Ritorno al Futuro

di Vyrress
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Seppur separati, siamo infine insieme ***
Capitolo 2: *** Far parlare di sè ***
Capitolo 3: *** Casa è dove abita il cuore ***
Capitolo 4: *** La mente ha mille occhi, e il cuore solo uno ***
Capitolo 5: *** Bisogna avere paura ***
Capitolo 6: *** Le nostre prigioni ***
Capitolo 7: *** La vita è un dono ***
Capitolo 8: *** Sognano il successo ***



Capitolo 1
*** Seppur separati, siamo infine insieme ***




Ciao. Eccomi tornata.
Questa non era la prima fanfiction che avrei voluto postare una volta finito Daimon, ma è arrivata 'ispirazione e non sapevo contenerla...
Spero piaccia
Res







"Esili vapori si levano ovunque si stia formando la vita.
La notte è fredda e soave è piena d'angeli che martellano la vita.
Le officine sono accese, lo scampanio vola alto.
Seppur separati, siamo infine insieme.
Ecclesiast, River and Mountain. John Ashley"




-Perchè?- gracchiò la voce sconfitta -non doveva andare a finire così-
L'altro scosse la testa -lo sapevi fin dall'inizio cos'avrei dovuto fare- ma nella sua voce nonostante il rimprovero c'era solo tristezza.
-Comodo per te ora dire che avrei dovuto essere preparato. Che lo sapevo! Non sapevo sarebbe stato così presto! Speravo ancora in mesi... anni e...-la sua voce si ruppe
La seconda figura l'abbracciò -Io ti amo. Ed è questo che conta. Ti amo ora, lo farò in futuro, e ti amerò per tutta la vita.  Anche se separati il mio cuore sarà con te. Qui- e gli posò una mano sul petto.
-E allora il mio sarà con te- rispose il primo copiando i suoi gesti -per sempre-
Lentamente poggiarono le fronti una contro l'altra e chiusero gli occhi.
Stettero così per molto tempo, infine il primo con un sospiro si staccarono -che ore sono?-
-Manca un' ora a mezzanotte-
-Solo un'ora.... sei sicuro?- chiese con disperazione.
-Si-
-Un'ora soltanto a separarci... e forse non ci potremo più vedere- una smorfia -che destino crudele- concluse amaro.
-Con me il destino lo è sempre stato- commento l' altro -però tutto questo. Noi. è la cosa più bella che mi abbia mai dato. Sono grato a lui per quel che ci ha dato... anche se breve-
-Si. Su questo hai ragione. Incontrarti è stata la parte più meravigliosa in tutta la mia vita. E lo sarà per sempre-
Labbra si incontrarono affamate. le mani di uno finirono sulla cintura dell'altro e nel bacio sorrisero.
-Siamo precipitosi.. eh- ghignò il primo
-con te sempre- commentò il secondo mentre armeggiava frustrato con la fibbia -sempre questi pantaloni maledetti- brontolò
L'altro rise sostituendo con le sue le mani dell'amante -ecco- disse facendo scivolare la cintura e buttandola incurante da una parte.
Il suo compagno si imbronciò.
-Non mi dirai ora che hai perso l'umore- rise ancora il ragazzo
-Questo mai- ribattè attirandolo in un bacio che sopresse sul nascere altre risatine
Bacio a cui ne seguì un secondo, un terzo, e poi cento...mille.
-Amore- sussurrò il primo mentre giaceva sul corpo dell'altro -Buon compleanno-
L'amante gli prese il mento tra le dita costringendolo a guardarlo negli occhi -grazie- sorrise.
Gli occhi di entrambi si riempirono di lacrime mentre a lontano una campana cominciava a suonare.

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Capitolo 2
*** Far parlare di sè ***






Spero che questo capitolo piaccia, è solo di passaggio, quasi come un antefatto.
Volevo dare un immagine chiara di ciò che è successo tra il quarto e la fine del quinto anno, la reazione alla scomparsa di Harry. Tranne per la mancanza del nostro protagonista tutto segue la trama originale, cioè c'è la Umbridge, il DA,... però non vanno al Ministero



"C'è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sè:
il non far parlare di sè.
Il Ritratto di Dorian Gray. Oscar Wilde"


CAMPIONI DI HOGWARTS SCOMPARSI!

Ieri sera durante il terzo compito Cedric Diggory e Harry Potter sono scomparsi nel nulla.
Che fine hanno fatto?
La Coppa Tremaghi è scomparsa con loro. Che siano i vincitori?
O dobbiamo aspettarci piuttosto una fuga d'amore tra due innamorati?


COPPA TREMAGHI PASSAPORTA!

Gli Auror l'hanno confermato: la Coppa Tremaghi era una Passaporta.
Ma qual'era la destinazione? Che fine hanno fatto i vincitori di Hogwarts?


SCOMPARSA DI ALASTOR MOODY!

L'ex auror Alastor Moody è scomparso ieri sera dai confini di Hogwarts, che fine ha fatto?
Si dice che negli ultimi anni fosse impazzito, non sarà lui la causa della scomparsa di due suoi studenti?
Molti all'inizio dell'anno non avevano potuto far a meno di preoccuparsi per la decisione di Silente di prendere come insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure un uomo che cominciava ad avere la reputazione di  'Mallochio', che la sua fede nell'ex amico sia stata mal riposta?


CEDRIC DIGGORY RITROVATO MORTO!

Gli Auror sono finalmente riusciti a rintracciare la destinazione della passaporta che li ha condotti al cimitero di Little Hangleton e al corpo senza vita di Cedirc Diggory.
Il ragazzo, diciassettenne, era appartenente alla Casa di Tassorosso a Hogwarts e partecipante al Torneo Tremaghi, non presentava ferite esterne visibili.
Hanno presupposto che la casa dell morte sia la Maledizione che Uccide.
Che fine ha fatto però Harry Potter?
Che ci sia stata una lita che l'ha portato ad uccidere il compagno?
O, come si comincia a sussurrare, un motivo più osuro?


ALASTOR MOODY RITROVATO!

Alastor Moody è stato ritrovato in pessime condizioni dentro il suo baule nelle aule di Hogwarts!
Dopo un trattmento tempestivo e ricovero al San Mugo si  venuto a sapere che è rimasto per tutto l'anno scolastico lì dentro.
Allora chi ha insegnato a Hogwarts nei suoi panni?
Com'è possibile che nessuno abbia sospettato niente?
Aspettiamo notizie, e nell'attesa auguriamo un buon recupero all'ex auror.


RITO OSCURO A LITTLE HANGLETON!

Per settimane gli auror hanno esaminato il luogo in cui è stato ritrovato il corpo di Cedric Diggory e sono giunti a un' inquetante scoperta.
lì, infatti, avrebbe avuto un luogo un rito oscuro, dopo settimane auror hanno confermato che i livelli residui di qualsiasi cosa sia successa erano ancora molto alti.
Cosa sarà successo veramente? Domanda che per ora rimane senza risposta visto che chi potrebbe rispondere è morto o scomparso


COLPEVOLI UN GRUPPO RADICALE DI MANGIAMORTE!

Ormai tutti ne sono convinti: i responsabili della morte e della scomparsa dei campioni di Hogwarts non possono che essere i Mangiamorte.
Già quest'estate si erano presentati alla Coppa del Mondo di Quidditch scatenando grandi disastri e preoccupazione, che abbiano voluto vendicarsi per il loro padrone?
Il Ministro rasserena:"Erano un gruppo di Mangiamorte sbandati che senza un padrone hanno deciso mostrarsi lo stesso forti. Poichè non sono stati presi sul serio hanno deciso di vendicarsi su Harry Potter, che ha causato la sconfitta di Tu-sai-chi, Cedric Diggory dev'essere stato preso per sbaglio trovandosi in mezzo al loro piano. Prego ogni giorno per l'anima di quei due poveri ragazzi e spero abbiano trovato la pace"
E noi aggiungiamo le nostre preghiere alla sua.


LA RIVOLTA CONTRO DOLORES UMBRIDGE!

Dolores Umbridge impiegata presso il Ministero quest'anno ad Hogwarts prima er diventata pofessoressa di Difesa, poi ,in seguito alla scomparsa di Silente, Preside è stata ritrovata dagli auror catturata dai centauri.
in poche ore è quasi riuscita a rovinare il rapporto di amicizia che ega i nostri popoli insultando in maniera vergognosa gli abitanti della foresta vicino ai confini della scuola.
Secoli di negoziati potevano andare in fumo grazie alle sue parole poco pensate.
Inoltre sembra che a Hogwarts nessuno sentirà la sua mancanza, gli studenti alla scoperta della sua condizione hanno dato il via a una festa in Sala Grande che è durata ore.
A questo punto a tutti sorge qualche domanda: cos'accadeva veramente dentro la scuola sotto il suo dominio? chi prenderà i posto di nuovo vacante della cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure che sembra portare così tanta sfortuna ai suoi occupanti?

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Capitolo 3
*** Casa è dove abita il cuore ***



Scusate immensamente per il ritardo! Il capitolo è pronto da un sacco e non sono riuscita a postarlo


"Casa è dove abita il cuore.

è il luogo in cui essere se stessi e sciogliere i capelli.

Ghostgirl. Tonya Hurley"



Sirius sbuffò -dovremo far meglio di così per vincere-
-Sirius!- protestò Remus -stiamo facendo il possibile! Non è colpa nostra se V..Voldemort è sempre un passo avanti-
Molti assentirono.
-Lui si fa sempre più intraprendente! Attacca città su città e noi arriviamo sempre tardi! Il Ministero è ormai completamente controllato!- sbottò l'animago -è questa la verità. non ho paura di dirlo!-
-Sirius, bisogna calmarsi -disse Silente -so che la situazione sembra senza via d'uscita. Ma ce la faremo. Noi vinceremo, fintanto che anche un solo mago non crede nei principi di Voldemort lui non ha vinto-
Tutto l'Ordine lo guardò incredulo, ma anche rasserenato in qualce modo.
Tutti avevano fiducia nel loro leader.
-Bene- interrupe il silenzio Arthur -che facciamo allora?-
-Ho un sospetto su Voldemort che voglio confermare prima di divulgare. Se è come credo abbiamo una chance per ucciderlo definitivamente- rispose il Preside deciso -una volta sconfitto i Mangiamorte non potranno più fare nulla-
Molti annuirono
-Chi diventerà il nuovo professore di Difesa quest'anno?- chiese Molly curiosa
-Ho pensato a una persona, devo vede-
-VINTO IO! HO VINTO IO!-
Tutte le teste dell'Ordine si girarono
-cos'è stato?-
-chi ha gridato?-
-non è la voce di tua madre, Sirius?- chiese Tonks
L'uomo si alzò di scatto verso l'ingresso seguito a ruota da Silente e Lupin.
Era appena arrivato ll'ingresso quando vide una figura sconosciuta che guardava il quadro della madre con un' espressione disgustata.
Quasi non si accorse dei ragazzi che erano corsi giù dalle scale richiamati da tutto quel rumore.
-Zitta Walpurga- disse la figura  con voce fredda -urlando così rischi solo di assomigliare a una banshee. Non si addice a una donna del tuo lignaggio-
Con sorpresa di tutti la donna fece quello che le era stato detto, poi ghignò -Di quel che vuoi, ma ho ragione- sussurrò con voce malevola e di superiorità -ho vinto io, Jade- finì sputando fuori il nome con più veleno possibile
il ragazzo, perchè si, era un ragazzo dai capelli scuri lunghi fino alle scapole, socchiuse gli occhi -tu non hai acun diritto di chiamarmi con quel nome Wal, ricordatelo bene. O troverai che il tuo quadro non è così difficile da staccare dalla parete quanto pensavi-
La strega a quel punto si zittì spaventata
-Chi sei?- chiese infine l'animagus ripresosi -cosa ci fai in casa mia?-
il ragazzo si voltò e lo squadrò con un largo sorrise -ma come, Felpato, non mi riconosci?-
Occhi verde smeraldo incontrarono tempesta -Harry- si ritrovò a sussurrare
Il sorrise dell'altro si fece ancora più ampio.
Fu tutto l'incoraggiamento di cui il cane aveva bisogno perchè si fiondò ad abbracciare il figlioccio con una risata che sembrava più un latrato
-Mi sei mancato, 'Pato- mormorò contro il petto dell'uomo
-Anche tu. Tantissimo- rispose con le lacrime agli occhi -dopo così tanto tempo passato a cercarti e non trovarti ormai avevo abbandonato la speranza. Non sai che gioia rivederti-
-Anche per me- disse il moro staccandosi e guardando sopra la spalla del padrino
-Ron. Hermione- sussurrò vedendo i due sulle scale
Gli amici scesero giù di corsa e fu inghiottito da due paia di braccia
-Harry- gemette Hermione -Harry. Harry. Harry. Harry. Harry. Harry-
-Sono qui- la interruppe posandole una mano sulla testa -sono qui-
L'amica cominciò a singhiozzare
-è bello riaverti qui, amico- disse Ron con gli occhi lucidi
-anche per me-
-Harry!- gridò Molly
Si girò a guardare e vide tutto l' Ordine a guardarlo a occhi sgranati
-Ciao- disse -è bello rivedervi signori Weasley- continuò guardando i noi
-Anche per noi- disse Arthur -ti credevamo morto Harry!-
-Infatti. Penso che piacerebbe a tutti sapere che è successo- si intromise Silente sorridendo -è per me una gioia rivederti, Harry- soggunse con gli occhi azzurri liquidi di lacrime non versate
-Preside- salutò Harry -è una storia lunga..-
-Possiamo accomodarci un cucina allora- suggerì il lupo
-Remus- sussurrò harry districandosi dagli amici e andando ad abbracciarlo velocemente.
-Allora- si schiarì la voce -andiamo in cucina e spiegherò ciò che è successo quella notte-
-anche noi vogliamo sapere!- si intromise Ginny
-Si!- saltò su Ron
-Assolutamente!- rincarò Hermione
I gemelli dietro i genitori annuirono
-è meglio se-
-lo sentiamo tutti-
-così su Harry inizia il racconto-
-non farci diventare vecchi-
Il moro sorrise si diresse in cucina e si sedette a capotavola.
La folla come incantata si risedette attorno al tavolo.
-Tutto è cominciato quella notte, durante l'ultimo compito Tremaghi, quando io e Cedric Diggory abbiamo preso insieme la Coppa-
-Lo sappiamo-interruppe Ron -abbiamo... abbiamo trovato Cedric a Little Hangleton-
L'espressione di Hrry si intristì e annuì
-Continua- sollecitò Hermione
-Subito siamo stati portati via e ci siamo ritrovati in un cimitero. il cimitero di Little Hangleton, anche se allora non conoscevo il suo nome. Eravamo curiosi e spaventati. Solo qualche secondo dopo capimmo che la Coppa era una Passaporta. Cedric mi domandò se fosse, magari, la seconda parte del terzo compito, non ne avevo idea, ma fu allora che lo sentii. Un male atroce provenire dalla mia cicatrice e allora, alzando lo sguardo lo vidi-
Tutti rimanevano immobili ad ascoltarlo rapiti
-Il nome. Il suo nome. Sulla tomba. Tom Riddle. E capii che ci doveva essere Voldemort di mezzo-
Alcuni sussultarono al nome e Sirius strinse così forte il tavolo da farsi diventare le nocche bianche
-Una voce sibilante squarciò il silenzio della notte dicendo 'uccidi l'altro' e dal nulla partì una luce verde che colpì Cedric. Lui cadde a terra. morto, senza aver nemmeno la possibilità di difendersi. e dal nulla apparve-
-V..Voldemort?- gracchiò Ron e tutti lo fulminarono con lo sguardo
-Peter Minus- Sirius si morse le labbra a sangue -con una bacchetta in una mano e uno strano fagotto nell'altra. Sembrava quasi che tenesse un neonato, ma quando si avvicinò di più capii di essermi sbagliato. Quello era Voldemort-
Hermione gli prese la mano inconsciamente, terrificata da quello che dovea aver passato
-In un attimo ero senza bacchetta e legato alla tomba de padre di Voldemort. Incapace di muovermi. E allora il rituale è cominciato: 'Ossa del padre senza consenso, carne del servo col suo permesso e sangue del nemico preso con la forza'. E Voldemort è risorto-
-Un rituale molto oscuro- mormorò pensoso Silente -gli Auror avevano rintracciato residui di magia nera... ma un incantesimo così oscuro non l'avevo nemmeno contemplato-
Harry annuì -subito dopo chiamò i Mangiamorte. Arrivarono e lui si mostrò molto scontento a loro. Non l'avevano cercato, l'avevano tradito. Erano stati codardi. E voleva mostrare loro la mia sconfitta definitia. Ma non si accontentò del fatto che mi aveva legato, impotente. No- una smorfia -voleva umiliarmi-
-Che ha fatto quel mostro?- ringhiò Molly
-Mi ha liberato. E mi ha consegnato la bacchetta- tutti lo guardarono increduli -voleva un duello per mostrare la sua superiorità. Ed è allora che è successo. Quando le nostre bacchette si sono collegate. Lei lo sapeva, non è vero Preside?-
L'uomo annuì -le vostre bacchette sono gemelle. Il loro nucleo è piuma di Fenice. La mia fenice-
-Esatto. E si sono collegate. Dalla sua bacchetta cominciò a uscire Cedric, poi un vecchio uomo, un babbano, una donna e poi...-
-...i tuoi genitori- completò Silente
-Si- confermò
Tutto l'Ordine rimase senza parole e molti erano con le lacrime agli occhi, Hermione gli strinse più forte la mano
-Mi hanno tutti salvato quella notte. Sono andati contro Voldemort per bloccarlo poi c'è stto uno scoppio, la barriera che aveva eretto per tenere lontani i suoi Mangiamorte aveva ceduto. E non vidi più nulla. Quando mi risvegliai ero in un altro luogo-
-E dove sei finito?- chiese Ron
-Non voglio parlarne- rispose
Quando tutti stavano per protestare riprese parola
-Vi ho detto che vi avrei spiegato cos'è successo quella notte, non altro. Non voglio raccontare ancor cos'è accaduto. Vi basti sapere che sono stati i tre anni più belli della mia vita-
-Tre?- chiesero molti increduli
-Si. Tre. Oggi è il mio diciottesimo compeanno-

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Capitolo 4
*** La mente ha mille occhi, e il cuore solo uno ***


Scusate l'abnorme ritardo. (inchino fino al pavimento)




"La mente ha mille occhi, e il cuore solo uno :eppure

 la luce di un intera vita muore, quando l'amore è finito.

Francis W. Bourdillon"



-Cosa ci fai alzato a quest'ora mio caro ragazzo?-

-Potrei farle la stessa domanda- disse Harry prendendo dal tavolo la tazza di the e sorseggiandola leggermente.

SIlente alzò il sopracciglio e rimase fermo, immobile a scrutarlo.

Il ragazzo sospirò -non sono più abituato a dormire così. Non riuscivo a prendere sonno-

-Ho riflettuto molto e mi sono ricordato quello che ha detto Walpurga:'ho vinto io'. E ti ha chiamato Jade. E mi sono ricordato-

Harry assottigliò gli occhi

-Qualcuno aveva l'abitudine di chiamarti così. Qualcuno vicino a te. Qualcuno che ti am-

-Basta!- sbottò il moro sbattendo la tazza sul piattino -non prosegua- continuò con voce rotta, poi un sorriso triste graziò i suoi lineamenti -ironico quanto lo odiassi, quanto odiassi tutte le sue convinzioni.. e lui mi ha scielto. Anzi il Destino ci ha scielto. A me non sarebbe cambiato nulla, io potevo andare per la mia strada... libero. Ma mi sono legato a lui. E ora sono stato senza di lui da meno di due giorni e mi sento già solo. Ho ritrovato i miei amici, ma ho perso la famiglia che avevo creato con lui. E mi viene da pensare a quanto patetico sono, lui ha dovuto sopportare molto di più di me, è stato solo molto  più di me...-

-Non sei patetico Harry. Non dirlo mai-lo interruppe Silente

-Fa male- continuò con le lacrime agli occhi -perchè l'ho dovuto incontrare se era destino che lo dovessi perdere?-

-C'è un detto Babbano che dice meglio aver amato e perduto che non averlo conosciuto affatto... o qualcosa del genere- il Preside si avvicinò e prese il mento di Harry -non disperare, le cose si sistemeranno, e se hai un po' di fede potresti sorprenderti delle cose che accadono-

Harry sorrise e una sola lacrima gli scese lungo il volto


#Ritorno a Futuro#


-Allora Harry- disse Hermione seduta sul divano -se hai diciottanni vuol dire che hai completato la scuola-

Ron gemette ma la ragazza continuò imperterrita come se non l'avesse sentito -quanti MAGO hai preso?-

Il moro inclinò la testa pensoso -Incantesimi. Difesa. Trasfigurazioni. E Pozioni-

-Pozioni??- sbottò Ron -come diavolo hai fatto??-

-Ho avuto un buon insegnante e tanto aiuto. Altrimenti non ci sarei riuscito- e sorrise

-Che fortunato- borbottò Ron -soprattutto perchè non ti devi più sorbire Piton. Ogni anno diventa più acido-

-Ron!- sbottò Hermione e il ragazzo si grattò la guancia imbarazzato -cosa pensi di fare ora, Harry?-

L'amico scosse la testa -Non lo so. Voglio prima che questa storia finisca. Poi ci posso pensare. Non riesco  a pianificare nulla con tutto questo casino-

La ragazza lo osservò con un cipiglio scontento -è il tuo futuro! è importante! Devi pensarci!-

-E non ho detto che non lo farò- la interruppe lui gelidamente

A quelle parole gli occhi degli amici si spalancarono increduli

-La guerra è la mia priorità. Se non finisce è inutile pianificare il futuro, perchè per me non ce ne sarà nessuno-

Il rosso annuì -Ha senso Herm-

La ragazza strinse solo le labbra

-Se hai diciottanni poi devi aver già passato l'eredità magica- continuò Ron con sguardo interessato

Harry annuì

-Eredità magica?- chiese curiosa

-Non lo sai??- domandò incredulo l'amico

La ragazza scosse la testa

-Ogni mago a diciassette anni entra nell'eredità magica. Potrebbe essere chiamata una sorta di transizione. Con la maggiore età conquisti un potenziale magico più grande e se sei predisposto potresti diventare una creatura- spiegò

-Questo come succede?-

-è semplice- si intromise Harry -se nella tua linea scorre il sangue di una creatura, anche se molto diluito, se sei molto potente, hai la capacità di risvegliarlo. A quel punto diventerai una creatura magica a tutti gli effetti-

-Ma davvero non lo sapevi?- chiese il rosso incredulo

La riccia scosse la testa -non ho mai trovato nulla del genere nei miei libri-

-è normale, Ron. Le famiglie dei maghi sono molto riservati su questo. Non ne parlano praticamente mai. Ad Hogwarts i Capi Casa chiamano i nati babbani del sesto anno per spiegarlo, di solito verso inizio dicembre, così quando avviene sono preparati. Altrimenti a scuola, come vedete, non se ne parla-

La riccia annuì -ho capito-

-Non ti vedremo a scuola quest'anno, vero?- chiese il rosso percettivo

Harry scosse la testa -No. Non penso che riuscirò ad entrare a Hogwarts, mai più-

-Cosa??- urlarono i due increduli

-L'hai sempre definita la tua casa!- aggiunse Hermione

-Troppi ricordi- rispose con un sorriso triste lui

-Harry...- sussurrò la ragazza senza parole

-Non fare quella faccia Mione- sorrise lui

-Che ti è successo amico?-

il moro scosse la testa -datemi tempo, per favore. Tempo per metabolizzare tutto.-

I due amici annuirono

-e quello che ha detto la signora Black?- domandò Hermione

-Walpurga?- chiese confuso

-Harry! Devi essere più rispettoso!-

-Starai cherzando Hermione!- sbottò il rosso -quella donna è malvagia, completamente malvagia!-

-Mi dispiace ma con lei non lo sarò mai, preferisco morire... e poi ho tutto il diritto di chiamarla Walpurga, a meno che non vuoi che la chiami Banshee...- ghignò

-Harry!-

-Ci siamo fatti fuorviare- intervenne Ron -perchè ti ha detto quelle cose? 'Ho vinto io', e ti ha chiamato 'Jade'-

Harry sorrise -è parte del motivo che non riesco ancora a spiegare. Datemi tempo-

-Va bene Harry- assentirono i due

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Capitolo 5
*** Bisogna avere paura ***




Ed ecco qui il cap da cui è stato tratto il promo

Spero che piaccia, è uno dei pochi che mi è venuto di getto




"è degli uomini e di loro soltanto che biogna avere paura,

sempre.

Louis Ferdinand Celine"




L'uomo alla scrivania cominciò a tossire furiosamente il liquido scuro che era contenuto dalla coppa cominciò a cadere su pavimento poco dopo seguito dalla tazzina stessa.

-Ai.. cos..-

-Ma guarda te!- esclamò una donna entrando con un ghigno soddisfatto sulle labbra -come sono caduti i prodi-

-Cos'hai fatto?- esalò l'uomo

-Forse, avrei potuto scivolare una pozione dentro il tuo the mentre quello stupido elfo domestico non guardava, forse- rispose soddisfatta lei

-Non potevi.. non...-

-Oh, certo- lo interruppe con un sorrisetto -il contratto era chiaro: non ti posso uccidere, non posso chiedere a un altro di ucciderti, non posso insinuare neanche a un altro di ucciderti. Sei stato furbo- una pausa -ma non così tanto per me-

-..come?..- disse armeggiando con la collana al collo con dita tremanti

-Semplice- spiegò lei, sembrava così contenta di poter come avesse trovato una scappatoia, pronta a farsi vedere più furba di lui, più astuta -nel contratto non c'era scritto che non potevo far finta di ucciderti-

Lei doveva aver visto il suo sguardo confuso perchè dopo un attimo ghignò e specificò -Estratto di morte vivente-

Spalancò gli occhi incredulo

-Nessuno saprà che sei ancora vivo. Nessuno saprà dove trovarti. Sarai morto. E io e il mio Signore avremo vinto-

-Il tuo signore- sghignazzò lui senza fiato -il più grande pazzo tra i pazzi. Il più grande omicida tra gli assassini. Il più grande falso tra i creduloni-

-Come osi?- ringhiò lei -è un grande Signore, e ci riporterà alla purezza-

-Alla purezza-

-Si- gridò -la Purezza. Alla stessa purezza in cui credevi. In cui sognavi! Ma è tutto passato, non è vero?- una pausa -e per cosa?-

Ma la donna non sembrava aspettare una risposta -per un paio di occhi verdi insignificanti-

-non..- cercò di parlare ormai affondando nel baratro dell'incoscienza

-ah.. certo che no. Tu non l'hai mai vista in questo modo. Quegli occhi verdi li hai sempre tenuti in gran conto, non è per questo che l'hai chiamato così? Jade- uno sbuffò scioccato e disgustato proruppe dalle sue labbra laccate di rosso -bello e prezioso come la giada. Non ti facevo così romantico e sentimentale...-

-io.. credo ancora in ..quella pu..rezza. Ah.. ma non nel mo.. modo in cui tu.. intendi-

-Ah, davvero?- disse lei avvicinandosi -beh avrai modo di pensarci al modo in cui tu intendi purezza. Avrete modo di pensarci tu e quell'altro per l'eternità dentro alla mia Volta-

Ormai l'uomo si reggeva a fatica al bordo della scrivania, cadde per terra e per un attimo fu completamente invisibile alla sua aguzzina. Allora, con gesti frenetici e maldestri, si strappò la collana che andò a finire sotto la scrivania.

Gli occhi cominciarono a chiudersi mentre la donna si spostava ad osservare la sua sconfitta.

Non hai vinto.. non hai vinto. Con questa mossa mi hai preso alla sprovvista, è vero, ma la partita non è ancora conclusa.

Jade vorrei rivederti, come vorrei che tu fossi al mio fianco in questo momento.

Jade vorrei rivederti... perchè non puoi essere qui?

Jade .... stai con me.... per sempre...sempre

Avevi promesso... per sempre... Jade

Jade, vinci per noi..

..ti amo, Jade..

...Jade.....

Harry


La donna sorrise -Finalmente- sospirò soddisfatta quando vide l'uomo non muoversi più

-Elfo!- chiamò -elfo!-

-La padrona ha chiamato?- chiese quello comparendo con un inchino

-Si, ho chiamato- disse non guardando il piccolo essere che le era comparso davanti -il padrone è morto- continuò

L'elfo inciampò indietro in stato di shock, non l'aveva sentito! Non aveva sentito la sua morte!

-Cos..?- iniziò incredulo

-Guarda tu stesso- disse indicando il corpo a terra -se sei incredulo osserva. Ecco dove giace il tuo ex padrone-

Un gemito sfuggì dalle labbra dell'altro

La donna fece una smorfia di disgusto -elfo!- lo richiamò -avvisa i parenti. Io devo andare al Ministero a dare la triste notizia-

-Certo padrona- disse quello incapace di disobbedire e con uno schiocco sparì.

La donna sospirò soddisfatta e si diresse verso il camino.

Quando ricomparve di fronte alla fontana aveva gli occhi lucidi di lacrime e le guancie rosse.

Era pronta per la parte.


Nei giorni successivi il Profeta pubblicò articoli su articoli della morte infelice e improvvisa dell'uomo, la donna diede interviste strappalacrime sulla crudeltà della vita.

La sua tomba vuota venne seppellita esattamente una settimana dopo durante un memorabile corteo funebre, mentre il suo corpo neanche un giorno dopo finì metri sotto terra nei sotterranei della Gringotts.

Nessuno sospettò della sua morte. Nessuno si fece domande, e dopo qualche tempo fu raggiunto da un altro uomo.

I goblin finchè i maghi pagano non fanno domande e quella strega ne aveva trovato uno con particolare indole maligna e maliziosa, e così nessuno seppe nulla.

Dopo anni la donna morì e i due uomini vennero dimenticati.

E in quella Volta rimarranno per l'eternità se nessuno svela il segreto che li avvolge.


L'elfo rassettò la stanza in silenzio. Non aveva toccato quella stanza da quella notte, da quando il padrone era morto.

Da quando il suo vero padrone era morto, la padrona non c'era mai entrata, forse temeva di vedere le ripercussioni delle sue azioni, forse voleva solo dimenticare un tempo in cui non era stata in controllo.

Non lo sapeva. Non gli importava.

Per rispetto all'uomo che aveva reso sua quella stanza non c'era mai entrato neppure lui, ma ora doveva farlo.

Per lui! Perchè nessuno di quegli indegni prendesse le cose che gli appartenevano!

Mentre puliva le sue dita si strinsero attorno a una catena, confusamente prese l'oggetto da sotto la scrivania.

Era una collana d'argento a forma di lupo con un occhio di giada.

Lacrime cominciarono a versare dai suoi occhi

Signor Jade

Se lo ricordava ancora, era stato lui a regalare la collana al Padrone.

Quanto era stato felice il padrone di riceverla, non se ne era mai separato!

Il Padrone non lo sapeva, ma lui aveva capito che il Padrone non se ne separava perchè gli ricordava il signor Jade.

Il signor Jade era buono e gentile con lui, e amava il Padrone, era amato da lui.

Con decisione strinse la mano attorno al ciondolo. Avrebbe ridato la collana al signor Jade, non appena l'avesse rivisto. Il signor Jade l'aveva assicurato che si sarebbero rivisti.

E lui glie l'avrebbe riconsegnata. Per fargli ricordare del Padrone.

Il Padrone avrebbe voluto così


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Capitolo 6
*** Le nostre prigioni ***


Scusate il ritardo ero in mezzo ad esami...



"Gli occhi degli altri sono le nostre prigioni,

i loro pensieri le nostre gabbie.

Virginia Woolf"




Harry dette un sospiro e chiuse gli occhi stanco dalla sua formazione.

-Tutto bene?- si avvicinò Remus

-Si- rispose

-Stai facendo bene- disse sedendosi -ti sei allenato dovunque sei stato- e lo disse convinto, non c'era incertezza nella sua voce

-Si- disse aprendo gli occhi e inchiodandolo con lo sguardo -ho avuto qualche aiuto. Come, in fondo, l'ho adesso-

Il lupo annuì -Sei maturo. Sei cambiato- una pausa -l'ho visto. L'abbiamo visto tutti. Sei riflessivo, non più così incline alla rabbia come lo eri prima. Sei riuscito in queste settimane a parlare con Piton senza pregiudizio, e l'uomo anche se non lo mostra è davvero copito. Parli come un vero purosangue in alcune situazioni..-

-Ho delle convinzioni ora- disse in accettazione -hai ragione, sono cambiato. Ho cominciato a prendere delle decisioni per conto mio. Sono cresciuto, come hai detto tu-

Lupin lo squadrò -ti ricordi il terzo anno?- sbottò all'improvviso

Il ragazzo annuì non capendo dove l'uomo volesse andare a parare

-Ti ho detto che conoscevo i tuoi genitori, che me li ricordavi- una smorfia -ti ho detto che eri simile a tuo padre, che avevi tutte le sue caratteristiche, tranne gli occhi.. gli occhi ti ho detto che erano come quelli di-

-mia madre- lo interruppe Harry -me l'hanno sempre detto in molti-

-Mi sbagliavo- disse l'uomo

Il moro lo squadrò in silenzio scioccato da quello che aveva detto

-I tuoi capelli si sono neri come quelli di tuo padre, ma sono molto più addomesticati, e gli occhi di tua madre non avrebbero mai potuto reggere con i tuoi. I tuoi sono così verdi brillante, quasi innaturali, hanno il colore dell'Anatema che Uccide- un sospiro -ciò che sto cercando di dire- continuò inchiodando il ragazzo col suo sguardo -è che tu sei tu. Non devi guardare ai tuoi genitori. Non devi fare ciò che volevano, ciò che facevano. Ci saranno sempre persone pronte a puntare il dito contro di te perchè non sei come si aspettavano. Ma tu non fermarti. Vai avanti. Tu sei tu.-

Harry alzò un sopracciglio stupito -perchè questo discorso?-

-Non fare il finto tonto con me. So bene come hai visto che Sirius ti guarda. Lui ti vede come James. Solo adesso sta cominciando a comprendere che non siete la stessa persona e non può pretendere che lo siate. Ma è una strada lunga e ancora in salita..-

L'altro annuì -hai ragione. Con lui sono me stesso, ma dice e fa delle cose che mi mettono fuori equilibrio. Mi lasciano spiazzato-

Remus annuì rassegnato poi sorrise -Cosa farai mentre Ron e Hermione sono a Hogwarts? Hai pensato a qualcosa? Partono domani..- disse decidendo di cambiare argomento

-Continuerò a fare quello che ho fatto quest'estate, penso. Continuerò ad allenarmi-

-Non è poco per un ragazzo della tua età? Non pensi di divertirti? Di uscire e goderti la vita? Vivi!- e finì quasi come una preghiera

-Mi divertirò quando la guerra finirà- disse il ragazzo con tono definitivo

Se ancora ci riuscirò aggiunse solo a se stesso, e a Remus sfuggì che Harry non aveva detto niente sul vivere


#Ritorno al futuro#


Lontano giù, nelle profondità della roccia due uomini posavano in silenzio dentro due bare di vetro.

il primo aveva lunghi capelli biondi, gli occhi chiusi e pelle di porcellana. Indossava abiti eleganti che gli davano un aria di ricco signore, di principe europeo bello e algido con i suoi lineamenti affilati.

Troppo bello e distante per essere umano, e lo confermavano le due orecchie a punta che spuntavano tra i suoi capelli.

Le braccia erano stese lungo i suoi fianchi con le mani strette a pugno, come a volersi rammaricare.

Il secondo nonostante tenesse un area regale come il primo dava l'immagine di essere un uomo comune. I suoi abiti erano semplici nonostante si vedesse che fossero stati acquistati in un negozio di classe.

Lunghi fili corvini in contrasto con le orecchie a punta che spuntavano in essi incorniciavano un viso pallido e scendevano fino alla vita, gli occhi sebbene chiusi davano l'impressione di muoversi dietro le palpebre, come a volersi aprire, come a voler raggiungere qualcuno.

Le sue mani sul petto erano strette come in preghiera, una preghiera muta.

Senza risposta.

Voci provenivano da fuori, voci troppo distanti per poter essere capite.

Un attimo ed erano passate.

Mai venivano per loro.

Avevano fatto in modo che non venissero mai per loro.


#Ritorno al futuro#


-A Ron, Hermione e Ginny. Buon rientro a scuola!- esclamò Harry sollevando il suo calice di vino

I tre arrossirono di imbarazzo e mormorarono ringraziamenti

Il resto della famiglia Weasley più Remus e Sirius copiarono il gesto felicemente -A voi!-

Sirius fece per prendere un altro bicchiere di vino quando si accorse che la bottiglia era vuota.

Sospirò con una mezza imprecazione borbottata attirandosi lo sguardo di rimprovero di Molly e Remus.

Un altra maledizione e poi si decise a fare quello che non avrebbe voluto -Kreacher- chiamò con disprezzo.

Uno schioccò e l'elfo apparve.

-Ha chiamato padrone?- chiese quello con un inchino e con voce che rivaleggiava col tono dell'animagus

-Si. Porta un bottiglia di vino. La stessa che stavamo bevendo- ordinò

-Certo signore- disse per poi scomparire

Hermione non potè evitare che sul viso comparisse una smorfia, va bene che non le piaceva l'elfo, ma che venisse trattato così... era un'altra storia

-Ecco padrone- disse ricomparendo e poggiandola sul tavolo

-Intanto che ci sei versalo a tutti. Per un altro brindisi-

-Ora stai esagernado Sirius- disse Harry freddo -Kreacher non è una cosa-

L'elfo sbattè le orecchie come incredulo poi girò la testa di scatto a guardarlo -Signor Jade- esalò incredulo

Per lo shock di tutti l'elfo sempre arcigno sorrise e esclamò di nuovo -Signor Jade!- correndo verso il moro e attaccandosi alla sua veste -che bello rivederla!-

Hermione e Remus strinsero gli occhi, era saltato fuori di nuovo quel nome. Jade.

-Anche per me è un piacere rivederti Kreacher- sorrise posandogli una mano sulla testa

-Che bello vedere questa casa ritornare abitata da maghi degni e non più traditori e mezzosangue-

-Kreacher!- protestò Harry

-Perdonatemi signor Jade!- esclamò l'elfo -ma lei sa cos'intendo. Lei capisce!-

-Si- sospirò -penso di si-

Kreacher sbattè le orecchie felice poi i suoi occhi si ingrandirono -Ho una cosa per lei!- sbottò all'improvviso e schioccò le dita per poi consegnare il ciondolo con il lupo d'argento e l'occhio di giada

Harry lo guardò incredulo prendendolo quasi con riverenza dalla mano dell'elfo

-Kreacher l'ha trovato mentre puliva. Kreacher sapeva che l'aveva regalato lei signor Jade. Lui è tornato a casa quel Natale più felice che mai e ha detto a Kreacher che era stato un regalo vostro-

Gli occhi del moro si riempirono di lacrime -Kreacher- chiamò dolcemente -grazie-

L'elfo scosse la testa

-Lui avrebbe voluto che l'avesse lei-


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Capitolo 7
*** La vita è un dono ***


"Secondo me la vita è un dono, non ho intenzione di sprecarla:

non sai mai quali carte ti capiteranno ancora alla prossima mano.

Impari ad accettare la vita così come viene, così ogni singolo giorno ha il suo valore.

Jack Dawson, Titanic"



Voldemort ringhiò furioso e il Mangiamorte fece un passo indietro spaventato

-Un ssemplice compito. Vi mando ad esseguire un ssemplice compito ed è quesssto il rissultato?-

-M...mi dispiace, Mio Signore- gemette chinando la testa

-Ti disspiace? Dovresti far più che disspiacerti- sibilò e l'uomo si fece ancora più piccolo sotto il suo sguardo rosso.

Le tempie pulsavano furiosamente, sintomo che un nuovo mal di testa era in arrivo

-Vai a prendere Sseveruss- ordinò

-Severus?- chiese confuso dimenticandosi per un attimo la sua paura -è il primo giorno di scuola. Sarà impegnato-

-Portami Sseverus. Lui sa di cos'ho bisogno!- e vedendo che il Mangiamorte esitava lo squadrò con i suoi occhi rubino e con la voce più fredda e sibilante strepitò -Fallo!-

L'uomo corse spaventato, come se lo stesse inseguendo una mandria di cavalli lasciando alle sue spalle il Suo Signore.

Un Signore che ogni giorno di più cadeva vittima della follia.


#Ritorno al Futuro#


-Harry è cambiato così tanto- sospirò Ron -non sembra più lui-

-è cresciuto Ron!- protestò Hermione

-Lo so!- si difese -è ancora il mio migliore amico! Ma...-

-Ron!-

-Hermione!- le fece il verso per poi sospirare sconfitto e sbattere la testa sul sedile del treno -alcune volte ha quello sguardo...- sussurrò

-Quello sguardo?- chiese confusa la ragazza

-Si- rispose guardando la pioggia creare disegni sul vetro -uno sguardo così lontano.. non è normale, fa accapponare la pelle..-

-Ron!- lo redarguì la riccia -sarà per la mancanza di vecchi amici o starà ricordando quello che ha passato-

-Esatto!- la interruppe lui, forse per la prima volta da quando si conoscevano e la ragazza lo guardò attonita -perchè non ci vuole raccontare ciò che è successo? Ho paura-

-Vorrà un po' di privacy! Non è tenuto a raccontari tutto!- cercò di farlo ragionare -e perchè dovesti avere paura?-

-Perchè io ho già visto quello sguardo- sussurrò spiritato il rosso -ed era uno sguardo che speravo di non vedere mai più..-

-...perchè..?-

-è lo sguardo di uno che ha perso tutto..-

-Harry non ha perso niente! Ha noi! Perchè avrebbe dovuto perdere tutto?-

Ron scosse la testa -spera che non abbia ragione- commentò

-Cosa intendi Ron? -

Sienzio

-Ron?-

-Harry deve avere un Eredità-

-E?- lo spronò

-Deve aver perso il suo compagno-


#Ritorno al Futuro#


Le porte si aprirono con un tonfo

-Tom!- esclamò la persona appena entrata con un sorriso

-Tu!- Voldemort lo guardò con occhi spalancati prima che si restringessero -cosa ci fai qui?-

Severus scioccato osservava la scena

-è così che si saluta un vecchio amico?- disse con voce finta offesa mentre si avvicinava

-Perchè sei qui?- chiese l'altro ignorando la domanda

-Te lo sei dimenticato, Damon?- ribattè quello fermandosi di fronte al Signore Oscuro -i nostri progetti... tutto!-

-Certo che no!- urlò Tom

-No? Eppure eccoti qui! Signore Oscuro tra Mangiamorte! Terrore del popolo!- la sua voce crebbe di intensità e il Maestro di Pozioni rabbrividì -come sei finito così?- finì in un sorriso triste

La figura di Voldemort prese a tremolare sotto lo sguardo attonito di Severus.

Di fronte a lui non c'era più un uomo altissimo e pallido con la faccia da serpente, ma un ragazzo con capelli ondulati castano scuro lunghi fino alle spalle, un naso, e occhi rossi con pupille verticali.

-Lo sai cosa mi è successo- disse quello con un sorriso triste e il Pozionista fece un passo indietro

Poi il volto del giovane divenne una maschera di rabbia e i suoi occhi scintillarono rabbiosamente -succederà anche a te!- sibilò

-No- sussurrò l'altro -io non sono come te-

Piton trattenne il respiro timoroso

-No..hai ragione- convenne Tom -non siamo gli stessi. Tu sei un altro genere. Chissà... sarà una benedizone o una maledizione?- chiese, ma non sembrava aspettare una risposta

Severus rilasciò il respiro

-Non lo so- rispose la figura -ma lo scoprirò- continuò amaro.

Un lungo dito gli prese il mento e si ritrovo a guardare quegli occhi rossi serpentini che per una volta avevano abbandonato la follia e lo guardavano con comprensione

-Il dolore... si attenuerà, Damon?-

-Mai- rispose Tom

Gli occhi della figura si chiusero per poi riaprirsi di scatto con determinazione -dobbiamo continuare i nostri piani! Hanno atteso abbastanza!-

-Ssi- concordò Voldemort per poi afferrarsi le tempie nel dolore

-Ma prima dobbiamo aiutarti...-

Silenzio

-Damon sei ancora...-

-Sano di mente? per ora... va a tratti poichè sono appena risorto, ma tra un po'..-

L'altro annuì

-Lucius è..-

Un cenno

-Severus!- chiamò allora -vai e prendi Lucius!-

Piton lo guardò con diffidenza e mezzo disgusto -perchè dovrei fare una cosa del gene-

-Fallo!- lo interruppe -se servi veramente il tuo Signore fallo!- con uno scatto la bacchetta era in mano e lanciò verso il moro un incantesimo -e non raccontare a nessuno di tutto questo!- un sorriso pericoloso spuntò sul suo viso -o potresti pentirtene-

Il Maestro di Pozioni non potè che ubbidire




Scusate il ritardo il capitolo era in cantiere da un po' ma non ho trovato il tempo..
Inoltre un AVVISO: per il mese di agosto mi sarà difficile postare per la totale assenza di internet. Cercherò di fare del mio meglio ma non prometto nulla

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Capitolo 8
*** Sognano il successo ***


"Alcune persone sognano il successo...

mentre altre si svegliano e lavorano sodo per raggiungerlo.

Anonimo."





Quattro ragazzi confabulavano in una sanza oscura

-Tutto questo deve finire!- dichiarò il primo altezzosamente passandosi una mano tra i capelli e appoggiandosi stancamente al divano

-Dobbiamo trovare chi è dietro a tutti questi scompigli- disse il secondo che si trovava seduto di fronte al primo. Con una mano andò a giocare con la collana al collo -non può continuare così-

-Io dico di continuare con la mia idea- disse quello accanto al primo -era un ottimo piano-

-Un ottimo piano?- sbuffò l'ultimo prendendo parola -quel tuo ottimo piano ha falle ovunque-

-Vogliamo sistemare il Ministero? Vogliamo capire chi altro lo sta facendo?- chiese retoricamente il terzo -è il modo migliore per arrivarci-

-è illegale! E pericoloso-

Gli altri due occupanti sospirarono esasperati, ormai abituati alle lotte inutili che i due compagni ingaggiavano e per la loro sicurezza non sarebbero intervenuti

-Tu pensi che i nostri avversari utilizzeranno mezzi legali? Per prenderli è ovvio che dovremo utilizzare mezzi illegali-

-E il pericolo? Io non permetterò che-

-Siamo tutti e quattro maghi potenti!- lo interruppe -o stai dubitando delle abilità di qualcuno in questa stanza?-

-Io sono consapevole della nostra forza- ringhiò, ma sembrava pronto a ribattere, il suo vicino gli prese una mano e la strinse.

Un avvertimento.

Sospirò e sembrò sgonfiarsi -Bene- disse sconfitto

-Seguiremo il tuo piano- concordò il primo

L'ultimo dei quattro annuì il suo assenso-è un piano che prenderà molto tempo però-

-ne abbiamo- disse quello accanto a lui -ne abbiamo- ripetè


#Ritorno al Futuro#


-Non ti preoccupare Tom- disse la figura facendolo sedere sul divano -Lucius sta arrivando-

-Lo so- borbottò l'altro ancora stringendosi la testa -non ripetermelo- ringhiò

A quella minaccia si ritrovò ad alzare gli occhi esasperato

-Vado a prendere del the-

-Chiedilo ad un elfo! Sei un mago no?- sbottò l'altro

-Si!- poi un sospiro -ti sto asciando un po' di spazio per ...sbollire.. no?-

Occhi rossi si spalancarono

-Forse è per il meglio, fratello- assentì

Un assenso

-torno presto-


#Ritorno al Futuro#


-Te ne devi proprio andare?- chiese un ragazzo con un tono di voce pieno di rabbia e allo stesso tempo dolore

-Sai che non posso fare altrimenti- disse l'altro mentre accarezzava i capelli di un terzo ragazzo che gli si era rannicchiato in grembo -lo sapevate. Non ve l'ho mai nascosto-

-Non pensevamo così presto!- ribattè per poi essere fermato da una mano sulla spalla, con un sospiro si girò e incontrò lo sguardo del suo compagno.

Un altro sospiro.

-Ci mancherai- disse il suo compagno -molto-

-Ma i piani non cambieranno. Promettetemelo-

Tutti e tre annuirono

-E io prima che lo sappiate tornerò e tutto sarà come ora-

-Sarà meglio- borbottò

-Non vediamo l'ora- disse il suo compagno -perchè noi siamo una famiglia-

-Una famiglia?- chiesero i due in coro

-Si- parlò per la prima volta il quarto -siamo una famiglia-


#Ritorno al Futuro#


-Salve nipote!- salutò l'uomo con il vassoio del the in mano

I due uomini si fermarono scioccati e la figura sorrise

-So che non ci siamo mai incontrati, ma io sono tuo zio, Lord Pewerell-

Gli occhi del biondo si illuminarono di comprensione, mentre quelli di Severus si facevano ogni minuto più confusi e sospetti

-è un piacere incontrarla zio, mio padre mi ha raccontato molte cose su di te e così -

Ma un sorriso triste dell'altro lo fece interrompere

-Mi scuso- disse

-Non ti preoccupare. Tom è nel salotto privato, gli stavo portando del the. Vuoi farlo tu? Vi diamo un po' di privacy-

Lucius sorrise come ringraziamento e prese il vassoio, stava per uscire dalla sala quando si fermò e si girò a guardarlo

-Grazie- disse -non so cos'hai fatto o detto, ma grazie-

-Damon ha fatto tutto da solo. Vuole ritornare quello di un tempo-

-Io ho tentato- disse il biondo -ho cercato di farlo ragionare, ma non mi ha dato ascolto- incontrò i suoi occhi con decisone -quindi grazie-

Capendo che l'altro non si sarebbe tirato indietro annuì

Soddisfatto il biondo lasciò la sala.

-Cos'è tutto questo Lord Pewerell?- parlò per la prima volta Piton -mi merito una spiegazione-

-E l'avrai- lo rassicurò -ma non ora-

-E quando?-

-Quando loro avranno sistemato le cose- rispose -Intanto raccontami di Hogwarts. Quali novità ci sono? E i piani di Silente?-

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