Ritorno al Futuro di Vyrress (/viewuser.php?uid=128768)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Seppur separati, siamo infine insieme ***
Capitolo 2: *** Far parlare di sè ***
Capitolo 3: *** Casa è dove abita il cuore ***
Capitolo 4: *** La mente ha mille occhi, e il cuore solo uno ***
Capitolo 5: *** Bisogna avere paura ***
Capitolo 6: *** Le nostre prigioni ***
Capitolo 7: *** La vita è un dono ***
Capitolo 8: *** Sognano il successo ***
Capitolo 1 *** Seppur separati, siamo infine insieme ***
Ciao. Eccomi tornata.
Questa non era la
prima fanfiction che avrei voluto postare una volta finito Daimon, ma
è arrivata 'ispirazione e non sapevo contenerla...
Spero piaccia
Res
"Esili vapori si levano
ovunque si stia formando la vita.
La notte
è fredda e soave è piena d'angeli che martellano
la vita.
Le officine sono
accese, lo scampanio vola alto.
Seppur
separati, siamo infine insieme.
Ecclesiast,
River and Mountain. John Ashley"
-Perchè?- gracchiò la voce sconfitta -non doveva
andare a finire così-
L'altro scosse la testa -lo sapevi fin dall'inizio cos'avrei dovuto
fare- ma nella sua voce nonostante il rimprovero c'era solo tristezza.
-Comodo per te ora dire che avrei dovuto essere preparato. Che lo
sapevo! Non sapevo sarebbe stato così presto! Speravo ancora
in mesi... anni e...-la sua voce si ruppe
La seconda figura l'abbracciò -Io ti amo. Ed è
questo che conta. Ti amo ora, lo farò in futuro, e ti
amerò per tutta la vita. Anche se separati il mio
cuore sarà con te. Qui- e gli posò una mano sul
petto.
-E allora il mio sarà con te- rispose il primo copiando i
suoi gesti -per sempre-
Lentamente poggiarono le fronti una contro l'altra e chiusero gli occhi.
Stettero così per molto tempo, infine il primo con un
sospiro si staccarono -che ore sono?-
-Manca un' ora a mezzanotte-
-Solo un'ora.... sei sicuro?- chiese con disperazione.
-Si-
-Un'ora soltanto a separarci... e forse non ci potremo più
vedere- una smorfia -che destino crudele- concluse amaro.
-Con me il destino lo è sempre stato- commento l' altro
-però tutto questo. Noi. è la cosa più
bella che mi abbia mai dato. Sono grato a lui per quel che ci ha
dato... anche se breve-
-Si. Su questo hai ragione. Incontrarti è stata la parte
più meravigliosa in tutta la mia vita. E lo sarà
per sempre-
Labbra si incontrarono affamate. le mani di uno finirono sulla cintura
dell'altro e nel bacio sorrisero.
-Siamo precipitosi.. eh- ghignò il primo
-con te sempre- commentò il secondo mentre armeggiava
frustrato con la fibbia -sempre questi pantaloni maledetti-
brontolò
L'altro rise sostituendo con le sue le mani dell'amante -ecco- disse
facendo scivolare la cintura e buttandola incurante da una parte.
Il suo compagno si imbronciò.
-Non mi dirai ora che hai perso l'umore- rise ancora il ragazzo
-Questo mai- ribattè attirandolo in un bacio che sopresse
sul nascere altre risatine
Bacio a cui ne seguì un secondo, un terzo, e poi
cento...mille.
-Amore- sussurrò il primo mentre giaceva sul corpo
dell'altro -Buon compleanno-
L'amante gli prese il mento tra le dita costringendolo a guardarlo
negli occhi -grazie- sorrise.
Gli occhi di entrambi si riempirono di lacrime mentre a lontano una
campana cominciava a suonare.
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Capitolo 2 *** Far parlare di sè ***
Spero che questo
capitolo piaccia, è solo di passaggio, quasi come un
antefatto.
Volevo dare un
immagine chiara di ciò che è successo tra il
quarto e la fine del quinto anno, la reazione alla scomparsa di Harry.
Tranne per la mancanza del nostro protagonista tutto segue la trama
originale, cioè c'è la Umbridge, il DA,...
però non vanno al Ministero
"C'è al mondo una
sola cosa peggiore del far parlare di
sè:
il non far parlare di
sè.
Il
Ritratto di Dorian Gray. Oscar Wilde"
CAMPIONI DI
HOGWARTS SCOMPARSI!
Ieri sera durante il
terzo compito Cedric Diggory e Harry Potter sono scomparsi nel nulla.
Che fine hanno fatto?
La Coppa Tremaghi
è scomparsa con loro. Che siano i vincitori?
O dobbiamo aspettarci
piuttosto una fuga d'amore tra due innamorati?
COPPA TREMAGHI
PASSAPORTA!
Gli Auror l'hanno
confermato: la Coppa Tremaghi era una Passaporta.
Ma qual'era la
destinazione? Che fine hanno fatto i vincitori di Hogwarts?
SCOMPARSA DI
ALASTOR MOODY!
L'ex auror Alastor
Moody è scomparso ieri sera dai confini di Hogwarts, che
fine ha fatto?
Si dice che negli
ultimi anni fosse impazzito, non sarà lui la causa della
scomparsa di due suoi studenti?
Molti all'inizio
dell'anno non avevano potuto far a meno di preoccuparsi per la
decisione di Silente di prendere come insegnante di Difesa Contro le
Arti Oscure un uomo che cominciava ad avere la reputazione di
'Mallochio', che la sua fede nell'ex amico sia stata mal riposta?
CEDRIC DIGGORY
RITROVATO MORTO!
Gli Auror sono
finalmente riusciti a rintracciare la destinazione della passaporta che
li ha condotti al cimitero di Little Hangleton e al corpo senza vita di
Cedirc Diggory.
Il ragazzo,
diciassettenne, era appartenente alla Casa di Tassorosso a Hogwarts e
partecipante al Torneo Tremaghi, non presentava ferite esterne visibili.
Hanno presupposto che
la casa dell morte sia la Maledizione che Uccide.
Che fine ha fatto
però Harry Potter?
Che ci sia stata una
lita che l'ha portato ad uccidere il compagno?
O, come si comincia a
sussurrare, un motivo più osuro?
ALASTOR MOODY
RITROVATO!
Alastor Moody
è stato ritrovato in pessime condizioni dentro il suo baule
nelle aule di Hogwarts!
Dopo un trattmento
tempestivo e ricovero al San Mugo si venuto a sapere che
è rimasto per tutto l'anno scolastico lì dentro.
Allora chi ha insegnato
a Hogwarts nei suoi panni?
Com'è
possibile che nessuno abbia sospettato niente?
Aspettiamo notizie, e
nell'attesa auguriamo un buon recupero all'ex auror.
RITO OSCURO A
LITTLE HANGLETON!
Per settimane gli auror
hanno esaminato il luogo in cui è stato ritrovato il corpo
di Cedric Diggory e sono giunti a un' inquetante scoperta.
lì, infatti,
avrebbe avuto un luogo un rito oscuro, dopo settimane auror hanno
confermato che i livelli residui di qualsiasi cosa sia successa erano
ancora molto alti.
Cosa sarà
successo veramente? Domanda che per ora rimane senza risposta visto che
chi potrebbe rispondere è morto o scomparso
COLPEVOLI UN
GRUPPO RADICALE DI MANGIAMORTE!
Ormai tutti ne sono
convinti: i responsabili della morte e della scomparsa dei campioni di
Hogwarts non possono che essere i Mangiamorte.
Già
quest'estate si erano presentati alla Coppa del Mondo di Quidditch
scatenando grandi disastri e preoccupazione, che abbiano voluto
vendicarsi per il loro padrone?
Il Ministro
rasserena:"Erano un gruppo di Mangiamorte sbandati che senza un padrone
hanno deciso mostrarsi lo stesso forti. Poichè non sono
stati presi sul serio hanno deciso di vendicarsi su Harry Potter, che
ha causato la sconfitta di Tu-sai-chi, Cedric Diggory dev'essere stato
preso per sbaglio trovandosi in mezzo al loro piano. Prego ogni giorno
per l'anima di quei due poveri ragazzi e spero abbiano trovato la pace"
E noi aggiungiamo le
nostre preghiere alla sua.
LA RIVOLTA
CONTRO DOLORES UMBRIDGE!
Dolores Umbridge
impiegata presso il Ministero quest'anno ad Hogwarts prima er diventata
pofessoressa di Difesa, poi ,in seguito alla scomparsa di Silente,
Preside è stata ritrovata dagli auror catturata dai centauri.
in poche ore
è quasi riuscita a rovinare il rapporto di amicizia che ega
i nostri popoli insultando in maniera vergognosa gli abitanti della
foresta vicino ai confini della scuola.
Secoli di negoziati
potevano andare in fumo grazie alle sue parole poco pensate.
Inoltre sembra che a
Hogwarts nessuno sentirà la sua mancanza, gli studenti alla
scoperta della sua condizione hanno dato il via a una festa in Sala
Grande che è durata ore.
A questo punto a tutti
sorge qualche domanda: cos'accadeva veramente dentro la scuola sotto il
suo dominio? chi prenderà i posto di nuovo vacante della
cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure che sembra portare
così tanta sfortuna ai suoi occupanti?
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Capitolo 3 *** Casa è dove abita il cuore ***
Scusate
immensamente per il ritardo! Il capitolo è pronto da un
sacco e non sono riuscita a postarlo
"Casa
è dove abita il cuore.
è il luogo in
cui essere se stessi e sciogliere i capelli.
Ghostgirl. Tonya Hurley"
Sirius sbuffò
-dovremo far meglio di così per vincere-
-Sirius!- protestò
Remus -stiamo facendo il possibile! Non è colpa nostra se
V..Voldemort è sempre un passo avanti-
Molti assentirono.
-Lui si fa sempre più
intraprendente! Attacca città su città e noi
arriviamo sempre tardi! Il Ministero è ormai completamente
controllato!- sbottò l'animago -è questa la
verità. non ho paura di dirlo!-
-Sirius, bisogna calmarsi -disse
Silente -so che la situazione sembra senza via d'uscita. Ma ce la
faremo. Noi vinceremo, fintanto che anche un solo mago non crede nei
principi di Voldemort lui non ha vinto-
Tutto l'Ordine lo
guardò incredulo, ma anche rasserenato in qualce modo.
Tutti avevano fiducia nel loro
leader.
-Bene- interrupe il silenzio
Arthur -che facciamo allora?-
-Ho un sospetto su Voldemort che
voglio confermare prima di divulgare. Se è come credo
abbiamo una chance per ucciderlo definitivamente- rispose il Preside
deciso -una volta sconfitto i Mangiamorte non potranno più
fare nulla-
Molti annuirono
-Chi diventerà il
nuovo professore di Difesa quest'anno?- chiese Molly curiosa
-Ho pensato a una persona, devo
vede-
-VINTO IO! HO VINTO IO!-
Tutte le teste dell'Ordine si
girarono
-cos'è stato?-
-chi ha gridato?-
-non è la voce di tua
madre, Sirius?- chiese Tonks
L'uomo si alzò di
scatto verso l'ingresso seguito a ruota da Silente e Lupin.
Era appena arrivato ll'ingresso
quando vide una figura sconosciuta che guardava il quadro della madre
con un' espressione disgustata.
Quasi non si accorse dei ragazzi
che erano corsi giù dalle scale richiamati da tutto quel
rumore.
-Zitta Walpurga- disse la
figura con voce fredda -urlando così rischi solo
di assomigliare a una banshee. Non si addice a una donna del tuo
lignaggio-
Con sorpresa di tutti la donna
fece quello che le era stato detto, poi ghignò -Di quel che
vuoi, ma ho ragione- sussurrò con voce malevola e di
superiorità -ho vinto io, Jade- finì sputando
fuori il nome con più veleno possibile
il ragazzo, perchè
si, era un ragazzo dai capelli scuri lunghi fino alle scapole,
socchiuse gli occhi -tu non hai acun diritto di chiamarmi con quel nome
Wal, ricordatelo bene. O troverai che il tuo quadro non è
così difficile da staccare dalla parete quanto pensavi-
La strega a quel punto si
zittì spaventata
-Chi sei?- chiese infine
l'animagus ripresosi -cosa ci fai in casa mia?-
il ragazzo si voltò e
lo squadrò con un largo sorrise -ma come, Felpato, non mi
riconosci?-
Occhi verde smeraldo
incontrarono tempesta -Harry- si ritrovò a sussurrare
Il sorrise dell'altro si fece
ancora più ampio.
Fu tutto l'incoraggiamento di
cui il cane aveva bisogno perchè si fiondò ad
abbracciare il figlioccio con una risata che sembrava più un
latrato
-Mi sei mancato, 'Pato-
mormorò contro il petto dell'uomo
-Anche tu. Tantissimo- rispose
con le lacrime agli occhi -dopo così tanto tempo passato a
cercarti e non trovarti ormai avevo abbandonato la speranza. Non sai
che gioia rivederti-
-Anche per me- disse il moro
staccandosi e guardando sopra la spalla del padrino
-Ron. Hermione-
sussurrò vedendo i due sulle scale
Gli amici scesero giù
di corsa e fu inghiottito da due paia di braccia
-Harry- gemette Hermione -Harry.
Harry. Harry. Harry. Harry. Harry-
-Sono qui- la interruppe
posandole una mano sulla testa -sono qui-
L'amica cominciò a
singhiozzare
-è bello riaverti
qui, amico- disse Ron con gli occhi lucidi
-anche per me-
-Harry!- gridò Molly
Si girò a guardare e
vide tutto l' Ordine a guardarlo a occhi sgranati
-Ciao- disse -è bello
rivedervi signori Weasley- continuò guardando i noi
-Anche per noi- disse Arthur -ti
credevamo morto Harry!-
-Infatti. Penso che piacerebbe a
tutti sapere che è successo- si intromise Silente sorridendo
-è per me una gioia rivederti, Harry- soggunse con gli occhi
azzurri liquidi di lacrime non versate
-Preside- salutò
Harry -è una storia lunga..-
-Possiamo accomodarci un cucina
allora- suggerì il lupo
-Remus- sussurrò
harry districandosi dagli amici e andando ad abbracciarlo velocemente.
-Allora- si schiarì
la voce -andiamo in cucina e spiegherò ciò che
è successo quella notte-
-anche noi vogliamo sapere!- si
intromise Ginny
-Si!- saltò su Ron
-Assolutamente!-
rincarò Hermione
I gemelli dietro i genitori
annuirono
-è meglio se-
-lo sentiamo tutti-
-così su Harry inizia
il racconto-
-non farci diventare vecchi-
Il moro sorrise si diresse in
cucina e si sedette a capotavola.
La folla come incantata si
risedette attorno al tavolo.
-Tutto è cominciato
quella notte, durante l'ultimo compito Tremaghi, quando io e Cedric
Diggory abbiamo preso insieme la Coppa-
-Lo sappiamo-interruppe Ron
-abbiamo... abbiamo trovato Cedric a Little Hangleton-
L'espressione di Hrry si
intristì e annuì
-Continua- sollecitò
Hermione
-Subito siamo stati portati via
e ci siamo ritrovati in un cimitero. il cimitero di Little Hangleton,
anche se allora non conoscevo il suo nome. Eravamo curiosi e
spaventati. Solo qualche secondo dopo capimmo che la Coppa era una
Passaporta. Cedric mi domandò se fosse, magari, la seconda
parte del terzo compito, non ne avevo idea, ma fu allora che lo sentii.
Un male atroce provenire dalla mia cicatrice e allora, alzando lo
sguardo lo vidi-
Tutti rimanevano immobili ad
ascoltarlo rapiti
-Il nome. Il suo nome. Sulla
tomba. Tom Riddle. E capii che ci doveva essere Voldemort di mezzo-
Alcuni sussultarono al nome e
Sirius strinse così forte il tavolo da farsi diventare le
nocche bianche
-Una voce sibilante
squarciò il silenzio della notte dicendo 'uccidi l'altro' e
dal nulla partì una luce verde che colpì Cedric.
Lui cadde a terra. morto, senza aver nemmeno la possibilità
di difendersi. e dal nulla apparve-
-V..Voldemort?-
gracchiò Ron e tutti lo fulminarono con lo sguardo
-Peter Minus- Sirius si morse le
labbra a sangue -con una bacchetta in una mano e uno strano fagotto
nell'altra. Sembrava quasi che tenesse un neonato, ma quando si
avvicinò di più capii di essermi sbagliato.
Quello era Voldemort-
Hermione gli prese la mano
inconsciamente, terrificata da quello che dovea aver passato
-In un attimo ero senza
bacchetta e legato alla tomba de padre di Voldemort. Incapace di
muovermi. E allora il rituale è cominciato: 'Ossa del padre
senza consenso, carne del servo col suo permesso e sangue del nemico
preso con la forza'. E Voldemort è risorto-
-Un rituale molto oscuro-
mormorò pensoso Silente -gli Auror avevano rintracciato
residui di magia nera... ma un incantesimo così oscuro non
l'avevo nemmeno contemplato-
Harry annuì -subito
dopo chiamò i Mangiamorte. Arrivarono e lui si
mostrò molto scontento a loro. Non l'avevano cercato,
l'avevano tradito. Erano stati codardi. E voleva mostrare loro la mia
sconfitta definitia. Ma non si accontentò del fatto che mi
aveva legato, impotente. No- una smorfia -voleva umiliarmi-
-Che ha fatto quel mostro?-
ringhiò Molly
-Mi ha liberato. E mi ha
consegnato la bacchetta- tutti lo guardarono increduli -voleva un
duello per mostrare la sua superiorità. Ed è
allora che è successo. Quando le nostre bacchette si sono
collegate. Lei lo sapeva, non è vero Preside?-
L'uomo annuì -le
vostre bacchette sono gemelle. Il loro nucleo è piuma di
Fenice. La mia fenice-
-Esatto. E si sono collegate.
Dalla sua bacchetta cominciò a uscire Cedric, poi un vecchio
uomo, un babbano, una donna e poi...-
-...i tuoi genitori-
completò Silente
-Si- confermò
Tutto l'Ordine rimase senza
parole e molti erano con le lacrime agli occhi, Hermione gli strinse
più forte la mano
-Mi hanno tutti salvato quella
notte. Sono andati contro Voldemort per bloccarlo poi c'è
stto uno scoppio, la barriera che aveva eretto per tenere lontani i
suoi Mangiamorte aveva ceduto. E non vidi più nulla. Quando
mi risvegliai ero in un altro luogo-
-E dove sei finito?- chiese Ron
-Non voglio parlarne- rispose
Quando tutti stavano per
protestare riprese parola
-Vi ho detto che vi avrei
spiegato cos'è successo quella notte, non altro. Non voglio
raccontare ancor cos'è accaduto. Vi basti sapere che sono
stati i tre anni più belli della mia vita-
-Tre?- chiesero molti increduli
-Si. Tre. Oggi è il
mio diciottesimo compeanno-
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Capitolo 4 *** La mente ha mille occhi, e il cuore solo uno ***
Scusate l'abnorme ritardo. (inchino fino al pavimento)
"La mente ha mille occhi, e il
cuore solo uno :eppure
la luce di un
intera vita muore, quando l'amore è finito.
Francis W.
Bourdillon"
-Cosa ci fai alzato a quest'ora mio caro ragazzo?-
-Potrei farle la stessa domanda- disse Harry prendendo dal
tavolo la tazza di the e sorseggiandola leggermente.
SIlente alzò il sopracciglio e rimase fermo,
immobile a scrutarlo.
Il ragazzo sospirò -non sono più
abituato a dormire così. Non riuscivo a prendere sonno-
-Ho riflettuto molto e mi sono ricordato quello che ha detto
Walpurga:'ho vinto io'. E ti ha chiamato Jade. E mi sono ricordato-
Harry assottigliò gli occhi
-Qualcuno aveva l'abitudine di chiamarti così.
Qualcuno vicino a te. Qualcuno che ti am-
-Basta!- sbottò il moro sbattendo la tazza sul
piattino -non prosegua- continuò con voce rotta, poi un
sorriso triste graziò i suoi lineamenti -ironico quanto lo
odiassi, quanto odiassi tutte le sue convinzioni.. e lui mi ha scielto.
Anzi il Destino ci ha scielto. A me non sarebbe cambiato nulla, io
potevo andare per la mia strada... libero. Ma mi sono legato a lui. E
ora sono stato senza di lui da meno di due giorni e mi sento
già solo. Ho ritrovato i miei amici, ma ho perso la famiglia
che avevo creato con lui. E mi viene da pensare a quanto patetico sono,
lui ha dovuto sopportare molto di più di me, è
stato solo molto più di me...-
-Non sei patetico Harry. Non dirlo mai-lo interruppe Silente
-Fa male- continuò con le lacrime agli occhi
-perchè l'ho dovuto incontrare se era destino che lo dovessi
perdere?-
-C'è un detto Babbano che dice meglio aver amato e
perduto che non averlo conosciuto affatto... o qualcosa del genere- il
Preside si avvicinò e prese il mento di Harry -non
disperare, le cose si sistemeranno, e se hai un po' di fede potresti
sorprenderti delle cose che accadono-
Harry sorrise e una sola lacrima gli scese lungo il volto
#Ritorno a Futuro#
-Allora Harry- disse Hermione seduta sul divano -se hai diciottanni
vuol dire che hai completato la scuola-
Ron gemette ma la ragazza continuò imperterrita
come se non l'avesse sentito -quanti MAGO hai preso?-
Il moro inclinò la testa pensoso -Incantesimi.
Difesa. Trasfigurazioni. E Pozioni-
-Pozioni??- sbottò Ron -come diavolo hai fatto??-
-Ho avuto un buon insegnante e tanto aiuto. Altrimenti non ci
sarei riuscito- e sorrise
-Che fortunato- borbottò Ron -soprattutto
perchè non ti devi più sorbire Piton. Ogni anno
diventa più acido-
-Ron!- sbottò Hermione e il ragazzo si
grattò la guancia imbarazzato -cosa pensi di fare ora,
Harry?-
L'amico scosse la testa -Non lo so. Voglio prima che questa
storia finisca. Poi ci posso pensare. Non riesco a
pianificare nulla con tutto questo casino-
La ragazza lo osservò con un cipiglio scontento
-è il tuo futuro! è importante! Devi pensarci!-
-E non ho detto che non lo farò- la interruppe lui
gelidamente
A quelle parole gli occhi degli amici si spalancarono
increduli
-La guerra è la mia priorità. Se non
finisce è inutile pianificare il futuro, perchè
per me non ce ne sarà nessuno-
Il rosso annuì -Ha senso Herm-
La ragazza strinse solo le labbra
-Se hai diciottanni poi devi aver già passato
l'eredità magica- continuò Ron con sguardo
interessato
Harry annuì
-Eredità magica?- chiese curiosa
-Non lo sai??- domandò incredulo l'amico
La ragazza scosse la testa
-Ogni mago a diciassette anni entra nell'eredità
magica. Potrebbe essere chiamata una sorta di transizione. Con la
maggiore età conquisti un potenziale magico più
grande e se sei predisposto potresti diventare una creatura-
spiegò
-Questo come succede?-
-è semplice- si intromise Harry -se nella tua
linea scorre il sangue di una creatura, anche se molto diluito, se sei
molto potente, hai la capacità di risvegliarlo. A quel punto
diventerai una creatura magica a tutti gli effetti-
-Ma davvero non lo sapevi?- chiese il rosso incredulo
La riccia scosse la testa -non ho mai trovato nulla del
genere nei miei libri-
-è normale, Ron. Le famiglie dei maghi sono molto
riservati su questo. Non ne parlano praticamente mai. Ad Hogwarts i
Capi Casa chiamano i nati babbani del sesto anno per spiegarlo, di
solito verso inizio dicembre, così quando avviene sono
preparati. Altrimenti a scuola, come vedete, non se ne parla-
La riccia annuì -ho capito-
-Non ti vedremo a scuola quest'anno, vero?- chiese il rosso
percettivo
Harry scosse la testa -No. Non penso che riuscirò
ad entrare a Hogwarts, mai più-
-Cosa??- urlarono i due increduli
-L'hai sempre definita la tua casa!- aggiunse Hermione
-Troppi ricordi- rispose con un sorriso triste lui
-Harry...- sussurrò la ragazza senza parole
-Non fare quella faccia Mione- sorrise lui
-Che ti è successo amico?-
il moro scosse la testa -datemi tempo, per favore. Tempo per
metabolizzare tutto.-
I due amici annuirono
-e quello che ha detto la signora Black?- domandò
Hermione
-Walpurga?- chiese confuso
-Harry! Devi essere più rispettoso!-
-Starai cherzando Hermione!- sbottò il rosso
-quella donna è malvagia, completamente malvagia!-
-Mi dispiace ma con lei non lo sarò mai,
preferisco morire... e poi ho tutto il diritto di chiamarla Walpurga, a
meno che non vuoi che la chiami Banshee...- ghignò
-Harry!-
-Ci siamo fatti fuorviare- intervenne Ron -perchè
ti ha detto quelle cose? 'Ho vinto io', e ti ha chiamato 'Jade'-
Harry sorrise -è parte del motivo che non riesco
ancora a spiegare. Datemi tempo-
-Va bene Harry- assentirono i due
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Capitolo 5 *** Bisogna avere paura ***
Ed ecco qui il cap da cui è stato tratto il promo
Spero che piaccia, è uno dei pochi che mi
è venuto di getto
"è degli uomini e di loro soltanto che biogna avere paura,
sempre.
Louis Ferdinand Celine"
L'uomo alla scrivania cominciò a tossire
furiosamente il liquido scuro che era contenuto dalla coppa
cominciò a cadere su pavimento poco dopo seguito dalla
tazzina stessa.
-Ai.. cos..-
-Ma guarda te!- esclamò una donna entrando con un
ghigno soddisfatto sulle labbra -come sono caduti i prodi-
-Cos'hai fatto?- esalò l'uomo
-Forse, avrei potuto scivolare una pozione dentro il tuo the
mentre quello stupido elfo domestico non guardava, forse- rispose
soddisfatta lei
-Non potevi.. non...-
-Oh, certo- lo interruppe con un sorrisetto -il contratto era
chiaro: non ti posso uccidere, non posso chiedere a un altro di
ucciderti, non posso insinuare neanche a un altro di ucciderti. Sei
stato furbo- una pausa -ma non così tanto per me-
-..come?..- disse armeggiando con la collana al collo con
dita tremanti
-Semplice- spiegò lei, sembrava così
contenta di poter come avesse trovato una scappatoia, pronta a farsi
vedere più furba di lui, più astuta -nel
contratto non c'era scritto che non potevo far finta di ucciderti-
Lei doveva aver visto il suo sguardo confuso
perchè dopo un attimo ghignò e
specificò -Estratto di morte vivente-
Spalancò gli occhi incredulo
-Nessuno saprà che sei ancora vivo. Nessuno
saprà dove trovarti. Sarai morto. E io e il mio Signore
avremo vinto-
-Il tuo signore- sghignazzò lui senza fiato -il
più grande pazzo tra i pazzi. Il più grande
omicida tra gli assassini. Il più grande falso tra i
creduloni-
-Come osi?- ringhiò lei -è un grande
Signore, e ci riporterà alla purezza-
-Alla purezza-
-Si- gridò -la Purezza. Alla stessa purezza in cui
credevi. In cui sognavi! Ma è tutto passato, non
è vero?- una pausa -e per cosa?-
Ma la donna non sembrava aspettare una risposta -per un paio
di occhi verdi insignificanti-
-non..- cercò di parlare ormai affondando nel
baratro dell'incoscienza
-ah.. certo che no. Tu non l'hai mai vista in questo modo.
Quegli occhi verdi li hai sempre tenuti in gran conto, non è
per questo che l'hai chiamato così? Jade- uno
sbuffò scioccato e disgustato proruppe dalle sue labbra
laccate di rosso -bello e prezioso come la giada. Non ti facevo
così romantico e sentimentale...-
-io.. credo ancora in ..quella pu..rezza. Ah.. ma non nel
mo.. modo in cui tu.. intendi-
-Ah, davvero?- disse lei avvicinandosi -beh avrai modo di
pensarci al modo in cui tu intendi purezza. Avrete modo di pensarci tu
e quell'altro per l'eternità dentro alla mia Volta-
Ormai l'uomo si reggeva a fatica al bordo della scrivania,
cadde per terra e per un attimo fu completamente invisibile alla sua
aguzzina. Allora, con gesti frenetici e maldestri, si
strappò la collana che andò a finire sotto la
scrivania.
Gli occhi cominciarono a chiudersi mentre la donna si
spostava ad osservare la sua sconfitta.
Non hai vinto..
non hai vinto. Con questa mossa mi hai preso alla sprovvista,
è vero, ma la partita non è ancora conclusa.
Jade vorrei
rivederti, come vorrei che tu fossi al mio fianco in questo momento.
Jade vorrei
rivederti... perchè non puoi essere qui?
Jade .... stai con
me.... per sempre...sempre
Avevi promesso...
per sempre... Jade
Jade, vinci per
noi..
..ti amo, Jade..
...Jade.....
Harry
La donna sorrise -Finalmente- sospirò soddisfatta
quando vide l'uomo non muoversi più
-Elfo!- chiamò -elfo!-
-La padrona ha chiamato?- chiese quello comparendo con un
inchino
-Si, ho chiamato- disse non guardando il piccolo essere che
le era comparso davanti -il padrone è morto-
continuò
L'elfo inciampò indietro in stato di shock, non
l'aveva sentito! Non aveva sentito la sua morte!
-Cos..?- iniziò incredulo
-Guarda tu stesso- disse indicando il corpo a terra -se sei
incredulo osserva. Ecco dove giace il tuo ex padrone-
Un gemito sfuggì dalle labbra dell'altro
La donna fece una smorfia di disgusto -elfo!- lo
richiamò -avvisa i parenti. Io devo andare al Ministero a
dare la triste notizia-
-Certo padrona- disse quello incapace di disobbedire e con
uno schiocco sparì.
La donna sospirò soddisfatta e si diresse verso il
camino.
Quando ricomparve di fronte alla fontana aveva gli occhi
lucidi di lacrime e le guancie rosse.
Era pronta per la parte.
Nei giorni successivi il Profeta pubblicò articoli su
articoli della morte infelice e improvvisa dell'uomo, la donna diede
interviste strappalacrime sulla crudeltà della vita.
La sua tomba vuota venne seppellita esattamente una settimana
dopo durante un memorabile corteo funebre, mentre il suo corpo neanche
un giorno dopo finì metri sotto terra nei sotterranei della
Gringotts.
Nessuno sospettò della sua morte. Nessuno si fece
domande, e dopo qualche tempo fu raggiunto da un altro uomo.
I goblin finchè i maghi pagano non fanno domande e
quella strega ne aveva trovato uno con particolare indole maligna e
maliziosa, e così nessuno seppe nulla.
Dopo anni la donna morì e i due uomini vennero
dimenticati.
E in quella Volta rimarranno per l'eternità se
nessuno svela il segreto che li avvolge.
L'elfo rassettò la stanza in silenzio. Non aveva toccato
quella stanza da quella notte, da quando il padrone era morto.
Da quando il suo vero padrone era morto, la padrona non c'era
mai entrata, forse temeva di vedere le ripercussioni delle sue azioni,
forse voleva solo dimenticare un tempo in cui non era stata in
controllo.
Non lo sapeva. Non gli importava.
Per rispetto all'uomo che aveva reso sua quella stanza non
c'era mai entrato neppure lui, ma ora doveva farlo.
Per lui! Perchè nessuno di quegli indegni
prendesse le cose che gli appartenevano!
Mentre puliva le sue dita si strinsero attorno a una catena,
confusamente prese l'oggetto da sotto la scrivania.
Era una collana d'argento a forma di lupo con un occhio di
giada.
Lacrime cominciarono a versare dai suoi occhi
Signor Jade
Se lo ricordava ancora, era stato lui a regalare la collana
al Padrone.
Quanto era stato felice il padrone di riceverla, non se ne
era mai separato!
Il Padrone non lo sapeva, ma lui aveva capito che il Padrone
non se ne separava perchè gli ricordava il signor Jade.
Il signor Jade era buono e gentile con lui, e amava il
Padrone, era amato da lui.
Con decisione strinse la mano attorno al ciondolo. Avrebbe
ridato la collana al signor Jade, non appena l'avesse rivisto. Il
signor Jade l'aveva assicurato che si sarebbero rivisti.
E lui glie l'avrebbe riconsegnata. Per fargli ricordare del
Padrone.
Il Padrone avrebbe
voluto così
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Capitolo 6 *** Le nostre prigioni ***
Scusate il
ritardo ero in mezzo ad esami...
"Gli occhi degli altri sono le nostre prigioni,
i loro pensieri le nostre gabbie.
Virginia Woolf"
Harry dette un sospiro e chiuse gli occhi stanco dalla sua formazione.
-Tutto bene?- si avvicinò Remus
-Si- rispose
-Stai facendo bene- disse sedendosi -ti sei allenato dovunque
sei stato- e lo disse convinto, non c'era incertezza nella sua voce
-Si- disse aprendo gli occhi e inchiodandolo con lo sguardo
-ho avuto qualche aiuto. Come, in fondo, l'ho adesso-
Il lupo annuì -Sei maturo. Sei cambiato- una pausa
-l'ho visto. L'abbiamo visto tutti. Sei riflessivo, non più
così incline alla rabbia come lo eri prima. Sei riuscito in
queste settimane a parlare con Piton senza pregiudizio, e l'uomo anche
se non lo mostra è davvero copito. Parli come un vero
purosangue in alcune situazioni..-
-Ho delle convinzioni ora- disse in accettazione -hai
ragione, sono cambiato. Ho cominciato a prendere delle decisioni per
conto mio. Sono cresciuto, come hai detto tu-
Lupin lo squadrò -ti ricordi il terzo anno?-
sbottò all'improvviso
Il ragazzo annuì non capendo dove l'uomo volesse
andare a parare
-Ti ho detto che conoscevo i tuoi genitori, che me li
ricordavi- una smorfia -ti ho detto che eri simile a tuo padre, che
avevi tutte le sue caratteristiche, tranne gli occhi.. gli occhi ti ho
detto che erano come quelli di-
-mia madre- lo interruppe Harry -me l'hanno sempre detto in
molti-
-Mi sbagliavo- disse l'uomo
Il moro lo squadrò in silenzio scioccato da quello
che aveva detto
-I tuoi capelli si sono neri come quelli di tuo padre, ma
sono molto più addomesticati, e gli occhi di tua madre non
avrebbero mai potuto reggere con i tuoi. I tuoi sono così
verdi brillante, quasi innaturali, hanno il colore dell'Anatema che
Uccide- un sospiro -ciò che sto cercando di dire-
continuò inchiodando il ragazzo col suo sguardo
-è che tu sei tu. Non devi guardare ai tuoi genitori. Non
devi fare ciò che volevano, ciò che facevano. Ci
saranno sempre persone pronte a puntare il dito contro di te
perchè non sei come si aspettavano. Ma tu non fermarti. Vai
avanti. Tu sei tu.-
Harry alzò un sopracciglio stupito
-perchè questo discorso?-
-Non fare il finto tonto con me. So bene come hai visto che
Sirius ti guarda. Lui ti vede come James. Solo adesso sta cominciando a
comprendere che non siete la stessa persona e non può
pretendere che lo siate. Ma è una strada lunga e ancora in
salita..-
L'altro annuì -hai ragione. Con lui sono me
stesso, ma dice e fa delle cose che mi mettono fuori equilibrio. Mi
lasciano spiazzato-
Remus annuì rassegnato poi sorrise -Cosa farai
mentre Ron e Hermione sono a Hogwarts? Hai pensato a qualcosa? Partono
domani..- disse decidendo di cambiare argomento
-Continuerò a fare quello che ho fatto
quest'estate, penso. Continuerò ad allenarmi-
-Non è poco per un ragazzo della tua
età? Non pensi di divertirti? Di uscire e goderti la vita?
Vivi!- e finì quasi come una preghiera
-Mi divertirò quando la guerra finirà-
disse il ragazzo con tono definitivo
Se ancora ci riuscirò aggiunse solo a se stesso, e
a Remus sfuggì che Harry non aveva detto niente sul vivere
#Ritorno al futuro#
Lontano giù, nelle profondità della roccia due
uomini posavano in silenzio dentro due bare di vetro.
il primo aveva lunghi capelli biondi, gli occhi chiusi e
pelle di porcellana. Indossava abiti eleganti che gli davano un aria di
ricco signore, di principe europeo bello e algido con i suoi lineamenti
affilati.
Troppo bello e distante per essere umano, e lo confermavano
le due orecchie a punta che spuntavano tra i suoi capelli.
Le braccia erano stese lungo i suoi fianchi con le mani
strette a pugno, come a volersi rammaricare.
Il secondo nonostante tenesse un area regale come il primo
dava l'immagine di essere un uomo comune. I suoi abiti erano semplici
nonostante si vedesse che fossero stati acquistati in un negozio di
classe.
Lunghi fili corvini in contrasto con le orecchie a punta che
spuntavano in essi incorniciavano un viso pallido e scendevano fino
alla vita, gli occhi sebbene chiusi davano l'impressione di muoversi
dietro le palpebre, come a volersi aprire, come a voler raggiungere
qualcuno.
Le sue mani sul petto erano strette come in preghiera, una
preghiera muta.
Senza risposta.
Voci provenivano da fuori, voci troppo distanti per poter
essere capite.
Un attimo ed erano passate.
Mai venivano per loro.
Avevano fatto in modo che non venissero mai per loro.
#Ritorno al futuro#
-A Ron, Hermione e Ginny. Buon rientro a scuola!- esclamò
Harry sollevando il suo calice di vino
I tre arrossirono di imbarazzo e mormorarono ringraziamenti
Il resto della famiglia Weasley più Remus e Sirius
copiarono il gesto felicemente -A voi!-
Sirius fece per prendere un altro bicchiere di vino quando si
accorse che la bottiglia era vuota.
Sospirò con una mezza imprecazione borbottata
attirandosi lo sguardo di rimprovero di Molly e Remus.
Un altra maledizione e poi si decise a fare quello che non
avrebbe voluto -Kreacher- chiamò con disprezzo.
Uno schioccò e l'elfo apparve.
-Ha chiamato padrone?- chiese quello con un inchino e con
voce che rivaleggiava col tono dell'animagus
-Si. Porta un bottiglia di vino. La stessa che stavamo
bevendo- ordinò
-Certo signore- disse per poi scomparire
Hermione non potè evitare che sul viso comparisse
una smorfia, va bene che non le piaceva l'elfo, ma che venisse trattato
così... era un'altra storia
-Ecco padrone- disse ricomparendo e poggiandola sul tavolo
-Intanto che ci sei versalo a tutti. Per un altro brindisi-
-Ora stai esagernado Sirius- disse Harry freddo -Kreacher non
è una cosa-
L'elfo sbattè le orecchie come incredulo poi
girò la testa di scatto a guardarlo -Signor Jade-
esalò incredulo
Per lo shock di tutti l'elfo sempre arcigno sorrise e
esclamò di nuovo -Signor Jade!- correndo verso il moro e
attaccandosi alla sua veste -che bello rivederla!-
Hermione e Remus strinsero gli occhi, era saltato fuori di
nuovo quel nome. Jade.
-Anche per me è un piacere rivederti Kreacher-
sorrise posandogli una mano sulla testa
-Che bello vedere questa casa ritornare abitata da maghi
degni e non più traditori e mezzosangue-
-Kreacher!- protestò Harry
-Perdonatemi signor Jade!- esclamò l'elfo -ma lei
sa cos'intendo. Lei capisce!-
-Si- sospirò -penso di si-
Kreacher sbattè le orecchie felice poi i suoi
occhi si ingrandirono -Ho una cosa per lei!- sbottò
all'improvviso e schioccò le dita per poi consegnare il
ciondolo con il lupo d'argento e l'occhio di giada
Harry lo guardò incredulo prendendolo quasi con
riverenza dalla mano dell'elfo
-Kreacher l'ha trovato mentre puliva. Kreacher sapeva che
l'aveva regalato lei signor Jade. Lui è tornato a casa quel
Natale più felice che mai e ha detto a Kreacher che era
stato un regalo vostro-
Gli occhi del moro si riempirono di lacrime -Kreacher-
chiamò dolcemente -grazie-
L'elfo scosse la testa
-Lui avrebbe voluto che l'avesse lei-
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Capitolo 7 *** La vita è un dono ***
"Secondo
me la
vita è un dono, non ho intenzione di sprecarla:
non
sai mai quali carte ti capiteranno ancora alla prossima mano.
Impari
ad accettare la vita così come viene, così ogni
singolo giorno ha il suo valore.
Jack Dawson,
Titanic"
Voldemort
ringhiò furioso e il Mangiamorte fece un passo indietro
spaventato
-Un ssemplice compito. Vi
mando ad esseguire un ssemplice compito ed è quesssto il
rissultato?-
-M...mi dispiace, Mio
Signore- gemette chinando la testa
-Ti disspiace? Dovresti
far più che disspiacerti- sibilò e l'uomo si fece
ancora più piccolo sotto il suo sguardo rosso.
Le tempie pulsavano
furiosamente, sintomo che un nuovo mal di testa era in arrivo
-Vai a prendere
Sseveruss- ordinò
-Severus?- chiese confuso
dimenticandosi per un attimo la sua paura -è il primo giorno
di scuola. Sarà impegnato-
-Portami Sseverus. Lui sa
di cos'ho bisogno!- e vedendo che il Mangiamorte esitava lo
squadrò con i suoi occhi rubino e con la voce più
fredda e sibilante strepitò -Fallo!-
L'uomo corse spaventato,
come se lo stesse inseguendo una mandria di cavalli lasciando alle sue
spalle il Suo Signore.
Un Signore che ogni
giorno di più cadeva vittima della follia.
#Ritorno al Futuro#
-Harry è cambiato così tanto- sospirò
Ron -non sembra più lui-
-è cresciuto
Ron!- protestò Hermione
-Lo so!- si difese
-è ancora il mio migliore amico! Ma...-
-Ron!-
-Hermione!- le fece il
verso per poi sospirare sconfitto e sbattere la testa sul sedile del
treno -alcune volte ha quello sguardo...- sussurrò
-Quello sguardo?- chiese
confusa la ragazza
-Si- rispose guardando la
pioggia creare disegni sul vetro -uno sguardo così lontano..
non è normale, fa accapponare la pelle..-
-Ron!- lo
redarguì la riccia -sarà per la mancanza di
vecchi amici o starà ricordando quello che ha passato-
-Esatto!- la interruppe
lui, forse per la prima volta da quando si conoscevano e la ragazza lo
guardò attonita -perchè non ci vuole raccontare
ciò che è successo? Ho paura-
-Vorrà un po'
di privacy! Non è tenuto a raccontari tutto!-
cercò di farlo ragionare -e perchè dovesti avere
paura?-
-Perchè io ho
già visto quello sguardo- sussurrò spiritato il
rosso -ed era uno sguardo che speravo di non vedere mai
più..-
-...perchè..?-
-è lo sguardo
di uno che ha perso tutto..-
-Harry non ha perso
niente! Ha noi! Perchè avrebbe dovuto perdere tutto?-
Ron scosse la testa
-spera che non abbia ragione- commentò
-Cosa intendi Ron? -
Sienzio
-Ron?-
-Harry deve avere un
Eredità-
-E?- lo spronò
-Deve aver perso il suo
compagno-
#Ritorno al Futuro#
Le porte si aprirono con un tonfo
-Tom!- esclamò
la persona appena entrata con un sorriso
-Tu!- Voldemort lo
guardò con occhi spalancati prima che si restringessero
-cosa ci fai qui?-
Severus scioccato
osservava la scena
-è
così che si saluta un vecchio amico?- disse con voce finta
offesa mentre si avvicinava
-Perchè sei
qui?- chiese l'altro ignorando la domanda
-Te lo sei dimenticato,
Damon?- ribattè quello fermandosi di fronte al Signore
Oscuro -i nostri progetti... tutto!-
-Certo che no!-
urlò Tom
-No? Eppure eccoti qui!
Signore Oscuro tra Mangiamorte! Terrore del popolo!- la sua voce crebbe
di intensità e il Maestro di Pozioni rabbrividì
-come sei finito così?- finì in un sorriso triste
La figura di Voldemort
prese a tremolare sotto lo sguardo attonito di Severus.
Di fronte a lui non c'era
più un uomo altissimo e pallido con la faccia da serpente,
ma un ragazzo con capelli ondulati castano scuro lunghi fino alle
spalle, un naso, e occhi rossi con pupille verticali.
-Lo sai cosa mi
è successo- disse quello con un sorriso triste e il
Pozionista fece un passo indietro
Poi il volto del giovane
divenne una maschera di rabbia e i suoi occhi scintillarono
rabbiosamente -succederà anche a te!- sibilò
-No- sussurrò
l'altro -io non sono come te-
Piton trattenne il
respiro timoroso
-No..hai ragione-
convenne Tom -non siamo gli stessi. Tu sei un altro genere.
Chissà... sarà una benedizone o una maledizione?-
chiese, ma non sembrava aspettare una risposta
Severus
rilasciò il respiro
-Non lo so- rispose la
figura -ma lo scoprirò- continuò amaro.
Un lungo dito gli prese
il mento e si ritrovo a guardare quegli occhi rossi serpentini che per
una volta avevano abbandonato la follia e lo guardavano con comprensione
-Il dolore... si
attenuerà, Damon?-
-Mai- rispose Tom
Gli occhi della figura si
chiusero per poi riaprirsi di scatto con determinazione -dobbiamo
continuare i nostri piani! Hanno atteso abbastanza!-
-Ssi- concordò
Voldemort per poi afferrarsi le tempie nel dolore
-Ma prima dobbiamo
aiutarti...-
Silenzio
-Damon sei ancora...-
-Sano di mente? per
ora... va a tratti poichè sono appena risorto, ma tra un
po'..-
L'altro annuì
-Lucius è..-
Un cenno
-Severus!-
chiamò allora -vai e prendi Lucius!-
Piton lo
guardò con diffidenza e mezzo disgusto -perchè
dovrei fare una cosa del gene-
-Fallo!- lo interruppe
-se servi veramente il tuo Signore fallo!- con uno scatto la bacchetta
era in mano e lanciò verso il moro un incantesimo -e non
raccontare a nessuno di tutto questo!- un sorriso pericoloso
spuntò sul suo viso -o potresti pentirtene-
Il Maestro di Pozioni non
potè che ubbidire
Scusate il ritardo il capitolo era in cantiere da un po' ma non ho
trovato il tempo..
Inoltre un AVVISO: per il mese di agosto mi sarà difficile
postare per la totale assenza di internet. Cercherò di fare
del mio meglio ma non prometto nulla
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Capitolo 8 *** Sognano il successo ***
"Alcune
persone sognano il
successo...
mentre altre
si svegliano e lavorano sodo per raggiungerlo.
Anonimo."
Quattro ragazzi
confabulavano in una sanza oscura
-Tutto questo deve
finire!- dichiarò il primo altezzosamente passandosi una
mano tra i capelli e appoggiandosi stancamente al divano
-Dobbiamo trovare chi
è dietro a tutti questi scompigli- disse il secondo che si
trovava seduto di fronte al primo. Con una mano andò a
giocare con la collana al collo -non può continuare
così-
-Io dico di continuare
con la mia idea- disse quello accanto al primo -era un ottimo piano-
-Un ottimo piano?-
sbuffò l'ultimo prendendo parola -quel tuo ottimo piano ha
falle ovunque-
-Vogliamo sistemare il
Ministero? Vogliamo capire chi altro lo sta facendo?- chiese
retoricamente il terzo -è il modo migliore per arrivarci-
-è illegale! E
pericoloso-
Gli altri due occupanti
sospirarono esasperati, ormai abituati alle lotte inutili che i due
compagni ingaggiavano e per la loro sicurezza non sarebbero intervenuti
-Tu pensi che i nostri
avversari utilizzeranno mezzi legali? Per prenderli è ovvio
che dovremo utilizzare mezzi illegali-
-E il pericolo? Io non
permetterò che-
-Siamo tutti e quattro
maghi potenti!- lo interruppe -o stai dubitando delle
abilità di qualcuno in questa stanza?-
-Io sono consapevole
della nostra forza- ringhiò, ma sembrava pronto a ribattere,
il suo vicino gli prese una mano e la strinse.
Un avvertimento.
Sospirò e
sembrò sgonfiarsi -Bene- disse sconfitto
-Seguiremo il tuo piano-
concordò il primo
L'ultimo dei quattro
annuì il suo assenso-è un piano che
prenderà molto tempo però-
-ne abbiamo- disse quello
accanto a lui -ne abbiamo- ripetè
#Ritorno al Futuro#
-Non ti preoccupare Tom- disse la figura facendolo sedere sul divano
-Lucius sta arrivando-
-Lo so-
borbottò l'altro ancora stringendosi la testa -non
ripetermelo- ringhiò
A quella minaccia si
ritrovò ad alzare gli occhi esasperato
-Vado a prendere del the-
-Chiedilo ad un elfo! Sei
un mago no?- sbottò l'altro
-Si!- poi un sospiro -ti
sto asciando un po' di spazio per ...sbollire.. no?-
Occhi rossi si
spalancarono
-Forse è per
il meglio, fratello- assentì
Un assenso
-torno presto-
#Ritorno al Futuro#
-Te ne devi proprio andare?- chiese un ragazzo con un tono di voce
pieno di rabbia e allo stesso tempo dolore
-Sai che non posso fare
altrimenti- disse l'altro mentre accarezzava i capelli di un terzo
ragazzo che gli si era rannicchiato in grembo -lo sapevate. Non ve l'ho
mai nascosto-
-Non pensevamo
così presto!- ribattè per poi essere fermato da
una mano sulla spalla, con un sospiro si girò e
incontrò lo sguardo del suo compagno.
Un altro sospiro.
-Ci mancherai- disse il
suo compagno -molto-
-Ma i piani non
cambieranno. Promettetemelo-
Tutti e tre annuirono
-E io prima che lo
sappiate tornerò e tutto sarà come ora-
-Sarà meglio-
borbottò
-Non vediamo l'ora- disse
il suo compagno -perchè noi siamo una famiglia-
-Una famiglia?- chiesero
i due in coro
-Si- parlò per
la prima volta il quarto -siamo una famiglia-
#Ritorno al Futuro#
-Salve nipote!- salutò l'uomo con il vassoio del the in mano
I due uomini si fermarono
scioccati e la figura sorrise
-So che non ci siamo mai
incontrati, ma io sono tuo zio, Lord Pewerell-
Gli occhi del biondo si
illuminarono di comprensione, mentre quelli di Severus si facevano ogni
minuto più confusi e sospetti
-è un piacere
incontrarla zio, mio padre mi ha raccontato molte cose su di te e
così -
Ma un sorriso triste
dell'altro lo fece interrompere
-Mi scuso- disse
-Non ti preoccupare. Tom
è nel salotto privato, gli stavo portando del the. Vuoi
farlo tu? Vi diamo un po' di privacy-
Lucius sorrise come
ringraziamento e prese il vassoio, stava per uscire dalla sala quando
si fermò e si girò a guardarlo
-Grazie- disse -non so
cos'hai fatto o detto, ma grazie-
-Damon ha fatto tutto da
solo. Vuole ritornare quello di un tempo-
-Io ho tentato- disse il
biondo -ho cercato di farlo ragionare, ma non mi ha dato ascolto-
incontrò i suoi occhi con decisone -quindi grazie-
Capendo che l'altro non
si sarebbe tirato indietro annuì
Soddisfatto il biondo
lasciò la sala.
-Cos'è tutto
questo Lord Pewerell?- parlò per la prima volta Piton -mi
merito una spiegazione-
-E l'avrai- lo
rassicurò -ma non ora-
-E quando?-
-Quando loro avranno
sistemato le cose- rispose -Intanto raccontami di Hogwarts. Quali
novità ci sono? E i piani di Silente?-
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