Il compleanno di Castiel

di YuzuChan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Giornata Sfortunata! ***
Capitolo 2: *** Dubbi, speranze e... ***
Capitolo 3: *** Il Ricatto ***
Capitolo 4: *** Non sei sola ***



Capitolo 1
*** Giornata Sfortunata! ***


Tutto ebbe inizio i primi giorni del mese di agosto, faceva un caldo terribile, ed io mi ero pentita di aver accettato di accompagnare Iris al centro commerciale nella città vicina, alla ricerca disperata di un bikini.
Eravamo alla fermata del pullman e un ragazzo stava togliendo la vecchia pubblicità per rimpiazzarla con una nuova. Quando aveva finito, mi ero voltata per leggerlo, era la locandina di una discoteca, dove avrebbero ospitato il gruppo Daughtry, il 12 Agosto, per un loro concerto.
-Ehi dovremmo andarci, che ne dici Yuzu?- disse Iris entusiasta.
-Non so. Non conosco questo gruppo, chi sono?- gli risposi senza l’entusiasmo che avev messo lei.
-Ma come non li conosci? Il cantante si chiama Chris e…- non l’ha ascoltai più, non m’interessava sapere vita, morte e miracoli di un gruppo che nemmeno conoscevo, ma quando Iris disse – Ed è il complesso musicale preferito di Castiel!-.
-Cosa? Dici sul serio Iris?-
-Certo! Stravede per la loro musica! Chissà cosa dirà quando gli dirò che ci sarà un loro concerto proprio il 12 agosto!!-
-Perche? Che giorno sarebbe?-
-E’ il compleanno di Castiel- La mia indifferenza verso i Daughtry svanì come mi era venuta! Che cosa regalare a Castiel, se non un biglietto del suo gruppo preferito? Mi voltai a leggere attentamente la locandina, la discoteca era nella stessa città, dove ci stavamo recando Iris ed io e che i biglietti erano in vendita quello stesso giorno in tutti i negozi di musica. Mi venne in mente che nel centro commerciale c’era un negozio del genere e visto che stavamo andando proprio li, perché non approfittarne!
-Yuzu! Mi stai ascoltando?-
-Cosa? Eh no, stavo leggendo la locandina, cosa stavi dicendo del gruppo?-
-Te il detto due secondi fa?-
-Mi sono dimenticata, me lo ripeti?-
-Uff… I Daughtry sono un gruppo di musica di genere Alternative Rock e il cantante è Chris Daughtry! Una volta Castiel mi disse che il suo sogno sarebbe di conoscerlo di persona! Aaah anche a me piacerebbe conoscerlo!-
-Immagino… Ah! Ecco il nostro Autobus- dissi per poi salire sul mezzo.
Non ero mai stata cosi impaziente di raggiungere un luogo, a meno che non sia il negozio di dolcetti! L’idea di poter far felice Castiel mi riempiva il cuore di gioia e di speranza che lui si accorga dei miei sentimenti.
Intanto Iris blaterava non finire, vedevo che muoveva le labbra ma proprio non riuscivo a concentrarmi su ciò che stava dicendo, tanta era la voglia di arrivare in quel negozio e prendere i biglietti per il concerto!
Dopo altri 5 minuti di viaggio su quel dannato pullman, finalmente avevamo raggiunto il centro commerciale, l’entrata era molto affollata e la cosa non poteva che rendermi nervosa ed ancora più impaziente. Che tutte quelle persone erano li per i biglietti? O magari c'era qualche svendita ed erano venuti cosi tanti per accaparrarsi gli abiti migliori. Più ci pensavo e più speravo che la seconda ipotesi si potesse avverare, altrimenti la mia chance con Castiel sarebbe svanita con neve al sole!
-Certo che c’è ne di gente oggi, vero?- mi disse Iris tenendomi per un braccio.
-lo vedo, purtroppo-
-Chissà perché ancora non hanno aperto le porte, eppure sono le 10 passate-
-Può darsi che stiano finendo qualche allestimento o sistemando vetrine e scaffali, in fondo questo è il periodo di saldi-
-Credo che tu abbia ragione Yuzu. Dovremo stare vicine, altrimenti ci perderemo… Ah ecco che stanno aprendo!-
Gli addetti all’apertura, non fecero in tempo ad aprire che erano stati investiti dalla massa di gente, tra cui io!! Volevo essere la prima ad arrivare al negozio di musica in modo da poter prendere i biglietti con la posizione migliore per assistere allo spettacolo. Il mio piano andò in fumo perché Iris mi aveva trattenuta per il braccio.
-Yuzu! Che motivo c’è di correre cosi! Abbiamo tutta la giornata davanti a noi-
-Iris! Accidenti… devo fare una commissione urgente, ti chiamo non appena ho finito, scusami!!!-
In fretta e furia salivo gli scalini, due alla volta, e raggiunto il secondo piano svoltai a destra, ed ecco il negozio di musica. La scena che mi si parava davanti agli occhi mi aveva lasciato senza parole: un ammasso di gente in fila di fronte ad un tavolino con dietro la stessa locandina che avevo visto alla fermata del bus. Ancora impressionata dall’immensa fila e con il morale a terra, mi misi in fila pregando con tutta me stessa che i biglietti erano sufficienti per tutti!
Dopo la bellezza di due ore, finalmente era arrivato il mio turno e nel momento in cui mi avvicinai al tavolo, un omone della sicurezza urlava:
-Mi dispiace, ma i biglietti per I Daughtry sono terminati. Se volete acquistare un biglietto, potete trovarli nella prossima citta a partire dalla prossima settimana! Grazie-
Non… potevo… crederci… Proprio quando era il mio turno dovevano terminare quei dannati biglietti! Questa sicuramente era una di quelle giornate da dimenticare e, purtroppo, non era ancora finita!

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Capitolo 2
*** Dubbi, speranze e... ***


Con il morale a terra, decisi di tornare da Iris. Ero talmente demoralizzata che non mi sarebbe importato nulla di come mi avrebbe accolta, arrabbiata o delusa, la cosa non mi toccava. Volevo quei biglietti cosi da poter andare al concerto insieme a Castiel! Giunti a questo punto anche uno solo mi sarebbe andato bene!
Non riuscivo a trovare una soluzione, perche andare nella città seguente era impossibile. Per prima cosa, ci sarebbero volute ore per raggiungerla sia con il pullman che con il treno; seconda cosa, il costo iniziava essere piuttosto alto e con la mia sola paghetta non ero in grado di coprire tutte le spese.
Anche se riuscissi ad andare, li avrei presi in tempo? Una domanda mi era frullata improvvisamente nella testa...E se Castiel avesse già un biglietto? Dovevo indagare al riguardo, senza essere troppo invadente, altrimenti addio regalo speciale. Potevo chiedere a Lysandro magari....
Mentre mi scervellavo, ero arrivata all'entrata del centro commerciale, dove avevo piantato Iris, ma non c’era. Avevo preso il cellulare e composto il suo numero, squillava ma non rispondeva. Provai altre volte ma nulla. Che si era offesa? Come dargli torto dopotutto.
Non sapendo che altro fare, avevo deciso di scrivergli un messaggio:
"Ciao Iris, scusami per come mi sono comportata, non volevo lasciarti cosi, ma avevo un affare urgente di cui occuparmi. Ti aspetto all'entrata, o dimmi dove sei, cosi da poterti raggiungere" inviai.
Misi il cellulare in borsa e mi sedetti in una panchina, vicino al bar in attesa di Iris o di un suo messaggio.
Come volevo che con me ci fosse Rosalya, lei mi avrebbe capita e fatto di tutto per aiutarmi a conquistare Castiel. Non gli dissi mai nulla ma aveva scoperto che ero follemente innamorata di lui, mi aveva sempre incoraggiata a non arrendermi davanti alle difficoltà del cuore e di continuare convinta e determinata fino alla fine.
Ma era più facile a dirsi che a farsi e la sfortuna giocava in casa.
Sospirai indecisa sul da farsi, quando una mano si era posata sulla mia spalla, facendomi sobbalzare. Mi voltai di scatto e di fronte a me vidi, con enorme sorpresa:
-Dake!-
-Ehila!! Felice di vederti, Yuzu!- disse sfoggiando su sorriso raggiante - Che ci fai da queste parti? Ancora regali per i tuoi amici?-
-Veramente no, sono venuta con un'amica questa volta- dissi guardandomi intorno, nella speranza di veder sbucare Iris da nulla.
-Per caso... Con te c'è quel tuo amico scorbutico?-
-Perché dici questo?- chiesi confusa. Amico scorbutico? Che si riferisse a Castiel?
-Ogni volta che ti incontro, mi dici che sei con un'amica e invece, ecco che sbuca fuori il tizio dai capelli rossi. Non vorrei mettermi a discutere nuovamente con lui- disse scrutando intorno a se per vedere se le sue parole fossero esatte - ma per caso state insieme?-
-No. Io e Castiel siamo solo ottimi amici "purtroppo"-
-Quindi non me ritroverò in mezzo ai piedi, giusto?-
-Dake, hai paura di Castiel?- dissi stuzzicando un po il suo orgoglio maschile.
-Certo che no! Solo che, ora che ne ho la possibilità, vorrei riuscire, finalmente, a parlarti tranquillamente senza essere disturbati- disse sedendosi vicino a me. Fin troppo vicino, fatto stava che le nostre spalle e gambe si toccavano e la sua mano prese la mia con decisione e forza, come se voleva impedirmi di scappare.
-Dake, che stai facendo?- dissi un po scocciata e imbarazzata, allo stesso tempo.
Dakota era sicuramente un bel ragazzo e la sua improvvisa avvicinanza mi aveva messo a disagio.
-Come sei dolce, tutta rossa!-
-Dake... Ti prego, non fare cosi- dissi cercando di allontanarmi da lui.
-Ti propongo una cosa e sono sicuro che non potrai rifiutare- si era avvicinato al mio orecchio e la sua voce si fece molto bassa e sensuale, provocandomi qualche brivido.
-Cosa vuoi da me?-
-Ti ho vista fare la fila allo stand e che non hai presi i biglietti per il concerto dei Daughtry. Ti piacciono?-
-Non sono affari che ti riguardano-
-A si? Se ti dicessi che ho due biglietti?-
-Cosa?- mi girai di scatto, guardandolo dritta negl'occhi. I nostri volti erano molto vicini, riuscivo a sentire il suo respiro.
-Già, me li hanno regalati ma a me non interessano molto-
-Allora cosa ci vorresti fare-
-Io nulla, ma a quanto pare te sei molto interessata. Ci verresti con me?-
-Non hai appena detto che non ti interessano?-
-Si ma se ci vado in compagnia di qualcuno.... Non mi dispiacerebbe, passare una serata, da solo, con lei- il suo viso si era avvicinato ancora di più, le nostre fronti si stavano toccando. La mano che stringeva la mia, era sulla mia guancia, spingendomi verso lui.
Non capivo cosa stesse succedendo, sentivo la sua mano accarezzarmi la pelle e quelle labbra erano dannatamente invitanti.
-Yuzu... Mi piaci-
-Dake...- non sapevo cosa dire, ero stranamente contenta di quello che mi aveva appena detto, ma io non lo amavo. Io ero innamorata di....
-Castiel!!- urlai improvvisamente.
Dietro di me sentii come il rumore di uno scatto fotografico, e grazie anche a quello tornai me stessa.
Nel frattempo Dake si era allontanato.
-Ma come? Stavamo per baciarci e tu pensi ad un altro ragazzo? Non si fa cosi lo sai?- disse mettendo un fintissimo broncio. Non aveva per niente la faccia di una persona delusa, anzi sembrava divertito.
Mi vergogno di me stessa, come ho potuto farmi coinvolgere cosi da Dakota. Possibile che il mio amore per Castiel sia cosi frivolo e superficiale, tanto da farmi quasi baciare da un donnaiolo come Dakota? Sono cosi stupida!!!!!
Se Castiel lo venisse a sapere, lo perderei per sempre.... Castiel... E' come vedere il suo viso arrabbiato e... Deluso...
Feci per andarmene ma Dake mi bloccò.
-Lasciami andare!-
-Aspetta un attimo! Ritornando al discorso di prima...-
-Non voglio ascoltati!-
-Invece si. So che vuoi quei biglietti! Te li regalo-
-Si come no-
-No veramente, te li regalo- tirò fuori dal portafogli, due cartoncini neri e avevano la stessa immagine della locandina, erano loro! I biglietti del concerto dei Daughtry. Il mio regalo per Castiel!
Non so perche ma il suo sguardo non prometteva nulla di buono, è come se stesse recitando. Quei biglietti sono una tentazione, risparmierei tempo e soldi se me li regalasse veramente.
-Sul serio?- dissi titubante.
-Certo!- si avvicino e mi prese la mano per porgermi i biglietti.
Erano in mano mia. Non riuscivo a crederci. In fondo Dake era un bravo ragazzo.
-Ti ringrazio!-
Aver accettato quei biglietti era un passo in più nel conquistare Castiel, ma anche l'inizio del mio incubo...
Feci per andarmene, fregandomi anche di Iris, volevo andare a casa e pianificare un modo per dare la notizia a Castiel.... Ma....
-Yuzu te li ho dati ma non ho detto che sono gratis.... In cambio dei biglietti voglio che tu faccia una cosa per me...-

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Capitolo 3
*** Il Ricatto ***


Finalmente quella giornata terribile era giunta al termine.
Non vedevo l'ora di andare in camera mia, farmi una doccia e infilarmi nel letto per dimenticare tutto quello che avevo passato al centro commerciale...
Più ci pensavo e meno riuscivo a trattenere le lacrime. La mente e il cuore mi stavano chiedendo pietà per il troppo stress e la rabbia.
Cercavo di fare il meno rumore possibile, posando dolcemente le chiavi sul mobile e togliendo le scarpe, ma mia madre si era accorta subito del mio ritorno.
-Che cosa stai facendo? Non si saluta più in questa casa?- disse sulla soglia della cucina con in mano il mestolo di legno. Probabilmente stava preparando la cena.
-Ciao mamma- gli risposi senza degnarle di uno sguardo. Non volevo che mi vedesse in quelle condizioni, altrimenti sarebbe partita a farmi domande su domande, non avrei retto e...Sarei crollata.
-Cos'hai Yuzu? Ti senti male?-
-No sono molto stanca, ho camminato tanto-
-Capisco, riposati ora. Tra qualche minuto è pronta la cena-
-Scusami ma non ho fame ora. Vado a dormire-
-Ma...-
Non gli diedi più attenzione e corsi in camera, chiudendo a chiave la porta, appoggiandomi ad essa.
Finalmente sola.
Sola e lontano da tutti.
Lentamente scivolai a terra, con le gambe al petto e la testa appoggiata a loro, ripensando alle parole di Dake.

-... In cambio dei biglietti voglio che tu faccia una cosa per me...- disse Dake. La sua voce era decisamente cambiata, se prima era calda e sensuale ora suonava come un comando, una minaccia. I suoi occhi solitamente dolci e allegri erano taglienti e freddi come il ghiaccio. Aveva un sorriso inquietante.
Non riuscivo a stare tranquilla e iniziavo ad avere paura...
-Cosa vuoi da me?-
-Nulla di cui preoccuparsi. Devi solo farmi da schiavetta per un'intera settimana-
-Ma anche no! Scordatelo proprio!-
-Non sei nella condizione di rifiutare, hai accettato i biglietti-
-E allora riprendili!- gli dissi tirando i cartoncini neri.
-Tu forse non hai capito con chi hai a che fare-
-Si invece, con un stupido egocentrico maniaco-
-Attenta a quello che dici altrimenti...- disse prendendo il suo cellulare e mostrandomi una foto-... Farò vedere questa al tuo amico dai capelli rossi-
Non riuscivo a credere ai miei occhi. Le mie braccia erano intorno al suo collo e le mani di Dake erano sul mio viso. I nostri corpi vicinissimi, come i nostri volti. La foto era stata scattata quando eravamo sul punto di baciarci.
In quel momento ricordai di aver sentito il rumore di uno scatto fotografico, era stato lui.
Probabilmente aveva calcolato tutto, sapeva che lo avrei rifiutato, ecco il perche della foto. Aveva pensato a come potermi ricattare cosi da costringermi ad accettare tutto quello che voleva lui. Che viscido!
-Come hai potuto? Cancella quella foto e subito!-
-La cancellero se farai quello che ti ho detto. Dovrai essere la mia schiava-
-Mi fai schifo-
-Ancora un insulto e questa finisce in mano a Castiel. Ti darò un giorno per decidere-disse mettendo il cellulare in tasca e uscire dall'edificio, sghignazzando sapendo di non avermi dato molta scelta, ma solo del tempo per realizzare che per un'intera settimana sarei stata alla sua mercé.


Mi alzai dal pavimento, andai verso la scrivania dove stavo appoggiando il cellulare e i biglietti.
Guardandoli, sentivo un nodo allo stomaco. Come ho potuto finire in una situazione del genere? Semplice, tutto questo lo stavo facendo per Castiel, perche lui si accorga dei miei sentimenti. Solo questo riusciva a tranquillizzarmi un poco. Solo per lui, solo per una settimana, poi sarei stata di nuovo libera. Cosa poteva mai farmi fare? Pulire la sua tavola da surf? Pettinarlo? Dirgli quanto era affascinante per aumentare il suo stupido ego?
Andai in bagno per fare una doccia rilassante e mettermi a letto. Per non rischiare di pensare a ciò che mi aspettava l'indomani, presi il mio IPod e ascoltai per tutta la notte i Skillet. La sua voce forte, il suono deciso delle chitarre e il fracasso della batteria. Erano quasi le 22 quando riuscì a addormentarmi.
Il mattino seguente mi ero svegliata molto agitata. Speravo che ascoltando la musica tutta la notte non mi avrebbe permesso di pensare a nulla, invece non feci altro che agitarmi e svegliarmi di continuo con una stratta allo stomaco, tanto era il nervosismo.
Non mi andava per niente di alzarmi e uscire dalla mia camera. Guardai la sveglia sul comodino che segnava le 8:50, presi il cellulare e cercai il suo numero nella rubrica. Avevo il bisogno di parlare con Rosalya, volevo sfogarmi e magari con la mente un po più calma, avrei trovato anche una soluzione per uscire da questo incubo.
Dopo vari squilli, finalmente rispose alla chiamata:
-Pronto?- a rispondere al telefono non era la mia amica, ma un ragazzo che conoscevo molto bene.
-Lysandro, sono Yuzuyu-
-Ehi Yuzu, buongiorno! Hai bisogno di Rosa?
-Ciao... Si devo parlargli, è li con te?-
-No a dire il vero. Ieri sera ha lasciato il cellulare qui a casa mia, più tardi verrà a riprenderselo-
-Ah... Capisco- dissi un po delusa e Lysandro se ne accorse.
-Qualcosa non va, Yuzu?-
-No, tranquillo. Più tardi provero a richiamarla, grazie comunque Lys-
-Yuzu... E' successo qualcosa?-
Non so come faceva, forse era il suo animo gentile e sensibile a fargli intuire se c'era qualcosa che non quadrava.
-....-non sapevo cosa rispondergli. Come l'avrebbe presa se gli dicessi che sarò la serva di un pazzoide maniaco? Conoscendolo... Per niente bene e sicuramente lo avrebbe riferito a Castiel, questo proprio non potevo permetterlo. Soprattutto lui doveva rimanere all'oscuro di tutto. Cosi rimasi sul vago-... No, niente del genere. Avevo semplicemente voglia di parlare con Rosalya- dissi senza troppa convinzione.
Era inutile non ero in grado di dire bugie, nemmeno tramite un apparecchio elettronico.
-Sai perfettamente che non voglio sentire menzogne! Ti è successo qualcosa, vero?- mi aveva domandato, anche se la risposta la sapeva già- Scommetto che ha a che fare con Castiel, ho ragione?-
-Non proprio con Castiel ma.... Indirettamente centra di sicuro-
-Immaginavo. Senti non parliamo al telefono, incontriamoci al parco, cosi ne discutiamo a voce. Ti va?-
Non potevo vederlo in volto ma sentivo che era preoccupato per me dalla voce che era un po alterata.
-... Lysandro... Io non voglio... Coinvolgerti in questa storia assurda. Si è vero, è successo un piccolo casino e volevo soltanto parlarne con Rosalya e...-
-Yuzuyu! Sai che puoi parlare con me di qualsiasi cosa! Non mi sono mai tirato indietro quando eri in difficoltà e non lo farò di certo adesso. Voglio aiutarti-
Quelle parole erano ciò di cui avevo bisogno. La sua infinita dolcezza era disarmante e non sapeva che mi aveva reso felice.
Senza rendermi conto, alcune lacrime stavano solcando le mie guance e senza fargli capire che stavo piangendo, di felicita ovviamente, gli risposi semplicemente...
-..... Lysandro..... Grazie....-

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Capitolo 4
*** Non sei sola ***


Le parole di Lysandro mi diedero la forza di alzarmi dal letto. Il nervosismo che avevo prima si era decisamente placato, così in fretta e furia mi vestii ed uscii di casa.
Anche oggi si presentava una giornata calda, erano le 9 e il sole si faceva già sentire, nel cielo non c'era nemmeno una nuvola, si sentiva solo il cinguettio delle rondini e il clacson di qualche macchina. La pace assoluta, prima della tempesta e chissà magari il sereno ritornerà prima del delirio.
Dopo alcuni minuti ero all'entrata del parco, mi guardai intorno e non trovai Lysandro, così decisi di andare a vedere la seconda entrata.
Continuavo a guardarmi a destra e sinistra, ma del ragazzo ancora nessuna traccia.
Da lontano vidi una chioma bionda e mi bloccai presa dal panico, pregando con tutta me stessa che non era Dakota. Quel ragazzo biondo si era voltato e con mia enorme fortuna non era lui, tirai un sospiro di sollievo; una mano si posò sulle spalle, facendomi girare di colpo e vidi Lysandro. Istintivamente gli saltai al collo felice come non mai di vederlo. 
-Yuzu! Va tutto bene?- mi chiese il ragazzo sorpreso dal mio gesto.
-Si! Ora che sei qui con me!-
Sciolsi l'abbraccio e vidi che era arrossito non poco e rendendomi conto di quello che avevo fatto arrossii anche io, imbarazzatissima!
-Scusami Lys, non pensavo a quello che facevo e...-
-Non devi scusarti, anzi mi ha fatto molto piacere- si aprì in un sorriso e, se prima lo avevo sorpreso, ora aveva spiazzato me. Mi abbracciò forte che mi fece battere forte il cuore. Un battito che mi era famigliare percepire con Castiel... che sia.. No è impossibile! Io amavo Castiel... almeno credevo.
-Non sei sola, sono qui per te... Yuzu- 
Lo disse sussurrando dolcemente al mio orecchio che mi fece sciogliere la tensione e l'ansia che avevo. Sentivo il mio viso in fiamme e stare tra le sue braccia mi faceva sentire bene e in pace con il mondo, mi sentivo protetta da tutto e da tutti, la dolcezza infinita di Lysandro era talmente disarmante che è impossibile non provare affetto per lui.
Affetto? Solo questo era? In questo momento stavo provando le stesse emozioni di come quando era con Castiel, le stesse sensazioni dei suoi abbracci e rari sorrisi... 
Castiel... Lysandro... Castiel... Lysandro... Cosa provavo per loro? Ero veramente innamorata di Castiel? E Lysandro lo vedevo soltanto come un amico? Cosa rappresentava per me?
Altre e altre domande mi si stavano formando nella testa ma senza che nessuno potesse rispondere! 
Rimanemmo così per un bel pò ed io finii per rilassarmi completamente, avevo ricambiato l'abbraccio senza che me rendessi conto. 
-Yuzu...-
-Si?-
-Emh... dovremmo...-
-Come?... Ah si!!!-
Ci staccammo subito, rossi in volto come due pomodori ma con il sorriso di entrambi stampato sulle labbra.
Ci stavamo guardando negli occhi, si vedeva chiaramente che Lysandro stava aspettando che dicessi qualcosa, per cui mi preparai mentalmente. Stavo per parlare quando due braccia mi avvolsero con forza da dietro. Avrei riconosciuto il suo abbraccio ad occhi chiusi! I suoi dolci occhi violacei e la sua chioma blu... il mio adoratissimo...
-Yuzu!!!- urlò letteralmente Alexy-Amica mia, mi sei mancata tanto! come stai?-
-Alexy!!-
-Ah Lysandro ci sei anche tu...- si bloccò improvvisamente, a bocca aperta ci scrutò per poi staccarsi e dire agitato- Vi siete messi insieme?-
-Ma cosa stai dicendo? Noi non...-
-E Castiel?? Non sei innamorata di Castiel?-
-Alexy calmati un attimo-
-Perché esci con il suo migliore amico?- 
-Alexy mi fai parlare una buona volta?-
Si zitti all'istante e nel sottofondo si sentiva Lysandro ridacchiare.
Calmatosi, finalmente raccontai ai due ragazzi di quello che era successo al centro commerciale, del mio incontro con Dakota, di come mi stava ricattando con quella dannata foto...
-In sostanza, se non faccio quello che mi chiederà, mostrerà quella foto a Castiel-
Quando finii il racconto, guardai i loro volti indignati e increduli.
-Ma scusa Yuzu, perché non dici la verità a Castiel? Visto che fai questo per lui, sono sicuro che capirà la situazione è..- bloccai all'istante Alexy.
-NO! Castiel non deve ASSOLUTAMENTE sapere nulla di tutta questa storia!-
-Ma non puoi nemmeno farti strumentalizzare da Dakota, questo è certo- intervenne Lysandro.
-Lo so, ma non vedo alternative-
-C'è se racconti tutto a Castiel-
-No detto di no!! Ho rischiato di perderlo una volta e non voglio assolutamente che accada nuovamente!!! Se venisse a sapere che ho quasi baciato Dake.. non so come potrebbe reagire-
-Ovviamente non bene, ma ha ragione Lysandro non puoi fargli da schiava! Se ti costringerà a fare qualcosa di osceno? Stiamo parlando di Dake!-
-Basta Alexy! Non dobbiamo coinvolgere Castiel in tutto questo. Conoscendolo non è il tipo di rimane con le MANI in tasca e la cosa potrebbe degenerare ulteriormente-
-Allora cosa proponi Lysandro?-

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