Ricorda le mie parole

di Butterflix2002
(/viewuser.php?uid=731898)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** "Corde che senti in una chiave" ***
Capitolo 2: *** "L'emozioni dentro noi disegnano i ricordi" ***



Capitolo 1
*** "Corde che senti in una chiave" ***


<>
Mio padre era un giovane musicista.
Conobbe mamma nel giorno del suo debutto.
 
“Ho-boè: Ciao, ecco io … Ho composto un brano per violoncello e mezzo soprano. *Intimidito* Volevo chiederti se potevi cantarlo!
Wa-nin: *Riflettendo* Uhm, sì. Però domani pomeriggio torno nella mia città … Ci vediamo domattina?”
 
Papà non aveva composto nessun brano.
Così, lo dovette fare tutto in quella notte.
E il brano non fu un granché, ma papà scrisse ugualmente il suo lavoro.
Mamma e papà furono una coppia perfetta,
profondamente innamorata.
Unita in casa, come nel lavoro.
Ma di lavoro ce n’era sempre meno, e la musica non pagava abbastanza per vivere.
Papà voleva che mamma continuasse a cantare e a continuare il suo sogno.
Nonostante la povertà, desideravano ugualmente un figlio.
Papà mi dice sempre che quel giorno è stato il più bello della sua vita.
Mamma era ammalata.
Non avevamo i soldi per mangiare, figuriamoci per le medicine.
Morì senza che potessimo far niente.
Da quel giorno non suonò più.
E io rimasi la sola ragione della sua vita.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** "L'emozioni dentro noi disegnano i ricordi" ***


Hai mai avuto paura del silenzio?
Fra qualche ora ci sarà un grande concerto a Fonterossa
E io salirò sul palco.
Bloom ritiene che la mia voce sia fantastica,
che il pubblico mi acclamerà, salterà e ballerà con me.
È convinta che si accenderanno le luci del mio successo,
una dopo l’altra.
Mi dicevi che per cantare bisogna credere nel proprio pubblico.
Vorrei sapere come ti sentivi al tuo debutto, mamma.
Questi fiori sono per te, mamma …
Vorrei che il mio debutto fosse così.
Purtroppo oggi non potrai vedermi.
Per questo oggi, il mio canto sarà anche il tuo.
Mi sono allenata duramente per il concerto.
Ma c’è stata una sorpresa.
 
Aisha: Brava! *applaude*
Stella: 23° prova assolutamente geniale. Che ne dite di fare merenda? Io non provo a stomaco vuoto.
Musa: Per favore, Stella; puoi passarmi il saxon? Ho un dubbio di esecuzione.
Stella: *Glielo lancia* Prego!
Musa: AAA! *riesce a prendere il saxon e guarda male la sua amica*
Stella: *Fa la linguaccia*
Musa: MA SEI IMPAZZITA? QUESTO SAX COSTA UNA FORTUNA!
Faragonda:  *entrando* Musa! Guarda chi c’è!
Musa: *entusiasta* Papà!
Ho-boè: Sorpresa! *va verso di lei e si abbracciano* Musa … la mia piccola patuffolina! Mi ha invitato Faragonda dicendomi che la mia bambolina sta facendo grandi cose, ma pensavo di trovarti ad Alfea a studiare, non qui!
Faragonda: Un grande concerto pop chiuderà la festa del torneo. E visto che Musa vuole diventare una cantante professionista, ho immediatamente pensato di darle una possibilità. *Abbraccia Musa*
Musa: Già! Questa sorpresa è stata fantastica! Non pensavo a una seconda!
Ho-boè: *si rabbuia*
Musa: Papà che c’è?
Ho-boè: *Sospira* Musa, vuoi fare davvero la cantante?
Musa: Certo che voglio farlo. Per me e per la mamma.
Ho-boè: *Irrigidendosi* Del tuo sogno  io e te dobbiamo parlare! E per l’ultima volta!
 
Lo sai? Papà ha anche conosciuto Riven.
Mamma, come può riuscire a giudicarlo vedendolo una volta sola?
 
Ho-boè: *Urlando* È un ribelle, un presuntuoso, uno che non si assume le proprie responsabilità!
Musa: *Voltando le spalle al padre* Non è vero!
Ho-boè: Invece lo dicono tutti!
Musa: *Girandosi* ha solo una rivalità con Sky!
Ho-boè: Ecco! Potevi almeno sceglierti il principe, no?
 
Riven ha un brutto carattere, ma è un ragazzo onesto.
Allora perché papà non riesce a capirlo?
Mamma, che c’è di male a voler  essere riconosciuti per quello che si vale?
 
Ho-boè: Ti do la mia parola d’onore; questo è il tuo primo e ultimo concerto che farai!
Musa: COSA? NON RIESCO A CREDERCI! PROPRIO ORA TU RINNEGHI LA MUSICA?
Ho-boè: Tu invece? Dove pensi di andare con questi balletti quando avrai trenta/quarant’anni? Come ti pagherai una casa, una famiglia … ?
Musa: *Voltando le spalle* IO FARE LA CAN-TAN-TE! LO HAI CAPITO BENE?
Ho-boè: È proprio questo che mi spaventa. Ma perché? Pensi che mi diverta a litigare con te?
Musa: Stai solo creando altro dolore intorno a te. Non ne hai avuto abbastanza nella vita?
Ho-boè: Quello che è successo a mamma non ti hai insegnato nulla, eh?
Musa: Tu e mamma mi avete insegnato a credere nei sogni  e a lottare per riuscire a conquistarli. Come hai potuto dimenticarti? *Trattiene le lacrime*
Ho-boè: Ecco. Questo  è troppo, Musa. Mi costringi a iscriverti a un’altra scuola. Mi dispiace, ma un giorno capirai. *Se ne va*
 
Aisha: Io penso di aver capito cosa è successo a tuo padre; ha solo paura che tu faccia la stessa fine di tua madre.
 
Ci sono giorni spensierati
Che per quanti anni possano passare
Non dimenticherai mai.
E ci sono momenti in cui fila tutto liscio.
O quasi!
Quelle luci sono per me.
È giunto il momento della verità.
E di un pezzo solista!
 
Questo è stato il mio debutto, mamma.
Penso di aver fatto un po’ troppa confusione!
Mi sono fidata del mio pubblico,
come mi hai sempre consigliato tu.
Ho avuto paura che la musica potesse dividere le persone.
Ma oggi ho capito che non è così, vero papà?
Ti voglio bene.
Tua, Musa.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3359923