Relazioni pericolose di Kikyo90 (/viewuser.php?uid=50224)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
RELAZIONI PERICOLOSE
-Esmenor, vieni qui! Dai, non far disperare tuo fratello e
ridagli il suo giocattolo! Erano passati ormai due anni da quando la famiglia
Cullen e la famiglia Swan erano state riunite da quella proverbiale cena.
Mantenere il segreto con Eleanor e Luke diventava sempre più difficile, sia
perché avevano notato che la loro figlia non invecchiava sia perché cominciavano
ad avere strani flash riguardanti il rapimento. La sera prima, Bella aveva
passato molte ore a convincerli che avevano solo sognato e sembrava esserci
riuscita. In questo momento, stava inseguendo sua figlia per tutto il
giardino dato che aveva rubato il giocattolo di suo fratello. I due bambini
erano differenti dai bambini umani (il loro corpo cresceva lentamente mentre si
sviluppavano un po' più velocemente le facoltà motorie i intellettive) e i due
gemellini anche se avevano due anni ne dimostravano solo uno e questo era un
altro punto che faceva insospettire Eleanor e Luke. -Ah, ti ho
presa! Bella aveva acchiappato la sua bambina e l'aveva afferrata per i
fianchi facendola volteggiare come soleva fare di solito. Esmenor cominciò a
ridere, diffondendo nell'aria un suono simile ad un leggero
scampanellio. -Basta, mamma, eh eh eh! Faccio la brava, promesso! I due
piccolini erano già in grado di parlare, ma naturalmente dovevano farne a meno
quando si trovavano in presenza dei loro nonni. Cioé, potevano parlare ma
dovevano evitare di farlo così perfettamente. -Va bene, piccola peste, ti
rimetto giù ma tu vai di corsa a ridare il giocattolo a Carlisluke,
d'accordo? -Si, mammina. Bella mise a terra la bambina che corse in casa
come una freccia pronta a sfoderare la sua migliore faccia dispiaciuta. La donna
rise a quella scena, ancora incredula su come gli eventi avessero trovato il
modo di incastrarsi con le sue esigenze e i suoi desideri. -Uhm, come mai sei
così felice? Edward era arrivato e l'aveva abbracciata da dietro, felice
anche lui per come si erano messe le cose. -Perché abbiamo avuto tutto dalla
nostra vita e non potrei chiedere di meglio. Ho te, i nostri due splendidi
bambini e ben due famiglie a cui voglio un bene immenso. Inoltre, non ho neppure
dovuto aspettare un anno prima di poter vedere i miei genitori perché ho un
super autocontrollo speciale. -Già, devo dire che mi hai sorpreso
parecchio. I due guardarono i figli carichi di affetto, i loro piccoli e
speciali mezzi-vampiri. Ognuno dei due piccolini aveva un dono speciale: Esmenor
era bellissima e col suo visetto di porcellana aveva il potere di incantare
chiunque e di leggergli nel profondo dell'anima mentre Carlisluke era agile e
forte. Lui somigliava moltissimo a suo zio Emmett, specialmente quando sorrideva
mentre la bambina era un misto di tratti: il viso era tondo come quello di Bella
ma pallido come quello di Esme (eccezion fatta per il rossore che colorava
leggermente gli zigomi) e i capelli erano ricci come quelli di Charlie ma del
colore di quelli di Renée. -Mamma, mamma! I due bambini si avvicinarono ad
abbracciarla, entusiasti. -Andiamo a caccia? Abbiamo fame... Pur essendo
degli ibridi, preferivano di gran lunga bere sangue. Quando erano piccoli,
Carlisle aveva provato a far loro mangiare le normali pappe per bambini ma quei
due non ne avevano voluto sapere nulla. -Edward? Credi che sia sicuro andare
adesso? -Si, é ancora nell'orario consentito. Abbiamo ancora tempo, non
preoccuparti... bambini, dovrete solo pazientare un altro attimo che tornino
Alice, Jasper, Emmett e Rosalie dopodiché andremo noi con nonno Carlisle e nonna
Esme. D'accordo? I bambini fecero cenno di si con la testa e tornarono a
giocare, attendendo il momento più sicuro per poter uscire per andare a
caccia. Purtroppo, un'ennesima faida col branco di Sam li costringeva a
prendere delle misure di sicurezza che mai avrebbero pensato di dover attuare
visto che fino a poco tempo prima avevano combattuto tutti fianco a fianco. La
faida riguardava Jacob, che non era più stato riammesso nel branco dopo tutto
quello che era successo. Vero era che lui non c'entrava nulla con tutti i guai
capitati alla famiglia Cullen ma aveva osato ribellarsi al capobranco e la cosa
non ammetteva comprensione da parte di nessuno. I Cullen, invece, avevano
ospitato Jake nella loro casa per un breve periodo di tempo (ormai anche Edward
aveva messo da parte la sua ostilità verso di lui) e questo, per Sam, costituiva
una colpa imperdonabile: un lupo ripudiato non doveva essere ospitato da
nessuno, doveva rimanere per sempre un reietto. I Cullen non si erano
mostrati d'accordo e lo avevano accolto in casa loro, ma Jacob se ne era andato
dopo poco tempo per non disturbare oltre malgrado quasi tutti gli dicessero che
poteva rimanere quanto desiderava. Un giorno, però, aveva salutato e ringraziato
tutti quanti e aveva preso la via della foresta ed era sparito per conto suo.
Ovviamente, Edward sapeva dove si trovasse ma preferirono lasciarlo da solo,
avrebbe deciso lui se ritornare o no.
So benissimo di avere altre due fic da
aggiornare (intanto ringrazio infinitamente chi mi ha aggiunta ai preferiti e
anche chi ha aggiunto “A new love-the lion and the lamb”, “La vita ha davvero
dei risvolti interessanti” e “Our life together-la nostra vita insieme”) e
prometto che farò del mio meglio per aggiornare il più presto
possibile. Questa fic é il seguito di “A new love-the lion and the lamb”,
commentate mi raccomando ^^
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
TOC TOC! Un timido bussare distrasse la famiglia Cullen dai
melancolici pensieri che dominavano la mente di tutti. Quando Edward captò i
pensieri della persona che stava al di là della porta, alzò di scatto la
testa. -Quante volte ti devo dire che non hai bisogno di bussare? Avanti,
entra... -Edward, ma chi é? -Lo scoprirai presto, cara... La porta
d'ingresso si aprì e poco dopo arrivò nel salone un ragazzo dai capelli
lunghissimi e dalla pelle scura, tipicamente indiana. A Bella quasi non venne un
colpo quando vide che il suo migliore amico si trovava a pochi passi da lei e
quando si riebbe dalla sorpresa andò di corsa ad abbracciarlo. -Ehi, Bells,
fai piano... mi stritoli. -Ops. Bella si staccò mentre il suo migliore
amico ancora rideva. -E poi, il tuo odore non é dei migliori se devo essere
sincero... -Senti chi parla!-commentò Rosalie dal punto in cui si trovava. La
battuta, però, non era stata acida come secoli prima ma era addolcita da un tono
scherzoso mentre la diceva. -Bionda, vorresti forse dire che puzzo? -Chi?
Io? No, non lo farei mai... Risero tutti, stupiti da quel nuovo scambio di
battute al quale non erano ancora abituati ad assistere. Intanto, Edward aveva
raggiunto Jacob e lo aveva invitato a sedersi accanto a loro. -Sono felice
che tu sia tornato, sai? -Mi dispiace tanto che per colpa mia non siate più
al sicuro, non avrei dovuto... -Jake, tu non hai fatto niente di male. É Sam
che sta sbagliando, non tu, mettitelo bene in testa. -Grazie Edward, davvero.
Grazie a tutti; secoli fa non avrei mai pensato di dirlo, ma siete fantastici...
comunque, come stanno i bambini? Sono venuto apposta a trovarli. -Sono di
sopra che dormono, chiedono sempre dello zio Jake e di come mai non viva più
qui. -E tu che hai risposto, Bella? -Ho detto loro che ti serviva una
piccola pausa, solo così sono riuscita a calmarli. Alice si offrì di andarli
a prendere ma il ragazzo la bloccò. Non voleva svegliarli. -Oh, ma loro sono
già svegli. Vado di sopra... La vampira tornò poco dopo tenendo per mano i
suoi due nipotini che corsero a velocità sovrumana quando videro chi c'era in
salotto. -Zio Jake! Che bello, sei tornato! -Adesso rimani con noi,
vero? -Bambini, non posso rimanere qui. Siete ancora troppo piccoli per
capire ma sappiate che verrò a trovarvi spessissimo, non siete
contenti? -Certo che lo siamo. Adesso vuoi giocare con
noi? -Sicuro... -Ehm, bambini, perché non andate fuori un
attimo?-interruppe Edward-Lo zio arriva tra poco... -Va bene!-esclamarono
all'unisono. Corsero alla velocità della luce fuori dalla portone principale
mentre gli adulti si parlavano di cose molto serie e di questioni che stavano a
cuore a tutta la famiglia. -Jacob, prima dicevamo sul serio: perché non torni
a vivere con noi? Sai che così si sentirebbe meglio anche Esme, le dispiace così
tanto che tu viva nel bosco tutto solo... Esme annuì, con lo sguardo dolce di
una madre che guarda un figlio. Certo, un figlio un po' strano, ma lo
considerava sempre suo figlio. -Vi ho già causato abbastanza problemi, non
voglio causarvene altri... -Jacob,-Esme parlò con voce dolce e triste allo
stesso tempo-allevia un po' il mio senso di colpa e torna a vivere con noi. E
poi anche i bambini ne sarebbero felici... -Ma Sam... -Niente Sam, non
pensare a lui,-gli disse Bella-é ora che pensi alla tua vita. -Va bene, ci
penserò... comunque, se adesso volete andare a caccia potete andare. Dovete
affrettarvi, tra poco non sarà più sicuro. Edward, Bella, Carlisle ed Esme
annuirono e si affrettarono ad uscire: avevano proprio bisogno di andare a
nutrirsi. Mentre i quattro sfrecciavano fuori, il lupo si diresse fuori seguito
da Alice per giocare coi bambini. Era vero che era migliorato il rapporto con
tutti i Cullen, ma forse quello migliore lo aveva instaurato con Alice la
vampira-folletto. -Bambini, oggi zia Alice vi porta a vedere le cascate di
Howth. Siete contenti? -Ehi, nana, non sarà un po' pericoloso? Volevo
portarli a vedere i giardini di Powerscourt, veramente... -Niente da fare,
andremo a vedere le cascate! -Ma... -Ce la giochiamo a morra
cinese? -Si, come no... come se tu non avessi già visto il posto dove
andremo. Il fatto che non puoi vedere me non significa che non sai dove siamo
diretti. -Bravo, vedo che stai diventando intelligente, eh
lupacchiotto? -Comincia a correre, nana, se ti prendo... Jacob cominciò a
rincorrere Alice mentre anche i bambini li seguivano senza sforzi, ridendo di
come quei due se la ridevano insieme.
Scusate per il ritardo, ma ho un mare di
impegni e non so dove sbattere la testa @__@ Spero che questo capitolo vi
piaccia e che come al solito commentiate in tanti
^^
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
doc
Jake e Alice passarono la giornata alle
cascate; come al solito Alice aveva vinto. -Zia, ma sono
bellissime... -Bel panorama, eh? Ai bambini piacque molto quel paesaggio,
ma essendo piccoli erano anche molto curiosi e decisero di andare alla scoperta
del luogo. -Non allontanatevi troppo! -Va bene! I due si diressero
verso il bosco, mentre Alice si sdraiava per terra accanto a Jacob, molto vicina
a lui. -Cos'hai Alice? Ti vedo triste... -No, non é niente. Si girò a
guardarla. -Nana, non sarò un veggente ma so per certo che stai mentendo.
Adesso sputa il rospo e non rompere. La vampira sospirò benché non ne avesse
bisogno. -Jasper... mi tradisce. Crede che io non abbia ancora visto, ma so
tutto. -Come ti tradisce? Con chi? -Meglio per te non saperlo, potresti
rimanere scioccato. -Non dirmi... Bella? -Oh, no. Bella non c'entra nulla,
ma credimi che anche l'altra ipotesi é assurda e all'inizio non volevo
crederci. -Adesso mi hai incuriosito, chi é? -Uhm... mistero! La
vampira guardò la faccia stranita di Jacob e iniziò a ridere forte. Lui si finse
offeso e prese a rincorrerla, finché non riuscì a prenderla e farla cadere a
terra, bloccandola. Ora lui era sopra di lei, che continuava a ridere e non
si accorse che lui aveva smesso da un pezzo. Quando aprì gli occhi e se lo vide
così vicino, quasi non le venne un colpo e se fosse stato possibile sarebbe
sicuramente arrossita. Dal canto suo, Jacob non si spostava ma rimaneva fermo
a fissarla finché non iniziò ad avvicinarsi sempre di più. Alice sapeva di
doverlo fermare ma non trovò la forza per farlo, così lasciò che le loro labbra
si incontrassero e le lingue si intrecciassero in una danza senza fine.
Avrebbero potuto continuare all'infinito se ad un certo punto Jake non si fosse
dovuto staccare per mancanza di ossigeno. Aveva il respiro affannato e una
voglia incredibile di baciarla di nuovo. Voleva sentire ancora le sue labbra
di granito appoggiate alle sue e voleva intrappolare di nuovo la sua lingua
fredda in un altro bacio senza fine, ma la faccia spaventata di lei lo fece
desistere. -Alice, scusa... La ragazza ricompose il suo viso e afferrò
Jake per la maglia, facendo combaciare nuovamente le loro labbra. La cosa
cominciava a sfuggir loro di mano, ma per il momento nessuno dei due aveva
intenzione di curarsene.
Scusate l'enorme ritardo, ma la mia connessione
traballa e a volte capita che io non riesca a connettermi per giorni. Infatti,
passate e future mie assenze prolungate dal sito dipenderanno dalla mia
connessione ballerina (che farò aggiustare al più presto). Scusate anche se
il capitoletto é corto, ma il tempo é poco e la scuola incombe. Purtroppo, la
mia ispirazione ha deciso di andarsi a fare un giro così per un po' non riuscirò
ad aggiornare ma prometto che lo farò non appena possibile. Ringrazio chi mi
supporta (e chi mi sopporta ^^) con le sue recensioni e chi ha inserito me o le
fic tra i preferiti ^__^
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
La mano incandescente di Jacob andò a
sfiorare la pelle nuda sotto la maglietta di lei, continuando a baciarla sempre
con maggior vigore. Dalle labbra passò al collo, mordendo la sua pelle dura e
bianca come il granito, fino a ritornare alle labbra. Le scoprì la pancia e andò
a torturarle l'ombelico. -Jacob...-sospirò lei, cosciente di quello che stava
succedendo. -Vuoi che la smetta? -No... continua. Le fece togliere la
maglietta, facendola rimanere in reggiseno e osservandola
estasiato. -Alice... uao! Lei sorrise come imbarazzata ma lo incoraggiò a
continuare. Il ragazzo le baciò piano il seno, massaggiandolo poi con le mani
mentre alla vampira sfuggivano lunghi e sommessi gemiti di piacere. -Aspetta,
Jake. Alice si alzò e lui pensò che avesse cambiato idea ma si ricredette
quando si accorse che voleva solo aiutarlo a disfarsi dei suoi vestiti. Prima la
maglia e poi i pantaloni andarono a fare compagnia alla maglietta di lei, poco
dopo raggiunti anche dai suoi pantaloncini. Rimasero a guardarsi un lungo
istante, entrambi solo con la biancheria intima addosso, prima di ricominciare a
baciarsi appassionatamente. Le gambe di lei erano allacciate alla vita del
lupo così i loro bacini erano a stretto contatto, l'eccitazione di Jacob che
premeva contro la sua coscia. Alice gemette a quel contatto. -Alice, sei
sicura...? -Si, io... ti voglio. Per poco non gli venne un colpo quando le
mani fredde di lei presero ad accarezzargli il petto fino a scendere sui suoi
boxer, giocherellando con l'elastico. Jacob le sganciò il reggiseno rosa di
pizzo ma non lo tolse, limitandosi a lasciarvi qualche piccolo bacio. Se lui
faceva di tutto per non sembrare impaziente, lei non riuscì a contenersi
altrettanto bene e in un moto di impazienza gli fece togliere i boxer facendo
anche scivolare via il suo reggiseno mettendo in mostra le sue sode
rotondità. -Siamo impazienti, eh?-la prese in giro lui. -Jacob... ti
voglio. Il ragazzo le sfilò gli slip e prese a baciarla con sempre maggior
vigore, ma quando finalmente era arrivato il momento giusto Alice si irrigidì
tra le braccia di lui. -Alice... cosa succede? -Siamo nei guai, stanno
arrivando. Dobbiamo rivestirci in fretta.
Ok, ci siamo. Vero che perdonate il mio enorme
ritardo e la brevità del capitolo? (me fa occhi dolci davanti a folla che avanza
inferocita). Purtroppo la scuola mi sta uccidendo e l'ispirazione é poca ma
aggiornerò di nuovo appena possibile. Intanto spero sempre nelle vostre
magnifiche recensioni e ringrazio molto anche chi legge
soltanto. Baciotti, Kikyo90
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
-Chi sta arrivando? -I bambini, Jake, i
bambini! Alice si districò dall'abbraccio di lui e si alzò in fretta,
recuperando la biancheria e i vestiti. Anche il ragazzo si vestì, appena in
tempo poiché videro arrivare come delle frecce i loro nipotini. -Allora, vi
siete divertiti? Erano talmente impegnati nel loro racconto che non si
accorsero del ragazzo che stava finendo di rivestirsi. -Moltissimo, zia!
Perché non venite anche voi a vedere la radura che abbiamo scoperto? Vi
piacerà... Jacob stava per rispondere ma Alice lo anticipò. -N-non
possiamo adesso, dobbiamo ritornare a casa. Ricordate che entro una certa ora
non si può più uscire? -Sì, scusaci zia... I bambini corsero avanti,
lasciando indietro i loro zii e approfittandone per sfidarsi in una gara di
velocità. -Alice... -Jacob, non è il momento di parlarne. Dobbiamo tornare
a casa e... ti prego, più tardi... Il ragazzo le lasciò il braccio, certo che
però non avrebbe lasciato cadere quell'argomento troppo importante. “E che
cavolo! Stavamo per fare l'amore, non può ignorarmi così...” Si rese conto,
però, di comportarsi da egoista. Non si poteva biasimare Alice se era confusa
per quello che stava per accadere tra di loro, lui stesso lo era e non capiva
come fossero potuti arrivare a quel punto. Certo, Alice era davvero bella e
lui ne era sempre stato un po' attratto ma nel suo cuore c'era sempre stata
Bella e poi non avrebbe mai sul serio pensato ad una relazione con una vampira,
per di più fidanzata. “Se Jasper tradisce Alice, è proprio un idiota... non
dovrebbe farla soffrire così.” Si riscosse dai suoi pensieri e corse avanti,
raggiungendo la vampira e i bambini. Appena le fu vicino la guardò e le sorrise,
come a farle capire che non intendeva insistere e che avrebbe aspettato finché
non si fosse sentita pronta a riparlarne. -Grazie... -Figurati, capisco
che tu sia confusa. Lo sono anch'io, sai? -In effetti è una cosa che non si
aspettava nessuno di noi, come potevamo sapere che un giorno avremmo finito
per... -Sì, ti capisco... Erano arrivati a casa e stavano per entrare,
quando Jacob la bloccò nuovamente per un polso. -Alice, qualunque cosa tu
decida voglio che tu sappia che per me non era solo uno sfogo del momento, ma
qualcosa che è nato in me parecchio tempo fa. -Jake... -Non ti sto
chiedendo di stare con me, anche se mi piacerebbe, so che sei impegnata e ormai
ho smesso da un po' di intestardirmi con le donne impegnate e inoltre non vorrei
essere sbranato da Jasper. Alice era ammutolita. Jacob l'amava? -Jake,
io... -No, aspetta, non rispondermi subito. Pensaci con calma... -Jake, ti
ho già detto che Jasper mi tradisce perciò, anche se lo amo più della mia stessa
vita, stavo già pensando di lasciarlo. Non lo sa nessuno in famiglia, sei il
primo a cui lo dico ma ti chiedo di pazientare. Devo chiarire i miei sentimenti
e al momento, come hai detto tu, sono parecchio confusa... -Tutto il tempo
che vuoi, Alice. Sai dove trovarmi... Detto questo, Jacob si voltò e sparì
dalla vista della vampira la quale si voltò ed entrò in casa. Sperò
ardentemente che Edward non fosse stato abbastanza vicino da sentire i loro
pensieri e le loro conversazioni, non se la sentiva di metterlo a parte di
sentimenti che neanche lei conosceva. -Rose...? -Siete già
tornati? -Sì... sai dirmi dov'è Jasper? -Boh! È uscito poco prima che
tornaste, nonostante gli avessimo detto che non era sicuro e che rischiava
grosso. -E... Edward? -Oh, lui gli è corso dietro per cercare di farlo
ragionare. Non riesce più a leggergli nella mente e questo lo manda in bestia,
specie se è costretto a sentire tutto il giorno Jengle Bells... Rosalie si
sedette sul divano e iniziò a fare zapping tra i vari canali, non accorgendosi
di Alice che tirava un profondo sospiro di sollievo.
Ooooooooook, so di essere in un mostruoso ritardo
nell'aggiornare queste fic lasciate in sospeso ma ho avuto dei problemi (sia
personali, sia scolastici). Prometto che cercherò di essere più costante, so
cosa vuol dire aspettare in eterno degli aggiornamenti e non mi piace far
rimanere i lettori per troppo tempo sulle spine. Spero che questo capitolo vi
piaccia e che commenterete in tanti ^^
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