Sins.

di _laragazzadicarta_
(/viewuser.php?uid=868937)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Superbia. ***
Capitolo 2: *** Avarizia. ***
Capitolo 3: *** Accidia. ***
Capitolo 4: *** Ira. ***
Capitolo 5: *** Invidia. ***



Capitolo 1
*** Superbia. ***


Sins.

Superbia
(=>radicata convinzione della propria superiorità, reale o presunta, che si traduce in atteggiamento di altezzoso distacco o anche di ostentato disprezzo verso gli altri, e di disprezzo di norme, leggi, rispetto altrui);

‘John Lennon è l'anima dei Beatles.’
Suona bene, vero John? Ti fa sentire il migliore, il migliore tra tutti loro. Infondo cos'è un corpo senz'anima? Nulla. Un fantoccio. Un essere meccanico incapace di ribellarsi al suo destino. Un’arancia meccanica, se vuoi citare Kubrick. John, tu sei migliore degli altri, lo sei sempre stato e lo hai sempre saputo.
Loro sono incapaci di agire senza una guida, la tua guida. Sei il capo, ora. Loro sono solo pedine nelle tue abili mani. Pedine da gestire come meglio credi. John, tu sei migliore di George, troppo impegnato a calmare i demoni degli altri per curarsi dei suoi; sei migliore di Ringo, infondo è solo uno dei tanti batteristi di Inghilterra; sei migliore di Brian, troppo attento a guardarti nei pantaloni per accorgersi di essere alla tua mercè; sei migliore di tutti loro messi assieme, John.
Eppure come puoi essere l'anima di qualcosa quando non sai nemmeno dove hai sepolto la tua?
Paul era la tua anima e l'hai gettato via appena hai capito che quello che provavi era troppo intenso.
Appena hai capito che lui era più di quanto tu potessi mai meritare. Infondo, noi accettiamo solo l'amore che pensiamo di meritare.
(200 parole)

ANGOLO DELLA PSICOPATICA DI TURNO:
Se siete arrivati fino a qui vi ringrazio!❤
L'idea per questo capitolo mi è venuta leggendo un articolo in cui George Martin diceva che Johnny era l'anima,Geo lo spirito, Paulie il cuore e Ritchie il batterista dei Beatles. E tipo sono scoppiata ridere sul "and Ringo was the drummer", quindi volevo mettercelo. Questa raccolta sarà composta da sette brevi storie, ognuna incentrata su uno dei sette vizi capitali. Se non li ricordate tranquilli, può capitare. Ci sarà un po’ di Mclennon qua e là. Aggiornerò ogni due giorni fino a San Valentino, diciamo che è un po’ il mio omaggio per questa ship fa-vo-lo-sa.
Pareri bene accetti!
Un bacione,
-Vit

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Avarizia. ***


Sins.

Avarizia
(=>cupidigia, avidità, scarsa disponibilità a spendere e a donare ciò che si possiede);

«Almeno lei ha il coraggio di baciarmi!»
Le parole di Paul ti hanno ferito , ma sei stato tu a dettare le regole di questo gioco : ‘Niente baci, niente sentimenti: i sentimenti sono per le checche, tra di noi c’è solo sesso’. Hai detto così , no?
Eppure per Paul, il tuo Paulie, non è mai stato solo sesso. Per Paul è stato amore, fin dal primo attimo, e tu lo sapevi!
Ora lui è lì, sul divano: dorme.È così indifeso, ha quella buffa espressione imbronciata sul volto, i capelli scuri sembrano voler nascondere i grandi occhi colmi di lacrime .
Eccoti qui Johnny mentre lo guardi dormire, proprio come, quando dopo una notte di passione, era steso sul tuo petto. Lo guardi dormire ancora una volta, forse per l'ultima volta.
Non dovresti nemmeno essere qui: gli hai lasciato un vuoto troppo grande per essere colmato con un semplice ‘mi dispiace’ . Un vuoto grande quasi come quello che hai tu nel petto.
Strano come Paul continui a piangere anche mentre dorme,vero? Le lacrime scavano le guance paffute fino a bagnare le grandi labbra vermiglie. Dio quelle labbra, muori dalla voglia di assaggiarle.Sembrano così dolci e rosse, come le ciliegie che ami tanto. No, non puoi permettere che un'altra si appropri di quelle labbra . Quelle labbra ti appartengono. Lui ti appartiene e ne sei avaro. Avaro come un bambino lo è delle attenzioni della madre. Vuoi sentire il suo corpo sotto di te gemere, ansimare, implorare. Vuoi sentire ogni suo respiro, ogni suo sussulto. Vuoi sentirlo tuo ancora una volta, fosse anche l'ultima. Non vuoi condividerlo con nessun'altra, e mai lo vorrai. Sei avaro dei suoi abbracci come la fresca spuma lo è del mare. Probabilmente, quest’avarizia sarà la tua condanna.
Ma che importa? Bacialo, penserà di sognare. Bacialo e non avrai più timore di alcuna condanna. Bacialo e sii avaro delle sue labbra.Bacialo, per la prima ed ultima volta.Infondo, la condanna più grande sarebbe non baciarlo. Domani potrebbe venire Ade in persona a scortarti negli inferi, ma le fiamme dell'inferno non fanno più paura se hai assaggiato il Paradiso.
(351 parole)

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Accidia. ***


Sins.

Accidia
(=>torpore malinconico, inerzia nel vivere e nel compiere opere di bene, pigrizia, indolenza, infingardaggine, svogliatezza, abulia).

Piove. Piove sulla piccola cittadina londinese di Marylebone e piove nel tuo cuore, John Winston Lennon . Sei certo che il sole non tornerà mai più a splendere né nel tuo cuore né in nessun altro luogo. Ti nascondi dagli sguardi pettegoli delle comari e dai sorrisi maliziosi degli invitati. Ti nascondi da lui perché se incontri il suo sguardo scoppi a piangere come un lattante . Ti nascondi perché è quello che ti riesce meglio fare. Stai fermo ad osservare tutto con gli occhi di un estraneo fingendo che non faccia male, ma fa male John, deve far male.Il dolore rende umani.
Troppo pigro per lottare, hai preferito cedere ciò che avevi di più prezioso. La tua anima, il tuo Paulie. Ora è lì, più bello che mai nel suo sobrio completo blu notte . L'unico particolare che sembra dare estro è un garofano nero nel taschino sinistro, sul cuore.
Un garofano nero proprio come quello che indossava durante le riprese del video di ‘your mother should know’. Durante quell'occasione, tanti hanno pensato che quel fiore nero fosse l’ennesima conferma del PID, ma la verità era ben diversa. Quel garofano nero era un vostro codice. ‘Ogni volta che indosserai un garofano nero saprò che vorrai me al tuo fianco’ ‘Allora dovrò indossarlo tutti i giorni’ ti ha sussurrato Paul prima di sigillare la dolce promessa con un umido caldo bacio.
Ed eccolo con un garofano nero nel taschino, allora vuole che tu stia con lui.
Ti avvicini e ti accorgi che Paul non è tranquillo . Cerca degli occhi tra la folla. I tuoi occhi, ma non li trova. Cerca un sorriso amico, allora gli sorridi avvicinandoti ancora di più.
Cosa stai facendo? Che stupido! Non potrebbe mai lasciare Linda all'altare. Lei che lo ha accolto quando tu gli hai voltato le spalle. Lei che sta per donargli una figlia! Rassegnati, ciò che trascuri diventa di qualcun'altro.
Rimani immobile ad osservarlo. Sorride alla donna porgendole l'anello. Infine il prete pronuncia le fatidiche parole: «Vuoi tu James Paul McCartney prendere Linda Louise Eastman come tua legittima sposa, amarla e onorarla finché morte non vi separi?»
Improvvisamente qualcosa turba l’uomo dai grandi occhi da cerbiatto che inumidisce le labbra cercando di pronunciare una risposta che il suo cuore non vuole accettare . Si volta ancora una volta e finalmente incontra il tuo sguardo.
Implora un cenno.Solo un tuo piccolo cenno e avrebbe mandato tutto al diavolo. Ma il tuo cenno non arriva. Decidi di nasconderti dietro un sorriso beffardo, ancora una volta.
Eppure una lacrima sfugge al tuo controllo e ti bagna volto. Vorresti urlare che quell'uomo ti appartiene, ma non fai nulla. Ridi, perché se non ridi scoppi a piangere .
Paul stringe il garofano nero tra le sue grandi mani, lo sfila dal taschino. Cerca il tuo sguardo ancora, ma il gelo, il tuo gelo, travolge le fiamme del suo cuore congelandole. Il fiore sfugge alla sua presa e cade per terra . I vostri cuori si frantumano con un sordo intimo suono.Vi siete distrutti a vicenda. Paul sussurra le dolorose fatidiche tre parole. «Si, lo voglio.»
Ti volti e vai via a nascondere la testa sotto la sabbia. È quello che ti riesce meglio fare, giusto Lennon?
Per indolenza hai peccato, ancora.
Hai commesso il peggiore tra i peccati: non sei stato felice.

ANGOLO DELLA PSICOPATICA DI TURNO:
Se siete arrivati fino a qui vi ringrazio!❤
Profondamente insoddisfatta della stesura precedente ho riscritto il capitolo sperando in un risultato meglio!
Per farmi perdonare, se mi lasciate dei pareri, posterò un altro capitolo, più leggero rispetto a questi! Grazie ancora, un bacione!
-Vit

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Ira. ***


Sins.

Ira
(=>desiderio di vendicare violentemente un torto subito);

Rabbia. Paura. Dolore. Cosa spinge un uomo a far prevalere l’istinto ?
Rabbia. Paura. Dolore. Tu provi tutto insieme, John. Non hai mai imparato a scindere i sentimenti, probabilmente non lo farai mai. Per te é tutto come una tempesta : veloce, ma intenso.
La pioggia scende copiosa e si mischia alle tue lacrime amare.
Paul é per terra. Le labbra sono macchiate da un rivolo di sangue vermiglio. Trema. Ha paura.Nei suoi occhi leggi la paura. La stessa paura che c'è nei tuoi.
«Ora vuoi picchiare anche me? Su forza fallo!»
Aveva urlato questo la figura esile che ora era di fronte a te con le ginocchia al petto. Tu avevi semplicemente ubbidito.
Stupida Julia, aveva trovato l'ennesimo modo per fuggire, abbandonarti, ma questa volta sarebbe stato per sempre. Proprio ora che stavi imparando a conoscerla, a volerle bene.
Rabbia. Paura. Dolore. Ecco cosa provi. Tua madre è morta e ora sei al suo stupido funerale con uno stupido vestito nero. Ti accasci a terra e nascondi il volto tra le mani.
Rabbia. Paura. Dolore. Ecco cosa prova Paul. Ti guarda con i suoi grandi occhi da cerbiatto mentre si avvicina a te e ti stringe tra le sue braccia accoglienti. Gli tiri dei leggeri pugni sul petto, ma lui t’ immobilizza stringendoti con più vigore. Vorresti spiegarlo via, dirgli che si comporta come una ragazzina sentimentale, ma non lo fai. Hai bisogno di questo contatto, John. Hai bisogno di sentire che non sei solo, almeno per una volta.
Improvvisamente ogni emozione cessa.
Piangi, John. Piangi John ora che la pioggia può nasconderti. Piangi John perché ne hai bisogno.
«Non bisogna aver paura di piangere. Non bisogna frenare le lacrime quando vogliono uscire. Un uomo deve anche saper piangere.»dice una voce flessibile mentre ti stringe ancora più forte tra le sue braccia. Tipico di quella checca di Paul. Sorridi flessibile nell’incavo del suo collo. Finalmente sei al sicuro.

LA PSICOPATICA DI TURNO É TORNATA:
PERDONO! MI È MORTO INTERNET!Comunque rieccomi a rompere ;) Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, se mi lasciate 2 recensioni aggiorno domani! Un bacione, -Vit

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Invidia. ***


Sins.

Invidia
(=>tristezza per il bene altrui percepito come male proprio);

La pioggia batteva incessantemente sulla finestra del lurido bagno del Cavern, il tuo sguardo opprimeva le mattonelle incrostate di calcare. Eri appoggiato al lavandino gustando l'ultima Chesterfield rossa del pacchetto. Il sapore acre di quella schifosa sigaretta sembrava mandarti in fiamme la gola. Proprio come oggi, vero John? Sono passati 2 anni da quel giorno, da quella prima esibizione sul palco del solito Cavern Club.
Nulla é cambiato.
Sei sempre il solito ragazzino sfacciato che gioca a fare il duro. Ma giocare non é più divertente ora, fa quasi male. Questo male, sembra mandarti in fiamme le viscere . Questo male, sempre più intenso e opprimente. Accendi il rubinetto, cerchi conforto nell'acqua putrida e gelata che ti bagna il volto. Lui é lì fuori, con lei. Impazzirai se esci da questo bagno. Non puoi, non vuoi uscire. Dio, vorresti solo avere quello che ha lei! La libertà di amare. Il tuo cuore é consumato dall'invidia, John . Faresti di tutto pur di essere Jane Asher. Quella minuta donna dalla folta chioma rossastra che ogni notte dorme tra le sue braccia. Il viso appoggiato sul suo petto. Le braccia intorno ai suoi fianchi. Lui la culla dolcemente con i suoi respiri regolari . Le mani di lui scavano la liscia schiena di lei con quella dolcezza che solo lui conosce. Lui, il tuo Paul.
Vorresti essere toccato in quel modo, vero John?
Nessuno ti ha mai toccato in quel modo, forse nessuno lo farà mai. Ma cosa hai fatto John per conquistare questa libertà? Nulla! Buffo come siamo del parere che tutto ciò che gli altri conquistano con sacrificio é come se venisse tolto a noi. Eppure se ci impegnassimo solo un po’ avremmo tutto ciò che vogliamo.
Ancor più buffo é capire quanto teniamo ad una persona solo quando la perdiamo definitivamente. Non conosciamo la felicità, ma quella degli altri spicca sempre ai nostri occhi. Se solo tu avessi avuto la metà delle palle che dici di avere saresti tu ora a dormire tra le sue braccia, a sfiorare le sue labbra vermiglie.
Sbatti la testa conto il muro, l'acqua che prima ti ha bagnato il volto è ravvivata da lacrime di rabbia. Nascondi il volto tra le mani.
«Lennon è ora di andare!» sorride Ritchie facendo capolino dalla porta e interrompendo i tuoi pensieri . In fretta asciughi le lacrime e indossi il solito sorriso, la solita maschera.
Ma non puoi nasconderti per sempre dietro quella maschera. L'invidia é il più subdolo dei vizi, corrode l'animo come l'acqua corrode il ferro. Verrà il giorno in cui non potrai più sottrarti agli sguardi di Paul e lui capirà. Lui capirà che sei solo un illuso, un fallito. L’invidia è quel sentimento che nasce nell’istante in cui si assume la consapevolezza di essere dei falliti, lo diceva anche Wilde.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3375567