I Draghi del Destino

di Eleuteria
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Storia di questa fanfiction...e vari meriti ***
Capitolo 3: *** Capitolo 1, Crysania ***
Capitolo 4: *** Capitolo 2, Raistlin...e Crysania. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 3, Un inizio...demenziale. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 4, Le cicatrici del passato. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 5, Verso Solace. Che ti è successo Crysania? ***
Capitolo 8: *** Capitolo 6, Insieme ***
Capitolo 9: *** Capitolo 7, Un pericoloso cambio di programma. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 8, La guerra del Caos. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 9, La Reverenda Figlia ***
Capitolo 12: *** Capitolo 10, Crysania a confronto con se stessa. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 11, Menti pericolose ***
Capitolo 14: *** Capitolo 12, Khalid ***
Capitolo 15: *** Capitolo 13, Caos ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Si questa è una fanfiction lunga e seria che è già stata sviluppata enormemente quindi vedrete sicuramente la continuazione ^^. Questo è solo il prologo per ora, per introdurla. Commentate!XD Ho messo il rating arancione per tutta la fanfiction perchè più avanti diventerà piuttosto pesante da leggere.

Prologo

Il Portale si chiuse davanti ai suoi occhi, poteva vedere suo fratello guardare con gli occhi spalancati dal terrore dietro le sue spalle, Tanis teneva tra le braccia una Crysania svenuta le cui vesti un tempo erano state bianche…prima del loro estenuante viaggio fra la desolazione dell’Abisso.
Sentì tutto il potere della Dea dietro di se e poi un dolore lancinante, così tanto che scoprì di non avere nemmeno il fiato per urlare, cadde in avanti…le lacrime a rigargli le guance…per quello che aveva perso, per quello che non aveva mai avuto e per ciò che aveva rifiutato per le sue stupide ambizioni.
“Caramon! Chiudi il portale! Non ho bisogno di te! Non ho più bisogno di te!!!”
Un urlo disperato, avrebbe dato il tempo alla Regina di sfogarsi su di lui, non avrebbe raggiunto il Portale in tempo…e lei sarebbe stata salva.
Si guardo le mani insanguinate con occhi ossessionati, ebbe solo un momento prima che lei lo finisse…poi vide il buio. Lei l’aveva colpito, l’aveva ucciso, ma il portale si era chiuso.

“Guarda Raist…coniglietti”

* * *

Caramon piangeva, aveva sempre saputo che qualcosa nell’anima di suo fratello era rimasta la stessa, quella stessa luce che gli fece vincere la guerra delle lance. Per un attimo l’omone cercò di imprimere nella propria mente il volto di suo fratello, l’ultima volta che l’aveva visto.
“Raist…” singhiozzò…

Tanis si avvicinò sospirando, aveva adagiato Crysania su un divanetto che aveva trovato nello studio, guardò quello che era uno dei suoi migliori amici e sentì una fitta al cuore.
“Nei momenti bui ricorderemo questo gesto e ritroveremo la forza” pensò tra se.
“Caramon…” disse poi titubante.. “Vieni, è tutto finito” disse sommessamente.
L’omone si alzò. “Si hai ragione Tanis” la sua voce era spenta… “portiamo Dama Crysania al Tempio”

* * *

Passarono due anni, le innumerevoli ferite del mondo si richiusero e così anche quelle di Caramon, che ormai aveva una vera e propria famiglia, e di Crysania…in un certo senso…perché nulla avrebbe mai potuto cancellare quello che era successo. Nessuno le aveva mai detto dell’ultimo incontro tra Caramon Majere e suo fratello, ciò che era accaduto quando lei era svenuta, nessuno le aveva mai detto perché Raistlin Majere aveva preferito le torture dell’Abisso.
“Lascia che dimentichi, Tanis…ha bisogno di rifarsi una vita, non mi sento di dirglielo proprio adesso. Si crogiolerebbe nel dolore per lui e non vivrebbe più…” Caramon abbassò lo sguardo “Ci siamo noi a ricordare…”

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Capitolo 2
*** Storia di questa fanfiction...e vari meriti ***


La storia di questa fanfiction...e i vari meriti XD.

Un giorno nel "lontano" maggio 2007 una certa LadyCrysania si iscrisse al mio forum su Dragonlance. Non ci conoscevamo ma avevamo tantissime cose in comune, cominciò tra di noi una bella e (spero lunga vero Crys?XD) amicizia. Ma parliamo della fanfiction, visto che è un progetto molto più ampio. Per anni avevo giocato di ruolo nello stesso modo circa che usiamo adesso sul forum ma senza game master. Questo è successo con Kivan (il mio morosoXD) per anni. Conoscendo Crys una sera, non mi ricordo neanche come fu successo (anzi veramente è nato tutto da una serata demenziale ed è tutta colpa del nostro Fistandantilus-Ivan XDDD...quindi ringraziate lui se è potuto cominciare tutto questo!), quindi cominciammo a giocare noi due. Ognuno aveva dei suoi personaggi da interpretare, ma prima di tutto io ero Raistlin e lei era Crysania. La cosa andò avanti e ora mi ritrovo con pagine e pagine di gioco di ruolo in chat salvato sul pc, Crys disegna fumetti e quindi ebbe l'idea di creare un fumetto per questa storia. Attualmente questo progetto è il lavorazione ma io mi metto ad arrangiare la storia tipo fanfiction così magari le rendo il lavoro più facile ;-).

Adesso arriva il momento delle lacrimeXDDD...no no i ringraziamenti!
Ringrazio con tutto il mio cuore proprio Crys, lei sa perchè, dedico questa storia a lei, ad Andrea, ad Ale (Kivan) e a Ivan (Fist) e a tutte le persone del forum The Tower of High Sorcery...che credo sia diventata una comunità di fan bellissima!
Infine come si fa a non dedicare un lavoro del genere a Weis e Hickman? E a Raistlin Majere, che pur non esistendo credo gli manchi giusto giusto di avere un corpo in carne ed ossa per essere vivo XD. Questo personaggio mi ha insegnato tanto lungo la mia vita ed è stato importante per me, e spero continui a insegnarmi qualcosa come fanno tutte le storie di fantasia e che continui a seguirmi durante la mia vita (gelosia di Crysania permettendoXD).

Se tutto va bene nel prossimo capitolo avrete ancora una specie di panoramica di quello che succede su Krynn, poi comincerò ad arrangiare e scrivere il gioco di ruolo vero e proprio. Vi lascio qui sotto una tabella dei personaggi giocati da noi, e quindi da chi li vedete interpretati della fanfiction (io pur romanzandolo cercherò di tenere il tutto più fedele possibile senza stravolgerlo). Se mi viene in mente qualche altro pg in futuro lo aggiungo..non li ricordo tutti! Questa è solo una bozza...sono troppi!

Eleuteria: Raistlin, Caramon, Palin, Dalamar (anche se in verità viene fatto da tutte e due dipende dalle situazioni), Eleuteria (un mio personaggio che vedrete mooolto più avanti), Dharyanna, draghi dorati (o dreghi come dice la mia compareXD), Kelemthar.
LadyCrysania: Crysania, Horkin (ve lo ricordate il maestro di Raist nell'esercito del barone pazzo? Noo?? Andate a rileggervi i libri!>_<), Garret/Laishmar (un altro personaggio molto interessante che vedrete più avanti), Tika, padre e madre di Garret (se mai avranno un nome U_U), Hylaria, Sefer, madre di Crysania, Khalid, vari draghi dorati, Kelemthar.

Pg originali miei: Eleuteria, Dharyanna, Kelemthar, draghi dorati.
Pg originali di Crys: Garret/Laishmar, padre e madre di Garret, Hylaria, Sefer, madre di Crysania, Khalid.

Crys se sto (sicuramente) dimenticando qualcuno avvisami!

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Capitolo 3
*** Capitolo 1, Crysania ***


Crysania di Tarinius sedeva in un antico edificio di pietra, se non fosse stata ceca avremmo potuto dire che aveva lo sguardo perso nel vuoto...forse stava riflettendo. Nello stesso istante alcuni maghi si stavano assicurando che lo scudo magico che proteggeva il luogo dove erano rifugiati loro ed altri maghi e chierici non fosse stato minimamente scalfito.
Sotto la minaccia del Caos, il Padre degli Dei, tutti erano uniti per la prima volta sotto un unica bandiera...con l'intento di salvare il proprio mondo.
Vesti Nere e chierici di Paladine collaboravano e combattevano fianco a fianco a Cavalieri di Solamnia, guerrieri, Vesti Bianche e Rosse.

Da quando il suo Shalafi era venuto a mancare, Dalamar stesso era diventato il Maestro della Torre della Stregoneria di Palanthas, anche se aveva sempre avuto l'impressione di esercitare un ruolo passivo e temporaneo.
In ogni caso non si era goduto molto la nuova dimora dove ora faceva da padrone perchè subito si era riversata su Krynn una nuova minaccia e il Mago era corso così a mettere in atto gli anni di esperienza e di addestramenti arcani passati con il suo Maestro.

Dopo che, circa due anni prima, Crysania si fu ristabilita, aveva cominciato a dedicare la sua vita esclusivamente alla Chiesa e al suo Dio...dopotutto da tempo aveva preso il posto del Reverendo Figlio Elistan ed era a capo della Chiesa. Non ebbe più contatti con Caramon, Tanis o Tasslehoff, l'unico che in qualche modo aveva rivisto ora in queste singolari circostanze era proprio Dalamar che si era trovato a combattere al suo fianco. Anche se ora, per quanto ne sapeva, era tornato a rifugiarsi nella sua Torre in seguito a una ferita magica.



Crysania si alzò, accarezzando distrattamente in muso di una grande tigre bianca, poi la sua espressione si fece ancora più turbata del solito...ascoltando i rumori degli scoppi di una battaglia che, fuori dal loro rifugio, non finiva mai...

*********************
Nota dell'autrice: Scusate se questo capitolo è cortissimo :-), ma dovevo fare una piccola parentesi su questi due personaggi per poter cominciare la storia vera e propria ^_^ che vi assicuro...sarà lunga e impegnativa ^^'.

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Capitolo 4
*** Capitolo 2, Raistlin...e Crysania. ***


Capitolo 2, Raistlin...e Crysania.

E vietato ai minori di 18 anni XD...



Raistlin Majere era uscito dall'Abisso grazie a Palin, suo nipote, ma era debole e senza magia...così gli Dei l'avevano punito. Aveva trascorso alcune settimane a casa di suo fratello, l'unico che al momento sapeva del suo ritorno, e poi era tornato alla Torre per curare Dalamar che era stato ferito da un arma magica in guerra e aveva dovuto far ritorno a Palanthas.
L'Arcimago viveva come un ombra di se stesso, Caramon l'aveva trovato molto diverso...pentito di quello che aveva fatto in passato certo...ma non sembrava più suo fratello.
Raistlin aveva perso l'unica cosa che aveva sempre amato: La magia. Ed ora non aveva più nulla...
Finchè un giorno...



Finchè un giorno non arrivò al boschetto di Shoikan una chierica che conosciamo molto bene.
Crysania aveva appreso delle voci secondo cui Raistlin Majere era tornato. Non ci aveva pensato due volte e si era presentata davanti al boschetto di Shoikan...anzi...aveva tentato di attraversarlo...ed era stata recuperata da un "Maestro del Passato e del Presente" alquanto scioccato e stupito di vederla li.
Raistlin, che senza magia poteva far poco (e che attualmente covava anche una discreta febbre), portò Crysania dentro e li parlarono a lungo. Anzi, veramente la chierica rimase li per parecchi giorni (diciamo che non aveva nessuna intenzione di andarsene malgrado Raist non fosse del tutto d'accordo), Raistlin non era più L'Arcimago che aveva conosciuto...era un uomo distrutto e lei non lo riconosceva...ma almeno adesso avrebbero potuto coltivare ciò che prima non era stato possibile.

Due giorni dopo...
*Nota: Da qui è cominciato il gioco di ruolo.*

Crysania si abbandona ai baci di Raistlin, incredula felice, commossa, trattiene il respiro...ha paura che anche la più piccola cosa possa infrangere quell'attimo da sogno..la tradisce un sospiro..ma è più forte di lei... Quel sospiro sembra tuttavia aumentare ancor di più la passione del mago verso la ragazza e sigilla le labbra di lei con le sue. Crysania cinge a sè Raistlin passandogli le braccia attorno al collo in modo che lui le sia ancora più addosso,la passione del mago la assale è una droga non può farne a meno si lascia trasportare...
Raistlin si stacca da lei, lasciando comunque che i loro visi si sfiorino a vicenda mentre parla "Crysania...." sospira per prendere fiato sorriso amaro "Perdonami....non dovevo...ora...capisci cosa intendo dire con perdere il controllo?" tuttavia la sua voce non è molto convincente...
Crysania lo guarda negli occhi sospira a sua volta...la voce le trema... "Raist....capisco perfettamente... e non voglio altro..." lo guarda con passione e tenerezza allo stesso tempo...
"Non ho nulla da perdonarti,io lo volevo..."
Lui però la guarda come se avesse gli occhi sperduti nel vuoto...
Crysania gli accarezza docemente le mani con le sue "Raist?"
Lui si riscuote, come se prima pur avendo gli occhi puntati su di lei stesse guardando altrove.
"Ti ho perso di nuovo è cosi?" gli dice lei sorridendo tristemente con aria malinconica, la voce ancora le trema. Raistlin la guarda senza vederla e si alza da lei, sedendosi sul divano con la testa tra le mani, si sente la testa scoppiare...
Crysania lo segue con lo sguardo sospira ancora, ma in maniera molto diversa da prima. Ora il suo viso è lievemente triste e preoccupato. "Raist...qualcosa non va?"
Lui non risponde, come al solito è perso trai suoi pensieri sotto forma di fantasmi.
Crysania rimane in silenzio a sua volta intenzionata a rispettare i pensieri del mago...ma non resiste è più forte di lei, troppe emozioni tutte insieme l'hanno sconvolta..comincia un soffocato pianto.
Lui sentendola piangere rimane li con le mani tra i capelli senza riuscire ad agire, una volta forse se ne sarebbe uscito rabbiosamente sbattendo la porta....

Dopo alcuni minuti Crysania si inginocchia davanti al mago prendendolo per i polsi togliendo quelle mani delicate dai suoi capelli bianchi, guardandolo negli occhi, con sguardo fiero e ancora commosso il viso rivolto al suo: "Ma non capisci???? Non piango per ciò che hai fatto..ma perchè hai smesso di farlo...nell'attimo stesso in cui hai perso il controllo io, io mi sono sentita in paradiso!"
Lui la fissa senza saper ribattere....sa benissimo che le cose stanno così....tuttavia qualcosa lo blocca...ma cosa?? Crysania continua a fissarlo senza muovere un muscolo come prima, poi stanca e nello stesso tempo intenerita da silenzio del mago, Crysania fa scivolare le mani di lui attorno a lei guidandole attorno alla sua vita e si protende verso di lui raggiungendo con un sospiro il suo collo e baciandolo dolcemente...
"Crysania..." fa per dirle qualcosa con una voce tra il confuso e il rimprovero...
Lei lo bacia ancora sul collo
Raistlin di tutta risposta con una mano decisa la allontana, non dice nulla, il gesto è eloquente.
La chierica si siede di nuovo accanto a lui, vicina a lui, più vicina di prima. "Dimmi che non lo vuoi.dimmi che almeno una parte di te non lo vuole, dimmi che non desideri lasciarti andare almeno per una volta, adesso che sai che sono davvero io, adesso che sai che sono qui...per te.."
"mentimi,oppure se invece è come credo...
" se invece vuoi tutto questo...prendilo...e fallo per te stesso e per noi."

"Crysania...." dice il mago con una voce flebile, appena udibile ma che tradisce un dolore insopportabile "Tu non hai idea di come sono stato...da quando sono tornato...da quando sei tornata anche tu"

"Non ne ho idea? E allora dimmelo, parlami...fammene fare un'idea, ma non chiuderti in quel silenzio..io non lo sopporto!"

Raistlin sorride amaramente "Credo...a volte....che i miei fantasmi mi perseguitino così tanto....da aver paura a doverli affrontare"

Crysania lo guarda profondamente con dolcezza "Cos'è che ti spaventa?"

"Non lo so crysania....molte cose" fissa il vuoto "E' sempre stato così"

"Cerca di rispondermi sul serio Raist, come pretendi che io ti capisca se non ti esprimi, ti prego" dice prendendogli la mano e accarezzandola lievemente "parlami..."

Lui sorride amaramente guardandola negli occhi "Mio fratello anni fa mi disse una cosa....quando ti lasciai al fiume e aveva ragione"

Crysania:"Che cosa?"

"Mi disse che ero un gran codardo" le parole risuonano beffarde ma contro se stesso.

Crysania: "E sono io la causa di queste paure?"

Lui scuote la testa "Sono fatto così crysania"

"E ti precludi la possbilità di essere felice per questo?"

"Forse...dopotutto non è stato così tutta la mia vita? Non so vivere in altro modo" dice con rassegnazione

"Puoi cominciare a provarci e forse potresti cominciare a farlo veramente."

Raistlin sorride amaro "Forse tu non sai che non sono tornato di mia volontà malgrado fossi vivo vero? No mio fratello non te l'avrebbe mai raccontato"

"No non lo sapevo."

"Io non ho mai voluto tornare, l'ho fatto solo per salvare mio nipote, gli Dei non mi hanno fatto tornare nell'abisso e mi hanno lasciato qui, inerme e indifeso senza la mia magia. Volevo solo tornare al mio sonno Crysania, non capisci?" alza leggermente la voce "Non capisci che tutto vorrei meno che essere qui?"

Crysania: "Bene lo capisco ma al momento ci sei, sei qui e non puoi farci nulla, cosa vuoi fare diventare il fantasma di te stesso, vivere nella leggenda che tu stesso hai creato, soffrendo nostalgicamente o sdegnandoti di tutto, oppure vuoi gioire di ciò che ancora al mondo può darti piacere?"

"Crysania....perchè sei venuta....non c'è nulla qui per te"

"Ci sei tu Raistlin e che tu ne dica a me basta." La sua espressione è risoluta.

"Allora dovrai accontentarti di vedere il mio fantasma"

"Vedrò con i miei occhi ciò che c'è da vedere."

Raistlin si alza puntando il bastone per terra, dicendo freddamente "Mi obblighi a cercare la mia pace altrove Crysania" e apre la porta per uscire dalla stanza.

Crysania: "Aspetta Raist...."

Lui si ferma ad ascoltarla senza voltarsi.

Crysania si alza...aggraziatamente poi solleva lo sguardo e mentre sfila il mantello cha la copre fa : "Allora insieme alla tua pace riprenditi pure questo!" ed esce sbuffando dalla porta passandogli sotto il naso...

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Capitolo 5
*** Capitolo 3, Un inizio...demenziale. ***


Capitolo 3, Un inizio...demenziale.


Raist innanzitutto rimane li circa 15 minuti con il mantello in mano come un imbecille, poi con uno strano sguardo esce dalla stanza...
Nello stesso momento Crysania torna indietro sbraitando a riprendersi i vestiti...sbattendo letteralmente contro l'Arcimago che si ritrova ad abbracciare la chierica appoggiandole una mano sulla schiena nuda. Fa passare sapientemente la mano per tutta la schiena di lei, fino ad arrivare a mettergliela tra i capelli. "Crysania" sussurra in un modo inquietante.
Lei sussulta improvvisamente.

"Avresti fatto meglio....a...." sospira "A non tornare..." dice con un sibilo inquietante. Sorriso malefico, la stringe a se "Non riavrai i tuoi vestiti"

Crysania si lascia stringere e lo guarda perplessa non sa se essere affascinata o terrorizzata ^^'''.

"Potrei assomigliare al Raistlin della prima volta che m'incontrasti più di quanto credi Reverenda Figlia....." dice sempre sussurrando "Pù di quanto tu possa immaginare" dice con un sorriso spaventoso.

"Con una piccola differenza." aggiunge.

Crysania si limita a fissarlo in attesa.

"Potrei non rispondere più delle mie azioni" e con l'altra mano spegne l'unica candela della stanza.

Crysania al buio sentendo le braccia di Raist intorno a lei cerca tastando il medaglione dai bordi cesellati ma il suo collo è nudo...all'improvviso si ricorda come tutto il resto...la chierica si sente mancare "Paladine aiutami!!" Raistlin la porta giù sul divano "Paladine non ha potere qui" nel buio gli si vedono solo gli occhi d'orati.

Crysania a quelle parole del mago si sente mancare, ma allo stesso tempo un'attrazione irresistibile e febbrile la porta a cercare nel buio il contatto con il mago. Raistlin la guarda sorridendo "Non hai più paura adesso?"

"Non esattamente.." dice lei con voce tremante...

"Allora cosa....?" dice lui con un sibilo.

"Anche quando ho paura mi attrai...tremendamente." ammette esitando...

"...Ma ti faccio paura..." dice lui

"Non abbastanza..l'attrazione supera di gran lunga qualsiasi timore..." dice timidamente come se stesse confessando un suo peccato.

Il mago sospira "Già...è sempre stato così tra noi..."

"Ma più che paura di te ho paura che tu mi allontani."dice Crysania con voce dolce. "Mentre passa tutto quando mi stringi..."

Raistlin sorride malizioso, la stringe a se e lei si stringe a lui con un sospiro delicato. Il mago poi si stende accanto a lei, cingendola a se un un braccio, "Cosa vorresti che facessi crysania?" le chiede sinceramente.

"Accarezzami.." risponde lei con un sussurro.

Raistlin si avvicina con il viso a quello di lei, sfiora le sue labbra mentre parla "E adesso?" dice in un sussurro.

"Baciami" risponde la ragazza con un filo di voce che quasi le si ferma in gola...

Lui intuendo la risposta ancora prima che lei l'avesse pronunciata la bacia con tale furore da non farla respirare e lei ricambia per una volta con la stessa foga... poi dopo un lungo bacio ridiscende baciandole il collo "Adesso?"

"Baciami ancora... sulla mia pelle..dappertutto.."dice arrossendo.

"Non lo sto forse già facendo reverenda figlia?"

Mentre lui continua a baciarla, Crysania accarezza dolcemente il mago, sentendo i suoi muscoli sotto la stoffa morbida, poi lo bacia dolcemente sulle labbra, mentre timidamente e delicatamente gli fa scivolare le mani addosso.

Raistlin sospira "...non sto...esagerando...crysania..?" ansima leggermente.

"Non ti fermare...." dice lei ansimando a sua volta.

L'Arcimago riprende a baciarla con ancora più passione di prima, mettendosi su di lei e mettendole una mano dietro la testa, tra i capelli.

Crysania bacia il mago sul collo fino su poi gli sussurra all'orecchio "Sai che cosa vorrei adesso?"

Lui si ferma e la fissa "Cosa?"

"Sentire la tua pelle contro la mia..accarezzarla..senza questa stoffa a coprila..." dice sussurrando con voce tremante.

Lui per parecchi minuti non risponde, Crysania non riesce a vedere la sua espressione è tutto buio, sente il corpo del mago irrigidirsi, come se non si trovasse più a suo agio.

"Ehi...non devi farlo se non vuoi..." dice con voce dolce e sussurrata, accarezzandolo e stringendosi a lui, piano piano cerca le sue labbra con le sue baciando tutto ciò che incontra nel tragitto.

Lui non le risponde, anzi si ritrae leggermente da lei.

"Raist?" Crysania è preoccupata... "Va tutto bene?"

"No crysania non va tutto bene." risponde con voce quasi impercettibile.

"Che cosa c'è?" gli dice lei dolcemente.

Il mago è improvvisamente diventato freddo, si mette a sedere e fa per alzarsi "Niente...Crysania."

"Non mi sembra che non ci sia niente, perchè ti allontani da me allora?" dice, il tono è sempre sereno.

"Scusami...."

"Scusarti? E di cosa? L'unica cosa di cui puòi chiedere scusa e di non parlarmi.." il tono della ragazza è tranquillo sempre ma lievemente deluso.

Lui sospira "Non sono mai stato con nessuna lo sai...."

"Nemmeno io e con questo?" dice lei dolcemente in tono rassicurante.

"Sai che non è la stessa cosa per me....credevo mi conoscessi"

Crysania sospira lievemente "lo so ti capisco..ma io adesso qui ora non ti sto imponendo nulla, è vero volevo sentire la tua pelle contro la mia...lo volevo e lo voglio ancora...ma non è necessario che tu... che noi..." all'improvviso un rossore acceso le dipinge le guance come se immaginasse per la prima volta quella possibilità..la voce le si smorza in gola...

Lui si avvicina e dolcemente l'abbraccia, l'avvolge tra il velluto nero...

"Sono ridicolo..."dice quasi ridendo.

Crysania, abbracciandolo a sua volta, lo guarda con aria interrogativa...

"Il più grande mago vissuto su Krynn....che ha paura di una fanciulla." sorride

Crysania lo bacia delicatamente sulle labbra sorridendo anche lei.

"Lo prendo per un si..." la bacia in fronte "Allora credo che dovrai concedermi un po' di tempo."

"Tutto quello che vuoi." sussurra strofinado la fronte teneramente contro le sue labbra..

In quel momento la porta della stanza che non era chiusa a chiave si spalanca di colpo...

TONF

Dalamar cade a faccia in giù come un sacco di patate!

I due si voltano di scatto, Crysania cerca qualcosa con cui coprirsi e ovviamente urla ^^’

L'elfo scuro imbarazzatissimo si alza "Uhm....Shalafi" si inchina per recuperare quel briciolo di dignità rimastogli XD
"Ho interrotto qualcosa? Passavo....sono inciampato..." le parole gli muoiono in gola mentre fissa gli occhi di Raistlin farsi sempre più furiosi...

L'arcimago si alza le mani gli fremono.
Crysania guarda fra l'imbarazzato e il perplesso la scena intanto si è coperta con un cuscino del divano...

L'Arcimago di spalle, fa un cenno con la mano alla donna "Posso ucciderlo?" dice con assoluta calma.

Dalamar scuote la testa vigorosamente XD

"Mi sembra troppo ma infondo è casa tua...punirlo?"

Raist fa un gesto sprezzante "Sei salvo solo perchè non voglio ucciderti davanti a Lady Crysania, ti ucciderò più tardi ora ESCI!"
Dalamar annuisce vigorosamente e corre via chiudendo la porta...
Raistlin si volta a guardare la chierica. Crysania è ancora tutta rossa lo sguardo basso...aggrappata al cuscino che tiene davanti...

Lui si siede, la copre con una coperta e sorride "Risenti troppo della mia influenza Crysania."

"Cosa?" chiede ingenuamente, sorridendo un po' sorpresa.

Raistlin sorride in maniera inquietante "Niente.."

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Capitolo 6
*** Capitolo 4, Le cicatrici del passato. ***


Capitolo 4, Le cicatrici del passato.


Raistlin ad un certo punto sente un troppo famigliare nodo alla gola che gli impedisce di parlare, si era sforzato troppo quella giornata per lui era stata molto pesante...

"Crys..." il mago si accascia carponi sul divano con una mano sulla bocca cominciando a tossire spasmodicamente, sentendosi diventare sempre più debole.

Crysania preoccupata lo abbraccia, cercando di tirarlo su permettendogli di respirare meglio, lo sostiene e lo accarezza premurosamente "Raist..." gli fa dolce

"Mi sono sforzato....troppo" riesce solo a dire lui continuando a tossire.

"Non preoccuparti..." dice lei teneramente "Adesso andiamo a letto così potrai riposarti...ti aiuto io..." dicendo così si accorge però che il corpo le trema ancora pensando a qualche istante prima...ma la tenerezza e la preoccupazione per Raistlin toccano corde ancora più forti nel suo animo...

"Il fazzoletto....dov'è il fazzoletto..." il mago annaspa mentre la sua mano è ormai evidentemente sporca di sangue.

"Aspetta... " Crysania si allontana un attimo da lui e si mette a frugare fra le loro cose abbandonate a pochi metri...l'ansia la coglie sentendolo annaspare...ma dopo poco trova un fazzoletto di stoffa e immediatamente glielo porge, asciugandogli le labbra delicatamente...
Vedendolo così si sente sfinita, si sente sofferente sente che le manca il fiato e soffre con lui, ma nello stesso tempo si impone di essere forte, per sorregerlo, per prendersi cura di lui....

Raistlin cerca di tirarsi su a sedere, con poco successo, mentre soffoca gli spasmi della tosse nel fazzoletto. "La mia tisana...Crysania..."

"Corro a preparartela!" dice lei immediatamente. E' agitata a tal punto che ha paura di non riuscire nel suo intento, ma dopo poco tempo torna riavvicinandosi a Raist con un tazza fumante in mano...
Trova il mago che non tossisce più, ma è rannicchiato sul divano sfinito con gli occhi chiusi. Crysania gli si siede vicino porgendogli la tazza "Raist...la tua tisana...eccola..."

L'Arcimago apre gli occhi appena sussurrando stancamente "Grazie..." dopo di che mettendosi faticosamente a sedere comincia a bere quel liquido amaro ma che gli era così sempre essenziale...

Crysania lo osserva bere per un attimo, poi alzandosi gli sistema una coperta addosso in modo che non senta freddo e stia comodo. "Va meglio?" gli accarezza nuovamente i capelli candidi.

Lui annuisce stancamente "Si" sorride "Te l'avevo detto che non ero fatto per certe cose..." il suo sorriso si trasforma in un sorriso amaro stavolta.

Crysania arrosisce mentre si adagia accanto a lui..."Io...io non lo penso..." il rossore peggiora dopo aver detto ciò...

Dopo un attimo di silenzio Raist scoppia a ridere, di gusto, non è la sua solita e abitudinaria risata beffarda...lei non l'ha mai sentito ridere così.

Crysania sorride allietata da quella risata, ride lievemente a sua volta e graziosamente gli chiede "Che c'è?"

Lui di tutta risposta scuote la testa sospirando e l'attira a se abbracciandola, baciandola sui capelli "Adesso vestiti "chierica di paladine"" dice ancora ridendo.

Crysania vorrebbe non farlo...ma ride anche lei a sua volta... poi lo guarda e sorride, un sorriso felice splendente...lui non l'ha mai vista così.

L'Arcimago sorride a sua volta e la guarda per un attimo, poi reprime ancora un accesso di riso/tosse e con una mano spingendola la fa alzare "Allora…? Sei nuda da tutto il pomeriggio." dice secco.

Ridacchiando e finendo di alzarsi, lei gli risponde allegra e divertita "Come se ti dipiacesse..." poi si mette a raccogliere i suoi indumenti sparsi in giro...

Raistlin senza neanche guardarla si stende sotto la coperta e si gira dall'altra parte, dandole le spalle.

Mentre si riveste Crysania nota lo spostamento del mago e sospira scuotendo la testa..ma c'è sempre un sorriso sul suo volto.. infine finisce di vestirsi e si avvicina al divano, dove si adagia in un angolo guardando Raist con aria perplessa... scuotendo ancora la testa...

Il mago si tira su la coperta sulla testa senza degnarla di uno sguardo.

"Eppure mi piaci lo stesso..." sussurra lei sorridendo.

"Crysania..." lui rompe il silenzio infine girandosi a guardarla e sedendosi. "Se vuoi andiamo nelle mie stanze" dice titubante "Sempre che tu possa trovartici a tuo agio." si alza
"Ti avverto che sono molto simili al loro proprietario..."

Lei gli sorride "Per me va bene..ci vengo volentieri..." dice lievemente perplessa, ignara di come siano le stanze private dell'Arcimago.

Crysania lo segue per lunghi corridoi, la Torre in quel punto sembra quasi un labirinto, ad un certo punto Raistlin si ferma davanti a un muro di pietra...vi poggia la mano e il muro ruota su se stesso rivelando un passaggio. E dietro una porta con incise delle rune e una clessidra d'oro.
Raistlin gira una chiave nella serratura e dice freddamente "Una volta c'erano molti incantesimi protettivi su questa porta...." sospira amaramente e la apre mentre Crysania lo osserva incuriosita ma senza staccarsi troppo da lui.

Nella stanza non entra un filo di luce, a parte quella del camino e delle candele...le finestre sono coperte da pesanti tendaggi di velluto nero, così come anche il letto a baldacchino. Il mago si ferma, aspettando una reazione dalla chierica che si guarda intorno meno perplessa di quanto dovrebbe essere.

"Mi piacciono le candele" osserva la ragazza con tono allegro.

Lui si limita a sollevare un sopracciglio "Adesso se non ti dispiace vorrei riposare"

Crysania annuisce, si avvicina al letto e vi si adagia...guardando Raist ancora fra il perplesso e il divertito mentre lui si sta liberando della cintura, le borse e gli stivali.

"Pensavo la prendessi peggio" dice il mago stancamente mettendosi a letto. "Evidentemente non ti stupisci più di nulla"

Crysania sorride dolcemente "No è che..." s'interrompe guardando Raist
"...oggi sono felice." poi si toglie le scarpe a sua volta, non smette di guardare Raist nè di sorridere nonostante tutto.

Raistlin dopo alcuni minuti di silenzio sospira "Non riesco a stare senza la mia magia...Crysania."

Lei lo guarda... perplessa..."Ti manca così tanto?" gli fa davvero curiosa...

"Non è quello a cui stai pensando" dice lui sommessamente. "In questo preciso istante potrebbe uccidermi anche un bambino."

“....non credo...” dice la chierica “Infondo hai altri mezzi per difenderti...hai questo posto..."

"Questo posto??" risponde lui alzando leggermente la voce "Quali sarebbero questi "altri mezzi??"" detto questo rabbiosamente fa scattare dal polso il pugnale d'argento e lo scaglia fragorosamente a terra.
"Potrebbe uccidermi chiunque" dice più calmo "Non controllo più molta della magia della torre senza i miei poteri...non posso difenderti"

"Difendermi?" fa lei d'un tratto...

"Come potrei proteggerti quando ne potresti aver bisogno?" dice lui guardandola...

"Tienimi con te e sarò al sicuro..." dice Crysania, conscia dell'ingenuità delle sue parole "fra le tue braccia non temo nulla...che tu ci creda o no..." alle ultime ci crede veramente...

Raistlin sospirando l'abbraccia "Non farò mai a meno di sentirmi indifeso però."

Crysania lo abbraccia a sua volta... "Quando penso a te l'ultima cosa che mi viene in mente è la parola "indifeso"" dice convinta e allo stesso tempo intenerita dall'abbraccio di Raist.

Lui cerca di sorridere ma non è molto convinto... "Forse faccio solo molta scena" sussurra sospirando...

Crysania inaspettatamente sorride e lo bacia lievemente sfiorandogli labbra con le sue.

"Non mi convincerai" fa lui in risposta guardandola negli occhi.

"Io ci ho provato..." fa lei dolce sorridendo quasi maliziosa...


***


"Crysania..." Raistlin rompe il silenzio dopo alcuni minuti. "C'è una cosa che devo mostrarti..."

La ragazza annuisce, rabbuiatasi improvvisamente "Cosa Raist?"

Il mago di tutta risposta si slaccia parte della veste, lentamente, in modo che gli ricada a scoprire metà schiena. "Prima non era il momento adatto per far si che tu vedessi questo, ho preferito aspettare" Infatti la schiena del mago è ricoperta di cicatrici frastagliate, come se fossero state provocate da un enorme animale...o un drago.

Crysania prima imbarazzata cambia radicalmente espressione vedendo la schiena torturata del suo amore...i ricordi tornano in superficie e così anche le lacrime, gli occhi le diventano lucidi e si ritrova incapace di parlare. Infine d'impulso lo abbraccia forte e il mago sente delle lacrime calde sulla pelle...stava piangendo.

"Crysania..." fa lui rivestendosi e voltandosi a guardarla "Abbiamo fatto i conti con il nostro passato" dice accarezzandole lievemente una guancia rigata dalle lacrime "Vieni...ora dormiamo" dice dandole un bacio sulla fronte.

"Buonanotte Raist" fa lei stringendosi dolcemente a lui e rincuorata da quel contatto.

Raistlin sta per darle la buonanotte quando qualcosa gli viene in mente e sospira seccato "Aspetta..." e si alza dal letto andando a spegnere tutte le candele "Non mi abituerò mai...." (a stare senza magia) dice scocciato rimettendosi a letto.

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Capitolo 7
*** Capitolo 5, Verso Solace. Che ti è successo Crysania? ***


Capitolo 5, Verso Solace. Che ti è successo Crysania?


Raistlin dormiva nel suo letto a baldacchino, Crysania vicino a lui, il mago stremato dalla tosse precedente si era addormentato subito e Crysania invece era rimasta per un po' a godere di quel tepore e a guardarlo dormire.

Troppo emozionata e anche un pò ansiosa per quella situazione, Crysania si avvicina lievemente a Raist, sforzandosi nel buio di distiguere i suoi lineamenti, si sente lievemente euforica per quel privilegio, ma allo stesso tempo inquieta...vorrebbe essere protetta da tutto quel buio..si nasconde infatti sotto le coperte ben tirate mentre si avvicina appena a lui...
Stanca infine si addormenta anche lei, il tepore sotto le lenzuola la culla e la rincuora dai suoi timori...ma dopo un pò di tempo si sveglia di soprassalto e Raistlin che come sappiamo ha il sonno leggerissimo si sveglia sentendola sussultare "Crysania??" chiede interrogativamente.

Crysania, il respiro affannoso, si tiene il petto con la mano, il cuore le batte a mille...sussurra "Oh...Raist...scusami..."

Il mago se l'attira vicino "Cosa c'è?"chiede con voce sommessa.

"Deve essere stato un incubo...io...io non ricordo..." sospira cercando di calmarsi, ha ancora l'affanno ha sudato freddo...
Lui la tiene stretta "Non sei tranquilla qui non è vero?" dice tranquillamente
"No..."risponde lei in fretta, come se si aspettasse una domanda del genere, "Sono solo molto emozionata..." respira profondamente cercando di riacquistare la calma "Non riuscivo a prendere davvero sonno..."

Lui sospira come se non le credesse "Va meglio?"
"Si ora che ti sento più vicino..." dice lei leggermente imbarazzata.

Lui le sorride segretamente "Dormiamo"
Crysania si avvicina ancora a lui che l'ha attratta a sè e gli risponde dolcemente "Sì...."


***

Crysania dopo alcune ore si sveglia, ma si accorge di non avere accanto proprio nessuno... "Raist?" lo chiama sommessamente.

Nessuna risposta. Però si deve essere alzato perchè una candela è accesa nella stanza, pensa e poi ripete con un pò più di voce "Raistlin?"

Crysania infine scende dal letto, il contatto dei piedi nudi sul pavimento la fa rabbrividire, un'immediata sensazione di freddo la travolge, ma più che la temperatura è l'ansia...il non sapere a cosa è dovuta l'assenza di Raist...
Attraversa la stanza lentamente guardandosi intorno… lo chiama un'ultima ingenua volta sperando che i muri abbiano orecchie. Infine...quando il freddo la assale decide di rinfilarsi sotto le coperte ma prima da un 'ultima occhiata in giro...

Su una sedia accanto ad una scrivania di legno nero Crysania nota dei sacchetti contenenti i componenti per gli incantesimi di Raistlin... è come se fossero stati lasciati lì da un po' di tempo inutilizzati...
Intristita, annusaldoli e ricordando che quel profumo pungente e leggermente nauseante ma non del tutto sgradevole le aveva sempre ricordato lui, decide di rinfilarsi sotto le coperte, dove può sentire un altro profumo: quello della sua pelle. Un profumo che aveva sentito più da vicino il pomeriggio precedente e che ancora le riempiva i polmoni e tutti i sensi...

Proprio in quel momento si apre la porta e Raistlin entra nella stanza. Vedendola sveglia la fissa un attimo, dall'espressione sembra che lo preoccupi qualcosa "Crysania" le dice serio "Ti devo parlare."

Crysania si preoccupa subito "Dimmi..." gli dice “Che succede?" aggiunge ansiosa...

Lui si siede su una sedia vicino al letto "Non immaginavi che i chierici del tempio si sarebbero messi a cercarti? Mi ha informato di questo Dalamar poco fa."

"Avevo detto loro che il mio viaggio era una questione personale e che non essendo più parte attiva della Chiesa, ma solo un'adoratrice di Paladine, non avevano più doveri nei miei confronti..." dice Crysania scuotendo la testa.

"Sono preoccupati per te, sono giorni che non ti vedono...." lui sorride amaro "Ora cosa farai? Andrai da loro a dire che sei venuta da me?"

"Non voglio andare da loro... ho modo di avvertirli della mia incolumità senza lasciare questo posto?"chiede cortesemente seria.

"Puoi mandar loro una lettera indubbiamente, ma vorranno sapere. Sei stata capo della Chiesa non ti lasceranno mai in pace se sanno dove sei....sopratutto dopo quello che abbiamo passato anni fa.."

"e non credo che tu voglia rinchiuderti nella mia torre" aggiunge secco.

"Che vogliano sapere non mi interessa..come ti ho già detto quel mondo mi ha delusa e io l'ho abbandonato, in nome del passato posso informarli del fatto che sto bene adesso." risponde lei convinta.

Raistlin sbuffa "Fa come vuoi. Ti dico solo che come uscirai dalla mia torre lo verranno a sapere, la gente parla e sai non sono molti quelli che vanno avanti e indietro dal boschetto di Shoikan."

"Da quando ti interessano le chiacchiere della gente?" dice Crysania, stavolta dolcemente.

"Non mi interessano infatti." Dice lui scrollando le spalle, sembra rilassarsi un poco.

"Allora vieni qui a riposarti..." dice lei teneramente allargando le braccia verso di lui e arrossendo qualche secondo dopo rendendosi conto del gesto fatto...

Raistlin si siede sul letto e poi le dice sommessamente "Crysania vorrei tornare a Solace, verresti con me?"

Crysania esita per un momento sorpresa, poi lasciandosi scappare un sorriso "Certo!"

Lui fa un sorriso sarcastico "Bene allora mio fratello avrà una sorpresa."

Crysania lo guarda leggermente perplessa sorridendo ancora e lo vede cambiare espressione nuovamente.

"Spero solo di non trovare problemi lungo la strada" ora Raistlin è turbato.

"Ci faremo scortare .." dice semplicemente lei.

"No non credo" dice secco, il mago. "Vuoi forse ridicolizzarmi mostrando che non ho più nemmeno il potere di accendere un fuoco?" dice ormai nervoso.

"Non ho detto questo. Non potrei mai... e neanche lo penso lo sai." risponde seria.

"Non ho detto che lo pensavi. Ho detto che non lo voglio mostrare" dice Raistlin calmandosi un poco.

Poi Crysania aggiunge all'improvviso "Dimmi una cosa: Tu sai ancora, come utilizzare la magia? Mi spiego meglio" dice fulminea. "E' il tuo corpo che è stato privato di questa possibilità non la tua mente, non è forse così? Il tuo corpo non funge come mezzo per far defluire il potere, adesso è scollegato dal fluire della magia, ma la tua mente ricorda perfettamente come funziona, non è così?"

Lui annuisce in risposta, ascoltandola continuare.

"Hai mai provato" aggiuge "Ad usare qualcun'altro come mezzo fisico? Qualcuno che sia ancora collegato al flusso attraverso cui far fluire il tuo potere..."

"E chi?" dice lui alzando un sopracciglio.

"Chiunque" continua lei "Non deve essere che un guscio.." poi aggiunge "Io non sono un esperta ma...mi è spesso successo di sentire il potere di Elistan fluire attraverso di me quando lui era troppo vecchio e ammalato per utilizzare il suo corpo.."

Raistlin scuote la testa "Crysania io non sono un mago qualcunque, il mio potere potrebbe distruggere la persona in questione. E Dalamar non mi seguirà di certo..."

"Non dovresti usarlo tutto insieme...ma poco per volta...non puoi creare un altro te stesso con la tua carica magica dentro un'altra persona, ma puoi utilizzare un'altra persona per recitare un incantesimo, per farlo fuoriuscire dalle sue mani mentre tu lo casti...è un mezzo temporaneo...a me succedeva così..." dice più intenta a seguire il proprio ragionamento che a vedere la reazione di Raist.
"Credo che stare in tua compagnia mi influenzi davvero..." sussurra infine Crysania sorridendo e un pò arrossendo...

Raistlin annuisce "Posso provare se trovo qualcuno, ma ne dubito Crysania.. anche se il tuo ragionamento non fa una piega."

"Ho pensato che potesse essere una soluzione..." dice lei un po' in imbarazzo "Che potesse renderti felice" aggiunge malinconicamente...

"Non mi preoccupo tanto della mia magia quanto invece che dobbiamo viaggiare e vorrei proteggerti" dice sempre più secco, si sente come se lei non lo capisse.
"Come faccio se non riesco a proteggere nemmeno me stesso."

"Provaci." dice d'un tratto lei "Sei sempre tu...tu che stavi per essere un Dio!" dice infervorandosi guardandolo fra la stima, la decisione e l'adorazione "Tu che sei tornato dall'Abisso, non puoi farti fermare da questo! Trova un modo, se non per utilizzare la tua magia o per riaverla, trova un modo per esercitare il tuo potere... il mondo teme il tuo nome... e tu sei fiero e imbattuto dentro..."
"Non hai tempo per autocommiserarti, non sei fatto così..."

"Spero che il fatto che la gente mi tema basti." dice Raistlin freddo, alzandosi "No il mio potere non posso recuperarlo" aggiunge.
"Non posso disfare quello che hanno deciso gli Dei per me." dice sdegnoso

"Decidi di obbedirgli allora?" dice Crysania che nel frattempo si è così infervorata che gli occhi le sono diventati di un blu intenso.

"No, ma ammetto di essermi sopravvalutato anni fa."

"Io direi il contrario..." dice lei improvvisamente dolce guardandolo con ammirazione mista... ad una strana malizia, quasi bramosia.

"Taci Crysania" gli occhi gli s'illuminano pericolosamente "Basta non ne voglio più sentir parlare!" dice colpendo rabbiosamente con un pugno il muro.

Crysania tace e lo guarda silenziosa fra il dispiaciuto, il comprensivo... e ancora l'ammirato.

Raistlin calmatosi un poco si tiene la mano ferita e le dice freddo "Raccogli le tue cose, partiamo fra poco"

Lei lo guarda per un attimo sbaloridita poi preoccupata per la ferita e infine risponde decisa "Sì"

L'Arcimago senza nemmeno guardarla si mette a fare i bagagli, una volta finito arriva alla scrivania dove ci sono appoggiati i componenti degli incantesimi. Una mano li sfiora quasi con bramosia.

Alla fine come se ci avesse pensato all'ultimo istante prende i sacchetti e se li attacca alla cintura.

Crysania osserva la scena incuriosita mentre prepara le poche cose che ha appresso...ma non chiede, non dice nulla...
Annusa però l'aria sentendogli addosso quel profumo ancora una volta...

Raistlin infine prende la sua borsa con dentro i libri e altre cose e se la mette a tracolla, poi sempre evidentemente nervoso, si siede aspettando che lei abbia finito.

Crysania prende le sue cose, si raccoglie i capelli con il solito pettine di legno e si poggia la sua sacca sulle spalle e lo guarda come a dire di essere pronta.

Lui si alza e le dice solo "Seguimi"

(Nota dell'autrice (Eleuteria): Notare che partono alle 2 di notte...bell'orario...lui è pazzo!XD)

Escono così da tutti quei corridoi per tornare nelle sale della torre dove incontrano Dalamar che li guarda con fare interrogativo. Raistlin si limita solo a dirgli "Io e la Reverenda Figlia partiamo, prenditi cura della torre" dice freddo per poi proseguire senza neanche dargli il tempo di ribattere e in un attimo si trovano davanti al boschetto di Shoikan.

Raistlin si ferma come se gli fosse venuto in mente qualcosa
"Da quando sono tornato ho sempre desiderato di rivederti....ma Astinus mi ha detto che eri in guerra....perchè?"

"Perchè colei che guida la Chiesa, ora è là." risponde seria Crysania.

Lui scuote la testa “Io ho chiesto di rivedere te.”

"Speravo proprio di non dovertelo dire" dice seria "Quella sono io." aggiunge "Ovvero la parte di me che non si è persa nella marea del tempo, la parte di me che ha creduto nella fede e nell'ambizione, quella che ora ha gli occhi spenti..ma colei che non ha queste" dice, poi si sfila la veste in alcuni punti mostrando qualcosa che alla penombra dell'interno della torre poteva sfuggire ma che si nota di più alla luce della luna: ferite da ustione.

Raistlin chiude gli occhi sentendo dentro di se un grande dolore e chiede "Perchè non le ha lei?"

"L'amore...ovvero io ti ho fatto da scudo...l'ambizione...ovvero lei ha cercato di vedere oltre il portale..." dice poi la voce le si strozza e si zittisce guardando il terreno...

Il mago annuisce dolorosamente, è inutile, non riesce a parlarne.

Dopo un attimo Crysania sente un braccio cingerla "Andiamo" dice sommessamente cominciando ad avviarsi per il bosco, gli alberi sembrano ritrarsi da lui.

Crysania lo guarda per un attimo con meraviglia, poi si lascia cingere da lui e annuisce dolcemente seguendo il mago.

I due attraversano il bosco, malgrado all'Arcimago manchi la sua magia gli alberi maledetti del bosco si ritraggono rispettosamente lasciandolo passare e così presto si trovano fuori "Prendiamo due cavalli..." dice lui.

"Ne basta uno..." dice lei "Mi sentirei più tranquilla se non c'è il rischio che ci allontaniamo l'un l'altro nel buio..."

Lui annuisce trattenendo un accenno di riso e sale a cavallo, lei lo raggiunge in groppa, una volta salita sistema le sue cose legandole alla sella, poi delicatamente cinge raist con le braccia.

Raistlin non fa una piega (classico -.-') e partono silenziosamente in una Palanthas addormentata, inoltrandosi poi in un bosco dove passa la strada che devono seguire...

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Capitolo 8
*** Capitolo 6, Insieme ***


Capitolo 6, Insieme


Crysania sente l'aria fredda e pungente solleticarle la pelle, si stringe con delicatezza a Raistlin e respira profondamente lasciandosi inebriare dal suo profumo...la notte li avvoge..ma la cosa che più sconvolgeva Crysania in quel momento era trovarsi lì così con lui...
Raistlin invece non parla, sembra pensieroso, sembra parte della notte attorno a lui.
Il bosco intorno alla strada sembra diventare più scuro e più fitto man mano che cavalcano ma lui non sembra preoccuparsene, sembra piuttosto guardingo.

Crysania arrossisce lievemente quando si ritrova a pensare che ci sia qualcosa di romantico in quell'attimo...poi si ricompone chiedendosi che cosa sia nato nella mente di Raistlin, mentre l'oscurità attorno a loro cala ancora facendole salire un brivido lungo la schiena...

Ora, dopo aver cavalcato tutta la notte si trovano parecchio fuori da Palanthas e l'alba sta salendo.

Raistlin si volta verso la chierica "In quel villaggio dovrebbe esserci una locanda"

"Bene..." risponde lei un pò intorpidita...è stanca ma non sarebbe mai riuscita a prender sonno in una situazione come quella...il cuore le batteva troppo forte...

Lui annuisce stancamente e detto questo manda il cavallo al galoppo verso il villaggio.

(Nota delle autrici. Eleuteria: come svegliare Crysania XD!. LadyCrysania: Ahahhahahahahahahah la cosa bella è che quando si è in due a cavallo per partire al galoppo la persona davanti deve strusciarsi molto a quella dietro perchè deve dare una botta con la gamba all'indietro sul fianco del cavallo per incitare la zampa dietro a partire ^^. Nota nuovamente di Ele: Si nota che la mia collega fa equitazione e che è una pervertita? Ma Crys cosa diciiiiii!!!!!>_<....ma torniamo alla storia...e tanto per mettere in chiaro il pezzo che leggerete adesso non l'ho scritto io!!!)

Crysania a quel gesto di Raist, sentendo il corpo di lui strusciare su di lei sotto le vesti morbide, si sente vistosamente avvampare e spera ardentemente che lui essendosi girato per compiere quella manovra, distolto dalla successiva corsa, non si sia accorto della sua eccitazione...(XD)

Difatti Raist non fa una piega...

Vedendo che Raistlin rimane impassibile Crysania mormora "Oh grazie..." con gli occhi al cielo...

In poco tempo arrivano nei pressi della locanda e Raistlin ferma il cavallo "Scendi Crysania, vado a metterlo nella stalla, tu vai a bussare alla porta e spera di non essere riconosciuta"

Crysania annuisce, si raccoglie i capelli in maniera da farli quasi apparire corti e tira su l'ampio cappuccio bianco che le copre ampiamente la parte superiore del viso, nasconde il medaglione di Paladine sotto la veste, poi si avvicina alla porta e bussa. Mentre Raistlin si allontana, la porta si apre rivelando una locandiera che sbadigliando le dice "Benvenuta signora....posso fare qualcosa per voi?"

Crysania si inchina lievemente... "Salve, siamo in due avremmo bisogno di un alloggio...e del cibo..."

La locandiera la scruta un attimo "In due?"

"Si, il mio..." si ferma un attimo arrosendo "Compagno sta sistemando il cavallo...mi raggiugerà..."

Infatti in quel momento Raistlin arriva, piegato sul bastone, e con il cappuccio a nascondergli il volto.

La locandiera lo guarda con un misto di preoccupazione, terrore e disgusto "Una Veste Nera?" chiede a Crysania.

Crysania si volta guardando Raistlin in cerca di un cenno...

Lui si limita a tossire e quando riesce a parlare dice alla donna "Non ho cattive intenzioni" …ha la voce molto stanca.

La locandiera tuttavia rimane ancora sulla porta però...

"Vi prego, siamo stanchi ed affaticati dal lungo viaggio, non creeremo problemi abbiamo solo bisogno di sfruttare il servizio che voi offrite...potete venirci incontro e garantirci un pò di ristoro?" la voce di Crysania è rassicurante e nello stesso tempo decisa...è stanca anche lei deve riposare e non vuole che raist si affatichi di più..

La locandiera sospira non sapendole dire di no e annuisce "D'accordo seguitemi" e li fa entrare "Vi mostro dove alloggerete" e così li porta in una piccola e semplice stanza.

Una volta che la locandiera se ne fu andata, il mago si siede stancamente sul letto togliendosi il mantello, il suo viso è decisamente patito...

Crysania si toglie il suo a sua volta, poi guarda Raist... "Come ti senti?" gli chiede dolcemente... intanto poggia le sue cose su una seggiola...

"Come dovrei sentirmi?" dice secco mentre butta il mantello da una parte

Crysania si zittisce e guarda da un altra parte..è troppo stanca per ribattere..intanto si avvicina alla finestra e chiude le tende per non far entrare la luce del mattino ne lascia un filo per permettere loro di finire di sistemare le proprie cose...

Lui sospira "Scusami Crysania sono molto stanco e ho cavalcato per tutta la notte..."

Crysania gli risponde con voce tranquilla "Lo so non devi scusarti..." accenna un sorriso verso di lui, poi torna a sistemare le sue cose...
Una volta finito gli si avvicina e poi con imbarazzo si ferma come se stesse facendo qualcosa senza pensarci...

Raistlin la guarda con espressione interrogativa.

La ragazza diventa paonazza poi cercando di fare qualcosa per uscire da quell'imbarazzo si sfila il pettine dai capelli lasciandoseli cadere sciolti sulle spalle... cercando così in vano di nascondere il suo rossore...

Lui sospira seccato "Cosa c'è..."

(Nota di Eleuteria: Che equivale a la vuoi piantare???XD)

"N-no è che..." fa lei sempre più imbarazzata, la stanchezza le fa brutti effetti "Mi era venuto istintivo... venirti vicino..."

"E quindi?" risponde lui freddo come il ghiaccio.

"E quindi... " silenzio
"...non volevo sembrarti invadente....ma..."
s'interrompe "Che sciocca che sono...non farci caso.." dice timidamente

"Vieni qui" sospira infine lui.

Crysania si avvicina a lui, felicemente sorpresa e Raistlin la cinge alla vita "Pensi che potremmo stare insieme noi?" le chiede fissando il vuoto

Crysania si stringe a lui a sua volta "Io non solo lo penso..io lo voglio." dice

Raistlin sorride, un sorriso che pochi hanno visto sul suo volto "Pensi che possa funzionare?" chiede forse un po' imbarazzato dalla domanda

Crysania sorride radiosamente, il sorriso di lui le ha riempito il cuore.. era da tempo..forse da sempre che non si sentiva così felice..."Sì...io ci credo." dice sincera quasi commossa, guardandolo negli occhi.

"Io lo spero.." risponde lui con il suo solito atteggiamento pessimista, poi tossisce stanco, "Adesso vorrei riposare Crysania..."

"Certo" fa lei dolce.

"Svegliami se..." continua lui "Se dovesse esserci qualche problema" dice cupo mentre si stende.
"lo farò" dice lei stendendosi dall'altra parte del letto...



***


Crysania è stesa sul letto, ma non riece a prendere sonno...ha chiuso bene le tende impedendo alla luce di entrare, ma non sarebbe comunque quello a tenerla sveglia...le parole del mago l'hanno colpita profondamente e non riesce a smettere di pensare a quel breve sorriso che le le ha rivolto. Sospira tentando nuovamente di prender sonno, è esausta ma l'emozione è più forte...sconfitta si volta infine a guardare Raistlin.

Il mago sembra dormire profondamente, Crysania può sentire il suo respiro corto e fiebile. Tuttavia Raistlin non sta dormendo, sta pensando a molte cose, prima di tutto a cosa prova per lei.

Crysania si trova a sorridere guardandolo dormire e questo la colpisce. Pensa a ciò che prova per lui, a quanto paradossalmete entrambi si somiglino ora come ora, entrambi soli senza più lo scopo che li aveva guidati fino a quel momento, entrambi con segni evidenti del dolore passato sul proprio corpo...lui le cicatrici e lei le ustioni, entrambi incontrollabili e nello stesso tempo inibiti davanti al loro stesso desiderio...
Questo pensiero la blocca. Ha un flash di qualche ora prima che tenta invano di reprimere...ma che le fa sfuggire un'altro sospiro.

(Nota delle autrici: Eleuteria: Adesso fai anche i flashback?XD. LadyCrysania: ehehehehheehehhehee XD che writer XD)

Passano un paio d'ore e alla fine il mago sprofonda nel sonno, che tuttavia è un sonno agitato, forse perseguitato dagli incubi sul suo passato.

Vedendo Raistlin agitarsi nel sonno la chierica cerca delicatamente di calmarlo accarezzandogli i capelli...si era finalmente addormentata per qualche minuto seppur con alcuni ricordi recenti impressi negli occhi, ma poi l'agitazione del mago l'ha fatta svegliare di nuovo...

Raistlin parla nel sonno, sono poche le parole comprensibili da Crysania, ma sembra che stia rivivendo la sua permanenza nell'abisso...

(Nota delle autrici: Eleuteria: Oddio così sembra che ho scritto che è andato in vacanza!XD)

I suoi capelli bianchi sono intrisi di sudore mentre cerca di fuggire da quell'incubo che per lui è stato reale.

Crysania, impietosita lo accarezza ancora e decide di provare a liberarlo da quell'incubo... "Raist" gli sussurra avvicinancosi a lui. "Raist, svegliati... è un incubo...va tutto bene ora..."

Il mago sentendo la sua voce si sveglia di soprassalto, spaventato, serrandole il polso dolorosamente con una mano e guardandola ansimando per alcuni secondi prima di tornare lucido e riconoscerla "Crysania" rantola... quando finalmente si è reso conto di dove si trova.

Crysania geme per un attimo, il polso dolente per quella stretta...ma si rasserena quando vede che lui si è ripreso...

Lui sospira e si accascia sul letto "Grazie.." chiude gli occhi ancora rabbrividendo al ricordo dell'incubo.

Crysania gli accarezza la fronte e i capelli asciugandogli il sudore...e in quel momento sfiorando la fornte del mago si accorge del suo calore...è rovente! Ma non vuole avere dubbi...

(Nota delle autrici, Eleuteria: Cosa fai gli metti il termometro?XD)

"Scusami Raist..." gli fa e poggia le labbra sulla sua fronte per poi staccarle e toccare la fronte di lui con una mano e la sua con l'altra... fatto ciò lo guarda proccupata "Raist...ma tu hai la febbre!"

Lui non reagisce in alcun modo, si sente troppo stanco e spossato per dire qualcosa, si limita a fare un lieve cenno con la testa...

"Se solo potessi... " dice lei, poi si interrompe e riprende in fretta "Aspetta" dice alzandosi e mettendosi addosso il mantello bianco "Vado a chiedere alla locandiera se ha alcune erbe che possono aiutarti ad abbassare la temperatura, torno subito..."

"Crysania..." la voce di lui è appena percettibile "Nella mia borsa.."

Crysania si ferma di soprassalto "Ah..." dice e va a frugare nella borsa del mago, riconosce al volo le erbe che le sono utili, le è stato insegnato una volta anche a curare in quel modo i malati..le prende "Vado comunque a farmi riscaldare dell'acqua...un composto è più efficace. E mi faccio dare anche una bacinella d'acqua fresca e un panno da inumidire..."
Crysania esce dalla stanza lanciandogli occhiate premurose e si raccoglie nuovamente i capelli tirando poi su il cappuccio, torna in fretta dalla locandiera, ormai è giorno pieno...

La locandiera in quel momento sentendo scendere qualcuno dalle scale si volta, vedendo Crysania.

"Vi chiedo umilmente perdono signora, mi occorrerebbero urgentemente dell'acqua calda, un panno e una bacinella d'acqua fresca..." dice semplicemente la chierica cercando di essere conincente, oltretutto la sua ansia si nota da come ogni suo movimento sembra non sopportare l'attesa...

La locandiera la squadra un attimo, cercando di capire il perchè di quell'agitazione, ma poi semplicemente le dice "D'accordo gliele porto subito" e torna poco dopo con quello che le era statp richiesto.

"Vi ringrazio infinitamente" le dice Crysania, veramente grata caricandosi di tutto l'occorrente e tornando su per le scale verso la stanza sua e di Raist...
arrivata al piano superiore apre la porta della stanza faticosamente, poggiando parte della roba che ha in mano e poi entra, portando poi dentro tutto.

(Nota delle autrici: LadyCrysania: Me la vedo già tipo cameriera con mille cose in mano XD)

Raistlin ovviamente non si è mosso dal letto, tuttavia non si può dire con certezza se sia coscente o meno, la febbre dev'essere piuttosto alta. Crysania si affretta a poggiare la bacinella con l'acqua fresca accanto al letto dalla parte di lui, su una specie di semplicissimo mobiletto di legno. Poi inzuppa il panno quindi lo strizza e comincia a tamponare la fronte e le labbra del mago...poi lo riinzuppa, lo strizza e lo ripiega più volte poggiandolo sulla fronte di Raist "Ora devo preparare le erbe... prima che l'acqua si raffreddi..." gli dice e aspetta di vedere se quel refrigerio lo aiuta almeno un po’.

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Capitolo 9
*** Capitolo 7, Un pericoloso cambio di programma. ***


Capitolo 7, Un pericoloso cambio di programma.


Crysania si alza e prende le erbe, con un cucchiaio che sembra più un pestello ne tritura alcune foglie impastandole, poi lentamente mescolando vi versa dell'acqua calda sopra. Una volta finito il composto è fumante, col cucchiaio se ne lascia cadere alcune gocce sull'interno del polso per verificare che non sia ustionante. Quando è caldo ma non troppo si avvicina al mago steso sul letto “Raist?" dice levandogli il panno che è già diventato caldo...
Lui apre gli occhi guardandola stancamente.

"Devi bere questa adesso... aspetta ti aiuto a tirarti un pò su a sedere..." Crysania gli sistema il cuscino dietro la schiena...poi gli porge il recipiente con il composto di erbe... "Ce la fai a bere?" gli fa premurosa...

Lui annuisce e prende la tazza con mani tremanti che riescono appena a reggerla, stancamente comincia a sorseggiare la mistura di erbe.

Crysania riesce solo a guardarlo seguendo ogni suo movimento...in attesa di una sua qualsiasi esigenza. E' molto preoccupata, non credeva nemmeno lei di poter stare così in apprensione.

Raistlin finisce di bere la medicina e mette giù la tazza "Grazie Crysania.." riesce a dire a stento.

"Vuoi tornare a sdraiarti?" gli chiede lei, mentre prende la tazza e la poggia sul tavolo.

"Rimani con me..." sussurra appena il mago.

Crysania intenerendosi ed arrossendo all'istante gli si avvicina "Ma certo...io sto qui non me ne vado..." dice dolcemente e si siede sul letto accanto a lui.

Raistlin sospira "Non doveva succedere adesso....proprio ora che siamo in viaggio dannazione"

Crysania lo accarezza dolcemente sulla fronte sui capelli massaggiandogli la nuca, intanto con l'altra mano immerge il panno nella bacinella accanto a lei "Shhhh..." gli fa dolcemente"Calmati adesso...non ti agitare...vedrai che la febbre scenderà presto..."

Lui sospira e chiude gli occhi al suo tocco "Crysania..." aspetta un attimo per continuare, come se fosse immerso nei propri pensieri
"Tu senti l'altra te stessa...quella che è in guerra vero?" dice sempre con gli occhi chiusi.

"Si..." risponde lei sommessamente, sfilando la mano dai capelli di lui e lasciandola ricadere sulle sue ginocchia.

Raistlin sente un improvviso nodo alla gola "Ti sei divisa in due crysania, tra me e la chiesa di Paladine"

"Lo sono sempre stata." risponde lei.

"Già.." il mago sospira "E....e...come sta?"

"Ha sofferto la perdita della vista...ma può ancora percepire il mondo attraverso i miei occhi, i miei sogni...in ogni caso la Nuova Vista che ha acquisito le ha garantito di salire alla guida della chiesa e di guidare le vesti bianche nel loro passo più arduo...è ora protagonista di qualcosa di importante come ha sempre desiderato..di qualcosa che le porterà gloria e non è sola...ha raggiunto le sue ambizioni." dice facendosi seria e fermando le mani tenendole in grembo...

Lui dopo alcuni minuti di silenzio dice "Mi manca molto anche quella Crysania" ammette.

Crysania china il capo in silenzio, le mani si stringono sulla veste candida, le dita affondano nella stoffa liscia...

Raistlin la guarda e dice sommessamente "Perchè...pensi che sia sbagliato?"

"No." dice lei senza alzare lo sguardo ma alzandosi dal letto e andando ad immergere il panno nell'acqua della bacinella...strizzandolo poi con forza...anche troppa...
Crysania lo capisce, in verità, e si aspettava una cosa del genere da parte sua per questo non voleva svelargli la verità, ma allo stesso tempo le fa rabbia perchè l'altra se stessa è quella che l'ha usato per raggiungere i suoi scopi, ha paura che Raistlin preferisca l'altra a lei...

Raistlin sospira, quella discussione, più la febbre lo stanno facendo stancare "Cosa c'è Crysania?"

Lei, finendo di strizzare lo straccio, si avvicina a Raist e glielo poggia delicatemente sulla fronte, poi lentamente risponde "Non penso che sia sbagliato, lo capisco e... ne sono in parte felice..ma..." s'interrompe bruscamente.

Lui la fissa negli occhi "Ma non capisci" dice freddamente, chiudendo gli occhi stanco.

Lei si volta a guardarlo in attesa..

"Siete la stessa persona anche se divise" dice lui solo.

"Si lo siamo...lo riconosco...lo sento, io e lei siamo la stessa persona e in parte ne sono felice, così come sono felice di quello che senti..ma allo stesso tempo siamo separate e rappresentiamo i due emisferi di uno stesso animo....parte di me la disprezza per le sue scelte, per ciò che pone a capo delle sue priorità per ciò che ha anteposto ai suoi sentimenti in passato... e per questo non riusciremo mai a collimare. In parte ci accostiamo: ti amiamo entrambe ad esempio...ma lei ti ha amato perchè ammirava la tua ambizione e la tua determinazione così simile alla sua..mentre io mi sono innamorata di te, illogicamente con tutta me stessa, non perchè dovessimo raggiungere un fine comune...e tutt'ora è così"

"Devi fare pace con te stessa" riesce a dire solo il mago, intorpidito dalla febbre.

Crysania gli tampona la fronte con il panno bagnato accorgendosi che la temperatura sta salendo ancora, immerge il panno nuovamente, lo strizza e tampona Raist anche sulle labbra, dietro e sotto al collo... "Vuoi dell'acqua?" gli dice premurosa "Dobbiamo aspettare un pò e vedere se ha fatto effetto prima di darti altra medicina..."

Lui fa un breve cenno di no con la testa in risposta, chiudendo gli occhi stremato.

Crysania torna ad avvicinarsi a lui intenerita e un po' preoccupata... s'inginocchia ai piedi del letto scostando delicatamente la veste bianca da terra. Con il panno umido, più comodamente da questa posizione, gli inumidisce ancora la fronte, il viso, il collo e dolcemente gli accarezza i capelli.

"Ho bisogno di parlarle lo capisci?" dice lui ad un certo punto quasi senza voce...

Lei annuisce in maniera evidente ma senza dire nulla. Ha lo sguardo lievemente triste e le labbra ricurve, tiene lo sguardo su ciò che sta facendo non guarda negli occhi il mago seppur si capisca che non è arrabbiata con lui... è solo triste...forse ha paura di qualcosa...

"Crysania..." dice lui dolcemente "Anche io ho bisogno di fare pace con me stesso....e con te...non solo con la Crysania che mi ama cecamente."

Lei esita un istante...poi riprende a parlare "Sì...lo capisco..." dice soltanto...sembra sincera.appare più calma ma l'espressione di fondo non cambia "Ma" aggiunge all'improvviso "Non credere che io t'ami cecamente, io ho vissuto ciò che lei ha vissuto, nè più ne meno e ti amo tenendo conto di tutto...ti amo nonostante tutto e lo faccio davvero."

Raistlin sorride, come se fosse soddisfatto di quella risposta, poi dopo un attimo dice "Comunque conciato così e senza magia non mi conviene andare da lei" dice con una smorfia "Non sopravvivrei in mezzo alla guerra"

Crysania tace per un attimo e quando vede sorridere il mago quel lieve broncio si trasforma a sua volta in un leggero sorriso...si sporge su di lui e gli bacia delicatamente la fronte. "Io credo che lei ti senta attraverso di me.." dice subito dopo sussurrando dolcemente.

Lui ci manca poco che spalanchi gli occhi per lo stupore "E...cosa sente? senti cosa sta pensando?" le chiede, forse temendo la sua risposta.

"No...è qualcosa di più effimero come un brivido sotto la pelle ma...non so spiegartelo...la sento...magari anche lei sente le stesse sensazioni imprecisate. Ma spesso la sogno e so di sognare ciò che lei ha vissuto o sta vivendo. Lo stesso deve essere per lei con me. Ad esempio una cosa la so per certa..." dice poi si ferma a guardare Raistlin indecisa se proseguire o meno...

"Da quando hai varcato il portale dell'Abisso e da quando lei ha ottenuto il comando della Chiesa dopo la morte di Elistan, lei ha pregato ogni notte perchè tu trovassi il sonno, anche solo un dolce attimo di pace in quel tormento..io ho pregato perchè tu tornassi..." dice abbassando nuovamente lo sguardo...

Raistlin sta quasi per assopirsi, stremato dalla febbre, l'ultima cosa che riesce ancora a chiederle è "Cosa succederebbe...se le scrivessi?" dice ormai riuscendo appena a tenere gli occhi aperti.

Crysania gli risponde sinceramente "Se la lettera riesce a giungere a lei..io credo che ti risponderebbe..ma la tua missiva dovrebbe leggergliela qualcuno...e non so se questo qualcuno gradirà di leggere il tuo nome...magari potresti scriverla in modo che lei sola capisca chi sei... e so che capirà..."

Raistlin annuisce stancamente prima di chiudere gli occhi e sprofondare nuovamente in un sonno agitato...



***


Passano circa una settimana nella locanda in attesa che Raistlin guarisca dalla febbre, un giorno, quando avrebbero dovuto andarsene, Crysania svegliandosi lo vede intento a fare i bagagli, sul viso ha una strana espressione...

"Che succede?" fa lei, guardandolo impegnato in quella maniera.

"Sto partendo" risponde il mago senza emozione nella voce.

"Stai partendo?" dice lei guardandolo attonita.

"Precisamente Crysania" dice "Sto andando in guerra."

Con un sospiro Crysania si lascia cadere seduta sul letto...le manca l'aria..

Raistlin non la degna di uno sguardo, si mette la borsa a tracolla e prende il mantello "Mi dispiace" dice poi, fissandola un attimo.

"Non avrei dovuto dirti nulla... " dice la chierica con voce rotta "Avrei dovuto mentirti!"

L'Arcimago esce dalla stanza senza dire una parola e chiudendo la porta alle sue spalle, sa che se fosse rimasto li un minuto di più lei gli avrebbe fatto cambiare idea...

Crysania lo segue fuori dalla porta..non può non tentare...non può lasciarlo andare così "Mi lasci così? Tu che volevi che rimanessi con te? Non mi dai neanche una spiegazione?" dice, è quasi una supplica...

Lui si volta e si limita a dirle secco "Sai quali sono le mie motivazioni e mi conosci abbastanza per capirle" detto questo, lasciandola li, esce fuori a passo spedito.

"E io cosa dovrei fare? Aspettarti qui?" dice Crysania, inseguendolo letteralmente. Quando lo raggiunge lui sta praticamente fissando le sue cose a cavallo "Seguimi" le dice senza guardarla "E parla con la metà di te stessa che continui a negare” detto questo sale in sella.

Lei senza altra scelta sale a sua volta... ma ha la rabbia dipinta in volto, poi Raistlin manda al galoppo il cavallo, spedito lungo il sentiero.

Dopo poco la chierica afferma con tono fra il rabbioso e il comprensivo "Tu sei folle...e dannazione è anche per questo che ti amo!!!" detto ciò sembra arrabbiarsi ancora di più stavolta con se stessa...

Raistlin probabilmente la bacerebbe se non fossero a cavallo, ma si limita a sorridere maleficamente...

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Capitolo 10
*** Capitolo 8, La guerra del Caos. ***


Capitolo 8, La guerra del Caos.


Dopo giorni e giorni di viaggio, Raistlin e Crysania arrivano finalmente nelle vicinanze della spaventosa guerra del Caos, la più grande guerra mai esistita in Krynn, dove cavalieri di Solamnia e di Takhisis combattevano assieme e maghi oscuri fianco a fianco dei chierici di Paladine.

Raistlin ferma il cavallo in prossimità di un boschetto, guardando l'orizzonte, gli eserciti del Padre degli Dei erano spaventosi, demoni che nemmeno nell'Abisso si sarebbe sognato d'incontrare... Il mago fissa per alcuni minuti questo scenario terribile, poi improvvisamente si volta verso la chierica "Sai dov'è si trova lei?"

Crysania è atterrita.. quello spettacolo non fa per lei e in cuor suo spera di poter tornare indietro incolume con colui che ama al suo fianco, ma sa che lei, almeno nell'animo non è già più incolume....sentendo la domanda di Raistlin risponde pacatamente "Sì...lo so..." gli indica quindi una specie di tempio, anche se sembra più un blocco di pietra in rovina che si staglia su una collina poco distante dalla battaglia, dice di averlo visto in sogno e di sapere che quando il tramonto si avvicina la Reverenda Figlia Crysania si rifugia lì insieme a pochi seguaci per pregare e che l'entrata che sembra coperta da spesse radici semimoventi, può essere aperta solo da lei..o da un'altra se stessa...

Raistlin alza gli occhi verso il tempio "Tra poco sarà il tramonto" dice sommessamente.

Improvvisamente, lasciando l'Arcimago di stucco, Crysania prende l'iniziativa, forse per esasperazione o forse perchè sente di doverlo a se stessa... "Forza andiamo, dobbiamo approfittarne adesso..." gli dice improvvisamente seria...

Il mago la squadra un attimo, come studiandola, "Vado da solo" dice infine serio.

"Solo io posso aprirti la porta del tempio..ma non temere non entrerò con te..." s'interrompe intristita... "E poi qualcuno dovrà tenere il cavallo mentre sarai dentro..." conclude fissando il terreno.

"Ti vorrei solo al sicuro" dice lui, questo è il solo motivo per cui non vuole che lei la segua.

"Lo so..." dice lei "Ma se non fossi testarda abbastanza avrei smesso di amarti da tempo...invece..." l'arrabbiatura non le è ancora passata ma è più preoccupazione ormai.. "Dai" dice dolce... "Lo sai che con te mi sento sempre al sicuro, starti lontana mi atterrirebbe...ma non farò gesti eroici...o audaci... prometto..." aggiunge infine sorridendogli seppur con una lieve amarezza negli occhi...

Raistlin improvvisamente l'attira a se baciandola, e affondando le dita tra i suoi capelli scuri...le è sempre sembrata così insopportabilmente bella...
Crysania sente la rabbia scivolarle via e mentalmente si maledice per questo, ma poi si abbandona al suo bacio come se tutto l'orrore attorno a loro fosse svanito...

Il mago la lascia, rimanendo a guardarla "Cerca di proteggere almeno te stessa da quello che ci aspetta la fuori" infatti la battaglia era ancora in corso...

"Si..." gli risponde la chierica sommessamente ma pensando in cuor suo "E' te che proteggerò..."

Lo sguardo del mago torna a posarsi in prossimità del tempio "Andiamo" dice senza smettere di guardarlo, faceva da sfondo a quelle rovine un cielo dalle sfumature rosse e arancioni.

Crysania recita una lunga preghiera mentre la distanza che divide i due dal tempio sembra infinita e le grida della battaglia sono assordanti, il potere della chierica però sembra aumentato, le sue parole generano uno scudo, come una patina splendente che li circonda senza toccarli ma che allontana le minacce più consistenti...la loro intanto è una corsa disperata fra la battaglia che non avevano potuto aggirare.

Raistlin corre con tutte le sue forze tenendo la mano a Crysania...perdersi in quel caos voleva dire la morte di entrambi. I colpi, i fendenti, le magie con scoppi assordanti, sembrano arrivare loro addosso ma senza riuscire a colpirli. Più o meno a metà strada il mago rovina a terra, senza fiato e forze, sapendo in cuor suo che Crysania non avrebbe potuto tenere quello scudo ancora per molto. "Crys...." non riesce a finire di pronunciare il suo nome che si accascia vomitando sangue cremisi "Non ce la faccio..." dice ormai senza voce, senza che lei possa sentirlo in tutto quel fragore.

Crysania urgentemente e senza dire una parola, tirando giù le redini dal collo del cavallo e abbassandogli la testa, tira su in groppa Raistlin e poi sale repentina a sua volta davanti a lui. Per fare ciò interrompe lo scudo che aveva creato.
Sono più o meno a metà strada, Crysania sperando che Raistlin la senta e che resista ancora gli dice mentre parte a un galoppo forsennato "Lo so che non è nel tuo stile, ma prega!"

Raistlin, senza avere la forza di rispondere, cerca in tutti i modi di non cadere rovinosamente da cavallo, la corsa di prima l'ha stremato... ma finalmente riescono ad uscire dalla battaglia ed arrivare nei pressi del tempio.
Crysania scende da cavallo aiutando poi Raistlin a fare lo stesso, che si accascia a terra annaspando per respirare...

Crysania si inginocchia verso di lui, infilandosi la redine del cavallo attorno al braccio per evitare che l'animale scappi "Raist!" gli dice toccandogli le spalle preoccupata...
Raistlin tuttavia non riesce a risponderle, lo prende una tosse forte che lo obbliga a mettersi una mano sulla bocca. La chierica gli accarezza la schiena e la nuca cercando di calmarlo..ma non può fare molto e di certo non può mettersi a fare una tisana in un posto del genere. E' preoccupata per il mago: l'ha visto altre volte fare così, ma stavolta il cuore le si stringe come non mai "Resisti amore mio...siamo arrivati, oltre quella porta c'è la tua meta..." s'interrompe rendendosi conto di come l'ha chiamato e avvampa, solo l'ennesimo colpo di tosse di lui la riporta alla realtà.

Il mago, senza neanche sentirla, alza gli occhi verso il tempio e cerca di tirarsi su aiutandosi con il bastone senza successo... "Aiutami....non ce la faccio..." dice sempre tossendo incontrollabilmente.

"S-sì.." fa lei ancora scossa e lo aiuta a tirarsi su..

Faticosamente, sostenuto dal bastone e da Crysania, Raistlin riesce a stare finalmente in piedi "Andiamo..." dice, sperando che quelle poche forze rimastegli non lo abbandonino poi proprio sulla porta del tempio...

Accanto al tempio c'è un piccolo avvallamento alberato e cespuglioso dov'è possibile nascondersi e legare il cavallo...Crysania osserva quel punto ma sceglie prima di fare entrare Raistlin, ormai è tramonto pieno quindi lo guarda e gli dice "Rimani dietro di me finchè non si apre l'entrata..." poi tocca le radici aggrovigliate che si muovono sulle imponenti pareti di roccia, fino a che esse non si aprono rivelando un passaggio...

Crysania si gira e lo guarda trattendendo a stento il pianto "Vai..."

Raistlin ormai più per la forza della volontà (e del bastone di Magius) varca lentamente la porta del tempio.

Davanti a lui vede una sala enorme apparentemete molto più grande di come apparirebbe all'esterno, con un ampio colonnato e scorge in una sala in lontananza un chierico che sta curando dei feriti, ma lo vede solo attraverso una porta socchiusa e sembra non dargli attenzione impegnato com'è.
Davanti a Raistlin, ma ad una buona distanza... la sala centrale è molto ampia, c'è un enorme porta di bronzo e davanti ad essa una Veste Rossa è intenta ad annotare ogni virgola dell'accaduto in guerra...è un giovane e sembra molto concentrato, poi avverte una presenza con la coda dell'occhio... "Ah siete voi...Dalamar ha detto che sareste arrivato..." farfuglia la Veste Rossa senza nenache guardare Raistlin... probabilmente l'ha confuso con qualcun altro...

Raistlin esasperato, dopo un'occhiataccia alla Veste Rossa, apre la porta e vi entra. Il posto sembra semideserto.

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Capitolo 11
*** Capitolo 9, La Reverenda Figlia ***


Capitolo 9, La Reverenda Figlia


Nella nuova sala non c'è nessuno: è più piccola e apre su una serie di altre stanze, le porte sono tutte chiuse. C'è silenzio tranne un fastidioso brusio proveniente dalla porta appena superata...la Veste Rossa ha continuato a parlare da solo non sentendo i passi leggeri di Raistlin e stranamente accorgendosi solo dopo qualche secondo dell'apertura della porta...troppo intento a scrivere...
Accortosi di ciò il tipetto ammantato di rosso segue il mago "Ehi aspettate!Dove state andando?" dice mentre ha ancora il libro in mano e sembra rileggere ciò che ha appena scritto...'

"Se voi foste così gentile da indicarmi la stanza dove alloggia la Reverenda Figlia Crysania" risponde l'Arcimago facendo un breve inchino e cercando di mantenere una voce più normale possibile "Devo conferire con lei di alcune questioni urgenti"
L'attenzione di Raistlin si posa per un attimo su un dettaglio che non aveva notato, mentre attende risposta dall'imbranato scriba: addossato al muro di lastre di marmo coperte di strani arazzi di antica stoffa ormai lacerata, sdraiato a terra giace rantolante un chierico ferito, non sembra soffrire ma in ogni caso è strano che venga ignorato...

Da parte sua il rosso gli risponde farfugliando "Parlare con Lady Crysania? Con la Reverenda Figlia intendete?? Oh ma non mi è stato detto che riceveva visite, scusate ma voi non siete....?" si ferma improvvisamente: un dettaglio lo coglie di sopresa... Si avvicina all'Arcimago esaminando il bastone che impugna saldamente, poi intravede la sua mano...stupefatto comincia a sfogliare forsennatamente le pagine di un altro libro che teneva sottobraccio "Non è possibile...Voi voi siete....." sbaloridito sta per dire qualcosa e intanto gesticola animatamente quando la porta alle sue spalle si apre e il chierico semisvenuto gorgoglia qualcosa di intraducibile...

Sulla soglia si staglia una figura che Raistlin conosce bene... la chierica di Paladine appoggiata ad un bastone bianco e con una tigre a farle da guida, gli occhi sono vuoti e spenti, più chiari visto che la luce non li ferisce più.

Mentre Raistlin è distratto guardare la chierica sente un improvviso pizzicore solleticargli le corde vocali... quando cerca di pronunciare il suo nome la voce gli manca completamente! E' stata opera della Veste Rossa che ora lo guarda con occhi invasati e allo stesso tempo fieri di essere riusciti nel compito.... Un incantesimo del silenzio, il giovane mago rosso non sapeva che Raistlin non avrebbe potuto comunque lanciare incantesimi, è l'unica strategia difensiva di cui disponeva evidentemente.

La chierica avanza "Khalid siete voi?" dice guardando il vuoto e avanzando proprio verso Raistlin.

"Si mia signora..." risponde la Veste Rossa, chiamata in causa.

"E..?" continua la Reverenda Figlia.

"Cosa mia signora?" fa lui senza capire.

"Chi altro c'è?" dice lei mentre la tigre si inquieta non poco...

"Nessuno mia signora, solo Reniart, è di nuovo sbronzo, usare l'alcohol per anestetizzarlo e potergli cucire le ferite non è il massimo..." risponde Khalid riferendosi al chierico a terra poco distante.
Intanto la tigre bianca di Crysania avanza verso la Veste Rossa e Raistlin...

La Reverenda Figlia sospira avanzando anche lei poggiata al bastone bianco dalla punta affilata metallica che permette di puntarlo a terra....
"Te lo chiedo di nuovo: CHI ALTRO C'E'?" dice alzando ormai la voce.

Avanzando la tigre scarta misteriosamente Raistlin per andare a ringhiare contro Khalid.

"Nessuno davvero mia signora..." continua la Veste Rossa

Lo sguardo della chierica è rivolto al nulla, ma un lampo candido riempie la stanza. Quando il bagliore si dissolve il rosso si ritrova piantato al muro dal bastone bianco della chierica che si è conficcato in uno degli arazzi sulla parete insieme alla sua veste scarlatta.

"Non osare più mentirmi! Sento soffrire quest'uomo" dice Lady Crysania, voltandosi verso il tipo disteso a terra "Hai disatteso ancora i tuoi compiti.." mentre dice così la tigre libera la veste rossa trascinandola per il mantello
"Portalo via..." dice rivolta alla tigre.

Mentre tocca terra il povero Khalid quasi sviene temendo il felino.

Mentre la chierica si addossa al muro per reggersi in attesa che la tigre torni, sente un profumo che conosce anche troppo bene... "Chi c'è?" chiede, la voce, da ferma che era, per un attimo si increspa...

Raistlin malgrado sente l'incantesimo della Veste Rossa perdere d'effetto, rimane incapace di parlare, anche di dire una sola parola...le parole gli si smorzano in gola ma avanza di qualche passo verso di lei.

Lady Crysania cammina incespicando, dondolandosi quasi, il bastone è caduto a terra poco lontano da Raistlin e la tigre non può aiutarla a muoversi ma non riesce a non dirigersi verso quel profumo e quel leggero sfrusciare di velluto che sfiora il pavimento, che fa crescere in lei l'impossibile convinzione che si tratti di qualcuno che conosce...

L'Arcimago involontariamente le viene incontro e in un attimo si ritrova davanti a lei, tocca le mani protese della chierica con le sue.

Il tocco di quella mano non lascia alcun dubbio a Crysania, la sfiora di nuovo ma ne è certa ormai.. "Raistlin...?" sussurra incredula lasciando la presa di colpo cercando di scostarsi, ma nel tentativo rischia di cadere...

Il mago senza pensare, reagendo per istinto, la sostiene mettendole un braccio intorno alla vita e lei diventa di ghiaccio come congelata al suo tocco...l'emozione la blocca e non riesce a far nulla ...vorrebbe non far nulla, ma poi gli chiede con voce ferma "Rispondetemi siete voi?"

"Si sono io....Crysania" le risponde l'Arcimago con voce grave e appena percettibile.

Lo sguardo di Crysania non è rivolto verso di lui ma il mago può scorgere sul viso di lei un'emozione forte nel sentire quella voce...seguita da un sospiro, quasi un singhiozzo come avesse atteso fino alla sua risposta per respirare di nuovo... poi la donna riprende in parte la sua razionalità "Non è possibile..voi...voi...."

"...non sono mai morto" continua lui che non riesce a lasciarla andare.

Un altro singhiozzo infrange la voce della donna che subito cerca di riprendere il proprio contegno seppur inebriata da quel profumo e sconvolta dal tocco di quelle mani... "Vi prego" dice mentre la voce le torna sicura "Permettetemi..." s'interrompe troppo emozionata, spera che lui la capisca...

Raistlin senza riuscire a distogliere lo sguardo da lei la libera da quell'abbraccio. Le mani di Crysania tremano e le occorre ancora appoggiarsi a lui per trovare equilibrio...si ritrova appoggiata al suo petto guardando verso una luce indefinita nell'eterna notte dei suoi occhi, poi le sue candide mani salgono a cercare il viso del mago timidamente, tremando, ma fremendo per l'impazienza e finalmente si poggiano sul suo viso dorato, in un attimo che per entrambi sembra un eternità...
Crysania accarezza quel viso accorgendosi di ricordarne perfettamnete i dettagli, anche quelli più inquietanti...poi un altro singhiozzo la scuote...
Vorrebbe vedere, dalla volta in cui i suoi occhi si sono chiusi non l'aveva mai desiderato : Ora sì.

"I miei occhi" pensa Crysania, occhi che lei ha perso a causa di una persona.....una....
Crysania si scosta all'improvviso violentemente da lui barcollando ed esclamando furiosamente "Com'è successo?? Che cosa ci fate qui?? Volete forse darmi il tormento? Non vi è bastato??"

Sul viso del mago irrompe un espressione di dolore che lei non può vedere "Non sono qui con intenzioni malvagie" gli trema la voce, forse è l'unica volta nella sua vita in cui Crysania l'ha sentito parlare così, Raistlin sembrava indossare sempre una maschera...mai la sua voce faceva trasparire quello che provava: Ma ora si.

Colpita dal tono di quelle parole la chierica si calma leggermente, tuttavia non è ancora disposta a fidarsi "Come posso credervi?" chiede con tono aspro.
Intanto si è chinata a cercare tastando con mani e piedi il terreno il suo bastone, senza chiedere aiuto, nè richiamare la sua belva...

Raistlin sospira "Non potete" ammette, mettendo il bastone bianco tra le mani delicate di lei.

Crysania lo afferra saldamente e vi si appoggia, guardando nel vuoto lontano da Raistlin...poi decide infine di parlare "Grazie..." dice con tono serio poi aggiunge "Sapevo che sarebbe successo..." aggiunge "Che vi avrei rincontrato...una parte di me era come se..se l'avesse già fatto..." si sofferma a pensare, poi per non esporsi torna impassibile "Ma non credete di essere il benvenuto qui...io..... Io ho pregato per darvi la pace...perchè nell'Abisso voi trovaste un po' di riposo, una fuga dal tormento... e l'ho fatto per premiare la grandezza del vostro gesto...ma non certo per concedervi il perdono o chiederne.."

"Paladine mi ha strappato dagli artigli della dea....in tutti questi anni ho dormito in un sonno che solo lui avrebbe potuto spezzare....tuttavia...mio nipote era venuto scioccamente a cercarmi..." comincia a raccontare il mago "L'ho portato fuori dall'Abisso, era ferito, ma Lei non mi ha più permesso di tornare. E' per questo che sono qui..." dice e poi resta un attimo in silenzio prima di continuare "E per dirvi...che vi ho sognato per tutto questo tempoi, Crysania"

La Reverenda Figlia si zittisce improvvisamente...il volto austero, forzato, si cancella via lasciando spazio semplicemente al suo. In un attimo in cui lo sguardo dei suoi occhi spenti casualmente incrocia quello di Raistlin afferma "Anch'io..."

L'Arcimago si volta, dandole la schiena, incapace di vederla così.. "Non cerco il vostro perdono, dovrei perdonare prima me stesso"

"Che cosa cercate?" chiede lei, dolcemente stavolta...

Raistlin in quel momento effettivamente si chiede cosa effettivamente cerchi, non si era mai posto questa domanda e resta così in silenzio per alcuni minuti. Non sa veramente che risponderle, riesce solo a dire con voce sommessa e anche un po' rassegnata "Non mi è rimasto nulla"

"E' il rischio che si corre quando si è disposti a sacrificare tutto..." dice ancora dolcemente la chierica ma con parole più solenni "Ora che l'avete corso potete solo ricominciare da capo...o svanire nel nulla..." queste ultime parole le pronuncia con vice più roca e tremolante.
"Ma..."ammette poi Crysana “Per quanto mi sia doloroso ammettere quest'ansia irrazionale... Io non voglio vedervi svanire..."

L'Arcimago alza gli occhi verso di lei, voltandosi, non si aspettava questa risposta ma poi sospira "Avrei voluto tornare al mio sonno Crysania, forse preferisco svanire nel nulla." comincia a pensare di aver fatto male ad andare da lei, che tutti i sogni che si era creato erano stati solo delle sue fantasie, lei non lo avrebbe più voluto con se.

"Io ci ho provato..." dice all'improvviso la Reverenda Figlia, la sua espressione sta cambiando "Io ci ho provato a farvi svanire nel nulla..." gli occhi le si inumidiscono...
"Ma non ci sono mai riuscita...il nulla è sempre nei miei occhi..così come ci siete voi, non svanite...rimanete. E mi odio per questo." dice secca e quasi arrabbiata con se stessa...

"Perdonatemi Crysania, per avervi turbato" dice infine Raistlin senza guardarla.

"Avete il mio perdono." dice lei fredda, senza muoversi.

"Vi ringrazio" risponde il mago impassibile, quasi con lo stesso tono di voce, mentre si allontana da lei...come sembrano simili in questo istante.

Crysania non si muove ma rimane in silenzio turbata veramente e in parte commossa, vorrebbe dirgli qualcosa ma una parte di lei, quella che ora parlerebbe...una parte di lei manca...

Raistlin infine esce dal tempio chiudendo la porta alle sue spalle, non si guarda intorno, non gli importa se è esposto al pericolo, non gli importa più di nulla....comincia a camminare senza una meta, con le lacrime a rigargli il volto nascosto dal cappuccio. Aveva pianto solo una volta, quando aveva dovuto dire addio a lei e suo fratello e il portale si era chiuso davanti a lui.

Dal canto suo, l'altra Crysania con cui aveva viaggiato per tutto quel tempo, lo attende fuori impaziente e preoccupata....

Raistlin non la degna nemmeno di uno sguardo, anzi si tira il cappuccio di più a coprirsi il viso per non mostrarle le sue lacrime, ma lei che ha legato il cavallo ad un albero gli corre incontro "Raist... com'è andata??"

"Lasciami" le dice secco lui, voltandosi dall'altra parte e incamminandosi.

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Capitolo 12
*** Capitolo 10, Crysania a confronto con se stessa. ***




Crysania rimane li per qualche minuto osservando il mago che si allontana, poi, con uno scatto repentino di rabbia, arriva al tempio e spalancando la porta vi entra. “Io…io non ti sopporto!”

A sentire la sua stessa identica voce, la Reverenda Figlia Crysania si volta a fissare incredula quella che è praticamente la sua copia. “Sentivo…che c’era qualcosa che non andava…qualcosa di strano in me. Ed ora…eccoti qui.”

“Sai” continua la copia avvicinandosi a lei “Forse nessuno ti ha detto il motivo per cui Raistlin ha deciso di rimanere rinchiuso nell’abisso, è così? Bene se tu lo sapessi, non l’avresti trattato in quel modo poco fa!”

“Io…non capisco cosa vuoi dire” La Reverenda Figlia è confusa.

“L’ha fatto per te! Lo conosci molto bene, cosa pensi che gliene importi del mondo intero? Pensi che sia stato un gesto di altruismo? Ti prego…Raistlin Majere un eroe? No… in quel momento si è reso conto che tu e Caramon eravate importanti per lui. Voi, e anche Palin. Non avrebbe potuto lasciarvi li a morire. E più di tutti tu, Crysania, sei stata tu il motivo scatenante di tutto questo perché quell’uomo ti ama e nemmeno se ne rende conto perché ha conosciuto così poco l’amore da fuggirlo e averne paura! Possibile che la cecità dei tuoi occhi abbia reso ceco anche il tuo cuore?”

Crysania, ammutolita, fissa il pavimento. Dentro di lei ci sono sentimenti contrastanti, ma sa che la sua sosia ha ragione…

Improvvisamente, i suoni e i rumori provenienti dall’esterno del tempio si fanno più forti e la tigre bianca di Crysania comincia a ruggire e a fissare il portone d’ingresso.

Accortasi del cambiamento nel comportamento della tigre Crysania si distoglie dai suoi pensieri e prende anch’essa a guardare il portone “Sta cercando di dirci qualcosa”

“Raistlin! È in pericolo! È rimasto là fuori senza magia!” la copia di Crysania corre verso l’ingresso con l’intento di uscire fuori per aiutare il mago, ma l’altra Crysania la ferma incredula.

“Senza magia? Mi stai forse prendendo in giro?”

“No, è la verità! Questo è stato il prezzo che ha dovuto pagare quando è tornato su Krynn, è totalmente privo di poteri magici e ora si trova indifeso la fuori…come ho potuto essere così stupida?” dice correndo fuori dal tempio, seguita dalla Reverenda Figlia guidata dalla tigre bianca.


Raistlin stava in ginocchio, ferito, ai piedi di un demone dell’esercito del Chaos. Ma il colpo di grazia, con cui il demone stava per finirlo, viene bloccato da uno scudo protettivo.

“Raistlin? Stai bene?” la copia di Crysania tiene saldo lo scudo che protegge il mago, ma non reggerà ancora per molto.

Il mago annuisce stancamente e fa per alzarsi e fuggire quando il demone crolla a terra morto, sormontato da un ombra grande e grossa.

“Raist? Che diavolo ci fai tu qui? Stai bene?” Ancora una volta suo fratello Caramon era giunto a salvarlo. “Ti aiuto ad alzarti, sei ferito?”
“Sto bene fratello, ti ringrazio” dice il mago alzandosi sorretto dal braccio robusto del gemello. “Tu cosa ci fai qui piuttosto?”

“Sono venuto qui con Palin, è stato chiamato con le altre vesti bianche a combattere e io l’ho voluto seguire. Ma mio figlio non è qui, è più avanti ed esposto al pericolo rispetto a noi, ma sono sicuro che se la caverà.” Sorride l’omone sorreggendo il fratello, poi vede sopraggiungere lady Crysania.

“Raistlin! Dobbiamo allontanarci da qui!” dice la copia di Crysania, ansimando per la fatica della corsa.

Nel frattempo anche l’altra Crysania è arrivata e al suo fianco anche Khalid che, posatole una mano sulla spalla, le sta sussurrando qualcosa all’orecchio e non le permette in un certo senso di avvicinarsi all’Arcimago “Reverenda Figlia, vi prego siate ragionevole, qui fuori è troppo pericoloso per la vostra persona, lasciate che vi guidi fino al tempio” dice la Veste Rossa, strattonandola impercettibilmente.

Raistlin però si sta guardando nervosamente intorno “Stiamo per ricevere visite, state pronti”

Cala il silenzio, tutti sono in aspettativa, percepiscono qualcosa che però non ha ancora intenzione di farsi vedere. Poi improvvisamente un demone alato appare e cala in picchiata su di loro, diretto verso l’Arcimago.
È un attimo, Crysania si lancia istintivamente addosso a Raistlin per proteggerlo e l’attacco magico del demone li colpisce buttandoli entrambi a terra privi di sensi.
L’altra Crysania sviene tra le braccia della Veste Rossa, mentre Caramon, sguainata la spada, tenta almeno di tenere il demone il più possibile lontano da loro e di guadagnare tempo.

Inaspettatamente una Veste Nera incappucciata si teletrasporta accanto al guerriero dandogli man forte. Una folata di vento gli manda il cappuccio all’indietro e rivela quello che sembra essere un elfo scuro, dai capelli neri e la pelle lattea. “Bisogno di una mano, Caramon?”

“Dalamar! Sei arrivato appena in tempo, dammi una mano a sistemare questa bestiaccia!”

L’elfo scuro prende a recitare alcune parole nella lingua della magia e in un attimo dalle sue mani parte un incantesimo che disintegra il demone.

Caramon guarda il punto dove stava il demone con ancora la spada in mano “Grazie Dalamar, ne hai fatti di progressi negli ultimi anni ti faccio i miei complimenti”

Dalamar annuisce, “Grazie, ma non abbiamo tempo per le formalità Caramon”


Nel frattempo Raistlin riprende i sensi, trovandosi Crysania addosso tutta sanguinante, la volta e le tasta il polso in preda al panico. Niente, assolutamente niente! Il suo cuore non batte e lei è fredda. “Crysania…” la scuote leggermente, pur rendendosi conto che è tutto inutile. “Crysania dannazione come puoi abbandonarmi adesso??” urla in preda alla disperazione e alla rabbia.
Lacrime scorrono dai suoi occhi dorati.

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Capitolo 13
*** Capitolo 11, Menti pericolose ***


Capitolo 11, Menti pericolose


Cala il silenzio, tutti non sanno cosa dire davanti alla perdita della chierica e alla scena straziante che ne seguiva. Raistlin, ancora a terra, la teneva tra le braccia incredulo davanti a quanto era successo. I suoi occhi erano sbarrati davanti alla difficoltà di accettare la perdita di colei che aveva da poco ritrovato.

Nel frattempo Khalid cerca di far riprendere i sensi alla Reverenda Figlia, che però sembra aver avuto la stessa sorte dell’altra Crysania.
Dalamar, dal canto suo, si era dileguato teletrasportandosi altrove non appena aveva scorto il suo vecchio Maestro. Meglio togliere il disturbo, decisamente.



D’improvviso, l’Arcimago sente una mano delicata sfiorarlo, e nello stesso istante Crysania tra le braccia di Khalid svanisce in una miriade di luci che vanno a finire proprio nel corpo della donna che Raistlin stringeva.

“Perché piangi Arcimago?” sussurra dolcemente la ragazza guardandolo con i suoi grandi occhi grigi.

“Crysania?” lui la guarda incredulo, felice, poi la stringe a se come se l’avesse ritrovata un’altra volta.

“Sono qui, va tutto bene ora” sorride lei.

Basta una veloce occhiata intorno per far notare al mago che non è rimasta traccia dell’altra chierica. “Cos’è successo?”

“E’ tutto molto confuso… è come se mi fossi riunita con una parte di me stessa.”

“Hai fatto la pace con te stessa, Crysania” sorride lui

Caramon sta osservando la scena senza parole… “Crysania, ma tu ci vedi!”

“E’ vero, ho riacquistato la vista. Prima ero incapace di vedere le cose per come erano, vedevo solo quello che volevo vedere. Ma ora è diverso.” Dice lei alzandosi con fatica aiutata dal mago.

“Crysania dovremmo rifugiarci nel tempio, la battaglia non cesserà ancora per parecchio tempo e siamo tutti feriti e stanchi” dice il mago interrotto poi da un eccesso di tosse.

Khalid si avvicina alla chierica con fare untuoso e guardando Raistlin con disprezzo “Dama, permettetemi di scortarvi fino al tempio, appoggiatevi al mio braccio”

“Grazie Khalid, vi preoccupate sempre troppo” gli sorride lei con cortesia e accettando il suo braccio. Anche se in realtà, pensava, non voleva pesare su Raistlin che era già leggermente ferito a sua volta.

E così, i nostri eroi (dai, quasi tutti!), si dirigono verso il tempio dove finalmente saranno al sicuro. Raistlin cammina appoggiato a suo fratello fissando pensierosamente la Veste Rossa che cammina con Crysania davanti a loro. “Quel tipo non mi ispira niente di buono” dice a bassa voce verso Caramon.

“Si hai ragione Raist” risponde lui “l’ho notato anch’io, sarà meglio tenerlo d’occhio…” dice sempre più cupo.


In breve tempo arrivano al tempio e la chierica ne tocca la parete celata dalle radici che si scostano magicamente rivelando il portone d’ingresso. Una volta entrati Crysania lascia il braccio della Veste Rossa. “Grazie Khalid, ora se tu fossi così gentile da mostrare a Caramon la sua stanza te ne sarei molto grata. Io scambierò qualche parola con Raistlin”

Khalid lancia un’occhiata di disgusto verso la Veste Nera ma poi sorridendo a Crysania si congeda con un inchino e fa cenno a Caramon di seguirlo.

Una volta rimasti soli Crysania conduce Raistlin nelle proprie stanze, con l’intenzione di potervi parlare finalmente con un po’ di privacy.

“Sai Raistlin…nel tempio ho avuto una conversazione interessante con me stessa.” Sorride lei facendolo accomodare su una sedia (le poltrone in tempo di guerra erano un lusso).
“Ho capito molte cose, di me e di te.”

“Sarebbero?” chiede lui, sarcastico, alzando un sopracciglio.

“Per esempio ho capito che Raistlin Majere non si è sacrificato per il mondo ma per le persone che ama. Sei molto cambiato Raistlin…”

“Ci sei arrivata alla fine, Crysania.” Le dice il mago, con un sorrisetto.

“Mi sei mancato così tanto Raistlin…” dice lei avvicinandosi, in un momento di tenerezza. Ha gli occhi umidi, trattiene a stento le lacrime.

Il mago la tiene tra le sue braccia, avvolgendola tra il velluto nero “Anche tu mi sei mancata, Crysania. Non sarei sopravvissuto nell’Abisso senza il pensiero di te…” avvicina le labbra a quelle di lei baciandola dolcemente. Finalmente poteva stringerla tra le sue braccia…quanto l’aveva desiderato, per quanto nell’Abisso aveva sognato questo momento?

Un movimento dalla porta d’ingresso semichiusa della stanza riporta indietro Raistlin da questi dolci pensieri. È un attimo, con un movimento fulmineo una Veste Rossa lancia qualcosa di molto piccolo, presumibilmente un dardo, che va a conficcarsi nel collo dell’Arcimago prima che possa anche solo aprir bocca per avvertire Crysania del pericolo.

“Per Paladine…Raistlin!” la chierica vede il mago crollare a terra, vorrebbe soccorrerlo ma la Veste Rossa, che riconosce come Khalid, è entrata nella stanza.
Poco prima di perdere i sensi Raistlin stacca il dardo che gli era conficcato nel collo e lo esamina con la vista ormai annebbiata, infine spalanca gli occhi terrorizzato da quello che ha appena riconosciuto. “Crysania…” la vista gli si affievolisce, la voce gli manca. Perde i sensi e cade a terra pesantemente.

Khalid si avvicina con fare tutt’altro che raccomandabile alla ragazza “Reverenda Figlia…una donna del vostro rango non dovrebbe perdere tempo con costui. Voi meritate di meglio, non è così?” Si avvicina alla chierica scalciando da una parte il corpo a terra di Raistlin senza tante cerimonie.

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Capitolo 14
*** Capitolo 12, Khalid ***


Khalid blocca Crysania tenendola per i polsi, nei suoi occhi c’è il riflesso della follia pura.
“Voi…voi… non mi avete mai considerato!” urla in preda alla rabbia e le tira uno schiaffo sulla guancia dalla pelle candida.
“Tutto questo tempo… passato al vostro servizio… cercando di farmi notare da voi, di mostrarvi che ogni cosa che facevo era solo per vedere il compiacimento sul vostro volto! E questo è il ringraziamento?”

La chierica prova a divincolarsi dalla Veste Rossa ma questa la tiene strettamente per i polsi facendole male, Crysania cerca disperatamente con gli occhi una possibile via di fuga ma sembra tutto inutile. Raistlin è ancora a terra, da quello che riesce a scorgere Crysania nota che è impallidito visibilmente e comincia seriamente a preoccuparsi per lui.
La ragazza guarda Khalid dritto negli occhi, non trasmette alcuna emozione “Siete folle Khalid, cosa vi spinge a comportarvi così?”

“Tacete un volta per tutte!” scatta lui colpendola con una mano sulla bocca facendole sanguinare un labbro. Crysania cade all’indietro sul letto tenendosi una mano sulla bocca ferita e senza dire più nulla, meglio stare in silenzio perché le reazioni di quest uomo sono imprevedibili.

Khalid sale sopra di lei, tentando di baciarla, ma è come baciare un pezzo di ghiaccio. Crysania rimane immobile e chiude gli occhi.

Alle spalle della Veste Rossa Raistlin riprende lentamente i sensi, con la sola forza della volontà. Sente che il veleno contenuto nel dardo di quel traditore sta facendo effetto molto velocemente, non c’è molto tempo. Con le poche forze rimastogli si trascina fino alla base del letto a baldacchino e aggrappandosi alla colonna che lo sostiene si tira su in piedi. La testa gli gira terribilmente e sente un freddo profondo giungere fino nelle ossa ma Crysania ha notato la sua presenza con la coda dell’occhio e sembrano guardarsi con intesa.
Il mago fa scattare il pugnale d’argento contenuto in un piccolo meccanismo legato al suo polso e con le ultime forze lo lancia nella schiena della Veste Rossa che spalanca gli occhi per lo stupore prima di accasciarsi da una parte con un rivolo di sangue che gli cola da un lato della bocca.

Crysania sospira di sollievo ma poi si alza repentinamente, infatti l’Arcimago è crollato di nuovo a terra dopo aver lanciato il pugnale.

“Raistlin! Raistlin ti prego rispondi!” la ragazza arriva fino a lui e lo prende tra le braccia, poi soffoca un gemito. Il mago è pallido, il suo respiro è flebile e le labbra hanno assunto un colore violaceo. Crysania comprende che il dardo era avvelenato, l’unico modo per salvare il suo amato è trovare l’antidoto al veleno. Non c’è un minuto da perdere. La chierica prende con se il dardo che era caduto per terra e corre fuori dalla stanza, vi è infatti li al tempio un uomo che è una sorta di alchimista, ma anche guaritore e mago. Lui avrebbe riconosciuto il veleno e le avrebbe dato l’antidoto.

Crysania torna dopo pochi minuti con una fialetta in mano. L’alchimista, che era una Veste Marrone, quindi un rinnegato dell’Ordine dell’Alta Stregoneria, non era potuto venire con lei perché si trovava nell’area del tempio dove venivano curati i feriti ed in quel momento stava salvando un ragazzo e il padre di questo, che sembravano entrambi molto gravi.

La chierica si inginocchia accanto al mago e ne tasta il polso cercando la vena. Non riesce a sentirne battito.

“Forse è troppo tardi ma devo tentare…” dice con le lacrime agli occhi e l’ansia nel cuore mentre fa bere a Raistlin la pozione. Poi trascina il corpo del mago fino al letto e ve lo porta sopra buttando da una parte la disgustosa Veste Rossa: ora ha altro a cui pensare.

“Raistlin…ti prego apri gli occhi!” dice ormai in lacrime tenendo una fredda mano del mago tra le sue. Affonda il viso sul suo petto singhiozzando “Per favore…”

Crysania sente la mano di Raistlin stringere lievemente la sua, intanto un po’ di colore è tornato sul viso dell’Arcimago. La ragazza sospira di sollievo. “Grazie di essere tornato amore mio…”
Il mago tiene gli occhi chiusi, stremato, e accarezza lievemente i capelli corvini della ragazza che lo cinge protettivamente con le braccia.


***

Poco dopo, l’alchimista che aveva dato l’antidoto a Crysania entra nella stanza per controllare che questo abbia fatto effetto e li trova entrambi addormentati l’uno abbracciato all’altra. La Veste Marrone si avvicina al corpo sanguinante di Khalid e con un braccio lo solleva portandolo fuori “Tu non penserai di cavartela così spero. Adesso verrai curato e poi sarà Dama Crysania a decidere cosa fare di te”
Poi, sulla porta, l’alchimista si ferma un attimo a guardare la coppia addormentata e sospira “Beh, tutto è bene quel che finisce bene” sorride e s’incammina per il corridoio con la Veste Rossa in spalla diretto alla sala dei feriti.


***

L’Arcimago apre gli occhi, si rende conto di stare molto meglio rispetto a prima. “Quanto avrò dormito?” pensa “Probabilmente un’ora”
Si guarda intorno, la Veste Rossa è scomparsa…qualcuno deve averla portata via.
“Meglio così” pensa con una smorfia.
Crysania sta ancora dormendo e Raistlin resta qualche minuto a guardarla… è così serena quando dorme. Il mago sorride teneramente a questo pensiero “Crysania guarda come mi hai ridotto…”
Poi un dolore acuto lo riscuote dai suoi pensieri.

“Sarà meglio controllare la ferita che mi ha lasciato quel dardo” pensa, scostandosi la veste dalla spalla.

“Crysania…svegliati…” sussurra mentre scuote leggermente la ragazza.

“Uhm...? Raistlin…come stai?” fa lei tutta assonnata. “Ci siamo addormentati?”

“Si. Crysania potresti medicarmi la ferita al collo?”

“Hai ragione Raistlin…” dice lei, alzandosi. “E’ meglio che rimani a letto, quel veleno era molto potente. Di solito viene usato in battaglia e bastano pochi minuti perché faccia effetto, è molto veloce. Siamo stati fortunati.”
La chierica medica e pulisce la ferita, non potendo usare su di lui i poteri di guarigione dei chierici, poi la fascia in modo che resti pulita.

“Va meglio ora?” gli chiede finendo di fasciarlo “Quel Khalid era proprio pazzo! Non avrei mai dovuto fidarmi di lui…mi dispiace così tanto…”

“Già, era un pazzo” concorda lui amaramente “Ma avrà quello che si merita stanne certa. Ora sento il bisogno di riposare ancora, quel dannato veleno mi ha stremato.”
“Non preoccuparti Raistlin, veglierò io il tuo sonno” gli risponde lei, dolce.

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Capitolo 15
*** Capitolo 13, Caos ***


Capitolo 13, Caos

E’ l’alba, un nuovo giorno illumina il campo di battaglia, ma i nostri protagonisti vengono svegliati da un rumore assordante. Raistlin si sveglia di soprassalto e subito dopo Crysania, che nel frattempo si era addormentata stremata.
I due rimangono per un attimo in ascolto, impietriti, dall’esterno del tempio provengono dei boati, come di un grosso temporale.

“Questo non annuncia niente di buono” commenta il mago, cupo.

Qualche attimo dopo, come a voler confermare la previsione del mago, qualcuno bussa urgentemente alla porta della stanza. Crysania si alza e dopo essersi velocemente riassestata vestiti e capelli va ad aprire “Rimani a letto, non devi sforzarti” ingiunge al mago con fare premuroso.

La chierica si trova davanti un Caramon piuttosto agitato, anzi, terrorizzato sarebbe la parola più adatta a descrivere lo stato d’animo del guerriero. “Dama Crysania, perdonate la mia intrusione ma c’è una questione dell’estrema urgenza di cui devo parlarvi!”

Prima ancora che la chierica possa aprir bocca il suolo comincia a tremare quasi a giustificare l’urgenza della questione, scuote tutto l’edificio, sembra una scossa di terremoto, dopo poco la scossa cessa e Caramon può parlare…

“Il Padre degli Dei, Caos, è sceso sul campo di battaglia pronto ad attaccarci di persona per distruggerci. Maghi, guerrieri, chierici e chiunque sia in grado di combattere si stanno radunando sul campo di battaglia. Dama Crysania, la Chiesa di Paladine ha bisogno di voi e della vostra guida!”

Crysania ascolta il guerriero con fredda calma, pensando a quante speranze possano avere tutti loro contro una creatura così potente. Spera, dentro di se, di guadagnare tempo e che gli Dei in cui non ha mai perso la fiducia e la fede aiutino i loro figli contro quell’avversario che è infinitamente fuori dalla loro portata. “Ci incontriamo nell’atrio, Caramon, mi preparo e sarò li il prima possibile”

L’omone annuisce e si allontana in fretta mentre Crysania chiude la porta sgomenta e vi si appoggia contro per un attimo. Le gira tremendamente la testa, questa notizia giunta a lei così all’improvviso l’ha scioccata e ora ha bisogno di calmarsi. Trasalisce e si riscuote dai suoi pensieri sentendo improvvisamente un fruscio proveniente dal letto, Raistlin si era alzato. Crysania scuote la testa, prevedendo quale sarà l’ovvia risposta alla domanda che gli stava per porre: “Cosa stai facendo?”

“Mi sto alzando” risponde con non curanza il mago, “Non vedi?”

“Lo vedo benissimo, e vedo anche che non sei in forze e dovresti riposare” risponde lei con un sospiro…

“Pensi che le mie intenzioni siano di starmene qui a letto mentre il resto del mondo va in frantumi? Non ne ho nessuna intenzione Crysania, con o senza poteri magici non ho intenzione di rimanere qui. Inoltre potrei esservi utile in altri modi.” Le dice il mago, pensando in cuor suo che il resto del mondo potrebbe anche andare in frantumi, se solo Crysania fosse al sicuro.

“Sapevo che mi avresti detto così…dunque prepariamoci e andiamo, ma promettimi che starai attento per favore…non ce la faccio a pensarti inerme in mezzo a quella battaglia” gli dice lei, sapendo la conversazione ormai conclusa, è impossibile distogliere Raistlin da una sua convinzione quando oramai ha già preso una decisione.

Dopo pochi minuti si trovano entrambi all’ingresso, la chierica nella sue vesti bianche e l’Arcimago stancamente appoggiato al bastone di Magius. Caramon guarda interrogativamente suo fratello e con disapprovazione. Crysania scuote la testa sconsolata e gli fa cenno di lasciar perdere.

Crysania impartisce subito ordini ai chierici e riesce a portarvi un po’ di ordine, poi tutti con l’ansia nel cuore escono dal tempio per entrare in quella che sarà una delle battaglie più spaventose della storia di Krynn.

La distruzione e la morte, il sangue e la guerra regnano sullo sconfinato campo di battaglia davanti a loro. In lontananza possono vedere la sagoma di un enorme gigante, il Padre degli Dei, sceso al loro cospetto per distruggere proprio quello che i suoi figli hanno protetto e amato per così tanto tempo. Una nuvola di polvere rossastra si alza ed è impossibile vedere altro di Caos.

I gemelli rimangono per un attimo a fissare quel nemico insormontabile, il più debole appoggiato alla spalla dell’altro. Poi Raistlin sussurra qualcosa a suo fratello, il quale risponde annuendo.
Da qualche parte Khalid, che si è ripreso, è nelle vicinanze e ogni tanto tira qualche occhiata a Crysania.

È un attimo….un’orda di demoni si abbatte contro di loro, Caramon lascia il fratello e si avventa addosso alle bestiacce con furia ceca. Ora che suo fratello è senza magia ha ancora più motivo di proteggerlo, ora che l’ha ritrovato non lo perderebbe di nuovo…per nulla al mondo. Crysania si affianca molto presto al guerriero, mostrando come i suoi poteri clericali sono davvero forti contro le creature di Caos.

Raistlin fissa impassibile la battaglia davanti a lui, sta cercando qualcosa, anzi una persona in particolare. Una tunica bianca, ma non un chierico…un mago dai capelli rossastri: suo nipote. “Dannazione…stupido ragazzo!”
E’ un attimo, prima che Caramon e Crysania possano intervenire il mago corre in direzione del nipote con tutte le forze che ha in corpo…. Palin è troppo vicino a Caos, sovrastato da quella miriade di nemici…e troppo vicino al Padre degli Dei, il quale potrebbe schiacciarlo senza nemmeno rendersene conto… Palin è solo una delle tante formiche che gli stanno dando fastidio, il Gigante se le scrolla di dosso uccidendole sul colpo. Tra la folla, vicino a Palin s’intravede anche un kender, Tasslehoff forse?
L’Arcimago continua a correre, con una forza ritrovata chissà dove, sentendo il sapore del sangue in bocca per lo sforzo… “Non arriverò mai in tempo…” poi succede tutto in un attimo: Il Padre degli Dei alza un piede enorme proprio sopra la Veste Bianca e il kender, Palin guarda terrorizzato la sua fine e suo padre più lontano fissa impotente e impietrito la scena.

Poi un lampo, un lampo di luce elettrica e violacea abbaglia tutto quanto, campo di battaglia e cielo e nessuno riesce più a vedere nulla…

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