Rivals Lovers;

di CHAOSchick_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


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Sophie;


Mattina. Non ho voglia di alzarmi, ma un fastidiosissimo raggio di sole ha voglia di giocare con me,

subentra dalla finestra, e prepotentemente mi punta negli occhi.
Arresa mi alzo e mi dirigo in bagno, poi bevo una tazza di caffè americano, e per sbaglio controllo l'orologio.
«Oh cazzo sono già le 10 e mezzo! »>> Alle 11 abbiamo un intervista, e non amo fare tardi, a differenza di una certa persona.
Corro verso Heliene, e comincio a strillarle violentemente nell' orecchio.
«Dai sù, alzati! alle 11 abbiamo un'intervista! »>> sbuffo al solo pensiero, buttando a terra la coperta.
«Shhhh» Mi zittisce Heli,buttandomi una mano in faccia.
«ma sei scema? alzati, muoviti, ti do 20 minuti per vestirti, truccarti, e riorganizzare le idee »
«Sì. padrone. » Che sarcasmo pungente.
Dopo 20 minuti usciamo dalla villa e sotto lo sguardo vigile di Bobby la nostra guardia del corpo entriamo nella Limousine.
«Che palle, ti giuro che se questa volta mi fanno delle domande cretine gli ficco il microfono in culo» Ringhio verso lei che poverina deve subirmi ogni volta prima di un'intervista.
«Dài, vedrai che questa andrà meglio.» Mi tranquillizza passandosi un filo di lucidalabbra.
Arriviamo nello studio di un canale molto noto in Australia, ricordo ancora quando io e Heliene seguivamo le interviste, gli speciali sulle band, e fantasticavamo sul fatto di finirci un giorno.
Ed ora eccoci qui, si anche se con un intervistrice cretina, ci siamo, e tutto questo perchè ci abbiamo messo tutte noi stesse.
Ci fanno accomodare su due scomode poltrone di pelle fredda, e con una smorfia sbuffo a pieni polmoni.
«Cominciamo bene...» boffonchio abbassando lo sguardo sulla moquette.
«Come scusa? » mi domanda l'intervistatrice, una specie di bambola di plastica.
«No niente, dicevo quanto siano comode queste poltrone...» risposi gentilmente, seguita da un falso sorriso.
1,2,3,4,5,6,7,8,9 e 10 domande, tutte di fila, riflettere prima di rispondere, è questo il trucco, ho imparato che in questo strano "mondo", devi stare attento a tutto ciò che dici o fai, nulla viene fatto passare innosservato, e questa è una cosa molto stressante da reggere nei primi tempi.
«Bene, grazie ragazze di essere state nostre ospiti qui, la regia ci dice che ci sono stati tantissimi ascoltatori, speriamo di riavervi qui con noi. » Ma manco se mi pagate.
«Si certo con piacere.» Sorrise Heli gentilmente.
Uscimmo dallo studio, Heli mi guardava con aria interrogativa, guardavo il display del mio sidesick, niente ne un messaggio, tanto meno una chiamata senza risposta, niente non vuole proprio sentirmi.
«Dai vedrai che ti chiamerà...» sussurrò ridacchian, Heli.
«Non credo...ma non voglio parlarne, è stata colpa mia e io sono troppo orgogliosa per chiedere scusa, quindi per ora va bene così.>> Heliene non riuscì a contraddirmi, infondo avevo ragione, le cose andavano a meraviglia, almeno per la carriera musicale, un momento magico.
Improvvisamente squillò il telefono, con aria speranzosa osservai il display, no non è Josh, è solo il nostro "simpaticissimo" Manager Mike.
«Si Mike dimmi... »
«Hey, allora com'è andata l'intervista?»
«Come se non lo sapessi, vabbè hai chiamato per questo?» Heli mi lanciò un'occhiata di rimprovero.
«No no affatto, accendi il Vivavoce, e siediti, dovunque tu sia...>> Okey lasciarmi così sul vago non è la miglior cosa che si possa fare.
«Mikey che cavolo succede?» si intromise Heli con la sua innata "eleganza".
«devo darvi una notizia fantastica...»
«MIKE! » esclamammo sincronizzate per ricomporlo.
«Sì ecco, beh vedete le Vamp Killer sono state candidate nella categoria Headliner agli VMA, a Hollywood!» Il cuore mi balzò in gola, mi uscì un mezzo verso dalla bocca,non riuscivo a pronunciare nulla di sensato, come se il tempo si fosse fermato.
Una sensazione esagerata? No per niente.
Abbiamo solo 16 anni,quasi 17, e tutto questo alla nostra età è come un sogno, un sogno in cui speravamo o meglio fantasticavamo da quando avevamo nove anni.
«Amore, ce l'abbiamo fatta!» Mi strillò Heli nell'orecchio, la abbracciai, la strinsi a me, si la mia seconda famiglia, l'amica che tutti desiderano, ma che solo io ho.
«si ce l'abbiamo fatta, ma quando partiamo Mike?» Domandai placando per un momento l'euforia.
«Oggi stesso, anzi direi che avete un'ora per fare le valigie! » Attaccai senza aggiungere niente,
quasi sconvolta,ci accompagnarono a fare le valigie e dopo circa mezz'ora ci caricammo in macchina.
«Wow, ti rendi conto? Sai a chi ci sarà a quella manifestazione?» mi chiese Heli con quasi le lacrime agli occhi.
«Certo, ma non montarti la testa, potremmo anche fare la figura delle perdenti, aspetta di vedere contro chi dobbiamo concorrere!!» Risposi come sempre con il mio stupidissimo pessimismo.
«Ho la lista nella valigia, ma tanto li stracceremo tutti! vedrai...Dopo controlliamo. »
____________________________________________________________________________
Attendemmo "giusto" qualche ora per l'imbarco, un’attesa, che comunque si fece sentire, dato che la nostra impazienza di arrivare a Hollywood era alle stelle, poi finalmente chiamarono il nostro volo, ci guardammo negli occhi. **Sì Heli possiamo farcela, basta crederci, basta impegnarsi, basta essere noi stesse, per sempre, come avevamo promesso all'inizio del nostro successo.**

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


Heliene;

“…e in qualche minuto cominceremo la discesa verso l’aeroporto di Los Angeles…” disse la voce metallica, mentre dischiudevo le palpebre pesanti.
“Mhmm…” Mugugnai mentre un’inserviente di bordo mi stava delicatamente scuotendo su una spalla.
“Signorina… Signorina, mi scusi ma deve tirare su il sedile, siamo quasi arrivati.” Proseguì gentile.
Spostai la mascherina per gli occhi che mi copriva il volto, e tra uno sbadiglio e l’altro ringraziai il ragazzo.
“Ahh.. Ma allora sei viva!” sentii una voce familiare, ridacchiare dal sedile davanti al mio.
“Molto divertente.” Biascicai ancora assonnata. “Quanto è durato il volo?” chiesi mentre una hostess mi offriva una tazza di caffè caldo dal carrello della colazione.
“Quasi venti ore” rispose Sophie, stanca “Ma adesso siamo in America!” aggiunse entusiasta “Ma dico, ci pensi? Potremmo vincere nella categoria Headliners agli EMA!” continuò con espressione sognante.
“Infatti!” annuì io con aria soddisfatta. “Senti… sai contro chi concorriamo nella categoria?” chiesi curiosa.
“Non lo so” ammise Sophie “Ora guardo la lista, volevo farlo ieri ma ero distrutta” si giustificò.
“Sei proprio una sfaticata” la schernì io per gioco.
“Se,se” ridacchiò lei “Tu invece sei la persona più attiva che conosco” rispose sarcastica.
“Certo, sono meglio del sole” continuai io con l’ego alle stelle.
“Oddio…” rise lei “Al mattino, nemmeno Miss Mondo ha più ego di te eh?” continuò divertita, mentre cercava la lista dei nominati nella categoria in cui concorrevamo”.
“Assolutamente” assentì. “Ma fra me e Miss Mondo non c’è confronto, vincerei io senza dubbio.” Conclusi soddisfatta, mentre sorseggiavo il mio caffè.
“Ah ma certo” sghignazzò Sophie. “Comunque ecco qua, allora sono: Metallica, Linikin Park, Foo Fighters…” vide le sue labbra piegarsi in un sorriso “Vamp Killers” mi disse lei sorridendo.
“Ah beh, loro, anzi oserei dire noi siamo le migliori” mi compiacei io.
“Esatto! Davvero siamo così brave, che avrei paura a concorrere contro di noi se fossi qualcun’altra” rispose lei orgogliosa.
“Concordo” ridetti io dandole il cinque.
“Già… Ma non siamo noi a concorrere contro noi stesse” concluse lei facendo una smorfia mentre leggeva l’ultimo concorrente.
“Che succede?” chiesi io perplessa “C’è qualcuno di pericoloso nelle categorie?” continuai preoccupata.
“No.” Rispose lei disgustata “Solo crucchi immaturi, che apparentemente amano le strutture alberghiere dei musi gialli” finì guardando fuori dal finestrino.
“Co..? Oh no.” Mi lamentai io. “Il gorilla barbone e la checca scintillante?” boccheggiai io.
“Proprio loro.” Mormorò Sophie “Insieme ovviamente ai due scimmioni” finì acida.
“Oddio” Mugugnai io “Ma caspio, proprio la maniera migliore di rovinarmi la mattinata.” Conclusi smettendo di gustarmi il caffè. La voglia di fare colazione, come era venuta, era completamente sparita.
“Lo so.” Sospirò Sophie “Dovremo sorbirci quei quattro babbuini saltellanti per tutta la serata” continuò annoiata.
“Ma io vorrei davvero sapere chi hanno corrotto per entrare su MTV” continuai allibita.
“Haha” ridacchio Sophie
“Probabilmente avevano un contratto come fenomeni in un circo della Romania” continuai io con aria da sapientona.
“Ah certo.” continuò ridendo divertita “Su questo non ci piove.” Finì sorridendomi.
“Signorine.”
Una voce educata e con accento americano, tipicamente californiano, ci distrasse dalla nostra conversazione.
“Sono Jonathan McCoy”, si presentò cortese, “Lavoro per MTV USA. Sarò la vostra, guida diciamo, durante il vostro soggiorno a Hollywood.” ci spiegò sorridendo.

Jonathan fu molto cortese con noi.
Ci portò in albergo dove ci fu concesso di rilassarci e rinfrescarci, mentre la crew del backstage di MTV costruiva scenari e le celebrità partecipanti alla serata cominciavano a fare le prove delle loro performance.

Verso le sei e mezzo eravamo pronte per la serata.
Indossavo un paio di jeans scuri, stretti, una maglietta di Tokidoki, con tanti disegnini sopra e le mie all star preferite.
Incontrai Sophie nel corridoio dell’albergo, mi piaceva anche il suo di abbigliamento.

Fuori dall’hotel la security giù ci attendeva per scortarci agli award.
Appena fuori rimasi colpita dall’orda di fan che ci aspettava, ovviamente sia io che Sophie non ci aspettavamo tanta gente qui in America, dato che eravamo abituate all’Australia.

Dopo qualche autografo e foto ci fecero salire in macchina, portandoci fino al palazzo dove si sarebbe tenuta la premiazione.

“Helenie, guarda!” mi strattonò il braccio Sophie. “Il Red Carpet” e indicò un tappeto rosso, dove tutte le celebrità sfilavano per entrare nella platea.
“Questa volta non è in Tv, è anche per noi!” sorrisi io felicissima.

Da vere dive di MTV ci facemmo fotografare e intervistare dai presentatori che si aggiravano fra le star. Che soddisfazione!

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Mentre mi aggiravo nella platea, gettavo occhiate a destra e a manca.
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Beyonce… Christina Aguilera… i Good Charlotte e Fergie...
Che bello! >>

“Ahia!” un ragazzo parecchio alto e con dei rasta lunghi fino a metà schiena, mi aveva appena dato una spallata.
“Fai attenzione, le hai fatto male!” sentii Sophie rimproverarlo.
“Scusa” rispose il ragazzo, con aria distaccata.
Alzai gli occhi per guardarlo meglio. Quell’accento e i vestiti così oscenamente larghi mi ricordavano qualcuno.
“Ma la tua amica dovrebbe stare più attenta, invece di guardare le nuvole quando cammina, come fanno le bambine.” Finì tagliente e si allontanò in direzione del resto della sua “associazione a delinquere” che chiamava band.
“Ma sentilo!” mi scaldai io. “Vieni qui brutta scimmia coi rasta! Ah ma ti insegno io a colpire una ragazza, maleducatissimo babbuino con le liane!!”
“Daai!” Sophie mi tirò ridendo per un braccio “Lascia stare lui e la corte dei miracoli laggiù” mi sorrise “ci vogliono nel backstage per sistemare i microfoni”.
Borbottando la seguii dietro le quinte e, di lì a poco cominciò la trasmissione.

Le interviste e le performance scorrevano in fretta, tutte le star davano il meglio di loro, chissà da quanto provavano quelle esibizioni.

<<…è quasi ora. Cazzoooo! Non credevo sarei stata così nervosa.
vabbè ma non è che se perdo muoio, no? C’è sempre il prossimo anno…>>

Mentre pensavo, girai la testa verso quel rasta maledetto che mi aveva maleducatamente calpestato qualche ora fa.
Il ragazzo mi restituì uno sguardo a dir poco sprezzante.
Trattenni a malapena l’istinto di fargli una linguaccia.

<< Pallone gonfiato.. Ti credi meglio di me eh?Ma vedrai che perdi, eccome se perdi! >>

Sentii Sophie che mi stringeva la mano forte, e ritornai alla realtà.
“E l’award, per le migliori performance live…” sentivo la presentatrice annunciare il premio.

<< …Ohh.. cazzo, cazzo, cazzo… perché ero così sicura? >>

“…conosciuto anche come Headliners, va a…” vidi che apriva la busta.

<< Oddio. Perdiamo, me lo sento, non vinciamo oddioo…>>

“… Vamp Killers!!” sentì chiaramente annunciare dalla presentatrice.
Lanciai un grido di gioia e abbracciai Sophie che aveva, come me le lacrime agli occhi.

Ci dirigemmo verso il palco, tra il pubblico che applaudiva e le star che ci sorridevano.
I presentatori ci strinsero la mano porgendoci il premio. Cominciammo il nostro discorso ed io feci i ringraziamenti a tutte le persone a me care.
Quando fu il turno di Sophie, ringraziò molte persone, e scambiò due chiacchiere con i presentatori.
Mentre parlava, lanciai un’occhiata furtiva al rasta: era furioso.
Trattenni a stento una risatina soddisfatta.

<>

Dal palco ricambiai la sua occhiata furente, con una di soddisfazione piena, cosa che lo irritò maggiormente.
Tornate al nostro posto in platea, vedemmo molti altri artisti che si esibivano e anche tutti gli altri premi vinti, finché il presentatore annunciò la fine della serata.



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Grazie a tutti quelli che hanno letto il primo capitolo!
x misscasei: Sono davvero felice che ti piaccia, spero sarai soddisfatta anche di questo capitolo!

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