Ravager

di bluemoon89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


RAVAGER

CAPITOLO 1

Il criminale corse velocemente fra le varie strade londinesi. L'affare per un certo senso era andato a buon fine ma quella vigilante dell'occulto lo stava cercando ancora.
Infatti quella giovane lo stava inseguendo dall'alto. Indossava una fascia che le copriva il petto ricoperta con delle protezioni che finivano di coprirla alle spalle lasciando le braccia nude. Le mani erano coperte da guanti, uno era semplice mentre l'altro aveva una protezione di metallo con sopra inciso una sorta di labirinto circolare. Aveva la pancia scoperta e sul lato destro aveva tatuato un motivo floreale. Aveva degli short, con dietro un marsupio con sotto una sbarra, e dei stivaletti con un pò di tacco. Sul volto aveva una maschera integrale bicolore: mentà blu scuro e dall'altra arancione.
Appena vide l'uomo girare in un vicolo, la giovane si buttò a pesce sopra di lui e ad un tratto, l'uomo si trovò con la vigilante sopra al Tower Bridge. L'uomo si alzò e gli puntò la pistola, ma la giovane lo disarmò e una volta prese per i vestiti lo sporse sul ciglio.
-lasciami stare strega!-esclamò l'uomo.
-come vuoi.-fece la giovane lasciandolo.
L'uomo cadde, ma si ritrovò a penzoloni nella parte del ponte.
La vigilante lo tirò su e non fece attenzione delle botte che l'uomo prese.
-parlo parlo...ti dirò tutto.-fece l'uomo spaventato.
La giovane prese il cellulare dell'uomo.
-ora so tutto.-fece la giovane e lo lasciò cadere.
L'uomo si trovò nel Tamigi e poco dopo venne circondato dalla polizia.
Intanto la giovane controllò il cellulare dell'uomo e trovò quello che stava cercando.
-è diretta a Star City-disse la giovane.-ha anche un contatto...farò due chiacchiere con questo " signore ".-

La giovane si trovò così a Star City.
Era al porto il suo bersaglio.
Quella donna non c'era, ma non si stupì. Era un pesce piccolo, ma era l'unico contatto che legava quella donna al luogo in cui c'era quell'oggetto. Sapeva dov'era l'oggetto, doveva trovare quella donna o almeno quando aveva intenzione di attaccare l'Università.
Ad un tratto, ci fu un insolito movimento. Dal cellulare aveva scoperto che il suo bersaglio aveva diversi contatti con la malavita, ma non si aspettava che un gruppo di tre vigilanti attaccasse proprio gli affari del suo bersaglio.
-certo che tempismo.-fece la giovane in modo sarcastico.
Rimase sempre in alto, fino a quando il suo bersaglio incominciò a correre. Solo uno dei tre andò dietro di lui. La giovane lo inseguiva da lontano e al momento propizio si buttò sopra al suo bersaglio e un attimo dopo si trovarono entrambi sul tetto di un palazzo.
L'uomo parve per un certo senso confuso.
La giovane lo prese e lo mise sul ciglio del tetto.
-tu chi diavolo sei.-chiese l'uomo.
-Ravager di Londra molto piacere-rispose.-so che tu lavori per la Baronessa, dove la posso trovare.-
-se parlo quella mi uccide.-fece l'uomo spaventato.
-hai due possibilità o ti mollo giù e vai all'ospedale e mi dici quello quello che sai ma con la consapevolezza che lei ti ucciderà o parli e hai due gambe per scappare.-disse Ravager
L'uomo guardò giù e poi la giovane mascherata. Non pareva una che scherzasse e non solo per via della maschera che indossava.
-io...io so solo che ci deve essere qualcosa....domani all'Università nel pomeriggio...altro non so... lo giuro.-fece l'uomo.
-spero che sarai chiacchierono anche con la polizia per tutte le tue maleffatte-disse Ravager.-non ti piacerà se mi incontrerai di nuovo se scappi.-e lo fece cadere.
L'uomo si trovò a penzoloni e iniziò a gridare.
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


CAPITOLO 2

-lo so lo so-fece Lance.-abbiamo preso tutta la banda...il tramite è sparito come nel nulla...mi hanno riferito così...un informatore...-
-capitano-fece un agente entrando.-meglio che viene a vedere.-
-cosa?-chiese Lance all'agente.
-pere che abbiamo quell'uomo.-rispose.
-ti richiamo.-fece Lance per poi chiudere la comunicazione e seguire l'agente.
Fu portato fuori e videro l'uomo appeso come un salame al loro palazzo.
L'uomo venne portato all'interno dell'edificio e come un fiume parlò.
Lauren venne per il suo lavoro dal procuratore e l'espressione che fece suo padre non era delle migliori.
-mi hanno detto che lo avete trovate legato come un salame al palazzo della centrale.-disse Lauren.
-è così, ma di certo non è questo la parte più strana.-disse Lance.
-che vuoi dire.-fece Lauren non capendo.
-Lauren più o meno ho accettato...quello che fai, ma vorrei essere avvertito che al vostro " gruppo " si è unita una ragazza che porta la stessa maschera di Slade Wilson, ma capisce chi sono i cattivi.-disse Lance.
-cosa?-fece Lauren stupita.-non sapevo nulla...sul serio. Ti ha detto qualcos'altro.-
Lance esitò un momento.-ha detto di chiamarsi Ravager ed è di Londra. Voleva sapere che cosa sapeva di un suo contatto e gli ha detto di un colpo all'Università nel pomeriggio...più altro non sapeva dire, ma penso che la vigilante sappia che cosa sia in ballo.-
-guarda che non è...dei nostri.-disse Lauren a bassa voce.-che intendi fare.-
-per prima cosa vorrei scoprire perché dei criminali vogliano prendere di mira un Università... non credo che andranno per studiare o rubare un paio di libri.-disse Lance.
Lauren non disse nulla.
-senti...non è necessario che qualcuno in maschera venga-disse Lance.-salvo Ravager.-e se ne andò.
L'indomani mattina, sul tardi, Lance andò all'Università. Attraverso il rettore, aveva scoperto che da qualche giorno, un ala dell'edificio era stata riservata a un importante professore che insegnava occultismo a Londra. Aggiunse che stava studiando uno strana maschera. Non era il genere di persona che credeva alle coincidenze e saputo dove lo avesse trovato, Lance lo andò a trovare.
Quando fu alla porta bussò.
-avanti.-fece una voce maschile.
Lance entrò.
-si?-fece il professore, un uomo di mezza età con i capelli non tanto lunghi un pò brizzolati e indossava un gilette scuro sotto a una camicia bianca e dei pantaloni neri.
-il professore Edward Grinnes, presumo-fece l'uomo.-capitano Quentin Lance.-
-non immaginavo che anche qui la polizia chiedesse un mio aiuto in materia.-disse il professore Grinnes.
-penso di deluderla-fece Lance.-so che nel pomeriggio ci sarà un colpo e da quando mi ha detto il rettore...ha un importante oggetto con sé.-
-lei non pare il genere di persona che crede nell'occulto se non lo vede.-disse Grinnes in modo calmo e pacato.
-sono un poliziotto...mi baso su fatti veri.-disse Lance.
Il professore Grinnes sorrise.-mi ricordo la prima volta che un ispettore di Scotland Yard venne da me piuttosto scetticamente...ma alla fine della giornata doveva ricredere su tutto.-
-forse non ci crederò, ma ho come la sensazione di indovinare che non agisce da solo-disse Lance.-se le dico Ravager.-
-presumo che lo ha saputo dai vigilanti che ci sono qui-disse il professore piuttosto calmo.-brava ragazza nonostante che abbia lo stesso carattere del padre.-
-veramente lo saputo da un criminale che lo ha attaccato a penzoloni alla centrale-disse Lance.-davvero una brava ragazza.-
-non ha mai ucciso nessuno...a parte rispedire da dove sono venute le entità soprannaturali.-disse il professore.
-ha molta fiducia della sua protetta.-fece Lance.
-posso dire che è stata una delle tante migliori allieve-disse il professore.-come direbbe un mio vecchio amico " ognuno è artefice del proprio destino nel bene e nel male...in culo tutto il resto ".-
In quel momento sentì bussare una seconda volta.
-avanti.-fece il professore.
Entrò in quel momento una donna, che però vedendo il padre si trovò in una situazione di stallo.
-Lauren Lance...ufficio del procuratore-disse la donna.-penso che possa immaginare la mia presenza.-
-Lance? siete parenti?-chiese il professore.
-lei è mia figlia.-rispose Lance.
-bè posso dire che non avremo dei problemi al riguardo-fece il professore Grinnes.-vi faccio vedere.-
Li fece avvicinare al tavolo. Lì vi era un blocco di pietra dove all'interno era stata scavata e si trovava una maschera. Copriva la parte superiore del viso, era tutta rossa e i bordi d'oro.
-è del 1888-iniziò a spiegare il professore Grinnes.-volgarmente la chiamano " maschera rubino ", per via del suo colore, ma il suo vero nome è " servo del demone ", chi la possiede entra in possesso di un potere straordinario quanto pericoloso. Per poterla indossare, prima bisogna compiere un rito...in un arco temporale ristretto e preciso: deve uccidere delle persone allo stesso modo in cui il demone ha portato via la vita della sua vittima quando è stato evocato, di conseguenza la maschera si tinge di sangue di chi ha ucciso.-

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


CAPITOLO 3

-vuole dire...che sono già stati compiuti...questi omicidi.-chiese Lauren.
-penso che avete sentito parlare di Jack lo Squartatore.-rispose il professore Grinnes.-con il lavoro che faccio...la realtà non è mai quello che sembra.-
-diciamo che si sa perché uccideva quelle donne.-disse Lance.
-più o meno-fece il professore Grinnes.-vedete il " servo del demone " rivela la vera natura della persona attraverso il sangue delle vittime. Se allora Jack lo Squartatore avesse indossato la maschera...la storia avrebbe preso una piega più oscura.-
-è pericolosa.-chiese Lauren.
-se per esempio la discendente di Jack lo Squartatore la indossasse, sarebbe un vero guaio-rispose il professore.-questa è una di quei pochi oggetti in cui il sangue conta.-
Lauren e il padre si scambiarono un'occhiata.
-dovevo immaginare che eravate qui per la Baronessa...è così che si fa chiamare la sua discendete.-disse il professore Grinnes.
-lei sa che è in pericolo e che potrebbe venire a rubarla.-fece Lance.
-non è la prima volta che una banda di criminali si vuole impossessare di un oggetto o che un entità soprannaturale sfondi una finestra e cerca di gettare l'oscurità-disse il professore.-ed è una cosa differente che affrontare un membro della Lega che vuole distruggere The Glades, un mercenario super forte o la testa del demonio che voleva diffondere un virus batteriologico...il fatto che opero nell'occulto non significa che sia distaccato dalla realtà.-
-pensa che quella Ravager la possa aiutare.-fece Lauren.
-penso che lei abbia un idea sbagliata di un professore dell'occulto.-disse Grinnes come se nascondesse qualcosa.
Ad un tratto, sfondarono la finestra e la porta, un paio di uomini armati.
Da sotto il tavolo, il professore estrasse due pistole da sotto il tavolo e colpì quegli uomini armati.
-si insegna a sparare per diventare professore adesso.-fece Lance ironicamente.
-è questo che intendevo poco fa.-disse il professore Grinnes per poi prendere solo la maschera e gettare il blocco di pietra contro alcuni uomini che stavano entrando.
All'entrata dell'Università, una donna, con lunghi capelli scuri e indossava una maglia a collo alto senza maniche con un paio di jeans scuri e aveva un guanto nero con delle protezioni e degli artigli nella parte delle dita,  nella quale teneva una balestra con più archi annessi.
-deve essere qui-disse la donna.-uccidete chiunque vi intralci.-
-si Baronessa.-fece un sottoposto per poi dirigere l'attacco.
Quegli uomini che stavano raggiungendo l'ala in cui risiedeva il professore, vennero intercettati da Ravager che gli dette il ben servito.
La Baronessa, vedendo che ci mettevano troppo, uscì dall'entrata principale e sapendo che avrebbero preso un uscita secondaria si diresse lì. Fu così che trovò i tre. Con una freccia colpì alla spalla il professore.
-non vi dispiace...se mi riprendo il mio cimelio di famiglia.-disse la Baronessa.
In quel momento, Ravager l'attaccò. La Baronessa evitò un attacco della vigilante.
-andate via.-fece Ravager mentre tratteneva la Baronessa.
La Baronessa sparò alcune frecce di sequenza contro Ravager che si dovette riparare, per poi trovarsi dietro di lei e combattere.
Questo fatto venne visto da Lauren la quale rimase un pò sconcertata, per poi salire in macchina e partire con il padre e il professore.
-dove si va.-chiese Lauren.
-ospedale.-rispose Lance.
-è solo un graffietto-fece il professore.-la seconda gira a destra e tutto dritto.-
Lance lo guardò.
-è un posto sicuro.-precisò il professore.
Nel frattempo, la Baronessa era riuscita a creare un diversivo e liberarsi di Ravager. Prese la moto e grazie alla connessione che in quel periodo aveva con la maschera, la riuscì a trovare.
Appena vide la macchina gli sparò contro e la mandò fuori strada e andò a sbattere.
La Baronessa scese dalla moto e aperta la portiera prese la maschera. Il professore le prese la mano, ma la donna lo colpì alla testa e ferì Lance quando volle rispondere con il fuoco e un altro colpo a Lauren.
-dilettanti.-disse la Baronessa per poi impossessarsi della maschera e andare via.
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


CAPITOLO 4

-tutto a posto.-chiese Lance alla figlia.
-si.-rispose Lauren.
-tesoro...lo so quello che fai...ma non è un buon motivo per rischiare la vita.-disse Lance.
-papà...non ti devi preoccupare.-rassicurò Lauren.
Erano stati trasportati in ospedale, tutti e tre.
Il professore avvertì chi di dovere.
-sono veramente dispiaciuta-fece Ravager dall'altro capo.-mi ha preso alla sprovvista.-
-l'importante è che stai bene-fece il professore.-tuo padre si sarebbe preoccupato se ti fosse successo qualcosa.-
-non si deve preoccupare...non è successo niente-fece Ravager.-conoscendo la Baronessa vorrà vendicarsi dell'uomo che ha imprigionato Jack lo Squartatore all'inferno.-
-lui.-fece il professore.
-non solo di lui e aggiungere un altro problema-disse Ravager.-si vorrà vendicare anche del discendente del poliziotto che lo ha consegnato al suo antenato.-
-hai scoperto chi è il poliziotto.-chiese il professore.
-adesso parlo con una conoscenza di mio padre-rispose Ravager.-lei si riposi...ci penso io.-
-stai attenta.-fece il professore.
-lo sarò...la terrò informata.-disse Ravager per poi riattaccare.
Nel frattempo, Lauren aveva informato gli altri di quello che è successo all'Università e della maschera.
-detta così sembrerebbe un film-fece Thea.-a parte della tizia che si veste come Slade Wilson.-
-ammettendo che è vero...che cosa penserà di fare con quella maschera.-chiese Diggle.
-non lo so-rispose Lauren.-so solo che è pericolosa e che quella Ravager ha dei poteri a causa degli STAR Lab...si spiegherebbe quello che ho visto.-
-allora...che si fa.-chiese Thea.
-penso che non troverà nulla di strano se possiamo unirci a questa festa-rispose Diggle.-per quanto emuli Slade non ha la minima idea di come si gestisce la cosa.-
-però non sappiamo dove la possiamo trovare.-disse Lauren.
-una persona lo sa...il professore.-disse Diggle.
-ci parlo io-disse Lauren.-non proprio io.-alludendo al suo alter ego.
Nel frattempo, alla sera, il professore aveva lasciato l'ospedale e si era recato di nuovo all'Università e stava cercando di essere utile quando ad un tratto la luce mancò.
-nel mio lavoro è sempre un brutto segno-disse il professore.-hai rischiato.-
Apparve come dal nulla sulla soglia della porta Black Canary.
-professor Grissen...so quello che è successo questo pomeriggio.-disse la donna con la voce camuffata.
-la state cercando vero?-fece il professore alludendo a Ravager.
Black Canary non disse nulla.
-si trova al cimitero-disse il professore.-il suo contatto...o meglio quello del padre, ha detto che c'è solo una persona che sa chi la Baronessa vuole uccidere prima della vera condanna.-
-che cosa intende.-chiese Black Canary.
-come ha iniziato, Jack lo Squartatore sparì nel nulla-rispose il professore.-la verità è che fu catturato da un poliziotto e portato da delle persone.-
-quali persone.-chiese la donna.
-è un immenso complesso che si fa chiamare l'Ordine-rispose Grissen.-si occupa del mondo dell'occulto e proteggere le persone dalle forze Oscure, ma fanno di un erba un fascio...e pur di sconfiggere il male, distruggono una città o uccidono degli innocenti.
-ripartendo dallo Squartatore, non ti posso dire il suo vero nome, ma il suo soprannone era " Barone ", ecco perché anche lei si fa chiamare così. Faceva parte dell'Ordine, non era che seguisse le regole, ma si poteva fidare di lui. Una sera dovette affrontare un demone. Lo aveva sottovalutato e la situazione gli sfuggi di mano. Per rimediare fece entrare dentro di sé un demone molto pericoloso in cambio della sua vita. Sconfisse il demone, ma quello che era entrato dentro di lui, prese la vita di sua moglie. Fu così che abbracciò il suo lato oscuro che quella notte emerse in lui e dette inizio all'autunno del terrore.
-l'Ordine rimase reticente, ma uno di loro gli dette la caccia. Grazie a un tenace ispettore, questi riuscì a impedire che indossasse la maschera e lo portò da lui. Questa persona, relegò il Barone all'inferno, e prima che sprondasse giurò vendetta su loro due e sui loro discendenti.
-quello che l'Ordine non seppe da subito, e che il Barone aveva un discendente. Lasciò Londra e andò in America e coltivò questo odio. Adesso che la Baronessa ha la maschera, si vendicherà sul poliziotto...e poi ucciderà il discendente dell'uomo che ha relegato il Barone all'inferno... almeno se non distruggete la maschera e la arrestate.-
-sa chi è il discendente del poliziotto.-chiese Balck Canary.
-questo lo sapete quando raggiungerai Ravager al cimitero.-rispose il professore.
-grazie.-fece la donna per poi andare.
Raccontato quello che aveva scoperto agli altri, si diressero al cimitero.
Arrivati al cimitero cercarono quella giovane.
-di tutti i posti doveva scegliere proprio un cimitero-fece Speedy.-chi sarebbe il becchino.-
-fra lei, la Baronessa, l'Ordine, quel professore e il discendete di quello che ha relegato il Barone all'inferno...non so chi è peggio.-disse Diggle.
-farei una bella battuta sarcastica citando un mio amico-fece una voce.-ma il tempo stringe... seguitemi.-
Si voltarono e si trovarono proprio Ravager.
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


CAPITOLO 5

Seppure con una certa esitazione seguirono la giovane.
-siamo arrivati.-disse Ravager fermandosi davanti a una tomba.
C'erano dei strani segni per terra.
-abbiamo poco tempo-fece Ravager.-cercate di non urlare...certi morti sono molto permalosi sulla cosa.-
-come i morti?-fece Black Canary.
-è una cosa che non avete mai visto vero?-disse Ravager senza ricevere una risposta.
Dal marsupio che portava dietro, trasse fuori qualcosa. Era un pendaglio d'oro che la giovane incominciò a squoterlo sulla tomba e fuori uscì del fumo viola. Ravager recitò delle parole in una lingua che nessuno capì.
Ad un tratto una mano scheletrica fuori uscì dalla terra.
I tre guardarono piuttosto increduli quella scena.
Uscì una seconda mano e una faccia scheletrica fuori uscì dalla terra.
Il morto disse qualcosa in una lingua ancora diversa da quello della giovane.
-scusate se ho interrotto il vostro sonno eterno-disse Ravager molto educatamente.-ma non lo avrei fatto se fosse importante.-
Lo scheletro guardò la giovane e rispose sempre nella lingua in cui si era presentato.
-una vita è in pericolo.-disse la giovane per poi parlare in una lingua che pareva aborigena.
Il morto capì e gli rispose nella medesima lingua.
Ravager lo ascoltò.
Poi indicò una parte del cimitero e poi Black Canary. Poi afferrò il braccio della giovane e dal tono che usò parve preoccupato.
Ravager rispose nella lingua aborigena come nell'assicurarlo.
Il morto fece un segno di assenso con il cranio.
La giovane lo ringraziò e aggiunse che poteva riprendere il suo sonno eterno. Lo scheletro allora ritornò sotto terra e ricoprì la parte smossa.
-grazie per non aver urlato.-disse Ravager rivolgendosi ai tre.
-quello che abbiamo visto ha smorzato ogni tipo di urlo-disse Speedy.-perché hai resuscitato un morto e ha indicato lei.-
-non ho resuscitato il morto-precisò Ravager.-è un antico rito aborigeno che mi permette di parlare con i morti lo stretto necessario...sono della convinzione che i morti devono rimanere sotto terra e non risolvere i problemi resuscitandoli. Stessa cosa per ogni entità soprannaturale e se vengono qui devono essere rispedite da dove vengono.-
Ci fu un momento di silenzio.
-ti ha indicato perchè tu e tuo padre Lance siete in pericolo di vita-disse Ravager.-voi siete i discendenti del poliziotto che ha permesso l'uomo dell'Ordine di gettare il Barone negli abissi infernali.-
Nel frattempo, la Baronessa si era messa in posizione. Con la maschera, sentì fluire il suo potere una volta che la indossò. Sentì dentro di sé le capacità del Barone. Aveva sempre desiderato usare l'urlo del terrore, che faceva emergere le paure più profonde della gente che venivano coinvolte. Sapeva che oltre a aveva acquisito quel medesimo incantesimo che quell'uomo usò sul Barone. Aveva sognato per molto tempo di diventare come lui...finalmente c'era riuscita.
La prima cosa che doveva fare era prendere il sangue dei discendenti di quel poliziotto. Erano in due...avrebbe iniziato dal padre.
Lance era appena uscito dalla centrale e si stava dirigendosi verso il suo appartamento. Era appena sceso dalla macchina, si guardò attorno. Non se lo sapeva spiegarselo, ma aveva come la sensazione che qualcuno fosse lì ad attenderlo.
Aveva fatto che pochi passi che sentì un rumore metallico. Si voltò di scatto e si trovò davanti la Baronessa e gli puntò la pistola.
-non hai la minima idea di che cosa posso farti.-disse la donna.
In quel momento, si materializzò Ravager, con gli altri tre vigilanti, è levato una mano contro la Baronessa, questa venne lanciata all'indietro.
-pensi davvero che i tuoi trucchi di magia possano contro di me.-fece la Baronessa alzandosi.
Detto questo, la Baronessa aprì la bocca e fuori uscì una nube seguita da una sorta di ruggito che colpì i cinque.
Quando la nebbia si diradò, tutti erano a terra in una sorta di illusione e agonizzavano. Non immaginava che fosse così potente. Trasse da dietro la schiena un antico coltello, lo stesso che il Barone usava per i suoi riti. Uccise con le stessa modalità sia Lance che Black Canary mentre gli altri li riempì di frecce per poi scappare.

-che diavolo è successo.-chiese Lance trovandosi con gli altri su un tetto.
-ho solo dato la nostra forma a del fumo.-rispose Ravager.
Quando volse l'attenzione vide che le loro copie stavano svanendo effettivamente come un fumo.
-chi diavolo era.-chiese Lance.
-la discendente di Jack lo Squartatore-rispose la figlia.-in cerca di vendetta.-
Lance guardò Ravager.
-il poliziotto che ha catturato lo Squartatore è un vostro discendente-disse Ravager.-non era proprio Lance...ma lo divenne quando tornò in America dopo quel fatto, e sua nipote prese il cognome del marito.-
Lance guardò di nuovo la figlia e di certo era preoccupato.
Ravager si guardò intorno e visto un piccione, fece con le dita una forma di cuore e puntò l'uccello. Il tatuaggio della giovane si illuminò e si inginocchiò. Il suo spirito era entrato dentro l'uccello e spiccò il volo.
-che diavolo sta facendo.-fece Speedy.
Fece per toccarla che prese la scossa.
Essendo l'uccello volò  e dopo alcuni giri, trovò la Baronessa. La seguì e si fermò in capanno abbandonato al porto.
Ritornò dentro al suo corpo e lasciò l'animale.
-so dove si trova.-disse Ravager.
Black Canary guardò un momento il padre per poi " scomparire " con gli altri.
Si materializzarono sopra dei container.
-si trova dentro a quel capannone.-disse Ravager.
-sei entrata nel mondo degli spiriti.-chiese Speedy in maniera ironica.
-il mio spirito è entrato dentro al corpo del piccione e ho preso il controllo-rispose Ravager.-è per questo che ti sei presa la scossa. Tenete-e gli porse dei sigilli.-mettetli sotto i vestiti, vi proteggeranno dall'urlo del terrore....in altre parole si cade in una sorta di illusione dell'evento più doloroso e agonizzi.-
I tre li presero.
Ravager si concentrò e accanto al motivo floreale apparve sulla sua pelle un'ala di un angelo.
-possiamo andare.-disse Ravager.
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


CAPITOLO 6

Una volta raggiunta il suo rifugio, la Baronessa guardò il suo cellulare. Eliminò i due che aveva " ucciso " e seguì la sua lista.
Ora toccava a quell'uomo per poi passare a tutti quelli dell'Ordine, nessuno escluso.
Nel frattempo, Ravager con gli altri penetrarono all'interno della struttura piuttosto silenziosamente da una finestra aperta (all'interno della struttura c'era qualcosa che impediva a Ravager di materializzarsi e spiegò che non è un metaumano).
Si misero in posizioni strategiche.
Sapevano che era piuttosto pericolosa e di certo le sorprese non sarebbero mancate. Ravager aveva spiegato che doveva mettere sulla maschera un sigillo che le avrebbe permesso di distruggere la maschera una volta per tutte.
-quando vuoi uccidere qualcuno...devi essere sicura che sia vero.-disse Ravager facendosi vedere.
La Baronessa si voltò.
Non parve spaventata della sua presenza, oltre che ipotizzare che anche gli altri tre dovevano essere nei paraggi.
-sarai più brava di me lo ammetto-disse la Baronessa.-ma di forza no.-
-perdonami...-fece Ravager.-è da tanto tempo che non prendo a calci qualcuno.-
Da dietro la schiena prese una sbarra e schiacciato un pulsante divenne un bastone.
-non pensare che sia solo io-fece la Baronessa.-non hai la minima idea di chi segue la mia causa.-
Spuntarono della genta armata, non solo circondò Ravager, ma anche gli altri tre vigilanti che erano al piano superiore.
Si trovarono così a combattere contro quegli uomini armati, i quali dimostrarono un certo astio verso Ravager, la quale dimostrò una certa man forte verso quelle persone, ma non le uccideva.
Ad un tratto delle macchine sfondarono il portone e iniziarono a sparare.
-che diavolo ci fate-fece la Baronessa capendo da chi ricevevano gli oridni.-pensa che non sia in grado di gestire la cosa.-
Quello che doveva essere il " capo " che comandava quella gente, non le rispose, ma la guardò soltanto come nel darle una tacita risposta che conosceva bene. La Baronessa rimase per un certo senso offesa da questa mancata di fiducia che gli altri avevano nei suoi confronti.
Guardò mentre i suoi uomini e i " rinforzi " stavano combattendo.
La Baronessa salì nel piano superiore.
Iniziò a formulare delle strane formule. Si creò una sorta di buco sul soffitto e l'aria si fece sempre più densa.
-maledizione.-disse Ravager.-allontanatevi tutti.-
Speedy era stata trattenuta da alcuni criminali. Ravager la aiutò, ma all'improvviso intravide una trappola e assieme a lei venne risucchiata.

-dove diavolo siamo finite.-disse Speedy trovandosi in un'atmosfera piuttosto scura e tetra.
-in una dimensione oscura-spiegò Ravager.-ma ci staremo poco.-e trasse fuori qualcosa dal marsupio.
Era un porta oggetti dove all'interno vi era da una parte delle boccette con l'inchiostro e dei pennelli e dall'altra dei foglietti con delle fiale di due colori diversi.
-tranquilla...ci metteremo poco.-fece Ravager.
-oh!-esclamò l'altra.
Ravager la guardò.
-scusa e che...detta con quella maschera.-disse Speedy.
Ravager esitò prima di parlare.-si certo...mi fa piacere che nonostante indossi una maschera simile a mio padre per un certo senso ti possa fidare di me.-e incomiciò il suo lavoro.
-cosa? Slade Wilson è tuo padre?-fece Speedy.
-ognuno ha il suo.-disse Ravager.
-oh...si certo...-fece Speedy.-ti capisco.-
Ravager si voltò.
-parlavo per me.-fece Speedy.
Ravager contiuò il suo lavoro.
Per un certo senso la capiva. Anche lei c'è l'aveva con Malcom per ciò che le aveva fatto e di certo poteva immaginare quello che poteva provare quando aveva saputo quello che aveva fatto.
Inizialmente, pensando alla madre, cercava di porsi un controllo, ma sapendo quali sentimenti poteva covare dopo quello che aveva fatto, la capiva.
Si avvicinò a lei.
Aveva preso uno di quei pennelli e tinti in una delle fiale stava facendo dei strani segni.
-manca poco.-disse Ravager.
-ti posso...chiederti una cosa-fece Speedy.-tu insomma...-
-l'ho incontrato quando avevo diciotto anni. Aveva conosciuto mia madre a Londra, per una sua missione...diciamo che si era fermato per un tè e si è trattenuto per la notte dove venni concepita-iniziò Ravager.-mia madre è morta sotto ai miei occhi per mano di un demone quando avevo sette anni e venni affidata a una sua amica suora. Fui io a cercarlo quando lei mi dette una scatola con tutto su di lui una volta diciottenne. Sinceramente era come lo aveva descritto la mamma e mi ero un pò affezionato a lui e per un certo senso anche lui a me.
-praticavo l'occulto da tempo ed era la mia alternativa dalle mure del convento, per un certo senso sapere che lui c'era per me era importante. Negli ultimi tempi però era piuttosto distante e non riuscivo a capire il motivo, fino a quando non scomparì nel nulla lasciandomi sola e spezzandomi il cuore.
-per quanto facevo la dura, ero molto provata della cosa, tanto che rischiai la vita dopo aver esorcizzato uno spirito in un edificio che stava per crollare! Non avevo imparato a materializzarmi. Dopo una piccola parentisi in un ospedale, sia per l'incidente che per lavoro, e salvare un amico, dovevo andare in Antartide...ma scoprì che ero incinta.-
-cosa?-esclamò Speedy.-tuo padre lo sa.-
Ravager la guardò.
-insomma...io...-
Ravager fece cenno di fermarsi.-scoprì per caso quello che aveva fatto e...per un certo senso pensai che lo aveva fatto per il mio bene...nonostante il suo modo malato di volere bene alle persone.-
-anche questo lo capisco.-fece Speedy pensando che Malcom l'aveva salvata durante l'assedio di Slade.
-diciamo che lo trovato in prigione e abbiamo parlato...e ha saputo che è diventato nonno-disse Ravager.-e poco dopo l'ho anche detto al padre di mio figlio...non stiamo insieme e cerca a suo modo di essere un buon padre.-
-lui sa quello che fai.-chiese Speedy.
-anche lui pratica l'occulto...siamo sulla stessa barca.-rispose Ravager.
Ad un tratto quel simbolo che aveva fatto, una volta completato si illuminò.
-è ora di uscire.-fece Ravager.
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


CAPITOLO 7

La Baronessa uscì dal retro, mentre i criminali trattenevano i vigilanti.
Non distante vi era un uomo nascosto nell'ombra dei container, ma sapeva che era lui.
Si avvicinò.
-dammi un motivo per non prendere la tua anima, anche se sei tu che comandi.-fece la Baronessa rivolgendosi all'uomo cercando di mantenere un tono piuttosto autoritario.
-eseguono solo degli ordini-disse l'uomo.-ordini che tu hai fallito.-
-siano sulla testa barca e mi hai promesso vendetta-fece la donna in modo deciso.-la sua testa è mia...come del poliziotto e della figlia.-
-a lui ci penso io-fece l'uomo.-non sai la verità.-
-io so la verità-fece la Baronessa decisa.-se è una minaccia...stona su che cosa dici di essere.-
-credi sul serio che ciò che ti hanno raccontato sia il vero.-disse l'uomo per poi raccontargli la verità.
La Baronessa sbiancò.
-no...no non può essere.-fece la donna incredula.
In quel momento Ravager e Speedy spuntarono fuori dove c'era la Baronessa.
L'uomo si eclisso nel nulla, mentre la Baronessa si voltò. Era visibilmente scossa e incredula di ciò che quell'uomo gli aveva appena rivelato.
-adesso basta...-fece la Baronessa.-sono davvero stufa di tutti voi.-
Piena di rabbia scaricò tutte le frecce contro le due, le quali si nascosero.
Ravager la attaccò frontalmente.
La Baronessa le sparò altre frecce, ma questa volta Ravager tese una mano e una volta fermate tutte le fece ritornare al mittente.
La Baronessa fu costretta a ripararsi e si trovò Speedy. Ingaggiò un combattimento contro di lei, per poi essere attaccata anche da Ravager, la quale con una mossa veloce riuscì a mettere sulla maschera un sigillo e posta una mano citò delle formule.
La Baronessa fu come una sorta di convulsioni.
Ad un tratto degli spiriti si levarono dalla maschera e raggiungere il riposo eterno, tanto che la maschera da rossa divenne d'oro.
Ravager gli strappò la maschera mentre Speedy gli sferrò un colpo in pieno volto.
-che farai con la maschera.-chiese Speedy.
Ravager la fece cadere per terra e la pestò.
-il professore capirà-disse Ravager.-visto che mi ha addestrato lui.-
Si riunirono agli altri due e quando i nemici videro i frammenti della maschera scapparono via.
-non c'è bisogno che li seguiate-disse Ravager.-fate in modo che la Baronessa non fugga. Quello si che sarebbe un guaio.-
-cosa ti fa pensare che non ci saranno delle conseguenze.-chiese Black Canary.
Ravager si diresse dove la donna teneva le sue cose e trovato il suo cellulare lo prese.
-i tizi che sono entrati con le macchine fanno a capo ad altre persone-rispose Ravager.-e so di per certo che non vuole vendicarsi della tua famiglia, ma di trovare un modo di portare il Barone qui con noi.-
-vogliono fare una seduta spiritica.-disse Diggle.
-peggio resuscitarlo e che si unisca per i loro scopi-disse Ravager.-la vendetta non è contemplata.-
Ci fu un singolare silenzio.
-se non siete del campo non potete capire.-disse Ravager.
Fece per andare via che Black Canary la richiamò.
-ne sei certa di questo.-chiese la donna.
-da alcuni mesi non faccio che fermare delle persone che in qualche modo sono legate al Barone-disse Ravager.-la Baronessa è solo un pesce piccolo...ma non ho nessuna intenzione che il Barone ritorni in questo mondo e giri indisturbato. Secondo il professore, quando è stato sigillato e stato fatto in modo che nennemo uno come lui possa libersi e trovare una scappatoia.
-se il professore si fidava di quella persona che lo ha sigillato, mi fido anch'io... ma le cose adesso sono cambiate. Sono più forti, ma farò di tutto per femare queste persone.-e detto questo scomparve.

Dopo una soffiata, la polizia arrestarono la Baronessa e gran parte degli uomini che erano stati atterrati.
Quando la Baronessa incrociò Lance lo guardò un attimo.
-non puoi nemmeno immaginare quanto sia pesante la mia verità.-disse la donna per poi essere portata via.-le azioni si pagano sempre...ricordatelo.-
Una volta cambiata Lauren andò dal padre.
-la metterete in un posto sicuro.-chiese Lauren.
-lei e i suoi amici avrenno molto tempo per cui pensare o parlare a vanvera.-rispose Lance.
-pare che un nostro discendente abbia consegnato lo Squartatore e che uno strano gruppo lo abbia rinchiuso all'inferno.-disse Lauren dopo un momento di esitazione.
-pare che non sono l'unico a collaborare con gente mascherata.-disse Lance.
-papà io...-
-Lauren ascolta-fece il padre interrompendola.-lo sai come la penso sulla cosa, ma sappi che non permetterò a una pazza e al suo gruppo di matti legati di farti del male...anche se so che ti sai difendere.-
Lauren rimase in silenzio.
-ti va di prendere un caffè con tuo padre.-propose l'uomo.
-certamente.-disse Lauren con un accenno di sorriso.
Nel frattempo Ravager stava controllando il cellulare della Baronessa, quando vide Speedy.
-pensavo che te ne fossi andata via.-fece Speedy trovandola.
-mi stavi cercando.-disse Ravager.
-ecco...lo puoi trovare strano ma...se un giorno dovessimo trovarci in una situazione simile, possiamo contare su di te.-chiese Speedy.
In risposta Ravager levò un pugno chiuso.
-che significa?-fece Speedy non capendo.
-facciamo pungo contro pugno e quando avrai bisogno di me basti che fischi.-disse Ravager.
-mi stai prendendo i giro.-chiese Speedy.
-non prendo in giro le persone.-rispose l'altra.
Seppure esitante e poco convinta della cosa, Speedy batté quel pugno con Ravager, la quale sparì un secondo dopo.
Si materializzò nel tetto di Scotland Yard, lì, un uomo di mezza eta con i capelli un pò grigi tirati all'indietro e la barba stava contemplando il nulla quando le comparve.
-di solito sono i poliziotti che chiedono agli informatori dove incontrarsi.-disse l'uomo.
-incontra molti informatori in maschera ispettore Bulstak.-fece Ravager ironica.
-se fanno del circo si-disse Bulstak.-che cosa volevi dirmi.-
-ho fermato la Baronessa-disse Ravager.-adesso alloggia ad Iron Heights. Ho trovato questo-e gli porse il cellulare.-c'è una parte da decriptare...può fare qualcosa.-
-niente amica di tuo padre.-fece Bulstak.
-non voglio abusare troppo la loro storia.-disse Ravager.
-tranquilla ci penso io-fece Bulstak prendendo il cellulare.-piuttosto cerca di far capire al tuo amico dell'occulto che se vuole vedere suo figlio grande e lui invecchiare per quanto il vostro lavoro ve lo consenti, di avere un profilo basso quando esorcizza qualcosa perché poi sono io che devo calmare le acque.-
-riferirò.-disse Ravager per poi scomparire.
Si materializzò a casa sua.
Gettò un'occhiata fuori dalla finestra.
Vide nel giardino accanto, il figlio che stava giocando con il padre.
Sorrise.
In cuor suo sperò che quella faccenda poteva concludersi nel migiore dei modi.

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