Smoke on the river

di sophiatl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** July, she will fly ***
Capitolo 2: *** August, die she must ***
Capitolo 3: *** As time goes by ***



Capitolo 1
*** July, she will fly ***


July, she will fly and give no warning to her flight...

Era una giornata calda e afosa, con una cappa di nuvole che di tanto in tanto schermava il sole. Il Po scorreva nel pieno della sua portata, noncurante della canicola, e quasi invogliava ad un poco raccomandabile tuffo.

Era calda anche la sigaretta che teneva tra le dita, calda ma leggera e gradevole.

Era caldo il fumo che buttava dentro e che come un drago risputava fuori dopo qualche lungo secondo.

Erano calde anche le lacrime che scorrevano internamente. Poteva forse essere diverso quello che sentiva? Aveva sentito fin troppo nettamente il peso del mondo che crollava sulle sue spalle, così come crollava quella speranza che aveva cullato e che aveva fatto crescere perché sì, ne valeva la pena.

Lo smarrimento dopo aver realizzato che quel bacio non si sarebbe più potuto ripetere, che forse quei momenti non sono stati che una parentesi breve in un mare di solitudine. Causava ancora dolore il motivo: che colpa ne aveva se alla persona che aveva scelto ogni bacio faceva rivivere l’orrore del trauma del suo primo bacio? Stava male, stavano male entrambi a causa di quel momento mai abbastanza maledetto di qualche anno prima. Potevano forse abbandonarsi?

«Ci siamo fidati reciprocamente,» – pensò – «la nostra intesa è stata naturale e immediata, ci siamo presi per quello che siamo, siamo stati felici. Io non voglio ricadere nella tristezza, e poi… Non può continuare a tormentarsi e soffrire per il resto della vita. Non è giusto che la sua esistenza sia rovinata in eterno per colpe non sue. E se scegliesse di farsi male? Addirittura di suicidarsi? Cosa penserei di me se non avessi fatto nulla per aiutare?»

Guardò dentro di sé: valeva la pena di lottare. Per quel rapporto. Per sé. Per quella persona. Con quella persona, e forse questa era la cosa più importante.

Si promise di fare quanto poteva per aiutare quella persona tanto speciale a superare quell’odioso trauma. Sentì di doverlo fare. Doveva solo capire come.

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Capitolo 2
*** August, die she must ***


August, die she must. The Autumn wind blows chill and cold.
September, I'll remember. A love once new has now grown old.

Non sapeva spiegarsi il perché, ma trovava suo dovere insistere. «Pensi che quella sera sia contato più il fisico che non la persona che avevo davanti? Pensi che quando ci siamo conosciuti io abbia avuto più curiosità per il tuo fisico che non per quel qualcosa, per quelle qualità che hai ed alle quali non dai abbastanza importanza?»

Ma non ricevette risposta, non a parole perlomeno.

Sapeva, in cuor suo, che quelle parole d’affetto, se non d’amore – ma l’amore forse è qualcosa di più grande, e forse non era ancora maturato fino a quel punto – un po’ la confortavano, e sperò che servissero a smuovere la situazione e a far breccia.

Sperò per un mese, forse anche più. Ciò che ottenne fu l’ennesima confessione a cuore aperto, e stavolta era l’unica persona alla quale fossero state dette certe cose, troppo pesanti per essere rivelate a chiunque, ma anche per essere tenute per sempre dentro... Eppure, di andare oltre non se ne parlava. Gli atteggiamenti, il non detto esplicito, i tentennamenti erano tutti argomenti tali da non lasciare adito a fraintendimenti.

Non riuscì ad essere d’aiuto nemmeno la notte quando, dopo essersi incontrati, lei a casa si tagliò, e lui al telefono non poté far nulla per impedirlo, nemmeno dicendole quanto tenesse a lei.

Finì agosto, non finirono le sue sofferenze, ma finì il suo sogno d’amore che a luglio sembrava così concreto. Lei aveva ancora in mente un altro.

Era passato un mese. Lei non l’aveva più contattato. Lui una volta l’aveva cercata, ma come aveva chiesto informazioni più dettagliate del classico “ciao, come va” non aveva più ricevuto risposta.

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Capitolo 3
*** As time goes by ***


It's still the same old story 
A fight for love and glory 
A case of do or die. 
The world will always welcome lovers 
As time goes by.

Il vento caldo della serata precedente aveva fatto ben sperare. Dopo una giornata triste e stancante, ed una sera troppo veloce per potersi mettere alle spalle la malinconia dell’essere soli, serviva solo un segnale di speranza. E invece…

E invece al mattino nemmeno un sole abbagliante aveva restituito quel po’ di vitalità. Svegliarsi addormentati, con l’apatia addosso e nessuna voglia di fare alcunché non è esattamente la cosa migliore.

Il vento era diventato freddo, ma rimaneva quella necessità di scendere ai Murazzi a cercare un po’ di calma. Il Po scorreva veloce, come veloci erano le correnti che facevano da contraltare alla lentezza dei gabbiani e dei pochi canoisti irriducibili.

Lo sguardo perso nel vuoto dell’acqua prospiciente, il corpo appoggiato ad una transenna scalfito dal vento tagliente, un paio di sigarette per appagare i desideri di calore e di nicotina, il tabacco bruciato allo stesso ritmo del tempo, il pensiero ora alla solitudine, ora chissà dove.

Rifugiarsi al tavolo di un bar serviva solo a recuperare tepore.

La sensazione era quella di aver perso un’altra giornata vuota, mentre nuove nuvole ricoprivano il cielo.

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