El Amor No Tiene Fin

di AmorJortini
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sono Tini ***
Capitolo 2: *** Problemi... ***
Capitolo 3: *** Scuola ***
Capitolo 4: *** In punizione ***
Capitolo 5: *** È questa la verità... ***
Capitolo 6: *** Ti amo ***
Capitolo 7: *** Soffro per te ***
Capitolo 8: *** Festa ***
Capitolo 9: *** Sei importante... ***
Capitolo 10: *** Dovremmo parlare... ***
Capitolo 11: *** Uscita a coppie ***
Capitolo 12: *** Un nuovo compagno ***
Capitolo 13: *** Mal d'amore... ***
Capitolo 14: *** Imbarazzo... ***
Capitolo 15: *** Tradimento... ***
Capitolo 16: *** Cerca di capirmi... ***
Capitolo 17: *** Ti dico la verità ***
Capitolo 18: *** Ti odio Stephie ***
Capitolo 19: *** Incomprensioni ***
Capitolo 20: *** Minacce ***
Capitolo 21: *** Damien... ***
Capitolo 22: *** Cosa è successo? ***
Capitolo 23: *** Ti voglio bene ❤ ***
Capitolo 24: *** Tutto andrà bene, se staremo insieme ***
Capitolo 25: *** Farei di tutto per te ***
Capitolo 26: *** Non lasciarmi... ***
Capitolo 27: *** È tutto rovinato... ***
Capitolo 28: *** Di nuovo insieme ***
Capitolo 29: *** Una telefonata sospetta ***
Capitolo 30: *** Aiutami ***
Capitolo 31: *** In pericolo ***
Capitolo 32: *** Sei stato tu! ***
Capitolo 33: *** Scioccata! ***
Capitolo 34: *** In salvo ***
Capitolo 35: *** Grazie 💋 ***



Capitolo 1
*** Sono Tini ***


'Continuai a correre sotto la pioggia in preda alla paura. Correvo, sempre più veloce fino a che...' 'DRIIIIN! DRIIIIIIIN!' 《 Svegliati tesoro, è ora di alzarsi! 》 Ciao sono Martina Stoessel e ho 18 anni. Odio la scuola, odio la vita, odio tutto! A scuola mi faccio rispettare, nessuno deve azzardarsi a sbagliare con me, perché rischia seriamente... Bene, ora mi alzo che mia mamma Mariana mi ha già chiamato 40 volte. Mi vesto con una minigonna verde e un top bianco, poi scendo a fare colazione. 《 Ti sembra il modo di andare vestite a scuola?! 》urla mio padre con quel suo fare superiore 《 Si perché? C'è qualche problema? Ho 18 anni e mi vesto come voglio! 》 ribatti io. 《 non ti azzardare mai più a parlarmi in questo modo! E ora vai subito a cambiarti! 》risponde. 《 Si vede proprio che in questa casa non si può stare tranquilli... 》 Mi alzo dalla sedia con ancora un boccone di brioches in bocca, prendo la borsa ed esco. Uscendo sento mio padre urlare "Vieni subito qui!" Ma io non lo ascolto... Esco dal cancello e vado a casa di Lodovica. Noi due siamo molto amiche, certo lei è una buona persona che studia e io... beh... Mi avvicino alla porta e suono. 《 Ciaooo! 》si avvicina a me e mi da un bacio sulla guancia. 《 Ciao! Muoviti che è tardi... 》 rispondo io con tono scherzoso. 《 Ok, prendo lo zaino e arrivo. 》 Usciamo di casa e ci dirigiamo verso la scuola. Nel tragitto incontriamo Candelaria, una mia amica. Noi tre stiamo sempre insieme... Lodo è la ragazza tuttofare, Cande crede nell'amore e gli piace divertirsi. Continuiamo a camminare e da lontano vediamo Maxi e Alba che si baciano appassionatamente. 《 Uuh! Atti di pudore in luogo pubblico. Coraggiosi i due piccioncini! 》dico io continuando a ridere. 《 Dai smettetela! Andiamo dentro! 》 li sgrida Cande. Finalmente si staccano e ci rechiamo insieme all'interno della scuola. Qui ci raggiunge Mercedes. 《 Bonjour amour! 》si rivolge a me. 《 Ciao bellissima stasera che si fa? 》 la saluto. 《 Niente, oggi ho da fare, scusa... 》, 《 Tranquilla Mechi 》. 《 Grazie ti voglio bene! 》 mi dice con tono affettuoso. 《 An... 》 Non faccio tempo a finire la frase che un rumore assordante ci raggiunge: "IN CLASSE! ORAAAA!" 《 Dai andiamo! 》dice Mechi seccata. Entriamo in classe e io mi siedo vicino a Mechi. 《 Prof, la prossima volta urli di più che non la sentivano in Alaska... 》dico io. Tutti iniziano a ridere... Lei è la prof di matematica, si chiama Florencia Benitez, io la odio e nella sua materia, beh, ho... 3! Finita la lezione esco dalla classe con Lodo e Mechi e andiamo verso gli armadietti... Lodo non stacca gli occhi dal cellulare. 《 Ciao Lodo! E tu che fai stasera? 》le dice Mechi. Lodo non risponde. 《 Lodo? 》dico io provando a risvegliare la mia amica... 《 Scusate ragazze io devo andare mi dispiace 》dice Lodovica correndo via. Giuro di aver visto sul suo viso una lacrima scendere... 《 Lodo, ma... 》 urlo io. 《 Non sta bene? Sai cosa le è successo? 》 domanda Mechi. 《 No, ma lo devo scoprire... 》rispondo. Inizio a correre verso la direzione dove è appena andata Lodo. Esco dalla scuola ma non la vedo. Nel tragitto scuola-casa mi viene in mente una cosa. Ero in terza media... 《 Buongiorno Stoessel! Cos'è ti piace Jorge? 》 mi domanda quell'odiosa. Si chiama Stephie Camarena, e anche a lei piace Jorge. 《 NO! Cosa te lo dice?! 》rispondo io cercando di nascondere l'evidenza. 《 Beh, lo guardi sempre... Comunque ti informo che è già impegnato... 》mi dice lei con tono superiore. 《 E con chi? 》domando incuriosita. 《 Con me, ovvio! Sapevo che non poteva resistermi! 》. In quel momento il mio cuore andò in frantumi. Jorge era innamorato di un'altra. *FINE FLASHBACK*

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Capitolo 2
*** Problemi... ***


Quell'avvenimento mi aveva ferito e segnato per tutta la vita. Non trovando Lodo, decido di ri-andare a scuola, dove avevo lasciato Mechi. La cerco in tutte le aule, ma non la trovo. Percorro il corridoio quando qualcuno mi viene addosso e mi fa cadere. 《 Ahiaa! 》 urlo io. Credo di essermi slogata la caviglia. 《 Stai attenta quando cammini! 》. Quella voce... Oddio! Alzo lo sguardo e vedo... Jorge Blanco! 《 Ah! Stoessel, ma chi si rivede! 》dice lui porgendomi la mano per aiutarmi. Io non l'afferro e gli rispondo 《 non ho bisogno del tuo aiuto, quindi vattene! 》. Provo ad alzarmi ma i miei sforzi sono inutili, perché la caviglia mi fa troppo male. 《 Vuoi che ti riaccompagni a casa? 》 《 Preferisco uscire con un cane piuttosto che con te 》rispondo io con tono freddo e distaccato. Uscire? Ma non mi ha chiesto di uscire?! Che ho dettoooooo?!. 《 Ma io non ti ho chiesto di uscire, volevo solo riaccompagnarti a casa visto che non sei nelle condizioni migliori... 》risponde lui alquanto confuso. 《 No! 》 dico fermamente. 《 Cos'è Stoessel, ti faccio ancora effetto? 》. Scusatemi, non ho sentito bene! Che ha detto?! 《 Vai a cagare! 》. 《AMOREEE! DOVE SEI?! 》. Questa voce! Oddio nooo! Ci raggiunge Stephie. 《Amore quanto mi sei mancato! 》le dice lui. Mi viene da vomitare! 《 Cosa ci facevi con questa?! 》gli chiede. 《 parlavamo... Alla prossima Stoessel 》dice rivolgendosi a me. Mi alzo e raggiungo gli scalini della scuola, zoppicando, per sedermici poi sopra. Come farò a tornare a casa in queste condizioni. Decido di chiamare Mechi, ma non mi risponde. La caviglia fa sempre più male e non so cosa fare! 《 Ciao! 》 Mi giro e vedo un bel ragazzo, anzi bellissimo. 《 scusa ma non sono in vena! 》dico io subito. 《 e in arteria? 》risponde lui scherzando. 《 Non ho voglia di parlare, e la tua battuta è pessima, fattelo dire! 》, 《 lo so. Perché sei così triste? 》. 《 io? Triste? No! 》rispondo fermamente. 《 si che sei triste, hai un viso così spento... chi ti ha fatto questo? 》. 《 Nessuno ok?! 》rispondo rigida.《 Va bene, cambiamo discorso. Io mi chiamo Diego tu? 》dice porgendomi la mano. 《 Martina, ma puoi chiamarmi anche Tini 》. 《 Piacere Tini! 》. Provo ad alzarmi ma la caviglia mi fa ancora male, così ri-cado sullo scalino. 《 Hey, ma cos'hai? 》mi chiede preoccupato. 《 Niente, sono solo caduta. Grazie Diego, mi è piaciuto parlare con te. 》lo ringrazio io. 《 Certo piccola, a chi non piace il grande Diego Dominguez? 》dice lui ridendo arrogantemente. 《 a me 》gli do un leggero schiaffetto e lo saluto. 《 ci vediamo! 》mi urla da lontano per farsi sentire... Torno a casa e chiamo Mechi. Dopo 3 suoni risponde: "Pronto Mechi!" "Sì, dimmi Tini" "Perché non mi hai risposto?! Quando ho bisogno di te, tu non ci sei mai!" "Ma non è vero Martina! Per te ci sono sempre!" "Non è vero..." Butto giù il telefono e do vita ad un pianto liberatorio. Ripenso a ciò che mi ha detto Diego oggi. Avevo un'aria triste. Perché? Perché mi aveva così tanto dato fastidio l'arrivo di Stephie e il loro sbaciucchiamento davanti ai miei occhi? Ero ancora innamorata di Jorge? ...

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Capitolo 3
*** Scuola ***


OPO 3 GIORNI...* Sono a scuola, Mechi ancora non mi parla e la caviglia è ormai guarita. Da lontano la vedo che parla con Xabiani, loro due vanno molto d'accordo, anzi troppo... Facendo finta di niente, mi avvio verso l'armadietto per lasciare la borsa. 《 Buongiorno! 》 Mi giro e vedo ancora quel deficiente di Jorge. È appoggiato all'armadietto con le spalle e le braccia incrociate... 《 Cosa vuoi?! 》domando io fredda. 《 Te 》 risponde malizioso. 《 Ah Ah Ah... 》dico. 《 Dai un po', che senso dell'umorismo! 》mi rimprovera lui. 《 Senti... tu sai quello che io provavo per te quando eravamo alle medie, ma tu non mi hai mai degnato di uno sguardo, quindi ora continua a farlo e non rompere! Io per colpa tua ho perso i miei anni migliori; soffrivo solo vedendoti fare il deficiente con le ragazze. Quando ho saputo che ti eri messo con Stephie, ho smesso di pensare all'amore, ho dimenticato tutto! Non voglio ricominciare da capo, quindi lasciami vivere in pace! 》gli confesso io. Ora mi sento più libera. Dopo pochi secondi mi risponde lui 《 Non è colpa mia se sono irresistibile... 》 《 Ma quanto sei stronzo! 》urlo io sbattendo la porticina del mio armadietto e andandomene. Non posso crederci, quanto è insensibile! E poi, cosa sto facendo?! Io non devo parlare di amore e sentimenti, mi sono promessa di vivere e divertirmi solamente! Alla prima ora ho matematica... Entro in classe e mi siedo al mio banco, vicino a Mechi. All'inizio dell'anno il dirigente scolastico ci aveva detto che potevamo scegliere noi il nostro compagno di banco, così senza esitare, io e Mercedes ci siamo messe vicine. Solo che oggi cambiano i posti... Beh, visto che io e Mechi non ci parliamo, sono abbastanza felice. 《 Buongiorno! 》urla la professoressa Benitez.《 Buongiorno Prof. 》salutano tutti in coro. 《 Allora ragazzi, oggi cambieremo i posti... 》 Mentre la prof parla mi sento chiamare da dietro. 《 Hey Tini! 》 Mi giro e incontro Candelaria. 《 Dimmi 》 rispondo io. 《 Tu con chi vorresti stare? 》mi domanda lei. 《 Per me è indifferente, chi non vorrebbe essere il mio vicino di banco?! 》rispondo io con un filo di arroganza. 《 Ok... vedo che sei di pessimo umore. 》mi dice. 《 Si, è che... 》non finisco di parlare e mi volto verso la professoressa che mi sta fulminando con lo sguardo 《 Stoessel, ci vuole coinvolgere nella sua conversazione?! 》mi domanda lei arrabbiata. Mi guardo intorno e vedo che tutti mi guarano. Cosa volete?! 《 Non credo siano affari vostri... 》rispondo io seccata. 《 Mi parli con rispetto, oppure la faccio sospendere 》mi rimprovera lei. Sbuffo visibilmente. 《 Allora continuamo... Pasquarelli con Molfese, davanti. 》 《 Ci mancava lui! 》urla Cande. 《 Piantala, che non vedevi l'ora! 》risponde Ruggero. 《 Navarro con Gambandé 》 《 Si, amoreeee! 》dice il ragazzo 《 Tesoro! Che bello! 》replica la sua amata. I due si avvicinano e si baciano appassionatamente davanti agli occhi della prof. 《 Vi sembra il momento adeguato?! Al posto! Oraaaaa! 》li riprende la prof. 《 Va bene, va bene... 》risponde Maxi seccato. 《 Lambre con Ponce de Leon 》 《 Che bello, così siamo vicini... 》le dice lui. 《 Si, che bello 》risponde Mechi arrossendo. Mi manca troppo! (Mechi dico...) 《 Dominguez e Baroni 》continua la professoressa elencando. 《 Ci divertiremo dolcezza... 》gli dice Diego con sguardo malizioso. 《 Coglione! 》risponde Valeria. Perché si comporta così Diego? Sembra tanto un buon ragazzo! Boh... 《 Signorina Baroni! La farò sospendere! 》urla la Benitez 《 Wow, che bello!! 》risponde ironicamente. 《 Andiamo avanti, ora... Comello e Espinosa 》 《 Che bello Thomas! 》dice felicemente Lodo. 《 Sono felice di esserti vicino... 》 le replica il ragazzo. Lodo arrossisce. No, ma aspetta, se tutti sono accoppiati manchiamo io e... 《 Infine, Blanco e Stoessel! 》termina la prof indicandoci. 《 Non staremo neanche un istante da soli Stoessel! 》dice lui rivolgendosi a me. 《 Piantala o ti rovino! 》 rispondo nervosa. Per tutta la lezione sono tesa, Jorge continua a giocare con la gomma e mi da sui nervi, mentre io ho nascosto il cellulare nell'astuccio e vedo un messaggio di Diego. "Ciao Tini! Come stai?" "Bene grazie tu?" "Benissimo ora che ti parlo. Non pensare male, noi siamo amici..." "Certo!" Mi giro verso Jorge sentendomi osservata, e lo vedo intento a leggere i miei messaggi. 《 I fatti tuoi no?! 》 dico a bassa voce per non farmi sentire. 《 Perché? 》risponde lui facendo il finto tonto. 《 Come perché?! È due ore che stai spiando i miei messaggi! 》replico io arrabbiata. 《 Non vedo come potrebbe interessarmi la tua vita privata! 》, 《 Ma piantala! Sei solo un deficiente! 》. 《 MA COSA HO FATTO IO?! 》Jorge urla come un degenerato.《 Zitto cretino! 》lo rimprovero io. 《 Zitta tu! 》replica lui. 《 ALLORA?! Mi sono stufata di voi due! ORA ANDATE SUBITO IN PRESIDENZA!! 》urla la prof. Benitez arrabbiata nera. Mentre ci alziamo fulmino Jorge con lo sguardo...

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Capitolo 4
*** In punizione ***


Ci incamminiamo in presidenza; nei corridoi c'è un silenzio tombale perché tutti sono in classe, così decido di parlare. 《 È tutta colpa tua! 》dico. Non potevo trovare un discorso più opportuno... Di colpo si ferma e mi guarda amareggiato. 《 Colpa mia?! Sei stata te ad iniziare, a me dei tuoi messaggi non me ne frega niente capito?! 》controbatte lui. 《 E allora perché reagisci così? 》, 《 Perché ne ho voglia, ok?! 》risponde con tono distaccato. 《 Non è che ti darà fastidio il fatto che io parlo con Diego? 》. 《 E perché mi dovrebbe dar fastidio che voi due vi mandate i messaggini d'amore?! 》mi guarda con amarezza. 《 No, noi due non ci mandiamo... aspetta, ma tu come facevi a sapere che stavo messaggiando con Diego?! 》gli domando io. 《 Beh... l'ho immaginato... 》. So che sta mentendo... 《 Sei solo un bugiardo! Tu mi stavi spiando, ammettilo per una volta. 》 《 ... Io amo Stephie ok?! 》 《 Allora non perdere tempo con me! 》predico. 《 Appunto! 》risponde seccamente. Ricominciamo a camminare verso la direzione. Bussiamo. 《 Avanti! 》 《 Buongiorno ci hanno mandato qua, cosa dobbiamo fare?! 》dico io. 《 Buongiorno signorini, sempre qui voi! ... MA LA SMETTETE O VOLETE ESSERE SOSPESI? 》ci riprende il preside. 《 Senta, non voglio prediche, ok?! Ci dica cosa dobbiamo fare e basta... 》parla Jorge. Il preside si avvicina a Jorge è gli dice《 Si rivolga a me con rispetto, Blanco. Nel pomeriggio dovete andare a pulire l'aula di arte. 》 《 Ancora?! L'ho già pulita 4 volte! 》lo 'rimprovero' io. 《 Cos'è, volete essere sospesi?! 》 《 Eh... 》 Jorge mi interrompe e si mette davanti a me per non farmi parlare. 《 Nononono la puliremo, grazie. 》 《 Bene, ora andate a fare lezione! 》ci ordina. 《 Grazie e arrivederci. 》lo saluta Jorge. 《 Spero di no, Blanco. 》 Usciamo dalla presidenza. 《 Si può sapere perché non mi hai fatto parlare?! 》 《 Volevi essere sospesa?! Beh, perché ci stavi riuscendo alla perfezione!! 》mi rimprovera lui. 《 Ma cosa te ne frega?! Sempre meglio che pulire quella lurida aula, no? 》controbatto io. 《 No! Sono già stato sospeso, e i miei non l'hanno presa bene! 》. 《Oooooh poverino, Jorge Blanco ha paura di essere sgridato dalla mamma... 》 《 Smettila! Ora andiamo in classe! 》dice infastidito. 《 No, vado in classe, ognuno per conto suo! 》dico io. 《 Stronza! 》, 《 Coglione! 》 Andiamo in classe. Dopo l'ora noiosissima del prof. Rodriguez, l'insegnante di italiano, vado a casa. Entro e mia mamma mi viene incontro. 《 MARTINA! 》urla lei preoccupata, 《 Che c'è? 》rispondo amaramente. 《 E me lo chiedi?! Il preside mi ha chiamato e mi ha detto che sei stata punita! 》. 《 E allora? Dai mamma, stai tranquilla, almeno la pulisco e me ne torno a casa, o preferivi che fossi sospesa?! 》 《 No! Però ti devi comportare bene! 》mi rimprovera. 《 Va bene! 》rispondo. Gli do un bacio sulla guancia e mi dirigo verso la mia camera. TOCK! TOCK! 《 Avanti! 》urlo per farmi sentire. 《 Ciao possiamo parlare? 》 《 E tu che ci fai qui? 》

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Capitolo 5
*** È questa la verità... ***


《 E tu cosa ci fai qui? 》Vedo Mercedes avvicinarsi a me. 《 Scusa Tini, ti devo parlare. 》, 《 Si, vieni. 》dico immediatamente io. 《 Senti Martina, io ti volevo chiedere scusa, non mi sono comportata da amica e ... 》 《 Ho capito tutto, non mi devi spiegare proprio niente. 》 《 Grazie Tini sei una amica... 》 《 Per te ci sarò sempre, capito? 》la conforto io. 《 Si. Ti voglio bene! 》mi dice ei abbracciandomi. 《 Anche io. 》replico. 《 Tini? 》mi chiama. 《 Si? 》rispondo. 《 Oggi devi andare a pulire l'aula di arte con Jorge. 》 《 Si! Quello lì mi da sui nervi. 》 《 Però devi ammettere che è carino... 》dice Mechi maliziosamente. Anche troppo! Basta Tini, basta! 《 ... si è fatto tardi, devo andare. 》, 《 Tini non starai scappando, vero? 》 《 No! Che motivo dovrei avere? 》fingo io. 《 No, nessuno... 》risponde insicura. 《 Io vado ciaoooooo! 》 Le do un bacio sulla guancia ed esco. Quanto mi è mancata Mechi, avevo e sempre avrò bisogno di lei. Arrivo a scuola e mi dirigo verso l'aula di arte. Vedo che la porta è già aperta. Cosa ci fa già qui! 《 Ciao 》gli dico. Non mi risponde. 《 Ooooh! 》lo richiamo di nuovo. 《 Cosa vuoi? 》risponde freddamente. 《 Ti ho salutato ci senti? 》lo rimprovero. 《 Prendi la scopa e pulisci, ho una certa fretta, ok? 》dice Jorge. 《 Ok, ma perché?! 》domando io. 《 Perché sì! Fammi un favore: stai zitta e muovi quel sedere! 》 Mi avvicino a lui arrabbiata. 《 Chi ti credi di essere?! Ho il coraggio di andarmene, cosa credi?! 》lo provoco. 《 Non provarci. Ho già detto: meno chiacchiere, più lavoro. 》. Ma chi si crede di essere?! Mollo la scopa ed esco dall'aula arrabbiata nera. Qualcuno mi afferra il braccio. 《 Tu non ti muovi di qui! 》 Mi volto e incrocio quei due occhi che sono fantastici e... ma cosa dico?! È solo un deficiente! 《 E chi me lo dice? Tu? 》rispondo. 《 Sì! 》. 《 Senti tu non sei nessuno per dirmi cosa devo fare o no, ok? 》lo rimprovero. 《 ... hai ragione, scusa. 》.《 Io me ne vado. 》 《 Si, vai pure è il minimo che posso fare dopo averti trattata così... 》. Faccio due passi ma mi blocco... No, non potevo lasciarlo così, ci stavo troppo male! Cerco di uscirne senza abbassarmi troppo. 《 Beh, ma se vuoi un aiuto ti posso... 》Mi blocco quando mi giro e vedo Jorge in lacrime. Corro verso di lui. 《 Hey, ma perché stai così? 》gli chiedo preoccupata. 《 Niente... 》risponde con un filo di voce. 《 Dai dimmelo, ti puoi fidare. Magari dopo ti sentirai meglio. 》gli dico per rassicurarlo. 《 Stephie... Mi ha lasciato. 》《 Mi dispiace. 》 Dico accarezzandogli un braccio. Che Stronza! L'ha preso in giro per così tanto tempo... Mi distruggeva vederlo così. 《 Tu vai a casa a riposarti, qui finisco io... 》gli dico io rattristita. 《 No, io ti aiuto! 》risponde prontamente. 《 Ne sei sicuro? 》, 《 Sicurissimo! 》. Per tutto il pomeriggio io e Jorge abbiamo parlato del più e del meno. In verità non è così antipatico, anzi... Torno a casa e vado a letto. Mi addormento pensando a Jorge. Si avete capito bene. Io lo amo da sempre.

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Capitolo 6
*** Ti amo ***


Arrivo a scuola. 《 TINIIIIII 》 Sento una voce che urla e mi chiama. È Lodo, mi abbraccia. 《 Ciao Lodo! Come mai sei così felice? 》le domando. 《 Io e Thomas stiamo insieme!! 》risponde lei con le lacrime agli occhi per la felicità. 《 Veramente?! Wow, sono troppo felice! 》 《 Anch'io! 》parla lei. 《 Sapevo che provavi qualcosa per lui. 》affermo io. 《 Come te... 》, 《 Come io cosa? 》domando. 《 Come te per Jorge... 》dice Lodo. 《 Per me cosa? 》mi raggiunge la voce di Jorge. Lo vedo alle spalle di Lodo, e mi sale una paura incredibile!! 《 Come... siete amici! 》dice la mia amica non troppo convincente. 《 Si, la nostra amicizia! 》sto al gioco io. 《 Aaaah certo. Ne sono felice anch'io. 》dice Jorge. 《 Andiamo in classe?! 》 Mi sento in imbarazzo, così cambio discorso. 《 Si, andiamo! 》 Passiamo per le classi quando vedo l'aula di arte aperta. Dentro ci sono... Stephie e un tipo. Se Jorge li vedrebbe ci starebbe troppo male. 《 Scusa Martina, devo andare un attimo nell'aula di arte per prendere un disegno. Faccio subito 》dice Jorge. Oddio e ora cosa faccio?! Mi metto davanti alla porta. 《 Io... credo... che potresti andarci dopo no? 》controbatto. Sono nervosa. 《 Devo darlo ad una mia amica, non è mio... 》dice. 《 Potrà prenderselo anche lei... 》 《 Ma mi ha chiesto un favore, perché fai così?! 》mi domanda. Jorge mi sposta dalla porta e vede la scena: Stephie su un banco che ha tra le gambe un ragazzo che la sta baciando. 《 Allora mi hai lasciato per lui?! 》urla Jorge rivolgendosi a Stephie. Stephie si stacca dal ragazzo e va verso Jorge. 《 Jorge io ti posso spiegare... 》dice lei. Jorge supera i corridoi e se ne va. 《 Jorge, aspetta! 》grido io. Una mano mi afferra il braccio e mi blocca. 《 Sei stata tu vero?! 》mi domanda lei arrabbiata. 《 Io non ho fatto niente, anzi ho impedito che vedesse perché non voglio stia male. 》questa volta parlo io. 《 Sei una bugiarda! Ti è sempre piaciuto Jorge! 》urla. 《 Sei te che hai voluto perderlo, non io! La colpa è tua! 》rispondo. Inizio a cercare Jorge ma non lo trovo. Della lezione non me ne frega niente! Entro nello stanzino della manutenzione e lo trovo in un angolino con il viso tra le mani. 《 Eccoti! 》 《 Che ci fai qui?! 》mi chiede lui. 《 Sono venuta per te... 》rispondo io. 《 Perché non volevi che lo vedessi? 》mi domanda. 《 Perché ci saresti stato troppo male e io odio vederti soffrire. 》gli rispondo. 《 Perché? 》, 《Jorge perché io ti amo! 》 NOTA AUTORE: Volevo ringraziare per tutte le visite! Come mia prima storia sono molto soddisfatta! Grazie davvero. Comunque... ora Martina ha rivelato il suo amore a Jorge... cosa succederà?

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Capitolo 7
*** Soffro per te ***


《 Jorge perché io ti amo! 》 《 Cosa?! 》chiede lui scioccato, credo... Mi accorgo di quello che ho appena detto. 《 Niente, fai finta di niente... 》parlo io cercando di uscire da questa situazione alquanto imbarazzante. Mi alzo, ma lui mi blocca. 《 Jorge...》, 《 Ascoltami Tini! 》continua lui. 《 No ascoltami tu! Ho sbagliato e ora me ne pento. Tu stai male e io ti vengo a dire questo! Scusami veramente. 》dico fragilmente. 《 Tini per favore aspetta... 》 《 Scusa... 》 Esco dall'aula con le lacrime agli occhi; ho combinato un bel casino! Perché gliel'ho detto?! Se mi stavo zitta era meglio! Senza rendermene conto erano le 08:55, mancavano 5 minuti al suono della Campanella. Così feci finta di niente e mi avviai verso il mio armadietto. Intenta a cercare il libro e a dimenticare l'accaduto con Jorge, mi sopraggiunge una voce familiare, quella di Diego. 《 Ciao Martina! 》 《 Ciao! 》lo saluto io. 《 Ti volevo chiedere... 》 《 Senti Diego, non sono in vena, ok? 》lo interrompo io. 《 E in arteria? 》aggiunge lui. 《 Ancora con questa battuta! 》 Lo fulminai con lo sguardo. Non ero di buon umore e la battuta era ancora più pessima di prima... 《 Dai scherzavo! Perché stai così? 》chiede lui. 《 Ho avuto dei problemi. 》rispondo io. 《 Ti va di parlarne? 》mi domanda. 《 No, grazie lo stesso. 》 《 Di niente, io ci sarò sempre per te. 》. Che carino! Si preoccupa per me... Diego mi lascia un piccolo bacio sulla guancia e si avvia verso l'aula. Da lontano vedo Jorge. Sicuramente avrà visto la scena e chissà cosa avrà pensato?! Prendo il mio libro e mi avvio anch'io verso l'aula per la noiosa lezione di geografia. Per tutto il tempo ho guardato Jorge, non riuscivo a togliergli gl'occhi di dosso. Alcune volte si girava verso di me sentendosi osservato ed io facevo finta di ascoltare ciò che diceva il professore. 《 Prof. posso andare in bagno? 》 《 Certo Martina. 》 《 Grazie 》. Mi alzo dalla sedia e mi dirigo verso il bagno. Entro e do inizio ad un pianto liberatorio, non posso tenermi sempre tutto dentro, almeno non questa volta! 《 Tini! 》 Alzo gli occhi e vedo Jorge davanti a me che mi guarda preoccupato. 《 Vattene! 》urlo io. 《 Perché stai così? Dimmelo Tini! 》 《 Vattene!! 》grido più forte. 《 ... ti amo! 》dice lui. Mi si ferma il cuore. 《 Smettila non voglio ascoltare le tue bugie! Te ami Stephie! L'hai sempre amata! Anche alle medie, quando provavo a farmi notare, ma a te non te ne fregava niente. Non ti sei mai accorto della mia esistenza e ora mi vieni a dire questo! TI ODIO! 》 Quelle parole l'hanno ferito, lo so, si vede dal suo volto così spento. Jorge prova a proferire parola, ma io ormai me ne ero già andata...

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Capitolo 8
*** Festa ***


Sento dei passi dietro di me. Mi volto ed è ancora Lui. 《 Tini aspettami! 》grida. Decido di rispondergli 《 Smettila di chiamarmi Tini! Noi non siamo amici e non lo saremo mai! 》 Suona la Campanella e me ne vado affranta. Incontro Mechi nel corridoio e l'abbraccio. Ho bisogno di lei, ora più che mai. 《 Tinita, cos'è successo?! 》 Mi dice chiede alzandomi il mento con la mano. 《 È uno stronzo!! 》rispondo prontamente. 《 Chi? 》domanda confusa. 《 Jorge! Mi ha detto che mi ama, ma sono tutte bugie! Lui ama Stephie. 》 Le raccontò tutto quello che è successo quando Jorge ha visto Stephie, in bagno, nello stanzino della manutenzione, tutto... 《 Devi stare tranquilla, tutto si sistemerá, ok? 》 Mi rassicura con tono dolce, lei è come una sorella per me. 《 Grazie Mechi 》 《 Senti ho un'idea! Per toglierci questa tristezza che ne dici di andare ad una bella festa movimentata? 》 《 Va bene! Ci vediamo stasera? 》non esito. 《 Tranquilla ti vengo a prendere io, alle 20:40 sono lì. 》mi risponde. Sono le 20:00. Mi sono fatta la doccia. Passo ai vestiti. Prendo un vestitino nero non troppo attillato e lo abbino ad un cinturino argentato. Calzo dei tacchi 10 dello stesso colore del cinturino e mi faccio uno chignon alto un po' spettinato. Alle 20:40 sento bussare. Vado ad aprire e mi ritrovo Mechi, Lodo, Cande e Thomas davanti alla porta. 《 Che schianto! Li stenderai tutti! 》mi dice Mechi. 《 Dai che dici! Andiamo dai... 》dico imbarazzata. Come sono cambiata! Prima non me ne fregava di nessuno, invece ora? Prendo la borsa e usciamo. Entriamo nella FIAT 500 bianca di Thomas. Arrivati alla discoteca "Roxy" (la mia preferita), paghiamo ed entriamo. 《 Vieni! Andiamo a ballare! 》mi incita Lodo. 《 Ragazzi prendo prima qualcosa da bere... 》dico io 《 Va bene, ma mi raccomando non esagerare! 》mi dice Cande puntandomi il dito. 《 Certo mamma 》rispondo ridendo. 《 Noi ti aspettiamo ai tavoli, ciao! 》mi avverte la mia migliore amica. 《 Ciao! 》 Mi dirigo verso il bar. 《 Tequila per favore. 》chiedo al barista. 《 Arriva subito! 》. 《 È un po' forte no? 》 Mi giro e incontro gli occhi nocciola di un bellissimo ragazzo. 《 A lei. 》mi porge il drink il barista. 《 Aspetti, offro io... 》paga il ragazzo 《 Grazie 》 《 Di niente! Io sono Damien, e tu? 》mi chiede porgendomi la mano. 《 Martina, ma puoi chiamarmi anche Tini. 》dico afferrandola. 《 Ok Tini. Ti va di ballare? 》, sensa esitare dico 《 Si! 》.《 Dai, andiamo 》 Mi alzo e vado nella pista da ballo accompagnata da Damien. Per tutto il tempo abbiamo ballato, perché parlare non si può, il volume della musica è troppo alto. Mi volto e vedo... oddio no! È Jorge e sta ballando con una ragazza. È un po' provocante, e mi sta dando sui nervi! Sono tesa. 《 Tutto apposto?! 》mi chiede lui vedendomi rigida. 《 Si, io sono stanca vado a casa. 》dico giustificandomi. 《 Ma è presto! 》 Mica tanto sono le 2:00 《 Va be, vado. 》aggiungo io. 《 Ti accompagno. 》mi dice. 《 ok. 》 Jorge mi ha visto, lo so, e credo che gli dia fastidio la mia compagnia, così cambio idea. 《 Ma dai! Non voglio rovinarti la festa, restiamo ancora... 》dico. 《 Ma non eri stanca?! 》domanda confuso. 《 Si, ma l'ambiente e la musica mi hanno risvegliata... 》dico io essendo il più convincente possibile. 《 Come vuoi. 》 Torniamo a ballare. Con passi svelti cerco di avvicinarmi a Jorge e alla sua amichetta. 《 Ti sai muovere bene, lo sai? 》 dico a Damien. 《 Faccio del mio meglio. 》risponde. Jorge mi sta guardando ed è sempre più rosso. Lo so che quello che sto facendo è sbagliato ma... lo faccio e basta! 《 Però dovremmo stare più vicini. 》 aggiungo io. Mi avvicino a lui, facendo combaciare i nostri petti. Decido di avvicinarmi per baciarlo, chiudo gli occhi ma quando li riapro non vedo Damien. Dov'è?! Abbasso lo sguardo e lo vedo sanguinante. Jorge gli ha appena sferrato un pugno in pieno viso. 《 Oddio, ma stai bene. 》 Mi rivolgo alla povera vittima. Mi giro verso Jorge, no adesso non la passa liscia... 《 Ma si può sapere cosa ti prende?! 》mi rivolgo a lui. Non risponde. Mi innervosisco e gli afferro il colletto della giacca.《 Guardami quando ti parlo! 》 Non mi arriva nessuna risposta. Si gira e se ne va. Sono fuori di me, ho perso il controllo! Vado al bar e prendo una tequila. Dopo un minuto ne chiedo un'altra e poi un'altra ancora, fino a perderne il conto. Mi alzo e vedo che il mondo gira tutto. Non mi sento bene così decido di uscire. Intanto... 《 Sono preoccupata, ma Tini dov'è? 》chiede Lodo. 《 Ora la chiamo... niente non risponde. 》prova Mechi. 《 Io la vado a cercare. 》aggiunge la ragazza dai capelli rossi (Cande) 《 Aspetta Cande! 》richiama Thomas 《 Cosa?! 》risponde confusa. 《 C'è Jorge. Ragazze, ho il presentimento che c'entra qualcosa. 》

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Capitolo 9
*** Sei importante... ***


《 C'è Jorge. Ragazze, ho il presentimento che c'entra qualcosa... 》 《 Ora gli spacco la faccia! 》dice Mechi arrabbiata nera. 《 Ma no Mechi, non abbiamo la certezza che sia stato lui. 》la trattiene Lodo. 《 Infatti Mercedes, aspetta! 》parla Cande. 《 No ragazzi, non posso più... 》sbotta Mechi. Mechi si avvicina a Jorge e alla sua 'amica' 《 Sentimi un po' Jorge. 》 《 Si? 》 《 Hai per caso visto Martina? 》domanda Mercedes 《 No, perché? 》Risponde lui domandando. 《 Perché l'avevamo lasciata al bar e ora non c'è più. Non ne sai niente tu vero? 》chiede sospettosa Mechi. 《 No, non l'ho per niente vista... 》nega nuovamente Jorge. 《 Se la vedi avvertici. 》 《 Va bene, anzi la vado a cercare io. 》si propone il ragazzo. 《 Ok! 》 Mi gira la testa, non so dove sto andando, ma sento il volume della musica farsi sempre più basso. 《 Eccoti! 》 Sento una voce, a quel punto svengo. LA MATTINA DOPO... Apro gli occhi. Mi fa malissimo la testa, così mi siedo sul letto. Ma dove sono?! Giro la testa e vedo Jorge che dorme. Oddio non ditemi che abbiamo dormito insieme, vero?! Mi accorgo che indosso una maglietta enorme grigia. È di Jorge! Quindi significa che... oddio, non ci voglio pensare! Jorge apre gli occhi. 《 Già sveglia? 》chiede assonnato. Io non rispondo. Mi alzo e corro fuori dalla stanza con i miei vestiti in mano. Mi vesto. Lo so che dovrò andare in giro con un vestitino e delle scarpe vertiginose di mattina, ma non ho altro da mettere. Jorge mi segue. 《 Hey Martina, ma dove vai?! 》 《 Sicuramente via da te! 》rispondo con tono freddo. 《 Scusa per ieri... 》 Mi giro e gli tiro uno schiaffo in faccia. Se lo meritava, già ieri sera. 《 Come cavolo ti è saltato in mente di aggredire Damien! 》lo rimprovero io. 《 Damien, Damien... Non mi dice niente... 》, 《 Il ragazzo con cui Ballavo ieri! 》. Dopo qualche secondo risponde 《 Aaaaah, quello! Beh, ne avevo voglia. 》 Scuoto la testa. Senza dire niente esco e mi dirigo verso casa mia. Dio i miei che quarto grado mi faranno! Torno a casa. Ormai sono le 9:30. 《 Ciao sono solo venuta a cambiarmi e poi devo andare subito a scuola... 》saluto io. Mi cambio: metto un paio di jeans classici con alcuni piccoli strappi qua e là, una maglietta rosa con una scritta nera e un paio di scarpe da ginnastica nere. Esco e mi precipito correndo in classe. Busso alla porta della mia aula. TOCK! TOCK! 《 Buongiorno, mi scusi per il ritardo. 》 《 Giustificherai il ritardo domani, si vada a sedere. 》dice il Professor Rodriguez. Mi siedo vicino a Jorge, come sempre. Cande mi chiama da dietro. 《 Come mai in ritardo? 》 《 Un casino! Dopo ti spiego... 》le rispondo io. 《 Faremo delle coppie per i lavori di letteratura sul Rinascimento. Formerete una coppia con il vostro compagno di banco! Va bene? 》dice il professore. Mi si gela il sangue. 《 Per me benissimo! 》afferma saltando dalla sedia Maxi. Mi alzo dalla sedia. 《 Prof. io non sono d'accordo... 》 《 Perché Martina? Non vai d'accordo con Jorge? 》 Jorge si alza immediatamente e controbatte. 《 No professore... è che Martina non è di buon umore stamattina! 》 Mi alzo ed esco dall'aula trascinando Jorge. 《 Ci scusi professore. 》mi scuso. 《 Prego Martina... fate presto! 》parla il prof. Il professore di italiano è il migliore di tutti! Esco dall'aula portando Jorge nello stanzino della manutenzione e lo sbatto contro la parete. 《 Hey! Stai calma! 》mi dice lui mettendosi a posto la giacca. 《 Cosaaa! Tu mi chiedi di stare calma! Jorge smettila di fare finta di niente, come se nulla fosse successo. 》lo rimprovero. 《 Basta... 》dice lui. 《 Finalmente ci capiamo... 》 Dico lasciandolo. 《 No basta! Basta con questa situazione, io non riesco a starti lontano, non posso! 》aggiunge Jorge.

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Capitolo 10
*** Dovremmo parlare... ***


《 No basta! Basta con questa situazione, io non riesco a starti lontano, non posso! Visto che non posso starti vicino da amico, ho ricorso a maniere più forti... 》aggiunge Jorge. Non ci posso credere... Veramente Jorge stava facendo questo? Per me? Decido di rispondere. 《 Perché? Spiegamelo. 》 《 Perché io ti amo, Martina. A me di Stephie non me ne frega niente! 》la risposta è immediata. Io non so che dire. Mi avvicino a lui e lo abbraccio. Non so perché, ma mi metto a piangere. Come ho potuto non capirlo. 《 Scusa Jorge, scusa... 》 Sciolgo l'abbraccio e lo guardo. È triste, e la causa sono io. 《 Non preoccuparti, passerà... 》 《 Ora andiamo in classe, però. 》cambiò discorso io. 《 Certo. 》afferma lui. Ci dirigiamo verso l'aula. 《 Ci scusi professore. 》dico a Rodriguez. 《 Accomodatevi pure. 》 Ci sediamo ai nostri banchi e riprendiamo la lezione. Successivamente usciamo al suono della campanella. Percorro il corridoio quando sento urlare il mio nome: 《 TINIII! 》 Mi giro per vedere chi mi sta chiamando e vedo Mechi che corre verso di me. 《 Tini ascoltami! 》 Riprende fiato e inizia a parlare. 《 Tini! Xabiani mi ha detto se voglio uscire con lui! 》 《 Non ci posso credere! Che belloooo! 》dico io saltando. 《 Si, quindi ho pensato di fare un'uscita a 8! 》aggiunge lei. 《 Wow! Chi sono i fortunati?! 》chiedo io sinceramente incuriosita. 《 Maxi e Alba, Io e Xabiani, Lodo e Thomas e... 》 《 E... 》continuo io. 《 Tu e... Jorge! Che ne dici?! 》 《 No Mechi! Io e Jorge non stiamo insieme! Lo capisci?! 》 Urlo. Tutti si girano. Che vergogna!! 《 Dai Tini, fallo per me! 》 Fa gli occhioni dolci. 《 Per te farei tutto, ma non posso obbligarlo a venire! 》dico io. 《 Obbligare chi? 》 Mi volto e vedo Jorge... Avrà sentito tutto?! 《 Tini ha paura di invitarti ad uscire... ecco l'ho detto... 》 Io mi giro verso la mia amica e la fulmino con lo sguardo. Stai zitta! Mi giro di nuovo verso Jorge. 《 Sta scherzando, lasciala perdere... 》《 Aaaah! Si... 》dice lui facendo finta di non capire, ma secondo me ha capito tutto! 《 No, è tutto vero! Senti Jorge, ho organizzato un'uscita a 8, dove ci saranno le coppie, inclusi voi due! 》 《 Sì, che però non siamo una coppia!! Vero Mechi?! 》parlo nervosa io. 《 Certo amica, certo... 》risponde Mechi guardando per terra. 《 Per me va benissimo, se volete che vengo... 》dice Jorge. 《 Perfetto! Alle 20:00 vi vengo a prendere! Ciaooo! 》ci saluta Mechi e si avvia verso l'uscita. Mercedes Lambre, quando ti trovo ti ammazzo. 《 Perché avevi paura a dirmelo? 》mi chiede. Sono imbarazzata, e ora cosa gli dico?! 《 Ooooh come si è fatto tardi! Devo andare ciao! 》 Corro letteralmente via da quel posto. 《 Tini! Aspetta... 》 Arrivo a casa. Entro nella mia stanza e appoggio la borsa sulla sedia. TOCK! TOCK! 《 Chi è? 》 《 Sono tuo padre, Martina! Apri che dobbiamo parlare! 》 Vado ad aprire e mi ritrovo davanti mio padre. 《 Vieni! 》lo invito ad entrare. 《 Parliamo! 》grida. 《 Ti ascolto. 》 Ci sediamo sul letto ed inizia a parlare. 《 Martina, ti stai comportando male devi... 》 《 Basta papà! Sempre le stesse cose... Non ti preoccupare, ti voglio bene. 》lo interrompo. Decido di liquidarlo subito. Gli do un bacio sulla guancia ed esce dalla mia stanza. Accendo il telefono e vedo un messaggio su whatsapp: "Ciao Tini sono Jorge come stai?" Ma come fa ad avere il mio numero?! "Ciao! Come hai il mio numero?" "Me lo ha dato Mechi, ti dispiace?" "Nooo! Che hai capito, anzi..." "Bene. Tini, tu sai che dovremmo parlare..." A quel messaggio non rispondo più, non posso e... Non voglio. Sono le 18:00, così decido di farmi una doccia e passare ai vestiti. Mi metto un vestitino leggero azzurro con dei ricami sulla gonna. Indosso un nastrino bianco legato sui capelli che va a formare una coda morbida. Calzo delle scarpe col tacco abbastanza alte e bianche. Verso le 19:45 sento suonare il campanello. Oddio sarà lui! Apro la porta...

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Capitolo 11
*** Uscita a coppie ***


Verso le 19:45 sento suonare il campanello. Oddio sarà lui! Apro la porta... 《 Ciao Tini come stai? 》 《 Bene... 》 Dico imbarazzata. 《 Andiamo? 》domanda lui. 《 Si prendo la borsa ed andiamo... 》 Jorge è semplicemente bellissimo! Indossa un paio di pantaloni grigi in jeans e una giacca di pelle nera. Saliamo in macchina, lui ovviamente è alla guida. Lo fisso per qualche minuto. 《 Ho qualcosa che non va? 》mi chiede un po' preoccupato... Se ne sarà accorto?! E ora?! 《 NoNo, anzi il contrario, sei stupendo! 》dico io. 《 Grazie, neanche tu sei da meno. 》Arrossisco visibilmente. Arrivati lì, vedo Jorge scendere dall'auto, ma io lo blocco. 《 Aspetta! 》 Jorge rientra in macchina. 《 Non ti senti bene perché sei vuoi... 》 Non lo faccio finire. Prendo il suo viso tra le mani e lo bacio dolcemente. È una sensazione unica! Quando ci stacchiamo, rimaniamo ognuno contro la fronte dell'altro. 《 Wow! 》dice lui. 《 Oddio scusa. Meglio andare... 》dico alquanto imbarazzata. 《 No Tini... Non ti devi scusare. Io provo i tuoi stessi sentimenti... 》 《 Jorge, tu lo sai cosa provavo per te e... 》parlo io. 《 Non avere paura. Io non ti farei mai del male 》. 《 Vuoi provarci? 》domando io non tanto sicura. 《 No. 》risponde fermamente. 《 Ah... 》. Mi vede rattristirmi sempre di più e decide di parlare. 《 Hey, cos'hai capito? Non è che non voglio stare con te, è che non vorrei affrettare le cose, tutto qui... Quando sarai più sicura ne riparleremo 》conclude lui. Scendiamo dall'auto e ci rechiamo dentro il locale. È bellissimo! 《 Siamo qui! 》Ci raggiunge la voce di Mechi e ci avviciniamo. 《 Di cosa parlavate? 》domando io. 《 Volevamo fare un gioco, vi va? 》ci chiede Alba. 《 Certo! 》rispondo io. 《 Di che gioco si tratta? 》chiede Jorge. 《 Obbligo o verità 》risponde Lodo. 《 Va bene, chi inizia? 》chiede Thomas. 《 Io! 》dice Mechi. Iniziamo a giocare. Questo mi mette paura... 《 Mmmh... vediamo un po'... Xabiani! 》 《 Verità. 》risponde lui convinto. 《 Mi ami? 》chiede la biondina. 《 Sempre, amore 》risponde Xabi avvicinandosi a lei e dandole un bacio. Che Carini che sono! Come mi piacerebbe anche a me... basta Tini! Basta!. Tanto ha detto Jorge che è questione di tempo, no?! Qualcuno mi distoglie dai pensieri. 《 Tini?! 》mi richiama. 《 Si?! Cosa?! 》rispondo io confusa. 《 Obbligo o verità 》mi domanda Xabiani. 《 Verità 》. 《 Bene... Ti piace qualcuno tra noi? 》chiede. Oddio, ok Jorge lo sa, ma mi vergogno lo stesso a dirlo. Stupido gioco! 《 Beh... ecco... nessuno! 》Arrossisco. Jorge Mi guarda, ma credo abbia capito il mio imbarazzo. Arriva il cameriere con le ordinazioni. Quando mangiamo sento sempre lo sguardo soffocante di Jorge. Mi mette nervosismo. Quando usciamo mi riaccompagna Lodo a casa. 《 Tini?! 》mi richiama lei. 《 Cosa?! 》rispondo io alterata. 《 Oggi sei su un altro mondo. Cosa ti prende?! 》domanda. Gli racconto tutto l'accaduto in macchina. 《 Tini, secondo me Jorge ti ha visto un po' insicura sulla decisione di stare insieme, forse è per quello che vuole aspettare. 》dice lei sicura. Beh forse Lodo aveva ragione... LA MATTINA DOPO... Mi alzo e mi vesto. Indosso un paio di leggins neri e una maglietta non troppo larga bianca con una scritta nera in paillettes. Infine calzo delle scarpe da ginnastica bianche. Esco di casa e mi dirigo verso la scuola. Oggi Lodo non c'è perché ha la febbre. Arrivata a scuola vedo Jorge, ma lo evito. Non perché lo odio, ma perché ci sarebbe troppo imbarazzo tra di noi. Mi dirigo immediatamente verso l'aula di arte quando Stephie mi raggiunge. 《 Cosa vuoi? 》chiedo io alterata. 《 Devi stare lontana da Jorge, non te lo voglio più ripetere, è chiaro?! 》dice spingendomi. A quel punto non ci vedo più dalla rabbia e le salto letteralmente a dosso. La faccio cadere a terra e la riempo di schiaffi. Veramente, ha rotto le palle... 《 Cosa sta succedendo qua?! 》dice una voce abbastanza vicina a noi. Mi giro e vedo il preside. Oddio, ora sono veramente nei guai. 《 Signorine, tutte in presidenza. 》urla. Mi alzo sotto gli occhi di tutti, e soprattutto di Jorge, mentre Mechi sta ridendo come una pazza. Anche lei ce l'ha a morte con Stephie. Siamo ormai uscite dalla presidenza. Il preside mi ha sospeso per 2 giorni e ha lei non ha fatto niente perché dice che ho iniziato io la rissa. Mi viene incontro Diego. 《 Tini ti hanno sospeso? 》mi chiede lui preoccupato. 《 Si 》gli dico. 《 per 2 giorni, ma non ti preoccupare, è già successo... 》aggiungo io per tranquillizzarlo. Diego mi da un bacio sulla guancia e se ne va. Jorge vede tutto da lontano. Mi raggiunge. 《 Ciao. 》mi dice pensieroso. 《 Qualcosa non va? 》 chiedo io. 《 ti posso fare una domanda? 》《 Si 》rispondo io fermamente. Prende un respiro e inizia a parlare 《 tra te e Diego c'è qualcosa? 》mi domanda con una certa insicurezza. 《 NO! 》dico io urlando. 《 Va bene. 》 risponde lui un po' spaventato. 《 Perché me lo hai chiesto? 》domando io sorridendo. 《 Beh, vi vedo sempre insieme... 》risponde lui imbarazzato. 《 No Jorge, per me Diego è solo un amico... 》parlo io sempre ridendo. 《 Ma cos'è che ridi? 》mi domanda lui sorridendo. 《 No, niente... 》. Rispondo io. 《 Dai andiamo in classe, tanto sono sospesa da domani 》aggiungo. 《 Allora il preside ti ha sospeso? 》. 《 Si, dopo ti racconto... 》finisco io. Entriamo in classe e ci sediamo ai nostri banchi. 《 Bene ragazzi, oggi avremo un nuovo ragazzo tra di noi? 》afferma la professoressa Alonso. Anche lei è molto brava. 《 Chi è? 》chiede Lodo. 《 Ragazzi, ecco a voi Damien...》

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Capitolo 12
*** Un nuovo compagno ***


《 Ragazzi e ragazze vi presento Damien 》dice la nostra prof. di arte sorridendo. Jorge diventa rosso dalla rabbia e gioca nervosamente con la gomma. 《 Conosci qualcuno? 》chiede la prof rivolgendosi a Damien. Si guarda in giro. 《 Si! Martina 》risponde indicandomi. 《 Va bene, allora ti metterai vicino a lei per fare un po' di conoscenza. Jorge ti dispiace metterti in un altro banco? 》chiede la prof. 《 No 》risponde nervoso. Quando si alza, si scontra con Damien, ovviamente con intenzione. 《 Buongiorno Tini! 》dice sedendosi. 《 Ciao Damien... 》. Per tutta la lezione, Jorge non ha fatto altro che fulminarlo ogni volta che mi guardava. Finita la lezione usciamo tutti dall'aula. 《 Hey Tini! 》mi giro e incontro Alba. 《 Ciao Alba, dimmi... 》dico. 《 Conosci Damien? 》chiede camminando con me. 《 Si 》 rispondo. 《 Perché? 》aggiungo confusa. 《 Ho visto che a Jorge da fastidio. 》dice. 《 Perché? 》chiedo ancor più confusa. 《 Ma come Tini?! Stanno litigando, non li hai visti?! 》dice lei. Litigando?! 《 Come litigando?! Alba, perché non me lo hai detto prima? 》chiedo sgridandola. 《 Beh, pensavo lo sapessi... 》dice. Corro lungo il corridoio fino a che non li trovo. 《 Stalle lontano, hai capito o te lo devo rispiegare?! 》urla Jorge spingendolo fino a fargli poggiare la schiena contro la parete. 《 E chi me lo dice. Tu?! 》replica lui alterato. 《 Cos'è, vuoi sanguinare di nuovo?! 》parla Jorge. 《 BASTA! 》intervengo io. 《 Cosa fate?! 》aggiungo. 《 Jorge lascialo! 》dico rivolgendomi a lui. 《 E tu smettila! 》dico, questa volta però a Damien. Me ne vado delusa, delusa dal suo comportamento. Come poteva essere minacciato da Damien, se sapeva che io amavo solo lui! 《 Tini aspettami! 》urla Jorge da lontano, ma io non lo ascolto e proseguo per la mia strada...

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Capitolo 13
*** Mal d'amore... ***


IL GIORNO DOPO: ... arrivo a scuola. 《 Ciao Tini. 》mi giro e vedo Damien. Continuo a camminare. 《 Che ti prende? 》dice afferrandomi il braccio. Finalmente mi giro verso di lui ed inizio a parlare. 《 Niente, non sono di buon umore. 》gli accarezzo il braccio per non farlo preoccupare. Dopo me ne vado. Sto cercando Jorge. Finalmente lo trovo, sta parlando con una ragazza e questo mi turba abbastanza ( troppo!! ) . 《 Scusa, te lo rubo un attimo 》dico afferando il braccio di Jorge e guardando la persona con cui stava parlando. 《 Dobbiamo parlare 》dico. 《 Certo! 》risponde. Inizia lui. 《 Vedi Tini, mi dispiace per Damien. Ci parlerò io. 》. 《 No! Jorge tu non farai niente, capito?! 》dico alterata. 《 Cos'è? Ora la colpa è mia?! 》mi sgrida lui. 《 CERTO! Finalmente ci sei arrivato... 》. 《 Quindi ti piace? 》mi domanda lui arrabbiato. 《 No ma... cosa c'entra questo? 》chiedo. Mi sta facendo innervosire, e non poco... 《 ... 》non risponde e se ne va nero! Aaaah! Ora è lui quello arrabbiato. Non doveva comportarsi così, lo sa che amo esclusivamente lui, come potrebbe dubitarne?! Me ne vado anche io alterata fin troppo e mi dirigo verso casa mia. Mi chiama Mechi: "Ciao!" Dice lei. "Ciao Mechi..." "qualcosa non va?" Chiede preoccupata. "Tutto non va, tutto!" Rispondo. "Tini, comunque ti ho chiamato per chiederti se ti andava di fare un giretto con me, Lodo e Cande." Dice. "Non mi va, scusa Mechi." Riattacco. Non avevo voglia di uscire. Non riuscivo a smettere di pensare a Jorge. Dopo circa mezz'ora bussano alla porta: TOCK! TOCK! . 《 Avanti! 》dico. 《 Ciao amica! 》entra dalla porta Mechi. 《 Ma... 》parlo io stupita. Successivamente entra Cande, seguita da Lodo. 《 Buongiornooo 》dice la brunetta sorridendo. 《 Cosa ci fate qui? 》chiedo. 《 Non ti potevamo lasciare così! 》dice Candelaria. 《 Tini, noi saremo sempre qui a sostenerti e a risolvere ogni tuo problema, per questo siamo amiche, no? 》parla sorridendo Mercedes. Quanto le adoro! Per me ci saranno sempre! Grazie a loro la mia vita è piena di colori. Basterebbe il rosso per l'amore e la mia vita sarebbe perfetta... basta, Martina! BASTA!. La mia amica mi distoglie dai miei pensieri. 《 Tini?! 》urla Mechi. 《 Eh?! 》rispondo confusa. 《 Tini basta pensare a lui! 》mi rimprovera. 《 Non posso... 》dico rassegnata. 《 Sì che puoi! Ragazze, sentite... che ne dite di fare un bel pijama party? 》dice entusiasmata. 《 Penso non sia giornata... 》parlo sottovoce io. 《 Basta fare la noiosa, Martina! Ci divertiremo! 》urla Lodo. 《 ... va bene! 》dico non tanto convinta. ... per tutta la notte abbiamo parlato di moda, trucchi, musica... tutto ciò di cui parlano le ragazze della nostra età. Loro erano ormai convinte che io non pensassi a Jorge, ma sono brava a nascondere l'evidenza. Sono le 3, le ragazze stanno ormai dormendo, ma io non riesco a dormire. Vari pensieri mi tormentano: ' ma se ora Jorge si trova una ragazza, lo sopporterei? E se fosse Stephie? ( oddio, a questo non ci voglio proprio pensare ) ... '. Decido di accendere il telefono e vado su whatsapp. Non posso evitare di vedere il profilo di Jorge. Noto che ha cambiato stato: " È brutto amare una persona che non crede in te... " . I puntini lasciano a pensare. Oddio, io gli avevo provocato questo?! Gli avevo fatto talmente male?! Decido di spegnere il telefono, ma prima mi soffermo a vedere la foto. Esco e noto: " Jorge sta scrivendo... " NOTA AUTORE: Ciao lettori! Grazie mille per le tante visite. Grazie! È la mia prima storia, e sono felice che vi piaccia. Comunque... secondo voi cosa scriverà Jorge a Tini? Al prossimo capitolo! 💗

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Capitolo 14
*** Imbarazzo... ***


Leggo il suo "sta scrivendo...", successivamente "online", infine "ultimo accesso alle 03:04". Ha avuto paura a scrivermi? Mi addormento pensando a lui, come ho fatto per tutto il resto del giorno. Al mio risveglio sono le... 08:30! 《 Mechi alzati! È tardi! 》dico a lei. 《 Mhh... va bene 》risponde assonnata. Ci vestiamo velocemente e ci dirigiamo immediatamente verso la scuola. Alla prima ora abbiamo motoria. Entriamo in palestra: 《 ci scusi prof. ! 》urlo facendo girare tutti verso di me, incluso lui. Alba, Maxi e Diego ci vengono incontro. Invece Damien viene da me. 《 Ciao Tini! 》dice. 《 Ciao... 》. 《 Un giorno di questi... vorresti uscire con me? 》mi chiede. Vedo Jorge, sta sentendo tutto!! 《 Vedremo... 》rispondo. Arriva Jorge. 《 Ciao! Martina possiamo parlare un minuto? 》mi chiede. 《 Si... 》rispondo. Damien si allontana da noi e decido di iniziare io a parlare. 《 Jorge, se devi parlare di noi due perdi solo tempo... 》, 《 Nono, volevo solo chiederti se ci mettevamo d'accordo per il lavoro di letteratura 》dice immediatamente. 《 Per me va benissimo sempre. 》parlo io. 《 ok, ciao... 》mi saluta. Sento un buco allo stomaco. Ormai si è allontanato. Non posso vivere senza di lui, seriamente... 《 Hey Tini! 》dice Mechi dallo spogliatoio. 《 Vieni... 》. Senza farmi vedere, mi dirigo da Mercedes che mi trascina dentro. 《 Raccontaci tutto! 》dice Cande. 《 Nei minimi dettagli. 》continua Lodo. 《 Ma cosa?! 》domando io confusa. 《 Quello che vi siete detti tu e Jorge?! 》urla Mechi. 《 Zitta! Non urlare! 》dico io. Inizio a parlare: 《 mi ha chiesto solo quando avremmo fatto la ricerca di letteratura e basta... 》. 《 Tini, ma questa era solo una scusa per parlarti. 》dice Cande. 《 Concordo!! 》replica Lodo. 《 Voi siete tutte matte! 》dico. Esco dallo spogliatoio e vado in bagno. Per andarci bisogna passare davanti allo spogliatoio maschile. Cammino e... cosa vedo?!

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Capitolo 15
*** Tradimento... ***


Passo davanti allo spogliatoio quando vedo Stephie abbracciata a Jorge che si stanno baciando. Il mio cuore va in frantumi. Lui mi aveva detto che amava me, come poteva farmi questo?! Come?!. Senza dire niente me ne vado piangendo. Mi cambio e mi dirigo verso l'uscita. Possono fare tutto quello che vogliono, sospendermi, rimandarmi... In questa momento non me ne interessa niente. IL GIORNO DOPO: Per tutta la notte ho pensato a quella visione, di Jorge e Stephie. Ho il cervello offuscato. Mi dirigo verso la scuola. 《 Ciao 》mi viene incontro Jorge. 《 dovremmo metterci d'accordo per... 》, non lo faccio finire che gli tiro una sberla forte sulla guancia. 《 Come hai potuto farmi questo?! 》urlo. 《 Cosa dici?! 》risponde confuso e arrabbiato. 《 Vaffanculo! 》grido con le lacrime agl'occhi, per poi andarmene. Sono alla ricerca di Stephie, quando la trovo. Jorge mi sta seguendo, lo sento... Quando la trovo sta chiacchierando con una sua amica, per lo più seguace. Scosto la sua "amica" da lei, e le salto letteralmente addosso. Io non sono una di quelle che si rinchiude dentro la stanza, in un angolino a piangere. Mi sfogo con chi mi ha fatto del male a suon di sberle. Penserete che sono violenta, ma chi ti fa del male deve pagarla, sempre. Iniziamo a litigare selvaggiamente, quando è proprio lo stesso Jorge che ci separa. 《 CHE FATE?! 》ci rimprovera gridando. 《 Non toccarmi! 》dico togliendo il mio braccio dalla sua mano. 《 È stata lei ad iniziare Jorge! 》strilla lei facendo la vittima. 《 Martina è vero?! 》dice Jorge rivolgendosi a me. Non dico niente e me ne vado. Torno a casa. Mi arriva una, due, tre... chiamate di Jorge, ma non rispondo. IL GIORNO DOPO: Siamo in classe, come sempre vicino a Jorge. 《 Buongiorno ragazzi! 》dice il Professor Rodriguez. 《 Avete già iniziato con i lavori di letteratura? Avete solo due giorni per presentarli... 》. Mi alzo: 《 Potrei cambiare il mio compagno? 》dico. 《 No! Le coppie sono già state fatte... 》mi rimprovera il professore. Jorge ride. Mi risiedo delusa. Finita la lezione, mi dirigo verso gli armadietti. 《 Ciao Tini! 》mi saluta Damien. 《 Ciao Damien, proprio te cercavo... 》dico guardandolo negli occhi. 《 Ho fatto qualcosa di male? 》chiede preoccupato. 《 Dimmi la verità. Io... ti piaccio? 》gli domando. Diventa rigido e sbianca. 《 Perché me lo chiedi?... 》,《 Sai che non si risponde ad una domanda con un'altra? 》continuo: 《 Allora perché litigavi con Jorge? 》gli chiedo. Diventa sempre più rigido fino a che suona la campanella. DRIIIN! DRIIIIIN! 《 Salvato dalla campanella 》dico sorridendo. 《 Andiamo! 》. .... Finita la lezione della professoressa Benitez, sempre più noiosa, mi reco fuori dalla scuola con Maxi, Alba e Lodo. 《 Qualcosa non va?! 》mi chiede Alba. 《 Niente non va, come sempre... 》rispondo alterata. 《 Andiamo amore? 》chiede Maxi ad Alba. 《 Certo! 》risponde quest'ultima. 《 Tini?! 》mi dice Lodo facendomi voltare verso di lei. Inclina la testa come per dire " A me non la racconti giusta ". 《 Perché mi guardi così? 》gli chiedo. 《 Lo sai il perché... cosa è successo? 》dice comprensiva come sempre. Le lacrime iniziano a scorrere sulle mie guance. 《 È che ho visto Jorge... baciarsi... con Stephie!! 》dico buttandomi tra le sue braccia. Lei mi abbraccia. 《 Tini, non devi fare così, anche perché sai che dovrai fare quel lavoro con lui, vero? 》ha ragione, me ne ero totalmente dimenticata. Ho tentato di chiedere al professore di cambiare compagno, ma non ha approvato. Mando un messaggio a Jorge, perché non voglio vederlo: " Il lavoro lo faccio io, poi te lo passo... " , la risposta è immediata: " NO! Il lavoro lo facciamo insieme, come ha detto il prof, punto! ". " Con te non faccio niente! " rispondo. " Beh, mi dispiace tanto ma ti dovrai adeguare! " mi rimprovera. Arriva un altro messaggio: " Alle 3 a casa mia. " NOOOO dovrò pure andare a casa sua! Prevedo una giornata molto frustrante...

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Capitolo 16
*** Cerca di capirmi... ***


...Sono le 14:50 e decido di uscire per andare a casa di Jorge. Dopo aver percorso varie vie, visto che io e Jorge non abitiamo molto lontani, arrivo finalmente a casa sua. È una villetta modesta con un piccolo balcone e un grande giardino. Suono il campanello: senza chiedere "Chi è?" dice impulsivamente "Entra!". Spalanco il cancello e salgo i tre gradini che portano alla porta di casa, che si trova sul balconcino. Si apre la porta e appare Jorge in tutta la sua bellezza... è magnifico, è così, così... sono senza parole e... basta! Devo smetterla!. 《 Cos'è, vuoi rimanere lì ancora per molto?! 》dice. Entro immediatamente e mi porta in camera sua. Ha le pareti verdi e un grande letto al centro. 《 Siediti pure lì 》dice indicando la sedia davanti alla scrivania bianca. Inizia a parlare: 《 avevo pensato di fare delle schede che... 》. Continua a parlare, ma non lo ascolto. Fisso ad intervalli lui e il pavimento, il pavimento e lui... 《 Mi stai ascoltando? 》chiede. Non rispondo. 《 Martina mi ascolti? 》domanda nuovamente. 《 Eh? Sì! 》dico alzando la testa. 《 Qualcosa non va? 》chiede preoccupato. 《 Io... devo andare in bagno... 》dico mentendo. 《 Sì, esci dalla stanza, in fondo a destra. 》mi spiega. 《 ok... 》rispondo sottovoce. Vado nel bagno. Passano venti minuti e sento bussare. TOCK! TOCK! Non rispondo. 《 Martina stai bene?! 》chiede preoccupato. 《 Martina?! Mi sto preoccupando! 》continua. Non gli rispondo nuovamente. Così entra di sopravvento e mi trova accasciata al suolo che piango. 《 Cosa è successo? 》chiede molto preoccupato. 《 Alzati, vieni... 》dice con tono premuroso. Mi alza delicatamente e mi porta nella sua stanza. Ci sediamo sul letto:《 Perché piangi? 》mi domanda. Singhiozzando rispondo: 《 Per te. 》. A quella risposta diventa rigido. 《 Siamo qui per fare i compiti... 》dice alzandosi in piedi. 《 Jorge! Smettila di fare come se niente fosse successo! Lo sai che ti ho visto!! 》sbotto io. 《 Martina ti posso solo dire che non è colpa mia... 》dice a bassa voce. 《 Jorge è tutta colpa tua! Come hai potuto baciare lei, mentre dicevi di amare me?!! Io ci sono stata male e attualmente ci sto male. In questo momento sei la causa di tutti i miei dolori... 》dico sighiozzando. 《 Martina mi dispiace... 》dice triste. Sa solo dire mi dispiace, e basta! 《 Sai solo dire che ti dispiace, dammi almeno un minimo motivo per perdonarti! 》dico. Non risponde. 《 Questo dice tutto... 》. Mi alzo e me ne vado piangendo. Se mi darebbe una giusta motivazione lo perdonerei, ma così non posso proprio, e non voglio! Torno a casa. Non mi ha chiamato, non mi ha mandato messaggi, ... niente, nemmeno per spiegarmi... È tardi, sono le 2 di notte. Non riesco a dormire, penso solo a lui. Ormai domina la mia testa. Decido di uscire senza fare troppo rumore. Vado in spiaggia e sulla riva vedo una persona seduta...

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Capitolo 17
*** Ti dico la verità ***


Vado in spiaggia e sulla riva vedo una persona seduta. Decido di avvicinarmi. Mi siedo anche io sulla riva togliendomi le scarpe. Le onde creano un'armonia dolcissima. Giro il viso e vedo... Jorge. Si gira verso di me dicendomi tranquillamente: 《 Cosa ci fai qui? 》. Continua a guardare l'orizzonte, mentre il vento gli scompiglia i Capelli. 《 Volevo fare un giro. Perché sei qui? 》domando guardandolo. 《 Vengo sempre qui, a pensare. Solitamente quando sono triste... 》. Quelle parole sono coltellate per me. 《 Per me? 》chiedo sottovoce, già consapevole. Non risponde. 《 Tini, io ti devo confessare una cosa, perché odio vederti soffrire 》dice sempre con tono calmo. Questa volta si gira verso di me. 《 Vedi Martina, io non posso e mai potrò stare con te, anche se io ti amo... 》. Non ha senso. 《 Non capisco... se ami una persona, vuoi stare con questa, o sbaglio? 》dico. 《 Infatti io ho detto che non posso, non che non voglio. 》parla lui girandosi nuovamente a guardare il mare. 《 Il motivo? 》chiedo abbastanza nervosa, ma internamente, non voglio si agiti, perché voglio sapere... 《 È un po' complicato... 》dice. 《 Ti prego Jorge! Dimmelo! Ho il diritto di saperlo... 》dico un po' alzando la voce. 《 Okay, però promettimi che non ti arrabbi. 》dice teso. 《 Certo... 》mi calmo. 《 Io sono costretto a stare con Stephie. Dalla mia famiglia. 》dice. Coooooome? Perché?! 《 Perché? 》chiedo scioccata. 《 Ti racconto una storia, un pezzo del mio passato: Ero in 3^ media, quando i miei genitori sono rimasti al verde. Mia madre ogni giorno tornava preoccupata dal lavoro e mio padre la tradiva. Quando mia mamma lo scoprì decise di lasciarlo e se ne andò. Rimasi con mio padre, che conobbe la mamma di Stephie, Angela. Quest'ultima è una persona rancorosa, come Stephie dopo tutto... Angela si comportava malissimo con mio padre, ma a lui interessavano solo i suoi soldi, quindi non se ne fregava se lo maltrattava. Andammo a vivere a casa di Stephie, e la conobbi. Non l'ho mai sopportata, è sempre stata la solita bambina capricciosa. La odiavo, insomma... Stephie un giorno andò da sua madre, a protestare e lamentarsi che io non le davo retta, che non volevo essere il suo ragazzo. Così Angela decise di condividere i suoi beni con mio padre e me solo se io mi sarei messo con Stephie. Fui costretto, e da quel giorno sono sempre stato infelice. Le mie giornate sono buie... Solo grazie ai miei amici, a te, alla mia famiglia... riesco ad andare avanti. Dietro al sorriso nascondo un duro passato. Martina, tu mi piaci da quando ti ho vista. Da quel bellissimo giorno in cui entrasti in classe con la tua timidezza. Io ti ho sempre amata, sempre... 》conclude. Oddio, tutto ora aveva una logica. Lo capivo, perfettamente... 《 Jorge... 》dico appoggiando la mia mano destra sulla sua spalla per confortarlo. 《 Ti prego Tini, perdonami... 》dice. 《 Stai tranquillo, io ti capisco... 》parlo io prendendogli il viso. 《 Grazie... 》dice abbracciandomi. Quanto mi è mancato! I suoi abbracci sono come ossigeno per me, senza morirei. Sciolgo l'abbraccio, anche se resterei mille anni avvinghiata a lui. 《 Però promettimi che farai quello che senti. 》dico. 《 Te lo prometto Tini, te lo prometto... 》

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Capitolo 18
*** Ti odio Stephie ***


Sono passati due giorni da quando Jorge Mi ha parlato del suo duro passato. L'ho saputo capire, anche se non ho mai vissuto una cosa del genere, ma so quanto sia difficile sopportare un divorzio. Sono a scuola con la mia migliore amica Mechi: 《 Tini? 》. 《 Si... 》rispondo aprendo l'armadietto. 《 Ti vedo un po' pensierosa in questi giorni, soprattutto dall'altro ieri. Qualcosa non va? 》chiede a me preoccupata. 《 No Mechi, non ti preoccupare, è solo una settimana no. 》rispondo per tranquillizzarla. 《 Va bene Tini, ma sai che per qualunque problema puoi contare su di me. 》dice rassicurandomi. Non voglio dirgli quello che mi ha raccontato Jorge, non perché non mi fidi di lei, è che non voglio tradire la fiducia del mio futuro ragazzo. No basta Tini! Lui deve stare con Stephie, punto e basta! ... però io lo amo!. A distrarmi dai pensieri è proprio Jorge: 《 Ciao Tini! 》dice facendomi voltare verso di lui. 《 Ciao Jorge. 》lo saluto. 《 Hai paura?! 》chiede teso. 《 Perché? 》domando confusa. 《 Tini, come perché?! Il lavoro di letteratura! 》dice. Oddio! È vero! Con tutto quello che è successo me ne sono totalmente dimenticata! E ora? ... Che strano? Perché mi interessa così tanto il mio reddito scolastico? Prima non me ne fregava niente! Boh... 《 E ora cosa facciamo?! 》dico. 《 Non lo so. Poi vedremo... Ora entriamo in classe, vieni... 》parla lui avvolgendomi il suo braccio intorno al mio collo. 《 COSA STAI FACENDO JORGE?!?! 》urla Stephie che si posiziona davanti a noi con le braccia conserte. Mi viene voglia di saltarle addosso, come è già successo... due volte! Come sono cattiva certe volte! 《 Stavamo solo parlando, tranquillizzati Stephie... 》dice Jorge togliendomi il braccio dalle spalle. 《 Si, certo parlando... Jorge, tu non devi vedere altre ragazze esclusa io, ok? 》dice la stronza, oops Stephie... ( qui il narratore è un po' cattivo hahahaha ). 《 Quando sono stato con altre ragazze?! 》chiede Jorge scaldandosi. Povero il mio amore!《 Tempo fa in discoteca. Cos'è Jorge sei sorpreso?! Certo che ero lì quel giorno! Quando ballavi con una ragazza che non ero io, quando hai litigato con questa qui. Io c'ero... 》dice intervallando lo sguardo tra me e lui. 《 Scusa Stephie... 》dice Jorge chinando lo sguardo. Come lo sta trattando?! Non posso stare così, a guardarlo soffrire. Cosa faccio? Beh, non c'è altra scelta. 《 Senti Stephie, perché lo tratti così! Non ha fatto niente, lascialo in pace! 》dico alzando un po' la voce, ma non troppo. Jorge alza lo sguardo guardando me come per dire: " Zitta o si mette male qua! ", invece Stephie controbatte: 《 E tu chi sei per dirmi quello che devo fare e non fare?! 》dice urlando, ovviamente rivolgendosi a me. 《 Perché io amo Jorge, non come te che stai con lui per un capriccio! 》dico. A quel punto mi rendo conto di quello che ho detto. Jorge se ne va mentre Stephie mi guarda malissimo. Oddio! E ora?! *NOTA AUTORE: Buongiorno! Come va con la storia? Vi piace? Voglio come sempre ringraziare per tutte le vostre recensioni e le visite, siete fantastici! ❤ Comunque, cosa pensate farà Tini? E Jorge? E soprattutto Stephie? Alla prossima!!

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Capitolo 19
*** Incomprensioni ***


《 Perché io amo Jorge, non come te che stai con lui per un capriccio! 》dico. A quel punto mi rendo conto di quello che ho detto. Jorge se ne va mentre Stephie mi guarda malissimo. Oddio! Cosa ho fatto? Corro nella direzione dove è appena andato Jorge, e lo inseguo. 《 Jorge aspettami, per favore! 》grido da lontano. Continuo a correre per raggiungerlo, perché lui non si è fermato. Finalmente riesco ad arrivare a Jorge è mi posiziono davanti a lui con le mie braccia sulle sue spalle, in modo da bloccarlo. Riprendo fiato: 《 scusami, per favore. 》. Dopo qualche secondo di silenzio, parla anche lui: 《 Come caspita ti è saltato in mente di dirglielo?! Nessuno lo sa, Martina! Pensavo di fidarmi di te! 》dice alzando un bel po' la voce. A quel punto ripenso a ciò che ha appena detto: " Pensavo di fidarmi di te "... questo significa che mi odiava! Tolgo le mani dalle sue spalle, e lo guardo. 《 Quindi non ti fidi di me... 》dico. 《 No. 》dice fermamente. 《 Va bene... 》parlo io abbassando lo sguardo e andandomene. Le lacrime spingono per uscire, ma devo essere forte! Non posso piangere sempre, non posso farlo per tutta la vita! Non posso stare dietro a persone che non mi merito! NON POSSO! Lo so, ho sbagliato, ma ditemi: lui cosa avrebbe fatto? Avrebbe lasciato che la sua amata subisse le angherie di una vipera? Non credo proprio... Entro in classe. Mi siedo vicino a Jorge, sfortunatamente... Il suo banco è ancora vuoto... 《 Buongiorno ragazzi! 》ci saluta il Professor Rodriguez entrando in classe. Noi ci alziamo in piedi, per educazione, e lo salutiamo. 《 Veniamo subito a noi. Oggi avete la consegna dei lavori di letteratura, giusto? 》dice. Io mi alzo immediatamente e dico: 《 Scusi professore? 》. 《 Si Martina, dimmi... 》parla rivolgendosi a me. 《 Io non ho il lavoro con me. Jorge è assente, ce lo ha lui... 》dico mentendo. Beh, l'assenza di Jorge ha dato i suoi benefici. Che stronza che sono! 《 Va bene, però dì a Jorge che domani è l'ultimo giorno che avete a disposizione, ok? 》mi rimprovera. 《 Certo prof, glielo dirò sicuramente. 》. Finita la lezione, suona la campanella che annuncia l'intervallo. Tutti i ragazzi si siedono sui banchi e in cerchio, inclusa io. Jorge non c'è, dev'essere andato a casa... 《 Ragazzi, sapete dov'è Jorge? 》chiede abbastanza preoccupato Maxi. 《 Tini, tu ne sai qualcosa?! 》mi chiede Mechi. 《 No! Perché dovrei sapere dov'è?! Non è mica il mio ragazzo!! 》rispondo. Mechi mi prende per il braccio e mi trascina fuori dalla classe. 《 Racconta... 》dice incrociando le braccia sotto il seno. 《 Cosa dovrei dirti Mechi?! 》chiedo frustrata. 《 Martina, si vede che hai discusso con Jorge... 》dice. 《 Chi te lo dice?! 》, 《 Me lo dico io, Tini! Dimmi... 》. Inizio a raccontarle tutto, per filo e per segno. 《 Martina ti capisco... ma hai sbagliato! 》parla Mechi. 《 Lo so, è che lo vedevo lì, sottomesso da quell'insensibile di Stephie... 》dico triste e arrabbiata. 《 Infatti per questo ti capisco... 》dice comprensiva. È per questo che la adoro! 《 Ma spiegami un po', cos'è sta storia tra Stephie, Jorge e suo papà?... 》chiede. 《 Scusa Mechi, ma questo non te lo posso proprio dire, scusa... 》, 《 Non ti preoccupare Tini, a domani... 》dice dandomi un bacio sulla guancia e andandosene. Ok, Jorge è furioso con me, ma questo non significa che devo raccontare una parte così delicata della sua vita a tutti, nemmeno a Mechi che è la mia migliore amica... Torno a casa e senza salutare nessuno, mi dirigo nella mia camera. Apro la porta e... 《 Tu cosa ci fai qui?! 》.

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Capitolo 20
*** Minacce ***


Torno a casa e senza salutare nessuno, mi dirigo nella mia camera. Apro la porta e vedo Damien davanti ai miei occhi: 《 Ma tu cosa ci fai qui? 》gli domando confusa. 《 Scusa Tini. Sono scappato subito da te alla fine delle lezioni. 》dice. Io mi avvicino a lui, e lo vedo alquanto rigido. 《 Certo. Ma dimmi, cosa c'è che ti preoccupa? Cioè, non so se è una mia impressione ma sei abbastanza teso, o mi sbaglio? 》chiedo. 《 No, è che ti devo dire una cosa ma è abbastanza difficile, è che... 》. Smette di parlare quando vedo Jorge. 《 Oddio! Cosa ci fai qui? 》chiedo spaventata. 《 Niente, dovevo parlarti, ma vedo che sei occupata... 》risponde arrabbiato. Damien e Jorge si continuano a lanciare occhiatacce. Il mio amato se ne va e resto sola con Damien. 《 Scusa Damien, è che... 》dico rivolgendomi a Dami. 《 Non fa niente Tini. 》dice tristemente. 《 È veramente così importante quello che mi devi dire? 》chiedo. 《 No, ora devo andare... 》parla lui chinando il capo. 《 Va bene. 》Appena esce, mi precipito in strada per vedere se Jorge è ancora lì, ma non c'è. Così decido di andare a casa sua. Suono al campanello ma nessuno mi risponde. Non sarà tornato a casa?! Non so... Comunque, ritorno a casa. Dopo aver percorso circa venti metri, vedo Stephie venire verso di me. Io faccio finta di niente, ma lei mi blocca. 《 Dove stavi andando? 》dice afferrandomi il braccio. 《 Non sono affari tuoi... e ora lasciami! 》dico. 《 Senti carina, smettila di venire a casa di Jorge a disturbare! Non sei la benvenuta! 》parla lei alzando la voce e lasciando il mio braccio assai bruscamente. 《 Io non sono andata da Jorge!! 》urlo io mentendo. 《 Ah, no! Oltre che ruba-fidanzati, sei anche bugiarda! 》dice. Vedo da lontano Jorge, sicuramente ha visto tutto. Lascio da sola Stephie e mi incammino verso casa mia. Passo di fianco a Jorge e mi ferma anche lui. 《 Oh ma che brutto vizio! Sapete solo bloccare le persone?! 》chiedo abbastanza nervosa. 《 Cosa hai detto a Stephie? 》chiede teso. 《 Chiedilo alla tua ragazza, non a me! 》dico andandomene. Torno a casa e incontro mia mamma: 《 Ciao tesoro!! 》dice lei. 《 Mamma! Come ti è saltato in mente di far entrare Jorge?! Hai rovinato tutto! 》grido io. 《 Scusa Martina, pensavo fosse il tuo fidanzato. 》dice con tono regolare. 《 Non capisci proprio niente! NIENTE! 》dico salendo le scale che portano in camera mia. Qualcuno mi chiama con il numero sconosciuto. Decido di non rispondere, quando mi arriva subito dopo un messaggio: " È il tuo ultimo avvertimento, stai lontana da Jorge! "

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Capitolo 21
*** Damien... ***


Decido di non rispondere, quando mi arriva subito dopo un messaggio: " È il tuo ultimo avvertimento, stai lontana da Jorge! ". Ero scioccata! Già sapevo chi poteva essere stata? Sicuramente Stephie! Grrr, quanto la odio! Aspetterò domani m quanso la vedrò, gliene dirò 4, questa volta l'ammazzo, sul serio! IL GIORNO DOPO... Sono a scuola, sto cercando Stephie ed ho una rabbia addosso che non potrebbe capire nessuno... continuo a camminare avanti ed indietro, quando la vedo varcare il portone della scuola. Jorge la vede da lontano e le va incontro, ma io lo precedo. 《 Devo parlarti!! 》dico nervosa rivolgendomi a lei. 《 Si... 》dice con quella voce da oca. 《 COME TI SEI PERMESSA DI MANDARMI QUEL MESSAGGIO?! 》grido io, attirando l'attenzione di tutti i presenti, compreso Jorge. 《 Quale messaggio? 》dice lei con tono da innocentina. 《 Aaaah, ora fai pure la finta tonta! 》dico abbassando minimamente la voce. 《 Io non so... 》. Non la faccio finire di parlare, che mi giro e me ne vado sotto gli occhi di tutti. 《 Ehy Tini! 》mi volto e vedi Damien. 《 Non ho voglia di parlare... 》dico fermamente. 《 Hey, tranquilla... vuoi parlarne? 》chiede lui. Prendo un respiro ed inizio a raccontare l'accaduto: 《 ... Ieri sera mi è arrivato un sms, diceva che dovevo stare lontana da Jorge. Ovviamente ho immaginato fosse Stephie, e stamattina sono andata a parlarle. Fa finta di niente, l'innocente... Non la sopporto!! 》. 《 Forse dovresti indagare di più prima di accusare una persona, non credi? 》dice con tono calmo. 《 Si, forse hai ragione. Dovrei anche dimenticarmi di Jorge... 》parlo io. Ormai mi fidavo di Damien, non avevo alcun problema di confessargli i miei segreti... 《 Io ti potrei aiutare... 》dice avvicinandosi a me. Mi alza il mento e piano piano fa unire le nostre labbra. Cosa stavo facendo?! Non potevo! Non faccio tempo a staccarmi che vedo Jorge guardandomi con una faccia arrabbiata e alquanto delusa...

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Capitolo 22
*** Cosa è successo? ***


Mi alza il mento e piano piano fa unire le nostre labbra. Cosa stavo facendo?! Non potevo! Non faccio tempo a staccarmi che vedo Jorge guardandomi con una faccia arrabbiata e alquanto delusa... 《 Jorge aspetta! 》urlo da lontano sperando potesse sentirmi. Lui non si ferma, ma smetto di corrergli dietro. Non mi interessa, perché dovrei dare spiegazioni a lui?! Non è il mio ragazzo! Ma sicuramente quello che mi dovrà dare valide spiegazioni, sarà Damien. Ormai è suonata la campanella, così mi dirigo verso l'armadietto. 《 Tini, possiamo parlare? 》mi giro ed incontro gli occhi spenti di Diego. 《 Dimmi Diego... 》dico intenta a chiudere lo sportello del mio armadietto. 《 Io mi sono innamorato. Non so a chi dirlo! 》dice triste. 《 Intanto dovresti dirlo alla ragazza che ti interessa e poi perché sei così triste? 》chiedo abbastanza preoccupata. 《 È che io amo una ragazza già impegnata 》dice. 《 Chi è? 》domando. 《 S-Stephie... 》COOOOOSA?! Ma parliamo della stessa Stephie? No! Non è possibile! Non può essere vero! NO! NO! NO! 《 Chi?! 》chiedo io nervosa. 《 Stephie Camarena. Io la amo, è bellissima! Ma sfortunatamente è innamorata di quel Jorge! Non lo sopporto! Le vuole tutte ai suoi piedi, non gliene basta una! 》dice arrabbiato. Uno Jorge non è minimamente innamorato di quell'oca slavata, due... IL MIO MIGLIORE AMICO È INNAMORATO DI QUELLA TARANTOLA VELENOSA?! 《 Stai attento Diego. Non è la persona che credi. Molti si fanno incantare dalla sua eleganza, ma è solo una troia! 》dico io. È possibile che ogni giorno che passi la odi sempre di più?! 《 Martina non ti permetto di dire queste cose! Forse è perché tu sei stra-cotta del signorino Blanco e non vedi come stanno le cose nella realtà. Tutti la odiano per colpa tua! Sei te che non hai mai permesso alla gente di vedere la sua lealtà e la purezza della sua anima! 》dice alzando il tono di voce. Oddio cosa sta sparando?! 《 Diego smettila! Non permetterò a nessuno, tanto meno a lei, di farti del male! 》dico imitando il suo tono di voce. 《 Stanne fuori! 》parla lui puntandomi il dito contro e andandosene. Lo seguo, entrando in classe e notando che Jorge non c'è. Non frequenta più le lezioni perché ha paura di vedermi?! Mah... è il modo peggiore per affrontare le cose. [...] Finita la lezione, ci dirigiamo a casa. Incrocio gli occhi freddi di Diego, ma non mi interessa. Un giorno dovrà rendersi conto da solo che Stephie è solamente un'aprofittatrice che manopola le persone a suo piacimento, non voglio fare esempi. Lungo strada di casa, penso a tutto ciò che mi è successo quest'anno: sono cambiata tantissimo, e mi sono innamorata, anche se mi costa ammetterlo; Ho delle amiche spettacolari che sarebbero pronte a buttarsi nel fuoco per me. Sono sempre pronte ad appoggiarmi ad ogni mia decisione e a correggere ogni mio errore per migliorarmi la vita. È anche vero che ho incontrato persone senza cuore come Stephie, che ha dimostrato di essere la solita persona arrogante e capricciosa. Continuo a camminare, quando mi sopraggiungono dei singhiozzi e il pianto di qualcuno. 《 Jorge? 》domando stranita. È seduto sui gradini di casa mia, con le ginocchia al petto e l'avambraccio che gli sorregge il capo. Alza il viso e noto che tutto il suo viso è fradicio dalle lacrime...

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Capitolo 23
*** Ti voglio bene ❤ ***


Continuo a camminare, quando mi sopraggiungono dei singhiozzi e il pianto di qualcuno. 《 Jorge? 》domando stranita. È seduto sui gradini di casa mia, con le ginocchia al petto e l'avambraccio che gli sorregge il capo. Alza il viso e noto che è tutto fradicio dalle lacrime. Corro verso di lui preoccupata. 《 Jorge cosa è successo? 》gli domando chinandomi. 《 I-io... 》non fa in tempo a parlare, che mi abbraccia, come un bambino. Posso percepire il dolore dai suoi occhi, e vederlo nelle sue lacrime. Mi distrugge vederlo così, forse anche di più di quello che sta provando lui. 《 Vieni... 》dico prendendolo sotto braccio e aprendo il portone di casa. Lo porto sul divanetto di casa mia. Si è un po' calmato, ma è assai spaventato, e vorrei capirne il motivo... 《 Tini scusa io... 》parla lui a bassa voce. 《 Jorge non ti preoccupare... 》dico interrompendolo cautamente. 《 Piuttosto, spiegami perché stai così 》aggiungo con tono calmo. 《 Mio padre... 》fa un lungo respiro e ri-inizia a parlare: 《 Mio padre e mia madre hanno litigato. Lei è tornata perché pensava avremmo riformato una famiglia, e invece... lui non ha voluto. Dice che vuole stare con Angela, non gliene frega più niente di lei! A lui gli interessano solo i soldi! Lo odio!! 》termina. Per tutto il tempo ha guardato in basso, come se si vergognasse di quello che stava raccontando. 《 Jorge, tu devi stare tranquillo, ok? 》dico accarezzandogli la guancia destra. 《 Promettimi che starai bene... 》parlo io premurosa. 《 Certo Tini 》dice accennando un sorriso forzato. 《 Alla fine la nostra ricerca?! 》rido io cercando di fargli cambiare umore. 《 Diremo al Prof. che la porteremo la prossima settimana, oggi ormai è già giovedì 》dice sorridendo. Il suo sorriso è qualcosa di unico e speciale. Quando lo guardo, mi sembra di stare in paradiso, e questa sensazione non l'ho mai provata con nessuno... 《 Io usavo la scusa che non c'eri mai a lezioni in questi ultimi periodi. Infatti, Perché? 》domando io guardando e perdendomi in quei due pozzi verdi, che pian piano ritornano a guardare il basso. A questo punto cambio di nuovo argomento, si vede che non ne vuole parlare. 《 Lo diremo a Rodriguez... 》dico abbastanza convincente. 《 Certo. 》dice lui ritornando a guardarmi negli occhi. 《 Anzi ho un'idea. Che ne dici di iniziarla ora? 》aggiunge domandandomi. 《 Mmmh... va bene! Inizia ad andare di sopra, io ti raggiungo... 》dico io convinta. Farò di tutto pur di passare il massimo tempo possibile con lui. Senza Jorge mi sento vuota, come se non esistesse un domani. Lui è l'unico in grado di donarmi una completa felicità, lui è il mio unico vero amore. Vado in bagno: mi sistemo un po' i Capelli e mi metto qualche goccia di profumo. Dopo salgo le scale e mi dirigo in camera mia. Oggi non ci sono i miei genitori, questo significa libertà. Entro nella mia stanza e vedo Jorge con in mano una foto di me quando ero molto piccola. 《 Hey! 》dico facendolo voltare. L'ho colto di sorpresa ed è abbastanza imbarazzato. 《 Scusa Tini, io stavo... 》dice giustificandosi e lasciando il quadretto sul mobile bianco. 《 Tranquillo, non fa niente... Lì avevo 3 anni, ero molto piccola. 》 dico tranquillizzandolo. 《 e carina... come ora... 》dice facendomi arrossire. Ben presto decido di cambiare discorso, uscendo da questa situazione imbarazzante... 《 Iniziamo? 》dico. 《 Certo 》dice lui ridendo perché sa che ho voluto cambiare discorso a posta. Caro Blanco, io ti conosco troppo bene. Sono talmente felice di averlo fatto sorridere. Raccontando i suoi problemi, si è sfogato, ma soprattutto ha saputo fidarsi di me. Lui continua a parlare di Rinascimento, poeti e bla bla bla, ma io non riesco a togliergli gli occhi di dosso, è così PERFETTO! 《 Che ne dici? 》chiede alzando gli occhi dal foglio e guardando me. 《 S-si, per me v-va bene... 》dico balbettando. 《 Certo, certo... Ma hai ascoltato quello che ho detto? 》chiede sorridendo. 《 Beh, in verità... no... 》rispondo sincera chinando il Capo. 《 Ma se fai così, non finiremo mai... 》mi " rimprovera " sempre ridendo. 《 Non è colpa mia se sei così noioso!! 》dico. Lui scoppia in una fragorosa risata. 《 Cosa ridi?! 》gli chiedo, anche se vorrei sempre vederlo ridere, perché la sua felicità fa la mia. 《 Jorge? 》lo chiamo. 《 Si? 》dice lui terminando di ridere. 《 Con Stephie, come va? 》. Il suo sorriso si spegne e il suo volto diventa cupo. 《 Lo sai... 》dice. Perché?! Perché devo rovinare sempre tutto?!?! PERCHÉ?! 《 Scusa Jorge, lo so sono una pessima persona. Ho rovinato il tuo unico momento di felicità. 》dico colpevolizzata. 《 Non ti preoccupare, ormai ci ho fatto l'abitudine... 》parla lui. 《 Jorge, io vorrei che tu lottassi per ciò che ti fa stare veramente bene... 》dico alzandogli il mento e facendo incrociare i nostri occhi. 《 Tu lo sai che non posso... 》dice. 《 JORGE COME NON PUOI? HAI SEMPRE PENSATO AGLI ALTRI, MAI A TE STESSO! 》urlo alzandomi in piedi con le mani tra i Capelli. 《 NON È VERO! NO! 》dice anche lui alzandosi dalla sedia. 《 Jorge, non pensare sempre al bene altrui. Se tu stai male, anche le persone che ti circondano e ti vogliono bene stanno male. 》dico calmandomi ed avvicinandomi a lui. 《 Nessuno mi vuole bene, NESSUNO! 》parla lui guardandomi negli occhi. 《 Come fai a dirlo? Co-come? Maxi, Alba, Lodo, Cande e tutti gli altri ti vogliono bene, io... 》dico. 《 Io ti amo, lo sai bene... 》aggiungo. 《 Anche io 》dice. Si avvicina lentamente a me. Inclina la testa e fa combaciare perfettamente le nostre labbra. Mi stringe sempre di più, facendo toccare i nostri petti. Le sue mani si posano sui miei fianchi, mentre le mie sono agganciate al suo collo. Il nostro bacio diventa sempre più passionale, al punto di sentire la sua lingua chiedere accesso alla mia. Ci stacchiamo per qualche secondo per riprendere fiato e ci guardiamo negli occhi. 《 Giura di non lasciarmi mai solo 》mi implora. 《 Mai, Jorge, mai... 》rispondo abbracciandolo. Questo giorno è aggiudicato come il migliore della mia vita. *NOTA AUTORE: Finalmente!! Mi starete gridando contro, lo so... La loro storia è stata molto lenta e dettagliata, ma il loro amore ha dominato su tutto! UN BACIO 😙 E ALLA PROSSIMA!

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Capitolo 24
*** Tutto andrà bene, se staremo insieme ***


... 《 Però sarà meglio continuare a studiare, non credi? 》mi chiede. 《 Non ne ho voglia! 》rispondo sbuffando. 《 Va bene, se è così me ne vado... 》dice con tono da " mi faccio desiderare ". 《 Nono! Ho detto che non voglio studiare, non che non ho voglia di stare con il ragazzo più bello del mondo. 》dico avvicinandomi a lui. Sono diventata più mielosa di Maxi e Alba! Ed io che li criticavo! Lui si avvicina lentamente a me quando chiudo gli occhi e... li riapro e vedo che si è scostato da me! 《 Cosa fai? 》domando un po' irritata. 《 Prima i compiti cara mia Stoessel, poi il resto... 》dice guardandomi malizioso. Cosa intende con " il resto " ? Ora sto un po' divagando, lo ammetto. Finita la 'lezione', sono già le 19:40 《 Hai fame? 》chiedo guardandolo. 《 Un po' 》risponde sbadigliando. Possibile che è bello anche quando sbadiglia?! Se fosse una torta, me la mangerei... ooookay. 《 Ho un'idea, vieni con me! 》dice afferrando la mia mano destra e precipitandosi giù per le scale. 《 Dove andiamo? 》chiedo curiosa. 《 Lo scoprirai... 》. Continuiamo a camminare con le mani intrecciate. Passerei ogni minuto, secondo della mia vita con lui. È l'unica persona che mi fa sentire vera. 《 Allora non me lo dici dove andiamo? 》chiedo sorridendo. 《 No! 》risponde ridendo. 《 Lo vedrai... 》aggiunge. 《 Come sei misterioso! 》dico. 《 Non mi conosci ancora, bambola... 》. A-aspetta come mi ha chiamata? BAMBOLA? 《 Come mi hai chiamato?! 》domando io alterata. 《 Bambola. 》risponde. 《 Ti prego, è orribile... 》dico. 《 Va bene... BAMBOLA! 》inizia a ridere. 《 Sei un cretino. Però il bello è che sei il MIO cretino. 》dico guardandolo. 《 Ti amo 》aggiungo. Si limita a sorridere, spero non stia pensando a quello che credo io! 《 Arrivati! 》dice facendomi tornare alla realtà. Ci troviamo davanti ... MC DONALD! 《 È il mio posto preferito. Come facevi a saperlo? 》chiedo con il sorriso stampato sulle labbra. 《 So più di quanto tu possa immaginare... 》dice guardandomi. 《 Dai entriamo! 》parlo io trascinandolo dentro. Ordiniamo da mangiare e ci rechiamo verso il nostro tavolo. 《 Sono sporca? 》chiedo a lui che continua a fissarmi. Ragazzi, lo so che mi ama, ma è meglio sentirselo dire il più possibile, no? 《 Eh? 》dice confuso. Allora non mi stava guardando. 《 Jorge va tutto bene? Ti senti male? Perché se vuoi ce ne andiamo... 》dico preoccupata. 《 No Tini, tranquilla, sono solo un po' stanco. 》《 Non ti preoccupare. Andiamo, forse si è fatto un po' tardi... 》dico sorridendogli. Usciamo e noto che è immerso ancora nei suoi pensieri. Pagherei per sapere quali... 《 Ne vuoi parlare? 》chiedo guardandolo. 《 Pe-perché? 》ri-domanda confuso. 《 Jorge, lo so che il problema non è la stanchezza. C'è qualcosa di più importante che ti turba... 》dico. Si ferma e mi prende le mani. Sto iniziando un po' a preoccuparmi, seriamente... 《 Tini, promettimi che mi amerai sempre... 》dice implorandomi. 《 Certo... ma perché mi dici questo? 》chiedo. 《 Niente, ... 》risponde lasciando le mie mani. 《 JORGE MI VUOI DIRE CHE CAZZO TI PRENDE?! SONO LA TUA RAGAZZA, E SE QUALCOSA TURBA TE, SICURAMENTE NON FA STARE BENE NEMMENO ME! QUINDI PARLA! 》sbotto io. Non ce la facevo più a vederlo così. 《 Ho paura... 》dice. 《 Paura di cosa? 》chiedo calmandomi. 《 Paura che tu mi possa ferire, paura che Stephie scopra della nostra relazione, HO PAURA! 》dice tutto d'un fiato. Lo amo ancora di più, SEMPRE DI PIÙ! Perché si, lui ha dimostrato di tenere tantissimo a me, di rischiare pur di avermi accanto. 《 Tutto andrà bene, hai la mia parola... 》dico calmandolo e avvicinandomi per dargli un dolce bacio a stampo. 《 Ti prego, abbi fiducia in me. Io non ti farei mai del male... 》dico, per poi fiondarmi tra le sue calde braccia.

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Capitolo 25
*** Farei di tutto per te ***


《 Ti prego, abbi fiducia in me. Io non ti farei mai del male... 》dico, per poi fiondarmi tra le sue calde braccia. IL GIORNO DOPO... Ieri sono stata benissimo con Jorge, anche se lui mi ha detto che ha molta paura, ma si sa che per amore si fa tutto. Decido ben presto di alzarmi dal letto. Per tutta la notte ho pensato alla bellissima giornata passata. È così meraviglioso l'amore. Sento di doverlo proteggere, di stargli accanto nei momenti più difficili e dargli i consigli migliori. Solo adesso ho capito cos'è il VERO AMORE. Ora sono decisa ad alzarmi, altrimenti farò tardi a scuola. Decido di indossare un maglioncino color Tiffany e un leggins nero. Calzo delle scarpe da ginnastica nere. Esco di casa ed incontro Lodovica, visto che noi abitiamo vicine. 《 Ciao Tini! 》mi saluta sorridente. 《 CIAO LODOOO! 》le salto letteralmente addosso. 《 Hey, Hey! Da dove viene tutta questa felicità? 》chiede curiosa. 《 Io e Jorge stiamo insieme! Finalmente, non sai che sognavo dalla 3^ media questo momento?! 》dico io contenta. 《 Oooooh! Ne sono felicissima! 》mi abbraccia euforica. 《 Come è successo? 》chiede curiosa. Decido di raccontarle tutto, ovviamente tralasciando la litigata dei genitori di Jorge. 《 Capisco! 》dice felice. Siamo oramai arrivate a scuola e da lontano vedo Diego. 《 Scusa Lodo, devo andare 》dico scappando per raggiungerlo. 《 A dopo! 》risponde. 《 DIEGO! DIEGO! ASPETTA! 》urlo io per farmi sentire. Lui si ferma e si volta verso di me. 《 Cosa vuoi Tini? 》chiede un po' arrabbiato. 《 Possiamo parlare? 》gli domando. 《 Ti ascolto... 》risponde. 《 Diego, io non voglio essere d'intralcio nelle tue storie amorose, però... 》mi interrompe bruscamente 《 Allora non farlo. A me piace Stephie, è di certo non mi arrenderó solamente perché sta con il popolare e bel Jorge Blanco e sai una cosa... 》Diego interrompe il suo discorso. È triste, ma allo stesso tempo arrabbiato. Mi giro per vedere cosa sta guardando e vedo: JORGE e STEPHIE insieme! INSIEME! Qualcosa si rompe dentro di me, ma non posso fare niente. 《 Ecco lo vedi, lo vedi perché lo odio?! 》dice molto irritato. Se ne va ed io resto lì a godermi lo spettacolo. Sto facendo un enorme sforzo per stare calma perché Jorge potrebbe passare i guai seri, è non vorrei esserne io la causa. Aspetto che la biondina si tolga di mezzo e raggiungo Jorge. Con le braccia conserte, mi posiziono davanti a lui e dico: 《 Allora? 》《 Allora cosa? Tini cosa ci fai qui? 》chiede nervoso. 《 Sono a scuola, dove dovrei essere?! 》rispondo irritata. 《 NO! Io dico qui, QUI in questo momento! 》dice con tono serio. 《 Jorge, ma tu pensi che questa situazione potrebbe durare per sempre? Un giorno dovrai pure scegliere se stare con una che non ami e sei costretto a starci insieme o con me! 》dico. 《 Lo so... 》risponde abbassando lo sguardo verso il pavimento. 《 O-Ora me ne vado, forse è meglio... 》dico triste. 《 S-si... 》risponde sempre con gli occhi rivolti verso il basso. Mi dileguo da quel posto quando giungo in corridoio. Da lontano vedo: Mechi e Xabiani che si scambiano carezze, Maxi e Alba baciandosi e Cande con Ruggero cercando di nascondersi per scambiarsi effusioni. Sono tutti così dolci e carini, perché io sono l'unica che deve soffrire sempre?! Perché devo dipendere sempre dagli altri?! Perché non posso vivere una vita normale con la persona che amo?! PERCHÉ?! Entro in classe ed è ancora vuota. Prima di giungere al mio banco, vedo la porta dell'aula aprirsi. Mi giro e incontro gli occhi verdi che mi fanno sognare ogni volta che li vedo. Quegli occhi che mi hanno fatto innamorare. Gli occhi di Jorge. 《 Proprio te cercavo... 》dice con tono calmo. 《 Mi hai trovata allora... 》rispondo abbastanza irritata. 《 Tini perdonami. Ti giuro che non è colpa mia e... 》lo interrompo: 《 Jorge, tu non devi chiedermi scusa, lo so che non è colpa tua, ma io non posso vivere per sempre questa situazione. 》dico triste. 《 Lo so, è per questo che ho detto tutta la verità a Stephie... 》risponde sorridendo. 《 JORGE MA SEI IMPAZZITO? E ORA COSA SUCCEDERÀ? E SE TI FAREBBERO DEL MALE? ... 》impazzisco all'idea che gli potrebbero fare del male. 《 Tini, stai tranquilla. Questo lo risolveró io... 》dice tranquillizzandomi. 《 Dimmi che tutto andrà bene. 》parlo io implorandolo. 《 Andrà tutto bene... 》dice lasciandomi un piccolo ma dolce bacio sulle labbra, l'unica cosa di cui quotidianamente ho bisogno...

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Capitolo 26
*** Non lasciarmi... ***


《 Dimmi che tutto andrà bene. 》parlo io implorandolo. 《 Andrà tutto bene... 》dice lasciandomi un piccolo ma dolce bacio sulle labbra, l'unica cosa di cui quotidianamente ho bisogno. [...] DOPO DUE GIORNI: Sono nella mia camera e, anche se sembra strano, sto studiando. È come se l'amore di Jorge mi abbia fatto cambiare, come se abbia messo la testa a posto. Perché si sa che l'amore cura tutto. Ah, dimenticavo... domani è il suo compleanno! Compirà 19 anni! Quindi voglio fargli una grande sorpresa: organizzeró una cena, solo io e lui, in spiaggia, dopodiché ho riservato una stanza solo per noi due, pagata con quella somma di denaro che mi rimaneva. Insomma, sarà una serata ROMANTICA! Voglio che non soffra più, e che si diverta, perché odio vederlo star male. Non voglio dire a Jorge se può chiedere di restare fuori a dormire il giorno del suo compleanno, perché se no sospetterebbe. Voglio che sia una grande sorpresa! Voglio vederlo felice, perché è l'unica vera cosa che mi fa stare bene... Comunque, andrò io dai suoi genitori a chiedere se può restare con me, solo per una notte. Mi incammino verso casa sua, sapendo che Jorge è dal suo migliore amico Ruggero. Arrivata, suono il campanello e al citofono risponde un uomo: 《 Chi è? 》chiede. 《 Sono Martina 》dico. Vedo che il cancelletto fa uno scatto, così mi affretto ad aprirlo. Busso di nuovo alla porta e la stessa persona mi apre: 《 Buongiorno! 》dice mettendomi un po' di paura. 《 Buongiorno... M-mi scusi, potrei p-parlarle? 》chiedo intimorita dal suo sguardo. So che è questo l'uomo che ha fatto soffrire Jorge... 《 Cosa vuoi? Jorge non c'è! 》dice alzando la voce. Ora inizio ad avere SERIAMENTE paura. 《 S-si lo so, infatti volevo chiedergli u-una cosa... 》rispondo a bassa voce. 《 E allora dimmi! 》grida leggermente ancora. 《 J-Jorge può rimanere con me... domani...? 》chiedo. 《 Jorge non rimarrà un secondo con te! Ora vattene via! 》urla impaurendomi ancora di più. 《 Mi scusi... 》. Non faccio tempo a voltarmi che vedo Jorge. E ORA?! 《 T-Tini, cosa ci fai tu qui? 》chiede anche lui visibilmente impaurito dalla presenza del padre. 《 E-ero venuta per te... 》rispondo mentendo. 《 NON È VERO! 》urla alle nostre spalle il padre di Jorge. 《 QUESTA PUTTANA È VENUTA QUA PER CHIEDERTI SE VOLEVI RIMANERE A DORMIRE CON LEI DOMANI! 》grida ancora di più guardando Jorge. COME MI HA CHIAMATA? Se non dassi poi problemi al mio ragazzo, gli avrei già rifilato una schiaffo, ma ovviamente l'amore che provo per Jorge mi trattiene. 《 Non la chiamare così! 》sbotta Jorge contro il padre. Sta rischiando la pelle per proteggermi, come faccio a non mettermi in mezzo: 《 Jorge, tranquillo io vado... 》dico sfiorandogli la mano destra. Lui mi guarda con paura e un po' di rabbia, naturalmente verso il padre. 《 È stato un piacere! 》aggiungo rivolgendomi all'uomo, poi me ne vado. Possibile che l'arrivo di Jorge abbia rovinato tutto?! Ormai niente cena, niente notte insieme, NIENTE! Tutto è andato in fumo, TUTTO! Continuo a camminare, fino a che non arrivo a casa. 《 Tesoro, cosa è successo? 》chiede mia mamma alquanto preoccupata. 《 Niente mamma, tranquilla... 》dico carezzandole il viso e lasciandogli un bacio sulla guancia. Giungo in camera mia, quando afferro immediatamente il cellulare e provo a chiamare Jorge. Dopo tre telefonate, mi arrendo al fatto che non voglia parlare con me, oppure un marziano gli ha rotto il telefono. Aaaah! Ma chi voglio prendere in giro?! Ma non ne capisco il motivo. [...] Ormai sono le 22:00, accendo il cellulare e vado su whatsapp. Noto che l'ultimo accesso di Jorge è alla 12:37, non si è connesso per tutto il giorno, cosa avrà? Spengo il telefono e calo in un sonno profondo. L'indomani mi sveglio e mi vesto. Fatto tutto quello che dovevo fare, esco di casa e vedo una chiamata persa, quella di Jorge. Mi affretto a richiamarlo, ma dopo numerosi squilli non risponde, così riattacco. Ma cosa gli succede? Prima lo chiamo, poi mi richiama lui il giorno dopo, provo a ricontattarlo e non mi risponde! Mi dirigo a passo svelto verso la scuola, quando lo vedo di spalle, che parla con Ruggero. Mi avvicino a loro, quando vedo il suo migliore amico allontanandosi, probabilmente capendo la situazione. 《 Ciao 》dico io seria. Lui si volta verso di me e noto che ha un livido sul braccio. 《 SI PUÒ SAPERE COME TI È VENUTO IN MENTE DI PRECIPITARTI A CASA MIA PER PARLARE CON MIO PADRE?! LO SAI CHE PERSONA È! ... 》sbotta improvvisamente. 《 Scusa Jorge... 》mi scuso io chinando il capo. 《 E se ti avrebbe fatto del male? Io cosa avrei fatto? Mi sarei sicuramente ucciso... Tini, tu sei la persona più importante e meravigliosa per me, non mi perdonerei il fatto che tu potresti farti del male a causa mia... 》dice calmandosi. Le sue parole sono così dolci e lui è talmente premuroso che non resisto a fiondarmi tra le sue braccia. Dopo ci guardiamo negli occhi e mi dice: 《 Ti amo... tu stai perdendo i momenti migliori della vita per colpa mia... 》. Mi si stringe il cuore. 《 Cosa significa questo? 》chiedo mentre spero non stiamo pensando alla stessa cosa. 《 È finita... 》dice, mentre sulle mie guance iniziano a correre una lacrima dopo l'altra.

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Capitolo 27
*** È tutto rovinato... ***


Dopo ci guardiamo negli occhi e mi dice: 《 Ti amo... tu stai perdendo i momenti migliori della vita per colpa mia... 》. Mi si stringe il cuore. 《 Cosa significa questo? 》chiedo mentre spero non stiamo pensando alla stessa cosa. 《 È finita... 》dice, mentre sulle mie guance iniziano a correre una lacrima dopo l'altra. Non ho neanche la forza di parlare. 《 Ti prego, perdonami... 》dice, mentre anche lui si fa scappare una lacrima. Finalmente decido di prendere parola: 《 Non farmi questo... 》dico guardandolo con gli occhi gonfi e rossi. 《 Io ti faccio vivere male, tu meriti una vita felice con la persona giusta! 》dice colpevolizzandosi. 《 JORGE MA COSA DICI? IO AMO TE E VORREI PASSARE IL RESTO DELLA MIA VITA AL TUO FIANCO! 》sbotto io. Non ricevendo alcuna risposta, mi volto e me ne vado. Continuo a piangere. È il momento peggiore della mia vita! Nel tragitto incontro Mechi: 《 Oddio Tini, cosa è successo? Chi ti ha fatto questo?! 》dice minacciosamente la mia migliore amica. Decido di raccontarle tutto... Quando finisco di parlare, la vedo stringere i pugni e andarsene. 《 M-ma?... 》balbetto confusa. Ormai se ne è già andata, così mi reco in classe. 《 Ciao! 》mi volto e vedo Damien. 《 Ciao... 》rispondo. 《 Scusa per quello che è successo... 》dice guardandomi negli occhi. 《 Non ti preoccupare, è passato... però voglio che tu sappia che siamo solamente amici, niente di più... 》dico. 《 Certo! 》annuisce e si allontana. Nel frattempo giunge Jorge accanto a me e successivamente arriva il prof. Rodriguez: 《 Buongiorno ragazzi! Oggi sentiamo la ricerca di Stoessel e Blanco... Forza, venite! 》dice. 《 Arriviamo! 》risponde Jorge recandosi a fianco della cattedra con alcuni fogli. 《 Martina, devi venire anche tu! 》mi richiama il professore, distraendomi dai miei pensieri, che sarebbero Jorge, Jorge e... Jorge! 《 Si, scusi... 》dico alzandomi. 《 Prego ... 》dice incoraggiandoci a parlare. Jorge inizia a parlare dei poeti più celebri del Rinascimento, quando arriva il mio turno. Io dovrei indicare le caratteristiche di questo periodo. Non mi accorgo che Jorge ha finito di parlare, e tutti aspettano qualcuno che continui la spiegazione. Non riesco a parlare, il dolore che provo mi blocca. 《 S-scusi... 》dico fuggendo fuori dalla classe sotto gli occhi preoccupati dei miei amici. 《 Ragazzi, prendiamoci una pausa... avete 15 minuti, poi continuiamo. 》annuncia il professore, capendo la situazione. 《 JORGE! 》urla Mechi avvicinandosi al ragazzo. 《 Non ho tempo! 》risponde affrettandosi a correre verso la ragazza che ama. Mi trovo in bagno, non so più dove sbattere la testa. Sono successe troppe cose, in così poco tempo... Non posso sopportarlo!! Passati 5 minuti, esco dal bagno e vado in corridoio, per poi giungere in classe. Continuo a camminare nella tranquillità più assoluta, visto che tutti sono a lezione. Dopo pochi passi, vedo Jorge in fondo al corridoio. Così decido di tornare indietro, ma è troppo tardi perché lui mi ha già visto e mi sta correndo dietro. Velocizzo il passo per fuggirgli, però lui mi precede e si posiziona davanti a me. 《 Perché scappi da me? 》chiede triste e preoccupato. 《 Lasciami sola... 》dico con gli occhi umidi. Lui mi lascia passare, ed io ritorno indietro, giungendo in classe. Mi siedo al mio banco, quando dopo 5 minuti arriva anche Jorge. Suona subito la campanella, e tutti si alzano. 《 Hey Tini! 》dice Candelaria avvicinandosi a me. 《 Ciao 》rispondo alzando lo sguardo. Lei nota che non sto affatto bene: 《 Cos'è successo? Jorge? 》chiede intuendo qual è il vero motivo della mia tristezza. 《 Ci siamo lasciati... 》dico abbassando lo sguardo. 《 Quindi la cena? Tini, ma era già tutto pronto... 》dice. 《 Lo so, ma ormai è tutto rovinato... 》parlo io rialzando lo sguardo. 《 Tini, io sarò sempre al tuo fianco... 》dice prendendomi le mani. Io l'abbraccio, è una delle mie migliori amiche e sempre avrò bisogno del suo conforto. 《 Ora scappo che Ruggero mi cerca... 》dice facendomi l'occhiolino. 《 Certo, vai. 》rispondo lasciandole un bacio sulla guancia. Mi dirigo verso l'uscita, quando incontro Stephie: 《 Ciao Tinucha! 》dice lei guardandomi. 《 Cosa vuoi? Senti, se mi vuoi minacciare per Jorge, tranquilla perché non stiamo più insieme... 》dico triste. 《 oooh povera Tini, ora starai soffrendo. Beh, era ovvio che un bel ragazzo come Jorge non potesse stare con una come te! 》parla lei. Inizio a camminare con gli occhi umidi, quando vedo arrivare Jorge. Per un attimo ci guardiamo negli occhi, poi io continuo per la mia strada. Noto la sua malinconia, so che anche lui sta soffrendo, ma non può rischiare più di tanto. Lui mi ha lasciato perché se lo sentiva... [...] Sono a casa mia e ho appena finito di cenare. Sono le 20:00, esattamente a quest'ora doveva iniziare la nostra cena, ma ormai è tutto rovinato. Decido di uscire, per poi andare in spiaggia. Sto camminando, e fa molto freddo. Mi avvicino al tavolo, quello che io e le mie amiche avevamo preparato per me e Jorge. È coperto da una tovaglietta rossa, ci sono ancora bicchieri, piatti e posate. Sarebbe stato tutto perfetto. C'è anche una lettera, ancora imbustata, che avevo scritto per Jorge. Era tutto pronto, tutto perfetto. Sorrido, intanto le lacrime iniziano a scendere copiose. Non sono ancora cosciente che tutto questo magnifico lavoro sia andato perso. Sto per girarmi, quando dietro di me vedo...

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Capitolo 28
*** Di nuovo insieme ***


Non sono ancora cosciente che tutto questo magnifico lavoro sia andato perso. Sto per girarmi, quando dietro di me vedo Jorge. 《 Cosa ci fai qui? 》dico ancora con le lacrime agli occhi. 《 È bellissimo... 》dice sorridendo. 《 S-si... peccato sia tutto rovinato... 》dico con tono malinconico. 《 Forse non tutto... 》parla lui avvicinandosi a me. Cosa intende? 《 No, non si può più fare niente... 》dico scuotendo la testa. Noto il livido sul suo braccio, non posso evitare di chiedergli 《 Chi te lo ha fatto quello? 》. 《 Sono caduto... 》risponde guardandosi quella macchia viola. Ovviamente so che sta mentendo... 《 È per tuo padre? 》chiedo preoccupata guardandolo. 《 Non ti preoccupare... 》risponde. C'è una certa luce spenta nei suoi occhi. 《 È per colpa mia? 》chiedo ancor più preoccupata. Credo sia di quel giorno, quando io andai a parlare dal padre di Jorge. 《 Si... 》rispondo io già sapendo la risposta, visto che lui non ha nemmeno il coraggio di parlare. Nessuno fiata per qualche secondo, fino a che lui rompe il silenzio: 《 Tu avevi organizzato tutto questo? 》chiede guardandomi. 《 Si... 》rispondo pensando ancora a quello che potrebbe essere successo con suo padre quel giorno. Mi avvicino non troppo a lui, per vedere meglio il livido, quando scorgo anche una piccola ferita sulla spalla. Lui prova a coprirsela, facendo finta di grattarsi la spalla, ma io l'ho già notata. Jorge ha capito, così toglie la mano. 《 L'hai medicata? 》chiedo io. 《 No, ... ma non serve! 》risponde lui. 《 Si che serve, potrebbe fare infezione... vieni! 》dico afferrando la sua mano e avvicinandomi al mare. 《 L'acqua salata te la può guarire. 》dico sedendomi con lui sulla riva. Prendo un fazzoletto imbevuto di acqua, e lo passo sulla ferita. Lui fa una smorfia di dolore che mi fa ridere. 《 Cosa ridi? 》mi chiede sorridendo. È bellissimo! 《 Mi fai ridere! 》rispondo. Per un secondo non fiata, poi prende coraggio ed inizia a parlare: 《 Perché fai questo per me? 》. 《 Perché potrebbe farti infezione... 》rispondo fingendo di non capire profondamente la domanda. 《 No, intendo che mi parli e mi medichi, quando io ho solo saputo spezzarti il cuore... 》dice rattristendosi. 《 Non vorrei parlarne... 》dico con un tono triste nella voce. 《 Vado a prendere un altro fazzoletto... 》parlo io alzandomi per raggiungere la mia borsa. Ci sto frugando dentro, ma non li trovo. Dove caspita sono finiti?! Mi giro per vedere se sono caduti. Mi volto e sono a 5 centimetri dal viso di Jorge. 《 Io non posso vivere senza di te... 》dice, per poi avventarsi sulle mie labbra. Io ricambio, come se per me quel bacio valesse più della mia vita. Dopo un po' si stacca per riprendere fiato... 《 Nono! Questo non è giusto! 》dico io portandomi le mani ai capelli. 《 Cosa non è giusto? 》chiede confuso. 《 Q-questo bacio, Jorge! Non va bene! Noi non possiamo stare insieme ed è tutto un casino! 》dico strofinandomi le mani sul viso. 《 Ma se noi due ci amiamo! 》urla lui. 《 Sei stato proprio tu a lasciarmi! 》dico io imitando il suo tono di voce. 《 È stato l'errore più grande della mia vita! Io non posso stare senza di te! 》dice. 《 E se tuo padre ti facesse qualcosa?! Magari più grande?! 》chiedo impaurita. 《 Lo risolveremo insieme! 》risponde lui. E ora cosa succederà? 《 Ti prego, riproviamoci... se poi andrà male, sarà destino, ma io sono sicuro che non succederà... 》aggiunge lui. Mi decido e mi butto tra le sue braccia: 《 Mi sei mancato! 》

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Capitolo 29
*** Una telefonata sospetta ***


Mi decido e mi butto tra le sue braccia: 《 Mi sei mancato! 》《 Anche tu. 》dice stringendomi sempre più forte. Improvvisamente mi sento trascinare. 《 Jorge, che fai? 》chiedo confusa. 《 Festeggiamo insieme! 》risponde sorridendomi. Allora non è tutto rovinato! Anzi, va meglio di quello che pensavo! Arriviamo all'hotel " LOVE ME ", dove avevo già prenotato e pagato la stanza. 《 Buongiorno signori... 》ci saluta il commesso. 《 Buongiorno. Ho prenotato una stanza. 》rispondo io. 《 Qual è il suo nome? 》mi domanda. 《 Stoessel 》. 《 Stoessel, Stoessel... 》dice scrutando un lista. 《 Ecco! Stanza 41, secondo piano! 》parla il commesso porgendoci le chiavi. 《 Grazie mille! 》dico afferrandole. Ci dirigiamo verso l'ascensore, quando Jorge inizia a parlare: 《 Che bel posto! 》. 《 Già... questo è l'hotel più romantico della città ... 》dico guardandolo. Si avvicina a me e mi da un lungo bacio. 《 Ti amo. 》dico. 《 Anch'io 》risponde sempre guardandomi. L'ascensore arriva, e le porte si aprono davanti a noi. Continuiamo a camminare, fino a che incontriamo la nostra stanza, la numero 41. 《 Eccoci! 》dico infilando la chiave nella serratura e aprendo la porta. Mi si presenta uno scenario bellissimo, non si può nemmeno descrivere. 《 È tutto perfetto! 》dico con gli occhi che brillano. 《 Quando siamo insieme tutto è perfetto! 》risponde avvicinandosi a me. Ha le sue mani sui miei fianchi e io sulle sue spalle. È sempre più vicino, fino a che fa scontrare le nostre labbra, unite in un lungo bacio. Continuiamo, quando ad un certo punto iniziamo a camminare verso il grande letto matrimoniale posto al centro della stanza. Mi lascia delicatamente sul letto, e continuiamo a baciarci, quando: DRIIIN! DRIIIIIN! Mi suona il cellulare! Possibile?! Proprio ora?! 《 Lascia stare... 》dice lui continuando a baciarmi. Io decido di ascoltarlo, quando suona nuovamente. Mi stacco abbastanza bruscamente da lui. 《 Jorge, forse è meglio che risponda... 》dico guardandolo ancora negli occhi. 《 Va bene 》risponde seccato. Mi avvicino al telefono, e ancora continua a suonare. NON CI POSSO CREDERE! È mio padre! Rispondo: " Pronto! " , " Pronto Tini! Dove sei? " chiede preoccupato. " Papà lo sai! Sono con Jorge, oggi è il suo compleanno! " rispondo a tono. " Stai attenta " dice. " SI! CIAO! " rispondo scocciata. Riattacco immediatamente. 《 Scusa... 》dico rivolgendomi a Jorge. 《 Non ti preoccupare... 》risponde guardandomi e avvicinandosi nuovamente. Chiudo gli occhi, aspettando che mi bacia, quando sento di nuovo il telefono squillare. 《 MADONNA! 》urlo. 《 Chi è ancora... 》. Rispondo: " Cosa c'è ancora papà?! " . " Ma non sono il tuo papà! " dice una voce apparentemente modificata dall'altra parte del telefono. " Ti ho già avvertita, e non voglio più ripeterlo. Stai lontana da Jorge, oppure farò del male alle persone che più ami! " dice. " Chi è?! Pronto?! " . Nessuno risponde, quando vedo che ha riattaccato. 《 Chi era? 》chiede Jorge. Mi sento morire. Chi è che farà del male alle persone a cui tengo di più?! Mi siedo sul letto con le mani tra i capelli. Non posso crederci!

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Capitolo 30
*** Aiutami ***


《 Chi era? 》chiede Jorge. Mi sento morire. Chi è che farà del male alle persone a cui tengo di più?! Mi siedo sul letto con le mani tra i capelli. Non posso crederci! Non fiato, sono troppo scossa. Chi potrà essere?! Sfortunatamente la voce era modificata, quindi non si può capire chi era dall'altra parte del telefono e mi minacciava. Chi può arrivare a tanto? Qualcuno che odia me ma ama Jorge? Stephie? Può darsi, ma c'è qualcosa dentro di me che mi dice che non sia stata lei l'artefice della chiamata. So che farebbe di tutto per riconquistare Jorge, ma non la sento capace di arrivare a questo punto. Il mio ragazzo, impaurito dalla mia reazione, si avvicina a me. 《 Amore, cos'è successo? 》chiede assai preoccupato, sedendosi accanto a me. 《 N-n-non... lo so... 》rispondo facendolo preoccupare ancora di più. 《 Tini, mi stai facendo spaventare... 》dice prendendomi il viso e facendomi specchiare in quel mare verde dei suoi occhi. Aveva un tono spaventato, preoccupato... Non sapeva cosa stesse succedendo... potevo dirglielo senza trarne affrettate conseguenza, come chiamare la polizia o trovarlo e accoltellarlo? Jorge per me lo avrebbe fatto, ma non mi sentivo pronta a raccontarglielo. Sicuramente avrebbe vissuto tutti i suoi giorni indagando e cercando il colpevole. Non si meritava ancora una vita triste, aveva già sofferto abbastanza. Quindi per ora non gli dirò niente, tanto per farlo stare tranquillo e sereno. 《 ... mi è venuto un crampo allucinante allo stomaco... 》dico io mentendo. 《 Tini, mi hai fatto preoccupare tantissimo. Chi era al telefono? 》chiede serio. 《 N-nessuno... ho risposto, ma non parlava nessuno, così ho chiesto chi era, ma niente... 》rispondo, ormai discretamente esperta a nascondere la verità, ma Jorge mi conosceva troppo bene, e credo che la falsa non sarebbe durata ancora per molto tempo.《 Stai bene? Vuoi andare a casa? 》mi domanda carezzandomi delicatamente il viso. 《 No, è il tuo compleanno, e non lo rovinarei per nulla al mondo 》rispondo poggiando la mia mano sulla sua. 《 Ne sei sicura? 》chiede nuovamente. 《 Sicurissima! 》rispondo decisa. Si avvicina a me e mi lascia un tenero bacio sulle labbra, per poi invitarmi a stendermi con lui sul letto. [...] Erano le 23:00 e ancora non dormivo. Jorge si era già addormentato da 10 minuti, ed io ero rimasta ad ammirare il suo viso angelico. Lo amavo, e mi faceva male mentirgli, ma non avevo altra scelta. Cioè, in fondo ce l'avevo, ma la evitavo, perché non doveva più soffrire, e se fosse successo a causa mia, non me lo sarei mai perdonato. Provo a girarmi dall'altro lato, cercando di smuovere dalla testa quei pensieri: da un lato, come ho già replicato, soffro di aver mentito all'amore della mia vita, una delle poche persone che mi vuole bene veramente. Dall'altro la voglia di sapere chi fosse stato a chiamarmi e a minacciarmi. Cerco di prendere sonno, ma per me è quasi impossibile. Mi rigiro nel letto continuamente, e quasi sveglio Jorge, che dorme beatamente. Decido di alzarmi per poi andare in bagno. Cerco tranquillità, serenità, pace... tutto ciò che non provo ora. Giunta, mi sciacquo il viso, come per togliermi tutti quei problemi che mi assillano. Con me ho portato il cellulare, per paura mi richiamasse il malintenzionato. Rimango a fissare il mio riflesso nello specchio. Non si può dire che abbia un bell'aspetto: ho tutti i capelli arruffati e il viso che farebbe paura ad un non vedente. Suona il cellulare, e un colpo mi trafigge il cuore. La paura che fosse quell'individuo minacciatami mi assale. Guardo lo schermo, e noto ' numero privato '. Rispondo: " Pronto! " . " Pronto Martina. Ciao carissima! ". Ancora lui/lei, quella voce così tenebrosa... " Chi sei? Dimmelo! " urlo. " Non ti piacerebbe saperlo! Stai lontana da Jorge, oppure passerai i guai seri. Questo è veramente il tuo ultimo avvertimento!! " risponde la voce misteriosa. " Pronto! PRONTO! " grido sempre più forte. Scivolo lungo il muro davanti al lavabo. Cosa voleva? Chi era?! Mi porto le mani al viso ed inzio a piangere e singhiozzare rumorosamente. 《 Amore cosa è successo? 》chiede Jorge avvicinandosi a me. Alzo lo sguardo ed incontro gli occhi tristi del mio ragazzo. Viene verso di me, io senza pensarci lo abbraccio forte, come se quelle braccia fossero il mio unico riparo... * NOTA AUTORE: Buongiorno ❤ La storia si è allungata un pochettino, ma meglio così! 😀 Comunque, ora Tini sarà costretta a dire la verità a Jorge? E secondo voi, chi è la voce misteriosa che minaccia la povera Martina? Tutto questo nei prossimi capitoli! ALLA PROSSIMA 💗

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Capitolo 31
*** In pericolo ***


Alzo lo sguardo ed incontro gli occhi tristi del mio ragazzo. Viene verso di me, io senza pensarci lo abbraccio forte, come se quelle braccia fossero il mio riparo. 《 Cosa è successo? Perché stai così? 》mi chiede preoccupatissimo. 《 ho paura... 》rispondo singhiozzando e stringendolo ancora più forte. 《 Non mi lasciare... 》aggiungo io. Lui scioglie l'abbraccio, e con un tono marcato di tristezza nella voce mi domanda: 《 Cosa ti ha ridotta così? 》. 《 Non posso dirtelo... 》rispondo guardandolo con gli occhi pieni di lacrime. 《 Ti prego, di me ti puoi fidare. 》dice pregandomi con lo sguardo. 《 N-no, non posso proprio... 》replico abbassando gli occhi al pavimento. 《 Allora devo pensare che non ti fida di me? 》dice aggiungendo un tono duro nella voce. 《 Non è questo! 》esclamo io negando con il capo. 《 E allora perché non ti confidi con me?! 》domanda lui, quasi per sgridarmi. 《 Perché non provi a capirmi una volta nella vita! 》sbotto guardandolo nuovamente. 《 Cosa?! Una volta nella vita?! Io ti ho sempre capita, ora però prova tu a capire me! 》dice serio. Va verso la camera ed io lo seguo. 《 Cosa fai?! 》chiedo nervosa. 《 Me ne vado! Non lo vedi?! 》risponde interrompendo ciò che stava facendo, ovvero mettersi le scarpe, e guardandomi.《 Non ha senso! 》sbotto io. Lui mi fulmina di botto con lo sguardo. 《 Non ha senso?! Cosa non ha senso?! Ah, te lo dico io cosa... che io sia il tuo ragazzo e, benché questo, tu non mi racconti i tuoi problemi! 》esclama allargando le braccia. 《 Non capisci! 》dico io. 《 Certo, sono sempre io quello a non capire... 》dice frustrato, uscendo dalla stanza. Dopo qualche secondo rientra dicendomi tristemente: 《 mi dispiace che tu non ti fida di me... 》. Chiude la porta e se ne va. Inizio a piangere, più di prima. Era questa la giornata peggiore della mia vita! Una persona che non so chi sia mi minaccia di fare del male ai miei cari, l'amore della mia vita mi ha appena lasciato! Cosa devo fare?! La minima risposta è uccidermi!! Mi vesto, voglio prendere un po' d'aria, non ce la fiaccio più! Esco ed accendo una sigaretta, cosa che non facevo da tanto tempo... Devo liberarmi di tutti i problemi. Prendo il cellulare ed apro l'icona di whatsapp. È per me impossibile non notare il profilo di Jorge, di quella persona che mi faceva sentire bene, speciale, unica, ma che pochi minuti prima era uscito dalla mia vita, però era ancora marchiato nel mio cuore. Guardo la foto. È stupendo! Indossa una giacca di pelle nera, e sfodera i suoi diamanti verdi, quegli occhi di cui sono sempre stata innamorata. Guardo il suo stato: " Che bello passare la notte del proprio compleanno con la persona della quale ti puoi fidare al 100% " che ben presto, dopo il caricamento, scompare... Mi aveva già cancellato dalla sua vita, dalla sua testa, dal suo cuore... Non valevo più niente... Mi squilla il telefono, di nuovo quel maledetto numero privato, quello che mi aveva fatto perdere l'amore di Jorge e che mi aveva scombussolato la vita. Presa dalla rabbia, getto bruscamente il cellulare contro il terreno, facendolo rompere e crepare. Non sapevo più cosa fare, ero fuori di senno. Mi chino per prendere il rimanente del telefono e buttarlo nell'immondizia, quando mi sento afferrare da dietro: 《 AIUTO! 》urlo. I miei sforzi sono inutili, la persona mi ha già tappato la bocca e a poco da qui sarei svenuta... * NOTA AUTORE: Okay, ci sarà qualcuno che dirà " lo sapevo... " è vero... ma non odiatemi! ❤ Secondo voi, chi sarà la persona che ha catturato Tini? Non vi resta che seguire la fine della storia! 😊 Volevo anche ringraziare di cuore una delle più interessate alla mia storia, _Caterina98_ ❤ Grazie!!

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Capitolo 32
*** Sei stato tu! ***


Mi chino per prendere il rimanente del telefono e buttarlo nell'immondizia, quando mi sento afferrare da dietro: 《 AIUTO! 》urlo. I miei sforzi sono inutili, la persona mi ha già tappato la bocca e a poco da qui sarei svenuta. Mi risveglio, mi sento stordita. Sono imbavagliata e legata ad una sedia in una stanza, fredda e grigia. 《 Ciao! 》dice una voce, togliendomi la stoffa che mi copriva la bocca e portandola sugli occhi. La annoda dietro la nuca talmente forte da farmi sussultare. 《 Tranquilla... 》dice ancora, ma veramente non riesco a capire chi sia. Quella voce non mi è per niente familiare. 《 Cosa vuoi da me?! Chi sei?! 》chiedo io urlando. Sento gli occhi della persona sul mio corpo. 《 Avevano ragione, sei molto carina... 》dice mettendosi davanti a me e accarezzandomi il viso. Sento quelle luride mani toccarmi dal collo fino al grembo. 《 NON TOCCARMI! 》grido ancora di più. 《 Stai zitta! 》mi rimprovera. 《 Dimmi chi sei! Dove sono?! 》chiedo spaventata. 《 Ti ho detto di stare zitta!! 》urla di più tirandomi una sberla in faccia, non troppo forte. Mi porto la mano sulla guancia. 《 Cosa volete da me?! 》chiedo non arrendendomi. Lui si decide e mi risponde: 《 Jorge. 》. 《 Ti avevano già avvertita di lasciarlo, ma tu non hai ascoltato! 》aggiunge dopo pochi secondi. 《 Io e Jorge ci amiamo, nessuno e dico nessuno ci può impedire di stare insieme!! 》grido io. 《 Allora non hai capito niente! Qui non c'è da scherzare! 》urla più forte quella voce, apparentemente maschile. 《 Noi ri-vogliamo lui, non te! 》. Cosa?! Cosa volevano fare a Jorge?! 《 Lasciatelo in pace! 》sbotto. 《 Troppo tardi... 》dice. Come troppo tardi?! Gli avevano già fatto del male?! 《 Perché?! Cosa gli avete fatto?! 》. 《 Beh, diciamo che è caduto in una trappola, per salvarti e fare l'eroe. Ma non è così tanto furbo come sembra... 》parla lui. Allora Jorge teneva ancora a me, più di quanto io pensassi... 《 Ti prego, non fategli niente... 》lo supplico io. 《 Ora stai lì, e se provi a scappare, anche per te ci saranno amare conseguenze! 》risponde a tono lui. Come "anche"? A chi avevano fatto del male? A Jorge? Avevo in testa mille domande, mille problemi e una totale confusione. Ero preoccupata per lui, l'unica persona che ha rischiato la sua vita per salvarmi. Gli avrebbero fatto qualcosa?! E chi?! 《 Buongiorno! 》parla una persona. Oddio quella voce! Non ci credo! Era colpa sua! Sono scioccata...

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Capitolo 33
*** Scioccata! ***


Avevo in testa mille domande, mille problemi e una totale confusione. Ero preoccupata per lui, l'unica persona che aveva rischiato la sua vita per salvarmi. Gli avrebbero fatto qualcosa?! E chi?! 《 Buongiorno! 》parla una persona. Oddio quella voce! Non ci credo! Era colpa sua! Sono scioccata. Era il padre di Jorge. Già, proprio lui era dietro a tutte queste telefonate minacciose. A costo dei soldi, avrebbe fatto del male al proprio figlio, a Jorge. Gli avrebbe tolto la felicità, ciò che gli mancava da molto tempo, solo ed esclusivamente a scopi propri. Esisteva davvero una persona talmente crudele, senza pietà?! Un padre poteva arrivare a tanto, facendo del male al proprio figlio, sangue del suo sangue?! Jorge non se lo meritava. Era una persona pura, buona e gentile, che dietro al sorriso nascondeva un brutto passato, causato proprio da lui. Era più fragile di quanto noi avessimo mai pensato. Era una persona invidiabile. Era e tuttavia è l'amore della mia vita. 《 Allora ci sei tu dietro a tutto questo! Sei tu il colpevole! 》urlo assai nervosa io. 《 Ma ci sei arrivata! Sai, Pensavo fossi più intelligente... 》dice sorridendo falsamente. 《 Ti avevo detto di stare lontano da Jorge, da mio figlio! 》continua facendosi sempre più serio. 《 Un padre non toglierebbe mai la felicità di suo figlio, e non la cambierebbe per nulla al mondo, soprattutto per il denaro! 》rispondo arrabbiata. 《 ZITTA! Tu non puoi dirmi come fare il padre! 》urla. Dopo pochi secondi chiedo preoccupata: 《 Dov'è Jorge? 》. 《 Lascia stare mio figlio! 》risponde gridando. 《 No! Non potrai mai togliermi l'amore di Jorge! MAI! 》replico marcando l'ultima parola. 《 Forse non hai ben capito, ma ti illumino io! O non lo vedi più e ti lascio andare, ovviamente se non ne parli con nessuno, oppure saluta pure Jorge, perché non credo lo vedrai più! 》parla tranquillo, ma spudorato. 《 Non me lo puoi proibire! NO! 》rispondo iniziando a percepire gli occhi umidi. 《 E invece posso... 》. 《 Cos'è piccolina? Piangi? 》chiede ironicamente. 《 SMETTILA! LASCIA STARE JORGE! 》urlo a squarciagola. 《 David, vieni! 》alza la voce seria chiamando un ragazzo. 《 Sì, capo. 》risponde. 《 Tienimi tranquilla la ragazza! 》ordina lui dandomi due pacche sulla gamba. 《 C-Cosa intende?! 》penso io terrorizzata. Il padre di Jorge esce dalla stanza, lasciandomi sola con David. 《 Allora, Martina, giusto? 》chiede prendendo una sedia e posizionandosi di fronte a me. 《 Come lo sai?! 》domando. Lui si fa sempre più rigido. 《 Me lo hanno detto! 》risponde nervoso. 《 CHI? ... Jorge! 》dico. 《 N-no, me lo ha detto il mio capo! 》parla lui. 《 È qui?! Jorge è qui?! Sta bene?! 》domando nervosa più che mai. 《 SMETTILA! 》mi interrompe. So che è qui! Lo so, lo sento! E poi questo... David, o come si chiama, si è fregato con le sue mani. Decido di tacere, in modo da non scatenare la sua ira e portarlo a fare qualcosa che non mi farebbe per niente piacere. Alzo lo sguardo, eliminando i vari pensieri dalla testa, per non destare sospetti. Vedo che si avvicina a me. Mi sta baciando, sento le sue labbra luride muoversi sulle mie. Non posso smuoverlo, perché ho le mani legate dietro alla schiena con una corda assai rigida. Si stacca, ovviamente per tutto il tempo sono stata ferma. 《 Lo dicevano che eri molto carina, ma non sapevo così tanto... 》dice con voce seducente accarezzandomi la guancia con il dorso della mano destra. 《 Lasciami! 》urlo scocciata. Non volevo dirlo, mi è uscito d'istinto! E ora cosa succederà?! 《 Cosa hai detto?! Non ho capito!! 》dice afferrandomi il mento. Non fiato, in preda alla paura. 《 Bene, ora ci capiamo... 》si risponde lasciandomi. Si alza e se ne va, così... di punto in bianco... Dopo circa un'ora, arriva un uomo con un cappello scuro. 《 Ti prego, non farmi del male! 》urlo io. 《 Sssh! 》mi zittisce, portandomi il dito indice sulla bocca. Alza il cappello, e noto che è...

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Capitolo 34
*** In salvo ***


《 Ti prego, non farmi del male! 》urlo io. 《 Sssh! 》mi zittisce, portandomi il dito indice sulla bocca. Alza il cappello, e noto che è Jorge, mi è venuto a salvare! 《 JORGE! 》urlo io. 《 SSSHH 》dice guardandomi e facendomi tacere di nuovo. I suoi occhi, quanto mi sono mancati! Prende un oggetto dalla tasca, probabilmente un coltellino, e inizia a sfregarlo sulle corde, fino a tagliarle parzialmente. Finalmente liberata, mi abbraccia. Le sue braccia, il suo petto... tutto mi è mancato di lui, TUTTO! Scioglie l'abbraccio. 《 Ora fai silenzio... 》dice avvicinandosi al mio orecchio e sussurrandomi. Io annuisco. Mi prende la mano, e ci dirigiamo insieme fuori dalla stanza. Noto che ero rinchiusa dentro un grandissimo e tetro capannone abbandonato. Ormai siamo all'uscita, quando sentiamo dei passi. Ci blocchiamo, dopo un istante mi stringe la mano ancor più forte e inizia a correre. Io lo seguo, e ci nascondiamo dietro ad una siepe. Vedo l'uomo uscire dalla porta. Quando rientra, prendo di nuovo io la mano di Jorge, lui si gira e mi sorride. Iniziamo a correre, quando mi accorgo che ormai siamo in salvo, insieme. Non corriamo nessun pericolo. Allontanatoci abbastanza dalla "struttura di morte" e rallentando il passo, mi dice: 《 Mi sei mancata, mi dispiace di averti... 》. Non gli faccio finire la frase che già lo sto baciando, mi mancava tutto di lui, e quando dico TUTTO significa proprio tutto quanto! Ci stacchiamo, e rimaniamo a guardarci sorridenti. 《 Ti amo, e nessuno me lo può impedire 》dice lui. 《 Anche io... 》rispondo pensierosa. Notandolo, chiede: 《 Qualcosa non va? 》. 《 Ora siamo contenti e in salvo, ma tuo padre?! 》domando. Lui si rattristisce tutto in un colpo, poi mi risponde: 《 Ho chiamato la polizia, a me non avevano legato. Quando un certo David mi ha detto che eri qui, l'ho preso a pugni e ho iniziato a cercarti. 》. 《 Mi dispiace, hai rischiato la tua vita per me... 》dico veramente dispiaciuta. 《 Rischierei tutto, pur di non vederti in pericolo, e poi la colpa è mia, ti ho assalita all'hotel, lasciandoti da sola e permettendo che ti facessero del male. Non avrei mai dovuto farlo! 》replica lui. 《 No, Jorge... Non scusarti con me e poi... io mi fido ciecamente di te, non dubitarne. 》. Ci guardiamo qualche secondo negli occhi, quando sento squillare il telefono: è papà! "Pronto!" rispondo. "Dove sei finita, Martina?! Sono quasi due giorni che non ti fai vedere!" urla. "Tranquillo papà, sono sempre stata con Jorge..." lo tranquillizzo io, o almeno ci provo... "Va bene! Ma la prossima volta rispondimi al telefono! E per sempre!" mi rimprovera. "Ok, un bacio!". Chiudo la chiamata.

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Capitolo 35
*** Grazie 💋 ***


Ieri Jorge mi ha accompagnato a casa. Mio papà mi ha fatto il quarto grado, ma ormai è tutto apposto. Oggi è sabato, sono le 9:00. Esco per andare a comprare un nuovo cellullare, visto che quell'altro si era polverizzato. Arrivo al centro commerciale, quando incontro Lodo. 《 LODO! 》 urlo da lontano. Le corro incontro, abbracciandola. 《 Hey Tini! Ma che felicità oggi! 》 esclama lei ricambiando l'abbraccio. Lo sciolgo, ho gli occhi che brillano. 《 Sono troppo contenta di vederti! Mi sei mancata! 》 . 《 Okay, Martina. Cosa ti succede?! Sono solo 2 giorni che non ci vediamo... 》 dice lei. 《 Beh, in verità devo dirti una cosa, ma giura di non raccontarla a nessuno... 》 parlo io facendomi più triste. 《 Tranquilla, ti puoi fidare! 》. Le racconto tutto, per filo e per segno. Alla fine, con gli occhi leggermente umidi, dice: 《 Oh Tini! Mi dispiace! 》. Mi salta quasi in braccio, quando per calmarla le rispondo: 《 Ma ora è tutto passato, Lodo... Non te ne devi più preoccupare... 》. Prendo le sue mani tra le mie, per rassicurarla. 《 CIAO! 》 ci saluta il mio amico Maxi. 《 Maxi! 》 esclamo abbracciando anche lui. 《 Tini! 》 dice legando le sue braccia dietro la mia schiena. 《 Stai bene ora?! 》 chiede preoccupato sciogliendo l'abbraccio. 《 M-ma tu lo sai?... 》 domando. 《 Si, ce lo ha detto Jorge... 》 risponde. 《 Ora dov'è? 》 chiedo. 《 Non ti arrabbierai mica... 》 dice il ragazzo. 《 No, per niente... 》. È vero, non mi sarei arrabbiata. Jorge ha fatto bene a dirglielo, mi ha tolto solo che un peso. I nostri amici ci sono rimasti sempre accanto, e meritano di sapere tutta la verità, perché l'ultima cosa che voglio fare è mentirgli... 《 Amore! 》 esclama la spagnola riccioluta, venendo verso di noi, per poi cingere il collo del suo ragazzo. 《 Ciao Alba! 》 esclamo salutandola. 《 Hey Tini, come stai? 》 chiede dandomi un bacio sulla guancia. La guardo come per chiedere "sai tutto?", lei annuisce. Vedo da lontano Cande e Ruggero camminare a passo svelto. 《 Ma siamo tutti qui! 》 esclamo felice. 《 TINIIII!! 》 grida la rossa correndo verso di me e fiondandosi tra le mie braccia. 《 Ciao Tini! 》 mi saluta l'italiano da dietro le spalle della sua ragazza, che ancora mi stringe. Io gli sorrido. Candelaria scioglie il super-abbraccio, ed inizia a toccarmi. 《 Stai bene?! Non hai graffi, lividi... vero?! 》 chiede agitata. 《 Tranquilla Cande, sto bene... 》 rispondo rassicurandola. Nel frattempo arrivano Diego e Thomas. 《 Amore! 》 dice Lodo fiondandosi tra le braccia del suo ragazzo. 《 Ciao Diego! 》 lo saluto io. Arriva anche Stephie. 《 Ciao... 》 mi saluta mettendosi sotto il braccio di Diego. 《 Ma voi... 》 chiedo io. 《 Sì Tini, spero non avrai niente contro di noi, contro il nostro amore... 》 dice dispiaciuto il ragazzo. 《 NO! 》 esclamo. 《 Anzi, ho sbagliato solo ed esclusivamente io. Intanto voglio chiedere scusa a te, Diego. Non ho saputo vedere quanto tenevi a Stephie, ed a quanto la amavi. Poi voglio perdonarmi con te, Stephie, che ti ho accusata di avermi minacciata, invece non avevi fatto niente. Spero che un giorno mi potrete perdonare. 《 Certo, Martina. Noi ti perdoniamo. 》 dice Stephie sorridendomi. Le sorrido anch'io, per poi notare l'arrivo dell'unica persona che, da quando sono in questa scuola, mi ha sempre sostenuta. Lei, la mia migliore amica, Mechi! 《 TINIIIIIIIIIII 》 urla, provocando un tonfo in tutto il centro commerciale. 《 Mechi! 》 la saluto, quando lei mi salta letteralmente a dosso. 《 Quanto mi sei mancata! 》 dice sciogliendo l'abbraccio e dandomi un bacio sulla guancia. 《 Anche tu! 》 replico sorridendole. Lei va ad abbracciare Xabiani, che nel frattempo era arrivato. 《 Ragazzi, io devo andare in bagno... 》 dico salutandoli e dirigendomi verso le toilettes. Uscita, non vedo più nessuno. Esco dal centro e urlo: 《 Mechi! Xabi! Cande! ... 》. Ma non mi arriva alcuna risposta. Qualcuno mi copre gli occhi con le mani, sento il suo profumo. Quel buonissimo profumo che ha la sua pelle. 《 Chi sono? 》 chiede facendomi sorridere. 《 Mia nonna? 》 fingo ridendo. 《 Ci sei vicina... 》 dice facendomi ridere ancora di più. 《 Allora non lo so... 》 dico. Lui mi gira, facendomi trovare corpo a corpo. Si avvicina a me, sento il suo fiato sulle labbra, quando le unisce alle mie, dando vita ad un dolce bacio. Si stacca da me, quando mi chiede: 《 Allora? Ero tua nonna? 》. Mi fa ridere. 《 Non credo... 》 rispondo sorridendo. 《 Ti credo BAMBOLA! 》 esclama. Lui aspetta una mia reazione, quando gli rispondo: 《 è un soprannome bellissimo, se pronunciato da te... 》. Mi abbraccia, quando mi sussurra 《 Ti amo bambola! 》. 《 Anche io bambolotto 》. Ora sì che ero felice, felice veramente... *NOTA AUTORE: E finalmente siamo giunti alla fine! Ovviamente scriverò altre storie appassionanti, ma di questa cosa ne pensate? Aspetto mille recensioni! Grazie a tutti quelli che hanno letto la mia storia, hanno recensito... GRAZIE! Alla prossima!! ❤

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