Underworld - Il Sottomondo

di I25
(/viewuser.php?uid=398128)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prefazione- Quando tutto ebbe inizio ***
Capitolo 2: *** Immersi nella meravigliosa natura ***
Capitolo 3: *** I Figli dei Mondi ***
Capitolo 4: *** Circondata da idioti ***
Capitolo 5: *** Convivenza Pericolosa ***



Capitolo 1
*** Prefazione- Quando tutto ebbe inizio ***



Nella fredda e gelida notte,una donna coperta da un cappuccio bianco,vagava per la foresta,tenendo fra le braccia un neonato. 
Si stava dirigendo verso la cattedrale,il luogo che segnava il confine tra il mondo umano e Eucadia il regno sommerso nella verde natura.
Superato il confine nulla poteva più fermarla, si diresse in una clinica dove scambiò la creatura che teneva fra le braccia e una bambina nata morta,poi sparì nel buio.

Fatto ritorno ad Eucadia, parte del castello reale  andava a fuoco, la sorella della regina morì, ma riuscì a salvare il figlio di due anni appena,che affidò alla regina e che ella crebbe come fosse suo figlio. Nella confusione generale la donna ripose nella culla la bambina morta assicurandosi che nessuno era a conoscenza della sua presenza nel castello per poi sparì senza lasciare traccia di se.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Immersi nella meravigliosa natura ***


Parte Prima
Il mondo attorno a noi

“E soprattutto,guardate con
Occhi scintillanti tutto il mondo attorno a voi,perché i 
Più grandi segreti sono sempre nascosti nei posti più.
Improbabili”
-Roald Dahl
Immersi nella meravigliosa Natura


L’estate stava quasi per terminare,meno di due settimane e la vita di ogni giorno sarebbe ripresa. Guardai fuori dal finestrino. scrutando la città che andava sparendo dietro i verdi alberi. Come ogni anno,l’ultima settimana di vacanza io, la mia famiglia e i miei migliori amici,andavamo a fare campeggio. 
“Luna,che stai facendo,sei così assente” la voce della mia migliore amica Clary interruppe i miei pensieri, la conoscevo da quando andavamo all’asilo le prestai una gomma e da quel giorno non ci separammo mai. Mi voltai verso di lei,nei suoi occhi verdi riuscivo a percepire la sua preoccupazione,una preoccupazione del tutto inutile.
“Cosa? Sto bene non ho niente di preoccupante! ” iniziai a ridere “Hei guarda Jared sta dormendo da un bel po’” continuai.
Povero Jared era la nostra vittima prediletta,più di Clary che mia. Ci sopporta dalle elementari e non si sapeva come fosse ancora con noi. 
Ho sempre pensato che avesse una cotta per Clary,invece no,stanno sempre a litigare e prendersi a parolacce. 
“Pensi quello che penso io?” Clary sorrise malvagiamente e capii al volo cosa aveva in mente. 
Delicatamente poggiammo le cuffie dell’mp3 sulle orecchie di Jared e poi con dei sottofondi horror si svegliò in preda ad una crisi di panico.
“Qualcuno mi aiuti!” urlò lui. Era bianco come un lenzuolo,si guardava intorno intontito. Io e Clary ridevamo come due matte,era così semplice prenderlo in giro,era davvero furioso. Si passò la mano tra i capelli castani spettinandoseli. 
“ Che pappamolla! E tu avresti sedici anni,e saresti un ragazzo?” Lottie,la mia sorellina,di due anni più piccola di noi prendeva spesso in giro Jared considerandolo una pappamolla o una schiappa , in realtà era lei il maschiaccio, frequentava lezioni di Karate e,anche se continuava a negarlo,era la maestra di Jared. 
A guardarla non sembra che abbia questo caratteraccio,in verità aveva questo carattere solo con il genere maschile. Essendo sorelle ci somigliavamo molto,o quasi. Entrambe con i capelli biondi,lei li portava corti e i miei crescevano sempre arrivavano sotto le ginocchia, e non era mia intenzione tagliarli,e gli occhi azzurri,

“Manca molto all’arrivo?” chiese  Clary a papà. Con un cenno di capo rispose di no.
“Dimmi Clary,hai portato tutto?” mi rivolsi alla mia migliore amica,Jared ci stava già guardando male.
“Che cosa state architettando voi due?” chiese lui.
“Ahh stupido idiota! Sono faccende da grandi! Non intrometterti!” Clary liquidò il poveretto con la solita frase ‘sono faccende da grandi’ anche se in verità lui era più grande di noi.
“Non è niente di che,gireremo qualche scena per un video diario che sta preparando Clary” risposi io,ma sembrava ancora non credermi.

Pochi minuti dopo eravamo arrivati,finalmente,aspettavo con impazienza questo giorno da un anno. La verde natura in cui eravamo immersi, si faceva sempre più misteriosa, insidiosa ed era ottima per fare scherzi a Jared.
“Aiutatemi a montare le tende e i tavoli dopo siete liberi di andare al lago, prima che faccia buio” Mio padre,come sempre, doveva farci montare le nostre tende e la cosa non ci piaceva affatto. 
“Montare le tende non è complicato! Dai sbrighiamoci prima che ci faccia fare dell’altro”
 Clary,io e Jared ci affrettammo a montare le tende,mio padre era davvero in grado di chiederci di aiutarlo con dell’altro e probabilmente avremmo chiesto a Jared di rimanere,in fondo era l’unico uomo disponibile.

Una volta finito, sgattaiolammo via, senza dare troppo nell’occhio.
Il lago non era molto distante dal ‘campo base’ come usava chiamarlo mio padre,ma noi avevamo ben altri progetti in mente,andare oltre e scoprire cosa ci fosse dietro la radura. Jared era scettico al riguardo, pure troppo, probabilmente era soltanto spaventato così restò in spiaggia, mentre Clary ed io ci dirigevamo alla radura.
“Dovremmo trovare qualcuno di più virile!” interveni’ Clary sbuffando.
“Non credo sia quello che realmente vuoi! E poi dove lo troviamo uno disposto a sopportarci?” risposi. 
Non rispose. Sapeva che avevo ragione,non sarebbe in grado immaginare le nostre vite se Jared non fosse stato con noi,in fondo gli voleva bene.

Improvvisamente qualcosa in mezzo gli alberi catturò la mia attenzione,scorsi qualcosa come una figura. Indietreggiai spaventata,Clary stava già riprendendo la radura. Non sembrava vedere quello che vedevo io.
“Penso che sia meglio se torniamo indietro!” pronunciai quelle parole in modo soffocato , per timore che ci fosse realmente qualcuno.
“Luna vuoi calmarti siamo solo io e tu!” 
Come non poteva vederla? Quella figura era davanti a noi, bisognava esser ciechi per non riuscire a vederla. Notai che teneva la videocamera puntata proprio sulla figura misteriosa. 
“Clary,come puoi non vederla? Forza torniamo indietro!” 
“Stai covando la stessa malattia di quell’idiota! Andiamo!” Spense la videocamera e velocemente tornammo da Jared. 
Il cuore mi batteva a mille,non per la corsa ma per lo spavento,che quello fosse un fantasma? Strinsi gli occhi.
 “Luna, stai bene?” sentii la voce di Jared accanto a me, quando riaprii gli occhi, lo vidi tremante di preoccupazione, cercai di tranquillizzarmi, poi lui si voltò di scatto verso Clary.
“Colpa tua e delle tue stupide riprese, forse dovresti fartele da sola” urlò, con il viso corrucciato. Clary rimase a guardarlo per qualche secondo, il suo voltò si adombrò, poi abbassò il capo. 
“Tu, sei proprio un idiota” disse, teneva i pugni così stretti che le nocche le diventarono bianche. “Io me ne ritorno al campo” annunciò, dirigendosi a passo di marcia verso ‘il campo base’, corsi verso di lei e l’afferrai per un braccio “Aspetta” le dissi, lei mi guardò, la sua espressione era più triste che arrabbiata. 
“Riprendi la videocamera” la pregai “riguarda le riprese, riuscirai a vedere quella strana figura”.
“Le guarderemo dopo” mi disse ancora scossa “adesso torniamo indietro, si è fatto tardi” lasciò il mio braccio e riprese a camminare davanti a noi così velocemente che non riuscii a raggiungerla. 
Ritornammo alle tende. Per tutto il tempo Clary non aprì bocca se non per mangiare, Jared mi disse di essere preoccupato per me, e così mi si sedette accanto tenendomi la mano sulla spalla, per tutto il tempo. 
“Ci stai spudoratamente provando con mia sorella davanti ai miei genitori?” disse Lottie, mentre io diventavo rossa come un pomodoro Jared s’irrigidì come un pezzo di legno.
“Cosa? No i-io, volevo solo, ecco…” il poverino sembrava così in imbarazzo che cercai di aiutarlo. 
“Lottie non dire sciocchezze, Jared è solo un mio amico, non penserebbe mai a me come una possibile fidanzata” quando mi voltai, lui sembrava più avvilito che mai, poverino mia sorella lo aveva sicuramente imbarazzato al punto che non riuscì più a dire una parola. Guardai Lottie con disapprovazione. 
Dopo aver finito la cena, in cui Clary si abbuffò di pollo, ci accomodammo tutti nella mia tenda. 
“Luna” sentii a una voce sussurrare il mio nome, come un sibilo, quasi fosse trasportato dal vento.
“Luna” sentii di nuovo, mi rivolsi ai miei amici, distanti l’uno dall’altra anni luce.
“La sentite anche voi?” chiesi, mi sembrava di star impazzendo. 
“Sentire cosa?” chiese Clary accigliata 
“La voce” Clary corrucciò ancora di più le sopracciglia. 
“Ho sentito qualcuno che mi chiama” dissi con decisione. 
“Smettetela di fare questi scherzi, sono stufa” 
“Noi non abbiamo detto una parola” disse Jared guardandomi stranito. 
“Luna, sei sicura di stare bene?” 
“Certo che sono sicura, pensi che sia pazza?” cominciai a infastidirmi. 
“Non stiamo dicendo questo, è solo che, prima con quella figura misteriosa e ora con la voce” disse Clary accompagnata da Jared che annuiva in modo fastidioso.
“Aspetta” disse di colpo “Di che figura state parlando?” 
“Quando Luna si è spaventata oggi, e tu sei sclerato in modo del tutto inappropriato, era perché aveva visto una figura nel bosco” disse Clary in modo brusco, rivolta a Jared.
“Che tipo di figura?” chiese lui ignorando il tono dell’amica. 
“Prendi la videocamera” dissi a Clary, lei si voltò e prese l’aggeggio dallo zaino accanto a lei. 
“Ecco” disse, porgendomi la videocamera. L’accesi e iniziai a scorrere le riprese, azionai il video , non appena apparse la figura richiamai i miei amici
“Qui” dissi puntando il dito sull’ombra apparsa nello schermo.
“Luna” disse Clary “qui non c’è niente, è solo …bosco” m’innervosii.
“Ma come fai a non vederla? E’ qui, proprio qui” dissi sbattendo il dito sullo schermo un pò troppo violentemente 
“io…non vedo niente” disse Jared “sicura di stare bene” ripeté per l’ennesima volta. Sbottai. 
“ORA BASTA! Uscite fuori da qui” urlai furiosa, quei due per tutta risposta si fiondarono fuori dalla tenda come se scappassero da una pazza scatenata. Il loro atteggiamento mi mise ancora di più di malumore “Colleraa” dissi buttandomi sul sacco a pelo e nascondendo la testa fra i cuscini. M’infilai sotto le coperte e chiusi gli occhi.
“Luna” udii di nuovo, la voce sembrava provenire da lontano, ma questa volta la ignorai. Forse avevo solo bisogno di dormire.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** I Figli dei Mondi ***


I Figli dei Mondi
I raggi del sole penetravano appena dalla tenda. Aprii gli occhi ancora accigliata con quei due per via della sera precedente. ‘Non posso credere che sia già mattina’ pensai. Non avevo dormito molto a causa di quella voce fastidiosa,presi un cuscino e lo strinsi con la speranza di poter tornare a dormire,ma fui interrotta da mia madre che venne a svegliarmi. 
“Luna alzati! Sei la solita pigrona!” 
 Mi voltai verso di lei. Stava ai piedi della tenda, mi guardò con i suoi occhi dolci e sinceri e ogni mio nervosismo si placò. Mia madre era una donna minuta con gli occhi grigi,i capelli biondo cenere, in sedici anni mai una volta la vidi arrabbiata. 
“Non mi va” dissi coprendomi il viso con il cuscino. Ero ancora furiosa con quei due stupidi che mi erano stati rifilati per amici. Come si erano permessi di darmi della pazza.
“Clary mi ha raccontato della tua pazzia momentanea”.
“No questa volta li picchio” Sbottai. Mamma mi teneva per le braccia mentre mi dimenavo come un’ossessa. Quei due, se li avessi presi, beh sono sicura che non sarebbero sopravvissuti. 
“Maamma,lasciami stare. Io devo solo ucciderli”  cercai nuovamente di liberarmi dalla presa ma i miei tentativi furono vani.
Cercai di non pensare più a quella faccenda. Probabilmente quei due avevano ragione, doveva essere stress o mancanza di sonno.
“Puoi lasciarmi adesso. Non ho più voglia di ucciderli mi fanno pena quei due!”
“Sapevo che in fondo sei una ragionevole” disse sorridendo.
“Si hai…. Come in fondo!!! Ehi guarda che sono ragionevole sempre!” urlai, lei mi guardò quasi con compassione “certo tesoro, come no” disse piegando la testa da un lato e dandomi piccole pacche sulla testa “Perché non vai a parlare con loro?” mi chiese poi, indicando con un cenno del capo le due tende di fronte alla mia. Le guardai scettica, ma poi mi diressi verso la tenda di Clary per parlare con quest’ultima. Quando entrai lei era sdraiata su un lato con la telecamera/aggeggio in mano, quando mi vide sorrise “Hai calmato i tuoi bollenti spiriti a quanto pare” disse, un sorriso beffardo in viso. Mi innervosì ancora di più “Tzè, senti chi parla” dissi guardandola male, lei per tutta risposta, mi fece spazio tra i cuscini indicandomi di accomodarmi. Io cercando di sedermi le pestai una mano, alzandomi le pestai un piede, la guardai, il suo sguardo era molto malo “stai forse cercando di uccidermi, per quello che è successo ieri? Hai già fatto fuori l’idiota? In quel caso hai tutta la mia approvazione, ma io, sono molto più utile di lui”
“non sto cercando di ucciderti, scema, e non essere troppo dura con Jared voleva solo fare il gentiluomo, anche se a quanto pare non ha la minima idea di come si faccia!” dissi ridacchiando, lo stesso fece Clary, poi mi mostrò l’aggeggio.
“Sai non sono sicura di questo” disse , giocherellando con la telecamera  “forse sto sbagliando tutto, forse il fesso ha ragione” , la guardai perplessa, non volevo essere la causa del suo scoraggiamento. “Ti sbagli. Sei bravissima, e non dare retta a J quando è arrabbiato, lo sai com’è fatto, dovremmo andare a dare un altro occhiata”, lei mi guardò “Ma sei sicura? L’ultima volta non è stata una grande idea” disse “No, fidati, cercherò di tenere lontane le mie visioni” Clary ridacchiò “d’accordo, vado a chiamare il fesso” disse uscendo dalla tenda. Subito dopo si sentirono delle urla maschili, quando uscì dalla tenda Clary teneva strette le caviglie di Jared, il quale si dimenava come un pazzo tenendo in mano un giornaletto 
“Lasciami andare, cosa vuoi da me? Non ci torno laggiù” 
“Tu fai quello che ti dico io ci siamo intesi? Smettila di parlare come se avessi una percentuale di scelta! Mettiti una maglietta e muoviti, leggerai più tardi i tuoi giornali pornografici” 
“Sono mangaa” 
“Quello che è, ti aspettiamo, muoviti!” mentre guardavo Jared schiavizzato da Clary.
Non tardò molto ad arrivare, come ogni ragazza che si rispetti ci mise quaranta minuti, come se stesse andando a fare un casting per modelli.
“Ma tu che problemi da ragazzina hai?” Clary si rivolse a J con la sua solita gentilezza.
“Io mi lavo!” rispose lui 
In meno di un secondo vidi Jared con la faccia schiacciata a terra,a causa di un calcio alla ‘Clary’.

Con la solita scusa del lago per evitare che i miei ci seguissero sgattaiolammo oltre per raggiungere la radura. 
Arrivati alla radura Jared, mi afferrò per mano, dicendomi che se avessi avuto nuovamente paura avrei potuto stringerla. Si preoccupava spesso per me, era proprio il migliore amico che tutte le ragazze vorrebbero. Sorrisi.
Clary era anni-luce avanti a noi. Con quel suo aggeggio riprendeva la qualsiasi cosa, poi improvvisamente si voltò verso me e J e urlò.
“Oddio, cos’è quell’essere! È un..è un… un’idiota!!” 
“Non fai ridere nessuno, impiastro!”
In realtà io avevo riso, il loro modo di volersi bene era strano. Stavano tutto il giorno a picchiarsi e dirsi parolacce, sembravano una vecchia coppia sposata neppure Aki, il cane di Jared, ne poteva più. 

Trascorsa un’ora circa, Clary cominciava a manifestare la sua forma titanica il ché voleva solo dire che aveva fame,molta fame,troppa fame. E lo disse.
“IO VOGLIO MANGIARE” urlò. I suoi occhi diventarono rossi corrucciò la fronte e nuovamente si rivolse verso me e J. Lui si mise davanti a me e disse
“Tranquilla, ti proteggerò io” il problema era chi avrebbe protetto lui,insomma sapevamo entrambi che Clary non avrebbe esitato ad attaccare. Poi ricordai di avere qualche merendina e altre schifezze varie nella borsa.
“Ci fermiamo a mangiare qualcosa?” domandai prendendo un pacco di patatine.
Clary appena le vide placò la sua ira, da brava si sedette sull’erba verde e iniziò a sgranocchiare.
“Luna tu sei un angelo venuto dal paradiso solo per portare cibo ai bisognosi!” se ne uscì lei con la bocca piena di patatine al formaggio.
Improvvisamente una folata di vento si levò. Non era normale tutto ciò, non c’era mai stato un vento del genere. Clary teneva stretto a se il pacchetto di patatine urlando per farsi sentire  “cosa è questo vento? Sta per venire una tempesta?”  per tutta risposta Jared urlò “Che cos’ho sulla testa?” lei sembrava più avvilita che mai “Ho detto tempesta, stupido pollo” lui la guardò ancora peggio “Cosa perché il pollo è umido?” io ero troppo impegnata a tenere ferma la gonna per prestare attenzione a quei due, e a Jared che sembrava un vecchio rimbambito. “Ragazzi forse è meglio se torniamo al campo e vedere che cosa succede” urlai. 
“Ma ora cosa c’entra il prete?” disse Jared, Clary si diede una pacca sulla fronte. “Andiamo” disse prendendo Jared per il polso. D’un tratto sentii un dolore atroce esplodermi nella testa. Mi arrestai piegandomi in due dalla sofferenza, era come se mi avessero trapassato il cervello con un’ascia. Urlai. Sentivo i miei amici intorno a me ma non riuscivo a distinguerne le sagome. “Luna” sentii il mio nome esplodermi in testa come un incendio “Luna, mi appartieni” “Nooo” gridai senza rendermene conto, mi contorcevo dal dolore,era lancinante. 
Alzai il capo ancora in preda al dolore, rividi la figura tra gli alberi, questa volta erano in due. Uno dei due muoveva le braccia come se le stesse roteando e il vento si placò,poi caddi a terra. 
Quando ripresi conoscenza, ero dentro la mia tenda. Strofinai gli occhi,il dolore alla testa era del tutto sparito. Avrei tanto voluto sapere cosa stava accadendo.
Uscii fuori,Jared e Clary erano seduti proprio di fronte a me, le loro espressioni erano tristi e cupe. Non appena Clary alzò lo sguardo, si fiondò in lacrime da me, stringendomi a tal punto da farmi quasi smettere di respirare. Jared era in piedi davanti a noi,mi sorrise e ricambiai.
“Sono davvero felice che tu stia bene!” disse lui portandosi una mano sul petto facendo un respiro di sollievo.
 “Che cos’è successo?” domandai ancora un po’ frastornata.
Clary mollò la presa e poggiò le mani sulle mie spalle. Le lacrime le rigavano il volto. Gli occhi verdi erano diventati cupi, gonfi, contornati da linee rosse. 
“Hai iniziato a urlare e poi hai perso conoscenza! Ho temuto di perdere la migliore amica”  disse mentre continuava a piangere. Clary poteva avere un carattere brusco,ma in realtà era molto sensibile.
Le asciugai le lacrime con la manica della giacca e l’abbracciai facendo cenno a J di unirsi a noi.
“Sono grata che voi siate i miei migliori amici,i migliori al mondo!” 
“Che scena pateticamente sdolcinata!” Lottie ci interruppe. Quella piccola peste, aveva sempre da ridire, ma sapevo che in fondo, molto infondo anche lei era preoccupata per me. 
Mi alzai e corsi verso di lei, le spettinai i capelli. Iniziò a balbettare.
“Dai mollami, sei così appiccicosa!” 
“Appiccicosa io? Nanerottola” iniziai a farle il solletico. Cominciò a contorcersi per le risate “Ei ragazze basta” disse separandoci, io e Lottie ci guardammo divertite. 


Per un po’ restammo in tenda a chiacchierare poi mia madre ci chiamò per la cena. Mio padre aveva fatto le bistecche al barbecue. Dopo essersi pappata tre bistecche, Clary, iniziò a tirare le ossa, perfettamente ripulite, al povero Jared. Cercai di proteggerlo togliendo le ossa dalle mani di Clary, tutto con quella ragazza diventava un’arma. 
“Lascia che lo torturi, è l’unica soddisfazione della mia povera vita”
“Bella soddisfazione del cavolo, sei davvero crudele” disse Jared massaggiandosi la fronte 
“Non sono crudele, sono sempre così dolce con te!”
 “Si,come l’acido sulla pelle!” 
“okay ora basta! Andiamo a dormire è tardi!” dissi io in modo che quei due evitassero di uccidersi e diventare pappa per avvoltoi.

Durante la notte sentii che c’era qualcosa che non andava. Da fuori si udivano degli strani versi. Decisi di andare a dare un’occhiata. ‘forse papà ha sentito qualcosa’ pensai. Invece no, dormivano tutti, era come se fossi l’unica a sentire quel frastuono. Poi ancora una volta sentii pronunciare il mio nome, cercai disperatamente di raggiungere quella voce lontana che mi tormentava e più mi avvicinavo più questa era forte. 

Arrivai davanti delle rovine, probabilmente di una cattedrale. D’un tratto qualcosa mi colpì alle spalle. Non sapevo cosa fosse, non riuscivo a vederla. Entrai nella cattedrale, inseguita da quella cosa. Ero spaventata, pensai di morire. 
Arrivai fino in cima. Il mio respiro era irregolare, la paura aveva avuto la meglio su di me. Mi gettai in ginocchio ormai rassegnata, quando improvvisamente qualcuno mi prese in braccio.
Era un ragazzo dai capelli rossi, rossi come il sangue, e due occhi verdi che sembravano smeraldi. Teneva lo sguardo aggrottato e la mascella serrata, guardava un punto fisso.
Mi voltai e notai altri quattro ragazzi davanti a me che..che combattevano un alone nerastro simile all’oscurità. Sicuramente stavo sognando, insomma tutto quello non poteva essere vero.
L’alone sparì in fretta e tornai a guardare il ragazzo che sembrava quasi un principe. Improvvisamente mi ritrovai con il sedere a terra e sbottai.
“Ma che faii!! Come permetti a trattarmi così, testa di pomodoro!”
“Ha ragione Nath! Le principesse vanno trattate con gentilezza!” Disse un ragazzo dai capelli castano chiaro e occhi verdi mentre mi porgeva la mano.
“Chi siete voi? Cos’è successo! Insomma non è reale” urlai.
Il ragazzo dai capelli castani mi rispose “Io sono Lys. E noi siamo.. I Figli dei Mondi!”

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Circondata da idioti ***



I figli di cosa? Guardai quei cinque con sguardo interrogativo. Secondo me erano degli eremiti,o cosplayer o eremiti cosplayer maniaci. Si stavano prendendo gioco di me,oppure era tutto un incubo,fra l’altro il mio didietro era ancora a contatto con il pavimento,e quel ragazzo Lys mi tendeva ancora la mano.
“Posso farcela da sola!” dissi rifiutando schiaffeggiandogli la mano. Lui rise ritirandola, testa di pomodoro mi guardava male,molto male,che irritante.
“Tzè!Dovevamo lasciarla morire, questa femmina!” intervenne, se prima pensai fosse un principe, adesso testa di pomodoro poteva considerasi morto.
Presi un sassolino e glielo tirai in testa,se lo meritava quello stronzo.
Lys rise accompagnato dagli altri tre e il pomodoro sbottò.
“Non posso credere che stiate dalla parte della femmina inutile!” Dalle sue mani uscirono fiamme rosse,quasi come i suoi capelli, dirigendosi verso di me.
“Ora ti uccido, femmina! Tranquilla farà leggermente male!” 
“Sta lontano da lei!” Lys si frappose tra me e pomodoro, mentre altri due lo tenevano. “Ti rendi conto che potrebbe essere lei?” proseguì.
“Quella cosa inutile non può essere la principessa!” 
Cosa inutile a chi? Lo avrei ucciso, che nervi che mi dava. 
“Ehi tu! Se qualcuno è inutile di certo non sono io!” sbottai
“Vi prego di perdonarlo, mi ripresento io sono Lys, quello laggiù con i capelli neri e gli occhi dorati è Kano, il piccoletto dagli occhi blu e i capelli biondi è Mar, Il tipo dai capelli arancio, tanto quanto i suoi occhi è Lok,mentre il tuo amico rozzo qui è Nath!” 
“Ehi! Non dire che sono suo amico!”
“E chi vuole esserlo! Siete tutti sciroccati qui! E tu!” Dissi riferendomi a Lys “Faresti bene a controllare il tuo telefono, è da prima che brilla!” continuai.
Irritata corso via, volevo solo svegliarmi dall’incubo orribile.
Tornai nella mia tenda e mi rimisi a dormire.
La mattina seguente Clary mi svegliò. Sembrava avesse visto chissà cosa.
“Luna, un ragazzo favolosamente favoloso ha chiesto di te!”
“Cosa?” la guardai stranita. Lei era quasi furiosa come per le attenzioni che i ragazzi mi prestavano,certo che se lei fosse stata più cordiale l’avrebbero avvicinata.
“Se tu fossi meno manesca, forse qualcuno ti avrebbe fatto il filo!” risposi e mi fiondai fuori dalla tenda prima che Godzilla mi uccidesse.
Vidi Lys che parlava con i miei genitori, Jared lo guardava infastidito.
“Lys, cosa ci fai qui?” mi diressi verso di lui.
“Luna, devo parlarti, è urgente!” 
Lo guardai male, e mi resi conto che era a conoscenza del mio nome quando io non l’avevo mai detto. In iniziai ad aver timore del bel ragazzo in piedi di fronte a me. Sospettai che realmente fosse un stalker maniaco eremita. 
“Che vuoi? Sei un incubo perseguitore! Ma vuoi sparire?” mi accanii contro di lui.
“Non sarebbe opportuno parlare qui, seguimi!” 
“Dove hai intenzione di portarla??” Jared sbottò. Come compatirlo lui cercava di proteggermi era pur sempre il mio migliore amico, era normale comportarsi in questa maniera.
“Lascia stare, non mi accadrà nulla” sorrisi per rassicurarlo. Teneva la mascella serrata, gli occhi azzurri divennero cupi, abbassò il capo. 
“Se non torni prima di pranzo, verrò a cercarti!” 
Mi allontanai insieme il mio incurabile stress.
“Su avanti, qui siamo lontani abbastanza. Parla e poi sparisci dalla mia vita!”
“Sono convinto che voi siate la principessa del nostro regno! Luna” 
Deglutii iniziai a fissarlo male. 
“Ma che cosa stai dicendo! Io sono Luna, una normale sedicenne newyorkese non la principessa del tuo filmino mentale, ah già tua e dei tuoi amici idioti! E poi come conosci il mio nome?”
“E’ normale che io conosca il vostro nome, siete la principessa e posso provarlo!” tirò fuori dalla tasca una collana con un cristallo azzurro. Lo avvicinò a me e questo brillò.
“Sapete cos’è questo? È il cristallo che racchiude la luce il potere della nostra principessa! E siete voi” sorrise.
Lo guardai ancora più male.
“Tu stai male! Fatti vedere, ma da uno bravo!” Mi voltai di scatto e tornai dai miei amici.
Da lontano notai Clary che si dimenava come un’ossessa, continuava a strattonare il povero Jared il quale aveva un’ espressione accigliata e non proprio felice. Quando arrivai desiderai subito di tornare indietro, infondo meglio le paranoie di uno psicopatico che Clary in stato di agitazione. 
“Luna” urlò correndomi incontro come se ne valesse della sua vita “Chi era quel ragazzo dannatamente sexy? E che ti ha detto? Da dove veniva? E com’è arrivato qui? Ma è vero?” 
“Ehiiii ferma, così mi fai venire mal di testa, una domanda alla volta” come se non bastasse la confusione di Clary all’interrogatorio si associò anche Jared. 
“Che voleva quel tipo da te? Ci ha provato? Devo picchiarlo?” 
“Volete smetterla con tutte queste domande? Cosa è un terzo grado? Non ho idea di chi sia quel tizio, l’unica idea che mi sono fatta di lui è che sia un povero ragazzo piuttosto spostato, con una sottospecie di setta di cosplayer. Non voglio avere niente a che fare né con lui né con quella gentaglia. Non che voglia offenderli poverini non è colpa loro se hanno dei problemi mentali” Clary mi guardò come se fossi una pazza.
“Quel tizio è incredibilmente bello!” disse urlando un po’ troppo per i miei gusti.
“Bello? Quel tizio poteva essere uno stupratore seriale, fra l’altro si muove in gruppo, e poi cosa c’era di bello in quel tizio? L’apparenza inganna”.
“Certo sei meglio te,vero? Perché non la smetti di farti i fatti nostri e non vai a giocare alla striscia pedonale in tangenziale? Ad ogni modo, dove hai trovato quell’attrezzo?” disse rivolgendo l’ultima domanda a me mentre Jared fumava di rabbia. 
“Sono anch’io amico vostro, perché dovrei farmi i fatti miei e poi quella sulla tangenziale era davvero brutta!” 
“Ma insomma vuoi stare zitto stupido idiota” disse dandogli un terribile calcio negli stinchi, poi tornò a rivolgersi a me mentre Jared cercava di rimettersi in piedi con mugolii davvero insoliti.
“Quindi?” disse tutta curiosa.
“Quindi niente! Scordatevi di lui,sparirà alla svelta!” dissi. Lei per tutta risposta mise il broncio incrociando le braccia al petto e voltandosi dall’altra parte. 
Lottie arrivò insieme ai miei genitori,tartassandomi di domande come se Clary e Jared non ne avessero fatte abbastanza.
“Allora tesoro mio,chi era quell’aitante giovanotto? Il tuo ragazzo?” Chiese mia madre con un sorriso a trentadue denti. Papà e J stavano per soffocare.
“Ma come ti salta in mente una cosa del genere?” urlai
“Già come ti salta in mente una cosa del genere? La mia bambina è troppo piccola perché abbia una famiglia tutta sua!” aggiunse mio padre che, come al suo solito ingigantiva ogni cosa mia madre dicesse e l’argomento ragazzi era il tasto dolente.
“Torniamo a casa è la cosa migliore di tutte,almeno non pensiamo al tizio rimbambito di poco fa!”
Tutti e cinque mi guardarono sbigottiti, era insolito che volessi tornare a casa prima,ma ero davvero stressata,e le mie illusioni prendevano vita.
“Che avete da guardare? Forza faremo tardi”
“Sii! Finalmente la mia sorellona è rinsavita! Avete visto ogni tanto mette in moto il criceto che ha in testa!” Lottie sbucò da dietro la sua tenda,felice lei aveva sempre odiato il campeggio, avrebbe preferito restare a casa a guardare serie tv.
“Tanto per la cronaca non sto rinunciando per sempre e ora vado a fare i bagagli”

Qualche ora dopo tornai nel mio appartamento per disfare i bagagli e poi mi diressi da Clary per aiutarla nelle pulizie prima che i suoi tornassero e l'avrebbero uccisa.
Quando rientrai casa mia era un vero disastro il pavimento era sporco di fango. Appena entrai in salotto i cinque rimbambiti erano comodamente appostati sul divano.
In quel preciso istante avrei voluto urlare.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Convivenza Pericolosa ***


Mi ritrovai i cinque fessi cosplayer maniaci depravati seduti comodamente sul mio divano con tv accesa e valigia sottosopra. Notai che il più piccolo dei cinque, Mar, teneva in testa uno dei miei reggiseni e andava urlando per tutta la stanza “Che strano copricapo!”. Più furiosa che imbarazzata glielo tolsi dalla testa e iniziai ad urlare.
“Questo non è un copricapo idiotaa!” il piccoletto cadde a terra e iniziò a piagnucolare.
“Lyyss la sorellona è cattiva con me!” sembrava un bambino, gli avrei dato si e no dieci anni. 
Lys si avvicinò a lui gentilmente chinandosi e lo abbracciò. 
“Ti sbagli Mar! La sorellona non è cattiva, è solo un po’ acida e non si è ancora abituata a te. Devi capire che quello che hai fatto è sbagliato” disse Lys cercando di consolare il piccoletto che cercava di trattenere le lacrime. Poi ripensai alle parole di Lys, esattamente la parte quando mi diede dell’acida e sbottai contro di lui. Gli altri due guardavano la tele come se ne fossero affascinati e ipnotizzati.
“Chi sarebbe l’acida, fesso maniaco?” stavo quasi per tirargli uno dei miei stivali quando Mar si gettò su di me abbracciandomi e facendomi cadere di schiena.  
“Mi dispiace tanto sorellona” continuò a piangere e alcune delle sue lacrime caddero sul mio viso. Gli occhi azzurri cominciarono ad arrossarsi e lo strinsi a me accarezzandogli dolcemente i capelli. Per un momento ebbi l’impressione che fosse Lottie, la stessa Lottie che piangeva quando cadeva.
“Va tutto bene,non ce l’ho realmente con te, la sorellona è solo stanca per quello che sta succedendo” cercai di consolarlo nuovamente. “Vieni con me ti preparo qualcosa di buono ti va?” continuai. Lui mi guardò e sorrise. Anche Lys mi sorrise. Afferrai per mano Mar e mi diressi verso la cucina. Solo dopo iniziai a riflettere che fra tutti i fessi, ad eccezione del piccoletto, mancava Testa di pomodoro marcio, ma non gli diedi importanza anche perché se l’avessi vistò probabilmente sarebbe diventato Passata di Pomodoro Marcio.
Preparai da mangiare per tutti, sembravano parecchio affamati, non sapendo ovviamente se gli eremiti mangiassero i sandwich prosciutto e formaggio così chiesi a occhi di smeraldo ossia Lys.
“Voi eremiti, mangiate i sandwich?” 
Mi guardò in maniera ambigua e morse il panino. Al secondo morso iniziai a vedere Clary che sbranava il pollo. Ad occhi e croce quei due erano perfetti per stare insieme anche se riflettendoci bene probabilmente tra i due Lys sarebbe morto di fame.
“Non siamo eremiti! Viviamo a palazzo ma non siamo neppure principi. Siamo semplicemente i figli dei mondi!” Mi voltai e finalmente riuscii a sentire la voce di Kano o Kane non ricordavo bene e prima che potessi fare una pessima figura Lys iniziò a parlare.
“Kano ha ragione, noi siamo i figli dei mondi, siamo stati scelti per proteggere la principessa di Eucadia, ossia tu!” lo guardai malamente. Insisteva troppo su questa storia della principessa. 
“Allora parla, sono stanca di sentirmi dire che sono una principessa!” Mi accomodai sul mio divano dopo aver buttato via Kano e Laky o come diavolo si chiamasse.
“La sorellona è bella, proprio come la regina Crisnelle!” aggiunse Mar che si mise accanto a me poggiando la testa sulla mia spalla.
“Si Mar hai ragione! Luna è esattamente uguale alla sua mamma,fatta eccezione per i capelli!” sorrise.
“Allora sei pronta ad ascoltarmi?” domandò. Io annuii e cercai di ascoltare quello che aveva da dirmi. Mamma mi aveva sempre detto che la possibilità non si nega a nessuno ma nel momento in cui avrebbe detto qualcosa di assurdo, non avrei esitato a picchiarlo.
“Vedi noi siamo stati scelti dalla natura stessa per proteggere la giovane principessa. Ci chiamiamo figli dei mondi perché per metà siamo umani e per l’altra metà siamo la natura stessa!”  iniziai a guardarlo malamente alzando il sopracciglio.
“So che ti sembrerà assurda come cosa ma qui ognuno di noi riesce a controllare un diverso elemento. Ad esempio io controllo il vento. Riesci a ricordare il forte vento nella foresta? Quella fu causa mia, per allontanare gli umani dalla radura!”
Sbarrai gli occhi. Ricordavo perfettamente il forte vento. Ricordai anche la strana figura che roteava le braccia.
“Sei stato realmente tu?” chiesi
“Be… Si” sorrise. Non potevo crederci. Sti tipi qui erano tutti completamente fuori di testa.
Corsi in bagno in cerca di rifugio per chiamare Clary e vidi quello che non avrei mai voluto vedere. Testa di pomodoro stava nel mio bagno,completamente nudo diventai più rossa dei suoi capelli.
“Se volevi fare un bagno con me, dovevi solo chiedere” sorrise maliziosamente.
“Ma cosa stai dicendo testa di pomodorooo! E tanto per la cronaca guardarti nudo non mi fa alcun effetto!” urlai e corsi nuovamente fuori stavolta andai nella mia camera composi il numero e aspettai che Clary rispondesse.
“Pront…!” non le lasciai finire neppure la frase che iniziai a piagnucolare.
“Clary devi urgentemente venire a casa mia. Ci sono grandi problemi!”
“Luna ci siamo salutate due ore fa!! Sta per calare la notte!” cominciò a giustificarsi.
“Ti pregoo! Sei la mia migliore amica in fondo te lo chiedo per favoree!” cercai pietosamente aiuto da parte sua, in fondo sapevo avrebbe ceduto è solo una tipa un po’ difficile niente di che!” 

Circa quindici minuti dopo Clary arrivò. Aprii la porta e ci dirigemmo verso il soggiorno e le si illuminarono gli occhi alla vista dei cinque sfaticati.
“Wow questo soggiorno brilla di bellezza! Ma tu sei quell’attrezzo terribilmente sexy della scorsa volta!” disse indicando Lys. Lui si alzò e le porse la mano per salutarlo.
“Ma sei vero?” iniziò a toccarlo quasi ovunque. Le afferrai un polso e la tirai verso di me e testa di pomodoro commentò.
“Vedo che la ragazza apprezza, non come altre persone!” 
Lo guardai con sguardo malo, Clary invece guardò noi due maliziosamente.
“Ahh ecco quali erano i tuoi grandi problemi!” 
“Aiutami a liberarmi di loro!” piagnucolai ancora.
“Tranquilla stiamo per andare via!” Laky intervenne.
“Si Lok ha ragione, sveglieremo Mar e andremo via!”
Per un momento fui felice del fatto che stavano per andarsene. Poi guardai quel bimbo che dormiva così beatamente e mi opposi.
“No fermi! Mar rimarrà qui!” 
Velocemente mandai un messaggio a mia madre per dirle di portarmi coperte e un sacco a pelo. 
Non tardò molto ad arrivare, le spiegai la situazione e lei in risposta mi picchiò con la borsetta.
“Luna mi pare di averti insegnato a essere gentile con gli ospiti!” mi guardò con disapprovazione.
“Già Luna quella dolce signora ha ragione dovresti essere più gentile con gli ospiti!” Intervenne Testa di Pomodoro.
“Senti testa di pomodoro tu stanne fuori!” mamma mi picchiò nuovamente.
“Sei davvero maleducata figlia mia! Non dare questi soprannomi così acidi o finiranno per diventare più acidi di te!” la guardai nuovamente e lei era furiosa con me. Io avevo provato ad essere gentile con loro ma la gentilezza non era fatta per sto tipo qui.
“Mi dispiace Nath! Forse sono stata troppo dura con te. Possiamo ricominciare!” Mentii sbattendo velocemente le palpebre e facendo un sorriso forzato.
“Sei così terribilmente finta!” si voltò dall’altra parte.
Mamma per tutta risposta ci picchiò entrambi, nonostante io non avessi fatto nulla di male. “Cerca di trattarli per bene! Ho deciso che resteranno qui!” cercai di oppormi ma quando mamma si metteva in testa una cosa era quella e basta. Sottostai al suo volere e anche se avessi provato a chiedere a mio padre aiuto si sarebbe fatto sottomettere da quella tsundere di mia madre.

Passarono due giorni da quando quella disgrazia, o quelle disgrazie si erano fiondate a casa mia. I miei amici cercarono di aiutarmi sostenendomi anche se in verità Clary veniva da me solo per vederli. 
“Senti femmina sono stanco di mangiare uova!! Perché sono l’unico a mangiarle!”
Cercai di ignorarlo e iniziai a cucinare ma lui era sempre tra i piedi così presi una padella e gliela diedi in testa.
“Ohhhh adesso mi servirà una padella nuova!” prese la forma della sua testa.
“Nath perde sangue!” intervenne Mar
“No tranquillo è solo succo di pomodoro andato a male” risposi contrariata.
Poi lo guardai era così..fesso e inerme che decisi di aiutarlo. 
“Ti giuro che te la farò pagare!”
C’era talmente tanta rabbia in quelle parole che in un instante capii che quella era una convivenza pericolosa.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3370286