cameriere. 
"Zayn questo perché?" Chiesi guardandomi intorno. 
Era tutto stupendo, il vestito, le scarpe, il posto... L'intera sorpresa era un qualcosa di meraviglioso. Zayn stava cercando di conquistarmi, ma non ne aveva bisogno il problema non era ciò che provavo per lui, il problema era il mio passato. 
"Così" mi rispose semplicemente prendendomi la mano "godiamoci solo la serata ok?" Chiese 
"Ok" dissi sorridendo. 
La serata si rivelò una delle migliori della mia vita, Zayn aveva pensato esattamente a tutto c'era addirittura della musica di sottofondo e con il suo vestito elegante era un vero schianto. 
Tornammo a casa a notte fonda, lui si era tolto la giacca e io avevo i tacchi in mano e i capelli spettinati dal vento. 
Quando arrivammo all'entrata gli sorrisi e lui ricambiò. 
Aprì la porta ed entrambi andammo nella propria stanza per lavarci e mettere il pigiama. 
Quando finii mi misi a letto e caddi in un sonno profondo. 

"Belle sveglia" spalancai gli occhi alzandomi di colpo. 
Iniziai a guardarmi intorno ma ero sola. Ero convinta di aver sentito la voce di Liam chiamarmi, ma non era così ero solo una povera illusa. Ogni volta che ero convinta di poter fare un passo in più lui appariva lì pronto a ricordarmi che un tempo era lui ad abbracciarmi, era lui a mettermi il bruncio per la gelosia, era lui che mi consolava quando ero triste. La sera prima ero uscita con Zayn e lui lo sapeva e probabilmente stava soffrendo perchè ero uscita con un altro. Oh quanto ero confusa. Andai in bagno a prepararmi dato che era ora di pranzo e raggiunsi gli altri in sala da pranzo. Subito dopo mangiato Harry mi fascino in camera sua. 
"Ho aspettato fin troppo adesso devi raccontarmi tutto ciò che è successo ieri" disse tirandomi sul letto. 
Presi il telefono fingendo di non sapere di cosa stesse parlando ma sapevo che Harry aveva la testa dura e non si sarebbe arreso, infatti mi strappo il telefono dalle mani e lo posò sul comodino. 
"Eh va bene" dissi iniziando a raccontargli tutto.
"Mi spieghi perché non gli dai neanche in opportunità?" Mi chiese quando ebbi finito. 
"Harry come faccio a dargli un'opportunità se ogni volta che mi avvicino a Zayn c'è Liam lì che mi guarda?" Chiesi sbuffando. 
"Cosa significa?" Mi chiese confuso. 
"Significa che giusto stamattina mi sono svegliata perché ho sentito la voce di Liam. O meglio... l'ho sognato. Proprio dopo la splendida serata trascorsa con Zayn. Mi dispiace ma devo essere sincera, non posso ignorarlo, Liam continua ad avere un certo effetto su di me" dissi sdraiandomi. 
"No Isa non può andare avanti così. Guarda Niall. E non venirmi a dire che è diverso" disse 
"Ma lo è" controbattei guardando altrove. 
Lo era davvero. Aline e Niall avevano lottato per stare insieme ma non avevano lo stesso rapporto che avevamo io e Liam, noi eravamo speciali e io ero incinta di suo figlio, di quello stesso bambino che è morto, James. 
"Domani partiamo, spero che questa vacanza ti faccia riprendere" disse sdraiandosi al mio fianco. 
"Tu cosa hai fatto ieri?" Chiesi cambiando discorso
"Ho visto un film ma Carly mi è stata addosso tutta la sera spero che conosca qualcuno domani a mare" disse ridendo. 
Risi anche io. Harry era tremendo. 
"Come sei cattivo" dissi spingendolo lievemente 
"Mai quanto te" rispose spingendomi a sua volta. 
Gli sorrisi. Amavo il rapporto che avevo con Harry. Amavo il rapporto che avevo con tutti i miei amici. Ognuno di loro rappresentava per me un pilastro fondamentale, non avrei proprio saputo cosa fare se non ci fossero stati loro. 
"Ti voglio bene" dissi improvvisamente abbracciandolo. 
"Te ne voglio tanto anche io" mi rispose dopo un attimo di sorpresa. 
Ad interrompere il nostro momento di dolcezza fu qualcuno che bussava alla porta della camera di Harry. 
"Permesso?" Chiese una voce femminile dall'altro lato. 
"È Carly" sussurrò sbuffando. 
"Vieni" rispose poi alzando la voce. 
"Vabbè io vi lascio soli" dissi uscendo e salutando. 
Feci un giro della villa fin quando in un corridoio non incontrai Zayn. 
"Cosa ci fai qui?" Mi chiese
"Nulla. Stavo facendo solo un giro" risposi
"Hai già preparato le valigie? Domani si parte" disse 
"Si ho già tutto pronto" 
"Va tutto bene?" Mi chiese mentre ci avviavamo verso il salotto 
"Sì perché?" Chiesi
"Non so. Ti sento… strana" 
"Ti starai impressionando" gli assicurai sorridendo. 
Ma in cuor mio sapevo che aveva ragione lui, ero strana dopo la serata della sera precedente adesso mi comportavo in modo freddo e distaccato. 
Annuì poco convinto e non disse più una parola fin quando non arrivammo in salotto dove tutti stavano discutendo circa il viaggio del giorno dopo. Discussione che durò tutta la serata fin quando non andammo a dormire e decidemmo di partire il pomeriggio dopo pranzo. 

"Torni in moto con me e le valige le mettiamo in macchina?" Mi chiese Zayn poco prima di partire. 
Annuii sorridendo ma pensando a tutt'altro. 
"Va bene" rispose passando la mia valigia a Niall.
Per arrivare a destinazione facemmo 4 ore di viaggio e furono le peggiori della mia vita. 
Durante il tragitto iniziò a piovere a dirotto e la prima area di sosta distava circa 100km quando finalmente arrivammo eravamo completamente bagnati e aveva smesso di piovere. 
"Tutto bene?" Mi chiese Zayn quando ci fermammo. 
"Alla grande" risposi sarcastica
Rise facendo ridere anche me. 
Ci fermammo all'auto grill per riprenderci un po' e riprendemmo il viaggio. 
Quando finalmente arrivammo all'hotel iniziò il problema delle sistemazioni in camera. 
Mona e Niall avrebbero condiviso la camera con Madison e Louis mentre io, Carly, Harry e Zayn ne avremmo condiviso un'altra. Il problema erano i letti. Erano 2 matrimoniali e Carly voleva stare con Harry ma lui faceva di tutto per evitarlo. Quando arrivammo in camera saltai su un letto chiudendo gli occhi. 
"Sono distrutta" dissi sbadigliando. 
Harry mi affiancò dicendo: "non dirlo a me"
Andammo tutti a fare una doccia a turno. Io misi il pigiama dicendo di non aver fame e saltai in uno dei due letti senza preoccuparmi di chi avrebbe dormito con me. In quel momento era un problema a cui non volevo pensare ed ero troppo assonnata per farlo infatti nel giro di qualche minuto presi sonno. 
Quando mi svegliai vidi che erano le 2 di notte mi girai e vidi che affianco a me c'era Harry. Guardai l'altro letto e lo vidi vuoto. 
"Non so dove sono" sentii la voce di Harry. 
"Sono usciti tutti ma io ho preferito restare qui, ero stanco" continuò sbadigliando. 
Annuii tornando ad accucciarmi su me stessa per riprendere sonno. 
"Harry"
"Si?" 
Mi avvicinai e lo abbracciai. 
"Ho freddo" dissi ridendo 
Rise anche lui stingendomi fra le sue braccia e dopo poco ripresi sonno. 
Quando ci risvegliammo la mattina notai che l'altro letto matrimoniale era ancora vuoto e che anche Harry non era più a letto. 
Andai in bagno per lavarmi i denti e lo trovai lì a petto nudo coperto solo da un'asciugamano piccolissima. 
"Oh merda" dissi girandomi di colpo 
"Ma tu non bussi mai?" Chiese Harry cercando di coprirsi alla meglio. 
"Credevo di essere da sola" risposi 
"Adesso esci" dissi indicando la porta. 
Sbuffò e si incamminò verso la porta. Mentre usciva notai che l'asciugamano non gli copriva il lato B così gli diedi uno schiaffetto facendolo diventare tutto rosso. 
Risi così forte che per poco non mi sentii male. Quando finalmente fummo pronti scendemmo a mare per cercare gli altri e non fu difficile trovarli. Dato che stavano dormendo intorno ad un falò ormai spento. 
"Li facciamo saltare?" Chiesi ad Harry prendendo un secchio che avevo trovato li. 
"Cosa vorresti farci con un secchio?" 
"Riempirlo d'acqua" dissi facendo ciò che avevo detto. 
"Chi svegliamo?" Chiesi ridacchiando
"Dai a me" disse prendendo il secchio. 
Lanciò l'acqua verso i ragazzi bagnandolo tutti senza salvarne neanche uno. Si svegliarono di soprassalto iniziando a rincorrerlo. 
Io iniziai a ridere a crepapelle, quella giornata era iniziata proprio bene. 
"Tu perché ridi? Eri complice" disse Louis avvicinandosi minaccioso
"No no" dissi iniziando a correre anch'io. 
Non mi avrebbe mai preso e lo sapeva, nella corsa non mi avrebbe mai battuto, io e Liam eravamo i migliori. Da piccoli avevamo partecipato a tantissime gare spesso vincendo anche. Non dimenticherò mai quella organizzata tra di noi. 
"Non mi batterai mai" gridai 
"Stavolta ti prendo" rispose lui cercando di guadagnare terreno. 
Mi girai a guardarlo e per un attimo mi sembrò di essere tornati bambini. 
Io e Liam che correvamo mani nella mano e Louis ed Harry che cercavano in tutti i modi di raggiungerci per vincere la gara. 
Sorrisi amara al ricordo, avrei dato di tutto per tornare a quei tempi. 
"Basta mi arrendo" sentii la voce di Louis 
"Lo sapevo"dissi fermandomi anche io per poi raggiungerlo. 
Mi spinse a terra mettendosi a cavalcioni su di me e iniziando a farmi il solletico. 
"Non vale" dissi tra una risata e l'altra. 
"Sì che vale tesoro mio" rispose continuando. 
"Basta Lou, ti prego" dissi cercando di prendere aria. 
"Basta Lou" disse Niall comparendo alle sue spalle con una faccia preoccupata. 
Louis si fermò di colpo annuendo e aiutandomi ad alzarsi. 
"Che c'è?" Chiesi confusa "non sarà ancora per la questione di quel soffio al cuore a cui sono stata operata secoli fa?" Chiesi sbuffando. 
Ogni volta che correvo, giocavo o qualsiasi altra cosa che implicasse un minimo di sforzo e di affanno Niall iniziava a preoccuparsi mandando in ansia anche tutti gli altri. 
Niall sorrise flebilmente senza rispondere. 
"Torniamo dai" dissi sbuffando. 
Mentre raggiungevano gli altri vidi Harry in mare con tutti i vestisti che dava calci all'acqua. 
"Guarda che l'acqua non sia male" Urali per farmi sentire. 
Alzò lo sguardo facendomi il dito medio per poi uscire e togliersi la maglia bianca per strizzarla. 
"Stronza l'idea è stata tua e io ho avuto la peggio" disse con il broncio 
"Ti l'hai lanciata addosso a loro però" dissi facendogli una linguaccia per poi sedersi con gli altri. 
Più tardi facemmo tutti il bagno ovviamente io restai a riva aggrappata a Zayn che ovviamente non perdeva occasione per starmi vicino. 
"Sei stupenda in costume sai?" Mi disse facendomi arrossire. 
Abbassai lo sguardo togliendomi una ciocca di capelli dagli occhi e poi gli sorrisi. 
Mi strinse dandomi un bacio sulla punta del naso. In quel l'attimo mi senti così rilassata e felice che mi sembrava di essere in un'altra dimensione. 
Mi stavo innamorando di Zayn e lo sapevo. E se da un lato ne ero felice dall'altro mi sentivo una sporca traditrice. 
"Ragazzi sono pronti i tramezzini, avete fame?" In un attimo uscimmo tutti per andare a mangiare. 
Il pomeriggio facemmo qualche gioco per poi tornare in hotel a lavarci verso le 7 di sera. 
"Sbrigatevi che il ristorante dell'hotel alle 10 non fa entrare più nessuno quindi cerchiamo di non restare a digiuno. Ci vediamo alle 8:30 nella hall" disse Louis. 
Ci andammo tutti a preparare e ci incontrammo nel luogo stabilito per andare a mangiare. Quando finimmo decidemmo di fare un giro per il paese e verso le 2 tornammo in albergo stanchi morti. 
Misi il pigiama e andai a letto ma stavolta Zayn fu più veloce di Harry, così il riccio fu costretto a dormire con Carly. 
"Ti sei divertita oggi?" Chiese Zayn mettendo un braccio sotto alla mia nuca per avvicinarmi a sé. 
"Tantissimo" dissi appoggiando la testa sul suo petto nudo. 
Mi circondò con le sue braccia e dopo poco lo sentii russare lievemente, dopo poco mi addormentai anch'io. 
Il giorno dopo visitammo alcune cose con uno yacht e tornammo in albergo verso le 6. 
"È stato fantastico" dissi entusiasta della giornata. 
Gli altri erano rimasti ancora un po' in spiaggia ma io e Niall avevamo deciso di tornare in camera per mettere un po' di crema. 
"Mi brucia tutto" dissi facendo una smorfia di dolore
"Gli svantaggi della carnagione chiara" disse lui annuendo. 
Avevamo preso così tanto sole quel giorno che ci sarebbe bastato sicuramente per tutta la vita. Andai in camera ed essendo sola feci una doccia rilassante e mi preparai con calma. Fui pronta verso le 7 e decisi di uscire per andare a vedere cosa stavano facendo loro, ma prima telefonai a Niall e ci incontrammo nel corridoio del sesto piano. 
"Non potevi venire tu da me?" Chiesi sbuffando
"Tu sei al 5° io al 7º era più ovvio che ci incontrassimo a metà" disse lui ridendo
"Si vabbè" dissi spingendolo in avanti e ridendo. 
Improvvisamente sentii una scossa fortissima. 
"Cosa è?" Chiesi raggiungendo Niall che era un po' più avanti
"Un terremoto?" Chiese Niall
"Corri" disse prendendomi per mano. 
Tutte le porte si aprirono e tutti i clienti dell'hotel iniziarono ad uscire mentre l'edificio iniziava a cedere. 
Io e Niall eravamo arrivati sul retro del piano terra dato che la scala principale era piena di pietre che erano iniziate a crollare. In quel momento regnava il caos più totale. 
Strinsi la mano a Niall mentre un pilastro crollava proprio su di noi.  

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Capitolo 11
*** Capitolo 11/FINE. ***


Capitolo 11
 
"Isa" sentii l'urlo di Niall un attimo prima è qualcosa di duro e pesante mi si schiantasse addosso.
Non so per quanto tempo rimasi svenuta lì, sotto le macerie.
Quando riaprii gli occhi non riuscii subito a mettere a fuoco avevo i polmoni in fuoco e un peso su tutto il corpo. Mi resi conto di essere schiacciata da un pilastro su tutto il corpo, avevo solo la testa e un braccio fuori. Cercai di mettere a fuoco e vidi Niall qualche metro più in là con una ferita alla testa e anche lui sepolto sotto alcuni mattoni.
"Niall" provai a chiamarlo ma dalla mia bocca uscì solo un flebile sussurro.
"Niall" ci riprovai di nuovo ma niente, la voce non voleva uscire.
Provai a spingere il pilastro ma era troppo pesante e io già non riuscivo più a respirare.
"Calmati" continuavo a ripetere a me stessa, ma sapevo che non ci sarei riuscita per tanto tempo.
Pensai a Liam, anche lui era rimasto sotto le macerie delle torri gemelle per tanto tempo.
"Morirò come te" sorrisi amara mentre una lacrima scendeva.
Restai lì per un tempo che mi parve infinito fin quando non sentii gli occhi chiudersi.
Li riaprii dopo poco sentendo una voce che mi fece sobbalzare.
"No, tu non morirai" guardai verso la voce.
"Liam" dissi spalancando gli occhi.
Era lui ed era lì, affianco a me e stava parlando.
Si avvicinò accarezzandomi. Riuscivo a sentirlo, il suo profumo, la sua voce, il suo tocco delicato. Aveva il cappotto beige che gli avevo regalato io il Natale prima che morisse.
"Se ci sei tu qui con me allora sono sicuramente già morta" dissi piangendo.
"No Belle, tu non morirai" disse
"Fammi uscire, aiutami" dissi stringendoli la mano
"Non posso" disse sdraiandosi affianco a me
Mi diede un bacio sulla fronte.
"Ma ti tengo compagnia fin quando non arriva qualcuno" disse
Ero confusa.
"Sto sicuramente morendo" ripetei di nuovo convinta.
"Non puoi morire ora, non così. Non come me. Belle ascoltami attentamente, stai finalmente riprendendo in mano la tua vita, sii felice, vivi" disse
"E questo cosa significa?" Chiesi tossendo
"Significa che voglio vedere felice la donna che amo, vivi la tua vita e segui il tuo istinto. Io ti voglio felice" disse togliendomi una lacrima dal volto
"Cosa è? Una specie di benedizione?" Chiesi
"Una specie" rispose "lasciamoci andare, per il tuo bene" disse
Annuii piangendo "io lascio andare te e tu lasci andare me?" Chiesi singhiozzando.
Lui annuì.
"Il pensiero di non vederti più è insopportabile Liam, non posso"
"Quando mi vorrai io ci sarò sempre, ok?" Chiese
"Ok" risposi.
Subito dopo sorrise per poi darmi un bacio sulle labbra.
Chiusi gli occhi assaporando a pieno quel momento.
Quando li riaprii Liam era sparito ma in compenso sentivo dei passi che si avvicinavano e delle voci.
"Zayn, Louis eccoli" sentii la voce di Harry
Sorrisi. Erano lì i miei angeli custodi. Certe volte mi stupivano, c'erano sempre quando avevo bisogno di loro e anche quella volta non furono da meno.
Zayn ed Harry iniziarono a spostare i mattoni dal corpo di Niall, dato che i massi erano più piccolo ed era più semplice tirarlo fuori. Mentre Louis venne verso di me.
"Adesso ti tiriamo fuori di qui" disse accarezzandomi i capelli
Annuii stanca e guardai verso Niall, lo avevano quasi tirato fuori quando iniziai a vedere nero.
"Isa, Isa non addormentarti" riaprii gli occhi e vidi che Niall era finalmente fuori e si stava quasi riprendendo.
"Coraggio, adesso spostiamo questo coso" disse Zayn alzandosi le maniche.
Prima di riuscirci dovettero provarci esattamente 5 volte.
"Isa non addormentarti" continuava a ripetermi Louis.
Ma proprio non riuscivo a tenere gli occhi aperti, avevo troppo sonno e mi sentivo troppo stanca.
"Ecco ecco" disse Harry avvicinandosi.
Finalmente riuscii a fare un respiro decente ma subito iniziai a tossire. Mi facevano male i polmoni, le costole, le gambe, tutto in pratica.
Sentii le braccia di Zayn sollevarmi, lo osservai e pensai alle parole di Liam, mi aveva lasciato andare e io avevo lasciato andare lui. Sorrisi poi svenni di nuovo.
 
Quando riaprii gli occhi ero in una stanza azzurra.
"Fortunatamente i feriti non sono tanti, sono divisi tra questo corridoio e l'altro. Ce ne sono 23 da un lato e 18 dall'altro e nessun morto" sentii qualcuno parlare.
"Isa" sentii la voce di Harry "si è svegliata"
Mi girai verso di lui
"Ehi" la voce era ancora ridotta ad un sussurro ma almeno riuscivo a respirare.
Tossii un paio di volte e bevvi qualche bicchiere d'acqua e man mano la voce iniziò a salire.
"Ci vorranno alcuni giorni affinché torni normale" disse il dottore.
"Se uscite tutti la visito" disse poi.
Dopo avermi visitato fece un resoconto della situazione.
"Beh per essere stata schiacciata da un pilastro per 8 ore stai abbastanza bene, solo qua-"
"Come?" Chiesi spalancando gli occhi
"8 ore?"
"Già, così hanno riferito i tuoi amici" disse "comunque dicevo, hai solo 2 costole incrinate e una caviglia slogata, per il resto sono dolori semplici che passeranno con il trascorrere dei giorni" disse "ti dimettiamo domani mattina" concluse poi andando via.
Appena uscì entrarono i ragazzi e con loro c'era anche Niall.
"Niall come stai?" Chiesi
"Mai stato meglio" rispose indicandosi "ho fatto giusto dei controlli ma mi hanno dimesso subito, io sono di ferro" disse toccandosi il petto facendo ridere Mona.
"Ci hai fatto prendere uno spavento. Quando Zayn ti ha portato fuori e ti abbiamo vista in quelle condizioni abbiamo temuto il peggio" disse Madison visibilmente scossa.
"Ehi sono qui" dissi sorridendo.
"Ragazzi dovete uscire l'orario di visita è finito può rimanere solo chi le terrà compagnia durante la notte" disse un'infermiera.
"Resto io" disse Harry
"No, è meglio se resto io" rispose subito Mona "sono una ragazza se deve andare in bagno e da sola non ce la fa di certo non puoi accompagnarla tu"
"Giusto" disse Harry facendo un passo indietro e grattandosi la nuca.
Mona salutò Niall con un bacio sulle labbra e poi si stese sulla poltroncina al mio fianco.
"Grazie" dissi
"Oh di niente" rispose lei "beh questa potrebbe essere una serata tra ragazze" disse sdrammatizzando.
Risi sentendo un dolore alle costole che mi fece tossire.
"Accidenti non farmi ridere che mi fa male tutto" dissi però continuando a ridere.
"Smettila dai" disse lei facendomi un occhiolino.
"Mona" dissi dopo un po'.
"Posso farti una domanda un po' inappropriata?" Dissi
"Certo"
"Ecco io mi chiedevo se... o beh... capita mai che Niall nomini o parli di... della" mi fermai
"Di Aline?" Chiese lei leggendomi nel pensiero
Annuii
"A volte. Mi ha raccontato tutto, so che una parte di lui la amerà per sempre" disse
"E a te non dispiace?" Chiesi
"A volte si, ma poi ci ripenso. Se anche io avessi perso una persona in questo modo... beh sarebbe impossibile smettere di pensarla. Ma perché me lo chiedi?" Mi chiese.
"Vieni qui" dissi facendole spazio nel letto.
Si alzò e si mise al mio fianco.
"Mentre ero sotto le macerie ho sognato, o meglio ho visto Liam. Mi diceva di lasciarlo andare e che lui preferiva vedermi felice e riprendere la mia vita in mano e... ecco... C'è Zayn e io mi chiedevo se a lui avrebbe dato fastidio" diventai rossa.
"Perché ridi?" Chiesi a Mona
"Sei diventata un peperone appena hai nominato Zayn" disse
Non risposi diventando ancora più rossa e facendola ridere ancora di più.
"Ok ok la smetto" disse tornando ad essere seria "io credo che Zayn capirà, anzi ne sono sicura. E ti svelerò un segreto: siete adorabili insieme" disse abbracciandomi.
"Sai non ho mai avuto un'amica femmina, mi mancava" dissi.
"Infatti mi chiedo ancora come fai a vivere con 3 uomini" disse con aria sconvolta.
"Beh quando vivo ancora con i miei genitori loro stavano comunque a casa mia tutti i giorni quindi diciamo che mi sono abituata con gli anni" dissi.
"Beh Isa si è fatto tardi, devi riposare" disse mentre stava per scendere dal letto.
"Si ma resta qui, non voglio che dormi su quella poltrona" dissi
"Ma sei pazza?" Disse facendomi sobbalzare.
Scese dal letto tirando una manovella dalla poltrona e questa si reclinò facendo uscire un poggiapiedi.
"È la cosa più comoda che io abbia mai provato" disse lanciandosi sopra.
Risi di nuovo, dopodiché ci augurammo la buonanotte e prendemmo sonno.
 
Aprii gli occhi e guardai l'ora erano le 10:30 mi girai verso la poltrona aspettandomi di trovare Mona ma non c'era nessuno.
"Ehi" disse poi sbucando dalla porta
"Sono andata a prendere la colazione, il dottore ha detto che tra poco viene a visitarti e se è tutto apposto torniamo a casa"
"Menomale, mi viene l'ansia a stare qui" dissi scacciando i brutti ricordi.
Mangiammo qualcosa e dopo poco il dottore venne a visitarmi e disse che potevo tornare a casa.
I ragazzi mi vennero a prendere e tutti tornammo a casa propria, tranne Zayn che ormai viveva da noi.
"Che splendida vacanza" dissi ad Harry quando finalmente tornammo a casa nostra.
Harry annuì ridacchiando e mi aiutò a salire la valigia su per le scale.
Mangiammo tutti insieme e verso le 11 andammo a dormire eravamo troppo stanchi.
Il giorno dopo mi svegliai davvero presto, infatti stavano ancora tutti dormendo.
Mi affacciai in camera di Harry e lo vidi dormire con Zayn.
Andai in bagno a vestirmi e poi preparai la colazione per tutti.
Cucinai dei pancake con la panna stupendi.
Stavo disegnando una faccina felice quando sentii una mano sul mio fianco. Sobbalzai e per sbaglio mi sporcai la faccia di panna.
Mi girai e vidi Zayn ridere.
"Quanto sei carina con la panna sul viso"disse finendo di spalmare la panna sulla mia faccia.
"Zayn no" dissi cercando di fermarlo.
Lui mi strinse a sé e mi leccò la guancia.
"Zayn che schifo" dissi allontanandolo.
Ma lui mi strinse ancora di più. Prese poi un tovagliolo dalla tavola e mi pulì la faccia ridendo. Scossi la testa ridendo anch'io.
"Dopo colazione vogliamo uscire?" Chiesi io stavolta
"Non sei stanca?" Mi chiese lui
"No" dissi stringendolo
"Allora va bene. Dove vuoi andare?" Mi chiese sorridendo
"Dove vuoi" dissi
Mangiammo la colazione e andammo a prepararci, eravamo pronti per uscire quando suonò il campanello così andai ad aprire.
"Madison?" Dissi guardandola
"C'è Louis?" Chiese entrando in casa
"Certo è di sopra. Perché?" Chiesi
Neanche il tempo di finire la domanda che era già sparita sulle scale.
Zayn mi guardò con aria interrogativa e io alzai le spalle senza sapere cosa dire.
"Dici che dovremmo salire a controllare?" Chiese
"Non ne ho idea" risposi
"Vieni facciamo piano" disse prendendomi per mano
"Vuoi spiare?" Chiesi ridacchiando
"È solo per assicurarci che va tutto bene" disse.
Zayn andò avanti e sbirciò attraverso una piccola fenditura.
"Allora?" Chiesi
"Sh" disse mettendomi una mano sulla bocca
"Si stanno baciando" disse ridendo
"Cosa? Togliti" dissi spostandolo per vedere.
"Non mi aveva detto niente lo stronzo" dissi restando a bocca aperta.
"Vieni andiamo" disse tirandomi.
Uscimmo di casa camminando senza meta è parlando del più e del meno.
"Isabelle" disse fermandosi
"Si?"
"Quando ti ho vista sotto quel pilastro ho... avuto paura" disse guardandomi negli occhi
"Paura di non vederti più. Paura di non riuscire a salvarti. Ho visto quella scena mille volte quel giorno... quando sono crollate le torri e io ero lì" si fermò facendomi paralizzare "ho provato a salvare tante persone sepolte vive sotto le macerie ma non ci sono riuscito, non con tutti almeno. Io ero lì come civile non come militare mi sono sentito in obbligo di aiutare e non ci ero riuscito. E la notte ho ancora gli incubi, il solo pensiero di non riuscire a salvare neanche te mi ha distrutto" concluse sospirando
"Zayn ma io sono qui" dissi prendendogli la mano "grazie a te"
Mi sorrise stringendomi così forte che per un attimo persi il respiro.
Quando ci staccammo divenro tutto rosso. Era la prima volta che lo vedevo così.
"Ehilà Zayn Malik che si fa rosso, cosa è questa novità? Che fine ha fatto il ragazzo spavaldo e sempre sicuro di se stesso?" chiesi ridendo
"Il ragazzo spavaldo si è innamorato di una ragazza spavalda" disse prendendomi le mani.
Mi bloccai sul posto "Isa mi sono innamorato di te, ogni giorno me ne rendo conto sempre di più"
Lo guardai negli occhi e sorrisi abbassando lo sguardo subito dopo.
"Anche la ragazza spavalda si è innamorata del ragazzo spavaldo" tornai a guardarlo negli occhi e lo vidi sorridere come un bambino.
Un attimo dopo ci stavamo baciando. L'attesa di quel bacio fu tanto grande quanto lo era il piacere in quel momento. Zayn mi stringeva forte e io stringevo lui mentre ci baciavamo. Finalmente non avevo più quel peso sullo stomaco che mi impediva di vivere serenamente.
"Questo significa che sei la mia ragazza spavalda?" chiese quando ci staccammo
"Si!" risposi sorridendo.
Mi prese per mano e ci avviammo verso casa.
"Belle" sentii un sussurro e mi guardai intorno.
Dall'altro lato della strada c'era Liam con uno zaino in spalla e un sorriso in volto. Lo guardai interrogativa e lo vidi indicare le mani mie e di Zayn cogiunte, mi fece segno dell'ok e sorrise facendo ciao con la mano. Gli sorrisi anche io salutandolo, subito dopo sparì. Sapevo che quello era un saluto, se ne stava andando ma mi andava bene. Eravamo felici entrambi, sapevo che lui non era arrabbiato che me e lui sapeva che non lo avrei mai dimenticato. Mi voltai a guardare Zayn e lui ricambiò il mio sguardo avvicinandomi a sé.
Entrammo in casa abbracciati e notai Louis e Madison scendere le scale mano nella mano.
Guardai Louis con un sopracciglio alzato e lui sorrise facendomi intuire tutto.
"Oggi è una bella giornata" disse Zayn ridacchiando
"Bellissima" rispose Louis senza però capire il riferimento a noi.
Non avevo idea di come dirglielo ma avevo intenzione di farlo d'avanti a tutti dato che proprio in quel momento stavano entrando dalla porta sul retro anche Niall e Mona.
"Che fine ha fatto Harry?" Chiesi guardandomi intorno.
"Eccomi, chi mi vuole?" Chiese
"Vieni qui" dissi guardando verso la veranda
"Dimmi" rispose
Guardai Zayn e sorrisi.
"Ecco" iniziai
"Io e Isa stiamo insieme" disse Zayn battendomi sul tempo.
Lo guardai a bocca aperta e mi girai subito verso gli altri solo per vedere i loro occhi sgranati.
Un secondo dopo i volti sbalorditi si riempirono di gioia.
"Cosa?" Chiese Harry sorridendo e venendoci in contro.
"Ma quando? Cosa?" Chiese
"Sta calmo. Stamattina" dissi sorridendo come poche altre volte avevo fatto.
Guardai Louis e lo vidi annuire.
"Anche io e Madison abbiamo un annuncio importante" guardo la ragazza che annuì.
"Anche noi stiamo insieme" disse sotto gli occhi sbalorditi degli altri.
 
"Harry amore manchi solo tu" dissi andandogli incontro dopo pranzo.
"Io sono uno spirito libero, dovresti saperlo" mi disse abbracciandomi.
"Isa tu non sai quanto sono felice per te" disse quando ci staccammo.
"Grazie di avermelo presentato" dissi ridendo.
"Isa devo parlarti" disse Louis interrompendoci.
"Dimmi"
"In privato" rispose
"Cosa?" Iniziò Harry "da quando avete dei segreti con me?"chiese offeso.
"Da adesso" rispose Louis "vieni" disse poi facendomi segno con la mano.
Lo seguii e salimmo le scale per andare in camera sua.
Quando entrammo chiuse la porte e si sedette sul letto facendo un po' di spazio anche per me.
"Dimmi" dissi impaziente.
"Ecco, mi chiedevo se tu avessi detto a Zayn" si fermò.
"Se io avessi detto cosa?" Chiesi non capendo.
"Il fatto di" si fermò di nuovo ma stavolta proseguì "del bambino. Di James" disse sospirando.
Mi paralizzi sul posto.
"No, io... non ci ho pensato" dissi sbiancando.
"Lo immaginavo. Io credo che dovresti dirglielo"
"E come faccio?" Chiesi sconvolta "io l'ho detto solo a te. Non lo sanno neanche Harry e Niall"
"Isa lo so. Ma credo che Zayn debba sapere una cosa del genere. Non credi anche tu?"
Annuii. Sapevo he era la cosa giusta ma non avevo idea di come dirglielo. Era una cosa troppo importante, una cosa che richiedeva uno sforzo troppo grande per me.
Mi alzai scendendo in salotto e vidi Zayn e Harry giocare insieme.
Sentii una mano sulla mia spalla, mi girai e vidi che era Lou che mi aveva seguita.
"Puoi farcela" mi sussurrò.
Mi avvicinai ai ragazzi ma la voce sembrava non voler uscire. Mi girai di nuovo verso Louis che mi invitava a chiamarlo.
"Zayn" dissi con un filo di voce, forse sperando che non mi sentisse, sfortunatamente ciò non accadde.
"Si?" Chiese alzando il capo.
"Puoi venire un attimo? Devo dirti una cosa" dissi
"Di nuovo?" Chiese Harry "prima con Lou e ora con Zayn" sbuffò.
Gli sorrisi e lui guardandomi capì che qualcosa non andava, infatti mi guardo in modo strano.
Lo ignorai e feci segno a Zayn di seguirmi in giardino.
"Qualcosa non va?" Chiese guardandomi preoccupato.
"Ecco io… devo dirti una cosa" dissi iniziando ad agitarmi.
Zayn notò il mio nervosismo e mi disse di dirmi ciò che dovevo dire senza girarci intorno. Ci sedemmo su una delle sedie a sdraio a bordo piscina e dopo un gran sospiro gli raccontai tutto.
"Zayn mi dispiace non avertelo detto prima ma… io non mi sentivo pronta" dissi piangendo.
Contrariamente a quanto pensavo Zayn non si arrabbiò anzi mi abbracciò fortissimo dicendomi di non piangere.
"Shh, va tutto bene" continuava a ripetere.
Mi asciugò le lacrime baciandomi la fronte.
"Non sei arrabbiato?" Chiesi
"Perché dovrei? Una cosa del genere non è facile da dire" disse comprensivo.
"Lo sa qualcun altro?" Mi chiese dopo
"Solo Louis" dissi sospirando "volevo dirlo anche agli altri ma non ho mai avuto il coraggio. Louis lo ha saputo solo il mese scorso è un segreto che mi tengo dentro da quasi 3 anni"
"Va tutto bene" mi disse "se vuoi dirglielo adesso io devo andare a ritirare alcune carte per il congedo, così vi lascio soli" disse accarezzandomi i capelli.
"Si" dissi per poi entrare in casa.
Vidi subito Louis e annuii per fargli capire he avevo fatto e mi sorrise.
"Niall, Harry potete scendere un secondo? Devo dirvi una cosa" gridai verso le scale sperando che non fossero usciti.
"Vuoi dirlo a tutti?" Chiese Louis
"È arrivata l'ora" dissi
"Secondo te come la prenderanno?" Mi chiese
"Non bene quanto Zayn. Ci resteranno malissimo sapendo che ho tenuto questo segreto per 3 anni"
"Quale segreto?" Chiese Niall aggrottando la fronte guardando subito dopo Harry che era confuso quanto lui.
"Sediamoci sul divano" dissi avviandomi.
Quando finii di raccontare tutto lessi la delusione negli occhi di entrambi.
"Perché non me lo hai detto prima?" Chiese Harry alzandosi di colpo.
"Io" non mi fece finire
"Tu cosa?" Gridò lanciando a terra il vado che stava sul tavolino tra il divano e le poltrone.
Provai a risponderlo ma stava già uscendo furioso dalla porta.
Guardai Niall e vidi che si stava alzando anche lui.
"Niall" lo chiamai.
Alzò una mano facendomi capire di non voler vedermi ne sentirmi e salì le scale lasciandomi sul divano.
Mi abbassai a raccogliere i fiori caduti dal vaso, fortunatamente non si era rotto. Louis si alzò dalla poltrona per aiutarmi e dopo aver rimesso a posto mi abbracciò stringendomi forte.
"Gli passerà" disse accarezzandomi "più tardi ci parlo anche io. Va bene?"
Annuii ringraziandolo.
"So che ci sono rimasti male ma perché non capiscono quanto è stata dura per me?" Dissi singhiozzando
"Lo capiranno. Adesso sono solo troppo delusi e arrabbiati. Non preoccuparti. Adesso vai in camera tua e riposati" disse premuroso.
Feci come mi disse. Adoravo Louis era sempre così dolce.
Mi misi a letto e nel giro di pochi minuti mi addormentai.
Quando mi svegliai avevo sete così mi alzai per bere dato che sulla scrivania vera la mia bottiglia d'acqua. Uscii dalla mia stanza e sentii dei rumori provenire dalla stanza di Harry. Lo vidi intento a lanciare una pallina contro il muro: era arrabbiato.
"Harry" dissi entrando.
"Cosa vuoi?" Rispose scontroso
"Parlarti" dissi sospirando
"Adesso? Avresti dovuto farlo 2 anni fa" mi rispose
"Harry per favore" lo supplicai
"Isa cosa?" Lanciò la pallina violentemente contro il muro facendomi sobbalzare "cosa vuoi?" Gridò arrabbiato.
"Io non me la sentivo. Non volevo dirlo a nessuno volevo tenerlo per me. Era l'unica cosa che mi era rimasta e avevo persa i anche quella. Harry io non ce la facevo" gridai in risposta piangendo
"Avresti potuto chiedere aiuto. Noi ci saremmo stati!" Esclamò gridando ancora più forte.
"Perché non capisci?" Chiesi stanca
"Sai che con me puoi parlare e non l'hai fatto, quindi dimmi cosa direi capire?"
"Dovresti capire che io non ero in me non capivo ciò che facevo e con il tempo la verità mi pesava sempre di più e non sapevo come dirla. Lou l'ha scoperta per caso te l'ho spiegato prima e per me è stato difficilissimo dirglielo ma mi ha capita. Perché non puoi fare lo stesso tu?" Chiesi
"Posso farlo ma mi dispiace che tu non mi abbia detto nulla" disse avvicinandosi e alzandomi il volto.
"Isa ti voglio bene" disse dandomi poi un bacio in fronte e stringendomi forte.
Dopo un attimo Niall sbucò dalla porta e mi sorrise.
"Scusa" disse pla mente prima di unirsi all'abbraccio.
La sera dopo cena Zayn tornò a casa e tutti insieme decidemmo di vedere un film.
"Credo proprio di amarti" mi sussurrò Zayn all'orecchio.
"Credo proprio di amarti anch'io" dissi baciandolo.
"Ah l'amore" disse Louis facendo i ridere tutti.
È così anch'io trovai la felicità.
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Salvee, ebbene siamo arrivati alla fine di questa storia. Isa ha, diciamo, avuto la  benedizione di Liam e ora grazie a Zayn e ai suoi amici ha finalmente trovato la felicità.
Spero la storia vi sia piaciuta e ringrazio chi l'ha seguita.
-Elli

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