She is mine, you go to fuck

di NickJonas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Perfect ***
Capitolo 2: *** Her eyes, irresistible ***



Capitolo 1
*** Perfect ***


-Un nuovo anno ha inizio alla Seven Kings High School, ed io e i vostri professori siamo qui per augurare a tutti voi un buon rientro e per darvi un in bocca al lupo per quest'anno. Grazie.- applausi da parte di studenti già stanchi di iniziare quest'anno scolastico si levarono nell'aria.
In palestra si trovava il quarto ed il quinto anno e tra di loro, un gruppo di ragazzi si divertiva a vedere le facce traumatizzate dei loro compagni, che esagerati pensavano.
-Chissà se quest'anno ci saranno ragazze nuove carine!- già si leccava i baffi Louis culettoperfetto Tomlinson, uno dei ragazzi più popolari della scuola, nonché tra i più carini. Con i suoi occhioni azzurri come il cielo ed un perenne sorriso malizioso in viso, aveva mille ragazze ai suoi piedi.
-Sei sempre il solito Lou!- disse divertito Niall mangioqualsiasicosachemicapitiatiro Horan. Biondo (tinto), occhi azzurri ghiaccio e una dolcezza unica, sono le caratteristiche che lo rendono un altro dei ragazzi più amati della Seven Kings High School.
-Bhe, gli occhi sono stati fatti per guardare no?- ammiccò Harry puttanierepereccellenza Styles. Lui si che, tra tutti, era il ragazzo più invidiato, amato e voluto dell'istituto, un po' per la sua bellezza quasi impareggiabile composta da capelli ricci perennemente spettinanti, occhi sostituiti da due smeraldi, sorriso ammagliante con tanto di fossette e fisico scolpito da ottimo baskettaro qual è, un po' per la sua capacità di conquistare chiunque anche solo camminando o forse anche un po' per il suo essere stronzo; lo so sembra un controsenso, ma si sa, al giorno d'oggi quasi tutte le ragazze non corrono dietro al dolce e sensibile, no, preferiscono lo stronzo e menefreghista che le usa per una notte e poi si scorda pure il loro nome (tipico di Styles). Chi capisce queste ragazzine arrapate è proprio bravo.
-Qualche ultima informazione su quest'anno scolastico e poi vi lasceremo andare nelle vostre classi ragazzi. Allora, innanzitutto, vorrei chiedere un favore a qualcuno di voi: ci servirebbe la disponibilità di almeno un ragazzo/a per la pulizia della biblioteca scolastica. Purtroppo quest'anno c'è solo la nostra Corina disponibile e da sola non ce la può fare, considerata anche la sua ormai avanzata età.- l'ultima frase la disse sussurrando, quasi con la paura di farsi sentire da Corina. -Dicevo, sarebbe molto apprezzato questo gesto da parte vostra. Chi è disponibile e interessato è gentilmente invitato nel mio ufficio al più presto possibile.- continuò con un sorriso la preside Collins.
-Scommetto che ti offrirai tu vero sorellina?- disse Louis guardando una ragazza biondina con i capelli legati in una treccia e gli occhi marroni coperti da un paio di occhiali; il suo nome è Theresa, lei non è popolare come suo fratello ed i suoi amici, anzi, nessuno la considera o la guarda. È una ragazza molto timida ed impacciata che non tira fuori la grinta per paura, paura di non essere abbastanza. Per questo si rifugia nei libri, dove tutti i personaggi, anche se brutti, bassi e grassi trovano l'amore e la felicità, ma purtroppo è solo un utopia, la vita reale non è così e Tess lo sa bene.
-Forse.- rispose quest'ultima abbassando lo sguardo a terra imbarazzata. Pure suo fratello la prendeva in giro. Tutti gli altri del gruppetto di misero a ridacchiare e Tess sprofondò ancora di più nel suo posto.
-Smettetela bambini.- si intromise una ragazza. La migliore amica di Tess, ma che dico migliore amica, il loro è un legame molto più profondo, possono considerarsi sorelle di sangue diverso. Alexandra Styles, Alex per gli amici. Capo cherleader e ragazza più popolare e desiderata della scuola, forse addirittura dell'intero paese, e Londra non è piccola! Con il suo metro e sessantotto di altezza, le sue gambe magre e toniche così come l'addome piatto, il suo sedere che, a detta di molti, “parla da solo” e la sua terza abbondante di reggiseno viene considerata la ragazza più sexy della Seven Kings High School. Sguardo dolce ma deciso caratterizzato da due occhi azzurri che fanno impazzire chiunque. Capelli lunghi morbidi mossi di colore nocciola le ricadono lungo la sua bella schiena. Ed il suo sorriso, quasi magico; un sorriso dolce, rassicurante e allo stesso tempo sexy ed arrapante.
Alex Styles però, non è una di quelle ragazze bellissime ma stupide che si credono superiori a chiunque altro, no, lei ha i piedi per terra, è intelligente dolce e premurosa, per questo è amata da tutti. Sorella minore di Harry Styles, il quale è molto geloso e protettivo nei confronti della ragazza, la difende sempre da bravo fratello maggiore e la tratta quasi fosse di cristallo. Non permette a nessun ragazzo di avvicinarsi a lei, per questo lei intraprende relazioni clandestine all'insaputa del fratello e degli amici, l'unica che sa tutto di lei è Tess, la sua migliore amica, colei che c'è sempre e che le regala consigli preziosi.
-Stiamo solo scherzando Alex.- spiegò con un sorriso Louis, migliore amico della cheerleader.
-Altro annuncio: i corsi di basket con il coach Anderson inizieranno la prossima settimana così come gli allenamenti per le cheerleader seguiti dall'allenatrice Miller.- proseguì la preside ottenendo un boato generale in risposta, in particolare dai giocatori di basket. -Ora andate pure nelle vostre classi. Buon anno ragazzi arrivederci!-

-Cosa avete voi adesso?- chiese Niall guardando i suoi quattro amici.
-Matematica.- sbuffò Harry.
-Inglese.- disse indifferente Louis.
-Anch'io inglese.- a parlare fu Alex.
-Fantastico saremo insieme!- esultò Lou.
-Ma sei scemo io sono in quarta, tu in quinta.- disse divertita Alex smontando l'entusiasmo dell'amico.
-Giusto.-
-Te Tess?- chiese la sua migliore amica.
-Letteratura.- lei era contenta essendo amante della letteratura e la preferita della professoressa.
-Ok, ci vediamo a ricreazione al bar.- disse Harry prima di andarsene inseguito da tre ragazze che condividevano la sua classe di matematica.

-In British territory settled populations derived from Germanic...- la professoressa stava spiegando letteratura inglese, per la precisione il periodo anglo-sassone e danese, e pochi studenti le stavano dando retta. Non si può già iniziare a spiegare il primo giorno di scuola, è qualcosa di illegale e subdolo, la mente è ancora in vacanza e non può pretendere di certo l'attenzione che desidera.
Alex era brava a scuola, non una secchiona, ma se la cavava molto bene, aveva tutte B e qualche A, ma in quel momento, per quanto ci provasse non riusciva a prestare attenzione.
Ad un certo punto le arrivò un bigliettino piegato sul banco, si guardò intorno per capire da chi le fosse arrivato e vide Chuck Evans che le rivolgeva uno sguardo malizioso; ormai c'era abituata quindi prese il biglietto e senza neanche aprirlo lo buttò nella spazzatura. Il ragazzo le rivolse uno sguardo di fuoco e poi si tornò a concentrare sulla lezione.

Scuola nuova, città nuova, vita nuova. Doveva essere per forza così per Zayn Malik. Se n'era andato da Los Angeles per dimenticare, per fuggire in un certo senso, e sperava di aver trovato finalmente la tanto desiderata tranquillità. Londra non è proprio dietro l'angolo rispetto ad LA, ma non si era pentito minimamente della sua scelta. La Seven Kings High School doveva essere la sua possibilità di riscatto. Gli mancava solo un anno infondo.
-Ehi ragazzo nuovo!- si sentì preso in causa essendo, effettivamente, un ragazzo nuovo in quella scuola, quindi si voltò verso la voce. -Ti piace questa scuola?- gli chiese un ragazzo con tono strafottente.
-Si.- si limitò a rispondere Zayn, intuendo che la domanda di quel tipo non fosse del tutto amichevole.
-Ah si? Sei venuto qui perché nel tuo paese non ci sono scuole? Da dove vieni poveraccio?- disse ridendo divertito il “bulletto” seguito dai suoi due segugi.
Zayn decide di non ascoltarli, non voleva avere problemi già il primo giorno di scuola, quindi continuò a camminare per la sua strada.
-Non mi rispondi novellino? Odio chi non mi da retta!- proseguì lui.
-E io odio chi mi rompe i coglioni, direi che siamo pari.- sbottò Zayn irritato, girandosi e avvicinandosi al ragazzo.
-Dai Bruce andiamocene, gliela faremo pagare in un altro momento a questo straniero!- gli consigliò uno dei due cani pastori.
-Non finisce qua novellino!- gli puntò un dito contro Bruce prima di andarsene.
Fantastico, si era già fatto tre nemici. Come iniziare bene un anno scolastico!

-Ciao Liam!- salutò allegra Alex il ragazzo alto e muscoloso dietro al bancone del bar della scuola.
-Ehi Alex!- ricambiò il saluto mostrando alla ragazza un dolce sorriso. Liam Payne, uno dei ragazzi più dolci e sensibili che esistano.
-Come mai ci hai messo tanto ad arrivare?- chiese Harry a sua sorella.
-Oh no, niente.- la verità è che era stata trattenuta da Chuck che insisteva per avere un appuntamento con lei.
-Chi è?- chiese Harry con la mascella leggermente contratta.
-Chi è chi?- rispose con un'altra domanda la bella ragazza.
-Chi è che ti ha fermata per chiederti di uscire?!- domandò ancora più irritato il fratello guardandola dritto negli occhi. Tutti gli altri erano muti, sapevano che Harry era molto protettivo nei confronti della sorella e quando dava sfogo alla sua gelosia era meglio lasciarlo fare senza mettersi in mezzo; l'avevano imparato a loro spese.
-Non è importante.- era inutile negare, Harry la conosceva meglio di chiunque altro e se avesse dissentito l'avrebbe solamente fatto incazzare ancora di più.
-Bene, volete prendere qualcosa da mangiare?- chiese Liam cercando di alleviare la tensione che si era andata a creare.
-Io vorrei questo sandwich.- disse Niall indicandone uno al di la del vetro d'esposizione. Niall adorava mangiare. Si sfonda dalla mattina alla sera eppure non ingrassa di un kg!
La questione tra Harry e Alex pare che sia stata sorvolata e i cinque amici si godevano la ricreazione ridendo e scherzando.
L'attenzione di Alex fu catturata dall'entrata di un ragazzo mai visto prima, con i capelli mori e molto curati, due occhi color miele incastonati in un visto bellissimo.
Questo ragazzo si sedette in un tavolino in un angolo da solo con le cuffiette alle orecchie.
Alex parve quasi rapita dalla sua immagine. Quel ragazzo misterioso la incuriosiva molto.
-Ciao Harry, ciao Alex, ciao ragazzi!- disse Brittany, una compagna di squadra di Alex avvicinandosi al gruppetto con altre due ragazze sempre con la divisa delle cheerleader.
-Ciao ragazze.- ricambiò il saluto Alex distogliendo per un attimo lo sguardo dal ragazzo nuovo.
-Alex volevamo chiederti se quest'anno dobbiamo cambiare le divise?- chiese Brittany la bionda ossigenata. Ad Alex però non importava minimamente delle divise.
-Non so, non mi importa. Decidete voi.- spiegò riportando lo sguardo sul ragazzo.
-Davvero?! È fantastico grazie Alex!- esultarono le tre ottenendo sguardi quasi spaventati dal gruppetto di amici. Stavano per andarsene ma Alex le bloccò.
-Aspettate. Sapete chi è quel ragazzo?- non a caso decise di chiederlo a loro. Brittany, Beverly e Beryl erano le ragazze più pettegole della scuola. Sapevano sempre tutto di tutti.
-Oh quel bel ragazzone! Si chiama Zayn Jawaad Malik e frequenta il quinto anno.- cominciò a raccontare Brittany.
-Inoltre è di origine pakistana e si dice che sia un tipo abbastanza irascibile e violento. Prima stava per fare rissa con Bruce e i suoi nel corridoio.- continuò Beverly.
-Si dice in giro anche che si sia trasferito da Los Angeles per problemi con la legge.- terminò Beryl.
-No, io ho sentito dire che si è trasferito perché i suoi l'avevano cacciato di casa.- dissentì Beverly.
-Ragazze vi sbagliate entrambe si è trasferito per raggiungere la sua fidanzata qua, però non appena arrivato ha scoperto che lei gli aveva messo le corna. Ora però non ha abbastanza soldi per tornare in America quindi ha deciso di restare qui.- ovviamente sono solo voci. Il motivo per cui Zayn si è trasferito nessuno lo sa e non l'ha fatto di certo per questi motivi, magari.
-Ok grazie ragazze.- disse Alex.
-Figurati. Ciao ragazzi, ciao Harry!- disse Brittany ammiccando verso il ricciolino che ricambiò il gesto facendo ridere istericamente la ragazza.
-Adesso mi puoi spiegare perché questo interessamento per quello nuovo?- chiese Harry alla sorella guardandola storto.
-Curiosità.- si limitò a rispondere lei distogliendo lo sguardo dal bel ragazzo tenebroso.

-Ehi.- disse un voce che Zayn udì appena a causa delle cuffiette. Un ragazzo rasato dalla carnagione un po' scura, un po' più basso di Zayn, con gli occhi castani ed un sorriso dolce e divertente era seduto nello stesso tavolo del pakistano, proprio difronte a lui.
-Ehi.- ricambiò il saluto stranito dalla situazione. Nessuno gli si era avvicinato, aveva sentito le voci sul suo conto. L'avevano etichettato come il ragazzo misterioso e violento dal quale stare alla larga. Ma a lui stava bene così, non aveva bisogno di nessuno.
-Come ti trovi qui?- chiese il ragazzo senza nome ad uno Zayn alquanto perplesso.
-Bene.-
-Oh che sciocco non mi sono ancora presentato! Il mio nome è Gonzalo, Gonzalo Garcìa. Sono messicano.- disse lui sorridente.
-Zayn Malik.- si presentò il “novellino”.
-Lo so. Le voci girano.- spiegò Gonzalo. Zayn lo guardò un attimo e poi mise in tasca le cuffiette capendo che questo ragazzo voleva fare conversazione con lui. -Arrivano anche ad uno come me che nella gerarchia sono terra-terra.- il pakistano lo guardò stranito. Gerarchia? Ma di che diavolo stava parlando? -Perché mi guardi così? Oh sicuramente non sai come funziona in questa scuola. Allora, all'ultimo posto di questa gerarchia ci sono quelli come me, gli sfigati in poche parole. Un gradino più in alto ci sono i secchioni, poi è il turno dei “normali”, cioè quelli abbastanza conosciuti e che non hanno uno scopo particolare nella vita. Ed al primo posto ovviamente ci sono le cheerleader ed i giocatori di basket, tutti bellissimi e bravissimi, ma quasi tutti con la puzza sotto il naso.- spiegò sinteticamente il messicano al pakistano.
-Quasi tutti?- chiese ironicamente. Tutti erano fatti con lo stampo secondo lui, i popolari stupidi che pensano solo ad apparire ed a essere sempre al meglio.
-Si. Ok, sembra strano, ma fidati ci sono due o tre di loro che sono ottime persone. Ti faccio vedere chi se vuoi.- dopo aver ricevuto un cenno d'assenso da parte di Zayn glieli indicò. -Allora: quello lì è Niall Horan, è un tipo molto esuberante che non sta mai fermo, però è molto simpatico e gentile, saluta sempre tutti, anche quelli che non conosce, e non lo fa per tirarsela, è una bella persona. Poi c'è Theresa Tomlinson, lei non fa parte della cerchia dei popolari, se non fosse sorella di Louis Tomlinson e migliore amica della bellissima Alexandra Styles sarebbe considerata una sfigata. E poi c'è lei, la meravigliosa, dolcissima e bellissima Alex. Lei è la capo cheerleader ed è la ragazza più desiderata della scuola, ma è una persona realmente fantastica, è l'unica tra i “popolari” che sa il mio nome ed io ne sono onorato. È veramente una ragazza gentilissima, difende i più deboli e aiuta chi è in difficoltà, è la ragazza perfetta in poche parole. Un angelo caduto dal cielo!- concluse la sua storia Gonzalo guardando imbambolato Alex mentre rideva per una battuta fatta da Lou.
Zayn la guardò. Gonzalo aveva ragione, era proprio bellissima. -Oh ti do un consiglio amico.- riprese a parlare il messicano. -Non guardarla così. Lei è la sorella di Harry Styles, quello là seduto affianco a lei, che sa essere un tipo molto violento e cattivo se si tratta della sorella. È molto geloso nei suoi confronti.-
-Non mi interessa, non la stavo guardando.- disse burbero Zayn distogliendo lo sguardo dalla bellissima ragazza.
-Si certo come no. Non c'è ragazzo che resiste alla bellezza genuina di Alex, e tu non sei l'eccezione.- spiegò con un sorriso Gonzalo.
-Devo andare.- Zayn si alzò e se ne andò, ma Gonzalo fu più veloce e lo seguì. Quel ragazzo era petulante però Zayn era felice di aver trovato un “amico” in fondo, anche se non l'avrebbe mai ammesso.

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Capitolo 2
*** Her eyes, irresistible ***


I corridoi pullulavano di ragazzini eccitati per la festa di inizio anno che ci sarebbe stata quella sera. Ormai la scuola era iniziata da una settimana e c'è stato il tempo per organizzare la ben amata festa ricca di punch, lenti e professori soli che non hanno nulla di meglio da fare il venerdì sera.
-Con chi andrete al ballo?- chiese Niall addentando un panino con il prosciutto crudo.
-Samantha Fisher. La tettona di quarta.- rispose Louis con sguardo malizioso.
-Josephina Mitchell. La puttana di terza.- guardandosi complice con Lou.
-Siete disgustosi.- disse con una faccia schifata Alex.
-Oh andiamo tesoro. Te con chi ci andrai?- le chiese il suo migliore amico mettendole un braccio intorno alle spalle, sotto lo sguardo di fuoco del fratello.
-Per ora con nessuno.- rispose lei.
-Com'è possibile?! Insomma sei la ragazza più sexy della scuola, è impossibile che nessuno ti abbia invitata!- chiese stralunato Niall. Infondo aveva ragione, lei la ragazza più desiderata della Seven King High School senza partner? Impossibile!
-No, qualcuno mi ha invitata ma ho rifiutato.-
-A parte che la maggior parte dei ragazzi non ti invita perché ha paura di Harry.- disse pienamente convinto Lou.
-E fanno bene ad avere paura.- si limitò a dire Harry sparendo in classe con Brittany, Beverly e Beryl alle calcagna.
-Tu Niall invece con chi andrai al ballo?- chiese timidamente Tess tenendo lo sguardo ancorato al terreno.
-Oh con nessuno per ora. Alex mal che vada andiamo insieme io e te!- disse sorridendo alla bella ragazza prima di andarsene seguito da Louis.
Tess mantenne lo sguardo al suolo, non aveva la forza di alzarlo. Il ragazzo per cui aveva una cotta da sempre ci aveva appena provato con la sua bellissima migliore amica.
-So cosa stai pensando e no. Niall non ci stava provando con me. Stava solo scherzando lo conosci.- Alex era a conoscenza della cotta della sua amica, ma lei e Niall erano solo amici e poi lui non ci avrebbe mai provato con la sorella di uno dei suoi migliori amici. Ma Tess continuava a guardare per terra. -Perché non lo inviti? Hai sentito che ha detto, è ancora libero, prova.- cercò di convincerla Alex.
-Sono troppo timida per invitarlo. E poi figurati se uno come Niall Horan vuole venire al ballo con me.- disse demoralizzata più che mai la dolce ragazzina.
-Tess, tu sei una ragazza fantastica e se i ragazzi non lo capiscono, bhe, sono solo degli stupidi.- cercò di incoraggiarla l'amica.
-È facile parlare per te Alex! Sei bellissima, gentile, intelligente! Tutti ti vogliono bene! Io sono l'opposto. Brutta, asociale e timida. Neanche mio fratello mi vuole bene.-
-Tuo fratello è uno stupido, ma sai meglio di me che ti vuole un bene smisurato e non ti permetto di dire queste cose su di lui, e tanto meno su te stessa! Tess tu sei meravigliosa. Bellissima sia dentro che fuori. Sei intelligente, altruista, genuina, qualità che nessuna ragazza di questa scuola ha. Devi smetterla di disprezzarti, perché se non ti apprezzi te non lo faranno di certo gli altri al posto tuo. E ora muovi quel culo e vai ad invitare Niall Horan al ballo!- finito il suo discorso, Tess abbracciò forte l'amica ringraziandola per il conforto.

-Hai invitato qualcuna al ballo amico?- chiese Gonzalo a Zayn mentre camminavano per andare nell'aula di arte.
-No.- rispose secco il pakistano.
-E che aspetti? È sta sera!- disse preoccupato il messicano.
-Non ci andrò.-
-Come non ci andrai?! Ci vado perfino io!-
-Non ne ho voglia.- Gonzalo era stato addosso a Zayn per tutta la settimana ed era riuscito anche a strappargli qualche sorrisetto.
-Non mi importa! Tu verrai al ballo! Io vado da solo perché nessuna ragazza vuole venire con me però tu, che ricevi occhiate del tipo “scopami” da ogni ragazza che passa, non puoi non venire!- il suo discorso non faceva una piega. Moltissime ragazze ci avevano provato con Zayn, attirate dalla sua bellezza smisurata e dal suo aspetto tenebroso, da cattivo ragazzo.
-Smettila Gonzalo non ci andrò a questo stupido ballo!- e detto questo entrò nell'aula di arte lasciando indietro l'amico. Poco male, pensò Gonza, ha tutto il giorno per convincerlo.

Tess si stava avvicinando lentamente al biondino irlandese. Era davanti al suo armadietto da solo con in mano il libro di biologia. Doveva chiederglielo ora o mai più. Già non aveva il coraggio di farlo, figurarsi se fosse stato con gli altri, si sarebbero sicuramente presi gioco di lei.
-Ehm Niall.. ciao.- disse a bassa voce lei e con lo sguardo puntato a terra.
-Oh Tess, ciao!- la salutò smagliante lui. La povera ragazza era ora imbambolata a fissare il suo sorriso. -Volevi dirmi qualcosa?-
-Oh, ehm, s-si. Allora..- stava balbettando, brutto segno. Dai Tess, forza e coraggio, ce la puoi fare!
-Si..?- la incitò il giovane guardandola incuriosito.
-Volevo sapere.. se.. si insomma se.. tu..-
-Ehi ragazzi come va?- la fastidiosa voce di Louis interruppe la proposta della ragazza, che scoraggiata ritornò a fissare il terreno.
-Bene Lou, tua sorella stava per dirmi una cosa.- spiegò il biondo.
-Cosa?- chiese curioso il castano guardando Tess.
-Ehm.. se.. volevi la mia merenda.. non ho molta fame.- rispose entrando in panico lei. In realtà aveva una fame da lupi.
-Si! Grazie volentieri!- rispose subito con gli occhi a cuoricino Niall.
-Tieni.- e dopo avergliela data andò, a testa china, verso i distributori di merendine, stava davvero morendo di fame.

Finita biologia, una tra le materie più noiose secondo Zayn, proprio quest'ultimo stava camminando solo verso il suo armadietto, strano che Gonzalo dovesse ancora farsi vedere.
Era distratto, non guardava dove andava e neanche Alex lo stava facendo, fu così che si scontrarono cadendo lei sopra di lui. Le mani di Zayn sui fianchi di Alex, le mani di lei sul petto di lui. I loro occhi si incrociarono per la prima volta. Azzurro nel miele. Erano incatenati a fissarsi negli occhi. Se solo non fossero stati nel corridoio della scuola, per terra e sotto lo sguardo di alcuni alunni, avrebbero passato più tempo a spogliarsi l'anima con gli occhi quei due.
-Ehm.. scusa. Ero distratta.- si scusò alzandosi lei.
-Anch'io.- si limitò a dire lui, cercando di non perdersi una secondo volta in quel pozzo color del mare.
-Io sono Alex, piacere.- disse la ragazza sorridente porgendo la mano al moro.
-Zayn.- un silenzio leggermente imbarazzante invase l'atmosfera.
-Non sei un tipo molto loquace vero?- disse lei facendo comparire un piccolo sorriso sulle sue labbra.
-No.- si limitò a dire lui continuando a camminare seguito dalla ragazza.
-Ecco appunto.- sorrise ancora. Cazzo, ha un sorriso fantastico, si ritrovò a pensare Zayn. -Che lezione hai ora?- gli chiese cercando di fare conversazione.
-Letteratura.-
-Oh, anch'io, possiamo andarci insieme.- disse contenta lei. Lui però non le rispose continuando a camminare. Il corso di letteratura quel giorno l'avrebbero tenuto due professoresse con una quarta ed una quinta nella stessa classe, per quella ragione Zayn e Alex erano al corso insieme.
-Come ti trovi in questa scuola?- gli chiese.
-Bene.- Alex si era quasi stancata dell'atteggiamento distaccato del ragazzo, però il suo animo buono le disse di lasciar perdere.
Ormai erano arrivati davanti all'aula. Zayn entrò per primo sedendosi nel banco vuoto infondo alla classe vicino alla finestra. Alex si sedette un banco più avanti di lui nella fila alla sua sinistra.
-Buongiorno ragazzi! Io sono la professoressa Adams per chi non mi conoscesse.- lei era l'insegnate della quarta.
-Buongiorno! Io invece sono la professoressa Moore. Come sapete oggi abbiamo deciso, io e la mia collega, di fare lezione insieme. Abbiamo pensato di fare un dibattito con voi.- continuò l'insegnante di quinta, ottenendo dei leggeri boati dagli alunni.
-Il tema di oggi è: amore. Quel sentimento che proviamo tutti, per la famiglia, per gli amici e per un partner. Tre famosi poeti italiani: Giacomo Da Lentini, Iacopo Mostacci e Pier della Vigna ci spiegano il loro significato d'amore.- iniziò la Adams, Alex la adorava. Secondo lei, è una donna con la vera passione per l'insegnamento, di quelle che incitano gli studenti a dare il massimo ed a non arrendersi mai.
-Il primo considerava l'amore un sentimento interiore generato e alimentato da un'esperienza sensibile. Mostacci invece era dell'idea che l'amore non fosse una sostanza, ma un accidente, un sentimento che nasce dal piacere. Mentre l'ultimo lo considerava una sostanza che, pur essendo invisibile, ha una forza reale e concreta.- terminò la Moore, anche lei ottima insegnante.
-E voi cosa ne pensate?- domandò la Adams.
-Bhe ovviamente ha ragione Pier della Vigna! L'amore è una forza che ci fa provare qualcosa di impressionante per una persona che noi non scegliamo.- disse Amy, la romantica e frignona della scuola.
-Ma che dici! Ha ragione Mostacci! L'amore viene dal piacere!- disse ridendo Dylan, un grande morto di figa.
La classe rimbombò dalle urla, ognuno cercava di far valere la propria opinione. Gli unici in silenzio erano Zayn e Alex.
-E voi due, siete gli unici in silenzio. Secondo voi cos'è l'amore?- chiese loro la Moore.
-L'amore non esiste.- si limitò a dire il ragazzo.
-Oh ok. Se la pensi così non cercheremo certo di farti cambiare idea. Alex?- la Adams sapeva che Alex avrebbe dato una risposta che avrebbe potuto far riflettere il moro.
-Secondo me l'amore è amore. Non dobbiamo cercare di dargli un significato, perché è qualcosa di irrazionale, che anche se ci ostiniamo non possiamo evitare di provare. Possiamo far finta di niente questo si, ma arriverà il momento che scoppieremo. Esistono vari tipi di amore: l'amore platonico, quello inconfessato, ossessivo, quando vivi ogni istante della tua vita pensando solo a quella persona, l'amore egoista, mettendo in primo piano il proprio benessere e non quello dell'altro, l'amore passionale, che vi fa andare a fuoco anche solo con un semplice sguardo, l'amore incondizionato, quello che una madre prova per il figlio, quello non corrisposto, il più odiato tra tutti e l'amore romantico, il più difficile da trovare secondo me. Fatto sta che tutti questi amori, non decidiamo noi di provarli, sono qualcosa che va oltre il nostro senso di ragione. Ed è proprio questo a farci paura. L'amore ci fa paura perché non è qualcosa di logico. Non ci fa paura il “no” che potremo ricevere dalla persona amata, ci fa paura il “si” perché è da lì che iniziano i problemi.-
tutti la fissavano ammutoliti. Non poteva fare discorso migliore. Perfino le professoresse erano rimaste a bocca aperta. Dopo qualche istante di silenzio, Alex cominciava a sentirsi in imbarazzo. -ehm ho detto qualcosa di male?- chiese timorosa.
-No, no. Assolutamente, anzi. Complimenti Alex.- le rispose la Adams. La campanella suonò facendo scappar via tutti gli alunni alla tanto amata pausa pranzo.

AUTRICE
Ciao a tutti! Se non riceverò recensioni ho deciso che non posterò più la storia. xoxo.

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