fuga

di _happyworld_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la promessa ***
Capitolo 2: *** la ragazza con la treccia rossa ***
Capitolo 3: *** come potrei... ***
Capitolo 4: *** Cadence ***



Capitolo 1
*** la promessa ***


ESTERNO ALLA STORIA Bonnie è stanca di sentirsi un peso, e quindi decide di andarsene. Potete immaginare la reazione di Damon... POV BONNIE "non c'è nessuno. Posso lasciare qui la busta, la troveranno. Addio amici miei. Addio Damon. Questo è stato l'ultimo giorno in cui sono stata il tuo pettirosso. Addio." POV DAMON "non riesco a dormire, e per di più mi sembra di aver sentito sbattere la porta d'ingresso. Se per caso è entrato qualcuno... Da quando in qua sono così preoccupato? Non è per me, e nemmeno per quei due piccioncini di Elena e Stefan, è per la streghetta. Se qualche mese fa mi avessero detto che sarebbe successo questo, che mi sarei preoccupato dell'incolumità di una ragazza così piccola e fragile, lo avrei dissanguato, perché non ci avrei mai creduto. Tornando a noi, vado a controllare che sia tutto apposto... Devo dire a Stefan di sistemare questo dannato scricchiolio alle scale... Oh, mio Dio, Bonnie! La scrittura è la sua. No, dimmi che non le è successo nulla..." lunedì 7 marzo casa di Stefan addio, amici miei, non so se troverete questa busta, ma di sicuro, se accadrà, io sarò già sparita. Ora avete un peso in meno, sfruttate questa occasione per essere felici. Non vi mancherò, ne sono certa. Vi voglio bene, e so che questa lettera, per quanto breve e brutta, vi basterà, perché non ho il coraggio di dirvi addio di persona. Vi dirò poche cose, e sarò concisa, perché non ho molto tempo. Le rune dicono che Elena avrà un figlio maschio da Stefan, ma non so dire ne il nome che porterà, ne tantomeno quando nascerà. Addio. con affetto. Bonnie P.S. le rune dicono anche che questo bambino riunirà amici e regine, ma non capisco cosa voglia dire, quindi parto anche per capire. Non cercatemi... So che è inutile dirvelo, non lo farete ugualmente. "continuo a rileggere pezzi di questa triste lettera. In certi punti si sente odore di sale e carta umida, come se la mia streghetta avesse pianto mentre scriveva. Il pezzo che odora di più è l'ultimo < non cercatemi... So che è inutile dirvelo, non lo farete ugualmente. >, ma a me torna sempre l'occhio sulla frase < vi mancherò, ne sono certa Ti sbagli, streghetta, mi manchi già. Sarà meglio tornare a dormire, così domani potrò partire subito a cercarti, streghetta. Ti troverò, fosse l'ultima cosa che farò.

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Capitolo 2
*** la ragazza con la treccia rossa ***


POV ELENA 'Non possiamo arrenderci. Damon ci ha rovinato i piani, mi ha messa in pericolo in gravidanza, e ora è in pericolo anche Ben. Ancora non ci credo, un bimbo di quasi tre anni, con i capelli biondi e gli occhi verdi, ma non possiamo arrenderci.' - Benjamin! - calma Elena. Guarda. 'Benji è scivolato verso una costruzione che doveva essere una casa ma invece sembrava più un castello, ma una ragazza con un abito al ginocchio, con un fregio di ghirigori neri su sfondo bianco lo ha raccolto, mentre noi arriviamo.' - è ferito. Posso portarlo dentro per guarirlo. E voi potete venire per farvi una doccia, e posso chiedere per un posto dove farvi riposare. - no, gra... - volentieri, e saremmo contenti di conoscere la, o il, padrone di casa. 'Voglio proprio vedere chi possiede tanto sfarzo' - la signorina ne sarà felice. 'Intanto siamo entrati. Lo splendore cupo dell'ossidiana pervade ogni cosa. Ad un certo punto vengo attratta da un particolare fregio nero che si attorciglia attorno ai piedi della giovane donna.' - cosa succede? Che cos'è quello? - questo ghirigoro nero che si muove? - si. - si stanno spaventando, signorina. Ad un certo punto vedo venire verso di noi una ragazza molto giovane, che non poteva avere più di ventun anni. Aveva un abito nero lungo, che creava un ampio strascico alle spalle. - Elena! - non può essere... Fermo li, Stefan, tieni benji, non muoverti... Bonnie... - come? Vado a vedere se c'è Damon. - non ditegli che sono io. - ok. - vieni, Elena. Anzi, aspetta. Così va meglio. - wow! È magnifico! Il mio vestito è come il suo, ma verde speranza, come gli occhi di Stefan. - dobbiamo andare, fratellino, non possiamo fermarci! - Damon... - ssst! Zitta. Noi andiamo. Voi fatevi una doccia. Tu devi farmi vedere quell'enorme davanzale che ho visto sulla facciata. Come mai è così grande? - tu pensi che questo vestito ci starebbe, altrimenti? - no. - ti sei risposta. Andiamo. - intanto che andiamo mi devi raccontare tutto ciò che è successo in questi tre anni che non ti vedo. Cosa sta succedendo!? - le opzioni sono due: terremoto o... - o? - attacco mortale. - e con ciò? Spero per voi che sia la prima, Stefan, perché altrimenti, se ben sopravvive, rimarrà orfano. - credo di essere preoccupato. - attacco mortale, signorina. - provo prima con le frecce, poi al massimo ho i miei poteri. - si, signorina. - fa attenzione. - tranquilla, Elena, tornerò. È successo altre volte in questo periodo. Tieni la mia corona. Conservala fino al mio ritorno. - che scena commovente... - taci, Damon. - buona fortuna, streghetta. - grazie, Stefan. ESTRANEO ALLA STORIA La donna schiocca le dita, e il suo abito raffinato si trasforma rapidamente in una divisa da combattimento, nera e aderente, con un paio di pantaloncini corti e una canottiera. Damon, pur continuando a pensare a Bonnie, non riesce a staccarle gli occhi di dosso. POV DAMON Cavolo, e bellissima. Però quei capelli rossi mi ricordano tanto il mio pettirosso. Non ce la faccio più senza di lei. Devo sfogarmi. O trovarla. Opzione "B" accolta. la cercherò fino a quando non avrò più sangue nelle vene. Ti troverò, piccola, fosse l'ultima cosa che farò. Intanto vado a vedere come se la cava la ragazzina. - non seguirmi, Damon. - che peperino! Non ho ancora fatto niente e sei già sulla difensiva. - non fai niente da tre anni, per fortuna. - che? - ragiona, intanto vado a prendere un po' di carne per noi umani e un po' di sangue per voi vampiri. Devo capire di cosa parla. Da tre anni. Non faccio più nulla da tre anni solo a Bonnie. Bonnie. Quella ragazzina dai capelli rossi che mi ha rubato un cuore che non credevo nemmeno di avere. Quella ragazzina che ha preferito andarsene, piuttosto che metterci nei guai. No, non posso pensare sempre a lei, devo distrarmi, ma rimarrò comunque sul rosso. Mi distrarrò con la ragazza

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Capitolo 3
*** come potrei... ***


ANGOLO DELLA PAZZOIDE XD Notare bene che questo capitolo è tutto in pov Damon, e poi sarà quasi/tutta una riflessione di Damon, che mostrerà (il capitolo) dei sentimenti che solo Bonnie, più avanti riuscirà a capire e tirare fuori dalla mente del vampiro. Come potrei... No. Non posso. Non posso distrarmi così. Bonnie... perché i nomi mi si sovrappongono, ma poi questo cancella tutti gli altri? No. Non sono innamorato della streghetta. È solo mia. *Si che sei innamorato.* E tu chi sei. *Piacere, sono Damon, la voce della tua coscienza. Posso chiedere perché non mi ascolti mai?* E perché dovrei ascoltare qualcosa che non esiste? *Perché io esisto eccome!* certo certo, come no... *si, in effetti sono piccolo piccolo, ma ogni tanto ti aiuto a tirare fuori le palle e a prendere le tue responsabilità.* eh? Allora è per colpa tua che la mia streghetta è sparita! *calmino ora. Non sono io il tuo caratteraccio, quello è colpa tua! È per quello che Bonnie, di cui, evidenzio, sei innamorato perso, se ne è andata.* Ti ripeto che non sono innamorato di lei, ma lei è mia. Compreso? *certo che sei ottuso!* Veramente sei tu quello ottuso! *intanto, mio ottuso vampiro, prova a ragionare su quello che ti ha detto la padrona di casa!* Mi aiuti a capire? *pensa!* Che devo pensare, scusa!? *non ci sono un po' troppe coincidenze?* Si... I capelli rossi, gli occhi color cioccolato, il fatto che è una strega... E poi quella frase... No. Non può essere lei. Lei é sempre stata una ragazza piccola e fragile... Non può essere lei quella streghetta forte e decisa... *non dico che può essere lei, io dico che è lei.* Taci. Dobbiamo continuare a cercare Bonnie. Non possiamo restare qui. Adesso vado a dirlo agli altri e ce ne andiamo. RITORNA LA PAZZA Tranquilli... Damon, più avanti, capirà che la sua coscienza aveva ragione, ma non vi anticipo niente, altrimenti vi rovino la sorpresa. So che questo capitolo fa schifo, ma con la febbre non ho molta inventiva... Alla prossima.

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Capitolo 4
*** Cadence ***


Damon stava per andare dagli altri, ma nel girarsi vede una bambina con i capelli neri legati in una lucente treccia con un elastico rosa alla fine. Il vestito era rosa confetto, come le ballerine di raso che ha ai piedi. Gli occhi della bambina incontrano quelli di Damon, e ciò si trasforma in una sorta di sfida fra due paia di oceani neri come il carbone. - mi scusi, signore, non l'ho mai visto da queste parti, come si chiama? - la voce della bambina è di cristallo, e lui, probabilmente non solo per educazione, le risponde. - Damon, e tu come ti chiami piccola? - - Cadence - Non può credere alle sue orecchie: quella bambina identica a lui porta il nome di sua figlia! Sua figlia... Perché dovunque vada, il ricordo della figlia lo tormenta? Proprio in quel momento passa di li una cameriera, e lui ne approfitta per chiedere della bambina. - scusi, signorina, posso chiederle una cosa? - - dica, signor Salvatore. - - La bambina. Mi può raccontare la sua storia? - - la storia di Cadence é una storia molto difficile. L'ho trovata a terra, priva di sensi mentre andavo al mercato, in un sentiero che passa proprio attraverso la bocca di un burrone. Lei era caduta da quel burrone, e mi sorprende ancora il fatto che fosse viva. Non arrivai al mercato, quel giorno. Le portai a casa, o meglio dire qui, per curare le sue ferite. Riconobbe la padrona di casa, anche se aveva solo due anni. La chiamò per nome. All'inizio ne rimasi sorpresa, ma poi la signorina mi disse che la conosceva. Mi disse il suo nome: Cadence. Decadenza, fine. Le dissi che non era un nome proprio bello per un palazzo che stava nascendo, ma lei disse che non voleva cambiare il nome della bambina, e la amò, da allora, come fosse figlia sua. La madre della piccola è morta, ma suo padre è ancora vivo, da qualche parte. - - Annabelle, Annabelle! Mi ricordo il nome del mio papà!!! - - non strillare, piccola! Dimmi il nome. - - Damon. Damon Salvatore. - Uno sguardo della cameriera e lui ha già la bambina in braccio. - papà! - Quelle parole sono uno splendido colpo al cuore per il vampiro. Dopo un lungo momento la bambina, non sentendo più rumore da fuori, corre a vedere come sta la padrona di casa. - vieni, Annabelle, mi sa che serviranno le tue medicazioni. - Damon, intanto, va ad avvisare il fratello minore della scoperta. Almeno, è quello che vorrebbe fare, ma vede che Stefan sta seguendo Elena verso l'entrata.

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