Canzoni di Grimilde Deveraux (/viewuser.php?uid=847303)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Jean e Dorothée – Every breath you take ***
Capitolo 2: *** Adam e Kassie – All my loving ***
Capitolo 3: *** François e Amélie – The way it was ***
Capitolo 4: *** Dorian e Victoire - Invincible ***
Capitolo 5: *** Serge e Arianne –Neutron Star Collision ***
Capitolo 1 *** Jean e Dorothée – Every breath you take ***
Every breath
you take
Every move you make
Every bond you break
Every step you take
I'll be watching you
La musica arrivava soffusa da una
porta in fondo al
corridoio, sembrava quasi provenire da un sogno…presa da un
innato moto di
curiosità Dorothèe percorse la strada che la
separava dalla porta spingendola
piano per vedere all’interno e restò immobile.
Every single day
Every word you say
Every game you play
Every night you stay
I'll be watching you
Si sentiva sempre un po’
stupido ad allenarsi con Every breath you
take a tutto volume, ma quella
canzone l’aveva sempre aiutato a
riflettere e in quel momento ne aveva decisamente bisogno!
Erano passati solo un paio di
giorni da quando quella
Dorothée era arrivata e il suo mondo era stato capovolto: se
prima moriva dalla
voglia di tornare a Parigi a sfogare la sua rabbia in quegli stupidi
incontri
di boxe, adesso la sola cosa che voleva era incrociare ancora lo
sguardo di
quell’angelo bruno, rivedere ancora i suoi occhi di zaffiro,
baciare quelle
labbra di pesca e vedere le sue guance tingersi di rosso come due
ciliegie
mature.
Cercando di svuotare la mente prima
di farsi prendere
dall’eccitazione e correre a cercarla per fare qualcosa di
cui sicuramente poi
si sarebbe pentito Jean continuò a tirare pugni al sacco, in
fondo la boxe
aveva sempre funzionato: con la rabbia, con il dolore perché
non doveva funzionare
anche con l’eccitazione?
O can't you see
You belong to me
How my poor heart aches with every step you take
Ma quello era davvero Jean-Paul?
Cioè certo che era
lui, che domande stupide si stava facendo?!
Sbirciò ancora il
ragazzo che, accompagnato dalla roca
voce del front man dei Police stava colpendo quel sacco come se avesse
davanti
il suo peggior nemico; si sentiva una sciocca a restare lì
immobile a guardarlo
come se non avesse mai visto un uomo in vita sua, ma in un certo senso
era
così…non aveva mai visto un uomo come Jean-Paul
Atelier in vita sua!
Incapace di distogliere lo sguardo
rimase immobile a
guardare quella schiena nuda con i muscoli che si tendevano ad ogni
colpo delle
sue braccia, rimase a guardare le sue spalle ampie con qualche piccola
cicatrice, forse ricordo di qualche scontro con i Girondini come le
aveva
spiegato Adam; dio ma possibile che alla sua età
doveva…poi passandosi una mano
sul viso cercò di non ridere: lei aveva sedici anni! Aveva
tutto il diritto di
comportarsi come un’adolescente in piena crisi ormonale!
Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I'll be watching you
L’ultimo pugno con cui
colpì il sacco fu così forte
che fece tintinnare la corda che lo teneva ancorato al soffitto, bene
ora che
si era sfogato poteva andare a farsi una doccia, fredda ovviamente
giusto per
non sbagliare…si voltò alla ricerca del suo
asciugamano e un delicato profumo
di miele gli invase le narici annullando ogni altro
senso…amava quel profumo,
gli ricordava le tazze di latte caldo e miele che sua nonna gli
preparava da
bambino quando era malato, gli ricordava i baci di sua madre poco prima
di
metterlo a dormire, quel profumo lo faceva stare bene.
Poi sentendosi osservato
alzò gli occhi verso la porta
e rimase impalato: lei era lì, avvolta dal suo incantevole
profumo e con
quell’espressione sorpresa che le avrebbe levato a suon di
baci!
Since you've gone I been lost without a
trace
I dream at night I can only see your face
I look around but it's you I can't replace
I feel so cold and I long for your embrace
I keep crying baby, baby please!!!
In silenzio lo vide passarsi
l’asciugamano attorno al
collo, poi piano, lentamente, quasi fosse un leone che si sta godendo
il
piacere della caccia, lo vide avvicinarsi a lei: le gambe tornite
nascoste dai
pantaloni grigi, la tartaruga messa in evidenza dalla vita stretta e
dal sudore
che scivolava oltre l’elastico della tuta facendole
immaginare quale immenso
tesoro poteva nascondersi lì sotto…
Involontariamente
abbassò gli occhi e vide la fin
troppo evidente risposta alle sue domande mentre lui continuava piano
ad
avvicinarsi.
Dorothée
indietreggiò di alcuni passi, ma poco dopo si
trovò con le spalle contro la porta e gli occhi incatenati a
quegli smeraldi
luminosi.
Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
Era davvero bellissima,
più la guardava e più sentiva
le mani prudergli dal desiderio di toccarla, più lei lo
guardava con quella
bocca schiusa e quegli occhi scuriti dal desiderio e più gli
veniva voglia di
cancellare la già breve distanza tra di loro per assicurarsi
che quelle labbra
fossero davvero così dolci come immaginava…
<< Non volevo
disturbare >> mormorò lei
piano chinando il capo:<< Non mi hai disturbato, non mi
da fastidio se
resti quando mi alleno >> le disse piano per poi
aggiungere con un
sorriso:<< Se vuoi ovvio >> lei scosse il
capo come a voler
cancellare un pensiero dalla mente:<< Non è
bello spiare le persone. Mi
dispiace >> poi girandosi di fretta cercò la
maniglia della porta
scappando lungo il corridoio.
Jean rimase lì per un
attimo cercando di ricordarsi
tutti i motivi per cui non poteva correrle dietro ed avere quello che
entrambi
volevano…
Arriverà
quel giorno, arriverà e finalmente sarai mia,
ma fino ad allora…la canzone si
concluse con le ultime parole di Sting
I'll be
watching you
Sì
mia dolce signorina Girard, fino a quel giorno io
ti guarderò…
|
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Capitolo 2 *** Adam e Kassie – All my loving ***
Close your eyes
and I'll kiss you,
Tomorrow I'll miss you,
Remember I'll always be true.
Mentre si sedeva
alla scrivania rivide davanti agli occhi quel suo primo incontro con
Kassandra,
rivide il suo sorriso estasiato mentre con la mano sfiorava la
carenatura della
R1, dio per un attimo era stato geloso perfino della sua moto! Per un
attimo
aveva sognato di avere quella mano sul petto e di essere lui quello che
la
signorina Brooks stava accarezzando con tanta reverenza.
Alla fine non ce
l’aveva fatta e cercando di ritrovare un tono di voce calmo
si era avvicinato
con un sorriso dando inizio a quel tango meraviglioso che
l’aveva condotto tra
le braccia dell’amore della sua vita.
And
then while I'm away,
I'll
write home everyday
and I'll send all my loving to you.
Stesa
sul letto con il cuscino a soffocare i singhiozzi Kassie
cercò di cancellare
quel meraviglioso pomeriggio e quei baci mozzafiato, dio come poteva
essere
stata così stupida? Come poteva essersi illusa fino a quel
punto con uno che
conosceva solamente da due giorni? Anzi anche meno se non si contava il
loro
primo incontro! Sapendo bene che presto Alden sarebbe andato a
controllare come
stava decise di darsi una calma, prese il lettore mp3 e mettendosi le
cuffie
cercò la sua canzone preferita: quando la voce di Paul
McCartney le accarezzò
le orecchie inondandole l’anima di calore si calmò
un po’, aveva solo bisogno
di tempo. Anche se per poco quell’uomo le aveva sconvolto la
vita e lei ora
doveva solo avere del tempo per dimenticarlo e leccarsi le ferite.
Stesa sul
letto con il cuscino a soffocare i singhiozzi
Kassie cercò di cancellare quel meraviglioso pomeriggio e
quei baci mozzafiato,
dio come poteva essere stata così stupida? Come poteva
essersi illusa fino a
quel punto con uno che conosceva solamente da due giorni? Anzi anche
meno se
non si contava il loro primo incontro! Sapendo bene che presto Alden
sarebbe
andato a controllare come stava decise di darsi una calma, prese il
lettore mp3
e mettendosi le cuffie cercò la sua canzone preferita:
quando la voce di Paul McCartney
le accarezzò le orecchie inondandole l’anima di
calore si calmò un po’, aveva
solo bisogno di tempo. Anche se per poco quell’uomo le aveva
sconvolto la vita
e lei ora doveva solo avere del tempo per dimenticarlo e leccarsi le
ferite.
Stesa
sul letto con il cuscino a soffocare i singhiozzi
Kassie cercò di cancellare quel meraviglioso pomeriggio e
quei baci mozzafiato,
dio come poteva essere stata così stupida? Come poteva
essersi illusa fino a
quel punto con uno che conosceva solamente da due giorni? Anzi anche
meno se
non si contava il loro primo incontro! Sapendo bene che presto Alden
sarebbe
andato a controllare come stava decise di darsi una calma, prese il
lettore mp3
e mettendosi le cuffie cercò la sua canzone preferita:
quando la voce di Paul McCartney
le accarezzò le orecchie inondandole l’anima di
calore si calmò un po’, aveva
solo bisogno di tempo. Anche se per poco quell’uomo le aveva
sconvolto la vita
e lei ora doveva solo avere del tempo per dimenticarlo e leccarsi le
ferite.I'll
pretend that I'm kissing
the lips I am missing,
and hope that my
dreams will come true.
Sì, così
doveva
andare bene…in fondo doveva convincerla a dargli una seconda
possibilità, non
era solo per la Torre d’avorio, solo per la loro promessa,
era per sé stesso
che lo faceva, per la sua vita e la sua sanità mentale!
Già perché se
Kassandra non fosse tornata presto tra le sue braccia lui sarebbe
impazzito…ripensando a quel meraviglioso pomeriggio e a quei
baci al porto il
suo cuore fece una capriola, dio era bastato così poco per
sciogliere le sue
difese? Era bastato qualche bacio da un angelo dagli occhi e i capelli
scuri
per far capitolare l’erede di Louis Antoine Saint-Just? Dio
che cosa ne era
dell’integerrimo Arcangelo che era stato fino a poco prima?
Ridendo acidamente
di sé stesso guardò la foto dei suoi genitori che
aveva sulla scrivania dove
Denis e Violet poco più che maggiorenni si abbracciavano
felici:<< Grazie
papà…davvero tante grazie, ma non potevi
lasciarmi qualcos’altro in eredità a
parte un cuore che ragiona per conto suo? >> non ce
l’aveva davvero con
suo padre dal momento che se era arrivato dov’era lo doveva
proprio alla sua
straordinaria somiglianza con il genitore, ma ora si trovava ad un
bivio e
avrebbe tanto voluto avere accanto il suo papà per sapere
che direzione
prendere.
Intanto McCartney
andava avanti a cantare e al sua mente tornò a ripensare a
Kassandra, dio era
peggio di un’ossessione!
And then while I'm away,
I'll write home everyday,
and I'll send all my loving to you.
Quando la canzone
finì Kassie si ritrovò a guardare il soffitto
dove brillavano ancora le stelle
luminose che suo padre vi aveva attaccato quando lei era bambina e
aveva
passato una fase d’amore e ossessione per
l’astronomia, ognuna di quelle stelle
era posizionata in modo da ricordare le costellazioni, alzando poi gli
occhi
sulla sua preferita: Orione, ripensò a quando da bambina se
ne stava in
giardino con suo padre a guardare il cielo mentre lui le spiegava le
varie
leggende legate alle stelle e alle figure che
rappresentavano…non si era mai
sentita così bene come in quel momento, non si era mai
sentita così al sicuro
come quando il suo papà la teneva tra le braccia…
Colpita da un
fulmine a ciel sereno Kassie si morse il labbro mettendosi seduta sul
letto
come se avesse preso la scossa: anche quel pomeriggio con Adam si era
sentita
allo stesso modo, quando lui l’aveva presa tra le braccia su
quella dannata
barca per portarla al largo dell’Hudson si era sentita in
Paradiso, per non
parlare poi di quel bacio meraviglioso…ci sarebbe voluto
più tempo del previsto
per guarire, ne era certa; ma poi lei voleva davvero guarire?
All my loving, I will send to you,
All my loving darling I'll be true.
|
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Capitolo 3 *** François e Amélie – The way it was ***
<>
e Dorian gli si avvicinò
nella palestra della scuola allestita come salone per il party del dopo
teatro
organizzato e riservato solamente agli studenti:<> Dorian si tolse la giacca del suo
costume da Cappellaio
Matto appoggiandola su una sedia:<> François fece spallucce sconsolato
tornando a guardare la ragazza
che teneva in mano il suo cuore:<> Dorian sorrise:<> <>
<< Andiamo Frankie
non puoi davvero andare avanti
così! >> e Dorian gli si avvicinò
nella palestra della scuola allestita
come salone per il party del dopo teatro organizzato e riservato
solamente agli
studenti:<< Che cosa dovrei fare Ian? Non posso andare da
lei e dirle:
“Sai Lia è da quando andiamo alle elementari che
sono innamorato di te, non è
che per caso mi ami anche tu?” Sarei patetico!
>> Dorian si tolse la
giacca del suo costume da Cappellaio Matto appoggiandola su una
sedia:<< Beh magari non proprio in questi termini, ma
puoi invitarla ad
uscire, sono sicuro che Amélie non ti dirà di no
>> François fece
spallucce sconsolato tornando a guardare la ragazza che teneva in mano
il suo
cuore:<< So anche io che mi dirà di
sì, ma non per il motivo che credi tu,
per lei è come uscire con il suo migliore amico
>> Dorian
sorrise:<< Ma tu sei il suo migliore amico Frankie
>> << Purtroppo
sono solo quello >>
I drove through
the desert
last night
I carried the weight of our last fight
Elvis singing “don’t be cruel”
And I wonder if you feel it too
It’s like we’re going under
Amélie si
voltò sentendo la musica che usciva dalle casse
dell’impianto stereo, era una canzone di Killers se non
ricordava male, probabilmente Dorian
doveva aver messo mano alla console dal momento che il fan numero uno
del
gruppo era lui; continuando a muovere gli occhi per la sala Lia
tornò alla
ricerca di una giacca di velluto blu e una chioma di capelli castano
scuro che
moriva dalla voglia di avere vicino.
<< Ehi cerchi
qualcuno splendore? >> una
risata cristallina le uscì dalle labbra mentre uno dei suoi
migliori amici le
faceva un elegante baciamano:<<
Dorian…è opera tua? >> lui sorrise
sapendo
bene che lei si stava riferendo alla musica:<< Beh
qualcuno doveva pur
convincere quell’impiastro di dj a togliere quella
melensaggine orrenda >>
Lia rise:<< Sei tremendo >> lui rise a sua
volta con quel ghigno alla
Atelier che gli si apriva sulla faccia, poi vedendo che Lia muoveva
veloce gli
occhi tra la folla aggiunse muovendo la testa indicando un punto alle
spalle di
lei:<< Lui è là >>
Lia si voltò si scatto e il suo cuore mancò un
battito quando lo vide:<< Come sapevi che…
>> ma Dorian sorridendo la
fece voltare in direzione di François che si stava
avvicinando piano:<< Siete
come due poli di una calamita, vi attirate a vicenda >>
Somewhere outside the lonely
Esmeralda county line
The question of my heart came to my mind
Non riusciva a smettere di
guardarla, qualsiasi cosa
fosse successa in quel momento per lui contavano solo gli occhi blu di
Lia che
lo guardavano come se lo vedessero per la prima volta; fissando gli
occhi nei
suoi avanzò piano nella sala sotto le luci da discoteca
incurante dei corpi sudati
e appiccicati che ballavano, ma i loro compagni, forse accorgendosi
dell’atmosfera che si era creata, si aprirono in due ali per
lasciargli via
libera.
Erano a poche decine di metri,
ormai non c’era più
nessuno tra di loro; solamente Lia, anche lei ancora vestita da Alice,
a pochi
passi da lui con quel suo meraviglioso sorriso stampato in faccia.
If I go on
With you by my side
Can it be
The way it was
When we met
Did you forget all about those golden nights?
Erano a poche decine di metri,
ormai non c’era più
nessuno tra di loro, solamente François che avanzava piano
verso di lei
divorandola con quello sguardo da serpente ammaliatore.
Lia si rese appena conto dei loro
compagni intorno a
loro che li guardavano e bisbigliavano, Frankie era uno dei ragazzi
più
popolari della scuola e lei non era certo la reginetta del ballo, forse
per
quello destavano tanto interesse…ma poi le importava
davvero? Le interessava
cosa pensassero quei pettegoli quando l’uomo che amava le
stava venendo
incontro come nel più perfetto dei film d’amore?
Maybe a thief stole your heart
Or maybe we just drifted apart
I remember driving
In my daddy’s car to the airfield
Blanket on the hood, backs against the windshield
Back then this thing was running on momentum, love and trust
That paradise is buried in the dust
Orami erano a pochi passi, erano ad
un soffio e, quasi
fosse quello che aspettava da tutta la sera, François
allungò la propria mano prendendo
quella di Amélie e guardandola sorridendo:<<
Vuoi ballare con me
Lia? >> lei sorrise e si avvicinò quel poco
che bastava per prenderlo per
mano e sentire il calore del suo respiro, poi senza aspettare che la
canzone
finisse François la strinse a sé cominciando a
muoversi piano.
Certo non era la sdolcinata canzone
romantica che
sognava per la sua dichiarazione, ma in fondo era anche
meglio…
<< Sei stata
fantastica stasera Lia,
davvero >> lei alzò il viso verso il suo con
un sorriso:<< Anche tu Lapin
Blanc >> solo a quelle parole
Frankie si ricordò di avere ancora in testa quelle stupide
orecchie da coniglio
e fermandosi alzò una mano per togliersele e lanciarle
chissà dove in modo da
non vederle più, ma la mano di Amélie sulla sua
lo fermò.
If I go on
With you by my side
Can it be
The way it was
When we met
Did you forget all about those golden nights?
Quando lo vide allungare una mano
per togliersi le
orecchie alzò la sua per fermarlo; sì era stupido
da pensare, ma non voleva che
lui le togliesse, era bellissimo anche con quelle ridicole orecchiette
e poi le
facevano tenerezza, le ricordavano che solo un paio d’ore
prima sul palco
dell’aula magna avevano recitato insieme, era un bel ricordo
che non era ancora
pronta a veder cancellato:<< Lia, sono ridicolo
>> le ricordò Frankie
con un sorrisetto acido:<< Non sei
ridicolo…sei carino >> bisbigliò
poi
con un caldo sorriso e di nuovo lui fece quella smorfia acida che lo
faceva
assomigliare tanto a Dorian nonostante i due cugini fossero diversi
come il
giorno e la notte.
All of our plans have fallen
through
Sometimes a dream, it don’t come true
Darling!
Darling!
Sei
carino…dio
adesso era anche peggio, che diavolo era un
cucciolo? Poi però chinando gli occhi a guardare quelli di
Amélie vide che
quelli di lei brillavano di una strana luce, quasi
che…doveva accertarsene
prima di fare qualcosa di irrimediabilmente stupido:<< Ti
sembra il caso
di dire una cosa del genere? Sono un uomo Lia, offendi il mio amor
proprio
così… >> lei rise piano contro la
sua spalla:<< Non mi interessa il
tuo amor proprio, tu sei mio e sei il mio Lapin
Blanc >> il cuore di François
mancò un battito: Amélie si era accorta
di quello che aveva appena detto? Tu sei
mio…dio erano ancora meglio di quello che si era
immaginato.
Incapace di aspettare ancora le
mise un dito sotto al
mento facendole alzare il viso verso il suo:<< Non
chiamarmi più Lapin
Blanc Lia o dovrò vendicarmi >>
Amélie lo guardò sfidandolo
apertamente:<< Non ne saresti capace >> e
lui ovviamente raccolse la
sfida:<< Credi? Devo darti una dimostrazione che non
scherzo
allora >> e senza perdersi ancora in chiacchiere
chinò appena il capo
finché le sue labbra incontrarono quelle morbide di Lia in
quel bacio che, il
bambino dentro di lui lo sapeva bene, aspettava da quel lontano
intervallo
della seconda elementare!
If we go on
Can it be
The way it was
When we met
Did you forget all about them golden nights?
Ok quello decisamente non era il
suo migliore amico…o
meglio certo che era François, ma si era finalmente deciso
ad attraversare il
delicato limite che divideva la loro amicizia da quel qualcosa in
più che da
sempre giaceva sotterrato dal loro affetto quasi fraterno!
Dio nemmeno ricordava da quanto
tempo aspettava quel
bacio, forse da sempre o forse dall’inizio della recita
quando se lo era
trovato davanti bellissimo anche con quel costume che su chiunque
sarebbe
sembrato ridico e che su di lui invece lo rendeva ancora più
magnifico.
Con le mani appoggiate sulle sue
spalle scese piano
lungo il velluto della giacca per poi risalire ancora in quella lenta
carezza,
lo sentì sospirare contro le sue labbra, ma sembrava non
avere alcuna fretta di
interrompere quel contatto…François…il
suo François…poi scostandosi da lui come
se avesse preso la scossa si portò una mano alle labbra
sfiorandole
piano:<< Lia cosa… >> e lui la
guardò preoccupato di aver fatto la
cosa sbagliata, ma il sorriso di lei lo colmò di amore quasi
quanto le sue
successive parole:<< Era il mio primo bacio…mi
hai dato il mio primo
bacio >> balbettò poi cominciando ad
arrossire, Frankie scoppiò a ridere
tornando a prenderla tra le braccia e baciandola di
nuovo:<< Ne sono felice
e credimi tesoro, non sarà l’ultimo
>>
If I go on
With you by my side
Can it be
The way it was
My heart is true
Girl, it’s just you
I’m thinking of
Can it be the way it was?
Mentre i due piccioncini si
godevano la loro tanto
agognata felicità il loro Cupido se ne stava accanto alla
pedana del dj con in
mano un bicchiere di Coca Cola lievemente corretta e un gran sorriso
stampato
in faccia…poi accorgendosi che la canzone era quasi giunta
alla fine si voltò
verso il malcapitato disc-jockey:<< Ehi Montague, rimetti
quella
canzone >> l’altro annuì
vigorosamente:<< Certo Dorian >>
Atelier sorrise e cominciò a riascoltare The
way it was mentre i suoi migliori amici ballavano persi nel
loro amore.
Maybe
a thief stole your heart
|
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Capitolo 4 *** Dorian e Victoire - Invincible ***
Follow through
Make your dreams come true
Don't give up the fight
You will be alright
Cause there's no one like you in the universe
Oryon…più ci
pensava e più
quel nome gli dava sui nervi, maledizione che cosa gli stava
succedendo? Era un
fottutissimo genio con una memoria eidetica e un quoziente intellettivo
di
molto superiore alla norma!
Aveva ventiquattro anni e due
lauree in informatica
che certificavano le sue ineguagliabili abilità con la
tastiera in mano e lui,
Dorian Jean Atelier, CEO dell’azienda di famiglia, lui RigelGrey, hacker a tempo perso, si
ritrovava messo all’angolo da
questo anonimo pivellino uscito dal nulla? Dio quanto lo rendeva
nervoso,
avrebbe scoperto chi diavolo era quell’Oryon e
gliel’avrebbe fatta pagare. Nessuno poteva
prendersi gioco
di Dorian Atelier, nessuno.
Don't be afraid
What
your mind consumes
You
should make a stand
Stand
up for what you believe
And
tonight
We
can truly say
Together
we're invincible
Don't be afraid
What your mind consumes
You should make a stand
Stand up for what you believe
And tonight
We can truly say
Together we're invincible
Victoire alzò lo sguardo
dallo schermo del portatile
mentre la canzone dei Muse che aveva nelle cuffie continuava a cullarla
lenta.
Si era messa in un bel casino, ma che cosa poteva fare? Gli ordini
erano ordini
e quelli del suo capo erano estremamente chiari:“RigelGrey, devi distruggerlo. Non importa con quale
mezzo, ma fallo
fuori”
Si sentiva un po’ sleale
a fare ad un altro hacker
quello che non avrebbe mai voluto fosse fatto a lei, ma non era lei a
decidere,
lei era solo una pedina, un soldato e come tale eseguiva gli ordini.
Bevve un sorso del succo che aveva
davanti e poi tornò
a guardare lo schermo dove un’icona le segnalava
l’arrivo di una mail.
During the struggle
They will pull us down
But please, please
Lets use this chance
To turn things around
And tonight
We can truly say
Together we're invincible
Sì, d’accordo,
lui non era il tipo da minacce o roba
simile, ma era giunto al limite, doveva venire a capo di quella storia
o per lo
meno scoprire chi diavolo si nascondeva dietro quel dannatissimo nome!
Oryon…era fastidioso
anche pensarlo, sembrava la sua
patetica imitazione dal momento che Rigel era la stella più
brillante della
costellazione di Orione e in un certo qual modo quel nome lo faceva
sentire un
po’ inferiore a quel tizio misterioso e lui di certo non si
sarebbe mai
abbassato ad essere secondo a nessuno! Sorrise fra sé e
sé mentre premeva il
tasto di invio della mail, Frankie aveva ragione: avrebbe dovuto fare
qualcosa
per il suo narcisismo, cominciava a dare fastidio anche a lui!
Do it on your own
It makes no difference to me
What you leave behind
What you choose to be
And whatever they say
Your souls unbreakable
“Pensi
davvero
di poter fare qualcosa contro di me? Pensi davvero di poter giocare con
il
fuoco senza scottarti? È bello nascondersi dietro ad un nome
e una tastiera, è facile,
ma è anche da codardi. Fatti vedere, fammi vedere la tua
faccia così potremo
giocare ad armi pari. R.”
non aveva bisogno di sapere chi
fosse l’R
misterioso del messaggio anche se la mail non recava il mittente,
c’era un solo
uomo al mondo che aveva interesse a sfidarla, tentata dal rispondergli
per le
rime Victoire fece per cominciare a digitare la risposta quando una
voce roca
alle sue spalle la fece sobbalzare:<>
lei si voltò piano spaventata poi i suoi occhi incrociarono
quelli di ghiaccio
dell’adone biondo e muscolo che stava in piedi dietro di lei,
fece per aprire
bocca ma il ghigno e le successive parole di lui glielo
impedirono:<< Ciao
Oryon >>
During the struggle
They will pull us down
But please, please
Let use this chance
To turn things around
And tonight
We can truly say
Together we're invincible
Ok decisamente quello non se lo
aspettava! A dire il
vero erano due le cose che non si aspettava, ma il fatto che la ragazza
davanti
a lui che lo guardava con quei due occhioni spalancati fosse il suo
fastidioso
problema in quel momento aveva la precedenza su tutto il
resto:<< Che
cosa? >> domandò lei cercando di fingere
indifferenza, ma la sua prima
reazione gli aveva fatto capire di non aver sbagliato e poi il suo
localizzatore non falliva mai e la mail che aveva mandato era arrivata
a quel
portatile, poteva ancora vederla aperta sullo schermo.
<< Ho detto ciao,
Oryon >> le ripeté calmo
sedendosi davanti a lei e chiudendo il portatile come se fosse stato il
padrone
del mondo:<< Chi diavolo è lei?
>> il suo ghigno si fece ancora più
soddisfatto:<< Quello che stai cercando di distruggere
bambolina >>
Together we're invincible
No! Non poteva essere vero! Quella
specie di dio greco
con il viso da angelo non poteva essere il famigerato RigelGrey, quello
non
poteva essere il più famoso e abile hacker in circolazione,
doveva avere sì e
no la sua età o un paio di anni in più, non era
possibile che lui fosse chi
pensava lei, soprattutto per il fatto che lui era troppo bello e troppo
affascinante per essere uno dei miglior nerd in circolazione.
Tuttavia le conveniva stare al
gioco e vedere dove
questo la portava:<< Ti immaginavo diverso
>> commentò cercando di
ostentare noncuranza e nascondendo la bocca dietro al suo
bicchiere:<< Ho
deluso la tua immaginazione per caso? Ti aspettavi il classico sfigato
brutto e
con gli occhiali che avresti schiacciato in poche e semplici mosse?
>> poi
guardandola con quegli occhi affilati come l’acciaio aggiunse
mellifluo:<< Spiacente di deluderti bambolina ma questo
è un gioco che non
ho intenzione di perdere >>
During the struggle
They will pull us down
Please, please
Let use this chance
To turn things around
And tonight
We can truly say
Together we're invincible
Vic lo guardò alzarsi
dal tavolo e allontanarsi
lasciandola sola con quella tremenda sensazione di aver iniziato
qualcosa che
non sarebbe stata in grado di finire, incapace di trattenersi si
voltò
cercandolo tra la folla, era impossibile non notarlo: le spalle ampie,
la sua
altezza e i capelli biondi che rilucevano al sole del pomeriggio lo
rendeva
facilmente riconoscibile…RigelGrey non era esattamente come
se lo era
aspettato, anzi non era per niente come se lo immaginava e questo
complicava
decisamente le cose!
Ripensò alle voci che
giravano su quel tizio e pensò
che non aveva possibilità: Rigel era un mago nel suo campo e
le aveva appena
dichiarato guerra, era finita.
Una stretta alla bocca dello
stomaco la fece riflettere
di nuovo, ancora quell’orrenda sensazione di trovarsi dalla
parte sbagliata
della barricata, avere Rigel come avversario l’avrebbe
distrutta in poco tempo,
averlo come alleato invece…Vic ne era sicura: Oryon e RigelGrey insieme
sarebbero stati una forza della natura, insieme sarebbero diventati,
proprio
come cantava Bellamy, invincibili.
Together we're invincible
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Capitolo 5 *** Serge e Arianne –Neutron Star Collision ***
I
was searching
you
were on a mission
then our hearts combined
like a
neutron star collision
Serge si lasciò cadere
sul divano del soggiorno guardando Aria che, quasi
non ci credesse ancora, stava rimirando la sua fede nuziale
giocherellandoci
con un dito:<< Guarda che non sparirà se non
la guardi per un
minuto >> le ricordò con un piccolo ghigno
degno di Jean, per tutta
risposta lei gli fece la linguaccia lasciandosi cadere accanto a lui
sul divano
in una nuvola di tulle color crema.
I have
nothing left to lose
you took your time to choose
then we told each other
with no trace of fear that…
<< Sai che quando
vuoi sei proprio un antipatico piccolo principe? >>
poi sbuffando lo guardò con l’ombra di un sorriso
sul viso:<< Mi domando
perché cavolo ti ho sposato! >> Serge rise
ancora prima che lei finisse la
frase e allungò un braccio per sfiorarle le spalle coperte
dalla stola di
pelliccia:<< Mi hai sposato perché sono un
antipatico piccolo principe, è
questo che ti piace di me >> le rammentò
saccente ricordando sempre più
suo fratello maggiore, dannazione Dorothée aveva ragione,
più Serge cresceva e
più diventava come Jean…
<< Non vantarti
troppo mio caro, non sei così irresistibile >>
amava punzecchiarlo perché entrambi sapevano che dietro
quelle sottili
frecciate era nascosto un amore vero e profondo:<< Ah
davvero? Se la metti
così allora… >> e Serge fece per
alzarsi:<< Serge, aspetta
io… >> e la mano di Aria sul suo braccio lo
bloccò, lui era un sogno così
bello e lei aveva sempre paura di perderlo se tirava troppo la corda,
se
arrivava al limite…
Our
love would be forever
and
if we die
We die together
and
lie, I said never
cause
our love would be
forever
Guardò prima la sua mano
e poi i suoi occhioni preoccupati, un caldo
sorriso gli si aprì sul viso mentre stringeva la mano della
sua sposina e le
baciava la lucida fede d’oro bianco:<< Ah la
mia paurosa mogliettina…hai
paura che scappi tesoro mio? >> lei ritirò la
mano guardandolo piccata,
dio la adorava quando faceva la permalosa a quel modo, gli ricordava
quanto lei
in realtà fosse gelosa di lui nonostante si ostinasse a
negarlo:<< Te lo
ripeto, non sei… >> ma le sue labbra si
chiusero su quelle di lei
bloccando la sua replica.
Dio sapeva ancora di fragole e
cioccolato, aveva ancora in bocca il sapore
della loro torta nuziale e, sì era strano da dire, lui
adorava le fragole
ricoperte di cioccolato!
The
world is broken
halos
fail to glisten
you
try to make a difference
Testo trovato su http://www.testitradotti.it
but no
one wants to listen
Ok amava suo marito!
Decisamente amava suo marito!
Da quando lo aveva
conosciuto Serge aveva reso magico ed indimenticabile ogni istante che
avevano
passato insieme…senza che potesse fermarlo il ricordo di
quella prima mattina
in cui lo aveva incontrato le si materializzò davanti: lo
rivide lì, bello,
alto e muscoloso come una statua greca, lo guardò di nuovo
avvicinarsi piano
con addosso quei jeans, quella felpa e quella giacca di pelle troppo
grande che
decisamente non gli rendeva giustizia.
Sembrava un qualunque
ragazzino di strada, uno come lei che aveva avuto la sfortuna di
nascere dal
lato sbagliato, ma poi lo aveva guardato meglio, aveva visto i suoi
riccioli
d’oro e quegli occhi verde scuro che sembravano gli occhi di
un cobra pronto
all’attacco…no, decisamente quello non era un
ragazzo di strada, sì certo
poteva assomigliarci ma la sicurezza con cui si muoveva e il sorriso
che le
rivolse dicevano altro; senza che potesse farci nulla, ripensando a
quell’incontro, sorrise…
Hail,
The preachers, fake and proud
their
doctrines will be
cloud
they’ll dissipate
like
snowflakes in an ocean
<< Cos’hai
da
ridere? >> le domandò guardandola negli
occhi:<< Stavo pensando al
nostro primo incontro >> anche Serge
sorrise:<< Il giorno più bello
della mia vita >> commentò poi giocherellando
con le mani di Aria
intrecciate alle sue:<< Più bello anche di
oggi? >> gli domandò
curiosa e lui annuì:<< Sì, se non
fosse stato per quella mattina non ti
avrei mai conosciuta e ora non saremmo qui…insieme
>> detestava essere
così sdolcinato, ma era il la sera del loro matrimonio,
erano nella loro casa
di famiglia – come da tradizione dal momento che sua nonna
non aveva voluto
sentire ragioni – e quindi gli era concesso anche quello!
Stringendo la mano di Aria
poi anche lui ripensò a quella mattina, era stato solo un
attimo ma ricordava
di aver pensato che lei era davvero bellissima con quel sorriso
birichino e
quegli occhi che brillavano di malizia, l’aveva lasciato
lì in mezzo alla
strada, ma lui aveva pensato a lei per tutto il giorno
finché quella sera non
l’aveva incontrata di nuovo…
Love
is forever
and
we’ll die, we’ll die together
and
lie, I say never
cause
our love could be forever
Guardandolo mentre pensava
Aria si ritrovò stupidamente a chiedersi se ne avrebbe mai
avuto abbastanza di
lui, se si sarebbe mai stancata di guardare quel suo profilo da divo,
quei suoi
occhioni smeraldo o quell’odioso ghigno che gli compariva sul
volto ogni volta
che la baciava, lo detestava da morire ma era anche la cosa che
più amava di
lui!
Prima che potesse
concludere quel pensiero il famoso ghigno fece la sua comparsa e Aria
sorrise
pensando che quell’uomo meraviglioso ed insaziabile era suo
marito, suo per
sempre!
Now
I’ve got nothing left
to lose
you
take your time to
choose
I
can tell you now without
a trace of fear
Sentendosi osservato Serge
guardò sua moglie con la coda dell’occhio e a
quello sguardo perso ed
innamorato – cosa che Aria non avrebbe mai ammesso, ne era
certo – un piccolo
ghigno gli salì alle labbra: aveva voglia di baciarla, non
che non ne avesse
avuta l’occasione in tutto il giorno o che non
l’avesse fatto, aveva solo
voglia di sentire ancora quelle morbide labbra unirsi alle
sue…ne avrebbe mai
avuto abbastanza?
Scuotendo il capo e
voltandosi verso di lei la strinse tra le braccia facendole appoggiare
la
schiena sul morbido divano mentre con le mani scorreva lungo il vestito
di raso
e tulle cercando di arrivare alle sue gambe:<< Tua nonna
non ha parlato
della camera padronale? >> gli ricordò con una
piccola risata e Serge la
guardò divertito:<< È un invito
signora Atelier? >> lei gli baciò
veloce le labbra:<< Non hai bisogno di inviti
>> lui si perse in
quegli occhi ancora per un istante e poi pensò che quella
era la loro prima
notte di nozze, che erano nella casa di famiglia e che molto
probabilmente sua
nonna aveva preparato la camera padronale solo per loro, magari anche
con
champagne e fragole coperte di cioccolato, non era il caso di sprecare
tutto
facendo l’amore con sua moglie sul divano no?
Così si alzò
in
piedi:<< Tu invece tesoro mio hai bisogno di un
invito… >> poi
sorridendo aggiunse…
That
my love will be forever
and
we’ll die
we’ll die together
Lie, I will never
<< Balla con me
Arianne >> e tendendole una mano lui la fece alzare in
piedi stringendola
a sé nell’ampio soggiorno:<< Ma non
c’è la musica >> gli
ricordò
pratica e Serge rise di nuovo:<< Quanto siamo diffidenti
signora
Atelier… >> poi prendendo in mano il
telecomando dello stereo fece partire
una canzone, l’ultima che lui aveva ascoltato la sera prima.
Aria lo guardò con un
caldo
sorriso e quando la voce di Matthew Bellamy iniziò ad
intonare Neutron Star Collision lei
si strinse
tra le braccia di suo marito.
Cause
our love will be forever
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