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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 1 *** Capitolo I ***
Questi personaggi non ci appartengono, ma sono proprietà di K. Fugate e degli “ABC Studios”; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Sono le 5 e mezza di mattina e alle 6 e mezzo attacco il turno di ben dodici ore…
O mio Dio…
Mi sento stanca già da ora…
E’ meglio che mi prepari e vada a fare colazione!
-Mamma, scappo che è tardi….- dico abbracciandola.
-Ciao Denise, a stasera…- ricambiando l’abbraccio.
Che stress, di prima mattina alzarsi così presto e pensare che davanti a me ci sono ancora ben dodici ore….
OSPEDALE
-Ciao ragazze!!-
-Ehi, ciao Denise…come stai?-
-Assonnata, ma per il resto tutto ok…-
-Tu Diane, come va con il bel Maggiore di ieri?-dice Allison.
-Tutto procede…-
-Dai non tenerci sulle spine…-replico
-Si ha ragione dolce D…-dice Allison
-M a niente…dai…ragazze…che volete che sia successo, proprio nulla…-
-Dai lasciamola stare, è diventata paonazza..-
-Grazie D..- ribatte Diane
-Forza al lavoro…-replico
Dopo questi piccoli pettegolezzi inizia il famigerato turno…
-Infermiera Branch, il suo nuovo paziente è nella stanza 2…-
-Subito…-replico
Entro nella stanza e di fronte a me pensavo di trovare un ufficiale anziano, invece è un giovane ragazzo, avrà più o meno la mia età.
Mi avvicino e come sono solita fare ad ogni paziente, gli accarezzo la fronte e la guancia.
-Ciao io sono Denise, la tua infermiera! Come ti chiami?
-Ciao…co..me..sei ..bella…-con voce piena di dolore a causa delle varie ferite riportate.
-Ehi, grazie…come ti chiami?-
-Frank Sherwood…-
-Allora Frank, qualsiasi cosa ti occorra, chiamami pure…-
-Io..ti…vo..glio…spos..are…- addormentandosi subito.
Mi alzo di scatto e me ne vado per lasciarlo riposare…
Non mi ha neanche visto e già mi vuole sposare???
Da non credere…
Beh l’unica persona a cui lo posso raccontare è la mia cara amica Claudia Joy.
N. d. A.: salve a tutti! Abbiamo deciso di riproporre questa flashfic, inserendola nel nostro account comune, che riporta tutte le storie che abbiamo ideato e scritto insieme. Era giusto che anche questa fosse pubblicata insieme alle altre. Ringraziamo chi leggerà e invitiamo chiunque lo voglia a lasciare una recensione, esprimendo il proprio parere sia positivo sia negativo :)
Grazie ancora e al prossimo capitolo!
Schelling e Harryet
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Capitolo 2 *** Capitolo II ***
Prima di finire il turno, passo di nuovo dal mio paziente…
È così giovane…
Mi sento male all’idea di vedere un ragazzo in questo stato…
Ovviamente prima stava sicuramente delirando, non è immaginabile pensare che… no, sicuramente me lo sono sognato.
Forza Denise, torna alla realtà…
-Dolce D… ti cerca un certo Frank…-
-Grazie, Allison…-
-Denise, non te lo lasciare scappare…sai, quando mi ha chiesto di te, ho notato un bellissimo sorriso, secondo me gli piaci…- ammiccò Allison.
-Non dire sciocchezze, è pieno di flebo e antidolorifici…- ribatté Denise, arrossendo.
-Mah…sarà…-
-Vado, Allison-
Allora è proprio vero, non me lo sono sognato… non ho mai avuto un ragazzo e solo l’idea mi terrorizza, quasi…
Entro in camera di Frank e lo trovo sdraiato su quel dannato letto… sta guardando verso la finestra e noto delle lacrime scendere e segnare il suo giovane volto…
Mi spiace disturbarlo e faccio un passo indietro…
-No, ti prego, non te ne andare Denise… appena ti ho visto, mi è sembrato che già ti conoscessi, ti prego resta con me qui… siediti…-
Mi siedo.
-Lo sai perché piango?-
-No, Frank… Sfogati pure …-
-Ho perso molti miei amici in combattimento, alcuni di questi si sarebbero sposati al loro rientro…-
Gli accarezzo il viso e gli prendo la mano e giela bacio. È stato un gesto così spontaneo il mio…
-Mi dispiace davvero tanto, Frank…- mormorò Denise, piangendo.
-Scusa non volevo farti piangere...-
-Sono un tipo molto emotivo-
-Sai, me ne sono accorto subito… non ci sono molte ragazze come te in giro, sento che sei speciale…-
-Che stai dicendo… così mi fai arrossire…-
- E’ la verità Denise…-
Continuiamo il nostro bel discorso e scopriamo di avere molti cose in comune…
-Frank, adesso ti devo lasciare…-
-Va pure, piccola D… a domani-
-A domani Frank…-
-Mi mancherei. Non vedo l’ora che sorga di nuovo il sole per poter vedere il tuo bel volto…-
Gli accarezzo di nuovo il viso e lo lascio a malincuore.
Intanto…
-Meno male, ho finito di studiare anche per oggi…questi manuali di legge non finiscono più…chissà cosa starà facendo la mia amica Denise…-
CASA BRANCH
-Sono tornata!!!-
-Tesoro, come è andata oggi?-
-Tutto bene, mamma…-
Non so se dirle o no di quello che mi è capitato… per il momento lascio correre…
-Denise, ha telefonato Claudia Joy…-dice mia sorella Suzanne.
-Cosa ha detto?-
-Ha chiesto se stasera potete vedervi…-
-Perfetto, mi lavo, mangio e vado da Claudia Joy…-
Dopo qualche ora…
-Papà vado da Claudia Joy…-
- T’accompagno, Denise…-
- D’accordo…-
CASA MEADE
Mi accoglie la madre di Claudia Joy: una donna davvero simpatica, anche se la mia amica non va molto d’accordo con lei…
-Signora…-
-Accomodati, Denise…-
-Papà, vieni fra un’oretta…-
-OK tesoro…-
- Claudia Joy scendi, c’è Denise…-
-Amica mia…-
-Cara CJ…ti devo raccontare cosa è successo oggi…-
-Dimmi tutto…-
-Posso iniziare a dirti che ho incontrato l’uomo della mia vita…-
-O mio Dio…- |
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Capitolo 3 *** Capitolo III ***
-Denise, che vuol dire?- chiede Claudia Joy sorpresa.
-Allora in ospedale c’è un paziente, un militare, è un ragazzo giovane, avrà più o meno la mia età…-
-E…?-
-Beh, insomma, appena mi ha visto, lo so che è sotto antidolorifici, però mi ha detto: “Ti voglio sposare”-
-No…-
-Sai Claudia Joy, all’inizio pensavo che fosse uno scherzo, o meglio, dato che è sotto medicinali…-
-Certo…-, annuisce, avendo capito cosa intedessi.
-…poi però anche una mia collega, mi ha detto che Frank, così si chiama questo ragazzo, appena mi ha visto, è come se fosse rinato e lui me lo ha in un certo senso ribadito…-
-Wow… e brava la mia dolce D… e ora?-
-Beh domani lo rivedo e sono così contenta…-
-Secondo me, questo è un colpo di fulmine…-, ammicca con un sorriso.
Sono terribilmente imbarazzata, al punto di riuscire a ribattere solo: “Sciocchezze…”. E non sono neanche convincente…
-Denise, sono un po’ più grande di te, so come vanno queste cose…-
-Se lo dici tu… adesso tocca a te, cosa è successo? Hai un’aria strana…-, chiedo, sperando che Claudia Joy lasci cadere il discorso su di me.
-Denise, beh ho conosciuto anche io un militare e si chiama Michael…-
-No, non posso crederci…-
-E si…-
-Dimmi dove lo hai conosciuto?-
-Ieri mattina… mentre facevo una passeggiata, sai sto studiando e per sgranchirmi un po’ faccio lunghe camminate…-
-Poi?-dico incuriosita
-Ad un tratto sento questo ragazzo chiedermi l’ora e da li ci siamo messi a parlare… Io gli ho detto che studio legge e lui mi ha detto che è un militare…-
-E ora?-
-Dovremmo vederci questo fine settimana: è in licenza adesso…-
-Come sono contenta CJ…-
-Anche io tesoro…sono contenta per entrambe….-
-Claudia Joy, devo andare…ci vediamo, ok?-
-Certo, Denise…-
-Buonanotte…-
-Notte, Claudia Joy…-
Detto questo, saluto i genitori di CJ e me ne vado, entro in macchina di papà con un sorriso nuovo, pronta per l’indomani… |
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Capitolo 4 *** Capitolo IV ***
UN MESE
DOPO
I
giorni scorrono tranquilli, Frank è stato dimesso
dall’ospedale e ci stiamo frequentando.
Anche
Claudia Joy continua a vedersi con il suo bel militare, Micheal.
CASA
MAEDE
-CJ…-
-Dimmi,
mamma…-
-Come
procede il tuo lavoretto da baby-sitter?-
-Bene,
mamma. Sai che è giusto per guadagnare qualcosa e niente di
più… oggi devo ‘badare’ una
bimba e mi è stato detto che è una vera
peste…-
-In
bocca al lupo allora…-
Così
mi preparo e armata di tanta pazienza, vado a casa Brooks…
CASA
BROOKS
-Signora
Brooks, sono Claudia Joy, la baby-sitter…-
-Accomodati
pure…scusa il disordine…bene posso andare via
tranquillamente…Roxanne, vieni…-
Una
bambina poco più di 3 anni, con un visetto tanto grazioso,
due occhini blu mare e una cascata di capelli ricci e biondi come il
sole…
Ecco
la piccola Roxanne o Roxy…
-Roxy,
la mamma va via, ma torno presto, questa è CJ…-
disse andando verso la porta.
-Ciiiiaooooo…-
-Ciao,
Roxy. Come sei bella… quanti anni hai?-
-Nooon
lo so…-
-Come
non lo sai??? Va beh…vogliamo colorare, giocare, cosa
vogliamo fare?-
-Cololiamo..-
-Vuoi
colorare?-
Così
iniziamo a colorare e all’apparenza sembra una bambina
davvero tranquilla …
-Voglio
la maaaammmmaaaa…-
-Roxy,
adesso torna… ci sono io qui con te…-
-Noooo,
io voglio la mammaaaaaaa…- ribatte Roxy
-E
adesso come faccio…devo chiamare rinforzi…-
-Denise,
sono CJ. Senti, ti spiego tutto dopo, puoi venire
all’indirizzo che ti ho detto?-
-CJ,
ciao…il tempo di cambiarmi e vengo…-
-Grazie,
sei una vera amica…-
Non
faccio in tempo a riattaccare il telefono che, non so come, la piccola
Roxy cadendo si è fatta un grande livido sul
ginocchio…
-Roxy…tesoro,
cosa hai fatto?- la prendo in braccio e la cullo
Com’è
tenera…
Secondo
me fa tutto questo per attirare l’attenzione…
Il
suono del campanello mi distrae dal cullare Roxy.
-Sarà
Denise…-, mormoro.
-D…meno
male che sei arrivata…-
-Ma
questa bimba chi è?-
Dopo
averle spiegato del mio lavoretto da baby-sitter, Denise mi aiuta a
calmare la bimba: -Adesso ho capito...vieni da me piccola riccioli
d’oro…-
Non
appena Denise prende in braccio Roxy, la piccola
s’addormenta…
-Denise,
è vero che sei infermiera e hai a che fare con molti
pazienti, ma questo è il tuo tocco magico…-
sussurro meravigliata.
-Beh
in effetti…non sai oggi che cosa è capitato,
CJ…- continuo a cullare Roxy
-Cosa
è successo?-
-Una
bimba di 7-8 anni, si chiama Pamela, oggi è venuta al pronto
soccorso perché si è fatta male giocando a
pallone con i suoi amici maschi….fortuna che non si
è fatta nulla…-
-Beh
che dire Denise, sei brava con i bimbi…-
-A
proposito, Frank mi ha chiesto di sposarlo….-
-O
mio Dio…cosa hai risposto?-
-Ancora
nulla, ma appena lo vedo, gli dirò sicuramente di
sì…-
-E
tu con il tuo militare?-
-Procede
tutto a gonfie vele…-
Non
appena tornata la mamma di Roxy, le spieghiamo l’accaduto e
lei si congratula con noi per averle badato la bimba…
-Ciao,
piccola Roxy…- diciamo io e Denise.
-Ciaoooooooo…-
-Grazie,
CJ, e grazie anche a te, Denise: siete i miei due angeli
custodi…- ci ringrazia la madre della piccola.
-Di
nulla, Signora… alla prossima e scusi per aver chiamato la
mia amica, ma essendo infermiera, beh forse sa meglio di me come
comportarsi…-ribatto.
-Non
ti preoccupare, ci vediamo….-
Appena
uscite da casa Brooks, chiedo immediatamente: -Allora dolce
D… raccontami di Frank…-
-Prima
raccontami del tuo militare…-
-No
prima tu…-
-No
prima tu…-
Scoppiamo
in una fragorosa risata e ce ne ritorniamo a casa, felici per il
pomeriggio passato insieme…
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Capitolo 5 *** Capitolo V ***
CINQUE
MESI DOPO
Sono
passati cinque mesi da quando ho sentito e visto Frank. È
partito per una missione e non ho sue notizie da troppo tempo
ormai… ho paura che gli sia successo qualcosa, che sia
ferito e io… io non sono con lui. So che Claudia Joy non
sente Michael ed è probabile che siano in missione insieme.
Siamo terrorizzate dalla prospettiva di perdere gli uomini che amiamo,
ma cerchiamo di farci forza a vicenda. Non dobbiamo mollare, ma essere
forti.
Ed
è per questo che, come ogni sera da cinque mesi a questa
parte, chiamo Claudia Joy. Per avere notizie o almeno un conforto.
“Pronto?”.
“Claudia
Joy, sono Denise”.
“Ciao,
Denise. Come stai?”.
“Bene,
tu?”.
“Bene.
Hai qualche notizia di Frank?”.
“Nessuna…
e tu di Michael?”.
“Nessuna…
Ma staranno bene, sanno cavarsela. Dopotutto sono
addestrati…”.
Claudia
Joy cerca di farmi sentire meglio, ma queste parole non mi consolano.
“Sono
tanto arrabbiata con lui, Claudia Joy… Ho paura che sia
ferito o peggio…”.
“Lo
so, Denise… anch’io temo per Michael”.
“Sai,
ho realizzato che non è solo questo che mi
spaventa…”.
La
mia migliore amica mi esorta a confidarmi con lei e io rispondo:
“E se mi avesse dimenticata? Se non volesse più
vedermi e avere a che fare con me?”.
“Denise,
sei la ragazza più dolce che io conosca, come potrebbe
averti dimenticata?”.
Rido
brevemente e rispondo: “Sei sempre gentile, Claudia
Joy…”.
“No,
sono sincera”, replica.
E
giuro di averla sentita sorridere.
In
ospedale c’è sempre molto da fare, i turni sono
pesanti e a volte sono stressanti, ma il mio lavoro mi piace tanto. Mi
permette di rendermi utile.
“Ehi,
Denise! C’è qualcuno per te!”.
Mi
volto verso chi mi ha chiamata, forse Allison, e… oh mio
Dio… non ci posso credere. Forse tutto questo è
solo un sogno. Un sogno dal quale mi sveglierò
presto… perché Frank è davanti a me,
con un mazzo di fiori in mano e non ho la più pallida idea
di cosa ci faccia qui…
“Frank!
Cosa… cosa ci fai qui?”, balbetto.
“Ti
ho portato questi…”.
Mi
porge i fiori, impacciato ed esitante.
“Grazie…
Sono bellissimi”.
“Sono
contento che ti piacciano…”.
“Frank,
perché sei qui?”.
“Volevo
scusarmi… sì, insomma… per non essermi
fatto vivo per tutto questo tempo… non è dipeso
da me! Ero in missione e chiamarti o mettermi in contatto con te in
altro modo, avrebbe significato farla saltare o peggio… mi
dispiace molto, ma non avevo altra scelta”.
“Pensavo…
pensavo non volessi più sentirmi…”,
sussurro.
“No,
non è così! Ero in missione. Michael te lo
può confermare: eravamo insieme… E non potrei mai
non volerti più vedere: la prima volta che ti ho vista, ho
pensato che saresti stata la donna della mia vita e ne sono ancora
convinto. Sì, Denise, ne sono fermamente convinto”.
Queste
parole mi scaldano il cuore: se prima avevo dubbi, mi è
bastato leggere la sincerità nei suoi occhi per farmi capire
che tiene a me quanto tengo a lui.
“Sai
che non basteranno questi fiori per scusarti?”, domando con
un sorriso.
“Se
la invitassi a cena, riparerei alla mia mancanza nei suoi confronti,
signorina Branch?”.
“Assolutamente
sì”.
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