pues lo que siento es: Amor

di roxy_fausta12
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** SOGNO E REALTA' NON SONO POI COSI' DIVERSI ***
Capitolo 3: *** gioco del bourbon e lettere d'amore ***
Capitolo 4: *** Nuovi amici e Leonetta ***
Capitolo 5: *** l'incidente ***
Capitolo 6: *** Love ***
Capitolo 7: *** the end ***



Capitolo 1
*** prologo ***


~~La notte calava su Buenos Aires, le luci delle case erano accese, le finestre aperte perché quello invernale era il periodo più caldo a Buenos Aires.
Appese sopra le strade della città molte luminarie splendevano formando con la luce a led disegni di colori e forme diverse.
Allo Studio On Beat gli studenti erano molto  agitati, era l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie e i ragazzi si scambiavano regali e auguri e pianificavano uscite e feste per passare insieme l’ultimo dell’anno.
Nell’aula di musica, disordinata come sempre a causa di Beto, il professore che vi insegnava, si erano ritrovati alcuni ragazzi.
- Vi rendete conto due settimane di pace e tranquillità – esclamò Andres
- Che piani avete? – chiese Matylda, una ragazza bionda di origine polacca
La maggior parte dei ragazzi presenti rispose che non aveva grandi piani per quelle vacanze, ma Camilla non rispose: guardava fuori dalla finestra con aria preoccupata; Natalia non aveva preso bene il litigio con Maxi e nessuno aveva visto la mora da quando, due giorni prima, era tornata a casa e la rossa stava iniziando a preoccuparsi.
Non temeva che le fosse successo qualcosa, no, in quel caso Lena l’avrebbe certamente informata, ma aveva paura che Natalia potesse fare qualche sciocchezza.
- Cami ci sei? – chiese Violetta all’amica e la rossa scosse la testa
- Sono preoccupata per Nata, non la sento da un po’, domani è il suo compleanno e… - disse la rossa.
Il silenzio calò nella stanza, non un silenzio dispiaciuto bensì un silenzio scocciato, non era la prima volta che la rossa sollevava l’argomento.
- Camilla basta, Nata non ha due anni sa quello che fa’, sarà partita e sarà tornata in Spagna per le vacanze- esclamò Leon.
- Nata aveva ragione – ringhiò Camilla tra i denti.
- Riguardo cosa? – chiese Maxi leggermente preoccupato, che  nonostante ciò che era successo continuava ad amare Nata.
- Considerando quanto l’hai fatta soffrire non credo che siano affari tuoi- disse Camilla – Anzi non credo siano affari di nessuno di voi – continuò per poi prendere la sua borsa di pelle ed andarsene dallo Studio.
Nel frattempo in uno dei quartieri più ricchi di Buenos Aires Elena Vidal stava preparando i bagagli per la partenza o meglio per l’imminente trasferimento della famiglia a New York.
Elena sbuffò ,era tutta colpa di sua sorella, ma Lena non poteva fargliene totalmente una colpa insomma se le fosse capitato quello che era successo alla sorella anche lei avrebbe voluto tornare a casa, dai suoi amici, dalla sua famiglia.
E in fondo forse, pensava Lena, era il destino.
Qualcuno bussò alla porta
- Avanti- esclamò Lena piegando un maglione rosso cremisi nella sua valigia argentea.
- Ciao – disse la sorella della bionda, Natalia entrando nella stanza con un una vaschetta di gelato al cioccolato
- Ciao – disse Elena mentre, spostata la valigia, si sedeva sul suo letto accanto alla sorella.
- Volevo scusarmi per questa situazione, quindi ho pensato di portarti il gelato – disse Nata a Elena, che afferrato il cucchiaio che la sorella le offriva prese un’ abbondante cucchiaiata di gelato.
- Non è colpa tua, voglio dire so che stai soffrendo per ciò che è successo, e so che hai bisogno di una pausa, lo capisco.
Ma tu devi capire che non puoi scappare per sempre, bisogna affrontare i problemi non scappare – disse Lena accarezzando la spalla della sorella.
- Lo so, ma mi mancano i miei amici, voglio dire i miei veri amici e ….- iniziò a dire Nata per poi scoppiare in lacrime per quella che a Lena sembrava la millesima volta nel corso dell’ultima settimana.
Lena capiva la situazione in cui si trovava la sorella, qualche anno prima i loro genitori la newyrkese Rachel e il madrileno Alejandro le avevano portate via da New York.
Nata li aveva odiati a lungo le avevano portato via i suoi amici, tutti i suoi amici e la sua vita.
E la mora si era tenuta tutto dentro per anni , si era chiusa in sé stessa e la rottura con Maxi era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
Elena appoggiò il gelato sul comodino e abbracciò sua sorella -  Tranquilla andrà tutto bene – disse Lena
NOTA AUTRICE: Ciao a tutti/e , allora so di avere due storie incomplete alle spalle,ma volevo iniziare questa.
Spero che vi piaccia
Besos
Fausta

 

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Capitolo 2
*** SOGNO E REALTA' NON SONO POI COSI' DIVERSI ***


~~CAPITOLO  1: SOGNO  E REALTA’ NON SONO POI COSI’ DIVERSI
Natalia era appena tornata nella sua camera dopo essere stata consolata dalla sorella, si sdraiò sul letto appoggiò la testa sul cuscino e cadde tra le braccia di morfeo.

 Natalia si trovava allo Studio, Maxi e Matylda si stavano baciando all’ingresso e la mora distolse lo sguardo per poi dirigersi verso il suo armadietto trattenendo alcune lacrime.
Improvvisamente partì della musica,una canzone che Natalia odiava fin da piccola.
Quelli che aveva a lungo definito amici le si strinsero in torno

Inganno
Slealtà
Sul viso hai i segni della malvagità

Natalia iniziò a tremare come potevano dirle quello, Ludmilla era la cattiva, non lei, certo aveva spesso avuto un ruolo centrare nei piani della bionda, ma non era cattiva

Inganno
Oltraggio
Vergogna
Viltà
Sempre in cerca di ostilità
Inganno
Non cambierai mai
Oltraggio
Oltraggio
Viltà
La mora ruppe il cerchio tentando di fuggire da quelle parole che, nonostante appartenessero ad un cartone animato la ferivano come il peggiore dei tradimenti

Sempre in cerca di guai
Sul viso hai i segni della malvagità
è cattiva e sovversiva
Inganno
Affronto
Vergogna
Viltà
Sei una traditrice vai via
Sempre in cerca di ostilità
è cattiva e sovversiva
Nel rancore, sei cresciuta
Affronterai, da sola il Fato
Devi andare, vivi e vai
Ma il nostro perdono tu lo non avrai mai
Perché non sei, come noi
Non sei stata mai come noi
Tu non fai, parte di noi

 

Natalia continuava a correre, raggiunse la porta dell’aula con il palco e chiuse la porta fermandosi per riprendere fiato.
Qualcuno le appoggiò la mano sulla spalla e la mora alzò lo sguardo spaventata: vicino a lei c’erano le sue migliori amiche e il suo migliore amico, le uniche persone che, nonostante tutto le erano rimaste vicine e li abbracciò, prima Stefan, poi  Annabeth, Patricia e infine Alexis.
via da qui
Da qualcuno ha mentito
Non sarà più così
Non ingannerai mai più nessuno
E sappiamo che non sarai come noi
Tu non sei come noi
Inganno
Slealtà
Inganno
Slealtà
Inganno
Fuori la canzone finì, Alexis si staccò dall’abbraccio dell’amica e si mise vicino ad Annabeth.
- Scegli – disse semplicemente la migliore amica di Natalia.

- Buon compleanno Nata!- disse Rachel entrando nella stanza della figlia.
Natalia si diede dell’idiota mentalmente era il 22 dicembre, il suo compleanno.(NA ho messo come data il 22 dicembre perché è abbastanza vicino a Natale e perché è il mio compleanno).
- Thank you mum- rispose la mora sforzandosi di sorridere.
- Preparati tra qualche ora partiamo – disse Rachel lasciando un vassoio con la colazione sul comodino della figlia come da tradizione. 
Mentre mangiava un biscotto al cioccolato prese il cellulare che era appoggiato sul suo comodino e lo accese.
Aveva quattro chiamate perse da Annabeth, cinque da Stefan, due da Alexis e tre da Patricia per non parlare dei messaggini di Leo, Piper, Percy,Jason e degli altri.
E poi c’erano loro
L’avevano chiamata tutti almeno una volta tranne Maxi.
Il cervello di Nata continuava a soffermarsi sul fatto che Lui non l’avesse chiamata quando il telefono cominciò a squillare e sul display apparve la foto di Maximiliano Ponte.
Natalia non sapeva che fare rispondere o non rispondere questo era il dilemma
Lei lo amava ancora, ma si erano appena lasciati, anzi, era stato lui a lasciarla, le tornò in mente il suo sogno e quello che Annabeth aveva detto, doveva scegliere, no, l’aveva già fatto lui per entrambi chiuse la chiamata e mise il numero di Maximiliano tra le chiamate da rifiutare automaticamente insieme a Violetta, Francesca, Camilla, Ludmilla e i ragazzi; le dispiaceva rifiutare le chiamate di Camilla, le era stava vicina nell'ultimo periodo, ma era la stessa ragazza per cui Maxi aveva avuto una “cotta” qualche mese fa e che era la sua migliore amica.
Non fece in tempo a riappoggiare il telefono che quello squillò nuovamente.
Questa volta a chiamarla era Damon Salvatore,il fratello di Stefan, sbuffando rifiutò la chiamata, ma il telefono squillò di nuovo e, per non impazzire, la ragazza fu costretta a rispondere.
- Non sai che è maleducazione rifiutare le chiamate?- chiese Damon
- Ciao anche a te Damon- rispose la mora.
NOTA AUTRICE:  Ciao a tutti/e, prima di tutto BUON NATALE!!! So di essere in ritardo, ma come scritto nel capitolo il 22 era il mio compleanno e sia prima che dopo sono stata super impegnata.
Ringrazio GiuggiolaGiuly20 che ha recensito lo scorso capitolo ( ti prometto che prima o poi ti risponderò), Giovanni greco che ha messo la storia tra le preferite e hakuna89 e dedico a loro il capitolo.
La mia parte preferita è il sogno di Nata e spero che piaccia anche a voi, l’altro giorno stavo guardando il re leone e mi piace come Nata si immedesima con Kovu spero che mi farete sapere che ne pensate.
Questi sono i migliori amici di Nata e Damon:

  Alexis Castle: figlia dello scrittore Richard Castle ha da poco rotto con il suo ragazzo. E’ la migliore amica di Patricia ed è molto matura e responsabile, più del padre.
  Patricia Williamson: è la migliore amica di Alexis ed è il suo opposto, ha una personalità forte e difende le sue amiche sempre e comunque. E’ da tempo fidanzata con Eddie Miller, che tutti reputano la sua dolce metà.

  Annabeth Chase: è la migliore amica di Nata è molto intelligente e ha sempre spronato le amiche a dare il massimo.E’ fidanzata da un anno e mezzo con il suo ex migliore amico Percy.
  Stefan Salvatore: è il migliore amico di Nata, la conosce da tutta la vita e per qualche anno sono stati insieme; si sono lasciati a causa della partenza di Natalia per l’Argentina, E’ molto dolce e romantico, sobrio e innocente

  Damon Salvatore: è stato il ragazzo di Alexis per qualche mese poi si sono lasciati perché, essendo pragmatico e arrogante, è il completo opposto  del fratello. Però molto in fondo tiene al fratello e ai suoi amici.
Bene questi saranno gli amici di Nata più importanti ai fini della narrazione, purtroppo non riesco a postare le foto ma le trovate digitando i nomi da me usati tranne Annabeth la cui attrice si chiama  Alexandra Daddario e nella narrazione è bionda come nel secondo film di Percy Jackson, ma spero che l’idea di presentare gli amici di Nata estranei all’universo Violetta vi piaccia comunque .
Se avete domande o curiosità su di loro scrivetemi pure e se volete risponderò alla/e domanda/e in privato altrimenti nella nota autore del prossimo capitolo.
Kiss kiss
Fausta

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Capitolo 3
*** gioco del bourbon e lettere d'amore ***


~~NOTA AUTRICE: Ciao allora ho avuto dei problemi e mio fratello ha cancellato il capitolo da efp quindi ho appofittato per modificarlo. Comunque sono a buon punto per il prossimo capitolo
- torno a New York – disse Natalia a Damon mentre su un foglio di carta scriveva la parola addio e, dopo averla guardata un ultima volta, usciva dalla sua stanza
A NEW YORK
I can almost see it.
That dream I'm dreaming, but
There's a voice inside my head saying
You'll never reach it
Every step I'm takin'
Every move I make
Feels lost with no direction,
My faith is shakin'
But I gotta keep tryin'
Gotta keep my head held high

There's always gonna be another mountain
I'm always gonna wanna make it move
Always gonna be an uphill battle
Sometimes I'm gonna have to lose
Ain't about how fast I get there
Ain't about what's waitin' on the other side
It's the climb

The struggles I'm facing
The chances I'm taking
Sometimes might knock me down, but
No I'm not breaking
I may not know it, but
These are the moments that
I'm gonna remember most
I've just gotta keep goin', and
I gotta be strong
Just keep pushing on, but

There's always gonna be another mountain
I'm always gonna wanna make it move
Always gonna be an uphill battle
Sometimes I'm gonna have to lose
Ain't about how fast I get there
Ain't about what's waitin' on the other side
It's the climb

There's always gonna be another mountain
I'm always gonna wanna make it move
Always gonna be an uphill battle
Sometimes I'm gonna have to lose
Ain't about how fast I get there
Ain't about what's waitin' on the other side
It's the climb

Keep on movin'
Keep climbin'
Keep faith baby
It's all about, it's all about
The climb
Keep the faith, keep your faith, woah
-posso entrare? – chiese Annabeth a Natalia.
- Certo- rispose Natalia facendo cenno alla bionda di sedersi sul suo enorme letto
- la canzone che stavi suonando – iniziò a dire Annabeth
- Non importa – disse Nata, la bionda la guardò
- Natalie lo sai che di me ti puoi fidare e che con me puoi parlare di tutto vero?- chiese la bionda e Natalia annuì.
- La festa di ieri è stata fantastica grazie- disse Nata cambiando argomento
Annabeth sorrise, era stata una sua idea e gli altri avevano fatto in modo di renderla perfetta.
Annabeth e Stefan erano andati a prenderla all’aeroporto e dopo i saluti e le lacrime l’avevano portata a casa di Stefan dove gli altri li stavano aspettando.
Inutile dire che per la prima volta dopo settimane Natalia aveva smesso di pensare a Maxi per divertirsi con i suoi amici.
- Figurati – disse Annabeth
Qualcuno bussò alla porta, poi Alexis e Patricia entrarono.
- Ciao Nat- la salutò Alexis
-Abbiamo portato una cosa- disse Patricia tirando fuori dalla borsa una bottiglia di bourbon
-E’ stata un idea di Stefan, una cosa che lui ha imparato da Damon- disse Alexis
- Devi dire una cosa brutta che ti ha fatto un ragazzo, qualsiasi cosa, e ad ogni cosa corrisponde un bicchiere di bourbon(N.A. idea presa da the vampire diares)- spiegò Annabeth
- ci stai? – chiese Patricia
La mora guardò Alexis stupita, normalmente Alexis avrebbe dissuaso Patricia, ma in quel momento sembrava totalmente d’accordo.
Accortasi di come Natalia la guardava Alexis annuì
La mora allora prese un bicchiere lo riempì di liquore e disse – Mi tratta sempre come una bambina, pretende di avere sempre ragione e che debba stare sempre dalla sua parte-  per poi bere il liquore tutto d’un sorso
NEL FRATTEMPO A BUENOS AIRES
- Violetta ora ti ci metti anche tu?!- disse un esasperato Diego, tutte le ragazze erano preoccupate perché Natalia non rispondeva al telefono.
I ragazzi erano riuniti in un bar nelle vicinanze dello Studio e le ragazze avevano chiesto di Natalia ancor prima che il cameriere venisse a prendere le ordinazione
- Dai non avrà sentito lo squillo del telefono- esclamò Leon
- L’abbiamo chiamata almeno otto volte a testa – si intromise Francesca
- E va bene andiamo a casa sua – esclamò Federico
- Ma…- cercò di dire Maxi
- Lasciale fare almeno così ci lasceranno in pace – si intromise Andres
Il gruppo si incamminò verso villa Vidal che non era molto lontana dallo Studio.
- Cosa…?- disse Leon confuso appena arrivato davanti alla casa; sul prato antistante alla villa infatti era piantato un cartello la cui scritta “vendesi” era inconfondibile.
Provarono a suonare il campanello, ma dall’interno non rispose nessuno
Fortunatamente Ludmilla aveva una copia della chiave di casa, quindi estrasse un mazzo di chiavi dalla sua borsetta rosa e i ragazzi riuscirono ad entrare: l’interno della casa era pieno di scatoloni di diverse forme e colori ai lati dei quali c’era scritto quello che contenevano.
- cosa stai combinando Nata- si chiese sovrappensiero Ludmilla mentre si dirigeva in camera dell’amica di corsa seguita dagli altri, primo tra tutti Maxi
La stanza di Natalia era piena di scatoloni, sulla scrivania uno scatolone su cui era scritta la parola “Natalia: remember” e di fianco allo scatolone era appoggiato un foglio di carta su cui era scritta solo una parola, che tuttavia spezzò il cuore di Maximiliano in milioni di pezzi: ADDIO.
 - No- sussurrò per poi prendere lo scatolone dei ricordi di Nata e aprirlo.
Non gli importava quello che gli altri avrebbero pensato di lui, voleva solo la sua Nata.
- Cos..- tentò di dire Camilla alle sue spalle, ma fu portata via dal fidanzato e dopo di lei uscirono anche gli altri lasciando Maxi da solo.
Nel frattempo  Maxi aveva aperto lo scatolone ed estratto un album fotografico rilegato in pelle bianca su cui era inciso il nome della mora e un cd.
All’interno dell’album vi erano diverse foto della ragazza,  da quando era bambina fino alle foto che avevano scattato durante il tour estivo.
Appena vide quelle foto Maximiliano non riuscì più a trattenere le lacrime che ormai da tempo continuava a reprimere, lei non era più lì, non avrebbe più potuto abbracciarla, baciarla e tutto per colpa sua.
Una mano si appoggiò sulla sua spalla, Maxi si voltò e vide che dietro di lui era seduta Matylda e alle spalle della ragazza c’era Felipe.
- Sta tranquillo la troveremo- disse Matylda.
PIU’ TARDI
Era ormai sera, dopo essere stati a casa di Nata i ragazzi avevano deciso che l’avrebbero cercata e Maxi ne era felice perché insieme loro erano i migliori e avrebbero ritrovato la luce dei suoi occhi.
Ora Maximiliano era in camera sua.
Prese dallo zaino l’album fotografico e lo appoggiò sulla scrivania , poi prese il cd e lo inserì nel lettore, vi erano una dozzina di canzoni e il moro  ne fece partire una a caso solo per ascoltare la voce dolce di Natalia
I remember life before
Faraway dreams and locking doors
Then you came, then you came
Afraid to fall, to be free
Always were our worst enemy
Isn't what, what you see
I took time to realize
That I couldn't do it by myself, myself

There's no gravity when you're next to me
You always break my fall like a parachute
When you're holding me so well it's like I barely breathe
You always break my fall, my fall
Like a parachute
You're my parachute

With you it all begins
Feeling okay in my own skin
So alive, I'm so alive
I know this life isn't gonna be perfect
The ups and downs are gonna be worth it
As long as I'm, I'm with you

There's no gravity when you're next to me
You always break my fall like a parachute
When you're holding me so well it's like I barely breathe
You always break my fall, my fall
You're my parachute

When I'm standing at the edge
Inside I'm all way down
And I second-guess myself
You better catch me now
Woah, woah
Woah, woah
Never touch the ground

There's no gravity when you're next to me
You always break my fall like a parachute
When you're holding me so well it's like I barely breathe
You always break my fall, my fall
Like my parachute
You're my parachute
Mentre Natalia cantava Maximiliano scriveva una lettera che avrebbe poi messo al posto dell’album e del cd nella scatola dei ricordi.
Amore mio,
mi dispiace tanto, sono un idiota per il semplice fatto che ti ho lasciato andare via da me, sono geloso di Felipe: lo so però ti amo, molto, troppo.
Ho io il cd e l’album e temo che se li rivorrai dovrai perlomeno chiamarmi, ma sappi che ti cercherò e ti troverò perché ti amo da morire, la gelosia mi ha reso ceco, ma sappi che senza di te la mia vita non ha alcun senso perché tu sei l’amore della mia vita.
Ti amo XXX
Per sempre tuo
Maximiliano

Maxi rilesse molte volte quello poche righe, mise la lettera in una busta, fece un respiro profondo, andò  a casa di Nata e, messa la lettera all’interno della scatola, la richiuse e tornò a casa.
Si cambiò, si mise sotto le coperte aprì una pagina a caso dell’album di Nata e accarezzò una fotografia della ragazza sussurrò un “ti amo” e si addormentò.

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Capitolo 4
*** Nuovi amici e Leonetta ***


~~QUALCHE GIORNO DOPO A NEW YORK
- Nata sono arrivati gli scatoloni da Buenos Aires sono già in camera tua- esclamò la madre di Natalia vedendo la figlia rientrare con Stefan
- Ti aiuto a sistemare le tue cose? – le chiese lui
- Grazie Stef- gli rispose Natalia per poi dargli un bacio sulla guancia
Si diressero nella stanza della mora e Stefan sgranò gli occhi
- Lo sai vero  che non finiremo mai – chiese Stefan alla sua migliore amica
- Prima iniziamo prima finiamo, aiutami a sistemare i vestiti – disse Natalia.
Dopo circa tre ore avevano sistemato tutto anche grazie a Annabeth, Patricia e Alexis
- Finalmente abbiamo finito – disse Stefan buttandosi sul comodo letto  di Natalia
- Veramente manca ancora questo – disse la mamma di Natalia entrando nella stanza della figlia  con un ultimo scatolone.
- Dia a me faccio io – disse Alexis prendendo il pacco e appoggiandolo sulla scrivania
-Ho preparato la merenda  venite giù a mangiare- continuò la signora Vidal
- Mamma abbiamo 17 anni non 5- esclamò Natalia
-Va bene, in questo caso ci sarà più cioccolata calda con panna montata e Marshmallow per Lena- disse la signora Vidal con sguardo furbo
- Sa mi dispiacerebbe far mangiare a Lena così tanto  quindi verremo a fare merenda – disse confusamente Patricia
- Tua madre è un mito – esclamò Alexis
Dopo aver fatto un abbondante e lunga merenda durante la quale Natalia aveva raccontato l’ultimo periodo a Buenos Aires il gruppetto tornò in camera di Nata e Alexis aprì l’ultima scatola.
La rossa cacciò un urletto e le comparve un  enorme sorriso sul volto, estrasse un foglio dalla scatola e si mise a leggerlo ad alta voce.
-Amore mio,
mi dispiace tanto, sono un idiota per il semplice fatto che ti ho lasciato andare via da me, sono geloso di Felipe: lo so però ti amo, molto, troppo.
Ho io il cd e l’album e temo che se li rivorrai dovrai perlomeno chiamarmi, ma sappi che ti cercherò e ti troverò perché ti amo da morire, la gelosia mi ha reso ceco, ma sappi che senza di te la mia vita non ha alcun senso perché tu sei l’amore della mia vita.
Ti amo XXX
Per sempre tuo
Maximiliano-  lesse Alexis
Natalia era arrossita
- Dovresti chiamarlo – disse Annabeth
- Che? No- rispose la mora
- Se non lo fai tu lo facciamo noi ne sei consapevole vero? – chiese Patricia
A BUENOS AIRES
Maximiliano stava guardando l’album delle foto di Natalia per l’ennesima volta; questa volta insieme a Felipe
- Guarda come era bella- esclamò Felipe dopo aver visto una foto di Nata ancora bambina.
- Lei è sempre bella- esclamò Maxi
Felipe e Maxi avevano iniziato ad andare d’accordo dopo la partenza di Nata e ora erano ottimi amici, che amavano la stessa ragazza certo, ma avevano fatto un patto.
Flashback
Dopo una giornata di prove con la band Maximiliano e Felipe erano andati a bere qualcosa al bar e Felipe era assente, non ascoltava quello che l’amico diceva.
- Non rinuncerò a lei – disse improvvisamente il biondo
- Quando la ritroveremo non rinuncerò a Natalia, la amo e rinuncerò a lei solo se lei lo vorrà-  disse Felipe notando lo sguardo confuso di Maxi
- Neanche io ho intenzione di rinunciare ho già fatto questo errore in passato e non sono così stupido da ripeterlo – borbottò il più piccolo
- Facciamo un patto – propose Felipe – rimarremo amici anche se Nata sceglierà uno di noi –
- ci sto – disse Maxi con un sorriso che però nascondeva un immensa tristezza, quel “se” era l’incubo che tormentava le sue notti, se lei non l’avesse più voluto al suo fianco, se lei si fosse messa con un altro, se non l’avessero trovata, beh in tal caso Maxi pensava che a quel punto la sua vita sarebbe finita, perché  era lei la sua vita.
- Lo so – disse Felipe e Maxi si chiese se anche lui pensasse a quei molteplici se.
Fine flashback Il telefono di Maximiliano squillò e lui rispose senza pensarci, senza neanche guardare da chi stesse partendo la chiamata.
- Ciao Maxi -  disse una voce femminile dall’altro capo del telefono, una voce che fece accelerare il cuore di Maxi, la voce più dolce del mondo per lui
- Ciao Nata – disse Maximiliano con il cuore che batteva all’impazzata
CASA CASTILLO
Violetta era seduta sul suo morbido letto in camera sua ascoltando la musica
Se io me ne andassi Leon mi cercherebbe? Farebbe per me quello che Maxi e Felipe fanno per Nata? Questi erano i pensieri che occupavano la mente della bionda
Qualcuno bussò alla porta e Leon entrò nella stanza.
- Ciao ti disturbo?- chiese il moro mentre Violetta si toglieva gli auricolari dalle orecchie
- No figurati cosa succede?- chiese Violetta
- Avevo bisogno di parlarti – disse Leon
- certo, siediti – disse Violetta stupita
- Vedi ho pensato molto a quello che sta succedendo, la partenza di Nata e il resto-disse Leon leggermente imbarazzato, dal canto suo Violetta non capiva dove il ragazzo volesse andare a parare.
- Ho pensato anche a quello che è successo tra noi, alla storia di Roxy e…- continuò Leon – io ti amo ancora Vilu, ecco l’ho detto – concluse Leon guardandosi nervosamente le mani
Violetta rimase immobile quel “io ti amo ancora Violetta” non se lo aspettava, quelle poche parole  cambiavano tutto.
- Ti amo anche io – rispose  Violetta e Leon la baciò

NOTA AUTRICE: Ciao a tutti/e oggi è il compleanno di Facu quindi ho deciso di aggiornare in anticipo, so che il capitolo non è molto lungo, ma spero vi piacerà lo stesso
Grazie mille a DraconisOlmo3022 per la recensione, dedico a te il capitolo.
Kiss Kiss
Fausta
 

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Capitolo 5
*** l'incidente ***


~~Qualche giorno dopo la chiamata di Nata, a Buenos Aires Maxi era agitato.
Lei gli aveva intimato di ridarle le sue cose e quando Maxi le aveva detto che l’avrebbe fatto solo se si fossero visti aveva attaccato e non si era fatta più sentire.
Il suo telefono squillò e, dall’altro capo del telefono c’era Lena
- Lena ciao – disse Maxi

- Ciao Maxi- disse Lena – sono a Buenos Aires ti va bene se ci vediamo tra venti minuti davanti allo Studio?- chiese e Maxi rispose di si quasi inconsciamente il suo cervello era fermo a quelle tre parole: sono a Buenos Aires .
Nata era con la sorella? Lena l’avrebbe aiutato a riprendersi la sua Nata? O no? Queste erano le  domande che si affollavano nella mente di Ponte mentre si dirigeva allo Studio
una volta  arrivato vide immediatamente Lena, in quel periodo durante il quale non l’aveva vista era cresciuta molto ed era diventata molto più bella.
 - Lena- la chiamò e la bionda accennò un saluto con la mano a Ponte
- Come stai?- chiese Lena a Maxi appena lui l’ebbe raggiunta e salutata
Il sorriso di Maxi si spense e abbassò lo sguardo – Mi manca da morire – rispose
- E lei come sta? Bene ?- chiese Maxi
- Se per bene intendi che passa le notti a piangere e che soffre tantissimo allora sta alla grande- rispose Lena ironicamente e a quelle parole Maxi alzò lo sguardo.
- Allora perché…- iniziò a dire Maxi
- Perché non torna? Lei pensa che tu l’odi, e che tu stia con Matylda, ma non è così giusto?- chiese la bionda
- No – rispose categoricamente Maxi, lui e Matylda erano amici e poi lei si era innamorata di Felipe.
- Bene –rispose la bionda sbadigliando – allora domani ci vediamo con gli altri per decidere cosa fare ok?- chiese Lena - Ho 10 ore di aereo alle spalle, non vedo l’ora di farmi un pisolino –
- D’accordo – disse Maxi

Qualche ora dopo nel garage di Leon i ragazzi stavano provando
Cuando me miro al espejo
Sólo veo tu reflejo
Tus ojos
Ventanas son
A un mundo mejor
Cómo un fuego en el invierno
Tú le das calor a mi universo
Es amor sin condición
Lo que siento yo
Estando contigo
Dime si esto es real
Llegaste a cambiar
Con un beso mi verdad
No se como expresar
Con palabras que
Cuando te miro tus ojos sé
Que ya te amé mil vidas atrás
Cuando respiro te siento
De armonía me llenas el pecho
Con tu voz
No hay temor en mi corazón
Sin ti estaría incompleto
No saldría el sol si no te tengo oh, es amor
Sin condición lo que siento yo
Estando contigo
Dime si esto es real
Llegaste a cambiar
Con un beso mi verdad
No se como expresar
Con palabras que
Cuando te miro tus ojos sé
Que ya te amé mil vidas atrás
Ya te amé
Il telefono di Andres squillò improvvisamente e sul display comparve il numero di Nata
Maxi prese il telefono dell’amico e rispose in un impeto di gelosia
-Pronto – disse con un tono di voce in parte offeso e in parte arrabbiato
- Maxi?- chiese Nata dall’altro capo del telefono con la voce rotta dal pianto
- Nata cosa c’è?- chiese Maxi allarmato
- Lena è in ospedale; l’hanno investita – disse per poi scoppiare del tutto in lacrime
- Ascoltami, sta calma andiamo noi da Lena ci vediamo lì va bene ?- disse Maxi e dall’altro capo del telefono Nata  mormorò un si grazie
- Andrà tutto bene – le disse lui dolcemente lui per poi chiudere la chiamata e girarsi verso gli altri.
- che è successo?- chiese Leon
- Lena è in ospedale, l’hanno investita, Nat sta arrivando io vado in ospedale -  disse Maxi
- Veniamo anche noi dammi un secondo per chiamare Ludmilla- intervenne Federico
POV NATALIA
Quella telefonata l’aveva distrutta, sentire che la sua sorellina era in ospedale che stava male l'aveva distrutto.
I suoi erano partiti subito e lei avrebbe preso l’aereo successivo con Annabeth,Patricia,Alexis e Stefan , sul volo dei suoi genitori erano purtroppo liberi solo due posti.
Ma cosa poteva succedere nelle ore in cui non c’era nessuno accanto a Lena?
Decise di avvisare Andres, non voleva parlare con Maxi e invece era stato lui a risponderle e a calmarla
- I passeggeri del volo7282 per Buenos Aires  sono pregati di salire sull’aereo – disse una voce agli altoparlanti
Stefan passò un braccio sulle spalle della sua migliore amica e insieme si imbarcarono
Mentre l’aereo prendeva quota Natalia guardò New York
- Arrivo sorellina – sussurrò per poi cadere tra le braccia di Morfeo
NOTA AUTRICE: Ciao a tutti per prima cosa vorrei ringraziare DraconisOlmo3022 e GaiaFalba per aver recensito lo scorso capitolo e le persone che hanno letto lo scorso capitolo
Purtroppo non posso commentare il capitolo come vorrei perché sono di fretta voglio però scusarmi per il ritardo e avvisarvi che la fine della storia non è molto lontana.
Ho notato una cosa e spero che qualcuno mi spieghi in un messaggio o se qualcuno lascerà una recensione in quella: ho notato che il capitolo  2 non è stato recensito da molti e mi piacerebbe sapere perché dato che a mio parere è forse il più bello della storia
Vi prego di rispondere a questa cosa in un mex privato per capire qual è il problema e evitare di rifarlo
Kiss kiss
Fausta

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Capitolo 6
*** Love ***


~~NOTA AUTRICE: Ciao a tutti/e, scusate il ritardo, questo capitolo è dedicato a GaiaFalba, DracoisOlmo3022 e a tutti i fan della Naxi
Spero che il capitolo vi piaccia
Scusate ancora il ritardo
Fausta
POV MAXI
Erano ore ormai che Maxi e i ragazzi erano seduti nella sala d’attesa del Hospital Aleman di Buenos Aires.
Improvvisamente la porta si aprì ed entrarono i genitori di Nata e Lena che si fiondarono a parlare con i medici
Dopo qualche minuto i due tornarono nella sala d’attesa
- Ragazzi volevo ringraziarvi – disse il padre di Natalia- per essere rimasti con Lena-
- Nata?- chiese Violetta
- Sta arrivando lei e i suoi migliori amici hanno preso il volo dopo il nostro – rispose Rachel
- I suoi migliori amici?- chiese Broduey
- Annie, Alex, Patricia e Stef – rispose Camilla e   Maxi annuì
Aveva parlato con i migliori amici di Nata qualche volta e li aveva incontrati, se lei era con loro, Maxi era tranquillo
POV NATA
- Tra poco atterreremo – disse Stefan a Natalia quando si svegliò
POCHE ORE DOPO
Natalia entrò nell’ospedale.
- Scusi sto cercando Elena Vidal sono la sorella – disse Natalia a un infermiera
- Secondo piano – disse l’infermiera, Nata blaterò un grazie e sfrecciò al secondo piano con gli amici al secolo.
Entrò nella sala d’attesa dove ormai ad aspettarla c’era solo Maxi, i ragazzi erano andati via qualche ora prima e i genitori di Nata erano con Lena
- Nata – disse Maxi vedendola entrare, le corse incontro  abbracciandola mentre lei scoppiava in lacrime
- Va tutto bene piccola – le disse lui per poi separarsi da lei e darle un bacio prima sulla fronte e poi sulle labbra
In quel dolce e tenero bacio Maxi strinse Nata a se e lei si accoccolò nelle sue braccia.
All’improvviso la porta si aprì e Patricia, Alexis, Stefan e Annabeth entrarono nella stanza.
Maxi e Nata si separarono improvvisamente
- Io devo andare – farfugliò Maxi imbarazzato uscendo dalla stanza
- Allora che  è successo? –chiese maliziosamente Annabeth
- Io non lo so, mi stava abbracciando e poi ci siamo baciati – disse Nata
- Come è stato? Bacia bene ?- chiese Alexis
- E’ stato bellissimo e sì bacia bene – rispose Nata, diventando rossa
- Guardate come è rossa – disse Stefan scoppiando a ridere
- Seriamente però cosa provi per lui?- chiese Patricia
- Io, vorrei solo stare sempre con lui , rimanere sempre tra le sue braccia e…- disse Nata
- e sei cotta di lui – disse Annabeth e Nata annuì.
In quel momento i genitori di Nata entrarono nella sala d’attesa
- Lena è sveglia, una settimana e sarà come nuova- disse Rachel.
Natalia superò la madre di corsa ed entrò nella stanza della sorella
 - Nat mi fai male – si lamentò la biondina quando la sorella si gettò su di lei per abbracciarla
- Scusa è solo che – disse Nata scoppiando in lacrime
- Nat sto bene e poi dobbiamo parlare di una cosa più importante, hai visto Maxi? – chiese Lena, Nata annuì raccontandole poi l’accaduto
- Cosa stai aspettando  ad andare da lui un invito scritto?- chiese ironicamente la bionda
- Lui sta con Matylda e mi odia – disse Nata
- Per favore ieri gli ho  parlato non sta con Matylda e dato che ti ha baciato mi sembra evidente che non ti odi – rispose Elena
- Vai su – la incoraggiò
POV MAXI
Maxi era arrivato a casa da qualche minuto era solo e si era seduto sul divano a pensare a quello che era successo in ospedale, l’aveva baciata per la prima volta dopo così tanto tempo.
Ma non sapeva cosa voleva dire il fatto che lei avesse ricambiato quel bellissimo bacio.
Uscì di casa diretto in ospedale, doveva sapere.
Dopo qualche centinaia di metri vide Nata corrergli incontro
- Nata cosa…- iniziò a dire Maxi, ma non fece in tempo a finire di parlare che Nata lo baciò.
Maxi rispose al bacio stringendo la ragazza a se, e mentre si baciav
 

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Capitolo 7
*** the end ***


~~
Quando si staccarono Maxi strinse Nata a sé inspirando l’odore dei suoi capelli.
- Cosa vuol dire?- chiese Maxi staccandosi da lei a malincuore.
- Vuol dire che ti amo scemo – gli rispose lei, Maxi sorrise e la baciò per poi prenderla in braccio
- Maxi mettimi giù – urlò Nata divertita
- No- le rispose lui, per poi portarla a casa sua.
- Non ti lascerò mai più- disse Maxi
QUALCHE ANNO DOPO….
-Broduey vuoi tu prendere Camilla come tua legittima sposa?- chiese il sacerdote
- si lo voglio – rispose il ragazzo
- E tu Camilla vuoi prendere Broduey come tuo legittimo sposo?-
- Certo che sì- esclamò Camilla entusiasta facendo scoppiare una fragorosa risata nella chiesa
- Allora puoi baciare la sposa- disse il sacerdote guardando Broduey
Era passato ormai qualche anno dalla fuga di Nata e in quegli anni l’amore che l’uno sentiva per l’altra e viceversa non era cambiato o diminuito anzi si era rafforzato giorno dopo giorno.
Qualche settimana prima si erano sposati, avevano pronunciato quel sì che li avrebbe resi felici insieme per il resto della vita.
Camilla e Broduey erano stati gli ultimi a compiere il grande passo.
Maxi, seduto di fianco alla sua amata moglie, si sporse verso di lei e  le sussurrò all’orecchio – se potessi ti risposerei tutti i giorni della mia vita pues lo que siento es amor
NOTA AUTORE: Ciao a tutti e anche questa storia è finita spero vi sia piaciuta.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuta e hanno recensito o semplicemente letto la mia storia
GRAZIE MILLE !!!
Sto pensando di scrivere una storia ispirata alla serie di Cassandra Clare, Shadowhunter, e vorrei sapere se vi piacerebbe una storia del genere
 

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