Quella ragazza dannatamente irritante

di Lady_Lebowski
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Sta zitto ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Loki aveva il Tesseract in mano, stava correndo fuori con Clint e il dottor Selvig, ad aspettarli ci sarebbe dovuto essere il suo gancio. Di lei sapeva solo che era una donna, capelli rossi e incredibilmente irritante.
Appena arrivati vicino le auto vide la ragazza, per sicurezza le avvicinò lo scettro al petto
-Hey hey, tieni giù quel coso, sono già dalla tua parte, non c’è bisogno di entrarmi nella testa, so cosa succede dopo, si finisce per girare nudi per strada- blaterò lei senza prendere fiato.
-Sbrigati, sali in macchina, dietro- Ordinò lei. Come osava dare degli ordini al dio Loki? L’auto partì a tutta velocità ma gli uomini dello SHIELD li inseguivano sparando.
-Hey signore oscuro, metti in ginocchio li- Ordinò ancora lei
-Io sono il dio Loki! Io non prendo ord….- Lei lo interruppe
-Senti, tu sei immortale e i proiettili ti rimbalzano addosso, io no e se mi colpiscono sanguino e se sanguino svengo, quindi fai quello che ti dico o svengo- lui era confuso, sia dalla quantità enorme di parole che uscivano da quella bocca sia dalla totale assenza di terrore negli occhi della ragazza.
-Scusa ma… Chi sarebbe il signore oscuro?- Domandò lui perplesso mentre l’auto sfrecciava
-Oh, su Asgard non avete Star Wars??- lui era ancora più confuso, non aveva la minima idea di cosa lei stesse dicendo. All’improvviso la ragazza tirò fuori la pistola dalla fondina, tirò a se il dio, la schiena di lui contro il petto di lei, tese un braccio sopra la spalla di Loki e con l’altro lo avvolgeva dal fianco, fino ad impugnare la pistola con entrambe le mani.
-Cosa diavolo stai facendo??- Domandò lui spazientito
-Lavoro di squadra, tu fai da scudo, io sparo o da qui non ne usciamo- lui sospirò sentendo la sua pazienza vacillare.
-Visto che siamo in una posizione molto intima, posso almeno sapere il tuo nome?- chiese lui
-Ti interessa così tanto?- Lui non rispose, era imbarazzato, sentiva i seni della ragazza premergli sulla schiena. Dopo varie peripezie furono al sicuro lontano e si diressero verso il nascondiglio. Una volta arrivati si accorse che lei sanguinava
-Cosa è successo?
-Non sei un granché come scudo umano… No, asgardiano, quello che sei
-Fammi vedere, credo sia solo un graffio- le alzò la manica della maglietta nera e tese la mano sulla sua ferita che si illuminò di dorato e poi scomparve. Gli scienziati si misero a lavorare sul Tesseract e Loki si sedette accanto alla ragazza esausto.
-Quando sarai il re del mondo, posso farti da spalla?- domandò lei svogliatamente
-Spalla? Certo che no, io sono nato per essere re, tu per essere suddita
-Oh certo, intanto ti ho parato il culo, e mi toccherà farlo anche con quei quattro sfigati dei Vendicatori- lui rise, trovava divertente il modo di parlare della ragazza.
-Ma dimmi, perché non hai paura di me? Potrei ucciderti se volessi- chiese lui con aria di sfida
-Ho visto di peggio e mi hanno fatto di peggio, credimi. Tu… Tu non sei cattivo. Ho sentito parlare molto di te, vuoi solo ciò che ti è stato promesso e per ottenerlo sei disposto a tutto, come è giusto che sia. Ma dimmi perché proprio la terra, no, dico, ma ci hai visti?? Credevamo nel dio Thor, in Odino, quando? Nel IV secolo a.C.?- lui rise ancora
-Guarda che se mi fai ridere ancora perderò di credibilità
-Oh, perdono Signore Oscuro
-Per tutti gli dei, mi vuoi dire chi è il Signore Oscuro??- sbottò lui, la ragazza sbuffò e prese lo smartphone dalla tasca, poi digitò “Star Wars streaming”
-Ecco, così hai qualcosa da fare per le prossime due ore- Loki più che dal film era preso dal capire che diavoleria fosse quell’oggetto. 

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Capitolo 2
*** Sta zitto ***


Quando ebbe finito di guardare il film era leggermente confuso
-Non capisco, quindi questo Darth Vader è il padre di Luke? Davvero a voi terrestri piacciono queste cose?
-Oh sì, abbiamo una vera e propria cultura, a casa ho una spada laser, la vuoi vedere la mia spada laser?- Chiese lei ammiccando
-Non sono molto pratico della vostra ironia, non capisco, sarebbe un doppio senso? O hai davvero una spada laser in casa?
-Tranquillo, imparerai. Se vuoi dominare il mondo ti servirà. Sì, ho una spada laser ma è un giocattolo. Ascolta domani cosa abbiamo da fare?
-Abbiamo? HO DA FARE, tu resti qui. Ogni volta mi fai perdere di credibilità. Mi serve un bulbo oculare- disse lui fiero
-Ucciderai qualcuno?
-Penso proprio di sì.
-Beh Loki mio bellissimo, assicurati di non uccidere nessun mio parente- Era così irritante quando sottovalutava la sua crudeltà.
-E’ tardi, andiamo a dormire, domani sarà una giornata pesante- sbuffò lui sperando di riuscire a togliersela dai piedi
-Tu dormi a destra, io a sinistra e non fregarmi le coperte- minacciò lei
-No, no, no, no! Frena! Non dormiremo insieme!  Non se ne parla! Non ho mai dormito con… Una… Ragazza- Balbettò lui
-Non è nulla di che. Tu stai dal tuo lato, io dal mio, non ci tocchiamo, non ci avviciniamo e fine.- A malincuore si convinse. Entrarono in una stanza quasi buia, illuminata solo da una luce sul comodino. Lui si slacciò l’armatura e tolse la casacca fino a restare solo con una leggera camicia. Scostò le coperte e mi stese. Lei si spogliava lentamente, sotto la maglia, strappata sulla manica, aveva una canotta bianca aderente, per un istante Loki provò una strana sensazione.
-Terrò su i pantaloni, non mi fido di un dio piovuto dal nulla che mira a conquistare la terra e ad uccidere tutti- lui sbuffò al suono delle parole della ragazza.
-Adesso però dormi, e non farmi altre domande, ti prego- disse lui con gli occhi già chiusi.
Quando la mattina dopo si svegliò, Loki era completamente senza coperte e rannicchiato per il freddo mentre la sua “compagna di letto” ci si era avvolta dentro. “Non rubarmi le coperte, eh?” pensò. Poi si voltò di nuovo a guardarla e vide che era sveglia.
-Ben svegliata- lei non rispose
-Perché ora non parli? Ieri non facevi altro- chiese lui
-Sta. Zitto.- Rispose lei secca
-Cosa? Come osi? Cosa avrei fatto adesso?- Lei continuava a non rispondere
-Mi degni di attenzioni? Sono il tuo futuro re, anzi, inizia pure a considerarmi tale, così ti abitui- Lei si voltò di colpo arrivando a pochi centimetri dalla faccia del dio
-Sono appena sveglia. Non ho preso il caffè. Ti prego, sta zitto.- sussurrò la ragazza a denti stretti e per un attimo il dio temette di ricevere uno schiaffo o una testata sul naso.
-Perdonami, ordino a qualcuno di portarti del caffè- lei ricadde sul cuscino.
Dopo essersi svegliata per bene tornò da Loki.
-Oh buon giorno mio re! Ora sono sveglia e comunicativa, al suo servizio! Vuole che mi inginocchi? La renderebbe felice?- lui alzò gli occhi al cielo
-Non sei credibile, nemmeno un po’.  

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