(NakamaShip) LawLu & SaboAce story

di Mariaace
(/viewuser.php?uid=877283)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Destino (SaboAce) ***
Capitolo 2: *** Cena (LawLu) ***
Capitolo 3: *** La pazzia incombe su Londra (SaboAce) ***
Capitolo 4: *** Amore nato a scuola (LawLu) ***



Capitolo 1
*** Destino (SaboAce) ***


Aveva da tempo finito la scuola superiore, ma l'idea di continuare gli studi, non gli passava neanche per l'anticamera del cervello. Se solo non fosse che l'orfanotrofio dove viveva, non poteva più mantenerlo, perciò o lavorava o perlomeno finiva gli studi. Ma, queste parole, non facevano altro che pesare sulla vita di Ace; un ragazzo sempre sorridente ma che nascondeva un passato tragico.
Ed eccolo qui, invece, seduto ad un banco - strano ma vero - pronto per sentire la lezione o molto probabilmente dormire fino alla fine. Poichè, non voleva ammetterlo, ma quella Dadan era riuscita a mandarlo a scuola. E adesso si trovava lì seduto aspettando il suono della campanella.
Nel momento in cui entrò il professore notò come la classe, da bravi soldatini quali erano, si alzava contemporaneamente dicendo " Salve Signor professore!" Forse, pensò, erano davvero dei soldati e quella non era per nulla una scuola, sarebbe stata l'unica spiegazione giusta da dare a tale scelta fatta da Dadan.
"Tu ragazzo! Ti piace stare seduto vedo!" il professore aveva indicato, con il suo dito, proprio quel ragazzo dai capelli corvini che, anticonformista, osservava i strani movimenti della classe.
"Io?"
"Si, sei quello nuovo vero?"
"Ehm..." che intendeva dire con quelle parole? Non se lo volle chiedere, pertanto rispose solo annuendo un "si" con il volto lentigginoso.

Come primo giorno di scuola stava passando malissimo: tra gli alunni modello che sapevano tutto e gli alunni "protetti" che si credevano delle divinità, il povero ragazzo si sentiva sempre più un pesce fuor d'acqua. Domani non vengo, cercherò un lavoro, deciso. Iniziava a pensare frettoloso di andarsene da quell'aula; se solo non fosse, che in quel preciso istante, si voltò verso la sua sinistra notando un ragazzo silenzioso che disegnava. Di certo, pensò, anche lui non voleva studiare e allora Ace decise di chiedergli con tono divertito "Anche tu sei stato obbligato a venire?" ma, non appena si voltò, rimase fulminato. Non poteva credere ai suoi occhi. Quel ragazzo, dai ricci capelli biondi e da quei suoi sorridenti occhi azzurri, era colui che da bambino li fece battere il cuore.
"In realtà ho già studiato e stavo disegnando una via di fuga!" gli rispose sorridendo al ragazzo imbambolato dai capelli corvini. 
Ed è proprio in quel preciso momento che Ace capì: da quel posto non si sarebbe mai più mosso, neanche se la scuola lo annoiava o terrorizzava, sarebbe rimasto. Si era appena accorto che il destino ha giocato a suo favore e non l'avrebbe di certo mollato cosi facilmente, quanti possono essere cosi talmente fortunati? Ace di certo lo era in quel momento, anche se in passato non lo è mai stato, ora lo potrà essere.
"Scappiamo insieme?"





Mini angolino
Ciao a tutti coloro che stanno iniziando a leggere questa raccolta (in collaborazione con Ace *^*) Se vorrete lasciare una vostra recensione a riguardo non potrà che renderci felici entrambe ^^ e spero, davvero che questa ff su SabAce vi sia piaciuta (anche perchè è la mia prima volta che scrivo su di loro ^^'' siate clementi) Grazie per aver letto fin qui, però vi consiglio di leggere anche il secondo ff scritto da Ace *^*

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Cena (LawLu) ***


Trafalgar Law è sempre stato freddo e distaccato, tutto il contrario di Monkey D. Rufy.
Law aveva un passato doloroso, la morte della sua famiglia e dopo ancora di Cora-san lo aveva fatto chiudere in sé.
Rufy a differenza sua aveva vissuto la presunta morte di suo fratello Sabo, solo da adulto ha subito la perdita dell' altro fratello maggiore.
Tutti e due avevano sofferto, anche se nessuno dei due dava a vederlo i due nascondevano un segreto, quel segreto non lo avrebbero detto a nessuno fino alla sconfitta di Doflamingo.
Il loro segreto era l' amore che provavano, stavano insieme da dopo Marineford e non si erano più lasciati.
Law non era un tipo romantico, Rufy non intendeva neanche cambiarlo ma la sorpresa che il chirurgo della morte gli aveva preparato faceva sembrare tutto il contrario.
Una cena loro due da soli in camera del più grande, certo il primo non aveva la minima idea che Rufy avesse pensato il suo stesso piano.
Alla fine Rufy fece un gesto inaspettato, forse fin troppo spericolato da parte sua.
Diede un bacio a Law, gesto che quest' ultimo non si aspettava proprio.
La prossima volta non avrebbe più organizzato una cena per il suo ragazzo.
 
 
 
Mini angolino
Ciao di nuovo, e grazie di aver letto anche il secondo capitolo di questa raccolta (è la prima volta che Ace scrive su questa coppia ^^ )
Speriamo che vi siano piaciute, pertanto se vorrete siete liberi di lasciare una recensione sia negativa che positiva. 
A presto

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** La pazzia incombe su Londra (SaboAce) ***


Anno 1803,
le strade londinesi brulicavano di persone.
I bambini, sempre più vivaci, chiedevano ai genitori di acquistare per loro qualcosa vista nelle vetrine dei negozi. Le fanciulle, sempre più graziose, sfoggiavano vezzose i loro eleganti abiti in lino e cotone makò, cercando di far colpo sui nobiluomini che passeggiavano solitari. 
Tutto ciò accadeva ogni giorno, precisamente ogni mattina.
La città splendeva di vita propria, raccogliendo a sè ogni singolo cittadino e lavoratore nel grande centro; tutto illuminato dalla luce calda del sole.
Di notte, tuttavia, tutto si capovolgeva diventando il luogo peggiore dove anche i topi scappavano alla ricerca di protezione. Le strade vuote e silenziose, davano spazio ai vicoli infestati dall'odore pungente dell'oppio, dagli inviti provocanti delle giovani cortigiane, deturpate dal lavoro. Pazzi a piede libero scappati da manicomi o carceri.
Uno psicopatico in particolare, o per meglio dire un killer, assetato di sangue, che rovinava quella quieta gioviale mattutina.
Un uomo a prima vista molto elegante e a modo, vestito con una camicia bianca a collo alto, un panciotto nero e con un lungo cappotto rosso, molto in voga tra i nobili, con rifiniture d'oro che rendevano il tutto sfarzoso ed eccessivo.
Di corporatura alta e possente, portava i capelli corvini raccolti in un codino basso di cui ogni tanto copriva con un cappello da cocchiere, cosi da nascondere anche il viso. Solo per nascondere il ghigno malefico sulle sue labbra.
Era osservato e lui lo sapeva benissimo, non si poteva lasciare un pazzo a piede libero, neanche se quest'ultimo lo facesse per un problema che lo affliggeva dal profondo.
Nessuno notava il suo vero volto sconvolto.
Nessuno notava il suo vero sguardo perso altrove, mentre mieteva la vita alle povere vittime.
Nessuno notava che la vera follia di quell'uomo era data dalla sua mancanza.


Anno 1793,
Londra non è stata mai cosi sicura.
I militari facevano il loro lavoro al meglio e tutto era nella norma.
Di giorno e di notte, chiunque poteva tranquillamente stare fuori avvolti dalla gioia che sprigionava la città. Anche i soldati si divertivano a camminare nelle strade cittadine stando sempre al centro dell'attenzione di graziose pulzelle ammaliate. Soprattutto se quei due soldati fossero giovani ragazzi composti e ben educati. Uno biondo e l'altro moro. Ad entrambi i segni di guerra avevano lasciato su di loro ferite ben visibili, ma ad entrambi non importava. Sapevano benissimo che quei segni erano chiare testimonianze del loro arduo e giusto lavoro, della loro reciproca fiducia, della loro amicizia, o per meglio dire, del loro immenso amore.
Uno l'opposto dell'altro per quanto riguarda il loro carattere, ma entrambi con la stessa passione verso l'altro. Non potevano nè vivere nè lavorare distanti, l'unione con loro non faceva la forza, offriva molto di più.


Anno 1798,
la tragedia incombeva sui giovani ragazzi.
Chiunque avrebbe pianto in quel momento, fatto eccezione del killer, oramai ucciso a mani nude da lui. Quel folle ragazzo dai capelli corvini innamorato di chi oramai è steso inerme sul pavimento. 
Freddo e pallido. 
Immobile.
Gridò e la frustrazione, di non avere più quel corpo caldo vicino al suo nelle gelide notti, di non vedere più quel sorriso spalancarsi per qualche sua stupidata, gravava sulla testa del ragazzo come un pesante martello lasciato cadere al suolo.
Aveva bisogno di lui. Non poteva lasciarlo, lì, da solo a protezione della città dopo ciò che era appena successo. Non poteva, neanche se il killer fosse morto e steso a qualche metro di distanza dal biondo. Nulla da fare. 
Il suo ragazzo adesso sarebbe stato sepolto dal cumulo di terra umida, togliendo ogni traccia del suo dolce profumo che fino a poco tempo fa ricordava indelebile nella memoria.
Doveva vivere lo aveva promesso, ma lui avrebbe vissuto differentemente questa volta.
"Vi ammazzo...." urlava sogghignando "Vi ammazzerò tutti!"





Mini Angolino:
Ciao a tutti ^^ (per tutti coloro che seguono, recensiscono o leggono soltanto questa raccolta! Grazie *^*)
Siamo ritornate a scrivere, vi mancavamo?? Spero di si, anche perchè questa storia (parlo perlomeno di me Mariaace ^^'' mi è venuta all'improvviso XD colpo di genio? Chi lo sa, se è cosi sarei felice di sapere cosa ne pensate della storia con una vostra recensione ^^)
Se si capisce, la storia è ambientata in una Londra durante la rivoluzione industriale (e direi anche molto fantastica, dato che non credo vi era questa divisione di giornate, neanche se Ace fosse stato Jack the Ripper xD cosa improbabile visto che siamo ancora nel 1800, quindi spero la apprezziate lo stesso ^^'') ho pensato anche di scrivere una storia drammatica questa volta, ogni tanto mi vengono queste pazzie e cerco di provare in qualcosa di nuovo. Sono, tuttavia, sicura che questa mia avventura del drammatico non sia il massimo XD Perciò grazie ancora di aver letto fin qui, e grazie ancora di seguire questa raccolta ^^

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Amore nato a scuola (LawLu) ***


Lui, fin dalla prima volta che l’ ho visto non sono riuscito a scordarmelo dal primo giorno di scuola.
Io ero agli armadietti con i miei amici e, con la sua allegria mi ha paralizzato da quel momento tutto è cambiato.
Prima non uscivo spesso, invece ora vado sempre a divertirmi con i miei amici nel week-end mentre cerco di dimenticarlo.
Ovunque andassi, c’ era qualche traccia di quel ragazzino che mi ha fatto impazzire fin dal primo giorno della seconda superiore.
E come se il destino ci volesse vicini, proprio come quel giorno in cui ci siamo parlati per la prima volta.


Flashback

-Sei tu Trafalgar Law, giusto?- 
Mi chiese colui che non mi sono mai dimenticato, che voleva da me.
-Si, perché mi cerchi ragazzino?-
Gli domando freddo io, non voglio sembrare debole di fronte a nessuno.
-Il prof. mi ha detto di venire da te, qualche problema? Io comunque sono Rufy-


Fine flash back

È impossibile che mi accorgo solo ora dei miei sentimenti verso Rufy, devo correre per non perderlo per sempre.
Arrivo lì e lo vedo che va in direzione dell’imbarco, cerco di correre più veloce di quel che riesco e mi rendo conto di come mi ha cambiato la sua compagnia, le sue risate e tutte le ore passate insieme.
-Rufy non salire su quell'aereo, sarebbe un errore per entrambi; tu mi hai cambiato, hai tirato fuori la parte migliore di me e non puoi andartene come se niente fosse.-
Lui mi guarda, fa un sorriso a trentadue denti e mi salta in collo come solo lui sa fare.
Forse cambiare non è così spaventoso come sembra, lui c’è riuscito con la sua allegria.




Angolo di Ace:
Ecco questa mia nuova LawLu, nemmeno la recensione neutre di Little Kasinista mi ferma!
Ci tengo a precisare che questo è il mio modo di scrivere, non sono un’ esperta di LawLu e non sono romantica, se non vi piace saltate i miei capitoli di LawLu.
Un saluto a tutte/i!!!!!

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3309551