Nuova pagina 1
Ecco il
primo capitolo.
Da qui mostrerò i primi cambiamenti
°O°
Se
vedete un qualcosa che non va avvertitemi
è.é
Ho
cercato di immaginarmi ogni possibile reazione, ma ne parlerò a fine capitolo,
dove inserirò anche le risposte alle recensioni!
Buona
lettura!
{ Last Hope ~
~ 1. Non più un bambino ~
Erano
passati cinque giorni da quando il Governo aveva portato via Tom.
E la
casa dei Tom's Workers era... morta.
Senza
il suo costruttore, senza la sua vera anima, sembrava mancasse tutto.
A
partire dalla sua giocosa ma importante presenza fino ad arrivare alla sua
risata e al suo forte profumo salmastro.
Solo in
quel momento era chiaro che fosse Tom il perno che teneva unita quella famiglia
ormai spezzata.
Era
stato un durissimo colpo per Kokoro, la segretaria della compagnia, che si era
ritrovata sola e abbandonata, tanto aveva iniziato a passare le giornate a bere.
Yokozuna invece se ne stava in un angolo, seduto, a piangere in silenzio. Non
mangiava né si muoveva, la sua vitalità era sparita.
Iceburg,
dalla sua, si era rifugiato nel cantiere dove avevano sempre passato le giornate
lui, Tom e Franky.
Non
aveva la forza di rialzarsi e scalare da quel precipizio che si era aperto sotto
i suoi piedi e soffriva ancor di più nel vedere come si era ridotta la sua
famiglia.
Ma non
poteva aiutarli...
E
neanche Franky, noto per il suo ottimismo e la sua allegria, sembrava più lo
stesso.
Si era
rinchiuso nello studio dove lavorava Tom e non vi era più uscito in quei lunghi
e interminabili giorni.
Quello
era l'unico posto dove continuava ad aleggiare quel sicuro profumo che lo faceva
sentire protetto.
Profumo
che non avrebbe più sentito a causa del Governo.
Tom era
il più grande carpentiere del mondo per lui.
Colui
che aveva creato la nave perfetta che aveva fatto diventare Gol D. Roger il Re
dei Pirati.
Era un
eroe per Franky, un vero esempio da seguire, eppure era stato condannato.
Si
accoccolò ulteriormente sulla grande sedia sulla quale si sedeva l'uomo pesce.
Era
quasi immensa per lui, così piccolo e gracile.
Così
tanto da farlo sentire ancor più inutile in quel crudele mondo.
Nascose
il viso tra le ginocchia, abbracciandole per cercare conforto.
Sembrava passato così poco tempo da quanto Tom l'aveva preso con sé.
Solo
due anni.
Chiuse
gli occhi lasciando le lacrime libere di scorrere sulle sue lisce guance
infantili.
Tra
tutti i veri criminali in giro proprio Tom, colpevole solo di aver
costruito una nave, doveva essere preso dal Governo?
Si
morse le labbra, cercando di trattenere il singhiozzo.
Bastardi.
Il
Governo era fatto solo di bastardi che l'avevano privato dell'unico vero padre
che aveva mai avuto.
L’unico
che aveva guardato oltre il suo carattere ribelle e aveva aperto le braccia per
accoglierlo.
In uno
scatto di rabbia colpì la scrivania con un pugno, facendo cadere le penne per
terra e muovendo i progetti che ancora stavano lì sopra.
Parve
seguirle con lo sguardo, ma la sua mente era altrove.
" Che
cosa stai disegnando?", domandò con curiosità, guardando il viso di Tom
illuminato fiocamente da una candela.
L'uomo
rise piano per non svegliare Iceburg, steso poco lontano in un futon.
"
Questa è l'unica speranza dell'isola.", rispose semplicemente.
"
Speranza?", ripeté Franky, stupito.
" Con
questo io spero che Water Seven torni ai vecchi splendori."
Allungò
la mano sui fogli, prendendone uno con delicatezza.
Come se
potesse rovinarlo.
Riconosceva la precisa scrittura di Tom.
Riconosceva il tratto del disegno pulito e curato.
Quel
progetto rappresentava Tom.
Era il
suo sogno di speranza per l'isola che amava.
Il suo
maestro aveva sempre messo davanti a tutto Water Seven e il bene dei suoi
abitanti e quel progetto ne era la prova.
Strinse
le labbra, tirando su con il naso.
Li
ripose di nuovo sulla scrivania e scese dalla sedia andando con lunghi passi
verso la cucina.
Lì vide
Kokoro, la donna solare che lo spaventava e affascinava al tempo stesso non
esisteva più.
Vi era
solo una creatura che stringeva in mano una bottiglia semi vuota di vino
e che se ne stava seduta come un fantoccio vicino al tavolo.
In un
angolo poté scorgere la sagoma di Yokozuna, scossa da lievi tremiti.
A tutti
mancava Tom e Franky lo sapeva e voleva che lui fosse ricordato.
Che
tutti, nel sentire il suo nome, pensassero a colui che aveva salvato Water Seven
e non a un criminale.
Strinse
i piccoli pugni fino a farsi male.
“ Non
possiamo permettere che il suo sogno non si realizzi.”, disse piano, ma la sua
voce parve riecheggiare nel silenzio della cucina. “ Tomsan aveva un sogno...
una speranza... e noi dobbiamo far sì che tutto diventi realtà.”
Parole
mature, forse troppo per un bambino etichettato da sempre come ribelle e
infantile da chi non era mai andato oltre le apparenze.
Franky
era più maturo dei bambini della sua età, lo era sempre stato.
Nella
sua infanzia era stato ferito più volte e ne portava ancora i segni, ma l’aveva
anche rinforzato.
L’aveva
fatto crescere e trovare la forza per andare avanti, e quell’ennesima ferita non
poteva che dargli nuova forza.
La
forza di crescere e di cercare di raggiungere Tom realizzando le sue speranze.
Si
sforzò di sorridere.
“
Poi... lui avrebbe riso in una situazione del genere no? Rideva sempre...”
Cercò
di ridere ma sembrò più che altro un lamento che anticipava un’altra crisi di
pianto.
Crisi
che non tardò ad arrivare e che venne soffocata tra le materne braccia di Kokoro,
che l’aveva attirato a sé.
Era
buffo come i ruoli si fossero capovolti.
Non
dovevano essere i bambini a consolare gli adulti.
Devono
essere i grandi quelli forti e non il contrario, i bambini devono restare
bambini.
Devono
giocare, ridere e crescere pian piano negli anni.
E,
sfortunatamente, quello che in quell’istante stringeva con quell’ultimo pianto
non era più un bambino e non poteva fare a meno di sentirsi colpevole.
Franky
non era più un bambino.
Spazio di Miki
E
rieccomi qui^^
Parliamo subito del capitolo appena letto.
Franky
che decide di crescere e di prendere in mano la situazione, per quanto grande e
difficile possa essere.
Tom ha
sempre creduto in lui e nel manga/anime si vede come cresce gradualmente
iniziando ad aiutare Iceburg e il suo maestro.
Io
questo l’ho interpretato non solo come voglia di aiutare la sua famiglia ma
anche come desidero di realizzare il sogno di Tom - non penso che le parole che
l’uomo pesce gli aveva detto quella notte gli siano entrate da un orecchio e
uscite dall’altro.
E qui
si ritrova in un “processo accelerato” dove però Tom non c’è più, il che lo
spinge a reagire maturando.
Spero
di non essere andata OOC in questi miei ragionamenti °O°
Vi
ringrazio per essere giunti fin qui^^
Prima delle recensioni, vi invito a raggiungermi qui ù,ù
Recensioni
Kymyit
- Più o meno reagiranno in quel modo^^
Red
Queen - Ci riuscirò ù.ù visto che io scrivo principalmente IceFra XDD (su
quindici fic su One Piece, sei sono su Iceburg e FrankyXDD più questa sono a
sette XD) In ogni caso ti ringrazio^^
Kikisama - Io sono la donna delle eccezioni XDD e la AceRufy arriverà stasera
nel suo primo capitolo^^
Rinalamisteriosa - Ma poveri piccoli Bakaburg e Bakanky ç^ç te li farò piacere
ù.ù *convinta* XDD grazie tesoro!
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