Il Futuro Puo Essere Diverso

di Sayan89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 GLI ANGELI DELLA MORTE ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 DOMANDE ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 INCONTRO ALLA RADURA ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 COME IL FIGLIO CHE NON HO MAI AVUTO ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 5 CHIARIMENTI E REINCONTRO ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 6 LA TUA VITA MI APPARTIENE! ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO 7 IL TUO PASSATO ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO 8 RICORDA IL SUO NOME ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO 9 CHE TI SUCCEDE GOHAN? ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO 10 ALLENAMENTO ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO 11 ANCHE IO? ***
Capitolo 12: *** CAPITOLO 12 DI NUOVO...UMANO? ***
Capitolo 13: *** CAPITOLO 13 NUOVE EMOZIONI PER C17 ***
Capitolo 14: *** CAPITOLO 14 IL MIO VERO NOME ***
Capitolo 15: *** CAPITOLO 15 PERICOLI IN VISTA E RIVELAZIONI ***
Capitolo 16: *** CAPITOLO 16 SI COMINCIA! ***
Capitolo 17: *** CAPITOLO 17 LA CADUTA DELL'ANGELO ***
Capitolo 18: *** CAPITOLO 18 NON TUTTO E' PERDUTO ***
Capitolo 19: *** CAPITOLO 19 STESSI MOMENTI LUOGHI DIVERSI ***
Capitolo 20: *** CAPITOLO 20 L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 1 ***
Capitolo 21: *** CAPITOLO 21 L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 2 ***
Capitolo 22: *** CAPITOLO 22 L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 3 ***
Capitolo 23: *** CAPITOLO 23 SENZA SACRIFICIO...NON SI OTTIENE NULLA ***
Capitolo 24: *** CAPITOLO 24 ANDARE AVANTI ***
Capitolo 25: *** CAPITOLO 25 CONSIGLI E DOMANDE...STRANE ***
Capitolo 26: *** CAPITOLO 26 LA NOTIZIA ***
Capitolo 27: *** CAPITOLO 27 PICCOLE INCOMPRENSIONI E TANTO AMORE ***
Capitolo 28: *** CAPITOLO 28 DI TESTIMONI REGALI E... ***
Capitolo 29: *** CAPITOLO 29 IL MATRIMONIO ***
Capitolo 30: *** CAPITOLO 30 - FINALE - IL FUTURO PUO' ESSERE DIVERSO ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 GLI ANGELI DELLA MORTE ***


GLI ANGELI DELLA MORTE

Linea Note dell'autore

 

Android_17_&_18

 

Ormai erano passati 6 mesi dalla morte di Goku. E nel cuore di tutti i suoi amici, nonché dei suoi familiari, vi era grande tristezza...

Crili era colui che ne aveva risentito di più, il suo dolore era forse paragonabile a quello di Gohan e di sua madre Chichi...

Il terrestre ricordava con nostalgia tutti i più bei momenti passati accanto a quel formidabile guerriero.

Non riusciva a darsi pace!

Spesso si domandava come era possibile che lui, Son Goku, il più grande dei guerrieri che fossero mai apparsi, colui che aveva dato la vita per salvare la terra da Vegeta, e prima ancora da altri pazzi megalomani con voglie di conquista, fosse morto così, a causa di una malattia cardiaca che gli aveva stroncato la vita ad appena 35 anni!

Il Fato gli aveva fatto proprio un bello scherzo. La morte era sopraggiunta all'improvviso...

Non importava che quel fantastico guerriero avesse raggiunto e concretizzato la profezia del Super Sayan, il guerriero che appariva una volta ogni mille anni.

Non importava ormai...

La morte non faceva sconti...

Neanche a colui che aveva sconfitto su Namecc prima, e sulla terra poi, la minaccia che portava il nome di Freezer. Se ne era andato, e stavolta per sempre. Neanche Polunga il Drago di Namecc avrebbe potuto resuscitarlo, in quanto non si potevano riportare in vita persone decedute in modo naturale.

Questa era la realtà...Goku non c'era più.

E ora a distanza di 6 mesi da quel tragico evento, una nuova minaccia era apparsa sulla terra. Due creature che erano state costruite dalla mente di un pazzo... il dottor Gelo.

Prima che i nostri guerrieri decidessero di affrontarli, avevano appreso dai telegiornali e vari notiziari, che queste due creature erano per metà umane e per metà androidi.

Rispondevano al nome di C17 e C18.

In seguito si venne a sapere che erano fratello e sorella gemelli. Avevano una cosa in comune, gli occhi.

Occhi di ghiaccio, e due visi angelici che però stonavano sui loro volti altrettanto angelici, data la loro furia distruttrice.

Quando furono riattivati non persero tempo e uccisero il loro creatore. Ormai liberi  si diedero  allo sterminio della razza umana. In poco tempo quasi la metà della popolazione della terra era perita sotto i loro colpi.

Dopo molte discussioni  i nostri guerrieri si accingevano a tentare o  quantomeno di limitare i danni. Nonostante i due androidi non possedessero aura, non era difficile sapere dove si trovassero, bastava seguire i rumori delle detonazioni, e le grida della gente in preda alla paura.

Ed ora eccoli li i nostri guerrieri.

Yamcha,Piccolo,Tenshinan, Jiaozi, Gohan e Crili che si stanno avvicinando a quella minaccia...

Non era però la prima volta che si affrontavano. Da quando era cominciato tutto quel disastro, persino Vegeta si era unito al gruppo.

Dalla morte di Goku, o meglio Kakaroth come lo chiamava lui aveva perso la voglia di combattere. Ed il motivo era semplice. Dopo la scomparsa di quell'infimo sayan di terza classe, non vedeva più il motivo di allenarsi.

A quale scopo raggiungere quella mitica forma, se non per confrontarsi ancora una volta con il suo rivale, e stabilire chi dei due fosse realmente il numero 1 nell'intera galassia?

Ma da quando aveva avuto notizie della comparsa di due macchine terribili il suo  spirito combattivo si era risvegliato.
E ora,  anche se a malincuore si univa ogni volta a quel gruppo per cercare di sconfiggere i due Cyborg.

Ma non lo faceva per la terra o i suoi abitanti...

Non gliene era importato mai nulla...

Non lo faceva per i suoi compagni che detestava tutti, e l'unico verso il quale provava non amore ma solamente un pò di rispetto in quanto per metà appartenente  alla sua razza era Gohan.

Non lo faceva neanche per quel moccioso mezzosangue che quella donna terrestre di nome Bulma, gli aveva regalato.

No...

Non era per questo...

Era l'idea che ci fosse qualcuno che osasse sfidare il più grande popolo che fosse mai esistito nell'intero universo... i Sayan.

Questo era il vero motivo...
Ma non era servito a niente perché nonostante tutto, anche se Vegeta era riuscito a trasformarsi in Super Sayan, non aveva potuto fare altro che piegarsi dinnanzi ai due cyborg.

La loro forza sembrava non avere fine, ma c'era una cosa che Crili non capiva. Ogni volta che li affrontava insieme ai suoi amici, ogni volta che veniva puntualmente battuto, si meravigliava che loro, o meglio LEI, decidesse di risparmiarli.  Molte volte aveva l'aveva udita esclamare rivolta al fratello, prima che questi li trucidasse tutti.

<<  Se li uccidiamo ora poi che divertimento ci resta?  >>

Il terrestre si domandava spesso, se forse seppellito nei meandri della sua anima, ammesso che ne avesse una, lei provasse un sentimento come la pietà.

Ma come poteva provare pietà un'essere che gioiva nel massacrare ogni tipo di persona?

Vecchi, Donne, Bambini?

A queste domande il povero Crili non riusciva a darsi una risposta.
Ma questa volta sarebbe andata in modo diverso...

Ce l'avrebbe messa tutta in quello scontro verso il quale sia lui, che i suoi amici, si stavano pericolosamente avvicinando.

Avrebbe dato il massimo, e se per farlo doveva morire ancora...

Allora lo avrebbe fatto...

Senza rimpianti.
Quando tutti i guerrieri arrivarono a destinazione, trovarono il solito spettacolo ad attenderli. Gente che urlava terrorizzata, corpi in stato di decomposizione, puzzo di morte che premeva nell'aria di quella, che fino a qualche istante prima, doveva essere stata una città immensa, ma che ora era ridotta ad un cumulo di macerie. Furono sorpresi, e allo stesso tempo irritati dal suono di quella voce che si stava rivolgendo proprio verso di loro.

<<  Guarda guarda chi si rivede! Allora moscerini, non vi è bastata l'ultima volta?  >>-esclamò il giovane moro che rispondeva al nome di c17.
Vegeta che in quel momento osservava con odio i due Cyborg si fece avanti e disse con voce fiera.
<<  Come osi darmi del moscerino! IO SONO VEGETA IL PRINCIPE DEI SAYAN, ED ORA CREPATE MOSTRI DI LATTA!  >>
Dette queste parole Il super sayan si gettò a capofitto nello scontro con c17.

 

 

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Crili osservava colui che un tempo era stato il suo peggior  nemico, affrontare senza paura quella macchina infernale. Ma non c'era storia, il cyborg era troppo forte, e in meno di dieci minuti Vegeta si trovava per terra in una pozza di sangue...

FuturVegetaDeath

Il terrestre si avvicinò insieme ai suoi compagni, in  direzione  del  sayan. Fortunatamente  aveva ancora un sacchettino pieno di fagioli senzu, e si accinse a dargliene uno.

Vegeta prese quel fagiolo ed esclamò con disprezzo.
<<  Ognuno di questi....è una sconfitta per me! >>
Gohan che si trovava vicino cercò di parlare nel modo più dolce possibile sorreggendogli la schiena.
<<  Ti prego Vegeta... prendilo!  >>
Ma il principe dei sayan non fece in tempo a mandare giù il prezioso fagiolo che svenne.
E fu allora che Crili capì...

Capì che era giunto il suo momento. Prese coraggio e si volse verso il figlio del suo migliore amico, con un tono di voce che non ammetteva repliche.

<<  Gohan...portalo  via.... e scappate tutti Io li distrarrò!  >>

il giovane sayan si girò di scatto verso il terrestre, e gli disse con voce carica di paura.

<<  Cosa? Ma sei impazzito crili?  Ti uccideranno e questo tu lo sai! Ho già perso mio padre e non accetto di perdere anche te!  >>

<<  PORCA PUTTANA GOHAN! FAI COME TI DICO! VEGETA E' TROPPO IMPORTANTE PER NOI! DEVI PORTARLO VIA DI QUI E DOVETE SCAPPARE TUTTI! NON TRA POCO! NON DOMANI! ADESSO! SCAPPATE!  >>

Yamcha non poteva credere alle sue orecchie, e cercò in tutti i modi da dissuadere il suo amico a non compiere quella pazzia, e a lui si unirono tutti gli altri guerrieri.

Ma ormai il terrestre aveva deciso...

Se doveva morire, almeno avrebbe dato una possibilità ai suoi amici di poter scappare. Sapeva benissimo che era una follia, ma per una volta almeno sarebbe morto da eroe in quella sua inutile vita.

Piccolo tramortì con un colpo Gohan e quindi disse a tutti i suoi compagni.
<<  Crili ha ragione anche se mi duole ammetterlo... dobbiamo andare, male che vada lo potremo resuscitare con le sfere del drago.... ma ora fuggiamo! Non ha senso che moriamo tutti nello stesso giorno >>
Detto questo i guerrieri fecero per andarsene, ma qualcuno poco più in basso di loro  non era dello stesso parere.
<<  Dove credete di andare ragazzi?  Oggi ne ho accoppato solo uno di voi, non pensiate di poter scappare così facilmente vero?  >>-esclamò c17
Ma prima che potesse succedere la catastrofe, crili si concentrò e chiese telepaticamente ai  suoi compagni di chiudere gli occhi.
Si posizionò davanti ai due cyborg.

<<  TAIYOKEN!  >>

I due androidi furono costretti a ripararsi gli occhi. Una grande luce li aveva per un momento accecati, dando così modo agli amici del terrestre di poter scappare. Quando gli androidi recuperarono la vista i guerrieri erano già molto lontano. C17 rise beffardo, e si rivolse direttamente al terrestre.
<<  Bella mossa piccoletto! Ma non penserai che questo basti. Cosa credi di fare? Di certo non sei un Sayan, ne un Namecciano! Sei solo un terrestre, o meglio... un piccolo terrestre... Non che Namecciani,  Sayan, o terrestri, ci possano mai creare problemi sia chiaro  >>
C17 cominciò a ridere a crepapelle seguito a ruota da sua sorella. Quando quel momento di ilarità ebbe fine si rivolse di nuovo al terrestre. L'espressione gioviale di poco prima era sparita dal suo volto e ora lo fissava con uno sguardo glaciale.

<<  Sei conscio di esserti scavato la fossa con le tue mani?  >>

Ma crili sapeva benissimo cosa fare, come sapeva anche che la tecnica che stava per usare lo avrebbe ucciso prima dei cyborg, ma non gliene importava niente!

Doveva provare lo stesso!

E con uno sguardo assassino si rivolse proprio verso c17.

<<  Sai cosa ti dico? FANCULO I SUPER SAYAN!...

FANCULO I NAMECCIANI!...

MA SOPRATTUTTO VAFFANCULO TU!  >>

Crili si concentrò al massimo, ed i suoi muscoli lacerarono la tuta che indossava. La terra cominciò a tremare sotto lo sguardo sbigottito, ma in parte divertito dei due cyborg. Gli  occhi di crili divennero vitrei, ma senza tuttavia perdere la vista. Quando arrivò al massimo della sua potenza, la sua aura si tinse del colore del sangue, e  con una voce disumana urlò.

 

3

<<  KAIOKEN!.... MASSIMA POTENZAAAAAAAAA!  >>

Con uno scatto fulmineo si fiondò verso c17, e con somma sorpesa di c18 gli sferrò un diretto secco che lo fece schiantare sui resti di un palazzo già parzialmente distrutto. La bionda  che si trovava a pochi metri da lui, gli chiese esterrefatta.

<<  Ma...come hai fatto?  >>

Il terrestre non ci fece caso, il suo obiettivo era quello di distrarli il più possibile, sentì che il suo corpo stava lentamente cedendo sotto quello sforzo sovrumano, ma si concentrò ancora, e tra le sue mani convogliò tutta l'energia di cui ancora disponeva fino a formare una sfera del color bianco - celeste.
<< KAAAAA....MEEEEE.....HAAAAA.....MEEEEEE..... >>

Intanto C17 si era ripreso da quel colpo subito, e stranamente molto doloroso. Guardò il terrestre e disse con una voce carica d'odio.

<<  TU!... LURIDO UMANO!... ADESSO ME LA PAGHERAI!  >>

Ma poi accadde qualcosa di imprevisto sia da Crili, sia da c17.

C18 si posizionò davanti al fratello, e lo tramortì con un colpo allo stomaco.

Crili non poteva credere ai suoi occhi. Si distrasse da quell'avvenimento e perse tutta la concentrazione. Con il fiatone guardò sbalordito C18 caricarsi in spalla suo fratello e gli chiese.

<<  Perchè lhai fatto?  >>

La cyborg si girò verso di lui, e prima di spiccare il volo gli disse semplicemente.

<<  Vattene!  >>
<<  C-cosa?  >>
<<  Ho detto vattene!  >>

Crili rimase a gaurdarla ancora incredulo...

Migliaia di domande affollavano la sua mente...

Ma ve ne era una che spiccava tra tutte.
<<  Ma perché l'ha fatto?  >>

 

Linea Anteprima

 

P.S. Spero tanto che questo capitolo vi sia piaciuto e che vi abbia incuriosito. Alla Prossima!

 

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 DOMANDE ***


DOMANDE

Linea Note dell'autore

 

Crili ancora non credeva di essere sopravvissuto...

Era certo che quello sarebbe stato il suo ultimo giorno sulla terra. Si domandava se, il gesto compiuto dell'androide nei suoi confronti significasse qualcosa...

Domande alle quali avrebbe dovuto riflettere con calma, ma soprattutto da solo.

Si diresse verso il palazzo del Supremo, a velocità sostenuta in quanto avrebbe dovuto ragguagliare i suoi amici, ma soprattutto Gohan di quello che era successo.

Quel luogo oramai era diventato la sua seconda casa...

Sua e dei suoi compagni.

Tornavano li infatti ogni volta che venivano battuti dai due Cyborg, ed era da lì che ripartivano con la speranza di batterli un giorno.

Palazzo di Kami

 

Appena arrivato Crili  fu accolto da Gohan che gli saltò direttamente al collo.

<<  Crili! Sei vivo! Ho avuto tanta paura....Ma perchè lhai fatto?  >>

Al terrestre si sciolse il cuore vedendo la pena sul volto di Gohan, quindi lo abbracciò per rassicurarlo.

<<  Và tutto bene Gohan, adesso calmati però!

Sono vivo...contro ogni pronostico ehehehe! E comunque non potevo lasciare che ti facessero del male.

Ho fatto una promessa a tuo padre, e intendo mantenerla!  >>

Dopo aver pronunciato quelle parole, il terrestre fu colpito al cuore dai ricordi di quel maledetto giorno di 6 mesi prima...

Il giorno in cui poco prima di morire, Goku gli aveva fatto promettere che avrebbe vegliato su Chichi e Gohan.

<<  Promettilo Crili....t-ti prego! Sei l'unico al quale possa chiederlo! La sento...ormai sta arrivando! Fa c-c-che Gohan sia un'uomo migliore di me!  >>

<<  Te lo prometto Goku! Te lo giuro sulla mia vita!  >>

E dopo quelle parole il Sayan spirò. Il suo volto aveva perso le contratture dovute al dolore che da mesi sconquassava il suo corpo.

Era sereno...

Goku muore

 

Crili fu riscosso da quei lugubri pensieri, quando si sentì chiamare da Piccolo.

<<  Bene...ora che abbiamo appurato che sei ancora vivo, ti andrebbe di spiegarci cosa è successo?  >>

Il terrestre si scostò leggermente da Gohan e si accinse a spiegare ai suoi compagni  tutto l'accaduto...

Nel frattempo C18 era arrivata con la mente piena di dubbi alla base dove, tra un'attacco e l'altro si andava a riposare insieme al fratello, ovvero il laboratorio del dottor Gelo...

Adagiò con delicatezza suo fratello ancora incosciente su un materasso vecchio e logoro. Prese una sedia e  gli si mise accanto  in attesa che si risvegliasse.

Mille pensieri affollavano la sua mente...

 

C18

Si massaggiò le tempie, con la speranza di trovare un senso, oppure una logica che le facesse capire perché si era comportata in quel modo.

<<  Ma cosa diavolo mi è saltato in mente!

Perché l'ho fatto?

Perché non l'ho ammazzato?

Non mi importa di uccidere tutti quei luridi umani!

Ma perché quando ho visto C17 che stava per ammazzarlo, mi sono sentita così..così strana? Io sono un cyborg!

Che cosa mi importa di lui?

Forse sto impazzendo?  >>

Il corso dei suoi pensieri fu però interrotto dalla voce di suo fratello che si stava riprendendo.

<<  C-c18?  >>

<<  Sono qui  >>

<<  Perché m-mi hai fermato? Perché l'hai salvato? Non ti ricordi la nostra missione?  >>

<<  Certo che me la ricordo! Ma non so cosa dirti...non mi era mai capitato prima!

So solo che quando ti ho visto in procinto di farlo fuori...ho sentito il bisogno di fermarti.

Ma adesso tu riposati e non pensare ad altro, me lo fai questo favore?  >>

C17 sorrise in direzione della sorella, cosa che oltre a  renderla confusa, la imbestialiva.

<<  E ora mi speghi perchè sorridi?  >>

<<  Sai...credo che il vecchio abbia fatto male qualche calcolo  >>

<<  Che cosa intendi?  >>

<<  Quello che ho detto. Ti ho vista sai? Non ti sei mai tirata indietro dall'uccidere...eppure questa volta l'hai fatto...e se non ti conoscessi come le mie tasche, direi che oggi tu non lo hai ucciso perché hai provato un sentimento...direi...umano  >>

La Cyborg rimase colpita da quelle parole. Ma non volendo dare soddisfazione al fratello, lo guardò gelida e gli rispose freddamente.

<<  Certo che quel piccoletto deve averti colpito piuttosto forte al cervello! Come puoi pensare che io possa provare pietà verso quei luridi umani?  >>

Ancora una volta un sorriso comparve sul volto di C17

<<  Infatti io non ho detto loro... ho detto lui  >>

Per un momento la bionda fu su l'orlo di una crisi isterica. Desiderò ardentemente di colpire il fratello di nuovo per farlo stare zitto. Aveva già di cosa pensare, e non gli serviva che qualcuno gli facesse da psicologo.

Represse il desiderio di colpirlo e almeno in parte si calmò.

Doveva riflettere...

Ma lo doveva fare senza che il fratello le rompesse le palle. Decise che era arrivato il momento di schiarirsi le idee, e per farlo doveva uscire da quella stanza il più presto possibile. Si alzò dalla sedia, ma prima che potesse varcare la soglia, la voce del fratello la fece fermare.

<<  E ora dove vai sorellina?  >>

<<  Esco. Tu riposati però, sai credo che con il colpo che ti ho dato ne avrai per un bel pò, e anche se sei mio fratello, non mi va di passare tutto il tempo della tua convalescenza ad aspettare chiusa qui dentro, come una donnicciola qualunque...  >>

C17 le sorrise di nuovo.

<<  Ora si che ti riconosco sorellina! Ci vediamo tra qualche giorno... e mi raccomando, se ti capitasse a tiro quel pelato fallo fuori ci siamo capiti?  >>

A quelle parole però la cyborg sentì montare dentro una rabbia incredibile, e rispose al fratello in maniera violenta tanto che perfino lui se ne meravigliò.

<<  DECIDO IO COSA FARE DELLA MIA VITA CHIARO!?

COSA C'E' ADESSO?

TI METTI A DARE ORDINI COME FACEVA QUEL PAZZO?

SE LO TROVO E LO VOGLIO AMMAZZARE LO AMMAZZO, MA SE NON LO VOGLIO AMMAZZARE NON LO AMMAZZO!

COMUNQUE VADA SONO CAZZI MIEI!

DECIDO IO DELLA MIA VITA!

CI SIAMO CAPITI?  >>

C17 rimase letteralmente senza fiato ma non volendo far irritare ancora di più sua sorella le sorrise e gli disse semplicemente.

<<  Come vuoi sorellina  >>

Soddisfatta dalla risposta del fratello, C18 uscì da quella stanza, e dopo aver varcato la soglia del laboratorio spiccò il volo senza una meta precisa, e con la mente ancora piena di dubbi...

Nel frattempo al palazzo del Supremo, il povero crili era stato sommerso da una fiumana di domande poste dai suoi compagni, riguardo a quello che tutti definivano un miracolo. Dopo aver dato tutte le spiegazioni possibili Yamcha pose un'ulteriore domanda che mise il terrestre in estrema difficoltà.

<<  Oltre il fatto che ancora non riesco a credere che tu sia vivo, volevo domandarti un'altra cosa.  >>

Crili che già sapeva dove l'amico volesse andare a parare deglutì più volte prima di rispondere.

<<  Cosa vuoi sapere?  >>

<<  Mi spieghi perchè non chi hai mai detto che eri in grado di eseguire il Kaio-Ken? Insomma da che sappia io quella è una tecnica che solo Goku sapeva usare. Figurati che quando  io,insieme a Tenshinan, Piccolo, e Jiaozi, siamo stati uccisi da Nappa,e siamo stati convocati dal Re Kaio del Nord lui non menzionò mai tale tecnica. Quindi come diavolo fai a conoscerla?  >>

Sotto il peso di quelle domande crili stava letteralmente per collassare.  Non voleva dire quella verità così scomoda per lui. Ma fortunatamente, in suo aiuto venne il Supremo che spiegò a tutti i presenti ciò che avvenne,tra lui e Crili molto tempo prima, quando si stavano allenando per combattere la minaccia dei due Sayan Vegeta e Nappa.

<< Voi tutti ricordate quando vi dissi che non avevo più nulla da insegnarvi, e che potevate tornare sulla terra a perfezionarvi?  >>

Tenshinan, Yamcha e Jiaozi annuirono.

<<  Ecco...quando mancava all'incirca un mese,all'arrivo dei Sayan,Crili mi venne a trovare. Mi chiese se per caso esisteva qualche tecnica più efficace del suo Kienzan da usare in battaglia. E mi disse che non si sentiva ancora pronto per quello scontro.Mi supplicò di insegnargli qualunque cosa io sapessi, e che magari per un motivo o per l'altro non vi avevo detto.

Ecco...fui io a insegnargli il Kaio-Ken.>>

Sul volto di Yamcha, Tenshinan, e Jiaozi si poteva leggere lo stupore misto a sorpresa. Crili era in enorme difficoltà e ora quel silenzio che si era venuto a creare lo opprimeva come un cappio al collo. Fù Gohan a interromperlo con una domanda.

<<  Mi scusi Supremo...ma io non capisco. Ricordo molto bene,che mio padre mi disse, che il Kaio-Ken era una tecnica inventata dal Re Kaio Del Nord. Quindi lei come fa a conoscerla?  >>

A quella domanda il Supremo si fece serio in volto.

<<  Vedi Gohan il fatto è che,come giustamente hai detto quella tecnica non l'ho inventata io, ma il Re Kaio. Io stesso l'ho imparata da lui,molto tempo prima che voi tutti nasceste.

In quanto Supremo di questo pianeta,mi è concesso di incontrarmi di tanto in tanto con le altre cariche dell'universo, e tale investitura di Kami di questo pianeta mi permette di raggiungere anche l'aldilà, senza che io muoia.

Così quando ero molto giovane mi recai dal Re Kaio e lui mi insegnò quella tecnica...

Ma lo fece  dopo aver appurato che in me,non c'era più la parte malvagia che voi avete conosciuto con il nome di Al Satan, ovvero il padre biologico di Piccolo.

Ad essere sincero se l'ho insegnata solo a Crili è per un motivo.

Per impararla bisogna essere persone pure di cuore,e senza macchia.

Questo fu un'ammonimento che mi fece Re Kaio a suo tempo, e che io presi alla lettera.

Mi duole ammetterlo,ma a suo tempo non tutti voi esclusi Gohan e Crili,eravate proprio anime candide. In passato avevate commesso delle azioni non proprio gravissime, ma che impedirono tuttavia alla mia coscienza di insegnarvi Il Kaio-Ken.

Yamcha era stato un predone del deserto,che rubava del denaro a persone che non potevano difendersi.

Tenshinan e Jiaozi erano allievi della scuola della Gru, che insegnava non a combattere l'avversario, ma a batterlo con tutti i mezzi a disposizione omicidio incluso.

Ora sono orgoglioso di come siete diventati con il passare del tempo, tuttavia non mi pento della decisione che presi a suo tempo. Spero di aver chiarito ogni vostro dubbio >>

Sul palazzo cadde un pesante silenzio. Crili aveva paura che i suoi amici adesso lo avrebbero odiato. Ma ciò non avvenne. Dopo aver compreso che Il Supremo aveva ragione Yamcha pose un'ulteriore domanda.

<<  Supremo lei ha ragione. In fondo da giovani non siamo stati di certo l'esempio della bontà fatta persona. Però non capisco una cosa ancora. Se Crili era in grado di usare il Kaio-Ken al tempo di Vegeta e Nappa, perché non l'ha usato proprio  contro di loro?

Fu Crili a rispondere.

<<  Vedi Yamcha, il fatto è che anche se sapevo usare quella tecnica, a quei tempi il mio livello di combattimento era bassissimo, e inoltre lascia che te lo dica...

Non è una tecnica che va usata alla leggera, perché se non si sta attenti essa ti consuma rapidamente tutte le energie,e rischi seriamente di morire.

Se l'avessi usata a quel tempo sarei sicuramente morto nel tentativo. Quindi a che pro usare una tecnica che aumenta tutte le tue capacità fino all'inverosimile, se però non la si regge?

Per farla breve è una tecnica che va usata per colpire duro e preciso ma solo nei casi di emergenza come oggi.

L'ho usata  perché sapevo di poterla reggere qualche minuto, e dare a voi la possibilità di scappare.

Se sono vivo è si grazie a C18...ma anche perché non ho lanciato contro C17 quella Kamehameha in cui avevo raccolto tutte le mie energie. Se l'avessi fatto,ora sarei morto non per mano dei Cyborg, ma ironicamente per mano mia.  >>

Dopo quella spiegazione Crili ebbe un mancamento. Il Kaio-Ken l'aveva veramente distrutto. Prese un fagiolo e in un'attimo tornò come nuovo.

<<  Bene ragazzi...io ora vado. Gohan tu torna tranquillamente a casa da tua madre che a quest'ora sarà sicuramente in ansia per te.  >>

Non credendo di aver capito bene Piccolo si intromise nel discorso.

<<  Scusa tanto Crili, ma mi spieghi dove hai intenzione di andare? E come la mettiamo con i Cyborg? Se te ne fossi scordato sono ancora vivi e vegeti!  >>

La risposta di Crili non si fece attendere.

<<  Sai Piccolo, con il colpo che C18 ha dato a suo fratello, credo che non avremo problemi per un po. Voglio dire,quella mossa avrebbe trapassato il corpo di un Super Sayan, se così non è stato, di certo C17 sarà ridotto a uno straccio. Forse sto impazzendo,ma credo che C18 non ci attaccherà fino a quando il fratello non si sarà ripreso del tutto. E ora scusate ma devo proprio schiarirmi le idee.  >>

Detto questo il piccolo guerriero salutò i suoi amici e spiccò il volo con mille pensieri che gli  vorticavano nella mente.

 

 

Linea Anteprima

Note dell'autore: Ed ecco il secondo capitolo è stato portato a termine! Spero che siate in tanti a leggerlo. Mi scuso per la lunga spiegazione del Supremo sul fatto che Crili sia in grado di usare il Kaio-Ken, ma dovevo scostarmi un pochino da come sono andate realmente le cose. Non mi resta che augurarvi buona giornata e a presto con un'altro capitolo!

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3 INCONTRO ALLA RADURA ***


INCONTRO ALLA RADURA

Linea Note dell'autore

 

Stava volando ormai da quasi 2 ore...

Il terrestre dall'alto osservava le città sfilare sotto di lui. Quasi tutte distrutte dalla furia dei due androidi.

Cominciava a sentirsi stanco non fisicamente, ma mentalmente.

Decise di avvicinarsi alla periferia della città dell'ovest, quella che fino a quel momento era stata la città meno colpita dai due.

Ma ciò non voleva dire che in parte non fosse stata attaccata.Osservò con disperazione un gruppo di cadaveri che si stagliava a pochi metri da lui...

Scese proprio di fronte a loro.

Calde lacrime gli solcarono il viso, e mentalmente recitò una preghiera per quelle povere anime cadute...

Il puzzo dolciastro di morte ormai era una costante, e quasi non ci faceva più caso. Decise comunque di allontanarsi da quel luogo e si diresse su un'altura che dava una completa visuale della città.

Osservò con un sorriso la Capsule Corporation che si stagliava molto lontano dalla sua posizione, ma tuttavia  ben visibile date le sue dimensioni.

Ripensò a tutte le avventure che aveva condiviso con Bulma...

Dai vari Tornei Tenkaichi,  al viaggio su Namecc, alla sua resurrezione sulla terra, e infine al terribile scontro che aveva visto prevalere Goku su Freezer e suo padre Re Cold.

Una grande rabbia prese corpo in lui

<<  Perché?

Perché sei morto Goku?  >>.

Si accasciò per terra e cominciò a piangere...

Piangeva per il suo migliore amico...

Piangeva per tutti i disastri che fino a quel momento avevano causato i due Cyborg...

Ma soprattutto piangeva perché non riusciva a smettere di pensare a LEI...

A C18.

<<  Devo trovare un modo! Forse lei è più malleabile del fratello! Non ci riesco...non riesco ad odiarla!

Quello che ha avuto nei miei confronti è stata pietà!

Ne sono sicuro!

Se fosse veramente una macchina non avrebbe esitato a uccidermi...o forse voleva solo prendersi gioco di me?

Non ci capisco più niente!

Devo seguire la ragione...o il cuore?  >>

Dopo queste riflessioni il piccolo guerriero si sdraiò completamente al suolo nella speranza di calmare un po i battiti del suo cuore impazzito.

Si accorse di qualcosa di morbido sotto la sua schiena che non era il prato. Temendo che sotto di lui ci fosse uno scoiattolo si alzò di scatto, ma quando vide cosa c'era, non pote che sorridere amaramente...

Un pacchetto di sigarette stropicciato. Lo raccolse e vide che all'interno c'erano ancora molte sigarette.

Non aveva mai fumato nella sua vita, si accinse quindi a provare quella nuova esperienza.

<<  Non so neanche se domani sarò vivo...tanto vale provare  >>

Accese la sigaretta con una piccolissima sfera d'energia. Quando fece la sua prima boccata a momenti si strozzò. Cominciò a tossire violentemente, e di scattò buttò sigaretta e pacchetto lontano da lui.

Quando dopo buoni 5 minuti i colpi di tosse finirono, si diede mentalmente dello stupido.

Tornò con lo sguardo a fissare le nuvole, e con sorpresa si accorse che la testa cominciava a girargli.

  Quella sensazione però...era piacevole e decise di abbandonarsi ad essa.

Osservò attentamente le stelle che si delineavano sopra di lui nella volta celeste. Una in particolare catturò la sua attenzione, sembrava che si muovesse.

<<  Pfui...ora vedo pure le stelle muoversi...dannate sigarette! >>

 Continuò a guardare quella stella...

Era strana però...

Sembrava che ora si fosse fermata proprio sopra di lui.

Crili si strofinò gli occhi, e con stupore vide quella stella farsi sempre più vicina...

 <<  Ma cosa diav....QUELLA NON E' UNA STELLA!!!  >>

Uno schianto improvviso lo fece ruzzolare all'indietro, tanta era la violenza con cui quel qualcosa era atterrato. Crili aveva un vago presentimento di cosa si trattasse e quando fece capolino, si accorse di avere ragione.

Davanti a lui si stagliava la figura di C18 che lo guardava con espressione gelida.

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Il terrestre non poteva credere ai suoi occhi, ma ben presto la sorpresa si trasformò in una sottile paura.

Si alzò da terra e per precauzione si mise in posa di combattimento. Con stupore sempre crescente, vide che la Cyborg si stava avvicinando...

D'istinto arretrò di un passo...

Cosa era venuta a fare la cyborg da lui?

Cosa voleva?

Per il momento non sembrava avere intenzioni ostili verso di lui, e con l'occasione il terrestre non pote fare a meno di osservarla minuziosamente.

Era un Cyborg...ma diavolo se era bella!

All'improvviso le parole di lei lo strapparono da quell'osservazione.

<<  Puoi anche abbassare la guardia. Non ho intenzione di ucciderti...

Non ancora almeno!  >>

<<  Perché sei qui?  >>-chiese il terrestre parzialmente rilassato.

<< E dove dovrei essere? Per caso ti dà fastidio la mia presenza? >>

<<  No-è-è solo che-che sai...di solito passi il tempo ad uccidere a destra e a sinistra e il fatto che tu ora non lo stia facendo mi ha sorpreso...

Tutto qui  >>

La cyborg non rispose...

Ma continuò a fissarlo in una maniera tale, che il terrestre ricominciò ad aver paura. Decise di smorzare la tensione, ponendo la domanda che lo stava facendo impazzire da tutto il giorno.

<<  C18...posso chiederti una cosa?  >>

<<  Spara  >>

<<  Perché...

Perché oggi mi hai salvato? Sai non per offenderti, ma non mi sembra che tu sia un'essere avvezzo alla pietà  >>

<<  Da cosa lo deduci terrestre?  >>

Crili si chiese se per caso all'androide fosse andato in pappa il cervello. Se era un gioco decise di starci,e quindi rispose senza mezzi termini.

<<  Da cosa lo deduco?

Dunque vediamo...

Forse dal fatto che uccidi chiunque si trovi sul tuo cammino?

 O forse è che  non hai il minimo rispetto per la vita umana?

  Sai credo proprio che tu mi stia prendendo in giro...

Finiamola con questa farsa da imbecilli,perciò se sei venuta a finire quello che hai iniziato...

Fai pure!  >>

Ora sul volto della Cyborg si poteva leggere lo stupore, misto a sorpresa.

Quel guerriero aveva qualcosa in particolare che l'attirava, ed era per questo che dopo aver lasciato il fratello a riposare nel laboratorio, si era diretta subito verso il terrestre seguendo la sua aura, con l'intenzione di osservarlo meglio, e capire il perché di quell'attrazione.

Lo aveva seguito da quando aveva lasciato quella specie di palazzo tra le nuvole, fino a che stanca di aspettare si era decisa ad incontrarlo.

Il terrestre cominciò a temere che quel silenzio si protraesse all'infinito, fino a quando lei riprese parola con una domanda che lasciò il povero Crili ancora più confuso.

<<  Perché prima piangevi?  >>

<<  C-c-come fai a saperlo?  >>

<<  RISPONDI ALLA DOMANDA!!!  >>

<<  Scusa c18...non volevo farti arrabbiare!

Ma è che la domanda mi ha sorpreso...

Comunque se proprio vuoi saperlo ripensavo a mio fratello...a Goku quando era ancora in vita.

La tristezza mi ha sopraffatto insieme tante cose ed ecco il motivo per cui piangevo. >>

Aveva detto la verità, ma non tutta ovviamente. Le parole successive della cyborg lo fecero allarmare un'altra volta.

<<  Pensi di potermi prendere in giro?

Io so tutto su di te!

Hai appena detto che Goku era tuo fratello. Ma non è così!

Non avete legami di sangue, e dai dati che ho nel cervello sembra che tu non abbia neanche una famiglia.

Mi hai mentito...e io odio le bugie e i bugiardi!  >>

Stranamente quello scatto d'ira fece sorridere il terrestre che si accinse a rispondere a quella sfilza di domande.

<<  Non ti sto prendendo in giro C18.

Non ho ne un padre, ne una madre...i miei amici sono la mia Famiglia.

E Goku era e sarà per sempre il fratello che mi sono scelto!

Se solo abbasseresti quella corazza fatta di acciaio, capiresti quello che voglio dire.  >>

La cyborg anche se non lo diede a vedere fù turbata da quelle parole.

<<  Che cosa intendi con abbasare la corazza?  >>

<<  E' semplice...capiresti meglio quello che dico, se la smettessi di fingere che non sei umana!  >>

La Cyborg cominciava a spazientirsi.

Lui era solo un terrestre!

Come si permetteva di dare giudizi su di lei?

<<  Ascoltami bene piccoletto! IO NON SONO UN'UMANA! SONO UN CYBORG! METTITELO BENE IN TESTA!  >>

<<  AH SI? E ALLORA PERCHE' ANCORA NON MI HAI RISPOSTO?  >>

<<  SU COSA?  >>

<<  SUL FATTO CHE OGGI MI HAI SALVATO LA VITA!  >>

<<  NON LO SO' NEANCHE IO SEI CONTENTO?  >>

Dopo quello scambio di battute terrestre e androide si fissarono a lungo negli occhi.

Crili adesso intravedeva una speranza. Il dubbio corrodeva la mente della Cyborg, ed era per questo che lui doveva approfittare. Senza pensarci due volte gli fece una domanda a bruciapelo.

<<  Non voglio confonderti le idee C18...ma io credo, no anzi ne sono sicuro che in fondo al tuo essere ci può essere qualcosa di buono.

Fino a ieri non lo avrei mai creduto possibile,ma quando oggi mi hai salvato il mio cuore è esploso di gioia!

E ha dimostrazione che non ti sto prendendo in giro voglio farti un'ultima domanda.Posso?  >>

Con riluttanza la Cyborg fece un cenno lieve con la testa.

Il cuore di Crili batteva all'impazzata. Forse c'era davvero una speranza per il loro futuro!

Prese un bel respiro e chiese.

<<  Quando vi ha riattivati quel pazzo di Gelo...provavate odio per lui?  >>

<<  Ovvio altrimenti perché l'avremmo ucciso?  >>

<<  Ok e un'altra cosa...quali altri ordini  vi ha dato, oltre quello di  eliminare Goku?  >>

La cyborg lo guardò con fastidio.

Possibile che fosse così scemo?

Decise comunque di rispondergli.

<<  Ci ha ordinato di uccidere tutti gli esseri umani  >>

<<  Ok scusa se te lo dico, ma allora tu e tuo fratello siete proprio  degli imbecilli!  >>

La Cyborg non poteva sopportare oltre e con uno scatto improvviso afferrò la gola del piccolo guerriero.

Crili però nonostante la presa della Cyborg fosse fortissima non aveva paura, aveva calcolato quella possibilità.

Il tono di lei si fece durissimo e con voce carica di rabbia esplose.

<<  ALLORA SAPIENTONE SENTIAMO!

PERCHÉ' IO E MIO FRATELLO SAREMMO DEGLI IMBECILLI?

HAI UN MINUTO PRIMA CHE TI STACCHI LE BRACCIA PERCIÒ' PARLA!  >>

<<  PERCHE' SOLO UN'IMBECILLE ESEGUIREBBE GLI ORDINI DI COLUI CHE PER TUTTA LA SUA VITA E' STATO IL SUO CARNEFICE!  >>

Quelle parole colpirono la Cyborg come nessuno aveva mai fatto...

Lasciò immediatamente la presa sul collo di lui che cadde per terra alla ricerca di aria preziosa.

C18 non si era mai sentita così disorientata...

Aveva giurato vendetta verso colui che l'aveva trasformata da essere umano quale era stata un tempo, a un Cyborg privo di sentimenti.

Mille volte aveva immaginato come sarebbe stato il giorno della vendetta.

Ma poi si rese conto che forse quel piccoletto aveva ragione.

A lei piaceva uccidere...

Ma non era la stessa cosa che gli aveva ordinato di fare il Dottor Gelo prima di morire?

E cioè uccidere tutti gli esseri umani?

Con sommo orrore pensò che forse dall'aldilà, quel pazzo si godeva la scena, e rideva come un matto.

Lui era morto, ma ciò non toglieva il fatto che lei e suo fratello stavano eseguendo lo stesso i suoi ordini.

Quel pensiero la disgustò nel profondo del proprio essere! Si sarebbe strappata il cuore con le sue stesse mani onde evitare di eseguire gli ordini di quel folle.

Doveva riflettere ma prima di spiccare il volo uno strano sorriso comparve sulle labbra di lei.

Crili che non l'aveva mai vista ridere, rimase estasiato da quella vista.

Era bellissima...

Fu strappato da quei dolci pensieri dalla voce di lei.

<<  Terrestre ascoltami...

Ti ringrazio mi sei stato molto utile, forse è per questo che oggi non ti ho ucciso. Devo riflettere molto su quello che mi hai detto. Io ne parlerò a mio fratello e vedremo come si evolverà la cosa...  >>

L'androide fece per andarsene poi però  si diresse verso il terrestre e gli diede un bacio sulla guancia...

Kiss

Crili era senza parole...

Quella sensazione di freddo sulla sua pelle se la sarebbe ricordata per molto tempo.

Avrebbe voluto replicare con un'altro bacio, ma non ne ebbe il coraggio.

E fu con tristezza, ma anche con speranza che guardò l'androide volare via.

 

Linea Anteprima

Note dell'autore: Ed ecco qui la fine del terzo capitolo! Spero vi sia piaciuto! I commenti sappiate sono ben accetti! Alla prossima!

 

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4 COME IL FIGLIO CHE NON HO MAI AVUTO ***


COME IL FIGLIO CHE NON HO MAI AVUTO

COME IL FIGLIO CHE NON HO MAI AVUTO

Linea Note dell'autore

 

Dall'ultima volta che l'aveva vista, era passato più di un mese...

In quel lasso di tempo sembrava che fosse sparita dalla circolazione.

Crili di questo ne era in parte felice, perché non vi erano state più vittime...

Ma d'altra parte C18 gli mancava da morire, e soprattutto gli mancava la sensazione di quel bacio datogli sulla guancia proprio dall'androide.

Si domandava se per caso non gli avesse dato di volta il cervello!

Provava qualcosa di molto simile ad un'amore sconfinato verso un'essere che non aveva pietà per nessuno?

Possibile che doveva capitare proprio a lui?

Però quella sensazione...

Crili si diede uno schiaffo in faccia come a voler scacciare una mosca.

"Ripigliati cazzo!"-si disse mentre sorvolava i Monti Paoz "Pensa alle cose veramente importanti"

Aveva fatto una promessa a Goku, e l'avrebbe mantenuta...

Prima che C-18 diventasse più mansueta il terrestre si recava spesso a trovare Chi-chi e Gohan, e ogni volta che andava a trovarli si assicurava che non gli mancasse nulla.

Chi-chi di questo gli era grata, e chiese al terrestre di trasferirsi per qualche tempo da  loro.

All'inizio Crili fu tentato di rifiutare, gli pareva infatti di approfittare dell'ospitalità di colei che un tempo era stata la moglie del suo migliore amico.

Ma sotto le insistenze di Gohan, che lo aveva letteralmente supplicato aveva deciso di stabilirsi a casa Son per qualche tempo.

Passava le sue giornate allenandosi in modo leggero con Gohan nel combattimento, e osservava con nostalgia il figlio di Goku...

Più il tempo passava e più Crili si rendeva conto che quel bambino somigliava sempre di più a suo padre.

Era gentile con tutti e sempre disponibile proprio come suo padre.

E oltretutto per l'età che aveva era anche piuttosto sveglio.

Lo notò per la prima volta una sera...

Avevano da poco cenato, e Gohan chiese  a Crili di fare una passeggiata per i Monti Paoz con la scusa di voler smaltire il cibo.

Il terrestre accettò con piacere, e insieme si avviarono verso una collina che distava poco lontano da loro.

Arrivati in cima, si sedettero e osservarono le stelle che quella sera brillavano in modo molto forte.

Crili ripensò all'ultima volta che aveva visto le stelle...

Era stato proprio in occasione dell'incontro con la Cyborg...

Per un momento dimenticò la presenza di Gohan al suo fianco, e si perse con lo sguardo nel blu di quei corpi celesti che gli ricordavano in modo nitido gli occhi di lei...

 

Cielo Stellato

 

Occhi

Era incredibile come quella donna, se tale si poteva chiamare gli avesse stravolto in quel modo la vita.

Faceva fatica ad ammetterlo ma C-18 era il primo pensiero che occupava la sua mente quando apriva gli occhi la mattina, e l'ultimo la sera prima di addormentarsi...

Fu strappato da quei dolci pensieri da Gohan che lo stava chiamando.

<<  Crili...posso farti una domanda?  >>

<<  Certo.Chiedimi tutto quello che vuoi.  >>

<<  Ecco...tu pensi che sia tornata la pace? Voglio dire...è passato quasi più di un mese....  >>

Già...

Quella domanda se la stava ponendo anche lui. Non voleva però alimentare false speranze.

Gohan aveva già sofferto tantissimo, e quindi ritenne opportuno dirgli come la pensava.

<<  Non lo so Gohan...

Sinceramente non riesco a capire come mai, abbiano smesso di attaccarci. Non voglio metterti paura.

La mente mi dice di stare in guardia, però...però il cuore stranamente mi dice il contrario.

In ogni caso dobbiamo fare molta attenzione.  >>

A quelle parole il piccolo mezzosangue sorrise al terrestre.

<<  Lei ti piace vero?  >>

<<  Eh? Gohan! Ma cosa vai a pensare Certo che no!  >>

<<  Eddai...non ti devi vergognare sai? E neanche sentirti in colpa. Voglio dire, guarda Bulma!

Chi l'avrebbe mai detto che un giorno avrebbe avuto un figlio da Vegeta. E lui in passato ne ha ammazzate di persone, questo lo sappiamo bene.

Sai cosa ti dico? Sarò ancora un bambino ma credo di sapere che non possiamo scegliere a chi voler bene...

E se pensi che io ti disprezzi per il fatto che ti piace C18, ti stai sbagliando di grosso. L'unica cosa che ti chiedo però è di fare attenzione.

Te lo ripeto di nuovo...

Non voglio perdere nessuno dei miei amici...

Ma soprattutto non voglio perdere te!

Per me sei come un fratello lo sai?  >>

Crili era esterrefatto...

Non riusciva ancora a credere a ciò che le sue orecchie avevano appena udito...

Si rese conto che quel bambino, era molto più intelligente di suo padre, in fatto sentimentale.

Ma non riusciva però a intuire in quale modo avesse capito, ciò che lui provava per la Cyborg. E quindi pieno di imbarazzo rispose.

<<  Immagino non ti si possa nascondere nulla Gohan...

Mi rende felice che tu...ecco...non mi disprezzi.

Hai ragione però...ne sono follemente innamorato, o almeno è quello che credo...

Ma non capisco una cosa,come hai fatto a capirlo?  >>

Gohan sorrise e dando una pacca sulla spalla dell'amico gli rispose.

<<  Sai...quando mio padre tornava a casa ogni volta che sconfiggeva un nemico, io vedevo come mia madre lo guardava...

Era uno sguardo che valeva più di mille parole...

Lo stesso sguardo che avevi tu poco fa, e cioè quello di una persona innamorata ehehehe!  >>

Il terrestre sorrise...

<<  Sai Gohan...credo che se ora potesse vederti tuo padre sarebbe orgoglioso di come stai crescendo, e di come piano piano tu ti stia trasformando in un'uomo...

Un grande uomo! La vuoi sapere una cosa che non ti ho mai detto?  >>

<<  Hmm?  >>

<<  Che ti considero come il figlio che non ho mai avuto  >>

<<  Crili...

Così mi metti in imbarazzo  >>

<< Anche tu lo hai fatto. Ma quello che ho detto è la pura e semplice verità...Ti voglio bene Gohan!  >>

<<  Anche io Crili!  >>

Dopo quella piacevolissima conversazione, i due amici decisero di tornare a casa. Quando arrivarono davanti la soglia della buffa costruzione a cupola, Chi-chi li accolse con un sorriso e gli chiese.

<<  Allora ragazzi? Come è stata la passeggiata? Vi Siete divertiti?  >>

Prima di rispondere i due amici si sorrisero.

<<  Si mammina. Più che divertiti ci siamo parlati, è stato bello per entrambi. Piuttosto mamma posso chiederti il permesso di dormire con Crili questa notte?  >>

Chi-chi sorrise

<<  Non è a me che devi chiederlo, ma a lui  >>

<<  Davvero mamma?>>-Il piccolo rivolse lo sguardo verso Crili con fare speranzoso. La risposta del terrestre non si fece attendere.

<<  Ma certo Gohan. E ora andiamo a spogliarci e poi ha letto! Giusto Chi-chi?  >>  Lei gli rispose con un cenno del capo.

<<  Quando furono sotto le coperte, Gohan d'istinto abbraccio' l'amico.

<<  Ti prego Crili Promettimelo!

Prometti che non ti farai uccidere >>

Il terrestre abbracciò di rimando il piccolo e dopo aver dato un  bacio sulla sua fronte gli disse all'orecchio.

<<  Stai tranquillo

Te lo prometto!  >>

 

 

Linea Anteprima

Note dell'autore:Ed ecco qui il quarto capitolo! Spero che anche questo vi sia piaciuto. Ribadisco che se mi lasciate un parere o un commento mi farebbe molto piacere! Quindi con la speranza di pubblicare altri capitoli nel breve tempo, vi saluto! Alla prossima

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Capitolo 5
*** CAPITOLO 5 CHIARIMENTI E REINCONTRO ***


CHIARIMENTI E RINCONTRO

Linea Note dell'autore

 

La mattina dopo Crili si svegliò di buon'ora.

Sorrise guardando la figura dormire abbracciata a lui. Gli parve un sacrilegio destare il piccolo sayan, ma aveva urgente bisogno di andare in bagno.

<<  Gohan...Gohan....svegliati! >>-di malavoglia il bambino  aprì gli occhi. <<  YAAAUHN! Cosa c'è crili?  >>

<<  Scusa se ti ho svegliato Gohan, ma sai...dovrei andare in bagno ehehehe!  >>

<<  E allora? Vai no?  >>

<<  Il fatto è che seppur piacevole, il tuo braccio mi tiene bloccato e non riesco a muovermi  >>

Gohan allentò subito la  presa.

<< Scusa Crili...è che stanotte ho fatto un'incubo...>>

<< Non fa niente Gohan tranquillo! Ora torna a dormire. Posso ripassare in serata se vuoi  >>

Al piccolo gli si illuminarono gli occhi.

<<  Certo che puoi! E poi lo sai...questa è anche casa tua!  >>

Dopo avergli dato un buffetto sulla guancia, il terrestre scese  le scale facendo il meno rumore possibile.

Con sua sorpresa trovò Chi-chi già sveglia, intenta a preparare qualcosa da mangiare.

Quando si voltò gli fece un'enorme sorriso.

<<  Giorno Chi-chi! Dormito bene?  >>

<<  Ciao caro! Diciamo di sì...vuoi fare colazione?  >>

<<  Grazie volentieri!  >>

<<  Di nulla siediti >>

Si fecero le 09:00 quando i due finirono di fare colazione.

A quel punto Crili chiese licenza di andare, ma fu trattenuto dalla voce di Ch-ichi insolitamente profonda.

<<  Crili, ecco io....dovrei dirti una cosa, poi giuro che ti lascio andare  >>

<<  Tranquilla Chichi Dimmi tutto! Ma è qualcosa di grave? Gohan sta poco bene?  >>

<<  No no! Per fortuna no perciò stai tranquillo.  Il fatto è che io...si insomma...ti dovrei chiedere scusa  >>

Il terrestre parve non capire.

<<  Chiedermi scusa? Ma di cosa stai parlando Chi-chi? Non capisco...  >>

La donna sembrava veramente a disagio, cosa che non sfuggì all'occhio del terrestre. Ma cercò di essere il più naturale possibile. Era tanto tempo che voleva dire quelle cose e adesso gli sembrava il momento più adatto.

<<  Mi riferisco a tutti questi anni...

Ti ho sempre etichettato come uno scansafatiche.

Come un'uomo che non sa prendere le proprie responsabilità...

Come qualcuno che non sappia affrontare i problemi di tutti i giorni. Insomma...

ti ho sempre considerato un'idiota per farla breve.  >>

Per un po di tempo calò un'imbarazzante silenzio nella stanza. Crili non aveva assolutamente voglia di litigare con Chi-chi, e si alzò dalla sedia con tutte le intenzioni  di andarsene, ma anche questa volta fu bloccato dal tono supplichevole di lei.

<<  Scusa Crili. Ma non ho ancora finito...

Quello che sto cercando di dirti è che mi sbagliavo su tutto...e in questo ultimo periodo ne ho avuto la prova certa!

Per Gohan sei stato la sua ancora di salvezza.

E anche se con rammarico ti dico che ti stai dimostrando una figura paterna migliore per Gohan...

Più di quanto non lo fosse stato, il povero Goku...  >>

Crili spalancò la bocca incredulo...

Come poteva Chi-chi parlare così del suo defunto marito?

Certo doveva ammettere che nella sua breve vita Goku non era stato l'esempio del marito/padre modello ma cavolo!

Aveva salvato la galassia intera per la miseria!

Aveva salvato tutti loro dal ritorno di Mecha Freezer e suo padre Re Cold!

Non si meritava di certo un giudizio del genere, da sua moglie poi!

Prese un bel respiro e cercando di mantenere la calma decise di parlare con disinvoltura.

<< Chi-chi...

Se ti può far stare tranquilla scuse accettate.

Però ti prego!

Non dire mai più idiozie, come il fatto che io sarei migliore di Goku nel suo ruolo di padre!

Questo non è assolutamente vero.

E poi poco prima che lui morisse gli feci una promessa, e cioè di prendermi cura di te e di tuo figlio ogni volta che avrei potuto.

Rifletti bene su ciò che hai detto.

Non era perfetto e questo lo sappiamo entrambi, ma chi di noi lo è?

Ora se non ti spiace vado.

Io ho...bisogno di schiarirmi le idee, ma sta tranquilla non ce l'ho con te e se vi fa piacere stasera ripasso magari per dare un saluto a Gohan a meno che, non ci sia ad impedirmelo qualcosa del tipo...causa di forza maggiore ok?  >>

Chi-chi chiuse per un momento gli occhi.

Si sentiva una stupida ad aver formulato certe parole verso colui che amava tanto, ma che purtroppo non avrebbe mai più rivisto.

La mancanza poteva fare dei brutti anzi bruttissimi scherzi.

Certe volte quando era sola in casa si era ritrovata persino a colpevolizzarlo per essere morto.

Riaprì gli occhi e con voce flebile rispose

<< Ci ho riflettuto e anzi perdonami Crili per aver parlato così di lui. Allora a stasera?  >>

<< A stasera >>-rispose il terrestre sereno. Non aggiunse altro ma dallo sguardo di Chi-chi capì che aveva capito...

Fece un cenno di saluto, e spiccò il volo.

All'inizio aveva optato per fare un saluto da Muten ma poi cambiò idea pensando che probabilmente vedendolo pensieroso il suo caro Maestro lo avrebbe sicuramente riempito di domande.

Quindi accelerò l'andatura, e si diresse verso est.

Dopo circa 2 ore di volo atterrò in un luogo deserto.

Faceva un caldo terribile ma era una sensazione che  il terrestre  sopportava bene.

Chi lo avesse visto da lontano, probabilmente lo avrebbe scambiato per un'eremita solitario dato che oltre a lui, in quel luogo non c'era anima viva...

Ma quel luogo per Crili era molto speciale, e prima che cominciasse tutto quel casino con gli androidi era solito farci un salto di tanto in tanto.

Era infatti lì che quasi 3 anni e mezzo prima era atterrato Goku, di ritorno dal suo vagabondare nello spazio dopo la distruzione di Namecc, e il rifiuto di tornare sulla terra, con il desiderio espresso a Polunga.

Ormai era scolpita nella sua memoria la paura che provò a suo tempo, quando avvertì due aure potentissime avvicinarsi alla terra.

Una di quelle la conosceva molto bene...apparteneva a Freezer. O meglio quello che ne restava...

 

Mecha Freezer

 

 

E insieme a lui vi era un'essere così simile a Freezer che si vedeva lontano un miglio fossero parenti stretti, nonostante alieni nell'aspetto.

Re Cold...

Il padre biologico di Freezer...

 

Re_Cold

E poi provò nostalgia al ricordo, di quando all'improvviso apparve Goku trasformato in Super Sayan con due dita sulla fronte e in men che non si dica si sbarazzò degli invasori.

All'epoca il cuore di Crili era al colmo della gioia.

Il suo migliore amico era ritornato appena in tempo, per salvare lui e  i suoi amici, da quella minaccia e era arrivato sulla terra con quella strana mossa che poi si venne a sapere chiamarsi Teletrasporto.

Sorrise al ricordo della spiegazione da parte di Goku su come era riuscito a salvarsi da Namecc ed ad arrivare sulla terra. Il ricordo era cosi vivido che Crili non riusci ad  impedire che alcune lacrime cominciassero a cadergli dalle guance.

 

Crili Piange

 

Cercò di riprendersi, e si guardò intorno...

Anche se non c'era un senso logico era come se quel luogo aleggiasse dell'aura di Goku.

Però rispetto all'ultima volta che c'era stato, aveva la netta sensazione che qualcuno lo stesse fissando da quando era arrivato lì...

O meglio non aveva detto nulla a Gohan per non spaventarlo, ma questa sensazione che veniva fuori a tratti era già da qualche giorno che la percepiva...

Si sorprese molte volte a lanciare sguardi in varie direzioni.

Non aveva paura ma ritenne opportuno tenere tutti i sensi, e le capacità percettive in allerta,nel caso qualcuno saltasse fuori.

Quindi per celare la tensione a chiunque lo stesse guardando, si diresse verso una chiara direzione.

Poco più avanti c'era un'enorme cratere, e Crili lo riconobbe subito. Era stato causato dall'atterraggio dell'astronave aliena di Freezer, e suo padre Re Cold.

Decise di mettersi a sedere e fingere rilassamento più totale.

In fondo se c'era qualcuno che avesse voluto fargli del male, quale miglior momento sarebbe stato quello?

Attese in silenzio...

Passarono prima 10 minuti poi 20 poi 50...

La tensione cresceva come cresceva sempre più la percezione che chiunque ci fosse, si stesse facendo sempre più vicino.

Quando Crili non ne pote più urlò apparentemente al nulla.

<<  Sò che mi stai spiando! Vieni fuori!  >>

Si guardò intorno ma non c'era nessuno...

Cominciò anche a pensare che quel posto era perfetto per tendere un'imboscata, oppure  per chi volesse azzerare l'aura e nascondersi.

Infatti tutto intorno a lui vi erano crepacci, grotte, burroni...

Insomma tutto l'occorrente per definire quell'ambiente inospitale e selvaggio.

Ora che i minuti passavano  Crili ebbe la netta sensazione che chiunque ci fosse, lo stesse prendendo in giro facendo cadere un sassolino qui, o una roccia là.

La tensione fu presto sostituita dalla rabbia.

<<  Bene! Se non vieni fuori con le buone...

Lo farai con le cattive!  >>

Si concentrò al massimo e tese entrambe le braccia in alto. In pochi minuti una sfera molto grande e di colore giallo, si era formata sul palmo delle mani.

 

5

 

L'idea era quella di spazzare via tutta l'area circostante. Chiunque ci fosse nei paraggi, sarebbe saltato fuori. Ma proprio quando il terrestre stava per lanciare l'attacco, una voce angelica lo fece spaventare a morte.

<>

Per poco a Crili non venne un'infarto.

Quasi subito però, la paura fu sostituita da grande gioia, quando nel voltarsi riconobbe a chi apparteneva quella voce.

L'androide non era cambiata per niente tranne che nello sguardo.

Forse più consapevole di se.

Era difficile per il terrestre ricomporsi, anche perché il ricordo  di lei che gli lasciava quel bacio lo fece diventare subito rosso. L'androide parve non farci caso.

<<  Cosa ci fai qui terrestre? Per caso sei diventato un'eremita?  >>

<<  Allora eri tu che mi stavi spiando da un po... non è vero?  >>

Crili cercò di fare dell'ironia, ma quando vide la faccia sorpresa di lei si diede mentalmente dello stupido.

<<  Io non posseggo aura.Come facevi a sapere che ero qui?  >>

<<  Infatti non ho sentito nessuna aura ma l'istinto mi diceva che c'era un'altra presenza da queste parti non so dirti come. Ad ogni modo...tu come mai sei qui?  >>

C18 sembrava a disagio. Quello che doveva dire magari era importante, o almeno era quello che credette Crili mentre la osservava sistemarsi una ciocca ribelle dietro l'orecchio.

 

C18 frangia

 

<<  Ti devo parlare. E' da oggi che ti sto seguendo  >>

Crili non ne era sicuro, ma per un solo momento gli parve che un leggero rossore misto ad imbarazzo si fosse palesato sul volto dell'androide.

<<  Ok...però prima di cominciare che ne dici se ci sediamo...laggiù?>>-disse Crili indicando  a pochi passi da loro due massi, che sembravano essere stati messi apposta per loro.

La cyborg annui.

<<  Fai strada  >>

Si osservarono negli occhi.

Il terrestre però cominciava a sentirsi a disagio...

 Poi fu sorpreso dal gesto di lei, che con un dito gli asciugò una lacrima. Quel contatto lo stava facendo impazzire ma la domanda successiva di lei lo mandò in confusione.

<<  Perché hai pianto? E non negarlo si vede lontano un miglio.  >>

<< Il fatto è che, sono stato assalito dai ricordi.Questo luogo ne è pregno  >>

<< Cosa è successo qui di tanto particolare? Indubbiamente per te è sato importante...  >>

Il terrestre era sorpreso di quella domanda.

<<  Scusa C18...ma non hai detto di essere a conoscenza di tutto sul mio conto? E allora perchè questa domanda?  >>

<<  Certo che sei un pochino stupido mio caro. Ho detto che conosco tutto su di te, ma intendevo dire che sono a conoscenza di  tutte le tue tecniche di combattimento! Non posso dire di conoscerti nella vita di tutti i giorni. Quindi te lo richiedo, cosa è successo qui?  >>

Un sorriso comparve sul volto del piccolo guerriero che le disse per filo e per segno tutto quello che era successo, e il motivo che lo spingeva ogni tanto a farlo andare in quella zona desertica.

Ma quando finì di parlare la tristezza ebbe di nuovo il sopravvento.

L'androide se ne accorse e contro ogni logica, cercò di tirarlo su di morale.

<<  Nonostante tu ti sia sfogato, mi pare evidente che sei ancora triste. E se ti dicessi che ho una bella notizia per te?  >>

<<  Q-q-uale sarebbe questa bella notizia?  >>

L'androide si alzò da quel masso e cominciò a parlare andando avanti e indietro, sotto lo sguardo sbigottito del terrestre.

<<  Se vuoi che te lo dica, però promettimi di non interrompermi ok? Cioè solo se ti faccio qualche domanda ma per il resto devi stare zitto come una mosca. E' gia difficile per me farlo, ma dopotutto ti devo un favore...  >>

Il terrestre fece un secco cenno affermativo con la testa.

Non sapeva perché, ma sentiva che le prossime parole dell'androide avrebbero cambiato per sempre la sua vita...

E magari in meglio...

 

 

Linea Anteprima

Note Dell'autore:E con questo sono ben cinque capitoli. Magari questo era un pò corto ma sono alle prime armi. Se vi va lasciate pure un commento mi farebbe piacere! Alla prossima...spero.

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Capitolo 6
*** CAPITOLO 6 LA TUA VITA MI APPARTIENE! ***


LA TUA VITA...MI APPARTIENE!

Linea Note dell'autore

 

<<  Ricordi l'ultima volta che ci siamo visti?  >>-chiese C18 che sembrava davvero un'altra persona agli occhi del terrestre.

Sembrava cambiata...

Sembrava più umana...

Sembrava...

<< Sto parlando con te idiota! >>-gli disse spazientita la ragazza non vedendo nessuna reazione da parte di lui.

Crili si diede dell'imbecille.

Possibile che doveva per forza fare la figura dello scemo ogni volta che si trovava in compagnia di lei?

<<  Certo!  >>-lo disse quasi urlando << Mi ricordo molto bene>>

C18 infastidita prosegui con il suo discorso

<<  Bene. Ecco...

Dopo che ci siamo lasciati sono andata da mio fratello. Ci sono voluti quasi altri 4 giorni,prima che si riprendesse del tutto.

Inutile dirti che appena sveglio se non l'avessi fermato in tempo ti avrebbe ucciso...

E in maniera molto lenta e dolorosa.

Sai...

Se ci si mette mio fratello sa essere più sadico di me  >>

Il terrestre deglutì. Poi riportò lo sguardo sulla Cyborg ringraziandola mentalmente, di averlo salvato un'altra volta.

<<  Quando gli ho esposto la tua teoria devo dire che ha fatto una faccia talmente idiota che quasi scoppiavo dal ridere.

Ha accettato l'idea che uccidere gli umani è sbagliato ma non perché ce ne importa...

Ma semplicemente perché facendolo, avremmo dato soddisfazione a quel pazzo di Gelo!

Per i restanti giorni prima di oggi abbiamo vagato lungo tutto il pianeta, e abbiamo osservato come si comportano  gli esseri umani.

Con delusione ci siamo accorti che danno poco conto, e poca importanza alle cose che hanno e che si lamentano per qualsiasi cosa gli vada storta.

Per un po abbiamo pensato seriamente che quella vita non facesse per noi...

Poi mi è venuta l'idea di spiarti da vicino e vedere come ti comportavi tu...nella vita di tutti i giorni.

E la sai una cosa? >>

<<  Cosa?  >>

<<  Che nonostante tu sia il terrestre più debole che esista quanto meno hai le palle di affrontare la vita di tutti i giorni senza che essa ti spaventi, o ti intralci.

Inoltre non ti ho mai visto lamentarti e io odio le persone che si lamentano, perché se lo fanno, vuol dire che non si sono impegnati abbastanza nel risolvere una determinata questione, e la colpa è solo la loro!  >>

L'androide fissò per parecchi secondi il terrestre che a sua volta la guardava con la bocca spalancata.

<<  Allora? Non hai niente da dire?  >>

<<  No! cioè ho una domanda...

Da quanto mi stai osservando, VERAMENTE?  >>

<<  Da circa un mese...

E questo ci riconduce sul perché ci siamo soffermati su di te, io e mio fratello. Quello che ti dico non sono complimenti, ma semplici dati di fatto >>

Il terrestre divenne subito rosso, ma si limitò ad annuire.

<<  Abbiamo osservato come ti comporti con quel ragazzino, e con sua madre  >>

<<  E cosa ne avete dedotto sentiamo?

Che sono un'illuso?

Un'idiota?

Oppure tutte e due?  >>

A quella sfilza di domande l'androide divenne leggermente contrariata. Era già stata fin troppo clemente con lui.

<<  Forse se mi fai finire una cazzo di frase, magari ti accorgerai che non abbiamo pensato a nulla del genere per quanto questo possa sembrarti strano.

Sia io che mio fratello siamo giunti alla seppur strana conclusione che sei...

Come dire...

Molto coraggioso.

Non serve che tu mi dica i dettagli ma abbiamo capito subito, che la casa dove ti abbiamo visto era quella di Goku, e che la donna è sua moglie.

Il bambino immagino è Son Gohan.

Osservandoti abbiamo capito che sei intrepido, perché ti prendi cura di persone con le quali non hai legami di sangue, ma che ti ostini a chiamare famiglia.

Questo....

Si penso sia questo che ci ha fatto cambiare idea sui terrestri in generale.

Insomma chi altri se non tu farebbe questi gesti senza chiedere nulla in cambio?

Quindi...abbiamo deciso che uccidere voi terrestri non serve a niente, e grazie a te forse vi meritate una seconda chance  >>

Crili non riusciva a crederci...

No!

Non era possibile...

<<  C18...t-ti prego...dimmi che non mi stai prendendo in giro...e che, si insomma che...  >>

<<  Ce ne metti di tempo a capire le cose!

Si fotta Gelo e i suoi sogni di conquista!

Lui ha rovinato la vita mia e di mio fratello!

E sapere che uccidere possa dargli piacere nonostante sia morto...

No!

Non vi faremo più del male ne a voi, ne ai terrestri in generale  >>

Dopo quelle parole il cuore del terrestre esplose di gioia come non gli accadeva da diverso tempo. Gli sembra impossibile che una tale fortuna fosse capitata proprio a lui!

In un'impeto abbracciò l'androide con forza e quasi tra le lacrime le disse.

<<  C18 Ti ringrazio! Grazie infinite!  >>

L'androide stranamente accettò quel contatto con piacere, e esterrefatta da se stessa si ritrovo a fare delle dolci carezze sulla testa  pelata del guerriero.

Il contatto con la pelle di lui scatenò nella sua testa mille pensieri, che però scacciò quasi subito, e ricordandosi di essere un Cyborg con malagrazia scostò il piccolo guerriero da sè, e lo mandò a gambe all'aria.

Riemerso dalla sabbia e sputacchiando polvere cercò di scusarsi in tutti i modi possibili.

<<  C18...io ti chiedo perdono.

E' che è stato più forte di me!

Per la felicità non mi sono nemmeno reso conto che per te, questi gesti di affetto possano farti male psicologicamente.

E comunque grazie anche per quelle carezze...

Sai mi hanno fatto molto piacere, eheheheh!  >>

L'androide parve non fare caso alle scuse del terrestre, e con un cenno del capo fece capire al guerriero che non aveva ancora finito di parlare.

<<  Comunque c'è ancora un problema...

Abbiamo accettato di non uccidere più...

E ora?

Ora che non abbiamo più uno scopo?

Cosa ci resta da fare?

Che ne sarà della nostra vita?  >>

Il terrestre venne molto turbato da quelle parole. Doveva trovare una soluzione, e in fretta anche!

<<  Sai C18...se avete accettato di non uccidere più gli esseri umani...forse potreste provare...come dire a relazionarvi con loro...  >>

L'androide lo guardò con un sopracciglio alzato.

<<  Cosa stai dicendo?

Che intendi con relazionarsi con gli umani?  >>

<<  Ecco...magari chissà...potreste imbattervi in un qualcuno che suscita il vostro interesse...  >>

<<  Di quale tipo di interesse stai parlando? Non ti capisco, spiegati meglio! >>

Crili non sapeva davvero che pesci prendere. Come poteva far capire all'androide che avrebbe potuto costruirsi la vita con qualcuno?

<<  Sai...potreste trovare qualcuno con il quale intraprendere un cammino >>

L'androide lo guardò quasi con disprezzo, e gli disse.
<<  E sentiamo con chi potremmo intraprendere questo cammino?

E' vero che abbiamo promesso di non uccidere più gli umani...

Ma dimentichi che, la maggior parte di loro ci considera ancora dei mostri per tutto quello che abbiamo fatto  >>

C'era amarezza nel tono di voce di C-18 e Crili lo capì subito osservandola con attenzione. Era un momento cruciale per la sopravvivenza della razza umana, e per se stesso. Doveva fare attenzione però. Si mise a pensare e ripensare a una possibile soluzione. Ma non era facile per niente.

"Oh Kami che cosa poss?"

L'immagine del Supremo che stringeva con forza il suo bastone nodoso diede al terrestre la risposta che stava cercando.

"Ma certo!

Come aveva fatto a non pensarci subito?"

Un sorriso comparve sul volto del terrestre che esclamò soddisfatto, come un detective che riesce a risolvere un caso all'apparenza irrisolvibile.

<<  Se è questo il problema, ci sono le sfere del drago  >>

<<  Sfere del drago?-chiese C18 sorpresa

Ma di cosa diavolo parli? Cosa sarebbero mai? Mi stai per caso prendendo in giro Nanetto?  >>-subito Crili cercò di giustificarsi, vedendo l'androide farsi avanti in modo minaccioso.

<<  A-aspetta C18. Fammi parlare! Giuro che non ti sto prendendo in giro, però lasciami il tempo di spiegare  >>
Anche se a malincuore la cyborg decise di assecondarlo.

<<  E và bene, avanti parla!  >>

<<  Ecco C18 forse tu non ne sei a conoscenza, ma su questo pianeta vive un'anziano Namecciano, che è della stessa razza di Piccolo. Lo hai affrontato qualche volta ricordi?  >>

<<  E' quello dalla pelle verde giusto?  >>

<<  Esatto!>>

Vedi, in principio Piccolo e il Supremo, che è l'anziano Namecciano di cui ti parlavo  prima, erano un'unica entità.

Ma nel suo essere albergavano due personalità distinte, il bene rappresentato dal Supremo, e il male rappresentato da Al Satan il padre di Piccolo.

Un giorno di molti anni fa, queste due personalità si divisero, formando due esseri distinti.

Avendo finalmente liberato il suo corpo dalla parte malvagia Il Supremo ottenne la carica dal suo predecessore e creò 7 sfere del drago, in grado di esaudire qualsiasi desiderio, che comunque rientri nei poteri del suo creatore.

Fece questo perché sapeva che la sua parte malvagia avrebbe seminato morte e distruzione sulla terra, una volta libera.

In pratica diede una possibilità al genere umano. Ora non mi voglio dilungare troppo sulla storia,ma ti basti sapere che   per esaudire un desiderio bisogna riunire appunto queste 7 sfere, e dopo aver pronunciato la formula compare un'essere gigantesco dalle sembianze di un drago.

Quindi per ovviare al vostro problema stavo pensando che appena possibile, potremmo riunirle, e chiedergli per prima cosa di resuscitare tutte le vostre vittime, poi in seguito  di cancellare dalle loro menti, tutto ciò che tu e tuo fratello avete fatto...

Pensaci C18!

In questo modo avreste campo libero per potervi relazionare con i terrestri, in quanto essi non vi temerebbero più perché di voi non ne rimarrebbe il ricordo. Allora?

Che ne dici? >>

La Cyborg guardava il terrestre con la faccia spalancata dallo stupore.

Si chiese come mai non sapesse niente di queste sfere.

E la risposta arrivò da se...

Il dottor Gelo li aveva creati con il solo scopo di uccidere Goku, e tutti gli esseri umani punto. Tutte le altre cose non avevano importanza per quel vecchio pazzo.

Non sapeva cosa dire ma si rese conto che una qualche risposta doveva pur darla, a quel piccoletto che si era prodigato così tanto nei confronti suoi e di suo fratello...

Nonostante in principio fossero stati nemici...

Lo guardò per qualche minuto cercando con gli occhi tracce di menzogna. Ma quello che vide negli occhi di lui era sincerità allo stato puro.

Prese un profondo respiro...

<<  Possibile che esista un tale potere?  >>
<<  Certo C18! Altrimenti come farei a essere ancora vivo?  >>
<<  Scusa ma in che senso?  >>

-Il terrestre inarcò un sopracciglio sorpreso...
<<  Non...non lo sai?  >>
<<  Cosa dovrei sapere?  >>
<<  Ecco...per la cronaca io sono morto due volte  >>
<<  COSA? Ma allora come fai...

Mi devi qualche spiegazione!

Oppure potrei pensare che mi stai prendendo in giro  >>
<<  Che? No no! Non ti sto prendendo in giro.

Sono morto due volte nel corso della mia vita!

La prima volta accadde più o meno al 22esimo Torneo Tenkaichi, fui ucciso da uno scagnozzo di Al Satan...

E la seconda volta su Namecc sono letteralmente esploso per mano di un tiranno spaziale, che si chiamava Freezer  >>
L'androide non era a conoscenza di questi fatti...

L'idea che lui fosse già morto le faceva provare un senso di smarrimento...

Il suo corpo era scosso da brividi...

Cosa che il terrestre notò subito.
<<  C18 stai bene? >>
<<  No che non va bene! Era anche di questo che ti volevo parlare...  >>
<<  Cioè?  >>
La cyborg cercò di calmare i battiti del proprio cuore ma era inutile, doveva parlargli di quel problema che la stava affliggendo ormai da un mese...

 

Anzi se doveva essere sincera da quando lo aveva conosciuto, solo che prima non aveva avuto il coraggio di ammetterlo con se stessa.
<<  Spero vivamente che tu possa aiutarmi terrestre...

Ho delle domande da farti, e voglio che tu mi risponda sinceramente...

Per favore  >>
Crili  si avvicinò ancora di più a lei...

Era pericoloso e lui lo sapeva molto bene, ma fu una cosa più forte di lui.

 

Gli fece una carezza sulla  guancia con fare dolcissimo.
<<  Chiedimi tutto quello che vuoi  >>
C18 si lasciò letteralmente coccolare dal terrestre.

Un tempo avrebbe ripudiato un gesto del genere...

Ma ora...
<<  Perché?

Perché da quando ti conosco non faccio altro che pensare a te?

Perché se provo a immaginare che qualcuno ti possa far del male sento montare dentro di me una rabbia incredibile mai provata prima?

Cosa è quello che provo per te?

Sentimenti?

Ti prego aiutami terrestre perché sennò temo di impazzire!  >>
Crili rimase letteralmente senza fiato.

Allora aveva ragione!

Lei provava dei sentimenti umani...

E per giunta questi sentimenti erano per lui!

Non riusciva ancora a credere che una tale fortuna fosse capitata proprio a lui.

Il suo cuore cominciò a battere all'impazzata ma cercò per quanto possibile di dare delle spiegazioni, e di dichiararsi a sua volta.
<<  C18?  >>

Lei lo guardò come a volergli sondare l'anima.
<<  Credo proprio che quello che hai detto di provare per me siano dei sentimenti...

Umani.

Lo prova il fatto che anche io sento lo stesso per te.

Tu non sai quanto io abbia sperato in te...

In noi!

E ora che ho la conferma di...

Si insomma di essere tenuto in considerazione da parte tua, mi fa esplodere il cuore di gioia!

E' amore C18!

Quello che io provo per te, e tu per me!

Non respingere queste sensazioni.

Resta con me C18!

Ti prometto che farò l'impossibile per renderti felice! >>
Detto questo il terrestre avvicinò la sua bocca a quella dell'androide.

La baciò con tutto se stesso e quando vide che il bacio veniva ricambiato, sperò che quel momento non finisse mai e che durasse in eterno...

Dopo buoni 10 minuti si staccarono, e si osservarono negli occhi.

L'androide sorrideva come non aveva mai fatto in vita sua.

Quel bacio aveva risvegliato quella che poteva chiamarla solo in un modo, ovvero un pezzo di parte umana che c'era in lei.

No, non avrebbe più ucciso e sarebbe rimasta con lui.

Per sempre...

L'androide gli prese la testa tra le mani e gli disse dolcemente, ma anche con un pizzico di comando.
<<  Abbiamo scelto.

Sappi che ora la tua vita mi appartiene.Però voglio darti un'ultima possibilità.Se non vuoi parla ora...Con me non si torna indietro!  >>
<<  Come puoi pensare che io mi tiri indietro? Ammetto che in passato ti vedevo come una nemica...

Ma era così perché tu ti comportavi da tale.

Ora non è più così no? >>
Con  sorpresa dell'androide Crili gli si inginocchiò davanti.
<<  Prometto di non farti soffrire mai. Ti prometto di renderti felice in qualunque modo possibile!

La mia anima

il mio corpo

la mia vita, sono tuoi!  >>

A quelle parole la corazza fatta d'acciaio che il Dottor Gelo aveva costruito per lei, si distrusse.

Non c'era menzogna negli occhi di lui...

La cyborg si sentì per la prima volta padrona della sua vita, delle sue scelte.

Era come se un'enorme peso gli fosse stato tolto dal cuore.

A breve quel drago di cui andava parlando il guerriero, avrebbe ripristinato tutto ciò che di male lei e suo fratello avevano causato a quel pianeta, e ad i suoi abitanti nei quali ora finalmente poteva rispecchiarsi.

Avrebbe vissuto una vita serena accanto a quel piccoletto, che con il suo coraggio aveva cambiato il destino.

Un destino che se non ci fosse stato lui, probabilmente sarebbe continuato in una spirale di morte e distruzione senza posa.

Il guerriero era ancora inginocchiato, e la Cyborg decise di giocare un po con lui.

Con finto tono gelido gli disse.
<<  Alzati  >>

 

C18 si mise alle spalle di Crili e lo tenne stretto al suo corpo sussurrandogli all'orecchio

Zona Desertica

<<  Adesso dimmi guerriero...

Cosa fanno per divertirsi gli esseri umani?  >>
Crili notò un tono malizioso nella voce di lei e si rese conto che una grande eccitazione gli stava salendo dai lombi.

Decise comunque di controllarsi non voleva di certo passare per un pervertito!
<<  Ecco...fanno tante cose sai?  >>

<<  Nello specifico?  >>
<<  Mah...

C18 sorrise.

Adesso che si sentiva più umana certe sensazioni che prima ignorava, si fecero strada in lei con più forza. Osservò il piccoletto con sguardo malizioso. Ma doveva essere lui a fare la prima mossa. Su questo l'androide non avrebbe ceduto.

Crili non aveva dubbi su quello che voleva fare. Decise di giocarsi il tutto per tutto.

<< C18? >>

<< Che c'è? >>

La voce dentro il terrestre non faceva che urlare. "Avanti idiota non puoi fare schifo anche in questo! Diglielo!"

<< Vuoi essere la mia donna?>>

Lo aveva detto...

Chiuse gli occhi aspettandosi in Ki-blast in pieno volto...

I minuti passavano con una lentezza assurda.

C18 sorrise della stupidaggine infantile di Crili. Ne avevano parlato poco prima e lui gli si era inginocchiato davanti. Era ormai chiaro quale fosse l'intento della ragazza, ma a quanto pareva Crili era proprio un tontolone. Per fargli capire come giravano le cose stavolta fu lei a prendere l'iniziativa baciandogli le labbra. Il terrestre spalancò gli occhi per la sorpresa e dopo minuti che parevano ore entrambi di comune accordo si staccarono. Il cuore di Crili andava a mille...

<< Era un si C18? >>-chiese il terrestre ancora stordito.

C18 non rispose con la voce. Diede un'amichevole strizzatina alla virilità del terrestre il quale rimase, se era possibile ancora più stordito.

<< Che-che f-fai?>>-gli chiese Crili con la voce incrinata dalla repentina eccitazione che dopo quel contatto si palesò agli occhi di C18, la quale lo baciò ancora...

Ancora...

E ancora...

In quella zona desertica un tempo teatro di una grande battaglia, terrestre e androide divennero una cosa sola. Accadde tutto molto in fretta. Una passione crescente ardeva nei loro cuori, nelle loro membra che si univano e si allontanavano, ma solo per qualche secondo, il giusto tempo per prendere fiato...

Crili ricordava come fosse il paradiso ma adesso aveva la certezza che accanto a C18 quella sensazione sarebbe diventata una costante nella sua vita.

Poteva davvero essere buffo il destino. Chi mai lo avrebbe detto, o anche solo potuto pensare che due guerrieri nemici giurati, potessero ritrovarsi in una simile situazione? Ma allo stesso tempo il terrestre era felicissimo perché con quell'amplesso a tratti dolce a tratti furioso, la risposta era arrivata chiara e semplice nonostante le labbra di C18 rimasero chiuse, tranne per qualche gemito di piacere.

Poco dopo sorridendosi a vicenda entrambi si rivestirono. Non parlarono di quello che era successo, l'imbarazzo era evidente in entrambi. Crili decise di rompere il silenzio che aleggiava tra loro.

<< C18? >>

<>

<< Dobbiamo dare la notizia a tutti ma per primo Gohan. Vieni con me? >>

<< Aspetta frena piccoletto! >>

Per un solo istante a Crili si gelò il sangue nelle vene. Con quella risposta cosa voleva dire C18? Si erano spinti oltre? Oppure lei aveva cambiato idea di punto in bianco? Però non sembrava...

<< Che succede C18? Qualche problema? >>

<< Ma sei proprio scemo? Possibile che non ci arrivi? Per Gohan io sono ancora una nemica! Come pensi che reagirà quando vedrà la persona che doveva fare secco suo padre? In tua compagnia per giunta. Gli verrà un'infarto come minimo. >>

Crili tirò un sospiro di sollievo. Aveva temuto infatti di sentire ben altre parole uscire dalla bocca di C18. Con un sorriso spiccò il volo seguito subito dalla bionda.

<<  Ma che cavolo ti passa per la testa? Mi vuoi rispondere? >>

<< Tranquilla C18. Ho un piano. Tu seguimi soltanto va bene?>>

La cyborg sbuffò sonoramente.

<<  Sia chiaro che da te non prendo ordini intesi? >>

Crili sorrise. Un sorriso pieno di fiducia...

<<  Ho capito...amore mio  >>

 

 

Linea Anteprima

Note dell'autore:Ed eccoci qui con il quinto capitolo! Spero vi sia piaciuto e se vi va commentate e condividete! Alla prossima!

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** CAPITOLO 7 IL TUO PASSATO ***


IL TUO PASSATO

IL TUO PASSATO

Linea Note dell'autore

 

Stavano volando ormai da un'ora. Crili era al massimo della gioia, i sentimenti che provava per C18 erano ricambiati e questo era già di per se un miracolo. Oltretutto ora che l'androide aveva promesso di non fare più del male agli esseri umani...

Mancava soltanto di evocare il Drago Shenron e tutto sarebbe tornato alla normalità.

<<  C18?  >>

<< Che c'è?  >>

<< Pensavo a quello che mi hai detto prima. In effetti Gohan potrebbe spaventarsi quando ti vede quindi che ne dici di aspettare il mio segnale?>>
<<  Che tipo di segnale?  >>
<<  Lancerò una sfera d'energia in cielo...Siamo quasi arrivati! C'è una foresta verso Nord, puoi aspettare lì prometto di non metterci molto ok?  >>

<<  E va bene. Senti poi che facciamo?   >>

<<  Cosa?  >>

<<  Dopo dove andiamo? >>

<<  Al Palazzo del Supremo! Dobbiamo dare la bella notizia anche agli altri! Per te và bene? >>
<<  Ok  >>

L'androide svoltò poco prima dei Monti Paoz e si diresse verso la foresta indicata dal terrestre.

Pochi minuti dopo Crili atterrò davanti casa Son. Gohan era seduto su una roccia a meditare. Quando si accorse della presenza del terrestre, sorrise.

<<  Sei in ritardo Crili...nah scherzo! >>

<<  Eh già hai ragione. Tua madre?  >>

<<  E' dentro a dormire, io questa sera non ho proprio sonno.  >>

Crili si sedette accanto a Gohan con un sorriso a trentadue denti. Il piccolo sayan lo guardava con curiosità.

<<  Ho una notizia fantastica Gohan!  >>

<<  Cosa è successo?  >>

<<  E' tornata la pace! >>

Il piccolo scattò in piedi.

<<  COSA?  I cyborg sono stati sconfitti?  >>

<<  No Gohan... vedi la situazione è leggermente più complicata,ma non faranno mai più del male. Questo è sicuro.  >>

<<  E questo come lo sai? Scusa ma non capisco...  >>

<<  Ricordi l'altro giorno? Quando mi hai detto che non mi avresti disprezzato, se ammettevo di essere innamorato di C18?  Ecco...come dire il fatto è che...anche lei prova dei sentimenti per me...  >>

<<  Aspetta, frena frena! Fammi capire bene...

Lei prova qualcosa per te? E ha deciso di non uccidere più?>>

Il terrestre osservò Gohan con orgoglio. Aveva già capito tutto.

<<  Si Gohan  >>

<<  Ma è meraviglioso! Ma ci pensi? Evviva! Però scusa ma lei dove si trova adesso? >>

<<  A dire la verità...è qui vicino. Sai è stata una sua idea quella di aspettare che ti spiegassi tutto. Se mi avresti visto arrivare con lei probabilmente saresti morto di paura...o magari tutto ti sarebbe parso strano  >>

<<  In effetti.Comunque ora che  è tornata la pace, perché non la chiami?  >>

<<  Sicuro Gohan?  Sai  in principio lei fu programmata da quel folle del dottor Gelo, con lo scopo di uccidere tuo padre...non vorrei che questo ti possa turbare  >>

Gohan parve pensarci un po su. Scosse la testa e sorrise sincero.

<<  Non è colpa sua se quel pazzo le ha inculcato questa cosa.Chiamala pure e poi sono proprio curioso di vedervi insieme! Ah!  >>

<<  Grazie Gohan. Sai temevo che non approvassi.  >>

<<  Ma di cosa stai parlando Crili? E poi se tu sei felice lo sono anche io!  >>

<<  Ok...allora la chiamo?  >>

<< Certo! E poi vorrei ricordarti che lei è C18. Metti che la fai aspettare troppo non vorrei che poi si arrabbia e tanti saluti alla pace.>>
Il terrestre formò una sfera nelle mani e la lanciò nel cielo. Quando questa raggiunse un'altezza sufficiente, chiuse la mano in un pugno ed essa esplose.

Neanche due minuti dopo la cyborg atterrò davanti a loro.

Senza titolo-1

Sayan e androide si fissarono per qualche minuto. C18 ora poteva guardare  meglio il figlio di colui che un tempo avrebbe dovuto uccidere. Fu sorpresa di non trovare ostilità nei suoi occhi.

<<  Allora C18 ora sei dei nostri giusto? Qua la mano!  >>

La ragazza non si aspettava di certo un'accoglienza così calorosa, e strinse con decisione la mano del bambino.

Crili osservò con un moto di nostalgia quel piccolo sayan. La sua bontà l'aveva ereditata dal padre e di questo ne era fiero.

<<  Sai C18...ad essere sincero sono contento che tu e tuo fratello abbiate cambiato idea. Insomma ogni volta ci riempivate di botte Ah! Che bello finalmente un po di pace! Ehm...Crili?>>

<<  Si?  >>

<<  Oggi ho notato un'improvviso aumento della tua aura a intermittenza...posso chiederti come mai?  >>

<<  GASP!  >>

Il terrestre si diede dell'idiota. Non era stato attento a prendere le dovute precauzioni e il piccolo se ne era accorto!Cosa cavolo doveva inventarsi? D'accordo che Gohan era un ragazzino sveglio, ma gli sembrava troppo presto per spiegargli cose del tipo come gira il mondo.

<<  Sai Gohan...oggi C18 e io ci siamo allenati per un pò! E sai ho dovuto usare un sacco di potenza per riuscire a difendermi, per questo mi hai sentito Ah!  >>

Aveva urlato quella scusa per via dell'imbarazzo ma al momento non gli veniva niente altro in mente.

Il sayan inarcò un sopracciglio.

<<  Allenati? >>

<< Si ci siamo allenati qualche problema?>>-intervenne C18 che nonostante fossero domande innocenti si stava davvero per spazientire.

Ci sarebbe voluto ancora del tempo per farla umanizzare ancora del tutto...

Crili chiese scusa con lo sguardo al piccolo. Temeva infatti che con quella sfuriata il lato sayan prendesse il sopravvento su Gohan, ma stranamente così non fu.

Anzi!

Gohan sembrava divertito.

<< Piuttosto Crili quando pensi di cominciare a cercare le sfere del drago?>>

Il terrestre tirò un sospiro di sollievo. Ma si chiese in cuor suo se per caso Gohan avesse intuito qualcosa di ciò che veramente era successo tra lui e la cyborg.

<<  Ecco, credo di dovermi far prestare il Dragonradar da Bulma...comunque credo che in un paio di giorni, dovremmo averle tutte e 7  >>

<<  Tutte e 6 vorrai dire!  >>

<<  Scusa Gohan ma non capisco...  >>

Un'enorme sorriso a trentadue denti comparve sul volto del piccolo Sayan.

<<  Aspettate qui torno subito  >>

Detto questo Gohan si fiondò in casa e ne uscì poco dopo con qualcosa in mano. Ma invece di rivolgersi a Crili porse quell'oggetto nelle mani di C18.

L'androide osservò con curiosità quell'oggetto. Sembrava una palla ma era arancione e con 4 stelle nere al centro.

<<  Carina dunque questa è una di quelle sfere di cui parlavi?  >>

<<  Già...

Praticamente è l'ultima cosa che mi ha lasciato mio padre... >>

Il sorriso era scomparso ora dal volto del bambino e due lacrimoni cominciarono a scendere dalle sue guance.

Crili abbracciò il suo amico e cercò di consolarlo.

<<  Lo so, lo so...sfogati Gohan non te ne devi vergognare!  >>

<<  Non è giusto! Ora è tornata la pace...e lui...lui non c'è più...a causa di una maledetta malattia...Non è giusto! NON E' GIUSTO!  >>

Anche Crili fu su l'orlo delle lacrime, ma dovette farsi forza. Dopo buoni 5 minuti di pianto Gohan si calmò. Con fare paterno Crili gli chiese.

<<   Meglio ?  >>

<<  Un po...Scusatemi per questa scena  >>

<<  Ma di cosa parli Gohan? Non ti devi scusare minimamente!>>

L'androide aveva osservato quella scena in silenzio, ma dovette ammettere con se stessa di provare un po di dispiacere per quel bambino. Forse si stava umanizzando più di quanto credesse. La prova tangibile che il terrestre non mentiva era quella piccola sfera che per qualche minuto aveva tenuto tra le mani. Tra ci sarebbe stata una svolta nella sua vita e sapeva a chi andava il merito.

<<  Gohan adesso se non ti dispiace io e C18 dovremmo andare, ci vediamo al Palazzo Del Supremo dopodomani ok? >>

<<  Certo! Sarà un grande giorno! E grazie Crili...di tutto. Ora vado a dormire, ci vediamo!  >>

Il terrestre osservò con un sorriso Gohan varcare la soglia di casa. Poi si rivolse all'androide.

<<  Allora? Andiamo a casa?  >>

<<  Quale casa scusa?  >>

<<  Sull'isola del mio maestro! Vedrai ti piacerà!  >>

<<  Ma non dovevamo andare al Palazzo Del Supremo?  >>

<<  Ci andiamo domani. E poi sono letteralmente distrutto...oggi è stata una giornata intensa! >>

<<  Come vuoi  >>

In meno di venti minuti entrambi i neo fidanzati atterrarono sull'isola.  Ma prima di varcare la soglia, Crili si inginocchiò a terra e prese tra le mani un granello di sabbia. Fece cenno all'androide di avvicinarsi.

<<  Guarda che meraviglia!  >>-Il terrestre depose quel granello nelle mani dell'androide.

<<  Ora osservala in contro luce, o meglio guarda la tua mano con la luce della luna  >>

L'androide all'inizio non capì quel gesto ma fece come gli chiedeva il terrestre. Osservò la sua mano e quando vide quei granelli di sabbia risplendere come fossero diamanti, sorrise in direzione di Crili.

<<  Mi sembra di avere la mano pienza di zaffiri!  >>

<<  Già...come i tuoi occhi...  >>

<<  Che intendi?  >>-chiese sorpresa la cyborg.

<<  Sai...ho sempre pensato che tu avessi degli zaffiri al posto degli occhi. Non è un'offesa sia chiaro è. Comunque entriamo?  >>

<<  Fammi strada  >>

Dopo aver varcato la soglia, il terrestre cominciò a elencare una per una tutte le cose presenti nella casa.

<<  Dunque questo è il salotto. Come puoi vedere la casa è piccola, ma ti assicuro che è accogliente! Lì in fondo c'è la camera del Maestro. Ora andiamo di sopra così ti faccio vedere il resto della casa.  >>

Prese per mano la Cyborg e la condusse sù per le scale.

<< In fondo a destra c'è il bagno e qui a destra la nostra, ehm volevo dire la tua stanza! >>

Prima di entrare però la cyborg si fermò dubbiosa  e guardò interrogativamente il terrestre.

<<  Scusa ma perchè hai detto la mia stanza?  >>

<<  Non volevo sembrarti troppo invasivo, infatti avevo pensato di dormire sul divano>>

<<  Scusa ma perché? Mi vuoi lasciare  da sola?  >>

Il terrestre divenne rosso per l'imbarazzo.

<<  No! è solo che non vorrei passare per il classico fidanzato opprimente...

Comunque se ti fa piacere allora...posso dormire con te?  >>

La cyborg senza preavviso lo prese per il collo, ma in modo leggero e si mise la faccia di lui, a pochi centimetri dalla sua.

<<  Sbaglio oppure oggi hai promesso che la tua vita mi appartiene? Perciò smettila con queste cazzate! Tu dormi con me chiaro?  >>

<<  Ok C18. Volevo solo essere gentile e ti confesso che sono sollevato...

Sai quel divano non è che sia il massimo della conf...  >>

Ma C18 non diede tempo di far finire la frase al terrestre, e lo baciò con violenza. Cominciò ad armeggiare con i pantaloni della tuta  di lui vogliosa di ripetere l'esperienza di poco tempo prima. Stava per lasciarsi andare  quando improvvisamente e con disappunto da parte, fu fermata.

<<  Che ti prende?  >>

<<  S-scusa C18...m-m-ma oggi mi hai letteralmente distrutto e sono ancora un po indolenzito...

Anche io ti desidero e prometto che domani mi farò perdonare ok?  >>

La cyborg sbuffò spazientita.

<<  Uff e va bene ma non pensare di sfuggirmi!  >>

<<  Sfuggirti? Non lo farei per nulla al mondo Comunque entriamo che ti faccio vedere la nostra stanza!  >>

Quando entrarono,Crili si affrettò a giustificarsi per il disordine era da un po che non ci metteva piede.

<< Scusa tutto questo casino  >>

C18 si guardò intorno con curiosità mista a interesse. La stanza comunque parve di suo gradimento.

<<  Niente male...cos'è quello?  >>

<<  E' un sacco...mi ci allenavo da bambino...dentro c'è della sabbia compressa mista a pietre in modo da resistere a colpi di media intensità...è molto utile per sfogarsi. Comunque come ti pare la stanza?  >>
<<  Carina...  >>

<<  Sdraiati pure. Vedi se la morbidezza va bene.  >>

Una volta stesa la cyborg tastò con decisione il letto, e sorrise verso il terrestre togliendosi le scarpe e invitandolo ad unirsi a lei.

<<  E' morbido! Niente a che vedere con quel rozzo materasso del laboratorio di Gelo...>>

<<  Sono contento che ti piaccia! Hai sonno?  >>

<<  Si...ma non tanto. Posso chiederti una cosa Crili?  >>

Lui le sorrise.

<<  Ma certo!  >>

<<  Parlami di te  >>

Il terrestre strabuzzò gli occhi non capendo la domanda.

<<  In che senso di me?  >>

<<  Il fatto è che di te ad essere onesti conosco ben poco oltre  i dati del dottor Gelo, che comunque riguardano solo le tue doti di guerriero io di te non so nulla...So che te l'ho già chiesto quella volta, ma vorrei approfondire meglio. Non ce l'hai una famiglia? Esclusi i tuoi amici e Goku?  >>

Il terrestre si sentì  a disagio per quella domanda. Ma decise comunque che una risposta la doveva pur dare.

<<  Se per te è importante và bene...ma ti avverto che potresti annoiarti. Quindi se vuoi puoi interrompermi quando vuoi ok?  >>

Lo sguardo della Cyborg fù molto eloquente.

<<  Parla  >>

Il terrestre prese un profondo respiro e cominciò il suo racconto.

<<  Come ti ho già detto in passato io oltre i miei amici non ce l'ho una famiglia.

Mai saputo chi fossero i miei genitori...

Non so i loro nomi oppure che volto avessero...

La cosa certa è che fui abbandonato a pochi mesi dalla mia nascita, sulle scale di un monastero buddhista.

In pratica sono un bastardo...

Rimasi in quel monastero fino all'età di 7 anni poi me ne andai da li', e mi diressi verso quest'isola.

Volevo diventare un'esperto guerriero di arti marziali e sapevo che qui viveva il più forte guerriero dell'epoca  >>

<<  Intendi il tuo maestro?  >>

<<  Si...so che può sembrarti strano ma all'epoca era veramente il più forte guerriero terrestre.

Ma arrivare qui non fu facile, all'epoca non sapevo usare i miei poteri e quindi dovetti farmi forza da solo.

Mai una volta il pensiero di tornare al monastero mi ha sfiorato. Lì mi deridevano tutti, chiamandomi gnomo deforme.

Nel tragitto per arrivare fino a qui dovetti procacciarmi il cibo da solo, ma la natura non è mai stata generosa con me.

Ho mangiato cose che avrebbero fatto vomitare una capra.

Comunque quando arrivai qui feci la conoscenza del mio maestro e di Goku.

Insieme ne abbiamo affrontate tante sai? Abbiamo partecipato a vari Tornei Tenkaichi e abbiamo affrontato avversari terribili.

Il Padre di Piccolo Al Satan, Piccolo stesso quando era ancora malvagio, Radish, Nappa, e poi Frezeer.

Ogni volta però il mio contributo alla salvezza del pianeta è stato così così. Sono stato sempre battuto.  >>

<<  Hai provato dolore quando sei morto la seconda volta?  >>

Crili sospirò.

<<  A dire il vero no...visto che sono stato fatto esplodere  >>

La cyborg aveva ascoltato tutta la storia con interesse, ma anche con smarrimento. Una lacrima cominciò a rigarle la guancia, e quando Crili se ne accorse tentò di capirne il motivo.

<<  Perché piangi C18?  Ho forse detto qualcosa che ti ha turbata?  >>

<<  Ecco...è che non sopporto che qualcuno ti faccia del male, la sola idea mi fà stare male.  >>

Crili  gli asciugò quella lacrima con una mano.

<<  C18 io...io ancora non ci credo che questo sia reale. Tu sei la più bella creatura dell'universo e mai avrei immaginato che un giorno una creatura come te, potesse stare insieme a un fallito come me. Ma sappi una cosa  >>

<<  Cosa?  >>

<<  Che ora anche tu fai parte della mia famiglia e ti giurò che nessuno, NESSUNO ti porterà mai via da me! Hai capito C18? Io ti amo!  >>

A quelle parole la cyborg si sentì come mai le era capitato in vita sua.

Protetta...

Si lasciò coccolare dal terrestre che le dava continuamente baci sul collo, ma così facendo il suo istinto stava per avere il sopravvento.

<<  Crili...

Mi hai chiesto di non fare altro questa sera. Ma se continui così mi farai perdere la testa.>>

Il terrestre sorrise a quelle parole, e con voce maliziosa le disse.

<<  Posso fare una cosa? Ma mi devi dare il tuo permesso.  >>

<<  Cosa avresti intenzione di fare?  >>-gli chiese C18 con voce maliziosa e curiosa allo stesso tempo

<<  E' una sorpresa. Ma tu chiudi gli occhi ok?  >>

<<  Perchè dovrei chiuderli?  >>

<<  C18 ti fidi di me?  >>

<<  E va bene...ma fa male? Dimmi solo questo almeno!  >>

<<  Potrei mai fartene C18? E poi vorrei farmi perdonare ma in un modo...diverso  >>

L'androide lo guardò con sguardo carico di desiderio.

<<  Adesso sono proprio curiosa! Fai quello che vuoi  >>

Avendo avuto il permesso da parte di lei Crili  iniziò a  sbottonarle i pantaloni, e a sfilarle le mutande.

L'androide ancora a occhi chiusi  cominciava a sentire la sua nudità inumidirsi ancor prima che lui potesse fare qualcosa.

Un piacere immenso e improvviso gli fece aprire gli occhi, e quando vide ciò che lui gli stesse realmente facendo fu piacevolmente sorpresa. Quando infine raggiunse l'orgasmo le parve di non essere più in se stessa, e si sorprese delle continue doti come dire...nascoste del suo compagno. L'aveva impressionata questo lo dovette ammettere.

Rimasero a lungo a osservarsi negli occhi. Ma il silenzio fù interrotto proprio dall'androide.

<<  Crili sei una continua sorpresa ma ho una domanda da farti  >>

<<  Dimmi  >>-rispose il terrestre con un sorriso.

<<  Cos' quella cosa che mi hai fatto con la bocca?  >>

<<  Ecco a dire la verità i nomi usati dai terrestri per chiamare quello che ti ho appena fatto...sono un po rozzi...e non mi va dirteli, non vorrei pensassi che sono un maniaco.

Ti basti sapere che ogni volta che vorrai ripetere quest'esperienza non hai che da dirmelo. Vederti appagata come sei ora per me significa molto più di quanto immagini. E non preoccuparti per me...

A me basta che tu sia felice. >>
L'androide lo baciò di nuovo  ma stavolta con dolcezza.

<<  Grazie Crili. Grazie  per avermi fatto riscoprire il mio lato umano, e per quello che hai appena fatto.  >>

<<  Non mi devi ringraziare C18. Ma ora se non ti dispiace perché non ci riposiamo? ti va?  >>

<<  D'accordo, ma ho un'ultima domanda da farti più che altro una curiosità  >>

Crili la guardò con un sorriso a trentadue denti. Temeva infatti di fare una figuraccia, ma l'espressione appagata dell'androide gli diceva tutto il contrario e di questo ne era felicissimo.

<<  Chiedimi pure  >>

<<  Ripeto è solo una curiosità quindi non ti spaventare ok?  >>

<<  Ok  >>

<<  Se Son  Goku fosse ancora vivo e se noi ci comportassimo come facevamo un tempo...avrebbe potuto distruggerci?  >>

<<  Ti offendi se ti dico la verità?  >>

<<  No...ma dilla lo stesso  >>

<<  Penso che se voi non avreste cambiato, lui vi avrebbe combattuti e vi avrebbe sconfitto in senso di battuti e non uccisi. E poi se avesse saputo quello che tu e tuo fratello avete passato a causa di Gelo...vi avrebbe comunque lasciato in vita  >>

<<  E perchè lo avrebbe fatto?  >>

<<  Perchè per lui il combattimento non consisteva nell'uccidere l'avversario.Ma nel combatterlo e misurarsi con lui.

Goku non è mai stato un'assassino. Tranne quella volta con Freezer ma non c'era altro modo.

Spesso mi diceva che non è importante come colpisci, l'importante è come sai incassare,e alla fine hai la forza di rialzarti. E quando si ha una famiglia...essa stessa è la tua forza  >>

L'androide ammise con se stessa che lo avrebbe davvero voluto conoscere quel Son Goku. Si voltò verso il terrestre che cominciava a sbadigliare.

<<  Credo  di sentire un po di stanchezza anche io  >>

<<  Allora Buonanotte C18!  >>

<<  Buonanotte Crilì  >>

Insieme quella notte i due non fecero solo del sesso orale...

In quella notte capirono che erano fatti l'una per l'altro...

 

 

 

Linea Anteprima

Note dell'autore: Fiu! Come direbbe Goku Urcaaa! E alla fine anche il settimo capitolo è stato portato a termine. Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento. Un commento non guasterebbe ma non siete obbligati sia chiaro. Un saluto a tutti! Alla prossima!

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Capitolo 8
*** CAPITOLO 8 RICORDA IL SUO NOME ***


RICORDA IL SUO NOME

Linea Note dell'autore

 

La mattina seguente C18 si svegliò di buon umore. Poggiò una mano dove supponeva ci fosse il corpo di Crili, ma notò con sorpresa che non vi era traccia del ragazzo. Si guardò intorno e vide che sopra un mobiletto accanto al letto c'era un pezzo di carta...

Non ricordava di averlo visto la sera prima quindi con curiosità lo prese in mano e ne lesse il contenuto.

Se quando ti svegli non
mi trovi, stai tranquilla.
Sono andato a prenderti una
sorpresa. Torno Presto Amore.

La cyborg sorrise ricordando l'esperienza della sera prima. Crili le aveva fatto quella cosa di cui non sapeva nulla, ma che di certo non avrebbe scordato tanto facilmente.

Un rumore di colpi alla porta la destò del tutto.

<<  C18? Posso entrare?  >>

<<  Certo che puoi  >>

Crili entrò nella stanza con un vassoio in mano. Si avvicinò alla cyborg e dopo avergli schioccato un bacio sulle labbra  pose il vassoio proprio tra le gambe dell'androide.

Lei lo guardò interrogativamente...

<<  Cos'è tutta stà roba?  >>

<<  La colazione! Ho pensato che avessi fame e ti chiedo scusa se la quantità di cibo è enorme, ma il fatto è che non so i tuoi gusti...quindi...ho deciso di prendere un po di questo, e un po di quello. Spero di non aver sbagliato  >>

La Cyborg lo guardò in modo triste e non capendo il motivo di quel turbamento Crili  si allarmò subito.

<<  C18? Cosa c'è? Non hai fame? Oppure vuoi che ti porti altro?  >>

<<  No anzi ti ringrazio...davvero. Ma...non ricordi?  >>

Il terrestre era confuso...

<<  Cosa dovrei ricordare?  >>

<<  Che sono un Cyborg...e che non sento il bisogno del cibo. Mi dispiace hai fatto tutta questa fatica per me, e io te l'ho rovinata.  >>

Il terrestre si diede mentalmente dell'idiota. Era vero lei era un Cyborg, e anche se nel corpo rimaneva una donna questo fatto non poteva cambiare il destino che quel pazzo di Gelo aveva riservato a lei. Però aveva ancora un po di speranza, e decise di riprovare.

<<  No C18...non è colpa tua, ma mia! Perché sono un'idiota. Comunque ti posso fare una domanda?  >>

<<  Dimmi... >>disse C18 sentendosi in colpa.

Il terrestre prese a grattarsi la nuca con fare pensieroso.

<<  Ok non senti il bisogno del cibo...ma hai mai mangiato qualcosa? Magari per provare? Dopo la trasformazione intendo >>

<<  No mai...  >>

<<  Allora facciamo così...prova ad annusare qualcosa e vedi se magari questo ti stimola un po, o se senti qualche cambiamento nel tuo fisico, ti và?  Provare non ti costa nulla...  >>

La cyborg fu tentata di rifiutare all'inizio, ma poi vedendo quegli occhi così pieni speranza decise di accontentare il terrestre.

In fondo lui si era dimostrato così gentile con lei...

<<  D'accordo...passami quello  >>-e con la mano indicò una busta color marrone nel vassoio. Il terrestre gliel'ha diede, e aspettò pazientemente che lei dicesse qualcosa. L'androide tirò fuori dalla busta quello che a prima vista sembrava un cornetto con la crema. Ne inspirò appieno l'odore e si sorprese di trovarlo gradevole. Era arrivata fino a lì, e tanto valeva completare l'opera. Ma prima di farlo guardò il terrestre con un finto sguardo gelido.

<<  Io ci provo...ma ti assicuro che se sento qualcosa che non va, lo sputo subito chiaro?>>

Il terrestre le sorrise, e rispose.

<<  Se non è di tuo gusto, hai il diritto di sputarmelo direttamente in faccia.  >>

La cyborg addentò un piccolo pezzo e cominciò a masticare.

Un'esplosione di sapori le invasero immediatamente la bocca, e fu con gioia che mandò giù il suo primo boccone di cibo, da che era diventata Cyborg.  Come per magia  e con sempre maggiore foga, addentò pezzo dopo pezzo tutto il cornetto.

Il terrestre la guardava a bocca aperta.

<<  Allora C18? Che ne pensi? Ti senti fastidio da qualche parte?  >>

<<  No! Non...non sento nulla. Ma è strano...cioè non ne ho bisogno, eppure sento allo stesso tempo  che ne vorrei ancora.  >>

<<  Allora ti piace! Evviva! Comunque dai assaggia qualcos'altro   >>

In poco meno di cinque minuti la cyborg spazzolò letteralmente tutto ciò che c'era nel vassoio, con grande gioia sua e del terrestre.

 

Quando finì di mangiare C18 non sapeva come definire le sensazioni che provava. Una era la gioia. Infatti aveva constatato lei stessa che assumere cibo umano, non le nuoceva per niente. E poi come una sensazione di...

Appagamento...

Diversa da quella che aveva provato il giorno prima con il terrestre, ma comunque una sfumatura  di soddisfazione.

Crili aveva quasi le lacrime agli occhi, tanto era felice!

<<  Hai visto C18?  >>

<<  Visto cosa?  >>

<<  Sarai pure stata trasformata da quel pazzo in un Cyborg ma alla fine sei più umana di quanto tu non creda.Ho ragione?  >>

L'androide gli sorrise.

<<  Già, hai ragione Crili...

Ma ora  voglio  provare il pacchetto completo  >>

Buttò a terra il vassoio ormai vuoto e con sorpresa di Crili lo portò di forza sul letto mettendosi sopra di lui.

Il terrestre la guardò interrogativamente...

<<  Che-che intendi con pacchetto completo?  >>-anche se le azioni di lei non lasciavano spazio ad interrogativi

L'androide lo guardò con sguardo malizioso

<<  Che ti voglio scemo. Ora sei riposato e non hai più scusanti...e poi ti devi far perdonare no?  >>

C18 cominciò a privare dei vestiti il terrestre e prese a baciargli l'addome scolpito.Crili sentì che l'eccitazione gli stava salendo in modo vertiginoso dai lombi.I baci di lei erano come una carezza del paradiso, e in men che no si dica si ritrovò con la sua virilità dura come una roccia.

L'amplesso non fu dolce e delicato come la prima volta...

Fu violento e selvaggio...

C18 si dimenava ad un ritmo sempre più veloce fin quando con un gemito, e a poca distanza l'uno dall'altra ebbero il loro secondo orgasmo.

Entrambi sudati e con il fiatone  si staccarono l'uno dall'altra e rimasero per buoni 10 minuti in silenzio.

Fu Crili a interromperlo.

<<  C18...Grazie...  >>

<<  Per cosa?  >>

<<  Per esistere....

Per essere voluta diventare la mia compagna...

Per non avermi abbandonato...

E insieme a Gohan per avermi  dato una ragione di vita >>

La cyborg prese ad accarezzargli le guance, e il terrestre si fece coccolare come fa un bambino con la sua mamma.

Ad un tratto però  si riscosse perché udì  nella sua testa la voce del Supremo.

<<  Ragazzo. Non è mia intenzione disturbarti ma abbiamo una questione da affrontare. Vorrei che tu e la tua...compagna  veniate qui al palazzo. Non occorre che avvisi gli altri, ho già dato loro la bella notizia e ti stanno aspettando  >>

<<  Si Supremo...ci dia solo il tempo di...ecco renderci presentabili >>

Detto ciò la comunicazione telepatica si interruppe.

La cyborg guardò interrogativamente il compagno dato che lo aveva visto irrigidirsi all'improvviso.

<<  Cosa c'è Crili?  >>

<<  Ho ricevuto un messaggio telepatico dal Supremo, e ci ha invitato ad andare al palazzo, perciò se per te non è un problema  andiamo subito ok?  >>

<<  Ok  >>

Mezz'ora dopo i due stavano volando in direzione del Palazzo del supremo. Non conoscendone l'ubicazione, l'androide dovette affidarsi completamente a Crili.  Quando arrivarono alla base dell'obelisco di Karin, la Cyborg si azzardò a chiedere.

<<  Fammi indovinare, il palazzo è ancora più in alto nel cielo vero?  >>

<<  Si,pensa che quando ero più piccolo dovetti arrivarci arrampicandomi con le mani>>

<<  E perché mai? Non potevi volare?  >>

<<  Si...ma all'epoca per dimostrare di essere degno di ricevere gli insegnamenti del Supremo, bisognava scalare questa colonna che sembra non finire mai con le proprie forze. Era una prova da superare  >>

<<  E tu ce l'hai fatta immagino...  >>

<<  Anche se a fatica si...insieme ai miei amici  >>

L'androide decise di non fare più domande perché  poco tempo dopo notò con sorpresa, che la colonna finiva in una specie base ovale. Quando i due arrivarono in cima e atterrarono sul palazzo, Crili notò che c'erano tutti i suoi amici. All'appello mancava solo Vegeta, e in cuor suo si chiese come mai non ci fosse. Il Supremo stava discutendo a voce bassa con Piccolo, la sua reincarnazione mentre Yamcha,Tenshinan,Jiaozi,Gohan, e  Bulma lo stavano fissando con un'espressione gioviale sul volto.L'androide però forse per la prima volta aveva la sensazione di trovarsi nel posto sbagliato, e rimase ferma dov'era.

Lì aveva battuti tutti...

E si chiese come era possibile che nei loro occhi non ci fosse ostilità.  Crili parve accorgersi del disagio della sua donna e prima di andare a salutare i suoi amici le si avvicinò prendendola per mano.

<<  Non temere qui non ti odia nessuno  >>

La cyborg parve rilassarsi un pochino, e anche se a passi lenti raggiunse il resto del gruppo.

Yamcha fu il primo ad avvicinarsi.

<<  Vieni qui zoticone. Fatti abbracciare!  >>

Crili contraccambiò il gesto dell'ex predone del deserto. Poi salutò con un gesto della mano, il resto dei suoi amici.

<<  Allora siamo pronti? Gohan mi ha dato una sfera ma dobbiamo trovare ancora le altre le altre 6! Bulma? Hai portato il Dragonradar?  >>

La terrestre si avvicinò.

<<  Non serve Crili!  >>

<<  In che senso scusa?  Come facciamo a trovarle?  >>

Fù il Supremo a rispondere.

<<  Le sfere sono già tutte qui. Ieri ho mandato Popo a recuperarle. E ora se vuoi possiamo cominciare. Ma prima fai avvicinare la tua compagna non mi sembra molto a suo agio. Avvicinati cara  >>

C18 si avvicinò come richiesto e si bloccò quasi  subito, davanti a quello che dalle descrizioni di Crili doveva essere il Supremo. Ora che lo poteva guardare da vicino, divenne palese la stretta somiglianza tra lui e Piccolo.

 

Piccolo  Kami

 

Non sapeva spiegarselo ma intuì che tra i due però ci fosse una netta differenza. Quello che le stava di fronte era si più anziano dell'altro...ma in compenso il suo sguardo era più penetrante. Passarono parecchi minuti in cui la cyborg fu tentata di scappare. Le pareva che l'anziano le stesse sondando l'anima con quel dito che emetteva una strana luce bianca.

Kami2

D'improvviso lui le sorrise.

<<  Scusa cara se ti ho messo a disagio. Ma volevo avere la certezza che nel tuo animo non ci fosse più malvagità. Non che non credessi in Crili, sia chiaro...ma dovevo vederlo o meglio percepirlo. Il tuo cuore è puro. Benvenuta tra di noi!  >>

L'androide rimase di stucco.

<< Ma allora quella sensazione di prima?  >>

L'anziano le sorrise di nuovo

<<  Si, è una mia capacità...ho il potere di leggere nel cuore delle persone, che siano terrestri sayan, o namecciani. >>

Crili che si trovava vicino all'androide le disse.

<<  E' strano vero? Ti viene voglia di scappare in quei momenti io lo so per esperienza...lo fece anche a me, tempo fa  >>

Detto questo il terrestre diresse il suo sguardo  verso gli altri.

<<  Bene ora che tutto è chiarito evochiamo shenron!  >>

<<  Si!  >>-confermò il Supremo.  <<  Non indugiamo oltre. Popo puoi venire qui per favore?  >>

Un'ometto dalla pelle completamente nera, e con dei vestiti in pieno stile orientale comparve davanti a loro. Teneva nelle mani un cuscino con sopra le altre sfere mancanti. Si accinse a posare il cuscino in mezzo al gruppo che lo guardava fiducioso.

<<  Crili mi fai l'onore?  >>chiese il supremo.

<<  I-io?  >>

<<  Chi meglio di te può avere questo onore...in fondo se siamo in pace è soprattutto grazie a te non ti pare?  >>

Crili senza aggiungere altro si mise in ginocchio.

<<  Grazie Supremo! E' un 'onore per me  >>

<<  Tranquillo ragazzo, e ora alzati  >>

Nel frattempo Gohan si avvicinò a C18 con l'intento di parlare.

<<  Ciao C18. Volevo solo aggiornarti su quello che succederà tra poco in modo che non ti spaventi  >>
<<  E perché mai dovrei spaventarmi scusa?  >>

<<  Bhe perché...non so se Crili ti ha detto i dettagli dell'invocazione o meglio di ciò che accade durante l'invocazione.

Ti basti sapere che una volta espressa la formula magica il cielo diventa nero come la notte nonostante sia giorno e dalle sfere esce un gigantesco Drago con gli occhi rossi. Ma tranquilla non è malvagio. Shenron  è un'amicone. Volevo solo avvertirti tutto qui. E ora se non ti dispiace mi godo la scena >>

La cyborg stava per replicare, quando la sua attenzione fu catturata proprio da Crili.

<<  APPARI ORA SHENRON! ED ESAUDISCI IL MIO DESIDERIO!  >>

Come le aveva detto Gohan poco prima l'androide vide che il cielo era improvvisamente diventato  buio come la notte. Un grande vento percorse i presenti segno che Shenron stava arrivando. E quando lo fece si materializzò davanti ai loro occhi. L'unica a essere non proprio spaventata ma comunque tesa fu proprio C18. Quando lo vide in tutta la tua sua possanza un'involontario brivido le scese lungo la spina dorsale.

 

Drago

<<  Mi avete chiamato. Sono qui per esprimere tre desideri. Chiedete dunque e se è nelle mie capacità, esaudirò le vostre richieste  >>

Crili era stupefatto. Ma come era possibile? Tre desideri insieme?  Fu nuovamente il Supremo a rispondere.

<<  Non meravigliarti Crili...un piccolo potenziamento ma ora procedi  >>

Il momento era cruciale. Crili avrebbe chiesto spiegazioni più tardi.

<<  POTENTE DIO DRAGO! COME PRIMO DESIDERIO TI CHIEDIAMO DI RIPORTARE IN VITA TUTTE LE VITTIME DEI CYBORG c17 E c18! >>

Gli occhi del drago si illuminarono di un rosso inquietante.

<<  Accordato...

Qual'è il vostro secondo desiderio?  >>

<<  COME SECONDO DESIDERIO TI CHIEDIAMO TI CANCELLARE DALLA MEMORIA DEI TERRESTRI, ESCLUSI OVVIAMENTE NOI, SAYAN E NAMECCIANI, TUTTO CIO' CHE E' ACCADUTO A CAUSA DEI DUE CYBORG  >>

Di nuovo shenron emise quel  bagliore dagli occhi.

<<  Accordato. Qual'è il vostro ultimo desiderio?  >>

<<  COME ULTIMO DESIDERIO TI CHIEDIAMO DI FAR TORNARE IL PIANETA A COME ERA PRIMA DELLA VENUTA DEI DUE CYBORG!  >>

Per l'ultima volta shenron fece brillare gli occhi  >>
<<  Accordato. Addio!  >>

Dopo che le sfere si sparsero come sempre, e il cielo tornò luminoso. Gohan si avvicinò a Crili e C18.

<<  La sentite vero?  >>

<<  Si. Sento che la terra pulsa di vita!  >>

Gohan era sì felice ma non del tutto e di questo Crili se ne accorse mettendoglisi in ginocchio e guardandolo negli occhi.

<<  So bene cosa avresti voluto chiedere...ma sai come funzionano queste cose...chi muore di morte naturale non può venire resuscitato.  Gohan c'è una cosa che voglio dirti>>

<<  Che cosa?  >>

<<  Che tuo padre sarà sempre con noi. E tu non devi mai dimenticarti chi sei!

Tu sei un Son!

E sei figlio di Goku!

E io ti voglio bene. Perciò ricorda chi era lui!

Non  dimenticare il passato ma allo stesso tempo ti chiedo di guardare avanti!

Io ti devo ringraziare Gohan a te e C18.

Dopo la morte di tuo padre voi siete stati la mia ancora di salvezza. Non ho potuto aiutare tuo padre e questo non me lo perdonerò mai...ma gli ho promesso di prendermi cura di te ed è ciò che intendo fare! Quindi ora guarda al futuro con nuova speranza.

E porta quel nome con orgoglio!  >>

Il giovane sayan aveva ascoltato quelle parole con immensa gratitudine, e provò un'immenso orgoglio verso l'uomo che l'aveva generato.

<<  Hai ragione Crili...In fondo il futuro può essere diverso no?  >>

 

 

Linea Anteprima

Note dell'autore: In questo capitolo volevo dimostrare come un modo per redimersi gli androidi ce lo avrebbero avuto. Ma questa è proprio una FanFiction dove chiaramente viene posta la domanda (E se le cose fossero andate in questo modo?) Comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che sarete in tanti a leggerlo! Alla Prossima!

 

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Capitolo 9
*** CAPITOLO 9 CHE TI SUCCEDE GOHAN? ***


 

CHE TI SUCCEDE GOHAN?

Linea Note dell'autore

 

Era passato ormai un mese da che era tornata la pace.

La vita sulla terra aveva ripreso il suo corso, e gli esseri umani procedevano con le loro vite, ignari di tutto quello che era successo poco tempo prima.

Tutto ciò che era stato distrutto ai tempi in cui gli androidi erano malvagi, fu  risanato dal terzo desiderio espresso al drago  Shenron.

Le città e gli edifici pullulavano di vita...

Crili e C18 erano diventati una costante nelle vite degli altri guerrieri.

La ragazza per metà bionica aveva trovato la pace del cuore e l'amore.

Passava sempre più tempo insieme agli amici di Crili integrandosi tutte le volte in cui venivano organizzate rimpatriate con grande gioia del terrestre.

C'era solo un pensiero che turbava Crili in quel periodo, e quel pensiero era Gohan.

Aveva notato che da quando era tornata la pace il piccolo sayan, si era allontanato dai suoi amici, con la scusa che doveva studiare.

Crili aveva provato varie volte a farlo partecipare quando si facevano feste sull'isola del Genio, dicendo che un po di distrazione non gli avrebbe fatto male. Ma con sorpresa soprattutto  di Chi-chi, Gohan rifiutava ogni volta dicendo che doveva occuparsi della casa oppure che doveva esercitarsi nello studio.

Crili non voleva insistere se era quello il suo desiderio lo avrebbe accettato.

Ma in cuor suo si domandava se per caso ce l'avesse con lui...

Una sera dopo aver fatto l'amore, l'androide fissò attentamente Crili negli occhi. Era da un po di tempo che lo vedeva con la testa tra le nuvole. Fino a quel momento non gli aveva chiesto nulla, ma adesso la curiosità aveva preso il sopravvento. E poi se doveva essere sincera con se stessa, quella era l'occasione giusta per dimostrare a quello che ormai considerava il suo uomo,che il loro rapporto non si riduceva solo al sesso...

<<  Crili che succede? Me lo dici?  >>

Il terrestre la fissò come a volersi scusare. Decise di vuotare il sacco. Non aveva voluto parlarne con lei per timore di annoiarla.

<<  Vedo che non ti si può nascondere nulla. Comunque si...

C'è una cosa di cui vorrei parlarti. Se non l'ho fatto prima era perché temevo di passare da paranoico  >>

Prima di rispondere la Cyborg lo baciò delicatamente sulle labbra.

<<  Lo sai che non mi annoi mai. Perciò parla  >>

<<  E' che si tratta di Gohan...  >>

<<  Di che parli?  >>

<<  Ecco...il fatto è che da quando gli feci quel discorso al palazzo del Supremo...è come dire...cambiato. Può sembrare strano dirlo...ma sembra addirittura più triste di quanto non lo fosse stato quando tu e tuo fratello eravate malvagi. E poi ho come l'impressione che ce l'abbia con me...  >>

L'androide prese a carezzargli una guancia.

<<  Non sarà forse una tua impressione? E poi scusa ma potresti benissimo provare a parlarci no? Così ti toglierai ogni dubbio.  >>

<<  E' proprio questo il punto C18!>>-disse Crili esasperato <

Lui trova sempre una scusa per non venire.

E prima la casa, poi lo studio. Sono d'accordo che queste sono cose importanti...

Però è eccessivo...per me c'è sotto qualcosa  >>

<<  Cosa te lo fa pensare?  >>

<<  Dal fatto che persino Chi-chi è arrivata a spronarlo ad uscire un po, e ti assicuro che detto da lei è già di per se un miracolo.

Non lo so...proprio non lo so.  >>

<<  Sai cosa ti dico?  Oggi stesso vado a casa sua e ci parlo io. Magari capisco se quello che dici ha un senso, oppure se le tue sono solo cose mentali che ti fai nel cervello  >>

Crili la guardò meravigliato.

<<  Davvero faresti questo per me?  >>

<<  E' deciso ci vado oggi stesso, no anzi adesso. E poi venire a capo di questo cruccio si rivelerà utile anche per me  >>

Il terrestre la osservò  vestirsi incuriosito.

<<  In che senso può essere utile per te? >>

Prima di uscire dalla porta la Cyborg fece dietro front, e prese il viso del terrestre tra le mani.

<<  Perchè caro quando hai qualche pensiero in quella testona, io lo vedo e lo sento.Mi dai lo stesso piacere ma lo capisco se sei lontano con la testa. Perciò prima risolviamo la questione e meglio sarà non credi?  >>

Il terrestre abbassò lo sguardo imbarazzato. A quanto pareva non si poteva nascondere nulla a C18.

<<  Grazie C18. Prometto di sdebitarmi >>

Prima di uscire la Cyborg gli disse semplicemente.

<<  Ti conviene Crili!  >>

 

Nel frattempo sui monti Paoz Gohan stava eseguendo dei compiti difficilissimi. Lo aiutavano a non pensare. Le parole che gli disse Crili quel giorno di quasi un mese prima gli rimbombavano nelle orecchie.

"Non devi mai dimenticarti chi sei. Tu sei un Son. E sei figlio di Goku! E io ti voglio bene. Perciò ricorda chi era lui. E porta quel nome con orgoglio!

Quelle parole lo tormentavano tutti i giorni.

Chi era veramente lui?

Per metà era terrestre ma sentiva continuamente il bisogno di diventare più forte...

Se non fosse stato per Crili ora i Cyborg regnerebbero sulla terra, distruggendo tutto e tutti e se fosse andata in quel modo, lui che cosa avrebbe potuto fare per proteggerla?

La verità è che si sentiva un debole...

E quella sensazione gli bruciava dentro...

Non provava rancore verso i cyborg ma comunque se lui era ancora vivo insieme a sua madre, era solo perché il suo migliore amico aveva convinto i due fratelli a smetterla con quelle inutili uccisioni...

Il merito andava a Crili su questo non c'erano dubbi...

E lui invece? Lui cosa aveva fatto?

Niente!

Immerso in quei pensieri non si accorse che la madre gli si era parata davanti.

<<  Cosa stai facendo figliolo?  >>

<<  Uhm...cosa?  >>

<<  Ehi piccolo...c'è qualcosa che non và?  >>

<<  No mamma tranquilla  >>-Il sayan fece uno dei suoi sorrisi più tirati. Cosa che però non sfuggì all'occhio attento di Chi-chi.

<<  Gohan...so quanto stai male perché papà non c'è più.

Credimi lo so!

Ma startene chiuso tutto il giorno in casa non ti farà bene...

Anzi rischierai che il cervello ti vada in pappa!

Il tuo comportamento mi preoccupa.Mangi poco o niente...

Perciò se vuoi parlare di qualcosa, qualunque cosa fallo ti prego!  >>

 

Nel frattempo l'androide era arrivata davanti casa di Gohan. Guardò in tutte le direzioni finchè non lo vide. Stava per entrare in casa ma poi decise di nascondersi dietro un'albero, ad ascoltare la conversazione che stava avendo con sua madre Chi-chi. Si disse che ascoltarli avrebbe potuto aiutarla a capire cosa passasse nella testa di quel bambino.

<<  Mamma non ho voglia di parlare di niente...voglio solo stare da solo in pace! E' forse chiedere troppo? >>

<<  Ti ostini a chiuderti in te stesso e questo non va bene.

Te lo ripeto ancora so benissimo come ti senti. Papà manca anche a me cosa credi? Ma questa è la vita e dobbiamo accettarla così com'è. Pensi che a tuo padre farebbe piacere vederti in questo stato?  >>

All'improvviso Gohan sentì che l'atmosfera in quella stanza era diventata pesante, e la voce della madre non faceva altro che infastidirlo. Decise di uscire e si avviò verso la porta di casa aprendola, quando la voce di Chi-chi lo bloccò sull'uscio.

<<  Dove credi di andare Gohan? Non abbiamo ancora finito di parlare. Perciò ti ordinò di tornare qui immediatamente hai CAPITO?  >>

La rabbia di Gohan aveva raggiunto il suo picco tanto che si girò e guardò la madre con uno sguardo che Chi-chi non gli aveva mai visto in vita sua.

<<  ORDINE? CON CHI CAZZO CREDI DI PARLARE MAMMA? DICI DI SAPERE COME MI SENTO...MA QUESTE SONO TUTTE CAZZATE! NESSUNO SA' COME MI SENTO!

NESSUNO!

HAI CAPITO?  >>

Chi-chi era esterrefatta...

Da quando suo figlio le parlava in quel modo? Per non parlare delle parolacce che l'avevano profondamente ferita.

Rimase a guardare suo figlio muta senza riuscire ad articolare parola. Gohan prese quel silenzio come una resa, ma ancora furioso col mondo intero uscì di casa sbattendo la porta.

L'androide cominciò a seguirlo stando bene attenta a non farsi scoprire.

Lo vedeva davanti a se tirare pugni contro tutto ciò che gli capitava a tiro. Era molto arrabbiato e lo sentiva parlare da solo.

<<  NESSUNO SA' COME MI SENTO NESSUNO!

CAZZO! CAZZO! CAZZO! CAZZO!  >>

 

 

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Dopo buoni dieci minuti il ragazzo si fermò nei pressi di un ruscello. L'androide decise allora di avvicinarsi e tentare di parlargli facendo finta di non aver sentito nulla della discussione appena avvenuta.

<<  Ciao Gohan. Come stai? E' da un po che non ti si vede!  >>

Il sayan quasi si spaventò quando la vide davanti ai suoi occhi.

<<  C18? Cosa ci fai qui?  >>

<<  E' questo il modo di salutare un'amica?  >>-disse l'androide facendo finta di essere offesa e incrociando le braccia al petto.

Gohan si vergognò della pessima figura appena fatta, e tentò di giustificarsi.

<<  Hai ragione C18 ti chiedo scusa, ma sai ultimamente ho la testa da un'altra parte e...>>

Ma la cyborg non lo fece finire di parlare zittendolo con le mani.

<<  Posso sedermi vicino a te?  >>

Stranamente quelle parole ebbero l'effetto di calmarlo un pochino, e fù con un sorriso che rispose.

<<  Ma certo! Vieni pure.  >>

La cyborg si avvicinò e gli si sedette accanto. Stettero a guardarsi per qualche minuto, finché  C18 non interruppe il silenzio.

<<  Posso chiederti una cosa Gohan?  >>

<<  Certo...cosa è successo?  >>

<<  Niente di particolare, ma Crili si è confidato con me e ha paura che tu per un motivo a lui sconosciuto...insomma crede che tu ce l'abbia con lui. E così per caso?  >>

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Un sorriso amaro apparve sul volto del sayan.

<<  Già...immagino di dovergli delle scuse per il mio allontanamento ma la verità è che, ho bisogno di stare da solo. Comunque quando lo vedi rassicuralo. Se c'è una persona alla quale voglio più bene al mondo, oltre a mia madre è proprio lui.  >>

<<  E come mai hai bisogno di stare da solo?  >>

<<  Non mi va di parlarne C18, non è per scortesia credimi...  >>

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Gohan allora si decise a parlare e stranamente gli risultava più facile farlo con la cyborg.

<<  Il fatto è che...mi sento così arrabbiato!

In questo periodo...

Con la morte di mio padre sono crollate tutte le mie certezze ma allo stesso tempo sento una voglia di allenarmi che non ho mai provato in vita mia!

Mi sento così solo...

Nonostante abbia tutti i miei amici a disposizione...

Nonostante abbia mia madre...

Non so cosa mi succede capisci?   >>

Prima di rispondere la cyborg gli carezzò una guancia.

<<  Sai cosa penso? Che tu abbia bisogno di un partner, per poterti sfogare. Che ne dici di venire a stare da me Crili e il Genio?  >>

A quelle parole il volto del sayan si illuminò.

<<  Dici davvero C18? Io non chiedo di meglio! Ma sai non vorrei disturbare.  >>

<<  Nessun disturbo. E poi Crili sarà felicissimo.Cosa hai da perdere?  >>

Il sayan parve pensarci un po su, e poi con una scarica di adrenalina che non sentiva da tempo rispose affermativamente.

<<  Solo ad una condizione però  >>-disse C18

<<  Quale?  >>

<<  Che tu ora torni a casa e chiedi scusa a tua madre  >>

<<  C18 ma com...?  >>

<<  Dimentichi che sono un cyborg e non posseggo aura. Ho ascoltato la litigata che hai avuto con tua madre, e poi ti ho seguito senza farmi sentire fino a qui  >>

Adesso Gohan si sentiva mortificato per quello che aveva detto a sua madre e l'unico pensiero che aveva in testa era quello di tornare da lei, abbracciarla e chiederle scusa.

<<  Grazie C18! Farò come dici. Quando posso venire da voi?  >>

<<  Domani presentati alle 07:00 in punto ok? >>-detto questo la cyborg spiccò il volo, ma prima di partire si girò un'ultima volta verso il sayan.

<<  Comunque complimenti Gohan!  >>

<<  Per Cosa?  >>

<<  Hai un bel caratterino lo sai?  >>

Quando l'androide se ne fu andata Gohan si sentiva ancora triste, ma la prospettiva di potersi allenare con Crili e C18 gli diede un po di speranza.

C'era solo un problema ora...

Chiedere scusa a sua madre!

 

 

Linea Anteprima

Note dell'autore: Ciao a tutti! In questo capitolo ho voluto soffermarmi sui pensieri del piccolo sayan in fatto di guerra. Nella realtà, o meglio nella serie tv, a lui non piace combattere se non è strettamente necessario, ma in questa FanFiction ho voluto cambiare se possibile un pochino la sua indole. Alla prossima!

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Capitolo 10
*** CAPITOLO 10 ALLENAMENTO ***


ALLENAMENTO

ALLENAMENTO

Linea Note dell'autore

 

Dopo aver salutato Gohan, l'androide si diresse a tutta velocità verso la Kame House per dare la bella notizia a Crili.

Quando atterrò vide il solito spettacolo.

Il vecchio Muten stava seduto su una sdraio, a leggere riviste non propriamente adatte per un pubblico di soli bambini.

Quel vecchietto non era mai andato molto a genio alla Cyborg, da che viveva lì.

Ma quando lo vedeva ridere e scherzare con Crili, l'antipatia diventava sempre meno tangibile. Ma di certo non sarebbero mai stati amici, o almeno era quello che C18 pensava in quel momento. Da quando era andata a vivere insieme a Crili il vecchietto si era limitato a rivolgerle frasi di circostanza.

Però C18 non era stupida...

Lo aveva beccato molte volte a spiarla di nascosto e se ancora non lo aveva ucciso era per il rapporto affettuoso che aveva con il suo uomo. Senza degnarlo di uno sguardo, l'androide si diresse direttamente da Crili che in quel momento stava lanciando pietre in acqua, facendogli fare una curiosa traiettoria.

Si appoggiò ad una palma ad osservarlo e si mise a pensare...

Il piccoletto le aveva letteralmente stravolto la vita. Ogni giorno che passava con lui era sempre più bello. Era come se il destino avesse deciso di farli incontrare, perché entrambi avevano sofferto cose che la maggior parte degli esseri viventi di quel pianeta, se non dell'intera Galassia non potevano neanche lontanamente immaginare. La sofferenza li accomunava, ma anche l'amore.

Si...

C18 lo amava questo era palese ormai...

Con la sua dolcezza il terrestre le aveva fatto riscoprire la parte umana che era sepolta in lei. Ripensò anche al fratello, che da quel giorno in cui si erano salutati non aveva più rivisto.

Chissà come se la passava? E chissà se anche lui aveva trovato una compagna con la quale passare il resto della propria vita?

Si ripromise di andarlo a cercare un giorno, ma per il momento la lontananza era la miglior cosa.

Fu strappata da quei pensieri dalla voce del piccolo ma coraggioso guerriero.

<<  C18 sei tornata! Come è andata?Dai raccontami tutto!>>

<<  Stai tranquillo Crili. Gohan non ce l'ha con te, su questo puoi starne certo!  >>-Il terrestre tirò un sospiro di sollievo udendo quelle parole, ma voleva avere più dettagli.

<<  Quindi ci hai parlato? E cosa ti ha detto?  >>

<<  Si ci ho parlato, e ho assistito a una discussione piuttosto animata tra lui e sua madre. Dice che nessuno può capire come si sente. E' arrabbiato col mondo intero, e se si è allontanato da tutti noi, era perché voleva stare un po da solo. Comunque ha bisogno di allenarsi e gli ho proposto di venire qui. Sfogarsi gli farà bene. Gli ho detto che gli avremmo fatto da Maestri...per te è un problema?  >>

Il terrestre senza dire una parola saltò addosso alla cyborg, facendola involontariamente cadere per terra. Si rotolarono per un po cospargendo i propri vestiti di sabbia. Quando si fermarono, C18 gli disse con voce maliziosa.

<<  Questo sarebbe il tuo modo di ringraziarmi? Sappilo Crili che stanotte da te pretendo altro!  >>

<<  Ma certo amore...stanotte ti farò impazzire!  >>-gli rispose Crili al culmine della gioia.

Il giorno dopo come stabilito Gohan arrivò puntuale sull'isola del Genio. Crili e C18 lo stavano aspettando. Gohan si avvicinò a Crili.

<<  Amico...ti chiedo scusa se in questo periodo mi sono allontanato...ma il fatto è che volevo riflettere.

Sai ho pensato molto a quello che mi dicesti un mese fa, e beh ecco io...vorrei diventare forte come lo era mio padre!

No...

anzi se possibile anche di più!

Non voglio sentire il peso della sua ombra per il resto della mia vita, e ho capito grazie a C18 e mia madre che starmene tutto il giorno in casa non mi aiuterà di certo...

Forse è perché per metà sono un Sayan, e sento il bisogno impellente di allenarmi. La domanda è, voi potete farlo? O meglio vi va di allenarmi?  >>

Il Sayan disse quelle parole a testa bassa perché provava vergogna verso Crili. Il suo comportamento era stato inaccettabile. Si era allontanato da tutti ma soprattutto da lui, che considerava come un secondo padre. Fu quindi  sorpreso quando due braccia gli si posarono sulle spalle.

<<  Ma certo Gohan. Come potrebbe non volerlo? Se questo è il tuo desiderio ti alleneremo.  >>

Gli occhi del Sayan brillarono di gioia.

<<  Grazie Crili e Grazie C18!Oppure dovrei chiamarvi Maestro e Maestra?  >>

Dopo quella richiesta scoppiarono tutti e tre a ridere.

<<  Ah! Gohan ma che dici? Chiamaci con i nostri nomi. E ad essere sincero sentirmi chiamare Maestro mi fa sentire...vecchio! Comunque cominciamo subito?  >>

<<  Certo! >>-disse Gohan. <>

A quella domanda la Cyborg non seppe cosa rispondere perché a dire il vero non è che avessero stilato un programma di allenamento vero e proprio, ma per fortuna Crili le venne in aiuto.

<<  Dunque...credo che innanzitutto dobbiamo concentrarci sulla muscolatura! Sei già robusto per la tua età Gohan, ma credo che mettere su un po più di peso non potrà che farti bene.  >>

Gohan parve leggermente deluso, e di questo il terrestre se ne accorse.

<<  Cosa c'è Gohan? Per caso il nostro programma non ti soddisfa?  >>

<<  No Crili. Non è questo...è solo che pensavo di combattere con C18...magari per iniziare sai... >>

Crili da gioioso che era divenne serio.

<<  No Gohan, non se ne parla. Non sei ancora al suo livello, neanche lontanamente, e questo lo dovresti sapere se ci pensi. >>

Gohan assentì, ma una scintilla ardeva nei suoi occhi.

<<  Hai ragione Crili. Che stupido sono stato. Allora fammi vedere cosa devo fare!  >>

Soddisfatto della risposta Crili gli sorrise.

<<  Aspettate un'attimo qui. >>

Detto questo il terrestre si diresse sul retro della casa.

Gohan attese insieme alla Cyborg  per buoni 5 minuti, finché non vide il terrestre tornare con qualcosa simile ad uno zaino che teneva tra le braccia. Dal rossore sulle guance, Gohan capì che qualunque cosa fosse pesava, e molto! Quando Crili con molta fatica posò l'oggetto a terra, i due lo guardarono incuriositi.

<<  Bene Gohan, quello che vedi è un guscio di tartaruga. Forgiato con il metallo più resistente nel mondo, il Katchin. Fu un regalo che il  supremo  mi fece a suo tempo. Sappi che pesa almeno due tonnellate, e voglio che tu lo indossi per tutto il tempo che sarà necessario, ci siamo capiti?  >>

Gohan divenne paonazzo. L'idea di portare quel...coso sulle spalle gli sembrava semplicemente una follia. D'accordo che per metà era un Sayan, ma due tonnellate sembravano eccessive. Anche la cyborg pareva pensarla allo stesso modo, e infatti disse.

<<  Avanti Crili, non puoi usare qualcosa di più leggero? Gohan in fin dei conti è solo un bambino. >>

Crili la guardò molto intensamente e rispose.

<<  Primo Gohan si deve irrobustire.

Secondo questa era la base degli allenamenti ai miei tempi e di Goku!

Perciò ora Gohan indossalo. E' come avere uno zaino sulle spalle solo...un po più pesante>>

Gohan cercò di non perdersi d'animo e sollevò con molta fatica quella specie di guscio, issandoselo sulle spalle.

<<  Fatto, e ora cosa devo fare?  >>

<<  Per cominciare direi circa...1000 flessioni  >>

<<  Che cosa? Ma sei impazzito Crili?  >>

<<  Non eri tu che mi hai detto di voler diventare più forte?  >>

<<  Si ma...  >>

<<  E allora comincia! Sono sicuro che ce la puoi fare. Forza Gohan! Io e C18 aspetteremo qui, tanto non abbiamo fretta giusto amore?  >>

C18 non sapeva cosa rispondere, ma gli faceva pena vedere Gohan sopportare tanta fatica. E mentre Il sayan cominciava quell'assurdo allenamento la cyborg lo prese da una parte, in modo da non farsi sentire.

<<  Crili ma non ti sembra di esagerare? Non vorrei che quel bambino si facesse del male, e a quel punto la colpa sarebbe la nostra! E poi scusa una domanda, se come dici questa era la base dei tuoi allenamenti, come mai non sei diventato più forte nel tempo?  >>

Prima di rispondere Crili guardò con orgoglio Gohan eseguire quell'esercizio, poi riportò lo sguardo sull'androide.

<<  La risposta è semplice C18  >>

<<  Ah si? E quale sarebbe sapientone?  >>

<<  Io sono un terrestre...

lui>>-disse indicando il bambino

<<  Un Sayan!  >>

 

Dopo circa un'ora, Gohan letteralmente distrutto si buttò a terra con ancora il guscio sulle spalle. Crili non aveva perso una sola flessione, e si avvicinò a Gohan con un sorriso.

<<  Ehi Gohan ci sei?  >>

<<  Si...Crili...però...è...difficilissimo...Ma...immagino...che...l'allenamento...non sia ancora finito giusto? >>

<<  Hai proprio ragione! Infatti da adesso fino a stasera farai un pò di allenamento al sacco!  >>

Allettato da quell'idea, il sayan si rialzò a fatica e si accinse a togliersi di dosso quell'infernale arnese. Ma vedendo quel gesto Crili lo bloccò sul nascere.

<<  Cosa fai Gohan?Non penserai di allenarti senza quello vero?  >>

<<  Ma neanche al sacco posso tirare pugni senza questo coso sulle spalle?  >>

Il terrestre gli mise una mano sulla testa con fare paterno  e cercò di motivarlo.

<<  Ciò che pensi ti possa distruggere, in realtà ti fortifica. Se può esserti utile sappi che tuo padre faceva gli stessi identici allenamenti!Ma per carità se vuoi tirarti indietro, io non ti fermerò  >>

Nella mente di Gohan passarono molti ricordi, o meglio immagini. Vedeva davanti a se suo padre, allenarsi in quella maniera. Senti dentro di se la spasmodica voglia di seguire le sue orme.

<< PORTA QUEL SACCO DAVANTI A ME CHE LO DISTRUGGO!  >>

<<  Questo è lo spirito giusto!  >>

Detto questo l'androide collocò davanti a Gohan il suddetto sacco.

 

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<<  Forza Gohan! Sò che puoi mantenere questi ritmi per molto tempo, di certo più di me!  >>

Ora che si trovava davanti al sacco, Gohan temeva di non farcela. Le spalle, le gambe, e gli avambracci gli dolevano dopo tutte quelle flessioni. Accortosi del disagio dell'amico Crili gli mise una mano sulla spalla, e con sorpresa si aggiunse anche C18 che gli chiese.

<<  Hai paura di non riuscire ad alzare nemmeno il braccio vero?  >>

<< In effetti si...>>-disse timidamente il bambino

<<  Ti do un consiglio...focalizza sul sacco colui che nella tua vita hai odiato di più, e vedrai che riuscirai a dare almeno un colpo abbastanza forte  >>

Gohan si concentrò al massimo, e come C18 gli aveva appena detto, focalizzò un punto al centro del sacco, e l'immagine che ne uscì fu quella di Freezer. Ma prima di colpire guardò Crili.

<<  Un consiglio su come colpirlo?  >>

Il terrestre parve pensarci su, poi disse.

<<  Prova prima col Jab, e poi una sequenza di pugni, Ganci, montanti, quello che vuoi. Ma se vuoi colpire con decisione, devi usare la tua forza! La tua vera Forza! Devi ignorare il guscio, lui ormai fa parte di te! Scarica in quei pugni tutto ciò che hai dovuto soffrire! Tutto quello che hai passato! Tutta la tua rabbia! E ti assicuro che alla fine lo butterai giù!  >>

A fine serata Gohan era diventato molto più veloce e sicuro di sè. E con l'ultimo colpo era riuscito ad abbattere il sacco, mettendoci come da consiglio, tutta la sua rabbia, e concentrandola in un solo e ultimo colpo.

Letteralmente sfinito, Gohan sentì le palpebre pesanti, e chiese il permesso a Crili e C18 di andare a dormire. Ma prima che il sayan varcasse la soglia, fu fermato dalla voce di Crili.

<<  Mi raccomando Gohan, non togliere il guscio neanche per andare a dormire! Deve diventare parte di te stesso!  >>

Gohan acconsentì ed entrò in casa. Quando Crili e C18 si ritrovarono soli, il terrestre sentì che una lacrima cominciava a rigargli la guancia. L'androide lo fissò sbalordita.

<<  E adesso cosa c'è? Perché piangi?  >>-Crili si asciugò con il dorso della manica e guardando C18 fissa negli occhi gli disse con tono carico di emozione.

<<  Sai vederlo e allenarsi in quel modo, mi ha fatto capire una cosa...  >>

<<  Che cosa?  >>

<<  Che questo ragazzo  non è solo il figlio di Goku...ne è la reincarnazione!  >>

 

 

Linea Anteprima

Note dell'autore: Forse in questo capitolo qualcuno avrà riconosciuto una citazione di un film famoso. Ho deciso di metterla semplicemente perché il tema trattato è sempre la lotta. Per essere precisi la citazione è l'ultima frase che dice Crili mentre parla con C18. Spero tuttavia che il capitolo vi sia piaciuto. E mi raccomando, commentate in tanti! Alla prossima!

 

 

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Capitolo 11
*** CAPITOLO 11 ANCHE IO? ***


ANCHE IO?
ANCHE IO?

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Era passato ormai un mese, da quando Gohan si allenava sotto la severa guida di Crilin, e C18, sull'isola  del Genio.

Giorno dopo giorno la sua forza e rapidità aumentavano in modo vertiginoso.

Il salto con la corda, le flessioni, i colpi al sacco...

Tutto  amalgamato da quel guscio di Katchin, che pesava due tonnellate e che il piccolo Sayan doveva portare sulle spalle come fosse uno zaino, con la differenza che era pesantissimo.

Più Crili  guardava il suo pupillo, più si rendeva conto che presto quel ragazzino avrebbe potuto raggiungere il livello base di Vegeta, se non addirittura quello di C18.

Certo sarebbe stata una bella fatica quella di eguagliare il potere di Vegeta, che oltretutto poteva trasformarsi in super Sayan. Ma la cosa che rendeva orgoglioso Crili, era il fatto che in quel mese stava mantenendo la parola data al suo più caro amico, e cioè di prendersi cura di suo figlio.

Una sera dopo che Crili C18 Genio e Gohan ebbero finito di mangiare, quest'ultimo fece una domanda del tutto inaspettata al terrestre.

<< Crili...è da un po che ho una domanda nella testa, e  vorrei sapere come la pensi. >>

<< Chiedi pure Gohan, Di che si tratta? >>

<< Secondo te...potrei mai diventare Super Sayan come mio padre? >>

Il terrestre dopo quella domanda si sentì a disagio.

Non voleva dire la verità nuda e cruda, temendo l'abbattimento morale come conseguenza da parte di Gohan.

Insomma per quanto si sarebbe potuto allenare, quella di Super Sayan era una trasformazione riservata solo ad i sayan di pura razza, e Gohan lo era soltanto per metà.

Guardò C18 in modo supplichevole come a voler cercare sostegno, ma lei non ci capiva niente di queste trasformazioni, anche perché i dati relativi alla forza di quelli, che un tempo erano stati suoi nemici compreso Vegeta, erano antecedenti alla partenza per il pianeta Namecc.

Fissò di rimando il terrestre come a dire ( E io che cavolo ne sò? )

Crili allora decise che come una morte, era meglio rapida e indolore, piuttosto che lunga ed agonizzante. Quindi prese un bel respiro e disse.

<< Gohan non vorrei sembrarti il classico tipo che distrugge sogni e speranze degli altri, ma...non credo che tu ce la possa fare. Vedi quella è una forma che possono raggiungere solo i Sayan di pura razza, e sappiamo benissimo che tu lo sei solo per metà >>

Gohan parve riflettere su quelle parole e ammise con se stesso che in parte Crili aveva ragione.

Ma era ancora dubbioso...

<< In linea di massima hai ragione Crili...però credo che ci sia una falla nel tuo discorso senza offesa sia chiaro  >>

Il terrestre lo fissò incuriosito ma per niente irritato.

<<  Che cosa intendi Gohan? Su spara! Magari quello che hai da dire a me è sfuggito, perciò non avere remore >>

<< Ecco ripensavo alle parole che Vegeta ci disse su Namecc tempo fa ricordi? E cioè che il Super Sayan, è un guerriero unico che appare nell'universo una volta ogni mille anni. Mi segui? >>

<<  Si...Me lo ricordo molto bene. Ma non capisco dove vuoi arrivare Gohan...  >>

<< A questo. Se quello che sappiamo è corretto, e cioè che  Il Super Sayan è un Guerriero unico, come ha fatto anche Vegeta a raggiungere quella forma oltre a mio padre?  Non ti sembra un po una contraddizione alla leggenda? >>

A quella affermazione sia il terrestre, sia la Cyborg che nel frattempo aveva ascoltato con attenzione la storia, guardarono Gohan con occhi spalancati.

Temendo di aver detto un'eresia il piccolo guardò prima l'uno, poi l'altra con un leggero timore.

<< Ragazzi? Perché mi guardate come se fossi impazzito? Che ho detto di male? >>

<< Sai...credo che Gohan abbia ragione >>-disse C18 con un sorriso-<< Penso abbia ragione se ho capito bene come funzionano questi Super Sayan,o come cavolo si fanno chiamare. >>

Crili si alzò di scatto sorprendendo androide e sayan,che lo guardarono come se fosse impazzito.

Si muoveva avanti e indietro per la stanza facendo attenzione a non svegliare Muten, che nel frattempo dormiva beatamente sul divano.

Quando riacquistò le giuste facoltà mentali, si risedette.

<<  Porca vacca! Hai ragione Gohan. In 'effetti se quello che pensiamo è vero, la leggenda va a farsi benedire...

Mi spiego meglio.

Goku è stato il primo a diventare Super Sayan, Vegeta il secondo e se la nostra teoria è corretta sai cosa vuol dire Gohan?  >>

Il sayan aveva gli occhi colmi di speranza. E rispose con voce tremante.

<< Che io...posso essere...il terzo?  Però...cavolo! C'è un problema >>

<< Quale problema Gohan? >>

<< Che se il Super Sayan è unico, allora cosa era esattamente la forma di mio padre, di Vegeta, e ipoteticamente la mia? Cosa siamo in realtà quando ci trasformiamo?  >>

Il terrestre parve rifletterci un po, ma a dire il vero non sapeva dare una risposta.

<<  Non lo so Gohan...sinceramente non lo so  >>

Per qualche minuto nella stanza cadde il silenzio. Ognuno rimuginava su tutta quella assurda storia. Finché con sorpresa di Gohan e Crili, fu C18 a parlare.

<< Sapete, ci sono molti modi di interpretare una leggenda.... >>

<< Che intendi? >> dissero quasi all'unisono Gohan e Crili.

<< Che forse la leggenda è stata male interpretata a mio avviso o forse bisognerebbe guardare il tutto da un'altra prospettiva>>

<< Un'altra prospettiva C18? Che vuoi dire? >>-chiese Gohan che aveva il battito accelerato.

<< Io penso >>-prosegui C18 mantenendo il sorriso sulle labbra-<< Che il Super Sayan sia unico per il semplice fatto che chi raggiunge quella forma per primo, è unico!  Se si accetta questa teoria non è escluso che Vegeta sia lo stesso Super Sayan. La differenza sta nel fatto che non  è stato il primo a raggiungere quella forma. Provate ad accettare anche questo fatto, e non dovrebbe essere impossibile per Gohan diventare un guerriero con i capelli biondi. >>

Detto questo C18 si alzò dal tavolo.

Spero di avervi dato una mano. Io sono un po stanca e propongo a tutti di farci una bella dormita sopra. >>

Crili e Gohan la guardarono salire le scale con la bocca spalancata. C18 li  aveva letteralmente sconvolti con le sue deduzioni, per nulla insensate oltretutto!

La Cyborg sentendosi osservata disse senza neanche voltarsi.

<< Potete anche chiudere quella bocca, o vi ci entrano le mosche! >>

Detto questo salì le scale, scomparendo alla vista dei due.

<< Ma ci pensi Crili? Forse posso diventare un Super Sayan anche io! >>

Gohan sprizzava energia da tutti i pori. Era veramente felice all'idea di potersi tramutare anche lui nella leggenda...

<< Aspetta prima di cantare vittoria. Innanzitutto questa cosa del Super Sayan, la faremo più in là. Per domani e per il prossimo mese ho intenzione di allenare un'altra costante del tuo essere. Ormai non ti serve più il Katchin, lo hai adattato al corpo in modo superbo! Quindi ora che abbiamo lavorato sulla robustezza e sulla forza, non ci rimane altro che la resistenza  >>

Gohan parve dubbioso.

<< Resistenza di che tipo? >>

<< Del tipo fisico...o meglio della resistenza al dolore >>

<< Io ancora non capisco! >>

<< Voglio dire che domani C18 ti colpirà con tutta la sua forza, per tutto il giorno. La cosa più difficile per te sarà non reagire. Ma se vuoi tirarti indietro basta che lo dici! Hai già raggiunto un'ottimo livello, perciò nel caso di una tua rinuncia sappi che non ti considererò mai un debole chiaro?  >>

La sola idea di venir colpito dall'androide senza neanche poter reagire, fece gelare il sangue al sayan in un primo momento

Poi gli venne in mente un ricordo di suo padre quando era ancora vivo. Aveva a malapena 4 anni, prima ancora che Radish atterrasse sulla terra.

FLASHBACK

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<< Papà posso farti una domanda? >>

<< Certo figliolo dimmi pure! >>

<< Come mai sei così forte? >>

<< Bhe ecco...direi perché mi è sempre piaciuto lottare. Ma la verità è un'altra >>

<< E quale è Papà? Lo sai che un giorno voglio diventare forte come te? >>

<< Non seguire la mia strada Gohan, porta solo guai! >>

<< Non è vero questo! Tu sei un'eroe. Il mio eroe! E poi se non mi dici quella verità, giuro che dico alla mamma di non prepararti più manicaretti per il resto della tua vita. Perciò ora parla. >>

<< Urca Gohan! Ma lo sai che quando ti ci metti sai essere cattivo? Mi arrendo. La verità è che per essere forti come me o comunque come un guerriero, bisogna sviluppare al massimo le proprie capacità...Sai quali sono Gohan? >>

<< Se lo sapessi non te l'avrei chiesto no? >>

<< Giusto. Comunque per essere definito un vero Guerriero, bisogna sviluppare al massimo tre capacità >>

<< E quali sono Papà? >>

<< Forza,velocità, e RESISTENZA! >>

FINE FLASHBACK

<< Ehi Gohan? Gohan ci sei? >>

Il giovane sayan immerso in quel dolce ricordo, non si accorse dell'amico che lo chiamava, in un primo momento.

Poi quando realizzò che si trovava alla Kame-House, tutto gli tornò in mente.

<< Scusa Crili, ma il fatto è che mi ero perso in un ricordo... >>

<< Tuo padre giusto? >>

<< Già...e a proposito di questo, volevo dirti che accetterò qualsiasi allenamento per quanto riguarda la resistenza. Non mi sono fermato prima, e non lo farò di certo adesso! Ma lo farò ad una sola condizione... >>

<< E quale sarebbe? >>chiese un divertito Crili

<< Che una volta sviluppata al massimo la mia resistenza, mi aiuterai a diventare Super Sayan!

Allora?

Ci stai? >>

Il terrestre fissò quel bambino, che tanto bambino non era, con orgoglio.

<< Sei proprio il figlio di tuo padre. Ci sto! Qua la mano! >>

Il giorno dopo Gohan era molto teso. L'idea di quello che lo aspettava, non era di certo delle più entusiasmanti.

Ma aveva preso una decisione, e niente e nessuno lo avrebbe fatto indietreggiare.

C18 e Crili lo stavano aspettando al varco. L'androide però non era molto convinta di questa idea, e senza farsi sentire espresse il suo parere a Crili.

<< Tu devi essere pazzo! Come puoi fargli subire una tortura simile da parte mia? Pensavo che foste amici! E metti il caso che ci rimane secco? Cosa ci inventiamo? E poi non sei stato tu a farmi cambiare idea sul non uccidere innocenti? Scusa se te lo dico ma sembri un po un'ipocrita! >>

<< Tesoro stai tranquilla. Non succederà nulla, te lo garantisco. Ricorda che questo è un'allenamento, quindi non gli farai del male...voglio dire gliel'ho farai, ma sarà per il suo bene! E poi abbiamo i Senzu non ricordi? >>

<< Ciò non toglie che ormai mi sono talmente umanizzata, che mi farà sentire in colpa lo stesso, quando cadrà in una pozza di sangue...la sua!  >>

<< Potresti rimanere sorpresa in merito. Gohan avvicinati! >>

il sayan a passi lenti si mise di fronte ai due.

<< Lo hai già tolto il guscio? >>

<< Si me lo hai detto tu no? >>

<< Infatti! Adesso voglio che tu aumenti l'aura al massimo, per capire fino a che punto sei >>

Gohan fece come richiesto, e sotto lo sguardo sbigottito della Cyborg il corpo del bambino cominciò a gonfiarsi, e a far tremare l'intera isola.

Fulmini di piccola entità ricoprivano il corpo del sayan. Il terrestre fissò con un sorriso la cyborg.

<< Che ti avevo detto? >>

<< I-io non ho mai percepito un'aura del genere! E' persino superiore a quella di Vegeta da normale!Cioè quando ancora non è trasformato...insomma è più forte della forma base di Vegeta!  >>

<< Ah! Che ti dicevo? Ok Gohan adesso basta, immagino che questo sia il tuo massimo no? >>

<< Grrr! Crili ci sarebbe un piccolo problema Grrr!!  >>

<< Che succede? >>

<< Credo che posso spingermi un po più in là se voglio...Grrr!Dimmi tu però se posso aumentarla ancora di più la mia aura!Non vorrei far saltare la Kame House! >>

Crili era incredulo...

Come era possibile? Quello doveva essere il massimo che l'allenamento al quale l'aveva sottoposto, poteva offrire!

Decise di verificare fino a dove poteva spingersi il suo pupillo.

<< Non ti preoccupare Gohan! Scatena tutta la tua forza!Ora! >>

<< AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH!!! >>

Crili e C18 si ripararono gli occhi perché il vento esercitato da quell'esplosione di potenza, faceva vorticare ogni cosa.

Si tennero l'un con l'altra per evitare di essere spazzati via anche loro.

Quando finalmente l'aura di Gohan si stabilizzò, Crili non poteva credere a quello che i suoi occhi vedevano.

Davanti a lui, un bambino...ma diverso da qualsiasi altro bambino nel mondo, anzi nell'universo intero.

Un bambino con una folta chioma dorata, e due iridi del colore dell'acqua marina.

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Calde lacrime solcarono il viso del terrestre, perché quella visione...lui l'aveva già vista. Ma colui che ne era stato l'artefice a farlo per la prima volta, ora non c'era più.

Davanti a lui però c'era suo figlio.

Stesso sguardo...

Stessa espressione decisa e dura...

Crili comprese ormai che a quel ragazzino non aveva più nulla da insegnare. Ma c'era una cosa che non gli tornava. Gohan li osservava con un cipiglio come a voler dire (Perché mi guardate così ? )

<< Ragazzi ma che succede? Sono diventato fortissimo questo l'ho capito...però ce ne vorrà prima che diventi un Super Sayan! >>

L'androide che fino a quel momento era rimasta in silenzio, decise di parlare.

<< Gohan, ma tu...tu ancora non te ne sei accorto vero?  >>

il sayan la guardò confuso.

<< Che intendi C18? Di cosa non mi sono accorto? >>

<< Avvicinati per favore Gohan >>

Sempre più dubbioso il sayan fece come le chiedeva la Cyborg. Quando si avvicinò, fù sorpreso dalla mano di lei, che prese la sua e  delicatamente gliel'ha portava avanti al viso.

Quando Gohan vide la sua mano avvolta da un'aura dorata per poco non svenne.

<< Ma non è possibile! I-io I-io sono... >>

<< Si Gohan...>>-confermò Crili sempre più emozionato-<< Sei un Super Sayan, come lo era stato un tempo tuo padre...e credo che tu abbia addirittura superato il livello di Vegeta! Congratulazioni figliolo! Io ormai non ho più nulla da insegnarti! >>

<< Ma Crili io non capisco...per diventare un Super Sayan, bisogna essere guidati dalla rabbia! Pura e genuina rabbia. Voglio dire, mio padre lo è diventato quando Freezer ti ha ucciso. Vegeta perché non sopportava di essere inferiore a mio padre. Ma io come...come ho fatto? >>

<< Allenandoti Gohan...allenandoti >>

Quel momento per Gohan fu magico.

Capì finalmente di essere il degno successore di suo padre.

Pensò che magari da lassù, lui lo stava guardando e sperava che fosse orgoglioso.

Provò immenso calore e immensa gratitudine verso l'uomo che l'aveva generato.

Crili nel frattempo era scoppiato in un pianto, ma le sue erano lacrime di gioia.

L'androide gli mise una mano sulla spalla, e gli disse dolcemente.

<<  Shhhh...va tutto bene, va tutto bene  >>

<<  Hai visto...C18? Avevo fatto una....p-promessa. Una Promessa!  >>

<< Si Crili...e l'hai mantenuta! >>

Rimasero tutti e tre a guardarsi per un tempo che parve infinito.

<< Crili...io non so come ringraziarti. Senza il tuo aiuto, e quello di C18 non sarei diventato così forte. Quindi Grazie! Grazie di Cuore! >>

Il terrestre si avvicinò sotto lo sguardo della Cyborg, e parlò a Gohan con fare paterno.

<< Come ti ho già detto Gohan, io ormai non ho più nulla da insegnarti. Adesso che sai veramente chi sei, dovrai prenderti cura di te stesso e di tua madre. Ma sappi che qui ci sarà sempre un posto per te! Sei il futuro della tua razza! >>

Detto questo i due si abbracciarono. Poi Gohan fissò dritto negli occhi colui che considerava, e avrebbe considerato per sempre, migliore amico e secondo padre.

<< Grazie Maestro >>

<< Scusate se interrompo questo momento idilliaco per voi due.Ma Crili, non avevi detto che quando sarebbe stato pronto, Gohan avrebbe combattuto seriamente con me? >>

Gohan sorrise a quell'affermazione, e eccitato dalla prospettiva rispose di rimando.

<< Hai ragione. Ora sono pronto.In guardia C18! >>

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Note dell'autore: Ed eccomi qui con l'undicesimo capitolo. In questa parte del racconto ho voluto dare una mia personale opinione sulla questione Super Sayan della leggenda. Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Alla prossima!

 

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Capitolo 12
*** CAPITOLO 12 DI NUOVO...UMANO? ***


DI NUOVO...UMANO?
DI NUOVO...UMANO?

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Era seduto su una panchina della città dell'ovest con una bottiglia di liquore in mano, a pensare alle parole che mesi prima le aveva rivolto la sorella, prima di sparire dalla circolazione...

<< Credo che puoi farlo anche tu C17.

Siamo liberi ormai...

Quel vecchio caprone è morto e non ci può fare più niente. Vivi la tua vita, e io farò lo stesso con la mia. Ma sappi che ti vorrò sempre bene. Nel mio cuore appena riscoperto ci sarà sempre un posto per te fratellino...sempre  >>

<<  Già per te è facile dirlo. Hai trovato l'uomo, o meglio il mezzo uomo perfetto!  >>

In quella occasione C17 aveva usato un tono derisorio, ma non perché fosse arrabbiato con il tappo. Semplicemente non avendo più un obiettivo, e non sapendo che cazzo fare per tutto il giorno di conseguenza a risentirne era il suo umore che diventava insopportabile e nero. Nero come i suoi  lunghi capelli.

<<  Non chiamarlo così! E comunque ricorda ciò che ti ho detto.  >>-aveva risposto C18 con un sorriso-<<  Questo non è un'addio ma credo che dobbiamo trovare la nostra strada da soli, e ciò non implica che magari qualche volta ci possiamo rivedere...

Per ora addio Fratello!  >>

Pensava e ripensava a quelle parole ma da quando aveva promesso di non fare più del male a nessun terrestre, (non è che gli stessi li odiava, ma neanche faceva i salti di gioia ) semplicemente era...non sapeva neanche lui che cosa era.

Umano?

Androide?

Non provava astio verso di loro, ma neanche simpatia...

La sua sorellina era riuscita a trovare la sua strada, e lui invece no!

Era questo che lo rendeva triste...

Per quanto volesse bene alla sorella, lui rimaneva C17 il Cyborg solitario...

Passava le sue giornate in mezzo alla gente, per cercare quella scintilla che gli avrebbe fatto provare un po di interesse verso gli esseri umani.

Ma i risultati erano scarsi.

Tuttavia aveva scoperto con sua enorme sorpresa, di poter assimilare cibo e bevande umane, senza conseguenze.

In un primo momento pensò che quello poteva considerarsi un'inizio. Un punto a favore verso quella razza di cui volente o nolente, un tempo ne faceva parte.

Di tutte le bevande che gli umani producevano, la sua preferita era l'alcool. Infatti non passava giorno senza che ne rubasse una di straforo da qualche bar, senza farsi vedere.

Disse a se stesso che la super velocità era utile anche per queste cose, oltre al combattimento.

Nell'alcool trovava per qualche tempo un diversivo alla sua vita così monotona. Senza contare che essendo un Cyborg, e quindi dotato di un sistema immunitario quasi perfetto, non doveva preoccuparsi dell'effetto dopo sbronza.

Quella sensazione di leggerezza che gli procurava quella bevanda, gli piaceva moltissimo e gli dava l'illusione che il mondo scivolasse via dai suoi occhi...

Si mise più comodo sulla panchina, ad ascoltare il verso degli uccelli provenienti da un'albero sopra di lui, e scolandosi l'ultimo goccio di una bottiglia rubata neanche dieci minuti prima.

Era tutto illusionalmente perfetto...

I suoni di quegli uccelli gli parevano come ovattati...

Quella sensazione unita al canto di quelle creature erano per lui una dolce nenia, tanto che stava per addormentarsi.

Ma un'improvviso urlo lo destò del tutto.

Il Cyborg puntò  lo sguardo verso la direzione dalla quale proveniva quel grido.

A causa del troppo alcool ingerito ci mise un po per mettere a fuoco la situazione.

La strada davanti a lui era un classico...

Una viuzza di quelle ad i margini della città, dove da quanto poteva capire, tre uomini stavano molestando una ragazza.

<<  Cosa volete da me? Lasciatemi in pace! Non vi ho fatto nulla!  >>-disse la ragazza in preda al panico. Un tizio calvo gli afferrò la gola da dietro, mentre un'altro gli puntò un coltello alla gola, e gli disse con voce lasciva.

<<  Lo sai tesoro che le ragazzine belle come te dovrebbero fare attenzione a uscire da sole? Non sia mai che spunti fuori qualche malintenzionato! Ahahahaha!  >>

Un'altro uomo un colosso che doveva probabilmente essere il capo banda si aggiunse alla falsa discussione.

<<  Il mio amico ha ragione! Perché non vieni con noi? Così ti spogli e vediamo cosa nascondi sotto questi bei vestiti. Scommetto che ci divertiremo un sacc...?  >>

Ma quel colosso non riuscì a finire di parlare, perché con un colpo C17 lo aveva tramortito. I due compari di quello caduto fissarono con astio l'androide.

<<  E tu chi cazzo sei? Sparisci! Non sono problemi che ti riguardano!  >>

Con sorpresa di tutti il (ragazzo)  iniziò a ridere a crepapelle.

<<  Sapete che vi dico? Hic! Che voi teste di cazzo  siete proprio degli imbecilli! Perché se non lasciate subito andare la ragazza la tua testa  >>-indicò il tizio che teneva il coltello puntato alla gola della ragazza-<<  va nel culo del tuo amico Hic! Avete visto cosa ho fatto a quest'altro...  >>-disse indicando il tizio steso a terra.

Quindi sicuri di voler provare un giro?  >>

Neanche il tempo di sputare i due ragazzi si diedero alle fuga trascinando a forza il loro capo steso al suolo.

C17 guardò la ragazza e gli chiese, con finto interesse.

<<  Stai bene?  >>

<<  I-I-IO...Ti ringrazio! Se non fosse stato per te, probabilmente quei maledetti mi avrebbero stuprata, perciò...grazie grazie di cuore!  >>

<<  Ok, addio  >>

L'androide fece per andarsene quando la ragazza lo prese per mano trattenendolo.

Quel contatto era una cosa nuova per C17, ma gli parve di sentire una sensazione strana...

Come una scossa elettrica...

Si girò e disse.

<<  Cosa vuoi?  >>

<<  Ecco...io volevo ringraziarti!  >>

<<  Lo hai già fatto  >>

<<  Si, ma intendevo dire che per ringraziarti voglio sdebitarmi con te! Ti va...di venire a casa mia a mangiare qualcosa? E' quasi ora di pranzo, ed è il minimo che possa fare per sdebitarmi!  >>

C17 la osservò meglio e ammise con se stesso, che era una bellissima ragazza. Aveva lunghi capelli marroni e occhi dello stesso colore.

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Il suo corpo non era ne troppo sottile, ne troppo robusto. Era una via di mezzo. Indossava un vestito interamente bianco con al centro un'emblema di colore rosso che al momento non riuscì a identificare.

E ora che la guardava con più attenzione si accorse di due cose.

La prima che quel contatto con la mano di lei gli era piaciuto moltissimo.

La seconda che un lieve rossore gli stava imporporando il viso.

<<  A-a-ndata  >>-disse un po in in imbarazzo.

La ragazza era felicissima.

<<  Seguimi allora, casa mia non è lontana  >>

Circa 10 minuti dopo la ragazza si fermò di fronte ad una palazzina, piuttosto malandata.

<<  Ecco qui è dove abito io, vieni pure!  >>

Il cyborg tuttavia rimase fermo a guardarla pensieroso.

La ragazza intuì che c'era qualcosa che non andava, perché aveva la sensazione che quel ragazzo misterioso nascondeva qualcosa.

<<  Và tutto bene?  >>-gli chiese lei in tono rassicurante.

<<  Ecco...io non credo che sia una buona idea hic!  >>

<<  E perché no?  >>

<<  Scusa ma non ci arrivi da sola? Tre tizi tentano di fare quelle cose, e dopo inviti uno sconosciuto ad entrare in  casa tua, e per giunta ubriaco?  >>

La ragazza lo fissò dritto negli occhi.

<<  Un tizio sconosciuto e per giunta ubriaco come dici tu, non mi avrebbe salvata per poi farmi del male dopo. Non avrebbe senso  >>

<<  Se solo sapessi chi sono stato un tempo, probabilmente ci penseresti due volte prima di farmi entrare  >>

<<  A me non importa chi eri prima.Chiamami stupida se vuoi...ma sento di potermi fidare di te. Quindi entra dai  >>

C17 iniziò  a provare un turbinio di emozioni, ma sentirsi dire quelle parole da una perfetta sconosciuta, lo misero con sua enorme sorpresa di buon umore.

Forse erano queste nuove sensazioni, forse era dovuto dall'alcool, sta di fatto che accettò di entrare.

<<  Ti chiedo scusa per il disordine, ma sai vivo da sola e comunque siediti  >>

Il cyborg non disse nulla, e una volta seduto ad un tavolo cominciò a guardarsi attorno.

La casa era piccola da quello che poteva vedere, ma era accogliente.

Sempre meglio di quel tugurio del laboratorio di Gelo dove era stato costretto a vivere insieme a sua sorella, per quasi tutta la sua vita da umano prima, e da Cyborg dopo.

Mentre la ragazza si dava da fare per dare una pulita alla casa, l'androide osservò una foto che si trovava vicino a lui sopra ad un comodino. Ritraeva una coppia di anziani dal volto sorridente. Guardandola meglio vi lesse qualcosa.

Saluti da Roma. Mamma e Papà.

<<  Hai preferenze di cibo?  >>

<<  Ehm...no. Qualsiasi cosa va bene.  >>

<<  Ok  >>

La ragazza stava per tornare in cucina, quando si girò di nuovo verso l'androide.

<<  A proposito! Ma sai che non conosco neanche il tuo nome? Con tutto quello che è successo mi è passato di mente di chiedertelo. Come ti chiami?  >>

<<  Io...ecco...mi chiamo C17  >>

Subito dopo aver detto il suo nome il cyborg si diede dello stupido. Ora lei sicuramente avrebbe cominciato a fare domande. D'altronde non era un nome comune. Ma il fatto era che quello vero non se lo ricordava.

Con sorpresa invece la ragazza non fece domande.

<<  Bene, allora piacere C17! Io sono Jill!  >>

Detto questo la ragazza prese la mano di lui e la strinse.

Di nuovo come in precedenza, C17 a quel contatto sentì dei brividi piacevoli pervadergli il corpo.

Il pranzo durò circa quaranta minuti, minuti nei quali Jill rimase soddisfatta dalla voracità di quel ragazzo misterioso. Dopo che ebbero finito di mangiare, la ragazza pose una domanda che mise a disagio l'androide.

<<  C17 posso farti una domanda?  >>

<<  Dimmi  >>

<<  Cosa fai nella vita? Sai mi piacerebbe molto conoscerti meglio, e mi sorprendo di me stessa se non te l'ho chiesto prima  >>

<<  Ecco...io lavoravo per una ditta di...costruzione di veicoli chiamata Red Ribbon. Ancora ne indosso la maglietta.  >>-inventò lui al momento.

<<  Lavoravi? Intendi dire che hai perso il lavoro?Cioè scusa se non vuoi dirmelo non fa niente. Non sei obbligato a rispondere  >>

<<  No...non c'è problema. Il fatto è che il tizio che aveva creato l'azienda è morto...e poi sai non è che la ditta avesse molti clienti...perciò morto lui, tutti a casa.  >>

<<  Mi dispiace...quindi ora sei diciamo a spasso?  >>

<<  Già...molto a spasso  >>

C17 decise di cambiare argomento. Non poteva di certo dirle la verità, o almeno non ancora.

<<  Quelli nella foto sono i tuoi?  >>

A quella domanda la ragazza si incupì molto, e l'androide capì istantaneamente che a Jill era capitato qualcosa di brutto.

<<  Si...erano i miei genitori...  >>

<<  Non immaginavo  >>-cercò di giustificarsi lui.

<<  Tranquillo, e poi era una domanda legittima. Sono morti da circa un mese per via di un male incurabile. I medici hanno fatto di tutto, ma non c'è stato niente da fare.Ora sto cercando di riprendermi. Credo sia questo che oggi mi ha fatto percorrere quella via malfamata. Stavo tornando dal lavoro, e pensavo a loro senza badare a dove mettevo i piedi. Insomma avevo la testa tra le nuvole. Fortuna che c'eri tu!  >>

<<  Allora abbiamo una cosa in comune  >>-disse lui sorprendendosi di quello che stava facendo per la prima volta nella sua vita, ovvero interagire con un'essere umano, parlare e in quel momento cercare di sollevargli il morale.

<<  E cosa?  >>-chiese Jill curiosa.

<<  Anche i miei non ci sono più...da parecchi anni ormai. Pensa che non ricordo nemmeno i loro volti. Ci credi che non ho neanche una loro foto? Piuttosto hai detto che lavori, che fai di preciso?  >>

<<  Faccio la tirocinante presso un'ospedale qui vicino. Un giorno spero di poter diventare medico, e di poter salvare più vite possibili!  >>

Ormai C17 non aveva dubbi, quella ragazza lo intrigava come nessuno era mai riuscito a fare. Aveva scoperto di avere in comune il fatto di essere orfani entrambi. La osservò meglio, e cercò di incoraggiarla a modo suo.

<<  Sai credo che diventerai un'ottimo medico  >>

La ragazza parve sorpresa.

<<  Da cosa lo deduci?  >>

<<  Dal fatto che hai sofferto molto, e  che riesci a cavartela da sola. Ma  nel caso mi sbagliassi, puoi sempre provare con la cucina, visto che il cibo che hai preparato era squisito!  >>

Jill diventò rossa all'improvviso. Quel ragazzo che l'aveva salvata, le aveva fatto addirittura dei complimenti!

Per non parlare del suo aspetto fisico.

Era un'adone! 

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Pensando di aver detto qualcosa di sbagliato il ragazzo C17 chiese.

<<  Ti ho forse offeso per caso?  >>

<<  NO! ASSOLUTAMENTE.E' che ricevere complimenti fa sempre piacere! E poi se a farteli è colui che ti salva pure la vita mi sembra il massimo. Quindi Grazie!  >>

Detto questo la ragazza gli si avvicinò, facendo il giro del tavolo e gli diede un dolce bacio sulla guancia.

A quel contatto il Cyborg rispose invece con un bacio sulla bocca molto appassionato.  Poi capì che si era spinto troppo oltre e si staccò da lei.

<<  Scusa...non so cosa mi sia preso. Io...devo andare!  >>

<<  Aspetta ti prego! Solo un minuto  >>-disse Jill

La ragazza prese un pezzo di carta,e dopo aver scritto qualcosa lo mise in mano al Cyborg.

<<  Questo è il mio numero. Quando vuoi chiamami, sai mi farebbe molto piacere approfondire la nostra conoscenza. Sempre che a te vada bene...E non ti preoccupare,  non hai fatto nulla di male. Anzi se lo vuoi sapere... mi è piaciuto.  >>

Il Cyborg doveva andarsene per schiarirsi le idee, ma prese comunque il bigliettino.

Quando varcò la soglia decise di andare a trovare sua sorella, e lo psicologo per eccellenza che si ritrovava come... amico?

Chissà che non avrebbero potuto aiutarlo.

Mentre la porta si chiudeva Jill si sentì sollevata, ma allo stesso tempo triste e una sola domanda aleggiava nella sua testa.

<<  Chissà se mai lo rivedrò...  >>-disse sospirando

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Note dell'autore: In questo capitolo, ho voluto fare luce su quello che è capitato a C17, da quando si è salutato l'ultima volta con sua sorella. Spero di non aver fatto una gaffe. Ciao a tutti e spero a presto!

 

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Capitolo 13
*** CAPITOLO 13 NUOVE EMOZIONI PER C17 ***


NUOVE EMOZIONI PER C17
NUOVE EMOZIONI PER C17

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Una volta fuori dall'abitazione di Jill, C17 si mise a camminare avanti e indietro.
 
All'inizio aveva pensato che tornare a vedere sua sorella, l'avrebbe aiutato, ma ora non ne era più così sicuro.
 
Il terrestre forse poteva dargli qualche consiglio utile....ma perché doveva ricorrere all'aiuto di qualcun'altro per quella faccenda?
 
Quello che provava nei confronti di Jill era un sentimento, molto forte. Sicuramente era amore.
 
L'amore era un sentimento umano, di conseguenza questo lo rendeva un'uomo no?
 
E che razza di uomo sarebbe stato se si fosse tirato indietro?
 
 No!
 
Non l'avrebbe mai accettato!
 
Doveva parlare con Jill, ed essere sincero con lei fino in fondo.
 
Certo la strada che stava per intraprendere non era facile, e probabilmente non appena lui avesse finito di parlare, raccontandogli la verità lei sarebbe scappata via a gambe levate.
 
Se sarebbe andata così, lui l'avrebbe accettato comunque, quindi che cosa stava aspettando?
 

Prese un profondo respiro fissando la porta...

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E ritornò sugli scalini dell'abitazione di lei. Bussò con decisione, e quando la porta si aprì, fu piacevolmente sorpreso di notare gioia sul volto della ragazza.

<<  C17! Sei già qui?  >>

 

<<  La cosa ti disturba forse?  >>

<<  No! Assolutamente.E' solo che non mi aspettavo di rivederti quasi subito...Sai prima credo di averti spaventato  >>

<<  Spaventato? E per cosa scusa?  >>

<<  Ecco per come mi sono comportata...magari tu sei un tipo che non ama legarsi  >>

Il Cyborg le carezzò una guancia, e sentì di nuovo quella sensazione di elettricità, pervaderli il corpo.

<<  Ti darebbe tanto fastidio se ti dicessi che invece sono proprio un tipo da legami?  >>

La terrestre era confusa.

<<  Scusa ma vuoi dire ch...  >>

 
Ma Jill non fece in tempo a finire la frase, che il cyborg chiusa la porta alle spalle, la baciò di prepotenza e di passione. La spinse delicatamente contro un muro e le sussurrò nell'orecchio.
 

<<  Io-io non riesco a trovare la forza di starti lontano nemmeno per un minuto! Ora capisci cosa voglio dire Jill? Ci conosciamo da poco è vero ma è quello che provo  >>

Presa dalla passione, le mani di lei cominciarono a privare dei vestiti C17, che lasciava fare tutto quello che la terrestre voleva. Non gli dispiaceva che fosse lei a prendere l'iniziativa, ma quando la vide farsi strada con baci roventi, fino ad arrivare al suo punto più intimo, la fermò.

 

<<  Non vuoi C17?  >>

<<  Non è che non voglia...ma non accetto che la mia donna, si abbassi a tanto pur di darmi piacere. Scusa...forse sono un tipo all'antica come diresti tu, ma è così che la penso.  >>

La terrestre smise subito, e una volta  in piedi guardò dritto negli occhi il moro con gli occhi spalancati.

<<  Hai detto la tua donna? Stai...stai dicendo che posso essere la tua donna?  >>

<<  Si...sempre che tu lo vorrai ancora, dopo quello che ti avrò raccontato.  >>

<<  Cosa vuoi dire? Non capisco C17  >>

D'un tratto, la passione che per un'attimo li aveva coinvolti era sparita. Lui la guardò dolcemente e gli disse.

<<  Vieni, sediamoci è una lunga storia. Ma prima di raccontartela voglio che tu sappia una cosa fondamentale  >>

<<  Che cosa C17?  >>-gli occhi di lei brillavano.

<<  Che quello che provo per te è reale, e sincero  >>

 
Dette queste parole C17 le racconto tutto quanto.
 
Le parlò in modo onesto, e le disse che nel mondo esistevano cose che lei non avrebbe mai potuto immaginare.
 
Gli raccontò di lui e di sua sorella, di quello che avevano subito per tanti anni...delle torture per mano di un folle, che si credeva padrone delle loro vite, e che li aveva tramutati in perfette macchine per uccidere.
 
Non negò che per molto tempo, invidiosi degli esseri umani ai quali era stata data una possibilità, che invece a lui e a sua sorella era stata negata, ne avevano uccisi a centinaia, se non a migliaia.
 
Quando finì di parlare nella stanza cadde un profondo silenzio, che però cominciava a turbare l'androide. Si aspettava una qualche reazione di lei, dal disprezzo più totale all'odio per quello che lui e C18 avevano fatto.
 

Ma non accadde niente di tutto questo. Jill fissava un punto indecifrato della stanza senza proferire parola. Quel silenzio diventava sempre più insopportabile e alla fine C17 esplose.

<<  Allora? Non hai niente da dire? Se vuoi puoi insultarmi! Puoi fare quello che vuoi, ma almeno di qualcosa per la miseria!  >>

La terrestre smise di fissare il vuoto e gli parlò con voce stanca.

<<  Cosa vorresti sentirti dire? Mi hai appena confessato di essere un'assassino, ma allo stesso tempo mi hai detto che esiste questo fantomatico drago, dagli sconfinati poteri, che non solo ha fatto tornare in vita tutti quelli che tu e tua sorella avete ucciso...ma ha anche cancellato dalle nostre menti,  quello che avete fatto.

 

Dimmelo tu C17 che cosa dovrei pensare? Credi che io sia una stupida?  >>

<<  Non penso che tu sia stupida. E' vero sono stato un'assassino. Non ho giustificazioni per questo, se non che ero invidioso.

 
Per tanto tempo mi sono chiesto perché? Perché proprio a me, e mia sorella?
 
Perché tutti gli altri potevano avere una vita normale, e noi invece no?
 
Cosa avevamo fatto di male al principio?
 
Perché siamo stati rapiti quando eravamo ancora dei bambini?
 
E perché abbiamo dovuto subire tutte quelle torture, quando quel pazzo del nostro aguzzino ci ha tramutati in macchine da guerra?
 
Ti sto parlando di scelte! Io e mia sorella non ce l'abbiamo avute!
 
La collera aveva invaso tutto il corpo di C17 al ricordo di quello che aveva dovuto subire. Sulla sua fronte si potevano contare una serie di nervi e vene pulsanti. Jill si vergognò con se stessa dopo aver ascoltato tutta la storia. Lo aveva giudicato male. Era stato un'assassino questo era vero, ma poi aveva rimediato quindi perché non dargli una seconda possibilità? Queste erano le parole che stava per dirgli, ma C17 non aveva ancora finito di parlare.
 
Però  il fatto che i miei amici abbiano chiesto quel desiderio, non mi dà una seconda occasione?
 
Pensaci bene...
 
Se avessi voluto, me ne sarei fregato di tutti gli esseri umani e avrei continuato a uccidere e distruggere.
 

Invece questo non l'ho fatto! E ora sono qui e ti sto parlando. Almeno questo conta qualcosa per te?  >>

A quelle parole il cuore della terrestre si sciolse e si ritrovò a riformulare una frase già detta poco tempo prima.

<<  Hai ragione C17. Chiunque tu sia stato in passato, ora non lo sei più. Lo prova il fatto che hai permesso di far resuscitare tutte le tue vittime. Ti ringrazio di essere stato sincero con me  >>

Il cuore del cyborg prese a martellargli in petto. Una sensazione nuova per lui. Possibile che lei  avesse capito?

<<  Stai...Jill, stai dicendo...stai dicendo che...  >>

<<  Si C17.I miei sentimenti non sono cambiati per te. Ammetto che per un'attimo ho vacillato, ma ora sento di amarti come non ho mai amato nessuno. Però...ho una domanda da farti, e spero che mi risponderai sinceramente  >>

Con il cuore ancora martellante, per le meravigliose conferme  appena ricevute, il Cyborg chiese con voce instabile.

<<  C-chiedi p-pure  >>

<<  Perché io?  >>

<<  Cosa?  >>

<<  Se sei così potente come dici, perché hai scelto di stare con una semplice umana come me? Insomma...per caso ti faccio pena?  >>

Un sorriso comparve sul volto del Cyborg.

<<  Vuoi la verità?  >>

<<  Si! E la voglio adesso!  >>-rispose Jill leggermente arrabbiata per la leggerezza mostrata dal ragazzo.

<<  Ricordi quando ti ho salvata?  >>

<<  Ovvio che me lo ricordo, è da quel momento che il mio cuore ha cominciato a battere per te!  >>

<<  E' proprio questo il punto.

Quando...quando ho sentito, o meglio intuito ciò che quei vermi volevano farti, il mio primo desiderio è stato quello di proteggerti.

Mentre il secondo e non mi vergogno a dirlo, è stato quello di prendere la testa di quelli, e spappolarla sotto i miei piedi per il solo fatto che ti avevano toccato.

Io stesso all'inizio mi sono meravigliato di queste nuove emozioni. E mi sono chiesto come era possibile...

Che io...

C17...

Lo spietato cyborg che di gente ne ha uccisa a milioni, verso di te invece provavo questo nuovo sentimento?

Alla fine sono giunto ad una conclusione.  >>

<<  E quale sarebbe?  >>

<<  Che per quanto quel bastardo mi abbia manipolato, per quante modifiche abbia fatto al mio corpo...Io...Io ho dentro di me, ancora una parte umana!

E a conferma di questo vi è il fatto, che se solo ripenso a quei miserabili, sento dentro di me una furia mai provata...

Non perché sono esseri umani, ma perché volevano farti del male! Ti basta come spiegazione Jill?  >>

 

La terrestre aveva le lacrime agli occhi.

Tutta quella passione...

Tutto quell'amore...

Non le fregava niente, che fosse umano solo a metà.

Lo amava con tutta se stessa, perché lui dal momento che l'aveva salvata, si era trasformato nel suo eroe, e nel campione del suo cuore.

Con uno slancio d'affetto abbracciò il giovane, e cominciò a baciarlo con tutta la passione che aveva in corpo.

C17 rispose a quei baci con altrettanta passione, ma quando sentì le labbra bagnarsi di lacrime interruppe quel bacio.

<<  Perché stai piangendo Jill? Ti ho forse ferita?  >>

<<  Ma no scemo che non sei altro! Le mie sono lacrime di gioia  >>

<<  Uno strano modo di dimostrare gioia...ma suppongo che mi ci debba abituare, visto che ho deciso di vivere come un'essere umano.  >>

Detto questo come se fossero guidati da un'unico istinto, i due si diressero verso il letto. Si aiutarono l'un con l'altro a svestirsi, ma quando i loro corpi nudi vennero a contatto, inaspettatamente C17 provò paura.

Ma non era come la paura che al tempo aveva provato quando Gelo gli aveva distrutto e poi assemblato il torace, per installargli il generatore di energia infinita,

No...

Era un'altro tipo di paura...

Paura di provare una nuova esperienza, nonostante si sappia come fare...

In fondo aveva solo alcune nozioni  di come funzionava il corpo umano, dato che per tutta la sua giovinezza era stato un reietto rapito e abbandonato dal mondo.

Jill si accorse giusto in tempo che c'era qualcosa che non andava, e gli chiese con voce dolce.

<< Cosa c'è C17? Non vuoi? Però è strano perché mi sembri piuttosto...come dire...pronto. Comunque non voglio passare per la depravata quindi  se vuoi possiamo anche fermarci qui  >>

<<  No è che...ecco credo di avere paura  >>

<<  Paura di cosa? Di me?  >>-chiese lei incuriosita

<<  Cosa? No? Non ho paura di te ma...  >>

<<  Ma? Avanti dimmelo! Non voglio che un ricordo o qualsiasi cosa sia, rovini questo momento.  >>

C17 malgrado la situazione sorrise

<<  Tu ricordi quello che ti ho detto su di me, e cioè sul fatto che è da poco che sono stato riattivato?  >>

<<  Si...ma non capisco cosa centri in questo momento...a meno che?  >>

<<  A meno che cosa Jill?  >>

<<  Non sai come si fa?  >>

Dopo quella domanda, l'androide scoppiò a ridere. La terrestre che si trovava sopra di lui, lo guardò come se fosse impazzito.

<<  Cosa ho detto di così divertente?  >>

<<  Scusami, ma come puoi pensare che io non sappia come si fa?  >>

<<  Non vedo altra spiegazione!  >>-rispose Jill leggermente offesa

<<  No Jill, no è per questo, ma per il fatto che non ho mai avuto un contatto così intimo, e così umano con una donna...  >>

La terrestre si diede mentalmente della stupida.

<<  Ti chiedo scusa C17  >>

Lui la guardò con curiosità.

<< Scusa per cosa?  >>

<<  Per la mia mancanza di intelligenza, e di tatto!

Come ho fatto a non pensarci prima?

E' ovvio che hai paura. Da quello che mi hai detto, sei cresciuto in quel laboratorio lontano dal mondo, e non hai mai avuto rapporti prima, perché quel dottore se così si può definire, in tutti quegli anni ti ha inflitto solo torture!

Era così ovvio che fossi vergine, e io sono stata così stupida da non capirlo prima!>>

Il Cyborg le sorrise. Un sorriso carico di quell'emozione così travolgente che sulla terra chiamavano amore

<<  Non sei una stupida, e quello che si deve scusare sono io. Però sappi che sono pronto ad imparare...sempre che tu lo voglia sia chiaro  >>

La terrestre lo guardò in modo malizioso, e gli disse all'orecchio.

<<  Posso essere la tua insegnante C17?  >>

<<  Certo  >>

<<  Bene...cominciamo dalle basi. Adesso lo farò io, ma la prossima volta lo devi fare da solo ok?  >>

<<  Ok  >>

La terrestre introdusse nella sua intimità, il membro già pronto di lui. Cominciò ad muovere il bacino avanti e indietro, avanti e indietro, ma in modo molto dolce per far abituare il suo ragazzo a quel nuovo tipo di contatto.

C17 non aveva mai provato nulla di simile, e chiuse gli occhi, come per assaporare meglio quella nuova, e bellissima esperienza.

Alla fine l'istinto fece il suo corso, e dopo poco l'androide rovesciò la situazione. Ora era lui che si trovava sopra, e con delicatezza, ma anche con decisione, prese a spingere in modo sempre più naturale il suo membro fino in fondo all'intimità della ragazza.

La terrestre che cominciava ad ansimare, poi fece un commento che scatenò l'ilarità di entrambi.

<<  Wow C17...devo dire che...impari...in...fretta!  >>

<<  Ho...avuto...una buona maestra  >>

Dopo pochi colpi, il Cyborg sentì che qualcosa stava per uscire dal suo membro. Era spaventato, nonostante quella sensazione si faceva sempre più bella. La terrestre intuì, da come lui la guardava che c'era altro.

<<  Cosa c'è C17? Sembri spaventato...  >>

<<  Si! No! Cioè non lo so! Sento una bellissima sensazione, è come se qualcosa sta per uscire dal basso! Ma non so cosa sia!  >>

La terrestre si portò il viso di lui davanti al suo, e con una mano gli tappò la bocca.

<<  Và tutto bene C17! Stai per venire...e credo anche io.Continua quello che stai facendo  Mmh!  >>

Le spinte divennero sempre più rapide e veloci, tanto che il letto sul quale stavano facendo l'amore, cominciò a scricchiolare in modo sinistro.

La terrestre  non era vergine, in quel momento era come se lo fosse.

Nessuno mai l'aveva posseduta con tanta passione, ma allo stesso tempo con tutta la dolcezza del mondo...

Fu lei la prima a gemere per quell'orgasmo così potente, e subito dopo sentì dentro il suo corpo un liquido caldo invaderla.

Il Cyborg si trovava ora ansimante, come se fosse reduce da una corsa lunghissima. Cosa strana tra l'altro, visto che un generatore di energia illimitata non dovrebbe far venire il fiatone.

C17 non aveva mai provato nulla di simile, ma di una cosa era sicuro...

Quello che aveva appena vissuto, lo avrebbe voluto fare per il resto della vita.

Con dolcezza uscì da quella calda accoglienza che era il punto più intimo di Jill e  si sdraiò accanto a lei guardandola con un sorriso.

<<  Dunque è questo che voi umani chiamate fare l'amore?  >>-chiese lui baciandogli i capezzoli.

Anche questa era una cosa nuova per lui. Non sapeva perché lo stava facendo...

Sapeva solo che voleva farlo.

<<  Si...come, come ti è sembrato?  >>-disse Jill emettendo di tanto in tanto piccoli gridolini di piacere.

<<  Dico solo che mi sono perso questa meraviglia per anni...e che non vedo l'ora di rifarlo! Sai come si dice. Chi dorme non piglia pesci!  >>

<<  Hai capito il mio C17. Prima tutto pauroso, tutto dubbioso. E ora non vedi l'ora di rifarlo? Sai che ti dico?  >>

<<  Cosa?  >>-chiese C17 che sentiva l'eccitazione tornare a invadergli il corpo.

<<  Che sei proprio un bel birbante! E che...Ti Amo C17!  >>

<<  Anche io ti amo Jill! Ormai...ne sono certo!  >>

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Note dell'autore:Spero che questo capitolo non sia risultato banale. Volevo ritagliare un po amore anche per C17. D'ora in avanti cercherò di reinserire personaggi, che ho tralasciato nei precedenti capitoli come Vegeta, Bulma e compagnia bella! Alla prossima!

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Capitolo 14
*** CAPITOLO 14 IL MIO VERO NOME ***


IL MIO VERO NOME
IL MIO VERO NOME

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Erano passati diversi mesi dall'ultima volta che Crili, aveva visto Gohan.

Ricordava benissimo lo scontro avvenuto tra lui, e la sua amata.

C18 era stata a un pelo dal perdere...

infatti per contrastare quella piccola furia, era dovuta ricorrere a quasi tutta la sua potenza.

Dopo quello scontro nonostante fosse stato sconfitto, Gohan chiese a Crili il permesso di poter tornare da sua madre. Il terrestre accettò anche se a malincuore.

C18 invece gli fece notare con malizia, che ora potevano avere più tempo per loro.

E così era stato...

L'androide comandava la vita di Crili, ma di questo il terrestre non poteva che esserne felice.

Solo che da qualche tempo, Crili aveva notato che spesso, durante la notte, C18 aveva degli incubi...

Si svegliava di soprassalto con una paura che mai lui le aveva visto negli occhi.

Ma ogni volta che provava a chiederle se c'era qualcosa che non andava, la cyborg si incupiva, e gli diceva che non c'era niente...ma il tono con cui pronunciava quelle parole, non faceva altro che aumentare l'ansia di Crili.

Voleva aiutarla ma non sapeva come!

Anche perché lei stessa non gli dava la possibilità. Infatti ogni mattina lui la trovava sempre sorridente, come se quello che succedeva durante la notte fosse svanito nel nulla, o tutto frutto dell'immaginazione...

Tutto questo il terrestre non lo sopportava!

Una mattina decise di parlargli, e di chiarire quella situazione fatta di continui cambi d'umore, da parte di lei che lo stava facendo letteralmente impazzire.

Decise di affrontare l'argomento con calma anche perché, se lui avesse provato in maniera invasiva, a capire quello che stava succedendo a C18, probabilmente si sarebbe beccato uno sguardo gelido, o qualche parola non propriamente carina.

In poco tempo mise in atto il suo piano...

Preparò la colazione che piaceva alla cyborg con tutto l'amore possibile. E quando si accorse della presenza di lei alle sue spalle, per poco non rovesciò tutto il contenuto rischiando di combinare un disastro.

C18 da qualche tempo aveva preso l'abitudine di girare nuda per casa appena sveglia. Fortunatamente che  in quel periodo Muten passasse molto del suo tempo, da Chichi o da Bulma, altrimenti gli sarebbe venuto un'infarto!

In casa erano da soli...

L'androide si avvicinò al terrestre e gli diede un bacio sulla bocca, per poi dirgli dolcemente.

<<  Ehi  >>

<<  B-b-buon giorno a te C18!  >>

Era inutile...

Ogni cazzo di volta che il terrestre si trovava di fronte quel corpo privo di imperfezioni, davanti agli occhi, come madre natura l'aveva creato, non riusciva a contenere l'imbarazzo.

Diventava sempre rosso, cosa che divertiva l'androide. Sembrava che C18 lo facesse apposta!

Ma quella mattina il terrestre voleva avere delle spiegazioni, però non ci sarebbe riuscito in quel modo. Prese da una sedia l'accappatoio che l'androide usava ogni volta che si faceva il bagno, e lo mise con fare premuroso sulle spalle di lei.

Incuriosita gli chiese.

<<  Perché me lo metti addosso?  Non ti piace quello che vedi?  >>

<<  No! Non è per questo...  >>

<<  E allora per cosa?  >>

<<  Perché ti dovrei parlare  >>

<<  E dove è il problema? Cosa cambia se sono nuda, o vestita?  >>

<<  C18 ti prego! Non rendermi le cose più difficili di quello che sono. Ti devo parlare di cose importanti, che ti costa indossarlo?  >>

L'androide sbuffò con irritazione, ma decise di accontentare il terrestre e indossò l'accappatoio.

<<  Fatto...allora di cosa mi vuoi parlare?  >>

<<  Di quello che ti sta succedendo  >>

<<  Che cosa intendi?  >>-chiese C18 facendo finta di niente, mentre invece avrebbe voluto urlare.

<<  Lo sai benissimo C18! Ti svegli in continuazione durante la notte. Ho capito che c'è qualcosa che non va! Sono basso ma non stupido. Ormai da quanto dura questa storia? 3, 4,5 Mesi?  >>

A quelle parole, la cyborg assunse un'aria contrariata.

<<  Non penso che ti riguardi. E poi non sono costretta a parlare. Chiaro il concetto?  >>

<<  Che cosa?  >>-chiese Crili scandalizzato-<<  Non mi riguarda? Come fai a dire questo! Io sono tuo e tu sei mia, lo ricordi giusto? Oppure erano solo cazzate?  Siamo una coppia C18!  Se non ci aiutiamo l'uno con l'altra nei momenti difficili, per quale motivo stiamo insieme allora? Io credo di sapere cosa ti sta succedendo. Però hai ragione, non sei costretta a parlare e tanto meno voglio costringerti io. Quindi che ne dici se facciamo un patto?  >>

C18 lo guardò molto intensamente. Non c'era astio nei suoi occhi, quindi decise di dare una possibilità al terrestre.

<<  Che genere di patto?  >>

<<  Ok allora...io ora ti faccio una domanda sui tuoi incubi. Se sbaglio al primo tentativo, giuro sulla mia vita che non ti farò mai più domande su questo argomento, e mi limiterò a starti vicino il meglio che posso.

Ma se invece ci azzecco, tu mi dirai cosa nello specifico ti turba durante la notte. Accetti tesoro?  >>

<<  Và bene...accetto  >>-rispose C18. Si era molto umanizzata ma quello che le stava succedendo come giustamente Crili aveva intuito, era qualcosa di personale. Era grata agli sforzi del suo uomo per renderla una donna felice, ma doveva capire lui cosa gli stava succedendo. Il suo orgoglio gli impediva di parlarne, a meno che il terrestre non avesse intuito il problema nello specifico.

Prima di fare la fatidica domanda il terrestre fissò dritto negli occhi la cyborg che lo guardava a sua volta. Era sicuro di quello che stava per chiedere. Prese un profondo respiro prima di parlare.

<<  I tuoi incubi riguardano Gelo giusto?  >>

La cyborg lo fissò per un'istante, prima di scoppiare in un pianto disperato.

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Subito il terrestre gli si mise vicino, per cercare di consolarla.

<<  Shh...va tutto bene C18, va tutto bene. Perdonami. Anche se ho scoperto il motivo...non ti voglio costringere a parlare di questa cosa se deve farti stare così  >>

<<  No invece! Non va bene niente!  >>-gli disse C18 che arrivati a quel punto voleva liberarsi di quel blocco sul petto che sentiva da troppo, troppo tempo. <<  Ti racconterò tutto, ma prima dimmi una cosa  >>

Il terrestre prese un tovagliolo, e gli asciugò le lacrime con dolcezza.

<<  Cosa C18?  >>

<<  Come hai fatto a capirlo?  >>

Crili le sorrise.

<<  Perché penso di conoscerti ormai, e perché ti amo!  >>

Per tutta risposta la cyborg lo baciò sulla bocca, mettendoci in quel bacio, tutta la sofferenza che stava subendo da diversi mesi. Quando si staccò da Crili, il suo volto esprimeva felicità.

<<  Ti va ancora di ascoltare quello che sogno?  >>

<<  Come puoi dubitarne amore mio? Sfogati, e vedrai che dopo ti sentirai meglio  >>-Crili la fece sedere accanto a lui. L'amava e avrebbe fatto di tutto pur di starle accanto e di proteggerla.

La cyborg gli sorrise e iniziò a parlare.

<<  Come hai detto tu...è da circa 5 mesi che ho questi problemi.

Sogno di quel bastardo che mi trapana le orecchie per infilarmi questi maledetti orecchini. Ricordo molto bene il dolore che ho provato. Quel mostro prima di iniziare,  per evitare che mi con-torcessi  durante il processo mi diede qualcosa in endovena, che mi immobilizzava, ma che tuttavia non aveva nessun effetto narcotico.

E' come se ti devono amputare una gamba, ma non ti danno niente per sopportare il dolore.

Non potevo urlare...

Non potevo muovermi...

Ero costretta all'immobilità...

E lui sai cosa faceva? Rideva mentre mi torturava,dicendo che dovevo essergli riconoscente, in quanto mi stava trasformando in una macchina di morte praticamente perfetta!  >>

Crili sapeva che quel momento era importante per aiutare C-18 a sfogarsi e il silenzio era  necessario. Tuttavia non riuscì a impedire di stringere con forza il pugno fino a farsi penetrare le unghie nei palmi delle mani, tanta era la furia che stava accumulando. C18 si accorse di questo, ma fece finta di niente nonostante il gesto l'avesse in qualche modo gratificata. Sapere di essere così importante  per qualcuno era una bella sensazione. Prese un bel respiro e continuo il suo racconto.

<<  E poi sogno di quando lui mi faceva dei test con la scossa elettrica, oppure di quella volta in cui  con un bisturi mi ha aperto il torace, per inserire il generatore di energia illimitata. E infine sogno di quando lui mi disse che essendo una sua proprietà, non avevo diritto ad un nome umano!

Quello  stronzo!

Me lo ha cancellato dalla memoria, e non sai cosa darei per sapere quale fosse il mio vero nome, e quello di mio fratello.

I nomi che ci diedero i nostri genitori in origine, perché anche se quel bastardo  ha cancellato il mio passato, di quando ero ancora un umana, so dentro di me che due genitori io e mio fratello ce li abbiamo avuti.

Il fatto però è strano, cioè è come se fosse tornato in vita. Non è che io abbia mai dimenticato quello che mi ha fatto. Anche prima di conoscerti ci pensavo durante il giorno, ma la cosa finiva lì. Ora invece non passa una notte, senza che io faccia questi incubi, che poi se andiamo a vedere non sono incubi per definizione, perché io tutte quelle cose le ho subite veramente  >>

Il terrestre dopo aver ascoltato tutte le atrocità, che la sua amata era stata costretta a subire, fu invaso dalla rabbia. Ne avevano già discusso in passato, ma sapere nel dettaglio ciò che C18 aveva dovuto subire, lo rendeva furibondo. Senza rendersene conto cominciò a stringere i denti, tanto che essi cominciarono a scricchiolare. Poi  disse rivolto al nulla.

<<  LURIDO BASTARDO! SE C'E' UN ESSERE UMANO, CHE UCCIDEREI VOLENTIERI E SENZA RIMORSO E' LUI! CHE POSSA MARCIRE NEL PIÙ' PROFONDO DEGLI INFERI!  >>

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La cyborg non si aspettava una reazione diversa, ma fu lo stesso piacevolmente sorpresa. Lui la amava, e lei...amava lui. Quando però percepì che l'aura del terrestre stava aumentando per via della rabbia, decise di calmarlo.

<<  Ehi adesso calmati Crili. Oppure devo pensare che mi vuoi rubare la scena? Dovrei essere io a provare tanta rabbia  >>

Le parole di lei furono come acqua benedetta per il terrestre che riuscì a calmarsi.

<<  Ti chiedo scusa C18. E' solo che...se penso a lui che ti fa quelle...cose, mi sento morire!  >>

Dopo quelle parole nella stanza cadde un profondo silenzio, interrotto solo dal rumore delle onde che si infrangevano sulla sabbia di fuori.

Poi il terrestre si ricordò di una cosa che aveva scoperto molto tempo prima, e chiese all'androide.

<<  C18 perdonami ma come ti stavo dicendo prima, ero sopraffatto dalla rabbia e solo adesso mi sono soffermato su una cosa che hai detto  >>

La cyborg lo guardò incuriosita.

<<  Di che stai parlando?  >>

<<  Prima tu hai detto di non conoscere il tuo nome...ecco in verità forse te lo posso dire io  >>

C18 ora lo guardava con stupore negli occhi.

https://quellocheneimanganoncivienedetto.files.wordpress.com/2018/02/sksksdldld.png?w=448

<<  Tu...tu Cosa? Come fai a conoscere il mio vero nome?  >>

<<  Aspetta C18, non ti arrabbiare! E comunque non è una certezza, e se non te l'ho detto prima, era perché credevo di riaprirti vecchie ferite, ma visto che per te è importante, se vuoi ti racconto come credo, bada bene di aver scoperto il tuo nome, e anche quello di tuo fratello  >>

La cyborg era tutta orecchie, e senza rendersene conto strinse la mano del terrestre con violenza.

<<  Ti prego Crili dimmelo!  >>

<<  Certo. Ma prima ti dispiacerebbe allentare la morsa...sai credo di avere qualche osso della mano fuori posto  >>

Subito C18 allentò la presa.

<<  Ok. Ricordi quando tu e tuo fratello eravate crudeli?  >>

<<  Certo che me lo ricordo!  >>

<<  Ecco una volta, mentre tu e tuo fratello eravate impegnati a distruggere la città del Sud, io con l'aiuto di Bulma e di Gohan, mi sono intrufolato nel vostro laboratorio, o meglio il laboratorio del dottor Gelo. A quei tempi voi eravate dei nemici, e Bulma pensò che magari rovistando negli archivi di quel posto, avremmo trovato qualcosa, come magari gli schemi della vostra progettazione, in modo da poter creare un telecomando, che vi avrebbe potuto spegnere. Mi segui fin qui?  >>

L'androide fece un segno affermativo con la testa e gli disse.

<<  Vai avanti  >>

<<  Come ti dicevo, abbiamo rovistato dappertutto, fino a che qualcosa in effetti l'abbiamo trovata.

Ricordo di un foglio della grandezza di non so...un manifesto ecco. Su quel foglio c'era proprio ciò che cercavamo, e cioè i vostri schemi e quelli che credo siano i vostri nomi originali.  >>

<<  Prima che continui  >>-lo bloccò C18 per evitare di illudersi ancora <<  come fai ad avere la certezza che fossero proprio i nostri schemi?  >>

<<  Ora te lo dico. Sulla parte superiore del foglio c'era scritto.

Soggetto Numero 17

Classificato come C-17

Nome originale Lapis.

E poi sulla parte inferiore c'erano altri simboli che sono comunque riuscito a leggere ed erano questi.

Soggetto Numero 18

Classificato come C-18

Nome originale...Lazuli.

Magari mi sbaglio ma data la meticolosità, con cui quel pazzo eseguiva i suoi lavori...non credo ci siano dubbi.  >>

La cyborg lo fissava a bocca aperta, ma la consapevolezza di aver ritrovato il suo vero nome, e quello di suo fratello le dava una sensazione di grande gioia.

<<  Lazuli...io quindi...Mi chiamavo Lazuli!  >>

<<  Infatti! Ti chiedo ancora scusa se non te l'ho detto prima. Sei arrabbiata con me?  >>

<<  Come puoi pensare che io sia arrabbiata Crili? Tu mi hai svelato quale fosse il mio vero nome!  >>

Il terrestre finalmente poté tirare un sospiro di sollievo...

<<  Grazie C18! E comunque se può esserti utile, ho scoperto un'altra cosa  >>

<<  Che cosa Crili? Adesso magari mi dirai che conoscevi pure i nomi dei miei genitori?  >>

<<  Purtoppo no C18, ma di una cosa sono certo. Chiunque fossero stati, è chiaro che erano persone speciali!  >>

<<  Da cosa lo deduci?  >>

<<  Dal significato dei vostri nomi  >>

Adesso la cyborg era confusa.

<<  Crili per favore, parla la mia lingua e spiegati  >>

<<  Già hai ragione C18. Come dicevo il nome di tuo fratello da umano era Lapis, mentre il tuo era Lazuli. Se unisci questi due nomi viene fuori la parola, Lapislazzuli, che è il nome di una gemma mi sembra, e che è dello stesso colore dei vostri occhi  >>

C18 sorrise a Crili e assaporò quel nuovo nome sulle labbra.

In un'istante lo riconobbe come suo...

Ebbe la conferma, che per quanto si fosse sforzato il dottor Gelo, qualcosa dentro di umano in lei era rimasto,magari era un recesso della sua memoria prima della sua tramutazione in cyborg. Un recesso che per sua fortuna, non era stato toccato dagli artigli del suo carnefice.

Non avrebbe mai ringraziato abbastanza il terrestre per quella rivelazione...ma forse un modo per...in un certo senso ricompensarlo credeva di averlo appena trovato. Voleva dimostrargli quanto lo amava e desiderava allo stesso tempo. In un lampo si tolse l'accappatoio, rimanendo di nuovo nuda davanti al terrestre.

<<  C18? Cos...  >>

Ma la cyborg non lo fece finire di parlare, perchè di prepotenza lo baciò.

E pian piano che il bacio aumentava di passione, C18 privò anche il terrestre dei vestiti.

Rimasero nudi a baciarsi per un tempo che  parve infinito. Poi la cyborg si staccò da lui, e a velocità supersonica lo trasportò al piano di sopra, dove con poca grazia, lo gettò sul letto. Quando però i loro corpi stavano per unirsi, il terrestre la fermò.

<<  C18...Perché lo stai facendo?  >>

<<  Perché ti voglio! E anche perché voglio ringraziarti...a modo mio  >>

<<  No...aspetta C18 quello che ti ho detto,non l'ho fatto perché avevo un secondo fine...ma perché  ho capito che sapere il tuo nome per te, era una cosa importante! Questo lo devi tenere a mente  >>

<<  Lo so perfettamente Crili. Anzi lo immaginavo già prima che tu me lo dicesti.  Tu non fai mai qualcosa per qualcosa. Lo fai perché lo vuoi fare. Ecco perché ti amo e ti voglio!  >>

Quando l'amplesso finì il terrestre era letteralmente esausto ma completamente appagato. Anche la cyborg aveva un leggero fiatone. Si guardarono negli occhi, e in quel momento capirono entrambi che niente, e nessuno avrebbe mai potuto separarli. Crili prese ad accarezzare le guance lievemente arrossate di lei.

<<  Ti amo C18!  >>

<<  No!  >>

<<  Cosa?  >>-disse allarmato il terrestre-<<  Non posso dire che ti amo C18?  >>

<<  Non hai capito Crili. Stai sbagliando una cosa fondamentale!  >>

<<  Perdonami C18, ma non capisco!  >>

<<  Il ti amo va bene...ma stai sbagliando il mio nome  >>

Il terrestre si diede mentalmente dello stupido. Poi sorrise per quella cosa all'apparenza stupida ma che in realtà per C18 valeva più di tutto l'oro del mondo.

<<  Hai ragione, perdonami. Ti Amo Lazuli!  >>

<<  Anche io Crili, non sai quanto!  >>

https://quellocheneimanganoncivienedetto.files.wordpress.com/2018/02/linea-anteprima.jpg?w=492 

Note dell'autore:Ed eccoci qui con il 14° capitolo. Mi sono voluto concentrare sul vero nome di C18. Ad essere sinceri il nome Lazuli per lei e Lapis per C17 esistono veramente come nomi che avevano entrambi prima di essere catturati e poi trasformati in cyborg/androide o come vogliate chiamarli. Sintetizzando Lapis era il nome umano di C17 e Lazuli quello di C18. In fine spero che il capitolo vi sia piaciuto e spero che commentiate/recensite in tanti! Alla prossima!

 

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Capitolo 15
*** CAPITOLO 15 PERICOLI IN VISTA E RIVELAZIONI ***


PERICOLI IN VISTA E RIVELAZIONI

PERICOLI  IN VISTA E RIVELAZIONI

Linea Note dell'autore

 

Crili si svegliò di soprassalto.
Provava una sensazione strana...

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Non avrebbe saputo dargli un nome, ma era qualcosa di inquietante come se stesse per succedere qualcosa di brutto.

Si voltò verso l'androide che appena svegliata lo guardava incuriosita.

<<  Che suuccede Crili? Ti vedo agitato, un brutto sogno?  >>

<<  Scusa se ti ho svegliato, ma-ma ho la sensazione netta che stia per succedere qualcosa di brutto  >>

Ora l'androide era sveglissima.

<<  Cosa vuoi dire?  E' comparso qualche nuovo nemico? Eppure io non sento nessuna aura!  >>

<<  E' proprio questo il punto!  Non si tratta di aura...ma è solo una sensazione.  Non capisco!  >>

Detto questo il terrestre scese e risalì le scale con il cordless in mano.

<<  Adesso chiamo Gohan, e vediamo se sono solo io oppure se la sente anche lui. Lo metto in viva voce  >>

La cyborg si sedette vicino al terrestre, che intanto stava componendo il numero di casa di Gohan.

Quando si attivò la linea non passò neanche il tempo di due squilli.

<<  Crili! La senti anche tu?  >>

L'androide aveva la bocca spalancata, e un certo timore prese possesso di lei.

<<  Si Gohan la sento anche io, è per questo che ti ho chiamato.  >>

<<  Cosa dobbiamo fare Crili?  >>

<<  Direi di andare al Palazzo del Supremo, magari lui ci saprà dare qualche delucidazione. Per te va bene?  >>

<<  Certo.  Ci vediamo lì, il tempo di vestirmi.  >>

<<  Ok a dopo!  >>

Il terrestre chiuse la chiamata, e si rivolse verso la cyborg.

<<  Ti va di fare una capatina dal Supremo Lazuli?  >>

<<  Io ancora non capisco, ma certo che vengo e poi vederti in questo stato mi mette ansia.  >>

In poco meno di mezz'ora, Crili e C18 arrivarono a palazzo. Furono sorpresi di trovare lì, anche tutti gli altri e le facce che avevano, non lasciavano intendere nulla di buono.

<<  Allora?  >>-disse Crili rivolto a tutti i presenti.<<  Che cavolo succede?  >>

Il Supremo che era di spalle in quel momento, si voltò verso tutti. Nel frattempo era arrivato anche Gohan.

<<  Ragazzi ho da darvi una brutta notizia. Gli altri già lo sanno, ma volevo aspettare che arrivaste anche voi tre  >>

Il cuore di Crili cominciò a martellare.

<<  La prego Supremo! Ci dica cosa è successo!  >>

<<  Ecco...Il Dottor Gelo è vivo...  >>

Al solo sentir nominare il nome del suo carnefice, C18 provò una rabbia immensa.

Senza titolo-1

Sulla sua fronte si potevano notare benissimo venette pulsanti e una collera a stento trattenuta.

Come era possibile che quel bastardo fosse ancora vivo?-si chiese

Eppure ricordava bene il momento in cui era morto, ucciso da suo fratello che gli aveva sfondato le costole e perforato i polmoni.

Era morto!

Doveva essere morto!

Aveva chiaramente visto la luce della vita lasciare i suoi occhi...

Ma stando a quanto diceva il Dio verde non era così...

Una mano aveva stretto la sua in quel momento, ed era quella di Crili. Si fissarono a lungo negli occhi senza dire nulla, ma alla fine C18 si sentì meglio. La collera non era andata via del tutto certo, ma la presenza di Crili riusciva a frenare tutti i suoi più bassi istinti. Sarebbe rimasta in silenzio ad ascoltare, anche perché voleva capire come era possibile che quel mostro fosse ancora vivo.

<<  Mi scusi Supremo, ma Gelo è morto. E' stato ucciso da C17!  >>

Il Supremo strinse con forza il suo bastone nodoso, che indicava l'autorità.

<<  Lo so benissimo Gohan,ma il fatto è un'altro. Ricordi...quando abbiamo evocato Shenron?  >>

<<  Certo  >>

<<  Bene, ricorderai senz'altro i desideri che abbiamo espresso giusto?  >>

<<  Sì Supremo me li ricordo, ma ancora non riesco a capire che nesso ci sia tra la vita di quel folle, e i desideri che abbiamo espresso  >>

<<  Purtroppo temo che se Gelo è tornato in vita la colpa è solo mia!  >>

<<  Che intende dire Supremo? Come può essere colpa sua?  >>-chiese Crili sempre più confuso da tutta quella assurda storia.

<<  Noi  >>-riprese a parlare il vecchio guardiano della terra-<<  abbiamo chiesto di far tornare in vita tutte le persone uccise da C-17 e C18, e Gelo ecco...era uno scienziato folle ma pur sempre un'essere umano, perciò con quel desiderio è tornato in vita...anche lui!

Io stesso me ne resi conto quel giorno, ma non volevo che vi preoccupaste, così decisi di aspettare un giorno, e andare a finire il lavoro io stesso. E ad essere sinceri non credevo che in 24 ore quel folle potesse fare qualcosa.

Poi accadde qualcosa di strano...

Quando decisi di eliminarlo, non avvertii più la sua aura.

All'inizio me ne rallegrai, pensando che forse era morto di vecchiaia dato che al momento della sua resurrezione, era comunque un vecchio uomo.

Ammetto che è stato il mio più grande errore...

Per mesi ho riflettuto su ciò, fino a che ieri ho mandato Popo, a dare un'occhiata al laboratorio, per vedere quel che c'era da vedere.

A questo punto credo che spetta a lui raccontarvi i dettagli, di quello che ha visto con i suoi occhi.  >>

Popo si fece avanti e giunse subito al punto.

<<  Quando sono arrivato lì, mi sono subito reso conto che c'era qualcosa di strano.

Da quello che il Supremo mi aveva detto, il laboratorio doveva essere abbandonato...ma non era affatto così, perché appoggiando l'orecchio alla porta semichiusa ho sentito dei rumori.

Non ho percepito alcuna aura quindi ho varcato la soglia tentando di fare il meno rumore possibile.

Appena entrato dentro, qualcuno che non riuscivo a vedere bene a causa del buio, mi ha afferrato per la gola e mi ha scaraventato addosso ad un muro.

Quando ho recuperato i sensi, l'ho riconosciuto subito.

Era Gelo!

Ma la cosa più grave è che si è tramutato in un cyborg!

E questo spiega il fatto di come mai il Supremo dal giorno dopo della resurrezione, appunto di Gelo, non lo ha percepito più.

Il dottore se così si può chiamare mi ha detto che presto avrebbe finito quello che aveva iniziato, e cioè distruggere ciò che rimaneva della famiglia di Goku, e di rendere schiavi tutti gli esseri umani.

Inoltre mi ha detto che entro oggi, avrebbe ultimato il processo della creazione di un cyborg, completamente artificiale...noto come C 13.

Se sono ancora vivo...è perché ha voluto che vi dicessi queste cose, altrimenti dubito che sarei ancora qui. E' molto forte quel folle, visto che adesso è un cyborg. Qualunque cosa accada vi raccomando di fare molta attenzione. E' un'avversario davvero temibile  >>

La Cyborg era schiumante di rabbia...

Decise di andare al laboratorio immediatamente,  e distruggere per sempre quel folle con le sue stesse mani!

Non le importava che anche lui adesso era un cyborg!

Ne gli importava sapere come c'era riuscito!

Lo voleva morto punto e basta!

Stava per spiccare il volo, quando fu richiamata dal Supremo.

<<  C18! So benissimo cosa anima i tuoi pensieri, e li comprendo credimi! Ma non tutto è perduto. Dobbiamo escogitare un piano prima di poter passare all'azione! Perciò placa la tua ira, e ascoltami insieme agli altri, quello che ho da proporvi  >>

Crili la prese per mano e le disse.

<<  Lazuli, ti prego ascoltiamo ciò che il Supremo ha da dirci, e poi partiremo tutti insieme all'attacco. Te lo giuro sulla mia vita. Quel bastardo la pagherà cara per ciò che ha fatto. E poi...  >>-Crili le sussurrò nell'orecchio per non farsi sentire dagli altri.-<<  E' ovvio che sarebbe stato meglio se fosse rimasto morto, ma in un certo senso hai la possibilità di vendicarti personalmente no?  >>

C18 sorrise.

<<  E poi quella sadica sarei io?  >>

Yamcha che fino a quel momento era rimasto in silenzio, decise di dire la sua.

<<  Scusate ragazzi ma non posso fare a meno di sentirmi impreparato per questo scontro,ma sono pronto a qualunque cosa per difendere la terra. Quindi chi è con noi?  >>

<<  Io!  >>-esclamarono quasi all'unisono Tenshinan, Jiaozi, Crili, e Gohan.

Soddisfatto il Supremo espose il suo piano.

<<  Partiamo dal presupposto che questo nuovo Cyborg, questo C 13 sarà sicuramente molto più forte di C17 e C18, e lo stesso Gelo che ora è anche lui un Cyborg, non è da prendere alla leggera.

Quindi ecco il mio piano...

Arrivate li e li fate uscire entrambi allo scoperto.

Dopo di che, i più deboli fra di voi senza offesa si concentreranno sul dottore, mentre i più forti su C13.

Suggerisco inoltre  di portare molti fagioli Senzu, perché credetemi...se le battaglie che avete sostenuto fino ad ora vi saranno sembrate impossibili...beh questa sarà di un altro livello.

Quindi Yamcha, Tenshinan, Jiaozi,voi guiderete l'attacco contro Gelo. Piccolo, C17, C18, e Gohan, a voi C13...tutto chiaro?>>

Crili aveva la netta sensazione di essere stato tagliato fuori, e lo fece presente.

<<  Mi scusi Supremo, ma io allora cosa faccio? E non mi dica di starmene con le mani in mano, mentre vedo i miei migliori amici e la mia donna combattere senza poter fare nulla!  >>

Il Supremo prima di rispondere gli sorrise.

<<  E' questo il punto! Crili tu sei la chiave in questa impresa disperata  >>

Ora il terrestre era confuso. Che cavolo gli era preso al Supremo?

<<  Mi scusi Supremo ma le chiedo di spiegarsi meglio, perché io ancora non ho capito.  >>

<<  Sai ancora usare la Genki-dama?  >>-chiese l'anziano guardiano con un sorriso

<<  Certo. Me la insegnò Goku, o meglio lui si limitò a passarmi l'energia  quando si scontrò contro Vegeta. Poi ho visto di persona come si esegue quella tecnica su Namecc, contro Freezer. Però non...  >>-Crili si fermò per un momento.Credette di aver capito le intenzioni del Supremo, e le sue successive parole confermarono ciò

<<  Si Crili. Mentre gli altri saranno impegnati nello scontro, tu cerca di startene in disparte, e concentrati per recuperare tutta l'energia che puoi!E quando sarai pronto... >>

<<  Beccherò due piccioni con una fava se ho capito bene  >>

<<  Esatto Crili. Esatto!  >>-detto questo Il Supremo si rivolse all'androide.<<  Perdona l'urgenza delle mie parole cara C18, ma credi di poter mandare un messaggio telepatico a tuo fratello e spiegarli la situazione? Ci farebbe comodo anche il suo aiuto >>

<<  Niente di più facile  >>-rispose C18 sicura al millexmille della partecipazione di suo fratello in quello scontro.

Soddisfatto della risposta il Supremo si rivolse agli altri.

<<  Bene! E ora che abbiamo finito, ci sono domande?  >>

Gohan che fino a quel momento era rimasto in silenzio, decise di parlare.

<<  In verità io  >>

<<  Parla pure Gohan!  >>

<<  Dove è finito Vegeta? Ci farebbe comodo anche il suo aiuto!  >>

Fu Piccolo a rispondere.

<<  Tsk! Sono andato a parlarci...e la sua risposta è no, e dice che non gli interessa, Codardo!  >>

 

Nel frattempo alla Capsule Corporation

 

Bulma non sapeva davvero che pesci prendere.

Da quando Vegeta era stato sconfitto da C-17, al tempo in cui i due Cyborg erano ancora malvagi, il Sayan era cambiato.

Aveva sempre un'aria triste, che in quei mesi di pace dovuti all'intervento di Crili, erano aumentati fino all'inverosimile.

Però c'era stato anche un risvolto positivo, in tutto quel casino.

Bulma ricordava ancora la sua discussione, avuta proprio con il Sayan, quando si era ripreso dallo scontro con C17.

 

Flashback

Vegeta si era risvegliato di soprassalto nel letto che era solito usare, da che abitava da Bulma. Si guardò intorno e notò con sorpresa che Bulma gli era seduta accanto.

<<  Cosa ci fai qui?  >>

<<  Che intendi dire Vegeta?  >>

Un sorriso amaro comparve sulle labbra del Sayan.

<<  Per come ti ho trattata il minimo che tu potessi fare, era lasciarmi alle cure di qualcun'altro, e invece non l'hai fatto... Posso sapere perché?  >>

Bulma era arrossita subito...

Ma non voleva ferirsi di nuovo, perciò cercò di fare l'indifferente e la pragmatica.

<<  Sei proprio stupido scimmione! Sbaglio o abbiamo un figlio? Se non ti ho lasciato alle cure di qualcun'altro, è semplicemente perché sei il padre di nostro figlio, e per quanto detesti la cosa lui merita di avere una figura paterna al suo fianco.

Niente di più.

Di te non mi interessa nulla perciò tranquillizzati, non farò di nuovo lo stesso errore!  >>

Dette queste parole, la terrestre guardò dritto negli occhi il Sayan.

Fu sorpresa di trovarvi un'espressione di tristezza, e le parole seguenti la mandarono in tilt.

<<  Chiedo perdono  >>

Due parole...

Due semplici ma importantissime parole...

La terrestre non poteva crederci...

Come era possibile che lui, Vegeta, il Principe dei Sayan, lo spietato mercenario di Freezer...stesse chiedendo perdono a lei, una comune umana.

<<  Spiegati meglio  >>

<<  Ho detto che chiedo perdono, per tutto quello che ti ho fatto...

Per non  essermi comportato come avrei dovuto. E infine per come ti ho fatta soffrire!  >>

Bulma dopo quelle parole dovette sbattere più volte le palpebre, come per appurare che quello non fosse davvero un miracolo.

Ma la ferita ancora bruciava dentro di lei, perciò decise di non ascoltare il suo cuore, che invece le stava urlando, che forse questa volta era la verità.

<<  E tu credi davvero che io possa accettare quello che dici, senza avere dubbi?

Dovrai impegnarti di più caro il mio scimmione!

Non bastano poche parole, per sanare un male del genere...

Ma ti concedo una possibilità perciò se hai qualche cosa da aggiungere, sono tutta orecchie  >>

Prima di rispondere Vegeta tastò il proprio corpo per vedere come reagiva, e non si sorprese di trovarlo robusto come al solito.

Il merito andava in parte al Senzu, che gli aveva dato Gohan, e al fatto di essersi riposato a dovere.

Cominciò a parlare guardando il soffitto.

<<  Un tempo anche io avrei pensato che quello che sto per dirti, era da pazzi perché non è mai stato nella mia natura.

Poi mi sono chiesto come facesse Kakaroth, ad essere più forte di me...

All'inizio pensai che era  frutto dell'allenamento, ma in quel caso allora anche io avrei potuto trasformarmi! Voglio dire, ti ho quasi distrutto la casa a furia di allenarmi...mi segui fino a qui?  >>

Bulma fece un cenno affermativo, e il sayan riprese a parlare.

<<  Quando Kakaroth è morto, non ho provato rabbia per il fatto stesso, ma perché non accettavo che il fato, mi avesse negato la possibilità di allenarmi ancora ed ancora, fino a farmi misurare con lui ad armi pari, e stabilire chi dei due fosse il più forte.

Comunque sia l'idea di batterlo era da escludere, visto che se mai avessi raggiunto la sua forza, non mi ci sarei comunque potuto battere, perché era morto!

E allora ho pensato tra me e me. E se almeno tentassi di raggiungere la sua forma?

Non sarebbe servito a molto ma almeno poteva essere qualcosa!

Decisi di partire per lo spazio, se ricordi bene.

Trovai un pianeta con una gravità molto superiore a quella del mio pianeta natale, il che, se non altro mi avrebbe reso più forte, e veloce.

Ma dentro di me, il tarlo di diventare anche io un Super Sayan era ormai una cosa essenziale.

Provai in tutti i modi.

Mi concentrai sulla rabbia causata dal ricordo del primo scontro, che ebbi con Kakaroth...

Fu tutto inutile.

Allora provai a pensare a tutto quello che avevo subito a causa di Freezer...

Ma neanche questo servì a molto...

Per giorni mi allenai su quel pianeta, ma lo scopo che volevo raggiungere, si allontanava sempre di più da me, finché ebbi una specie...di intuizione.

Kakaroth se si era trasformato era stato indubbiamente perché aveva provato rabbia...

Ma rabbia per cosa? E fu allora che capii dove stavo sbagliando. Kakaroth si era trasformato, perché Freezer aveva ucciso Crili, il suo migliore amico.

Era questa la chiave!

Per trasformarsi bisogna avere il cuore carico di rabbia, o comunque bisogna provare una forte emozione come  per la perdita di qualcuno, al quale si tiene.

Nella mia mente allora ho avuto una visione...

Una visione che ti ritraeva morta.

Ancora oggi non riesco a descriverti appieno quello che ho provato, ma l'idea che potevo perderti, ha fatto scattare in me la scintilla, e finalmente mi sono trasformato.

E quando sono tornato sulla terra, ho capito perché Kakaroth era più forte di me!

Lui combatteva per le persone che amava, era questo il segreto della sua forza!

Così ho pensato che se l'idea, di qualcuno che ti facesse del male, mi aveva dato la forza di trasformarmi, come sarebbe stato avere un figlio, e una donna, la mia donna al fianco per il resto della mia vita?  >>

Bulma aveva ascoltato tutto quel discorso in silenzio ma  con il cuore che stava per scoppiare ad ogni parola.

Vegeta l'amava!

Questo ormai era palese ma non ancora del tutto convinta pose una domanda al sayan.

<<  Vegeta io...non so cosa dire. Sappi però che il mio spirito ha atteso per anni che quelle parole uscissero dalla tua bocca.

E ne sono felice, perché non leggo menzogna nei tuoi occhi.

Ma ora ho una domanda da farti. Se come tu dici, il pensare di perdere qualcuno ti dà forza, perché non sei riuscito a battere i cyborg?

Non fraintendermi però!

Non ti sto chiedendo di andarli a combattere, anche perché non serve ora grazie a Crili.

Spero che mi risponderai sinceramente  >>

Per la prima volta un sorriso comparve sul volto del Sayan.

<<  Sei astuta Bulma. Molto più di quanto pensassi. Comunque ecco la risposta. Come ho già detto, il pensiero di perdere qualcuno a cui tieni ti dà forza, ma allo stesso tempo ti mette addosso una paura incredibile.

Si lo so che può sembrare strano, ma è così.

Due facce della stessa medaglia...

Se non sono riuscito a battere i Cyborg, era perché avevo paura...

Paura di morire e di non rivedere mai più il colore dei tuoi occhi...

L'odore della tua pelle...

Il suono della tua voce così cristallina! Considerami pure un codardo...ma è la verità  >>

 

Fine Flashback

 

Da quel momento in poi, Vegeta era diventato a tutti gli effetti il compagno di Bulma. Il suo cambiamento era stato radicale, e di questo la scienziata ne era felicissima.

Ogni volta che facevano l'amore il Sayan le regalava un piacere immenso, che non avrebbe mai potuto paragonare a quello che un tempo, le dava Yamcha il suo ex ragazzo.

Vegeta la seguiva dappertutto e l'aiutava perfino nella crescita del loro bambino.

Era stato tutto perfetto...

Fino a quella mattina.

Piccolo se ne era andato via furibondo, chiamandolo addirittura codardo.

Bulma che era accorsa alla fine della discussione, osservava il Sayan seduto a meditare su una sedia.

Un tempo chiunque lo avesse chiamato codardo, sarebbe morto in men che non si dica. Mentre ora Vegeta non aveva reagito, e Bulma non sapeva veramente che pesci prendere, ma siccome era arrivata all'ultimo momento, voleva avere delle spiegazioni su quello che era successo. Si avvicinò e si mise a cavalcioni sulle gambe del sayan.

Lui le sorrise...ma era un sorriso tirato.

<<  Vegeta cosa succede? Perché prima stavi litigando con Piccolo?  >>

<<  Pare che Gelo sia tornato in vita, si è tramutato anche lui in un cyborg, e ne ha creato un'altro che a dire di Piccolo, è ancora più forte di C17 e C18!  >>

Bulma si alzò di scatto.

<<  E allora cosa intendi fare Vegeta? Vuoi rimanere qui con le mani in mano? Perché non sei andato a combattere?  >>

<<  Te l'ho già detto! E per me è stato già umiliante dirlo una volta!  >>

Bulma sapeva benissimo a cosa lui si riferisse ma fece la finta tonta.

<<  Che cosa di preciso mi hai detto?  >>

Vegeta la guardò come se fosse impazzita, e si alzò dalla sedia, facendola cadere di lato.

<<  Bulma...se questo è uno scherzo non è divertente!  >>

<<  Ma io non sto scherzando, davvero. Che cosa mi hai detto? Voglio la verità!  >>

<<  NO! ADESSO BASTA BULMA! MI STAI FACENDO ARRABBIARE!  >>

Il sayan stava per tornarsene in camera. Aveva la netta sensazione che Bulma, facesse finta di non capire.

<<  Dove stai andando Vegeta? Non abbiamo ancora finito!  >>

<<  Lasciami stare Bulma!  >>

<<  No che non ti lascio stare! E vuoi sapere perché? Perché il Vegeta che conoscevo un tempo, non si sarebbe mai tirato indietro davanti al suo nemico, per quanto forte potesse essere! Perciò dillo una buona volta. Di che cosa ti rode l'animo!  >>

<<  IO HO PAURA!

MI VOLEVI UMILIARE?

E VA' BENE HO UNA FOTTUTISSIMA PAURA!

IN PRINCIPIO NON ME NE FREGAVA UN CAZZO DEI MIEI AVVERSARI!

LI UCCIDEVO E BASTA PERCHÉ'  MI PIACEVA FARLO, E LO FACEVO SENZA PREOCCUPAZIONI!

MA ADESSO CI SEI TU.

E C'E' TRUNKS!

E IO NON VOGLIO...IO NON VOGLIO PERDERE TUTTO QUELLO CHE HO CONQUISTATO CON TANTA FATICA!

CHE CI PENSI IL PELATO, IN FONDO CE L'HA GIÀ' FATTA UNA VOLTA NO?  >>

Bulma non poteva credere a ciò che le sue orecchie avevano appena udito. Quello non poteva essere il Vegeta del quale si era innamorata! No assolutamente. Il suo Vegeta era un temerario, un po vanesio, ma di certo non era un codardo! Anche se la comparsa di questo nuovo nemico la spaventava da morire, doveva trovare le parole giuste magari dette in modo brusco, per far risvegliare lo spirito combattivo del compagno.

<<  MA COME PUOI PARLARE IN QUESTO MODO? HAI PAURA DI PERDERCI? E ALLORA SAPPILO CHE ANCHE SE NON INTERVERRAI IL RISCHIO CI SARA' COMUNQUE, E ALLA FINE SAI COSA TI ACCADRÀ'? TI RITROVERAI SOLO! SOLO E ABBANDONATO.E CON IL SENSO DI COLPA PER NON AVER NEMMENO PROVATO A DIFENDERCI!  >>

Vegeta era stato letteralmente spiazzato...

Non si aspettava così tanta foga ma il pensiero che una donna come Bulma gli tenesse testa, non gli dava fastidio.

Rifletté molto su quelle parole...e nel suo profondo ammise con se stesso, che quella donna, quella fantastica donna aveva ragione.

Fu con un sorriso e con un tono dolce che gli rivolse di nuovo la parola.

<<  Bulma...da dove hai tirato fuori tutta quella grinta?  >>

La terrestre gli sorrise di rimando.

<<  Sai vivo con un Sayan, e anche il mio migliore amico era un Sayan, proprio come te!  Non pretendo di fare la sapientona, ma voglio dirti una cosa molto importante  >>

<<  Che cosa?  >>

<<  Che tu sbagli a definirti il principe dei Sayan!  >>

Ora Vegeta era confuso.

<<  Ma di che diavolo parli Bulma? Certo che sono il principe dei Sayan!  >>

<<  Eh no caro, è qui che ti sbagli. Tu non sei il principe, ma Il Re Dei Sayan!

Il Re!

Forse non ci hai fatto caso nel corso degli anni, perché il definirti principe era diventata per te, come un'abitudine.

Ma se andiamo ad analizzare la situazione, dalla morte di tuo padre per mano di Freezer, il titolo di Re dei Sayan ti spetta di diritto!

Ed è anche per questo motivo che ti sto spronando a combattere.

Penso di conoscere i Sayan, meglio di chiunque altro. Nelle vostre vene scorre il sangue della battaglia, perché siete dei guerrieri nati per la lotta, e questa cosa non è che si può accendere o spegnere come fosse un'interruttore.

Cosa credi?

Che non preferirei averti qui, al sicuro accanto a me?

Certo che lo vorrei!

Ma qui stiamo parlando di dovere.

Se non vuoi combattere per i miei amici, questo lo posso capire...

Se non vuoi farlo per gli esseri umani...

Capisco anche questo.

Ma almeno lo devi fare per il tuo suddito!  >>

Vegeta ora aveva la bocca spalancata dallo stupore.

Bulma aveva di nuovo ragione!

In effetti poteva definirsi Principe dei Sayan quando aveva ancora un padre...ma ora.

Quella nuova sensazione gli fece scorrere dentro di sé, una scarica di adrenalina che non sentiva da tempo!

Lui era per diritto di nascita il Re dei Sayan, e come le aveva fatto notare Bulma, un vero Re non abbandona i suoi sudditi!

Vegeta la bacio con passione per interminabili minuti.

<<  Perdonami Bulma. Hai ragione. Io sono...IO SONO IL RE DEI SAYAN! E non lascerò che un'inutile pezzo di ferraglia metta in pericolo la vita dell'ultimo suddito che mi è rimasto e la tua!  >>

Bulma gli sorrise felice.

<<  Ecco il Vegeta che conoscevo!Ma prima che tu vada via, posso farti una domanda?  >>

<<  Dimmi  >>

<< Ti prego Vegeta.Quando avrete sconfitto questi bastardi, voglio che tu faccia una cosa >>

<< Cosa? >>

<< Ritorna da me! Abbiamo una vita insieme da passare e godere l'una dell'altro. Ti amo Vegeta! Fai attenzione però >>

Senza preavviso lui la baciò di nuovo.

<< Te lo prometto amore mio! Tornerò da te! >>

Bulma decise di allentare un po la tensione.

<< E come faccio a sapere che manterrai la tua promessa? >>

<< Perché i Sayan non mentono mai! >>

Detto questo Vegeta uscì dalla Capsule e  spiccò il volo, trasformandosi in Super Sayan diretto  verso quella che sarebbe stata sicuramente la più pericolosa delle battaglie che avesse mai affrontato in vita sua.

Ma era il Re dei Sayan e ne era sicuro...

Stavolta nessuno lo avrebbe fermato!

Senza titolo-3

 

 

Linea Anteprima

 

NOTA DELL'AUTORE:  In questo capitolo ho deciso di mettere un po di pepe. In fondo era stato tutto troppo tranquillo no? E poi ho voluto soffermarmi sui pensieri di Vegeta, e spero vivamente di non aver fatto un casino! Comunque la mia speranza è che il capitolo vi sia piaciuto! E spero che continuerete a seguire la mai storia, magari lasciando un commento/recensione se vorrete.

Ciao a tuttiiiiiiii e spero alla prossima con il capitolo 16

 

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Capitolo 16
*** CAPITOLO 16 SI COMINCIA! ***


SI COMINCIA!
SI COMINCIA!

https://quellocheneimanganoncivienedetto.files.wordpress.com/2018/02/linea-note-dellautore.jpg?w=519

<< Allora ragazzi? Siete pronti? >>-disse il Supremo, rivolto a tutti.

Inutile dire che a palazzo l'aria era pesante...

Tutti avevano paura...

Il Piano del Supremo a conti fatti sembrava fattibile...

Ma quando mai le cose erano andate per il verso giusto nella vita di tutti i guerrieri di fronte ad un nemico da affrontare?

C'era sempre stato  qualcosa che alla fine stravolgeva il piano originale, e Crili sperò con tutto il cuore che almeno questa volta, sarebbe filato tutto liscio...

<< Hai paura? >>-C18 si era avvicinata, e gli aveva messo una mano sulla spalla.

<< Lazuli...mi chiedi se ho paura?

Certo! Me la sto facendo praticamente addosso!

Però...come si dice o la va o la spacca e poi...non mi sono mai tirato indietro.Tu invece? Non sei costretta a venire. A questo C13  possono pensarci anche Piccolo, e Gohan >>

<< Non ricordi più la promessa che ci siamo fatti? Io sono tua, e tu sei mio! Perciò verrò chiaro? >>

Il terrestre per un'attimo dimenticò il pericolo verso cui tutti si sarebbero presto scontrati e la sua mente...fece un balzo indietro nel tempo, nello specifico fino a qualche giorno prima.

Tutto era tranquillo, e spensierato dannazione!-disse dentro la sua mente.

Possibile che su questo pianeta non c'è mai uno, dico un solo momento di pace?

Che cavolo abbiamo fatto di male?

Ma il corso dei suoi pensieri fu interrotto dalla voce di Gohan.

<< Scusa C18 ehm...ma tuo fratello viene ad aiutarci oppure no? >>

<< Certo che viene. Gli ho mandato un messaggio telepatico, e  ho spiegato tutto quanto. Anzi probabilmente si è già messo in viaggio, cosa che dovremmo fare anche noi >>

Il terrestre non poteva che ammirare la freddezza con la quale C18 stava affrontando la situazione. Presto avrebbe rivisto l'essere che gli aveva rovinato la vita, eppure lei non dava segni di paura...

Crili ne era sempre più convinto. Sotto la corazza di androide si nascondeva la personalità di una donna con una grandissima forza d'animo...

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<< Bene ragazzi! >>-esplose all'improvviso-<< Spacchiamo la faccia, a quel folle che si crede il padrone del mondo, ma che in realtà è solo un viscido bastardo e pezzo di m...-avete capito lo stesso no? >>

Un timido sorriso comparve sul volto di tutti, e quando Crili si librò nel cielo disse con una punta d'orgoglio rivolto ad i suoi amici.

<< Yamcha! Tenshinan! Jiaozi! Gohan! Mostriamo a quel mostro cosa sanno fare i combattenti della Scuola di Muten! Andiamo! >>

Detto questo i guerrieri si alzarono in volo, e dopo aver fatto un cenno del capo verso il Supremo, sparirono dal palazzo.  Popo si avvicinò al suo signore e chiese.

<< Ce la faranno signore? >>

<< Non lo sò Popo, ma di una cosa sono certo. >>

<< E quale sarebbe, se posso chiedere? >>

<< Che comunque vada questa battaglia...possiamo solo essere fieri di loro. Se solo...Goku fosse ancora vivo! >>

<< Lo so signore...lo so >>

<< A Proposito Popo, saresti così gentile da andare a prendere Chichi,Bulma,e  il Maesto Muten? Portali qui almeno saranno al sicuro nel caso qualcosa vada storto >>

<< Certo signore! >>

Popo si smaterializzò subito dopo davanti agli occhi del Supremo.

Il guardiano della terra si avvicinò al bordo dell'osservatorio. Strinse con maggiore forza il bastone nodoso tra le sue mani e disse.

<< Coraggio ragazzi! Contiamo su di voi! >>

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Poco dopo  i guerrieri erano arrivati al luogo da cui tutto era cominciato. Il Laboratorio del Dottor Gelo...

Come da previsione C17 si trovava già lì, e non appena vide la sorella, le andò incontro facendo finta di ignorare gli altri.

<< Ehilà sorellina! Come stai? >>

<< Piantala con queste stronzate C17! Abbiamo un bel problema da affrontare, perciò non perdiamoci in inutili sentimentalismi! >>

Nonostante il tono acido, C17 non se la prese a male.

Dopo quel piccolo intermezzo con sua sorella si mise a guardare uno ad uno coloro che un tempo erano stati suoi nemici giurati, compreso Crili con finta aria disinteressata incrociando le braccia...

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<< Allora ragazzi, non vi pare un po strano? Prima tentiamo di ucciderci l'un l'altro, e poi ci ritroviamo a collaborare! La vita è strana non è vero? >>

Nessuno rispose.

Gohan però dall'arrivo in quel posto aveva notato qualcosa di strano, che fece presente anche agli altri.

<< Ragazzi non notate qualcosa di...emh anomalo in questo posto? >>

<< Che intendi dire? >>-gli chiesero gli altri

<< Guardate la montagna e la grotta...

Se ci fate caso  pare che siano  avvolte da una specie di nebbia...

Per non parlare del silenzio...

Troppo pesante...

Sembra  che nessuno, animali compresi vi abbia mai messo piede da almeno mille anni. E' come se fosse abbandonato. Non vi nascondo che la cosa mi inquieta, perché nonostante di facciata sembra così silenzioso e privo di vita allo stesso tempo sento...che non lo è >>

Fu Piccolo a rispondere orgoglioso dell'intuizione di quello che da sempre considerava come il figlio che non avrebbe mai avuto.

<< E tale deve apparire. Non ci giurerei sopra, ma credo proprio che Gelo abbia usato una specie di camuffamento, per proteggere questa zona da occhi che non siano i suoi. Comunque ecco un modo per chiarirvi come stanno le cose >>

Detto questo il Namecciano formò nella sua mano una piccola sfera di energia, che poi fece partire in direzione della grotta.

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Ma quando il colpo arrivò a destinazione, si dissolse.

Crili era incredulo, come tutti gli altri del resto.

<< Vuoi dire che sono nascosti lì dentro, e sono protetti da una specie di...barriera? >>

<< Tsk! Non ve ne siete ancora resi conto? Siamo osservati!  Ma questa...è una cosa alla quale si può porre rimedio >>

Tenshinan non ci aveva capito letteralmente niente, e dalle facce di Yamcha e Jiaozi, pareva che fosse così anche per loro. Quindi per chiarire le idee, chiese direttamente a Piccolo.

<< Scusa sapientone ma per chi come noi non è esperto in materia, ci spiegheresti in maniera come dire....spicciola, che cosa intendi dire? >>

<< Che Gelo ha creato una sorta di barriera intradimensionale su questo posto. Da quella grotta nulla può entrare, e nulla può uscire...senza il suo permesso. Ma ha fatto male i suoi conti! >>

<< Che intendi? >>-gli chiese Gohan-<< Conosci un modo per far crollare questa barriera? >>

<< Si... >>-disse semplicemente.

<< E allora? La pianti di tenerci tutti sulle spine? >>-chiese Crili già al limite della sopportazione. D'accordo che Piccolo era ormai suo amico, ma quello era eccessivo!

Piccolo sorrise...

<< Basta urlare con tutta la propria forza e vedrete che la barriera si creperà. A quel punto i nostri nemici verranno fuori >>

Gohan però era ancora scettico.

<< Scusa Piccolo...non è per smontare la tua teoria ma...davvero pensi che basti un singolo urlo per abbattere la barriera? >>

Il Namecciano guardò quasi con sarcasmo il piccolo bambino.

<< E chi ha parlato di un singolo urlo? >>

A quel punto Crili ebbe un'intuizione.

<< Stai per caso dicendo...di urlare tutti insieme? >>

<< Esatto. Però non basta semplicemente urlare. Prima di farlo dobbiamo caricare al massimo le nostre aure, e poi lanciare l'urlo. E' tutto chiaro? Se avete da fare domande fatele ora >>

<< Solo una >>-disse C17.

<< Avanti allora >>

<< Come fai a sapere queste cose? >>

Piccolo lo squadrò come avrebbe fatto un maestro, che insegna al suo allievo una cosa ovvia.

<< Dimentichi una cosa fondamentale, su chi sia io. Sono la parte mancante del Supremo, che è la massima carica della terra. E' come se lui fosse una divinità, e grazie a questo si ha l'accesso a conoscenze che potreste definire magiche...ma che tuttavia non lo sono. In pratica ciò che conosce lui, lo conosco anche io...e certe conoscenze fanno comodo come in questa occasione. L'idea è stata sua infatti.

Ora...se abbiamo finito direi di cominciare ma per far si che funzioni, dobbiamo essere perfettamente sincronizzati.

Ascoltatemi attentamente!

Primo cominceremo a caricare la nostra aura

Secondo  il primo che raggiunge il suo picco, lo deve dire e mantenere la sua aura a quel livello.

Terzo,aspettare che anche tutti gli altri siano al massimo.

Quarto...lanciamo l'urlo.

Spero di essere stato abbastanza chiaro  altrimenti rischiamo solo di sprecare energie....Avete capito bene? >>

Non ci fu bisogno di altre spiegazioni...

Pochi minuti dopo Yamcha fu il primo a raggiungere il picco della sua aura.

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<< Piccolo! Io ci sono! >>

<< Bene! Adesso aspetta anche gli altri! >>

<< Eccomi! >>-disse Jiaozi, seguito poco dopo da Tenshinan-<< Ci sono anche io! >>

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<< Attenetevi al piano! >>disse loro Piccolo, che poi si rivolse ai due cyborg

<< Voi a che punto siete? >>

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<< Siamo già al massimo! >>-risposero entrambi non mostrando alcuna fatica.

Adesso era il turno di Gohan, e Crili.

Il Sayan si stava per trasformare, e Crili voleva usare il Kaio-Ken...

<< No! >>-disse loro Piccolo-<< Non serve >>

<< Che vuoi dire Piccolo? >>-chiesero i due.

<< Aumentate la vostra aura al massimo e basta,  senza potenziarvi! Rischiate solo di sprecare energie...Intesi? >>

I due annuirono e quando anche Piccolo raggiunse la sua massima potenza, si rivolse a tutti i presenti.

<< ADESSO! >>

 

Poco dopo la valle fu scossa da un'urlo disumano, che si sarebbe potuto sentire a miglia e miglia di distanza.

Come previsto da Piccolo la barriera iniziò a creparsi, quasi fosse fatta di cristallo. E come preannunciato dal Supremo ecco spuntare due figure davanti l'entrata del laboratorio...

Uno dei due a prima vista si poteva definire come un comune umano anziano, se non fosse stato che galleggiava nell'aria. Aveva un cilindro nero sul capo, come quelli che sono soliti usare i maghi di prestigio...

Ma su quello vi era il logo del Red Ribbon...

Per il  resto dell'abbigliamento portava una maglia arancione, e un gilè nero accompagnati da un pantalone stretto in vita da una banda rossa. Aveva una fluente chioma bianca, e due cespugliosi baffi del medesimo colore...

Crili e i suoi amici non lo avevano mai visto quando era umano, ma dall'espressione di puro odio dipinta sui volti di C17 e C18 capirono tutti all'istante...

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Quello era il Dottor Gelo...

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L'altro essere invece non l'aveva mai visto nessuno, compresi i due cyborg  17 e  18.

A Prima vista appariva come un'uomo alto e robusto...

Ma nessun'uomo aveva una capigliatura rossa a punta come la sua, e tanto meno il petto nudo di colore blu e bianco, e  occhi  come il lattice...

Quello doveva essere il famoso C-13...

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Così diversi e pure simili sotto certi punti di vista. Infatti avevano in comune un ghigno satanico sui loro volti.

I due si guardarono prima negli occhi, e poi il loro sguardo si posò, sui guerrieri che gli stavano di fronte.

Ma all'improvviso il vecchio focalizzò il suo sguardo, su C17 e C18. Li squadrò da capo a piedi e poi finalmente parlò.

<< Salve miei cari figli degeneri! Vi sono mancato per caso? Direi di sì visto che mi avete riportato in vita >>

C17 e C18 stavano per partire all'attacco fregandosene del piano iniziale, quando la voce del Dottor Gelo li bloccò.

<< Sapete siete stati una grande delusione per me.

Vi avevo dato tutto!

Vi avevo dato il potere!

La forza sovrumana!

La supervelocità...

E voi cosa ne avete fatto di questi doni?

Il mio è stato un grave errore lo ammetto, ma tutto sommato vi devo ringraziare, visto che sono ancora qui!

A Proposito ho qualcuno da presentarvi. Immagino già sappiate chi egli sia, ma ve lo dico lo stesso. Lui è la mia ultima creazione! C-13! >>-disse indicando il cyborg al suo fianco, poi aggiunse.

<< Vi assicuro che non farò mai più lo stesso errore, che ho fatto con voi due miserabili! Lui mi sarà per sempre fedele, e è un'onore per lui servire me! >>

A quelle parole Gohan non si trattenne, e con lo sguardo carico di rabbia disse rivolto a colui che aveva dedicato la sua intera esistenza con l'unico scopo di distruggere il suo amato padre.

<< Tu  parli di...ONORE? TU!? >>-urlò il sayan indicando il vecchio con un dito accusatore-<< SEI PRIVO DI OGNI ONORE!

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STRAPPI DEI POVERI BAMBINI DALLE BRACCIA DEI GENITORI PER FARNE DEGLI ESPERIMENTI!

GLI INFLIGGI TORTURE PER ANNI!

GLI NEGHI LA LIBERTÀ' CHE DOVREBBE ESSERE CONCESSA A CHIUNQUE!

E VIENI QUI A  PARLARE DI ONORE?

TU NON SAI NIENTE DELL'ONORE!

NON HAI FATTO ALTRO CHE PORTARE MORTE E DISTRUZIONE SULLA TERRA, E SULLA MIA FAMIGLIA!

MA LASCIA CHE TI DICA UNA COSA...

NON TI PERMETTERÒ' DI SCHIAVIZZARE IL MONDO!

DOVESSI DARE LA MIA VITA PER QUESTO! >>

C17 e C18 erano rimasti piacevolmente sorpresi, dalle parole del figlio di colui che un tempo avrebbero dovuto uccidere. Piccolo e Crili lo guardavano con orgoglio.

<< Oh! Ma guarda chi abbiamo qui! >>-disse il dottor Gelo, per nulla toccato dalle parole del sayan.

<< Son Gohan, figlio del ahimè defunto Son Goku. Sarà veramente un'onore per me ucciderti! Anche perchè come si dice...

Le colpe dei padri...ricadono sui figli! >>

Piccolo capì che era finito il tempo delle chiacchiere, e si rivolse verso i suoi amici con urgenza nella voce.

<< Yamcha,Jiaozi,Tenshinan. Ricordate il piano!

C17,C18, Gohan. Noi ci occupiamo di C13!

Crili? >>

Il terrestre capi al volo.Non rispose a voce ma con la testa fece un cenno a Piccolo.

Detto questo lo scontro cominciò...

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Nota dell'autore.  Innanzitutto chiedo scusa per questo enorme ritardo, ma sto avendo dei problemi con internet...uffa!  Comunque per quanto riguarda il capitolo, spero che vi sia piaciuto, e ringrazio ancora tutti coloro che mi seguono,passano solo a dare un'occhiata, e a chi è così buono da lasciare un commento/recensione!

P.S. C13 per chi come me è appassionato di Dragonball, sappiamo tutti che è un'androide creato dal dotto gelo con lo scopo di uccidere Goku, ma non è canonico, nel senso che appare nell'Oav: Dragon Ball Z: I tre Super Saiyan. Spero abbiate gradito la sua presenza in questa linea temporale come uno dei due antagonisti principali. Un saluto a tutti e alla prossima!

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Capitolo 17
*** CAPITOLO 17 LA CADUTA DELL'ANGELO ***


LA CADUTA DELL'ANGELO
LA CADUTA DELL'ANGELO

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Come suggerito da Piccolo, Crili si allontanò dai suoi amici.

Ma lo fece con cuore pesante...

Voleva  partecipare anche lui alla battaglia in un modo più attivo, ma i piani erano stati stabiliti.

Mentre volava via si guardò  intorno fino a che non vide una altura molto lontano dal luogo ove si sarebbe svolta la battaglia.

In questo modo, avrebbe potuto concentrarsi e liberare la mente.

Tese i palmi delle mani verso il cielo, e come aveva fatto un tempo Goku, recitò le parole di rito affinché la Genkidama, l'energia richiesta a tutti gli esseri viventi del pianeta cominciasse ad arrivare.

Nel frattempo Yamcha,Tenshinan,e Jiaozi, stavano dando il massimo contro Gelo. Ma tutti i loro attacchi venivano schivati sempre all'ultimo momento, e il dannato dottore si prendeva gioco di loro.

<< Siete proprio patetici! Non lo ricordate? Io conosco tutte le vostre tecniche, è solo una perdita di tempo la vostra! >>

<< Sta zitto! >>-gli rispose un Tenshinan furioso-<<  Dici di conoscere tutte le nostre tecniche allora...cosa ne dici se le usiamo tutte insieme? >>

Yamcha capì al volo il piano dell'amico, e si preparò a sferrare il suo attacco più potente, imitato da jiaozi.

Yamcha prese la mano sinistra e la strinse attorno al polso della mano destra, concentrandosi fino a  formare una enorme sfera di colore bianco, che cresceva in potenza ad ogni secondo.

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Sul dito di Jiaozi invece prese forma una sfera più piccola ma ugualmente potente che indirizzò contro il suo avversario.

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Invece Tenshinan aumentò la sua aura al massimo, e posizionò le mani davanti a se a forma di triangolo.

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Le aure dei tre guerrieri aumentarono in modo esponenziale, ma la cosa non spaventava affatto Gelo.

<< Che cosa credete di fare? Siete solo degli insetti, non meritate neanche di stare davanti al mio cospetto!  Ma sono curioso, per tanto vi lascerò fare >>

Ormai le vene di Yamcha si erano surriscaldate moltissimo, e capì che doveva lanciare l'attacco, altrimenti avrebbe rischiato un'implosione.

<< SUKIDAN! >>

La sfera di Yamcha prese la traiettoria di gelo, ma lui la schivò molto facilmente.

<< DODONPA! >>

Il raggio di jiaozi partì velocissimo anche esso in direzione di gelo, ma come l'attacco di Yamcha, sembrò fallire miseramente.

Gelo ora si trovava in aria sopra di loro, e li schernì.

<< E' tutto qui quello che sapete fare? Speravo in qualcosa di meglio, ma come si dice, il gioco è bello quando dura poco >>

Gelo  stava per  partire all'attacco, ma si sorprese quando vide  più in alto Tenshinan  che urlò con voce disumana.

<< SHIN KIKOHO! >>

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Il malefico dottore spalancò gli occhi.
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Un'enorme afflusso di energia colpì in pieno Gelo, e lo scaraventò verso il terreno, creando una voragine immensa.

Ma il colpo non era di tipo esplosivo, era un'attacco che richiedeva moltissima energia da parte di chi lo usava, e aveva come solo e unico scopo, quello di bloccare temporaneamente l'avversario.

Nonostante fosse più forte dei terrestri Gelo si accorse, di aver preso la situazione forse un po troppo alla leggera.

Il colpo di Tenshinan lo teneva bloccato a mezz'aria, e sul suo corpo sentiva la pressione di quell'attacco che ripetutamente lo immobilizzava.

Poi Gelo capì tutto...

Dalla sua destra stava arrivando il colpo di Yamcha, che con una serie di gesti delle mani, sembrava stesse pilotando la sfera stessa, mentre dalla sua  sinistra arrivava quello di Jiaozi.

Gelo era in trappola, ma aveva sempre un'asso nella manica.

Quando i due colpi entrarono in contatto, si venne a creare un'enorme esplosione che scosse tutta la zona.

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Anche se era molto lontano da loro, Crili percepì che in quell'attacco, i suoi amici ci avevano messo tutta la loro forza e ebbe paura perché se in qualche modo Gelo fosse sfuggito alla potenza di quel colpo, per i suoi amici non ci sarebbero state più speranze tranne i senzu che lui stesso gli aveva dato prima di partire dal palazzo del Supremo.

Spinto dall'urgenza il terrestre si  concentrò al massimo, e la sfera sopra di lui cominciò finalmente a ingrandirsi.

Ma ce ne sarebbe voluto ancora del tempo, per abbattere quei due mostri.

Nel frattempo la terra aveva smesso di tremare. I tre guerrieri erano letteralmente senza fiato, e speranzosi guardarono verso il punto in cui supponevano che il colpo avesse centrato Gelo.

Quando il fumo prodotto dall'esplosione si diradò videro le loro speranze crollare. Sarebbe stato troppo bello sconfiggere un così potente avversario al primo tentativo.

Gelo si trovava ancora nel punto in cui era stato colpito, ma sembrava che non avesse subito alcun danno.

Attorno a lui vi era una barriera di tipo protettivo. Quando la barriera scomparve fissò con scherno i tre guerrieri, ormai sull'orlo del collasso.

<< Ve lo concedo ragazzi! Mi avete colto di sosrpresa...Ma il gioco finisce qui! >>

Detto questo con una terribile combinazione di pugni e di calci spedì in pochissimo tempo i tre guerrieri al suolo.

Yamcha non riusciva a muovere un muscolo, Jiaozi era nelle stesse condizioni, e l'unico ancora in piedi era Tenshinan.

Gelo decise di  dargli il colpo di grazia, quando avvenne qualcosa per lui inaspettato...

Come per magia Yamcha e Jiaozi avevano ripreso le forze, insieme a Tenshinan.

Il dottore li guardò con astio, e gli chiese.

<< Luridi umani! Come diavolo avete fatto a riprendervi così in fretta? Cos'è un trucco? >>

Fu  Yamcha a rispondergli.

<< Dici di conoscerci così bene...Eppure ti sei dimenticato di questi? >>

Il terrestre aprì la mano e ne mostrò il contenuto a Gelo.

<< Sono Senzu questi. Devo dire che per uno che aveva calcolato tutto come te....bah deve essere abbastanza frustrante! >>

<< Questo non cambia assolutamente nulla, solo un lieve ritardo! >>

<< Bene allora! >>-Disse Tenshinan-<<  Secondo Round! >>

Nel frattempo Piccolo,Gohan,C17 e C18 si scagliarono a tutta potenza su C15. Ma il loro avversario era velocissimo, oltre che potente.

Schivava tutti i loro attacchi con estrema facilità...

In quattro non riuscivano a tenergli testa. Incassavano più colpi di quanti ne davano. C17 mirò al volto del suo nemico con tutta la sua forza, ma nel farlo si sbilanciò, e  fu colpito alla bocca dello stomaco con una potenza inaudita da C15, e crollò al suolo svenuto.

C18 resa cieca dalla furia si avventò su C15 usando tutte le tecniche a sua disposizione. Ma a poco a poco la sua energia, che teoricamente doveva essere infinita, stava andando a farsi benedire, e si ritrovò ad ansimare per la prima volta in vita sua.

Vedendola in quello stato Piccolo gli disse.

<< C18, per adesso riposati, ci pensiamo io e Gohan! >>

La cyborg fece un cenno d'assenso, e i due si lanciarono all'attacco.

Gohan  che si era trattenuto fino a quel momento, capì di dover dare il massimo, e si trasformò in Super Sayan.

Iniziò  con una sequenza di pugni e calci, che per il momento sembravano mettere leggermente in difficoltà l'androide dai capelli rossi.

Piccolo chiese telepaticamente a Gohan.

<< Per quanto puoi resistere Gohan? >>

<< Non lo so, quanto tempo ti occorre? >>

<< Tre minuti, ce la fai? >>

<< Penso di sì >>

<< Ok, quando te lo dico, allontanati! >>

<< Và bene Piccolo, ma fai in fretta! >>

Chiusa la comunicazione telepatica Piccolo atterrò vicino a C18, che stava accarezzando dolcemente il fratello.

Il Namecciano si concentrò per far affluire tutte le sue forze nelle punte delle dita.

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Quell'attacco era il suo asso nella manica. Ci volle qualche minuto per radunare l'energia necessaria, e quando raggiunse il suo apice avvertì telepaticamente Gohan.

<< VIA DA LI ORA! >>

Il sayan schivò un pugno, e sparì dalla vista dell'androide C15.

<< MAKANKOSAPPO! >>

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Un raggio di inaudita potenza partì dalle mani di Piccolo diretto proprio verso C15. Poco dopo ci fu un esplosione immensa che fece tremare violentemente la terra.

Piccolo non si illudeva di avercela fatta così facilmente, ma quando vide la nebbia diradarsi, rimase di stucco, perché davanti a se c'era il vuoto.

Gohan invece aveva capito cosa era successo realmente,  e tentò di avvertire il suo amico...

<< PICCOLO ALLE TUE SPALLE! >>

Troppo tardi...

Il Namecciano si girò appena in tempo per essere tramortito da un calcio allo stomaco, e cadde disteso al suolo.

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Gohan si avventò su C13. Lo colpì con tutte le sue forze, ma più il tempo passava, e più anche le forze di Gohan venivano meno.

C17 nel frattempo si riprese e insieme a sua sorella cercò di aiutare il giovane sayan. Ma neanche la forza combinata dei tre servì a molto.

C17 fu colpito alla mascella, e C18 al volto. Entrambi caddero al suolo,  ma stavolta non persero coscienza.

Ora restava solamente Gohan.

Caricò con tutta la sua forza un colpo a doppie mani, che però fu schivato con agilità da C13. Poco dopo l'androide dai capelli rossi afferrò il corpo del sayan.

Gohan ora si trovava in una morsa d'acciaio, e fu colpito senza pietà a testate dall'androide. La morsa in cui era stretto era tale da fargli perdere la forma del super sayan.

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Vedendo Gohan in difficoltà Yamcha,Tenshinan,e Jiaozi, tentarono di andare in suo aiuto, ma furono bloccati da Gelo,
che con pochi colpi li mandò a sbattere violentemente contro il terreno.

Gohan sentiva le sue ossa che si stavano frantumando...

Non aveva mai provato in vita sua un dolore così atroce, neanche contro Freezer...

Nessuno poteva aiutarlo...

Intanto l'androide stringeva sempre di più e Gohan capì che, forse era arrivata la fine. Con la mente quasi nell'oblio ripensò a sua madre, che in quel momento avrebbe tanto voluto abbracciare.

Calde lacrime cominciarono a sgorgare dal suo volto. Gelo che nel frattempo si era liberato dei terrestri, si avvicinò a C13.

<< Ottimo lavoro C13! Non c'è che dire.Ma adesso lascialo, voglio essere io a dargli il colpo di grazia >>

C13 non disse nulla e lasciò il corpo ormai inerme di Gohan, nelle mani del suo creatore. Gelo lo prese per il collo e con voce satanica gli disse.

<< Nonostante vi abbiamo sconfitti tutti quanti, devo ammettere che siete stati ossi duri! Lo sai Son Gohan? Per me questo è un momento di vera libidine.Vederti morire per mano mia è una cosa semplicemente fantastica.

E poi te l'ho già detto...

Le colpe dei padri...ricadono sui figli!

Hai qualcosa da dire, prima che ti mandi nello stesso posto dove si trova tuo padre?  Come è che si dice in questi casi?

Ah si!

Le tue ultime parole? >>

<< Vaffanculo...GELO! >>

Il  dottore tenne con una mano il collo di Gohan, e con l'altra formò una sfera di colore viola.

<< ADDIO SON GOHAN! >>

Crili non poteva aspettare oltre, la Genkidama ora aveva raggiunto proporzioni gigantesche, ma il terrestre sentiva dentro, che non sarebbe servito a nulla contro quelle due micidiali macchine.

Se l'avesse lanciata ora, i due probabilmente l'avrebbero schivata ma aveva fatto una promessa a Goku.

Non poteva aspettare...

Ne andava della salvezza del figlio del suo migliore amico...

Ne andava dell'amore per la donna che amava, e per tutti i suoi amici...

Stava per lanciare la sfera, quando all'improvviso avvertì un'aura potentissima avvicinarsi al luogo dello scontro.

C18 e C17 non riuscivano a muoversi.

Sapevano entrambi quello che stava per succedere.

Ma  poi avvenne l'impensabile.

Poco prima di scagliare il colpo di grazia, sia Gelo, sia C13 furono colpiti con una potenza inaudita, e scaraventati a chilometri di distanza.

Gohan si accorse che due forti braccia lo posavano delicatamente a terra. Per un'attimo gli parve che suo padre fosse tornato in vita. Ma era ancora troppo debole per percepire l'aura del suo salvatore.

Si ritrovò all'improvviso qualcosa di duro in bocca...

Conosceva quel sapore amaro!

Era un Senzu!

Lo masticò con gioia, e quando riaprì gli occhi si ritrovò davanti proprio l'ultima persona al mondo che poteva immaginarsi.

Vegeta era arrivato...

Gohan lo fissò attentamente.

<< Vegeta?Cosa...Cosa ci fai qui? >>

Il sayan più grande fissò i suoi occhi in quelli del ragazzino.

<< Ma tu guarda cosa mi tocca sentire! Mi chiedi cosa ci faccio qui? Hai almeno il vago ricordo di chi io sia ragazzino? >>

<< Certo che lo so! Tu sei Vegeta il Principe dei Sayan >>

<< Sbagliato ragazzino! >>

Gohan non ci capiva letteralmente più niente, pensò che Vegeta fosse impazzito. Dello stesso parere dovevano essere i due cyborg, perché lo guardavano anche loro straniti. C18 intervenne nel discorso.

<< Vegeta ma cosa ti prende? Per caso soffri di disturbi della personalità? Sei conosciuto da tutti come il principe dei sayan. Quindi che cavolo succede? Perché sei venuto qui? Non mi è mai sembrato che ti importasse qualcosa di nessuno, se non di te stesso! >>

Vegeta esplose tutto quello che il suo orgoglio gli aveva impedito di esternare fino a quel momento, ma doveva pur dare una spiegazione del motivo per il quale si era presentato a battaglia già iniziata.

<< Io sono cambiato...

Mio padre è morto tantissimo tempo fa, quindi è più logico chiamarmi Re dei Sayan! E il Re...non abbandona mai i suoi sudditi! >>

Mai  Gohan avrebbe pensato che Vegeta arrivasse a tanto. Esternare i sentimenti non era una cosa da lui. Dire che era esterrefatto, sarebbe stato riduttivo. Aveva sempre guardato Vegeta, con una specie di rispetto.

Certo all'inizio lo aveva odiato, per tutti i guai che aveva causato, sia a lui e sia a i suoi amici, ma adesso vedeva un'altro sguardo negli occhi del guerriero che aveva di fronte. Vegeta si avvicinò e con stupore di tutti, mise una mano sulla spalla del giovane Sayan.

<< Ascoltami Gohan...

Non ho mai potuto ringraziare tuo padre, per quello che ha fatto con Freezer. Ha mantenuto la promessa di vendicarmi, e di vendicare tutti i Sayan che erano morti a causa di quel bastardo.

Purtroppo lui non c'è più ma se fosse ancora in vita, potrei ringraziarlo come si deve e non me ne vergognerei affatto.  Grazie a Bulma, ho capito il motivo per il quale lui era più forte di me.

Combatteva è vero...

Ma nel suo intento c'era quello di salvare coloro che amava, ed era questo che gli dava tutta quella forza.

Io...sono stato cieco in tutti questi anni. Adesso ti devo chiedere un favore  >>

<< Vegeta io non so...Non so cosa dire... >>

<< Devi aiutarmi a battere quei due. Nonostante io sia diventato più forte, non credo che questo basterà.

Ora ci siamo solo noi!

Siamo gli ultimi due Sayan rimasti e quelli come noi...non fuggono davanti al nemico! Perciò adesso alzati, e combatti insieme a me! >>

Quelle parole dette con la massima sincerità, scossero interiormente Gohan.

Inoltre grazie al senzu datogli da Vegeta, si sentiva più forte di prima, merito dello Zenkai Power.

Si alzò, e guardò dritto negli occhi Vegeta.

<< Darò il massimo...Re Vegeta >>

<< Bene, anche perché credo che il pelato non ce la faccia più, a reggere tutta quell'energia. Perciò quando arrivano dobbiamo attaccarli con tutta la potenza!

Con tutta la forza che abbiamo!

Con tutto ciò che ci è concesso!

Hai capito Bene? >>

<< Sì! >>

Neanche dopo due minuti, Gelo e C13, apparvero davanti a loro.

<< Guarda guarda chi è venuto alla nostra piccola festa di benvenuto!  Mi fa piacere che ci sia anche tu caro Vegeta. Sai saresti potuto scappare ma se ci penso bene, è meglio così. Sarà una buona occasione per estirpare le ultime erbacce della stessa risma di Son Goku. Che poi non capisco cosa vi importa di questo pianeta. Non siete neanche dei veri terrestri! >>

<< Forse ti è sfuggito un piccolo particolare Dottore! >>-disse Vegeta con il suo solito tono altezzoso che lo contraddistingueva da tutti gli altri.

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<< E quale sarebbe? >>

Prima di rispondere Vegeta guardò in direzione di Gohan, e soddisfatto della determinazione che vide nei suoi occhi, disse semplicemente.

<< CHE TUTTI I TUOI DANNATI CALCOLI NON TI SERVIRANNO A NIENTE!

NON LO HAI ANCORA CAPITO?

I  SAYAN NON HANNO RIVALI! >>

Detto questo Vegeta si lanciò all'attacco, seguito a ruota da Gohan. C18 stava per andare in loro aiuto, quando fù fermata dalla mano del fratello.

<< Cosa fai fratello? Dobbiamo aiutarli! >>

<< No sorellina, e non lo dico perché sono un codardo, ma dobbiamo guardare la realtà dei fatti.

Siamo meno che inutili adesso! Ci conviene caricarci in spalla il namecciano e gli altri. Andiamo dal tuo compagno >>

C18 ammise con se stessa, che il fratello aveva ragione.

<< D'accordo.Io penso al Namecciano e tu prendi gli altri Ok? >>

<< Và bene >>

Nel frattempo  la Genkidama di Crili aveva raggiunto il massimo della grandezza.

Il terrestre  si era accorto dell'arrivo di Vegeta, ma non riusciva a capire quanto ancora ci sarebbe voluto per poter lanciare la sfera.

Fu sorpreso quando vide avvicinarsi i suoi amici, caricati a spalla da C17 e C18.

<< Ragazzi? Cosa succede?  Perché siete venuti qui? >>

<< Tranquillo pelato non sono morti, sono solo svenuti >>

<< Riesco a percepirlo. Comunque ascoltatemi, io non posso muovermi da questa posizione, ma ho i Senzu. Vi dispiacerebbe prenderli e darli a loro? >>

<< No! >>-Disse C17-<< Sono solo svenuti ed è meglio che rimangano così >>

<< Ma sei impazzito C17? E perché sarebbe meglio se rimangono in quello stato? >>

<< Perché se si riprendono, di sicuro vorranno andare ad aiutare Gohan e Vegeta >>

<< E allora? Dove sta il problema? >>-chiese C18 anche lei confusa dalle parole del fratello.

<< Il problema sta nel fatto che senza offesa sarebbe del tutto inutile, e poi perché ho capito una cosa >>

<< Cosa? >>-chiese Crili.

<< Che Vegeta ha un piano e se ci mettiamo di mezzo, rischiamo di mandare tutto a puttane! >>

Destro,sinistro,calcio colpi energetici. Le combinazioni dei due guerrieri sayan, ora stavano mettendo in parecchia difficoltà Gelo, e C13.

Ma Vegeta non era uno stupido o uno sprovveduto...

Sapeva che se avrebbero continuato così ancora a lungo, si sarebbero  ritrovati senza energie. Allora contattò telepaticamente Gohan.

<< Gohan, lo hai capito ormai giusto? >>

<< Sì...adesso li stiamo battendo ma se continuiamo così, non facciamo altro che sprecare energie! Cazzo! Cosa Facciamo? >>

<< Tabula rasa >>

<< Cosa? >>

<< Io ho trovato un nuovo colpo da utilizzare. Al tempo non lo usai contro C-17 e C18 perché è una mossa che necessita l'immobilità del nemico, e per lanciarlo dovrò spingermi oltre il limite. Il tuo colpo più potente è la Kamehameha giusto? >>

<< Sì! Ma cosa hai intenzione di fare? >>

<< Semplice. Aumentiamo al massimo la nostra potenza. Io mi concentro su C13, e tu su Gelo. Al momento giusto manda un messaggio a Crili e dovrebbe finire l'opera. Intesi? >>

<< Ok Vegeta ho capito >>

Finita la comunicazione telepatica, i due sayan si allontanarono dal combattimento.

Vegeta aumentò al massimo la sua potenza, e i suoi muscoli aumentarono a dismisura. Altrettanto fece Gohan.

Quando insieme raggiunsero il picco, lanciarono simultaneamente i loro attacchi.

<< FINAL  FLAAAAAAAAASH! >>-urlò Vegeta allargando le braccia per poi riunirle e far partire un'attacco potentissimo.

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<< KAMEHAMEHA! >>-si aggiunse Gohan dando tutto se stesso in quel colpo.
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Dalle mani dei due sayan, partirono due colpi dalla potenza devastante. Gelo cercò di arginare il colpo che gli stava causando più problemi di quanto avesse mai potuto immaginare, e C13 era nella stessa situazione.

I due Cyborg ora avevano le mani impegnate per contenere tutta quella inaspettata potenza, e Gohan capì che quello era il momento propizio. Senza perdere la concentrazione, mandò un messaggio telepatico a Crili.

<< ORA CRILI! LANCIALA ORA! >>

Il terrestre non se lo fece ripetere due volte, e con tutta la forza che gli rimaneva lanciò l'enorme sfera in direzione, di Gelo e C13.

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Quando i due sayan avvertirono il colpo arrivare si allontanarono, lasciando Gelo e C13 in balia di quella sfera che li colpì in pieno. Ma prima di morire, Gelo e C13 urlarono insieme.

<< CHE VOI SIATE MALEDETTI IN ETERNO! >>
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Un'esplosione gigantesca come la terra non aveva mai visto, scatenò un vero pandemonio.

Alberi furono sradicati dalle loro radici.

Un vulcano che si trovava nelle vicinanze cominciò a eruttare.

Poi quando la calma tornò, Gohan era al culmine della gioia. Stava per lanciare un grido di felicità...

Quando si accorse con orrore che Vegeta perdeva sangue dalla bocca...

Il  Re dei Sayan si schiantò al suolo perdendo la sua trasformazione...

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Nel frattempo Crili aveva dato i Senzu a tutti i suoi amici, che ora avevano ripreso conoscenza.

Ma quando il terrestre avvertì l'aura di Vegeta, farsi improvvisamente debole si diresse a tutta velocità seguito da tutti gli altri, verso la sua direzione.

Quando arrivò lo spettacolo che gli si parava davanti agli occhi era dei più tristi.

Gelo e C13 ormai erano distrutti...

Il pianeta era salvo, ma a che prezzo?

Vegeta stava agonizzando, e i Senzu erano finiti.

Si avvicinò seguito da C18 e dai suoi amici fino a formare un cerchio attorno ai due sayan.

Gohan stava piangendo in modo disperato.

 

<< NO NO NO NO! VEGETA TORNA IN TE! NON PUOI MORIRE! NON ADESSO! >>

Il Re dei Sayan, non faceva che sputare sangue.

Era consapevole che fosse giunta la sua ora...

Il colpo che aveva utilizzato, gli aveva tolto tutte le energie...

Ma prima di morire aveva delle cose importanti da dire a Gohan, quindi con le ultime forze rimaste cercò di parlare, intervallato da colpi di tosse, e sangue.

<< Gohan-a-ascoltami bene...è finita e questo tu lo sai...COFF!Ma prima...c'è una cosa che-che voglio chiederti...COFF! >>

Ormai non si contavano più le lacrime che scendevano copiose dal volto di Gohan. Persino Crili stava piangendo.

Piccolo,Yamcha,Jiaozi,Tenshinan, e i due cyborg, si limitavano a tenere lo sguardo basso.

<< Dimmi  Re Vegeta...Dimmi cosa vuoi che io faccia >>

<< Promettimi che ti prenderai  cura della mia famiglia...Fai in modo che mio figlio...COFF! COFF! Che mio figlio...si ricordi di chi ero io...ricordagli chi erano i Sayan!  COFF!  Ma soprattutto...di a B-bulma che l'ho amata tantissimo...e che l'amerò per sempre. L-lei non mi vedrà...ma io ci sarò lo stesso sempre al suo fianco.Gli avevo fatto una promessa...una promessa!  COFF! COFF!  Ahimè non potrò mantenerla... >>

<< NO VEGETA! TI PREGO NON MI LASCIARE! QUESTE COSE LE DIRAI TU STESSO A BULMA, E VEDRAI CRESCERE TUO FIGLIO!  LO HAI DETTO PRIMA NO?  NOI SAYAN NON ABBIAMO RIVALI!  SCONFIGGERAI ANCHE LA MORTE! >>

Quelle parole però sapevano di vuoto, e Gohan lo sapeva...

Prima di chiudere per sempre i suoi occhi Vegeta carezzò una guancia al piccolo sayan...

Un gesto che mai avrebbe fatto un tempo, ma che ora non gli sembrava così umiliante.

<< La morte non fa sconti a nessuno...

Spero che re Yammer abbia pietà di un'essere come me...

E che mi conceda la possibilità di  fare compagnia a tuo padre...

E semmai  lo vedrò gli dirò che ha un figlio del quale essere fiero!

Ora sei-sei tu il Re dei Sayan Gohan...anche se non sei mio figlio...sei della mia stessa razza. COFF! COFF!

Vivi la tua vita come meglio puoi...

Devi essere padrone del tuo destino.

Abbi cura di te, e di tutti quelli che ami. E non arrenderti mai! >>

Poco prima di chiudere gli occhi Vegeta tornò indietro nel tempo. Nello specifico a quando aveva scoperto di amare quella donna, dai capelli turchini con tutto se stesso.

Tutto quello che di buono lui aveva fatto da quando era tornato sulla terra dal pianeta Namecc lo doveva solo a lei.

Ripensava a quei bellissimi occhi...

Il profumo della sua pelle...

La passione che accompagnava le loro notti infuocate...

La promessa che gli aveva fatto sulla porta di casa. Gli aveva detto che i Sayan non mentivano mai. Non avrebbe potuto onorare quella promessa purtroppo. Con un filo di voce pronunciò le sue ultime parole, rivolto al nulla.

<< Come...come avrei voluto poterla vedere...un'ultima volta >>

Un grido si levò alto nel silenzio su quel campo di battaglia.

<< VEGETA? NOOOOOOOOOOOO! >>

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Nota dell'autore: Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che insomma vi abbia emozionato! Non vi dirò Vegeta è morto, ma tutto è possibile in questo universo alternativo. Se vi è scesa qualche lacrima è un buon segno! Nel caso vorrebbe dire che il capitolo vi ha emozionato. Sarei molto felice se qualcuno lasciasse un commento/recensione. Alla prossima!

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Capitolo 18
*** CAPITOLO 18 NON TUTTO E' PERDUTO ***


NON TUTTO E' PERDUTO
NON TUTTO E' PERDUTO

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Gohan era disperato...

Osservava il  corpo ormai privo di vita del suo Re.

https://quellocheneimanganoncivienedetto.files.wordpress.com/2018/03/dead_vegeta.png?w=625 

Piangeva e si dondolava, quasi che quel movimento avrebbe potuto ridestarlo.

Crili e C18 si avvicinarono tentando di consolarlo.

<< Gohan, lo so che è dura...ma dobbiamo portarlo al palazzo del Supremo. Anche Bulma ha il diritto di piangere la sua morte. Se non ce la fai, posso portarlo io >>

<< NO CRILI!  NON NE POSSO PIÙ'!  NE HO ABBASTANZA DI FUNERALI!  PRIMA MIO PADRE! ADESSO LUI! BASTA BASTA BASTA BASTA!  NON PUÒ' FINIRE COSI'!  NON LO ACCETTO!

PER TANTO TEMPO L'ABBIAMO DETESTATO!

TUTTI NOI!

SE SOLO CI FOSSIMO SOFFERMATI A PENSARE A TUTTO QUELLO CHE HA DOVUTO SUBIRE, MAGARI LO AVREMMO APPREZZATO DI PIÙ'!

E' TUTTA COLPA MIA!

E' SEMPRE COLPA MIA! >>

<< Ma di cosa diavolo stai parlando? Come può essere colpa tua Gohan? >>-Gli chiese C18

<< Lui...me l'aveva detto.

Prima di lanciare l'attacco mi ha detto che per farlo avrebbe dovuto superare il limite!

Come ho fatto ad essere così cieco?

Non mi sono fermato a riflettere su quelle parole.

Sono solo uno stupido!

Ed ecco il risultato...

Io vivo e lui morto...

IO VIVO E LUI MORTO! >>

Piccolo decise di intervenire. Non ce la faceva più ad assistere al delirio del suo pupillo. Si avvicinò e con poca grazia, staccò Gohan da quella presa ferrea sul corpo di Vegeta e se lo mise davanti agli occhi.

Gohan era fuori di se dal dolore...

<< LASCIAMI PICCOLO! >>

<< GUARDAMI NEGLI OCCHI GOHAN!

FINISCILA CON QUESTE STUPIDAGGINI!

VEGETA E' MORTO E' VERO!

MA NON AZZARDARTI A COLPEVOLIZZARTI PER COSE CHE NON ESISTONO!

HA FATTO QUELLO CHE HA DECISO DI FARE, PERCHÉ' LO VOLEVA FARE!

MA SOPRATTUTTO HA FATTO QUELLO CHE CI PERMETTERÀ' DI VIVERE!

SI E' SACRIFICATO PER NOI!

LO CAPISCI GOHAN?

E TU CHE COSA FAI INVECE?

PIAGNUCOLI COME QUANDO ERI UN BAMBINO?

NO!

NON SEI PIÙ' UN BAMBINO.

E' ANDATA COSI' E LO DEVI ACCETTARE!

IL MEGLIO CHE ORA PUOI FARE E' ONORARE LA SUA MEMORIA, E ACCETTARE QUELLO CHE LUI TI HA CHIESTO DI FARE! >>

Gohan ebbe un sussulto.

Mai Piccolo gli si era rivolto a lui con tanta foga. Il piccolo sapeva che il namecciano voleva solamente aiutarlo, ma al tempo stesso quella sensazione di colpevolezza lo opprimeva come un guanto di acciaio.

Nella sua mente vorticosa mille domande si affollavano.

Come avrebbe fatto a dirlo a Bulma guardandola negli occhi?

Come avrebbe guardato il piccolo Trunks sapendo che il padre era morto davanti a lui, e che lui era stato troppo stupido da non capire come stavano realmente le cose?

Di nuovo si sentì sballottato da Piccolo che lo guardava con due occhi feroci e pieni di determinazione.

<< Ascoltami bene ragazzo. Chi sei tu? >>-chiese Piccolo

Il sayan strabuzzò gli occhi incredulo. Ma per caso Piccolo era uscito di senno? Decise comunque di rispondere. Forse il suo mentore voleva dire di più.

<< Sono Gohan...che domande fai Piccolo? >>

<< NO! NON E' QUELLO CHE VOGLIO SENTIRE! PERCIO' TE LO DOMANDO DI NUOVO, TU CHI SEI? >>

Finalmente Gohan capì cosa stava cercando di dirgli Piccolo, e con voce tremolante rispose.

<< Io sono...Io sono Gohan, il Re dei Sayan >>

<< Bravo ragazzo, e adesso ascoltami attentamente. Credi che nessuno qui in mezzo a noi possa capire cosa provi, ma ti stai sbagliando di grosso!Ricordi tuo zio Radish? >>

<< Si...lo ricordo molto bene...ma cosa centra con questo? >>

<< Centra eccome! Quando tuo padre afferrò suo fratello, e mi chiese di lanciare il Makankosappo, cosa credi che io abbia provato?

le tue stesse sensazioni Gohan!

Ma ho dovuto mettere da parte quello che provavo realmente, e sai come è andata a finire. Ho fatto quello che doveva essere fatto all'epoca. Sai come sono riuscito ad andare avanti? >>

<< Come Piccolo? Ti prego dimmelo! >>

<< Onorando la sua memoria. Ti ho allenato duramente per un'anno intero ricordi?

Mi sono preso cura di te.

E anche se ora la situazione è leggermente diversa, mi aspetto che tu faccia la stessa cosa che feci io!

Onora ciò che è stato.

Prenditi cura di Bulma e renditi disponibile per far  crescere suo figlio!

Gli insegnerai a combattere, e  a ricordargli chi era lui!

Hai capito Gohan? >>

https://quellocheneimanganoncivienedetto.files.wordpress.com/2018/03/intermezzo.jpg?w=410

Nel frattempo al palazzo del Supremo...

Chichi e Bulma erano irrequiete. Quell'attesa stava diventando impossibile da tollerare per entrambe le donne.

Genio invece aveva preferito rimanere a casa commentando "Se i nostri ragazzi falliranno, tanto vale che muoia nel mio letto"

Poi all'improvviso tutti i guerrieri apparvero davanti a loro.

Chi-chi non appena vide suo figlio corse ad abbracciarlo, ma con sorpresa di lei Gohan la respinse. La donna stava per protestare, quando sentì la sua amica Bulma urlare dal dolore.

<< NOOOOOOOOOO!

Vegeta no!

Amore mio! >>

Chi-chi sgranò gli occhi dall'orrore. Prese suo figlio per un braccio e gli chiese.

<< Gohan...ma cosa diavolo è successo? >>

<< Gelo e C13 sono morti...e Vegeta si è...sacrificato per questo. Ha dato la sua vita per noi >>

Gohan si avvicinò a Bulma e la abbracciò con tutte le sue forze. Non sapeva da dove cominciare, ma aveva fatto una promessa al suo Re, e doveva mantenerla!

<< Ascoltami Bulma...

So benissimo come ti senti. Se vuoi piangi, o se ti può far stare meglio colpiscimi pure...

Ma poco prima di morire Vegeta mi ha fatto promettere di dirti delle cose. Non sei costretta ad ascoltarmi subito, ma quando lo vorrai ti dirò tutto quello che vuoi sapere >>

Detto questo il giovane si allontanò seguito dal Supremo, Piccolo,C17,C18 e Crili.

Gli altri rimasero per consolare una disperata Bulma, che non la smetteva di piangere, e accarezzare quel volto che tanto aveva amato.

 

Una volta arrivati al bordo del palazzo Crili mise una mano sulla spalla del giovane sayan.

<< Amico noi ci siamo per qualsiasi cosa, perciò se ne vuoi parlare ecco...siamo qui >>

<< A che serve parlare Crili? Là c'è steso uno di noi! >>-disse il giovane indicando la salma di Vegeta, per poi continuare-<< Ma la sai la cosa che ho capito soltanto adesso? >>-urlò Gohan furibondo.

<< Cosa amico? >>

<< Che in fondo se ci guardiamo alle spalle...la colpa di tutto questo è in parte di tutti noi, me compreso! Anzi mi metto in cima alla lista >>

C17 però non era dello stesso avviso, e fu con tono offeso che gli disse.

<< Ci stai affibbiando la colpa per la morte di  Vegeta?E' così ragazzino? >>

Gohan sentì montare dentro una rabbia assurda.

<< Chiamami ancora ragazzino....E TI SPACCO LA FACCIA! >>

C18 e Crili non sapevano che pesci prendere, perché gli animi si stavano scaldando.

Allora Piccolo decise di mettersi in mezzo.

<< Adesso calmatevi tutti e due!

Gohan spiegaci che cosa vuoi dire.

E tu C17, non provocarlo! >>

Ci volle un po di tempo prima che gli animi si calmassero.

Gohan non sopportava di essere chiamato ragazzino,  perché con tutto quello che aveva passato nella sua vita, il termine ragazzino non era dei più felici.

Mentre C17 si era sentito offeso inutilmente.

Per come la vedeva lui Vegeta era morto per una sua decisione, e nessuno l'aveva costretto.

Quando finalmente si calmarono entrambi, Piccolo riprese da dove si era interrotto.

<< Gohan adesso parla, ma fallo con calma >>

<< Quello che intendevo dire è che non sto accusando nessuno di voi della morte di Vegeta, ma del perché....

Mi spiego meglio...

Vegeta è morto perché a nessuno di noi me compreso, è  mai venuta in mente l'idea di distruggere il Laboratorio di Gelo!

Se lo avessimo fatto a suo tempo dopo aver capito che C17 e C18 non erano più malvagi, il dottore magari sarebbe tornato in vita lo stesso...ma senza le strumentazioni adatte non avrebbe mai potuto trasformarsi lui stesso in cyborg e tanto meno creare quell'abominio!

Era questo che intendevo dire! >>

C17 ponderò quelle parole e suo malgrado doveva riconoscere che Gohan aveva ragione. Si avvicinò al giovane sayan e gli disse.

<< Già...E' stato un grosso errore da parte di tutti noi. Ho sbagliato prima quando ti ho chiamato ragazzino >>

<< No C17 scusa tu per l'atteggiamento di prima è stato davvero...stupido da parte mia. Pace? >>

Il sayan tese la mano al cyborg che la strinse con decisione.

<< Pace >>

Nel frattempo Bulma si era leggermente ripresa, e con l'aiuto di Chichi si rialzò a fatica dal corpo che teneva tra le braccia.

Era ancora scossa.

Non poteva ancora credere che Vegeta non ci fosse più...

Non aveva mai provato tanta tristezza e tanta solitudine, nonostante fosse accerchiata da tutti i suoi amici...

Con passo pesante si avvicinò verso Gohan.

Quando lui la vide sentì un groppo in gola, ma fece di tutto per non piangere davanti a lei.

<< Gohan...dimmi le sue ultime parole >>

<< Mi ha detto che sei stata la cosa più importante per lui...

Che ti ha amata tantissimo, e che  lo farà per sempre. E mi ha chiesto se potevi perdonarlo >>

<< Perdonarlo? E per cosa? >>

<< Per non aver mantenuto la promessa che ti aveva fatto >>

Bulma ricominciò a singhiozzare, e Gohan la abbracciò di nuovo.

<< Ho fatto una promessa a Vegeta. Mi prenderò cura io di te e di tuo figlio!  Non ho potuto aiutarlo, e questo credimi mi lacera l'anima. Ma per tutti gli dei che esistono manterrò fede al giuramento che gli ho fatto >>

E fu in quel momento...

Quando tutti ormai avevano perso la speranza...

Quando sembrava tutto finito che accadde l'impossibile.

Un'aura carica di energia positiva che tutti conoscevano molto bene comparve davanti a loro. Gli occhi di tutti erano puntati verso una sagoma che si stava avvicinando al corpo di Vegeta.

<< GOKU? >>-Esclamarono tutti coloro presenti in quel momento.

Ma il guerriero fece finta di non sentirli e si inginocchiò davanti al corpo di Vegeta. Gli mise entrambe le mani  sul petto, e cominciò a far uscire dai palmi una strana energia di colore giallo.

Il tempo pareva essersi fermato per tutti quanti...

Gohan Chichi e tutti gli altri assistevano a quella scena senza proferir parola. Poi tutti furono riscossi dalle parole che Goku pronunciò con enfasi.

<< RISVEGLIATI VEGETA >>

E sotto lo sguardo sbalordito di tutti Vegeta aprì gli occhi. Quando il Re vide colui che aveva davanti, spalancò gli occhi dalla sorpresa e disse semplicemente.

<< KA...KAKAROTH? Sei proprio tu? >>

Bulma che fino a quel momento era rimasta immobile scattò nella direzione del suo uomo, e lo abbracciò con tutta se stessa.

<< Vegeta...SEI VIVO! SEI VIVO! SEI VIVO! >>

Gohan Chichi e Crili invece andarono ad abbracciare Goku.

Il Supremo che era rimasto allibito come tutti gli altri, e riuscì solo a dire.

<< Come è possibile per tutti gli dei? >>

<< Papà! PAPA'! Quanto mi sei mancato! Ma come è possibile? >>

Crili non la smetteva di palpare il corpo di Goku come per accertarsi, che quello che vedeva non fosse solo il frutto della sua immaginazione.

<< Goku? Come è possibile? Tu dovresti essere morto! >>

<< Ragazzi scusatemi solo un momento, ma se mi lasciate il tempo di respirare  vi spiegherò tutto >>

Bulma nel frattempo  baciava senza ritegno Vegeta, ora che era tornato in vita se ne fregava di tutto il resto. Che gli altri guardassero pure!

Il Sayan era contento di tutto quell'affetto. Ma voleva avere delle spiegazioni, quindi con dolcezza si staccò dalle labbra di lei.

<< Tesoro adesso smettila dai. E poi possiamo continuare dopo a casa. Però adesso lasciami sentire quello che ha da dire Kakaroth >>

<< Uffa! Và bene.Comunque sei sicuro di stare...bene? >>

<< Certo! Mai stato meglio! >>

<< Prima di cominciare dovete sapere una cosa in modo che non vi illudiate... >>-disse Goku seriamente

Sono qui solo grazie all'intervento del Re Kaio del Nord, e il tempo che ho a disposizione è di circa due giorni>>

Sul volto di Chichi,Gohan, e Crili adesso c'era la delusione. Per un'attimo avevano pensato che Goku fosse tornato a stare da loro per sempre.

<< Quindi papà...tu non >>-disse Gohan già con le lacrime agli occhi.

<< Già...sapete tutti il posto al quale appartengo, quindi mi dispiace tantissimo ma non posso restare >>

<< Peccato >>-disse Crili-<< Comunque mi spieghi come diavolo hai fatto a far resuscitare Vegeta? >>

<< Ecco...a dire la verità Vegeta era sull'orlo della morte, ma dall'aldilà percepivo che in lui, ancora pochissima vita scorreva.

Ho pregato fino allo sfinimento il Re Kaio di darmi la possibilità di salvarlo, e lui mi ha fatto questo favore.

I senzu non erano in grado di ripristinare il suo stato di salute, quindi sostanzialmente non ho fatto altro che passargli la mia energia. Tutto qui >>

Vegeta aveva ascoltato con attenzione tutto il discorso.

Era stato salvato da Kakaroth...

Di nuovo...

Ma questa volta invece di odiarlo, l'avrebbe ringraziato. Si avvicinò e con stupore di tutti, abbracciò Goku.

<< Kakaroth... >>

<< Vegeta... >>-disse Goku spiazzato da tale gesto. Mai avrebbe pensato ad un canovaccio diverso. E si che era cambiato sua maestà!

<< A proposito quel colpo che hai usato era fantastico lo sai Vegeta? Anche se ci è mancato poco che ti mandasse al creatore >>

<< Già... >>-disse Vegeta sciogliendo l'abbraccio.

Goku sorrise poi la sua attenzione si rivolse a Crili.

<< Crili grazie... >>

Il terrestre parve non capire.

<< Di cosa mi stai ringraziando Goku? >>

<< Di aver mantenuto la promessa. Hai fatto di Gohan un'uomo, e hai vegliato sulla mia famiglia. Di questo non smetterò mai di ringraziarti >>

Il terrestre divenne rosso.Mai Goku gli si era espresso in un modo simile.

<< Ma-ma-ma Goku, non c'è bisogno che mi ringrazi. E poi lo sai che per te avrei fatto qualunque cosa no? >>

<< Ciò non toglie il fatto che insieme a C18 siete stati fantastici con Gohan.

A proposito figliolo. Sono orgoglioso di te!

Sai avrei potuto contattare te e la mamma in questi periodi, ma...temevo di riaccendere la ferita. Spero che potrai perdonarmi tu e la mamma >>

<< Papà non dire nulla. Non serve perché non c'è niente da perdonare!

Speravo con tutto me stesso che saresti rimasto di più con noi...ma due giorni, sono meglio di niente no? >>

Goku scompigliò i capelli al proprio figlio.

<< Lo sai che hai raggiunto un livello pazzesco? Quasi come quello di Vegeta!  Non sai cosa avrei dato per esserci stato ad aiutarvi >>

Chichi era felicissima di riavere accanto suo marito, anche se per soli due giorni. Non voleva sprecare altro tempo, e quindi disse rivolta al marito.

<< Goku...abbiamo solo due giorni, perché non...andiamo a casa? >>-disse Chi-chi dando una gomitata in modo da farsi capire.

<< Certo! Lo sai che ho una fame da lupi? >>-disse Goku grattandosi la nuca come era solito fare quando era in imbarazzo.

<< Sei sempre il solito amore! >>

C18 e C17 erano rimasti in disparte.

Nonostante fossero contenti della guarigione di Vegeta, si sentivano come di...troppo.

Furono sorpresi quando Goku si avvicinò a loro, con un sorriso a trentadue denti.

<< E così...voi due siete C17 e C18. Piacere di conoscervi...di persona >>

I due cyborg si guardarono negli occhi e poi strinsero con decisione, la mano al sayan.

<< A proposito C17, vedo che ti sei umanizzato piuttosto bene >>

Il cyborg lo squadrò confuso

<< Di cosa stai parlando? >>

<< Di Jill! E di chi altro? >>

Il cyborg aveva gli occhi spalancati per lo stupore.

<< MA? TU...COME DIAVOLO FAI A SAPERLO? >>

Goku scrollò le spalle, come se la risposta fosse ovvia.

<< Grazie ai poteri di Re Kaio!

Sai vi ho osservato molto in questo periodo, ma tranquillo.Ovviamente non sono un guardone, perciò rilassati ok?  In quei...momenti distoglievo lo sguardo >>

C18 osservava il fratello che era diventato rosso come un peperone, e la cosa la divertiva molto.

<< E così hai una ragazza è fratellino? >>

<< Te l'avrei detto! Ma con tutto quello che è successo, non ne ho avuto il tempo credimi! Anzi adesso che ci penso sarà meglio che io vada, sarà sicuramente in pensiero! Ciao a tutti! >>

Detto questo il cyborg si alzò in volo, e sparì alla velocità della luce con profondo imbarazzo.

Quando se ne fu andato, Goku riportò lo sguardo su Crili e C18.

Li prese da una parte, in modo che gli altri non potessero sentire.

<< Ma lo sapete che state proprio bene insieme? >>

Terrestre e Cyborg diventarono anche loro rossi dall'imbarazzo. Goku non capendo quella reazione chiese allarmato.

<< Ho forse detto qualcosa di sbagliato? >>

<< No Goku >>-gli rispose Crili-<<  E solo che...siamo tipi riservati noi due, e non lo andiamo a sbandierare ai quattro venti. Ma la sai una cosa Goku? Lo stupido sono io che ogni volta mi meraviglio. Sei e sarai per sempre così, genuino e spontaneo >>

<< A proposito di spontaneità...ecco avrei un favore da chiedere a entrambi, se non vi dispiace >>

<< Ma certo Goku. Se possiamo... >>-rispose Crili con un sorriso.

<< Voi vivete insieme a Genio, sull'isola giusto? >>

Prima di rispondere Cyborg e terrestre lo guardarono incuriositi.

<< Si viviamo lì >>-disse la cyborg-<< Perché ti interessa tanto? >>

Prima di rispondere Goku si accertò che suo figlio non lo stesse ascoltando.

<< Ecco...volevo chiedervi...non è che per stanotte Gohan può dormire da voi?  Sempre se non è un problema sia chiaro >>

<< No... >>-rispose C18 incuriosita-<< D'altronde è stato per tanto tempo con noi...ma se posso chiedere come mai questa richiesta?Non che mi dispiaccia, avere quel marmocchio tra le scatole, ma sembri un po...misterioso >>

Prima di rispondere Goku cominciò a grattarsi la nuca, come era solito fare.

<< Sapete...sono all'incirca due anni che sono morto, o giù di lì.

La vita nell'aldilà, se così si può chiamare, è fantastica!

Mi alleno sempre, e conosco una marea di persone ma...ogni tanto mi manca ciò che facevo da vivo.

E ora dovrei recuperare due anni di arretrati...se capite quello che intendo >>

La cyborg non ci era arrivata, ma il terrestre a quanto pareva aveva capito tutto. Si diede una manata in faccia, e poi cominciò a sorridere all'amico.

<< Non c'è bisogno che tu aggiunga altro Goku!Vai e come dire...divertiti >>

<< Vi sono grato.Ora il problema è proprio Gohan, che scusa mi invento? >>

C18 nel frattempo guardava  prima l'uno e poi l'altro senza capirci niente.

<< Scusate se interrompo, ma evidentemente mi è sfuggito qualcosa. Di cosa diavolo state parlando voi due? >>

<< Tesoro ti spiegherò tutto quanto però dopo, adesso stai al gioco con me ok? >>

La cyborg si limitò a scrollare le spalle.

<< Ehi Gohan, puoi venire un'attimo qui? >>

<< Si crili, cosa c'è? >>

<< Ho già chiesto a tuo padre il permesso, e lui mi ha detto di sì. Ti andrebbe di venire a dormire da noi stanotte?  E' da tanto tempo che non ci facciamo una bella...chiacchierata! >>

Il volto del piccolo Gohan si allargò in un'enorme sorriso, e disse rivolgendosi a suo padre.

<< Papà sei sicuro? Per te è un problema? >>

<< Nessun problema figliolo. E poi un giorno o meglio una notte di relax, non può farti che bene, dopo tutto quello che hai passato >>

<< Ok papà...però scusa, abbiamo solo due giorni per stare assieme >>

<< Ti prometto che domani in mattinata andremo a pescare, e staremo tutto il giorno insieme!Allora che ne dici? >>

<< Per me va bene! >>

<< Ok! >>-disse Goku-<< Se ora non vi dispiace, io e Chichi abbiamo delle cose da fare....ehm cioè dobbiamo parlare di tante cose.Ci vediamo domani! >>

Detto questo Goku si avvicinò a sua moglie, che stava ridendo di una battuta che aveva detto Bulma e preso il polso di lei, si mise due dita sulla fronte, e entrambi sparirono nel nulla. Vegeta rimase di stucco.

<< Ma dove diavolo è andato? Dovevo chiedergli un sacco di cose! >>

<< E' andato a casa Vegeta.Voleva parlare un po con mia madre. Ma non ti preoccupare.Anzi sapete cosa vi dico? Domani siete tutti invitati a casa mia.Così potremo finalmente chiacchierare, e stare insieme. L'invito è esteso a tutti sia chiaro! >>

Vegeta stava per protestare, ma la voce di Bulma lo dissuase.

<< Cosa ti costa aspettare un solo giorno tesoro? >>

<< E solo che...dannazione! Ci sono un sacco di cose che gli volevo chiedere >>

<< Vegeta, io so solo che domani stesso ringrazierò Goku per avermi restituito, colui che io amo alla follia. Adesso però basta domande.-Bulma lo strinse a se e gli disse all'orecchio-<>

Allettato dall'idea il sayan gli rispose con voce calda all'orecchio.

<< Lo sai Bulma?Al diavolo Kakaroth per un giorno.E poi hai ragione, ti desidero tanto anche io! >>

Soddisfatta della risposta Bulma si accinse a salutare gli altri.

<< Ragazzi vi saluto, noi ce ne andiamo, ci vediamo domani a casa di Goku >>

Detto questo Vegeta stava per spiccare il volo, quando fù fermato dalla voce di Gohan.

<< Vegeta?Non stai dimenticando una cosa? >>

<< Che cosa? >>-chiese Vegeta, con Bulma stretta tra le braccia.

<< Il tuo titolo no? Quando sembrava che eri morto, mi hai nominato Re dei Sayan...ma adesso che sei vivo credo che accetterò molto volentieri il rango di soldato semplice >>

Vegeta però non sorrise, e fissò molto seriamente il viso di Gohan.

<< Hai ragione soldato >>-disse poi-<< Mi riprendo il mio titolo...ma sappi che se le cose fossero andate in maniera diversa avresti dovuto accettare quel rango. Credo ad ogni parola che ti ho detto >>

Gohan spinto dall'orgoglio che provava nell'essere un sayan, si inginocchiò sotto lo sguardo sorpreso di tutti.

<< Allora concedimi la licenza di rimanere al rango che mi appartiene, Re Vegeta! >>

<< Te lo concedo >>

 << Grazie...vostra grazia >>

Vegeta spiccò il volo e con Bulma stretta ancora tra le braccia, sparì alla vista di tutti.

<< Bene >>-disse Crili-<< Anche noi vorremmo andare a casa. Vi saluto!  Ci vediamo domani tutti quanti a casa di Goku. Gohan andiamo! >>

I tre spiccarono il volo e si diressero in direzione della Kame-House.

Yamcha, Tenshinan, e Jiaozi, fecero lo stesso, prendendo direzioni diverse fino a che al palazzo non rimasero solo Piccolo, Il Supremo, e Popo.

Il guardiano della terra si diresse verso il bordo del palazzo, seguito dai due.

Sorrise guardando verso il basso come aveva fatto tante e tante volte.

<< I ragazzi d'oggi... >>

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Note dell'autore: E anche questo capitolo è concluso! Spero che vi sia piaciuto il colpo di scena in cui Goku torna dall'aldilà. Rimarrà sulla terra oppure...Se siete curiosi aspettate l'uscita del prossimo capitolo di Il Futuro Può Essere Diverso ovvero il capitolo 19! Se vi va lasciate un commento/recensione! Alla prossima!

 

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Capitolo 19
*** CAPITOLO 19 STESSI MOMENTI LUOGHI DIVERSI ***


STESSI MOMENTI LUOGHI DIVERSI
STESSI MOMENTI LUOGHI DIVERSI

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<< Ma cosa diavolo è successo Goku? Un momento fa eravamo al palazzo del supremo e ora siamo a casa? >>

<< Scusami Chi-chi, avrei dovuto avvertirti. Per te è la prima volta che usi il teletrasporto giusto?  Ti senti strana vero? >>

<< Non è stata una bella sensazione a dire la verità…mi è sembrato di essere infilata in un tubo di acciaio >>

<< Si vede che sei una tosta allora! >>

<< Che vuoi dire Goku? >>

<< Ecco… la prima volta che mi sono teletrasportato, ho vomitato su un povero Yardartiano  o come si chiamano, le anime pie che mi hanno soccorso dopo l'esplosione di Namecc... Ricordi? >>

<< Come potrei scordare quel periodo…neanche tre anni dopo sei… >>

<< Già... >>

Era ormai sera quando i due con l'ausilio del teletrasporto di Goku giunsero nella loro abitazione.

Chichi dopo lo sbalordimento iniziale era entrata senza indugio e si aspettava che Goku facesse lo stesso...

Ma si sorprese quando lo vide con una mano poggiata a uno stipite, quasi esitante nell'entrare.

<< Che fai lì Goku? Non vuoi entrare? >>

Goku sospirò...

<< Scusa tesoro…ma il fatto è che…mi fa una certa sensazione rivedere tutto questo.

Questi odori...

Questa pietra...

Quanto mi è mancata questa casa, e quanto mi siete mancati voi! >>

Chichi lo prese per mano e gli fece varcare la soglia. Ma poi non si trattenne e scoppiò piangere sulla spalla del marito.

Lui le carezzò dolcemente la testa.

<< Perdonami tesoro. Perdonami se non ci sono più stato. Ma quella malattia non lasciava scampo e neanche un Super Sayan come me, poteva sconfiggerla >>

<< Goku, ma come fai? Tu mi chiedi perdono perchè sei morto? >>

<< Sì e lo farei miliardi di volte ancora...da lassù ti osservavo e ho visto tutte le difficoltà che hai dovuto affrontare...

Per questo ti chiedo ancora perdono.Fortuna che Crilin ha mantenuto quella promessa che mi fece a suo tempo >>

<< Già...devo dire che se non fosse stato per lui e C18, non avrei saputo come fare con Gohan. A proposito, ma lui dov'è? >>

Un sorriso malizioso si aprì sulle labbra del sayan ma allo stesso tempo triste...

<< Ecco Chi-chi...Gohan stanotte dorme dal Genio sull'isola. Ho chiesto il permesso a C18 e Crili e loro non hanno fatto obiezioni. Volevo stare da solo con te, almeno per questa notte. Domani anche se in tarda serata  me ne dovrò andare via di nuovo…e per sempre >>

Per Chichi quella rivelazione fu come una pugnalata allo stomaco...

Lui ne aveva parlato già poche ore prima al palazzo del Supremo, ma per un breve istante si era dimenticata di tutto.

Le sembrava di essere tornata al periodo in cui non c'era nessuna malattia a minacciare la salute di suo marito, e suo figlio era ancora un ragazzino  felice per ogni giorno passato con sua madre, e suo padre.
Goku si accorse dei pensieri che probabilmente stavano passando nella mente della moglie. La abbracciò con tutto se stesso e le disse parole dolci ma decise.

<< Amore mio! Lo so che non è una grande consolazione...ma stavolta non farò lo stesso errore. Dopo che me ne sarò andato via ogni volta che vorrai parlarmi, ti basterà pensare a me e io ti risponderò, tramite i poteri di Re Kaio >>

<< È che non è giusto! Tu più di chiunque altro meriteresti di tornare in vita per sempre...Possibile che Polunga, o Shenron non possano fare niente? >>

<< Tesoro...è difficilissimo per te e questo lo capisco...ma prova a pensare a tutte quelle persone che hanno perso i propri cari per cause naturali. Loro non sono fortunati come te...

Non hanno scelta se non accettare quello che è successo a coloro che amavano, e andare avanti...

Tu anche se per soli due giorni, puoi ancora avermi al tuo fianco, e la stessa cosa vale per me.

Lascia stare i draghi, non possono fare nulla per me...chi è
morto per cause naturali deve rimanere al posto che ormai gli appartiene. Puoi essere un namecciano, un terrestre, un sayan! Non ha importanza…

La regola è così per tutti. Io sono qui solo grazie alla magnanimità
di Re Kaio. Dovevo fare qualcosa per salvare Vegeta! Capisci quello che intendo? >>

<< Lo capisco e per carità sono contentissima per Bulma, sul serio mi devi credere. Ma la differenza è che grazie a te, lei potrà vivere e crescere suo figlio insieme a Vegeta, mentre io invece rimarrò sola con Gohan. È questo che non riesco ad accettare! >>

Il Sayan ora la guardava in modo preoccupato.

<< Tesoro, ho la netta sensazione che tu mi debba dire qualcosa. Se è così parla per favore perché mi stai facendo preoccupare >>

<< Quello che intendo dire è che se ci pensi  un modo per farti tornare in vita ci deve essere lo stesso...

E non me ne importa niente delle regole del mondo dei morti...

Non è per sminuire gli altri esseri umani che sono morti in modo naturale, ma se ci pensi bene loro che cosa hanno fatto di veramente speciale per la terra?

Tu hai salvato il mondo  se non la galassia intera del nord, per quante volte?

Prima contro l'esercito del Red Ribbon!

Il padre di Piccolo.

Piccolo stesso.

Radish  per il quale ti sei sacrificato per la prima volta.

Senza contare  Vegeta, quando era malvagio.

Poi Freezer per ben due volte! Non credi che questo ti renda...come dire, diverso da tutti gli altri?
Non credi di meritare un premio, per tutto quello che hai fatto?

È dunque questa la riconoscenza degli Dei?
Le regole sono fatte per essere infrante, dannazione! E in questo caso lo sarebbero per uno scopo più che nobile! Ridare la vita a colui che è ufficialmente il difensore di questo pianeta! >>

Goku era letteralmente senza fiato...

Doveva ammettere con se stesso che il discorso di Chi-chi non faceva una
piega.

Avrebbe avuto modo di pensarci all'indomani.
Osservò con dolcezza il viso della moglie e asciugò le lacrime che le inondavano il volto con un dito.

<< Chi-chi...in un certo senso hai ragione. Ma adesso calmati, basta con la disperazione! Sai a cosa ho pensato mentre ero nell'aldilà? >>

Chichi si asciugò gli occhi col dorso della mano, poi chiese.

<< Cosa? >>

<< Che bisogna vivere il presente. Io voglio di nuovo assaporare questo tuo bellissimo corpo e sentire che nonostante tutto, tu sei ancora la mia dolce, e pazza donna >>

Detto questo Goku baciò la moglie con violenza e passione.

Chichi riassaporò quelle sensazioni che ormai temeva non avrebbe più provato nella sua vita.

Si abbandonò completamente all'uomo che amava con tutta
se stessa.

Uscirono di casa e si diressero entrambi in un luogo molto speciale per loro. Il busto di un'albero dove Chi-chi tanti anni prima, poco dopo il loro matrimonio, aveva insegnato a Goku cosa fosse giacere insieme ad una donna.

Il sayan le sollevò una gamba con un braccio, mentre con l'altro la teneva inchiodata al busto dell'albero senza farle male.

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I vestiti divennero presto un ostacolo e quando furono entrambi nudi, il sayan entrò in lei come aveva fatto tante volte prima di morire.

Per Chi-chi ogni spinta del bacino da parte di lui era di un piacere
immenso…quasi celestiale. Quando furono entrambi sull'orlo del precipizio, Chi-chi sussurrò all'orecchio del  marito.

<< Sarò per sempre tua >>

https://quellocheneimanganoncivienedetto.files.wordpress.com/2018/03/intermezzo.jpg?w=423 

Non appena arrivati alla Capsule Corporation  Bulma condusse Vegeta nella loro stanza.

Erano chiare le intenzioni di lei. Anche lui la desiderava tantissimo, ma gli avvenimenti che si erano susseguiti uno dopo l'altro lo fecero esitare.

Bulma si sedette sul letto e cominciò ad osservarlo con attenzione.

<< Cosa c'è Vegeta? >>

Lui le sorrise e le si sedette accanto, accarezzandole i capelli.

<< Sai…è che devo ancora metabolizzare il tutto. Tsk! Non ti sembra una cosa assurda? >>

<< Perché dovrebbe essere assurda? >>

<< Il fatto che io debba metabolizzare tutto quello che è avvenuto è di per sé assurdo. Un tempo non lo avrei fatto...mi sarei adeguato e basta >>

Bulma cominciò a baciargli con passione la giugulare. Però si sorprese quando non vide la scintilla scattare in lui.

<< Vegeta...tu non vuoi? >>

<< Non è questo il punto. È che mi sembra ancora impossibile che io sia ancora vivo. Dammi qualche minuto per riprendermi, se non ti dispiace >>

Solo allora Bulma si rese conto di come doveva apparire davanti al suo uomo, e se ne vergognò. Gli prese una mano fra le sue e gli disse con voce tremolante.

<< Ti chiedo scusa Vegeta >>

Lui la guardò incuriosito.

<< Scusa per cosa? >>

<< Per quello che hai detto prima! Ai tuoi occhi sicuramente sembrerò come una persona orribile. Ma il fatto è che quando sei tornato in vita, io...io me ne sono fregata di tutto e di tutti. Non ho persino ringraziato come si deve Goku...e questo non è da me. A mia discolpa  posso solo dire che quando ti ho visto steso e all'apparenza morto,  una parte di me è morta insieme a te. Se solo ripenso al fatto che in questo stesso momento sarei qui da sola, a piangere dalla disperazione per averti perso...io... >>

Vegeta le prese dolcemente il viso tra le mani.

<< Non sei una persona orribile Bulma hai capito?

Tu mi hai cambiato...

E stato il tuo amore a farmi cambiare e a fare di me quello  che sono ora. Il cinico e spietato principe dei sayan senza affetti votato solo alla guerra e al sangue, non esiste più grazie a te...

La paura di perderti mi ha fatto trasformare in Super Sayan per la prima
volta.

Quindi come puoi definirti una persona orribile?

Tu sei speciale Bulma!

Se adesso mi aprissero il cuore, sono sicuro che comparirebbe la tua immagine.

Io ti amo Bulma, lo capisci? Ti amo con tutto me stesso! Ed è grazie a quello che un tempo avrei chiamato rifiuto di terza classe, se sono qui a parlarti invece di essere già
nel regno dei morti! >>

Bulma soppesò a lungo le parole del suo uomo e quando il corso dei suoi pensieri ebbe fine, un largo sorriso si fece largo sulle sue labbra.

<< Ho una domanda da farti Vegeta...a dire la verità volevo fartela già da parecchio tempo ma con tutto quello che è successo, non ne ho avuto l'occasione... >>

<< Che succede Bulma? >>-chiese Vegeta intuendo fosse una cosa seria.

<< Accetti il tuo ruolo di padre? >>

Vegeta rimase spiazzato da quella domanda.

<< Certo che lo accetto. Non ti ho forse detto di essere cambiato? >>

<< Sì...ma diciamo che avrei bisogno di una prova...pratica. Non è che non mi fidi di te sia chiaro. È solo una cosa che devo vedere con i miei occhi >>

Incuriosito, il sayan le disse.

<< Ok…ma cosa vuoi che faccia? Devo andare a cambiare il pannolino a Trunks? È questo che intendi come prova? >>

Bulma non si trattenne e scoppiò in una fragorosa risata. Vegeta la guardava come se avesse perduto il senno.

<< Cosa ho detto di tanto divertente? Se me lo dici magari ridiamo insieme >>

<< No scusami Vegeta è solo che mi sono immaginata la scena di te che cambi i pannolini a Trunks ed è stato esilarante! >>

<< Ok...allora quale sarebbe questa prova? >>

<< Aspetta qui >>

Detto questo Bulma si avviò nel corridoio ed entrò nella stanza dove dormiva Trunks. Lo prese in braccio e poco dopo lo mise tra le braccia di Vegeta. Il sayan non capì il motivo di quel gesto e guardò attentamente gli occhi di quel bimbetto tra le sue braccia. La mano di Trunks all'improvviso prese un dito di Vegeta e la
strinse...

Il sayan rimase a guardarlo per parecchio tempo e una sensazione che aveva provato raramente in vita sua, l'orgoglio, si fece strada dentro di lui. Sorrise a Bulma, dicendole.

<< Si vede proprio che è figlio mio.Ha una forza pazzesca per l'età che ha! >>

Bulma aveva avuto la sua conferma ma quando vide che Vegeta si alzava dal letto e si dirigeva nella suadirezione, lo guardò interrogativamente.

<< Cos'è quello sguardo Vegeta? >>

<< Orgoglio Bulma…orgoglio. Non so spiegarmene il motivo, ma vedo grandi cose sulla sua strada...

La strada del principe dei sayan. Forse è solo una sensazione, ma chissà? >>

Detto questo Vegeta posò delicatamente il fagotto che aveva tra le mani, nelle braccia di Bulma. Dopo aver messo a letto suo figlio la terrestre si abbandonò tra le braccia forti del suo uomo. Si guardarono entrambi negli occhi. Una fiamma ardeva nelle iridi di loro due e in men che non si dica si ritrovarono a fare l'amore
con una passione sconosciuta o forse dimenticata da entrambi.

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Vegeta stava per appisolarsi con Bulma accovacciata al suo petto, quando quest'ultima gli fece una domanda.

<< Non pensi che sia ingiusto? >>

<< Di che parli? >>

<< Di Goku. È così triste il fatto che possa rimanere per così poco tempo. Inoltre sarò in debito con lui per la vita che mi ha ridato >>

<< Già...però cosa possiamo farci Bulma? Purtroppo  lui è deceduto per morte naturale. Anche se non conosco nessuno che meriti una seconda occasione più di lui...

Cazzo, è mio fratello! >>

Bulma lo guardò sorpresa.

<< Il fatto che tu oggi lo abbia chiamato fratello al palazzo mi ha scossa e ora sentirlo dire un'altra volta, mi fa un effetto strano. Sei proprio cambiato Vegeta...e in meglio se posso aggiungere >>

Lui le sorrise.

<< Sai benissimo di chi è il merito. Comunque non erano parole di circostanza quelle che ho detto prima. Se ci penso bene, lui è veramente un fratello per me. Voglio dire siamo nati sullo stesso pianeta, ci siamo scontrati in passato è vero, ma è anche grazie a lui se ora l'idea di crearmi una famiglia mi piace così tanto!

Hai proprio ragione Bulma. Lui merita una seconda possibilità...

Se solo ci fosse il modo di aiutarlo giuro che lo farei. Ma non solo per la stima che provo per lui >>

Il sayan si alzò dal letto in tutta la sua magnificenza e Bulma non poté fare a meno di ammirarlo con unacerta malizia. Vegeta si accorse di quello sguardo.

<< Perché mi guardi? >>

<< La sai una cosa? >>

<< Cosa? >>

<< Hai proprio un bel culetto! Per non parlare del resto >>

<< Dai smettila >>

<< E perché dovrei? Non posso fare apprezzamenti sul corpo del mio uomo? >>

<< No è che…dai insomma mi metti in imbarazzo! >>

Bulma non poté fare a meno di ridere a quell'affermazione.

<< Perché stai ridendo? >>

<< Rido per l'assurdità che hai appena detto! >>

<< Quale assurdità Bulma? Mi prendi in giro? >>-chiese Vegeta confuso.

<< Ti giuro di no, ma voglio dire...su questo letto ne abbiamo fatte di cotte e di crude e tu ti imbarazzi se faccio apprezzamenti sul tuo fondo schiena? >>

<< Ti sorprenderebbe se ti di dicessi di sì? >>

All'improvviso lo sguardo di Vegeta divenne serio e lo diresse in direzione della finestra, ma subito dopo un sorriso comparve sul suo volto. Non capendo il motivo di quella reazione, Bulma gli chiese.

<< Perché sorridi? >>

<< Perché Kakaroth di certo non ha perso tempo! >>

<< Che vuoi dire? >>

<< Tu  sai la storia delle percezioni delle aure Bulma? >>

<< Sì… ma che c'entra? >>

<< Ecco... posso dirti che in certi momenti, sai perfettamente cosa sta facendo una persona. E da quello che percepisco, credo proprio che domani troverai una Chi-chi piuttosto raggiante! >>

<< Aspetta un secondo Vegeta, mi stai dicendo che loro stanno... >>

<< Già… e ci danno proprio dentro! >>

<< Ma come fai a distinguere se una persona che conosci sta facendo una cosa, oppure un'altra? >>chiese Bulma affascinata da questo lato cosi arcano per lei.

<< Non c'è una spiegazione…per quelli come me, o comunque per tutti coloro che sanno percepire l'aura, è naturale capire le differenze. Ad esempio ora riesco a percepire che tu sei felice ma non del tutto >>

Bulma dopo quelle parole si sentì leggermente a disagio.

Vegeta sospirò e rimessosi a letto decise di mettere al suo fianco anche il piccolo Trunks, poi cinse a se Bulma e gli sussurrò nell'orecchio.

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<< Non devi preoccuparti per Kakaroth. Vedrai che troveremo una soluzione. Anche se non so come faremo... >>

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Nel frattempo alla KameHouse...
Gohan Crilin e C18 atterrarono sulla spiaggia. La porta fu spalancata di
botto e un Genio allarmatissimo chiese.

<< Ma si può sapere cosa diavolo succede? È tutto il giorno che sono stato in ansia! Allora com’è andata? >>

Crilin si scusò a più non posso per essere passato solo in quel momento.

<< Genio calmati. E' tutto apposto. Entriamo così ti racconto i dettagli >>

Dopo che Crilin ebbe terminato il resoconto di tutto quello che era accaduto, Genio tirò un sospiro di sollievo.

<< E così la pace è tornata di nuovo e Vegeta è vivo per merito di Goku! Non vedo l'ora di poterlo vedere domani! >>

C18 si sedette sul divano insieme a Gohan. Dopo che il Genio li ebbe salutati e dato loro la buonanotte,anche Crilin stava per mettersi a sedere quando gli venne un'idea.

<< Ragazzi? Che ne dite di un bel brindisi? >>

C18 e Gohan lo guardarono incuriositi avviarsi verso il frigo e tirare fuori una bottiglia di liquore. Riempì due dei tre  bicchieri, ma quando arrivò a quello di Gohan si fermò esitante.

Il sayan, lo guardò perplesso.

<< Che c'è Crilin?Non posso unirmi a voi? >>

<< No è che…non credo che a tua madre farebbe piacere l'idea che suo figlio appena dodicenne faccia uso di alcolici >>

<< Crilin....avrò anche dodici anni ma quanti ragazzini della mia età possono dire di aver avuto esperienze di vita come la mia? E poi sarà il nostro piccolo segreto.Stasera mi voglio proprio rilassare perciò versa anche a me, per favore >>

C18 sorrise a quell'affermazione.

<< Ok... >>-disse Crilin.

<< Lazuli conosci le regole dei brindisi? >>

<< No >>

<< Te lo spiego io. Il brindisi è una sorta di...celebrazione dopo che un determinato evento è andato bene. E siccome siamo in tre, ognuno deve dire per cosa sta brindando quando è il suo turno. Cominciò io.

Alla pace e alla quasi resurrezione di Vegeta! >>

Tutti e tre fecero tintinnare i loro bicchieri e ne vuotarono il contenuto.

<< Tocca a te Lazuli >>

<< Ehm…alla mia nuova vita e alla pace >>

Di nuovo i bicchieri tintinnarono.

<< E ora tocca a te Gohan! >>

<< A Gelo! >>

Questa volta però terrestre e cyborg guardarono Gohan interrogativamente. Lui sorrise loro e terminò lafrase.

<< A Gelo…che possa marcire nel più profondo dell'inferno! >>

La serata trascorse molto allegramente per i tre. Il liquore cominciava a dare alla testa a tutti i presenti. Poi Gohan si alzò all'improvviso e biascicando disse rivolto a Crilin.

<< Lo sciai Crilin? Credo che domani mattina quando andremo a casa di mio padre, lo troveremo felisce come una Pasqua >>

Crilin s’irrigidì all'istante.

<< Gohan che-che vuoi dire? >>

<< Che avere dodici anni non vuol dire per forza essere stiupidi. L’ho capito sai? >>

<< C-cosa hai capito? >>

Prima di rispondere Gohan si risedette sul divano e mise un braccio attorno al collo del suo amico.

<< Ho capito che…mio padre stanotte voleva farsci una bella…come dire per non essere volgari?

Ah shì!

Una bella cavalcata con mia madre ed è per questo che mi ha spronato a venire qui >>

Crilin e C18 erano senza parole. La cyborg, durante il tragitto per arrivare alla Kame House aveva avuto modo di parlare con il terrestre, del vero motivo per il quale quella notte Gohan sarebbe stato a dormire da loro...ma di certo non immaginava che anche il sayan stesso ne fosse al corrente.

<< E ne sei offeso? >>-chiese la cyborg.

Gohan si voltò verso di lei e le sorrise.

<< E perché mai dovrei essere offeso? Sinceramente sentire il letto dei miei genitori muoversi incontinuascione, mi mette un certo imbarazzo. Ho tutto domani per poter stare con mio padre hic! Cosa posso chiedere di meglio per stasera?

Sono qui insieme ai miei migliori amici, e mi diverte da morire vedere
le vostre fascie da baccalà. Ahahahahahah! >>

Dopo quelle parole il sayan salutò i suoi amici e barcollando si diresse nella stanza degli ospiti. Crilin era ancora incredulo e C18 gli disse.

<< Certo che il ragazzino è sveglio! >>

<< Puoi dirlo forte! >>-disse Crili.

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Nota dell'autore: Ed eccomi qui con il capitolo 19 di Il Futuro Può Essere Diverso! In questo capitolo mi sono lasciato andare, e ho voluto creare un'atmosfera generale di rilassamento. E a pensarci bene credo che dopo tutto quello che i nostri eroi hanno passato, un po di serenità vada bene. Spero che il capitolo vi sia piaciuto lo stesso. Un Saluto e alla prossima con il capitolo 20!

 

 

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Capitolo 20
*** CAPITOLO 20 L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 1 ***


L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 1
L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 1

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Muten si svegliò alle prime luci dell'alba e dopo essersi vestito scese le scale.

Sorrise quando vide C18 e il suo allievo addormentati insieme. Gohan invece dormiva
beatamente nella stanza degli ospiti. Voleva un mondo di bene a quel ragazzo, come del
resto a tutti i suoi allievi e una sensazione di dolore lo colpì in pieno stomaco.

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Si chiese per quanto tempo ancora avrebbe potuto passare del tempo insieme a loro, e
il motivo era semplice...

Mesi prima aveva accusato dei malori a lui insoliti, come vomito e vertigini, ma fortunatamente ogni volta che gli capitavano questi malesseri non c'era
nessuno in casa.

Non voleva di certo disturbare la serenità della vita di Crilin con inutili
preoccupazioni, perciò un giorno aveva deciso di farsi un controllo medico dal quale
aveva tenuto all'oscuro tutti, compresa Bulma che di conoscenze mediche ne aveva essendo in parte medico anche lei.

Il risultato, come il vecchio maestro temeva non era stato dei più incoraggianti...

Un tumore allo stadio finale gli aveva detto il medico senza troppe cerimonie, e data l'età
avanzata la chemioterapia non gli sarebbe servita a nulla.

Ma invece di disperarsi, Muten si era fatto una risata e aveva deciso di passare gli ultimi mesi che gli restavano senza dire niente a nessuno e a godersi il più possibile.

Quindi si sarebbe goduto quella giornata insieme a Goku, anche se alla fine il Sayan se ne sarebbe dovuto andare per sempre.
Crilin si svegliò in quel momento, con un gran mal di testa dovuto al fatto che la sera
prima ci aveva dato giù con tutti quei brindisi. Strizzò gli occhi e fissò Muten, che a
sua volta lo stava guardando dalle scale.

<< Brusco risveglio ragazzo? Lo sai che non dovresti esagerare, sono stato giovane anche
io e so perfettamente come ti senti. >>

<< Già maestro...comunque che ore sono? >>

<< È l'alba. >>

Crilin fece un cenno di assenso e si voltò per osservare lo splendido angelo che gli stava
accanto. In quel momento desiderò di essere anche lui metà robot, per quanto
riguardava gli effetti post sbornia.
Muten decise di lasciare i due innamorati da soli e facendo il più piano possibile si
diresse verso la spiaggia, non prima di aver messo nelle mani di Crilin due pasticche di
analgesici.

Gohan entrò in quel momento con una faccia stralunata e si fermò davanti a
Crilin. Il terrestre malgrado il mal di testa, gli sorrise e gli disse:

<< Gohan...anche tu hai la sensazione di avere due trapani nella testa? >>

<< Sì…e sembra che si stiano incontrando.Non sapevo che facesse così male. Non è che avresti qualcosa per far passare questo dolore? >>

<< Prendi. >>

Gohan  dalle mani del terrestre una pasticca e la mandò giù con un bicchiere d'acqua, altrettanto fece Crilin.

<< Tra una mezz'ora circa dovrebbe fare effetto, non ci resta che aspettare. Se vuoi puoi
farti una doccia nel frattempo. >>

Il Sayan annuì e si diresse verso il bagno con andatura ancora barcollante. Il terrestre lo
osservò con un sorriso, poi si volse verso la sua amata che si stava svegliando proprio in
quel momento. Le diede un tenero bacio sulla fronte.

<< Dormito bene Lazuli? >>

<< Certo...tu no? >>

<< Scusa se non ci troviamo nel letto...ma ieri sera ero troppo ubriaco e ci siamo
addormentati qui. Comunque a dormire ho dormito...ma ho un mal di testa incredibile. >>

La cyborg decise di prenderlo un po’ in giro.

<< Lo credo che hai mal di testa, sei solo un umano. >>

<< Dai smettila...e comunque non è una cosa che succede solo a me sai? Avresti dovuto
vedere Gohan poco fa, la sua faccia se possibile era peggio della mia, e lui è per metà
sayan. >>

Con dolcezza la cyborg pose le mani sulla nuca iniziando  a massaggiare la testa al terrestre il quale si abbandonò completamente a quella sensazione di intorpidimento...fino a che dopo qualche minuto, e con sorpresa il mal di testa scomparve all'improvviso.

Si girò di scatto verso l'androide.

<< Lazuli ma cosa hai fatto? Il mal di testa è sparito! >>

<< Ho semplicemente premuto le mie dita sui giusti punti di pressione del tuo cervello. >>

Il terrestre la guardò con stupore.

<< Sei piena di sorprese Lazuli! >>

<< Non è che ci voglia una maestria, posso insegnartelo se vuoi così le prossime volte
potrai farlo da solo. >>

<< E perdermi il piacere di questa sensazione? >>-chiese maliziosamente il terrestre.

I due stavano per baciarsi, quando Gohan apparve con l'accappatoio e un'aria ancora
malconcia.

<< Giorno C18, hai dormito bene? >>

<< Magnificamente. >>

<< Beata te…a proposito Crilin, ma sei sicuro che quelle pasticche facciano davvero
effetto? Perché ho ancora un mal di testa... >>

Il terrestre fissò la cyborg e lei capì al volo. Si materializzò dietro il Sayan, gli fece lo
stesso trattamento riservato poco prima a Crilin, e come lui si stupì della scomparsa del
dolore.

<< C18 non so di preciso cosa tu mi abbia fatto ma…diamine è fantastico, non sento più
nulla quindi grazie! >>

<< Di niente. Piuttosto...non dovevamo fare una visita a tuo padre? >>

Sul volto del sayan apparve per un momento un'espressione triste.

<< Già…oggi è l'ultimo giorno, perciò non perdiamo altro tempo. Mi vesto e andiamo,
ok? >>

<< Ok. >>-disse Crilin con una nota triste nella voce.

Nel frattempo, a casa Son

<< Gokuuuuuuu ti vuoi svegliare? Sono quasi le 7 e io sono già due ore che mi sto
dannando in cucina. Svegliati dai! >>

Il Sayan si alzò malvolentieri e si diresse verso la cucina. Non appena vide Chi-chi nel suo
classico grembiule da cuoca, fu assalito dai ricordi e cominciò seriamente a pensare che
quella stessa sera, quando avrebbe dovuto dire addio per sempre a tutti, sarebbe stata un'impresa più difficile del previsto.

<< Come mai quello sguardo triste, Goku? >>-chiese la donna facendo finta di essere curiosa, ma ben sapendo il motivo di tale tristezza.

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Il Sayan si riscosse e fece di tutto per nascondere quali fossero in realtà i suoi veri
pensieri. Sorrise alla moglie e le disse, indicando il cibo:

<< Urca Chichi! Ma quanta roba hai preparato? Che profumino... >>

<< Certo che sei proprio tonto. Ti ricordo che ci saranno tutti i tuoi amici oggi, compreso
Vegeta, che come te è un sayan e questo vale a dire che dovrò placare gli istinti di fame
di non uno, ma bensì due sayan famelici e ingordi. Piuttosto...ma Gohan non dovrebbe
rientrare? Mi va bene che stia a casa di Muten, ma non dovevate andare a pescare
insieme? >>

<< Tranquilla tesoro, sta per arrivare e non è solo. >>

<< E tu questo come... già, che stupida, la percezione delle aure. Allora se stanno arrivando non credo che il modo migliore per presentarsi sia quello di farti trovare in mutande,perciò vai a darti una ripulita. >>

<< Agli ordini signora! >>

Detto questo il Sayan scomparve, diretto verso il bagno.

Qualche minuto dopo Chi-chi sentì dei colpi alla porta e andò ad aprire.

<< Ciao mamma! >>

<< Ciao tesoro! Hai dormito bene stanotte? >>

<< Certo mamma. >>

<< Spero che non vi abbia causato problemi. >>-disse Chi-chi rivolta a C18, Crilin e
Muten.

<< Ma quale disturbo Chi-chi, lo sai che per noi è sempre un piacere. >>-rispose Crilin a
nome di tutti.

<< Entrate pure ragazzi. Goku come al solito si è svegliato tardi, quindi nell'attesa
accomodatevi. >>

I cinque si misero seduti intorno al tavolo e cominciarono a parlare del più e del meno,
fino a che Chi-chi fu spiazzata da una domanda di Gohan, che la fece arrossire fino
all'inverosimile.

<< E tu mamma? >>

<< Io cosa? >>

<< Ti sei divertita ieri sera, vero? >>

<< GASP! CCCosa-vuoi dire esattamente con “divertita” tesoro? >>

Fortunatamente per Chi-chi, Goku comparve in quel momento, vestito con la sua classica
tuta arancione...l'unica cosa che stonava con quel completo era l'aureola sulla sua testa.
Non appena Gohan lo vide gli saltò al collo.

<< Ciao papà! Allora, andiamo a pescare? >>

<< Certo figliolo! Chi si unisce a noi? C18 puoi venire anche tu se lo desideri. >>

<< Ehm...ecco no, grazie. Se non creo disturbo preferirei rimanere qui con tua moglie. >>

<< Ma quale disturbo cara. >>-disse Chi-chi.-<< Anzi, credo proprio che sia meglio così.
Sai devo ancora preparare tante cose ed è meglio che questi scansafatiche se ne stiano
lontani per un bel po’ Ha! >>

<< Ok mamma, allora noi andiamo. Torneremo prima di pranzo. >>

Prima di varcare la soglia, Crilin si avvicinò all'androide e le disse:

<< Sicura di voler restare Lazuli? Non vorrei che ti annoiassi troppo. >>

<< No tranquillo. E poi devo fare una domanda a Chi-chi ed è meglio farlo quando voi
non ci siete, ma non ti preoccupare è solo una curiosità, quindi vai e divertiti. >>

I due si diedero un tenero bacio sulle labbra, dopodiché l'androide si sentì osservata da
Chi-chi.

<< Scusa Chi-chi...immagino ti abbia messo in imbarazzo. >>

<< Nessun imbarazzo C18! Stai tranquilla.E poi, se proprio devo dirla tutta, mi rende felice vedere il miglior amico di mio marito, riscattarsi da tutto quello che ha subito nella vita...e sono anche felice per te. >>

<< Nello specifico, cosa stai dicendo Chi-chi? Scusa, forse la cosa è ovvia ma io non la
capisco. >>

Chi-chi fece un cenno a C18 e insieme si sedettero al tavolo.

<< Tu sai la storia della vita di Crili immagino. Sai quello che ha dovuto passare.
Insomma...non riesco proprio a capacitarmi di come due persone possano abbandonare
un neonato sulla soglia di un monastero solo perché aveva qualche difetto, se si poteva chiamare il suo un difetto. Per non parlare di tutto quello che ha dovuto affrontare…

Insomma, è morto due volte per difendere la terra dai malvagi e la seconda volta è stato fatto addirittura in mille pezzi da quel mostro di Freezer. Prima di tutto questo, lui non aveva nessuno C18...nessuno. Fino a che un giorno non ha incontrato Goku, che è diventato a tutti gli effetti oltre che migliore amico...un fratello. Poi le cose sono andate come dovevano andare e noi siamo diventati la sua famiglia. Nonostante voglia bene anche a tutti gli altri amici di Goku, Crilin è stato l'unico quando...sì insomma, quando stava per morire mio marito è rimasto con lui fino alla fine. Goku gli ha fatto promettere di prendersi cura di noi, della sua famiglia. E lo ha fatto C18...lo ha fatto. Nel periodo in cui tu e tuo fratello eravate crudeli. Quindi mi rende felice il fatto che abbia incontrato te. Finalmente potrà anche lui avere una vita come si deve. >>

Chi-chi rimase silenziosa per qualche minuto ma C18 intuì subito che la donna aveva altro da aggiungere.

<< Grazie Chi-chi per quello che hai detto. Sul serio.Ma ho come l'impressione che tu abbia altro da dire...non è così? >>

La donna sorrise...

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<< Era così evidente? >>

<< Diciamo che so riconoscere bene quando una persona nasconde qualcosa >>-rispose la cyborg divertita-<< Quindi sputa il rospo >>

<< Visto che sei tu a darmi il permesso...posso chiederti un favore C18? >>

<< Certo, dimmi pure. >>

<< Quando…quando stasera Goku se ne andrà per sempre, stai vicino a Crilin. Stagli
vicino più di quanto tu già non faccia. Puoi farmi questo favore? E' il minimo che io possa fare, rispetto a tutto quello che lui ha fatto per noi >>

<< Certo che lo farò. >>-disse C18 con un sorriso. Poco dopo però tornò seria e la cosa non sfuggì all'occhio di Chi-chi che infatti le chiese.

<< Che succede C18? Sei diventata cupa all'improvviso. >>

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<< Scusa Chi-chi, ma ti dovrei fare una domanda. Non ti allarmare però
è solo una curiosità. >>

<< Dimmi C18 >>

<< Ecco…se le cose fossero andate in maniera diversa...diciamo  se tuo marito non fosse morto a suo tempo, credi che sarebbe stato in grado di  battere e uccidere me e mio fratello? Quando eravamo malvagi intendo >>

Chi-chi ci mise qualche secondo prima di rispondere. Non era di certo un'esperta come suo marito o suo figlio nelle arti marziali, ma di una cosa era sicura.

<< Se conosco la natura di mio marito, e ti assicuro che la conosco bene, posso dirti
alcune cose che so per certe. Indubbiamente quando tu e tuo fratello avete cominciato
a fare quello che avete fatto, sarebbe intervenuto subito e dopo un estenuante
combattimento, sono sicura al 100% che vi avrebbe battuti. >>

C18 adesso ne aveva la conferma visto che in passato ne aveva parlato con Crili, ma giusto per esserne sicura fece finta di non credere alle parole della donna.

<< Scusami Chi-chi, non è che voglia smentirti ma se ricordi bene al tempo io e mio
fratello eravamo gli esseri più forti che fossero mai esistiti. Vegeta, che è un Sayan come
Goku e che si era trasformato anche lui, non ha potuto fare niente...quindi cosa ti da la
certezza che tuo marito ci avrebbe battuto? >>

 

<< È proprio questo il punto C18. Goku vi avrebbe battuto non per la capacità di
trasformarsi...ma per la forza dell'amore che è in lui. Vedi...i sayan sono creature straordinarie…o meglio, i sayan come Goku, Vegeta e Gohan. Il combattimento scorre nelle loro vene e questo è un dato di fatto.Non è una cosa che puoi accendere o spegnere come una radio. Fidati io lo so bene, e  sono altrettanto sicura che anche Vegeta a suo tempo avrebbe potuto battervi, ma è questa la differenza che c'è, o meglio c'era tra Goku e Vegeta...

Vegeta combatteva solo per il suo ego, solo per se stesso...mentre invece Goku ha sempre
combattuto si per vedere quali fossero i suoi limiti, ma soprattutto per difendere coloro che amava. Potrei stare qui delle ore a raccontarti di tutte le sue imprese. E sai chi c'era il novanta% delle volte a sostenerlo? C'erano i suoi amici. Crili sopra a tutti.  Pare che anche Vegeta abbia capito, in ritardo questa cosa e lo dimostra il fatto che contro Gelo e quell'altro folle, ha combattuto non più per se stesso...ma per la sua famiglia. Per proteggerla,e  per l'amore che prova per suo figlio e  Bulma.

In sintesi Goku vi avrebbe battuto ma non ucciso.

Anzi!

Una volta appresa la vostra storia e capito tutto quello che Gelo vi ha inflitto, avrebbe fatto in modo di farvi capire quali erano i vostri errori. E poi con la promessa di un nuovo scontro se ne sarebbe andato lasciandovi illesi >>

Ovviamente C18 sapeva già queste cose, ma aveva avuto un'ulteriore conferma da
Chi-chi.

Le sorrise e le disse

<< Lo sai che sono le stesse parole che mi ha detto Crilin? >>

Chi-chi non si meravigliò e le rispose sorridendo di rimando

<< Te l’ho già detto…quei due sono fratelli. >>

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Nota Dell'autore: Un ringraziamento speciale va a chi sta seguendo questa storia la quale spero  vi abbia intrigato abbastanza. Ringrazio tutti coloro che leggono, o passano a dare solo un'occhiata.Un saluto e alla prossima!   :-)  :-)  :-)  :-)

 

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Capitolo 21
*** CAPITOLO 21 L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 2 ***


L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 2
L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 2

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Goku insieme a suo figlio e ad i suoi amici si stavano divertendo un mondo nel lago sui Monti Paoz, dove avevano deciso di trascorrere quella mattinata lontano, ma non troppo da casa. Ad un certo punto dopo che raggiunsero la riva Goku chiese a Crili.

<< Ma gli altri quando arrivano? Voglio dire Yamcha,Piccolo, Vegeta e tutta la squadra? >>

<< Arriveranno stasera verso l'ora di cena.Ma ci pensate ragazzi? Di nuovo tutti insieme anche se...per poco. >>

L'allegria che era regnata fino a quel momento parve dileguarsi, ma con sorpresa di tutti fù Gohan a tirarli su di morale.

<< Oh andiamo Crili, Papà è morto tre anni fa e non nego che quando stasera se ne andrà per sempre non mi sentirò triste, ma...almeno posso sempre comunicare con lui quando voglio e questo è un privilegio che a pochi è concesso, perciò basta con la tristezza e godiamoci questa bella mattinata! >>

Goku si meravigliò dell'atteggiamento di suo figlio e lo fissò con orgoglio. Era proprio cresciuto quel bambino, che ormai stava entrando nell'età adulta e con malizia si chiese se per caso non avesse già una ragazza. Ma lo scopo di quel viaggio verso i monti Paoz in principio era stato un'altro per Goku. Infatti voleva parlare con suo figlio da solo e forse quella sarebbe stata l'unica occasione di farlo faccia a faccia.

<< Ragazzi? >>-disse Goku rivolto a Crili e a Muten.<< Vi spiace se mi allontano un'attimo con Gohan? >>

<< Fai pure >>-rispose Crili.

Gohan leggermente dubbioso si mise a seguire suo padre che gli faceva dei cenni verso il bosco. Dopo quasi 15 minuti il sayan più grande si sedette per terra imitato da suo figlio. Il panorama che si stagliava davanti a loro  era bellissimo. Cascate e ruscelli producevano un rumore che dava pace a chiunque si fosse trovato da quelle parti. Padre e figlio inspirarono insieme l'odore del bosco assaporandone la dolcezza con l'olfatto.

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<< Papà perché mi hai portato qui? Ho capito che mi devi parlare quindi non avere remore e fallo. >>

Goku sorrise a suo figlio. Era sveglio, e  riconobbe che su questo aveva preso dalla madre.

<< Il fatto è che volevo parlarti di persona e questa potrebbe essere l'ultima occasione per farlo. Certo avrei potuto parlarti anche dall'altro mondo ma...credo che certe cose vadano dette in un certo modo insomma dal vivo se così si può definire. Mi segui? >>

<< Certo Papà però rilassati diamine sembra che tu mi debba dire chissà che cosa >>

<< Ecco è che per prima cosa volevo chiederti perdono. >>

Gohan strabuzzò gli occhi e fissò il padre come se di colpo fosse impazzito.

<< Papà io non capisco di cosa tu mi debba chiedere perdono. >>

Un flebile sorriso comparve sul volto di Goku, e preso un profondo respiro continuò da dove si era interrotto.

<< Ti chiedo perdono prima di tutto per non essere mai stato un padre degno di questo nome. E' vero che ho dovuto fare delle scelte nella mia vita, scelte che mi hanno costretto a separarmi da te e tua madre.

Vuoi un'esempio?

La prima volta contro Radish. E' vero che se non mi fossi sacrificato, probabilmente la terra sarebbe stata distrutta...

Ma ciò non toglie il fatto che per quasi un'anno sono mancato perché mi dovevo allenare e sconfiggere Vegeta con l'addestramento di Re Kaio.

E poi guarda cosa è successo...

Sono partito appena mi sono ripreso per raggiungere te e Crili su Namecc e riportare in vita i nostri amici morti contro Nappa.

Crili è morto per la seconda volta, io mi sono trasformato dalla rabbia, poi il pianeta è esploso e per fortuna ho recuperato una navicella di quella squadra della quale non ricordo neanche il nome. Fortuna ha voluto che la meta era impostata su quel pianeta...Yardrat. Li ho imparato il teletrasporto, e quando ho sentito la chiamata di Polunga per farmi tornare sulla terra, io ho rifiutato perché sentivo di dover diventare più forte. >>

Dopo quelle parole una lacrima cominciò a scorrere sulla guancia di Goku, e Gohan ne rimase semplicemente terrorizzato.

Era la prima volta che vedeva suo padre in quello stato...

Lo aveva visto molte volte allegro, oppure in qualche occasione arrabbiato, ma mai lo  aveva visto versare una lacrima...

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Gohan sentì il forte desiderio di abbracciare suo padre e di rassicurarlo ma non vi riuscì, perché nel frattempo Goku aveva ripreso a parlare.

<< Che stupido che sono stato quella volta!

Ho perfezionato l'arte del teletrasporto su quel pianeta ma a cosa è servito?

Potevo benissimo andarmene da quel pianeta col desiderio di Polunga e passare quel periodo insieme a voi. Voglio dire che se anche non avessi imparato il teletrasporto e fossi tornato a casa, avrei comunque fermato Freezer dannazione!

Infatti  quello è stato il mio più grande errore perché poi sono morto a causa di quella malattia che probabilmente mi sono preso proprio su Yardrat.

Insomma Gohan io  ti chiedo perdono per non esserti stato vicino quando ne avevi più bisogno e questo vale anche per tua madre...

E sono contento che Piccolo prima e Crili insieme a C18 dopo, ti abbiano aiutato in questo senso.

Perdonami Gohan...perdonami >>

Per un bel po di tempo nessuno dei due osò aprire bocca e poco a poco quel silenzio, almeno per Goku, stava diventando opprimente. Conosceva la natura di suo figlio e cioè quella di una persona mite e gentile...

Però quel silenzio stava durando troppo. Son Goku iniziò a chiedersi se con quelle parole  invece di ottenere il perdono di suo figlio, ne stesse ottenendo l'odio. Poi finalmente Gohan si decise a parlare.

<< Papà per caso la ferita che hai ricevuto sulla testa quando eri ancora un neonato ti sta facendo dare i numeri?

Sei impazzito per caso? >>

<< Impazzito? >>

<< Sì papà impazzito perché non ho mai sentito una valanga tale di stronzate in tutta la mia vita.

Io non ti posso perdonare papà...

Perché non hai niente e ripeto niente di cui farti perdonare!

Le cose sono andate così punto, e se non fossero andate in questo modo probabilmente ora saremmo tutti morti, quindi smettila di crucciarti con queste cazzate!

Certo...non nego che mi sei mancato e tanto anche ma...se tu non ti fossi sacrificato ora non saremmo qui a parlarne. Quando stasera tornerai nel regno dei morti non ti posso negare che mi dispiacerà tantissimo...ma è il prezzo che bisogna pagare nella vita e cioè che per ottenere una cosa, ne perderai inevitabilmente un'altra. E' così che stanno le cose a questo mondo. Non importa a quale razza si appartiene. Puoi essere un terrestre,un namecciano o un sayan...

Ma questa realtà resta innegabile! Tu sei mio padre e nelle mie vene anche se a metà, scorre il sangue dei forti e valorosi sayan. E la sai una cosa? >>

<< Cosa? >>-chiese Goku quasi intimidito da tanta saggezza.

<< Quando gli androidi erano crudeli e distruggevano tutto io...ho provato tanta rabbia ma non perché tu non c'eri....

Semplicemente perché non ero al tuo stesso livello di combattimento. E ora che anche io posso trasformarmi in Super Sayan posso dire con orgoglio che tu sei mio padre, e che non avrò mai più paura di niente perché come mi disse un tempo Vegeta i sayan non hanno rivali! >>

Detto questo Gohan abbracciò suo padre e insieme piansero a lungo. Goku piangeva perché finalmente si era tolto un peso dal cuore mentre Gohan versava lacrime in quanto poteva finalmente stringere tra le sue braccia quel padre che gli era mancato così tanto.

<< Ehi ragazzi andiamo? >>-disse Crili spuntato dal nulla insieme a Muten.

<< Andare dove? >>-risposero all'unisono padre e figlio.

<< Forse non ve ne siete resi conto, ma sono quasi le dodici e mezza Goku, e sai che tua moglie non tollera chi ritarda a pranzare. >>

<< Urca!  E' già ora di pranzo? Evidentemente non ci siamo resi conto del tempo che è passato!  Allora Gohan non hai fame? >>

<< Certo Papà andiamo! >>

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Nota dell'autore: Ho deciso in questo capitolo di incentrarmi sul rapporto padre e figlio. Spero di esserci riuscito, anche se forse il capitolo magari era un pò corto. Un saluto e alla prossima. Le recensioni sono gradite! 

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Capitolo 22
*** CAPITOLO 22 L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 3 ***


L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 3

L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 3


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La giornata trascorse in modo piacevolissimo per tutti, anche se un'alone di tristezza regnava in un'angolino del cuore di  coloro che conoscevano Goku, ma nonostante tutto chi in un modo,chi nell'altro cercarono di non darlo a vedere...

Verso il pomeriggio arrivò Vegeta con Bulma e il piccolo Trunks che scalpitava tra le braccia di sua madre.

Non appena vide Goku, Bulma gli si gettò con le braccia al collo e quasi piangendo gli chiese scusa per non avergli parlato il giorno prima e lo ringraziò mille volte per aver salvato l'uomo che amava.

Il sayan si grattò la testa nel suo tipico gesto infantile e tra mezzi borbottii e frasi sconnesse fece capire all'amica che non c'era nulla di cui scusarsi, e che per lui era stato un piacere.

Vegeta senza preavviso prese Goku per un braccio e lo staccò senza troppe cerimonie dall'abbraccio di Bulma. Ovviamente lei stava per protestare ma le sue parole furono bloccate sul nascere.

<< Bulma per favore, io e Kakaroth dobbiamo parlare di una cosa ma dobbiamo farlo da soli >>

Nel frattempo Crili che non aveva perso di vista il suo migliore amico trovò molto strano l'atteggiamento di Vegeta, e incuriosito stava per seguirlo, quando C18 lo prese per mano.

<< Dove stai andando Crili? >>

<< Ehm...ecco c'è qualcosa che non mi quadra nell'atteggiamento di Vegeta, e voglio solo capire come mai sta trascinando Goku in quel modo. >>

La Cyborg lo squadrò da capo a piedi e gli disse a bassa voce.

<< In pratica stai andando...ad origliare? >>

Il terrestre stava per controbattere, quando fu bloccato nuovamente dalle parole di lei.

<< Se è così vengo anche io >>

<< Ma insomma Vegeta mi dici dove vuoi portarmi? Ci stiamo allontanando un po troppo. >>

Goku non capiva l'atteggiamento di colui che un tempo era stato il suo nemico giurato, e si chiedeva dove lo volesse portare e cosa animasse il suo animo. Le sue elucubrazioni smisero di botto perché finalmente Vegeta si fermò.

<< Vegeta ho capito che mi devi parlare,quindi non tenermi sulle spine. >>

<< Infatti Kakaroth ti devo parlare. Ti ho portato qui perché se mi conosci sai quanto è difficile per me...esternare i miei sentimenti. >>

Goku era senza parole...

Infatti non era mai capitato da che conosceva Vegeta che lui si comportasse in un modo simile, e certo che  il giorno prima quando lo aveva abbracciato era rimasto anche lì perplesso, ma pensava fosse quello  il massimo che Vegeta potesse fare in quanto a esternare i propri sentimenti...

A quanto sembrava si era sbagliato, e di molto anche.

<< Quindi stasera te ne andrai giusto? >>-la domanda di Vegeta arrivò schietta come solo lui sapeva fare.

<< Si Vegeta...sai come è la situazione. Io non appartengo più a questo mondo e anche se mi dispiace...me ne devo andare via. >>

Vegeta si girò di scattò e lo afferrò per la collottola.

<< E così...ti stai arrendendo!?!? >>

<< Vegeta ma cos...? >>

<< Si può sapere dove è finito il tuo orgoglio Kakaroth?  Ti sei già arreso vero? >>

A quel punto Goku capì dove Vegeta volesse andare a parare e gli rispose a tono.

<< Vegeta qui non si tratta di combattere contro un'avversario!

Lo capisci questo?

Se hai un'idea migliore allora parla! >>

Vegeta mollò la presa e cercò di ricomporsi.

<< Possibile che non ci sia una soluzione?  Non  puoi parlare con quello che ti ha insegnato quella tecnica? Il Ka...Il Ta...Insomma come cazzo si chiama quella cosa e  che se non ricordo male, è un pezzo da novanta dell'aldilà? >>

<< Kaio-Ken è il nome della tecnica  e chi  me l'ha insegnato è il Re Kaio del nord. E comunque per rispondere alla tua domanda...no lui non può fare nulla. L'unico che diciamo abbia voce in capitolo riguardo alla morte è il Re Enma, colui che decide chi va all'inferno o in paradiso quando una persona muore.  Però Vegeta come mai all'improvviso tutte queste domande? Non mi sembra che io ti sia mai andato a genio. >>

Ovviamente Goku sapeva benissimo che Vegeta non lo odiava più, ma gli avrebbe comunque fatto piacere sentirselo dire di persona e così accadde...

Anche se in modo indiretto.

<< Diciamo solo che ho un debito nei tuoi confronti.Allora facciamo così Kakaroth, quando sarà il momento mi avvertirai all'incirca un'ora prima che tu debba andartene, dopodiché mi metterai in contatto telepatico con questo fantomatico Re Enma, lo puoi fare vero? >>

<< Ehm...credo di sì, ma per questo dovrei chiedere l'aiuto di Re Kaio. >>

Un sorriso comparve sulle labbra di Vegeta.

<< Bene adesso torniamo altrimenti si insospettiranno gli altri. Tu ricorda solo di avvertirmi un'ora prima che  te ne vada ok Kakaroth? >>

<< Ok Vegeta...ma se posso chiederlo cosa hai in mente? >>

<< Diciamo solo che ti devo un favore e adesso andiamo anche perché mi dà fastidio essere osservato in continuazione. >>

<< Di che parli Vegeta? C'è qualcuno che ci sta osservando? Strano però, non avverto nessuna aura oltre quella dei nostri amici, ma sono distanti da qui... >>

Vegeta si diede una manata in faccia prima di rispondere.

<< Per caso l'aldilà ti ha rincoglionito? Se guardi quel cespuglio alle tue spalle noterai il tuo caro amico Crili che per non farsi individuare ha azzerato l'aura, e c'è anche quel demonio in gonnella insieme a lui. Io adesso vado a mettere qualcosa sotto i denti a dopo. >>

<< Ok Vegeta a dopo >>

Dopo che il sayan più grande si fu allontanato Goku guardò con attenzione il cespuglio indicato da Vegeta, e si accorse di un lembo arancione della tuta da combattimento di Crili.

<< Ehi amici venite fuori,tanto lo so che siete lì >>

Con enorme imbarazzo sia Crili che C18 vennero fuori. Goku li guardò sorridendo.

<< Scusa amico non era nostra intenzione spiarti...è solo che quando ho visto  Vegeta ti portava via non ho resistito dalla curiosità. >>

<< Ma di quali scuse parli Crili? Non ti preoccupare e poi sei il mio migliore amico, e mi fa piacere che ti preoccupi per me >>

Rincuorato da quelle parole il terrestre disse al suo amico.

<< Mi pare di capire che Vegeta abbia un piano per farti rimanere...tu cosa ne pensi? Credi che sia fattibile quello che Vegeta ha in mente? >>

All'improvviso da giocoso lo sguardo di Goku si fece serio e rispose con altrettanta serietà.

<< A dire il vero non lo so con certezza Crili, ma come ho già detto in precedenza  io non dovrei nemmeno essere qui, e non è che io voglia sottovalutarlo ma...non credo  riuscirà nel suo intento quel testone, qualunque esso sia.

Ad ogni modo Vegeta è cambiato moltissimo in questi anni, e chi poteva mai credere che in un certo senso mi volesse bene?

E Pensare che anni fa ce le siamo date di santa ragione e per poco lui non mi ha ucciso >>

C18 che era rimasta silenziosa per tutto il tempo si intromise nel mezzo della discussione e senza preavviso si rivolse al sayan.

<< Pensi davvero che non ci sia un modo per farti restare? >>

Goku rimase alquanto imbarazzato da quella domanda, perché anche se sia lei che il fratello erano diventati buoni,in principio erano stati costruiti con lo scopo di ucciderlo. Ma questa era ormai acqua passata.

<< Ecco C18 il fatto è che...non sono morto contro un'avversario che mi ha fatto fuori.In quel caso sarei potuto resuscitare con Polunga il drago di Namecc,visto che quello della terra mi ha già resuscitato una volta, quando sono morto contro Radish...mio fratello.

Sono morto a causa di una malattia e secondo le leggi dell'aldilà chi muore in modo per cosi dire...naturale non ha il diritto di resuscitare, e se ci pensate bene è giusto così altrimenti chiunque è morto in questo modo...insomma non credo di meritarlo più di altri,mi sentirei profondamente in colpa, se capite quello che intendo >>

Dopo quelle parole cadde un profondo silenzio che durò diversi minuti fino a che il terrestre  non lo ruppe.

<< Goku non è che sia proprio vero quello che hai detto.

Mi spiego meglio. Tu sei morto ok...ma rispetto a tantissimi esseri umani hai dato la vita per questo pianeta mentre loro continuano a scannarsi, si uccidono, e si fanno a pezzi, e rovinano questo bellissimo pianeta. Non credi di meritare qualcosa in più rispetto a loro? >>

Goku si grattò la testa con fare imbarazzato.

<< Quello che hai detto Crili è molto importante per me,ma ecco io a questo punto non so che cosa mi riservi il futuro, perciò nel caso io me ne debba andare voglio parlare di altre cose finché è possibile. >>

<< E di cosa vorresti parlare Goku? >>

<< Scusa se te lo dico  ma non hai ancora sviluppato al massimo il Kaio-Ken. Voglio dire con la massima potenza potresti tranquillamente sconfiggere avversari come la squadra Ginew,ma sento che se ti allenassi a dovere potresti arrivare molto lontano. A tale proposito posso chiederti di farmi vedere a che livello sei attualmente e per quanto puoi reggere il Kaio-Ken? >>

<< Mi stai chiedendo di farti vedere la mia massima potenza Goku? >>

<< Si! Sempre che non sia un problema Crili. >>

Crili guardò la cyborg e le disse con un sorriso.

<< Scusa tesoro ma ti avverto che potresti rimanere turbata puoi anche non vedermi. >>

<< Tsk! Ma se ti ho visto quella volta contro mio fratello...mi ricordo benissimo che appariva un'aura rossa intorno a te e i tuoi muscoli si gonfiavano un bel po. >>

<< Già...hai ragione mi ero scordato comunque...a noi Goku! >>

Crili si concentrò al massimo sotto lo sguardo divertito del sayan, e dopo pochi secondi un'aura del colore del sangue avvolse il terrestre. All'improvviso Crili urlò.

<< Kaio-ken Massimo! >>

VLAM!

Il corpo del terrestre si era rapidamente gonfiato e i muscoli sulle braccia e sulle gambe parvero scoppiare.

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<< Grazie Crili e adesso voglio che tu mi colpisca con tutta la forza che hai in corpo! >>

 Il terrestre rimase turbato da quelle parole...

 << Scusa Goku ma perché? >>

 << Perché voglio testare la tua forza...avanti colpiscimi io non risponderò al colpo perciò tranquillo e fallo. >>

 << Come vuoi Goku >>

 SBAM!

 Neanche un secondo dopo il sayan si ritrovò steso a terra con una mano sullo stomaco. Crili sciolse immediatamente il Kaio-Ken e insieme a C18, andò a sincerarsi delle condizioni del suo amico.

 << Goku stai bene? >>

 << S-si...Urca C-crili sei diventato proprio f-forte! >>

 << Scusa Goku ma che diamine! D'accordo che non mi avresti risposto ma, almeno ti potevi trasformare e  non avresti sentito tutto questo dolore! >>

 Il sayan si rialzò anche se a fatica con il sorriso sulle labbra.

 << Non sarebbe servito...se un colpo è buono l'avrei sentito lo stesso, trasformato o non, e ti faccio i miei complimenti ma...c'è un'altra cosa che devo dirti,e per farlo dovevo verificare a che punto eri con questa tecnica...e...Cazzo se fa male! >>

 Il sayan si massaggiò lo stomaco nel punto dove aveva ricevuto il colpo.

 << Ti do un consiglio Crili. E' una cosa che potresti fare insieme a C18 e che credo gioverebbe a entrambi. >>

 Terrestre e Cyborg si guardarono negli occhi stupiti, prima di rivolgere di nuovo l'attenzione al sayan e questa volta fu C18 a chiedere spiegazioni.

 << Cosa intendi dire? Ho la netta impressione che tu ci stia nascondendo qualcosa >>

 << Bee ecco...adesso che sei diventata buona posso dirlo anche a te C18.

Al palazzo del Supremo esiste una stanza speciale che si chiama Stanza dello spirito e del tempo. Vi basti sapere che ci si può allenare al suo interno per un'anno intero, mentre l'equivalente al di fuori di quella stanza è di un solo giorno. In poche parole...un'anno dentro....un giorno fuori, e la gravità è 10 volte quella della terra,  senza contare che ci si può entrare in coppia, ecco perchè ho detto che poteva giovare a entrambi >>

 Crili aveva gli occhi fuori dalle orbite e lo stesso valeva per la Cyborg.

 << Ma Goku scusa...perché allora il Supremo non ce ne ha mai parlato in passato? Potevamo usarla per allenarci, e affrontare le varie minacce! >>

 << A dire la verità credo di saperne il motivo...senza offesa ma se tu, o chiunque altro fosse entrato in quella stanza all'epoca che so...dell'invasione di Vegeta per farti un'esempio, non credo che sareste sopravvissuti.

Per entrare in quella stanza bisogna avere un livello di combattimento abbastanza alto. Quando  io ci sono entrato una volta da ragazzino  sono dovuto uscire quasi subito, perché non riuscivo a sopportare l'intensità di quell'ambiente. Ma adesso tu potresti entrarci tranquillamente insieme a C18, e se vi sto dicendo questo, è perché nel caso io non possa più rimanere in questo mondo, e all'improvviso dovesse apparire qualche nemico molto potente...servirà tutto l'aiuto possibile per difendere la terra >>

 C18 aveva ascoltato tutto quel discorso con attenzione, e all'inizio era stata intrigata all'idea di diventare più forte, ma poi si ricordò che per metà era un cyborg e quindi il livello di combattimento che possedeva, nonostante fosse altissimo sarebbe rimasto quello per sempre, e lo disse apertamente.

 << L'idea è allettante Goku ma credo che possa funzionare solo su Crili, e non su di me visto che per metà sono un cyborg...

Poi scusa la franchezza ma anche se sono cambiata, io sono stata progettata per eliminarti quindi...perché me lo stai dicendo? >>

Con stupore il terrestre vide il suo migliore amico avvicinarsi, e poggiare una mano sulla spalla dell'androide. C18 si meravigliò molto del gesto ma stranamente non si senti infastidita, e le parole successive del sayan la fecero sorridere e arrossire allo stesso tempo.

 << C18 se ti sto dicendo tutto questo è perché non sento più malvagità in te, e poi per ringraziarti di tutto quello che avete fatto per Gohan...per mio figlio! Ci siete stati quando io non potevo e di questo non finirò mai di ringraziarvi. Ma comunque C18 impara a superare i tuoi limiti! Sarai anche per metà un robot, ma alla base sei un'essere umano come tutti gli altri. >>

 C18 diventò rossa per l'imbarazzo...

Non si aspettava di certo simili incoraggiamenti da colui che un tempo avrebbe dovuto uccidere.

 << Grazie...Goku. >>

 << Di nulla >>-rispose il sayan che fece per tornare al tavolo dove gli altri lo stavano aspettando, ma poi ritornò sui suoi passi.

 << Avvicinatevi >>-disse rivolto a Crili e a C18.

Sorpresi i neo-fidanzati  fecero come richiesto. Prima di riprendere a parlare il sayan voltò la testa da una parte all'altra, come per sincerarsi che nessuno li stesse ascoltando. Poi con un sorriso-ne disse ad entrambi.

 << Dovete sapere, che se seguirete il mio consiglio trarrete benefici non solo in combattimento ma anche in altri...come dire....aspetti. Devo dire che oltre l'allenamento in quella stanza speciale ecco...allenarsi in generale e quindi diventare più forti, vi farà provare emozioni più forti. Chi-chi ha apprezzato...ci siamo capiti vero? >>

 Terrestre e Cyborg diventarono Bordeaux, ma prima che potessero dire qualcosa Goku si era fiondato al tavolo reclamando cibo e ridendo soddisfatto. C18 guardò maliziosamente il terrestre, e quando lui si accorse di quello sguardo non pote fare a meno di chiedere balbettando.

 << L-lazuli p-perché m-mi g-guardi in quel modo? >>

 Lei gli si avvicinò e dopo avergli dato un bacio a fior di labbra gli disse all'orecchio.

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<< Sai...credo che dovremmo proprio fare quell'allenamento... >>


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Nota dell'autore:  Rieccomi a rompervi le palle :-) :-) Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e spero vivamente che lo leggiate in tanti!!!! Ancora scusa per eventuali errori grammaticali! Un saluto a tutti!

 

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Capitolo 23
*** CAPITOLO 23 SENZA SACRIFICIO...NON SI OTTIENE NULLA ***


SENZA SACRIFICIO...NON SI OTTIENE NULLA
SENZA SACRIFICIO...NON SI OTTIENE NULLA

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Ormai era quasi sera quando Goku disse agli altri, che non rimaneva più molto tempo e che mancavano a malapena due ore prima che il suo tempo si esaurisse...

Gohan cercò in tutti i modi di mantenersi serio, per non mostrare debolezze e fece di tutto affinché le lacrime non cominciassero a scorrere impetuose dai suoi occhi

<< Ragazzi è stato bellissimo passare questa giornata insieme a voi ma...prima di andarmene vorrei fare un salto a salutare il Supremo e da lì me ne tornerò nell'aldilà. Chi vuole venire, metta una mano sulla mia spalla >>

In poco meno di 20 secondi si ritrovarono tutti al Palazzo del Supremo. Crili esclamò esterrefatto.

<< E' dunque questo che si prova a usare il teletrasporto? >>

<< Si >>-gli rispose Goku-<< E per alcuni però può essere alquanto...fastidioso ma una volta imparata questa tecnica non c'è più questo problema. >>

Vegeta non lo diede a vedere, ma per qualche minuto successivo al teletrasporto ebbe la sensazione di dover vomitare e pensò dentro di sè.

<< Ma che diavolo...? Mi è sembrato di passare attraverso un tunnel strettissimo e a quanto pare non sono l'unico a sentirmi a disagio. >>

Volse lo sguardo verso gli altri e notò che chi più, chi meno avevano una brutta cera.

<< Son Goku! Finalmente abbiamo l'occasione di scambiare quattro chiacchiere >>

A parlare era stato il Supremo e quando Goku si avvicinò a lui il dio della terra rimase alquanto sorpreso, quando vide il suo pupillo inginocchiarsi in segno di rispetto, ma allo stesso tempo trattenne una risata poiché per quanto Goku si impegnasse, risultava sempre goffo in certe situazioni.

<< Goku alzati per favore, non c'è bisogno di queste cerimonie >>

<< E' un piacere rivederla Supremo, ne è passata di acqua sotto i ponti >>

<< Già...ma tu anche se sei morto mi sembri in ottima forma, e immagino che ha continuato ad allenarti anche nell'aldilà! Dico bene? >>

<< Si vede che mi conosce Supremo, e come di certo saprà tra poco me ne dovrò andare. Senta mi scusi la fretta ma...avrei un favore da chiederle >>

<< Chiedi pure Goku! Tutto ciò che posso fare e che è in mio potere te lo concederò, quindi parla >>

Goku si gratto la testa nel suo caratteristico modo e poi si rivolse a i suoi amici.

<< Crili C18 Gohan Vegeta...potete venire qui per favore? >>

Gohan seguito dagli altri si fermò davanti al padre, e con timidezza salutò il dio della terra.

<< Salve Supremo! >>

E a lui si uni Crili, mentre Vegeta e C18 restarono in silenzio. Il Supremo salutò a sua volta e rimase in attesa fino a che  Goku non parlò di nuovo.

<< Questi ragazzi compreso mio figlio, sono il nostro futuro perciò volevo chiederle il permesso di fargli utilizzare la Stanza dello Spirito e Del Tempo >>

Il Supremo rimase per un'attimo sorpreso e lo stesso fu per Gohan e Vegeta che non erano a conoscenza di questa stanza, e tanto meno sapevano a che cosa potesse servire. A quel punto Piccolo che era rimasto silenzioso fino a quel momento decise di parlare.

<< Come mai questa richiesta Goku e perché proprio ora? Siamo in pace ormai quindi a che serve? >>

La risposta di Goku non si fece attendere.

<< Non voglio assolutamente passare per il pessimista di turno, ma sai dirmi quando la terra è mai stata in pace veramente?

Io non sto dicendo che debba accadere per forza qualcosa ma...vorrei semplicemente avere la certezza che quando me ne andrò, ci sara sempre qualcuno pronto a prendere il mio posto...solo questo >>

Il Supremo stette in silenzio per diversi minuti e così anche gli altri...

Poi prese la sua decisione...

<< Và bene Goku. Concedo a chiunque voglia l'autorizzazione  per allenarsi all'interno della stanza ma in questo caso dovrò potenziarla e di parecchio anche.

Mi spiego meglio...

Per chi non lo sappia la stanza può essere utilizzata solamente per tre volte nel corso della vita di chi decide di allenarsi all'interno di essa, ma tutto sommato credo di riuscirci >>

<< Evviva! la ringrazio Supremo, sapevo di poter contare su di lei! >>

Vegeta e Gohan non ci stavano capendo niente e quando chiesero spiegazioni a Goku su cosa fosse questa stanza rimasero sbalorditi.

<< D-dieci volte la gravità terrestre ma ne sei sicuro papà? >>

<< Certo figliolo! Come  sono anche certo che nessuno di voi avrà problemi nel gestirla! >>

All'improvviso però il volto di Goku si fece serio e disse.

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<< Ragazzi il mio tempo è quasi scaduto tra un'ora me ne dovrò andare. Vegeta non so cosa avevi in mente, ma se vuoi ti metto in contatto con Re Kaio >>

Vegeta si riscosse a quelle parole, infatti  era rimasto a pensare a quanti benefici poteva dare quella fantomatica stanza.

<< Ok Kakaroth avanti contattalo, e se possibile fai in modo che tutti lo sentano >>

Goku fece come richiesto e all'improvviso si sentì una voce provenire dall'alto.

<< Goku perché mi hai chiamato? Lo sai che devi tornare tra poco >>

<< Lo so perfettamente Re Kaio ma vede c'è qui Vegeta che...mi sta chiedendo se tramite i suoi poteri poteva metterlo in contatto con Re Enma...lo può fare Re Kaio? >>

Per un breve momento il  silenzio più assoluto poi la voce di Re Kaio si fece risentire.

<< Non dovrebbe essere un problema Goku...ehm...dammi qualche minuto e poi ti faccio ricontattare direttamente da Re Enma >>

<< Grazie Re Kaio! >>

Dopo che la comunicazione terminò Goku si rivolse di nuovo a Vegeta.

<< Adesso mi puoi dire che cosa hai in mente? >>

<< Zitto Kakaroth! E' meglio che tu non lo sappia e poi con i pochi neuroni che ti ritrovi, faresti fatica a capire la metà di quello che ho in mente >>

Goku fece finta di non capire l'insulto e nel frattempo si ritrovò tra le braccia di Chi-chi ormai sull'orlo delle lacrime.

<< Tesoro non piangere dai! Ci sara sempre Gohan con te e poi potrai sempre metterti in contatto con me tramite Re Kaio, in qualunque momento tu voglia >>

<< Si ma...non sarà mai la stessa cosa! >>

Goku abbracciò teneramente la moglie sotto lo sguardo commosso di Gohan e Crili. Chi-chi si lasciò cullare da quelle braccia forti, e in cuor suo si maledisse per quanto detto tempo prima a Crili, e cioè che lui non si era rivelato un buon padre e ripensò con nostalgia al giorno in cui si erano rincontrati, ovvero  al 22 Torneo di Tenkaichi...

Poco dopo però la voce di Re Kaio si fece risentire.

<< Ehm Vegeta sei ancora li? >>

<< Ovvio che sono qui non perdiamo altro tempo! >>

<< Quanta pazienza ci vuole con voi Sayan! Comunque ti sto mettendo in contatto con Re Enma, e almeno con lui abbi un po di tatto per favore >>

Vegeta stava per replicare quando la mano di Bulma si posò sulla sua spalla.

<< Dai Vegeta, cosa ti costa essere un po gentile? >>

<< Tsk! Donne... >>

Dopo quel leggero battibecco, una nuova voce si fece sentire e come quella di Re Kaio arrivò dall'alto.

<< Cosa vuoi da me Vegeta? >>

<< Bene Re Enma la faccio semplice. Le chiedo di far rimanere Goku qui tra noi. E' una cosa possibile? >>

Goku fissò sbalordito il suo ex nemico, e dentro di se pensò.

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<< Allora mi vuole bene per davvero, chi l'avrebbe mai detto? >>

Sorrise.

<< Vegeta questa è una cosa che non posso fare e Goku lo sa bene. Chi muore a causa dell'età o della malattia, non può essere resuscitato e se Goku si trova lì è solo perché il Re Kaio del Nord mi ha pregato di farlo, e in fondo sapevo che era per una giusta causa ma questo...non lo posso proprio permettere e anche se con rammarico...devo dirti di no >>

Ma Vegeta non si diede per vinto e quando Goku provò a farlo desistere questi si ritrovò a terra con le mani a coprire la sua virilità colpita.

<< AHIO! MA DICO VEGETA SEI IMPAZZITO? MA PROPRIO IN QUEL PUNTO DOVEVI COLPIRMI? >>

<< Zitto  Kakaroth! E va bene Re Enma mi stia ad ascoltare attentamente. Immagino che se non si può far rimanere qui Kakaroth nel modo più convenzionale,  altri modi esistono, magari più pericolosi o magari non consoni...mi sbaglio forse? >>

Per qualche minuto ci fu il silenzio più totale e Vegeta temette di essersi spinto troppo oltre,tanto che gocce di sudore iniziarono a scendere copiose dalla sua fronte.

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Ma con suo sollievo la voce di Re Enma si fece risentire.

<< Mmhhhh...In effetti un modo ci sarebbe ma... >>

A quel punto Vegeta stanco di tutti quei tentennamenti, esplose di rabbia e urlò al cielo.

<< CE LO DICA E BASTA SENZA TANTI FRONZOLI! >>

<< E va bene quanta pazienza se solo mi lasciassi finire di parlare! Dicevo che un modo ci sarebbe...ma conoscendo Goku non credo che lo accetterebbe di buon grado >>

<< Non mi importa Re Enma,ce lo dica! >>

Di nuovo una pausa di qualche secondo in cui Crili e tutti gli amici di Goku stettero ad aspettare con angoscia sempre crescente.

<<  E va bene...

Qualcuno in mezzo a voi dovrebbe morire, o dare la sua vita in modo spontaneo. Non mi date del mostro. Mi avete chiesto se c'era un'altro modo ed è quello che vi ho detto, ora sta a voi decidere...

Io aspetterò e risponderò a qualsiasi domanda, ma fate presto!

Perché il tempo di Goku sta comunque per scadere >>

Vegeta non aveva immaginato che la cosa potesse evolversi in questa maniera e per quanto considerasse Kakaroth come un fratello, non se la sentiva di dare la sua vita per lui...

Non che fosse un codardo ma...adesso c'era Bulma e suo figlio.

Guardò in direzione di Goku e si sorprese nel constatare che sul suo viso non ci fosse nessuna traccia di risentimento ma solo un sorriso come a dire

<< Non fa niente.Grazie lo stesso >>

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Crili guardava a C18 e senza saperlo formulò gli stessi pensieri di Vegeta...

Fosse stato da solo non ci avrebbe pensato due volte a dare la sua vita per il suo migliore amico, ma...non era da solo, aveva C18 accanto a lui.

Poi all'improvviso e con stupore di tutti i presenti si fece avanti il maestro Muten che chiese alla voce sopra di lui.

<< Ehm Re Enma...posso farle una domanda? >>

<< Certo >>-rispose la voce-<< Purché sia inerente alla questione di cui stavamo discutendo >>

Prima di riprendere a parlare Muten  si voltò verso Goku e Crilin che lo guardavano perplessi, e sorrise loro dopodiché riportò la sua attenzione al Re Enma.

<< E' inerente Re Enma, e la domanda è questa...

Se una persona è a conoscenza di una malattia che entro breve tempo lo porterà alla morte, può questa persona ovvero io, chiederle di prendere il posto di Goku? >>

Crili e Goku si guardarono e poi esclamarono all'unisono.

<< Di cosa sta parlando Maestro? >>

Muten gli fece segno di fare silenzio e attese la risposta del Re che non tardò ad arrivare.

<< Si...

Voglio dire non c'è nessun problema se è questo il suo desiderio, ma l'avverto che è una cosa che andrebbe fatta seduta stante >>

<< Nessun problema Re Enma allora è deciso! Io prenderò il posto di Goku, e lei in cambio lo farà tornare in vita siamo d'accordo? >>

<< D'accordo >>-rispose la voce.

<< Bene mi dia solo qualche minuto per salutare i mie cari >>

<< Và bene >>

A quel punto Muten si avvicinò a Goku e Crili ormai entrambi sull'orlo delle lacrime e fu Goku il primo a riprendersi anche se parzialmente.

<< Maestro non lo posso permettere! Non lo posso accettare! >>

<< Invece l'accetterai e comunque sappiate che a me non rimane molto da vivere in ogni caso >>

<< Che cosa? >>-disse Crili-<< Si può sapere di cosa sta parlando Maestro? >>

Muten rispose con una calma sorprendente.

<< Vedete figlioli il fatto è che diversi mesi fa sono venuto a conoscenza di una malattia o meglio un tumore incurabile.

Ti chiedo perdono Crili se non te l'ho detto prima ma eri talmente felice di aver trovato l'amore con C18,che non volevo rovinarti la vita.

Io ormai ho preso la mia decisione e voi non potete fare altro che accettarla >>

Detto questo si avvicinò ancora di più a i suoi allievi e mise una mano su ciascuna delle loro spalle.

<< Voi non sapete quanto mi abbiate reso orgoglioso durante tutti questi anni. Mi avete raggiunto e sorpassato già da parecchio tempo e di questo ne sono fiero!

Sappiate che per me siete i figli che non ho mai avuto. In tutti questo tempo anche se mi rammarica dirlo non sono stato in grado di aiutare nessuno di voi,quando la terra è stata in pericolo, perciò non è solo per il bene di Goku che faccio questo gesto.

Come giustamente ha detto Goku poco fa, nel  caso dovesse apparire qualche nemico almeno ci sarà più speranza con Goku in vita, piuttosto che con me >>

Crili cadde in ginocchio e scoppiò in un pianto disperato.

<< No maestro la prego non mi lasci! Non ancora! >>

Muten si inginocchio a sua volta e da una tasca dei pantaloni prese un mazzo di chiavi.

<< Tieni.

Queste sono le chiavi della Kame-House.Voglio che sia tu, insieme a C18 ad averle. Sai non sei costretto o meglio non siete costretti a farlo, ma se un giorno voi due decideste di sposarvi, mi farebbe piacere che sarete voi  a occuparvi della casa.

E non vi preoccupate per Umigame ne è già al corrente.

Adesso non piangere Crili, l'unica cosa che ti chiedo sarà di guardare di tanto in tanto le stelle, e di pensarmi >>

C18 aiutò il terrestre a rialzarsi e si ripromise di stargli vicino il più possibile, perché se conosceva Crili e lo conosceva bene, sapeva che la scomparsa del suo Maestro avrebbe lasciato un vuoto immenso e sarebbe stata lei a doverlo colmare.

Lui l'aveva salvata...lei avrebbe fatto altrettanto.

<< Segui i consigli di Goku perché io ormai non ho più nulla da insegnarti e tu Goku... adopera bene i tuoi giorni >>

Muten si alzò e fece qualche passo in avanti sentendo distintamente il pugno di Goku serrarsi.

Prima di andarsene si rivolse un'ultima volta a tutti i presenti.

<< E' stato un'immenso piacere conoscere e vivere in mezzo a tutti voi! >>

Detto questo si portò una mano chiusa a pugno all'altezza del cuore e disse ai suoi allievi.

<< Ricordatevi che siete fieri membri della Scuola della Tartaruga!

Non arrendetevi mai!

E se possibile portate avanti il nome della nostra Scuola! >>

Il vecchio Maestro prese un profondo respiro e disse rivolto alla voce.

<< Re Enma sono pronto! >>

In quel momento Goku si rese conto di essere tornato in vita perché la sua aureola scomparve ma...non pote fare a meno di urlare tutto il suo dolore.

<< NO MAESTRO! LA PREGO! ASPETTI! >>

Muten stava già dissolvendosi ma riuscì comunque a parlare per un'ultima volta.

<< Non temete sarò sempre accanto a voi...Addio! >>

Il Supremo non sapeva cosa dire se non quello che era più ovvio.

<< La sua aura è...scomparsa >>

Vegeta non disse nulla ma non riusci a  fare a meno di formulare un pensiero.

<< Era il più debole tra di noi...

Tsk!

Ma ha avuto più palle di tutti noi messi insieme! >>

Gohan abbracciò fortissimo suo padre per cercare di consolarlo ma lo sguardo di Goku era riflesso in quello di Crili, che lo guardava a sua volta.

Senza saperlo giunsero ad una stessa conclusione.

Avevano riottenuto Goku...ma entrambi avevano perso più di un Maestro.

Avevano perso un padre....

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Nota dell'autore: Si lo so che probabilmente la scelta di far morire Muten non vi sia piaciuta, ma volevo far rimanere Goku nel mondo dei vivi e mi è venuta in mente solo questa alternativa e cioè che il Maestro scopre di avere una malattia incurabile e così invece di aspettare la morte, gli va incontro rendendosi anche utile al fine di aiutare Goku.

Un grazie per chiunque abbia letto questo capitolo e alla prossima. E mi farebbe tanto piacere una recensione!  :-) :) :-)

Ciauuuuuuu!

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Capitolo 24
*** CAPITOLO 24 ANDARE AVANTI ***


ANDARE AVANTI
ANDARE AVANTI

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Era passato più di un mese da quando Muten aveva dato la sua vita, per far rimanere Goku nel mondo dei vivi e Crili aveva il cuore diviso a metà...

Da una parte era felicissimo di riavere il suo migliore amico di nuovo in vita ma...da un'altra parte si sentiva un vuoto dentro che neanche le premurose cure di C18 riuscirono a colmare...

L'androide le aveva provate tutte e nonostante i suoi tentativi falliti, di rendere la vita di Crili più felice di come era, non si perdette d'animo.

Una questione facile a dirsi...

Il terrestre si era chiuso in se stesso e si era allontanato da tutti i suoi amici compreso Goku.

All'androide mancavano i gesti, le carezze e la vicinanza del suo corpo. Oltretutto C18 iniziò a preoccuparsi seriamente quando vide  colui che amava, rifiutare il cibo...

Se avesse continuato di questo passo sarebbe morto e questo l'androide non se lo poteva permettere!

Dopo tutto quello che avevano affrontato per stare insieme ora lui si arrendeva?

No!

Crili non doveva assolutamente morire!

Ma per riuscire nel suo intento, ovvero di impedire ciò, C18 doveva trovare qualcosa, magari uno stimolo che gli facesse capire dove Crili stesse sbagliando e che nonostante tutto, la vita andava avanti...

Una sera vedendolo di nuovo in quelle condizioni pietose e con lo sguardo perso nel vuoto, l'androide perse completamente la pazienza, ma decise di andarci piano all'inizio  e se non fosse bastato allora avrebbe usato le maniere forti anche se...sperava con tutto il cuore di non dover ricorrere a tali misure.

<< Lo sai che ti stai uccidendo da solo vero? >>

Il terrestre si riscosse a quella domanda.

<< Uhm? Di cosa parli Lazuli? >>

<< Da quanto è che non tocchi cibo?

Dove è finito il tuo spirito combattivo!?

Possibile che non ti interessa più niente della vita?

Io non conto più niente per te è così!? >>

<< Ma di cosa stai parlando Lazuli?

Come fai a dire certe cose!?

Io ti amo e tu lo sai!

Mi serve solo un po di tempo per riprendermi e ti chiedo perdono per questo ma...sono solo un'umano e non ho la tua forza d'animo... >>

Detto questo il terrestre riportò lo sguardo sul mare e quel gesto era stato sufficiente a far traboccare il vaso.

L'androide capì di dover usare le maniere forti...

Con un balzo afferrò il terrestre per il collo e lo mandò a sbattere violentemente sulla spiaggia.

Neanche il tempo di rialzarsi che l'androide lo stava prendendo a pugni in faccia.

<< Lo sai piccoletto?

Ho capito solo ora che con te ho perso il mio tempo!

Ma guardati!

Non hai neanche la forza di DIFENDERTI! >>

Il terrestre non riusciva a capire il motivo di tanta rabbia e  al tempo stesso per lui era impossibile concentrarsi sul combattimento, perché le parole di lei gli risuonavano nella testa.
(  Ho perso il mio tempo con te! Non hai neanche la forza di difenderti! )

<< Forse...forse lei non mi ama più?

Ma cosa le ho fatto?

No...non può...non può essere vero! >>

Gancio al volto,ginocchiata allo stomaco e infine una elegante sequenza di Ki-Blast dritti al petto, e Crili si ritrovò disteso su una roccia con il corpo tremolante e cosparso di lividi.

Ma ancora non dava segni di voler rialzare la testa...

L'androide avrebbe voluto prendere la sua di testa tra le mani e staccarsela di dosso, perché provava vergogna per aver detto quelle menzogne e un'immenso dispiacere nel colpirlo così duramente...

Ma lei rivoleva Crili!

Il vero Crili!

E non quella sottospecie di larva umana che pareva aver preso possesso del corpo del terrestre.

Alla fine arrivò alla conclusione che forse  potevano essere le parole,anche se false ma, a farlo tornare quello di un tempo...

Il terrestre ansimava alla ricerca di aria e aveva sicuramente qualche costola rotta per i colpi ricevuti. La vide avvicinarsi con un ghigno molto simile a quello che possedeva un tempo quando era ancora  malvagia e di questo ne fu turbato.

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<< Il tuo Maestro era proprio un fallito sai? Lo si vede lontano un miglio data la tua incapacità di difenderti! Mi chiedo per quale assurdo motivo tu ti sia dedicato alle arti marziali visto che sei così incapace!  Ma non ti biasimo sai? Alla fine è tutta colpa di quel figlio di puttana che ti ostini a chiamare padre! >>

L'androide voleva strapparsi la lingua per via di quello che aveva appena detto e che sapeva benissimo essere delle bugie ma...se un comportamento simile poteva  creare  una reazione da parte di lui tanto meglio.

Però quando lo vide alzarsi di scatto capì in una frazione di tempo  che forse...si era spinta un po troppo oltre e un leggero brivido gli corse per la schiena, cosa tra l'altro molto rara per lei visto che simili sensazioni come la paura le aveva provate solo con il dottor Gelo quando eseguiva quei folli test in quel cazzo di laboratorio tra le montagne.

Il terrestre dopo aver registrato gli insulti verso il suo maestro si dimenticò per un po di tempo le precedenti parole dell'androide sul fatto che avesse perso tempo con lui.

Rabbia...

Risentimento...

Sensazioni  mai provate prima cominciarono  ad affluirgli in tutto il corpo per quello che la C18 aveva detto a proposito del suo Maestro. Aumentò la sua aura al massimo e come altre volte in precedenza si tinse di rosso mentre con gli occhi ormai senza pupille si rivolse all'essere che lo aveva umiliato in questo modo con una voce che non gli apparteneva affatto.

<< Come...Come hai osato...Come hai osato!?  ME LA PAGHERAI! >>

Un'improvviso colpo allo stomaco fece piegare in due l'androide che non aveva mai provato tanto dolore.

Provò a rialzarsi per mettersi in posa da combattimento ma un calcio da dietro la fece di nuovo sbattere  per terra alzando un polverone di sabbia nello schianto.

Velocissimo Crili le prese il volto e se lo portò a pochi centimetri dal suo viso, ma in quel momento l'androide capì che probabilmente a causa della rabbia e del Kaio-Ken potenziato al massimo lui non vedesse con nitidezza quello che gli accadeva intorno.

Probabilmente neanche la riconosceva più...

<< Come ti permetti di parlare di lui in questo modo!?

Tu chi cazzo SEI!?

Non sai chi era lui e quello che gli hai detto mi fa venire voglia di distruggerti in mille pezzi! >>

Crili iniziò a colpirla al volto con potentissimi pugni e testate.

L'androide in quel momento sperò soltanto che il suo amato  tornasse alla ragione. Aveva male dappertutto e prima di svenire riuscì solo a dire.

<< Crilin... >>

Quello che circondava il terrestre non era la realtà e il corpo che aveva davanti non apparteneva più alla sua amata, ma a qualcun'altro che non sapeva riconoscere.

Forse uno spettro del passato...

Oppure di se stesso...

Poi però mentre stava per dare il colpo di grazia a quell'essere, una voce che proveniva  da lontano, quasi che fosse un sussurro lo ridestò.

<< Crilin... >>

Qualcuno lo aveva chiamato e la voce gli era molto familiare.

In un'attimo perse la concentrazione abbandonando il Kaio-Ken e quello che vide davanti agli occhi lo lasciò orripilato, quando comprese che a compiere quel massacro sul corpo della sua amata...era stato lui.

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<< LAZULI!  NOOOOOOO!!!! >>

Afferrò il corpo inerme della cyborg e corse dentro casa. Non appena entrato si fiondò sulle scale sbattendo la porta e adagiandola sul letto. Aprì il cassetto e ne sparse  il contenuto facendo cadere tanti oggetti finché non prese quel  che stava cercando. Raccolse un Senzu e lo mise nella bocca della sua amata.

<< LAZULI TI PREGO NON MI LASCIARE! MANGIA LAZULI! >>

Le colpì con qualche schiaffetto il volto per farla riprendere e non appena l'androide ebbe masticato il fagiolo passarono minuti infernali per il terrestre...

Minuti nei quali si maledisse...

Minuti nei quali pensò che se lei fosse morta probabilmente l'avrebbe seguita subito suicidandosi...

Perchè per lui, lei era tutto ciò che contava...

Poggiò la testa sul ventre di lei e iniziò a piangere balbettando.

<< Lazuli...ti prego perdonami!

Non ero...in me e non so cosa mi sia preso ma ti prego non mi lasciare...

Ti prego!...

TI PREGO!

Torna da me amore mio! >>

<< Guarda che non vado da nessuna parte >>

Il terrestre alzò di scatto la testa udendo quelle parole e quando incontrò lo sguardo di lei ebbe un tuffo al cuore.

La abbracciò con tutto se stesso baciandola dappertutto e soffermandosi sulla sua chioma dorata.

<< Sei viva! Sei Viva! Amore mio! >>

L'androide sorrise davanti a quella dimostrazione di affetto e di amore. Si rallegrò con tutta se stessa. Il suo Crili quel nanetto che con la sua generosità e bontà le aveva rapito il cuore, donandole nuova vita era  finalmente tornato.

Ma si sentiva in colpa per quello che aveva detto nonostante alla fine avesse funzionato.

<< Crili ti prego se puoi perdonami per ciò che ho detto prima.Non erano cose che pensavo realmente. Mi è sembrato l'unico modo per farti tornare da me >>

Il terrestre le sorrise. Un sorriso pieno di amore e felicità appena ritrovati.

<< Perdono? E per cosa? Sono io a chiederti perdono per come ti ho ridotto! Non so cosa mi sia preso... >>

<< Erano tutte bugie quelle che ho detto sul tuo Maestro ma se le ho dette era perché speravo con tutta me stessa di riportarti alla realtà o comunque  di farti reagire.

Certo...

Per un solo istante ho pensato di morire ma ne valeva la pena. Non sopportavo di vederti ridotto in quello stato, e spero che quanto accaduto ti abbia fatto riflettere su dove stavi sbagliando... >>

Il terrestre le accarezzò il viso e disse tra le lacrime.

<< Si...

Ora ho capito che è inutile piangermi addosso. Il mio Maestro mio...padre non c'è più è vero...

Ma se fosse ancora vivo di sicuro mi farebbe una bella ramanzina. E' stata una sua scelta e ora ne ho la sicurezza dentro di me, che tu sei l'unica mia ragione di vita ed è per te, per noi, che devo andare avanti per quanto possa essere difficile.

Ti amo Lazuli! >>

Detto questo il terrestre cominciò a baciarla sulla fronte e si distese accanto a lei accarezzandole le guance. Per smorzare quell'atmosfera anche se piacevole la cyborg disse.

<< Certo che sei diventato fortissimo! Mi hai fatto proprio male lo sai? >>

A quelle parole lo sguardo di Crili si fece di nuovo triste.

<< Ti chiedo ancora perdono Lazuli io...io non so ancora spiegarmi cosa sia successo ma mentre ti colpivo io...non vedevo te e credo vivamente che mi debba allenare in  questo senso...

E' la prima volta che mi capita una cosa del genere.

Seriamente dico che dovrò vedermi con Goku uno di questi giorni e chiedergli consiglio.

In effetti non lo vedo da quel giorno, e probabilmente anche lui starà passando quello che ho passato io...

E' un problema per te se uno di questi giorni andiamo da lui...o viceversa? >>

L'androide prima di rispondere lo baciò sulla bocca lievemente e poi gli disse.

<< Non ti devi scusare Crili perché non c'è motivo di farlo e comunque nessun problema per quanto riguarda Goku, ma prima ti devo fare una domanda e mi devi rispondere sinceramente >>

Il terrestre si mise seduto sul bordo del letto serio più che mai.

<< Dimmi >>

<< E' vero quello che hai detto prima? La smetterai con quell'atteggiamento di disperazione? >>

Il terrestre gli sorrise.

<< Te lo prometto Lazuli lo giuro sulla mia stessa vita!  Ti amo! >>

<< Anche io! E ora che mi ci fai pensare c'è una certa questione che rimandiamo da troppo tempo >>

Il terrestre non capì subito ciò che la bionda intendesse dire perciò gli chiese.

<< Quale questione? >>

La cyborg distese le sue labbra in un sorriso malizioso.

<< Sei lento a capire... >>

Detto questo l'androide si mise a cavalcioni sopra il terrestre e iniziò a baciarlo dappertutto. Gli strappò la maglietta e i pantaloni lasciandolo completamente nudo. Ma il terrestre la bloccò prima di procedere.

<< Aspetta Lazuli sei sicura? Voglio dire dopo quello che è successo sei sicura di voler fare l'amore? >>

<< No >>

Il terrestre rimase sbigottito da quel no. Che diavolo gli era preso?

<< Ma allora? >>

<< Stai zitto!  Non voglio fare l'amore con te e basta! Voglio che tu sia mio prigioniero e  penso che una piccola lezioncina te la meriti dopotutto quello che hai combinato, senza contare che mi hai proprio fatto male >>

Detto questo l'androide formò nelle sue mani due piccoli dischi d'energia di colore viola che andarono a bloccare i polsi del terrestre sulla spalliera del letto. Crili decise di stare al gioco e con un sorriso gli disse

<< Me la vuoi proprio far pagare non è vero? Però lo sai che se volessi potrei liberarmi >>

L'androide avvicinò la sua bocca al lobo del terrestre.

<< Già è vero...ma ti sfido a non farlo >>

Entrambi fecero sesso per tutta la notte raggiungendo il precipizio svariate volte ed ognuna era migliore della precedente.

Poi quando giunse l'alba l'androide annullò l'energia dei due dischi con i quali aveva incatenato il suo uomo per tutta la notte e finalmente lui pote abbracciarla.

Si coccolarono a vicenda e con dolcezza dopo quella notte sfrenata e prima di addormentarsi lui riusci a dire con voce carica d'amore.

<< Grazie Lazuli di tutto...Ti amo! >>

<< Anche io >>

Entrambi erano sfiniti ma dopotutto era più che naturale visto che in una notte, avevano recuperato un mese che li aveva messi duramente alla prova,ma che poi li aveva uniti in un legame ancor più forte di prima.

Il sole fece capolino e li trovò uno abbracciato nel corpo dell'altro.







 

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Note dell'autore: E rieccomi qui a rompervi le scatole! In questo capitolo ho voluto aggiungere un pò di pepe. Non sarebbe una storia d'amore senza qualche intoppo di tanto in tanto no? E poi come si dice, L'amore è bello se è un po litigarello. Si vabbè oltre questa mia perla di saggezza, spero che il capitolo vi sia piaciuto e che siate in tanti a lasciarmi un commento/recensione. Alla prossima!

 

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Capitolo 25
*** CAPITOLO 25 CONSIGLI E DOMANDE...STRANE ***


CONSIGLI E DOMANDE...STRANE
CONSIGLI E DOMANDE...STRANE

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Il giorno dopo Crili si svegliò di buon'ora e per non disturbare la cyborg che dormiva beatamente accanto a lui scese dal letto, si vestì  e  con passo felpato  si diresse in cucina con l'intenzione di preparare una mega colazione alla sua amata.

Mentre si affaccendava tra mestoli e vari utensili si mise a pensare a quanto era cambiata la sua vita nel corso del tempo.

Ma non volendo rattristarsi pensando anche a quanto, o meglio chi, aveva perduto,  decise di concentrarsi sulla colazione. Quando ebbe finito salì le scale portando un vassoio strapieno di cibo e entrando nella stanza trovò l'androide completamente nuda che fissava l'orizzonte persa chissà in  quali ricordi.

Non appena si accorse della presenza del terrestre diresse il suo sguardo su di lui voltandosi completamente. Un grande sorriso incorniciava il volto dell'androide.

Il terrestre deglutì come solito rapito da tanta bellezza ma cercò in tutti i modi di ricomporsi e si avvicinò al bordo del letto poggiando nel contempo il vassoio su un comodino.

<< Mi spiace che sei già sveglia...volevo farti una sorpresa >>

C18 gli si avvicinò e dopo avergli dato un bacio a fior di labbra gli disse.

<< Lo sai? Stanotte sei stato fantastico! >>

Crili divenne immediatamente rosso,ripensando a tutto quello che era successo dentro quel letto, che avevano letteralmente demolito. Vedendo l'imbarazzo sul volto di lui la cyborg esclamò con voce divertita.

<< Sei proprio incredibile lo sai? Quando parliamo di sesso fai certe facce che non hanno prezzo Ah! >>

<< Già...ma lo sai che queste cose mi mettono sempre in imbarazzo. Comunque ho preparato la colazione e se vuoi serviti pure! >>

L'androide non se lo fece dire due volte e si fiondò sul cibo. Vedendola mangiare con quella foga il terrestre sorrise, perché gli ricordava Goku  ma tutta quella furia nel mangiare aveva un che di strano...

<< Scusa Lazuli posso farti una domanda? >>

L'androide smise subito di mangiare.

<< Dimmi... >>

<< Come mai tutto questo appetito? Cioè non è che sia un problema è solo che non ti ho mai vista così affamata >>

<< Crili nonostante io sia in parte un cyborg, con un generatore di energia illimitata se sottopongo il mio fisico ad uno sforzo particolarmente...come dire...intenso, ho bisogno di recuperare energie come tutti gli altri, e sai benissimo che stanotte ci siamo andati giù pesante! >>

GASP!

Crili divenne nuovamente  rosso fiamme per poi passare a un colore Bordeau. L'androide sapeva che parlare liberamente con lui di quello che facevano sotto le lenzuola lo metteva in imbarazzo, ma era più forte di lei e ogni volta si divertiva un mondo nel vedere le sue espressioni così buffe.

Poi però il corso dei suoi pensieri fu interrotto dalle successive parole di lui.

<< Ehm Lazuli? Oggi ti andrebbe di accompagnarmi da Goku? Sai vorrei parlargli di quel problema e poi è un sacco che non vedo Gohan... >>

<< Nessun problema dammi il tempo di finire la colazione >>

Circa una mezz'ora dopo i due  volavano verso i monti Paoz e più si avvicinavano, più entrambi avvertirono le aure di Gohan e Goku ad un livello pazzesco.

<< Wow! A quanto pare neanche loro hanno perso tempo, e che caspita di forza sprigiona Gohan! >>-disse Crili.

L'androide invece rimase in silenzio limitandosi ad osservare i due combattenti, con entrambi  gli occhi e i capelli dorati scontrarsi con una forza sempre maggiore.

Goku stava dando il massimo in quello che era iniziato come semplice allenamento ma che in poco tempo, si era trasformato in uno scontro vero e proprio.

Durante quel mese Il sayan dovette affrontare il senso di colpa che lo opprimeva come un guanto d'acciaio, ma grazie alla vicinanza di sua moglie e di suo figlio era riuscito, anche se con difficoltà ad uscire da quel baratro nero in cui era caduto. E poi non vedeva l'ora di riabbracciare Crili.

Si perché durante quel periodo i due si erano allontanati l'uno dall'altro, ma Goku non se l'era presa a male per questo, e sapeva dentro di se che c'era un motivo per il quale non aveva rivisto più il suo migliore amico...

Anche lui doveva affrontare i propri demoni.

Quando all'improvviso percepì l'aura di Crili avvicinarsi si distrasse dal combattimento per guardare in alto sopra di se, e così facendo si beccò un gancio in pieno volto da Gohan, che invece talmente era concentrato sullo scontro  da non accorgersi  della presenza di Crili e C18.

Quando li vide un sorriso si allargò sulle sue labbra. I due fidanzati scesero al suolo e poco dopo Crili si ritrovò davanti al suo migliore amico e quasi fosse istinto si strinsero la mano.

<< E' un piacere rivederti amico!  Scusa se mi sono allontanato >>-disse Crili abbassando la testa.

<< Non ti devi scusare vecchio mio. E' stata dura per tutti ma...adesso non ci resta che andare avanti dico bene? >>

<< Ok >>

Nel frattempo l'attenzione di tutti e quattro fu catturata dalla presenza di Chi-chi che li stava raggiungendo.

<< Ehilà C18 come stai? >>

<< Non c'è male >>-rispose la cyborg.

<< Perché non vi fermate da noi per oggi? E' da tanto che non passiamo una giornata assieme! >>

Crili e C18 si guardarono per un'attimo, poi timidamente fecero un cenno di assenso.

<< Evvai!  Magari dopo facciamo un po di lotta insieme che ne dite? >>-esclamò un gioioso Gohan.

<< In effetti dovrei chiederti un consiglio su una cosa Goku... >>

<< Su Cosa? >>

<< Facciamo che te la dico dopo pranzo ok? >>

<< Per me va bene >>

La mattinata trascorse piacevolmente per tutti i presenti, i quali  rimembrarono  cose avvenute nel passato. C18 si meravigliava ogni volta di quanto riuscisse a stare rilassata in presenza di persone al di fuori di Crili. Dopo aver mangiato Goku disse rivolto alla cyborg.

<< C18 ti spiace se ti rubo il tuo fidanzatino per qualche ora?Credo di aver indovinato di cosa mi debba parlare... >>

<< Fai pure >>

<< Benissimo andiamo Crili? >>

<< Ti dispiace tesoro? >>

<< Ho già detto che va bene, non ti preoccupare! >>

<< Ok grazie! >>

Detto questo Goku e Crili uscirono dalla porta e alzandosi in volo si diressero verso una meta sconosciuta. Nella casa ora regnava il silenzio più assoluto che fu rotto da Gohan con una domanda per lui semplice, ma che in seguito rischiò di far esplodere di imbarazzo la cyborg.

<< Ehm...C18? >>

<< Si? >>

<< Quando vi sposate tu e Crili? E quando nascerà vostro fig... >>

Gohan non riuscì finire la frase, perché una Chi-chi furiosa gli aveva dato un ceffone sulla testa facendolo sbattere contro il piatto.

<< Aio! Ma che c'è mamma? Cosa ho detto di male? >>

<< Non si fanno queste domande!  Sono cose private!  Possibile che tu abbia ripreso non solo la forza ma anche il caratteraccio di tuo padre!? >>

Dopo aver sgridato suo figlio Chi-chi si rivolse all'androide che nel frattempo era diventata rosso fuoco.

<< Perdonalo C18 a quanto pare devo  fargli fare un corso intensivo di buone maniere!  Ti sei offesa? >>

<< N-no...è solo che non mi aspettavo...una domanda simile... >>

Chi-chi strinse gli occhi a due fessure e fulminò Gohan con lo sguardo. Quest'ultimo  capendo l'antifona si rivolse di nuovo alla cyborg.

<< Scusa C18...non succederà più...ho sbagliato >>

Ma invece di arrabbiarsi l'androide scoppiò in una risatina nervosa.

<< No tranquillo. Comunque per rispondere alla tua prima domanda non so se Crili mi voglia sposare.Invece per rispondere alla tua seconda domanda, semplicemente almeno per me non è possibile >>

Chi-chi intuendo che il discorso avrebbe preso una piega da rating rosso disse a suo figlio.

<< Gohan io e C18 dobbiamo parlare, tu invece devi studiare quindi fila subito in camera tua! >>

<< Ma mamma... >>

<< Niente ma! Obbedisci! >>

<< Che palle! >>-sbuffò Gohan che infilò la stanza dentro la quale doveva studiare.

L'androide rimase perplessa dall'atteggiamento di Chi-chi e si domandò come mai avesse deciso di spedire in camera suo figlio.

<< C18 scusa se te lo dico ma come puoi pensare che Crili non ti voglia sposare? >>

<< Non me lo ha mai chiesto... >>

<< Forse perché temeva un tuo rifiuto...anzi ne sono certa >>

<< Ma se lui me lo chiedesse io non farei obiezioni anzi... >>

<< Allora faglielo capire >>

<< E in che modo? >>

<< Ecco...magari quando siete soli,  buttati sul discorso e vedi come lui reagisce. Ma ti posso assicurare che ne sarà felicissimo se lo conosco bene >>

<< Si ma...anche se ci sposiamo lui vorrebbe sicuramente un figlio e io...purtroppo non gli posso dare questa felicità, perché sono per metà un cyborg... >>

All'improvviso lo sguardo dell'androide si fece triste e Chi-chi accorgendosi di ciò gli prese le mani tra le sue.

<< Scusa se ti ho messo in imbarazzo...ma posso farti una domanda? >>

<< Dimmi >>

<< Come fai a essere sicura di non poter... si insomma di essere sterile? >>

<< Ecco non è che io abbia la certezza matematica ma essendo per metà un'androide...diciamo che questo mi fa dubitare sulla possibilità di rimanere incinta... >>

<< Però riesci a fare sesso con Crili giusto? >>

L'androide divenne paonazza.

<< E tu come diavolo lo sai? >>

Vedendo la reazione della cyborg Chi-chi si precipitò a giustificarsi.

<< Ti chiedo scusa C18! Perdona la mia arroganza. Non è che io ho fatto la spia sia chiaro. Sono giunta a questa conclusione perché è da parecchio che state insieme tu e Crili e se posso permettermi di dirlo, non credo che in tutto questo tempo vi siate grattati i pollici >>

Tornando al suo solito colore la cyborg chiese.

<< Già...ma con questo che vorresti dire? >>

<< Che se non puoi rimanere incinta, teoricamente allora non potresti neanche fare sesso. Mi spiego meglio. Se tu fossi un'androide completamente meccanico o come si dice, allora non saresti in grado di provare sentimenti, o di sentire la voglia di fare certe...cose. Ti assicuro che non volevo invadere la tua intimità. Volevo solo dare una mano. >>

C18 sorrise, ma il suo era un sorriso triste...

<< Ti ringrazio Chi-chi e ho capito quello che vuoi dire ma il fatto è che insomma...lo facciamo molto spesso,ma non sono mai rimasta incinta e di certo non prendiamo  le precauzioni. A questo punto viene spontaneo pensare che io sia sterile... >>

Chi-chi le sorrise in modo dolce e le disse.

<< Tu credi che io sia rimasta subito incinta di Gohan? Ce ne è voluto di tempo, quindi...mai dire mai... >>

C18 perplessa chiese.

<< Che vuoi dire? >>

<< Ah! Almeno tu hai un compagno al quale non hai dovuto spiegare niente, o che quantomeno conosceva già abbastanza bene come gira il mondo! Per quanto mi riguarda con Goku...è stato un vero disastro, e pensa che gli ho dovuto spiegare tutto!

Al solo pensarci ancora mi viene da ridere! Dovevi sentire tutte le sue domande del tipo:

Ma cosa è quella? Ma davvero i bambini nascono così?  Scusa divagavo. Comunque sappi C18 che per  rimanere incinta, non bisogna solo eseguire l'atto pratico, ma bisogna desiderarlo ardentemente!

Io per esempio sono rimasta incinta solo quando Goku ha capito cosa volesse dire avere un bambino ma per davvero!

Quindi come ho detto prima non disperare! E se Crili non te lo avesse ancora detto allora lo faccio io...

Tu sei una donna come tutte le altre C18 non ho dubbi al riguardo! >>

L'androide aveva ascoltato tutto quello che Chi-chi aveva detto con interesse e con  una flebile speranza che anche  lei un giorno sarebbe diventata una donna a tutti gli effetti oltre che una madre.Ringraziò Chi-chi e rivolse lo sguardo fuori dalla finestra con i suoi pensieri diretti verso Crili.

Un sorriso le increspò le labbra...

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Nel frattempo da qualche parte sui Monti Paoz

Goku era atterrato da poco in uno spazio aperto seguito prontamente da Crili. Una volta al suolo i due amici si erano guardati negli occhi.

<< Allora Crili dimmi cosa c'è che non va? >>

<< Ecco non la tiro per lunghe ma il fatto è che volevo chiederti se ti è mai capitato di come dire... perdere il controllo mentre utilizzavi il Kaio-Ken >>

<< In che senso perdere il controllo? E' successo qualcosa di particolare per caso? >>

Crili allora vuotò il sacco e raccontò tutto quello che era accaduto tra lui e C18, compreso il fatto che la stava per uccidere, senza in realtà volerlo fare sul serio. Goku ascoltò tutto in silenzio e alla fine si fece pensieroso. Passarono circa 10 minuti prima che il sayan riprendesse parola dopo aver meditato a lungo.

<< E' un po strano quello che hai detto Crili. Io non ho mai avuto problemi di questo tipo con il Kaio-Ken, a meno che... >>

<< A meno che cosa Goku? >>

<< Dimmi...quando usi questa tecnica sei calmo oppure ti senti arrabbiato? >>

Crili sapeva già la risposta.

<< Mi sento infuriato Goku >>

Il sayan batte le mani come a dire  "Ecco la soluzione!"

Il terrestre lo guardava perplesso...

<< Allora Goku? Qualche idea? >>

<< Adesso capisco il motivo per il quale il Re Kaio del Nord, mi avvertì di fare attenzione con questa tecnica. Mi disse infatti che per utilizzarla senza problemi dovevo avere il cuore calmo e rilassato. Quindi ecco la soluzione per quanto possa risultare difficile. La rabbia nel tuo caso è deleteria,  quindi ogni volta che userai il Kaio-Ken dovrai fare attenzione a quello che sentirai dentro di te e cercare di restare il più calmo possibile ok? La calma interiore è la chiave per utilizzare al meglio il Kaio-Ken senza causare disastri >>

Il terrestre fece un cenno di assenso con un sorriso smagliante.

<< Allora Crili che ne dici di una bella scazzottata come ai vecchi tempi? >>

<< Te lo stavo per chiedere Goku in guardia! >>

Entrambi si misero nella stessa posizione di combattimento della scuola dove erano cresciuti insieme e prima di iniziare il combattimento si sorrisero a vicenda.

Tre ore dopo entrambi fecero una pausa e si gettarono con l'affanno per terra guardando insieme il sole del tramonto.

Goku per contrastare quella piccola furia che era ormai diventato il suo migliore amico si era trasformato in SSJ, ma anche in quel caso aveva fatto fatica a concludere l'incontro.

Crili aveva colto l'occasione per testare i suggerimenti del suo amico che si erano rivelati giusti, e in 4 o 5 occasioni era stato a un pelo dal vincere, ma il sayan aveva sempre resistito fino a che con un pugno ben assestato aveva messo la parola fine a quello scontro.

Ma nonostante avesse perso il terrestre poteva sentirsi orgoglioso di se stesso.Aveva tenuto testa a un SSJ!

Comunque quello scontro aveva lasciato segni evidenti sui loro corpi. Goku aveva la mascella gonfia e Crili un'occhio nero.

<< Ehi Crili sei...stato...fantastico...ANF-ANF Era tempo...che non mi divertivo così...ANF ANF >>

<< Ma dai Goku...immagino che a suo...tempo...ti sia...divertito di più...con...Vegeta >>

Il sayan si mise a sedere imitato subito dal suo amico.

<< No Crili. Non devi sminuirti così tanto sul serio! Io mi sono davvero divertito e tu devi essere orgoglioso di te stesso!

Con Vegeta è stato bello certo ma...diciamo che sono due tipi di divertimento diversi e con te è speciale, perché sei il mio migliore amico! >>

Il terrestre divenne rosso per l'imbarazzo davanti a quei complimenti, ma sapeva che Goku era fatto così ed era proprio la sua spontaneità, uno dei motivi  per i quali Crili gli era tanto affezionato.

<< Ehi Goku oggi ce ne siamo date abbastanza...che ne dici di tornare? >>

<< Giusto Crili!  E poi ho una fame! >>

<< Piuttosto non è che mi daresti un senzu? Sai non vorrei che C18 mi vedesse ridotto in questo stato Ah! >>

Goku si mise una mano in una delle tasche,poi in un'altra e quando realizzò di non essere in possesso di alcun senzu, fece un sorriso di scuse all'amico.

<< Scusa Crili ma me ne sono completamente dimenticato!  Per farmi perdonare che ne dici se tu e la tua fidanzatina rimanete a cena da noi? >>

<< Non fa niente amico tranquillo, una scusa in più per farmi coccolare da lei stanotte Ah! >>

Goku sbattè gli occhi un paio di volte.

<< Scusa Goku ti ho messo in imbarazzo? >>

<< No...no tranquillo. Sono solo sorpreso sai di solito noi non parliamo mai, di certi argomenti. E visto che lo hai tirato fuori tu ci sarebbe una cosa che vorrei chiederti >>

<< Certo di che si tratta? >>

<< Ecco ho una domanda su questo argomento e veramente non so a chi altro chiedere. Di certo non posso parlarne con Gohan. E' un ragazzino sveglio ma credo che per certe cose ci sia ancora tempo, e poi con lui non vorrei passare per chi non sono. Con Vegeta figuriamoci...mi spedirebbe all'altro mondo solo per averglielo chiesto,mentre con gli altri non ho abbastanza sintonia, quindi se non ti mette troppo in imbarazzo...volevo avere delle delucidazioni >>

Il terrestre iniziò a ridere,vedendo l'impaccio di Goku nel parlare di argomenti così delicati come il sesso,ma ritenne giusto ascoltarlo e magari aiutarlo come aveva fatto poco prima il sayan con lui parlando del Kaio-Ken.

<< Siamo adulti ormai Goku quindi chiedimi pure,anche se non credo di essere un'esperto su tutto l'argomento magari...insomma parla >>

<< Vedi Crili il fatto è che quando ci siamo sposati io e Chi-chi...mi vergogno a dirlo ma fu lei a spiegarmi come funzionavano certe cose...e credevo di sapere tutto sull'argomento... ma il fatto è che l'altra sera...ecco ho visto una cosa...strana >>

<< In che senso strana? >>

<< Sai Chi-chi e Gohan stavano dormendo da un po, mentre io non riuscivo a prendere sonno e così mi sono alzato e sono andato ad accendere la tv...premetto che era tardi...molto tardi e ecco...ho cominciato a fare avanti e indietro con i canali fino a che... >>

<< Fammi indovinare Goku. Hai beccato un programma porno? >>

<< Come scusa? >>

<< Si insomma un programma  o un film porno, dove hai visto delle persone fare robe sessuali dico bene? >>

Prima di rispondere il sayan spalancò bocca e occhi dalla sorpresa.

<< Ma come diavolo...scusa io non conosco questo porno ma come fai a sapere che esistono programmi dove mostrano...si insomma quelle cose? >>

<< Amico mio...lo ricordi Genio no? Vedi, anche se siamo stati entrambi suoi allievi, sono io quello che ha vissuto con lui più a lungo di tutti, e ricorderai quanto gli piacessero le ragazze, quindi non ti meravigliare  se conosco questi programmi...Genio li guardava tutte le sante sere. Ad ogni modo che cosa hai visto di così strano? >>

<< Dunque, oltre il fatto che la prima cosa strana, è stata proprio lo scoprire l'esistenza di certi programmi, mi sono incuriosito perché nelle prime chiamiamole  "scene" si vedevano questa donna e questo uomo, che facevano più o meno quello che faccio con Chi-chi durante i nostri incontri.  Ma poi la cosa strana è che la donna ha cominciato a fare mossa con la bocca e poi... >>

<< Alt! Fermo Goku non andare oltre! Adesso ho  ben chiaro cosa mi vuoi chiedere.  Per prima cosa sì, quello che hai visto si può fare ma solo e ripeto solo, se la compagna in questione ne abbia voglia prima di tutto, e seconda cosa se è lei a proportelo. Fidati Goku non chiedere mai a tua moglie di farti una cosa del genere.E' come dire...umiliante per una donna.Magari lei lo farebbe se tu lo chiedessi ma ti ripeto è meglio che sia lei a prendere questo tipo di iniziativa. Poi per rispondere alla tua seconda domanda quello che hai visto ha un nome specifico ma non riesco a pronunciarlo perché quello mi mette troppo in imbarazzo e terzo...hai qualche altra domanda? >>

<< Wow Crili non sapevo fossi così esperto! Immagino che queste cose le hai fatte con C18 visto che le conosci no? >>

<< Ehm ecco non dovrei dirlo ma...in realtà lei non mi ha mai fatto quella cosa, e io non mi sono mai sognato di chiederglielo. Piuttosto sono stato io a fargli tante volte...cavolo questo discorso sta prendendo una piega inaspettata...possiamo parlare d'altro Goku? >>

<< Si e scusami se ti ho messo in imbarazzo. Però c'è  un'ultima cosa Crili e ti assicuro che  non ne riparliamo più promesso >>

<< Ok ma che sia l'ultima >>

<< Bene. Ecco se io volessi farlo a Chi-chi...come dovrei fare?Cioè dovrei anche io usare la bocca? >>

Prima di rispondere, Crili si diede una manata in faccia come a sottolineare la sua frustrazione per via di quello che stava per spiegare all'amico.

<< Guarda Goku fai come hai detto usa la...insomma adesso basta! Fai quello che devi fare come ti viene viene, e poi sarà tua moglie a dirti se sei stato bravo o no intesi?  Scusa Goku ma la cosa mi mette troppo in imbarazzo >>

Passarono buoni dieci minuti in cui tra Goku e Crili scese un profondo silenzio. Il terrestre pensò dentro di se che non avrebbe mai dovuto tirare fuori un discorso simile, e si chiese come fosse possibile che il suo migliore amico, su certe questioni era rimasto quello di una volta e vale a dire ignorante come una scarpa.

Poi un po per alleggerire la tensione e un po perché aveva voglia di rivedere la sua amata, decise di rompere il silenzio.

<< Allora Goku andiamo? >>

<< Ma certo! Mettimi una mano sulla spalla che arriviamo con il teletrasporto...Ehm oops! >>

<< Che succede Goku? >>

<< Sono letteralmente sfinito e non ho abbastanza energia per usare il teletrasporto.Credo che ci toccherà volare.E' un problema per te? >>

<< Ma tranquillo Goku! Forza allora andiamo! >>

Letteralmente sfiniti i due si alzarono in volo e insieme constatarono che quel pomeriggio, si erano spinti veramente oltre, perché il solo levitare era faticoso per entrambi. Quando furono a circa 20 metri da casa tutti e due persero definitivamente le forze.

<< WOWOWOWOHO! >>

<< SBAM! >>

C18 Chi-chi e Gohan uscirono di casa sentendo quel rumore assordante e ciò che si trovarono davanti fece sorridere C18 e Gohan, al contrario di Chi-chi che era furibonda visto che erano precipitati su un'orto che da poco avevano finito di seminare.

<< Accidenti che botta!  Tutto bene Crili? >>

<< Insomma...mi sento tutto rotto. La prossima volta che ci alleniamo in questo modo dobbiamo portarci de senzu...ahio! >>

Gohan che aveva assistito a quella scena con divertimento corse in casa e recuperò due senzu per poterli dare a quei due sciagurati che si ritrovava uno come padre, e l'altro come migliore amico. Non appena i due presero i senzu, tutte le ferite scomparvero dai loro corpi e l'energia tornò quella che era stata fino a qualche ora prima.

Dopo aver accuratamente messo a posto il casino che avevano combinato nell'orto di Chi-chi, Goku espresse il desiderio di passare la cena tutti insieme. C18 accettò subito e  sorrise al terrestre.

Lui ricambiò il sorriso ma si accorse che una strana luce albergava dentro quei due zaffiri, e in cuor suo si chiese cosa fosse successo durante la sua assenza. Ma a ben pensarci doveva essere qualcosa di bello, perché non era una luce triste o malinconica, ma una luce carica di una forte determinazione.

Finita la cena i due fidanzati si congedarono dai loro amici con la promessa di rivedersi molto presto. Durante il tragitto dai Monti Paoz fino alla Kame-House C18 rimase stranamente silenziosa, e quando raggiunsero la loro casa Crili era leggermente preoccupato.

Salirono le scale e si diressero insieme verso il letto. Poi il terrestre decise di chiedere spiegazioni di quello strano mutismo da parte dell'androide.

<< Lazuli per caso c'è qualcosa che non va? Stai zitta zitta >>

L'androide prima di rispondere ripensò al consiglio di Chi-chi e prese parola a grandi linee.

<< Crili volevo domandarti una cosa... >>

<< Dimmi >>

<< Che ne pensi del matrimonio? >>

Il terrestre si sorprese di quella domanda e allo stesso tempo si maledisse per non aver tirato mai fuori l'argomento ma...se non lo aveva fatto era perché temeva un rifiuto e pertanto decise di rispondere sinceramente.

<< Penso che sia una cosa meravigliosa per due persone che si amano e che si vogliono bene.Ma come mai questa domanda Lazuli? >>

<< Niente era solo una curiosità... >>

Il terrestre prese alla fine coraggio e sperando in un'esito positivo parlò all'androide con il cuore in mano.

<< Lazuli tu ehm...ecco avresti impegni per i prossimi 50 o 60 anni? >>

<< Che? >>-rispose lei non avendo capito il nesso della domanda.

<< Io mi chiedevo se...insomma non sei costretta...possiamo anche rimanere così come siamo adesso...però...ecco volevo sapere se a te dispiacerebbe molto sposarmi... >>

Crili si diede mille volte dello stupido. Ma poteva fare una domanda del genere a quel modo così goffo?

Chiuse gli occhi sperando di non finire all'altro mondo. Ma quello che accadde in seguito lo lasciò all'inizio sconcertato.

L'androide lo fissò con gli occhi lucidi e temendo di averla ferita si profuse subito in mille scuse.

<< Perdonami Lazuli...io...io non volevo ferirti oppure offenderti...a me basta stare insieme a te e del resto non mi interessa. Perdonami ancora ma ti prego non piangere e so di aver sbagl... >>

Crili non riuscì a finire la frase, perché C18 lo baciò con passione senza preavviso. Lui ricambiò subito quel bacio ma era ancora perplesso.

Perché prima lei era sull'orlo delle lacrime e ora lo stava baciando così appassionatamente?

<< Non ti devi scusare Crili...non ce ne è motivo. >>

<< Ma...ma allora perché prima piangevi? >>

<< Perché le mie erano lacrime di gioia imbecille! >>

In quel momento il terrestre capì...

E una grande gioia prese possesso del suo corpo.

Con uno scatto improvviso si mise a sedere sul bordo del letto col cuore che andava a mille.

<< Lazuli? Dimmi che non è un sogno...tu...tu vorresti davvero sposarmi? Era...per caso era un sì il bacio di prima? >>

Prima di rispondere l'androide si divertì un mondo nel vedere il suo uomo così euforico, ma d'altronde lo era anche lei e quello che si accingevano a compiere entrambi era un'ulteriore passo per l'androide, al fine di considerarsi un'essere umano come tutti gli altri e non più un cyborg privo di sentimenti.

Il terrestre aveva i battiti del proprio cuore che aumentavano ad ogni momento che passava nel silenzio. Cercò in tutti i modi di resistere e aspettare pazientemente ma alla fine non ce la fece più e con il cuore in gola chiese all'androide.

<< Lazuli ti prego sto impazzendo...era un sì? >>

Prima di parlare lei lo baciò con ancora più intensità di prima e dopo essersi staccati  C18 pronunciò le parole che avrebbero per sempre cambiato le loro vite.

<< Si Crili...era un si >>

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Note dell'autore: Questo è stato di gran lunga il capitolo più pazzo della mia vita. Già il fatto che Goku parli di sesso con Crili sicuramente verrà considerata un'eresia, ma tutto può essere. Finalmente Crili ha chiesto la mano a C18 e presto convoleranno a nozze! Ringrazio in anticipo chiunque abbia seguito la storia fino a questo punto, ma soprattutto a chi lascia un commento/recensione! Non manca molto alla fine di questo racconto, quindi alla prossima!

 

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Capitolo 26
*** CAPITOLO 26 LA NOTIZIA ***


LA NOTIZIA
LA NOTIZIA
https://quellocheneimanganoncivienedetto.files.wordpress.com/2018/04/linea-note-dellautore.jpg?w=519

Il giorno dopo la dichiarazione Crili si svegliò di ottimo umore e aveva le sue buone ragioni. Però ancora non credeva che C18 avesse acconsentito a sposarlo. Si girò nel letto e diede un buffetto alla sua amata, che si svegliò proprio in quell'istante. Guardò il terrestre con un sorriso al quale seguì un bacio appassionato.

<< Lazuli scusami ma è troppo bello e ho paura che sia solo un sogno e volevo chiederti se tu insomma hai detto veramente sì? Oppure me lo sono immaginato? >>

C18 rimase silenziosa qualche minuto, godendosi le espressioni di paura sul volto di Crili prima di rispondere.

<< Ma quante volte te lo devo ripetere? Ho detto di sì! >>

<< Allora non era un sogno! Comunque è ora che viene la parte difficile. Cioè non che voglio annoiarti con cose che tu definiresti piccolezze, ma è giusto che tu ne sia al corrente >>

<< Che intendi? >>

Prima di rispondere il terrestre ci pensò su  e  arrivò alla amara conclusione che per fare un matrimonio come si deve non basta solo l'amore, ma anche una cospiqua somma di denaro.

I soldi che aveva risparmiato quando tanti anni prima era arrivato secondo al Torneo di Tenkaichi potevano coprire le spese per il rinfresco, ma per quanto riguardava l'affitto di un locale abbastanza grande per ospitare tutti i suoi amici ecco quello...era un problema.

<< Posso sapere a cosa stai pensando? >>-chiese C18 vedendo il terrestre pensieroso.

Credendo di essere stato colto sul fatto, Crili cercò una scusa che poteva andare bene. Voleva fare di tutto per rendere il suo matrimonio un giorno speciale per entrambi.

<< Niente Lazuli è che mi sembra tutto così...come dire...irreale ecco! A proposito dobbiamo dare la notizia a tutti. Per te è un...problema? >>

<< No ma...perché così presto?Voglio dire possiamo anche aspettare qualche giorno no? >>

<< Diciamo che sarebbe meglio cominciare subito perché ci sono tante cose da organizzare >>

<< Ok ma da dove cominciamo? >>

Il terrestre ci pensò a lungo poi infine prese parola.

<< Direi di cominciare dagli invitati, io penso agli altri e tu lo dici a tuo fratello...sempre che non sia un problema >>

<< Non è un problema quindi come rimaniamo d'accordo? >>

<< Ci rivediamo qui stasera, sai sono tanti quelli che devo avvertire Ha! >>

 

Due ore dopo...

 

Mentre si dirigeva a casa di Goku Crili si mise a pensare e inevitabilmente il dolore per la morte del suo Maestro si riaffacciò, glaciale e insidioso.

Muten gli mancava tanto e si domandava come se la stesse passando all'altro mondo. Di sicuro Re Yammer gli aveva concesso di mantenere il suo corpo, ma nonostante questo avrebbe tanto voluto che fosse accanto a lui,nel giorno più importante della sua vita e sapere che questo non era possibile lo fece rattristare per un momento.

Poi però il pensiero che il suo adorato Maestro dall'alto dei cieli lo osservava con affetto e orgoglio gli fece tornare il buonumore e fu con un sorriso che atterrò davanti casa di Goku.

Chi-chi stava preparando la colazione con il sorriso stampato sulla faccia. Il pensiero della notte di passione passata con suo marito la fece sorridere come una bambina e quasi sobbalzò, quando il campanello della porta si mise a squillare.

<< Un momento! >>

Prima di aprire la porta si specchiò cercando di darsi una sistemata per non far vedere segni del passaggio di suo marito sul corpo. Ma era inutile perché sul collo era ben visibile il segno di un succhiotto. Non aveva tempo però di coprirlo. Aprì la porta con un sorriso.

<< Giorno Chi-chi! Disturbo? >>

<< Ciao Crili! Entra pure non disturbi affatto. Posso prepararti qualcosa? Vuoi un caffè? >>

<< No ti ringrazio Chi-chi. Scusa se non ho chiamato prima, ma il fatto è che dovrei parlare di una cosa a te,Goku e Gohan.

Chi-chi sospettava qualcosa...

<>

<< Se? >>

<< Và tutto bene? E' successo qualcosa di brutto? >>

<< No assolutamente. Anzi tutto il contrario! Scusa se faccio il misterioso ma vorrei che ci foste tutti >>

<< Ma certo. Vado a svegliare Goku che dorme come un sasso e Gohan che non è da meno. Siediti pure e fai come se fossi a casa tua! >>

<< Grazie ma posso farti una domanda Chi-chi? >>

<< Dimmi >>

<< Cos'è quel livido sul collo? Ti sei fatta male per caso? >>

Chi-chi capendo a cosa alludeva Crili si portò istintivamente una mano a coprire quel segno e diventò tutta rossa.

Il terrestre capì subito...

<< Cavolo scusa Chi-chi! Non mi dovevo permettere di farti una domanda simile...sei arrabbiata? >>

<< Arrabbiata? Ma no tranquillo, solo ti chiedo di non farne parola con Gohan. So perfettamente che ormai è un'ometto ma vorrei che queste cose le sperimenti da solo, come abbiamo fatto tutti. >>

Crili stava per rispondere che di sesso Gohan ormai aveva una certa esperienza teorica, ma decise di tenerselo per se e rispose semplicemente.

<< Sei a casa tua Chi-chi perciò di che cosa ti scusi? Stai tranquilla e poi siete giovani ed è normale che vi divertiate no? >>

<< Ok vado a chiamarli e come ho detto prima fai come se fossi a casa tua >>

Passarono buoni dieci minuti prima che un Goku insolitamente stanco e un Gohan assonnato entrassero nella stanza con indosso i rispettivi pigiami. Vale a dire Goku a petto nudo e in mutande.

<< Ehilà Crili! Come mai da queste parti? Aspetta fammi indovinare. Un bell'allenamento è? Che ne dici? Magari stavolta viene anche Gohan >>

<< Ha! Goku mi spiace avervi svegliato ma dovevo darvi una notizia,una bella notizia che poi comunicherò anche agli altri. Volevo che voi foste i primi a saperlo! >>

<< Ma certo Crili non appena questi due zoticoni si renderanno presentabili. Ehi voi due! Filate a farvi la doccia e mettetevi qualcosa addosso che non siete animali, altrimenti niente pasti per una settimana è chiaro!? >>

I due Sayan corsero come fulmini facendo a gara per entrare nel bagno e dopo ulteriori venti minuti rientrarono nella stanza decisamente più "presentabili"

Dopo essersi seduti tutti e 4 al tavolo fu Gohan a parlare per primo.

<< Allora Crili? Cosa è successo di così  bello? Lo deve essere di sicuro se ti ha portato fino a qui con quell'espressione felice. Avanti racconta! >>

Crili prese un profondo respiro e alla fine si decise a parlare sorridendo a tutti i presenti nella stanza.

<< Ragazzi...io mi sposo! >>

Senza titolo-1

Non appena Crili pronunciò quella fatidica frase a Goku per poco non andò di traverso il bignè che stava mangiando, e ci volle l'intervento tempestivo di Gohan per farlo rinsavire. Una volta ripreso il colorito di sempre il giovane sayan si rivolse all'amico.

<< Crili è fantastico! Ti faccio le mie più sincere congratulazioni e d'altronde era ora, siete proprio una bella coppia! >>

<< Già lo penso anche io! >>-si aggiunse Chi-chi.

<>-concluse per tutti Gohan.

Crili divenne rosso per l'imbarazzo. Non era abituato a ricevere tanti complimenti tutti assieme. Ma ora veniva la parte più scomoda. Infatti non era stato solo il fatto di comunicare il lieto evento a condurre il terrestre a casa Son.

A Crili serviva un testimone e sperava con tutto il cuore che Goku accettasse la sua proposta.

<< Goku posso chiederti una cosa? >>

<< Certo amico spara pure! >>

<< Ecco io non so da dove cominciare ma stavo pensando...ti andrebbe di essere il mio testimone di nozze? >>

Prima di rispondere il sayan fece una strana faccia, come se non sapesse di cosa si trattasse.

<< Scusa Crili ma dovrei fare cosa? >>

Neanche il tempo di finire la frase che il povero Goku si trovò con la testa sul tavolo da un violento colpo di Chi-chi. Lui la guardò con fare stupito.

<< Goku vergognati! Ma possibile che tu sia un completo ignorante? E il bello è che ci siamo pure sposati per la miseria! >>

<< Ma Chi-chi che ho detto di male? E poi scusa ma ancora non ho capito cosa sia un testimone >>

Chi-chi guardò in direzione di Crili e gli disse.

<< Scusalo Crili ma il fatto è che una capra è più intelligente di questo scimmione che mi ritrovo come marito >>

<< Tranquilla non c'è problema. Piuttosto Goku si o no? >>

<< Si o no che cosa? >>

<< Vuoi essere il mio testimone di nozze? >>

<< Ok Crili ma di preciso che devo fare? >>

Il terrestre scambiò uno sguardo di intesa con Gohan che si accinse a spiegare in parole povere cosa avrebbe dovuto fare il padre.

<< Non è niente di complicato papà. Devi solamente vestirti bene per il giorno in cui Crili e C18 si sposeranno, e quando sarai in chiesa devi portare le fedi nel momento in cui il testimone dello sposo e cioè tu, sarà chiamato. Tutto qui >>

<< E ci voleva tanto per dirlo? Giusto  per sapere devo dire qualcosa di particolare? >>

<< Non è che ti costringe qualcuno papà ma se vuoi credo che a Crili non dispiaccia giusto? >>

<< Certo che no! Anzi sarebbe fantastico ma se non te la senti Goku non fa niente >>

<< No no! Vedrai che qualcosa tiro fuori >>

Chi-chi che per tutto il tempo era stata in silenzio si rivolse direttamente al terrestre perché c'era qualcosa di strano in quella faccenda.Qualcosa che non le tornava.

<< Scusa Crili magari non sono affari miei, ma come mai sei da solo? >>

<< Già lo avevo notato anche io >>-si aggiunse Gohan-<< Che fine ha fatto C18? >>

<< Ecco lei è andata dal fratello C17 per dargli la notizia... >>

<< E come mai non sei andato anche tu amico? >>-chiese Gohan.

Crili ci pensò su per qualche momento. Non era una cosa facile da dire, e difatti si vergognava per non averne parlato con C18. Decise che vuotare il sacco gli avrebbe fatto bene,davanti a persone che non lo avrebbero mai giudicato.

<< A voi lo posso dire perché so che non badate a queste cose ma il fatto è che ho paura che il fratello non sia d'accordo >>

<< Scusa Crili ma perché C17 non dovrebbe essere d'accordo? E poi ammesso e non concesso ti devi sposare con C18 e non con suo fratello, quindi...non capisco che problemi ti fai. Io non ho la capacità di prevedere il futuro ma sento che lui non avrà nulla da obiettare fidati amico! >>

<< Grazie Goku...spero che sia così...davvero >>

 

Nel frattempo da tutt'altra parte

C18 aveva da poco raggiunto la residenza di suo fratello. Non era servito che lui le dicesse a voce dove abitava, semplicemente quando volevano trovarsi i due fratelli lo sentivano dentro se stessi.

La bionda salì le poche scale e bussò alla porta con vigore e poco dopo una figura familiare fece capolino dalla porta.

<< Sorellina! Come mai da queste parti? >>-disse C17 con un finto sguardo glaciale.

Senza titolo-2

C17 non era cambiato per niente da quando si erano visti l'ultima volta. In quel momento indossava un accappatoio di colore giallo e la cyborg ebbe la sensazione di essere arrivata  arrivata in un momento particolare.

<< Allora? Non mi fai entrare? >>-chiese con finto tono gelido al fratello.

<< Ma si certo entra! >>

C18 si guardò intorno con apparente indifferenza, ma non era venuta lì per giudicare lo stile di vita del fratello. Stava per rivolgergli la parola quando sentì una voce femminile provenire dall'ingresso.

<< Tesoro chi è? >>

C17 divenne leggermente rosso ma rispose subito.

<< Jill prima di venire qui datti una ehm...sistemata che ti devo presentare una persona ok? >>

<< Certo arrivo! >>

C18 fissò  il fratello di sottecchi e capì all'istante che la sua prima impressione non era sbagliata.

Si maledì per essere arrivata proprio in quel "momento"

Poco dopo una ragazza molto avvenente fece la sua comparsa e C17 fece  le presentazioni.

<< Jill questa è mia sorella, sorellina cara questa è la mia ragazza e si chiama Jill >>

Le due si guardarono per qualche tempo fino a che Jill non fece la prima mossa stendendo la mano verso l'androide.

<< Molto piacere! C18 giusto? Tuo fratello mi ha parlato molto di te e sono contenta di fare la tua conoscenza >>

L'androide strinse dosando bene la forza e disse semplicemente.

<< Piacere mio >>

<< Scusala Jill ma sai mia sorella è famosa per la sua loquacità, quindi perdonala se ti rivolge a stento qualche parola >>

C18 fece diventare i suoi occhi due fessure e lanciò al fratello uno sguardo gelido.

<< Comunque io mi vado a vestire così voi due  avrete modo di conoscervi meglio, faccio il prima possibile >>

Detto questo l'androide infilò la prima porta lasciando le due ragazze a studiarsi.

Jill si sentiva stranamente a suo agio sotto lo  sguardo che C18 gli aveva messo addosso appena il fratello era sparito. Forse perché era identico a quello del suo ragazzo.

La cyborg  invece voleva capire dallo sguardo, che persona era quella che aveva davanti. Doveva essere speciale se era riuscita a far perdere la testa a suo fratellino. Decise che era inutile stare a fissarsi per delle ore senza proferire parola.

<< Come vi siete conosciuti tu e mio fratello? L'ultima volta che l'ho visto mi ha parlato di te ma era una situazione un po...complicata >>

<< Ma certo!  Però ti avverto è una storia lunga, quindi che ne dici se ci accomodiamo al tavolo? Si parla meglio da seduti >>

L'androide accettò l'invito così gentile.

Jill gli raccontò tutto a partire da come si erano conosciuti fino al momento attuale. Ascoltando la storia della sua vita si accorse che sotto molti aspetti la terrestre assomigliava molto a Crili da un punto di vista caratteriale, e questo non poteva che essere un bene. Inoltre ascoltando la ragazza C18 si accorse anche che Jill non dava troppo peso alle cose materiali, come invece faceva gran parte del genere umano.

(Un'altro punto a favore per te)-pensò l'androide.

Il loro discorso fu interrotto dall'arrivo di C17 che nel frattempo si era reso più presentabile e dopo essersi seduto anche lui sorseggiando una tazza di caffè, ne porse una anche a sua sorella.

<< Dunque avete fatto amicizia? >>-chiese a entrambe ma la prima a rispondere fu Jill.

<< Credo di si...per parte mia almeno ma la capisco se a lei ci voglia più tempo >>

C17 diede un buffetto alla sua ragazza che divenne subito rossa.

<< Che c'è Jill? Ho fatto qualcosa di sbagliato? >>

<< No ma c'è tua sorella un po di contegno no? >>

C18 senza volerlo si lasciò sfuggire un sorriso. Era   molto  felice per il fratello anche se non lo avrebbe mai urlato ai quattro venti.

Fortuna aveva voluto che anche lui convivesse con una persona speciale e Jill lo era di sicuro, ma per il momento questo lo avrebbe tenuto per se.

<< Sorellina ora che vi siete conosciute meglio la domanda più importante. Cosa ci fai qui? >>

<< Niente è che volevo metterti al corrente di una cosa... >>

Jill ebbe la sensazione di essere di incomodo quindi disse.

<< Se volete esco un'attimo magari la mia presenza potrebbe infastidirvi >>

C18 gli sorrise.

<< No Jill e poi la cosa riguarda anche te siediti per favore >>

Jill fece come chiesto e si abbandonò alla sedia guardando con curiosità il suo ragazzo sperando che lui ne sapesse qualcosa. C17 scosse la testa ad indicare che non aveva la più pallida idea di quello che stava succedendo.

<< Ok sorellina so che ti piace fare la misteriosa quindi per la seconda volta te lo richiedo cosa ci fai qui? >>

Prima di rispondere C18 guardò pensierosa fuori della finestra ma solo per pochi secondi perchè alla fine se ne uscì con un semplice.

<< Mi sposo con Crili >>

C17 che stava sorseggiando il suo caffè fissò di sottecchi sua sorella. Non era affatto sorpreso dalla decisione presa e in fondo sapeva che quel tappo come lo chiamava lui, aveva tutte le carte in regola per diventare degno marito di lei. Quindi senza scomporsi riprese.

<< Congratulazioni sorella! A quando il matrimonio? >>

Jill che nel frattempo era rimasta ad ascoltare in silenzio si sentì molto in imbarazzo per la reazione del suo ragazzo verso la sorella e non mancò di farglielo notare.

<< C17!  Ma ti sembra questo il modo di reagire?Un minimo di entusiasmo che cavolo! >>

Il cyborg fece finta di cadere dalle nuvole ed esclamò prendendo in giro entrambe le donne.

<< Un matrimonio! Ma che bello! Da bere per tutti! Và bene così Jill? >>

La terrestre stava per protestare quando fu interrotta di nuovo dal suo ragazzo.

<< Jill non pensare che non sia felice per mia sorella ma il fatto è che me lo aspettavo da tempo, anzi molto tempo e quindi non sono sorpreso...tutto qui >>

Prima che la terrestre protestasse di nuovo fù proprio la diretta interessata a intervenire.

<< Jill non farci caso e visto che stai insieme a questo teppista di mio fratello sappi che alle volte può essere veramente uno stronzo. Comunque caro fratellino per rispondere alla domanda di prima io sono venuta solo per informarvi che mi sposavo ma non quando. Ci sono un sacco di cose da fare prima. Lista degli invitati,il posto dove si terrà il matrimonio,la chiesa...insomma tante cose quindi per il momento stiamo ancora testando il terreno...tutto qui >>

<< Si ma ne sei convinta?Voglio dire non ho niente contro lo psico...ehm come è che si chiama? >>

C18 serrò la mascella talmente forte che perfino Jill si accorse di una forte tensione nell'aria.

<< Lo sai benissimo come si chiama e non ti azzardare mai più a prenderlo in giro...CHIARO? E poi dovresti ricordarlo se ti funziona ancora il cervello che ci ha salvato entrambi da quello che eravamo una volta! >>

<< Ok,ok sorellina non ti scaldare tanto! Era solo per vedere se ci tenevi veramente a lui e dalla reazione direi proprio di sì. Comunque se posso c'è una cosa che non mi torna su tutta questa faccenda >>

<< Che vuoi dire? >>-chiese la cyborg spazientita.

Prima di parlare C17 si schiarì la voce.

<< Sai da quando sto con Jill mi sono dato da fare per capire come funziona questa società nella quale viviamo e te lo devo dire sorellina cara. Quando hai elencato le cose da fare prima del matrimonio ti sei scordata di elencarne una che direi sia la più importante sotto un certo punto di vista... >>

<< E quale sarebbe sapientone illuminami! >>

<< Dolce sorella...ma tu ce l'hai un testimone? >>

In quel momento tutte le certezze di C18 crollarono e si accorse che il fratello aveva perfettamente ragione.

Lei non aveva un testimone ed era un'elemento chiave affinché un matrimonio funzionasse alla perfezione.

Si alzò di scatto facendo cadere la sedia sulla quale era seduta fino a qualche minuto prima.

Iniziò a camminare avanti e indietro sotto lo sguardo divertito di C17 e quello incuriosito di Jill. Tutto questo durò per buoni 10 minuti fino a che C17 decise di mettere la parola fine a tutto.

<< Sorellina adesso calmati non volevo farti agitare ma ho pensato che fosse giusto ricordartelo. Comunque adesso siediti che ne veniamo sicuramente a capo dai >>

In parte incuriosita, e in parte desiderosa di porre fine a quel problema C18 si sedette e cominciò a rimuginare stilando una lista che propose al fratello e scartando pian piano i nomi di tutti quelli che conoscevano sotto lo sguardo attento di Jill.

<< Dunque vediamo...che ne dici del playboy? >>

<< Cosa Yamcha?Non se ne parla nemmeno! >>

<< Ok...il ciclope? >>

<< Tenshinan? Pfui neanche morta! >>

<< Uffa sorella quanto sei difficile!  Comunque vediamo chi è rimasto...

Ma certo!  Come si chiamava il figlio di Goku? Gohan? >>

<< E' troppo piccolo idiota!  Per fare il testimone bisogna essere maggiorenni! Cosa credi che mi sia girata i pollici in tutto questo periodo di convivenza con Crili?  Mi sono fatta un'idea anche io di come funziona il mondo >>

<< OK come non detto... >>

 Sulla stanza calò un silenzio di tomba che poteva tagliarsi con il coltello.

C18 non sapeva letteralmente cosa fare e suo fratello sembrava navigare nelle sue stesse acque mentre Jill fu a un pelo dal candidarsi come testimone, ma poi il pensiero che in fondo non conosceva del tutto la sorella del suo fidanzato la trattenne.

<< Che ne pensi di Goku? >>-disse all'improvviso C17 come se avesse trovato la soluzione ma le successive parole della sorella lo smentirono.

<< Sicuramente sarà stato scelto da Crili come SUO  testimone di nozze...non ho alcun dubbio. E comunque Jill se vuoi puoi partecipare anche tu, nel senso che se magari hai qualche idea... >>

Jill diventò paonazza, ma dopo aver ascoltato la domanda si ricordò di un particolare che le aveva raccontato suo fratello quando la mise al corrente della sua vera identità.

<< Ecco magari ci avete già pensato e quindi posso sembrare stupida ma da quello che ho capito, e da quanto mi ha raccontato C17 questi Goku e Gohan che tra l'altro neanche conosco sono...come era tesoro? >>

<< Sayan...perché? >>-chiese C17 incuriosito.

<< Ma in totale non ce ne erano tre di sayan...se ricordo bene? >>

Un'unico nome passò per la mente dei due cyborg in quel momento e forse C18 aveva trovato, per quanto fosse bizzarro il suo testimone.

<< Giusto Jill grazie.Vegeta! Ora il problema non sarà trovarlo ma... >>disse C18.

<< Convincerlo... >>-fini la frase C17.

 

Linea Anteprima

 

Note dell'autore: Rieccomi qui a scassarvi le palle...

Spero vivamente che questo capitolo vi sia piaciuto e che magari lasciate qualche commento/recensione! Jill doveva ricomparire no?  Spero che abbiate gradito la cosa come la ricomparsa di C17! Alla prossima e spero che sia presto!  Ormai il profilo del manicomio per me si fa sempre più vicino. No scherzo!!!!

Forse...

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Capitolo 27
*** CAPITOLO 27 PICCOLE INCOMPRENSIONI E TANTO AMORE ***


PICCOLE INCOMPRENSIONI E TANTO AMORE
PICCOLE INCOMPRENSIONI E TANTO AMORE

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Crili era molto agitato e percorrendo, o meglio sorvolando i chilometri che lo separavano dalla Kame-House, non poteva non pensare a cosa avesse deciso il fratello della sua amata riguardo il matrimonio. Chi-chi Goku e Gohan lo avevano in parte rassicurato, ma il dubbio corrodeva la sua testa pelata.

<< Non credo di essere proprio una nullità!-si disse da solo

E se a C17 gli sono antipatico?

Però l'ultima volta che ci siamo visti, non mi sembrava che gli stessi antipatico.

E se non fosse d'accordo e avesse influenzato anche Lazuli?

No! Questo non può essere! Devo calmarmi maledizione! >>

Dire che aveva i nervi a fior di pelle, sarebbe stato riduttivo.

Dopo aver formulato questi pensieri, il terrestre si trovò davanti un paesaggio famigliare.

L'isoletta dove era cresciuto stava lì immobile e silenziosa...

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Scese di quota e si accorse che di C18 non c'era ombra. Si diresse verso la porta di casa con tutte le intenzioni di entrare ma talmente era in pensiero, che non riuscì ad inserire le dannate chiavi nella serratura. Gli tremavano le mani tanta era la paura.

<< E dai cazzo apriti! >>

Niente. La porta non voleva saperne di aprirsi e di Lazuli, la sua Lazuli non c'era traccia...

In un'impeto di rabbia diede un calcio alla porta che si staccò dai cardini e se non avesse dosato la forza, probabilmente sarebbe passata attraverso il muro causando ingenti danni alla casa.

Crili decise di mettersi ad aspettare il ritorno della sua amata...

Ma più passavano i minuti e più l'ansia cresceva.

Così per allentare un po la tensione si mise a rovistare dentro il frigorifero dove trovò parecchie bottiglie di birra, che si trovavano li chissà da quanto tempo, ma che tuttavia non erano scadute.

Ne prese una e cominciò a sorseggiarla seduto sul divano e in men che non si dica la bottiglia era stata vuotata. Allora ne prese un'altra, e un'altra ancora fino a che l'alcool cominciò a fare effetto e senza rendersene conto il terrestre si addormentò sul divano...

C18 era molto felice per il fratello e per se stessa ma l'unica cosa che la preoccupava era  quel testone di Crili.

Per quanto riguardava la scelta del testimone, Vegeta sembrava proprio la persona giusta. La fidanzata di suo fratello aveva avuto un'ottima intuizione. Certo non sarebbe stato facile convincere il Principe dei sayan, ma C18 era fiduciosa.Anche lui era cambiato e non era più malvagio come un tempo. Inoltre non sapeva spiegarsi il motivo ma all'androide faceva piacere la sua presenza.

Che cosa buffa era la vita!

Fino a qualche mese prima avevano cercato di uccidersi a vicenda e ora forse lui gli avrebbe fatto da testimone di nozze.

Il fatto era che Vegeta come carattere e personalità gli assomigliava molto. Faceva finta di non aver bisogno di nessuno ma non era così...

Come lei con Crili...

Già Crili!

Era rimasta a cena dal fratello e con l'occasione aveva conosciuto meglio Jill, ma così facendo si era fermata fino a tardi e aveva scordato che l'accordo con il terrestre, era di ritrovarsi alla Kame-House verso sera. Con la paura che il suo uomo non vedendola tornare fosse uscito fuori di testa aumentò la velocità di volo e in pochi minuti raggiunse la casa sull'isola.

La prima cosa strana che C18 vide fu la porta di casa che qualcuno o qualcosa aveva strappato via dalla sua sede.

Incuriosita entrò in casa e vide il suo amato dormire beatamente sul divano e per terra una quantità enorme di bottiglie di birra.

La cosa incuriosì molto C18 e siccome voleva delle spiegazioni si accinse a svegliare Crili.

Iniziò prima a scuoterlo e a chiamarlo per nome ma di svegliarsi il terrestre non ne voleva sapere.

C18 perse la pazienza e urlò con quanto fiato aveva in gola.

<< MA TI VUOI SVEGLIARE RAZZA DI IDIOTA!? >>

Per poco a Crili non venne un'infarto. Non ricordava cosa fosse successo nelle ultime ore oltre il fatto che nell'attesa si era ubriacato e probabilmente si era anche addormentato.

<< La-Lazuli? >>

L'androide lo fissava con sguardo severo dalla soglia di casa.

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Non era arrabbiata...non tanto almeno.

<< E chi altro dovrei essere?  Mi dici che cosa stai combinando?  E pensare che mi ero preoccupata per te, dato che non ero qui come d'accordo e pensavo ti stessi allarmando! E invece ti trovo a dormire e ma...quanto hai bevuto? Per la miseria! >>

Crili divenne rosso per la vergogna. Ma perché diavolo si era scolato tutte quelle bottiglie?

Si diede dello stupido un miliardo di volte.

Intanto l'androide aspettava una risposta per quel comportamento ma il terrestre continuava a tenere la testa bassa.

Prima di continuare l'androide si massaggiò le tempie. Avrebbe voluto davvero fare una ramanzina al suo ragazzo, ma la visione di lui, con la faccia da cane bastonato gli fece allentare la tensione.

<< Crili...mi dici cosa è successo? >>

Dopo quelle parole il terrestre parve riprendere colorito.

<< Sei arrabbiata con me, non è vero? >>

Se lo chiese anche l'androide ma era più forte di lei e non sopportava di vedere quel muso lungo.

<< No...non sono arrabbiata ma spero ti sia chiaro che mi devi una spiegazione >>

Il terrestre prese un profondo respiro prima di parlare.

<< Scusa Lazuli. Il mio è stato un comportamento inaccettabile ma...il fatto è che avevo paura >>

L'androide si sedette vicino a lui

<< Di cosa avevi paura? >>

<< Ecco...oggi sono andato da Goku e gli ho detto che vogliamo sposarci e lui farà da mio  testimone di nozze. Poi sono tornato qui e non trovandoti mi sono passati per la mente un sacco di pensieri credimi! Temevo che tuo fratello non fosse d'accordo sulla nostra unione e che magari ti aveva convinto a non sposarmi più. E così con l'ansia che mi attanagliava ho cercato un modo per allentare la tensione. Questo è il motivo per cui mi hai trovato in questo stato e ti chiedo perdono Lazuli ma credevo di impazzire! >>

C18 fu molto colpita dalle parole di lui e si sentì anche in colpa per non averlo avvisato che avrebbe fatto tardi. Certo ubriacarsi non era una delle reazioni migliori, ma se lei fosse stata lì quando doveva questo non sarebbe successo. Decise di raccontargli tutto compreso il fatto che il suo di testimone di nozze sarebbe stato Vegeta.

<< Quindi non ci hai ripensato Lazuli? >>

<< Secondo te starei qui ora a parlare di testimoni di nozze? E poi anche ammesso che mio fratello non fosse stato d'accordo,la vita è mia e decido io! Sarò per metà un'androide ma guai a chi mi dice cosa devo o non devo fare! E se ho deciso di sposarti così sara. Ricordati quello che ti dissi tempo fa. Tu sei mio! >>

Un'altra persona al posto di Crili non avrebbe accettato una presa di possesso di quel tipo...

Un'altra persona avrebbe considerato quelle parole, come una minaccia...

Un'altra persona sarebbe scappata via...

Ma non Crili...

Per lui sapere di essere proprietà esclusiva di C18 non gli dava fastidio.

Anzi!

Lo rendeva incredibilmente felice,perché era quello che aveva sempre cercato nella sua vita. Essere una cosa sola con una persona speciale, e quella persona era proprio C18. La abbracciò con tutto se stesso,ispirando l'odore della sua pelle e dei suoi capelli.

<< Scusa se ho dubitato di te Lazuli ma...ormai lo hai capito no? Senza di te la mia vita non avrebbe senso! E poi  pensaci! Due sayan come testimoni di nozze Ha! Già me li vedo in smoking! Ma va bene così!  Sono felice a tal punto che mi sento scoppiare! Ti amo Lazuli! >>

Detto questo il terrestre prese a baciare le labbra di lei che ricambiò subito il bacio. Il terrestre si era trovato poche volte a prendere iniziativa e con questa consapevolezza decise di fermarsi, con grande disappunto dell'androide.

<< Ma che ti prende Crili? >>

<< Scusa Lazuli mi sono fatto prendere dall'emozione...e...ecco...io >>

<< E allora che c'è di male? Non mi sembra che quando sono io a te dispiaccia. O no? >>

<< Infatti! Sei sempre tu e quindi mi sembrava strano...

Scusa se ti ho offesa... >>

C18 si trovò a pensare che quell'umano era semplicemente straordinario, e decisamente meglio di tutti i terrestri di sesso maschile messi assieme su quel pianeta. Crili a rispettava trattandola come una vera donna, ignorando volutamente la sua natura. Per il terrestre non esistevano vincoli, ma solo tanto e tanto amore...sincero amore. Lei lo amava altrettanto definendolo "SUO"  per sempre, e guai a chi si sarebbe sognato di fargli del male! Per questo ringraziava il destino che li aveva fatti incontrare all'inizio come nemici, e ora come quasi sposi.

Nel frattempo il terrestre si domandava come mai C18 lo guardasse con quell'aria seria e il dubbio che fosse arrabbiata con lui si fece di nuovo largo nel suo animo.

<< Lazuli? Perché non dici niente? D'accordo ho sbagliato e ti chiedo scusa ma almeno dimmi qualcosa! >>

C18 si riscosse e si avvicinò di nuovo al terrestre baciandolo con passione. Crili fù felice, perché con quel bacio aveva capito che lei non era arrabbiata. In seguito C18 si staccò da quel bacio, solo per spogliarsi completamente nuda, lasciando il terrestre a fissarla come un'ebete.

L'androide decise di sperimentare una cosa nuova per lei e lo sguardo di lui da tenero cucciolotto, non faceva altro che alimentare il suo desiderio.

Si avvicinò di nuovo guardandolo dritto negli occhi...

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Poi gli tolse i vestiti ad altissima velocità, e dopo averli lanciati in aria, gli baciò il collo, sussurrandogli  nell'orecchio.

<< Voglio provare una cosa nuova ma non ti spaventare d'accordo? E se ti faccio male dimmelo...

E' la prima volta per me.Stai fermo va bene? >>

Il terrestre era basito nonostante fosse molto eccitato per le parole di lei.  In quel campo l'androide si era dimostrata parecchio intraprendente e Crili  non riusciva a capire cosa diavolo passasse per la mente della sua amata, e cosa fosse questa cosa nuova.

Decise comunque di stare al gioco...

Osservò C18 avvicinarsi al  lobo dell'orecchio alternando dei baci a piccoli morsi ma che non facevano male.Dopo aver dedicato parecchio tempo al lobo scese verso i pettorali assaporandone il gusto della pelle e mandando in estasi il terrestre che gemeva di piacere a quel contatto...

Crili spalancò all'improvviso gli occhi quando sentì una sensazione nuova, mai provata prima. L'androide era scesa con la testa all'altezza del suo pube, e lui non riusciva a parlare tanto era il piacere che stava provando. Ma non volendo fare la figura del depravato, cercò di dissuadere C18  di smetterla con quella piacevolissima tortura...

<< No Lazuli...questo...AH! Questo non-non sei costretta a farlo... >>

<< Ti faccio male? >>

<< N-no...ma... >>

<< E allora di che ti lamenti? >>

Finalmente il terrestre decise di arrendersi. Quella notte l'avrebbe ricordata per tutta la sua vita. Dopo quel fortissimo amplesso Crili non si sentì in colpa per essersi abbandonato a quel nuovo tipo di piacere, e come aveva detto a Goku tempo prima, a quel modo non c'era vergogna da provare per nessuno dei due.

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Note dell'autore: Questo lo ammetto è stato un capitolo da rating rosso, e non ci vuole un genio per capire cosa abbia (sperimentato) C18 sulla sua cavia preferita. Comunque spero che questo capitolo non vi sia risultato troppo volgare, e che vi sia piaciuto! Sarei felicissimo di ricevere una recensione/commento! Alla prossima!

 

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Capitolo 28
*** CAPITOLO 28 DI TESTIMONI REGALI E... ***


DI TESTIMONI REGALI E...

DI TESTIMONI REGALI E...

Linea Note dell'autore

Il giorno dopo Bulma si svegliò molto presto.

Aveva un sacco di lavoro arretrato ma la cosa gli andava più che bene, visto che ormai da quando stava insieme a Vegeta per davvero, passava buona parte delle giornate costringendo il principe dei Sayan a portarla in giro a fare shopping, e quando lui non ne aveva voglia lei si avvicinava e facendogli le fusa otteneva sempre ciò che voleva.

Vegeta non sapeva resisterle e per la prima volta in vita sua essere comandati da un'altra persona non gli dispiaceva affatto.

La turchina in quel periodo stava lavorando ad un progetto particolare che non riguardava le commissioni che otteneva di solito da altre multinazionali del settore Tecno-Futuristico.

No...

Il progetto era un segreto per tutti e anche se a malincuore, non ne aveva parlato nemmeno col suo compagno. La prima volta che ci aveva pensato fu in occasione della morte di Goku per via di quel maledetto virus...

Poi però Goku era tornato. I Cyborg non erano più una minaccia e quindi aveva accantonato il progetto.

Ma ora quasi che fosse istinto aveva tirato fuori i vecchi documenti riguardanti il progetto e da parecchi giorni non pensava ad altro che quello.

Tranne la notte ovviamente...

Il principe dei Sayan aveva la capacità di farle passare qualsiasi preoccupazione riguardo il lavoro o altre questioni.

Ma quel progetto era veramente importante e quindi quella mattina si era messa a trafficare con vari pezzi elettronici e meccanici e il risultato era che la faccia divenne nera come le mani del resto.

Non sembrava neanche una scienziata in quel momento, assomigliava più ad un meccanico. Chi la conosceva davvero sapeva che lei non era solo una brillante scienziata, figlia della più grande mente che il mondo avesse mai visto.

Lei era Bulma Brief e gli piaceva dare vita a quello che disegnava su carta. Quindi fu con un certo disappunto che lasciò il suo lavoro per andare ad aprire la porta, visto che qualcuno stava suonando insistentemente.

<<  Ma chi diavolo sarà a quest'ora?  >>

Quando aprì la porta rimase molto sorpresa di vedere un Crilin con un sorriso da ebete e una C18 anche essa sorridente.

Il terrestre la fissava come se non la riconoscesse...

<<  Salve ragazzi! Scusate se non sono presentabile ma stavo lavorando ad una cosa...comunque entrate non state lì!  >>

I due non se lo fecero ripetere due volte e dopo qualche svolta si sedettero ad un tavolo su esortazione della stessa Bulma.

<<  Sai quando ti ho visto tutta sporca non ti riconoscevo all'inizio ehehehe!  >>

<<  Eh già...comunque vi va del caffè? Ne ho sempre tanto a disposizione  >>

<<  Grazie  >>  dissero in coro i due fidanzati.

Parlarono del più e del meno fino a che Bulma da brava osservatrice che era, capì che i due dovevano chiederle qualcosa.

<<  Ragazzi mi fa piacere la vostra visita ma...esattamente cosa volete?  >>

<<  Certo che non ti si può nascondere nulla Bulma! Comunque siamo venuti qui per darti una notizia e chiederti una cosa...  >>

<<  Allora? Ditemi cosa è successo?  >> chiese allegra Bulma.

<<  Ecco...ancora non abbiamo deciso la data ma...io e C18 ci sposiamo!  >>

Bulma se l'aspettava e in cuor suo si chiedeva come mai  ancora non l'avessero fatto.

Quindi esplose allegra.

<<  Congratulazioni ragazzi sono tanto felice per voi!  Era ora che diamine!  L'importante è averlo deciso ma poi si farà tutto con calma no? Comunque quale era la cosa che mi volevate chiedere? Se è in mio potere farà tutto il possibile per aiutarvi a essere felici. Ve lo meritate!  >>

Fù C18 a  parlare.

<<  Grazie  Bulma...non sono molto brava a esternare queste cose, quindi non ti aspettare chissà che. Ad ogni modo volevamo chiedere a Vegeta se poteva essere il mio testimone di nozze e sempre che a te non dia fastidio...  >>

<<  Sul serio?  Ma quale fastidio!  Anzi mi farà piacere così sarò la compagna del testimone! Prima di andare da Vegeta a chiederlo se posso sapere, chi è il tuo Crili di testimone?  Aspetta fammi indovinare...Goku giusto?  >>

<<  Si Bulma. Diamine siamo cresciuti assieme quindi è più che naturale  >>

La terrestre si alzò e fece loro strada sorridendogli.

<<  Seguitemi Vegeta è nella Gravity Room ad allenarsi!  >>

Poco dopo il trio si ritrovò davanti alla famosa costruzione sferica tanto famigliare a Crili, ma completamente sconosciuta a C18 che infatti chiese.

<<  Crili ma cosa è una Gravity Room?  >>

Il terrestre stava per rispondere quando si intromise Bulma che tutta orgogliosa spiegò che era una sua invenzione, e che serviva a Vegeta per allenarsi con una gravità di molte volte superiore a quella terrestre.

<<  Adesso è a gravità 350 volte quella della terra. Oh ma guardatelo come si muove nonostante tutto quel peso, e non si è nemmeno tolto l'armatura che pesa già di suo all'incirca 100 tonnellate...

Oh il mio principe!  >>

Crili era molto felice per la sua migliore amica. Chi l'avrebbe mai detto che quei  si potessero mettere insieme?  Decise di punzecchiarla.

<<  Sei proprio cotta è?  >>

Bulma divenne subito rossa ma la frittata era fatta.

<<  Si vede così tanto? Scusate se vi ho messo in imbarazzo  >>

C18 sorrise a sua volta.

<<  Ma giusto un pochettino...  >>

Bulma  si avvicinò all'interfono e premette il pulsante. Dopo qualche secondo la voce di Vegeta con il fiatone rispose.

<<  Bulma?  Che...che...anf...anf...succede?  >>

<<  Scusa tesoro ma abbiamo due ospiti che vorrebbero parlarti!  E poi ti sei allenato abbastanza  per oggi no?  >>

<<  Se sono quelli della manutenzione puoi benissimo mandarli affanculo anche tu!  Non sei mica una ragazzina no?  Dai che mi devo allenare!  >>

<<  Si dà il caso che i due ospiti siano Crili e C18 testone! Sono venuti qui per chiederti una cosa. Adesso esci di lì per favore?  >>

Neanche il tempo di rispondere che il portellone della gravity room si era aperto e un Vegeta pieno di tagli,graffi e sanguinante dappertutto vi era uscito.  Prima di sapere cosa volevano i due interessati  si rivolse a Bulma.

<<  Perchè non mi hai detto che erano loro dall'inizio? Mi hai fatto fare la figura del cretino!  >>

Poi si rivolse a i due che gli stavano davanti.

<<  Scusate l'inconveniente...cosa posso fare per voi?  >>

Lo disse con naturalezza mentre prendeva un'asciugamano e se lo passava sulla schiena.

Il fatto era che Crili e C18 lo fissavano allibiti...

Quello era davvero Vegeta?

D'accordo che nell'ultimo scontro aveva quasi sacrificato la sua vita, e passi anche che aveva chiamato Goku fratello, ma questo era troppo perfino per lui!

Nel contempo Vegeta si era accorto che i due lo fissavano a bocca aperta...

Ma per quale motivo lo fissavano a bocca aperta?

<<  Ehi testa pelata!  Sei qui per chiedermi qualcosa o sbaglio?  >>

C18 fù lesta a riprendersi da quel piccolo shock.

<<  Dato che tra un po di tempo io e questo zuccone qui accanto ci sposiamo, volevo chiederti se ti andava di farmi da testimone di Nozze...Tutto qui...  >>

Vegeta divenne di tutti i colori. Passò dal rosso al viola, dal viola al nero, e dal nero al tornò al rosso per via dell'imbarazzo.

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Poi dandosi un contegno cercò di rispondere senza balbettare. Cosa che gli riuscì difficile...

<<  Te-Testimone di nozze...Io?  >>

<<  Si tesoro tu! >>-Gli rispose Bulma- << Ma ci pensi? Un matrimonio! Complimenti amore per questa occasione.Stasera faremo scintille!  >>

Se Vegeta avesse avuto il dono del teletrasporto si sarebbe precipitato dall'altra parte del mondo per la vergogna, ma la cosa strana è che quei due davanti non si erano scomposti per niente.

Ma lui era Vegeta Il Principe o meglio il Re dei sayan, e non voleva essere preso per un porco davanti agli altri.

Una vena o meglio tutte le vene del corpo cominciarono a gonfiarsi segno di un'imminente esplosione di rabbia...e vergogna.

Si rivolse a Bulma con gli occhi iniettati di sangue.

<<  MA POSSIBILE CHE TU NON ABBIA ALCUN SENSO DEL PUDORE BULMA!?  VAI A SBANDIERARE LA NOSTRA VITA PRIVATA E MI FAI PASSARE PURE PER UN PORCO DANNAZIONE!! >>

Crili e C18 guardavano quella bizzarra coppia col sorriso sulle labbra. Accortosi di essere osservato Vegeta cercò di ricomporsi.

<<  Ehm stavi dicendo C18?  Testimone?  Ecco non sò...devo allenarmi.  >>

C18 non si scompose e sotto lo sguardo allibito di Crili si avvicinò senza paura al principe.

<<  Non mi interessano le tue inutili scuse...

Farai ciò che ho detto punto e basta!  Anche perché se non ricordo male tempo fa ti ho battuto più e più volte ma...non ti ho mai ucciso. Certo le cose sono cambiate da allora ma diciamo che mi devi un favore  >>

Stava per andarsene quando gli venne in mente che il principe non sapeva ancora l'identità del testimone di Crili. Motivo in più per spronarlo.

<<  Ah dimenticavo!  Goku farà da testimone a Crili. Nessuno ti obbliga ma sarebbe disdicevole per te non esserci...

A meno che tu non abbia paura di lui...  >>

Crili era convinto che la reazione di Vegeta sarebbe stata violenta, ma stranamente vide comparire sul viso del sayan un flebile sorriso.

<<  Io paura di Kakaroth?  E va bene ci sarò!  Ma non pensare che lo faccio per ripagarti di un'ipotetico favore...

Il Re dei sayan non deve favori a nessuno! Ci vediamo!  >>

E senza aggiungere altro, sotto la bocca di Crili che quasi toccava il suolo, Vegeta era tornato dentro la Gravity Room ad allenarsi.

Bulma faticava a trattenere le risate. Erano poche le persone che potevano costringere Vegeta a fare qualcosa che a lui non andava di fare, e si rese conto che C18 era proprio una di quelle persone, oltre a lei ovviamente.

<<  Bene...andiamo Crili?  >>

Prima di seguire l'androide il terrestre si scusò con la sua migliore amica.

<<  Scusala Bulma...non sò che gli sia preso.  Non era intenzionata a offendere.  >>

Prima di rispondere la turchina gli dedicò un sorriso pieno di affetto.

<<  Ma quali scuse Crili!  Non c'è bisogno tranquillo. Anzi mi sono divertita. E ancora congratulazioni amico mio!  Ora va e raggiungila!  Piuttosto se ti dovesse servire qualcosa non esitare a chiedere intesi?  >>

Il terrestre d'istinto andò ad abbracciarla e gli disse quasi commosso.

<<  Grazie Bulma!  Ti voglio Bene!  >>

<<  Anche io!  >>

Mentre osservava Crili spiccare il volo,Bulma decise di abbandonare il progetto a cui stava lavorando. A cosa serviva una costruzione così impegnativa se le cose erano andate a buon fine?

Durante il viaggio di ritorno visto che era ancora presto Crili decise di fare un piccolo regalo alla sua amata. Quella stessa mattina senza farsi accorgere dalla cyborg che dormiva beata, aveva preso dei soldi, molti soldi a dire il vero e ora poteva concretizzare un sogno che da molto tempo gli occupava la mente.

Stavano volando in direzione della Kame-House quando la cyborg si sentì chiamare.

<<  Lazuli?  >>

<<  Si?  >>

<<  Vieni con me!  Ti faccio vedere una cosa ma niente domande. E' una sorpresa!  >>

Detto questo il terrestre  virò verso la città del Sud inseguito da una stralunata  C18. Atterrarono senza essere visti alla periferia della città. Il terrestre la prese sottobraccio e la condusse per le sinuose vie del centro.

<<  Ma dove stiamo andando Crili?  Che ti è preso tutto all'improvviso?  >>

<<  Niente domande e poi l'ho già detto...è una sorpresa!  >>

<<  Ho capito ma potresti almeno dirmi dove mi stai portando?  >>

<<  Fà parte della sorpresa!  >>

<<  Non ti sopporto quando fai così!  >>

<<  E tu sei adorabile quando metti il broncio!  Ehehehe!  >>

<<  Cosa?  Io non metto il broncio!  >>

<<  E invece Sì!  >>

<<  No!  >>

<<  Sì!  >>

<<  Grrr!  Uffa!  >>

Il terrestre adorava quando la sua amata si comportava a quel modo.  Sembrava una bambina  alle volte e per questo la trovava irresistibile, oltre che molto spassosa.

Nel frattempo erano arrivati davanti un lussuosissimo negozio di gioielleria, uno dei più rinomati della città del Sud, ma questo l'androide non poteva saperlo.  Senza dargli il tempo di reagire Crili si fiondò dentro il negozio dicendo solo

<<  Aspetta qui per favore!  >>

La cyborg era interdetta ma non disse nulla e si mise seduta su una panchina pensando che quella giornata stava diventando veramente strana...

Passarono 30 minuti e del terrestre nessuna traccia...

Poi un'ora e a  quel punto l'androide meditò di far saltare in aria l'intero negozio. Che poi cosa cavolo ci era entrato a fare quel testone?

Il corso dei suoi pensieri fu interrotto da una voce alquanto irritante.

<<  Ma guarda che bocconcino!  Ehi tesoro!  >>

Un'uomo vestito in una maniera assurda si era appena seduto accanto all'androide, che cercò in tutti i modi di ignorarlo...

<<  Come mai una bella ragazza come te si trova tutta sola?  Di un pò hai bisogno di attenzioni?  Perché se vuoi posso essere la persona che fa al caso tuo!  >>

L'androide pensò di farlo fuori per essersi azzardato solo a rivolgergli la parola, ma  cambiò idea al pensiero che Crili l'avrebbe rimproverata a più non posso, quindi decise di rispondergli in malo modo sperando di far desistere quel decerebrato che le stava letteralmente scassando le palle...

<<  Se non vuoi morire di una morte lenta e dolorosa, ti conviene toglierti  subito dalle palle...SONO STATA CHIARA!?  >>

Ma a quanto pareva quell'idiota non ne voleva proprio sapere di togliersi di mezzo...

<<  Perchè parli in questo modo?  Sono stato tanto gentile nei tuoi confronti. E dai perché non vieni a casa mia?  Dai ci divertiremo un sacco  >>

Detto questo l'idiota stava per prendere la mano della androide, quando si ritrovò davanti un tizio pelato che aveva preso suddetta mano e la stava stringendo dosando la forza ad ogni parola.

<<  Credo non ci abbiano presentati...come ti chiami?  >>

L'androide fissava Crili con sguardo interrogativo...

Sapeva che era geloso, ma lei poteva tranquillamente sbarazzarsi del cretino con un pugno al limite.

Decise di osservare la scena fingendo di non conoscerlo.

<<  E tu chi diavolo sei testa pelata? Non vedi che sono impegnato?  >>

Con il sorriso sulle labbra il terrestre serrò la sua presa.

<<  Non mi hai ancora detto come ti chiami...ah giusto!  Ti chiami Scusa vero? Ti chiami Scusa? Ti chiami Scusa?  >>

L'idiota che ad ogni parola sentiva la mano esplodere di dolore, non riusciva a spiegarsi come potesse un nanetto del genere, sprigionare tanta forza, ma capì l'antifona.

<<  Sì mi chiamo Scusa!  Scusa!  >>

Detto questo Crili lasciò la presa osservando divertito la scena dell'idiota che correva tenendosi la mano lesa. Rivolse quindi lo sguardo verso C18 che lo guardava stupefatta. Non aveva mai visto questo lato di Crili...così...così diverso.

<<  Scusa se ti ho fatto aspettare tesoro ma ne valeva la pena. E grazie di non aver polverizzato quel deficiente...te ne saresti pentita  >>

L'androide si limitò a sorridergli e gli chiese curiosa.

<<  Dunque visto che mi sono dovuta assorbire quell'arrapato, vorresti almeno dirmi cosa hai fatto dentro il negozio per tutto questo tempo?  >>

<<  Te lo faccio vedere a casa...vieni  >>

Poco dopo erano  atterrati mano nella mano sull'isola della Kame-house.  Entrarono e si sedettero sul divano, che la sera prima era stato teatro di situazioni molto bollenti...

<<  Che c'è Crili sei tutto rosso!  >>-gli chiese C-18.

<<  Ecco volevo farti vedere una cosa. Lo so che a te non piacciono queste smancerie ma ho voluto fare lo stesso questa pazzia. Cioè pazzia nel senso buono naturalmente.  Comunque tieni...spero che ti piaccia  >>

L'androide prese la scatolina decorata con velluto bianco che Crili le aveva messo in mano, e la aprì trovando all'interno quella che sembrava essere una collana ma...non era una semplice collana. Nel mezzo della catenella c'era un cuore. C18 l'apri leggendo la seguente scritta bagnata in oro.

A Lazuli da Crili Per Sempre

Nel frattempo il terrestre si stava tormentando le mani. Perchè l'androide fissava quella scritta in un modo quasi maniacale?  Moriva dalla voglia di sapere se le piaceva o meno.

<<  Allora Lazuli...che-che ne pensi?  >>

L'androide chiuse di scatto il piccolo cuore e mise la collana nelle mani del terrestre.

<<  Me la metti Crili? Voglio indossarla subito.  >>

Il terrestre felice come una pasqua non se lo fece ripetere due volte e corse ad agganciare al collo della sua amata quel piccolo capolavoro. Poi con voce maliziosa sussurrò nell'orecchio di quest'ultima.

<<  Tesoro...posso...posso farti divertire stasera?  >>

L'androide lo fissò  con sguardo carico di desiderio e gli disse semplicemente

<<  Andiamo di sopra...  >>

Il terrestre salì le scale con la sua amata tra le braccia e prima di entrare nella loro stanza, tra un risolino e l'altro, la aiutò a spogliarsi dei vestiti. Poco dopo l'adagiò  sul letto completamente nuda. C18  sperava che presto Crili  l'avrebbe fatta sua e così sarebbe stato ma...non nel modo in cui pensava lei.

<<  Perché non ti spogli?  >>-aveva chiesto tra un bacio e l'altro.

<<  Perché non ce ne è bisogno. Vederti appagata per me è già sufficiente tesoro  >>

L'androide allora chiese confusa.

<<  Ma perchè scusa? Non vuoi divertirti anche tu?  >>

Il terrestre le dedicò uno dei sorrisi più dolci.

<<  No tranquilla e poi sempre se posso volevo ricambiare...  >>

L'androide continuava a non capire...

Ma cosa si era messo in testa il suo ragazzo? Di farla impazzire di piacere?  >>

<<  Non riesco a capire quello che vuoi f...  >>

E in quel momento l'androide si lasciò amare in un modo diverso dalle altre volte...

Capì cosa intendesse lui con ricambiare...

Capì che solo quel piccolo,adorabile,premuroso terrestre poteva portarla in paradiso...

Quella notte l'androide se la sarebbe ricordata per tutta la vita...

Sorrise osservando Crili...

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Note dell'autore: Ah! Anche questo capitolo è stato portato a termine. Spero vi sia piaciuto l'intermezzo comico tra C18 e Vegeta, come spero vi sia piaciuto tutto il capitolo. Molto bollente a mio parere verso la fine! Se volete lasciate pure un commento/recensione. Alla prossima!

P.S. Il progetto che aveva in mente di realizzare Bulma, per chi non l'avesse capito, è la macchina del tempo. Ma siccome in questo universo le cose sono andate in maniera diversa, ho deciso di fargli cambiare idea.

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Capitolo 29
*** CAPITOLO 29 IL MATRIMONIO ***


IL MATRIMONIO

IL MATRIMONIO

Linea Note dell'autore

Tre mesi dopo finalmente il giorno era arrivato e il terrestre non voleva saperne di stare calmo...

Aveva organizzato tutto alla perfezione.

La chiesa che aveva scelto  avallato da C18 era semplice e raggiungibile da tutti. Si trovava molto vicino alla catena montuosa dei monti Paoz.

La scelta della chiesa in quella determinata zona aveva una ragione ben precisa. I futuri sposi avevano optato per una cosa tranquilla lontani dalla città.

Nei mesi precedenti Crili si era dato davvero da fare con un piccolo aiutino in termini di denaro dalla sua migliore amica Bulma.

Dopo la celebrazione ci sarebbe stato il banchetto che si sarebbe svolto con immensa gioia di Crili, alla Capsule Corporation.

Gli inviti erano stati consegnati e tutto sembrava al suo posto.

L'androide aveva accettato tutte le decisioni del suo futuro marito senza obiettare, tranne quella che non si sarebbero visti per tutto il giorno precedente e fino al momento del matrimonio.

Il terrestre aveva sudato le sette camicie in senso letterale per convincere la sua futura sposa che doveva essere così, altrimenti la sorte si sarebbe rivoltata contro di loro.

E così C18 passò il giorno precedente e di conseguenza la notte da Bulma, mentre Crili avrebbe passato quel torno di tempo da Goku.

Per il sayan e la sua famiglia non c'era stato problema.

Anzi!

Aiutare il suo caro amico Crili per Goku era quasi un modo per sdebitarsi di tutto quello che il terrestre aveva fatto per lui, dal giorno in cui era morto.

Quello che Goku non aveva previsto era il dover calmare Crili che la mattina del giorno fatidico si trovava in uno stato di completa agitazione e ansia. Non la smetteva di camminare avanti e indietro con lo smoking addosso sotto lo sguardo divertito di Gohan e sua madre.

<<  Che ore sono Goku?  >>

<<  Sono le 10:30 ma lo hai chiesto neanche 5 minuti fà!  >>

<<  Ok scusa...ah dimenticavo l'anello?  >>

<<  Ce l'ho io tranquillo...l'altro lo porterà Vegeta. Ma ti vuoi calmare!  >>

<<  E come faccio Goku?  E' il giorno più importante della mia vita...e...ho paura che qualcosa vada storto...quanto hai detto che manca?  >>

A quel punto rispose Gohan nel suo elegantissimo smoking formato bambino.

<<  Tra un'ora e mezza...vale a dire le 12:00, ma stai tranquillo Crili!  Non ci sarà niente che andrà storto fidati amico! Senti vuoi un calmante?  >>

<<  No ti ringrazio Gohan...

A a dire il vero  sarebbe inutile perché ci vorrebbe un quantitativo abnorme per calmarmi...

Cavolo!

Pensavo di reagire meglio!

Ci credete che avevo meno paura ad affrontare Nappa?  >>

<<  Ma dai!  >>-disse Goku per tirarlo su di morale.

<<  Quando mi sono sposato io ricordi che ero tranquillissimo?

Certo non potevo rendermi conto di chi avrei sposato altrimenti sarei stato molto più teso. Comunque ti và di ascoltare una cosa buffa?  >>

<<  E sentiamo quale sarebbe?  >>

<<  Non è che voglia prenderlo in giro, ma immaginate Vegeta in smoking? Non vedo l'ora di vederlo, e vi assicuro che farò uno sforzo immane per non ridere.  >>

Dopo quella battuta il clima divenne meno teso.

 

Nel frattempo alla Capsule Corp...

 

C18 non la smetteva di guardarsi allo specchio. Il vestito bianco da sposa che aveva indosso era semplicemente perfetto e Bulma dietro di lei non faceva che ripeterglielo in continuazione.

<<  Sei bellissima cara!  Credo proprio che a Crili verrà un'infarto quando ti vedrà con quel vestito.  >>

L'androide divenne rossa per l'imbarazzo ma guardandosi di nuovo allo specchio non poteva che dar ragione alla sua amica. Stava proprio bene in quel vestito.

<<  Scusa C18  ma tuo fratello non viene?  >>

<<  Certo che sì!  Ma l'accordo era che ci saremmo visti davanti alla chiesa.  >>

<<  Ti accompagnerà lui all'altare vero?  >>

<< Si...nostro padre non c'è più o almeno io e lui non lo ricordiamo quindi...sì mi accompagnerà lui.  >>

Nel frattempo una voce familiare si fece sentire da dietro la porta.

<<  Bulma? C18?  Posso entrare o non siete...presentabili?  >>

<<  Entra tesoro!  >>-gli disse Bulma dopo aver guardato l'androide che gli fece un cenno positivo.

Vegeta entrò tutto in tiro con uno smoking che Bulma gli aveva comprato proprio per quell'occasione, ma si vedeva che il Re dei sayan non era fatto, per come le chiamava lui, un'enorme cazzata terrestre.

<<  Uffa stare in questo vestito è un'agonia!  Ma sei proprio sicura  che debba conciarmi così?  Quanto vorrei indossare la mia adorata battle suit!  >>

<<  Niente storie Vegeta!  E poi  lo hai promesso perciò non discutere chiaro?  >>

C18 si aspettava una sfuriata da parte di Vegeta, che non arrivò. Anzi all'improvviso il sayan sorrise e disse.

<<   Tsk! Il Re dei sayan che prende ordini da una terrestre...

Mio padre a questo punto si farebbe resuscitare solo per potermi uccidere.

Comunque io vi aspetto in macchina e vi consiglio di sbrigarvi, visto che avete deciso di utilizzare quell'inutile aggeggio  e manca mezz'ora all'inizio della cerimonia!  >>

C18 sorrise al suo ex rivale. Poi quando chiuse la porta disse a Bulma.

<< E' sempre così irritabile?  >>

<<  Solo quando sa che non può allenarsi. Però non te la prendere C18. In fondo è contento di farti da testimone  >>

<<  Lo so Bulma. Lo so...  >>

 

Crili si stava torcendo le mani nervosissimo e non erano serviti i consigli di Goku,Gohan e di tutti i suoi amici presenti in chiesa a farlo calmare.

Non ce la faceva  perché temeva che all'ultimo l'androide sarebbe scappata via. Talmente era preso dai suoi pensieri che trasalì quando una mano si poggiò sulla sua spalla.

Era C17...

Dall'ultima volta che lo aveva visto non era cambiato per niente. I vestiti erano quelli di sempre, come la sua faccia da adone.

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<<  Salve Testa...ehm volevo dire Crili!  Sai dovrei essere arrabbiato visto che ti sposi con mia sorella ma...stranamente la cosa non mi turba. Non ne abbiamo mai parlato affondo ma che ne dici di sotterrare l'ascia di guerra, per quanto successo in passato?  >>

E con somma sorpresa del terrestre, l'androide gli aveva mostrato la mano in segno di amicizia.

Ripresosi Crili la strinse con vigore constatando di aver raggiunto il livello, di quelli che per tanto tempo aveva considerato nemici giurati.

<<  Ma certo C17!  Ne sono molto felice!  >>

<<  Però...sei migliorato dal nostro ultimo incontro!  >>

Poco lontano Goku osservava la scena divertito insieme a suo figlio.

<<  Visto Gohan?  Alla fine sono diventati amici...e lui che temeva la rabbia di C17.  >>

<<  Cerca di capirlo papà è normale dopo tutto quello che è successo di provare paura, anche se si sta compiendo qualcosa di bello.  >>

<<  Si ma oggi dovrà essere un giorno speciale!  Quindi via quel muso figliolo.  >>

<<  Agli ordini!  >>

Crili aveva da poco fatto la conoscenza di Jill, la fidanzata di C17 quando quest'ultimo sorprendendo tutti e due disse semplicemente.

<<  Eccola  >>

Ed era corso fuori. Il terrestre aveva perso un battito ma cercò di riprendersi e fece cenno a Goku il quale si avvicinò con un sorriso.

<<  E' venuta alla fine visto? E tu che ti preoccupavi tanto!  >>

Ma il terrestre non aveva potuto sentirlo perché davanti a lui, il paradiso fatto persona...

Lazuli la sua lazuli tutta vestita di bianco si stava avvicinando  sotto braccio con il fratello e seguiti da Vegeta e Bulma.

Goku cercò di trattenersi il più possibile per non scoppiare a ridere. Vegeta era ridicolo vestito a quel modo! Accortosi di essere osservato Vegeta si avvicinò al suddetto sayan e disse celando il tutto con un sorriso forzato.

<<  Tu prova solo a fare un cenno di sorriso o un commento, e ti sbudello Kakaroth. Ci siamo capiti?  >>

Goku stava per rispondere, quando vide Crilin dondolare sul posto.

Non fosse stato per Goku il terrestre sarebbe caduto facendo una figuraccia terribile.

Il sayan si aspettava una reazione del genere e quindi non appena l'aura del suo migliore amico aveva vacillato era intervenuto rimettendolo in piedi.

C17 mise la mano di sua sorella in quella del terrestre e prima di sedersi accanto a Jill disse una semplice frase, ma carica di significato nei confronti di Crili.

<<  Rendila felice come merita!  >>

Il terrestre non rispose ma fece un cenno di assenso e di nuovo si chiese cosa avesse fatto di così bello o sensazionale per meritarsi quel capolavoro di madre natura che gli sorrideva e stringeva la mano con decisione.

Un tempo erano stati nemici giurati ed adesso si stavano per sposare.

Stranamente rilassato posò dolcemente le mani sul velo che copriva il volto dell'androide e non fosse stato per il prete che doveva ancora dare inizio alla cerimonia, l'avrebbe baciata lì...

L'avrebbe baciata davanti a tutti...

L'avrebbe baciata per l'eternità...

 

Linea Anteprima

Note dell'autore: Chiedo scusa se il capitolo è stato così corto ma ho voluto da un'impronta del tipo (Poche parole, ma dette bene) Le recensioni sono gradite! A presto con l'ultimo capitolo di Il Futuro Può Essere Diverso!

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Capitolo 30
*** CAPITOLO 30 - FINALE - IL FUTURO PUO' ESSERE DIVERSO ***


IL FUTURO PUO' ESSERE DIVERSO

IL FUTURO PUÒ' ESSERE DIVERSO

Linea Note dell'autore

La cerimonia si era conclusa con un pesante applauso e conseguente lancio di chicchi di riso da parte degli invitati.

Ripensando al momento in cui i due sayan erano giunti con le fedi, Crili non aveva potuto non sorridere, erano così buffi!

Ma stranamente non era successo nulla di insolito e i due scimmioni, si erano comportati egregiamente,rispetto alla loro natura.

Adesso sarebbe venuto il momento del rinfresco e al solo pensiero gli stomaci dei due sayan cominciarono inesorabilmente a brontolare, con grande vergogna di Chi-chi e Bulma.

Giunti alla Capsule Corporation Bulma diede ufficialmente inizio ad i festeggiamenti e un clima di pura gioia scese  su tutti i presenti.

Crili non la smetteva di togliere gli occhi da C18 e quando lei se ne accorgeva subito lui  riabbassava lo sguardo, fino a che divertita lei  gli chiese.

<<  Perchè mi guardi?  >>

<<  Lazuli io...  >>

<<  Tu?  >>

<<  Non esistono parole per esprimere la tua bellezza...neanche un poeta riuscirebbe a farlo! Sai...alle volte penso che una persona come te...ecco faccio fatica a immaginare che tu sia reale,ma soprattutto faccio fatica a credere che tu sia con me...e che tu abbia deciso di sposarmi.

Ancora non capisco cosa ho fatto per meritare l'onore e il privilegio di vivere insieme a te ma...se devo essere sincero credo che non mi farò più domande del genere...mi adeguerò e basta. Ti amo!  >>

L'androide non lo aveva mai sentito parlare così e divenne rossa per l'emozione.

Cattura

Le parole di lui però scatenarono in lei anche un triste destino e il terrestre si accorse subito del cambiamento d'umore della sua amata, quando la vide diventare seria all'improvviso.

 

seria

<<  Lazuli? Cos-ti sei offesa?  Ho detto qualcosa di sbagliato?  >>

Prima di rispondere C18 prese un profondo respiro.

<<  No Crili anzi non esiste un modo in cui io possa...senti dobbiamo parlare Crili.  >>

<<  Ma certo tesoro, andiamo da un'altra parte?  >>

<< Sì andiamo nell'androne.  >>

Dopo che il terrestre con una scusa lasciò la sala del rinfresco, raggiunse la sua amata con la paura che quello da sentire non sarebbe stato bello. Ma si fece coraggio lo stesso.

<<  Lazuli allora dimmi cosa c'è che non và?  Per caso...ci hai ripensato?  >>

<<  Ma no Crili! Come puoi pensare ad una cosa simile? Io ti amo però non sò come dirtelo...  >>

<<  Dirmi cosa?  Lazuli calmati mi stai spaventando...  >>

<<  Il fatto è che...per me è difficile dirlo ma tu dopo tutto quello che hai fatto per me e mio fratello meriti di sapere, e non so se ti piacerà ascoltare quello che ho da dire, ma te lo devo!  >>

Il terrestre le diede un bacio sulla fronte, anche se per farlo si dovette alzare sulle punte dei piedi.

<<  Tesoro parlami ti prego. Facciamo così...ti prometto che qualsiasi cosa dirai io non mi arrabbierò ne cambierò idea sul nostro futuro.  Perciò prendi un bel respiro e dillo.  >>

<<  Io...io credo di essere sterile Crili.  Ecco ho rovinato il nostro più bel giorno solamente perché sono un lurido pezzo di latta!  Non potrò mai darti un figlio da poter crescere.  E questo è solo colpa mia, mia e di nessun'altro, anzi se ci penso bene è colpa mia e di quel bastardo di Gelo!  >>

L'androide aveva detto tutto d'un fiato. Era tempo che ne voleva parlare con il compagno,dopo essersi consultata con Chi-chi tempo prima, ma la verità era che non ne aveva mai avuto il coraggio di parlarne con lui.

Sapeva che il terrestre ci teneva ad avere un figlio e l'avergli rivelato solo adesso, dopo il matrimonio questa cosa, la faceva sentire un'essere inutile e che non meritava niente dalla vita.

Si sentiva un verme perché probabilmente ora il terrestre l'avrebbe lasciata e abbandonata sentendosi preso in giro.

Chiuse gli occhi attendendo con il cuore sanguinante la sfuriata che secondo il suo pensiero sarebbe avvenuta di li a poco.

Passarono 20 secondi prima che una mano si poggiasse sul volto dell'androide costringendola ad aprire gli occhi.

Il terrestre sorrideva...

<<  Crili...hai sentito quello che ho detto?  >>

<<  Lazuli posso farti una domanda?  >>

<<  S-si...  >>

<<  Pensi che io mi sia innamorato di te per questo?

Pensi che io abbia fatto l'amore con te da quando siamo insieme, solo per il fine unico di avere un figlio?

Tesoro tu non hai rovinato nulla!

Io ti amo punto e basta!

Credi di avermi ferito?

Se è così ti stai sbagliando di grosso.

All'inizio del nostro rapporto chi c'era?

Io e te ecco chi c'era!

Tu mi hai stravolto la vita, quando pensavo che non ci fosse più uno scopo!

Mi hai dato la forza di andare avanti, dopo la morte di Muten!

Tu non sei e non sarai mai un pezzo di latta!

Se nascerà un figlio o una figlia l'ameremo con tutta la nostra anima,e con tutta la nostra forza! Gli insegneremo i veri valori che una persona dovrebbe avere. Ma se così non sarà,allora andrà bene lo stesso!

Sei e sarai sempre il primo pensiero alla mattina e l'ultimo prima di addormentarmi.

Sei e sarai per sempre...la mia Lazuli!  >>

 

L'androide non credeva alle sue orecchie...

Come?

Come era possibile che esistesse nel mondo, anzi no nell'intero universo un'essere come Crili?

Lui diceva di essere il privilegiato?

Era lei a quel punto la privilegiata!

Ormai non avrebbe avuto senso continuare quel discorso.

Lui l'amava veramente e lei altrettanto...

Non c'era altro da aggiungere.

Quando il terrestre vide il sorriso inondare quello della sua amata gli disse semplicemente.

<<  Stai bene tesoro?  >>

<<  Mai stata meglio!  Ti amo!  >>

<<  Anche io!  Ma ora che ne dici se raggiungiamo gli altri?  E poi mi devi promettere una cosa!  >>

<<  Cosa?  >>

<<  Stasera mi voglio proprio divertire e voglio farlo insieme a te! E ti chiedo solo di permettermelo. Ma tranquilla niente di scandaloso.  >>

C18 sorrise maliziosa...

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<< E va bene...  >>

Verso sera del rinfresco non era rimasto quasi più nulla. I sayan e il loro appetito che li contraddistingueva da qualsiasi altra razza, si erano dati alla pazza gioia e perfino Gohan non si era trattenuto, dando sfoggia di un'appetito paragonabile ai due sayan adulti.

Per chi li conosceva da anni non era stato un grande trauma il vedere tonnellate di cibo sparire in pochi secondi, ma per chi era nuovo come Jill ecco...quello era stato un trauma vero e proprio.

C17 sorrise nel vederla con gli occhi fuori dalle orbite.

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<<  Che c'è Jill? Eppure ti ho raccontato di loro.  >>

<<  Sì...ma cavolo persino il ragazzino, quel Son Gohan è una furia, e pensare che a primo acchito mi sembrava piuttosto normale e tranquillo! Chi lo avrebbe mai detto?  >>

La serata era trascorsa molto rapidamente, ma quando stava per finire accadde una cosa che ne Crili ne C18 avevano potuto prevedere, anche perché non era passato loro neanche per l'anticamera del cervello.

I Neo sposi furono chiamati da Bulma che gli faceva cenno con la mano.

I due si avvicinarono incuriositi. La terrestre tirò fuori dal suo elegantissimo vestito una busta da lettere e la consegnò nelle mani di Crili.

Lui la guardò incuriosito e chiese.

<<  Cos'è Bulma?  Una lettera?  >>

<<  Certo che no!  Apri la busta che aspetti?  >>

Il terrestre fece come chiesto dalla sua amica e aprì la busta sotto lo sguardo di C18.

Per poco non gli  venne un'infarto quando lesse la cifra su quello che era un'assegno. Crili guardò prima la busta,poi C18,poi Bulma,poi di nuovo la busta senza riuscire a proferir parola.

<<  Ma come?  Bulma ma è un milione di Zeni?  Ma...io cioè tu...non so cosa dire. Come posso restituirteli?  Non posso accettare!  Scusami ma proprio non posso  >>

<<  Ma guarda che non è un prestito...è un regalo cretino!  E se ci tieni alla mia amicizia ti conviene accettarli!  Non si discute siamo intesi?  >>

<<  Ma io...  >>

<<  Vuoi farmi arrabbiare?  >>

<<  No ma...  >>

<<  E allora accetta e chiudi il becco!  >>

Il terrestre si avvicinò a Bulma e la strinse in un'abbraccio che valeva più di mille parole.

Poi venne il turno di Tenshinan che teneva in mano un'oggetto dai simboli famigliari al terrestre.

<<  L'ho fatto forgiare con il simbolo della nostra scuola.  Non è paragonabile al regalo che ti ha fatto Bulma ma... ho pensato che ti facesse piacere averlo attaccato alle chiavi di casa. >>

Il terrestre fissò il portachiavi con il simbolo della scuola della tartaruga e strinse energicamente la mano del suo amico dicendogli.

<<  Grazie Tenshinan questo significa molto per me! Non lo dimenticherò mai!  >>

Yamcha si presentò con un disco dentro una confezione di plastica nera. Lo consegnò al terrestre dicendogli.

<<  Mettilo nel lettore dvd di casa tua ma è una sorpresa quindi non chiedermi cosa è. Non sono bravo in queste cose ma ti basti sapere che le musiche le ha inserite Bulma.  >>

<<  Credo di sapere cosa sia e...Grazie Yamcha!  Grazie amico mio!  >>

Il terrestre e C18 si sorrisero, ma quando pensavano che i regali fossero ormai finiti, ecco spuntare C17 con Jill al suo fianco.

La ragazza teneva in mano una scatola che diede a C18 con estremo imbarazzo.

<<  Questa è una trousse!  Non che a te serva sia chiaro sei già bellissima così, ma ho pensato che magari qualche volta ti andava di far impazzire tuo marito ed ecco tieni...spero ti piaccia!  >>

L'androide non era di certo avvezza a simili pratiche come il truccarsi ma Jill gli aveva dato un'idea e non mancò di ringraziarla.

C17 invece non aveva trousse o portachiavi da regalare alla sorella, ma tra le mani teneva una vecchia foto ingiallita che ritraeva due bambini seduti.

Guardando quella foto Crili capì subito di chi fosse l'identità dei due bambini.

<<  Non so quando ce l'hanno scattata ma la trovai a suo tempo nel laboratorio...ho pensato che ti facesse piacere averla, anche se entrambi non ne abbiamo memoria.  >>

C18 guardò a lungo la foto e quasi sull'orlo delle lacrime abbracciò il fratello dicendogli teneramente.

<<  Grazie Lapis. Oggi mi sono sposata ma tu sei e sarai sempre il mio fratellino!  >>

C17 fù molto sorpreso del nome che aveva usato la sorella per chiamarlo.

<<  Lapis?  Come mai mi hai chiamato così?  >>

<<  Già è vero non te l'ho ancora detto, ma sappi che quello era il tuo nome, come il mio è Lazuli. Un giorno ti spiegherò ogni cosa promesso!  >>

Ultimo ma che di certo non era ultimo nei pensieri di Crili, venne il suo migliore amico accompagnato da sua moglie e suo figlio.

Il sayan sembrava particolarmente imbarazzato e Crili sorrise per quella scena così divertente.

<<  Avanti papà daglielo!  >>-disse Gohan spronando il genitore.

<<  Lo sapete benissimo che non sono bravo in queste cose!  Non puoi darglielo tu Gohan? Io mi vergogno!  >>

<<  No papà daglielo tu!  >>

<<  Urca!  E và bene dai quà.  >>

La piccola discussione era avvenuta sotto lo sguardo di tutti compresi i neo sposi che guardavano il sayan con sguardo divertito.

Goku teneva tra le mani un pacco rilegato con spago e il terrestre si chiedeva cosa ci fosse all'interno. Fu molto sorpreso quando vide il suo migliore amico depositare suddetto pacco nelle mani dell'androide e arrossire come un bambino.

<<  Questo è un Dogi modellato su...su com'era che si dice? Ah sì insomma è da donna e in pratica è come le nostre tute solo che questo lo puoi indossare anche tu. E' da parte di tutti noi e io...cioè noi abbiamo pensato che siccome fai parte della famiglia...insomma spero che ti faccia piacere!  >>

L'androide non disse nulla ma strinse la mano di colui che secondo quel pazzo di Gelo avrebbe dovuto uccidere.

<<  Grazie Goku!  >>-disse C18.

<< Grazie mille amico. Il regalo è bellissimo, ma quello che hai detto non ha prezzo! >>-disse Crili commosso.

 

Verso mezzanotte la festa si concluse e ognuno tornò alle proprie dimore. C18 si sentiva felice come mai avrebbe creduto, e su insistenza di quello che ormai era diventato suo marito a tutti gli effetti, si fece portare in volo, stretta al braccio.

Quando il terrstre atterrò sull'isola non permise alla sua amata di scendere e questa cosa incuriosì parecchio l'androide che gli chiese.

<<  Crili perchè non mi metti giù? Che hai intenzione di fare?  >>

<<  E' tradizione che lo sposo prenda in braccio la sua consorte nella loro prima notte di nozze. So che magari ti può sembrare stupido ma ti prego lasciamelo fare.  >>

L'androide sorrise in modo quasi impercettibile e si accoccolò meglio tra le braccia di quel piccolo grande guerriero...

 

11 Mesi Dopo...

 

Il terrestre non aveva mai e poi mai pensato che un giorno il sogno di diventare padre si sarebbe realizzato, eppure era proprio successo.

La notte del loro matrimonio si erano amati come non avevano mai fatto e forse era stata quell'intensità, quella passione a rendere definitivamente C18 una donna come tutte le altre.

Perché adesso attorniato da tutti i suoi amici, coloro che avevano condiviso con lui mille avventure, Crilin si sentiva più sollevato.

Quella mattina a C18 si erano rotte le acque e se non fosse stato per Goku e il suo teletrasporto probabilmente sarebbe successo l'irreparabile.

E adesso Crili non stava più nella pelle...

Ma quanto ci mettevano quei dottori a dargli qualche notizia? Erano più di tre ore da quando aveva visto la sua amata sparire dietro quelle porte fatte di freddo acciaio.

<<  Non temere Crili, andrà tutto bene!  Fidati!  >>

A parlare era stato il suo migliore amico che gli aveva messo una mano sulla spalla per cercare di alleviargli un pò la tensione.

<<  Goku se lei non dovesse farcela non sò proprio che cosa farei. Non ci voglio pensare...io...io non posso...non posso perderla!  >>

A stento aveva trattenuto le lacrime.

<<  Tu non la perderai amico!  Mio padre ha ragione!  Vedrai andrà tutto bene!  >>-aveva detto Gohan.

<<  Sì ha ragione!  >>-si era aggiunta Bulma.

All'improvviso le porte dietro le quali era sparita C18 si aprirono. Il terrestre stava per collassare, non ce la faceva più ad aspettare, e lo stesso si poteva dire per C17 che era rimasto tutto il tempo in silenzio senza proferire parola, accompagnato dall'ormai inseparabile Jill.

<<  Chi di voi è il signor...Crilin? >>

<<  Io...sono io!  Cosa succede dottore? Mia moglie stà bene?  AVANTI ME LO DICA!  >>

Il dottore capendo l'emotività di quel ragazzo non se la prese a male, ma anzi allargò un'enorme sorriso.

<<  Stia tranquillo signor Crilin!  Sua moglie sta bene ed è in perfetta salute!  Le faccio i miei complimenti signore, perché sua moglie ha avuto una bellissima bambina!  >>

Il terrestre non ci poteva credere...

Lui diventava padre di una...bambina?

La sua emozione era indescrivibile. La paura di perdere C18 ormai era svanita e tra poco avrebbe stretto tra le braccia sua figlia!

<<  Congratulazioni amico!  Che cosa stai aspettando?  Vai da lei!  >>-gli disse Goku.

<<  Quando la vedi dille che sono felice che stia bene, e che ci vedremo a modo nostro un giorno. Nel frattempo auguri a tutti e due.  >>

Crili avrebbe tanto voluto ringraziare Goku come si deve, perché era stato grazie al suo intervento tempestivo se sua moglie era ancora viva.  Avrebbe voluto scambiare qualche parola con C17 ma capì che forse era meglio così.

Ora il terrestre voleva solo abbracciare di nuovo sua moglie, e  poter vedere per la prima volta quella che fino alla fine dei suoi giorni lo avrebbe chiamato papà...

Sua figlia...

Il medico fece strada a quello che avrebbe definito uno "strano" individuo. Dopo poche svolte il terrestre si ritrovò in una stanza, dove su un letto giaceva la sua adorata Lazuli che teneva tra le braccia...

<<  Crili!  E' bellissima guarda.  Nostra figlia!  >>

L'immagine che aveva davanti non se la sarebbe mai scordata per tutta la vita. C18 teneva tra le mani una piccola creatura che a prima vista poteva aver preso i tratti del padre...ma gli occhi erano uguali a quelli di sua madre.

Al terrestre parve di commettere un sacrilegio interrompere quella scena, ma la voglia di abbracciare sua moglie e sua figlia si fece troppo grande in lui, quasi fosse un fiume in piena.

Si avvicinò  e cominciò ad accarezzare il volto di sua moglie, e a stringere la mano di sua figlia che si agitava nell'aria.

<<  Stai bene tesoro?  Hai qualche dolore?  >>

<<  No Crili...spero solo di essere una buona madre.  >>

<<  Lo sarai Lazuli!  Io lo sò!  Ti amo tanto!  Sei il mio universo tesoro!  >>

Poi l'attenzione del ragazzo fù catturata da quella piccola creatura che lo stava fissando intensamente.

<<  Coraggio prendila!  Non si rompe sai?  >>-disse C18 con un sorriso.

Il terrestre sorrise a quell'esserino che ora teneva tra le braccia e tutta l'emozione che aveva dentro di se, sfociò alla fine in un pianto liberatorio.

Ma non erano lacrime di dolore no...

Erano lacrime di gioa!

Aveva passato tutta l'esistenza credendo di essere un completo fallito, un completo idiota, ma ora guardando quel piccolo tesoro si rese conto che alla fine non era così malaccio come persona.

<<  Sei stata bravissima tesoro!  >>

<<  Guarda che l'abbiamo fatto insieme o te lo sei scordato?  >>

<<  No no...sei stata tu, hai fatto tutto da sola!  >>

<<  Come la chiameremo?  >>-chiese l'androide.

Il terrestre si meravigliò molto di quella richiesta e in un certo senso si sentiva  anche onorato.

<<  No Lazuli devi essere tu a scegliere!  >>

<<  Sei sicuro?  >>

<<  Ma certo tesoro!  >>

<<  Ok...che ne dici di Marron?  >>

<<  Marron?...sì. Ma sì! Suona bene! Marron! Benvenuta al mondo Marron. Figlia mia.  >>-disse Crili facendo fare dei piccoli salti sul letto a sua figlia.

Alla fine tutto era andato per il meglio. Senza rendersene conto il terrestre poteva benissimo essere annoverato tra gli eroi, che questo mondo possa aver mai conosciuto, uno tra i più grandi, perché grazie a quel sentimento che sulla terra veniva chiamato amore, aveva sovvertito il fato di quella dimensione.

Con il suo amore aveva rapito il cuore ad un'essere che altrimenti sarebbe stato malvagio e votato all'odio.

Con il suo amore aveva cambiato il futuro, suo e dei suoi amici.

Ma in fondo lo aveva sempre saputo, lo aveva da sempre percepito che in un qualche modo...

IL FUTURO PUÒ' ESSERE DIVERSO...

 

Linea Anteprima

Note dell'autore: Ed ecco finalmente l'ultimo capitolo! Durante la stesura di questa mia FanFiction, mi sono sempre chiesto se facevo la cosa giusta, o se rendevo i personaggi un po troppo fuori del loro carattere. Poi mi sono detto che la FanFiction è mia, e per tanto decido io le regole! Comunque un ringraziamento speciale va a tutti quelli che mi hanno seguito, e che con il loro supporto mi hanno permesso di andare avanti per cercare nuove idee. Lo dico subito che molti capitoli potevano venire meglio, ma spero tuttavia che vi siano piaciuti lo stesso, come tutto il racconto! Quindi che dire oltre Grazie a tutti? Una cosa c'è...

Questa è solo una delle mie storie che scriverò...

Non ho ancora finito!

Alla prossima!

 

 

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