Relazioni pericolose

di Kikyo90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


RELAZIONI PERICOLOSE

-Esmenor, vieni qui! Dai, non far disperare tuo fratello e ridagli il suo giocattolo!
Erano passati ormai due anni da quando la famiglia Cullen e la famiglia Swan erano state riunite da quella proverbiale cena. Mantenere il segreto con Eleanor e Luke diventava sempre più difficile, sia perché avevano notato che la loro figlia non invecchiava sia perché cominciavano ad avere strani flash riguardanti il rapimento. La sera prima, Bella aveva passato molte ore a convincerli che avevano solo sognato e sembrava esserci riuscita.
In questo momento, stava inseguendo sua figlia per tutto il giardino dato che aveva rubato il giocattolo di suo fratello. I due bambini erano differenti dai bambini umani (il loro corpo cresceva lentamente mentre si sviluppavano un po' più velocemente le facoltà motorie i intellettive) e i due gemellini anche se avevano due anni ne dimostravano solo uno e questo era un altro punto che faceva insospettire Eleanor e Luke.
-Ah, ti ho presa!
Bella aveva acchiappato la sua bambina e l'aveva afferrata per i fianchi facendola volteggiare come soleva fare di solito. Esmenor cominciò a ridere, diffondendo nell'aria un suono simile ad un leggero scampanellio.
-Basta, mamma, eh eh eh! Faccio la brava, promesso!
I due piccolini erano già in grado di parlare, ma naturalmente dovevano farne a meno quando si trovavano in presenza dei loro nonni. Cioé, potevano parlare ma dovevano evitare di farlo così perfettamente.
-Va bene, piccola peste, ti rimetto giù ma tu vai di corsa a ridare il giocattolo a Carlisluke, d'accordo?
-Si, mammina.
Bella mise a terra la bambina che corse in casa come una freccia pronta a sfoderare la sua migliore faccia dispiaciuta. La donna rise a quella scena, ancora incredula su come gli eventi avessero trovato il modo di incastrarsi con le sue esigenze e i suoi desideri.
-Uhm, come mai sei così felice?
Edward era arrivato e l'aveva abbracciata da dietro, felice anche lui per come si erano messe le cose.
-Perché abbiamo avuto tutto dalla nostra vita e non potrei chiedere di meglio. Ho te, i nostri due splendidi bambini e ben due famiglie a cui voglio un bene immenso. Inoltre, non ho neppure dovuto aspettare un anno prima di poter vedere i miei genitori perché ho un super autocontrollo speciale.
-Già, devo dire che mi hai sorpreso parecchio.
I due guardarono i figli carichi di affetto, i loro piccoli e speciali mezzi-vampiri. Ognuno dei due piccolini aveva un dono speciale: Esmenor era bellissima e col suo visetto di porcellana aveva il potere di incantare chiunque e di leggergli nel profondo dell'anima mentre Carlisluke era agile e forte. Lui somigliava moltissimo a suo zio Emmett, specialmente quando sorrideva mentre la bambina era un misto di tratti: il viso era tondo come quello di Bella ma pallido come quello di Esme (eccezion fatta per il rossore che colorava leggermente gli zigomi) e i capelli erano ricci come quelli di Charlie ma del colore di quelli di Renée.
-Mamma, mamma!
I due bambini si avvicinarono ad abbracciarla, entusiasti.
-Andiamo a caccia? Abbiamo fame...
Pur essendo degli ibridi, preferivano di gran lunga bere sangue. Quando erano piccoli, Carlisle aveva provato a far loro mangiare le normali pappe per bambini ma quei due non ne avevano voluto sapere nulla.
-Edward? Credi che sia sicuro andare adesso?
-Si, é ancora nell'orario consentito. Abbiamo ancora tempo, non preoccuparti... bambini, dovrete solo pazientare un altro attimo che tornino Alice, Jasper, Emmett e Rosalie dopodiché andremo noi con nonno Carlisle e nonna Esme. D'accordo?
I bambini fecero cenno di si con la testa e tornarono a giocare, attendendo il momento più sicuro per poter uscire per andare a caccia.
Purtroppo, un'ennesima faida col branco di Sam li costringeva a prendere delle misure di sicurezza che mai avrebbero pensato di dover attuare visto che fino a poco tempo prima avevano combattuto tutti fianco a fianco. La faida riguardava Jacob, che non era più stato riammesso nel branco dopo tutto quello che era successo. Vero era che lui non c'entrava nulla con tutti i guai capitati alla famiglia Cullen ma aveva osato ribellarsi al capobranco e la cosa non ammetteva comprensione da parte di nessuno. I Cullen, invece, avevano ospitato Jake nella loro casa per un breve periodo di tempo (ormai anche Edward aveva messo da parte la sua ostilità verso di lui) e questo, per Sam, costituiva una colpa imperdonabile: un lupo ripudiato non doveva essere ospitato da nessuno, doveva rimanere per sempre un reietto.
I Cullen non si erano mostrati d'accordo e lo avevano accolto in casa loro, ma Jacob se ne era andato dopo poco tempo per non disturbare oltre malgrado quasi tutti gli dicessero che poteva rimanere quanto desiderava. Un giorno, però, aveva salutato e ringraziato tutti quanti e aveva preso la via della foresta ed era sparito per conto suo. Ovviamente, Edward sapeva dove si trovasse ma preferirono lasciarlo da solo, avrebbe deciso lui se ritornare o no.


So benissimo di avere altre due fic da aggiornare (intanto ringrazio infinitamente chi mi ha aggiunta ai preferiti e anche chi ha aggiunto “A new love-the lion and the lamb”, “La vita ha davvero dei risvolti interessanti” e “Our life together-la nostra vita insieme”) e prometto che farò del mio meglio per aggiornare il più presto possibile.
Questa fic é il seguito di “A new love-the lion and the lamb”, commentate mi raccomando ^^

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


TOC TOC!
Un timido bussare distrasse la famiglia Cullen dai melancolici pensieri che dominavano la mente di tutti. Quando Edward captò i pensieri della persona che stava al di là della porta, alzò di scatto la testa.
-Quante volte ti devo dire che non hai bisogno di bussare? Avanti, entra...
-Edward, ma chi é?
-Lo scoprirai presto, cara...
La porta d'ingresso si aprì e poco dopo arrivò nel salone un ragazzo dai capelli lunghissimi e dalla pelle scura, tipicamente indiana. A Bella quasi non venne un colpo quando vide che il suo migliore amico si trovava a pochi passi da lei e quando si riebbe dalla sorpresa andò di corsa ad abbracciarlo.
-Ehi, Bells, fai piano... mi stritoli.
-Ops.
Bella si staccò mentre il suo migliore amico ancora rideva.
-E poi, il tuo odore non é dei migliori se devo essere sincero...
-Senti chi parla!-commentò Rosalie dal punto in cui si trovava. La battuta, però, non era stata acida come secoli prima ma era addolcita da un tono scherzoso mentre la diceva.
-Bionda, vorresti forse dire che puzzo?
-Chi? Io? No, non lo farei mai...
Risero tutti, stupiti da quel nuovo scambio di battute al quale non erano ancora abituati ad assistere. Intanto, Edward aveva raggiunto Jacob e lo aveva invitato a sedersi accanto a loro.
-Sono felice che tu sia tornato, sai?
-Mi dispiace tanto che per colpa mia non siate più al sicuro, non avrei dovuto...
-Jake, tu non hai fatto niente di male. É Sam che sta sbagliando, non tu, mettitelo bene in testa.
-Grazie Edward, davvero. Grazie a tutti; secoli fa non avrei mai pensato di dirlo, ma siete fantastici... comunque, come stanno i bambini? Sono venuto apposta a trovarli.
-Sono di sopra che dormono, chiedono sempre dello zio Jake e di come mai non viva più qui.
-E tu che hai risposto, Bella?
-Ho detto loro che ti serviva una piccola pausa, solo così sono riuscita a calmarli.
Alice si offrì di andarli a prendere ma il ragazzo la bloccò. Non voleva svegliarli.
-Oh, ma loro sono già svegli. Vado di sopra...
La vampira tornò poco dopo tenendo per mano i suoi due nipotini che corsero a velocità sovrumana quando videro chi c'era in salotto.
-Zio Jake! Che bello, sei tornato!
-Adesso rimani con noi, vero?
-Bambini, non posso rimanere qui. Siete ancora troppo piccoli per capire ma sappiate che verrò a trovarvi spessissimo, non siete contenti?
-Certo che lo siamo. Adesso vuoi giocare con noi?
-Sicuro...
-Ehm, bambini, perché non andate fuori un attimo?-interruppe Edward-Lo zio arriva tra poco...
-Va bene!-esclamarono all'unisono.
Corsero alla velocità della luce fuori dalla portone principale mentre gli adulti si parlavano di cose molto serie e di questioni che stavano a cuore a tutta la famiglia.
-Jacob, prima dicevamo sul serio: perché non torni a vivere con noi? Sai che così si sentirebbe meglio anche Esme, le dispiace così tanto che tu viva nel bosco tutto solo...
Esme annuì, con lo sguardo dolce di una madre che guarda un figlio. Certo, un figlio un po' strano, ma lo considerava sempre suo figlio.
-Vi ho già causato abbastanza problemi, non voglio causarvene altri...
-Jacob,-Esme parlò con voce dolce e triste allo stesso tempo-allevia un po' il mio senso di colpa e torna a vivere con noi. E poi anche i bambini ne sarebbero felici...
-Ma Sam...
-Niente Sam, non pensare a lui,-gli disse Bella-é ora che pensi alla tua vita.
-Va bene, ci penserò... comunque, se adesso volete andare a caccia potete andare. Dovete affrettarvi, tra poco non sarà più sicuro.
Edward, Bella, Carlisle ed Esme annuirono e si affrettarono ad uscire: avevano proprio bisogno di andare a nutrirsi. Mentre i quattro sfrecciavano fuori, il lupo si diresse fuori seguito da Alice per giocare coi bambini. Era vero che era migliorato il rapporto con tutti i Cullen, ma forse quello migliore lo aveva instaurato con Alice la vampira-folletto.
-Bambini, oggi zia Alice vi porta a vedere le cascate di Howth. Siete contenti?
-Ehi, nana, non sarà un po' pericoloso? Volevo portarli a vedere i giardini di Powerscourt, veramente...
-Niente da fare, andremo a vedere le cascate!
-Ma...
-Ce la giochiamo a morra cinese?
-Si, come no... come se tu non avessi già visto il posto dove andremo. Il fatto che non puoi vedere me non significa che non sai dove siamo diretti.
-Bravo, vedo che stai diventando intelligente, eh lupacchiotto?
-Comincia a correre, nana, se ti prendo...
Jacob cominciò a rincorrere Alice mentre anche i bambini li seguivano senza sforzi, ridendo di come quei due se la ridevano insieme.


Scusate per il ritardo, ma ho un mare di impegni e non so dove sbattere la testa @__@
Spero che questo capitolo vi piaccia e che come al solito commentiate in tanti ^^

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


doc

Jake e Alice passarono la giornata alle cascate; come al solito Alice aveva vinto.
-Zia, ma sono bellissime...
-Bel panorama, eh?
Ai bambini piacque molto quel paesaggio, ma essendo piccoli erano anche molto curiosi e decisero di andare alla scoperta del luogo.
-Non allontanatevi troppo!
-Va bene!
I due si diressero verso il bosco, mentre Alice si sdraiava per terra accanto a Jacob, molto vicina a lui.
-Cos'hai Alice? Ti vedo triste...
-No, non é niente.
Si girò a guardarla.
-Nana, non sarò un veggente ma so per certo che stai mentendo. Adesso sputa il rospo e non rompere.
La vampira sospirò benché non ne avesse bisogno.
-Jasper... mi tradisce. Crede che io non abbia ancora visto, ma so tutto.
-Come ti tradisce? Con chi?
-Meglio per te non saperlo, potresti rimanere scioccato.
-Non dirmi... Bella?
-Oh, no. Bella non c'entra nulla, ma credimi che anche l'altra ipotesi é assurda e all'inizio non volevo crederci.
-Adesso mi hai incuriosito, chi é?
-Uhm... mistero!
La vampira guardò la faccia stranita di Jacob e iniziò a ridere forte. Lui si finse offeso e prese a rincorrerla, finché non riuscì a prenderla e farla cadere a terra, bloccandola.
Ora lui era sopra di lei, che continuava a ridere e non si accorse che lui aveva smesso da un pezzo. Quando aprì gli occhi e se lo vide così vicino, quasi non le venne un colpo e se fosse stato possibile sarebbe sicuramente arrossita.
Dal canto suo, Jacob non si spostava ma rimaneva fermo a fissarla finché non iniziò ad avvicinarsi sempre di più. Alice sapeva di doverlo fermare ma non trovò la forza per farlo, così lasciò che le loro labbra si incontrassero e le lingue si intrecciassero in una danza senza fine. Avrebbero potuto continuare all'infinito se ad un certo punto Jake non si fosse dovuto staccare per mancanza di ossigeno. Aveva il respiro affannato e una voglia incredibile di baciarla di nuovo.
Voleva sentire ancora le sue labbra di granito appoggiate alle sue e voleva intrappolare di nuovo la sua lingua fredda in un altro bacio senza fine, ma la faccia spaventata di lei lo fece desistere.
-Alice, scusa...
La ragazza ricompose il suo viso e afferrò Jake per la maglia, facendo combaciare nuovamente le loro labbra.
La cosa cominciava a sfuggir loro di mano, ma per il momento nessuno dei due aveva intenzione di curarsene.


Scusate l'enorme ritardo, ma la mia connessione traballa e a volte capita che io non riesca a connettermi per giorni. Infatti, passate e future mie assenze prolungate dal sito dipenderanno dalla mia connessione ballerina (che farò aggiustare al più presto).
Scusate anche se il capitoletto é corto, ma il tempo é poco e la scuola incombe. Purtroppo, la mia ispirazione ha deciso di andarsi a fare un giro così per un po' non riuscirò ad aggiornare ma prometto che lo farò non appena possibile.
Ringrazio chi mi supporta (e chi mi sopporta ^^) con le sue recensioni e chi ha inserito me o le fic tra i preferiti ^__^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


La mano incandescente di Jacob andò a sfiorare la pelle nuda sotto la maglietta di lei, continuando a baciarla sempre con maggior vigore. Dalle labbra passò al collo, mordendo la sua pelle dura e bianca come il granito, fino a ritornare alle labbra. Le scoprì la pancia e andò a torturarle l'ombelico.
-Jacob...-sospirò lei, cosciente di quello che stava succedendo.
-Vuoi che la smetta?
-No... continua.
Le fece togliere la maglietta, facendola rimanere in reggiseno e osservandola estasiato.
-Alice... uao!
Lei sorrise come imbarazzata ma lo incoraggiò a continuare. Il ragazzo le baciò piano il seno, massaggiandolo poi con le mani mentre alla vampira sfuggivano lunghi e sommessi gemiti di piacere.
-Aspetta, Jake.
Alice si alzò e lui pensò che avesse cambiato idea ma si ricredette quando si accorse che voleva solo aiutarlo a disfarsi dei suoi vestiti. Prima la maglia e poi i pantaloni andarono a fare compagnia alla maglietta di lei, poco dopo raggiunti anche dai suoi pantaloncini.
Rimasero a guardarsi un lungo istante, entrambi solo con la biancheria intima addosso, prima di ricominciare a baciarsi appassionatamente.
Le gambe di lei erano allacciate alla vita del lupo così i loro bacini erano a stretto contatto, l'eccitazione di Jacob che premeva contro la sua coscia. Alice gemette a quel contatto.
-Alice, sei sicura...?
-Si, io... ti voglio.
Per poco non gli venne un colpo quando le mani fredde di lei presero ad accarezzargli il petto fino a scendere sui suoi boxer, giocherellando con l'elastico. Jacob le sganciò il reggiseno rosa di pizzo ma non lo tolse, limitandosi a lasciarvi qualche piccolo bacio.
Se lui faceva di tutto per non sembrare impaziente, lei non riuscì a contenersi altrettanto bene e in un moto di impazienza gli fece togliere i boxer facendo anche scivolare via il suo reggiseno mettendo in mostra le sue sode rotondità.
-Siamo impazienti, eh?-la prese in giro lui.
-Jacob... ti voglio.
Il ragazzo le sfilò gli slip e prese a baciarla con sempre maggior vigore, ma quando finalmente era arrivato il momento giusto Alice si irrigidì tra le braccia di lui.
-Alice... cosa succede?
-Siamo nei guai, stanno arrivando. Dobbiamo rivestirci in fretta.

Ok, ci siamo. Vero che perdonate il mio enorme ritardo e la brevità del capitolo? (me fa occhi dolci davanti a folla che avanza inferocita).
Purtroppo la scuola mi sta uccidendo e l'ispirazione é poca ma aggiornerò di nuovo appena possibile. Intanto spero sempre nelle vostre magnifiche recensioni e ringrazio molto anche chi legge soltanto.
Baciotti,
Kikyo90

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


-Chi sta arrivando?
-I bambini, Jake, i bambini!
Alice si districò dall'abbraccio di lui e si alzò in fretta, recuperando la biancheria e i vestiti. Anche il ragazzo si vestì, appena in tempo poiché videro arrivare come delle frecce i loro nipotini.
-Allora, vi siete divertiti?
Erano talmente impegnati nel loro racconto che non si accorsero del ragazzo che stava finendo di rivestirsi.
-Moltissimo, zia! Perché non venite anche voi a vedere la radura che abbiamo scoperto? Vi piacerà...
Jacob stava per rispondere ma Alice lo anticipò.
-N-non possiamo adesso, dobbiamo ritornare a casa. Ricordate che entro una certa ora non si può più uscire?
-Sì, scusaci zia...
I bambini corsero avanti, lasciando indietro i loro zii e approfittandone per sfidarsi in una gara di velocità.
-Alice...
-Jacob, non è il momento di parlarne. Dobbiamo tornare a casa e... ti prego, più tardi...
Il ragazzo le lasciò il braccio, certo che però non avrebbe lasciato cadere quell'argomento troppo importante.
“E che cavolo! Stavamo per fare l'amore, non può ignorarmi così...”
Si rese conto, però, di comportarsi da egoista. Non si poteva biasimare Alice se era confusa per quello che stava per accadere tra di loro, lui stesso lo era e non capiva come fossero potuti arrivare a quel punto.
Certo, Alice era davvero bella e lui ne era sempre stato un po' attratto ma nel suo cuore c'era sempre stata Bella e poi non avrebbe mai sul serio pensato ad una relazione con una vampira, per di più fidanzata.
“Se Jasper tradisce Alice, è proprio un idiota... non dovrebbe farla soffrire così.”
Si riscosse dai suoi pensieri e corse avanti, raggiungendo la vampira e i bambini. Appena le fu vicino la guardò e le sorrise, come a farle capire che non intendeva insistere e che avrebbe aspettato finché non si fosse sentita pronta a riparlarne.
-Grazie...
-Figurati, capisco che tu sia confusa. Lo sono anch'io, sai?
-In effetti è una cosa che non si aspettava nessuno di noi, come potevamo sapere che un giorno avremmo finito per...
-Sì, ti capisco...
Erano arrivati a casa e stavano per entrare, quando Jacob la bloccò nuovamente per un polso.
-Alice, qualunque cosa tu decida voglio che tu sappia che per me non era solo uno sfogo del momento, ma qualcosa che è nato in me parecchio tempo fa.
-Jake...
-Non ti sto chiedendo di stare con me, anche se mi piacerebbe, so che sei impegnata e ormai ho smesso da un po' di intestardirmi con le donne impegnate e inoltre non vorrei essere sbranato da Jasper.
Alice era ammutolita. Jacob l'amava?
-Jake, io...
-No, aspetta, non rispondermi subito. Pensaci con calma...
-Jake, ti ho già detto che Jasper mi tradisce perciò, anche se lo amo più della mia stessa vita, stavo già pensando di lasciarlo. Non lo sa nessuno in famiglia, sei il primo a cui lo dico ma ti chiedo di pazientare. Devo chiarire i miei sentimenti e al momento, come hai detto tu, sono parecchio confusa...
-Tutto il tempo che vuoi, Alice. Sai dove trovarmi...
Detto questo, Jacob si voltò e sparì dalla vista della vampira la quale si voltò ed entrò in casa.
Sperò ardentemente che Edward non fosse stato abbastanza vicino da sentire i loro pensieri e le loro conversazioni, non se la sentiva di metterlo a parte di sentimenti che neanche lei conosceva.
-Rose...?
-Siete già tornati?
-Sì... sai dirmi dov'è Jasper?
-Boh! È uscito poco prima che tornaste, nonostante gli avessimo detto che non era sicuro e che rischiava grosso.
-E... Edward?
-Oh, lui gli è corso dietro per cercare di farlo ragionare. Non riesce più a leggergli nella mente e questo lo manda in bestia, specie se è costretto a sentire tutto il giorno Jengle Bells...
Rosalie si sedette sul divano e iniziò a fare zapping tra i vari canali, non accorgendosi di Alice che tirava un profondo sospiro di sollievo.


Ooooooooook, so di essere in un mostruoso ritardo nell'aggiornare queste fic lasciate in sospeso ma ho avuto dei problemi (sia personali, sia scolastici).
Prometto che cercherò di essere più costante, so cosa vuol dire aspettare in eterno degli aggiornamenti e non mi piace far rimanere i lettori per troppo tempo sulle spine.
Spero che questo capitolo vi piaccia e che commenterete in tanti ^^

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