Il Futuro Puo Essere Diverso di Sayan89 (/viewuser.php?uid=867825)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 GLI ANGELI DELLA MORTE ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 DOMANDE ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 INCONTRO ALLA RADURA ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 COME IL FIGLIO CHE NON HO MAI AVUTO ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 5 CHIARIMENTI E REINCONTRO ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 6 LA TUA VITA MI APPARTIENE! ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO 7 IL TUO PASSATO ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO 8 RICORDA IL SUO NOME ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO 9 CHE TI SUCCEDE GOHAN? ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO 10 ALLENAMENTO ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO 11 ANCHE IO? ***
Capitolo 12: *** CAPITOLO 12 DI NUOVO...UMANO? ***
Capitolo 13: *** CAPITOLO 13 NUOVE EMOZIONI PER C17 ***
Capitolo 14: *** CAPITOLO 14 IL MIO VERO NOME ***
Capitolo 15: *** CAPITOLO 15 PERICOLI IN VISTA E RIVELAZIONI ***
Capitolo 16: *** CAPITOLO 16 SI COMINCIA! ***
Capitolo 17: *** CAPITOLO 17 LA CADUTA DELL'ANGELO ***
Capitolo 18: *** CAPITOLO 18 NON TUTTO E' PERDUTO ***
Capitolo 19: *** CAPITOLO 19 STESSI MOMENTI LUOGHI DIVERSI ***
Capitolo 20: *** CAPITOLO 20 L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 1 ***
Capitolo 21: *** CAPITOLO 21 L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 2 ***
Capitolo 22: *** CAPITOLO 22 L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 3 ***
Capitolo 23: *** CAPITOLO 23 SENZA SACRIFICIO...NON SI OTTIENE NULLA ***
Capitolo 24: *** CAPITOLO 24 ANDARE AVANTI ***
Capitolo 25: *** CAPITOLO 25 CONSIGLI E DOMANDE...STRANE ***
Capitolo 26: *** CAPITOLO 26 LA NOTIZIA ***
Capitolo 27: *** CAPITOLO 27 PICCOLE INCOMPRENSIONI E TANTO AMORE ***
Capitolo 28: *** CAPITOLO 28 DI TESTIMONI REGALI E... ***
Capitolo 29: *** CAPITOLO 29 IL MATRIMONIO ***
Capitolo 30: *** CAPITOLO 30 - FINALE - IL FUTURO PUO' ESSERE DIVERSO ***
Capitolo 1 *** CAPITOLO 1 GLI ANGELI DELLA MORTE ***
GLI ANGELI DELLA MORTE
Ormai erano passati 6 mesi dalla morte di Goku. E nel cuore di
tutti i suoi amici, nonché dei suoi familiari, vi era grande
tristezza...
Crili era colui che ne aveva risentito di più, il
suo dolore era forse paragonabile a quello di Gohan e di sua madre
Chichi...
Il terrestre ricordava con nostalgia tutti i più
bei momenti passati accanto a quel formidabile guerriero.
Non riusciva a darsi pace!
Spesso si domandava come era possibile che lui, Son Goku, il
più grande dei guerrieri che fossero mai apparsi, colui che
aveva dato la vita per salvare la terra da Vegeta, e prima ancora da
altri pazzi megalomani con voglie di conquista, fosse morto
così, a causa di una malattia cardiaca che gli aveva
stroncato la vita ad appena 35 anni!
Il Fato gli aveva fatto proprio un bello scherzo. La morte era
sopraggiunta all'improvviso...
Non importava che quel fantastico guerriero avesse raggiunto e
concretizzato la profezia del Super Sayan, il guerriero che appariva
una volta ogni mille anni.
Non importava ormai...
La morte non faceva sconti...
Neanche a colui che aveva sconfitto su Namecc prima, e sulla
terra poi, la minaccia che portava il nome di Freezer. Se ne era
andato, e stavolta per sempre. Neanche Polunga il Drago di Namecc
avrebbe potuto resuscitarlo, in quanto non si potevano riportare in
vita persone decedute in modo naturale.
Questa era la realtà...Goku non c'era
più.
E ora a distanza di 6 mesi da quel tragico evento, una nuova
minaccia era apparsa sulla terra. Due creature che erano state
costruite dalla mente di un pazzo... il dottor Gelo.
Prima che i nostri guerrieri decidessero di affrontarli,
avevano appreso dai telegiornali e vari notiziari, che queste due
creature erano per metà umane e per metà androidi.
Rispondevano al nome di C17 e C18.
In seguito si venne a sapere che erano fratello e sorella
gemelli. Avevano una cosa in comune, gli occhi.
Occhi di ghiaccio, e due visi angelici che però
stonavano sui loro volti altrettanto angelici, data la loro furia
distruttrice.
Quando furono riattivati non persero tempo e uccisero il loro
creatore. Ormai liberi si diedero allo sterminio
della razza umana. In poco tempo quasi la metà della
popolazione della terra era perita sotto i loro colpi.
Dopo molte discussioni i nostri guerrieri si
accingevano a tentare o quantomeno di limitare i danni.
Nonostante i due androidi non possedessero aura, non era difficile
sapere dove si trovassero, bastava seguire i rumori delle detonazioni,
e le grida della gente in preda alla paura.
Ed ora eccoli li i nostri guerrieri.
Yamcha,Piccolo,Tenshinan, Jiaozi, Gohan e Crili che si stanno
avvicinando a quella minaccia...
Non era però la prima volta che si affrontavano. Da
quando era cominciato tutto quel disastro, persino Vegeta si era unito
al gruppo.
Dalla morte di Goku, o meglio Kakaroth come lo chiamava lui
aveva perso la voglia di combattere. Ed il motivo era semplice. Dopo la
scomparsa di quell'infimo sayan di terza classe, non vedeva
più il motivo di allenarsi.
A quale scopo raggiungere quella mitica forma, se non per
confrontarsi ancora una volta con il suo rivale, e stabilire chi dei
due fosse realmente il numero 1 nell'intera galassia?
Ma da quando aveva avuto notizie della comparsa di due
macchine terribili il suo spirito combattivo si era
risvegliato.
E ora, anche se a malincuore si univa ogni volta a quel
gruppo per cercare di sconfiggere i due Cyborg.
Ma non lo faceva per la terra o i suoi abitanti...
Non gliene era importato mai nulla...
Non lo faceva per i suoi compagni che detestava tutti, e
l'unico verso il quale provava non amore ma solamente un pò
di rispetto in quanto per metà appartenente alla
sua razza era Gohan.
Non lo faceva neanche per quel moccioso mezzosangue che quella
donna terrestre di nome Bulma, gli aveva regalato.
No...
Non era per questo...
Era l'idea che ci fosse qualcuno che osasse sfidare il
più grande popolo che fosse mai esistito nell'intero
universo... i Sayan.
Questo era il vero motivo...
Ma non era servito a niente perché nonostante tutto, anche
se Vegeta era riuscito a trasformarsi in Super Sayan, non aveva potuto
fare altro che piegarsi dinnanzi ai due cyborg.
La loro forza sembrava non avere fine, ma c'era una cosa che
Crili non capiva. Ogni volta che li affrontava insieme ai suoi amici,
ogni volta che veniva puntualmente battuto, si meravigliava che loro, o
meglio LEI, decidesse di risparmiarli. Molte volte aveva
l'aveva udita esclamare rivolta al fratello, prima che questi li
trucidasse tutti.
<< Se li uccidiamo ora poi che
divertimento ci resta? >>
Il terrestre si domandava spesso, se forse seppellito nei
meandri della sua anima, ammesso che ne avesse una, lei provasse un
sentimento come la pietà.
Ma come poteva provare pietà un'essere che gioiva
nel massacrare ogni tipo di persona?
Vecchi, Donne, Bambini?
A queste domande il povero Crili non riusciva a darsi una
risposta.
Ma questa volta sarebbe andata in modo diverso...
Ce l'avrebbe messa tutta in quello scontro verso il quale sia
lui, che i suoi amici, si stavano pericolosamente avvicinando.
Avrebbe dato il massimo, e se per farlo doveva morire ancora...
Allora lo avrebbe fatto...
Senza rimpianti.
Quando tutti i guerrieri arrivarono a destinazione, trovarono il solito
spettacolo ad attenderli. Gente che urlava terrorizzata, corpi in stato
di decomposizione, puzzo di morte che premeva nell'aria di quella, che
fino a qualche istante prima, doveva essere stata una città
immensa, ma che ora era ridotta ad un cumulo di macerie. Furono
sorpresi, e allo stesso tempo irritati dal suono di quella voce che si
stava rivolgendo proprio verso di loro.
<< Guarda guarda chi si rivede! Allora
moscerini, non vi è bastata l'ultima volta?
>>-esclamò il giovane moro che
rispondeva al nome di c17.
Vegeta che in quel momento osservava con odio i due Cyborg si fece
avanti e disse con voce fiera.
<< Come osi darmi del moscerino! IO SONO VEGETA
IL PRINCIPE DEI SAYAN, ED ORA CREPATE MOSTRI DI LATTA!
>>
Dette queste parole Il super sayan si gettò a capofitto
nello scontro con c17.
Crili osservava colui che un tempo era stato il suo peggior
nemico, affrontare senza paura quella macchina infernale. Ma
non c'era storia, il cyborg era troppo forte, e in meno di dieci minuti
Vegeta si trovava per terra in una pozza di sangue...
Il terrestre si avvicinò insieme ai suoi compagni,
in direzione del sayan. Fortunatamente
aveva ancora un sacchettino pieno di fagioli senzu, e si
accinse a dargliene uno.
Vegeta prese quel fagiolo ed esclamò con disprezzo.
<< Ognuno di questi....è una
sconfitta per me! >>
Gohan che si trovava vicino cercò di parlare nel modo
più dolce possibile sorreggendogli la schiena.
<< Ti prego Vegeta... prendilo!
>>
Ma il principe dei sayan non fece in tempo a mandare giù il
prezioso fagiolo che svenne.
E fu allora che Crili capì...
Capì che era giunto il suo momento. Prese coraggio
e si volse verso il figlio del suo migliore amico, con un tono di voce
che non ammetteva repliche.
<< Gohan...portalo via.... e
scappate tutti Io li distrarrò! >>
il giovane sayan si girò di scatto verso il
terrestre, e gli disse con voce carica di paura.
<< Cosa? Ma sei impazzito crili?
Ti uccideranno e questo tu lo sai! Ho già perso
mio padre e non accetto di perdere anche te! >>
<< PORCA PUTTANA GOHAN! FAI COME TI
DICO! VEGETA E' TROPPO IMPORTANTE PER NOI! DEVI PORTARLO VIA DI QUI E
DOVETE SCAPPARE TUTTI! NON TRA POCO! NON DOMANI! ADESSO! SCAPPATE!
>>
Yamcha non poteva credere alle sue orecchie, e
cercò in tutti i modi da dissuadere il suo amico a non
compiere quella pazzia, e a lui si unirono tutti gli altri guerrieri.
Ma ormai il terrestre aveva deciso...
Se doveva morire, almeno avrebbe dato una
possibilità ai suoi amici di poter scappare. Sapeva
benissimo che era una follia, ma per una volta almeno sarebbe morto da
eroe in quella sua inutile vita.
Piccolo tramortì con un colpo Gohan e quindi disse
a tutti i suoi compagni.
<< Crili ha ragione anche se mi duole
ammetterlo... dobbiamo andare, male che vada lo potremo resuscitare con
le sfere del drago.... ma ora fuggiamo! Non ha senso che moriamo tutti
nello stesso giorno >>
Detto questo i guerrieri fecero per andarsene, ma qualcuno poco
più in basso di loro non era dello stesso parere.
<< Dove credete di andare ragazzi?
Oggi ne ho accoppato solo uno di voi, non pensiate di poter
scappare così facilmente vero?
>>-esclamò c17
Ma prima che potesse succedere la catastrofe, crili si
concentrò e chiese telepaticamente ai suoi
compagni di chiudere gli occhi.
Si posizionò davanti ai due cyborg.
<< TAIYOKEN! >>
I due androidi furono costretti a ripararsi gli occhi. Una
grande luce li aveva per un momento accecati, dando così
modo agli amici del terrestre di poter scappare. Quando gli androidi
recuperarono la vista i guerrieri erano già molto lontano.
C17 rise beffardo, e si rivolse direttamente al terrestre.
<< Bella mossa piccoletto! Ma non penserai che
questo basti. Cosa credi di fare? Di certo non sei un Sayan, ne un
Namecciano! Sei solo un terrestre, o meglio... un piccolo terrestre...
Non che Namecciani, Sayan, o terrestri, ci possano mai creare
problemi sia chiaro >>
C17 cominciò a ridere a crepapelle seguito a ruota da sua
sorella. Quando quel momento di ilarità ebbe fine si rivolse
di nuovo al terrestre. L'espressione gioviale di poco prima era sparita
dal suo volto e ora lo fissava con uno sguardo glaciale.
<< Sei conscio di esserti scavato la
fossa con le tue mani? >>
Ma crili sapeva benissimo cosa fare, come sapeva anche che la
tecnica che stava per usare lo avrebbe ucciso prima dei cyborg, ma non
gliene importava niente!
Doveva provare lo stesso!
E con uno sguardo assassino si rivolse proprio verso c17.
<< Sai cosa ti dico? FANCULO I SUPER
SAYAN!...
FANCULO I NAMECCIANI!...
MA SOPRATTUTTO VAFFANCULO TU! >>
Crili si concentrò al massimo, ed i suoi muscoli
lacerarono la tuta che indossava. La terra cominciò a
tremare sotto lo sguardo sbigottito, ma in parte divertito dei due
cyborg. Gli occhi di crili divennero vitrei, ma senza
tuttavia perdere la vista. Quando arrivò al massimo della
sua potenza, la sua aura si tinse del colore del sangue, e
con una voce disumana urlò.
<< KAIOKEN!.... MASSIMA
POTENZAAAAAAAAA! >>
Con uno scatto fulmineo si fiondò verso c17, e con
somma sorpesa di c18 gli sferrò un diretto secco che lo fece
schiantare sui resti di un palazzo già parzialmente
distrutto. La bionda che si trovava a pochi metri da lui, gli
chiese esterrefatta.
<< Ma...come hai fatto?
>>
Il terrestre non ci fece caso, il suo obiettivo era quello di
distrarli il più possibile, sentì che il suo
corpo stava lentamente cedendo sotto quello sforzo sovrumano, ma si
concentrò ancora, e tra le sue mani convogliò
tutta l'energia di cui ancora disponeva fino a formare una sfera del
color bianco - celeste.
<< KAAAAA....MEEEEE.....HAAAAA.....MEEEEEE.....
>>
Intanto C17 si era ripreso da quel colpo subito, e stranamente
molto doloroso. Guardò il terrestre e disse con una voce
carica d'odio.
<< TU!... LURIDO UMANO!... ADESSO ME
LA PAGHERAI! >>
Ma poi accadde qualcosa di imprevisto sia da Crili, sia da c17.
C18 si posizionò davanti al fratello, e lo
tramortì con un colpo allo stomaco.
Crili non poteva credere ai suoi occhi. Si distrasse da
quell'avvenimento e perse tutta la concentrazione. Con il fiatone
guardò sbalordito C18 caricarsi in spalla suo fratello e gli
chiese.
<< Perchè lhai fatto?
>>
La cyborg si girò verso di lui, e prima di spiccare
il volo gli disse semplicemente.
<< Vattene! >>
<< C-cosa? >>
<< Ho detto vattene! >>
Crili rimase a gaurdarla ancora incredulo...
Migliaia di domande affollavano la sua mente...
Ma ve ne era una che spiccava tra tutte.
<< Ma perché l'ha fatto?
>>
P.S. Spero tanto che questo
capitolo vi sia piaciuto e che vi abbia incuriosito. Alla Prossima!
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Capitolo 2 *** CAPITOLO 2 DOMANDE ***
DOMANDE
Crili ancora non credeva
di essere sopravvissuto...
Era certo che quello
sarebbe stato il suo ultimo giorno sulla terra. Si domandava se, il
gesto compiuto dell'androide nei suoi confronti significasse qualcosa...
Domande alle quali avrebbe
dovuto riflettere con calma, ma soprattutto da solo.
Si diresse verso il
palazzo del Supremo, a velocità sostenuta in quanto avrebbe
dovuto ragguagliare i suoi amici, ma soprattutto Gohan di quello che
era successo.
Quel luogo oramai era
diventato la sua seconda casa...
Sua e dei suoi compagni.
Tornavano li infatti ogni
volta che venivano battuti dai due Cyborg, ed era da lì che
ripartivano con la speranza di batterli un giorno.
Appena arrivato
Crili fu accolto da Gohan che gli saltò
direttamente al collo.
<<
Crili! Sei vivo! Ho avuto tanta paura....Ma perchè lhai
fatto? >>
Al terrestre si sciolse il
cuore vedendo la pena sul volto di Gohan, quindi lo
abbracciò per rassicurarlo.
<<
Và tutto bene Gohan, adesso calmati però!
Sono vivo...contro ogni
pronostico ehehehe! E comunque non potevo lasciare che ti facessero del
male.
Ho fatto una promessa a
tuo padre, e intendo mantenerla! >>
Dopo aver pronunciato
quelle parole, il terrestre fu colpito al cuore dai ricordi di quel
maledetto giorno di 6 mesi prima...
Il giorno in cui poco
prima di morire, Goku gli aveva fatto promettere che avrebbe vegliato
su Chichi e Gohan.
<<
Promettilo Crili....t-ti prego! Sei l'unico al quale possa chiederlo!
La sento...ormai sta arrivando! Fa c-c-che Gohan sia un'uomo migliore
di me! >>
<<
Te lo prometto Goku! Te lo giuro sulla mia vita!
>>
E dopo quelle parole il
Sayan spirò. Il suo volto aveva perso le contratture dovute
al dolore che da mesi sconquassava il suo corpo.
Era sereno...
Crili fu riscosso da quei
lugubri pensieri, quando si sentì chiamare da Piccolo.
<<
Bene...ora che abbiamo appurato che sei ancora vivo, ti andrebbe di
spiegarci cosa è successo? >>
Il terrestre si
scostò leggermente da Gohan e si accinse a spiegare ai suoi
compagni tutto l'accaduto...
Nel frattempo C18 era
arrivata con la mente piena di dubbi alla base dove, tra un'attacco e
l'altro si andava a riposare insieme al fratello, ovvero il laboratorio
del dottor Gelo...
Adagiò con
delicatezza suo fratello ancora incosciente su un materasso vecchio e
logoro. Prese una sedia e gli si mise accanto in
attesa che si risvegliasse.
Mille pensieri affollavano
la sua mente...
Si massaggiò le
tempie, con la speranza di trovare un senso, oppure una logica che le
facesse capire perché si era comportata in quel modo.
<<
Ma cosa diavolo mi è saltato in mente!
Perché l'ho
fatto?
Perché non l'ho
ammazzato?
Non mi importa di uccidere
tutti quei luridi umani!
Ma perché
quando ho visto C17 che stava per ammazzarlo, mi sono sentita
così..così strana? Io sono un cyborg!
Che cosa mi importa di lui?
Forse sto
impazzendo? >>
Il corso dei suoi pensieri
fu però interrotto dalla voce di suo fratello che si stava
riprendendo.
<<
C-c18? >>
<<
Sono qui >>
<<
Perché m-mi hai fermato? Perché l'hai salvato?
Non ti ricordi la nostra missione? >>
<<
Certo che me la ricordo! Ma non so cosa dirti...non mi era mai capitato
prima!
So solo che quando ti ho
visto in procinto di farlo fuori...ho sentito il bisogno di fermarti.
Ma adesso tu riposati e
non pensare ad altro, me lo fai questo favore?
>>
C17 sorrise in direzione
della sorella, cosa che oltre a renderla confusa, la
imbestialiva.
<<
E ora mi speghi perchè sorridi? >>
<<
Sai...credo che il vecchio abbia fatto male qualche calcolo
>>
<<
Che cosa intendi? >>
<<
Quello che ho detto. Ti ho vista sai? Non ti sei mai tirata indietro
dall'uccidere...eppure questa volta l'hai fatto...e se non ti
conoscessi come le mie tasche, direi che oggi tu non lo hai ucciso
perché hai provato un sentimento...direi...umano
>>
La Cyborg rimase colpita
da quelle parole. Ma non volendo dare soddisfazione al fratello, lo
guardò gelida e gli rispose freddamente.
<<
Certo che quel piccoletto deve averti colpito piuttosto forte al
cervello! Come puoi pensare che io possa provare pietà verso
quei luridi umani? >>
Ancora una volta un
sorriso comparve sul volto di C17
<<
Infatti io non ho detto loro... ho detto lui >>
Per un momento la bionda
fu su l'orlo di una crisi isterica. Desiderò ardentemente di
colpire il fratello di nuovo per farlo stare zitto. Aveva
già di cosa pensare, e non gli serviva che qualcuno gli
facesse da psicologo.
Represse il desiderio di
colpirlo e almeno in parte si calmò.
Doveva riflettere...
Ma lo doveva fare senza
che il fratello le rompesse le palle. Decise che era arrivato il
momento di schiarirsi le idee, e per farlo doveva uscire da quella
stanza il più presto possibile. Si alzò dalla
sedia, ma prima che potesse varcare la soglia, la voce del fratello la
fece fermare.
<<
E ora dove vai sorellina? >>
<<
Esco. Tu riposati però, sai credo che con il colpo che ti ho
dato ne avrai per un bel pò, e anche se sei mio fratello,
non mi va di passare tutto il tempo della tua convalescenza ad
aspettare chiusa qui dentro, come una donnicciola
qualunque... >>
C17 le sorrise di nuovo.
<<
Ora si che ti riconosco sorellina! Ci vediamo tra qualche giorno... e
mi raccomando, se ti capitasse a tiro quel pelato fallo fuori ci siamo
capiti? >>
A quelle parole
però la cyborg sentì montare dentro una rabbia
incredibile, e rispose al fratello in maniera violenta tanto che
perfino lui se ne meravigliò.
<<
DECIDO IO COSA FARE DELLA MIA VITA CHIARO!?
COSA C'E' ADESSO?
TI METTI A DARE ORDINI
COME FACEVA QUEL PAZZO?
SE LO TROVO E LO VOGLIO
AMMAZZARE LO AMMAZZO, MA SE NON LO VOGLIO AMMAZZARE NON LO AMMAZZO!
COMUNQUE VADA SONO CAZZI
MIEI!
DECIDO IO DELLA MIA VITA!
CI SIAMO CAPITI?
>>
C17 rimase letteralmente
senza fiato ma non volendo far irritare ancora di più sua
sorella le sorrise e gli disse semplicemente.
<<
Come vuoi sorellina >>
Soddisfatta dalla risposta
del fratello, C18 uscì da quella stanza, e dopo aver varcato
la soglia del laboratorio spiccò il volo senza una meta
precisa, e con la mente ancora piena di dubbi...
Nel frattempo al palazzo
del Supremo, il povero crili era stato sommerso da una fiumana di
domande poste dai suoi compagni, riguardo a quello che tutti definivano
un miracolo. Dopo aver dato tutte le spiegazioni possibili Yamcha pose
un'ulteriore domanda che mise il terrestre in estrema
difficoltà.
<<
Oltre il fatto che ancora non riesco a credere che tu sia
vivo, volevo domandarti un'altra cosa. >>
Crili che già
sapeva dove l'amico volesse andare a parare deglutì
più volte prima di rispondere.
<<
Cosa vuoi sapere? >>
<<
Mi spieghi perchè non chi hai mai detto che eri in grado di
eseguire il Kaio-Ken? Insomma da che sappia io quella è una
tecnica che solo Goku sapeva usare. Figurati che quando
io,insieme a Tenshinan, Piccolo, e Jiaozi, siamo stati uccisi da
Nappa,e siamo stati convocati dal Re Kaio del Nord lui non
menzionò mai tale tecnica. Quindi come diavolo fai a
conoscerla? >>
Sotto il peso di quelle
domande crili stava letteralmente per collassare. Non voleva
dire quella verità così scomoda per lui. Ma
fortunatamente, in suo aiuto venne il Supremo che spiegò a
tutti i presenti ciò che avvenne,tra lui e Crili molto tempo
prima, quando si stavano allenando per combattere la minaccia dei due
Sayan Vegeta e Nappa.
<< Voi tutti
ricordate quando vi dissi che non avevo più nulla da
insegnarvi, e che potevate tornare sulla terra a
perfezionarvi? >>
Tenshinan, Yamcha e Jiaozi
annuirono.
<<
Ecco...quando mancava all'incirca un mese,all'arrivo dei Sayan,Crili mi
venne a trovare. Mi chiese se per caso esisteva qualche tecnica
più efficace del suo Kienzan da usare in battaglia. E mi
disse che non si sentiva ancora pronto per quello scontro.Mi
supplicò di insegnargli qualunque cosa io sapessi, e che
magari per un motivo o per l'altro non vi avevo detto.
Ecco...fui io a
insegnargli il Kaio-Ken.>>
Sul volto di Yamcha,
Tenshinan, e Jiaozi si poteva leggere lo stupore misto a sorpresa.
Crili era in enorme difficoltà e ora quel silenzio che si
era venuto a creare lo opprimeva come un cappio al collo. Fù
Gohan a interromperlo con una domanda.
<<
Mi scusi Supremo...ma io non capisco. Ricordo molto bene,che mio padre
mi disse, che il Kaio-Ken era una tecnica inventata dal Re Kaio Del
Nord. Quindi lei come fa a conoscerla? >>
A quella domanda il
Supremo si fece serio in volto.
<<
Vedi Gohan il fatto è che,come giustamente hai detto quella
tecnica non l'ho inventata io, ma il Re Kaio. Io stesso l'ho imparata
da lui,molto tempo prima che voi tutti nasceste.
In quanto Supremo di
questo pianeta,mi è concesso di incontrarmi di tanto in
tanto con le altre cariche dell'universo, e tale investitura di Kami di
questo pianeta mi permette di raggiungere anche l'aldilà,
senza che io muoia.
Così quando ero
molto giovane mi recai dal Re Kaio e lui mi insegnò quella
tecnica...
Ma lo fece dopo
aver appurato che in me,non c'era più la parte malvagia che
voi avete conosciuto con il nome di Al Satan, ovvero il padre biologico
di Piccolo.
Ad essere sincero se l'ho
insegnata solo a Crili è per un motivo.
Per impararla bisogna
essere persone pure di cuore,e senza macchia.
Questo fu un'ammonimento
che mi fece Re Kaio a suo tempo, e che io presi alla lettera.
Mi duole ammetterlo,ma a
suo tempo non tutti voi esclusi Gohan e Crili,eravate proprio anime
candide. In passato avevate commesso delle azioni non proprio
gravissime, ma che impedirono tuttavia alla mia coscienza di insegnarvi
Il Kaio-Ken.
Yamcha era stato un
predone del deserto,che rubava del denaro a persone che non potevano
difendersi.
Tenshinan e Jiaozi erano
allievi della scuola della Gru, che insegnava non a combattere
l'avversario, ma a batterlo con tutti i mezzi a disposizione omicidio
incluso.
Ora sono orgoglioso di
come siete diventati con il passare del tempo, tuttavia non mi pento
della decisione che presi a suo tempo. Spero di aver chiarito ogni
vostro dubbio >>
Sul palazzo cadde un
pesante silenzio. Crili aveva paura che i suoi amici adesso lo
avrebbero odiato. Ma ciò non avvenne. Dopo aver compreso che
Il Supremo aveva ragione Yamcha pose un'ulteriore domanda.
<<
Supremo lei ha ragione. In fondo da giovani non siamo stati di certo
l'esempio della bontà fatta persona. Però non
capisco una cosa ancora. Se Crili era in grado di usare il Kaio-Ken al
tempo di Vegeta e Nappa, perché non l'ha usato
proprio contro di loro?
Fu Crili a rispondere.
<<
Vedi Yamcha, il fatto è che anche se sapevo usare quella
tecnica, a quei tempi il mio livello di combattimento era bassissimo, e
inoltre lascia che te lo dica...
Non è una
tecnica che va usata alla leggera, perché se non si sta
attenti essa ti consuma rapidamente tutte le energie,e rischi
seriamente di morire.
Se l'avessi usata a quel
tempo sarei sicuramente morto nel tentativo. Quindi a che pro usare una
tecnica che aumenta tutte le tue capacità fino
all'inverosimile, se però non la si regge?
Per farla breve
è una tecnica che va usata per colpire duro e preciso ma
solo nei casi di emergenza come oggi.
L'ho usata
perché sapevo di poterla reggere qualche minuto, e
dare a voi la possibilità di scappare.
Se sono vivo è
si grazie a C18...ma anche perché non ho lanciato contro C17
quella Kamehameha in cui avevo raccolto tutte le mie energie. Se
l'avessi fatto,ora sarei morto non per mano dei Cyborg, ma ironicamente
per mano mia. >>
Dopo quella spiegazione
Crili ebbe un mancamento. Il Kaio-Ken l'aveva veramente distrutto.
Prese un fagiolo e in un'attimo tornò come nuovo.
<<
Bene ragazzi...io ora vado. Gohan tu torna tranquillamente a casa da
tua madre che a quest'ora sarà sicuramente in ansia per
te. >>
Non credendo di aver
capito bene Piccolo si intromise nel discorso.
<<
Scusa tanto Crili, ma mi spieghi dove hai intenzione di andare? E come
la mettiamo con i Cyborg? Se te ne fossi scordato sono ancora vivi e
vegeti! >>
La risposta di Crili non
si fece attendere.
<<
Sai Piccolo, con il colpo che C18 ha dato a suo fratello, credo che non
avremo problemi per un po. Voglio dire,quella mossa avrebbe trapassato
il corpo di un Super Sayan, se così non è stato,
di certo C17 sarà ridotto a uno straccio. Forse sto
impazzendo,ma credo che C18 non ci attaccherà fino a quando
il fratello non si sarà ripreso del tutto. E ora scusate ma
devo proprio schiarirmi le idee. >>
Detto questo il piccolo
guerriero salutò i suoi amici e spiccò il volo
con mille pensieri che gli vorticavano nella mente.
Note dell'autore: Ed ecco
il secondo capitolo è stato portato a termine! Spero che
siate in tanti a leggerlo. Mi scuso per la lunga spiegazione del
Supremo sul fatto che Crili sia in grado di usare il Kaio-Ken, ma
dovevo scostarmi un pochino da come sono andate realmente le cose. Non
mi resta che augurarvi buona giornata e a presto con un'altro capitolo!
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Capitolo 3 *** CAPITOLO 3 INCONTRO ALLA RADURA ***
INCONTRO ALLA RADURA
Stava volando ormai da
quasi 2 ore...
Il terrestre dall'alto
osservava le città sfilare sotto di lui. Quasi tutte
distrutte dalla furia dei due androidi.
Cominciava a sentirsi
stanco non fisicamente, ma mentalmente.
Decise di avvicinarsi alla
periferia della città dell'ovest, quella che fino a quel
momento era stata la città meno colpita dai due.
Ma ciò non
voleva dire che in parte non fosse stata attaccata.Osservò
con disperazione un gruppo di cadaveri che si stagliava a pochi metri
da lui...
Scese proprio di fronte a
loro.
Calde lacrime gli
solcarono il viso, e mentalmente recitò una preghiera per
quelle povere anime cadute...
Il puzzo dolciastro di
morte ormai era una costante, e quasi non ci faceva più
caso. Decise comunque di allontanarsi da quel luogo e si diresse su
un'altura che dava una completa visuale della città.
Osservò con un
sorriso la Capsule Corporation che si stagliava molto lontano dalla sua
posizione, ma tuttavia ben visibile date le sue dimensioni.
Ripensò a tutte
le avventure che aveva condiviso con Bulma...
Dai vari Tornei
Tenkaichi, al viaggio su Namecc, alla sua resurrezione sulla
terra, e infine al terribile scontro che aveva visto prevalere Goku su
Freezer e suo padre Re Cold.
Una grande rabbia prese
corpo in lui
<<
Perché?
Perché sei
morto Goku? >>.
Si accasciò per
terra e cominciò a piangere...
Piangeva per il suo
migliore amico...
Piangeva per tutti i
disastri che fino a quel momento avevano causato i due Cyborg...
Ma soprattutto piangeva
perché non riusciva a smettere di pensare a LEI...
A C18.
<<
Devo trovare un modo! Forse lei è più malleabile
del fratello! Non ci riesco...non riesco ad odiarla!
Quello che ha avuto nei
miei confronti è stata pietà!
Ne sono sicuro!
Se fosse veramente una
macchina non avrebbe esitato a uccidermi...o forse voleva solo
prendersi gioco di me?
Non ci capisco
più niente!
Devo seguire la
ragione...o il cuore? >>
Dopo queste riflessioni il piccolo guerriero si
sdraiò completamente al suolo nella speranza di calmare un
po i battiti del suo cuore impazzito.
Si accorse di qualcosa di
morbido sotto la sua schiena che non era il prato. Temendo che sotto di
lui ci fosse uno scoiattolo si alzò di scatto, ma quando
vide cosa c'era, non pote che sorridere amaramente...
Un pacchetto di sigarette
stropicciato. Lo raccolse e vide che all'interno c'erano ancora molte
sigarette.
Non aveva mai fumato nella
sua vita, si accinse quindi a provare quella nuova esperienza.
<<
Non so neanche se domani sarò vivo...tanto vale
provare >>
Accese la sigaretta con una piccolissima sfera d'energia.
Quando fece la sua prima boccata a momenti si strozzò.
Cominciò a tossire violentemente, e di scattò
buttò sigaretta e pacchetto lontano da lui.
Quando dopo buoni 5 minuti
i colpi di tosse finirono, si diede mentalmente dello stupido.
Tornò con lo
sguardo a fissare le nuvole, e con sorpresa si accorse che la testa
cominciava a girargli.
Quella
sensazione però...era piacevole e decise di abbandonarsi ad
essa.
Osservò
attentamente le stelle che si delineavano sopra di lui nella volta
celeste. Una in particolare catturò la sua attenzione,
sembrava che si muovesse.
<<
Pfui...ora vedo pure le stelle muoversi...dannate sigarette!
>>
Continuò
a guardare quella stella...
Era strana
però...
Sembrava che ora si fosse
fermata proprio sopra di lui.
Crili si
strofinò gli occhi, e con stupore vide quella stella farsi
sempre più vicina...
<<
Ma cosa diav....QUELLA NON E' UNA STELLA!!! >>
Uno schianto improvviso lo
fece ruzzolare all'indietro, tanta era la violenza con cui quel
qualcosa era atterrato. Crili aveva un vago presentimento di cosa si
trattasse e quando fece capolino, si accorse di avere ragione.
Davanti a lui si stagliava
la figura di C18 che lo guardava con espressione gelida.
Il terrestre non poteva credere ai suoi occhi, ma ben presto la
sorpresa si trasformò in una sottile paura.
Si alzò da
terra e per precauzione si mise in posa di combattimento. Con stupore
sempre crescente, vide che la Cyborg si stava avvicinando...
D'istinto
arretrò di un passo...
Cosa era venuta a fare la
cyborg da lui?
Cosa voleva?
Per il momento non
sembrava avere intenzioni ostili verso di lui, e con l'occasione il
terrestre non pote fare a meno di osservarla minuziosamente.
Era un Cyborg...ma diavolo
se era bella!
All'improvviso le parole
di lei lo strapparono da quell'osservazione.
<< Puoi anche abbassare la guardia.
Non ho intenzione di ucciderti...
Non ancora
almeno! >>
<< Perché sei
qui? >>-chiese il terrestre parzialmente
rilassato.
<< E dove dovrei essere? Per caso ti
dà fastidio la mia presenza? >>
<< No-è-è solo
che-che sai...di solito passi il tempo ad uccidere a destra e a
sinistra e il fatto che tu ora non lo stia facendo mi ha sorpreso...
Tutto qui
>>
La cyborg non rispose...
Ma continuò a
fissarlo in una maniera tale, che il terrestre ricominciò ad
aver paura. Decise di smorzare la tensione, ponendo la domanda che lo
stava facendo impazzire da tutto il giorno.
<< C18...posso chiederti una
cosa? >>
<< Spara >>
<< Perché...
Perché oggi mi
hai salvato? Sai non per offenderti, ma non mi sembra che tu sia
un'essere avvezzo alla pietà >>
<< Da cosa lo deduci
terrestre? >>
Crili si chiese se per caso all'androide fosse andato in pappa
il cervello. Se era un gioco decise di starci,e quindi rispose senza
mezzi termini.
<< Da cosa lo deduco?
Dunque vediamo...
Forse dal fatto che uccidi
chiunque si trovi sul tuo cammino?
O forse
è che non hai il minimo rispetto per la vita umana?
Sai credo
proprio che tu mi stia prendendo in giro...
Finiamola con questa farsa
da imbecilli,perciò se sei venuta a finire quello che hai
iniziato...
Fai pure!
>>
Ora sul volto della Cyborg si poteva leggere lo stupore, misto
a sorpresa.
Quel guerriero aveva
qualcosa in particolare che l'attirava, ed era per questo che dopo aver
lasciato il fratello a riposare nel laboratorio, si era diretta subito
verso il terrestre seguendo la sua aura, con l'intenzione di osservarlo
meglio, e capire il perché di quell'attrazione.
Lo aveva seguito da quando
aveva lasciato quella specie di palazzo tra le nuvole, fino a che
stanca di aspettare si era decisa ad incontrarlo.
Il terrestre
cominciò a temere che quel silenzio si protraesse
all'infinito, fino a quando lei riprese parola con una domanda che
lasciò il povero Crili ancora più confuso.
<< Perché prima
piangevi? >>
<<
C-c-come fai a saperlo? >>
<< RISPONDI ALLA DOMANDA!!!
>>
<< Scusa c18...non volevo farti
arrabbiare!
Ma è che la
domanda mi ha sorpreso...
Comunque se proprio vuoi
saperlo ripensavo a mio fratello...a Goku quando era ancora in vita.
La tristezza mi ha
sopraffatto insieme tante cose ed ecco il motivo per cui piangevo.
>>
Aveva detto la
verità, ma non tutta ovviamente. Le parole successive della
cyborg lo fecero allarmare un'altra volta.
<< Pensi di potermi prendere in giro?
Io so tutto su di te!
Hai appena detto che Goku
era tuo fratello. Ma non è così!
Non avete legami di
sangue, e dai dati che ho nel cervello sembra che tu non abbia neanche
una famiglia.
Mi hai mentito...e io odio
le bugie e i bugiardi! >>
Stranamente quello scatto d'ira fece sorridere il terrestre
che si accinse a rispondere a quella sfilza di domande.
<< Non ti sto prendendo in giro C18.
Non ho ne un padre, ne una
madre...i miei amici sono la mia Famiglia.
E Goku era e
sarà per sempre il fratello che mi sono scelto!
Se solo abbasseresti
quella corazza fatta di acciaio, capiresti quello che voglio dire.
>>
La cyborg anche se non lo diede a vedere fù turbata
da quelle parole.
<< Che cosa intendi con abbasare la
corazza? >>
<< E' semplice...capiresti meglio
quello che dico, se la smettessi di fingere che non sei
umana! >>
La Cyborg cominciava a spazientirsi.
Lui era solo un terrestre!
Come si permetteva di dare
giudizi su di lei?
<< Ascoltami bene piccoletto! IO NON
SONO UN'UMANA! SONO UN CYBORG! METTITELO BENE IN TESTA!
>>
<< AH SI? E ALLORA PERCHE' ANCORA NON
MI HAI RISPOSTO? >>
<< SU COSA? >>
<< SUL FATTO CHE OGGI MI HAI SALVATO
LA VITA! >>
<< NON LO SO' NEANCHE IO SEI
CONTENTO? >>
Dopo quello scambio di battute terrestre e androide si
fissarono a lungo negli occhi.
Crili adesso intravedeva
una speranza. Il dubbio corrodeva la mente della Cyborg, ed era per
questo che lui doveva approfittare. Senza pensarci due volte gli fece
una domanda a bruciapelo.
<< Non voglio confonderti le idee
C18...ma io credo, no anzi ne sono sicuro che in fondo al tuo essere ci
può essere qualcosa di buono.
Fino a ieri non lo avrei
mai creduto possibile,ma quando oggi mi hai salvato il mio cuore
è esploso di gioia!
E ha dimostrazione che non
ti sto prendendo in giro voglio farti un'ultima
domanda.Posso? >>
Con riluttanza la Cyborg fece un cenno lieve con la testa.
Il cuore di Crili batteva
all'impazzata. Forse c'era davvero una speranza per il loro futuro!
Prese un bel respiro e
chiese.
<< Quando vi ha riattivati quel pazzo
di Gelo...provavate odio per lui? >>
<< Ovvio altrimenti perché
l'avremmo ucciso? >>
<< Ok e un'altra cosa...quali altri
ordini vi ha dato, oltre quello di eliminare
Goku? >>
La cyborg lo guardò con fastidio.
Possibile che fosse
così scemo?
Decise comunque di
rispondergli.
<< Ci ha ordinato di uccidere tutti
gli esseri umani >>
<< Ok scusa se te lo dico, ma allora
tu e tuo fratello siete proprio degli imbecilli!
>>
La Cyborg non poteva sopportare oltre e con uno scatto
improvviso afferrò la gola del piccolo guerriero.
Crili però
nonostante la presa della Cyborg fosse fortissima non aveva paura,
aveva calcolato quella possibilità.
Il tono di lei si fece
durissimo e con voce carica di rabbia esplose.
<< ALLORA SAPIENTONE SENTIAMO!
PERCHÉ' IO E
MIO FRATELLO SAREMMO DEGLI IMBECILLI?
HAI UN MINUTO PRIMA CHE TI
STACCHI LE BRACCIA PERCIÒ' PARLA! >>
<< PERCHE' SOLO UN'IMBECILLE
ESEGUIREBBE GLI ORDINI DI COLUI CHE PER TUTTA LA SUA VITA E' STATO IL
SUO CARNEFICE! >>
Quelle parole colpirono la Cyborg come nessuno aveva mai
fatto...
Lasciò
immediatamente la presa sul collo di lui che cadde per terra alla
ricerca di aria preziosa.
C18 non si era mai sentita
così disorientata...
Aveva giurato vendetta
verso colui che l'aveva trasformata da essere umano quale era stata un
tempo, a un Cyborg privo di sentimenti.
Mille volte aveva
immaginato come sarebbe stato il giorno della vendetta.
Ma poi si rese conto che
forse quel piccoletto aveva ragione.
A lei piaceva uccidere...
Ma non era la stessa cosa
che gli aveva ordinato di fare il Dottor Gelo prima di morire?
E cioè uccidere
tutti gli esseri umani?
Con sommo orrore
pensò che forse dall'aldilà, quel pazzo si godeva
la scena, e rideva come un matto.
Lui era morto, ma
ciò non toglieva il fatto che lei e suo fratello stavano
eseguendo lo stesso i suoi ordini.
Quel pensiero la
disgustò nel profondo del proprio essere! Si sarebbe
strappata il cuore con le sue stesse mani onde evitare di eseguire gli
ordini di quel folle.
Doveva riflettere ma prima di spiccare il volo uno strano
sorriso comparve sulle labbra di lei.
Crili che non l'aveva mai
vista ridere, rimase estasiato da quella vista.
Era bellissima...
Fu strappato da quei dolci
pensieri dalla voce di lei.
<< Terrestre ascoltami...
Ti ringrazio mi sei stato
molto utile, forse è per questo che oggi non ti ho ucciso.
Devo riflettere molto su quello che mi hai detto. Io ne
parlerò a mio fratello e vedremo come si evolverà
la cosa... >>
L'androide fece per andarsene poi però si
diresse verso il terrestre e gli diede un bacio sulla guancia...
Crili era senza parole...
Quella sensazione di
freddo sulla sua pelle se la sarebbe ricordata per molto tempo.
Avrebbe voluto replicare
con un'altro bacio, ma non ne ebbe il coraggio.
E fu con tristezza, ma
anche con speranza che guardò l'androide volare via.
Note dell'autore: Ed ecco
qui la fine del terzo capitolo! Spero vi sia piaciuto!
I commenti sappiate sono ben accetti! Alla prossima!
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Capitolo 4 *** CAPITOLO 4 COME IL FIGLIO CHE NON HO MAI AVUTO ***
COME IL FIGLIO CHE NON HO MAI AVUTO
COME IL FIGLIO CHE NON HO
MAI AVUTO
Dall'ultima volta che l'aveva vista, era passato
più di un mese...
In quel lasso di tempo sembrava che fosse sparita dalla
circolazione.
Crili di questo ne era in parte felice, perché non
vi erano state più vittime...
Ma d'altra parte C18 gli mancava da morire, e soprattutto gli
mancava la sensazione di quel bacio datogli sulla guancia proprio
dall'androide.
Si domandava se per caso non gli avesse dato di volta il
cervello!
Provava qualcosa di molto simile ad un'amore sconfinato verso
un'essere che non aveva pietà per nessuno?
Possibile che doveva capitare proprio a lui?
Però quella sensazione...
Crili si diede uno schiaffo in faccia come a voler scacciare
una mosca.
"Ripigliati cazzo!"-si disse mentre sorvolava i Monti Paoz
"Pensa alle cose veramente importanti"
Aveva fatto una promessa a Goku, e l'avrebbe mantenuta...
Prima che C-18 diventasse più mansueta il terrestre
si recava spesso a trovare Chi-chi e Gohan, e ogni volta che andava a
trovarli si assicurava che non gli mancasse nulla.
Chi-chi di questo gli era grata, e chiese al terrestre di
trasferirsi per qualche tempo da loro.
All'inizio Crili fu tentato di rifiutare, gli pareva infatti
di approfittare dell'ospitalità di colei che un tempo era
stata la moglie del suo migliore amico.
Ma sotto le insistenze di Gohan, che lo aveva letteralmente
supplicato aveva deciso di stabilirsi a casa Son per qualche tempo.
Passava le sue giornate allenandosi in modo leggero con Gohan
nel combattimento, e osservava con nostalgia il figlio di Goku...
Più il tempo passava e più Crili si
rendeva conto che quel bambino somigliava sempre di più a
suo padre.
Era gentile con tutti e sempre disponibile proprio come suo
padre.
E oltretutto per l'età che aveva era anche
piuttosto sveglio.
Lo notò per la prima volta una sera...
Avevano da poco cenato, e Gohan chiese a Crili di
fare una passeggiata per i Monti Paoz con la scusa di voler smaltire il
cibo.
Il terrestre accettò con piacere, e insieme si
avviarono verso una collina che distava poco lontano da loro.
Arrivati in cima, si sedettero e osservarono le stelle che
quella sera brillavano in modo molto forte.
Crili ripensò all'ultima volta che aveva visto le
stelle...
Era stato proprio in occasione dell'incontro con la Cyborg...
Per un momento dimenticò la presenza di Gohan al
suo fianco, e si perse con lo sguardo nel blu di quei corpi celesti che
gli ricordavano in modo nitido gli occhi di lei...
Era incredibile come quella donna, se tale si poteva chiamare
gli avesse stravolto in quel modo la vita.
Faceva fatica ad ammetterlo ma C-18 era il primo pensiero che
occupava la sua mente quando apriva gli occhi la mattina, e l'ultimo la
sera prima di addormentarsi...
Fu strappato da quei dolci pensieri da Gohan che lo stava
chiamando.
<< Crili...posso farti una
domanda? >>
<< Certo.Chiedimi tutto quello che
vuoi. >>
<< Ecco...tu pensi che sia tornata la
pace? Voglio dire...è passato quasi più di un
mese.... >>
Già...
Quella domanda se la stava ponendo anche lui. Non voleva
però alimentare false speranze.
Gohan aveva già sofferto tantissimo, e quindi
ritenne opportuno dirgli come la pensava.
<< Non lo so Gohan...
Sinceramente non riesco a capire come mai, abbiano smesso di
attaccarci. Non voglio metterti paura.
La mente mi dice di stare in guardia,
però...però il cuore stranamente mi dice il
contrario.
In ogni caso dobbiamo fare molta attenzione.
>>
A quelle parole il piccolo mezzosangue sorrise al terrestre.
<< Lei ti piace vero?
>>
<< Eh? Gohan! Ma cosa vai a pensare
Certo che no! >>
<< Eddai...non ti devi vergognare sai?
E neanche sentirti in colpa. Voglio dire, guarda Bulma!
Chi l'avrebbe mai detto che un giorno avrebbe avuto un figlio
da Vegeta. E lui in passato ne ha ammazzate di persone, questo lo
sappiamo bene.
Sai cosa ti dico? Sarò ancora un bambino ma credo
di sapere che non possiamo scegliere a chi voler bene...
E se pensi che io ti disprezzi per il fatto che ti piace C18,
ti stai sbagliando di grosso. L'unica cosa che ti chiedo
però è di fare attenzione.
Te lo ripeto di nuovo...
Non voglio perdere nessuno dei miei amici...
Ma soprattutto non voglio perdere te!
Per me sei come un fratello lo sai? >>
Crili era esterrefatto...
Non riusciva ancora a credere a ciò che le sue
orecchie avevano appena udito...
Si rese conto che quel bambino, era molto più
intelligente di suo padre, in fatto sentimentale.
Ma non riusciva però a intuire in quale modo avesse
capito, ciò che lui provava per la Cyborg. E quindi pieno di
imbarazzo rispose.
<< Immagino non ti si possa nascondere
nulla Gohan...
Mi rende felice che tu...ecco...non mi disprezzi.
Hai ragione però...ne sono follemente innamorato, o
almeno è quello che credo...
Ma non capisco una cosa,come hai fatto a capirlo?
>>
Gohan sorrise e dando una pacca sulla spalla dell'amico gli
rispose.
<< Sai...quando mio padre tornava a
casa ogni volta che sconfiggeva un nemico, io vedevo come mia madre lo
guardava...
Era uno sguardo che valeva più di mille parole...
Lo stesso sguardo che avevi tu poco fa, e cioè
quello di una persona innamorata ehehehe! >>
Il terrestre sorrise...
<< Sai Gohan...credo che se ora
potesse vederti tuo padre sarebbe orgoglioso di come stai crescendo, e
di come piano piano tu ti stia trasformando in un'uomo...
Un grande uomo! La vuoi sapere una cosa che non ti ho mai
detto? >>
<< Hmm? >>
<< Che ti considero come il figlio che
non ho mai avuto >>
<< Crili...
Così mi metti in imbarazzo
>>
<< Anche tu lo hai fatto. Ma quello che ho detto
è la pura e semplice verità...Ti voglio bene
Gohan! >>
<< Anche io Crili!
>>
Dopo quella piacevolissima conversazione, i due amici decisero
di tornare a casa. Quando arrivarono davanti la soglia della buffa
costruzione a cupola, Chi-chi li accolse con un sorriso e gli chiese.
<< Allora ragazzi? Come è
stata la passeggiata? Vi Siete divertiti? >>
Prima di rispondere i due amici si sorrisero.
<< Si mammina. Più che
divertiti ci siamo parlati, è stato bello per entrambi.
Piuttosto mamma posso chiederti il permesso di dormire con Crili questa
notte? >>
Chi-chi sorrise
<< Non è a me che devi
chiederlo, ma a lui >>
<< Davvero mamma?>>-Il
piccolo rivolse lo sguardo verso Crili con fare speranzoso. La risposta
del terrestre non si fece attendere.
<< Ma certo Gohan. E ora andiamo a
spogliarci e poi ha letto! Giusto Chi-chi?
>> Lei gli rispose con un cenno del capo.
<< Quando furono sotto le coperte,
Gohan d'istinto abbraccio' l'amico.
<< Ti prego Crili Promettimelo!
Prometti che non ti farai uccidere >>
Il terrestre abbracciò di rimando il piccolo e dopo
aver dato un bacio sulla sua fronte gli disse all'orecchio.
<< Stai tranquillo
Te lo prometto! >>
Note dell'autore:Ed ecco
qui il quarto capitolo! Spero che anche questo vi sia piaciuto.
Ribadisco che se mi lasciate un parere o un commento mi farebbe molto
piacere! Quindi con la speranza di pubblicare altri capitoli nel breve
tempo, vi saluto! Alla prossima
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Capitolo 5 *** CAPITOLO 5 CHIARIMENTI E REINCONTRO ***
CHIARIMENTI E RINCONTRO
La mattina dopo Crili si
svegliò di buon'ora.
Sorrise guardando la
figura dormire abbracciata a lui. Gli parve un sacrilegio destare il
piccolo sayan, ma aveva urgente bisogno di andare in bagno.
<<
Gohan...Gohan....svegliati! >>-di malavoglia il bambino
aprì gli occhi. <<
YAAAUHN! Cosa c'è crili? >>
<<
Scusa se ti ho svegliato Gohan, ma sai...dovrei andare in bagno
ehehehe! >>
<<
E allora? Vai no? >>
<<
Il fatto è che seppur piacevole, il tuo braccio mi tiene
bloccato e non riesco a muovermi >>
Gohan allentò
subito la presa.
<< Scusa
Crili...è che stanotte ho fatto un'incubo...>>
<< Non fa
niente Gohan tranquillo! Ora torna a dormire. Posso ripassare in serata
se vuoi >>
Al piccolo gli si
illuminarono gli occhi.
<<
Certo che puoi! E poi lo sai...questa è anche casa
tua! >>
Dopo avergli dato un
buffetto sulla guancia, il terrestre scese le scale facendo
il meno rumore possibile.
Con sua sorpresa
trovò Chi-chi già sveglia, intenta a preparare
qualcosa da mangiare.
Quando si voltò
gli fece un'enorme sorriso.
<<
Giorno Chi-chi! Dormito bene? >>
<<
Ciao caro! Diciamo di sì...vuoi fare colazione?
>>
<<
Grazie volentieri! >>
<<
Di nulla siediti >>
Si fecero le 09:00 quando
i due finirono di fare colazione.
A quel punto Crili chiese
licenza di andare, ma fu trattenuto dalla voce di Ch-ichi insolitamente
profonda.
<<
Crili, ecco io....dovrei dirti una cosa, poi giuro che ti lascio andare
>>
<<
Tranquilla Chichi Dimmi tutto! Ma è qualcosa di grave? Gohan
sta poco bene? >>
<<
No no! Per fortuna no perciò stai tranquillo. Il
fatto è che io...si insomma...ti dovrei chiedere
scusa >>
Il terrestre parve non
capire.
<<
Chiedermi scusa? Ma di cosa stai parlando Chi-chi? Non
capisco... >>
La donna sembrava
veramente a disagio, cosa che non sfuggì all'occhio del
terrestre. Ma cercò di essere il più naturale
possibile. Era tanto tempo che voleva dire quelle cose e adesso gli
sembrava il momento più adatto.
<<
Mi riferisco a tutti questi anni...
Ti ho sempre etichettato
come uno scansafatiche.
Come un'uomo che non sa
prendere le proprie responsabilità...
Come qualcuno che non
sappia affrontare i problemi di tutti i giorni. Insomma...
ti ho sempre considerato
un'idiota per farla breve. >>
Per un po di tempo
calò un'imbarazzante silenzio nella stanza. Crili non aveva
assolutamente voglia di litigare con Chi-chi, e si alzò
dalla sedia con tutte le intenzioni di andarsene, ma anche
questa volta fu bloccato dal tono supplichevole di lei.
<<
Scusa Crili. Ma non ho ancora finito...
Quello che sto cercando di
dirti è che mi sbagliavo su tutto...e in questo ultimo
periodo ne ho avuto la prova certa!
Per Gohan sei stato la sua
ancora di salvezza.
E anche se con rammarico
ti dico che ti stai dimostrando una figura paterna migliore per Gohan...
Più di quanto
non lo fosse stato, il povero Goku... >>
Crili spalancò
la bocca incredulo...
Come poteva Chi-chi
parlare così del suo defunto marito?
Certo doveva ammettere che
nella sua breve vita Goku non era stato l'esempio del marito/padre
modello ma cavolo!
Aveva salvato la galassia
intera per la miseria!
Aveva salvato tutti loro
dal ritorno di Mecha Freezer e suo padre Re Cold!
Non si meritava di certo
un giudizio del genere, da sua moglie poi!
Prese un bel respiro e
cercando di mantenere la calma decise di parlare con disinvoltura.
<< Chi-chi...
Se ti può far
stare tranquilla scuse accettate.
Però ti prego!
Non dire mai
più idiozie, come il fatto che io sarei migliore di Goku nel
suo ruolo di padre!
Questo non è
assolutamente vero.
E poi poco prima che lui
morisse gli feci una promessa, e cioè di prendermi cura di
te e di tuo figlio ogni volta che avrei potuto.
Rifletti bene su
ciò che hai detto.
Non era perfetto e questo
lo sappiamo entrambi, ma chi di noi lo è?
Ora se non ti spiace vado.
Io ho...bisogno di
schiarirmi le idee, ma sta tranquilla non ce l'ho con te e se vi fa
piacere stasera ripasso magari per dare un saluto a Gohan a meno che,
non ci sia ad impedirmelo qualcosa del tipo...causa di forza maggiore
ok? >>
Chi-chi chiuse per un
momento gli occhi.
Si sentiva una stupida ad
aver formulato certe parole verso colui che amava tanto, ma che
purtroppo non avrebbe mai più rivisto.
La mancanza poteva fare
dei brutti anzi bruttissimi scherzi.
Certe volte quando era
sola in casa si era ritrovata persino a colpevolizzarlo per essere
morto.
Riaprì gli
occhi e con voce flebile rispose
<< Ci ho
riflettuto e anzi perdonami Crili per aver parlato così di
lui. Allora a stasera? >>
<< A stasera
>>-rispose il terrestre sereno. Non aggiunse altro ma
dallo sguardo di Chi-chi capì che aveva capito...
Fece un cenno di saluto, e
spiccò il volo.
All'inizio aveva optato
per fare un saluto da Muten ma poi cambiò idea pensando che
probabilmente vedendolo pensieroso il suo caro Maestro lo avrebbe
sicuramente riempito di domande.
Quindi accelerò
l'andatura, e si diresse verso est.
Dopo circa 2 ore di volo
atterrò in un luogo deserto.
Faceva un caldo terribile
ma era una sensazione che il terrestre sopportava
bene.
Chi lo avesse visto da
lontano, probabilmente lo avrebbe scambiato per un'eremita solitario
dato che oltre a lui, in quel luogo non c'era anima viva...
Ma quel luogo per Crili
era molto speciale, e prima che cominciasse tutto quel casino con gli
androidi era solito farci un salto di tanto in tanto.
Era infatti lì
che quasi 3 anni e mezzo prima era atterrato Goku, di ritorno dal suo
vagabondare nello spazio dopo la distruzione di Namecc, e il rifiuto di
tornare sulla terra, con il desiderio espresso a Polunga.
Ormai era scolpita nella
sua memoria la paura che provò a suo tempo, quando
avvertì due aure potentissime avvicinarsi alla terra.
Una di quelle la conosceva
molto bene...apparteneva a Freezer. O meglio quello che ne restava...
E insieme a lui vi era
un'essere così simile a Freezer che si vedeva lontano un
miglio fossero parenti stretti, nonostante alieni nell'aspetto.
Re Cold...
Il padre biologico di
Freezer...
E poi provò
nostalgia al ricordo, di quando all'improvviso apparve Goku trasformato
in Super Sayan con due dita sulla fronte e in men che non si dica si
sbarazzò degli invasori.
All'epoca il cuore di
Crili era al colmo della gioia.
Il suo migliore amico era
ritornato appena in tempo, per salvare lui e i suoi amici, da
quella minaccia e era arrivato sulla terra con quella strana mossa che
poi si venne a sapere chiamarsi Teletrasporto.
Sorrise al ricordo della
spiegazione da parte di Goku su come era riuscito a salvarsi da Namecc
ed ad arrivare sulla terra. Il ricordo era cosi vivido che Crili non
riusci ad impedire che alcune lacrime cominciassero a
cadergli dalle guance.
Cercò di
riprendersi, e si guardò intorno...
Anche se non c'era un
senso logico era come se quel luogo aleggiasse dell'aura di Goku.
Però rispetto
all'ultima volta che c'era stato, aveva la netta sensazione che
qualcuno lo stesse fissando da quando era arrivato lì...
O meglio non aveva detto
nulla a Gohan per non spaventarlo, ma questa sensazione che veniva
fuori a tratti era già da qualche giorno che la percepiva...
Si sorprese molte volte a
lanciare sguardi in varie direzioni.
Non aveva paura ma ritenne
opportuno tenere tutti i sensi, e le capacità percettive in
allerta,nel caso qualcuno saltasse fuori.
Quindi per celare la
tensione a chiunque lo stesse guardando, si diresse verso una chiara
direzione.
Poco più avanti
c'era un'enorme cratere, e Crili lo riconobbe subito. Era stato causato
dall'atterraggio dell'astronave aliena di Freezer, e suo padre Re Cold.
Decise di mettersi a
sedere e fingere rilassamento più totale.
In fondo se c'era qualcuno
che avesse voluto fargli del male, quale miglior momento sarebbe stato
quello?
Attese in silenzio...
Passarono prima 10 minuti
poi 20 poi 50...
La tensione cresceva come
cresceva sempre più la percezione che chiunque ci fosse, si
stesse facendo sempre più vicino.
Quando Crili non ne pote
più urlò apparentemente al nulla.
<<
Sò che mi stai spiando! Vieni fuori!
>>
Si guardò
intorno ma non c'era nessuno...
Cominciò anche
a pensare che quel posto era perfetto per tendere un'imboscata,
oppure per chi volesse azzerare l'aura e nascondersi.
Infatti tutto intorno a
lui vi erano crepacci, grotte, burroni...
Insomma tutto l'occorrente
per definire quell'ambiente inospitale e selvaggio.
Ora che i minuti passavano
Crili ebbe la netta sensazione che chiunque ci fosse, lo
stesse prendendo in giro facendo cadere un sassolino qui, o una roccia
là.
La tensione fu presto
sostituita dalla rabbia.
<<
Bene! Se non vieni fuori con le buone...
Lo farai con le
cattive! >>
Si concentrò al
massimo e tese entrambe le braccia in alto. In pochi minuti una sfera
molto grande e di colore giallo, si era formata sul palmo delle mani.
L'idea era quella di
spazzare via tutta l'area circostante. Chiunque ci fosse nei paraggi,
sarebbe saltato fuori. Ma proprio quando il terrestre stava per
lanciare l'attacco, una voce angelica lo fece spaventare a morte.
<>
Per poco a Crili non venne
un'infarto.
Quasi subito
però, la paura fu sostituita da grande gioia, quando nel
voltarsi riconobbe a chi apparteneva quella voce.
L'androide non era
cambiata per niente tranne che nello sguardo.
Forse più
consapevole di se.
Era difficile per il
terrestre ricomporsi, anche perché il ricordo di
lei che gli lasciava quel bacio lo fece diventare subito rosso.
L'androide parve non farci caso.
<<
Cosa ci fai qui terrestre? Per caso sei diventato un'eremita?
>>
<<
Allora eri tu che mi stavi spiando da un po... non è
vero? >>
Crili cercò di
fare dell'ironia, ma quando vide la faccia sorpresa di lei si diede
mentalmente dello stupido.
<<
Io non posseggo aura.Come facevi a sapere che ero qui?
>>
<<
Infatti non ho sentito nessuna aura ma l'istinto mi diceva che c'era
un'altra presenza da queste parti non so dirti come. Ad ogni modo...tu
come mai sei qui? >>
C18 sembrava a disagio.
Quello che doveva dire magari era importante, o almeno era quello che
credette Crili mentre la osservava sistemarsi una ciocca ribelle dietro
l'orecchio.
<<
Ti devo parlare. E' da oggi che ti sto seguendo
>>
Crili non ne era sicuro,
ma per un solo momento gli parve che un leggero rossore misto ad
imbarazzo si fosse palesato sul volto dell'androide.
<<
Ok...però prima di cominciare che ne dici se ci
sediamo...laggiù?>>-disse Crili indicando
a pochi passi da loro due massi, che sembravano essere stati
messi apposta per loro.
La cyborg annui.
<<
Fai strada >>
Si osservarono negli occhi.
Il terrestre
però cominciava a sentirsi a disagio...
Poi fu sorpreso
dal gesto di lei, che con un dito gli asciugò una lacrima.
Quel contatto lo stava facendo impazzire ma la domanda successiva di
lei lo mandò in confusione.
<<
Perché hai pianto? E non negarlo si vede lontano un
miglio. >>
<< Il fatto
è che, sono stato assalito dai ricordi.Questo luogo ne
è pregno >>
<< Cosa
è successo qui di tanto particolare? Indubbiamente per te
è sato importante... >>
Il terrestre era sorpreso
di quella domanda.
<<
Scusa C18...ma non hai detto di essere a conoscenza di tutto sul mio
conto? E allora perchè questa domanda?
>>
<<
Certo che sei un pochino stupido mio caro. Ho detto che conosco tutto
su di te, ma intendevo dire che sono a conoscenza di tutte le
tue tecniche di combattimento! Non posso dire di conoscerti nella vita
di tutti i giorni. Quindi te lo richiedo, cosa è successo
qui? >>
Un sorriso comparve sul
volto del piccolo guerriero che le disse per filo e per segno tutto
quello che era successo, e il motivo che lo spingeva ogni tanto a farlo
andare in quella zona desertica.
Ma quando finì
di parlare la tristezza ebbe di nuovo il sopravvento.
L'androide se ne accorse e
contro ogni logica, cercò di tirarlo su di morale.
<<
Nonostante tu ti sia sfogato, mi pare evidente che sei ancora triste. E
se ti dicessi che ho una bella notizia per te?
>>
<<
Q-q-uale sarebbe questa bella notizia? >>
L'androide si
alzò da quel masso e cominciò a parlare andando
avanti e indietro, sotto lo sguardo sbigottito del terrestre.
<<
Se vuoi che te lo dica, però promettimi di non interrompermi
ok? Cioè solo se ti faccio qualche domanda ma per il resto
devi stare zitto come una mosca. E' gia difficile per me farlo, ma
dopotutto ti devo un favore... >>
Il terrestre fece un secco
cenno affermativo con la testa.
Non sapeva
perché, ma sentiva che le prossime parole dell'androide
avrebbero cambiato per sempre la sua vita...
E magari in meglio...
Note Dell'autore:E con
questo sono ben cinque capitoli. Magari questo era un pò
corto ma sono alle prime armi. Se vi va lasciate pure un commento mi
farebbe piacere! Alla prossima...spero.
|
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Capitolo 6 *** CAPITOLO 6 LA TUA VITA MI APPARTIENE! ***
LA TUA VITA...MI APPARTIENE!
<< Ricordi l'ultima volta che ci siamo
visti? >>-chiese C18 che sembrava davvero
un'altra persona agli occhi del terrestre.
Sembrava cambiata...
Sembrava più umana...
Sembrava...
<< Sto parlando con te idiota!
>>-gli disse spazientita la ragazza non vedendo nessuna
reazione da parte di lui.
Crili si diede dell'imbecille.
Possibile che doveva per forza fare la figura dello scemo ogni
volta che si trovava in compagnia di lei?
<< Certo!
>>-lo disse quasi urlando << Mi ricordo
molto bene>>
C18 infastidita prosegui con il suo discorso
<< Bene. Ecco...
Dopo che ci siamo lasciati sono andata da mio fratello. Ci
sono voluti quasi altri 4 giorni,prima che si riprendesse del tutto.
Inutile dirti che appena sveglio se non l'avessi fermato in
tempo ti avrebbe ucciso...
E in maniera molto lenta e dolorosa.
Sai...
Se ci si mette mio fratello sa essere più sadico di
me >>
Il terrestre deglutì. Poi riportò lo
sguardo sulla Cyborg ringraziandola mentalmente, di averlo salvato
un'altra volta.
<< Quando gli ho esposto la tua teoria
devo dire che ha fatto una faccia talmente idiota che quasi scoppiavo
dal ridere.
Ha accettato l'idea che uccidere gli umani è
sbagliato ma non perché ce ne importa...
Ma semplicemente perché facendolo, avremmo dato
soddisfazione a quel pazzo di Gelo!
Per i restanti giorni prima di oggi abbiamo vagato lungo tutto
il pianeta, e abbiamo osservato come si comportano gli esseri
umani.
Con delusione ci siamo accorti che danno poco conto, e poca
importanza alle cose che hanno e che si lamentano per qualsiasi cosa
gli vada storta.
Per un po abbiamo pensato seriamente che quella vita non
facesse per noi...
Poi mi è venuta l'idea di spiarti da vicino e
vedere come ti comportavi tu...nella vita di tutti i giorni.
E la sai una cosa? >>
<< Cosa? >>
<< Che nonostante tu sia il terrestre
più debole che esista quanto meno hai le palle di affrontare
la vita di tutti i giorni senza che essa ti spaventi, o ti intralci.
Inoltre non ti ho mai visto lamentarti e io odio le persone
che si lamentano, perché se lo fanno, vuol dire che non si
sono impegnati abbastanza nel risolvere una determinata questione, e la
colpa è solo la loro! >>
L'androide fissò per parecchi secondi il terrestre
che a sua volta la guardava con la bocca spalancata.
<< Allora? Non hai niente da
dire? >>
<< No! cioè ho una
domanda...
Da quanto mi stai osservando, VERAMENTE?
>>
<< Da circa un mese...
E questo ci riconduce sul perché ci siamo
soffermati su di te, io e mio fratello. Quello che ti dico non sono
complimenti, ma semplici dati di fatto >>
Il terrestre divenne subito rosso, ma si limitò ad
annuire.
<< Abbiamo osservato come ti comporti
con quel ragazzino, e con sua madre >>
<< E cosa ne avete dedotto sentiamo?
Che sono un'illuso?
Un'idiota?
Oppure tutte e due? >>
A quella sfilza di domande l'androide divenne leggermente
contrariata. Era già stata fin troppo clemente con lui.
<< Forse se mi fai finire una cazzo di
frase, magari ti accorgerai che non abbiamo pensato a nulla del genere
per quanto questo possa sembrarti strano.
Sia io che mio fratello siamo giunti alla seppur strana
conclusione che sei...
Come dire...
Molto coraggioso.
Non serve che tu mi dica i dettagli ma abbiamo capito subito,
che la casa dove ti abbiamo visto era quella di Goku, e che la donna
è sua moglie.
Il bambino immagino è Son Gohan.
Osservandoti abbiamo capito che sei intrepido,
perché ti prendi cura di persone con le quali non hai legami
di sangue, ma che ti ostini a chiamare famiglia.
Questo....
Si penso sia questo che ci ha fatto cambiare idea sui
terrestri in generale.
Insomma chi altri se non tu farebbe questi gesti senza
chiedere nulla in cambio?
Quindi...abbiamo deciso che uccidere voi terrestri non serve a
niente, e grazie a te forse vi meritate una seconda chance
>>
Crili non riusciva a crederci...
No!
Non era possibile...
<< C18...t-ti prego...dimmi che non mi
stai prendendo in giro...e che, si insomma che...
>>
<< Ce ne metti di tempo a capire le
cose!
Si fotta Gelo e i suoi sogni di conquista!
Lui ha rovinato la vita mia e di mio fratello!
E sapere che uccidere possa dargli piacere nonostante sia
morto...
No!
Non vi faremo più del male ne a voi, ne ai
terrestri in generale >>
Dopo quelle parole il cuore del terrestre esplose di gioia
come non gli accadeva da diverso tempo. Gli sembra impossibile che una
tale fortuna fosse capitata proprio a lui!
In un'impeto abbracciò l'androide con forza e quasi
tra le lacrime le disse.
<< C18 Ti ringrazio! Grazie
infinite! >>
L'androide stranamente accettò quel contatto con
piacere, e esterrefatta da se stessa si ritrovo a fare delle dolci
carezze sulla testa pelata del guerriero.
Il contatto con la pelle di lui scatenò nella sua
testa mille pensieri, che però scacciò quasi
subito, e ricordandosi di essere un Cyborg con malagrazia
scostò il piccolo guerriero da sè, e lo
mandò a gambe all'aria.
Riemerso dalla sabbia e sputacchiando polvere cercò
di scusarsi in tutti i modi possibili.
<< C18...io ti chiedo perdono.
E' che è stato più forte di me!
Per la felicità non mi sono nemmeno reso conto che
per te, questi gesti di affetto possano farti male psicologicamente.
E comunque grazie anche per quelle carezze...
Sai mi hanno fatto molto piacere, eheheheh!
>>
L'androide parve non fare caso alle scuse del terrestre, e con
un cenno del capo fece capire al guerriero che non aveva ancora finito
di parlare.
<< Comunque c'è ancora un
problema...
Abbiamo accettato di non uccidere più...
E ora?
Ora che non abbiamo più uno scopo?
Cosa ci resta da fare?
Che ne sarà della nostra vita?
>>
Il terrestre venne molto turbato da quelle parole. Doveva
trovare una soluzione, e in fretta anche!
<< Sai C18...se avete accettato di non
uccidere più gli esseri umani...forse potreste
provare...come dire a relazionarvi con loro...
>>
L'androide lo guardò con un sopracciglio alzato.
<< Cosa stai dicendo?
Che intendi con relazionarsi con gli umani?
>>
<< Ecco...magari
chissà...potreste imbattervi in un qualcuno che suscita il
vostro interesse... >>
<< Di quale tipo di interesse stai
parlando? Non ti capisco, spiegati meglio! >>
Crili non sapeva davvero che pesci prendere. Come poteva far
capire all'androide che avrebbe potuto costruirsi la vita con qualcuno?
<< Sai...potreste trovare qualcuno con
il quale intraprendere un cammino >>
L'androide lo guardò quasi con disprezzo, e gli
disse.
<< E sentiamo con chi potremmo intraprendere
questo cammino?
E' vero che abbiamo promesso di non uccidere più
gli umani...
Ma dimentichi che, la maggior parte di loro ci considera
ancora dei mostri per tutto quello che abbiamo fatto
>>
C'era amarezza nel tono di voce di C-18 e Crili lo
capì subito osservandola con attenzione. Era un momento
cruciale per la sopravvivenza della razza umana, e per se stesso.
Doveva fare attenzione però. Si mise a pensare e ripensare a
una possibile soluzione. Ma non era facile per niente.
"Oh Kami che cosa poss?"
L'immagine del Supremo che stringeva con forza il suo bastone
nodoso diede al terrestre la risposta che stava cercando.
"Ma certo!
Come aveva fatto a non pensarci subito?"
Un sorriso comparve sul volto del terrestre che
esclamò soddisfatto, come un detective che riesce a
risolvere un caso all'apparenza irrisolvibile.
<< Se è questo il problema,
ci sono le sfere del drago >>
<< Sfere del drago?-chiese C18 sorpresa
Ma di cosa diavolo parli? Cosa sarebbero mai? Mi stai per caso
prendendo in giro Nanetto? >>-subito Crili
cercò di giustificarsi, vedendo l'androide farsi avanti in
modo minaccioso.
<< A-aspetta C18. Fammi parlare! Giuro
che non ti sto prendendo in giro, però lasciami il tempo di
spiegare >>
Anche se a malincuore la cyborg decise di assecondarlo.
<< E và bene, avanti
parla! >>
<< Ecco C18 forse tu non ne sei a
conoscenza, ma su questo pianeta vive un'anziano Namecciano, che
è della stessa razza di Piccolo. Lo hai affrontato qualche
volta ricordi? >>
<< E' quello dalla pelle verde
giusto? >>
<< Esatto!>>
Vedi, in principio Piccolo e il Supremo, che è
l'anziano Namecciano di cui ti parlavo prima, erano un'unica
entità.
Ma nel suo essere albergavano due personalità
distinte, il bene rappresentato dal Supremo, e il male rappresentato da
Al Satan il padre di Piccolo.
Un giorno di molti anni fa, queste due personalità
si divisero, formando due esseri distinti.
Avendo finalmente liberato il suo corpo dalla parte malvagia
Il Supremo ottenne la carica dal suo predecessore e creò 7
sfere del drago, in grado di esaudire qualsiasi desiderio, che comunque
rientri nei poteri del suo creatore.
Fece questo perché sapeva che la sua parte malvagia
avrebbe seminato morte e distruzione sulla terra, una volta libera.
In pratica diede una possibilità al genere umano.
Ora non mi voglio dilungare troppo sulla storia,ma ti basti sapere
che per esaudire un desiderio bisogna riunire
appunto queste 7 sfere, e dopo aver pronunciato la formula compare
un'essere gigantesco dalle sembianze di un drago.
Quindi per ovviare al vostro problema stavo pensando che
appena possibile, potremmo riunirle, e chiedergli per prima cosa di
resuscitare tutte le vostre vittime, poi in seguito di
cancellare dalle loro menti, tutto ciò che tu e tuo fratello
avete fatto...
Pensaci C18!
In questo modo avreste campo libero per potervi relazionare
con i terrestri, in quanto essi non vi temerebbero più
perché di voi non ne rimarrebbe il ricordo. Allora?
Che ne dici? >>
La Cyborg guardava il terrestre con la faccia spalancata dallo
stupore.
Si chiese come mai non sapesse niente di queste sfere.
E la risposta arrivò da se...
Il dottor Gelo li aveva creati con il solo scopo di uccidere
Goku, e tutti gli esseri umani punto. Tutte le altre cose non avevano
importanza per quel vecchio pazzo.
Non sapeva cosa dire ma si rese conto che una qualche risposta
doveva pur darla, a quel piccoletto che si era prodigato
così tanto nei confronti suoi e di suo fratello...
Nonostante in principio fossero stati nemici...
Lo guardò per qualche minuto cercando con gli occhi
tracce di menzogna. Ma quello che vide negli occhi di lui era
sincerità allo stato puro.
Prese un profondo respiro...
<< Possibile che esista un tale
potere? >>
<< Certo C18! Altrimenti come farei a essere
ancora vivo? >>
<< Scusa ma in che senso?
>>
-Il terrestre inarcò un sopracciglio sorpreso...
<< Non...non lo sai? >>
<< Cosa dovrei sapere?
>>
<< Ecco...per la cronaca io sono morto due
volte >>
<< COSA? Ma allora come fai...
Mi devi qualche spiegazione!
Oppure potrei pensare che mi stai prendendo in giro
>>
<< Che? No no! Non ti sto prendendo in giro.
Sono morto due volte nel corso della mia vita!
La prima volta accadde più o meno al 22esimo Torneo
Tenkaichi, fui ucciso da uno scagnozzo di Al Satan...
E la seconda volta su Namecc sono letteralmente esploso per
mano di un tiranno spaziale, che si chiamava Freezer
>>
L'androide non era a conoscenza di questi fatti...
L'idea che lui fosse già morto le faceva provare un
senso di smarrimento...
Il suo corpo era scosso da brividi...
Cosa che il terrestre notò subito.
<< C18 stai bene? >>
<< No che non va bene! Era anche di questo che
ti volevo parlare... >>
<< Cioè? >>
La cyborg cercò di calmare i battiti del proprio cuore ma
era inutile, doveva parlargli di quel problema che la stava affliggendo
ormai da un mese...
Anzi se doveva essere sincera da quando lo aveva conosciuto,
solo che prima non aveva avuto il coraggio di ammetterlo con se stessa.
<< Spero vivamente che tu possa aiutarmi
terrestre...
Ho delle domande da farti, e voglio che tu mi risponda
sinceramente...
Per favore >>
Crili si avvicinò ancora di più a lei...
Era pericoloso e lui lo sapeva molto bene, ma fu una cosa
più forte di lui.
Gli fece una carezza sulla guancia con fare
dolcissimo.
<< Chiedimi tutto quello che vuoi
>>
C18 si lasciò letteralmente coccolare dal terrestre.
Un tempo avrebbe ripudiato un gesto del genere...
Ma ora...
<< Perché?
Perché da quando ti conosco non faccio altro che
pensare a te?
Perché se provo a immaginare che qualcuno ti possa
far del male sento montare dentro di me una rabbia incredibile mai
provata prima?
Cosa è quello che provo per te?
Sentimenti?
Ti prego aiutami terrestre perché sennò
temo di impazzire! >>
Crili rimase letteralmente senza fiato.
Allora aveva ragione!
Lei provava dei sentimenti umani...
E per giunta questi sentimenti erano per lui!
Non riusciva ancora a credere che una tale fortuna fosse
capitata proprio a lui.
Il suo cuore cominciò a battere all'impazzata ma
cercò per quanto possibile di dare delle spiegazioni, e di
dichiararsi a sua volta.
<< C18? >>
Lei lo guardò come a volergli sondare l'anima.
<< Credo proprio che quello che hai detto di
provare per me siano dei sentimenti...
Umani.
Lo prova il fatto che anche io sento lo stesso per te.
Tu non sai quanto io abbia sperato in te...
In noi!
E ora che ho la conferma di...
Si insomma di essere tenuto in considerazione da parte tua, mi
fa esplodere il cuore di gioia!
E' amore C18!
Quello che io provo per te, e tu per me!
Non respingere queste sensazioni.
Resta con me C18!
Ti prometto che farò l'impossibile per renderti
felice! >>
Detto questo il terrestre avvicinò la sua bocca a quella
dell'androide.
La baciò con tutto se stesso e quando vide che il
bacio veniva ricambiato, sperò che quel momento non finisse
mai e che durasse in eterno...
Dopo buoni 10 minuti si staccarono, e si osservarono negli
occhi.
L'androide sorrideva come non aveva mai fatto in vita sua.
Quel bacio aveva risvegliato quella che poteva chiamarla solo
in un modo, ovvero un pezzo di parte umana che c'era in lei.
No, non avrebbe più ucciso e sarebbe rimasta con
lui.
Per sempre...
L'androide gli prese la testa tra le mani e gli disse
dolcemente, ma anche con un pizzico di comando.
<< Abbiamo scelto.
Sappi che ora la tua vita mi appartiene.Però voglio
darti un'ultima possibilità.Se non vuoi parla ora...Con me
non si torna indietro! >>
<< Come puoi pensare che io mi tiri indietro?
Ammetto che in passato ti vedevo come una nemica...
Ma era così perché tu ti comportavi da
tale.
Ora non è più così no?
>>
Con sorpresa dell'androide Crili gli si
inginocchiò davanti.
<< Prometto di non farti soffrire mai. Ti
prometto di renderti felice in qualunque modo possibile!
La mia anima
il mio corpo
la mia vita, sono tuoi! >>
A quelle parole la corazza fatta d'acciaio che il Dottor Gelo
aveva costruito per lei, si distrusse.
Non c'era menzogna negli occhi di lui...
La cyborg si sentì per la prima volta padrona della
sua vita, delle sue scelte.
Era come se un'enorme peso gli fosse stato tolto dal cuore.
A breve quel drago di cui andava parlando il guerriero,
avrebbe ripristinato tutto ciò che di male lei e suo
fratello avevano causato a quel pianeta, e ad i suoi abitanti nei quali
ora finalmente poteva rispecchiarsi.
Avrebbe vissuto una vita serena accanto a quel piccoletto, che
con il suo coraggio aveva cambiato il destino.
Un destino che se non ci fosse stato lui, probabilmente
sarebbe continuato in una spirale di morte e distruzione senza posa.
Il guerriero era ancora inginocchiato, e la Cyborg decise di
giocare un po con lui.
Con finto tono gelido gli disse.
<< Alzati >>
C18 si mise alle spalle di Crili e lo tenne stretto al suo
corpo sussurrandogli all'orecchio
<< Adesso dimmi guerriero...
Cosa fanno per divertirsi gli esseri umani?
>>
Crili notò un tono malizioso nella voce di lei e si rese
conto che una grande eccitazione gli stava salendo dai lombi.
Decise comunque di controllarsi non voleva di certo passare
per un pervertito!
<< Ecco...fanno tante cose sai?
>>
<< Nello specifico?
>>
<< Mah...
C18 sorrise.
Adesso che si sentiva più umana certe sensazioni
che prima ignorava, si fecero strada in lei con più forza.
Osservò il piccoletto con sguardo malizioso. Ma doveva
essere lui a fare la prima mossa. Su questo l'androide non avrebbe
ceduto.
Crili non aveva dubbi su quello che voleva fare. Decise di
giocarsi il tutto per tutto.
<< C18? >>
<< Che c'è? >>
La voce dentro il terrestre non faceva che urlare. "Avanti
idiota non puoi fare schifo anche in questo! Diglielo!"
<< Vuoi essere la mia donna?>>
Lo aveva detto...
Chiuse gli occhi aspettandosi in Ki-blast in pieno volto...
I minuti passavano con una lentezza assurda.
C18 sorrise della stupidaggine infantile di Crili. Ne avevano
parlato poco prima e lui gli si era inginocchiato davanti. Era ormai
chiaro quale fosse l'intento della ragazza, ma a quanto pareva Crili
era proprio un tontolone. Per fargli capire come giravano le cose
stavolta fu lei a prendere l'iniziativa baciandogli le labbra. Il
terrestre spalancò gli occhi per la sorpresa e dopo minuti
che parevano ore entrambi di comune accordo si staccarono. Il cuore di
Crili andava a mille...
<< Era un si C18? >>-chiese il
terrestre ancora stordito.
C18 non rispose con la voce. Diede un'amichevole strizzatina
alla virilità del terrestre il quale rimase, se era
possibile ancora più stordito.
<< Che-che f-fai?>>-gli chiese
Crili con la voce incrinata dalla repentina eccitazione che dopo quel
contatto si palesò agli occhi di C18, la quale lo
baciò ancora...
Ancora...
E ancora...
In quella zona desertica un tempo teatro di una grande
battaglia, terrestre e androide divennero una cosa sola. Accadde tutto
molto in fretta. Una passione crescente ardeva nei loro cuori, nelle
loro membra che si univano e si allontanavano, ma solo per qualche
secondo, il giusto tempo per prendere fiato...
Crili ricordava come fosse il paradiso ma adesso aveva la
certezza che accanto a C18 quella sensazione sarebbe diventata una
costante nella sua vita.
Poteva davvero essere buffo il destino. Chi mai lo avrebbe
detto, o anche solo potuto pensare che due guerrieri nemici giurati,
potessero ritrovarsi in una simile situazione? Ma allo stesso tempo il
terrestre era felicissimo perché con quell'amplesso a tratti
dolce a tratti furioso, la risposta era arrivata chiara e semplice
nonostante le labbra di C18 rimasero chiuse, tranne per qualche gemito
di piacere.
Poco dopo sorridendosi a vicenda entrambi si rivestirono. Non
parlarono di quello che era successo, l'imbarazzo era evidente in
entrambi. Crili decise di rompere il silenzio che aleggiava tra loro.
<< C18? >>
<>
<< Dobbiamo dare la notizia a tutti ma per primo
Gohan. Vieni con me? >>
<< Aspetta frena piccoletto! >>
Per un solo istante a Crili si gelò il sangue nelle
vene. Con quella risposta cosa voleva dire C18? Si erano spinti oltre?
Oppure lei aveva cambiato idea di punto in bianco? Però non
sembrava...
<< Che succede C18? Qualche problema?
>>
<< Ma sei proprio scemo? Possibile che non ci
arrivi? Per Gohan io sono ancora una nemica! Come pensi che
reagirà quando vedrà la persona che doveva fare
secco suo padre? In tua compagnia per giunta. Gli verrà
un'infarto come minimo. >>
Crili tirò un sospiro di sollievo. Aveva temuto
infatti di sentire ben altre parole uscire dalla bocca di C18. Con un
sorriso spiccò il volo seguito subito dalla bionda.
<< Ma che cavolo ti passa per la
testa? Mi vuoi rispondere? >>
<< Tranquilla C18. Ho un piano. Tu seguimi
soltanto va bene?>>
La cyborg sbuffò sonoramente.
<< Sia chiaro che da te non prendo
ordini intesi? >>
Crili sorrise. Un sorriso pieno di fiducia...
<< Ho capito...amore mio
>>
Note dell'autore:Ed eccoci
qui con il quinto capitolo! Spero vi sia piaciuto e se vi va commentate
e condividete! Alla prossima!
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Capitolo 7 *** CAPITOLO 7 IL TUO PASSATO ***
IL TUO PASSATO
IL TUO PASSATO
Stavano volando ormai da un'ora. Crili era al massimo della
gioia, i sentimenti che provava per C18 erano ricambiati e questo era
già di per se un miracolo. Oltretutto ora che l'androide
aveva promesso di non fare più del male agli esseri umani...
Mancava soltanto di evocare il Drago Shenron e tutto sarebbe
tornato alla normalità.
<< C18? >>
<< Che c'è? >>
<< Pensavo a quello che mi hai detto prima. In
effetti Gohan potrebbe spaventarsi quando ti vede quindi che ne dici di
aspettare il mio segnale?>>
<< Che tipo di segnale?
>>
<< Lancerò una sfera d'energia in
cielo...Siamo quasi arrivati! C'è una foresta verso Nord,
puoi aspettare lì prometto di non metterci molto
ok? >>
<< E va bene. Senti poi che facciamo?
>>
<< Cosa? >>
<< Dopo dove andiamo? >>
<< Al Palazzo del Supremo! Dobbiamo
dare la bella notizia anche agli altri! Per te và bene?
>>
<< Ok >>
L'androide svoltò poco prima dei Monti Paoz e si
diresse verso la foresta indicata dal terrestre.
Pochi minuti dopo Crili atterrò davanti casa Son.
Gohan era seduto su una roccia a meditare. Quando si accorse della
presenza del terrestre, sorrise.
<< Sei in ritardo Crili...nah scherzo!
>>
<< Eh già hai ragione. Tua
madre? >>
<< E' dentro a dormire, io questa sera
non ho proprio sonno. >>
Crili si sedette accanto a Gohan con un sorriso a trentadue
denti. Il piccolo sayan lo guardava con curiosità.
<< Ho una notizia fantastica Gohan!
>>
<< Cosa è
successo? >>
<< E' tornata la pace! >>
Il piccolo scattò in piedi.
<< COSA? I cyborg sono stati
sconfitti? >>
<< No Gohan... vedi la situazione
è leggermente più complicata,ma non faranno mai
più del male. Questo è sicuro.
>>
<< E questo come lo sai? Scusa ma non
capisco... >>
<< Ricordi l'altro giorno? Quando mi
hai detto che non mi avresti disprezzato, se ammettevo di essere
innamorato di C18? Ecco...come dire il fatto è
che...anche lei prova dei sentimenti per me...
>>
<< Aspetta, frena frena! Fammi capire
bene...
Lei prova qualcosa per te? E ha deciso di non uccidere
più?>>
Il terrestre osservò Gohan con orgoglio. Aveva
già capito tutto.
<< Si Gohan >>
<< Ma è meraviglioso! Ma ci
pensi? Evviva! Però scusa ma lei dove si trova adesso?
>>
<< A dire la
verità...è qui vicino. Sai è stata una
sua idea quella di aspettare che ti spiegassi tutto. Se mi avresti
visto arrivare con lei probabilmente saresti morto di paura...o magari
tutto ti sarebbe parso strano >>
<< In effetti.Comunque ora che
è tornata la pace, perché non la
chiami? >>
<< Sicuro Gohan?
Sai in principio lei fu programmata da quel folle del dottor
Gelo, con lo scopo di uccidere tuo padre...non vorrei che questo ti
possa turbare >>
Gohan parve pensarci un po su. Scosse la testa e sorrise
sincero.
<< Non è colpa sua se quel
pazzo le ha inculcato questa cosa.Chiamala pure e poi sono proprio
curioso di vedervi insieme! Ah! >>
<< Grazie Gohan. Sai temevo che non
approvassi. >>
<< Ma di cosa stai parlando Crili? E
poi se tu sei felice lo sono anche io! >>
<< Ok...allora la chiamo?
>>
<< Certo! E poi vorrei ricordarti che lei
è C18. Metti che la fai aspettare troppo non vorrei che poi
si arrabbia e tanti saluti alla pace.>>
Il terrestre formò una sfera nelle mani e la
lanciò nel cielo. Quando questa raggiunse un'altezza
sufficiente, chiuse la mano in un pugno ed essa esplose.
Neanche due minuti dopo la cyborg atterrò davanti a
loro.
Sayan e androide si fissarono per qualche minuto. C18 ora
poteva guardare meglio il figlio di colui che un tempo
avrebbe dovuto uccidere. Fu sorpresa di non trovare ostilità
nei suoi occhi.
<< Allora C18 ora sei dei nostri
giusto? Qua la mano! >>
La ragazza non si aspettava di certo un'accoglienza
così calorosa, e strinse con decisione la mano del bambino.
Crili osservò con un moto di nostalgia quel piccolo
sayan. La sua bontà l'aveva ereditata dal padre e di questo
ne era fiero.
<< Sai C18...ad essere sincero sono
contento che tu e tuo fratello abbiate cambiato idea. Insomma ogni
volta ci riempivate di botte Ah! Che bello finalmente un po di pace!
Ehm...Crili?>>
<< Si? >>
<< Oggi ho notato un'improvviso
aumento della tua aura a intermittenza...posso chiederti come
mai? >>
<< GASP! >>
Il terrestre si diede dell'idiota. Non era stato attento a
prendere le dovute precauzioni e il piccolo se ne era accorto!Cosa
cavolo doveva inventarsi? D'accordo che Gohan era un ragazzino sveglio,
ma gli sembrava troppo presto per spiegargli cose del tipo come gira il
mondo.
<< Sai Gohan...oggi C18 e io ci siamo
allenati per un pò! E sai ho dovuto usare un sacco di
potenza per riuscire a difendermi, per questo mi hai sentito
Ah! >>
Aveva urlato quella scusa per via dell'imbarazzo ma al momento
non gli veniva niente altro in mente.
Il sayan inarcò un sopracciglio.
<< Allenati? >>
<< Si ci siamo allenati qualche
problema?>>-intervenne C18 che nonostante fossero domande
innocenti si stava davvero per spazientire.
Ci sarebbe voluto ancora del tempo per farla umanizzare ancora
del tutto...
Crili chiese scusa con lo sguardo al piccolo. Temeva infatti
che con quella sfuriata il lato sayan prendesse il sopravvento su
Gohan, ma stranamente così non fu.
Anzi!
Gohan sembrava divertito.
<< Piuttosto Crili quando pensi di cominciare a
cercare le sfere del drago?>>
Il terrestre tirò un sospiro di sollievo. Ma si
chiese in cuor suo se per caso Gohan avesse intuito qualcosa di
ciò che veramente era successo tra lui e la cyborg.
<< Ecco, credo di dovermi far prestare
il Dragonradar da Bulma...comunque credo che in un paio di giorni,
dovremmo averle tutte e 7 >>
<< Tutte e 6 vorrai dire!
>>
<< Scusa Gohan ma non
capisco... >>
Un'enorme sorriso a trentadue denti comparve sul volto del
piccolo Sayan.
<< Aspettate qui torno
subito >>
Detto questo Gohan si fiondò in casa e ne
uscì poco dopo con qualcosa in mano. Ma invece di rivolgersi
a Crili porse quell'oggetto nelle mani di C18.
L'androide osservò con curiosità
quell'oggetto. Sembrava una palla ma era arancione e con 4 stelle nere
al centro.
<< Carina dunque questa è
una di quelle sfere di cui parlavi? >>
<< Già...
Praticamente è l'ultima cosa che mi ha lasciato mio
padre... >>
Il sorriso era scomparso ora dal volto del bambino e due
lacrimoni cominciarono a scendere dalle sue guance.
Crili abbracciò il suo amico e cercò di
consolarlo.
<< Lo so, lo so...sfogati Gohan non te
ne devi vergognare! >>
<< Non è giusto! Ora
è tornata la pace...e lui...lui non c'è
più...a causa di una maledetta malattia...Non è
giusto! NON E' GIUSTO! >>
Anche Crili fu su l'orlo delle lacrime, ma dovette farsi
forza. Dopo buoni 5 minuti di pianto Gohan si calmò. Con
fare paterno Crili gli chiese.
<< Meglio ? >>
<< Un po...Scusatemi per questa
scena >>
<< Ma di cosa parli Gohan? Non ti devi
scusare minimamente!>>
L'androide aveva osservato quella scena in silenzio, ma
dovette ammettere con se stessa di provare un po di dispiacere per quel
bambino. Forse si stava umanizzando più di quanto credesse.
La prova tangibile che il terrestre non mentiva era quella piccola
sfera che per qualche minuto aveva tenuto tra le mani. Tra ci sarebbe
stata una svolta nella sua vita e sapeva a chi andava il merito.
<< Gohan adesso se non ti dispiace io
e C18 dovremmo andare, ci vediamo al Palazzo Del Supremo dopodomani ok?
>>
<< Certo! Sarà un grande
giorno! E grazie Crili...di tutto. Ora vado a dormire, ci
vediamo! >>
Il terrestre osservò con un sorriso Gohan varcare
la soglia di casa. Poi si rivolse all'androide.
<< Allora? Andiamo a casa?
>>
<< Quale casa scusa?
>>
<< Sull'isola del mio maestro! Vedrai
ti piacerà! >>
<< Ma non dovevamo andare al Palazzo
Del Supremo? >>
<< Ci andiamo domani. E poi sono
letteralmente distrutto...oggi è stata una giornata intensa!
>>
<< Come vuoi >>
In meno di venti minuti entrambi i neo fidanzati atterrarono
sull'isola. Ma prima di varcare la soglia, Crili si
inginocchiò a terra e prese tra le mani un granello di
sabbia. Fece cenno all'androide di avvicinarsi.
<< Guarda che meraviglia!
>>-Il terrestre depose quel granello nelle mani
dell'androide.
<< Ora osservala in contro luce, o
meglio guarda la tua mano con la luce della luna
>>
L'androide all'inizio non capì quel gesto ma fece
come gli chiedeva il terrestre. Osservò la sua mano e quando
vide quei granelli di sabbia risplendere come fossero diamanti, sorrise
in direzione di Crili.
<< Mi sembra di avere la mano pienza
di zaffiri! >>
<< Già...come i tuoi
occhi... >>
<< Che intendi?
>>-chiese sorpresa la cyborg.
<< Sai...ho sempre pensato che tu
avessi degli zaffiri al posto degli occhi. Non è un'offesa
sia chiaro è. Comunque entriamo? >>
<< Fammi strada
>>
Dopo aver varcato la soglia, il terrestre cominciò
a elencare una per una tutte le cose presenti nella casa.
<< Dunque questo è il
salotto. Come puoi vedere la casa è piccola, ma ti assicuro
che è accogliente! Lì in fondo c'è la
camera del Maestro. Ora andiamo di sopra così ti faccio
vedere il resto della casa. >>
Prese per mano la Cyborg e la condusse sù per le
scale.
<< In fondo a destra c'è il bagno e
qui a destra la nostra, ehm volevo dire la tua stanza! >>
Prima di entrare però la cyborg si fermò
dubbiosa e guardò interrogativamente il terrestre.
<< Scusa ma perchè hai
detto la mia stanza? >>
<< Non volevo sembrarti troppo
invasivo, infatti avevo pensato di dormire sul divano>>
<< Scusa ma perché? Mi vuoi
lasciare da sola? >>
Il terrestre divenne rosso per l'imbarazzo.
<< No! è solo che non
vorrei passare per il classico fidanzato opprimente...
Comunque se ti fa piacere allora...posso dormire con
te? >>
La cyborg senza preavviso lo prese per il collo, ma in modo
leggero e si mise la faccia di lui, a pochi centimetri dalla sua.
<< Sbaglio oppure oggi hai promesso
che la tua vita mi appartiene? Perciò smettila con queste
cazzate! Tu dormi con me chiaro? >>
<< Ok C18. Volevo solo essere gentile
e ti confesso che sono sollevato...
Sai quel divano non è che sia il massimo della
conf... >>
Ma C18 non diede tempo di far finire la frase al terrestre, e
lo baciò con violenza. Cominciò ad armeggiare con
i pantaloni della tuta di lui vogliosa di ripetere
l'esperienza di poco tempo prima. Stava per lasciarsi andare
quando improvvisamente e con disappunto da parte, fu fermata.
<< Che ti prende?
>>
<< S-scusa C18...m-m-ma oggi mi hai
letteralmente distrutto e sono ancora un po indolenzito...
Anche io ti desidero e prometto che domani mi farò
perdonare ok? >>
La cyborg sbuffò spazientita.
<< Uff e va bene ma non pensare di
sfuggirmi! >>
<< Sfuggirti? Non lo farei per nulla
al mondo Comunque entriamo che ti faccio vedere la nostra
stanza! >>
Quando entrarono,Crili si affrettò a giustificarsi
per il disordine era da un po che non ci metteva piede.
<< Scusa tutto questo casino
>>
C18 si guardò intorno con curiosità
mista a interesse. La stanza comunque parve di suo gradimento.
<< Niente male...cos'è
quello? >>
<< E' un sacco...mi ci allenavo da
bambino...dentro c'è della sabbia compressa mista a pietre
in modo da resistere a colpi di media
intensità...è molto utile per sfogarsi. Comunque
come ti pare la stanza? >>
<< Carina... >>
<< Sdraiati pure. Vedi se la
morbidezza va bene. >>
Una volta stesa la cyborg tastò con decisione il
letto, e sorrise verso il terrestre togliendosi le scarpe e invitandolo
ad unirsi a lei.
<< E' morbido! Niente a che vedere con
quel rozzo materasso del laboratorio di Gelo...>>
<< Sono contento che ti piaccia! Hai
sonno? >>
<< Si...ma non tanto. Posso chiederti
una cosa Crili? >>
Lui le sorrise.
<< Ma certo! >>
<< Parlami di te
>>
Il terrestre strabuzzò gli occhi non capendo la
domanda.
<< In che senso di me?
>>
<< Il fatto è che di te ad
essere onesti conosco ben poco oltre i dati del dottor Gelo,
che comunque riguardano solo le tue doti di guerriero io di te non so
nulla...So che te l'ho già chiesto quella volta, ma vorrei
approfondire meglio. Non ce l'hai una famiglia? Esclusi i tuoi amici e
Goku? >>
Il terrestre si sentì a disagio per
quella domanda. Ma decise comunque che una risposta la doveva pur dare.
<< Se per te è importante
và bene...ma ti avverto che potresti annoiarti. Quindi se
vuoi puoi interrompermi quando vuoi ok? >>
Lo sguardo della Cyborg fù molto eloquente.
<< Parla >>
Il terrestre prese un profondo respiro e cominciò
il suo racconto.
<< Come ti ho già detto in
passato io oltre i miei amici non ce l'ho una famiglia.
Mai saputo chi fossero i miei genitori...
Non so i loro nomi oppure che volto avessero...
La cosa certa è che fui abbandonato a pochi mesi
dalla mia nascita, sulle scale di un monastero buddhista.
In pratica sono un bastardo...
Rimasi in quel monastero fino all'età di 7 anni poi
me ne andai da li', e mi diressi verso quest'isola.
Volevo diventare un'esperto guerriero di arti marziali e
sapevo che qui viveva il più forte guerriero
dell'epoca >>
<< Intendi il tuo maestro?
>>
<< Si...so che può
sembrarti strano ma all'epoca era veramente il più forte
guerriero terrestre.
Ma arrivare qui non fu facile, all'epoca non sapevo usare i
miei poteri e quindi dovetti farmi forza da solo.
Mai una volta il pensiero di tornare al monastero mi ha
sfiorato. Lì mi deridevano tutti, chiamandomi gnomo deforme.
Nel tragitto per arrivare fino a qui dovetti procacciarmi il
cibo da solo, ma la natura non è mai stata generosa con me.
Ho mangiato cose che avrebbero fatto vomitare una capra.
Comunque quando arrivai qui feci la conoscenza del mio maestro
e di Goku.
Insieme ne abbiamo affrontate tante sai? Abbiamo partecipato a
vari Tornei Tenkaichi e abbiamo affrontato avversari terribili.
Il Padre di Piccolo Al Satan, Piccolo stesso quando era ancora
malvagio, Radish, Nappa, e poi Frezeer.
Ogni volta però il mio contributo alla salvezza del
pianeta è stato così così. Sono stato
sempre battuto. >>
<< Hai provato dolore quando sei morto
la seconda volta? >>
Crili sospirò.
<< A dire il vero no...visto che sono
stato fatto esplodere >>
La cyborg aveva ascoltato tutta la storia con interesse, ma
anche con smarrimento. Una lacrima cominciò a rigarle la
guancia, e quando Crili se ne accorse tentò di capirne il
motivo.
<< Perché piangi
C18? Ho forse detto qualcosa che ti ha turbata?
>>
<< Ecco...è che non
sopporto che qualcuno ti faccia del male, la sola idea mi fà
stare male. >>
Crili gli asciugò quella lacrima con una
mano.
<< C18 io...io ancora non ci credo che
questo sia reale. Tu sei la più bella creatura dell'universo
e mai avrei immaginato che un giorno una creatura come te, potesse
stare insieme a un fallito come me. Ma sappi una cosa
>>
<< Cosa? >>
<< Che ora anche tu fai parte della
mia famiglia e ti giurò che nessuno, NESSUNO ti
porterà mai via da me! Hai capito C18? Io ti amo!
>>
A quelle parole la cyborg si sentì come mai le era
capitato in vita sua.
Protetta...
Si lasciò coccolare dal terrestre che le dava
continuamente baci sul collo, ma così facendo il suo istinto
stava per avere il sopravvento.
<< Crili...
Mi hai chiesto di non fare altro questa sera. Ma se continui
così mi farai perdere la testa.>>
Il terrestre sorrise a quelle parole, e con voce maliziosa le
disse.
<< Posso fare una cosa? Ma mi devi
dare il tuo permesso. >>
<< Cosa avresti intenzione di
fare? >>-gli chiese C18 con voce maliziosa e
curiosa allo stesso tempo
<< E' una sorpresa. Ma tu chiudi gli
occhi ok? >>
<< Perchè dovrei
chiuderli? >>
<< C18 ti fidi di me?
>>
<< E va bene...ma fa male? Dimmi solo
questo almeno! >>
<< Potrei mai fartene C18? E poi
vorrei farmi perdonare ma in un modo...diverso
>>
L'androide lo guardò con sguardo carico di
desiderio.
<< Adesso sono proprio curiosa! Fai
quello che vuoi >>
Avendo avuto il permesso da parte di lei Crili
iniziò a sbottonarle i pantaloni, e a
sfilarle le mutande.
L'androide ancora a occhi chiusi cominciava a
sentire la sua nudità inumidirsi ancor prima che lui potesse
fare qualcosa.
Un piacere immenso e improvviso gli fece aprire gli occhi, e
quando vide ciò che lui gli stesse realmente facendo fu
piacevolmente sorpresa. Quando infine raggiunse l'orgasmo le parve di
non essere più in se stessa, e si sorprese delle continue
doti come dire...nascoste del suo compagno. L'aveva impressionata
questo lo dovette ammettere.
Rimasero a lungo a osservarsi negli occhi. Ma il silenzio
fù interrotto proprio dall'androide.
<< Crili sei una continua sorpresa ma
ho una domanda da farti >>
<< Dimmi
>>-rispose il terrestre con un sorriso.
<< Cos' quella cosa che mi hai fatto
con la bocca? >>
<< Ecco a dire la verità i
nomi usati dai terrestri per chiamare quello che ti ho appena
fatto...sono un po rozzi...e non mi va dirteli, non vorrei pensassi che
sono un maniaco.
Ti basti sapere che ogni volta che vorrai ripetere
quest'esperienza non hai che da dirmelo. Vederti appagata come sei ora
per me significa molto più di quanto immagini. E non
preoccuparti per me...
A me basta che tu sia felice. >>
L'androide lo baciò di nuovo ma stavolta con
dolcezza.
<< Grazie Crili. Grazie per
avermi fatto riscoprire il mio lato umano, e per quello che hai appena
fatto. >>
<< Non mi devi ringraziare C18. Ma ora
se non ti dispiace perché non ci riposiamo? ti va?
>>
<< D'accordo, ma ho un'ultima domanda
da farti più che altro una curiosità
>>
Crili la guardò con un sorriso a trentadue denti.
Temeva infatti di fare una figuraccia, ma l'espressione appagata
dell'androide gli diceva tutto il contrario e di questo ne era
felicissimo.
<< Chiedimi pure
>>
<< Ripeto è solo una
curiosità quindi non ti spaventare ok?
>>
<< Ok >>
<< Se Son Goku fosse ancora
vivo e se noi ci comportassimo come facevamo un tempo...avrebbe potuto
distruggerci? >>
<< Ti offendi se ti dico la
verità? >>
<< No...ma dilla lo stesso
>>
<< Penso che se voi non avreste
cambiato, lui vi avrebbe combattuti e vi avrebbe sconfitto in senso di
battuti e non uccisi. E poi se avesse saputo quello che tu e tuo
fratello avete passato a causa di Gelo...vi avrebbe comunque lasciato
in vita >>
<< E perchè lo avrebbe
fatto? >>
<< Perchè per lui il
combattimento non consisteva nell'uccidere l'avversario.Ma nel
combatterlo e misurarsi con lui.
Goku non è mai stato un'assassino. Tranne quella
volta con Freezer ma non c'era altro modo.
Spesso mi diceva che non è importante come
colpisci, l'importante è come sai incassare,e alla fine hai
la forza di rialzarti. E quando si ha una famiglia...essa stessa
è la tua forza >>
L'androide ammise con se stessa che lo avrebbe davvero voluto
conoscere quel Son Goku. Si voltò verso il terrestre che
cominciava a sbadigliare.
<< Credo di sentire un po di
stanchezza anche io >>
<< Allora Buonanotte C18!
>>
<< Buonanotte
Crilì >>
Insieme quella notte i due non fecero solo del sesso orale...
In quella notte capirono che erano fatti l'una per l'altro...
Note dell'autore: Fiu! Come
direbbe Goku Urcaaa! E alla fine anche il settimo capitolo è
stato portato a termine. Spero che questo capitolo sia stato di vostro
gradimento. Un commento non guasterebbe ma non siete obbligati sia
chiaro. Un saluto a tutti! Alla prossima!
|
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Capitolo 8 *** CAPITOLO 8 RICORDA IL SUO NOME ***
RICORDA IL SUO NOME
La mattina seguente C18 si svegliò di buon umore.
Poggiò una mano dove supponeva ci fosse il corpo di Crili,
ma notò con sorpresa che non vi era traccia del ragazzo. Si
guardò intorno e vide che sopra un mobiletto accanto al
letto c'era un pezzo di carta...
Non ricordava di averlo visto la sera prima quindi con
curiosità lo prese in mano e ne lesse il contenuto.
Se quando ti svegli non
mi trovi, stai tranquilla.
Sono andato a prenderti una
sorpresa. Torno Presto Amore.
La cyborg sorrise ricordando l'esperienza della sera prima.
Crili le aveva fatto quella cosa di cui non sapeva nulla, ma che di
certo non avrebbe scordato tanto facilmente.
Un rumore di colpi alla porta la destò del tutto.
<< C18? Posso entrare?
>>
<< Certo che puoi
>>
Crili entrò nella stanza con un vassoio in mano. Si
avvicinò alla cyborg e dopo avergli schioccato un bacio
sulle labbra pose il vassoio proprio tra le gambe
dell'androide.
Lei lo guardò interrogativamente...
<< Cos'è tutta
stà roba? >>
<< La colazione! Ho pensato che avessi
fame e ti chiedo scusa se la quantità di cibo è
enorme, ma il fatto è che non so i tuoi gusti...quindi...ho
deciso di prendere un po di questo, e un po di quello. Spero di non
aver sbagliato >>
La Cyborg lo guardò in modo triste e non capendo il
motivo di quel turbamento Crili si allarmò subito.
<< C18? Cosa c'è? Non hai
fame? Oppure vuoi che ti porti altro? >>
<< No anzi ti ringrazio...davvero.
Ma...non ricordi? >>
Il terrestre era confuso...
<< Cosa dovrei ricordare?
>>
<< Che sono un Cyborg...e che non
sento il bisogno del cibo. Mi dispiace hai fatto tutta questa fatica
per me, e io te l'ho rovinata. >>
Il terrestre si diede mentalmente dell'idiota. Era vero lei
era un Cyborg, e anche se nel corpo rimaneva una donna questo fatto non
poteva cambiare il destino che quel pazzo di Gelo aveva riservato a
lei. Però aveva ancora un po di speranza, e decise di
riprovare.
<< No C18...non è colpa
tua, ma mia! Perché sono un'idiota. Comunque ti posso fare
una domanda? >>
<< Dimmi... >>disse C18
sentendosi in colpa.
Il terrestre prese a grattarsi la nuca con fare pensieroso.
<< Ok non senti il bisogno del
cibo...ma hai mai mangiato qualcosa? Magari per provare? Dopo la
trasformazione intendo >>
<< No mai... >>
<< Allora facciamo
così...prova ad annusare qualcosa e vedi se magari questo ti
stimola un po, o se senti qualche cambiamento nel tuo fisico, ti
và? Provare non ti costa nulla...
>>
La cyborg fu tentata di rifiutare all'inizio, ma poi vedendo
quegli occhi così pieni speranza decise di accontentare il
terrestre.
In fondo lui si era dimostrato così gentile con
lei...
<< D'accordo...passami
quello >>-e con la mano indicò una
busta color marrone nel vassoio. Il terrestre gliel'ha diede, e
aspettò pazientemente che lei dicesse qualcosa. L'androide
tirò fuori dalla busta quello che a prima vista sembrava un
cornetto con la crema. Ne inspirò appieno l'odore e si
sorprese di trovarlo gradevole. Era arrivata fino a lì, e
tanto valeva completare l'opera. Ma prima di farlo guardò il
terrestre con un finto sguardo gelido.
<< Io ci provo...ma ti assicuro che se
sento qualcosa che non va, lo sputo subito chiaro?>>
Il terrestre le sorrise, e rispose.
<< Se non è di tuo gusto,
hai il diritto di sputarmelo direttamente in faccia.
>>
La cyborg addentò un piccolo pezzo e
cominciò a masticare.
Un'esplosione di sapori le invasero immediatamente la bocca, e
fu con gioia che mandò giù il suo primo boccone
di cibo, da che era diventata Cyborg. Come per magia
e con sempre maggiore foga, addentò pezzo dopo
pezzo tutto il cornetto.
Il terrestre la guardava a bocca aperta.
<< Allora C18? Che ne pensi? Ti senti
fastidio da qualche parte? >>
<< No! Non...non sento nulla. Ma
è strano...cioè non ne ho bisogno, eppure sento
allo stesso tempo che ne vorrei ancora.
>>
<< Allora ti piace! Evviva! Comunque
dai assaggia qualcos'altro >>
In poco meno di cinque minuti la cyborg spazzolò
letteralmente tutto ciò che c'era nel vassoio, con grande
gioia sua e del terrestre.
Quando finì di mangiare C18 non sapeva come
definire le sensazioni che provava. Una era la gioia. Infatti aveva
constatato lei stessa che assumere cibo umano, non le nuoceva per
niente. E poi come una sensazione di...
Appagamento...
Diversa da quella che aveva provato il giorno prima con il
terrestre, ma comunque una sfumatura di soddisfazione.
Crili aveva quasi le lacrime agli occhi, tanto era felice!
<< Hai visto C18?
>>
<< Visto cosa?
>>
<< Sarai pure stata trasformata da
quel pazzo in un Cyborg ma alla fine sei più umana di quanto
tu non creda.Ho ragione? >>
L'androide gli sorrise.
<< Già, hai ragione Crili...
Ma ora voglio provare il pacchetto
completo >>
Buttò a terra il vassoio ormai vuoto e con sorpresa
di Crili lo portò di forza sul letto mettendosi sopra di lui.
Il terrestre la guardò interrogativamente...
<< Che-che intendi con pacchetto
completo? >>-anche se le azioni di lei non
lasciavano spazio ad interrogativi
L'androide lo guardò con sguardo malizioso
<< Che ti voglio scemo. Ora sei
riposato e non hai più scusanti...e poi ti devi far
perdonare no? >>
C18 cominciò a privare dei vestiti il terrestre e
prese a baciargli l'addome scolpito.Crili sentì che
l'eccitazione gli stava salendo in modo vertiginoso dai lombi.I baci di
lei erano come una carezza del paradiso, e in men che no si dica si
ritrovò con la sua virilità dura come una roccia.
L'amplesso non fu dolce e delicato come la prima volta...
Fu violento e selvaggio...
C18 si dimenava ad un ritmo sempre più veloce fin
quando con un gemito, e a poca distanza l'uno dall'altra ebbero il loro
secondo orgasmo.
Entrambi sudati e con il fiatone si staccarono l'uno
dall'altra e rimasero per buoni 10 minuti in silenzio.
Fu Crili a interromperlo.
<< C18...Grazie...
>>
<< Per cosa? >>
<< Per esistere....
Per essere voluta diventare la mia compagna...
Per non avermi abbandonato...
E insieme a Gohan per avermi dato una ragione di
vita >>
La cyborg prese ad accarezzargli le guance, e il terrestre si
fece coccolare come fa un bambino con la sua mamma.
Ad un tratto però si riscosse
perché udì nella sua testa la voce del
Supremo.
<< Ragazzo. Non è mia
intenzione disturbarti ma abbiamo una questione da affrontare. Vorrei
che tu e la tua...compagna veniate qui al palazzo. Non
occorre che avvisi gli altri, ho già dato loro la bella
notizia e ti stanno aspettando >>
<< Si Supremo...ci dia solo il tempo
di...ecco renderci presentabili >>
Detto ciò la comunicazione telepatica si interruppe.
La cyborg guardò interrogativamente il compagno
dato che lo aveva visto irrigidirsi all'improvviso.
<< Cosa c'è
Crili? >>
<< Ho ricevuto un messaggio telepatico
dal Supremo, e ci ha invitato ad andare al palazzo, perciò
se per te non è un problema andiamo subito
ok? >>
<< Ok >>
Mezz'ora dopo i due stavano volando in direzione del Palazzo
del supremo. Non conoscendone l'ubicazione, l'androide dovette
affidarsi completamente a Crili. Quando arrivarono alla base
dell'obelisco di Karin, la Cyborg si azzardò a chiedere.
<< Fammi indovinare, il palazzo
è ancora più in alto nel cielo vero?
>>
<< Si,pensa che quando ero
più piccolo dovetti arrivarci arrampicandomi con le
mani>>
<< E perché mai? Non potevi
volare? >>
<< Si...ma all'epoca per dimostrare di
essere degno di ricevere gli insegnamenti del Supremo, bisognava
scalare questa colonna che sembra non finire mai con le proprie forze.
Era una prova da superare >>
<< E tu ce l'hai fatta
immagino... >>
<< Anche se a fatica si...insieme ai
miei amici >>
L'androide decise di non fare più domande
perché poco tempo dopo notò con
sorpresa, che la colonna finiva in una specie base ovale. Quando i due
arrivarono in cima e atterrarono sul palazzo, Crili notò che
c'erano tutti i suoi amici. All'appello mancava solo Vegeta, e in cuor
suo si chiese come mai non ci fosse. Il Supremo stava discutendo a voce
bassa con Piccolo, la sua reincarnazione mentre
Yamcha,Tenshinan,Jiaozi,Gohan, e Bulma lo stavano fissando
con un'espressione gioviale sul volto.L'androide però forse
per la prima volta aveva la sensazione di trovarsi nel posto sbagliato,
e rimase ferma dov'era.
Lì aveva battuti tutti...
E si chiese come era possibile che nei loro occhi non ci fosse
ostilità. Crili parve accorgersi del disagio della
sua donna e prima di andare a salutare i suoi amici le si
avvicinò prendendola per mano.
<< Non temere qui non ti odia
nessuno >>
La cyborg parve rilassarsi un pochino, e anche se a passi
lenti raggiunse il resto del gruppo.
Yamcha fu il primo ad avvicinarsi.
<< Vieni qui zoticone. Fatti
abbracciare! >>
Crili contraccambiò il gesto dell'ex predone del
deserto. Poi salutò con un gesto della mano, il resto dei
suoi amici.
<< Allora siamo pronti? Gohan mi ha
dato una sfera ma dobbiamo trovare ancora le altre le altre 6! Bulma?
Hai portato il Dragonradar? >>
La terrestre si avvicinò.
<< Non serve Crili!
>>
<< In che senso scusa? Come
facciamo a trovarle? >>
Fù il Supremo a rispondere.
<< Le sfere sono già tutte
qui. Ieri ho mandato Popo a recuperarle. E ora se vuoi possiamo
cominciare. Ma prima fai avvicinare la tua compagna non mi sembra molto
a suo agio. Avvicinati cara >>
C18 si avvicinò come richiesto e si
bloccò quasi subito, davanti a quello che dalle
descrizioni di Crili doveva essere il Supremo. Ora che lo poteva
guardare da vicino, divenne palese la stretta somiglianza tra lui e
Piccolo.
Non sapeva spiegarselo ma intuì che tra i due
però ci fosse una netta differenza. Quello che le stava di
fronte era si più anziano dell'altro...ma in compenso il suo
sguardo era più penetrante. Passarono parecchi minuti in cui
la cyborg fu tentata di scappare. Le pareva che l'anziano le stesse
sondando l'anima con quel dito che emetteva una strana luce bianca.
D'improvviso lui le sorrise.
<< Scusa cara se ti ho messo a
disagio. Ma volevo avere la certezza che nel tuo animo non ci fosse
più malvagità. Non che non credessi in Crili, sia
chiaro...ma dovevo vederlo o meglio percepirlo. Il tuo cuore
è puro. Benvenuta tra di noi! >>
L'androide rimase di stucco.
<< Ma allora quella sensazione di
prima? >>
L'anziano le sorrise di nuovo
<< Si, è una mia
capacità...ho il potere di leggere nel cuore delle persone,
che siano terrestri sayan, o namecciani. >>
Crili che si trovava vicino all'androide le disse.
<< E' strano vero? Ti viene voglia di
scappare in quei momenti io lo so per esperienza...lo fece anche a me,
tempo fa >>
Detto questo il terrestre diresse il suo sguardo
verso gli altri.
<< Bene ora che tutto è
chiarito evochiamo shenron! >>
<< Si!
>>-confermò il Supremo.
<< Non indugiamo oltre. Popo puoi venire qui
per favore? >>
Un'ometto dalla pelle completamente nera, e con dei vestiti in
pieno stile orientale comparve davanti a loro. Teneva nelle mani un
cuscino con sopra le altre sfere mancanti. Si accinse a posare il
cuscino in mezzo al gruppo che lo guardava fiducioso.
<< Crili mi fai l'onore?
>>chiese il supremo.
<< I-io? >>
<< Chi meglio di te può
avere questo onore...in fondo se siamo in pace è soprattutto
grazie a te non ti pare? >>
Crili senza aggiungere altro si mise in ginocchio.
<< Grazie Supremo! E' un 'onore per me
>>
<< Tranquillo ragazzo, e ora
alzati >>
Nel frattempo Gohan si avvicinò a C18 con l'intento
di parlare.
<< Ciao C18. Volevo solo aggiornarti
su quello che succederà tra poco in modo che non ti
spaventi >>
<< E perché mai dovrei spaventarmi
scusa? >>
<< Bhe perché...non so se
Crili ti ha detto i dettagli dell'invocazione o meglio di
ciò che accade durante l'invocazione.
Ti basti sapere che una volta espressa la formula magica il
cielo diventa nero come la notte nonostante sia giorno e dalle sfere
esce un gigantesco Drago con gli occhi rossi. Ma tranquilla non
è malvagio. Shenron è un'amicone.
Volevo solo avvertirti tutto qui. E ora se non ti dispiace mi godo la
scena >>
La cyborg stava per replicare, quando la sua attenzione fu
catturata proprio da Crili.
<< APPARI ORA SHENRON! ED ESAUDISCI IL
MIO DESIDERIO! >>
Come le aveva detto Gohan poco prima l'androide vide che il
cielo era improvvisamente diventato buio come la notte. Un
grande vento percorse i presenti segno che Shenron stava arrivando. E
quando lo fece si materializzò davanti ai loro occhi.
L'unica a essere non proprio spaventata ma comunque tesa fu proprio
C18. Quando lo vide in tutta la tua sua possanza un'involontario
brivido le scese lungo la spina dorsale.
<< Mi avete chiamato. Sono qui per
esprimere tre desideri. Chiedete dunque e se è nelle mie
capacità, esaudirò le vostre richieste
>>
Crili era stupefatto. Ma come era possibile? Tre desideri
insieme? Fu nuovamente il Supremo a rispondere.
<< Non meravigliarti Crili...un
piccolo potenziamento ma ora procedi >>
Il momento era cruciale. Crili avrebbe chiesto spiegazioni
più tardi.
<< POTENTE DIO DRAGO! COME PRIMO
DESIDERIO TI CHIEDIAMO DI RIPORTARE IN VITA TUTTE LE VITTIME DEI CYBORG
c17 E c18! >>
Gli occhi del drago si illuminarono di un rosso inquietante.
<< Accordato...
Qual'è il vostro secondo desiderio?
>>
<< COME SECONDO DESIDERIO TI CHIEDIAMO
TI CANCELLARE DALLA MEMORIA DEI TERRESTRI, ESCLUSI OVVIAMENTE NOI,
SAYAN E NAMECCIANI, TUTTO CIO' CHE E' ACCADUTO A CAUSA DEI DUE
CYBORG >>
Di nuovo shenron emise quel bagliore dagli occhi.
<< Accordato. Qual'è il
vostro ultimo desiderio? >>
<< COME ULTIMO DESIDERIO TI CHIEDIAMO
DI FAR TORNARE IL PIANETA A COME ERA PRIMA DELLA VENUTA DEI DUE
CYBORG! >>
Per l'ultima volta shenron fece brillare gli occhi
>>
<< Accordato. Addio! >>
Dopo che le sfere si sparsero come sempre, e il cielo
tornò luminoso. Gohan si avvicinò a Crili e C18.
<< La sentite vero?
>>
<< Si. Sento che la terra pulsa di
vita! >>
Gohan era sì felice ma non del tutto e di questo
Crili se ne accorse mettendoglisi in ginocchio e guardandolo negli
occhi.
<< So bene cosa avresti voluto
chiedere...ma sai come funzionano queste cose...chi muore di morte
naturale non può venire resuscitato. Gohan
c'è una cosa che voglio dirti>>
<< Che cosa? >>
<< Che tuo padre sarà
sempre con noi. E tu non devi mai dimenticarti chi sei!
Tu sei un Son!
E sei figlio di Goku!
E io ti voglio bene. Perciò ricorda chi era lui!
Non dimenticare il passato ma allo stesso tempo ti
chiedo di guardare avanti!
Io ti devo ringraziare Gohan a te e C18.
Dopo la morte di tuo padre voi siete stati la mia ancora di
salvezza. Non ho potuto aiutare tuo padre e questo non me lo
perdonerò mai...ma gli ho promesso di prendermi cura di te
ed è ciò che intendo fare! Quindi ora guarda al
futuro con nuova speranza.
E porta quel nome con orgoglio! >>
Il giovane sayan aveva ascoltato quelle parole con immensa
gratitudine, e provò un'immenso orgoglio verso l'uomo che
l'aveva generato.
<< Hai ragione Crili...In fondo il
futuro può essere diverso no? >>
Note dell'autore: In questo capitolo volevo dimostrare come un
modo per redimersi gli androidi ce lo avrebbero avuto. Ma questa
è proprio una FanFiction dove chiaramente viene posta la
domanda (E se le cose fossero andate in questo modo?) Comunque spero
che questo capitolo vi sia piaciuto e che sarete in tanti a leggerlo!
Alla Prossima!
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Capitolo 9 *** CAPITOLO 9 CHE TI SUCCEDE GOHAN? ***
CHE TI SUCCEDE GOHAN?
Era passato ormai un mese da che era tornata la pace.
La vita sulla terra aveva ripreso il suo corso, e gli esseri
umani procedevano con le loro vite, ignari di tutto quello che era
successo poco tempo prima.
Tutto ciò che era stato distrutto ai tempi in cui
gli androidi erano malvagi, fu risanato dal terzo desiderio
espresso al drago Shenron.
Le città e gli edifici pullulavano di vita...
Crili e C18 erano diventati una costante nelle vite degli
altri guerrieri.
La ragazza per metà bionica aveva trovato la pace
del cuore e l'amore.
Passava sempre più tempo insieme agli amici di
Crili integrandosi tutte le volte in cui venivano organizzate
rimpatriate con grande gioia del terrestre.
C'era solo un pensiero che turbava Crili in quel periodo, e
quel pensiero era Gohan.
Aveva notato che da quando era tornata la pace il piccolo
sayan, si era allontanato dai suoi amici, con la scusa che doveva
studiare.
Crili aveva provato varie volte a farlo partecipare quando si
facevano feste sull'isola del Genio, dicendo che un po di distrazione
non gli avrebbe fatto male. Ma con sorpresa soprattutto di
Chi-chi, Gohan rifiutava ogni volta dicendo che doveva occuparsi della
casa oppure che doveva esercitarsi nello studio.
Crili non voleva insistere se era quello il suo desiderio lo
avrebbe accettato.
Ma in cuor suo si domandava se per caso ce l'avesse con lui...
Una sera dopo aver fatto l'amore, l'androide fissò
attentamente Crili negli occhi. Era da un po di tempo che lo vedeva con
la testa tra le nuvole. Fino a quel momento non gli aveva chiesto
nulla, ma adesso la curiosità aveva preso il sopravvento. E
poi se doveva essere sincera con se stessa, quella era l'occasione
giusta per dimostrare a quello che ormai considerava il suo uomo,che il
loro rapporto non si riduceva solo al sesso...
<< Crili che succede? Me lo
dici? >>
Il terrestre la fissò come a volersi scusare.
Decise di vuotare il sacco. Non aveva voluto parlarne con lei per
timore di annoiarla.
<< Vedo che non ti si può
nascondere nulla. Comunque si...
C'è una cosa di cui vorrei parlarti. Se non l'ho
fatto prima era perché temevo di passare da paranoico
>>
Prima di rispondere la Cyborg lo baciò
delicatamente sulle labbra.
<< Lo sai che non mi annoi mai.
Perciò parla >>
<< E' che si tratta di
Gohan... >>
<< Di che parli?
>>
<< Ecco...il fatto è che da
quando gli feci quel discorso al palazzo del Supremo...è
come dire...cambiato. Può sembrare strano dirlo...ma sembra
addirittura più triste di quanto non lo fosse stato quando
tu e tuo fratello eravate malvagi. E poi ho come l'impressione che ce
l'abbia con me... >>
L'androide prese a carezzargli una guancia.
<< Non sarà forse una tua
impressione? E poi scusa ma potresti benissimo provare a parlarci no?
Così ti toglierai ogni dubbio. >>
<< E' proprio questo il punto
C18!>>-disse Crili esasperato <
Lui trova sempre una scusa per non venire.
E prima la casa, poi lo studio. Sono d'accordo che queste sono
cose importanti...
Però è eccessivo...per me c'è
sotto qualcosa >>
<< Cosa te lo fa pensare?
>>
<< Dal fatto che persino Chi-chi
è arrivata a spronarlo ad uscire un po, e ti assicuro che
detto da lei è già di per se un miracolo.
Non lo so...proprio non lo so. >>
<< Sai cosa ti dico? Oggi
stesso vado a casa sua e ci parlo io. Magari capisco se quello che dici
ha un senso, oppure se le tue sono solo cose mentali che ti fai nel
cervello >>
Crili la guardò meravigliato.
<< Davvero faresti questo per me?
>>
<< E' deciso ci vado oggi stesso, no
anzi adesso. E poi venire a capo di questo cruccio si
rivelerà utile anche per me >>
Il terrestre la osservò vestirsi
incuriosito.
<< In che senso può essere
utile per te? >>
Prima di uscire dalla porta la Cyborg fece dietro front, e
prese il viso del terrestre tra le mani.
<< Perchè caro quando hai
qualche pensiero in quella testona, io lo vedo e lo sento.Mi dai lo
stesso piacere ma lo capisco se sei lontano con la testa.
Perciò prima risolviamo la questione e meglio
sarà non credi? >>
Il terrestre abbassò lo sguardo imbarazzato. A
quanto pareva non si poteva nascondere nulla a C18.
<< Grazie C18. Prometto di sdebitarmi
>>
Prima di uscire la Cyborg gli disse semplicemente.
<< Ti conviene Crili!
>>
Nel frattempo sui monti Paoz Gohan stava eseguendo dei compiti
difficilissimi. Lo aiutavano a non pensare. Le parole che gli disse
Crili quel giorno di quasi un mese prima gli rimbombavano nelle
orecchie.
"Non devi mai dimenticarti chi sei. Tu sei un Son. E sei
figlio di Goku! E io ti voglio bene. Perciò ricorda chi era
lui. E porta quel nome con orgoglio!
Quelle parole lo tormentavano tutti i giorni.
Chi era veramente lui?
Per metà era terrestre ma sentiva continuamente il
bisogno di diventare più forte...
Se non fosse stato per Crili ora i Cyborg regnerebbero sulla
terra, distruggendo tutto e tutti e se fosse andata in quel modo, lui
che cosa avrebbe potuto fare per proteggerla?
La verità è che si sentiva un debole...
E quella sensazione gli bruciava dentro...
Non provava rancore verso i cyborg ma comunque se lui era
ancora vivo insieme a sua madre, era solo perché il suo
migliore amico aveva convinto i due fratelli a smetterla con quelle
inutili uccisioni...
Il merito andava a Crili su questo non c'erano dubbi...
E lui invece? Lui cosa aveva fatto?
Niente!
Immerso in quei pensieri non si accorse che la madre gli si
era parata davanti.
<< Cosa stai facendo
figliolo? >>
<< Uhm...cosa?
>>
<< Ehi piccolo...c'è
qualcosa che non và? >>
<< No mamma tranquilla
>>-Il sayan fece uno dei suoi sorrisi più
tirati. Cosa che però non sfuggì all'occhio
attento di Chi-chi.
<< Gohan...so quanto stai male
perché papà non c'è più.
Credimi lo so!
Ma startene chiuso tutto il giorno in casa non ti
farà bene...
Anzi rischierai che il cervello ti vada in pappa!
Il tuo comportamento mi preoccupa.Mangi poco o niente...
Perciò se vuoi parlare di qualcosa, qualunque cosa
fallo ti prego! >>
Nel frattempo l'androide era arrivata davanti casa di Gohan.
Guardò in tutte le direzioni finchè non lo vide.
Stava per entrare in casa ma poi decise di nascondersi dietro
un'albero, ad ascoltare la conversazione che stava avendo con sua madre
Chi-chi. Si disse che ascoltarli avrebbe potuto aiutarla a capire cosa
passasse nella testa di quel bambino.
<< Mamma non ho voglia di parlare di
niente...voglio solo stare da solo in pace! E' forse chiedere troppo?
>>
<< Ti ostini a chiuderti in te stesso
e questo non va bene.
Te lo ripeto ancora so benissimo come ti senti.
Papà manca anche a me cosa credi? Ma questa è la
vita e dobbiamo accettarla così com'è. Pensi che
a tuo padre farebbe piacere vederti in questo stato?
>>
All'improvviso Gohan sentì che l'atmosfera in
quella stanza era diventata pesante, e la voce della madre non faceva
altro che infastidirlo. Decise di uscire e si avviò verso la
porta di casa aprendola, quando la voce di Chi-chi lo bloccò
sull'uscio.
<< Dove credi di andare Gohan? Non
abbiamo ancora finito di parlare. Perciò ti
ordinò di tornare qui immediatamente hai CAPITO?
>>
La rabbia di Gohan aveva raggiunto il suo picco tanto che si
girò e guardò la madre con uno sguardo che
Chi-chi non gli aveva mai visto in vita sua.
<< ORDINE? CON CHI CAZZO CREDI DI
PARLARE MAMMA? DICI DI SAPERE COME MI SENTO...MA QUESTE SONO TUTTE
CAZZATE! NESSUNO SA' COME MI SENTO!
NESSUNO!
HAI CAPITO? >>
Chi-chi era esterrefatta...
Da quando suo figlio le parlava in quel modo? Per non parlare
delle parolacce che l'avevano profondamente ferita.
Rimase a guardare suo figlio muta senza riuscire ad articolare
parola. Gohan prese quel silenzio come una resa, ma ancora furioso col
mondo intero uscì di casa sbattendo la porta.
L'androide cominciò a seguirlo stando bene attenta
a non farsi scoprire.
Lo vedeva davanti a se tirare pugni contro tutto
ciò che gli capitava a tiro. Era molto arrabbiato e lo
sentiva parlare da solo.
<< NESSUNO SA' COME MI SENTO NESSUNO!
CAZZO! CAZZO! CAZZO! CAZZO! >>
Dopo buoni dieci minuti il ragazzo si fermò nei
pressi di un ruscello. L'androide decise allora di avvicinarsi e
tentare di parlargli facendo finta di non aver sentito nulla della
discussione appena avvenuta.
<< Ciao Gohan. Come stai? E' da un po
che non ti si vede! >>
Il sayan quasi si spaventò quando la vide davanti
ai suoi occhi.
<< C18? Cosa ci fai qui?
>>
<< E' questo il modo di salutare
un'amica? >>-disse l'androide facendo finta di
essere offesa e incrociando le braccia al petto.
Gohan si vergognò della pessima figura appena
fatta, e tentò di giustificarsi.
<< Hai ragione C18 ti chiedo scusa, ma
sai ultimamente ho la testa da un'altra parte e...>>
Ma la cyborg non lo fece finire di parlare zittendolo con le
mani.
<< Posso sedermi vicino a
te? >>
Stranamente quelle parole ebbero l'effetto di calmarlo un
pochino, e fù con un sorriso che rispose.
<< Ma certo! Vieni pure.
>>
La cyborg si avvicinò e gli si sedette accanto.
Stettero a guardarsi per qualche minuto, finché
C18 non interruppe il silenzio.
<< Posso chiederti una cosa
Gohan? >>
<< Certo...cosa è
successo? >>
<< Niente di particolare, ma Crili si
è confidato con me e ha paura che tu per un motivo a lui
sconosciuto...insomma crede che tu ce l'abbia con lui. E
così per caso? >>
<>
<>
Un sorriso amaro apparve sul volto del sayan.
<< Già...immagino di
dovergli delle scuse per il mio allontanamento ma la verità
è che, ho bisogno di stare da solo. Comunque quando lo vedi
rassicuralo. Se c'è una persona alla quale voglio
più bene al mondo, oltre a mia madre è proprio
lui. >>
<< E come mai hai bisogno di stare da
solo? >>
<< Non mi va di parlarne C18, non
è per scortesia credimi... >>
<>
Gohan allora si decise a parlare e stranamente gli risultava
più facile farlo con la cyborg.
<< Il fatto è che...mi
sento così arrabbiato!
In questo periodo...
Con la morte di mio padre sono crollate tutte le mie certezze
ma allo stesso tempo sento una voglia di allenarmi che non ho mai
provato in vita mia!
Mi sento così solo...
Nonostante abbia tutti i miei amici a disposizione...
Nonostante abbia mia madre...
Non so cosa mi succede capisci?
>>
Prima di rispondere la cyborg gli carezzò una
guancia.
<< Sai cosa penso? Che tu abbia
bisogno di un partner, per poterti sfogare. Che ne dici di venire a
stare da me Crili e il Genio? >>
A quelle parole il volto del sayan si illuminò.
<< Dici davvero C18? Io non chiedo di
meglio! Ma sai non vorrei disturbare. >>
<< Nessun disturbo. E poi Crili
sarà felicissimo.Cosa hai da perdere?
>>
Il sayan parve pensarci un po su, e poi con una scarica di
adrenalina che non sentiva da tempo rispose affermativamente.
<< Solo ad una condizione
però >>-disse C18
<< Quale? >>
<< Che tu ora torni a casa e chiedi
scusa a tua madre >>
<< C18 ma com...?
>>
<< Dimentichi che sono un cyborg e non
posseggo aura. Ho ascoltato la litigata che hai avuto con tua madre, e
poi ti ho seguito senza farmi sentire fino a qui
>>
Adesso Gohan si sentiva mortificato per quello che aveva detto
a sua madre e l'unico pensiero che aveva in testa era quello di tornare
da lei, abbracciarla e chiederle scusa.
<< Grazie C18! Farò come
dici. Quando posso venire da voi? >>
<< Domani presentati alle 07:00 in
punto ok? >>-detto questo la cyborg spiccò il
volo, ma prima di partire si girò un'ultima volta verso il
sayan.
<< Comunque complimenti
Gohan! >>
<< Per Cosa? >>
<< Hai un bel caratterino lo
sai? >>
Quando l'androide se ne fu andata Gohan si sentiva ancora
triste, ma la prospettiva di potersi allenare con Crili e C18 gli diede
un po di speranza.
C'era solo un problema ora...
Chiedere scusa a sua madre!
Note dell'autore: Ciao a
tutti! In questo capitolo ho voluto soffermarmi sui pensieri del
piccolo sayan in fatto di guerra. Nella realtà, o meglio
nella serie tv, a lui non piace combattere se non è
strettamente necessario, ma in questa FanFiction ho voluto cambiare se
possibile un pochino la sua indole. Alla prossima!
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Capitolo 10 *** CAPITOLO 10 ALLENAMENTO ***
ALLENAMENTO
ALLENAMENTO
Dopo aver salutato Gohan, l'androide si diresse a tutta
velocità verso la Kame House per dare la bella notizia a
Crili.
Quando atterrò vide il solito spettacolo.
Il vecchio Muten stava seduto su una sdraio, a leggere riviste
non propriamente adatte per un pubblico di soli bambini.
Quel vecchietto non era mai andato molto a genio alla Cyborg,
da che viveva lì.
Ma quando lo vedeva ridere e scherzare con Crili, l'antipatia
diventava sempre meno tangibile. Ma di certo non sarebbero mai stati
amici, o almeno era quello che C18 pensava in quel momento. Da quando
era andata a vivere insieme a Crili il vecchietto si era limitato a
rivolgerle frasi di circostanza.
Però C18 non era stupida...
Lo aveva beccato molte volte a spiarla di nascosto e se ancora
non
lo aveva ucciso era per il rapporto affettuoso che aveva con il suo
uomo. Senza degnarlo di uno sguardo, l'androide si diresse direttamente
da Crili che in quel momento stava lanciando pietre in acqua,
facendogli fare una curiosa traiettoria.
Si appoggiò ad una palma ad osservarlo e si mise a
pensare...
Il piccoletto le aveva letteralmente stravolto la vita. Ogni
giorno
che passava con lui era sempre più bello. Era come se il
destino
avesse deciso di farli incontrare, perché entrambi avevano
sofferto cose che la maggior parte degli esseri viventi di quel
pianeta, se non dell'intera Galassia non potevano neanche lontanamente
immaginare. La sofferenza li accomunava, ma anche l'amore.
Si...
C18 lo amava questo era palese ormai...
Con la sua dolcezza il terrestre le aveva fatto riscoprire la
parte
umana che era sepolta in lei. Ripensò anche al fratello, che
da
quel giorno in cui si erano salutati non aveva più rivisto.
Chissà come se la passava? E chissà se
anche lui aveva
trovato una compagna con la quale passare il resto della propria vita?
Si ripromise di andarlo a cercare un giorno, ma per il momento
la lontananza era la miglior cosa.
Fu strappata da quei pensieri dalla voce del piccolo ma
coraggioso guerriero.
<< C18 sei tornata! Come è
andata?Dai raccontami tutto!>>
<< Stai tranquillo Crili. Gohan non ce
l'ha con te, su
questo puoi starne certo! >>-Il terrestre
tirò un
sospiro di sollievo udendo quelle parole, ma voleva avere
più
dettagli.
<< Quindi ci hai parlato? E cosa ti ha
detto? >>
<< Si ci ho parlato, e ho assistito a
una discussione
piuttosto animata tra lui e sua madre. Dice che nessuno può
capire come si sente. E' arrabbiato col mondo intero, e se si
è
allontanato da tutti noi, era perché voleva stare un po da
solo.
Comunque ha bisogno di allenarsi e gli ho proposto di venire qui.
Sfogarsi gli farà bene. Gli ho detto che gli avremmo fatto
da
Maestri...per te è un problema? >>
Il terrestre senza dire una parola saltò addosso
alla cyborg,
facendola involontariamente cadere per terra. Si rotolarono per un po
cospargendo i propri vestiti di sabbia. Quando si fermarono, C18 gli
disse con voce maliziosa.
<< Questo sarebbe il tuo modo di
ringraziarmi? Sappilo Crili che stanotte da te pretendo
altro! >>
<< Ma certo amore...stanotte ti
farò impazzire! >>-gli rispose Crili
al culmine della gioia.
Il giorno dopo come stabilito Gohan arrivò puntuale
sull'isola del Genio. Crili e C18 lo stavano aspettando. Gohan si
avvicinò a Crili.
<< Amico...ti chiedo scusa se in
questo periodo mi sono allontanato...ma il fatto è che
volevo riflettere.
Sai ho pensato molto a quello che mi dicesti un mese fa, e beh
ecco io...vorrei diventare forte come lo era mio padre!
No...
anzi se possibile anche di più!
Non voglio sentire il peso della sua ombra per il resto della
mia
vita, e ho capito grazie a C18 e mia madre che starmene tutto il giorno
in casa non mi aiuterà di certo...
Forse è perché per metà sono
un Sayan, e sento
il bisogno impellente di allenarmi. La domanda è, voi potete
farlo? O meglio vi va di allenarmi? >>
Il Sayan disse quelle parole a testa bassa perché
provava
vergogna verso Crili. Il suo comportamento era stato inaccettabile. Si
era allontanato da tutti ma soprattutto da lui, che considerava come un
secondo padre. Fu quindi sorpreso quando due braccia gli si
posarono sulle spalle.
<< Ma certo Gohan. Come potrebbe non
volerlo? Se questo è il tuo desiderio ti alleneremo.
>>
Gli occhi del Sayan brillarono di gioia.
<< Grazie Crili e Grazie C18!Oppure
dovrei chiamarvi Maestro e Maestra? >>
Dopo quella richiesta scoppiarono tutti e tre a ridere.
<< Ah! Gohan ma che dici? Chiamaci con
i nostri nomi. E
ad essere sincero sentirmi chiamare Maestro mi fa sentire...vecchio!
Comunque cominciamo subito? >>
<< Certo! >>-disse
Gohan. <>
A quella domanda la Cyborg non seppe cosa rispondere
perché a
dire il vero non è che avessero stilato un programma di
allenamento vero e proprio, ma per fortuna Crili le venne in aiuto.
<< Dunque...credo che innanzitutto
dobbiamo concentrarci
sulla muscolatura! Sei già robusto per la tua età
Gohan,
ma credo che mettere su un po più di peso non
potrà che
farti bene. >>
Gohan parve leggermente deluso, e di questo il terrestre se ne
accorse.
<< Cosa c'è Gohan? Per caso
il nostro programma non ti soddisfa? >>
<< No Crili. Non è
questo...è solo che
pensavo di combattere con C18...magari per iniziare sai...
>>
Crili da gioioso che era divenne serio.
<< No Gohan, non se ne parla. Non sei
ancora al suo
livello, neanche lontanamente, e questo lo dovresti sapere se ci pensi.
>>
Gohan assentì, ma una scintilla ardeva nei suoi
occhi.
<< Hai ragione Crili. Che stupido sono
stato. Allora fammi vedere cosa devo fare! >>
Soddisfatto della risposta Crili gli sorrise.
<< Aspettate un'attimo qui.
>>
Detto questo il terrestre si diresse sul retro della casa.
Gohan attese insieme alla Cyborg per buoni 5 minuti,
finché non vide il terrestre tornare con qualcosa simile ad
uno
zaino che teneva tra le braccia. Dal rossore sulle guance, Gohan
capì che qualunque cosa fosse pesava, e molto! Quando Crili
con
molta fatica posò l'oggetto a terra, i due lo guardarono
incuriositi.
<< Bene Gohan, quello che vedi
è un guscio di
tartaruga. Forgiato con il metallo più resistente nel mondo,
il
Katchin. Fu un regalo che il supremo mi fece a suo
tempo.
Sappi che pesa almeno due tonnellate, e voglio che tu lo indossi per
tutto il tempo che sarà necessario, ci siamo
capiti?
>>
Gohan divenne paonazzo. L'idea di portare quel...coso sulle
spalle
gli sembrava semplicemente una follia. D'accordo che per
metà
era un Sayan, ma due tonnellate sembravano eccessive. Anche la cyborg
pareva pensarla allo stesso modo, e infatti disse.
<< Avanti Crili, non puoi usare
qualcosa di più
leggero? Gohan in fin dei conti è solo un bambino.
>>
Crili la guardò molto intensamente e rispose.
<< Primo Gohan si deve irrobustire.
Secondo questa era la base degli allenamenti ai miei tempi e
di Goku!
Perciò ora Gohan indossalo. E' come avere uno zaino
sulle spalle solo...un po più pesante>>
Gohan cercò di non perdersi d'animo e
sollevò con molta fatica quella specie di guscio,
issandoselo sulle spalle.
<< Fatto, e ora cosa devo
fare? >>
<< Per cominciare direi circa...1000
flessioni >>
<< Che cosa? Ma sei impazzito
Crili? >>
<< Non eri tu che mi hai detto di
voler diventare più forte? >>
<< Si ma... >>
<< E allora comincia! Sono sicuro che
ce la puoi fare.
Forza Gohan! Io e C18 aspetteremo qui, tanto non abbiamo fretta giusto
amore? >>
C18 non sapeva cosa rispondere, ma gli faceva pena vedere
Gohan
sopportare tanta fatica. E mentre Il sayan cominciava quell'assurdo
allenamento la cyborg lo prese da una parte, in modo da non farsi
sentire.
<< Crili ma non ti sembra di
esagerare? Non vorrei che
quel bambino si facesse del male, e a quel punto la colpa sarebbe la
nostra! E poi scusa una domanda, se come dici questa era la base dei
tuoi allenamenti, come mai non sei diventato più forte nel
tempo? >>
Prima di rispondere Crili guardò con orgoglio Gohan
eseguire
quell'esercizio, poi riportò lo sguardo sull'androide.
<< La risposta è semplice
C18 >>
<< Ah si? E quale sarebbe
sapientone? >>
<< Io sono un terrestre...
lui>>-disse indicando il bambino
<< Un Sayan! >>
Dopo circa un'ora, Gohan letteralmente distrutto si
buttò a
terra con ancora il guscio sulle spalle. Crili non aveva perso una sola
flessione, e si avvicinò a Gohan con un sorriso.
<< Ehi Gohan ci sei?
>>
<<
Si...Crili...però...è...difficilissimo...Ma...immagino...che...l'allenamento...non
sia ancora finito giusto? >>
<< Hai proprio ragione! Infatti da
adesso fino a stasera farai un pò di allenamento al
sacco! >>
Allettato da quell'idea, il sayan si rialzò a
fatica e si
accinse a togliersi di dosso quell'infernale arnese. Ma vedendo quel
gesto Crili lo bloccò sul nascere.
<< Cosa fai Gohan?Non penserai di
allenarti senza quello vero? >>
<< Ma neanche al sacco posso tirare
pugni senza questo coso sulle spalle? >>
Il terrestre gli mise una mano sulla testa con fare paterno
e cercò di motivarlo.
<< Ciò che pensi ti possa
distruggere, in
realtà ti fortifica. Se può esserti utile sappi
che tuo
padre faceva gli stessi identici allenamenti!Ma per carità
se
vuoi tirarti indietro, io non ti fermerò
>>
Nella mente di Gohan passarono molti ricordi, o meglio
immagini.
Vedeva davanti a se suo padre, allenarsi in quella maniera. Senti
dentro di se la spasmodica voglia di seguire le sue orme.
<< PORTA QUEL SACCO DAVANTI A ME CHE LO
DISTRUGGO! >>
<< Questo è lo spirito
giusto! >>
Detto questo l'androide collocò davanti a Gohan il
suddetto sacco.
<< Forza Gohan! Sò che puoi
mantenere questi ritmi per molto tempo, di certo più di
me! >>
Ora che si trovava davanti al sacco, Gohan temeva di non
farcela. Le
spalle, le gambe, e gli avambracci gli dolevano dopo tutte quelle
flessioni. Accortosi del disagio dell'amico Crili gli mise una mano
sulla spalla, e con sorpresa si aggiunse anche C18 che gli chiese.
<< Hai paura di non riuscire ad alzare
nemmeno il braccio vero? >>
<< In effetti si...>>-disse
timidamente il bambino
<< Ti do un consiglio...focalizza sul
sacco colui che
nella tua vita hai odiato di più, e vedrai che riuscirai a
dare
almeno un colpo abbastanza forte >>
Gohan si concentrò al massimo, e come C18 gli aveva
appena
detto, focalizzò un punto al centro del sacco, e l'immagine
che
ne uscì fu quella di Freezer. Ma prima di colpire
guardò
Crili.
<< Un consiglio su come
colpirlo? >>
Il terrestre parve pensarci su, poi disse.
<< Prova prima col Jab, e poi una
sequenza di pugni,
Ganci, montanti, quello che vuoi. Ma se vuoi colpire con decisione,
devi usare la tua forza! La tua vera Forza! Devi ignorare il guscio,
lui ormai fa parte di te! Scarica in quei pugni tutto ciò
che
hai dovuto soffrire! Tutto quello che hai passato! Tutta la tua rabbia!
E ti assicuro che alla fine lo butterai giù!
>>
A fine serata Gohan era diventato molto più veloce
e sicuro
di sè. E con l'ultimo colpo era riuscito ad abbattere il
sacco,
mettendoci come da consiglio, tutta la sua rabbia, e concentrandola in
un solo e ultimo colpo.
Letteralmente sfinito, Gohan sentì le palpebre
pesanti, e
chiese il permesso a Crili e C18 di andare a dormire. Ma prima che il
sayan varcasse la soglia, fu fermato dalla voce di Crili.
<< Mi raccomando Gohan, non togliere
il guscio neanche
per andare a dormire! Deve diventare parte di te stesso!
>>
Gohan acconsentì ed entrò in casa.
Quando Crili e C18
si ritrovarono soli, il terrestre sentì che una lacrima
cominciava a rigargli la guancia. L'androide lo fissò
sbalordita.
<< E adesso cosa c'è?
Perché piangi?
>>-Crili si asciugò con il dorso della manica
e guardando
C18 fissa negli occhi gli disse con tono carico di emozione.
<< Sai vederlo e allenarsi in quel
modo, mi ha fatto capire una cosa... >>
<< Che cosa? >>
<< Che questo ragazzo non
è solo il figlio di Goku...ne è la
reincarnazione! >>
Note dell'autore: Forse in
questo capitolo qualcuno avrà
riconosciuto una citazione di un film famoso. Ho deciso di metterla
semplicemente perché il tema trattato è sempre la
lotta.
Per essere precisi la citazione è l'ultima frase che dice
Crili
mentre parla con C18. Spero tuttavia che il capitolo vi sia piaciuto. E
mi raccomando, commentate in tanti! Alla prossima!
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Capitolo 11 *** CAPITOLO 11 ANCHE IO? ***
ANCHE IO?
ANCHE IO?
Era passato ormai un mese, da quando Gohan si allenava sotto
la severa guida di Crilin, e C18, sull'isola del Genio.
Giorno dopo giorno la sua forza e rapidità
aumentavano in modo vertiginoso.
Il salto con la corda, le flessioni, i colpi al sacco...
Tutto amalgamato da quel guscio di Katchin, che
pesava due
tonnellate e che il piccolo Sayan doveva portare sulle spalle come
fosse uno zaino, con la differenza che era pesantissimo.
Più Crili guardava il suo pupillo,
più si
rendeva conto che presto quel ragazzino avrebbe potuto raggiungere il
livello base di Vegeta, se non addirittura quello di C18.
Certo sarebbe stata una bella fatica quella di eguagliare il
potere
di Vegeta, che oltretutto poteva trasformarsi in super Sayan. Ma la
cosa che rendeva orgoglioso Crili, era il fatto che in quel mese stava
mantenendo la parola data al suo più caro amico, e
cioè
di prendersi cura di suo figlio.
Una sera dopo che Crili C18 Genio e Gohan ebbero finito di
mangiare,
quest'ultimo fece una domanda del tutto inaspettata al terrestre.
<< Crili...è da un po che ho una
domanda nella testa, e vorrei sapere come la pensi.
>>
<< Chiedi pure Gohan, Di che si tratta?
>>
<< Secondo te...potrei mai diventare Super Sayan
come mio padre? >>
Il terrestre dopo quella domanda si sentì a disagio.
Non voleva dire la verità nuda e cruda, temendo
l'abbattimento morale come conseguenza da parte di Gohan.
Insomma per quanto si sarebbe potuto allenare, quella di Super
Sayan
era una trasformazione riservata solo ad i sayan di pura razza, e Gohan
lo era soltanto per metà.
Guardò C18 in modo supplichevole come a voler
cercare
sostegno, ma lei non ci capiva niente di queste trasformazioni, anche
perché i dati relativi alla forza di quelli, che un tempo
erano
stati suoi nemici compreso Vegeta, erano antecedenti alla partenza per
il pianeta Namecc.
Fissò di rimando il terrestre come a dire ( E io
che cavolo ne sò? )
Crili allora decise che come una morte, era meglio rapida e
indolore, piuttosto che lunga ed agonizzante. Quindi prese un bel
respiro e disse.
<< Gohan non vorrei sembrarti il classico tipo
che distrugge
sogni e speranze degli altri, ma...non credo che tu ce la possa fare.
Vedi quella è una forma che possono raggiungere solo i Sayan
di
pura razza, e sappiamo benissimo che tu lo sei solo per
metà >>
Gohan parve riflettere su quelle parole e ammise con se stesso
che in parte Crili aveva ragione.
Ma era ancora dubbioso...
<< In linea di massima hai ragione
Crili...però credo
che ci sia una falla nel tuo discorso senza offesa sia chiaro
>>
Il terrestre lo fissò incuriosito ma per niente
irritato.
<< Che cosa intendi Gohan? Su spara!
Magari quello che
hai da dire a me è sfuggito, perciò non avere
remore >>
<< Ecco ripensavo alle parole che Vegeta ci
disse su Namecc
tempo fa ricordi? E cioè che il Super Sayan, è un
guerriero unico che appare nell'universo una volta ogni mille anni. Mi
segui? >>
<< Si...Me lo ricordo molto bene. Ma
non capisco dove vuoi arrivare Gohan... >>
<< A questo. Se quello che sappiamo è
corretto, e
cioè che Il Super Sayan è un Guerriero
unico, come
ha fatto anche Vegeta a raggiungere quella forma oltre a mio
padre? Non ti sembra un po una contraddizione alla
leggenda? >>
A quella affermazione sia il terrestre, sia la Cyborg che nel
frattempo aveva ascoltato con attenzione la storia, guardarono Gohan
con occhi spalancati.
Temendo di aver detto un'eresia il piccolo guardò
prima l'uno, poi l'altra con un leggero timore.
<< Ragazzi? Perché mi guardate come
se fossi impazzito? Che ho detto di male? >>
<< Sai...credo che Gohan abbia ragione
>>-disse C18 con
un sorriso-<< Penso abbia ragione se ho capito bene come
funzionano questi Super Sayan,o come cavolo si fanno chiamare.
>>
Crili si alzò di scatto sorprendendo androide e
sayan,che lo guardarono come se fosse impazzito.
Si muoveva avanti e indietro per la stanza facendo attenzione
a non
svegliare Muten, che nel frattempo dormiva beatamente sul divano.
Quando riacquistò le giuste facoltà
mentali, si risedette.
<< Porca vacca! Hai ragione Gohan. In
'effetti se quello
che pensiamo è vero, la leggenda va a farsi benedire...
Mi spiego meglio.
Goku è stato il primo a diventare Super Sayan,
Vegeta il
secondo e se la nostra teoria è corretta sai cosa vuol dire
Gohan? >>
Il sayan aveva gli occhi colmi di speranza. E rispose con voce
tremante.
<< Che io...posso essere...il terzo?
Però...cavolo! C'è un problema
>>
<< Quale problema Gohan? >>
<< Che se il Super Sayan è unico,
allora cosa era
esattamente la forma di mio padre, di Vegeta, e ipoteticamente la mia?
Cosa siamo in realtà quando ci trasformiamo?
>>
Il terrestre parve rifletterci un po, ma a dire il vero non
sapeva dare una risposta.
<< Non lo so Gohan...sinceramente non
lo so >>
Per qualche minuto nella stanza cadde il silenzio. Ognuno
rimuginava
su tutta quella assurda storia. Finché con sorpresa di Gohan
e
Crili, fu C18 a parlare.
<< Sapete, ci sono molti modi di interpretare
una leggenda.... >>
<< Che intendi? >> dissero quasi
all'unisono Gohan e Crili.
<< Che forse la leggenda è stata male
interpretata a mio
avviso o forse bisognerebbe guardare il tutto da un'altra
prospettiva>>
<< Un'altra prospettiva C18? Che vuoi dire?
>>-chiese Gohan che aveva il battito accelerato.
<< Io penso >>-prosegui C18
mantenendo il sorriso sulle
labbra-<< Che il Super Sayan sia unico per il semplice
fatto che
chi raggiunge quella forma per primo, è unico! Se
si
accetta questa teoria non è escluso che Vegeta sia lo stesso
Super Sayan. La differenza sta nel fatto che non è
stato
il primo a raggiungere quella forma. Provate ad accettare anche questo
fatto, e non dovrebbe essere impossibile per Gohan diventare un
guerriero con i capelli biondi. >>
Detto questo C18 si alzò dal tavolo.
Spero di avervi dato una mano. Io sono un po stanca e propongo
a tutti di farci una bella dormita sopra. >>
Crili e Gohan la guardarono salire le scale con la bocca
spalancata.
C18 li aveva letteralmente sconvolti con le sue deduzioni,
per
nulla insensate oltretutto!
La Cyborg sentendosi osservata disse senza neanche voltarsi.
<< Potete anche chiudere quella bocca, o vi ci
entrano le mosche! >>
Detto questo salì le scale, scomparendo alla vista
dei due.
<< Ma ci pensi Crili? Forse posso diventare un
Super Sayan anche io! >>
Gohan sprizzava energia da tutti i pori. Era veramente felice
all'idea di potersi tramutare anche lui nella leggenda...
<< Aspetta prima di cantare vittoria.
Innanzitutto questa cosa
del Super Sayan, la faremo più in là. Per domani
e per il
prossimo mese ho intenzione di allenare un'altra costante del tuo
essere. Ormai non ti serve più il Katchin, lo hai adattato
al
corpo in modo superbo! Quindi ora che abbiamo lavorato sulla robustezza
e sulla forza, non ci rimane altro che la resistenza
>>
Gohan parve dubbioso.
<< Resistenza di che tipo? >>
<< Del tipo fisico...o meglio della resistenza
al dolore >>
<< Io ancora non capisco! >>
<< Voglio dire che domani C18 ti
colpirà con tutta la
sua forza, per tutto il giorno. La cosa più difficile per te
sarà non reagire. Ma se vuoi tirarti indietro basta che lo
dici!
Hai già raggiunto un'ottimo livello, perciò nel
caso di
una tua rinuncia sappi che non ti considererò mai un debole
chiaro? >>
La sola idea di venir colpito dall'androide senza neanche
poter reagire, fece gelare il sangue al sayan in un primo momento
Poi gli venne in mente un ricordo di suo padre quando era
ancora
vivo. Aveva a malapena 4 anni, prima ancora che Radish atterrasse sulla
terra.
FLASHBACK
<<
Papà posso farti una domanda? >>
<< Certo
figliolo dimmi pure! >>
<< Come mai sei
così forte? >>
<< Bhe
ecco...direi perché mi è sempre piaciuto lottare.
Ma la verità è un'altra >>
<< E quale
è Papà? Lo sai che un giorno voglio diventare
forte come te? >>
<< Non seguire
la mia strada Gohan, porta solo guai! >>
<< Non
è vero questo! Tu sei
un'eroe. Il mio eroe! E poi se non mi dici quella verità,
giuro
che dico alla mamma di non prepararti più manicaretti per il
resto della tua vita. Perciò ora parla. >>
<< Urca Gohan!
Ma lo sai che quando
ti ci metti sai essere cattivo? Mi arrendo. La verità
è
che per essere forti come me o comunque come un guerriero, bisogna
sviluppare al massimo le proprie capacità...Sai quali sono
Gohan? >>
<< Se lo
sapessi non te l'avrei chiesto no? >>
<< Giusto.
Comunque per essere definito un vero Guerriero, bisogna sviluppare al
massimo tre capacità >>
<< E quali sono
Papà? >>
<<
Forza,velocità, e RESISTENZA! >>
FINE FLASHBACK
<< Ehi Gohan?
Gohan ci sei? >>
Il giovane sayan immerso in
quel dolce ricordo, non si accorse dell'amico che lo chiamava, in un
primo momento.
Poi quando
realizzò che si trovava alla Kame-House, tutto gli
tornò in mente.
<< Scusa Crili,
ma il fatto è che mi ero perso in un ricordo...
>>
<< Tuo padre
giusto? >>
<<
Già...e a proposito di
questo, volevo dirti che accetterò qualsiasi allenamento per
quanto riguarda la resistenza. Non mi sono fermato prima, e non lo
farò di certo adesso! Ma lo farò ad una sola
condizione... >>
<< E quale
sarebbe? >>chiese un divertito Crili
<< Che una
volta sviluppata al massimo la mia resistenza, mi aiuterai a diventare
Super Sayan!
Allora?
Ci stai? >>
Il terrestre fissò
quel bambino, che tanto bambino non era, con orgoglio.
<< Sei proprio
il figlio di tuo padre. Ci sto! Qua la mano! >>
Il giorno dopo Gohan era
molto teso. L'idea di quello che lo aspettava, non era di certo delle
più entusiasmanti.
Ma aveva preso una decisione,
e niente e nessuno lo avrebbe fatto indietreggiare.
C18 e Crili lo stavano
aspettando al
varco. L'androide però non era molto convinta di questa
idea, e
senza farsi sentire espresse il suo parere a Crili.
<< Tu devi
essere pazzo! Come puoi
fargli subire una tortura simile da parte mia? Pensavo che foste amici!
E metti il caso che ci rimane secco? Cosa ci inventiamo? E poi non sei
stato tu a farmi cambiare idea sul non uccidere innocenti? Scusa se te
lo dico ma sembri un po un'ipocrita! >>
<< Tesoro stai
tranquilla. Non
succederà nulla, te lo garantisco. Ricorda che questo
è
un'allenamento, quindi non gli farai del male...voglio dire gliel'ho
farai, ma sarà per il suo bene! E poi abbiamo i Senzu non
ricordi? >>
<<
Ciò non toglie che ormai mi
sono talmente umanizzata, che mi farà sentire in colpa lo
stesso, quando cadrà in una pozza di sangue...la
sua!
>>
<< Potresti
rimanere sorpresa in merito. Gohan avvicinati! >>
il sayan a passi lenti si
mise di fronte ai due.
<< Lo hai
già tolto il guscio? >>
<< Si me lo hai
detto tu no? >>
<< Infatti!
Adesso voglio che tu aumenti l'aura al massimo, per capire fino a che
punto sei >>
Gohan fece come richiesto, e
sotto lo
sguardo sbigottito della Cyborg il corpo del bambino
cominciò a
gonfiarsi, e a far tremare l'intera isola.
Fulmini di piccola
entità ricoprivano il corpo del sayan. Il terrestre
fissò con un sorriso la cyborg.
<< Che ti avevo
detto? >>
<< I-io non ho
mai percepito un'aura
del genere! E' persino superiore a quella di Vegeta da
normale!Cioè quando ancora non è
trasformato...insomma
è più forte della forma base di Vegeta!
>>
<< Ah! Che ti
dicevo? Ok Gohan adesso basta, immagino che questo sia il tuo massimo
no? >>
<< Grrr! Crili
ci sarebbe un piccolo problema Grrr!! >>
<< Che succede?
>>
<< Credo che
posso spingermi un po
più in là se voglio...Grrr!Dimmi tu
però se posso
aumentarla ancora di più la mia aura!Non vorrei far saltare
la
Kame House! >>
Crili era incredulo...
Come era possibile? Quello
doveva essere il massimo che l'allenamento al quale l'aveva sottoposto,
poteva offrire!
Decise di verificare fino a
dove poteva spingersi il suo pupillo.
<< Non ti
preoccupare Gohan! Scatena tutta la tua forza!Ora! >>
<<
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH!!!
>>
Crili e C18 si ripararono gli
occhi
perché il vento esercitato da quell'esplosione di potenza,
faceva vorticare ogni cosa.
Si tennero l'un con l'altra
per evitare di essere spazzati via anche loro.
Quando finalmente l'aura di
Gohan si stabilizzò, Crili non poteva credere a quello che i
suoi occhi vedevano.
Davanti a lui, un
bambino...ma diverso da qualsiasi altro bambino nel mondo, anzi
nell'universo intero.
Un bambino con una folta
chioma dorata, e due iridi del colore dell'acqua marina.
Calde lacrime solcarono il
viso del
terrestre, perché quella visione...lui l'aveva
già vista.
Ma colui che ne era stato l'artefice a farlo per la prima volta, ora
non c'era più.
Davanti a lui però
c'era suo figlio.
Stesso sguardo...
Stessa espressione decisa e
dura...
Crili comprese ormai che a
quel ragazzino
non aveva più nulla da insegnare. Ma c'era una cosa che non
gli
tornava. Gohan li osservava con un cipiglio come a voler dire
(Perché mi guardate così ? )
<< Ragazzi ma
che succede? Sono
diventato fortissimo questo l'ho capito...però ce ne
vorrà prima che diventi un Super Sayan! >>
L'androide che fino a quel
momento era rimasta in silenzio, decise di parlare.
<< Gohan, ma
tu...tu ancora non te ne sei accorto vero? >>
il sayan la guardò
confuso.
<< Che intendi
C18? Di cosa non mi sono accorto? >>
<< Avvicinati
per favore Gohan >>
Sempre più
dubbioso il sayan fece
come le chiedeva la Cyborg. Quando si avvicinò,
fù
sorpreso dalla mano di lei, che prese la sua e delicatamente
gliel'ha portava avanti al viso.
Quando Gohan vide la sua mano
avvolta da un'aura dorata per poco non svenne.
<< Ma non
è possibile! I-io I-io sono... >>
<< Si
Gohan...>>-confermò Crili sempre
più
emozionato-<< Sei un Super Sayan, come lo era stato un
tempo tuo
padre...e
credo che tu abbia addirittura superato il livello di Vegeta!
Congratulazioni figliolo! Io ormai non ho più nulla da
insegnarti! >>
<< Ma Crili io
non capisco...per
diventare un Super Sayan, bisogna essere guidati dalla rabbia! Pura e
genuina rabbia. Voglio dire, mio padre lo è diventato quando
Freezer ti ha ucciso. Vegeta perché non sopportava di essere
inferiore a mio padre. Ma io come...come ho fatto? >>
<< Allenandoti
Gohan...allenandoti >>
Quel momento per Gohan fu
magico.
Capì finalmente di
essere il degno successore di suo padre.
Pensò che magari
da lassù, lui lo stava guardando e sperava che fosse
orgoglioso.
Provò immenso
calore e immensa gratitudine verso l'uomo che l'aveva generato.
Crili nel frattempo era
scoppiato in un pianto, ma le sue erano lacrime di gioia.
L'androide gli mise una mano
sulla spalla, e gli disse dolcemente.
<<
Shhhh...va tutto bene, va tutto bene >>
<<
Hai visto...C18? Avevo fatto una....p-promessa. Una Promessa!
>>
<< Si Crili...e
l'hai mantenuta! >>
Rimasero tutti e tre a
guardarsi per un tempo che parve infinito.
<< Crili...io
non so come
ringraziarti. Senza il tuo aiuto, e quello di C18 non sarei diventato
così forte. Quindi Grazie! Grazie di Cuore! >>
Il terrestre si
avvicinò sotto lo sguardo della Cyborg, e parlò a
Gohan con fare paterno.
<< Come ti ho
già detto Gohan,
io ormai non ho più nulla da insegnarti. Adesso che sai
veramente chi sei, dovrai prenderti cura di te stesso e di tua madre.
Ma sappi che qui ci sarà sempre un posto per te! Sei il
futuro
della tua razza! >>
Detto questo i due si
abbracciarono. Poi
Gohan fissò dritto negli occhi colui che considerava, e
avrebbe
considerato per sempre, migliore amico e secondo padre.
<< Grazie
Maestro >>
<< Scusate se
interrompo questo
momento idilliaco per voi due.Ma Crili, non avevi detto che quando
sarebbe stato pronto, Gohan avrebbe combattuto seriamente con
me? >>
Gohan sorrise a
quell'affermazione, e eccitato dalla prospettiva rispose di rimando.
<< Hai ragione.
Ora sono pronto.In guardia C18! >>
Note dell'autore: Ed eccomi qui con l'undicesimo capitolo. In
questa
parte del racconto ho voluto dare una mia personale opinione sulla
questione Super Sayan della leggenda. Spero che il capitolo vi sia
piaciuto! Alla prossima!
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Capitolo 12 *** CAPITOLO 12 DI NUOVO...UMANO? ***
DI NUOVO...UMANO?
DI NUOVO...UMANO?
Era seduto su una panchina della città dell'ovest
con una
bottiglia di liquore in mano, a pensare alle parole che mesi prima le
aveva rivolto la sorella, prima di sparire dalla circolazione...
<< Credo che puoi farlo anche tu C17.
Siamo liberi ormai...
Quel vecchio caprone è morto e non ci
può fare
più niente. Vivi la tua vita, e io farò lo stesso
con la
mia. Ma sappi che ti vorrò sempre bene. Nel mio cuore appena
riscoperto ci sarà sempre un posto per te
fratellino...sempre >>
<< Già per te è
facile dirlo. Hai trovato l'uomo, o meglio il mezzo uomo perfetto!
>>
In quella occasione C17 aveva usato un tono derisorio, ma non
perché fosse arrabbiato con il tappo. Semplicemente non
avendo
più un obiettivo, e non sapendo che cazzo fare per tutto il
giorno di conseguenza a risentirne era il suo umore che diventava
insopportabile e nero. Nero come i suoi lunghi capelli.
<< Non chiamarlo così! E
comunque ricorda ciò che
ti ho detto. >>-aveva risposto C18 con un
sorriso-<< Questo
non è un'addio ma credo che dobbiamo trovare la nostra
strada da
soli, e ciò non implica che magari qualche volta ci possiamo
rivedere...
Per ora addio Fratello! >>
Pensava e ripensava a quelle parole ma da quando aveva
promesso di
non fare più del male a nessun terrestre, (non è
che gli
stessi li odiava, ma neanche faceva i salti di gioia ) semplicemente
era...non sapeva neanche lui che cosa era.
Umano?
Androide?
Non provava astio verso di loro, ma neanche simpatia...
La sua sorellina era riuscita a trovare la sua strada, e lui
invece no!
Era questo che lo rendeva triste...
Per quanto volesse bene alla sorella, lui rimaneva C17 il
Cyborg solitario...
Passava le sue giornate in mezzo alla gente, per cercare
quella
scintilla che gli avrebbe fatto provare un po di interesse verso gli
esseri umani.
Ma i risultati erano scarsi.
Tuttavia aveva scoperto con sua enorme sorpresa, di poter
assimilare cibo e bevande umane, senza conseguenze.
In un primo momento pensò che quello poteva
considerarsi
un'inizio. Un punto a favore verso quella razza di cui volente o
nolente, un tempo ne faceva parte.
Di tutte le bevande che gli umani producevano, la sua
preferita era
l'alcool. Infatti non passava giorno senza che ne rubasse una di
straforo da qualche bar, senza farsi vedere.
Disse a se stesso che la super velocità era utile
anche per queste cose, oltre al combattimento.
Nell'alcool trovava per qualche tempo un diversivo alla sua
vita
così monotona. Senza contare che essendo un Cyborg, e quindi
dotato di un sistema immunitario quasi perfetto, non doveva
preoccuparsi dell'effetto dopo sbronza.
Quella sensazione di leggerezza che gli procurava quella
bevanda,
gli piaceva moltissimo e gli dava l'illusione che il mondo scivolasse
via dai suoi occhi...
Si mise più comodo sulla panchina, ad ascoltare il
verso
degli uccelli provenienti da un'albero sopra di lui, e scolandosi
l'ultimo goccio di una bottiglia rubata neanche dieci minuti prima.
Era tutto illusionalmente perfetto...
I suoni di quegli uccelli gli parevano come ovattati...
Quella sensazione unita al canto di quelle creature erano per
lui una dolce nenia, tanto che stava per addormentarsi.
Ma un'improvviso urlo lo destò del tutto.
Il Cyborg puntò lo sguardo verso la
direzione dalla quale proveniva quel grido.
A causa del troppo alcool ingerito ci mise un po per mettere a
fuoco la situazione.
La strada davanti a lui era un classico...
Una viuzza di quelle ad i margini della città, dove
da quanto poteva capire, tre uomini stavano molestando una ragazza.
<< Cosa volete da me? Lasciatemi in
pace! Non vi ho fatto
nulla! >>-disse la ragazza in preda al panico.
Un tizio calvo gli
afferrò la gola da dietro, mentre un'altro gli
puntò un
coltello alla gola, e gli disse con voce lasciva.
<< Lo sai tesoro che le ragazzine
belle come te dovrebbero fare
attenzione a uscire da sole? Non sia mai che spunti fuori qualche
malintenzionato! Ahahahaha! >>
Un'altro uomo un colosso che doveva probabilmente essere il
capo banda si aggiunse alla falsa discussione.
<< Il mio amico ha ragione!
Perché non vieni con noi?
Così ti spogli e vediamo cosa nascondi sotto questi bei
vestiti.
Scommetto che ci divertiremo un sacc...? >>
Ma quel colosso non riuscì a finire di parlare,
perché
con un colpo C17 lo aveva tramortito. I due compari di quello caduto
fissarono con astio l'androide.
<< E tu chi cazzo sei? Sparisci! Non
sono problemi che ti riguardano! >>
Con sorpresa di tutti il (ragazzo) iniziò
a ridere a crepapelle.
<< Sapete che vi dico? Hic! Che voi
teste di cazzo siete
proprio degli imbecilli! Perché se non lasciate subito
andare la
ragazza la tua testa >>-indicò il
tizio che teneva il
coltello puntato alla gola della ragazza-<< va
nel culo del tuo
amico Hic! Avete visto cosa ho fatto a quest'altro...
>>-disse
indicando il tizio steso a terra.
Quindi sicuri di voler provare un giro?
>>
Neanche il tempo di sputare i due ragazzi si diedero alle fuga
trascinando a forza il loro capo steso al suolo.
C17 guardò la ragazza e gli chiese, con finto
interesse.
<< Stai bene?
>>
<< I-I-IO...Ti ringrazio! Se non fosse
stato per te,
probabilmente quei maledetti mi avrebbero stuprata,
perciò...grazie grazie di cuore! >>
<< Ok, addio >>
L'androide fece per andarsene quando la ragazza lo prese per
mano trattenendolo.
Quel contatto era una cosa nuova per C17, ma gli parve di
sentire una sensazione strana...
Come una scossa elettrica...
Si girò e disse.
<< Cosa vuoi?
>>
<< Ecco...io volevo ringraziarti!
>>
<< Lo hai già fatto
>>
<< Si, ma intendevo dire che per
ringraziarti voglio sdebitarmi
con te! Ti va...di venire a casa mia a mangiare qualcosa? E' quasi ora
di pranzo, ed è il minimo che possa fare per sdebitarmi!
>>
C17 la osservò meglio e ammise con se stesso, che
era una
bellissima ragazza. Aveva lunghi capelli marroni e occhi dello stesso
colore.
Il suo corpo non era ne troppo sottile, ne troppo robusto. Era
una
via di mezzo. Indossava un vestito interamente bianco con al centro
un'emblema di colore rosso che al momento non riuscì a
identificare.
E ora che la guardava con più attenzione si accorse
di due cose.
La prima che quel contatto con la mano di lei gli era piaciuto
moltissimo.
La seconda che un lieve rossore gli stava imporporando il viso.
<< A-a-ndata
>>-disse un po in in imbarazzo.
La ragazza era felicissima.
<< Seguimi allora, casa mia non
è lontana >>
Circa 10 minuti dopo la ragazza si fermò di fronte
ad una palazzina, piuttosto malandata.
<< Ecco qui è dove abito
io, vieni pure! >>
Il cyborg tuttavia rimase fermo a guardarla pensieroso.
La ragazza intuì che c'era qualcosa che non andava,
perché aveva la sensazione che quel ragazzo
misterioso
nascondeva qualcosa.
<< Và tutto bene?
>>-gli chiese lei in tono rassicurante.
<< Ecco...io non credo che sia una
buona idea hic! >>
<< E perché no?
>>
<< Scusa ma non ci arrivi da sola? Tre
tizi tentano di fare
quelle cose, e dopo inviti uno sconosciuto ad entrare in casa
tua, e per giunta ubriaco? >>
La ragazza lo fissò dritto negli occhi.
<< Un tizio sconosciuto e per giunta
ubriaco come dici tu, non
mi avrebbe salvata per poi farmi del male dopo. Non avrebbe
senso >>
<< Se solo sapessi chi sono stato un
tempo, probabilmente ci penseresti due volte prima di farmi entrare
>>
<< A me non importa chi eri
prima.Chiamami stupida se vuoi...ma sento di potermi fidare di te.
Quindi entra dai >>
C17 iniziò a provare un turbinio di
emozioni, ma
sentirsi dire quelle parole da una perfetta sconosciuta, lo misero con
sua enorme sorpresa di buon umore.
Forse erano queste nuove sensazioni, forse era dovuto
dall'alcool, sta di fatto che accettò di entrare.
<< Ti chiedo scusa per il disordine,
ma sai vivo da sola e comunque siediti >>
Il cyborg non disse nulla, e una volta seduto ad un tavolo
cominciò a guardarsi attorno.
La casa era piccola da quello che poteva vedere, ma era
accogliente.
Sempre meglio di quel tugurio del laboratorio di Gelo dove era
stato
costretto a vivere insieme a sua sorella, per quasi tutta la sua vita
da umano prima, e da Cyborg dopo.
Mentre la ragazza si dava da fare per dare una pulita alla
casa,
l'androide osservò una foto che si trovava vicino a lui
sopra ad
un comodino. Ritraeva una coppia di anziani dal volto sorridente.
Guardandola meglio vi lesse qualcosa.
Saluti da Roma. Mamma e Papà.
<< Hai preferenze di cibo?
>>
<< Ehm...no. Qualsiasi cosa va bene.
>>
<< Ok >>
La ragazza stava per tornare in cucina, quando si
girò di nuovo verso l'androide.
<< A proposito! Ma sai che non conosco
neanche il tuo nome? Con
tutto quello che è successo mi è passato di mente
di
chiedertelo. Come ti chiami? >>
<< Io...ecco...mi chiamo C17
>>
Subito dopo aver detto il suo nome il cyborg si diede dello
stupido.
Ora lei sicuramente avrebbe cominciato a fare domande. D'altronde non
era un nome comune. Ma il fatto era che quello vero non se lo ricordava.
Con sorpresa invece la ragazza non fece domande.
<< Bene, allora piacere C17! Io sono
Jill! >>
Detto questo la ragazza prese la mano di lui e la strinse.
Di nuovo come in precedenza, C17 a quel contatto
sentì dei brividi piacevoli pervadergli il corpo.
Il pranzo durò circa quaranta minuti, minuti nei
quali Jill
rimase soddisfatta dalla voracità di quel ragazzo
misterioso.
Dopo che ebbero finito di mangiare, la ragazza pose una domanda che
mise a disagio l'androide.
<< C17 posso farti una domanda?
>>
<< Dimmi >>
<< Cosa fai nella vita? Sai mi
piacerebbe molto conoscerti
meglio, e mi sorprendo di me stessa se non te l'ho chiesto prima
>>
<< Ecco...io lavoravo per una ditta
di...costruzione di veicoli
chiamata Red Ribbon. Ancora ne indosso la maglietta.
>>-inventò lui al momento.
<< Lavoravi? Intendi dire che hai
perso il lavoro?Cioè
scusa se non vuoi dirmelo non fa niente. Non sei obbligato a
rispondere >>
<< No...non c'è problema.
Il fatto è che il tizio
che aveva creato l'azienda è morto...e poi sai non
è che
la ditta avesse molti clienti...perciò morto lui, tutti a
casa. >>
<< Mi dispiace...quindi ora sei
diciamo a spasso? >>
<< Già...molto a spasso
>>
C17 decise di cambiare argomento. Non poteva di certo dirle la
verità, o almeno non ancora.
<< Quelli nella foto sono i tuoi?
>>
A quella domanda la ragazza si incupì molto, e
l'androide
capì istantaneamente che a Jill era capitato qualcosa di
brutto.
<< Si...erano i miei genitori...
>>
<< Non immaginavo
>>-cercò di giustificarsi lui.
<< Tranquillo, e poi era una domanda
legittima. Sono morti da
circa un mese per via di un male incurabile. I medici hanno fatto di
tutto, ma non c'è stato niente da fare.Ora sto cercando di
riprendermi. Credo sia questo che oggi mi ha fatto percorrere quella
via malfamata. Stavo tornando dal lavoro, e pensavo a loro senza badare
a dove mettevo i piedi. Insomma avevo la testa tra le nuvole. Fortuna
che c'eri tu! >>
<< Allora abbiamo una cosa in comune
>>-disse lui
sorprendendosi di quello che stava facendo per la prima volta nella sua
vita, ovvero interagire con un'essere umano, parlare e in quel momento
cercare di sollevargli il morale.
<< E cosa?
>>-chiese Jill curiosa.
<< Anche i miei non ci sono
più...da parecchi anni
ormai. Pensa che non ricordo nemmeno i loro volti. Ci credi che non ho
neanche una loro foto? Piuttosto hai detto che lavori, che fai di
preciso? >>
<< Faccio la tirocinante presso
un'ospedale qui vicino. Un
giorno spero di poter diventare medico, e di poter salvare
più
vite possibili! >>
Ormai C17 non aveva dubbi, quella ragazza lo intrigava come
nessuno
era mai riuscito a fare. Aveva scoperto di avere in comune il fatto di
essere orfani entrambi. La osservò meglio, e
cercò di
incoraggiarla a modo suo.
<< Sai credo che diventerai un'ottimo
medico >>
La ragazza parve sorpresa.
<< Da cosa lo deduci?
>>
<< Dal fatto che hai sofferto molto,
e che riesci a
cavartela da sola. Ma nel caso mi sbagliassi, puoi sempre
provare
con la cucina, visto che il cibo che hai preparato era squisito!
>>
Jill diventò rossa all'improvviso. Quel ragazzo che
l'aveva salvata, le aveva fatto addirittura dei complimenti!
Per non parlare del suo aspetto fisico.
Era un'adone!
Pensando di aver detto qualcosa di sbagliato il ragazzo C17
chiese.
<< Ti ho forse offeso per caso?
>>
<< NO! ASSOLUTAMENTE.E' che ricevere
complimenti fa sempre
piacere! E poi se a farteli è colui che ti salva pure la
vita mi
sembra il massimo. Quindi Grazie! >>
Detto questo la ragazza gli si avvicinò, facendo il
giro del tavolo e gli diede un dolce bacio sulla guancia.
A quel contatto il Cyborg rispose invece con un bacio sulla
bocca
molto appassionato. Poi capì che si era spinto
troppo
oltre e si staccò da lei.
<< Scusa...non so cosa mi sia preso.
Io...devo andare! >>
<< Aspetta ti prego! Solo un minuto
>>-disse Jill
La ragazza prese un pezzo di carta,e dopo aver scritto
qualcosa lo mise in mano al Cyborg.
<< Questo è il mio numero.
Quando vuoi chiamami, sai mi
farebbe molto piacere approfondire la nostra conoscenza. Sempre che a
te vada bene...E non ti preoccupare, non hai fatto nulla di
male.
Anzi se lo vuoi sapere... mi è piaciuto.
>>
Il Cyborg doveva andarsene per schiarirsi le idee, ma prese
comunque il bigliettino.
Quando varcò la soglia decise di andare a trovare
sua
sorella, e lo psicologo per eccellenza che si ritrovava come... amico?
Chissà che non avrebbero potuto aiutarlo.
Mentre la porta si chiudeva Jill si sentì
sollevata, ma allo
stesso tempo triste e una sola domanda aleggiava nella sua testa.
<< Chissà se mai lo
rivedrò... >>-disse sospirando
Note dell'autore: In
questo capitolo,
ho voluto fare luce su quello che è capitato a C17, da
quando si
è salutato l'ultima volta con sua sorella. Spero di non aver
fatto una gaffe. Ciao a tutti e spero a presto!
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Capitolo 13 *** CAPITOLO 13 NUOVE EMOZIONI PER C17 ***
NUOVE EMOZIONI PER C17
NUOVE EMOZIONI PER C17
Una volta fuori dall'abitazione di Jill, C17 si mise a
camminare avanti e indietro.
All'inizio aveva pensato che tornare a vedere sua sorella,
l'avrebbe aiutato, ma ora non ne era più così
sicuro.
Il terrestre forse poteva dargli qualche consiglio
utile....ma
perché doveva ricorrere all'aiuto di qualcun'altro per
quella
faccenda?
Quello che provava nei confronti di Jill era un sentimento,
molto forte. Sicuramente era amore.
L'amore era un sentimento umano, di conseguenza questo lo
rendeva un'uomo no?
E che razza di uomo sarebbe stato se si fosse tirato
indietro?
No!
Non l'avrebbe mai accettato!
Doveva parlare con Jill, ed essere sincero con lei fino in
fondo.
Certo la strada che stava per intraprendere non era facile,
e
probabilmente non appena lui avesse finito di parlare, raccontandogli
la verità lei sarebbe scappata via a gambe levate.
Se sarebbe andata così, lui l'avrebbe accettato
comunque, quindi che cosa stava aspettando?
Prese un profondo respiro fissando la porta...
E ritornò sugli scalini dell'abitazione di lei.
Bussò
con decisione, e quando la porta si aprì, fu piacevolmente
sorpreso di notare gioia sul volto della ragazza.
<< C17! Sei già qui?
>>
<< La cosa ti disturba forse?
>>
<< No! Assolutamente.E' solo che non
mi aspettavo di rivederti quasi subito...Sai prima credo di averti
spaventato >>
<< Spaventato? E per cosa scusa?
>>
<< Ecco per come mi sono
comportata...magari tu sei un tipo che non ama legarsi
>>
Il Cyborg le carezzò una guancia, e
sentì di nuovo quella sensazione di elettricità,
pervaderli il corpo.
<< Ti darebbe tanto fastidio se ti
dicessi che invece sono proprio un tipo da legami?
>>
La terrestre era confusa.
<< Scusa ma vuoi dire ch...
>>
Ma Jill non fece in tempo a finire la frase, che il cyborg
chiusa
la porta alle spalle, la baciò di prepotenza e di passione.
La
spinse delicatamente contro un muro e le sussurrò
nell'orecchio.
<< Io-io non riesco a trovare la forza
di starti lontano
nemmeno per un minuto! Ora capisci cosa voglio dire Jill? Ci conosciamo
da poco è vero ma è quello che provo
>>
Presa dalla passione, le mani di lei cominciarono a privare
dei
vestiti C17, che lasciava fare tutto quello che la terrestre voleva.
Non gli dispiaceva che fosse lei a prendere l'iniziativa, ma quando la
vide farsi strada con baci roventi, fino ad arrivare al suo punto
più intimo, la fermò.
<< Non vuoi C17?
>>
<< Non è che non
voglia...ma non accetto che la mia
donna, si abbassi a tanto pur di darmi piacere. Scusa...forse sono un
tipo all'antica come diresti tu, ma è così che la
penso. >>
La terrestre smise subito, e una volta in piedi
guardò dritto negli occhi il moro con gli occhi spalancati.
<< Hai detto la tua donna? Stai...stai
dicendo che posso essere la tua donna? >>
<< Si...sempre che tu lo vorrai
ancora, dopo quello che ti avrò raccontato.
>>
<< Cosa vuoi dire? Non capisco C17
>>
D'un tratto, la passione che per un'attimo li aveva coinvolti
era sparita. Lui la guardò dolcemente e gli disse.
<< Vieni, sediamoci è una
lunga storia. Ma prima di raccontartela voglio che tu sappia una cosa
fondamentale >>
<< Che cosa C17?
>>-gli occhi di lei brillavano.
<< Che quello che provo per te
è reale, e sincero >>
Dette queste parole C17 le racconto tutto quanto.
Le parlò in modo onesto, e le disse che nel mondo
esistevano cose che lei non avrebbe mai potuto immaginare.
Gli raccontò di lui e di sua sorella, di quello
che avevano
subito per tanti anni...delle torture per mano di un folle, che si
credeva padrone delle loro vite, e che li aveva tramutati in perfette
macchine per uccidere.
Non negò che per molto tempo, invidiosi degli
esseri umani
ai quali era stata data una possibilità, che invece a lui e
a
sua sorella era stata negata, ne avevano uccisi a centinaia, se non a
migliaia.
Quando finì di parlare nella stanza cadde un
profondo
silenzio, che però cominciava a turbare l'androide. Si
aspettava
una qualche reazione di lei, dal disprezzo più totale
all'odio
per quello che lui e C18 avevano fatto.
Ma non accadde niente di tutto questo. Jill fissava un punto
indecifrato della stanza senza proferire parola. Quel silenzio
diventava sempre più insopportabile e alla fine C17 esplose.
<< Allora? Non hai niente da dire? Se
vuoi puoi insultarmi!
Puoi fare quello che vuoi, ma almeno di qualcosa per la miseria!
>>
La terrestre smise di fissare il vuoto e gli parlò
con voce stanca.
<< Cosa vorresti sentirti dire? Mi hai
appena confessato di
essere un'assassino, ma allo stesso tempo mi hai detto che esiste
questo fantomatico drago, dagli sconfinati poteri, che non solo ha
fatto tornare in vita tutti quelli che tu e tua sorella avete
ucciso...ma ha anche cancellato dalle nostre menti, quello
che
avete fatto.
Dimmelo tu C17 che cosa dovrei pensare? Credi che io sia una
stupida? >>
<< Non penso che tu sia stupida. E'
vero sono stato
un'assassino. Non ho giustificazioni per questo, se non che ero
invidioso.
Per tanto tempo mi sono chiesto perché?
Perché proprio a me, e mia sorella?
Perché tutti gli altri potevano avere una vita
normale, e noi invece no?
Cosa avevamo fatto di male al principio?
Perché siamo stati rapiti quando eravamo ancora
dei bambini?
E perché abbiamo dovuto subire tutte quelle
torture, quando
quel pazzo del nostro aguzzino ci ha tramutati in macchine da guerra?
Ti sto parlando di scelte! Io e mia sorella non ce l'abbiamo
avute!
La collera aveva invaso tutto il corpo di C17 al ricordo di
quello
che aveva dovuto subire. Sulla sua fronte si potevano contare una serie
di nervi e vene pulsanti. Jill si vergognò con se stessa
dopo
aver ascoltato tutta la storia. Lo aveva giudicato male. Era stato
un'assassino questo era vero, ma poi aveva rimediato quindi
perché non dargli una seconda possibilità? Queste
erano
le parole che stava per dirgli, ma C17 non aveva ancora finito di
parlare.
Però il fatto che i miei amici abbiano
chiesto quel desiderio, non mi dà una seconda occasione?
Pensaci bene...
Se avessi voluto, me ne sarei fregato di tutti gli esseri
umani e avrei continuato a uccidere e distruggere.
Invece questo non l'ho fatto! E ora sono qui e ti sto
parlando. Almeno questo conta qualcosa per te?
>>
A quelle parole il cuore della terrestre si sciolse e si
ritrovò a riformulare una frase già detta poco
tempo
prima.
<< Hai ragione C17. Chiunque tu sia
stato in passato, ora non
lo sei più. Lo prova il fatto che hai permesso di far
resuscitare tutte le tue vittime. Ti ringrazio di essere stato sincero
con me >>
Il cuore del cyborg prese a martellargli in petto. Una
sensazione nuova per lui. Possibile che lei avesse capito?
<< Stai...Jill, stai dicendo...stai
dicendo che... >>
<< Si C17.I miei sentimenti non sono
cambiati per te. Ammetto
che per un'attimo ho vacillato, ma ora sento di amarti come non ho mai
amato nessuno. Però...ho una domanda da farti, e spero che
mi
risponderai sinceramente >>
Con il cuore ancora martellante, per le meravigliose
conferme appena ricevute, il Cyborg chiese con voce instabile.
<< C-chiedi p-pure
>>
<< Perché io?
>>
<< Cosa? >>
<< Se sei così potente come
dici, perché hai
scelto di stare con una semplice umana come me? Insomma...per caso ti
faccio pena? >>
Un sorriso comparve sul volto del Cyborg.
<< Vuoi la verità?
>>
<< Si! E la voglio adesso!
>>-rispose Jill leggermente arrabbiata per la
leggerezza mostrata dal ragazzo.
<< Ricordi quando ti ho salvata?
>>
<< Ovvio che me lo ricordo,
è da quel momento che il mio cuore ha cominciato a battere
per te! >>
<< E' proprio questo il punto.
Quando...quando ho sentito, o meglio intuito ciò
che quei
vermi volevano farti, il mio primo desiderio è stato quello
di
proteggerti.
Mentre il secondo e non mi vergogno a dirlo, è
stato quello
di prendere la testa di quelli, e spappolarla sotto i miei piedi per il
solo fatto che ti avevano toccato.
Io stesso all'inizio mi sono meravigliato di queste nuove
emozioni. E mi sono chiesto come era possibile...
Che io...
C17...
Lo spietato cyborg che di gente ne ha uccisa a milioni, verso
di te invece provavo questo nuovo sentimento?
Alla fine sono giunto ad una conclusione.
>>
<< E quale sarebbe?
>>
<< Che per quanto quel bastardo mi
abbia manipolato, per quante
modifiche abbia fatto al mio corpo...Io...Io ho dentro di me, ancora
una parte umana!
E a conferma di questo vi è il fatto, che se solo
ripenso a quei miserabili, sento dentro di me una furia mai provata...
Non perché sono esseri umani, ma perché
volevano farti del male! Ti basta come spiegazione Jill?
>>
La terrestre aveva le lacrime agli occhi.
Tutta quella passione...
Tutto quell'amore...
Non le fregava niente, che fosse umano solo a metà.
Lo amava con tutta se stessa, perché lui dal
momento che
l'aveva salvata, si era trasformato nel suo eroe, e nel campione del
suo cuore.
Con uno slancio d'affetto abbracciò il giovane, e
cominciò a baciarlo con tutta la passione che aveva in corpo.
C17 rispose a quei baci con altrettanta passione, ma quando
sentì le labbra bagnarsi di lacrime interruppe quel bacio.
<< Perché stai piangendo
Jill? Ti ho forse ferita? >>
<< Ma no scemo che non sei altro! Le
mie sono lacrime di gioia >>
<< Uno strano modo di dimostrare
gioia...ma suppongo che mi ci
debba abituare, visto che ho deciso di vivere come un'essere
umano. >>
Detto questo come se fossero guidati da un'unico istinto, i
due si
diressero verso il letto. Si aiutarono l'un con l'altro a svestirsi, ma
quando i loro corpi nudi vennero a contatto, inaspettatamente C17
provò paura.
Ma non era come la paura che al tempo aveva provato quando
Gelo gli
aveva distrutto e poi assemblato il torace, per installargli il
generatore di energia infinita,
No...
Era un'altro tipo di paura...
Paura di provare una nuova esperienza, nonostante si sappia
come fare...
In fondo aveva solo alcune nozioni di come
funzionava il corpo
umano, dato che per tutta la sua giovinezza era stato un reietto rapito
e abbandonato dal mondo.
Jill si accorse giusto in tempo che c'era qualcosa che non
andava, e gli chiese con voce dolce.
<< Cosa c'è C17? Non vuoi?
Però è strano
perché mi sembri piuttosto...come dire...pronto. Comunque
non
voglio passare per la depravata quindi se vuoi possiamo anche
fermarci qui >>
<< No è che...ecco credo di
avere paura >>
<< Paura di cosa? Di me?
>>-chiese lei incuriosita
<< Cosa? No? Non ho paura di te ma...
>>
<< Ma? Avanti dimmelo! Non voglio che
un ricordo o qualsiasi cosa sia, rovini questo momento.
>>
C17 malgrado la situazione sorrise
<< Tu ricordi quello che ti ho detto
su di me, e cioè
sul fatto che è da poco che sono stato riattivato?
>>
<< Si...ma non capisco cosa centri in
questo momento...a meno che? >>
<< A meno che cosa Jill?
>>
<< Non sai come si fa?
>>
Dopo quella domanda, l'androide scoppiò a ridere.
La
terrestre che si trovava sopra di lui, lo guardò come se
fosse
impazzito.
<< Cosa ho detto di così
divertente? >>
<< Scusami, ma come puoi pensare che
io non sappia come si fa? >>
<< Non vedo altra spiegazione!
>>-rispose Jill leggermente offesa
<< No Jill, no è per
questo, ma per il fatto che non ho
mai avuto un contatto così intimo, e così umano
con una
donna... >>
La terrestre si diede mentalmente della stupida.
<< Ti chiedo scusa C17
>>
Lui la guardò con curiosità.
<< Scusa per cosa? >>
<< Per la mia mancanza di
intelligenza, e di tatto!
Come ho fatto a non pensarci prima?
E' ovvio che hai paura. Da quello che mi hai detto, sei
cresciuto in
quel laboratorio lontano dal mondo, e non hai mai avuto rapporti prima,
perché quel dottore se così si può
definire, in
tutti quegli anni ti ha inflitto solo torture!
Era così ovvio che fossi vergine, e io sono stata
così stupida da non capirlo prima!>>
Il Cyborg le sorrise. Un sorriso carico di quell'emozione
così travolgente che sulla terra chiamavano amore
<< Non sei una stupida, e quello che
si deve scusare sono io.
Però sappi che sono pronto ad imparare...sempre che tu lo
voglia
sia chiaro >>
La terrestre lo guardò in modo malizioso, e gli
disse all'orecchio.
<< Posso essere la tua insegnante C17?
>>
<< Certo >>
<< Bene...cominciamo dalle basi.
Adesso lo farò io, ma la prossima volta lo devi fare da solo
ok? >>
<< Ok >>
La terrestre introdusse nella sua intimità, il
membro
già pronto di lui. Cominciò ad muovere il bacino
avanti e
indietro, avanti e indietro, ma in modo molto dolce per far abituare il
suo ragazzo a quel nuovo tipo di contatto.
C17 non aveva mai provato nulla di simile, e chiuse gli occhi,
come per assaporare meglio quella nuova, e bellissima esperienza.
Alla fine l'istinto fece il suo corso, e dopo poco l'androide
rovesciò la situazione. Ora era lui che si trovava sopra, e
con
delicatezza, ma anche con decisione, prese a spingere in modo sempre
più naturale il suo membro fino in fondo
all'intimità
della ragazza.
La terrestre che cominciava ad ansimare, poi fece un commento
che scatenò l'ilarità di entrambi.
<< Wow C17...devo dire
che...impari...in...fretta! >>
<< Ho...avuto...una buona maestra
>>
Dopo pochi colpi, il Cyborg sentì che qualcosa
stava per
uscire dal suo membro. Era spaventato, nonostante quella sensazione si
faceva sempre più bella. La terrestre intuì, da
come lui
la guardava che c'era altro.
<< Cosa c'è C17? Sembri
spaventato... >>
<< Si! No! Cioè non lo so!
Sento una bellissima
sensazione, è come se qualcosa sta per uscire dal basso! Ma
non
so cosa sia! >>
La terrestre si portò il viso di lui davanti al
suo, e con una mano gli tappò la bocca.
<< Và tutto bene C17! Stai
per venire...e credo anche io.Continua quello che stai facendo
Mmh! >>
Le spinte divennero sempre più rapide e veloci,
tanto che il
letto sul quale stavano facendo l'amore, cominciò a
scricchiolare in modo sinistro.
La terrestre non era vergine, in quel momento era
come se lo fosse.
Nessuno mai l'aveva posseduta con tanta passione, ma allo
stesso tempo con tutta la dolcezza del mondo...
Fu lei la prima a gemere per quell'orgasmo così
potente, e
subito dopo sentì dentro il suo corpo un liquido caldo
invaderla.
Il Cyborg si trovava ora ansimante, come se fosse reduce da
una
corsa lunghissima. Cosa strana tra l'altro, visto che un generatore di
energia illimitata non dovrebbe far venire il fiatone.
C17 non aveva mai provato nulla di simile, ma di una cosa era
sicuro...
Quello che aveva appena vissuto, lo avrebbe voluto fare per il
resto della vita.
Con dolcezza uscì da quella calda accoglienza che
era il
punto più intimo di Jill e si sdraiò
accanto a lei
guardandola con un sorriso.
<< Dunque è questo che voi
umani chiamate fare l'amore? >>-chiese lui
baciandogli i capezzoli.
Anche questa era una cosa nuova per lui. Non sapeva
perché lo stava facendo...
Sapeva solo che voleva farlo.
<< Si...come, come ti è
sembrato? >>-disse Jill emettendo di tanto in
tanto piccoli gridolini di piacere.
<< Dico solo che mi sono perso questa
meraviglia per anni...e
che non vedo l'ora di rifarlo! Sai come si dice. Chi dorme non piglia
pesci! >>
<< Hai capito il mio C17. Prima tutto
pauroso, tutto dubbioso. E ora non vedi l'ora di rifarlo? Sai che ti
dico? >>
<< Cosa?
>>-chiese C17 che sentiva l'eccitazione tornare
a invadergli il corpo.
<< Che sei proprio un bel birbante! E
che...Ti Amo C17! >>
<< Anche io ti amo Jill! Ormai...ne
sono certo! >>
Note dell'autore:Spero
che questo
capitolo non sia risultato banale. Volevo ritagliare un po amore anche
per C17. D'ora in avanti cercherò di reinserire personaggi,
che
ho tralasciato nei precedenti capitoli come Vegeta, Bulma e compagnia
bella! Alla prossima!
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Capitolo 14 *** CAPITOLO 14 IL MIO VERO NOME ***
IL MIO VERO NOME
IL MIO VERO NOME
Erano passati diversi mesi
dall'ultima volta che Crili, aveva visto Gohan.
Ricordava benissimo lo
scontro avvenuto tra lui, e la sua amata.
C18 era stata a un pelo dal
perdere...
infatti per contrastare
quella piccola furia, era dovuta ricorrere a quasi tutta la sua potenza.
Dopo quello scontro
nonostante fosse stato
sconfitto, Gohan chiese a Crili il permesso di poter tornare da sua
madre. Il terrestre accettò anche se a malincuore.
C18 invece gli fece notare
con malizia, che ora potevano avere più tempo per loro.
E così era stato...
L'androide comandava la vita
di Crili, ma di questo il terrestre non poteva che esserne felice.
Solo che da qualche tempo,
Crili aveva notato che spesso, durante la notte, C18 aveva degli
incubi...
Si svegliava di soprassalto
con una paura che mai lui le aveva visto negli occhi.
Ma ogni volta che provava a
chiederle se
c'era qualcosa che non andava, la cyborg si incupiva, e gli diceva che
non c'era niente...ma il tono con cui pronunciava quelle parole, non
faceva altro che aumentare l'ansia di Crili.
Voleva aiutarla ma non sapeva
come!
Anche perché lei
stessa non gli
dava la possibilità. Infatti ogni mattina lui la trovava
sempre
sorridente, come se quello che succedeva durante la notte fosse svanito
nel nulla, o tutto frutto dell'immaginazione...
Tutto questo il terrestre non
lo sopportava!
Una mattina decise di
parlargli, e di
chiarire quella situazione fatta di continui cambi d'umore, da parte di
lei che lo stava facendo letteralmente impazzire.
Decise di affrontare
l'argomento con calma
anche perché, se lui avesse provato in maniera invasiva, a
capire quello che stava succedendo a C18, probabilmente si sarebbe
beccato uno sguardo gelido, o qualche parola non propriamente carina.
In poco tempo mise in atto il
suo piano...
Preparò la
colazione che piaceva
alla cyborg con tutto l'amore possibile. E quando si accorse della
presenza di lei alle sue spalle, per poco non rovesciò tutto
il
contenuto rischiando di combinare un disastro.
C18 da qualche tempo aveva
preso
l'abitudine di girare nuda per casa appena sveglia. Fortunatamente che
in quel periodo Muten passasse molto del suo tempo, da Chichi
o
da Bulma, altrimenti gli sarebbe venuto un'infarto!
In casa erano da soli...
L'androide si
avvicinò al terrestre e gli diede un bacio sulla bocca, per
poi dirgli dolcemente.
<<
Ehi >>
<<
B-b-buon giorno a te C18! >>
Era inutile...
Ogni cazzo di volta che il
terrestre si
trovava di fronte quel corpo privo di imperfezioni, davanti agli occhi,
come madre natura l'aveva creato, non riusciva a contenere l'imbarazzo.
Diventava sempre rosso, cosa
che divertiva l'androide. Sembrava che C18 lo facesse apposta!
Ma quella mattina il
terrestre voleva
avere delle spiegazioni, però non ci sarebbe riuscito in
quel
modo. Prese da una sedia l'accappatoio che l'androide usava ogni volta
che si faceva il bagno, e lo mise con fare premuroso sulle spalle di
lei.
Incuriosita gli chiese.
<<
Perché me lo metti addosso? Non ti piace
quello che vedi? >>
<<
No! Non è per questo... >>
<< E
allora per cosa? >>
<<
Perché ti dovrei parlare >>
<< E
dove è il problema? Cosa cambia se sono nuda, o vestita?
>>
<<
C18 ti prego! Non rendermi le cose
più difficili di quello che sono. Ti devo parlare di cose
importanti, che ti costa indossarlo? >>
L'androide sbuffò
con irritazione, ma decise di accontentare il terrestre e
indossò l'accappatoio.
<<
Fatto...allora di cosa mi vuoi parlare?
>>
<< Di
quello che ti sta succedendo >>
<<
Che cosa intendi? >>-chiese C18
facendo finta di niente, mentre invece avrebbe voluto urlare.
<< Lo
sai benissimo C18! Ti svegli in
continuazione durante la notte. Ho capito che c'è qualcosa
che
non va! Sono basso ma non stupido. Ormai da quanto dura questa storia?
3, 4,5 Mesi? >>
A quelle parole, la cyborg
assunse un'aria contrariata.
<<
Non penso che ti riguardi. E poi non sono costretta a
parlare. Chiaro il concetto? >>
<<
Che cosa? >>-chiese Crili
scandalizzato-<< Non mi riguarda? Come fai a
dire questo! Io
sono tuo e tu sei mia, lo ricordi giusto? Oppure erano solo
cazzate? Siamo una coppia C18! Se non ci aiutiamo
l'uno con
l'altra nei momenti difficili, per quale motivo stiamo insieme allora?
Io credo di sapere cosa ti sta succedendo. Però hai ragione,
non
sei costretta a parlare e tanto meno voglio costringerti io. Quindi che
ne dici se facciamo un patto? >>
C18 lo guardò
molto intensamente.
Non c'era astio nei suoi occhi, quindi decise di dare una
possibilità al terrestre.
<<
Che genere di patto? >>
<< Ok
allora...io ora ti faccio una
domanda sui tuoi incubi. Se sbaglio al primo tentativo, giuro sulla mia
vita che non ti farò mai più domande su questo
argomento,
e mi limiterò a starti vicino il meglio che posso.
Ma se invece ci azzecco, tu
mi dirai cosa nello specifico ti turba durante la notte. Accetti
tesoro? >>
<<
Và
bene...accetto >>-rispose C18. Si era molto
umanizzata ma quello
che le stava succedendo come giustamente Crili aveva intuito, era
qualcosa di personale. Era grata agli sforzi del suo uomo per renderla
una donna felice, ma doveva capire lui cosa gli stava succedendo. Il
suo orgoglio gli impediva di parlarne, a meno che il terrestre non
avesse intuito il problema nello specifico.
Prima di fare la fatidica
domanda il
terrestre fissò dritto negli occhi la cyborg che lo guardava
a
sua volta. Era sicuro di quello che stava per chiedere. Prese un
profondo respiro prima di parlare.
<< I
tuoi incubi riguardano Gelo giusto? >>
La cyborg lo fissò
per un'istante, prima di scoppiare in un pianto disperato.
Subito il terrestre gli si
mise vicino, per cercare di consolarla.
<<
Shh...va tutto bene C18, va tutto
bene. Perdonami. Anche se ho scoperto il motivo...non ti voglio
costringere a parlare di questa cosa se deve farti stare
così >>
<< No
invece! Non va bene
niente! >>-gli disse C18 che arrivati a quel
punto voleva
liberarsi di quel blocco sul petto che sentiva da troppo, troppo tempo.
<< Ti racconterò tutto, ma prima
dimmi una
cosa >>
Il terrestre prese un
tovagliolo, e gli asciugò le lacrime con dolcezza.
<<
Cosa C18? >>
<<
Come hai fatto a capirlo? >>
Crili le sorrise.
<<
Perché penso di conoscerti ormai, e
perché ti amo! >>
Per tutta risposta la cyborg
lo
baciò sulla bocca, mettendoci in quel bacio, tutta la
sofferenza
che stava subendo da diversi mesi. Quando si staccò da
Crili, il
suo volto esprimeva felicità.
<< Ti
va ancora di ascoltare quello che sogno? >>
<<
Come puoi dubitarne amore mio?
Sfogati, e vedrai che dopo ti sentirai meglio
>>-Crili la fece
sedere accanto a lui. L'amava e avrebbe fatto di tutto pur di starle
accanto e di proteggerla.
La cyborg gli sorrise e
iniziò a parlare.
<<
Come hai detto tu...è da circa 5 mesi che ho
questi problemi.
Sogno di quel bastardo che mi
trapana le
orecchie per infilarmi questi maledetti orecchini. Ricordo molto bene
il dolore che ho provato. Quel mostro prima di iniziare, per
evitare che mi con-torcessi durante il processo mi diede
qualcosa
in endovena, che mi immobilizzava, ma che tuttavia non aveva nessun
effetto narcotico.
E' come se ti devono amputare
una gamba, ma non ti danno niente per sopportare il dolore.
Non potevo urlare...
Non potevo muovermi...
Ero costretta
all'immobilità...
E lui sai cosa faceva? Rideva
mentre mi
torturava,dicendo che dovevo essergli riconoscente, in quanto mi stava
trasformando in una macchina di morte praticamente perfetta!
>>
Crili sapeva che quel momento
era
importante per aiutare C-18 a sfogarsi e il silenzio era
necessario. Tuttavia non riuscì a impedire di
stringere
con forza il pugno fino a farsi penetrare le unghie nei palmi delle
mani, tanta era la furia che stava accumulando. C18 si accorse di
questo, ma fece finta di niente nonostante il gesto l'avesse in qualche
modo gratificata. Sapere di essere così importante
per
qualcuno era una bella sensazione. Prese un bel respiro e continuo il
suo racconto.
<< E
poi sogno di quando lui mi
faceva dei test con la scossa elettrica, oppure di quella volta in
cui con un bisturi mi ha aperto il torace, per inserire il
generatore di energia illimitata. E infine sogno di quando lui mi disse
che essendo una sua proprietà, non avevo diritto ad un nome
umano!
Quello stronzo!
Me lo ha cancellato dalla
memoria, e non sai cosa darei per sapere quale fosse il mio vero nome,
e quello di mio fratello.
I nomi che ci diedero i
nostri genitori in
origine, perché anche se quel bastardo ha
cancellato il
mio passato, di quando ero ancora un umana, so dentro di me che due
genitori io e mio fratello ce li abbiamo avuti.
Il fatto però
è strano,
cioè è come se fosse tornato in vita. Non
è che io
abbia mai dimenticato quello che mi ha fatto. Anche prima di conoscerti
ci pensavo durante il giorno, ma la cosa finiva lì. Ora
invece
non passa una notte, senza che io faccia questi incubi, che poi se
andiamo a vedere non sono incubi per definizione, perché io
tutte quelle cose le ho subite veramente >>
Il terrestre dopo aver
ascoltato tutte le
atrocità, che la sua amata era stata costretta a subire, fu
invaso dalla rabbia. Ne avevano già discusso in passato, ma
sapere nel dettaglio ciò che C18 aveva dovuto subire, lo
rendeva
furibondo. Senza rendersene conto cominciò a stringere i
denti,
tanto che essi cominciarono a scricchiolare. Poi disse
rivolto al
nulla.
<<
LURIDO BASTARDO! SE C'E' UN ESSERE
UMANO, CHE UCCIDEREI VOLENTIERI E SENZA RIMORSO E' LUI! CHE POSSA
MARCIRE NEL PIÙ' PROFONDO DEGLI INFERI!
>>
La cyborg non si aspettava
una reazione
diversa, ma fu lo stesso piacevolmente sorpresa. Lui la amava, e
lei...amava lui. Quando però percepì che l'aura
del
terrestre stava aumentando per via della rabbia, decise di calmarlo.
<<
Ehi adesso calmati Crili. Oppure
devo pensare che mi vuoi rubare la scena? Dovrei essere io a provare
tanta rabbia >>
Le parole di lei furono come
acqua benedetta per il terrestre che riuscì a calmarsi.
<< Ti
chiedo scusa C18. E' solo che...se penso a lui che ti fa quelle...cose,
mi sento morire! >>
Dopo quelle parole nella
stanza cadde un
profondo silenzio, interrotto solo dal rumore delle onde che si
infrangevano sulla sabbia di fuori.
Poi il terrestre si
ricordò di una cosa che aveva scoperto molto tempo prima, e
chiese all'androide.
<<
C18 perdonami ma come ti stavo
dicendo prima, ero sopraffatto dalla rabbia e solo adesso mi sono
soffermato su una cosa che hai detto >>
La cyborg lo
guardò incuriosita.
<< Di
che stai parlando? >>
<<
Prima tu hai detto di non conoscere il tuo nome...ecco in
verità forse te lo posso dire io >>
C18 ora lo guardava con
stupore negli occhi.
<<
Tu...tu Cosa? Come fai a conoscere il mio vero nome?
>>
<<
Aspetta C18, non ti arrabbiare! E
comunque non è una certezza, e se non te l'ho detto prima,
era
perché credevo di riaprirti vecchie ferite, ma visto che per
te
è importante, se vuoi ti racconto come credo, bada bene di
aver
scoperto il tuo nome, e anche quello di tuo fratello
>>
La cyborg era tutta orecchie,
e senza rendersene conto strinse la mano del terrestre con violenza.
<< Ti
prego Crili dimmelo! >>
<<
Certo. Ma prima ti
dispiacerebbe allentare la morsa...sai credo di avere qualche osso
della mano fuori posto >>
Subito C18 allentò
la presa.
<<
Ok. Ricordi quando tu e tuo fratello eravate crudeli?
>>
<<
Certo che me lo ricordo! >>
<<
Ecco una volta, mentre tu e tuo
fratello eravate impegnati a distruggere la città del Sud,
io
con l'aiuto di Bulma e di Gohan, mi sono intrufolato nel vostro
laboratorio, o meglio il laboratorio del dottor Gelo. A quei tempi voi
eravate dei nemici, e Bulma pensò che magari rovistando
negli
archivi di quel posto, avremmo trovato qualcosa, come magari gli schemi
della vostra progettazione, in modo da poter creare un telecomando, che
vi avrebbe potuto spegnere. Mi segui fin qui? >>
L'androide fece un segno
affermativo con la testa e gli disse.
<<
Vai avanti >>
<<
Come ti dicevo, abbiamo rovistato dappertutto, fino a che
qualcosa in effetti l'abbiamo trovata.
Ricordo di un foglio della
grandezza di
non so...un manifesto ecco. Su quel foglio c'era proprio ciò
che
cercavamo, e cioè i vostri schemi e quelli che credo siano i
vostri nomi originali. >>
<<
Prima che continui >>-lo
bloccò C18 per evitare di illudersi ancora <<
come fai ad
avere la certezza che fossero proprio i nostri schemi?
>>
<<
Ora te lo dico. Sulla parte superiore del foglio c'era
scritto.
Soggetto Numero 17
Classificato come C-17
Nome originale Lapis.
E poi sulla parte inferiore
c'erano altri simboli che sono comunque riuscito a leggere ed erano
questi.
Soggetto Numero 18
Classificato come C-18
Nome originale...Lazuli.
Magari mi sbaglio ma data la
meticolosità, con cui quel pazzo eseguiva i suoi
lavori...non
credo ci siano dubbi. >>
La cyborg lo fissava a bocca
aperta, ma la
consapevolezza di aver ritrovato il suo vero nome, e quello di suo
fratello le dava una sensazione di grande gioia.
<<
Lazuli...io quindi...Mi chiamavo Lazuli!
>>
<<
Infatti! Ti chiedo ancora scusa se non te l'ho detto prima.
Sei arrabbiata con me? >>
<<
Come puoi pensare che io sia arrabbiata Crili? Tu mi hai
svelato quale fosse il mio vero nome! >>
Il terrestre finalmente
poté tirare un sospiro di sollievo...
<<
Grazie C18! E comunque se può esserti utile, ho
scoperto un'altra cosa >>
<<
Che cosa Crili? Adesso magari mi dirai che conoscevi pure i
nomi dei miei genitori? >>
<<
Purtoppo no C18, ma di una
cosa sono certo. Chiunque fossero stati, è chiaro che erano
persone speciali! >>
<< Da
cosa lo deduci? >>
<<
Dal significato dei vostri nomi >>
Adesso la cyborg era confusa.
<<
Crili per favore, parla la mia lingua e spiegati
>>
<<
Già hai ragione C18. Come
dicevo il nome di tuo fratello da umano era Lapis, mentre il tuo era
Lazuli. Se unisci questi due nomi viene fuori la parola, Lapislazzuli,
che è il nome di una gemma mi sembra, e che è
dello
stesso colore dei vostri occhi >>
C18 sorrise a Crili e
assaporò quel nuovo nome sulle labbra.
In un'istante lo riconobbe
come suo...
Ebbe la conferma, che per
quanto si fosse
sforzato il dottor Gelo, qualcosa dentro di umano in lei era
rimasto,magari era un recesso della sua memoria prima della sua
tramutazione in cyborg. Un recesso che per sua fortuna, non era stato
toccato dagli artigli del suo carnefice.
Non avrebbe mai ringraziato
abbastanza il
terrestre per quella rivelazione...ma forse un modo per...in un certo
senso ricompensarlo credeva di averlo appena trovato. Voleva
dimostrargli quanto lo amava e desiderava allo stesso
tempo. In un
lampo si tolse l'accappatoio, rimanendo di nuovo nuda davanti al
terrestre.
<<
C18? Cos... >>
Ma la cyborg non lo fece
finire di parlare, perchè di prepotenza lo baciò.
E pian piano che il bacio
aumentava di passione, C18 privò anche il terrestre dei
vestiti.
Rimasero nudi a baciarsi per
un tempo
che parve infinito. Poi la cyborg si staccò da
lui, e a
velocità supersonica lo trasportò al piano di
sopra, dove
con poca grazia, lo gettò sul letto. Quando però
i loro
corpi stavano per unirsi, il terrestre la fermò.
<<
C18...Perché lo stai facendo?
>>
<<
Perché ti voglio! E anche perché voglio
ringraziarti...a modo mio >>
<<
No...aspetta C18 quello che ti ho
detto,non l'ho fatto perché avevo un secondo fine...ma
perché ho capito che sapere il tuo nome per te,
era una
cosa importante! Questo lo devi tenere a mente
>>
<< Lo
so perfettamente Crili. Anzi lo
immaginavo già prima che tu me lo dicesti. Tu non
fai mai
qualcosa per qualcosa. Lo fai perché lo vuoi fare. Ecco
perché ti amo e ti voglio! >>
Quando l'amplesso
finì il terrestre
era letteralmente esausto ma completamente appagato. Anche la cyborg
aveva un leggero fiatone. Si guardarono negli occhi, e in quel momento
capirono entrambi che niente, e nessuno avrebbe mai potuto separarli.
Crili prese ad accarezzare le guance lievemente arrossate di lei.
<< Ti
amo C18! >>
<<
No! >>
<<
Cosa? >>-disse allarmato il
terrestre-<< Non posso dire che ti amo C18?
>>
<<
Non hai capito Crili. Stai sbagliando una cosa fondamentale!
>>
<<
Perdonami C18, ma non capisco! >>
<< Il
ti amo va bene...ma stai sbagliando il mio nome
>>
Il terrestre si diede
mentalmente dello
stupido. Poi sorrise per quella cosa all'apparenza stupida ma che in
realtà per C18 valeva più di tutto l'oro del
mondo.
<<
Hai ragione, perdonami. Ti Amo Lazuli!
>>
<<
Anche io Crili, non sai quanto! >>
Note dell'autore:Ed eccoci qui con il 14° capitolo. Mi sono
voluto
concentrare sul vero nome di C18. Ad essere sinceri il nome Lazuli per
lei e Lapis per C17 esistono veramente come nomi che avevano entrambi
prima di essere catturati e poi trasformati in cyborg/androide o come
vogliate chiamarli. Sintetizzando Lapis era il nome umano di C17 e
Lazuli quello di C18. In fine spero che il capitolo vi sia piaciuto e
spero che commentiate/recensite in tanti! Alla prossima!
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Capitolo 15 *** CAPITOLO 15 PERICOLI IN VISTA E RIVELAZIONI ***
PERICOLI IN VISTA E RIVELAZIONI
PERICOLI IN VISTA
E RIVELAZIONI
Crili si svegliò
di soprassalto.
Provava una sensazione strana...
Non avrebbe saputo dargli un nome, ma era qualcosa di
inquietante come se stesse per succedere qualcosa di brutto.
Si voltò verso l'androide che appena svegliata lo
guardava incuriosita.
<< Che suuccede Crili? Ti vedo
agitato, un brutto sogno? >>
<< Scusa se ti ho svegliato, ma-ma ho
la sensazione netta che stia per succedere qualcosa di brutto
>>
Ora l'androide era sveglissima.
<< Cosa vuoi dire? E'
comparso qualche nuovo nemico? Eppure io non sento nessuna aura!
>>
<< E' proprio questo il
punto! Non si tratta di
aura...ma è solo una sensazione. Non capisco!
>>
Detto questo il terrestre scese e risalì le scale
con il cordless in mano.
<< Adesso chiamo Gohan, e vediamo se
sono solo io oppure se la sente anche lui. Lo metto in viva voce
>>
La cyborg si sedette vicino al terrestre, che intanto stava
componendo il numero di casa di Gohan.
Quando si attivò la linea non passò
neanche il tempo di due squilli.
<< Crili! La senti anche tu?
>>
L'androide aveva la bocca spalancata, e un certo timore prese
possesso di lei.
<< Si Gohan la sento anche io,
è per questo che ti ho chiamato. >>
<< Cosa dobbiamo fare Crili?
>>
<< Direi di andare al Palazzo del
Supremo, magari lui ci
saprà dare qualche delucidazione. Per te va bene?
>>
<< Certo. Ci vediamo
lì, il tempo di vestirmi. >>
<< Ok a dopo!
>>
Il terrestre chiuse la chiamata, e si rivolse verso la cyborg.
<< Ti va di fare una capatina dal
Supremo Lazuli? >>
<< Io ancora non capisco, ma certo che
vengo e poi vederti in questo stato mi mette ansia.
>>
In poco meno di mezz'ora, Crili e C18 arrivarono a palazzo.
Furono
sorpresi di trovare lì, anche tutti gli altri e le facce che
avevano, non lasciavano intendere nulla di buono.
<< Allora?
>>-disse Crili rivolto a tutti i
presenti.<< Che cavolo succede?
>>
Il Supremo che era di spalle in quel momento, si
voltò verso tutti. Nel frattempo era arrivato anche Gohan.
<< Ragazzi ho da darvi una brutta
notizia. Gli altri già
lo sanno, ma volevo aspettare che arrivaste anche voi tre
>>
Il cuore di Crili cominciò a martellare.
<< La prego Supremo! Ci dica cosa
è successo! >>
<< Ecco...Il Dottor Gelo è
vivo... >>
Al solo sentir nominare il nome del suo carnefice, C18
provò una rabbia immensa.
Sulla sua fronte si potevano notare benissimo venette pulsanti
e una collera a stento trattenuta.
Come era possibile che quel bastardo fosse ancora vivo?-si
chiese
Eppure ricordava bene il momento in cui era morto, ucciso da
suo
fratello che gli aveva sfondato le costole e perforato i polmoni.
Era morto!
Doveva essere morto!
Aveva chiaramente visto la luce della vita lasciare i suoi
occhi...
Ma stando a quanto diceva il Dio verde non era
così...
Una mano aveva stretto la sua in quel momento, ed era quella
di
Crili. Si fissarono a lungo negli occhi senza dire nulla, ma alla fine
C18 si sentì meglio. La collera non era andata via del tutto
certo, ma la presenza di Crili riusciva a frenare tutti i suoi
più bassi istinti. Sarebbe rimasta in silenzio ad ascoltare,
anche perché voleva capire come era possibile che quel
mostro
fosse ancora vivo.
<< Mi scusi Supremo, ma Gelo
è morto. E' stato ucciso da C17! >>
Il Supremo strinse con forza il suo bastone nodoso, che
indicava l'autorità.
<< Lo so benissimo Gohan,ma il fatto
è un'altro. Ricordi...quando abbiamo evocato Shenron?
>>
<< Certo >>
<< Bene, ricorderai senz'altro i
desideri che abbiamo espresso giusto? >>
<< Sì Supremo me li
ricordo, ma ancora non riesco a
capire che nesso ci sia tra la vita di quel folle, e i desideri che
abbiamo espresso >>
<< Purtroppo temo che se Gelo
è tornato in vita la colpa è solo mia!
>>
<< Che intende dire Supremo? Come
può essere colpa
sua? >>-chiese Crili sempre più
confuso da tutta quella
assurda storia.
<< Noi
>>-riprese a parlare il vecchio guardiano della
terra-<< abbiamo chiesto di far tornare in vita
tutte le persone
uccise da C-17 e C18, e Gelo ecco...era uno scienziato folle ma pur
sempre un'essere umano, perciò con quel desiderio
è
tornato in vita...anche lui!
Io stesso me ne resi conto quel giorno, ma non volevo che vi
preoccupaste, così decisi di aspettare un giorno, e andare a
finire il lavoro io stesso. E ad essere sinceri non credevo che in 24
ore quel folle potesse fare qualcosa.
Poi accadde qualcosa di strano...
Quando decisi di eliminarlo, non avvertii più la
sua aura.
All'inizio me ne rallegrai, pensando che forse era morto di
vecchiaia dato che al momento della sua resurrezione, era comunque un
vecchio uomo.
Ammetto che è stato il mio più grande
errore...
Per mesi ho riflettuto su ciò, fino a che ieri ho
mandato
Popo, a dare un'occhiata al laboratorio, per vedere quel che c'era da
vedere.
A questo punto credo che spetta a lui raccontarvi i dettagli,
di quello che ha visto con i suoi occhi. >>
Popo si fece avanti e giunse subito al punto.
<< Quando sono arrivato lì,
mi sono subito reso conto che c'era qualcosa di strano.
Da quello che il Supremo mi aveva detto, il laboratorio doveva
essere abbandonato...ma non era affatto così,
perché
appoggiando l'orecchio alla porta semichiusa ho sentito dei rumori.
Non ho percepito alcuna aura quindi ho varcato la soglia
tentando di fare il meno rumore possibile.
Appena entrato dentro, qualcuno che non riuscivo a vedere bene
a
causa del buio, mi ha afferrato per la gola e mi ha scaraventato
addosso ad un muro.
Quando ho recuperato i sensi, l'ho riconosciuto subito.
Era Gelo!
Ma la cosa più grave è che si
è tramutato in un cyborg!
E questo spiega il fatto di come mai il Supremo dal giorno
dopo
della resurrezione, appunto di Gelo, non lo ha percepito più.
Il dottore se così si può chiamare mi ha
detto che
presto avrebbe finito quello che aveva iniziato, e cioè
distruggere ciò che rimaneva della famiglia di Goku, e di
rendere schiavi tutti gli esseri umani.
Inoltre mi ha detto che entro oggi, avrebbe ultimato il
processo
della creazione di un cyborg, completamente artificiale...noto come C
13.
Se sono ancora vivo...è perché ha voluto
che vi
dicessi queste cose, altrimenti dubito che sarei ancora qui. E' molto
forte quel folle, visto che adesso è un cyborg. Qualunque
cosa
accada vi raccomando di fare molta attenzione. E' un'avversario davvero
temibile >>
La Cyborg era schiumante di rabbia...
Decise di andare al laboratorio immediatamente, e
distruggere per sempre quel folle con le sue stesse mani!
Non le importava che anche lui adesso era un cyborg!
Ne gli importava sapere come c'era riuscito!
Lo voleva morto punto e basta!
Stava per spiccare il volo, quando fu richiamata dal Supremo.
<< C18! So benissimo cosa anima i tuoi
pensieri, e li comprendo
credimi! Ma non tutto è perduto. Dobbiamo escogitare un
piano
prima di poter passare all'azione! Perciò placa la tua ira,
e
ascoltami insieme agli altri, quello che ho da proporvi
>>
Crili la prese per mano e le disse.
<< Lazuli, ti prego ascoltiamo
ciò che il Supremo ha da
dirci, e poi partiremo tutti insieme all'attacco. Te lo giuro sulla mia
vita. Quel bastardo la pagherà cara per ciò che
ha fatto.
E poi... >>-Crili le sussurrò
nell'orecchio per non farsi
sentire dagli altri.-<< E' ovvio che sarebbe
stato meglio se fosse
rimasto morto, ma in un certo senso hai la possibilità di
vendicarti personalmente no? >>
C18 sorrise.
<< E poi quella sadica sarei io?
>>
Yamcha che fino a quel momento era rimasto in silenzio, decise
di dire la sua.
<< Scusate ragazzi ma non posso fare a
meno di sentirmi
impreparato per questo scontro,ma sono pronto a qualunque cosa per
difendere la terra. Quindi chi è con noi?
>>
<< Io!
>>-esclamarono quasi all'unisono Tenshinan,
Jiaozi, Crili, e Gohan.
Soddisfatto il Supremo espose il suo piano.
<< Partiamo dal presupposto che questo
nuovo Cyborg, questo C
13 sarà sicuramente molto più forte di C17 e C18,
e lo
stesso Gelo che ora è anche lui un Cyborg, non è
da
prendere alla leggera.
Quindi ecco il mio piano...
Arrivate li e li fate uscire entrambi allo scoperto.
Dopo di che, i più deboli fra di voi senza offesa
si concentreranno sul dottore, mentre i più forti su C13.
Suggerisco inoltre di portare molti fagioli Senzu,
perché credetemi...se le battaglie che avete sostenuto fino
ad
ora vi saranno sembrate impossibili...beh questa sarà di un
altro livello.
Quindi Yamcha, Tenshinan, Jiaozi,voi guiderete l'attacco
contro
Gelo. Piccolo, C17, C18, e Gohan, a voi C13...tutto
chiaro?>>
Crili aveva la netta sensazione di essere stato tagliato
fuori, e lo fece presente.
<< Mi scusi Supremo, ma io allora cosa
faccio? E non mi dica di
starmene con le mani in mano, mentre vedo i miei migliori amici e la
mia donna combattere senza poter fare nulla! >>
Il Supremo prima di rispondere gli sorrise.
<< E' questo il punto! Crili tu sei la
chiave in questa impresa disperata >>
Ora il terrestre era confuso. Che cavolo gli era preso al
Supremo?
<< Mi scusi Supremo ma le chiedo di
spiegarsi meglio, perché io ancora non ho capito.
>>
<< Sai ancora usare la Genki-dama?
>>-chiese l'anziano guardiano con un sorriso
<< Certo. Me la insegnò
Goku, o meglio lui si
limitò a passarmi l'energia quando si
scontrò
contro Vegeta. Poi ho visto di persona come si esegue quella tecnica su
Namecc, contro Freezer. Però non...
>>-Crili si
fermò per un momento.Credette di aver capito le intenzioni
del
Supremo, e le sue successive parole confermarono ciò
<< Si Crili. Mentre gli altri saranno
impegnati nello
scontro, tu cerca di startene in disparte, e concentrati per recuperare
tutta l'energia che puoi!E quando sarai pronto... >>
<< Beccherò due piccioni
con una fava se ho capito bene >>
<< Esatto Crili. Esatto!
>>-detto questo Il Supremo si
rivolse all'androide.<< Perdona l'urgenza delle
mie parole cara
C18, ma credi di poter mandare un messaggio telepatico a tuo fratello e
spiegarli la situazione? Ci farebbe comodo anche il suo aiuto
>>
<< Niente di più facile
>>-rispose C18 sicura al
millexmille della partecipazione di suo fratello in quello scontro.
Soddisfatto della risposta il Supremo si rivolse agli altri.
<< Bene! E ora che abbiamo finito, ci
sono domande? >>
Gohan che fino a quel momento era rimasto in silenzio, decise
di parlare.
<< In verità io
>>
<< Parla pure Gohan!
>>
<< Dove è finito Vegeta? Ci
farebbe comodo anche il suo aiuto! >>
Fu Piccolo a rispondere.
<< Tsk! Sono andato a parlarci...e la
sua risposta
è no, e dice che non gli interessa, Codardo!
>>
Nel frattempo alla Capsule
Corporation
Bulma non sapeva davvero che pesci prendere.
Da quando Vegeta era stato sconfitto da C-17, al tempo in cui
i due Cyborg erano ancora malvagi, il Sayan era cambiato.
Aveva sempre un'aria triste, che in quei mesi di pace dovuti
all'intervento di Crili, erano aumentati fino all'inverosimile.
Però c'era stato anche un risvolto positivo, in
tutto quel casino.
Bulma ricordava ancora la sua discussione, avuta proprio con
il Sayan, quando si era ripreso dallo scontro con C17.
Flashback
Vegeta si era risvegliato di
soprassalto
nel letto che era solito usare, da che abitava da Bulma. Si
guardò intorno e notò con sorpresa che Bulma gli
era
seduta accanto.
<< Cosa ci fai qui?
>>
<< Che intendi dire Vegeta?
>>
Un sorriso amaro comparve sulle labbra del Sayan.
<< Per come ti ho trattata il minimo
che tu potessi fare, era
lasciarmi alle cure di qualcun'altro, e invece non l'hai fatto... Posso
sapere perché? >>
Bulma era arrossita subito...
Ma non voleva ferirsi di nuovo, perciò
cercò di fare l'indifferente e la pragmatica.
<< Sei proprio stupido scimmione!
Sbaglio o abbiamo un figlio?
Se non ti ho lasciato alle cure di qualcun'altro, è
semplicemente perché sei il padre di nostro figlio, e per
quanto
detesti la cosa lui merita di avere una figura paterna al suo fianco.
Niente di più.
Di te non mi interessa nulla perciò
tranquillizzati, non farò di nuovo lo stesso errore!
>>
Dette queste parole, la terrestre guardò dritto
negli occhi il Sayan.
Fu sorpresa di trovarvi un'espressione di tristezza, e le
parole seguenti la mandarono in tilt.
<< Chiedo perdono
>>
Due parole...
Due semplici ma importantissime parole...
La terrestre non poteva crederci...
Come era possibile che lui, Vegeta, il Principe dei Sayan, lo
spietato mercenario di Freezer...stesse chiedendo perdono a lei, una
comune umana.
<< Spiegati meglio
>>
<< Ho detto che chiedo perdono, per
tutto quello che ti ho fatto...
Per non essermi comportato come avrei dovuto. E
infine per come ti ho fatta soffrire! >>
Bulma dopo quelle parole dovette sbattere più volte
le
palpebre, come per appurare che quello non fosse davvero un miracolo.
Ma la ferita ancora bruciava dentro di lei, perciò
decise di
non ascoltare il suo cuore, che invece le stava urlando, che forse
questa volta era la verità.
<< E tu credi davvero che io possa
accettare quello che dici, senza avere dubbi?
Dovrai impegnarti di più caro il mio scimmione!
Non bastano poche parole, per sanare un male del genere...
Ma ti concedo una possibilità perciò se
hai qualche cosa da aggiungere, sono tutta orecchie
>>
Prima di rispondere Vegeta tastò il proprio corpo
per vedere
come reagiva, e non si sorprese di trovarlo robusto come al solito.
Il merito andava in parte al Senzu, che gli aveva dato Gohan,
e al fatto di essersi riposato a dovere.
Cominciò a parlare guardando il soffitto.
<< Un tempo anche io avrei pensato che
quello che sto per
dirti, era da pazzi perché non è mai stato nella
mia
natura.
Poi mi sono chiesto come facesse Kakaroth, ad essere
più forte di me...
All'inizio pensai che era frutto dell'allenamento,
ma in quel
caso allora anche io avrei potuto trasformarmi! Voglio dire, ti ho
quasi distrutto la casa a furia di allenarmi...mi segui fino a
qui? >>
Bulma fece un cenno affermativo, e il sayan riprese a parlare.
<< Quando Kakaroth è morto,
non ho provato rabbia per il
fatto stesso, ma perché non accettavo che il fato, mi avesse
negato la possibilità di allenarmi ancora ed ancora, fino a
farmi misurare con lui ad armi pari, e stabilire chi dei due fosse il
più forte.
Comunque sia l'idea di batterlo era da escludere, visto che se
mai
avessi raggiunto la sua forza, non mi ci sarei comunque potuto battere,
perché era morto!
E allora ho pensato tra me e me. E se almeno tentassi di
raggiungere la sua forma?
Non sarebbe servito a molto ma almeno poteva essere qualcosa!
Decisi di partire per lo spazio, se ricordi bene.
Trovai un pianeta con una gravità molto superiore a
quella
del mio pianeta natale, il che, se non altro mi avrebbe reso
più
forte, e veloce.
Ma dentro di me, il tarlo di diventare anche io un Super Sayan
era ormai una cosa essenziale.
Provai in tutti i modi.
Mi concentrai sulla rabbia causata dal ricordo del primo
scontro, che ebbi con Kakaroth...
Fu tutto inutile.
Allora provai a pensare a tutto quello che avevo subito a
causa di Freezer...
Ma neanche questo servì a molto...
Per giorni mi allenai su quel pianeta, ma lo scopo che volevo
raggiungere, si allontanava sempre di più da me,
finché
ebbi una specie...di intuizione.
Kakaroth se si era trasformato era stato indubbiamente
perché aveva provato rabbia...
Ma rabbia per cosa? E fu allora che capii dove stavo
sbagliando.
Kakaroth si era trasformato, perché Freezer aveva ucciso
Crili,
il suo migliore amico.
Era questa la chiave!
Per trasformarsi bisogna avere il cuore carico di rabbia, o
comunque
bisogna provare una forte emozione come per la perdita di
qualcuno, al quale si tiene.
Nella mia mente allora ho avuto una visione...
Una visione che ti ritraeva morta.
Ancora oggi non riesco a descriverti appieno quello che ho
provato,
ma l'idea che potevo perderti, ha fatto scattare in me la scintilla, e
finalmente mi sono trasformato.
E quando sono tornato sulla terra, ho capito perché
Kakaroth era più forte di me!
Lui combatteva per le persone che amava, era questo il segreto
della sua forza!
Così ho pensato che se l'idea, di qualcuno che ti
facesse del
male, mi aveva dato la forza di trasformarmi, come sarebbe stato avere
un figlio, e una donna, la mia donna al fianco per il resto della mia
vita? >>
Bulma aveva ascoltato tutto quel discorso in silenzio ma
con il cuore che stava per scoppiare ad ogni parola.
Vegeta l'amava!
Questo ormai era palese ma non ancora del tutto convinta pose
una domanda al sayan.
<< Vegeta io...non so cosa dire. Sappi
però che il mio
spirito ha atteso per anni che quelle parole uscissero dalla tua bocca.
E ne sono felice, perché non leggo menzogna nei
tuoi occhi.
Ma ora ho una domanda da farti. Se come tu dici, il pensare di
perdere qualcuno ti dà forza, perché non sei
riuscito a
battere i cyborg?
Non fraintendermi però!
Non ti sto chiedendo di andarli a combattere, anche
perché non serve ora grazie a Crili.
Spero che mi risponderai sinceramente
>>
Per la prima volta un sorriso comparve sul volto del Sayan.
<< Sei astuta Bulma. Molto
più di quanto pensassi.
Comunque ecco la risposta. Come ho già detto, il pensiero di
perdere qualcuno a cui tieni ti dà forza, ma allo stesso
tempo
ti mette addosso una paura incredibile.
Si lo so che può sembrare strano, ma è
così.
Due facce della stessa medaglia...
Se non sono riuscito a battere i Cyborg, era perché
avevo paura...
Paura di morire e di non rivedere mai più il colore
dei tuoi occhi...
L'odore della tua pelle...
Il suono della tua voce così cristallina!
Considerami pure un codardo...ma è la verità
>>
Fine Flashback
Da quel momento in poi, Vegeta era diventato a tutti gli
effetti il
compagno di Bulma. Il suo cambiamento era stato radicale, e di questo
la scienziata ne era felicissima.
Ogni volta che facevano l'amore il Sayan le regalava un
piacere
immenso, che non avrebbe mai potuto paragonare a quello che un tempo,
le dava Yamcha il suo ex ragazzo.
Vegeta la seguiva dappertutto e l'aiutava perfino nella
crescita del loro bambino.
Era stato tutto perfetto...
Fino a quella mattina.
Piccolo se ne era andato via furibondo, chiamandolo
addirittura codardo.
Bulma che era accorsa alla fine della discussione, osservava
il Sayan seduto a meditare su una sedia.
Un tempo chiunque lo avesse chiamato codardo, sarebbe morto in
men
che non si dica. Mentre ora Vegeta non aveva reagito, e Bulma non
sapeva veramente che pesci prendere, ma siccome era arrivata all'ultimo
momento, voleva avere delle spiegazioni su quello che era successo. Si
avvicinò e si mise a cavalcioni sulle gambe del sayan.
Lui le sorrise...ma era un sorriso tirato.
<< Vegeta cosa succede?
Perché prima stavi litigando con Piccolo?
>>
<< Pare che Gelo sia tornato in vita,
si è tramutato
anche lui in un cyborg, e ne ha creato un'altro che a dire di Piccolo,
è ancora più forte di C17 e C18!
>>
Bulma si alzò di scatto.
<< E allora cosa intendi fare Vegeta?
Vuoi rimanere qui con le
mani in mano? Perché non sei andato a combattere?
>>
<< Te l'ho già detto! E per
me è stato già umiliante dirlo una volta!
>>
Bulma sapeva benissimo a cosa lui si riferisse ma fece la
finta tonta.
<< Che cosa di preciso mi hai detto?
>>
Vegeta la guardò come se fosse impazzita, e si
alzò dalla sedia, facendola cadere di lato.
<< Bulma...se questo è uno
scherzo non è divertente! >>
<< Ma io non sto scherzando, davvero.
Che cosa mi hai detto? Voglio la verità!
>>
<< NO! ADESSO BASTA BULMA! MI STAI
FACENDO ARRABBIARE! >>
Il sayan stava per tornarsene in camera. Aveva la netta
sensazione che Bulma, facesse finta di non capire.
<< Dove stai andando Vegeta? Non
abbiamo ancora finito! >>
<< Lasciami stare Bulma!
>>
<< No che non ti lascio stare! E vuoi
sapere perché?
Perché il Vegeta che conoscevo un tempo, non si sarebbe mai
tirato indietro davanti al suo nemico, per quanto forte potesse essere!
Perciò dillo una buona volta. Di che cosa ti rode
l'animo!
>>
<< IO HO PAURA!
MI VOLEVI UMILIARE?
E VA' BENE HO UNA FOTTUTISSIMA PAURA!
IN PRINCIPIO NON ME NE FREGAVA UN CAZZO DEI MIEI AVVERSARI!
LI UCCIDEVO E BASTA PERCHÉ' MI PIACEVA
FARLO, E LO FACEVO SENZA PREOCCUPAZIONI!
MA ADESSO CI SEI TU.
E C'E' TRUNKS!
E IO NON VOGLIO...IO NON VOGLIO PERDERE TUTTO QUELLO CHE HO
CONQUISTATO CON TANTA FATICA!
CHE CI PENSI IL PELATO, IN FONDO CE L'HA GIÀ' FATTA
UNA VOLTA NO? >>
Bulma non poteva credere a ciò che le sue orecchie
avevano
appena udito. Quello non poteva essere il Vegeta del quale si era
innamorata! No assolutamente. Il suo Vegeta era un temerario, un po
vanesio, ma di certo non era un codardo! Anche se la comparsa di questo
nuovo nemico la spaventava da morire, doveva trovare le parole giuste
magari dette in modo brusco, per far risvegliare lo spirito combattivo
del compagno.
<< MA COME PUOI PARLARE IN QUESTO
MODO? HAI PAURA DI PERDERCI?
E ALLORA SAPPILO CHE ANCHE SE NON INTERVERRAI IL RISCHIO CI SARA'
COMUNQUE, E ALLA FINE SAI COSA TI ACCADRÀ'? TI RITROVERAI
SOLO!
SOLO E ABBANDONATO.E CON IL SENSO DI COLPA PER NON AVER NEMMENO PROVATO
A DIFENDERCI! >>
Vegeta era stato letteralmente spiazzato...
Non si aspettava così tanta foga ma il pensiero che
una donna come Bulma gli tenesse testa, non gli dava fastidio.
Rifletté molto su quelle parole...e nel suo
profondo ammise
con se stesso, che quella donna, quella fantastica donna aveva ragione.
Fu con un sorriso e con un tono dolce che gli rivolse di nuovo
la parola.
<< Bulma...da dove hai tirato fuori
tutta quella grinta? >>
La terrestre gli sorrise di rimando.
<< Sai vivo con un Sayan, e anche il
mio migliore amico era un
Sayan, proprio come te! Non pretendo di fare la sapientona,
ma
voglio dirti una cosa molto importante >>
<< Che cosa? >>
<< Che tu sbagli a definirti il
principe dei Sayan! >>
Ora Vegeta era confuso.
<< Ma di che diavolo parli Bulma?
Certo che sono il principe dei Sayan! >>
<< Eh no caro, è qui che ti
sbagli. Tu non sei il principe, ma Il Re Dei Sayan!
Il Re!
Forse non ci hai fatto caso nel corso degli anni,
perché il definirti principe era diventata per te, come
un'abitudine.
Ma se andiamo ad analizzare la situazione, dalla morte di tuo
padre
per mano di Freezer, il titolo di Re dei Sayan ti spetta di diritto!
Ed è anche per questo motivo che ti sto spronando a
combattere.
Penso di conoscere i Sayan, meglio di chiunque altro. Nelle
vostre
vene scorre il sangue della battaglia, perché siete dei
guerrieri nati per la lotta, e questa cosa non è che si
può accendere o spegnere come fosse un'interruttore.
Cosa credi?
Che non preferirei averti qui, al sicuro accanto a me?
Certo che lo vorrei!
Ma qui stiamo parlando di dovere.
Se non vuoi combattere per i miei amici, questo lo posso
capire...
Se non vuoi farlo per gli esseri umani...
Capisco anche questo.
Ma almeno lo devi fare per il tuo suddito!
>>
Vegeta ora aveva la bocca spalancata dallo stupore.
Bulma aveva di nuovo ragione!
In effetti poteva definirsi Principe dei Sayan quando aveva
ancora un padre...ma ora.
Quella nuova sensazione gli fece scorrere dentro di
sé, una scarica di adrenalina che non sentiva da tempo!
Lui era per diritto di nascita il Re dei Sayan, e come le
aveva fatto notare Bulma, un vero Re non abbandona i suoi sudditi!
Vegeta la bacio con passione per interminabili minuti.
<< Perdonami Bulma. Hai ragione. Io
sono...IO SONO IL RE DEI
SAYAN! E non lascerò che un'inutile pezzo di ferraglia metta
in
pericolo la vita dell'ultimo suddito che mi è rimasto e la
tua! >>
Bulma gli sorrise felice.
<< Ecco il Vegeta che conoscevo!Ma
prima che tu vada via, posso farti una domanda?
>>
<< Dimmi >>
<< Ti prego Vegeta.Quando avrete sconfitto
questi bastardi, voglio che tu faccia una cosa >>
<< Cosa? >>
<< Ritorna da me! Abbiamo una vita insieme da
passare e godere
l'una dell'altro. Ti amo Vegeta! Fai attenzione però
>>
Senza preavviso lui la baciò di nuovo.
<< Te lo prometto amore mio! Tornerò
da te! >>
Bulma decise di allentare un po la tensione.
<< E come faccio a sapere che manterrai la tua
promessa? >>
<< Perché i Sayan non mentono mai!
>>
Detto questo Vegeta uscì dalla Capsule e
spiccò
il volo, trasformandosi in Super Sayan diretto verso quella
che
sarebbe stata sicuramente la più pericolosa delle battaglie
che
avesse mai affrontato in vita sua.
Ma era il Re dei Sayan e ne era sicuro...
Stavolta nessuno lo avrebbe fermato!
NOTA DELL'AUTORE:
In questo capitolo ho deciso di mettere un
po di pepe. In fondo era stato tutto troppo tranquillo no? E poi ho
voluto soffermarmi sui pensieri di Vegeta, e spero vivamente di non
aver fatto un casino! Comunque la mia speranza è che il
capitolo
vi sia piaciuto! E spero che continuerete a seguire la mai storia,
magari lasciando un commento/recensione se vorrete.
Ciao a tuttiiiiiiii e spero
alla prossima con il capitolo 16
|
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Capitolo 16 *** CAPITOLO 16 SI COMINCIA! ***
SI COMINCIA!
SI COMINCIA!
<< Allora ragazzi? Siete pronti?
>>-disse il Supremo, rivolto a tutti.
Inutile dire che a palazzo l'aria era pesante...
Tutti avevano paura...
Il Piano del Supremo a conti fatti sembrava fattibile...
Ma quando mai le cose erano andate per il verso giusto nella
vita di tutti i guerrieri di fronte ad un nemico da affrontare?
C'era sempre stato qualcosa che alla fine
stravolgeva il piano
originale, e Crili sperò con tutto il cuore che almeno
questa
volta, sarebbe filato tutto liscio...
<< Hai paura? >>-C18 si era
avvicinata, e gli aveva messo una mano sulla spalla.
<< Lazuli...mi chiedi se ho paura?
Certo! Me la sto facendo praticamente addosso!
Però...come si dice o la va o la spacca e poi...non
mi sono
mai tirato indietro.Tu invece? Non sei costretta a venire. A questo C13
possono pensarci anche Piccolo, e Gohan >>
<< Non ricordi più la promessa che ci
siamo fatti? Io
sono tua, e tu sei mio! Perciò verrò chiaro?
>>
Il terrestre per un'attimo dimenticò il pericolo
verso cui
tutti si sarebbero presto scontrati e la sua mente...fece un balzo
indietro nel tempo, nello specifico fino a qualche giorno prima.
Tutto era tranquillo, e spensierato dannazione!-disse dentro
la sua mente.
Possibile che su questo pianeta non c'è mai uno,
dico un solo momento di pace?
Che cavolo abbiamo fatto di male?
Ma il corso dei suoi pensieri fu interrotto dalla voce di
Gohan.
<< Scusa C18 ehm...ma tuo fratello viene ad
aiutarci oppure no? >>
<< Certo che viene. Gli ho mandato un messaggio
telepatico,
e ho spiegato tutto quanto. Anzi probabilmente si
è
già messo in viaggio, cosa che dovremmo fare anche noi
>>
Il terrestre non poteva che ammirare la freddezza con la quale
C18
stava affrontando la situazione. Presto avrebbe rivisto l'essere che
gli aveva rovinato la vita, eppure lei non dava segni di paura...
Crili ne era sempre più convinto. Sotto la corazza
di
androide si nascondeva la personalità di una donna con una
grandissima forza d'animo...
<< Bene ragazzi! >>-esplose
all'improvviso-<< Spacchiamo la faccia, a quel folle che
si crede
il padrone del mondo, ma che in realtà è solo un
viscido
bastardo e pezzo di m...-avete capito lo stesso no? >>
Un timido sorriso comparve sul volto di tutti, e quando Crili
si
librò nel cielo disse con una punta d'orgoglio rivolto ad i
suoi
amici.
<< Yamcha! Tenshinan! Jiaozi! Gohan! Mostriamo a
quel mostro
cosa sanno fare i combattenti della Scuola di Muten! Andiamo!
>>
Detto questo i guerrieri si alzarono in volo, e dopo aver
fatto un
cenno del capo verso il Supremo, sparirono dal palazzo. Popo
si
avvicinò al suo signore e chiese.
<< Ce la faranno signore? >>
<< Non lo sò Popo, ma di una cosa
sono certo. >>
<< E quale sarebbe, se posso chiedere?
>>
<< Che comunque vada questa battaglia...possiamo
solo essere fieri di loro. Se solo...Goku fosse ancora vivo!
>>
<< Lo so signore...lo so >>
<< A Proposito Popo, saresti così
gentile da andare a
prendere Chichi,Bulma,e il Maesto Muten? Portali qui almeno
saranno al sicuro nel caso qualcosa vada storto >>
<< Certo signore! >>
Popo si smaterializzò subito dopo davanti agli
occhi del Supremo.
Il guardiano della terra si avvicinò al bordo
dell'osservatorio. Strinse con maggiore forza il bastone nodoso tra le
sue mani e disse.
<< Coraggio ragazzi! Contiamo su di voi!
>>
Poco dopo i guerrieri erano arrivati al luogo da cui
tutto era cominciato. Il Laboratorio del Dottor Gelo...
Come da previsione C17 si trovava già
lì, e non appena
vide la sorella, le andò incontro facendo finta di ignorare
gli
altri.
<< Ehilà sorellina! Come stai?
>>
<< Piantala con queste stronzate C17! Abbiamo un
bel problema
da affrontare, perciò non perdiamoci in inutili
sentimentalismi! >>
Nonostante il tono acido, C17 non se la prese a male.
Dopo quel piccolo intermezzo con sua sorella si mise a
guardare uno
ad uno coloro che un tempo erano stati suoi nemici giurati, compreso
Crili con finta aria disinteressata incrociando le braccia...
<< Allora ragazzi, non vi pare un po strano?
Prima tentiamo di
ucciderci l'un l'altro, e poi ci ritroviamo a collaborare! La vita
è strana non è vero? >>
Nessuno rispose.
Gohan però dall'arrivo in quel posto aveva notato
qualcosa di strano, che fece presente anche agli altri.
<< Ragazzi non notate qualcosa di...emh anomalo
in questo posto? >>
<< Che intendi dire? >>-gli
chiesero gli altri
<< Guardate la montagna e la grotta...
Se ci fate caso pare che siano avvolte da
una specie di nebbia...
Per non parlare del silenzio...
Troppo pesante...
Sembra che nessuno, animali compresi vi abbia mai
messo piede
da almeno mille anni. E' come se fosse abbandonato. Non vi nascondo che
la cosa mi inquieta, perché nonostante di facciata sembra
così silenzioso e privo di vita allo stesso tempo
sento...che
non lo è >>
Fu Piccolo a rispondere orgoglioso dell'intuizione di quello
che da sempre considerava come il figlio che non avrebbe mai avuto.
<< E tale deve apparire. Non ci giurerei sopra,
ma credo
proprio che Gelo abbia usato una specie di camuffamento, per proteggere
questa zona da occhi che non siano i suoi. Comunque ecco un modo per
chiarirvi come stanno le cose >>
Detto questo il Namecciano formò nella sua mano una
piccola
sfera di energia, che poi fece partire in direzione della grotta.
Ma quando il colpo arrivò a destinazione, si
dissolse.
Crili era incredulo, come tutti gli altri del resto.
<< Vuoi dire che sono nascosti lì
dentro, e sono protetti da una specie di...barriera? >>
<< Tsk! Non ve ne siete ancora resi conto? Siamo
osservati! Ma questa...è una cosa alla quale si
può
porre rimedio >>
Tenshinan non ci aveva capito letteralmente niente, e dalle
facce di
Yamcha e Jiaozi, pareva che fosse così anche per loro.
Quindi
per chiarire le idee, chiese direttamente a Piccolo.
<< Scusa sapientone ma per chi come noi non
è esperto in
materia, ci spiegheresti in maniera come dire....spicciola, che cosa
intendi dire? >>
<< Che Gelo ha creato una sorta di barriera
intradimensionale
su questo posto. Da quella grotta nulla può entrare, e nulla
può uscire...senza il suo permesso. Ma ha fatto male i suoi
conti! >>
<< Che intendi? >>-gli chiese
Gohan-<< Conosci un modo per far crollare questa
barriera? >>
<< Si... >>-disse semplicemente.
<< E allora? La pianti di tenerci tutti sulle
spine? >>-chiese Crili già al limite della
sopportazione.
D'accordo che Piccolo era ormai suo amico, ma quello era eccessivo!
Piccolo sorrise...
<< Basta urlare con tutta la propria forza e
vedrete che la
barriera si creperà. A quel punto i nostri nemici verranno
fuori >>
Gohan però era ancora scettico.
<< Scusa Piccolo...non è per smontare
la tua teoria
ma...davvero pensi che basti un singolo urlo per abbattere la
barriera? >>
Il Namecciano guardò quasi con sarcasmo il piccolo
bambino.
<< E chi ha parlato di un singolo urlo?
>>
A quel punto Crili ebbe un'intuizione.
<< Stai per caso dicendo...di urlare tutti
insieme? >>
<< Esatto. Però non basta
semplicemente urlare. Prima di
farlo dobbiamo caricare al massimo le nostre aure, e poi lanciare
l'urlo. E' tutto chiaro? Se avete da fare domande fatele ora
>>
<< Solo una >>-disse C17.
<< Avanti allora >>
<< Come fai a sapere queste cose?
>>
Piccolo lo squadrò come avrebbe fatto un maestro,
che insegna al suo allievo una cosa ovvia.
<< Dimentichi una cosa fondamentale, su chi sia
io. Sono la
parte mancante del Supremo, che è la massima carica della
terra.
E' come se lui fosse una divinità, e grazie a questo si ha
l'accesso a conoscenze che potreste definire magiche...ma che tuttavia
non lo sono. In pratica ciò che conosce lui, lo conosco
anche
io...e certe conoscenze fanno comodo come in questa occasione. L'idea
è stata sua infatti.
Ora...se abbiamo finito direi di cominciare ma per far si che
funzioni, dobbiamo essere perfettamente sincronizzati.
Ascoltatemi attentamente!
Primo cominceremo a caricare la nostra aura
Secondo il primo che raggiunge il suo picco, lo deve
dire e mantenere la sua aura a quel livello.
Terzo,aspettare che anche tutti gli altri siano al massimo.
Quarto...lanciamo l'urlo.
Spero di essere stato abbastanza chiaro altrimenti
rischiamo solo di sprecare energie....Avete capito bene?
>>
Non ci fu bisogno di altre spiegazioni...
Pochi minuti dopo Yamcha fu il primo a raggiungere il picco
della sua aura.
<< Piccolo! Io ci sono! >>
<< Bene! Adesso aspetta anche gli altri!
>>
<< Eccomi! >>-disse Jiaozi,
seguito poco dopo da Tenshinan-<< Ci sono anche io!
>>
<< Attenetevi al piano! >>disse
loro Piccolo, che poi si rivolse ai due cyborg
<< Voi a che punto siete? >>
<< Siamo già al massimo!
>>-risposero entrambi non mostrando alcuna fatica.
Adesso era il turno di Gohan, e Crili.
Il Sayan si stava per trasformare, e Crili voleva usare il
Kaio-Ken...
<< No! >>-disse loro
Piccolo-<< Non serve >>
<< Che vuoi dire Piccolo?
>>-chiesero i due.
<< Aumentate la vostra aura al massimo e
basta, senza
potenziarvi! Rischiate solo di sprecare energie...Intesi?
>>
I due annuirono e quando anche Piccolo raggiunse la sua
massima potenza, si rivolse a tutti i presenti.
<< ADESSO! >>
Poco dopo la valle fu scossa da un'urlo disumano, che si
sarebbe potuto sentire a miglia e miglia di distanza.
Come previsto da Piccolo la barriera iniziò a
creparsi, quasi
fosse fatta di cristallo. E come preannunciato dal Supremo ecco
spuntare due figure davanti l'entrata del laboratorio...
Uno dei due a prima vista si poteva definire come un comune
umano
anziano, se non fosse stato che galleggiava nell'aria. Aveva un
cilindro nero sul capo, come quelli che sono soliti usare i maghi di
prestigio...
Ma su quello vi era il logo del Red Ribbon...
Per il resto dell'abbigliamento portava una maglia
arancione,
e un gilè nero accompagnati da un pantalone stretto in vita
da
una banda rossa. Aveva una fluente chioma bianca, e due cespugliosi
baffi del medesimo colore...
Crili e i suoi amici non lo avevano mai visto quando era
umano, ma
dall'espressione di puro odio dipinta sui volti di C17 e C18 capirono
tutti all'istante...
Quello era il Dottor Gelo...
L'altro essere invece non
l'aveva mai visto nessuno, compresi i due cyborg 17
e 18.
A Prima vista appariva come
un'uomo alto e robusto...
Ma nessun'uomo aveva una
capigliatura
rossa a punta come la sua, e tanto meno il petto nudo di colore blu e
bianco, e occhi come il lattice...
Quello doveva essere il
famoso C-13...
Così diversi e
pure simili sotto certi punti di vista. Infatti avevano in comune un
ghigno satanico sui loro volti.
I due si guardarono prima
negli occhi, e poi il loro sguardo si posò, sui guerrieri
che gli stavano di fronte.
Ma all'improvviso il vecchio
focalizzò il suo sguardo, su C17 e C18. Li
squadrò da
capo a piedi e poi finalmente parlò.
<< Salve miei
cari figli degeneri! Vi
sono mancato per caso? Direi di sì visto che mi avete
riportato
in vita >>
C17 e C18 stavano per partire
all'attacco fregandosene del piano iniziale, quando la voce del Dottor
Gelo li bloccò.
<< Sapete siete
stati una grande delusione per me.
Vi avevo dato tutto!
Vi avevo dato il potere!
La forza sovrumana!
La supervelocità...
E voi cosa ne avete fatto di
questi doni?
Il mio è stato un
grave errore lo ammetto, ma tutto sommato vi devo ringraziare, visto
che sono ancora qui!
A Proposito ho qualcuno da
presentarvi.
Immagino già sappiate chi egli sia, ma ve lo dico lo stesso.
Lui
è la mia ultima creazione! C-13! >>-disse
indicando il
cyborg al suo fianco, poi aggiunse.
<< Vi assicuro
che non farò
mai più lo stesso errore, che ho fatto con voi due
miserabili!
Lui mi sarà per sempre fedele, e è un'onore per
lui
servire me! >>
A quelle parole Gohan non si
trattenne, e
con lo sguardo carico di rabbia disse rivolto a colui che aveva
dedicato la sua intera esistenza con l'unico scopo di distruggere il
suo amato padre.
<< Tu
parli di...ONORE?
TU!? >>-urlò il sayan indicando il vecchio con
un dito
accusatore-<< SEI PRIVO DI OGNI ONORE!
STRAPPI DEI POVERI BAMBINI
DALLE BRACCIA DEI GENITORI PER FARNE DEGLI ESPERIMENTI!
GLI INFLIGGI TORTURE PER ANNI!
GLI NEGHI LA
LIBERTÀ' CHE DOVREBBE ESSERE CONCESSA A CHIUNQUE!
E VIENI QUI A
PARLARE DI ONORE?
TU NON SAI NIENTE DELL'ONORE!
NON HAI FATTO ALTRO CHE
PORTARE MORTE E DISTRUZIONE SULLA TERRA, E SULLA MIA FAMIGLIA!
MA LASCIA CHE TI DICA UNA
COSA...
NON TI PERMETTERÒ'
DI SCHIAVIZZARE IL MONDO!
DOVESSI DARE LA MIA VITA PER
QUESTO! >>
C17 e C18 erano rimasti
piacevolmente
sorpresi, dalle parole del figlio di colui che un tempo avrebbero
dovuto uccidere. Piccolo e Crili lo guardavano con orgoglio.
<< Oh! Ma
guarda chi abbiamo qui! >>-disse il dottor Gelo, per
nulla toccato dalle parole del sayan.
<< Son Gohan,
figlio del ahimè
defunto Son Goku. Sarà veramente un'onore per me ucciderti!
Anche perchè come si dice...
Le colpe dei padri...ricadono
sui figli! >>
Piccolo capì che
era finito il tempo delle chiacchiere, e si rivolse verso i suoi amici
con urgenza nella voce.
<<
Yamcha,Jiaozi,Tenshinan. Ricordate il piano!
C17,C18, Gohan. Noi ci
occupiamo di C13!
Crili? >>
Il terrestre capi al volo.Non
rispose a voce ma con la testa fece un cenno a Piccolo.
Detto questo lo scontro
cominciò...
Nota dell'autore. Innanzitutto chiedo scusa per
questo enorme
ritardo, ma sto avendo dei problemi con internet...uffa!
Comunque
per quanto riguarda il capitolo, spero che vi sia piaciuto, e ringrazio
ancora tutti coloro che mi seguono,passano solo a dare un'occhiata, e a
chi è così buono da lasciare un
commento/recensione!
P.S. C13 per chi come me è appassionato di
Dragonball,
sappiamo tutti che è un'androide creato dal dotto gelo con
lo
scopo di uccidere Goku, ma non è canonico, nel senso che
appare
nell'Oav: Dragon Ball Z: I tre Super Saiyan.
Spero abbiate gradito la sua presenza in questa linea temporale come
uno dei due antagonisti principali. Un saluto a tutti e alla prossima!
|
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Capitolo 17 *** CAPITOLO 17 LA CADUTA DELL'ANGELO ***
LA CADUTA DELL'ANGELO
LA CADUTA DELL'ANGELO
Come suggerito da Piccolo,
Crili si allontanò dai suoi amici.
Ma lo fece con cuore
pesante...
Voleva partecipare
anche lui alla battaglia in un modo più attivo, ma i piani
erano stati stabiliti.
Mentre volava via si
guardò
intorno fino a che non vide una altura molto lontano dal
luogo
ove si sarebbe svolta la battaglia.
In questo modo, avrebbe
potuto concentrarsi e liberare la mente.
Tese i palmi delle mani verso
il cielo, e
come aveva fatto un tempo Goku, recitò le parole di rito
affinché la Genkidama, l'energia richiesta a tutti gli
esseri
viventi del pianeta cominciasse ad arrivare.
Nel frattempo
Yamcha,Tenshinan,e Jiaozi,
stavano dando il massimo contro Gelo. Ma tutti i loro attacchi venivano
schivati sempre all'ultimo momento, e il dannato dottore si prendeva
gioco di loro.
<< Siete
proprio patetici! Non lo
ricordate? Io conosco tutte le vostre tecniche, è solo una
perdita di tempo la vostra! >>
<< Sta
zitto! >>-gli
rispose un Tenshinan furioso-<< Dici di
conoscere tutte le
nostre tecniche allora...cosa ne dici se le usiamo tutte
insieme? >>
Yamcha capì al
volo il piano
dell'amico, e si preparò a sferrare il suo attacco
più
potente, imitato da jiaozi.
Yamcha prese la mano sinistra
e la strinse
attorno al polso della mano destra, concentrandosi fino a
formare
una enorme sfera di colore bianco, che cresceva in potenza ad ogni
secondo.
Sul dito di Jiaozi invece
prese forma una
sfera più piccola ma ugualmente potente che
indirizzò
contro il suo avversario.
Invece Tenshinan
aumentò la sua aura al massimo, e posizionò le
mani davanti a se a forma di triangolo.
Le aure dei tre guerrieri
aumentarono in modo esponenziale, ma la cosa non spaventava affatto
Gelo.
<< Che cosa
credete di fare? Siete
solo degli insetti, non meritate neanche di stare davanti al mio
cospetto! Ma sono curioso, per tanto vi lascerò
fare >>
Ormai le vene di Yamcha si
erano
surriscaldate moltissimo, e capì che doveva lanciare
l'attacco,
altrimenti avrebbe rischiato un'implosione.
<< SUKIDAN!
>>
La sfera di Yamcha prese la
traiettoria di gelo, ma lui la schivò molto facilmente.
<< DODONPA!
>>
Il raggio di jiaozi
partì
velocissimo anche esso in direzione di gelo, ma come l'attacco di
Yamcha, sembrò fallire miseramente.
Gelo ora si trovava in aria
sopra di loro, e li schernì.
<< E' tutto qui
quello che sapete
fare? Speravo in qualcosa di meglio, ma come si dice, il gioco
è
bello quando dura poco >>
Gelo stava
per partire
all'attacco, ma si sorprese quando vide più in
alto
Tenshinan che urlò con voce disumana.
<< SHIN KIKOHO!
>>
Il malefico dottore
spalancò gli occhi.
Un'enorme afflusso di energia
colpì in pieno Gelo, e lo scaraventò verso il
terreno, creando una voragine immensa.
Ma il colpo non era di tipo
esplosivo, era
un'attacco che richiedeva moltissima energia da parte di chi lo usava,
e aveva come solo e unico scopo, quello di bloccare temporaneamente
l'avversario.
Nonostante fosse
più forte dei terrestri Gelo si accorse, di aver preso la
situazione forse un po troppo alla leggera.
Il colpo di Tenshinan lo
teneva bloccato a
mezz'aria, e sul suo corpo sentiva la pressione di quell'attacco che
ripetutamente lo immobilizzava.
Poi Gelo capì
tutto...
Dalla sua destra stava
arrivando il colpo
di Yamcha, che con una serie di gesti delle mani, sembrava stesse
pilotando la sfera stessa, mentre dalla sua sinistra arrivava
quello di Jiaozi.
Gelo era in trappola, ma
aveva sempre un'asso nella manica.
Quando i due colpi entrarono
in contatto, si venne a creare un'enorme esplosione che scosse tutta la
zona.
Anche se era molto lontano da
loro, Crili
percepì che in quell'attacco, i suoi amici ci avevano messo
tutta la loro forza e ebbe paura perché se in qualche modo
Gelo
fosse sfuggito alla potenza di quel colpo, per i suoi amici non ci
sarebbero state più speranze tranne i senzu che lui stesso
gli
aveva dato prima di partire dal palazzo del Supremo.
Spinto dall'urgenza il
terrestre si
concentrò al massimo, e la sfera sopra di lui
cominciò
finalmente a ingrandirsi.
Ma ce ne sarebbe voluto
ancora del tempo, per abbattere quei due mostri.
Nel frattempo la terra aveva
smesso di
tremare. I tre guerrieri erano letteralmente senza fiato, e speranzosi
guardarono verso il punto in cui supponevano che il colpo avesse
centrato Gelo.
Quando il fumo prodotto
dall'esplosione si
diradò videro le loro speranze crollare. Sarebbe stato
troppo
bello sconfiggere un così potente avversario al primo
tentativo.
Gelo si trovava ancora nel
punto in cui era stato colpito, ma sembrava che non avesse subito alcun
danno.
Attorno a lui vi era una
barriera di tipo
protettivo. Quando la barriera scomparve fissò con scherno i
tre
guerrieri, ormai sull'orlo del collasso.
<< Ve lo
concedo ragazzi! Mi avete colto di sosrpresa...Ma il gioco finisce qui!
>>
Detto questo con una
terribile combinazione di pugni e di calci spedì in
pochissimo tempo i tre guerrieri al suolo.
Yamcha non riusciva a muovere
un muscolo, Jiaozi era nelle stesse condizioni, e l'unico ancora in
piedi era Tenshinan.
Gelo decise di
dargli il colpo di grazia, quando avvenne qualcosa per lui
inaspettato...
Come per magia Yamcha e
Jiaozi avevano ripreso le forze, insieme a Tenshinan.
Il dottore li
guardò con astio, e gli chiese.
<< Luridi
umani! Come diavolo avete fatto a riprendervi così in
fretta? Cos'è un trucco? >>
Fu Yamcha a
rispondergli.
<< Dici di
conoscerci così bene...Eppure ti sei dimenticato di questi?
>>
Il terrestre aprì
la mano e ne mostrò il contenuto a Gelo.
<< Sono Senzu
questi. Devo dire che
per uno che aveva calcolato tutto come te....bah deve essere abbastanza
frustrante! >>
<< Questo non
cambia assolutamente nulla, solo un lieve ritardo! >>
<< Bene allora!
>>-Disse Tenshinan-<< Secondo
Round! >>
Nel frattempo
Piccolo,Gohan,C17 e C18 si
scagliarono a tutta potenza su C15. Ma il loro avversario era
velocissimo, oltre che potente.
Schivava tutti i loro
attacchi con estrema facilità...
In quattro non riuscivano a
tenergli
testa. Incassavano più colpi di quanti ne davano. C17
mirò al volto del suo nemico con tutta la sua forza, ma nel
farlo si sbilanciò, e fu colpito alla bocca dello
stomaco
con una potenza inaudita da C15, e crollò al suolo svenuto.
C18 resa cieca dalla furia si
avventò su C15 usando tutte le tecniche a sua disposizione.
Ma a
poco a poco la sua energia, che teoricamente doveva essere infinita,
stava andando a farsi benedire, e si ritrovò ad ansimare per
la
prima volta in vita sua.
Vedendola in quello stato
Piccolo gli disse.
<< C18, per
adesso riposati, ci pensiamo io e Gohan! >>
La cyborg fece un cenno
d'assenso, e i due si lanciarono all'attacco.
Gohan che si era
trattenuto fino a
quel momento, capì di dover dare il massimo, e si
trasformò in Super Sayan.
Iniziò
con una sequenza di
pugni e calci, che per il momento sembravano mettere leggermente in
difficoltà l'androide dai capelli rossi.
Piccolo chiese
telepaticamente a Gohan.
<< Per quanto
puoi resistere Gohan? >>
<< Non lo so,
quanto tempo ti occorre? >>
<< Tre minuti,
ce la fai? >>
<< Penso di
sì >>
<< Ok, quando
te lo dico, allontanati! >>
<<
Và bene Piccolo, ma fai in fretta! >>
Chiusa la comunicazione
telepatica Piccolo atterrò vicino a C18, che stava
accarezzando dolcemente il fratello.
Il Namecciano si
concentrò per far affluire tutte le sue forze nelle punte
delle dita.
Quell'attacco era il suo asso
nella
manica. Ci volle qualche minuto per radunare l'energia necessaria, e
quando raggiunse il suo apice avvertì telepaticamente Gohan.
<< VIA DA LI
ORA! >>
Il sayan schivò un
pugno, e sparì dalla vista dell'androide C15.
<<
MAKANKOSAPPO! >>
Un raggio di inaudita potenza
partì
dalle mani di Piccolo diretto proprio verso C15. Poco dopo ci fu un
esplosione immensa che fece tremare violentemente la terra.
Piccolo non si illudeva di
avercela fatta
così facilmente, ma quando vide la nebbia diradarsi, rimase
di
stucco, perché davanti a se c'era il vuoto.
Gohan invece aveva capito
cosa era successo realmente, e tentò di avvertire
il suo amico...
<< PICCOLO ALLE
TUE SPALLE! >>
Troppo tardi...
Il Namecciano si
girò appena in tempo per essere tramortito da un calcio allo
stomaco, e cadde disteso al suolo.
Gohan si avventò
su C13. Lo
colpì con tutte le sue forze, ma più il tempo
passava, e
più anche le forze di Gohan venivano meno.
C17 nel frattempo si riprese
e insieme a
sua sorella cercò di aiutare il giovane sayan. Ma neanche la
forza combinata dei tre servì a molto.
C17 fu colpito alla mascella,
e C18 al volto. Entrambi caddero al suolo, ma stavolta non
persero coscienza.
Ora restava solamente Gohan.
Caricò con tutta
la sua forza un
colpo a doppie mani, che però fu schivato con
agilità da
C13. Poco dopo l'androide dai capelli rossi afferrò il corpo
del
sayan.
Gohan ora si trovava in una
morsa
d'acciaio, e fu colpito senza pietà a testate dall'androide.
La
morsa in cui era stretto era tale da fargli perdere la forma del super
sayan.
Vedendo Gohan in
difficoltà Yamcha,Tenshinan,e Jiaozi, tentarono di andare in
suo aiuto, ma furono bloccati da Gelo,
che con pochi colpi li mandò a sbattere violentemente contro
il terreno.
Gohan sentiva le sue ossa che
si stavano frantumando...
Non aveva mai provato in vita
sua un dolore così atroce, neanche contro Freezer...
Nessuno poteva aiutarlo...
Intanto l'androide stringeva
sempre di
più e Gohan capì che, forse era arrivata la fine.
Con la
mente quasi nell'oblio ripensò a sua madre, che in quel
momento
avrebbe tanto voluto abbracciare.
Calde lacrime cominciarono a
sgorgare dal
suo volto. Gelo che nel frattempo si era liberato dei terrestri, si
avvicinò a C13.
<< Ottimo
lavoro C13! Non c'è che dire.Ma adesso lascialo, voglio
essere io a dargli il colpo di grazia >>
C13 non disse nulla e
lasciò il
corpo ormai inerme di Gohan, nelle mani del suo creatore. Gelo lo prese
per il collo e con voce satanica gli disse.
<< Nonostante
vi abbiamo sconfitti
tutti quanti, devo ammettere che siete stati ossi duri! Lo sai Son
Gohan? Per me questo è un momento di vera libidine.Vederti
morire per mano mia è una cosa semplicemente fantastica.
E poi te l'ho già
detto...
Le colpe dei padri...ricadono
sui figli!
Hai qualcosa da dire, prima
che ti mandi
nello stesso posto dove si trova tuo padre? Come è
che si
dice in questi casi?
Ah si!
Le tue ultime parole?
>>
<<
Vaffanculo...GELO! >>
Il dottore tenne
con una mano il collo di Gohan, e con l'altra formò una
sfera di colore viola.
<< ADDIO SON
GOHAN! >>
Crili non poteva aspettare
oltre, la
Genkidama ora aveva raggiunto proporzioni gigantesche, ma il terrestre
sentiva dentro, che non sarebbe servito a nulla contro quelle due
micidiali macchine.
Se l'avesse lanciata ora, i
due probabilmente l'avrebbero schivata ma aveva fatto una promessa a
Goku.
Non poteva aspettare...
Ne andava della salvezza del
figlio del suo migliore amico...
Ne andava dell'amore per la
donna che amava, e per tutti i suoi amici...
Stava per lanciare la sfera,
quando all'improvviso avvertì un'aura potentissima
avvicinarsi al luogo dello scontro.
C18 e C17 non riuscivano a
muoversi.
Sapevano entrambi quello che
stava per succedere.
Ma poi avvenne
l'impensabile.
Poco prima di scagliare il
colpo di
grazia, sia Gelo, sia C13 furono colpiti con una potenza inaudita, e
scaraventati a chilometri di distanza.
Gohan si accorse che due
forti braccia lo
posavano delicatamente a terra. Per un'attimo gli parve che suo padre
fosse tornato in vita. Ma era ancora troppo debole per percepire l'aura
del suo salvatore.
Si ritrovò
all'improvviso qualcosa di duro in bocca...
Conosceva quel sapore amaro!
Era un Senzu!
Lo masticò con
gioia, e quando
riaprì gli occhi si ritrovò davanti proprio
l'ultima
persona al mondo che poteva immaginarsi.
Vegeta era arrivato...
Gohan lo fissò
attentamente.
<<
Vegeta?Cosa...Cosa ci fai qui? >>
Il sayan più
grande fissò i suoi occhi in quelli del ragazzino.
<< Ma tu guarda
cosa mi tocca
sentire! Mi chiedi cosa ci faccio qui? Hai almeno il vago ricordo di
chi io sia ragazzino? >>
<< Certo che lo
so! Tu sei Vegeta il Principe dei Sayan >>
<< Sbagliato
ragazzino! >>
Gohan non ci capiva
letteralmente
più niente, pensò che Vegeta fosse impazzito.
Dello
stesso parere dovevano essere i due cyborg, perché lo
guardavano
anche loro straniti. C18 intervenne nel discorso.
<< Vegeta ma
cosa ti prende? Per caso
soffri di disturbi della personalità? Sei conosciuto da
tutti
come il principe dei sayan. Quindi che cavolo succede?
Perché
sei venuto qui? Non mi è mai sembrato che ti importasse
qualcosa
di nessuno, se non di te stesso! >>
Vegeta esplose tutto quello
che il suo
orgoglio gli aveva impedito di esternare fino a quel momento, ma doveva
pur dare una spiegazione del motivo per il quale si era presentato a
battaglia già iniziata.
<< Io sono
cambiato...
Mio padre è morto
tantissimo tempo
fa, quindi è più logico chiamarmi Re dei Sayan! E
il
Re...non abbandona mai i suoi sudditi! >>
Mai Gohan avrebbe
pensato che Vegeta
arrivasse a tanto. Esternare i sentimenti non era una cosa da lui. Dire
che era esterrefatto, sarebbe stato riduttivo. Aveva sempre guardato
Vegeta, con una specie di rispetto.
Certo all'inizio lo aveva
odiato, per
tutti i guai che aveva causato, sia a lui e sia a i suoi amici, ma
adesso vedeva un'altro sguardo negli occhi del guerriero che aveva di
fronte. Vegeta si avvicinò e con stupore di tutti, mise una
mano
sulla spalla del giovane Sayan.
<< Ascoltami
Gohan...
Non ho mai potuto ringraziare
tuo padre,
per quello che ha fatto con Freezer. Ha mantenuto la promessa di
vendicarmi, e di vendicare tutti i Sayan che erano morti a causa di
quel bastardo.
Purtroppo lui non
c'è più ma
se fosse ancora in vita, potrei ringraziarlo come si deve e non me ne
vergognerei affatto. Grazie a Bulma, ho capito il motivo per
il
quale lui era più forte di me.
Combatteva è
vero...
Ma nel suo intento c'era
quello di salvare coloro che amava, ed era questo che gli dava tutta
quella forza.
Io...sono stato cieco in
tutti questi anni. Adesso ti devo chiedere un favore
>>
<< Vegeta io
non so...Non so cosa dire... >>
<< Devi
aiutarmi a battere quei due. Nonostante io sia diventato più
forte, non credo che questo basterà.
Ora ci siamo solo noi!
Siamo gli ultimi due Sayan
rimasti e
quelli come noi...non fuggono davanti al nemico! Perciò
adesso
alzati, e combatti insieme a me! >>
Quelle parole dette con la
massima sincerità, scossero interiormente Gohan.
Inoltre grazie al senzu
datogli da Vegeta, si sentiva più forte di prima, merito
dello Zenkai Power.
Si alzò, e
guardò dritto negli occhi Vegeta.
<<
Darò il massimo...Re Vegeta >>
<< Bene, anche
perché credo
che il pelato non ce la faccia più, a reggere tutta
quell'energia. Perciò quando arrivano dobbiamo attaccarli
con
tutta la potenza!
Con tutta la forza che
abbiamo!
Con tutto ciò che
ci è concesso!
Hai capito Bene?
>>
<<
Sì! >>
Neanche dopo due minuti, Gelo
e C13, apparvero davanti a loro.
<< Guarda
guarda chi è venuto
alla nostra piccola festa di benvenuto! Mi fa piacere che ci
sia
anche tu caro Vegeta. Sai saresti potuto scappare ma se ci penso bene,
è meglio così. Sarà una buona
occasione per
estirpare le ultime erbacce della stessa risma di Son Goku. Che poi non
capisco cosa vi importa di questo pianeta. Non siete neanche dei veri
terrestri! >>
<< Forse ti
è sfuggito un
piccolo particolare Dottore! >>-disse Vegeta con il suo
solito
tono altezzoso che lo contraddistingueva da tutti gli altri.
<< E quale
sarebbe? >>
Prima di rispondere Vegeta
guardò
in direzione di Gohan, e soddisfatto della determinazione che vide nei
suoi occhi, disse semplicemente.
<< CHE TUTTI I
TUOI DANNATI CALCOLI NON TI SERVIRANNO A NIENTE!
NON LO HAI ANCORA CAPITO?
I SAYAN NON HANNO
RIVALI! >>
Detto questo Vegeta si
lanciò
all'attacco, seguito a ruota da Gohan. C18 stava per andare in loro
aiuto, quando fù fermata dalla mano del fratello.
<< Cosa fai
fratello? Dobbiamo aiutarli! >>
<< No
sorellina, e non lo dico perché sono un codardo, ma dobbiamo
guardare la realtà dei fatti.
Siamo meno che inutili
adesso! Ci conviene caricarci in spalla il namecciano e gli altri.
Andiamo dal tuo compagno >>
C18 ammise con se stessa, che
il fratello aveva ragione.
<< D'accordo.Io
penso al Namecciano e tu prendi gli altri Ok? >>
<<
Và bene >>
Nel frattempo la
Genkidama di Crili aveva raggiunto il massimo della grandezza.
Il terrestre si era
accorto
dell'arrivo di Vegeta, ma non riusciva a capire quanto ancora ci
sarebbe voluto per poter lanciare la sfera.
Fu sorpreso quando vide
avvicinarsi i suoi amici, caricati a spalla da C17 e C18.
<< Ragazzi?
Cosa succede? Perché siete venuti qui?
>>
<< Tranquillo
pelato non sono morti, sono solo svenuti >>
<< Riesco a
percepirlo. Comunque
ascoltatemi, io non posso muovermi da questa posizione, ma ho i Senzu.
Vi dispiacerebbe prenderli e darli a loro? >>
<< No!
>>-Disse C17-<< Sono solo svenuti ed
è meglio che rimangano così >>
<< Ma sei
impazzito C17? E perché sarebbe meglio se rimangono in
quello stato? >>
<<
Perché se si riprendono, di sicuro vorranno andare ad
aiutare Gohan e Vegeta >>
<< E allora?
Dove sta il problema? >>-chiese C18 anche lei confusa
dalle parole del fratello.
<< Il problema
sta nel fatto che senza offesa sarebbe del tutto inutile, e poi
perché ho capito una cosa >>
<< Cosa?
>>-chiese Crili.
<< Che Vegeta
ha un piano e se ci mettiamo di mezzo, rischiamo di mandare tutto a
puttane! >>
Destro,sinistro,calcio colpi
energetici.
Le combinazioni dei due guerrieri sayan, ora stavano mettendo in
parecchia difficoltà Gelo, e C13.
Ma Vegeta non era uno stupido
o uno sprovveduto...
Sapeva che se avrebbero
continuato
così ancora a lungo, si sarebbero ritrovati senza
energie.
Allora contattò telepaticamente Gohan.
<< Gohan, lo
hai capito ormai giusto? >>
<<
Sì...adesso li stiamo
battendo ma se continuiamo così, non facciamo altro che
sprecare
energie! Cazzo! Cosa Facciamo? >>
<< Tabula rasa
>>
<< Cosa?
>>
<< Io ho
trovato un nuovo colpo da
utilizzare. Al tempo non lo usai contro C-17 e C18 perché
è una mossa che necessita l'immobilità del
nemico, e per
lanciarlo dovrò spingermi oltre il limite. Il tuo colpo
più potente è la Kamehameha giusto?
>>
<<
Sì! Ma cosa hai intenzione di fare? >>
<< Semplice.
Aumentiamo al massimo la
nostra potenza. Io mi concentro su C13, e tu su Gelo. Al momento giusto
manda un messaggio a Crili e dovrebbe finire l'opera. Intesi?
>>
<<
Ok Vegeta ho capito >>
Finita la comunicazione
telepatica, i due sayan si allontanarono dal combattimento.
Vegeta aumentò al
massimo la sua potenza, e i suoi muscoli aumentarono a dismisura.
Altrettanto fece Gohan.
Quando insieme raggiunsero il
picco, lanciarono simultaneamente i loro attacchi.
<<
FINAL
FLAAAAAAAAASH! >>-urlò Vegeta allargando le
braccia per poi
riunirle e far partire un'attacco potentissimo.
<<
KAMEHAMEHA! >>-si aggiunse Gohan dando tutto se stesso in
quel colpo.
Dalle mani dei due sayan,
partirono due
colpi dalla potenza devastante. Gelo cercò di arginare il
colpo
che gli stava causando più problemi di quanto avesse mai
potuto
immaginare, e C13 era nella stessa situazione.
I due Cyborg ora avevano le
mani impegnate
per contenere tutta quella inaspettata potenza, e Gohan capì
che
quello era il momento propizio. Senza perdere la concentrazione,
mandò un messaggio telepatico a Crili.
<< ORA CRILI!
LANCIALA ORA! >>
Il terrestre non se lo fece
ripetere due
volte, e con tutta la forza che gli rimaneva lanciò l'enorme
sfera in direzione, di Gelo e C13.
Quando i due sayan
avvertirono il colpo
arrivare si allontanarono, lasciando Gelo e C13 in balia di quella
sfera che li colpì in pieno. Ma prima di morire, Gelo e C13
urlarono insieme.
<< CHE VOI SIATE MALEDETTI IN ETERNO! >>
Un'esplosione gigantesca come
la terra non aveva mai visto, scatenò un vero pandemonio.
Alberi furono sradicati dalle
loro radici.
Un vulcano che si trovava
nelle vicinanze cominciò a eruttare.
Poi quando la calma
tornò, Gohan era al culmine della gioia. Stava per lanciare
un grido di felicità...
Quando si accorse con orrore
che Vegeta perdeva sangue dalla bocca...
Il Re dei Sayan si
schiantò al suolo perdendo la sua trasformazione...
Nel frattempo Crili aveva
dato i Senzu a tutti i suoi amici, che ora avevano ripreso conoscenza.
Ma quando il terrestre
avvertì
l'aura di Vegeta, farsi improvvisamente debole si diresse a tutta
velocità seguito da tutti gli altri, verso la sua direzione.
Quando arrivò lo
spettacolo che gli si parava davanti agli occhi era dei più
tristi.
Gelo e C13 ormai erano
distrutti...
Il pianeta era salvo, ma a
che prezzo?
Vegeta stava agonizzando, e i
Senzu erano finiti.
Si avvicinò
seguito da C18 e dai suoi amici fino a formare un cerchio attorno ai
due sayan.
Gohan stava piangendo in modo
disperato.
<< NO NO NO NO!
VEGETA TORNA IN TE! NON PUOI MORIRE! NON ADESSO! >>
Il Re dei Sayan, non faceva
che sputare sangue.
Era consapevole che fosse
giunta la sua ora...
Il colpo che aveva
utilizzato, gli aveva tolto tutte le energie...
Ma prima di morire aveva
delle cose
importanti da dire a Gohan, quindi con le ultime forze rimaste
cercò di parlare, intervallato da colpi di tosse, e sangue.
<<
Gohan-a-ascoltami bene...è
finita e questo tu lo sai...COFF!Ma prima...c'è una cosa
che-che
voglio chiederti...COFF! >>
Ormai non si contavano
più le lacrime che scendevano copiose dal volto di Gohan.
Persino Crili stava piangendo.
Piccolo,Yamcha,Jiaozi,Tenshinan,
e i due cyborg, si limitavano a tenere lo sguardo basso.
<<
Dimmi Re Vegeta...Dimmi cosa vuoi che io faccia
>>
<< Promettimi
che ti prenderai
cura della mia famiglia...Fai in modo che mio figlio...COFF! COFF! Che
mio figlio...si ricordi di chi ero io...ricordagli chi erano i
Sayan! COFF! Ma soprattutto...di a B-bulma che l'ho
amata
tantissimo...e che l'amerò per sempre. L-lei non mi
vedrà...ma io ci sarò lo stesso sempre al suo
fianco.Gli
avevo fatto una promessa...una promessa! COFF!
COFF!
Ahimè non potrò mantenerla... >>
<< NO VEGETA!
TI PREGO NON MI
LASCIARE! QUESTE COSE LE DIRAI TU STESSO A BULMA, E VEDRAI CRESCERE TUO
FIGLIO! LO HAI DETTO PRIMA NO? NOI SAYAN NON
ABBIAMO
RIVALI! SCONFIGGERAI ANCHE LA MORTE! >>
Quelle parole però
sapevano di vuoto, e Gohan lo sapeva...
Prima di chiudere per sempre
i suoi occhi Vegeta carezzò una guancia al piccolo sayan...
Un gesto che mai avrebbe
fatto un tempo, ma che ora non gli sembrava così umiliante.
<< La morte non
fa sconti a nessuno...
Spero che re Yammer abbia
pietà di un'essere come me...
E che mi conceda la
possibilità di fare compagnia a tuo padre...
E semmai lo
vedrò gli dirò che ha un figlio del quale essere
fiero!
Ora sei-sei tu il Re dei
Sayan Gohan...anche se non sei mio figlio...sei della mia stessa razza.
COFF! COFF!
Vivi la tua vita come meglio
puoi...
Devi essere padrone del tuo
destino.
Abbi cura di te, e di tutti
quelli che ami. E non arrenderti mai! >>
Poco prima di chiudere gli
occhi Vegeta
tornò indietro nel tempo. Nello specifico a quando aveva
scoperto di amare quella donna, dai capelli turchini con tutto se
stesso.
Tutto quello che di buono lui
aveva fatto da quando era tornato sulla terra dal pianeta Namecc lo
doveva solo a lei.
Ripensava a quei bellissimi
occhi...
Il profumo della sua pelle...
La passione che accompagnava
le loro notti infuocate...
La promessa che gli aveva
fatto sulla
porta di casa. Gli aveva detto che i Sayan non mentivano mai. Non
avrebbe potuto onorare quella promessa purtroppo. Con un filo di voce
pronunciò le sue ultime parole, rivolto al nulla.
<< Come...come
avrei voluto poterla vedere...un'ultima volta >>
Un grido si levò
alto nel silenzio su quel campo di battaglia.
<< VEGETA?
NOOOOOOOOOOOO! >>
Nota dell'autore: Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi sia
piaciuto e che insomma vi abbia emozionato! Non vi dirò
Vegeta
è morto, ma tutto è possibile in questo universo
alternativo. Se vi è scesa qualche lacrima è un
buon
segno! Nel caso vorrebbe dire che il capitolo vi ha emozionato. Sarei
molto felice se qualcuno lasciasse un commento/recensione. Alla
prossima!
|
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Capitolo 18 *** CAPITOLO 18 NON TUTTO E' PERDUTO ***
NON TUTTO E' PERDUTO
NON TUTTO E' PERDUTO
Gohan era disperato...
Osservava il corpo
ormai privo di vita del suo Re.
Piangeva e si dondolava,
quasi che quel movimento avrebbe potuto ridestarlo.
Crili e C18 si avvicinarono
tentando di consolarlo.
<< Gohan, lo so
che è
dura...ma dobbiamo portarlo al palazzo del Supremo. Anche Bulma ha il
diritto di piangere la sua morte. Se non ce la fai, posso portarlo
io >>
<< NO
CRILI! NON NE POSSO
PIÙ'! NE HO ABBASTANZA DI FUNERALI!
PRIMA MIO PADRE!
ADESSO LUI! BASTA BASTA BASTA BASTA! NON PUÒ'
FINIRE
COSI'! NON LO ACCETTO!
PER TANTO TEMPO L'ABBIAMO
DETESTATO!
TUTTI NOI!
SE SOLO CI FOSSIMO SOFFERMATI
A PENSARE A TUTTO QUELLO CHE HA DOVUTO SUBIRE, MAGARI LO AVREMMO
APPREZZATO DI PIÙ'!
E' TUTTA COLPA MIA!
E' SEMPRE COLPA MIA!
>>
<< Ma di cosa
diavolo stai parlando? Come può essere colpa tua Gohan?
>>-Gli chiese C18
<< Lui...me
l'aveva detto.
Prima di lanciare l'attacco
mi ha detto che per farlo avrebbe dovuto superare il limite!
Come ho fatto ad essere
così cieco?
Non mi sono fermato a
riflettere su quelle parole.
Sono solo uno stupido!
Ed ecco il risultato...
Io vivo e lui morto...
IO VIVO E LUI MORTO!
>>
Piccolo decise di
intervenire. Non ce la
faceva più ad assistere al delirio del suo pupillo. Si
avvicinò e con poca grazia, staccò Gohan da
quella presa
ferrea sul corpo di Vegeta e se lo mise davanti agli occhi.
Gohan era fuori di se dal
dolore...
<< LASCIAMI
PICCOLO! >>
<< GUARDAMI
NEGLI OCCHI GOHAN!
FINISCILA CON QUESTE
STUPIDAGGINI!
VEGETA E' MORTO E' VERO!
MA NON AZZARDARTI A
COLPEVOLIZZARTI PER COSE CHE NON ESISTONO!
HA FATTO QUELLO CHE HA DECISO
DI FARE, PERCHÉ' LO VOLEVA FARE!
MA SOPRATTUTTO HA FATTO
QUELLO CHE CI PERMETTERÀ' DI VIVERE!
SI E' SACRIFICATO PER NOI!
LO CAPISCI GOHAN?
E TU CHE COSA FAI INVECE?
PIAGNUCOLI COME QUANDO ERI UN
BAMBINO?
NO!
NON SEI PIÙ' UN
BAMBINO.
E' ANDATA COSI' E LO DEVI
ACCETTARE!
IL MEGLIO CHE ORA PUOI FARE
E' ONORARE LA SUA MEMORIA, E ACCETTARE QUELLO CHE LUI TI HA CHIESTO DI
FARE! >>
Gohan ebbe un sussulto.
Mai Piccolo gli si era
rivolto a lui con
tanta foga. Il piccolo sapeva che il namecciano voleva solamente
aiutarlo, ma al tempo stesso quella sensazione di colpevolezza lo
opprimeva come un guanto di acciaio.
Nella sua mente vorticosa
mille domande si affollavano.
Come avrebbe fatto a dirlo a
Bulma guardandola negli occhi?
Come avrebbe guardato il
piccolo Trunks
sapendo che il padre era morto davanti a lui, e che lui era stato
troppo stupido da non capire come stavano realmente le cose?
Di nuovo si sentì
sballottato da Piccolo che lo guardava con due occhi feroci e pieni di
determinazione.
<< Ascoltami
bene ragazzo. Chi sei tu? >>-chiese Piccolo
Il sayan strabuzzò
gli occhi
incredulo. Ma per caso Piccolo era uscito di senno? Decise comunque di
rispondere. Forse il suo mentore voleva dire di più.
<< Sono
Gohan...che domande fai Piccolo? >>
<< NO! NON E'
QUELLO CHE VOGLIO SENTIRE! PERCIO' TE LO DOMANDO DI NUOVO, TU CHI SEI?
>>
Finalmente Gohan
capì cosa stava cercando di dirgli Piccolo, e con voce
tremolante rispose.
<< Io sono...Io
sono Gohan, il Re dei Sayan >>
<< Bravo
ragazzo, e adesso ascoltami
attentamente. Credi che nessuno qui in mezzo a noi possa capire cosa
provi, ma ti stai sbagliando di grosso!Ricordi tuo zio Radish?
>>
<< Si...lo
ricordo molto bene...ma cosa centra con questo? >>
<< Centra
eccome! Quando tuo padre
afferrò suo fratello, e mi chiese di lanciare il
Makankosappo,
cosa credi che io abbia provato?
le tue stesse sensazioni
Gohan!
Ma ho dovuto mettere da parte
quello che
provavo realmente, e sai come è andata a finire. Ho fatto
quello
che doveva essere fatto all'epoca. Sai come sono riuscito ad andare
avanti? >>
<< Come
Piccolo? Ti prego dimmelo! >>
<< Onorando la
sua memoria. Ti ho allenato duramente per un'anno intero ricordi?
Mi sono preso cura di te.
E anche se ora la situazione
è leggermente diversa, mi aspetto che tu faccia la stessa
cosa che feci io!
Onora ciò che
è stato.
Prenditi cura di Bulma e
renditi disponibile per far crescere suo figlio!
Gli insegnerai a combattere,
e a ricordargli chi era lui!
Hai capito Gohan?
>>
Nel frattempo al palazzo del
Supremo...
Chichi e Bulma erano
irrequiete. Quell'attesa stava diventando impossibile da tollerare per
entrambe le donne.
Genio invece aveva preferito
rimanere a casa commentando "Se i nostri ragazzi falliranno, tanto vale
che muoia nel mio letto"
Poi all'improvviso tutti i
guerrieri apparvero davanti a loro.
Chi-chi non appena vide suo
figlio corse
ad abbracciarlo, ma con sorpresa di lei Gohan la respinse. La donna
stava per protestare, quando sentì la sua amica Bulma urlare
dal
dolore.
<< NOOOOOOOOOO!
Vegeta no!
Amore mio! >>
Chi-chi sgranò gli
occhi dall'orrore. Prese suo figlio per un braccio e gli chiese.
<< Gohan...ma
cosa diavolo è successo? >>
<< Gelo e C13
sono morti...e Vegeta si è...sacrificato per questo. Ha dato
la sua vita per noi >>
Gohan si avvicinò
a Bulma e la
abbracciò con tutte le sue forze. Non sapeva da dove
cominciare,
ma aveva fatto una promessa al suo Re, e doveva mantenerla!
<< Ascoltami
Bulma...
So benissimo come ti senti.
Se vuoi piangi, o se ti può far stare meglio colpiscimi
pure...
Ma poco prima di morire
Vegeta mi ha fatto
promettere di dirti delle cose. Non sei costretta ad ascoltarmi subito,
ma quando lo vorrai ti dirò tutto quello che vuoi sapere
>>
Detto questo il giovane si
allontanò seguito dal Supremo, Piccolo,C17,C18 e Crili.
Gli altri rimasero per
consolare una
disperata Bulma, che non la smetteva di piangere, e accarezzare quel
volto che tanto aveva amato.
Una volta arrivati al bordo
del palazzo Crili mise una mano sulla spalla del giovane sayan.
<< Amico noi ci
siamo per qualsiasi cosa, perciò se ne vuoi parlare
ecco...siamo qui >>
<< A che serve
parlare Crili?
Là c'è steso uno di noi! >>-disse
il giovane
indicando la salma di Vegeta, per poi continuare-<< Ma la
sai la
cosa che ho capito soltanto adesso? >>-urlò
Gohan furibondo.
<< Cosa amico?
>>
<< Che in fondo
se ci guardiamo alle
spalle...la colpa di tutto questo è in parte di tutti noi,
me
compreso! Anzi mi metto in cima alla lista >>
C17 però non era
dello stesso avviso, e fu con tono offeso che gli disse.
<< Ci stai
affibbiando la colpa per la morte di Vegeta?E'
così ragazzino? >>
Gohan sentì
montare dentro una rabbia assurda.
<< Chiamami
ancora ragazzino....E TI SPACCO LA FACCIA! >>
C18 e Crili non sapevano che
pesci prendere, perché gli animi si stavano scaldando.
Allora Piccolo decise di
mettersi in mezzo.
<< Adesso
calmatevi tutti e due!
Gohan spiegaci che cosa vuoi
dire.
E tu C17, non provocarlo!
>>
Ci volle un po di tempo prima
che gli animi si calmassero.
Gohan non sopportava di
essere chiamato
ragazzino, perché con tutto quello che aveva
passato nella
sua vita, il termine ragazzino non era dei più felici.
Mentre C17 si era sentito
offeso inutilmente.
Per come la vedeva lui Vegeta
era morto per una sua decisione, e nessuno l'aveva costretto.
Quando finalmente si
calmarono entrambi, Piccolo riprese da dove si era interrotto.
<< Gohan adesso
parla, ma fallo con calma >>
<< Quello che
intendevo dire è che non sto accusando nessuno di voi della
morte di Vegeta, ma del perché....
Mi spiego meglio...
Vegeta è morto
perché a
nessuno di noi me compreso, è mai venuta in mente
l'idea
di distruggere il Laboratorio di Gelo!
Se lo avessimo fatto a suo
tempo dopo aver
capito che C17 e C18 non erano più malvagi, il dottore
magari
sarebbe tornato in vita lo stesso...ma senza le strumentazioni adatte
non avrebbe mai potuto trasformarsi lui stesso in cyborg e tanto meno
creare quell'abominio!
Era questo che intendevo
dire! >>
C17 ponderò quelle
parole e suo
malgrado doveva riconoscere che Gohan aveva ragione. Si
avvicinò
al giovane sayan e gli disse.
<<
Già...E' stato un grosso
errore da parte di tutti noi. Ho sbagliato prima quando ti ho chiamato
ragazzino >>
<< No C17 scusa
tu per l'atteggiamento di prima è stato davvero...stupido da
parte mia. Pace? >>
Il sayan tese la mano al
cyborg che la strinse con decisione.
<< Pace
>>
Nel frattempo Bulma si era
leggermente
ripresa, e con l'aiuto di Chichi si rialzò a fatica dal
corpo
che teneva tra le braccia.
Era ancora scossa.
Non poteva ancora credere che
Vegeta non ci fosse più...
Non aveva mai provato tanta
tristezza e tanta solitudine, nonostante fosse accerchiata da tutti i
suoi amici...
Con passo pesante si
avvicinò verso Gohan.
Quando lui la vide
sentì un groppo in gola, ma fece di tutto per non piangere
davanti a lei.
<<
Gohan...dimmi le sue ultime parole >>
<< Mi ha detto
che sei stata la cosa più importante per lui...
Che ti ha amata tantissimo, e
che lo farà per sempre. E mi ha chiesto se potevi
perdonarlo >>
<< Perdonarlo?
E per cosa? >>
<< Per non aver
mantenuto la promessa che ti aveva fatto >>
Bulma ricominciò a
singhiozzare, e Gohan la abbracciò di nuovo.
<< Ho fatto una
promessa a Vegeta. Mi
prenderò cura io di te e di tuo figlio! Non ho
potuto
aiutarlo, e questo credimi mi lacera l'anima. Ma per tutti gli dei che
esistono manterrò fede al giuramento che gli ho fatto
>>
E fu in quel momento...
Quando tutti ormai avevano
perso la speranza...
Quando sembrava tutto finito
che accadde l'impossibile.
Un'aura carica di energia
positiva che
tutti conoscevano molto bene comparve davanti a loro. Gli occhi di
tutti erano puntati verso una sagoma che si stava avvicinando al corpo
di Vegeta.
<< GOKU?
>>-Esclamarono tutti coloro presenti in quel momento.
Ma il guerriero fece finta di
non sentirli
e si inginocchiò davanti al corpo di Vegeta. Gli mise
entrambe
le mani sul petto, e cominciò a far uscire dai
palmi una
strana energia di colore giallo.
Il tempo pareva essersi
fermato per tutti quanti...
Gohan Chichi e tutti gli
altri assistevano
a quella scena senza proferir parola. Poi tutti furono riscossi dalle
parole che Goku pronunciò con enfasi.
<< RISVEGLIATI
VEGETA >>
E sotto lo sguardo sbalordito
di tutti
Vegeta aprì gli occhi. Quando il Re vide colui che aveva
davanti, spalancò gli occhi dalla sorpresa e disse
semplicemente.
<<
KA...KAKAROTH? Sei proprio tu? >>
Bulma che fino a quel momento
era rimasta
immobile scattò nella direzione del suo uomo, e lo
abbracciò con tutta se stessa.
<< Vegeta...SEI
VIVO! SEI VIVO! SEI VIVO! >>
Gohan Chichi e Crili invece
andarono ad abbracciare Goku.
Il Supremo che era rimasto
allibito come tutti gli altri, e riuscì solo a dire.
<< Come
è possibile per tutti gli dei? >>
<<
Papà! PAPA'! Quanto mi sei mancato! Ma come è
possibile? >>
Crili non la smetteva di
palpare il corpo
di Goku come per accertarsi, che quello che vedeva non fosse solo il
frutto della sua immaginazione.
<< Goku? Come
è possibile? Tu dovresti essere morto! >>
<< Ragazzi
scusatemi solo un momento, ma se mi lasciate il tempo di
respirare vi spiegherò tutto >>
Bulma nel frattempo
baciava senza
ritegno Vegeta, ora che era tornato in vita se ne fregava di tutto il
resto. Che gli altri guardassero pure!
Il Sayan era contento di
tutto
quell'affetto. Ma voleva avere delle spiegazioni, quindi con dolcezza
si staccò dalle labbra di lei.
<< Tesoro
adesso smettila dai. E poi
possiamo continuare dopo a casa. Però adesso lasciami
sentire
quello che ha da dire Kakaroth >>
<< Uffa!
Và bene.Comunque sei sicuro di stare...bene? >>
<< Certo! Mai
stato meglio! >>
<< Prima di
cominciare dovete sapere una cosa in modo che non vi illudiate...
>>-disse Goku seriamente
Sono qui solo grazie
all'intervento del Re Kaio del Nord, e il tempo che ho a disposizione
è di circa due giorni>>
Sul volto di Chichi,Gohan, e
Crili adesso
c'era la delusione. Per un'attimo avevano pensato che Goku fosse
tornato a stare da loro per sempre.
<< Quindi
papà...tu non >>-disse Gohan già
con le lacrime agli occhi.
<<
Già...sapete tutti il posto al quale appartengo, quindi mi
dispiace tantissimo ma non posso restare >>
<< Peccato
>>-disse Crili-<< Comunque mi spieghi come
diavolo hai fatto a far resuscitare Vegeta? >>
<< Ecco...a
dire la verità
Vegeta era sull'orlo della morte, ma dall'aldilà percepivo
che
in lui, ancora pochissima vita scorreva.
Ho pregato fino allo
sfinimento il Re Kaio di darmi la possibilità di salvarlo, e
lui mi ha fatto questo favore.
I senzu non erano in grado di
ripristinare
il suo stato di salute, quindi sostanzialmente non ho fatto altro che
passargli la mia energia. Tutto qui >>
Vegeta aveva ascoltato con
attenzione tutto il discorso.
Era stato salvato da
Kakaroth...
Di nuovo...
Ma questa volta invece di
odiarlo, l'avrebbe ringraziato. Si avvicinò e con stupore di
tutti, abbracciò Goku.
<< Kakaroth...
>>
<< Vegeta...
>>-disse Goku
spiazzato da tale gesto. Mai avrebbe pensato ad un canovaccio diverso.
E si che era cambiato sua maestà!
<< A proposito
quel colpo che hai
usato era fantastico lo sai Vegeta? Anche se ci è mancato
poco
che ti mandasse al creatore >>
<<
Già... >>-disse Vegeta sciogliendo l'abbraccio.
Goku sorrise poi la sua
attenzione si rivolse a Crili.
<< Crili
grazie... >>
Il terrestre parve non capire.
<< Di cosa mi
stai ringraziando Goku? >>
<< Di aver
mantenuto la promessa. Hai
fatto di Gohan un'uomo, e hai vegliato sulla mia famiglia. Di questo
non smetterò mai di ringraziarti >>
Il terrestre divenne
rosso.Mai Goku gli si era espresso in un modo simile.
<< Ma-ma-ma
Goku, non c'è bisogno che mi ringrazi. E poi lo sai che per
te avrei fatto qualunque cosa no? >>
<<
Ciò non toglie il fatto che insieme a C18 siete stati
fantastici con Gohan.
A proposito figliolo. Sono
orgoglioso di te!
Sai avrei potuto contattare
te e la mamma
in questi periodi, ma...temevo di riaccendere la ferita. Spero che
potrai perdonarmi tu e la mamma >>
<<
Papà non dire nulla. Non serve perché non
c'è niente da perdonare!
Speravo con tutto me stesso
che saresti rimasto di più con noi...ma due giorni, sono
meglio di niente no? >>
Goku scompigliò i
capelli al proprio figlio.
<< Lo sai che
hai raggiunto un
livello pazzesco? Quasi come quello di Vegeta! Non sai cosa
avrei
dato per esserci stato ad aiutarvi >>
Chichi era felicissima di
riavere accanto
suo marito, anche se per soli due giorni. Non voleva sprecare altro
tempo, e quindi disse rivolta al marito.
<<
Goku...abbiamo solo due giorni,
perché non...andiamo a casa? >>-disse Chi-chi
dando una
gomitata in modo da farsi capire.
<< Certo! Lo
sai che ho una fame da
lupi? >>-disse Goku grattandosi la nuca come era solito
fare
quando era in imbarazzo.
<< Sei sempre
il solito amore! >>
C18 e C17 erano rimasti in
disparte.
Nonostante fossero contenti
della guarigione di Vegeta, si sentivano come di...troppo.
Furono sorpresi quando Goku
si avvicinò a loro, con un sorriso a trentadue denti.
<< E
così...voi due siete C17 e C18. Piacere di conoscervi...di
persona >>
I due cyborg si guardarono
negli occhi e poi strinsero con decisione, la mano al sayan.
<< A proposito
C17, vedo che ti sei umanizzato piuttosto bene >>
Il cyborg lo
squadrò confuso
<< Di cosa stai
parlando? >>
<< Di Jill! E
di chi altro? >>
Il cyborg aveva gli occhi
spalancati per lo stupore.
<< MA?
TU...COME DIAVOLO FAI A SAPERLO? >>
Goku scrollò le
spalle, come se la risposta fosse ovvia.
<< Grazie ai
poteri di Re Kaio!
Sai vi ho osservato molto in
questo
periodo, ma tranquillo.Ovviamente non sono un guardone,
perciò
rilassati ok? In quei...momenti distoglievo lo sguardo
>>
C18 osservava il fratello che
era diventato rosso come un peperone, e la cosa la divertiva molto.
<< E
così hai una ragazza è fratellino?
>>
<< Te l'avrei
detto! Ma con tutto
quello che è successo, non ne ho avuto il tempo credimi!
Anzi
adesso che ci penso sarà meglio che io vada, sarà
sicuramente in pensiero! Ciao a tutti! >>
Detto questo il cyborg si
alzò in volo, e sparì alla velocità
della luce con profondo imbarazzo.
Quando se ne fu andato, Goku
riportò lo sguardo su Crili e C18.
Li prese da una parte, in
modo che gli altri non potessero sentire.
<< Ma lo sapete
che state proprio bene insieme? >>
Terrestre e Cyborg
diventarono anche loro rossi dall'imbarazzo. Goku non capendo quella
reazione chiese allarmato.
<< Ho forse
detto qualcosa di sbagliato? >>
<< No Goku
>>-gli rispose
Crili-<< E solo che...siamo tipi riservati noi
due, e non
lo andiamo a sbandierare ai quattro venti. Ma la sai una cosa Goku? Lo
stupido sono io che ogni volta mi meraviglio. Sei e sarai per sempre
così, genuino e spontaneo >>
<< A proposito
di spontaneità...ecco avrei un favore da chiedere a
entrambi, se non vi dispiace >>
<< Ma certo
Goku. Se possiamo... >>-rispose Crili con un sorriso.
<< Voi vivete
insieme a Genio, sull'isola giusto? >>
Prima di rispondere Cyborg e
terrestre lo guardarono incuriositi.
<< Si viviamo
lì >>-disse la cyborg-<<
Perché ti interessa tanto? >>
Prima di rispondere Goku si
accertò che suo figlio non lo stesse ascoltando.
<<
Ecco...volevo chiedervi...non
è che per stanotte Gohan può dormire da
voi? Sempre
se non è un problema sia chiaro >>
<< No...
>>-rispose C18
incuriosita-<< D'altronde è stato per tanto
tempo con
noi...ma se posso chiedere come mai questa richiesta?Non che mi
dispiaccia, avere quel marmocchio tra le scatole, ma sembri un
po...misterioso >>
Prima di rispondere Goku
cominciò a grattarsi la nuca, come era solito fare.
<<
Sapete...sono all'incirca due anni che sono morto, o giù di
lì.
La vita
nell'aldilà, se così si può chiamare,
è fantastica!
Mi alleno sempre, e conosco
una marea di persone ma...ogni tanto mi manca ciò che facevo
da vivo.
E ora dovrei recuperare due
anni di arretrati...se capite quello che intendo >>
La cyborg non ci era
arrivata, ma il
terrestre a quanto pareva aveva capito tutto. Si diede una manata in
faccia, e poi cominciò a sorridere all'amico.
<< Non
c'è bisogno che tu aggiunga altro Goku!Vai e come
dire...divertiti >>
<< Vi sono
grato.Ora il problema è proprio Gohan, che scusa mi invento?
>>
C18 nel frattempo
guardava prima l'uno e poi l'altro senza capirci niente.
<< Scusate se
interrompo, ma evidentemente mi è sfuggito qualcosa. Di cosa
diavolo state parlando voi due? >>
<< Tesoro ti
spiegherò tutto quanto però dopo, adesso stai al
gioco con me ok? >>
La cyborg si
limitò a scrollare le spalle.
<< Ehi Gohan,
puoi venire un'attimo qui? >>
<< Si crili,
cosa c'è? >>
<< Ho
già chiesto a tuo padre
il permesso, e lui mi ha detto di sì. Ti andrebbe di venire
a
dormire da noi stanotte? E' da tanto tempo che non ci
facciamo
una bella...chiacchierata! >>
Il volto del piccolo Gohan si
allargò in un'enorme sorriso, e disse rivolgendosi a suo
padre.
<<
Papà sei sicuro? Per te è un problema?
>>
<< Nessun
problema figliolo. E poi un
giorno o meglio una notte di relax, non può farti che bene,
dopo
tutto quello che hai passato >>
<< Ok
papà...però scusa, abbiamo solo due giorni per
stare assieme >>
<< Ti prometto
che domani in mattinata andremo a pescare, e staremo tutto il giorno
insieme!Allora che ne dici? >>
<< Per me va
bene! >>
<< Ok!
>>-disse Goku-<< Se
ora non vi dispiace, io e Chichi abbiamo delle cose da fare....ehm
cioè dobbiamo parlare di tante cose.Ci vediamo domani!
>>
Detto questo Goku si
avvicinò a sua
moglie, che stava ridendo di una battuta che aveva detto Bulma e preso
il polso di lei, si mise due dita sulla fronte, e entrambi sparirono
nel nulla. Vegeta rimase di stucco.
<< Ma dove
diavolo è andato? Dovevo chiedergli un sacco di cose!
>>
<< E' andato a
casa Vegeta.Voleva
parlare un po con mia madre. Ma non ti preoccupare.Anzi sapete cosa vi
dico? Domani siete tutti invitati a casa mia.Così potremo
finalmente chiacchierare, e stare insieme. L'invito è esteso
a
tutti sia chiaro! >>
Vegeta stava per protestare,
ma la voce di Bulma lo dissuase.
<< Cosa ti
costa aspettare un solo giorno tesoro? >>
<< E solo
che...dannazione! Ci sono un sacco di cose che gli volevo chiedere
>>
<< Vegeta, io
so solo che domani
stesso ringrazierò Goku per avermi restituito, colui che io
amo
alla follia. Adesso però basta domande.-Bulma lo strinse a
se e
gli disse all'orecchio-<>
Allettato dall'idea il sayan
gli rispose con voce calda all'orecchio.
<< Lo sai
Bulma?Al diavolo Kakaroth per un giorno.E poi hai ragione, ti desidero
tanto anche io! >>
Soddisfatta della risposta
Bulma si accinse a salutare gli altri.
<< Ragazzi vi
saluto, noi ce ne andiamo, ci vediamo domani a casa di Goku
>>
Detto questo Vegeta stava per
spiccare il volo, quando fù fermato dalla voce di Gohan.
<< Vegeta?Non
stai dimenticando una cosa? >>
<< Che cosa?
>>-chiese Vegeta, con Bulma stretta tra le braccia.
<< Il tuo
titolo no? Quando sembrava
che eri morto, mi hai nominato Re dei Sayan...ma adesso che sei vivo
credo che accetterò molto volentieri il rango di soldato
semplice >>
Vegeta però non
sorrise, e fissò molto seriamente il viso di Gohan.
<< Hai ragione
soldato >>-disse
poi-<< Mi riprendo il mio titolo...ma sappi che se le
cose fossero
andate in maniera diversa avresti dovuto accettare quel rango. Credo ad
ogni parola che ti ho detto >>
Gohan spinto dall'orgoglio
che provava nell'essere un sayan, si inginocchiò sotto lo
sguardo sorpreso di tutti.
<< Allora
concedimi la licenza di rimanere al rango che mi appartiene, Re Vegeta!
>>
<< Te lo
concedo >>
<<
Grazie...vostra grazia >>
Vegeta spiccò il
volo e con Bulma stretta ancora tra le braccia, sparì alla
vista di tutti.
<< Bene
>>-disse
Crili-<< Anche noi vorremmo andare a casa. Vi
saluto! Ci
vediamo domani tutti quanti a casa di Goku. Gohan andiamo!
>>
I tre spiccarono il volo e si
diressero in direzione della Kame-House.
Yamcha, Tenshinan, e Jiaozi,
fecero lo
stesso, prendendo direzioni diverse fino a che al palazzo non rimasero
solo Piccolo, Il Supremo, e Popo.
Il guardiano della terra si
diresse verso il bordo del palazzo, seguito dai due.
Sorrise guardando verso il
basso come aveva fatto tante e tante volte.
<< I ragazzi
d'oggi... >>
Note dell'autore: E anche questo capitolo è
concluso! Spero
che vi sia piaciuto il colpo di scena in cui Goku torna
dall'aldilà. Rimarrà sulla terra oppure...Se
siete
curiosi aspettate l'uscita del prossimo capitolo di Il Futuro
Può Essere Diverso ovvero il capitolo 19! Se vi va lasciate
un
commento/recensione! Alla prossima!
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Capitolo 19 *** CAPITOLO 19 STESSI MOMENTI LUOGHI DIVERSI ***
STESSI MOMENTI LUOGHI DIVERSI
STESSI MOMENTI LUOGHI
DIVERSI
<< Ma cosa
diavolo è successo Goku? Un momento fa eravamo al palazzo
del supremo e ora siamo a casa? >>
<< Scusami
Chi-chi, avrei dovuto
avvertirti. Per te è la prima volta che usi il teletrasporto
giusto? Ti senti strana vero? >>
<< Non
è stata una bella
sensazione a dire la verità…mi è
sembrato di
essere infilata in un tubo di acciaio >>
<< Si vede che
sei una tosta allora! >>
<< Che vuoi
dire Goku? >>
<<
Ecco… la prima volta che mi
sono teletrasportato, ho vomitato su un povero Yardartiano o
come
si chiamano, le anime pie che mi hanno soccorso dopo l'esplosione di
Namecc... Ricordi? >>
<< Come potrei
scordare quel periodo…neanche tre anni dopo sei…
>>
<<
Già... >>
Era ormai sera quando i due
con l'ausilio del teletrasporto di Goku giunsero nella loro abitazione.
Chichi dopo lo sbalordimento
iniziale era entrata senza indugio e si aspettava che Goku facesse lo
stesso...
Ma si sorprese quando lo vide
con una mano poggiata a uno stipite, quasi esitante nell'entrare.
<< Che fai
lì Goku? Non vuoi entrare? >>
Goku sospirò...
<< Scusa
tesoro…ma il fatto è che…mi fa una
certa sensazione rivedere tutto questo.
Questi odori...
Questa pietra...
Quanto mi è
mancata questa casa, e quanto mi siete mancati voi! >>
Chichi lo prese per mano e
gli fece
varcare la soglia. Ma poi non si trattenne e scoppiò
piangere
sulla spalla del marito.
Lui le carezzò
dolcemente la testa.
<< Perdonami
tesoro. Perdonami se non
ci sono più stato. Ma quella malattia non lasciava scampo e
neanche un Super Sayan come me, poteva sconfiggerla >>
<< Goku, ma
come fai? Tu mi chiedi perdono perchè sei morto?
>>
<<
Sì e lo farei miliardi di
volte ancora...da lassù ti osservavo e ho visto tutte le
difficoltà che hai dovuto affrontare...
Per questo ti chiedo ancora
perdono.Fortuna che Crilin ha mantenuto quella promessa che
mi fece a suo tempo >>
<<
Già...devo dire che se non
fosse stato per lui e C18, non avrei saputo come fare con Gohan. A
proposito, ma lui dov'è? >>
Un sorriso malizioso si
aprì sulle labbra del sayan ma allo stesso tempo triste...
<< Ecco
Chi-chi...Gohan stanotte
dorme dal Genio sull'isola. Ho chiesto il permesso a C18 e Crili e loro
non hanno fatto obiezioni. Volevo stare da solo con te, almeno per
questa notte. Domani anche se in tarda serata me ne
dovrò
andare via di nuovo…e per sempre >>
Per Chichi quella rivelazione
fu come una pugnalata allo stomaco...
Lui ne aveva parlato
già poche ore prima al palazzo del Supremo, ma per un breve
istante si era dimenticata di tutto.
Le sembrava di essere tornata
al periodo
in cui non c'era nessuna malattia a minacciare la salute di suo marito,
e suo figlio era ancora un ragazzino felice per ogni giorno
passato con sua madre, e suo padre.
Goku si accorse dei pensieri che probabilmente stavano passando nella
mente della moglie. La abbracciò con tutto se stesso e le
disse
parole dolci ma decise.
<< Amore mio!
Lo so che non è
una grande consolazione...ma stavolta non farò lo stesso
errore.
Dopo che me ne sarò andato via ogni volta che vorrai
parlarmi,
ti basterà pensare a me e io ti risponderò,
tramite i
poteri di Re Kaio >>
<< È
che non è giusto!
Tu più di chiunque altro meriteresti di tornare in vita per
sempre...Possibile che Polunga, o Shenron non possano fare
niente? >>
<<
Tesoro...è difficilissimo
per te e questo lo capisco...ma prova a pensare a tutte quelle persone
che hanno perso i propri cari per cause naturali. Loro non sono
fortunati come te...
Non hanno scelta se non
accettare quello che è successo a coloro che amavano, e
andare avanti...
Tu anche se per soli due
giorni, puoi ancora avermi al tuo fianco, e la stessa cosa vale per me.
Lascia stare i draghi, non
possono fare nulla per me...chi è
morto per cause naturali deve rimanere al posto che ormai gli
appartiene. Puoi essere un namecciano, un terrestre, un sayan! Non ha
importanza…
La regola è
così per tutti. Io sono qui solo grazie alla
magnanimità
di Re Kaio. Dovevo fare qualcosa per salvare Vegeta! Capisci quello che
intendo? >>
<< Lo capisco e
per carità
sono contentissima per Bulma, sul serio mi devi credere. Ma la
differenza è che grazie a te, lei potrà vivere e
crescere
suo figlio insieme a Vegeta, mentre io invece rimarrò sola
con
Gohan. È questo che non riesco ad accettare! >>
Il Sayan ora la guardava in
modo preoccupato.
<< Tesoro, ho
la netta sensazione che
tu mi debba dire qualcosa. Se è così parla per
favore
perché mi stai facendo preoccupare >>
<< Quello che
intendo dire è che se ci pensi un modo per farti
tornare in vita ci deve essere lo stesso...
E non me ne importa niente
delle regole del mondo dei morti...
Non è per sminuire
gli altri esseri
umani che sono morti in modo naturale, ma se ci pensi bene loro che
cosa hanno fatto di veramente speciale per la terra?
Tu hai salvato il
mondo se non la galassia intera del nord, per quante volte?
Prima contro l'esercito del
Red Ribbon!
Il padre di Piccolo.
Piccolo stesso.
Radish per il quale
ti sei sacrificato per la prima volta.
Senza contare
Vegeta, quando era malvagio.
Poi Freezer per ben due
volte! Non credi che questo ti renda...come dire, diverso da tutti gli
altri?
Non credi di meritare un premio, per tutto quello che hai fatto?
È dunque questa la
riconoscenza degli Dei?
Le regole sono fatte per essere infrante, dannazione! E in questo caso
lo sarebbero per uno scopo più che nobile! Ridare la vita a
colui che è ufficialmente il difensore di questo pianeta!
>>
Goku era letteralmente senza
fiato...
Doveva ammettere con se
stesso che il discorso di Chi-chi non faceva una
piega.
Avrebbe avuto modo di
pensarci all'indomani.
Osservò con dolcezza il viso della moglie e
asciugò le lacrime che le inondavano il volto con un dito.
<< Chi-chi...in
un certo senso hai
ragione. Ma adesso calmati, basta con la disperazione! Sai a cosa ho
pensato mentre ero nell'aldilà? >>
Chichi si asciugò
gli occhi col dorso della mano, poi chiese.
<< Cosa?
>>
<< Che bisogna
vivere il presente. Io
voglio di nuovo assaporare questo tuo bellissimo corpo e sentire che
nonostante tutto, tu sei ancora la mia dolce, e pazza donna
>>
Detto questo Goku
baciò la moglie con violenza e passione.
Chichi riassaporò
quelle sensazioni che ormai temeva non avrebbe più provato
nella sua vita.
Si abbandonò
completamente all'uomo che amava con tutta
se stessa.
Uscirono di casa e si
diressero entrambi
in un luogo molto speciale per loro. Il busto di un'albero dove Chi-chi
tanti anni prima, poco dopo il loro matrimonio, aveva insegnato a Goku
cosa fosse giacere insieme ad una donna.
Il sayan le
sollevò una gamba con
un braccio, mentre con l'altro la teneva inchiodata al busto
dell'albero senza farle male.
I vestiti divennero presto un
ostacolo e
quando furono entrambi nudi, il sayan entrò in lei come
aveva
fatto tante volte prima di morire.
Per Chi-chi ogni spinta del
bacino da parte di lui era di un piacere
immenso…quasi celestiale. Quando furono entrambi sull'orlo
del
precipizio, Chi-chi sussurrò all'orecchio del
marito.
<<
Sarò per sempre tua >>
Non appena arrivati alla
Capsule Corporation Bulma condusse Vegeta nella loro stanza.
Erano chiare le intenzioni di
lei. Anche
lui la desiderava tantissimo, ma gli avvenimenti che si erano
susseguiti uno dopo l'altro lo fecero esitare.
Bulma si sedette sul letto e
cominciò ad osservarlo con attenzione.
<< Cosa
c'è Vegeta? >>
Lui le sorrise e le si
sedette accanto, accarezzandole i capelli.
<<
Sai…è che devo ancora metabolizzare il tutto.
Tsk! Non ti sembra una cosa assurda? >>
<<
Perché dovrebbe essere assurda? >>
<< Il fatto che
io debba
metabolizzare tutto quello che è avvenuto è di
per
sé assurdo. Un tempo non lo avrei fatto...mi sarei adeguato
e
basta >>
Bulma cominciò a
baciargli con
passione la giugulare. Però si sorprese quando non vide la
scintilla scattare in lui.
<< Vegeta...tu
non vuoi? >>
<< Non
è questo il punto.
È che mi sembra ancora impossibile che io sia ancora vivo.
Dammi
qualche minuto per riprendermi, se non ti dispiace >>
Solo allora Bulma si rese
conto di come
doveva apparire davanti al suo uomo, e se ne vergognò. Gli
prese
una mano fra le sue e gli disse con voce tremolante.
<< Ti chiedo
scusa Vegeta >>
Lui la guardò
incuriosito.
<< Scusa per
cosa? >>
<< Per quello
che hai detto prima!
Ai tuoi occhi sicuramente sembrerò come una persona
orribile. Ma
il fatto è che quando sei tornato in vita, io...io me ne
sono
fregata di tutto e di tutti. Non ho persino ringraziato come si deve
Goku...e questo non è da me. A mia discolpa posso
solo
dire che quando ti ho visto steso e all'apparenza morto, una
parte di me è morta insieme a te. Se solo ripenso al fatto
che
in questo stesso momento sarei qui da sola, a piangere dalla
disperazione per averti perso...io... >>
Vegeta le prese dolcemente il
viso tra le mani.
<< Non sei una
persona orribile Bulma hai capito?
Tu mi hai cambiato...
E stato il tuo amore a farmi
cambiare e a
fare di me quello che sono ora. Il cinico e spietato principe
dei
sayan senza affetti votato solo alla guerra e al sangue, non esiste
più grazie a te...
La paura di perderti mi ha
fatto trasformare in Super Sayan per la prima
volta.
Quindi come puoi definirti
una persona orribile?
Tu sei speciale Bulma!
Se adesso mi aprissero il
cuore, sono sicuro che comparirebbe la tua immagine.
Io ti amo Bulma, lo capisci?
Ti amo con
tutto me stesso! Ed è grazie a quello che un tempo avrei
chiamato rifiuto di terza classe, se sono qui a parlarti invece di
essere già
nel regno dei morti! >>
Bulma soppesò a
lungo le parole del
suo uomo e quando il corso dei suoi pensieri ebbe fine, un largo
sorriso si fece largo sulle sue labbra.
<< Ho una
domanda da farti Vegeta...a
dire la verità volevo fartela già da parecchio
tempo ma
con tutto quello che è successo, non ne ho avuto
l'occasione... >>
<< Che succede
Bulma? >>-chiese Vegeta intuendo fosse una cosa seria.
<< Accetti il
tuo ruolo di padre? >>
Vegeta rimase spiazzato da
quella domanda.
<< Certo che lo
accetto. Non ti ho forse detto di essere cambiato? >>
<<
Sì...ma diciamo che avrei
bisogno di una prova...pratica. Non è che non mi fidi di te
sia
chiaro. È solo una cosa che devo vedere con i miei occhi
>>
Incuriosito, il sayan le
disse.
<<
Ok…ma cosa vuoi che faccia?
Devo andare a cambiare il pannolino a Trunks? È questo che
intendi come prova? >>
Bulma non si trattenne e
scoppiò in una fragorosa risata. Vegeta la guardava come se
avesse perduto il senno.
<< Cosa ho
detto di tanto divertente? Se me lo dici magari ridiamo insieme
>>
<< No scusami
Vegeta è solo
che mi sono immaginata la scena di te che cambi i pannolini a Trunks ed
è stato esilarante! >>
<< Ok...allora
quale sarebbe questa prova? >>
<< Aspetta qui
>>
Detto questo Bulma si
avviò nel
corridoio ed entrò nella stanza dove dormiva Trunks. Lo
prese in
braccio e poco dopo lo mise tra le braccia di Vegeta. Il sayan non
capì il motivo di quel gesto e guardò
attentamente gli
occhi di quel bimbetto tra le sue braccia. La mano di Trunks
all'improvviso prese un dito di Vegeta e la
strinse...
Il sayan rimase a guardarlo
per parecchio
tempo e una sensazione che aveva provato raramente in vita sua,
l'orgoglio, si fece strada dentro di lui. Sorrise a Bulma, dicendole.
<< Si vede
proprio che è figlio mio.Ha una forza pazzesca per
l'età che ha! >>
Bulma aveva avuto la sua
conferma ma
quando vide che Vegeta si alzava dal letto e si dirigeva nella
suadirezione, lo guardò interrogativamente.
<<
Cos'è quello sguardo Vegeta? >>
<< Orgoglio
Bulma…orgoglio. Non so spiegarmene il motivo, ma vedo grandi
cose sulla sua strada...
La strada del principe dei
sayan. Forse è solo una sensazione, ma chissà?
>>
Detto questo Vegeta
posò
delicatamente il fagotto che aveva tra le mani, nelle braccia di Bulma.
Dopo aver messo a letto suo figlio la terrestre si abbandonò
tra
le braccia forti del suo uomo. Si guardarono entrambi negli occhi. Una
fiamma ardeva nelle iridi di loro due e in men che non si dica si
ritrovarono a fare l'amore
con una passione sconosciuta o forse dimenticata da entrambi.
Vegeta stava per appisolarsi
con Bulma accovacciata al suo petto, quando quest'ultima gli fece una
domanda.
<< Non pensi
che sia ingiusto? >>
<< Di che
parli? >>
<< Di Goku.
È così
triste il fatto che possa rimanere per così poco tempo.
Inoltre
sarò in debito con lui per la vita che mi ha ridato
>>
<<
Già...però cosa
possiamo farci Bulma? Purtroppo lui è deceduto per
morte
naturale. Anche se non conosco nessuno che meriti una seconda occasione
più di lui...
Cazzo, è mio
fratello! >>
Bulma lo guardò
sorpresa.
<< Il fatto che
tu oggi lo abbia
chiamato fratello al palazzo mi ha scossa e ora sentirlo dire un'altra
volta, mi fa un effetto strano. Sei proprio cambiato Vegeta...e in
meglio se posso aggiungere >>
Lui le sorrise.
<< Sai
benissimo di chi è il
merito. Comunque non erano parole di circostanza quelle che ho detto
prima. Se ci penso bene, lui è veramente un fratello per me.
Voglio dire siamo nati sullo stesso pianeta, ci siamo scontrati in
passato è vero, ma è anche grazie a lui se ora
l'idea di
crearmi una famiglia mi piace così tanto!
Hai proprio ragione Bulma.
Lui merita una seconda possibilità...
Se solo ci fosse il modo di
aiutarlo giuro che lo farei. Ma non solo per la stima che provo per lui
>>
Il sayan si alzò
dal letto in tutta
la sua magnificenza e Bulma non poté fare a meno di
ammirarlo
con unacerta malizia. Vegeta si accorse di quello sguardo.
<<
Perché mi guardi? >>
<< La sai una
cosa? >>
<< Cosa?
>>
<< Hai proprio
un bel culetto! Per non parlare del resto >>
<< Dai smettila
>>
<< E
perché dovrei? Non posso fare apprezzamenti sul corpo del
mio uomo? >>
<< No
è che…dai insomma mi metti in imbarazzo!
>>
Bulma non poté
fare a meno di ridere a quell'affermazione.
<<
Perché stai ridendo? >>
<< Rido per
l'assurdità che hai appena detto! >>
<< Quale
assurdità Bulma? Mi prendi in giro? >>-chiese
Vegeta confuso.
<< Ti giuro di
no, ma voglio
dire...su questo letto ne abbiamo fatte di cotte e di crude e tu ti
imbarazzi se faccio apprezzamenti sul tuo fondo schiena?
>>
<< Ti
sorprenderebbe se ti di dicessi di sì? >>
All'improvviso lo sguardo di
Vegeta
divenne serio e lo diresse in direzione della finestra, ma subito dopo
un sorriso comparve sul suo volto. Non capendo il motivo di quella
reazione, Bulma gli chiese.
<<
Perché sorridi? >>
<<
Perché Kakaroth di certo non ha perso tempo! >>
<< Che vuoi
dire? >>
<< Tu
sai la storia delle percezioni delle aure Bulma? >>
<<
Sì… ma che c'entra? >>
<< Ecco...
posso dirti che in certi
momenti, sai perfettamente cosa sta facendo una persona. E da quello
che percepisco, credo proprio che domani troverai una Chi-chi piuttosto
raggiante! >>
<< Aspetta un
secondo Vegeta, mi stai dicendo che loro stanno... >>
<<
Già… e ci danno proprio dentro! >>
<< Ma come fai
a distinguere se una
persona che conosci sta facendo una cosa, oppure
un'altra? >>chiese Bulma affascinata da questo lato cosi
arcano
per lei.
<< Non
c'è una
spiegazione…per quelli come me, o comunque per tutti coloro
che
sanno percepire l'aura, è naturale capire le differenze. Ad
esempio ora riesco a percepire che tu sei felice ma non del
tutto >>
Bulma dopo quelle parole si
sentì leggermente a disagio.
Vegeta sospirò e
rimessosi a letto
decise di mettere al suo fianco anche il piccolo Trunks, poi cinse a se
Bulma e gli sussurrò nell'orecchio.
<< Non devi
preoccuparti per Kakaroth. Vedrai che troveremo una soluzione. Anche se
non so come faremo... >>
Nel frattempo alla
KameHouse...
Gohan Crilin e C18 atterrarono sulla spiaggia. La porta fu spalancata di
botto e un Genio allarmatissimo chiese.
<< Ma si
può sapere cosa
diavolo succede? È tutto il giorno che sono stato in ansia!
Allora com’è andata? >>
Crilin si scusò a
più non posso per essere passato solo in quel momento.
<< Genio
calmati. E' tutto apposto. Entriamo così ti racconto i
dettagli >>
Dopo che Crilin ebbe
terminato il resoconto di tutto quello che era accaduto, Genio
tirò un sospiro di sollievo.
<< E
così la pace è
tornata di nuovo e Vegeta è vivo per merito di Goku! Non
vedo
l'ora di poterlo vedere domani! >>
C18 si sedette sul divano
insieme a Gohan.
Dopo che il Genio li ebbe salutati e dato loro la buonanotte,anche
Crilin stava per mettersi a sedere quando gli venne un'idea.
<< Ragazzi? Che
ne dite di un bel brindisi? >>
C18 e Gohan lo guardarono
incuriositi
avviarsi verso il frigo e tirare fuori una bottiglia di liquore.
Riempì due dei tre bicchieri, ma quando
arrivò a
quello di Gohan si fermò esitante.
Il sayan, lo
guardò perplesso.
<< Che
c'è Crilin?Non posso unirmi a voi? >>
<< No
è che…non credo
che a tua madre farebbe piacere l'idea che suo figlio appena dodicenne
faccia uso di alcolici >>
<<
Crilin....avrò anche dodici
anni ma quanti ragazzini della mia età possono dire di aver
avuto esperienze di vita come la mia? E poi sarà il nostro
piccolo segreto.Stasera mi voglio proprio rilassare perciò
versa
anche a me, per favore >>
C18 sorrise a
quell'affermazione.
<< Ok...
>>-disse Crilin.
<< Lazuli
conosci le regole dei brindisi? >>
<< No
>>
<< Te lo spiego
io. Il brindisi
è una sorta di...celebrazione dopo che un determinato evento
è andato bene. E siccome siamo in tre, ognuno deve dire per
cosa
sta brindando quando è il suo turno. Cominciò io.
Alla pace e alla quasi
resurrezione di Vegeta! >>
Tutti e tre fecero tintinnare
i loro bicchieri e ne vuotarono il contenuto.
<< Tocca a te
Lazuli >>
<<
Ehm…alla mia nuova vita e alla pace >>
Di nuovo i bicchieri
tintinnarono.
<< E ora tocca
a te Gohan! >>
<< A Gelo!
>>
Questa volta però
terrestre e cyborg guardarono Gohan interrogativamente. Lui sorrise
loro e terminò lafrase.
<< A
Gelo…che possa marcire nel più profondo
dell'inferno! >>
La serata trascorse molto
allegramente per
i tre. Il liquore cominciava a dare alla testa a tutti i presenti. Poi
Gohan si alzò all'improvviso e biascicando disse rivolto a
Crilin.
<< Lo sciai
Crilin? Credo che domani
mattina quando andremo a casa di mio padre, lo troveremo felisce come
una Pasqua >>
Crilin
s’irrigidì all'istante.
<< Gohan
che-che vuoi dire? >>
<< Che avere
dodici anni non vuol dire per forza essere stiupidi. L’ho
capito sai? >>
<< C-cosa hai
capito? >>
Prima di rispondere Gohan si
risedette sul divano e mise un braccio attorno al collo del suo amico.
<< Ho capito
che…mio padre stanotte voleva farsci una
bella…come dire per non essere volgari?
Ah shì!
Una bella cavalcata con mia
madre ed è per questo che mi ha spronato a venire qui
>>
Crilin e C18 erano senza
parole. La
cyborg, durante il tragitto per arrivare alla Kame House aveva avuto
modo di parlare con il terrestre, del vero motivo per il quale quella
notte Gohan sarebbe stato a dormire da loro...ma di certo non
immaginava che anche il sayan stesso ne fosse al corrente.
<< E ne sei
offeso? >>-chiese la cyborg.
Gohan si voltò
verso di lei e le sorrise.
<< E
perché mai dovrei essere
offeso? Sinceramente sentire il letto dei miei genitori muoversi
incontinuascione, mi mette un certo imbarazzo. Ho tutto domani per
poter stare con mio padre hic! Cosa posso chiedere di meglio per
stasera?
Sono qui insieme ai miei
migliori amici, e mi diverte da morire vedere
le vostre fascie da baccalà. Ahahahahahah! >>
Dopo quelle parole il sayan
salutò
i suoi amici e barcollando si diresse nella stanza degli ospiti. Crilin
era ancora incredulo e C18 gli disse.
<< Certo che il
ragazzino è sveglio! >>
<< Puoi dirlo
forte! >>-disse Crili.
Nota dell'autore: Ed eccomi qui con il capitolo 19 di Il Futuro
Può Essere Diverso! In questo capitolo mi sono lasciato
andare,
e ho voluto creare un'atmosfera generale di rilassamento. E a pensarci
bene credo che dopo tutto quello che i nostri eroi hanno passato, un po
di serenità vada bene. Spero che il capitolo vi sia
piaciuto lo stesso. Un Saluto e alla prossima con il capitolo 20!
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Capitolo 20 *** CAPITOLO 20 L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 1 ***
L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 1
L'ULTIMO GIORNO SULLA
TERRA PARTE 1
Muten si svegliò
alle prime luci dell'alba e dopo essersi vestito scese le scale.
Sorrise quando vide C18 e il
suo allievo addormentati insieme. Gohan invece dormiva
beatamente nella stanza degli ospiti. Voleva un mondo di bene a quel
ragazzo, come del
resto a tutti i suoi allievi e una sensazione di dolore lo
colpì in pieno stomaco.
Si chiese per quanto
tempo ancora avrebbe potuto passare del tempo insieme a loro, e
il motivo era semplice...
Mesi prima aveva accusato dei
malori a lui
insoliti, come vomito e vertigini, ma fortunatamente ogni volta che gli
capitavano questi malesseri non c'era
nessuno in casa.
Non voleva di certo
disturbare la serenità della vita di Crilin con inutili
preoccupazioni, perciò un giorno aveva deciso di farsi un
controllo medico dal quale
aveva tenuto all'oscuro tutti, compresa Bulma che di conoscenze mediche
ne aveva essendo in parte medico anche lei.
Il risultato, come il vecchio
maestro temeva non era stato dei più incoraggianti...
Un tumore allo stadio finale
gli aveva detto il medico senza troppe cerimonie, e data
l'età
avanzata la chemioterapia non gli sarebbe servita a nulla.
Ma invece di disperarsi,
Muten si era
fatto una risata e aveva deciso di passare gli ultimi mesi che gli
restavano senza dire niente a nessuno e a godersi il più
possibile.
Quindi si sarebbe goduto
quella giornata insieme a Goku, anche se alla fine il Sayan se ne
sarebbe dovuto andare per sempre.
Crilin si svegliò in quel momento, con un gran mal di testa
dovuto al fatto che la sera
prima ci aveva dato giù con tutti quei brindisi.
Strizzò gli occhi e fissò Muten, che a
sua volta lo stava guardando dalle scale.
<< Brusco
risveglio ragazzo? Lo sai che non dovresti esagerare, sono stato
giovane anche
io e so perfettamente come ti senti. >>
<<
Già maestro...comunque che ore sono? >>
<< È
l'alba. >>
Crilin fece un cenno di
assenso e si voltò per osservare lo splendido angelo che gli
stava
accanto. In quel momento desiderò di essere anche lui
metà robot, per quanto
riguardava gli effetti post sbornia.
Muten decise di lasciare i due innamorati da soli e facendo il
più piano possibile si
diresse verso la spiaggia, non prima di aver messo nelle mani di Crilin
due pasticche di
analgesici.
Gohan entrò in
quel momento con una faccia stralunata e si fermò davanti a
Crilin. Il terrestre malgrado il mal di testa, gli sorrise e gli disse:
<<
Gohan...anche tu hai la sensazione di avere due trapani nella testa?
>>
<<
Sì…e sembra che si
stiano incontrando.Non sapevo che facesse così male. Non
è che avresti qualcosa per far passare questo dolore?
>>
<< Prendi.
>>
Gohan dalle mani
del terrestre una
pasticca e la mandò giù con un bicchiere d'acqua,
altrettanto fece Crilin.
<< Tra una
mezz'ora circa dovrebbe fare effetto, non ci resta che aspettare. Se
vuoi puoi
farti una doccia nel frattempo. >>
Il Sayan annuì e
si diresse verso il bagno con andatura ancora barcollante. Il terrestre
lo
osservò con un sorriso, poi si volse verso la sua amata che
si stava svegliando proprio in
quel momento. Le diede un tenero bacio sulla fronte.
<< Dormito bene
Lazuli? >>
<< Certo...tu
no? >>
<< Scusa se non
ci troviamo nel letto...ma ieri sera ero troppo ubriaco e ci siamo
addormentati qui. Comunque a dormire ho dormito...ma ho un mal di testa
incredibile. >>
La cyborg decise di prenderlo
un po’ in giro.
<< Lo credo che
hai mal di testa, sei solo un umano. >>
<< Dai
smettila...e comunque non è una cosa che succede solo a me
sai? Avresti dovuto
vedere Gohan poco fa, la sua faccia se possibile era peggio della mia,
e lui è per metà
sayan. >>
Con dolcezza la cyborg pose
le mani sulla
nuca iniziando a massaggiare la testa al terrestre il quale
si
abbandonò completamente a quella sensazione di
intorpidimento...fino a che dopo qualche minuto, e con sorpresa il mal
di testa scomparve all'improvviso.
Si girò di scatto
verso l'androide.
<< Lazuli ma
cosa hai fatto? Il mal di testa è sparito! >>
<< Ho
semplicemente premuto le mie dita sui giusti punti di pressione del tuo
cervello. >>
Il terrestre la
guardò con stupore.
<< Sei piena di
sorprese Lazuli! >>
<< Non
è che ci voglia una maestria, posso insegnartelo se vuoi
così le prossime volte
potrai farlo da solo. >>
<< E perdermi
il piacere di questa sensazione? >>-chiese maliziosamente
il terrestre.
I due stavano per baciarsi,
quando Gohan apparve con l'accappatoio e un'aria ancora
malconcia.
<< Giorno C18,
hai dormito bene? >>
<<
Magnificamente. >>
<< Beata
te…a proposito Crilin, ma sei sicuro che quelle pasticche
facciano davvero
effetto? Perché ho ancora un mal di testa... >>
Il terrestre fissò
la cyborg e lei capì al volo. Si materializzò
dietro il Sayan, gli fece lo
stesso trattamento riservato poco prima a Crilin, e come lui si
stupì della scomparsa del
dolore.
<< C18 non so
di preciso cosa tu mi abbia fatto ma…diamine è
fantastico, non sento più
nulla quindi grazie! >>
<< Di niente.
Piuttosto...non dovevamo fare una visita a tuo padre? >>
Sul volto del sayan apparve
per un momento un'espressione triste.
<<
Già…oggi è l'ultimo giorno,
perciò non perdiamo altro tempo. Mi vesto e andiamo,
ok? >>
<< Ok.
>>-disse Crilin con una nota triste nella voce.
Nel frattempo, a casa Son
<< Gokuuuuuuu
ti vuoi svegliare? Sono quasi le 7 e io sono già due ore che
mi sto
dannando in cucina. Svegliati dai! >>
Il Sayan si alzò
malvolentieri e si diresse verso la cucina. Non appena vide Chi-chi nel
suo
classico grembiule da cuoca, fu assalito dai ricordi e
cominciò seriamente a pensare che
quella stessa sera, quando avrebbe dovuto dire addio per sempre a
tutti, sarebbe stata un'impresa più difficile del previsto.
<< Come mai
quello sguardo triste,
Goku? >>-chiese la donna facendo finta di essere curiosa,
ma ben
sapendo il motivo di tale tristezza.
Il Sayan si riscosse e fece
di tutto per nascondere quali fossero in realtà i suoi veri
pensieri. Sorrise alla moglie e le disse, indicando il cibo:
<< Urca Chichi!
Ma quanta roba hai preparato? Che profumino... >>
<< Certo che
sei proprio tonto. Ti ricordo che ci saranno tutti i tuoi amici oggi,
compreso
Vegeta, che come te è un sayan e questo vale a dire che
dovrò placare gli istinti di fame
di non uno, ma bensì due sayan famelici e ingordi.
Piuttosto...ma Gohan non dovrebbe
rientrare? Mi va bene che stia a casa di Muten, ma non dovevate andare
a pescare
insieme? >>
<< Tranquilla
tesoro, sta per arrivare e non è solo. >>
<< E tu questo
come... già,
che stupida, la percezione delle aure. Allora se stanno arrivando non
credo che il modo migliore per presentarsi sia quello di farti trovare
in mutande,perciò vai a darti una ripulita. >>
<< Agli ordini
signora! >>
Detto questo il Sayan
scomparve, diretto verso il bagno.
Qualche minuto dopo Chi-chi
sentì dei colpi alla porta e andò ad aprire.
<< Ciao mamma!
>>
<< Ciao tesoro!
Hai dormito bene stanotte? >>
<< Certo mamma.
>>
<< Spero che
non vi abbia causato problemi. >>-disse Chi-chi rivolta a
C18, Crilin e
Muten.
<< Ma quale
disturbo Chi-chi, lo sai che per noi è sempre un piacere.
>>-rispose Crilin a
nome di tutti.
<< Entrate pure
ragazzi. Goku come al solito si è svegliato tardi, quindi
nell'attesa
accomodatevi. >>
I cinque si misero seduti
intorno al tavolo e cominciarono a parlare del più e del
meno,
fino a che Chi-chi fu spiazzata da una domanda di Gohan, che la fece
arrossire fino
all'inverosimile.
<< E tu mamma?
>>
<< Io cosa?
>>
<< Ti sei
divertita ieri sera, vero? >>
<< GASP!
CCCosa-vuoi dire esattamente con “divertita”
tesoro? >>
Fortunatamente per Chi-chi,
Goku comparve in quel momento, vestito con la sua classica
tuta arancione...l'unica cosa che stonava con quel completo era
l'aureola sulla sua testa.
Non appena Gohan lo vide gli saltò al collo.
<< Ciao
papà! Allora, andiamo a pescare? >>
<< Certo
figliolo! Chi si unisce a noi? C18 puoi venire anche tu se lo desideri.
>>
<< Ehm...ecco
no, grazie. Se non creo disturbo preferirei rimanere qui con tua
moglie. >>
<< Ma quale
disturbo cara. >>-disse Chi-chi.-<< Anzi,
credo proprio che sia meglio così.
Sai devo ancora preparare tante cose ed è meglio che questi
scansafatiche se ne stiano
lontani per un bel po’ Ha! >>
<< Ok mamma,
allora noi andiamo. Torneremo prima di pranzo. >>
Prima di varcare la soglia,
Crilin si avvicinò all'androide e le disse:
<< Sicura di
voler restare Lazuli? Non vorrei che ti annoiassi troppo.
>>
<< No
tranquillo. E poi devo fare una domanda a Chi-chi ed è
meglio farlo quando voi
non ci siete, ma non ti preoccupare è solo una
curiosità, quindi vai e divertiti. >>
I due si diedero un tenero
bacio sulle labbra, dopodiché l'androide si sentì
osservata da
Chi-chi.
<< Scusa
Chi-chi...immagino ti abbia messo in imbarazzo. >>
<< Nessun
imbarazzo C18! Stai
tranquilla.E poi, se proprio devo dirla tutta, mi rende felice vedere
il miglior amico di mio marito, riscattarsi da tutto quello che ha
subito nella vita...e sono anche felice per te. >>
<< Nello
specifico, cosa stai dicendo Chi-chi? Scusa, forse la cosa è
ovvia ma io non la
capisco. >>
Chi-chi fece un cenno a C18 e
insieme si sedettero al tavolo.
<< Tu sai la
storia della vita di Crili immagino. Sai quello che ha dovuto passare.
Insomma...non riesco proprio a capacitarmi di come due persone possano
abbandonare
un neonato sulla soglia di un monastero solo perché aveva
qualche difetto, se si poteva chiamare il suo un difetto. Per non
parlare di tutto quello che ha dovuto affrontare…
Insomma, è morto
due volte per
difendere la terra dai malvagi e la seconda volta è stato
fatto
addirittura in mille pezzi da quel mostro di Freezer. Prima di tutto
questo, lui non aveva nessuno C18...nessuno. Fino a che un giorno non
ha incontrato Goku, che è diventato a tutti gli effetti
oltre
che migliore amico...un fratello. Poi le cose sono andate come dovevano
andare e noi siamo diventati la sua famiglia. Nonostante voglia bene
anche a tutti gli altri amici di Goku, Crilin è stato
l'unico
quando...sì insomma, quando stava per morire mio marito
è
rimasto con lui fino alla fine. Goku gli ha fatto promettere di
prendersi cura di noi, della sua famiglia. E lo ha fatto C18...lo ha
fatto. Nel periodo in cui tu e tuo fratello eravate crudeli. Quindi mi
rende felice il fatto che abbia incontrato te. Finalmente
potrà
anche lui avere una vita come si deve. >>
Chi-chi rimase silenziosa per
qualche minuto ma C18 intuì subito che la donna aveva altro
da aggiungere.
<< Grazie
Chi-chi per quello che hai
detto. Sul serio.Ma ho come l'impressione che tu abbia altro da
dire...non è così? >>
La donna sorrise...
<< Era
così evidente? >>
<< Diciamo che
so riconoscere bene
quando una persona nasconde qualcosa >>-rispose la cyborg
divertita-<< Quindi sputa il rospo >>
<< Visto che
sei tu a darmi il permesso...posso chiederti un favore C18?
>>
<< Certo, dimmi
pure. >>
<<
Quando…quando stasera Goku se ne andrà per
sempre, stai vicino a Crilin. Stagli
vicino più di quanto tu già non faccia. Puoi
farmi questo
favore? E' il minimo che io possa fare, rispetto a tutto quello che lui
ha fatto per noi >>
<< Certo che lo
farò. >>-disse C18 con un sorriso. Poco dopo
però
tornò seria e la cosa non sfuggì all'occhio di
Chi-chi
che infatti le chiese.
<< Che succede
C18? Sei diventata cupa all'improvviso. >>
<< Scusa
Chi-chi, ma ti dovrei fare una domanda. Non ti allarmare però
è solo una curiosità. >>
<< Dimmi C18
>>
<<
Ecco…se le cose fossero
andate in maniera diversa...diciamo se tuo marito non fosse
morto
a suo tempo, credi che sarebbe stato in grado di battere e
uccidere me e mio fratello? Quando eravamo malvagi intendo
>>
Chi-chi ci mise qualche
secondo prima di
rispondere. Non era di certo un'esperta come suo marito o suo figlio
nelle arti marziali, ma di una cosa era sicura.
<< Se conosco
la natura di mio marito, e ti assicuro che la conosco bene, posso dirti
alcune cose che so per certe. Indubbiamente quando tu e tuo fratello
avete cominciato
a fare quello che avete fatto, sarebbe intervenuto subito e dopo un
estenuante
combattimento, sono sicura al 100% che vi avrebbe battuti.
>>
C18 adesso ne aveva la
conferma visto che
in passato ne aveva parlato con Crili, ma giusto per esserne sicura
fece finta di non credere alle parole della donna.
<< Scusami
Chi-chi, non è che voglia smentirti ma se ricordi bene al
tempo io e mio
fratello eravamo gli esseri più forti che fossero mai
esistiti. Vegeta, che è un Sayan come
Goku e che si era trasformato anche lui, non ha potuto fare
niente...quindi cosa ti da la
certezza che tuo marito ci avrebbe battuto? >>
<< È
proprio questo il punto C18. Goku vi avrebbe battuto non per la
capacità di
trasformarsi...ma per la forza dell'amore che è in lui.
Vedi...i
sayan sono creature straordinarie…o meglio, i sayan come
Goku,
Vegeta e Gohan. Il combattimento scorre nelle loro vene e questo
è un dato di fatto.Non è una cosa che puoi
accendere o
spegnere come una radio. Fidati io lo so bene, e sono
altrettanto
sicura che anche Vegeta a suo tempo avrebbe potuto battervi, ma
è questa la differenza che c'è, o meglio c'era
tra Goku e
Vegeta...
Vegeta combatteva solo per il
suo ego, solo per se stesso...mentre invece Goku ha sempre
combattuto si per vedere quali fossero i suoi limiti, ma soprattutto
per difendere coloro che amava. Potrei stare qui delle ore a
raccontarti di tutte le sue imprese. E sai chi c'era il novanta% delle
volte a sostenerlo? C'erano i suoi amici. Crili sopra a
tutti.
Pare che anche Vegeta abbia capito, in ritardo questa cosa e lo
dimostra il fatto che contro Gelo e quell'altro folle, ha combattuto
non più per se stesso...ma per la sua famiglia. Per
proteggerla,e per l'amore che prova per suo figlio
e Bulma.
In sintesi Goku vi avrebbe
battuto ma non ucciso.
Anzi!
Una volta appresa la vostra
storia e
capito tutto quello che Gelo vi ha inflitto, avrebbe fatto in modo di
farvi capire quali erano i vostri errori. E poi con la promessa di un
nuovo scontro se ne sarebbe andato lasciandovi illesi >>
Ovviamente C18 sapeva
già queste cose, ma aveva avuto un'ulteriore conferma da
Chi-chi.
Le sorrise e le disse
<< Lo sai che
sono le stesse parole che mi ha detto Crilin? >>
Chi-chi non si
meravigliò e le rispose sorridendo di rimando
<< Te
l’ho già detto…quei due sono fratelli.
>>
Nota Dell'autore: Un ringraziamento speciale va a chi sta
seguendo
questa storia la quale spero vi abbia intrigato abbastanza.
Ringrazio tutti coloro che leggono, o passano a dare solo
un'occhiata.Un saluto e alla prossima!
:-) :-)
:-) :-)
|
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Capitolo 21 *** CAPITOLO 21 L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 2 ***
L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 2
L'ULTIMO GIORNO SULLA
TERRA PARTE 2
Goku insieme a suo figlio e
ad i suoi
amici si stavano divertendo un mondo nel lago sui Monti Paoz, dove
avevano deciso di trascorrere quella mattinata lontano, ma non troppo
da casa. Ad un certo punto dopo che raggiunsero la riva Goku chiese a
Crili.
<< Ma gli altri
quando arrivano? Voglio dire Yamcha,Piccolo, Vegeta e tutta la squadra?
>>
<< Arriveranno
stasera verso l'ora di cena.Ma ci pensate ragazzi? Di nuovo tutti
insieme anche se...per poco. >>
L'allegria che era regnata
fino a quel
momento parve dileguarsi, ma con sorpresa di tutti fù Gohan
a
tirarli su di morale.
<< Oh andiamo
Crili, Papà
è morto tre anni fa e non nego che quando stasera se ne
andrà per sempre non mi sentirò triste,
ma...almeno posso
sempre comunicare con lui quando voglio e questo è un
privilegio
che a pochi è concesso, perciò basta con la
tristezza e
godiamoci questa bella mattinata! >>
Goku si meravigliò
dell'atteggiamento di suo figlio e lo fissò con orgoglio.
Era
proprio cresciuto quel bambino, che ormai stava entrando
nell'età adulta e con malizia si chiese se per caso non
avesse
già una ragazza. Ma lo scopo di quel viaggio verso i monti
Paoz
in principio era stato un'altro per Goku. Infatti voleva parlare con
suo figlio da solo e forse quella sarebbe stata l'unica occasione di
farlo faccia a faccia.
<< Ragazzi?
>>-disse Goku rivolto a Crili e a Muten.<<
Vi spiace se mi allontano un'attimo con Gohan? >>
<< Fai pure
>>-rispose Crili.
Gohan leggermente dubbioso si
mise a
seguire suo padre che gli faceva dei cenni verso il bosco. Dopo quasi
15 minuti il sayan più grande si sedette per terra imitato
da
suo figlio. Il panorama che si stagliava davanti a loro era
bellissimo. Cascate e ruscelli producevano un rumore che dava pace a
chiunque si fosse trovato da quelle parti. Padre e figlio inspirarono
insieme l'odore del bosco assaporandone la dolcezza con l'olfatto.
<<
Papà perché mi hai portato qui? Ho capito che mi
devi parlare quindi non avere remore e fallo. >>
Goku sorrise a suo figlio.
Era sveglio, e riconobbe che su questo aveva preso dalla
madre.
<< Il fatto
è che volevo
parlarti di persona e questa potrebbe essere l'ultima occasione per
farlo. Certo avrei potuto parlarti anche dall'altro mondo ma...credo
che certe cose vadano dette in un certo modo insomma dal vivo se
così si può definire. Mi segui? >>
<< Certo
Papà però rilassati diamine sembra che tu mi
debba dire chissà che cosa >>
<< Ecco
è che per prima cosa volevo chiederti perdono.
>>
Gohan strabuzzò
gli occhi e fissò il padre come se di colpo fosse impazzito.
<<
Papà io non capisco di cosa tu mi debba chiedere perdono.
>>
Un flebile sorriso comparve
sul volto di Goku, e preso un profondo respiro continuò da
dove si era interrotto.
<< Ti chiedo
perdono prima di tutto
per non essere mai stato un padre degno di questo nome. E' vero che ho
dovuto fare delle scelte nella mia vita, scelte che mi hanno costretto
a separarmi da te e tua madre.
Vuoi un'esempio?
La prima volta contro Radish.
E' vero che se non mi fossi sacrificato, probabilmente la terra sarebbe
stata distrutta...
Ma ciò non toglie
il fatto che per
quasi un'anno sono mancato perché mi dovevo allenare e
sconfiggere Vegeta con l'addestramento di Re Kaio.
E poi guarda cosa
è successo...
Sono partito appena mi sono
ripreso per raggiungere te e Crili su Namecc e riportare in vita i
nostri amici morti contro Nappa.
Crili è morto per
la seconda volta,
io mi sono trasformato dalla rabbia, poi il pianeta è
esploso e
per fortuna ho recuperato una navicella di quella squadra della quale
non ricordo neanche il nome. Fortuna ha voluto che la meta era
impostata su quel pianeta...Yardrat. Li ho imparato il teletrasporto, e
quando ho sentito la chiamata di Polunga per farmi tornare sulla terra,
io ho rifiutato perché sentivo di dover diventare
più
forte. >>
Dopo quelle parole una
lacrima cominciò a scorrere sulla guancia di Goku, e Gohan
ne rimase semplicemente terrorizzato.
Era la prima volta che vedeva
suo padre in quello stato...
Lo aveva visto molte volte
allegro, oppure in qualche occasione arrabbiato, ma mai lo
aveva visto versare una lacrima...
Gohan sentì il
forte desiderio di
abbracciare suo padre e di rassicurarlo ma non vi riuscì,
perché nel frattempo Goku aveva ripreso a parlare.
<< Che stupido
che sono stato quella volta!
Ho perfezionato l'arte del
teletrasporto su quel pianeta ma a cosa è servito?
Potevo benissimo andarmene da
quel pianeta
col desiderio di Polunga e passare quel periodo insieme a voi. Voglio
dire che se anche non avessi imparato il teletrasporto e fossi tornato
a casa, avrei comunque fermato Freezer dannazione!
Infatti quello
è stato il mio
più grande errore perché poi sono morto a causa
di quella
malattia che probabilmente mi sono preso proprio su Yardrat.
Insomma Gohan io ti
chiedo perdono
per non esserti stato vicino quando ne avevi più bisogno e
questo vale anche per tua madre...
E sono contento che Piccolo
prima e Crili insieme a C18 dopo, ti abbiano aiutato in questo senso.
Perdonami Gohan...perdonami
>>
Per un bel po di tempo
nessuno dei due
osò aprire bocca e poco a poco quel silenzio, almeno per
Goku,
stava diventando opprimente. Conosceva la natura di suo figlio e
cioè quella di una persona mite e gentile...
Però quel silenzio
stava durando
troppo. Son Goku iniziò a chiedersi se con quelle
parole
invece di ottenere il perdono di suo figlio, ne stesse ottenendo
l'odio. Poi finalmente Gohan si decise a parlare.
<<
Papà per caso la ferita che hai ricevuto sulla testa quando
eri ancora un neonato ti sta facendo dare i numeri?
Sei impazzito per caso?
>>
<< Impazzito?
>>
<<
Sì papà impazzito perché non ho mai
sentito una valanga tale di stronzate in tutta la mia vita.
Io non ti posso perdonare
papà...
Perché non hai
niente e ripeto niente di cui farti perdonare!
Le cose sono andate
così punto, e
se non fossero andate in questo modo probabilmente ora saremmo tutti
morti, quindi smettila di crucciarti con queste cazzate!
Certo...non nego che mi sei
mancato e
tanto anche ma...se tu non ti fossi sacrificato ora non saremmo qui a
parlarne. Quando stasera tornerai nel regno dei morti non ti posso
negare che mi dispiacerà tantissimo...ma è il
prezzo che
bisogna pagare nella vita e cioè che per ottenere una cosa,
ne
perderai inevitabilmente un'altra. E' così che stanno le
cose a
questo mondo. Non importa a quale razza si appartiene. Puoi essere un
terrestre,un namecciano o un sayan...
Ma questa realtà
resta innegabile!
Tu sei mio padre e nelle mie vene anche se a metà, scorre il
sangue dei forti e valorosi sayan. E la sai una cosa? >>
<< Cosa?
>>-chiese Goku quasi intimidito da tanta saggezza.
<< Quando gli
androidi erano crudeli
e distruggevano tutto io...ho provato tanta rabbia ma non
perché
tu non c'eri....
Semplicemente
perché non ero al tuo
stesso livello di combattimento. E ora che anche io posso trasformarmi
in Super Sayan posso dire con orgoglio che tu sei mio padre, e che non
avrò mai più paura di niente perché
come mi disse
un tempo Vegeta i sayan non hanno rivali! >>
Detto questo Gohan
abbracciò suo
padre e insieme piansero a lungo. Goku piangeva perché
finalmente si era tolto un peso dal cuore mentre Gohan versava lacrime
in quanto poteva finalmente stringere tra le sue braccia quel padre che
gli era mancato così tanto.
<< Ehi ragazzi
andiamo? >>-disse Crili spuntato dal nulla insieme a
Muten.
<< Andare dove?
>>-risposero all'unisono padre e figlio.
<< Forse non ve
ne siete resi conto,
ma sono quasi le dodici e mezza Goku, e sai che tua moglie non tollera
chi ritarda a pranzare. >>
<<
Urca! E' già ora di
pranzo? Evidentemente non ci siamo resi conto del tempo che
è
passato! Allora Gohan non hai fame? >>
<< Certo
Papà andiamo! >>
Nota dell'autore: Ho deciso in questo capitolo di incentrarmi sul
rapporto padre e figlio. Spero di esserci riuscito, anche se forse il
capitolo magari era un pò corto. Un saluto e alla prossima.
Le
recensioni sono gradite!
|
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Capitolo 22 *** CAPITOLO 22 L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 3 ***
L'ULTIMO GIORNO SULLA TERRA PARTE 3
L'ULTIMO
GIORNO SULLA TERRA PARTE 3
La giornata trascorse in
modo piacevolissimo per tutti, anche se
un'alone di tristezza regnava in un'angolino del cuore di
coloro
che conoscevano Goku, ma nonostante tutto chi in un modo,chi nell'altro
cercarono di non darlo a vedere...
Verso il pomeriggio
arrivò Vegeta con Bulma e il piccolo Trunks che scalpitava
tra le braccia di sua madre.
Non appena vide Goku,
Bulma gli si gettò con le braccia al
collo e quasi piangendo gli chiese scusa per non avergli parlato il
giorno prima e lo ringraziò mille volte per aver salvato
l'uomo
che amava.
Il sayan si
grattò la testa nel suo tipico gesto infantile e
tra mezzi borbottii e frasi sconnesse fece capire all'amica che non
c'era nulla di cui scusarsi, e che per lui era stato un piacere.
Vegeta senza preavviso
prese Goku per un braccio e lo staccò
senza troppe cerimonie dall'abbraccio di Bulma. Ovviamente lei stava
per protestare ma le sue parole furono bloccate sul nascere.
<< Bulma
per favore, io e Kakaroth dobbiamo parlare di una cosa ma dobbiamo
farlo da soli >>
Nel frattempo Crili che
non aveva perso di vista il suo migliore
amico trovò molto strano l'atteggiamento di Vegeta, e
incuriosito stava per seguirlo, quando C18 lo prese per mano.
<< Dove
stai andando Crili? >>
<<
Ehm...ecco c'è qualcosa che non mi quadra
nell'atteggiamento di Vegeta, e voglio solo capire come mai sta
trascinando Goku in quel modo. >>
La Cyborg lo
squadrò da capo a piedi e gli disse a bassa voce.
<< In
pratica stai andando...ad origliare? >>
Il terrestre stava per
controbattere, quando fu bloccato nuovamente dalle parole di lei.
<< Se
è così vengo anche io >>
<< Ma
insomma Vegeta mi dici dove vuoi portarmi? Ci stiamo allontanando un po
troppo. >>
Goku non capiva
l'atteggiamento di colui che un tempo era stato il
suo nemico giurato, e si chiedeva dove lo volesse portare e cosa
animasse il suo animo. Le sue elucubrazioni smisero di botto
perché finalmente Vegeta si fermò.
<< Vegeta
ho capito che mi devi parlare,quindi non tenermi sulle spine.
>>
<< Infatti
Kakaroth ti devo parlare. Ti ho portato qui
perché se mi conosci sai quanto è difficile per
me...esternare i miei sentimenti. >>
Goku era senza parole...
Infatti non era mai
capitato da che conosceva Vegeta che lui si
comportasse in un modo simile, e certo che il giorno prima
quando
lo aveva abbracciato era rimasto anche lì perplesso, ma
pensava
fosse quello il massimo che Vegeta potesse fare in quanto a
esternare i propri sentimenti...
A quanto sembrava si era
sbagliato, e di molto anche.
<< Quindi
stasera te ne andrai giusto? >>-la domanda di Vegeta
arrivò schietta come solo lui sapeva fare.
<< Si
Vegeta...sai come è la situazione. Io non
appartengo più a questo mondo e anche se mi dispiace...me ne
devo andare via. >>
Vegeta si girò
di scattò e lo afferrò per la collottola.
<< E
così...ti stai arrendendo!?!? >>
<< Vegeta
ma cos...? >>
<< Si
può sapere dove è finito il tuo orgoglio
Kakaroth? Ti sei già arreso vero? >>
A quel punto Goku
capì dove Vegeta volesse andare a parare e gli rispose a
tono.
<< Vegeta
qui non si tratta di combattere contro un'avversario!
Lo capisci questo?
Se hai un'idea migliore
allora parla! >>
Vegeta mollò
la presa e cercò di ricomporsi.
<<
Possibile che non ci sia una soluzione? Non
puoi parlare con quello che ti ha insegnato quella tecnica? Il Ka...Il
Ta...Insomma come cazzo si chiama quella cosa e che se non
ricordo male, è un pezzo da novanta dell'aldilà?
>>
<< Kaio-Ken
è il nome della tecnica e chi
me l'ha insegnato è il Re Kaio del nord. E comunque per
rispondere alla tua domanda...no lui non può fare nulla.
L'unico
che diciamo abbia voce in capitolo riguardo alla morte è il
Re
Enma, colui che decide chi va all'inferno o in paradiso quando una
persona muore. Però Vegeta come mai all'improvviso
tutte
queste domande? Non mi sembra che io ti sia mai andato a genio.
>>
Ovviamente Goku sapeva
benissimo che Vegeta non lo odiava
più, ma gli avrebbe comunque fatto piacere sentirselo dire
di
persona e così accadde...
Anche se in modo
indiretto.
<< Diciamo
solo che ho un debito nei tuoi confronti.Allora
facciamo così Kakaroth, quando sarà il momento mi
avvertirai all'incirca un'ora prima che tu debba andartene,
dopodiché mi metterai in contatto telepatico con questo
fantomatico Re Enma, lo puoi fare vero? >>
<<
Ehm...credo di sì, ma per questo dovrei chiedere l'aiuto di
Re Kaio. >>
Un sorriso comparve sulle
labbra di Vegeta.
<< Bene
adesso torniamo altrimenti si insospettiranno gli
altri. Tu ricorda solo di avvertirmi un'ora prima che te ne
vada
ok Kakaroth? >>
<< Ok
Vegeta...ma se posso chiederlo cosa hai in mente? >>
<< Diciamo
solo che ti devo un favore e adesso andiamo anche
perché mi dà fastidio essere osservato in
continuazione. >>
<< Di che
parli Vegeta? C'è qualcuno che ci sta
osservando? Strano però, non avverto nessuna aura oltre
quella
dei nostri amici, ma sono distanti da qui... >>
Vegeta si diede una
manata in faccia prima di rispondere.
<< Per caso
l'aldilà ti ha rincoglionito? Se guardi
quel cespuglio alle tue spalle noterai il tuo caro amico Crili che per
non farsi individuare ha azzerato l'aura, e c'è anche quel
demonio in gonnella insieme a lui. Io adesso vado a mettere qualcosa
sotto i denti a dopo. >>
<< Ok
Vegeta a dopo >>
Dopo che il sayan
più grande si fu allontanato Goku
guardò con attenzione il cespuglio indicato da Vegeta, e si
accorse di un lembo arancione della tuta da combattimento di Crili.
<< Ehi
amici venite fuori,tanto lo so che siete lì >>
Con enorme imbarazzo sia
Crili che C18 vennero fuori. Goku li guardò sorridendo.
<< Scusa
amico non era nostra intenzione spiarti...è
solo che quando ho visto Vegeta ti portava via non ho
resistito
dalla curiosità. >>
<< Ma di
quali scuse parli Crili? Non ti preoccupare e poi sei
il mio migliore amico, e mi fa piacere che ti preoccupi per me
>>
Rincuorato da quelle
parole il terrestre disse al suo amico.
<< Mi pare
di capire che Vegeta abbia un piano per farti
rimanere...tu cosa ne pensi? Credi che sia fattibile quello che Vegeta
ha in mente? >>
All'improvviso da giocoso
lo sguardo di Goku si fece serio e rispose con altrettanta
serietà.
<< A dire
il vero non lo so con certezza Crili, ma come ho
già detto in precedenza io non dovrei nemmeno
essere qui,
e non è che io voglia sottovalutarlo ma...non
credo
riuscirà nel suo intento quel testone, qualunque esso sia.
Ad ogni modo Vegeta
è cambiato moltissimo in questi anni, e chi poteva mai
credere che in un certo senso mi volesse bene?
E Pensare che anni fa ce
le siamo date di santa ragione e per poco lui non mi ha ucciso
>>
C18 che era rimasta
silenziosa per tutto il tempo si intromise nel
mezzo della discussione e senza preavviso si rivolse al sayan.
<< Pensi
davvero che non ci sia un modo per farti restare? >>
Goku rimase alquanto
imbarazzato da quella domanda, perché
anche se sia lei che il fratello erano diventati buoni,in principio
erano stati costruiti con lo scopo di ucciderlo. Ma questa era ormai
acqua passata.
<< Ecco C18
il fatto è che...non sono morto contro
un'avversario che mi ha fatto fuori.In quel caso sarei potuto
resuscitare con Polunga il drago di Namecc,visto che quello della terra
mi ha già resuscitato una volta, quando sono morto contro
Radish...mio fratello.
Sono morto a causa di una
malattia e secondo le leggi
dell'aldilà chi muore in modo per cosi dire...naturale non
ha il
diritto di resuscitare, e se ci pensate bene è giusto
così altrimenti chiunque è morto in questo
modo...insomma
non credo di meritarlo più di altri,mi sentirei
profondamente in
colpa, se capite quello che intendo >>
Dopo quelle parole cadde
un profondo silenzio che durò diversi minuti fino a che il
terrestre non lo ruppe.
<< Goku non
è che sia proprio vero quello che hai detto.
Mi spiego meglio. Tu sei
morto ok...ma rispetto a tantissimi esseri
umani hai dato la vita per questo pianeta mentre loro continuano a
scannarsi, si uccidono, e si fanno a pezzi, e rovinano questo
bellissimo pianeta. Non credi di meritare qualcosa in più
rispetto a loro? >>
Goku si grattò
la testa con fare imbarazzato.
<< Quello
che hai detto Crili è molto importante per
me,ma ecco io a questo punto non so che cosa mi riservi il futuro,
perciò nel caso io me ne debba andare voglio parlare di
altre
cose finché è possibile. >>
<< E di
cosa vorresti parlare Goku? >>
<< Scusa se
te lo dico ma non hai ancora sviluppato al
massimo il Kaio-Ken. Voglio dire con la massima potenza potresti
tranquillamente sconfiggere avversari come la squadra Ginew,ma sento
che se ti allenassi a dovere potresti arrivare molto lontano. A tale
proposito posso chiederti di farmi vedere a che livello sei attualmente
e per quanto puoi reggere il Kaio-Ken? >>
<< Mi stai
chiedendo di farti vedere la mia massima potenza Goku? >>
<< Si!
Sempre che non sia un problema Crili. >>
Crili guardò
la cyborg e le disse con un sorriso.
<< Scusa
tesoro ma ti avverto che potresti rimanere turbata puoi anche non
vedermi. >>
<< Tsk! Ma
se ti ho visto quella volta contro mio
fratello...mi ricordo benissimo che appariva un'aura rossa intorno a te
e i tuoi muscoli si gonfiavano un bel po. >>
<<
Già...hai ragione mi ero scordato comunque...a noi Goku!
>>
Crili si
concentrò al massimo sotto lo sguardo divertito del
sayan, e dopo pochi secondi un'aura del colore del sangue avvolse il
terrestre. All'improvviso Crili urlò.
<< Kaio-ken
Massimo! >>
VLAM!
Il corpo del terrestre si
era rapidamente gonfiato e i muscoli sulle braccia e sulle gambe
parvero scoppiare.
<<
Grazie Crili e adesso voglio che tu mi colpisca con tutta la forza che
hai in corpo! >>
Il
terrestre rimase turbato da quelle parole...
<<
Scusa Goku ma perché? >>
<<
Perché voglio
testare la tua forza...avanti colpiscimi io non risponderò
al
colpo perciò tranquillo e fallo. >>
<<
Come vuoi Goku >>
SBAM!
Neanche
un secondo dopo il sayan si
ritrovò steso a terra con una mano sullo stomaco. Crili
sciolse
immediatamente il Kaio-Ken e insieme a C18, andò a
sincerarsi
delle condizioni del suo amico.
<<
Goku stai bene? >>
<<
S-si...Urca C-crili sei diventato proprio f-forte! >>
<<
Scusa Goku ma che diamine!
D'accordo che non mi avresti risposto ma, almeno ti potevi trasformare
e non avresti sentito tutto questo dolore! >>
Il
sayan si rialzò anche se a fatica con il sorriso sulle
labbra.
<<
Non sarebbe servito...se un
colpo è buono l'avrei sentito lo stesso, trasformato o non,
e ti
faccio i miei complimenti ma...c'è un'altra cosa che devo
dirti,e per farlo dovevo verificare a che punto eri con questa
tecnica...e...Cazzo se fa male! >>
Il
sayan si massaggiò lo stomaco nel punto dove aveva ricevuto
il colpo.
<<
Ti do un consiglio Crili. E' una cosa che potresti fare insieme a C18 e
che credo gioverebbe a entrambi. >>
Terrestre
e Cyborg si guardarono
negli occhi stupiti, prima di rivolgere di nuovo l'attenzione al sayan
e questa volta fu C18 a chiedere spiegazioni.
<<
Cosa intendi dire? Ho la netta impressione che tu ci stia nascondendo
qualcosa >>
<<
Bee ecco...adesso che sei diventata buona posso dirlo anche a te C18.
Al
palazzo del Supremo esiste una stanza
speciale che si chiama Stanza dello spirito e del tempo. Vi basti
sapere che ci si può allenare al suo interno per un'anno
intero,
mentre l'equivalente al di fuori di quella stanza è di un
solo
giorno. In poche parole...un'anno dentro....un giorno fuori, e la
gravità è 10 volte quella della terra,
senza
contare che ci si può entrare in coppia, ecco
perchè ho
detto che poteva giovare a entrambi >>
Crili
aveva gli occhi fuori dalle orbite e lo stesso valeva per la Cyborg.
<<
Ma Goku
scusa...perché allora il Supremo non ce ne ha mai parlato in
passato? Potevamo usarla per allenarci, e affrontare le varie
minacce! >>
<<
A dire la verità
credo di saperne il motivo...senza offesa ma se tu, o chiunque altro
fosse entrato in quella stanza all'epoca che so...dell'invasione di
Vegeta per farti un'esempio, non credo che sareste sopravvissuti.
Per
entrare in quella stanza bisogna
avere un livello di combattimento abbastanza alto. Quando io
ci
sono entrato una volta da ragazzino sono dovuto uscire quasi
subito, perché non riuscivo a sopportare
l'intensità di
quell'ambiente. Ma adesso tu potresti entrarci tranquillamente insieme
a C18, e se vi sto dicendo questo, è perché nel
caso io
non possa più rimanere in questo mondo, e all'improvviso
dovesse
apparire qualche nemico molto potente...servirà tutto
l'aiuto
possibile per difendere la terra >>
C18
aveva ascoltato tutto quel
discorso con attenzione, e all'inizio era stata intrigata all'idea di
diventare più forte, ma poi si ricordò che per
metà era un cyborg e quindi il livello di combattimento che
possedeva, nonostante fosse altissimo sarebbe rimasto quello per
sempre, e lo disse apertamente.
<<
L'idea è allettante
Goku ma credo che possa funzionare solo su Crili, e non su di me visto
che per metà sono un cyborg...
Poi
scusa la franchezza ma anche se sono
cambiata, io sono stata progettata per eliminarti
quindi...perché me lo stai dicendo? >>
Con
stupore il terrestre vide il suo
migliore amico avvicinarsi, e poggiare una mano sulla spalla
dell'androide. C18 si meravigliò molto del gesto ma
stranamente
non si senti infastidita, e le parole successive del sayan la fecero
sorridere e arrossire allo stesso tempo.
<<
C18 se ti sto dicendo tutto
questo è perché non sento più
malvagità in
te, e poi per ringraziarti di tutto quello che avete fatto per
Gohan...per mio figlio! Ci siete stati quando io non potevo e di questo
non finirò mai di ringraziarvi. Ma comunque C18 impara a
superare i tuoi limiti! Sarai anche per metà un robot, ma
alla
base sei un'essere umano come tutti gli altri. >>
C18
diventò rossa per l'imbarazzo...
Non si
aspettava di certo simili incoraggiamenti da colui che un tempo avrebbe
dovuto uccidere.
<<
Grazie...Goku. >>
<<
Di nulla >>-rispose il
sayan che fece per tornare al tavolo dove gli altri lo stavano
aspettando, ma poi ritornò sui suoi passi.
<<
Avvicinatevi >>-disse rivolto a Crili e a C18.
Sorpresi
i neo-fidanzati fecero
come richiesto. Prima di riprendere a parlare il sayan voltò
la
testa da una parte all'altra, come per sincerarsi che nessuno li stesse
ascoltando. Poi con un sorriso-ne disse ad entrambi.
<<
Dovete sapere, che se
seguirete il mio consiglio trarrete benefici non solo in combattimento
ma anche in altri...come dire....aspetti. Devo dire che oltre
l'allenamento in quella stanza speciale ecco...allenarsi in generale e
quindi diventare più forti, vi farà provare
emozioni
più forti. Chi-chi ha apprezzato...ci siamo capiti vero?
>>
Terrestre
e Cyborg diventarono
Bordeaux, ma prima che potessero dire qualcosa Goku si era fiondato al
tavolo reclamando cibo e ridendo soddisfatto. C18 guardò
maliziosamente il terrestre, e quando lui si accorse di quello sguardo
non pote fare a meno di chiedere balbettando.
<<
L-lazuli p-perché m-mi g-guardi in quel modo?
>>
Lei
gli si avvicinò e dopo avergli dato un bacio a fior di
labbra gli disse all'orecchio.
<<
Sai...credo che dovremmo proprio fare quell'allenamento...
>>
Nota dell'autore: Rieccomi a rompervi le palle
:-) :-)
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e spero vivamente che
lo leggiate in tanti!!!! Ancora scusa per eventuali errori
grammaticali! Un saluto a tutti!
|
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Capitolo 23 *** CAPITOLO 23 SENZA SACRIFICIO...NON SI OTTIENE NULLA ***
SENZA SACRIFICIO...NON SI OTTIENE NULLA
SENZA SACRIFICIO...NON SI
OTTIENE NULLA
Ormai era quasi sera quando Goku disse agli altri, che non
rimaneva
più molto tempo e che mancavano a malapena due ore prima che
il
suo tempo si esaurisse...
Gohan cercò in tutti i modi di mantenersi serio,
per non
mostrare debolezze e fece di tutto affinché le lacrime non
cominciassero a scorrere impetuose dai suoi occhi
<< Ragazzi è stato bellissimo passare
questa giornata
insieme a voi ma...prima di andarmene vorrei fare un salto a salutare
il Supremo e da lì me ne tornerò
nell'aldilà. Chi
vuole venire, metta una mano sulla mia spalla >>
In poco meno di 20 secondi si ritrovarono tutti al Palazzo del
Supremo. Crili esclamò esterrefatto.
<< E' dunque questo che si prova a usare il
teletrasporto? >>
<< Si >>-gli rispose
Goku-<< E per alcuni però
può essere alquanto...fastidioso ma una volta imparata
questa
tecnica non c'è più questo problema.
>>
Vegeta non lo diede a vedere, ma per qualche minuto successivo
al
teletrasporto ebbe la sensazione di dover vomitare e pensò
dentro di sè.
<< Ma che diavolo...? Mi è sembrato
di passare
attraverso un tunnel strettissimo e a quanto pare non sono l'unico a
sentirmi a disagio. >>
Volse lo sguardo verso gli altri e notò che chi
più, chi meno avevano una brutta cera.
<< Son Goku! Finalmente abbiamo l'occasione di
scambiare quattro chiacchiere >>
A parlare era stato il Supremo e quando Goku si
avvicinò a
lui il dio della terra rimase alquanto sorpreso, quando vide il suo
pupillo inginocchiarsi in segno di rispetto, ma allo stesso tempo
trattenne una risata poiché per quanto Goku si impegnasse,
risultava sempre goffo in certe situazioni.
<< Goku alzati per favore, non c'è
bisogno di queste cerimonie >>
<< E' un piacere rivederla Supremo, ne
è passata di acqua sotto i ponti >>
<< Già...ma tu anche se sei morto mi
sembri in ottima
forma, e immagino che ha continuato ad allenarti anche
nell'aldilà! Dico bene? >>
<< Si vede che mi conosce Supremo, e come di
certo saprà
tra poco me ne dovrò andare. Senta mi scusi la fretta
ma...avrei
un favore da chiederle >>
<< Chiedi pure Goku! Tutto ciò che
posso fare e che
è in mio potere te lo concederò, quindi parla
>>
Goku si gratto la testa nel suo caratteristico modo e poi si
rivolse a i suoi amici.
<< Crili C18 Gohan Vegeta...potete venire qui
per favore? >>
Gohan seguito dagli altri si fermò davanti al
padre, e con timidezza salutò il dio della terra.
<< Salve Supremo! >>
E a lui si uni Crili, mentre Vegeta e C18 restarono in
silenzio. Il
Supremo salutò a sua volta e rimase in attesa fino a
che
Goku non parlò di nuovo.
<< Questi ragazzi compreso mio figlio, sono il
nostro futuro
perciò volevo chiederle il permesso di fargli utilizzare la
Stanza dello Spirito e Del Tempo >>
Il Supremo rimase per un'attimo sorpreso e lo stesso fu per
Gohan e
Vegeta che non erano a conoscenza di questa stanza, e tanto meno
sapevano a che cosa potesse servire. A quel punto Piccolo che era
rimasto silenzioso fino a quel momento decise di parlare.
<< Come mai questa richiesta Goku e
perché proprio ora? Siamo in pace ormai quindi a che serve?
>>
La risposta di Goku non si fece attendere.
<< Non voglio assolutamente passare per il
pessimista di turno,
ma sai dirmi quando la terra è mai stata in pace veramente?
Io non sto dicendo che debba accadere per forza qualcosa
ma...vorrei
semplicemente avere la certezza che quando me ne andrò, ci
sara
sempre qualcuno pronto a prendere il mio posto...solo questo
>>
Il Supremo stette in silenzio per diversi minuti e
così anche gli altri...
Poi prese la sua decisione...
<< Và bene Goku. Concedo a chiunque
voglia
l'autorizzazione per allenarsi all'interno della stanza ma in
questo caso dovrò potenziarla e di parecchio anche.
Mi spiego meglio...
Per chi non lo sappia la stanza può essere
utilizzata
solamente per tre volte nel corso della vita di chi decide di allenarsi
all'interno di essa, ma tutto sommato credo di riuscirci
>>
<< Evviva! la ringrazio Supremo, sapevo di poter
contare su di lei! >>
Vegeta e Gohan non ci stavano capendo niente e quando chiesero
spiegazioni a Goku su cosa fosse questa stanza rimasero sbalorditi.
<< D-dieci volte la gravità terrestre
ma ne sei sicuro papà? >>
<< Certo figliolo! Come sono anche
certo che nessuno di voi avrà problemi nel gestirla!
>>
All'improvviso però il volto di Goku si fece serio
e disse.
<< Ragazzi il mio tempo è quasi
scaduto tra un'ora me ne
dovrò andare. Vegeta non so cosa avevi in mente, ma se vuoi
ti
metto in contatto con Re Kaio >>
Vegeta si riscosse a quelle parole, infatti era
rimasto a pensare a quanti benefici poteva dare quella fantomatica
stanza.
<< Ok Kakaroth avanti contattalo, e se possibile
fai in modo che tutti lo sentano >>
Goku fece come richiesto e all'improvviso si sentì
una voce provenire dall'alto.
<< Goku perché mi hai chiamato? Lo
sai che devi tornare tra poco >>
<< Lo so perfettamente Re Kaio ma vede
c'è qui Vegeta
che...mi sta chiedendo se tramite i suoi poteri poteva metterlo in
contatto con Re Enma...lo può fare Re Kaio? >>
Per un breve momento il silenzio più
assoluto poi la voce di Re Kaio si fece risentire.
<< Non dovrebbe essere un problema
Goku...ehm...dammi qualche
minuto e poi ti faccio ricontattare direttamente da Re Enma
>>
<< Grazie Re Kaio! >>
Dopo che la comunicazione terminò Goku si rivolse
di nuovo a Vegeta.
<< Adesso mi puoi dire che cosa hai in mente?
>>
<< Zitto Kakaroth! E' meglio che tu non lo
sappia e poi con i
pochi neuroni che ti ritrovi, faresti fatica a capire la
metà di
quello che ho in mente >>
Goku fece finta di non capire l'insulto e nel frattempo si
ritrovò tra le braccia di Chi-chi ormai sull'orlo delle
lacrime.
<< Tesoro non piangere dai! Ci sara sempre Gohan
con te e poi
potrai sempre metterti in contatto con me tramite Re Kaio, in qualunque
momento tu voglia >>
<< Si ma...non sarà mai la stessa
cosa! >>
Goku abbracciò teneramente la moglie sotto lo
sguardo
commosso di Gohan e Crili. Chi-chi si lasciò cullare da
quelle
braccia forti, e in cuor suo si maledisse per quanto detto tempo prima
a Crili, e cioè che lui non si era rivelato un buon padre e
ripensò con nostalgia al giorno in cui si erano rincontrati,
ovvero al 22 Torneo di Tenkaichi...
Poco dopo però la voce di Re Kaio si fece risentire.
<< Ehm Vegeta sei ancora li? >>
<< Ovvio che sono qui non perdiamo altro tempo!
>>
<< Quanta pazienza ci vuole con voi Sayan!
Comunque ti sto
mettendo in contatto con Re Enma, e almeno con lui abbi un po di tatto
per favore >>
Vegeta stava per replicare quando la mano di Bulma si
posò sulla sua spalla.
<< Dai Vegeta, cosa ti costa essere un po
gentile? >>
<< Tsk! Donne... >>
Dopo quel leggero battibecco, una nuova voce si fece sentire e
come quella di Re Kaio arrivò dall'alto.
<< Cosa vuoi da me Vegeta? >>
<< Bene Re Enma la faccio semplice. Le chiedo di
far rimanere Goku qui tra noi. E' una cosa possibile? >>
Goku fissò sbalordito il suo ex nemico, e dentro di
se pensò.
<< Allora mi vuole bene per davvero, chi
l'avrebbe mai detto? >>
Sorrise.
<< Vegeta questa è una cosa che non
posso fare e Goku lo
sa bene. Chi muore a causa dell'età o della malattia, non
può essere resuscitato e se Goku si trova lì
è
solo perché il Re Kaio del Nord mi ha pregato di farlo, e in
fondo sapevo che era per una giusta causa ma questo...non lo posso
proprio permettere e anche se con rammarico...devo dirti di no
>>
Ma Vegeta non si diede per vinto e quando Goku
provò a farlo
desistere questi si ritrovò a terra con le mani a coprire la
sua
virilità colpita.
<< AHIO! MA DICO VEGETA SEI IMPAZZITO? MA
PROPRIO IN QUEL PUNTO DOVEVI COLPIRMI? >>
<< Zitto Kakaroth! E va bene Re Enma
mi stia ad ascoltare
attentamente. Immagino che se non si può far rimanere qui
Kakaroth nel modo più convenzionale, altri modi
esistono,
magari più pericolosi o magari non consoni...mi sbaglio
forse? >>
Per qualche minuto ci fu il silenzio più totale e
Vegeta
temette di essersi spinto troppo oltre,tanto che gocce di sudore
iniziarono a scendere copiose dalla sua fronte.
Ma con suo sollievo la voce di Re Enma si fece risentire.
<< Mmhhhh...In effetti un modo ci sarebbe ma...
>>
A quel punto Vegeta stanco di tutti quei tentennamenti,
esplose di rabbia e urlò al cielo.
<< CE LO DICA E BASTA SENZA TANTI FRONZOLI!
>>
<< E va bene quanta pazienza se solo mi
lasciassi finire di
parlare! Dicevo che un modo ci sarebbe...ma conoscendo Goku non credo
che lo accetterebbe di buon grado >>
<< Non mi importa Re Enma,ce lo dica!
>>
Di nuovo una pausa di qualche secondo in cui Crili e tutti gli
amici
di Goku stettero ad aspettare con angoscia sempre crescente.
<< E va bene...
Qualcuno in mezzo a voi dovrebbe morire, o dare la sua vita in
modo
spontaneo. Non mi date del mostro. Mi avete chiesto se c'era un'altro
modo ed è quello che vi ho detto, ora sta a voi decidere...
Io aspetterò e risponderò a qualsiasi
domanda, ma fate presto!
Perché il tempo di Goku sta comunque per scadere
>>
Vegeta non aveva immaginato che la cosa potesse evolversi in
questa
maniera e per quanto considerasse Kakaroth come un fratello, non se la
sentiva di dare la sua vita per lui...
Non che fosse un codardo ma...adesso c'era Bulma e suo figlio.
Guardò in direzione di Goku e si sorprese nel
constatare che
sul suo viso non ci fosse nessuna traccia di risentimento ma solo un
sorriso come a dire
<< Non fa niente.Grazie lo stesso
>>
Crili guardava a C18 e senza
saperlo formulò gli stessi pensieri di Vegeta...
Fosse stato da solo non ci
avrebbe pensato
due volte a dare la sua vita per il suo migliore amico, ma...non era da
solo, aveva C18 accanto a lui.
Poi all'improvviso e con
stupore di tutti i presenti si fece avanti il maestro Muten che chiese
alla voce sopra di lui.
<< Ehm Re
Enma...posso farle una domanda? >>
<< Certo
>>-rispose la voce-<< Purché sia
inerente alla questione di cui stavamo discutendo >>
Prima di riprendere a parlare
Muten
si voltò verso Goku e Crilin che lo guardavano perplessi, e
sorrise loro dopodiché riportò la sua attenzione
al Re
Enma.
<< E' inerente
Re Enma, e la domanda è questa...
Se una persona è a
conoscenza di
una malattia che entro breve tempo lo porterà alla morte,
può questa persona ovvero io, chiederle di prendere il posto
di
Goku? >>
Crili e Goku si guardarono e
poi esclamarono all'unisono.
<< Di cosa sta
parlando Maestro? >>
Muten gli fece segno di fare
silenzio e attese la risposta del Re che non tardò ad
arrivare.
<< Si...
Voglio dire non
c'è nessun problema
se è questo il suo desiderio, ma l'avverto che è
una cosa
che andrebbe fatta seduta stante >>
<< Nessun
problema Re Enma allora
è deciso! Io prenderò il posto di Goku, e lei in
cambio
lo farà tornare in vita siamo d'accordo? >>
<< D'accordo
>>-rispose la voce.
<< Bene mi dia
solo qualche minuto per salutare i mie cari >>
<<
Và bene >>
A quel punto Muten si
avvicinò a
Goku e Crili ormai entrambi sull'orlo delle lacrime e fu Goku il primo
a riprendersi anche se parzialmente.
<< Maestro non
lo posso permettere! Non lo posso accettare! >>
<< Invece
l'accetterai e comunque sappiate che a me non rimane molto da vivere in
ogni caso >>
<< Che cosa?
>>-disse Crili-<< Si può sapere
di cosa sta parlando Maestro? >>
Muten rispose con una calma
sorprendente.
<< Vedete
figlioli il fatto è
che diversi mesi fa sono venuto a conoscenza di una malattia o meglio
un tumore incurabile.
Ti chiedo perdono Crili se
non te l'ho
detto prima ma eri talmente felice di aver trovato l'amore con C18,che
non volevo rovinarti la vita.
Io ormai ho preso la mia
decisione e voi non potete fare altro che accettarla >>
Detto questo si
avvicinò ancora di più a i suoi allievi e mise
una mano su ciascuna delle loro spalle.
<< Voi non
sapete quanto mi abbiate
reso orgoglioso durante tutti questi anni. Mi avete raggiunto e
sorpassato già da parecchio tempo e di questo ne sono fiero!
Sappiate che per me siete i
figli che non
ho mai avuto. In tutti questo tempo anche se mi rammarica dirlo non
sono stato in grado di aiutare nessuno di voi,quando la terra
è
stata in pericolo, perciò non è solo per il bene
di Goku
che faccio questo gesto.
Come giustamente ha detto
Goku poco fa,
nel caso dovesse apparire qualche nemico almeno ci
sarà
più speranza con Goku in vita, piuttosto che con me
>>
Crili cadde in ginocchio e
scoppiò in un pianto disperato.
<< No maestro
la prego non mi lasci! Non ancora! >>
Muten si inginocchio a sua
volta e da una tasca dei pantaloni prese un mazzo di chiavi.
<< Tieni.
Queste sono le chiavi della
Kame-House.Voglio che sia tu, insieme a C18 ad averle. Sai non sei
costretto o meglio non siete costretti a farlo, ma se un giorno voi due
decideste di sposarvi, mi farebbe piacere che sarete voi a
occuparvi della casa.
E non vi preoccupate per
Umigame ne è già al corrente.
Adesso non piangere Crili,
l'unica cosa
che ti chiedo sarà di guardare di tanto in tanto le stelle,
e di
pensarmi >>
C18 aiutò il
terrestre a rialzarsi
e si ripromise di stargli vicino il più possibile,
perché
se conosceva Crili e lo conosceva bene, sapeva che la scomparsa del suo
Maestro avrebbe lasciato un vuoto immenso e sarebbe stata lei a doverlo
colmare.
Lui l'aveva salvata...lei
avrebbe fatto altrettanto.
<< Segui i
consigli di Goku
perché io ormai non ho più nulla da insegnarti e
tu
Goku... adopera bene i tuoi giorni >>
Muten si alzò e
fece qualche passo in avanti sentendo distintamente il pugno di Goku
serrarsi.
Prima di andarsene si rivolse
un'ultima volta a tutti i presenti.
<< E' stato
un'immenso piacere conoscere e vivere in mezzo a tutti voi!
>>
Detto questo si
portò una mano chiusa a pugno all'altezza del cuore e disse
ai suoi allievi.
<< Ricordatevi
che siete fieri membri della Scuola della Tartaruga!
Non arrendetevi mai!
E se possibile portate avanti
il nome della nostra Scuola! >>
Il vecchio Maestro prese un
profondo respiro e disse rivolto alla voce.
<< Re Enma sono
pronto! >>
In quel momento Goku si rese
conto di
essere tornato in vita perché la sua aureola scomparve
ma...non
pote fare a meno di urlare tutto il suo dolore.
<< NO MAESTRO!
LA PREGO! ASPETTI! >>
Muten stava già
dissolvendosi ma riuscì comunque a parlare per un'ultima
volta.
<< Non temete
sarò sempre accanto a voi...Addio! >>
Il Supremo non sapeva cosa
dire se non quello che era più ovvio.
<< La sua aura
è...scomparsa >>
Vegeta non disse nulla ma non
riusci a fare a meno di formulare un pensiero.
<< Era il
più debole tra di noi...
Tsk!
Ma ha avuto più
palle di tutti noi messi insieme! >>
Gohan abbracciò
fortissimo suo
padre per cercare di consolarlo ma lo sguardo di Goku era riflesso in
quello di Crili, che lo guardava a sua volta.
Senza saperlo giunsero ad una
stessa conclusione.
Avevano riottenuto Goku...ma
entrambi avevano perso più di un Maestro.
Avevano perso un padre....
Nota dell'autore: Si lo so che probabilmente la scelta di far
morire
Muten non vi sia piaciuta, ma volevo far rimanere Goku nel mondo dei
vivi e mi è venuta in mente solo questa alternativa e
cioè che il Maestro scopre di avere una malattia incurabile
e
così invece di aspettare la morte, gli va incontro
rendendosi
anche utile al fine di aiutare Goku.
Un grazie per chiunque abbia letto questo capitolo e alla
prossima. E mi farebbe tanto piacere una recensione! :-) :)
:-)
Ciauuuuuuu!
|
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Capitolo 24 *** CAPITOLO 24 ANDARE AVANTI ***
ANDARE AVANTI
ANDARE AVANTI
Era passato più di un mese da quando Muten aveva dato la sua
vita, per far rimanere Goku nel mondo dei vivi e Crili aveva il cuore
diviso a metà...
Da una parte era felicissimo di riavere il suo migliore amico di
nuovo in vita ma...da un'altra parte si sentiva un vuoto dentro che
neanche le premurose cure di C18 riuscirono a colmare...
L'androide le aveva provate tutte e nonostante i suoi tentativi
falliti, di rendere la vita di Crili più felice di come era, non
si perdette d'animo.
Una questione facile a dirsi...
Il terrestre si era chiuso in se stesso e si era allontanato da tutti i suoi amici compreso Goku.
All'androide mancavano i gesti, le carezze e la vicinanza del suo
corpo. Oltretutto C18 iniziò a preoccuparsi seriamente quando
vide colui che amava, rifiutare il cibo...
Se avesse continuato di questo passo sarebbe morto e questo l'androide non se lo poteva permettere!
Dopo tutto quello che avevano affrontato per stare insieme ora lui si arrendeva?
No!
Crili non doveva assolutamente morire!
Ma per riuscire nel suo intento, ovvero di impedire ciò, C18
doveva trovare qualcosa, magari uno stimolo che gli facesse capire dove
Crili stesse sbagliando e che nonostante tutto, la vita andava avanti...
Una sera vedendolo di nuovo in quelle condizioni pietose e con lo
sguardo perso nel vuoto, l'androide perse completamente la pazienza, ma
decise di andarci piano all'inizio e se non fosse bastato allora
avrebbe usato le maniere forti anche se...sperava con tutto il cuore di
non dover ricorrere a tali misure.
<< Lo sai che ti stai uccidendo da solo vero? >>
Il terrestre si riscosse a quella domanda.
<< Uhm? Di cosa parli Lazuli? >>
<< Da quanto è che non tocchi cibo?
Dove è finito il tuo spirito combattivo!?
Possibile che non ti interessa più niente della vita?
Io non conto più niente per te è così!? >>
<< Ma di cosa stai parlando Lazuli?
Come fai a dire certe cose!?
Io ti amo e tu lo sai!
Mi serve solo un po di tempo per riprendermi e ti chiedo perdono per
questo ma...sono solo un'umano e non ho la tua forza d'animo... >>
Detto questo il terrestre riportò lo sguardo sul mare e quel gesto era stato sufficiente a far traboccare il vaso.
L'androide capì di dover usare le maniere forti...
Con un balzo afferrò il terrestre per il collo e lo mandò a sbattere violentemente sulla spiaggia.
Neanche il tempo di rialzarsi che l'androide lo stava prendendo a pugni in faccia.
<< Lo sai piccoletto?
Ho capito solo ora che con te ho perso il mio tempo!
Ma guardati!
Non hai neanche la forza di DIFENDERTI! >>
Il terrestre non riusciva a capire il motivo di tanta rabbia e
al tempo stesso per lui era impossibile concentrarsi sul combattimento,
perché le parole di lei gli risuonavano nella testa.
( Ho perso il mio tempo con te! Non hai neanche la forza di difenderti! )
<< Forse...forse lei non mi ama più?
Ma cosa le ho fatto?
No...non può...non può essere vero! >>
Gancio al volto,ginocchiata allo stomaco e infine una elegante
sequenza di Ki-Blast dritti al petto, e Crili si ritrovò disteso
su una roccia con il corpo tremolante e cosparso di lividi.
Ma ancora non dava segni di voler rialzare la testa...
L'androide avrebbe voluto prendere la sua di testa tra le mani e
staccarsela di dosso, perché provava vergogna per aver detto
quelle menzogne e un'immenso dispiacere nel colpirlo così
duramente...
Ma lei rivoleva Crili!
Il vero Crili!
E non quella sottospecie di larva umana che pareva aver preso possesso del corpo del terrestre.
Alla fine arrivò alla conclusione che forse potevano
essere le parole,anche se false ma, a farlo tornare quello di un
tempo...
Il terrestre ansimava alla ricerca di aria e aveva sicuramente
qualche costola rotta per i colpi ricevuti. La vide avvicinarsi con un
ghigno molto simile a quello che possedeva un tempo quando era
ancora malvagia e di questo ne fu turbato.
<< Il tuo Maestro era proprio un fallito sai? Lo si vede
lontano un miglio data la tua incapacità di difenderti! Mi
chiedo per quale assurdo motivo tu ti sia dedicato alle arti marziali
visto che sei così incapace! Ma non ti biasimo sai? Alla
fine è tutta colpa di quel figlio di puttana che ti ostini a
chiamare padre! >>
L'androide voleva strapparsi la lingua per via di quello che aveva
appena detto e che sapeva benissimo essere delle bugie ma...se un
comportamento simile poteva creare una reazione da parte di
lui tanto meglio.
Però quando lo vide alzarsi di scatto capì in una
frazione di tempo che forse...si era spinta un po troppo oltre e
un leggero brivido gli corse per la schiena, cosa tra l'altro molto
rara per lei visto che simili sensazioni come la paura le aveva provate
solo con il dottor Gelo quando eseguiva quei folli test in quel cazzo
di laboratorio tra le montagne.
Il terrestre dopo aver registrato gli insulti verso il suo maestro
si dimenticò per un po di tempo le precedenti parole
dell'androide sul fatto che avesse perso tempo con lui.
Rabbia...
Risentimento...
Sensazioni mai provate prima cominciarono ad affluirgli
in tutto il corpo per quello che la C18 aveva detto a proposito del suo
Maestro. Aumentò la sua aura al massimo e come altre volte in
precedenza si tinse di rosso mentre con gli occhi ormai senza pupille
si rivolse all'essere che lo aveva umiliato in questo modo con una voce
che non gli apparteneva affatto.
<< Come...Come hai osato...Come hai osato!? ME LA PAGHERAI! >>
Un'improvviso colpo allo stomaco fece piegare in due l'androide che non aveva mai provato tanto dolore.
Provò a rialzarsi per mettersi in posa da combattimento ma un
calcio da dietro la fece di nuovo sbattere per terra alzando un
polverone di sabbia nello schianto.
Velocissimo Crili le prese il volto e se lo portò a pochi
centimetri dal suo viso, ma in quel momento l'androide capì che
probabilmente a causa della rabbia e del Kaio-Ken potenziato al massimo
lui non vedesse con nitidezza quello che gli accadeva intorno.
Probabilmente neanche la riconosceva più...
<< Come ti permetti di parlare di lui in questo modo!?
Tu chi cazzo SEI!?
Non sai chi era lui e quello che gli hai detto mi fa venire voglia di distruggerti in mille pezzi! >>
Crili iniziò a colpirla al volto con potentissimi pugni e testate.
L'androide in quel momento sperò soltanto che il suo
amato tornasse alla ragione. Aveva male dappertutto e prima di
svenire riuscì solo a dire.
<< Crilin... >>
Quello che circondava il terrestre non era la realtà e il
corpo che aveva davanti non apparteneva più alla sua amata, ma a
qualcun'altro che non sapeva riconoscere.
Forse uno spettro del passato...
Oppure di se stesso...
Poi però mentre stava per dare il colpo di grazia a
quell'essere, una voce che proveniva da lontano, quasi che fosse
un sussurro lo ridestò.
<< Crilin... >>
Qualcuno lo aveva chiamato e la voce gli era molto familiare.
In un'attimo perse la concentrazione abbandonando il Kaio-Ken e
quello che vide davanti agli occhi lo lasciò orripilato, quando
comprese che a compiere quel massacro sul corpo della sua amata...era
stato lui.
<< LAZULI! NOOOOOOO!!!! >>
Afferrò il corpo inerme della cyborg e corse dentro casa. Non
appena entrato si fiondò sulle scale sbattendo la porta e
adagiandola sul letto. Aprì il cassetto e ne sparse il
contenuto facendo cadere tanti oggetti finché non prese
quel che stava cercando. Raccolse un Senzu e lo mise nella bocca
della sua amata.
<< LAZULI TI PREGO NON MI LASCIARE! MANGIA LAZULI! >>
Le colpì con qualche schiaffetto il volto per farla
riprendere e non appena l'androide ebbe masticato il fagiolo passarono
minuti infernali per il terrestre...
Minuti nei quali si maledisse...
Minuti nei quali pensò che se lei fosse morta probabilmente l'avrebbe seguita subito suicidandosi...
Perchè per lui, lei era tutto ciò che contava...
Poggiò la testa sul ventre di lei e iniziò a piangere balbettando.
<< Lazuli...ti prego perdonami!
Non ero...in me e non so cosa mi sia preso ma ti prego non mi lasciare...
Ti prego!...
TI PREGO!
Torna da me amore mio! >>
<< Guarda che non vado da nessuna parte >>
Il terrestre alzò di scatto la testa udendo quelle parole e
quando incontrò lo sguardo di lei ebbe un tuffo al cuore.
La abbracciò con tutto se stesso baciandola dappertutto e soffermandosi sulla sua chioma dorata.
<< Sei viva! Sei Viva! Amore mio! >>
L'androide sorrise davanti a quella dimostrazione di affetto e di
amore. Si rallegrò con tutta se stessa. Il suo Crili quel
nanetto che con la sua generosità e bontà le aveva rapito
il cuore, donandole nuova vita era finalmente tornato.
Ma si sentiva in colpa per quello che aveva detto nonostante alla fine avesse funzionato.
<< Crili ti prego se puoi perdonami per ciò che ho
detto prima.Non erano cose che pensavo realmente. Mi è sembrato
l'unico modo per farti tornare da me >>
Il terrestre le sorrise. Un sorriso pieno di amore e felicità appena ritrovati.
<< Perdono? E per cosa? Sono io a chiederti perdono per come ti ho ridotto! Non so cosa mi sia preso... >>
<< Erano tutte bugie quelle che ho detto sul tuo Maestro ma se
le ho dette era perché speravo con tutta me stessa di riportarti
alla realtà o comunque di farti reagire.
Certo...
Per un solo istante ho pensato di morire ma ne valeva la pena. Non
sopportavo di vederti ridotto in quello stato, e spero che quanto
accaduto ti abbia fatto riflettere su dove stavi sbagliando... >>
Il terrestre le accarezzò il viso e disse tra le lacrime.
<< Si...
Ora ho capito che è inutile piangermi addosso. Il mio Maestro mio...padre non c'è più è vero...
Ma se fosse ancora vivo di sicuro mi farebbe una bella ramanzina. E'
stata una sua scelta e ora ne ho la sicurezza dentro di me, che tu sei
l'unica mia ragione di vita ed è per te, per noi, che devo
andare avanti per quanto possa essere difficile.
Ti amo Lazuli! >>
Detto questo il terrestre cominciò a baciarla sulla fronte e
si distese accanto a lei accarezzandole le guance. Per smorzare
quell'atmosfera anche se piacevole la cyborg disse.
<< Certo che sei diventato fortissimo! Mi hai fatto proprio male lo sai? >>
A quelle parole lo sguardo di Crili si fece di nuovo triste.
<< Ti chiedo ancora perdono Lazuli io...io non so ancora
spiegarmi cosa sia successo ma mentre ti colpivo io...non vedevo te e
credo vivamente che mi debba allenare in questo senso...
E' la prima volta che mi capita una cosa del genere.
Seriamente dico che dovrò vedermi con Goku uno di questi giorni e chiedergli consiglio.
In effetti non lo vedo da quel giorno, e probabilmente anche lui starà passando quello che ho passato io...
E' un problema per te se uno di questi giorni andiamo da lui...o viceversa? >>
L'androide prima di rispondere lo baciò sulla bocca lievemente e poi gli disse.
<< Non ti devi scusare Crili perché non c'è
motivo di farlo e comunque nessun problema per quanto riguarda Goku, ma
prima ti devo fare una domanda e mi devi rispondere sinceramente
>>
Il terrestre si mise seduto sul bordo del letto serio più che mai.
<< Dimmi >>
<< E' vero quello che hai detto prima? La smetterai con quell'atteggiamento di disperazione? >>
Il terrestre gli sorrise.
<< Te lo prometto Lazuli lo giuro sulla mia stessa vita! Ti amo! >>
<< Anche io! E ora che mi ci fai pensare c'è una certa questione che rimandiamo da troppo tempo >>
Il terrestre non capì subito ciò che la bionda intendesse dire perciò gli chiese.
<< Quale questione? >>
La cyborg distese le sue labbra in un sorriso malizioso.
<< Sei lento a capire... >>
Detto questo l'androide si mise a cavalcioni sopra il terrestre e
iniziò a baciarlo dappertutto. Gli strappò la maglietta e
i pantaloni lasciandolo completamente nudo. Ma il terrestre la
bloccò prima di procedere.
<< Aspetta Lazuli sei sicura? Voglio dire dopo quello che è successo sei sicura di voler fare l'amore? >>
<< No >>
Il terrestre rimase sbigottito da quel no. Che diavolo gli era preso?
<< Ma allora? >>
<< Stai zitto! Non voglio fare l'amore con te e basta!
Voglio che tu sia mio prigioniero e penso che una piccola
lezioncina te la meriti dopotutto quello che hai combinato, senza
contare che mi hai proprio fatto male >>
Detto questo l'androide formò nelle sue mani due piccoli
dischi d'energia di colore viola che andarono a bloccare i polsi del
terrestre sulla spalliera del letto. Crili decise di stare al gioco e
con un sorriso gli disse
<< Me la vuoi proprio far pagare non è vero? Però lo sai che se volessi potrei liberarmi >>
L'androide avvicinò la sua bocca al lobo del terrestre.
<< Già è vero...ma ti sfido a non farlo >>
Entrambi fecero sesso per tutta la notte raggiungendo il precipizio svariate volte ed ognuna era migliore della precedente.
Poi quando giunse l'alba l'androide annullò l'energia dei due
dischi con i quali aveva incatenato il suo uomo per tutta la notte e
finalmente lui pote abbracciarla.
Si coccolarono a vicenda e con dolcezza dopo quella notte sfrenata e
prima di addormentarsi lui riusci a dire con voce carica d'amore.
<< Grazie Lazuli di tutto...Ti amo! >>
<< Anche io >>
Entrambi erano sfiniti ma dopotutto era più che naturale
visto che in una notte, avevano recuperato un mese che li aveva messi
duramente alla prova,ma che poi li aveva uniti in un legame ancor
più forte di prima.
Il sole fece capolino e li trovò uno abbracciato nel corpo dell'altro.
Note dell'autore: E rieccomi qui a rompervi le scatole! In questo
capitolo ho voluto aggiungere un pò di pepe. Non sarebbe una
storia d'amore senza qualche intoppo di tanto in tanto no? E poi come
si dice, L'amore è bello se è un po litigarello. Si
vabbè oltre questa mia perla di saggezza, spero che il capitolo
vi sia piaciuto e che siate in tanti a lasciarmi un
commento/recensione. Alla prossima!
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Capitolo 25 *** CAPITOLO 25 CONSIGLI E DOMANDE...STRANE ***
CONSIGLI E DOMANDE...STRANE
CONSIGLI E DOMANDE...STRANE
Il giorno dopo Crili si svegliò di
buon'ora e per non disturbare la cyborg che dormiva beatamente accanto
a lui scese dal letto, si vestì e con passo
felpato si diresse in cucina con l'intenzione di preparare una
mega colazione alla sua amata.
Mentre si affaccendava tra mestoli e vari utensili si mise a pensare a quanto era cambiata la sua vita nel corso del tempo.
Ma non volendo rattristarsi pensando anche
a quanto, o meglio chi, aveva perduto, decise di concentrarsi
sulla colazione. Quando ebbe finito salì le scale portando un
vassoio strapieno di cibo e entrando nella stanza trovò
l'androide completamente nuda che fissava l'orizzonte persa
chissà in quali ricordi.
Non appena si accorse della presenza del
terrestre diresse il suo sguardo su di lui voltandosi completamente. Un
grande sorriso incorniciava il volto dell'androide.
Il terrestre deglutì come solito
rapito da tanta bellezza ma cercò in tutti i modi di ricomporsi
e si avvicinò al bordo del letto poggiando nel contempo il
vassoio su un comodino.
<< Mi spiace che sei già sveglia...volevo farti una sorpresa >>
C18 gli si avvicinò e dopo avergli dato un bacio a fior di labbra gli disse.
<< Lo sai? Stanotte sei stato fantastico! >>
Crili divenne immediatamente
rosso,ripensando a tutto quello che era successo dentro quel letto, che
avevano letteralmente demolito. Vedendo l'imbarazzo sul volto di lui la
cyborg esclamò con voce divertita.
<< Sei proprio incredibile lo sai? Quando parliamo di sesso fai certe facce che non hanno prezzo Ah! >>
<< Già...ma lo sai che queste
cose mi mettono sempre in imbarazzo. Comunque ho preparato la colazione
e se vuoi serviti pure! >>
L'androide non se lo fece dire due volte e
si fiondò sul cibo. Vedendola mangiare con quella foga il
terrestre sorrise, perché gli ricordava Goku ma tutta
quella furia nel mangiare aveva un che di strano...
<< Scusa Lazuli posso farti una domanda? >>
L'androide smise subito di mangiare.
<< Dimmi... >>
<< Come mai tutto questo appetito?
Cioè non è che sia un problema è solo che non ti
ho mai vista così affamata >>
<< Crili nonostante io sia in parte
un cyborg, con un generatore di energia illimitata se sottopongo il mio
fisico ad uno sforzo particolarmente...come dire...intenso, ho bisogno
di recuperare energie come tutti gli altri, e sai benissimo che
stanotte ci siamo andati giù pesante! >>
GASP!
Crili divenne nuovamente rosso
fiamme per poi passare a un colore Bordeau. L'androide sapeva che
parlare liberamente con lui di quello che facevano sotto le lenzuola lo
metteva in imbarazzo, ma era più forte di lei e ogni volta si
divertiva un mondo nel vedere le sue espressioni così buffe.
Poi però il corso dei suoi pensieri fu interrotto dalle successive parole di lui.
<< Ehm Lazuli? Oggi ti andrebbe di
accompagnarmi da Goku? Sai vorrei parlargli di quel problema e poi
è un sacco che non vedo Gohan... >>
<< Nessun problema dammi il tempo di finire la colazione >>
Circa una mezz'ora dopo i due
volavano verso i monti Paoz e più si avvicinavano, più
entrambi avvertirono le aure di Gohan e Goku ad un livello pazzesco.
<< Wow! A quanto pare neanche loro hanno perso tempo, e che caspita di forza sprigiona Gohan! >>-disse Crili.
L'androide invece rimase in silenzio
limitandosi ad osservare i due combattenti, con entrambi gli
occhi e i capelli dorati scontrarsi con una forza sempre maggiore.
Goku stava dando il massimo in quello che
era iniziato come semplice allenamento ma che in poco tempo, si era
trasformato in uno scontro vero e proprio.
Durante quel mese Il sayan dovette
affrontare il senso di colpa che lo opprimeva come un guanto d'acciaio,
ma grazie alla vicinanza di sua moglie e di suo figlio era riuscito,
anche se con difficoltà ad uscire da quel baratro nero in cui
era caduto. E poi non vedeva l'ora di riabbracciare Crili.
Si perché durante quel periodo i
due si erano allontanati l'uno dall'altro, ma Goku non se l'era presa a
male per questo, e sapeva dentro di se che c'era un motivo per il quale
non aveva rivisto più il suo migliore amico...
Anche lui doveva affrontare i propri demoni.
Quando all'improvviso percepì
l'aura di Crili avvicinarsi si distrasse dal combattimento per guardare
in alto sopra di se, e così facendo si beccò un gancio in
pieno volto da Gohan, che invece talmente era concentrato sullo
scontro da non accorgersi della presenza di Crili e C18.
Quando li vide un sorriso si
allargò sulle sue labbra. I due fidanzati scesero al suolo e
poco dopo Crili si ritrovò davanti al suo migliore amico e quasi
fosse istinto si strinsero la mano.
<< E' un piacere rivederti amico! Scusa se mi sono allontanato >>-disse Crili abbassando la testa.
<< Non ti devi scusare vecchio mio. E' stata dura per tutti ma...adesso non ci resta che andare avanti dico bene? >>
<< Ok >>
Nel frattempo l'attenzione di tutti e quattro fu catturata dalla presenza di Chi-chi che li stava raggiungendo.
<< Ehilà C18 come stai? >>
<< Non c'è male >>-rispose la cyborg.
<< Perché non vi fermate da noi per oggi? E' da tanto che non passiamo una giornata assieme! >>
Crili e C18 si guardarono per un'attimo, poi timidamente fecero un cenno di assenso.
<< Evvai! Magari dopo facciamo un po di lotta insieme che ne dite? >>-esclamò un gioioso Gohan.
<< In effetti dovrei chiederti un consiglio su una cosa Goku... >>
<< Su Cosa? >>
<< Facciamo che te la dico dopo pranzo ok? >>
<< Per me va bene >>
La mattinata trascorse piacevolmente per
tutti i presenti, i quali rimembrarono cose avvenute nel
passato. C18 si meravigliava ogni volta di quanto riuscisse a stare
rilassata in presenza di persone al di fuori di Crili. Dopo aver
mangiato Goku disse rivolto alla cyborg.
<< C18 ti spiace se ti rubo il tuo
fidanzatino per qualche ora?Credo di aver indovinato di cosa mi debba
parlare... >>
<< Fai pure >>
<< Benissimo andiamo Crili? >>
<< Ti dispiace tesoro? >>
<< Ho già detto che va bene, non ti preoccupare! >>
<< Ok grazie! >>
Detto questo Goku e Crili uscirono dalla
porta e alzandosi in volo si diressero verso una meta sconosciuta.
Nella casa ora regnava il silenzio più assoluto che fu rotto da
Gohan con una domanda per lui semplice, ma che in seguito
rischiò di far esplodere di imbarazzo la cyborg.
<< Ehm...C18? >>
<< Si? >>
<< Quando vi sposate tu e Crili? E quando nascerà vostro fig... >>
Gohan non riuscì finire la frase,
perché una Chi-chi furiosa gli aveva dato un ceffone sulla testa
facendolo sbattere contro il piatto.
<< Aio! Ma che c'è mamma? Cosa ho detto di male? >>
<< Non si fanno queste domande!
Sono cose private! Possibile che tu abbia ripreso non solo la
forza ma anche il caratteraccio di tuo padre!? >>
Dopo aver sgridato suo figlio Chi-chi si rivolse all'androide che nel frattempo era diventata rosso fuoco.
<< Perdonalo C18 a quanto pare devo fargli fare un corso intensivo di buone maniere! Ti sei offesa? >>
<< N-no...è solo che non mi aspettavo...una domanda simile... >>
Chi-chi strinse gli occhi a due fessure e
fulminò Gohan con lo sguardo. Quest'ultimo capendo
l'antifona si rivolse di nuovo alla cyborg.
<< Scusa C18...non succederà più...ho sbagliato >>
Ma invece di arrabbiarsi l'androide scoppiò in una risatina nervosa.
<< No tranquillo. Comunque per
rispondere alla tua prima domanda non so se Crili mi voglia
sposare.Invece per rispondere alla tua seconda domanda, semplicemente
almeno per me non è possibile >>
Chi-chi intuendo che il discorso avrebbe preso una piega da rating rosso disse a suo figlio.
<< Gohan io e C18 dobbiamo parlare, tu invece devi studiare quindi fila subito in camera tua! >>
<< Ma mamma... >>
<< Niente ma! Obbedisci! >>
<< Che palle! >>-sbuffò Gohan che infilò la stanza dentro la quale doveva studiare.
L'androide rimase perplessa
dall'atteggiamento di Chi-chi e si domandò come mai avesse
deciso di spedire in camera suo figlio.
<< C18 scusa se te lo dico ma come puoi pensare che Crili non ti voglia sposare? >>
<< Non me lo ha mai chiesto... >>
<< Forse perché temeva un tuo rifiuto...anzi ne sono certa >>
<< Ma se lui me lo chiedesse io non farei obiezioni anzi... >>
<< Allora faglielo capire >>
<< E in che modo? >>
<< Ecco...magari quando siete
soli, buttati sul discorso e vedi come lui reagisce. Ma ti posso
assicurare che ne sarà felicissimo se lo conosco bene >>
<< Si ma...anche se ci sposiamo lui
vorrebbe sicuramente un figlio e io...purtroppo non gli posso dare
questa felicità, perché sono per metà un
cyborg... >>
All'improvviso lo sguardo dell'androide si fece triste e Chi-chi accorgendosi di ciò gli prese le mani tra le sue.
<< Scusa se ti ho messo in imbarazzo...ma posso farti una domanda? >>
<< Dimmi >>
<< Come fai a essere sicura di non poter... si insomma di essere sterile? >>
<< Ecco non è che io abbia la
certezza matematica ma essendo per metà un'androide...diciamo
che questo mi fa dubitare sulla possibilità di rimanere
incinta... >>
<< Però riesci a fare sesso con Crili giusto? >>
L'androide divenne paonazza.
<< E tu come diavolo lo sai? >>
Vedendo la reazione della cyborg Chi-chi si precipitò a giustificarsi.
<< Ti chiedo scusa C18! Perdona la
mia arroganza. Non è che io ho fatto la spia sia chiaro. Sono
giunta a questa conclusione perché è da parecchio che
state insieme tu e Crili e se posso permettermi di dirlo, non credo che
in tutto questo tempo vi siate grattati i pollici >>
Tornando al suo solito colore la cyborg chiese.
<< Già...ma con questo che vorresti dire? >>
<< Che se non puoi rimanere incinta,
teoricamente allora non potresti neanche fare sesso. Mi spiego meglio.
Se tu fossi un'androide completamente meccanico o come si dice, allora
non saresti in grado di provare sentimenti, o di sentire la voglia di
fare certe...cose. Ti assicuro che non volevo invadere la tua
intimità. Volevo solo dare una mano. >>
C18 sorrise, ma il suo era un sorriso triste...
<< Ti ringrazio Chi-chi e ho capito
quello che vuoi dire ma il fatto è che insomma...lo facciamo
molto spesso,ma non sono mai rimasta incinta e di certo non
prendiamo le precauzioni. A questo punto viene spontaneo pensare
che io sia sterile... >>
Chi-chi le sorrise in modo dolce e le disse.
<< Tu credi che io sia rimasta subito incinta di Gohan? Ce ne è voluto di tempo, quindi...mai dire mai... >>
C18 perplessa chiese.
<< Che vuoi dire? >>
<< Ah! Almeno tu hai un compagno al
quale non hai dovuto spiegare niente, o che quantomeno conosceva
già abbastanza bene come gira il mondo! Per quanto mi
riguarda con Goku...è stato un vero disastro, e pensa che
gli ho dovuto spiegare tutto!
Al solo pensarci ancora mi viene da ridere! Dovevi sentire tutte le sue domande del tipo:
Ma cosa è quella? Ma davvero i
bambini nascono così? Scusa divagavo. Comunque sappi C18
che per rimanere incinta, non bisogna solo eseguire l'atto
pratico, ma bisogna desiderarlo ardentemente!
Io per esempio sono rimasta incinta solo quando Goku ha capito cosa volesse dire avere un bambino ma per davvero!
Quindi come ho detto prima non disperare! E se Crili non te lo avesse ancora detto allora lo faccio io...
Tu sei una donna come tutte le altre C18 non ho dubbi al riguardo! >>
L'androide aveva ascoltato tutto quello
che Chi-chi aveva detto con interesse e con una flebile speranza
che anche lei un giorno sarebbe diventata una donna a tutti gli
effetti oltre che una madre.Ringraziò Chi-chi e rivolse lo
sguardo fuori dalla finestra con i suoi pensieri diretti verso Crili.
Un sorriso le increspò le labbra...
Nel frattempo da qualche parte sui Monti Paoz
Goku era atterrato da poco in uno spazio
aperto seguito prontamente da Crili. Una volta al suolo i due amici si
erano guardati negli occhi.
<< Allora Crili dimmi cosa c'è che non va? >>
<< Ecco non la tiro per lunghe ma il
fatto è che volevo chiederti se ti è mai capitato di come
dire... perdere il controllo mentre utilizzavi il Kaio-Ken >>
<< In che senso perdere il controllo? E' successo qualcosa di particolare per caso? >>
Crili allora vuotò il sacco e
raccontò tutto quello che era accaduto tra lui e C18, compreso
il fatto che la stava per uccidere, senza in realtà volerlo fare
sul serio. Goku ascoltò tutto in silenzio e alla fine si fece
pensieroso. Passarono circa 10 minuti prima che il sayan riprendesse
parola dopo aver meditato a lungo.
<< E' un po strano quello che hai
detto Crili. Io non ho mai avuto problemi di questo tipo con il
Kaio-Ken, a meno che... >>
<< A meno che cosa Goku? >>
<< Dimmi...quando usi questa tecnica sei calmo oppure ti senti arrabbiato? >>
Crili sapeva già la risposta.
<< Mi sento infuriato Goku >>
Il sayan batte le mani come a dire "Ecco la soluzione!"
Il terrestre lo guardava perplesso...
<< Allora Goku? Qualche idea? >>
<< Adesso capisco il motivo per il
quale il Re Kaio del Nord, mi avvertì di fare attenzione con
questa tecnica. Mi disse infatti che per utilizzarla senza problemi
dovevo avere il cuore calmo e rilassato. Quindi ecco la soluzione per
quanto possa risultare difficile. La rabbia nel tuo caso è
deleteria, quindi ogni volta che userai il Kaio-Ken dovrai fare
attenzione a quello che sentirai dentro di te e cercare di restare il
più calmo possibile ok? La calma interiore è la chiave
per utilizzare al meglio il Kaio-Ken senza causare disastri >>
Il terrestre fece un cenno di assenso con un sorriso smagliante.
<< Allora Crili che ne dici di una bella scazzottata come ai vecchi tempi? >>
<< Te lo stavo per chiedere Goku in guardia! >>
Entrambi si misero nella stessa posizione
di combattimento della scuola dove erano cresciuti insieme e prima di
iniziare il combattimento si sorrisero a vicenda.
Tre ore dopo entrambi fecero una pausa e si gettarono con l'affanno per terra guardando insieme il sole del tramonto.
Goku per contrastare quella piccola furia
che era ormai diventato il suo migliore amico si era trasformato in
SSJ, ma anche in quel caso aveva fatto fatica a concludere l'incontro.
Crili aveva colto l'occasione per testare
i suggerimenti del suo amico che si erano rivelati giusti, e in 4 o 5
occasioni era stato a un pelo dal vincere, ma il sayan aveva sempre
resistito fino a che con un pugno ben assestato aveva messo la parola
fine a quello scontro.
Ma nonostante avesse perso il terrestre poteva sentirsi orgoglioso di se stesso.Aveva tenuto testa a un SSJ!
Comunque quello scontro aveva lasciato segni evidenti sui loro corpi. Goku aveva la mascella gonfia e Crili un'occhio nero.
<< Ehi Crili sei...stato...fantastico...ANF-ANF Era tempo...che non mi divertivo così...ANF ANF >>
<< Ma dai Goku...immagino che a suo...tempo...ti sia...divertito di più...con...Vegeta >>
Il sayan si mise a sedere imitato subito dal suo amico.
<< No Crili. Non devi sminuirti
così tanto sul serio! Io mi sono davvero divertito e tu devi
essere orgoglioso di te stesso!
Con Vegeta è stato bello certo
ma...diciamo che sono due tipi di divertimento diversi e con te
è speciale, perché sei il mio migliore amico! >>
Il terrestre divenne rosso per l'imbarazzo
davanti a quei complimenti, ma sapeva che Goku era fatto così ed
era proprio la sua spontaneità, uno dei motivi per i quali
Crili gli era tanto affezionato.
<< Ehi Goku oggi ce ne siamo date abbastanza...che ne dici di tornare? >>
<< Giusto Crili! E poi ho una fame! >>
<< Piuttosto non è che mi daresti un senzu? Sai non vorrei che C18 mi vedesse ridotto in questo stato Ah! >>
Goku si mise una mano in una delle
tasche,poi in un'altra e quando realizzò di non essere in
possesso di alcun senzu, fece un sorriso di scuse all'amico.
<< Scusa Crili ma me ne sono
completamente dimenticato! Per farmi perdonare che ne dici se tu
e la tua fidanzatina rimanete a cena da noi? >>
<< Non fa niente amico tranquillo, una scusa in più per farmi coccolare da lei stanotte Ah! >>
Goku sbattè gli occhi un paio di volte.
<< Scusa Goku ti ho messo in imbarazzo? >>
<< No...no tranquillo. Sono solo
sorpreso sai di solito noi non parliamo mai, di certi argomenti. E
visto che lo hai tirato fuori tu ci sarebbe una cosa che vorrei
chiederti >>
<< Certo di che si tratta? >>
<< Ecco ho una domanda su questo
argomento e veramente non so a chi altro chiedere. Di certo non posso
parlarne con Gohan. E' un ragazzino sveglio ma credo che per certe cose
ci sia ancora tempo, e poi con lui non vorrei passare per chi non sono.
Con Vegeta figuriamoci...mi spedirebbe all'altro mondo solo per
averglielo chiesto,mentre con gli altri non ho abbastanza sintonia,
quindi se non ti mette troppo in imbarazzo...volevo avere delle
delucidazioni >>
Il terrestre iniziò a
ridere,vedendo l'impaccio di Goku nel parlare di argomenti così
delicati come il sesso,ma ritenne giusto ascoltarlo e magari aiutarlo
come aveva fatto poco prima il sayan con lui parlando del Kaio-Ken.
<< Siamo adulti ormai Goku quindi
chiedimi pure,anche se non credo di essere un'esperto su tutto
l'argomento magari...insomma parla >>
<< Vedi Crili il fatto è che
quando ci siamo sposati io e Chi-chi...mi vergogno a dirlo ma fu lei a
spiegarmi come funzionavano certe cose...e credevo di sapere tutto
sull'argomento... ma il fatto è che l'altra sera...ecco ho visto
una cosa...strana >>
<< In che senso strana? >>
<< Sai Chi-chi e Gohan stavano
dormendo da un po, mentre io non riuscivo a prendere sonno e
così mi sono alzato e sono andato ad accendere la tv...premetto
che era tardi...molto tardi e ecco...ho cominciato a fare avanti e
indietro con i canali fino a che... >>
<< Fammi indovinare Goku. Hai beccato un programma porno? >>
<< Come scusa? >>
<< Si insomma un programma o un film porno, dove hai visto delle persone fare robe sessuali dico bene? >>
Prima di rispondere il sayan spalancò bocca e occhi dalla sorpresa.
<< Ma come diavolo...scusa io non
conosco questo porno ma come fai a sapere che esistono programmi dove
mostrano...si insomma quelle cose? >>
<< Amico mio...lo ricordi Genio no?
Vedi, anche se siamo stati entrambi suoi allievi, sono io quello che ha
vissuto con lui più a lungo di tutti, e ricorderai quanto gli
piacessero le ragazze, quindi non ti meravigliare se conosco
questi programmi...Genio li guardava tutte le sante sere. Ad ogni modo
che cosa hai visto di così strano? >>
<< Dunque, oltre il fatto che la
prima cosa strana, è stata proprio lo scoprire l'esistenza di
certi programmi, mi sono incuriosito perché nelle prime
chiamiamole "scene" si vedevano questa donna e questo uomo, che
facevano più o meno quello che faccio con Chi-chi durante i
nostri incontri. Ma poi la cosa strana è che la donna ha
cominciato a fare mossa con la bocca e poi... >>
<< Alt! Fermo Goku non andare oltre!
Adesso ho ben chiaro cosa mi vuoi chiedere. Per prima cosa
sì, quello che hai visto si può fare ma solo e ripeto
solo, se la compagna in questione ne abbia voglia prima di tutto, e
seconda cosa se è lei a proportelo. Fidati Goku non chiedere mai
a tua moglie di farti una cosa del genere.E' come dire...umiliante per
una donna.Magari lei lo farebbe se tu lo chiedessi ma ti ripeto
è meglio che sia lei a prendere questo tipo di iniziativa. Poi
per rispondere alla tua seconda domanda quello che hai visto ha un nome
specifico ma non riesco a pronunciarlo perché quello mi mette
troppo in imbarazzo e terzo...hai qualche altra domanda? >>
<< Wow Crili non sapevo fossi
così esperto! Immagino che queste cose le hai fatte con C18
visto che le conosci no? >>
<< Ehm ecco non dovrei dirlo ma...in
realtà lei non mi ha mai fatto quella cosa, e io non mi sono mai
sognato di chiederglielo. Piuttosto sono stato io a fargli tante
volte...cavolo questo discorso sta prendendo una piega
inaspettata...possiamo parlare d'altro Goku? >>
<< Si e scusami se ti ho messo in
imbarazzo. Però c'è un'ultima cosa Crili e ti
assicuro che non ne riparliamo più promesso >>
<< Ok ma che sia l'ultima >>
<< Bene. Ecco se io volessi farlo a Chi-chi...come dovrei fare?Cioè dovrei anche io usare la bocca? >>
Prima di rispondere, Crili si diede una
manata in faccia come a sottolineare la sua frustrazione per via di
quello che stava per spiegare all'amico.
<< Guarda Goku fai come hai detto usa
la...insomma adesso basta! Fai quello che devi fare come ti viene
viene, e poi sarà tua moglie a dirti se sei stato bravo o no
intesi? Scusa Goku ma la cosa mi mette troppo in imbarazzo >>
Passarono buoni dieci minuti in cui tra
Goku e Crili scese un profondo silenzio. Il terrestre pensò
dentro di se che non avrebbe mai dovuto tirare fuori un discorso
simile, e si chiese come fosse possibile che il suo migliore amico, su
certe questioni era rimasto quello di una volta e vale a dire ignorante
come una scarpa.
Poi un po per alleggerire la tensione e un
po perché aveva voglia di rivedere la sua amata, decise di
rompere il silenzio.
<< Allora Goku andiamo? >>
<< Ma certo! Mettimi una mano sulla spalla che arriviamo con il teletrasporto...Ehm oops! >>
<< Che succede Goku? >>
<< Sono letteralmente sfinito e non
ho abbastanza energia per usare il teletrasporto.Credo che ci
toccherà volare.E' un problema per te? >>
<< Ma tranquillo Goku! Forza allora andiamo! >>
Letteralmente sfiniti i due si alzarono in
volo e insieme constatarono che quel pomeriggio, si erano spinti
veramente oltre, perché il solo levitare era faticoso per
entrambi. Quando furono a circa 20 metri da casa tutti e due persero
definitivamente le forze.
<< WOWOWOWOHO! >>
<< SBAM! >>
C18 Chi-chi e Gohan uscirono di casa
sentendo quel rumore assordante e ciò che si trovarono davanti
fece sorridere C18 e Gohan, al contrario di Chi-chi che era furibonda
visto che erano precipitati su un'orto che da poco avevano finito di
seminare.
<< Accidenti che botta! Tutto bene Crili? >>
<< Insomma...mi sento tutto rotto. La
prossima volta che ci alleniamo in questo modo dobbiamo portarci de
senzu...ahio! >>
Gohan che aveva assistito a quella scena
con divertimento corse in casa e recuperò due senzu per poterli
dare a quei due sciagurati che si ritrovava uno come padre, e l'altro
come migliore amico. Non appena i due presero i senzu, tutte le ferite
scomparvero dai loro corpi e l'energia tornò quella che era
stata fino a qualche ora prima.
Dopo aver accuratamente messo a posto il
casino che avevano combinato nell'orto di Chi-chi, Goku espresse il
desiderio di passare la cena tutti insieme. C18 accettò subito
e sorrise al terrestre.
Lui ricambiò il sorriso ma si
accorse che una strana luce albergava dentro quei due zaffiri, e in
cuor suo si chiese cosa fosse successo durante la sua assenza. Ma a ben
pensarci doveva essere qualcosa di bello, perché non era una
luce triste o malinconica, ma una luce carica di una forte
determinazione.
Finita la cena i due fidanzati si
congedarono dai loro amici con la promessa di rivedersi molto presto.
Durante il tragitto dai Monti Paoz fino alla Kame-House C18 rimase
stranamente silenziosa, e quando raggiunsero la loro casa Crili era
leggermente preoccupato.
Salirono le scale e si diressero insieme
verso il letto. Poi il terrestre decise di chiedere spiegazioni di
quello strano mutismo da parte dell'androide.
<< Lazuli per caso c'è qualcosa che non va? Stai zitta zitta >>
L'androide prima di rispondere ripensò al consiglio di Chi-chi e prese parola a grandi linee.
<< Crili volevo domandarti una cosa... >>
<< Dimmi >>
<< Che ne pensi del matrimonio? >>
Il terrestre si sorprese di quella domanda
e allo stesso tempo si maledisse per non aver tirato mai fuori
l'argomento ma...se non lo aveva fatto era perché temeva un
rifiuto e pertanto decise di rispondere sinceramente.
<< Penso che sia una cosa
meravigliosa per due persone che si amano e che si vogliono bene.Ma
come mai questa domanda Lazuli? >>
<< Niente era solo una curiosità... >>
Il terrestre prese alla fine coraggio e sperando in un'esito positivo parlò all'androide con il cuore in mano.
<< Lazuli tu ehm...ecco avresti impegni per i prossimi 50 o 60 anni? >>
<< Che? >>-rispose lei non avendo capito il nesso della domanda.
<< Io mi chiedevo se...insomma non
sei costretta...possiamo anche rimanere così come siamo
adesso...però...ecco volevo sapere se a te dispiacerebbe molto
sposarmi... >>
Crili si diede mille volte dello stupido. Ma poteva fare una domanda del genere a quel modo così goffo?
Chiuse gli occhi sperando di non finire
all'altro mondo. Ma quello che accadde in seguito lo lasciò
all'inizio sconcertato.
L'androide lo fissò con gli occhi lucidi e temendo di averla ferita si profuse subito in mille scuse.
<< Perdonami Lazuli...io...io non
volevo ferirti oppure offenderti...a me basta stare insieme a te e del
resto non mi interessa. Perdonami ancora ma ti prego non piangere e so
di aver sbagl... >>
Crili non riuscì a finire la frase,
perché C18 lo baciò con passione senza preavviso. Lui
ricambiò subito quel bacio ma era ancora perplesso.
Perché prima lei era sull'orlo delle lacrime e ora lo stava baciando così appassionatamente?
<< Non ti devi scusare Crili...non ce ne è motivo. >>
<< Ma...ma allora perché prima piangevi? >>
<< Perché le mie erano lacrime di gioia imbecille! >>
In quel momento il terrestre capì...
E una grande gioia prese possesso del suo corpo.
Con uno scatto improvviso si mise a sedere sul bordo del letto col cuore che andava a mille.
<< Lazuli? Dimmi che non è un
sogno...tu...tu vorresti davvero sposarmi? Era...per caso era un
sì il bacio di prima? >>
Prima di rispondere l'androide si
divertì un mondo nel vedere il suo uomo così euforico, ma
d'altronde lo era anche lei e quello che si accingevano a compiere
entrambi era un'ulteriore passo per l'androide, al fine di considerarsi
un'essere umano come tutti gli altri e non più un cyborg privo
di sentimenti.
Il terrestre aveva i battiti del proprio
cuore che aumentavano ad ogni momento che passava nel silenzio.
Cercò in tutti i modi di resistere e aspettare pazientemente ma
alla fine non ce la fece più e con il cuore in gola chiese
all'androide.
<< Lazuli ti prego sto impazzendo...era un sì? >>
Prima di parlare lei lo baciò con
ancora più intensità di prima e dopo essersi
staccati C18 pronunciò le parole che avrebbero per sempre
cambiato le loro vite.
<< Si Crili...era un si >>
Note dell'autore: Questo è stato di gran lunga il capitolo
più pazzo della mia vita. Già il fatto che Goku parli di
sesso con Crili sicuramente verrà considerata un'eresia, ma
tutto può essere. Finalmente Crili ha chiesto la mano a C18 e
presto convoleranno a nozze! Ringrazio in anticipo chiunque abbia
seguito la storia fino a questo punto, ma soprattutto a chi lascia un
commento/recensione! Non manca molto alla fine di questo racconto,
quindi alla prossima!
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Capitolo 26 *** CAPITOLO 26 LA NOTIZIA ***
LA NOTIZIA
LA NOTIZIA
Il giorno dopo la dichiarazione Crili si svegliò di ottimo
umore e aveva le sue buone ragioni. Però ancora non credeva che
C18 avesse acconsentito a sposarlo. Si girò nel letto e diede un
buffetto alla sua amata, che si svegliò proprio in
quell'istante. Guardò il terrestre con un sorriso al quale
seguì un bacio appassionato.
<< Lazuli scusami ma è troppo bello e ho paura che sia
solo un sogno e volevo chiederti se tu insomma hai detto veramente
sì? Oppure me lo sono immaginato? >>
C18 rimase silenziosa qualche minuto, godendosi le espressioni di paura sul volto di Crili prima di rispondere.
<< Ma quante volte te lo devo ripetere? Ho detto di sì! >>
<< Allora non era un sogno! Comunque è ora che viene la
parte difficile. Cioè non che voglio annoiarti con cose che tu
definiresti piccolezze, ma è giusto che tu ne sia al
corrente >>
<< Che intendi? >>
Prima di rispondere il terrestre ci pensò su e
arrivò alla amara conclusione che per fare un matrimonio come si
deve non basta solo l'amore, ma anche una cospiqua somma di denaro.
I soldi che aveva risparmiato quando tanti anni prima era arrivato
secondo al Torneo di Tenkaichi potevano coprire le spese per il
rinfresco, ma per quanto riguardava l'affitto di un locale abbastanza
grande per ospitare tutti i suoi amici ecco quello...era un problema.
<< Posso sapere a cosa stai pensando? >>-chiese C18 vedendo il terrestre pensieroso.
Credendo di essere stato colto sul fatto, Crili cercò una
scusa che poteva andare bene. Voleva fare di tutto per rendere il suo
matrimonio un giorno speciale per entrambi.
<< Niente Lazuli è che mi sembra tutto
così...come dire...irreale ecco! A proposito dobbiamo dare la
notizia a tutti. Per te è un...problema? >>
<< No ma...perché così presto?Voglio dire possiamo anche aspettare qualche giorno no? >>
<< Diciamo che sarebbe meglio cominciare subito perché ci sono tante cose da organizzare >>
<< Ok ma da dove cominciamo? >>
Il terrestre ci pensò a lungo poi infine prese parola.
<< Direi di cominciare dagli invitati, io penso agli altri e tu
lo dici a tuo fratello...sempre che non sia un problema >>
<< Non è un problema quindi come rimaniamo d'accordo? >>
<< Ci rivediamo qui stasera, sai sono tanti quelli che devo avvertire Ha! >>
Due ore dopo...
Mentre si dirigeva a casa di Goku Crili si mise a pensare e
inevitabilmente il dolore per la morte del suo Maestro si
riaffacciò, glaciale e insidioso.
Muten gli mancava tanto e si domandava come se la stesse passando
all'altro mondo. Di sicuro Re Yammer gli aveva concesso di mantenere il
suo corpo, ma nonostante questo avrebbe tanto voluto che fosse accanto
a lui,nel giorno più importante della sua vita e sapere che
questo non era possibile lo fece rattristare per un momento.
Poi però il pensiero che il suo adorato Maestro dall'alto dei
cieli lo osservava con affetto e orgoglio gli fece tornare il buonumore
e fu con un sorriso che atterrò davanti casa di Goku.
Chi-chi stava preparando la colazione con il sorriso stampato sulla
faccia. Il pensiero della notte di passione passata con suo marito la
fece sorridere come una bambina e quasi sobbalzò, quando il
campanello della porta si mise a squillare.
<< Un momento! >>
Prima di aprire la porta si specchiò cercando di darsi una
sistemata per non far vedere segni del passaggio di suo marito sul
corpo. Ma era inutile perché sul collo era ben visibile il segno
di un succhiotto. Non aveva tempo però di coprirlo. Aprì
la porta con un sorriso.
<< Giorno Chi-chi! Disturbo? >>
<< Ciao Crili! Entra pure non disturbi affatto. Posso prepararti qualcosa? Vuoi un caffè? >>
<< No ti ringrazio Chi-chi. Scusa se non ho chiamato prima, ma
il fatto è che dovrei parlare di una cosa a te,Goku e Gohan.
Chi-chi sospettava qualcosa...
<>
<< Se? >>
<< Và tutto bene? E' successo qualcosa di brutto? >>
<< No assolutamente. Anzi tutto il contrario! Scusa se faccio il misterioso ma vorrei che ci foste tutti >>
<< Ma certo. Vado a svegliare Goku che dorme come un sasso e
Gohan che non è da meno. Siediti pure e fai come se fossi a casa
tua! >>
<< Grazie ma posso farti una domanda Chi-chi? >>
<< Dimmi >>
<< Cos'è quel livido sul collo? Ti sei fatta male per caso? >>
Chi-chi capendo a cosa alludeva Crili si portò istintivamente una mano a coprire quel segno e diventò tutta rossa.
Il terrestre capì subito...
<< Cavolo scusa Chi-chi! Non mi dovevo permettere di farti una domanda simile...sei arrabbiata? >>
<< Arrabbiata? Ma no tranquillo, solo ti chiedo di non farne
parola con Gohan. So perfettamente che ormai è un'ometto ma
vorrei che queste cose le sperimenti da solo, come abbiamo fatto tutti. >>
Crili stava per rispondere che di sesso Gohan ormai aveva una certa
esperienza teorica, ma decise di tenerselo per se e rispose
semplicemente.
<< Sei a casa tua Chi-chi perciò di che cosa ti scusi?
Stai tranquilla e poi siete giovani ed è normale che vi
divertiate no? >>
<< Ok vado a chiamarli e come ho detto prima fai come se fossi a casa tua >>
Passarono buoni dieci minuti prima che un Goku insolitamente stanco
e un Gohan assonnato entrassero nella stanza con indosso i rispettivi
pigiami. Vale a dire Goku a petto nudo e in mutande.
<< Ehilà Crili! Come mai da queste parti? Aspetta fammi
indovinare. Un bell'allenamento è? Che ne dici? Magari stavolta
viene anche Gohan >>
<< Ha! Goku mi spiace avervi svegliato ma dovevo darvi una
notizia,una bella notizia che poi comunicherò anche agli altri.
Volevo che voi foste i primi a saperlo! >>
<< Ma certo Crili non appena questi due zoticoni si renderanno
presentabili. Ehi voi due! Filate a farvi la doccia e mettetevi
qualcosa addosso che non siete animali, altrimenti niente pasti per una
settimana è chiaro!? >>
I due Sayan corsero come fulmini facendo a gara per entrare nel
bagno e dopo ulteriori venti minuti rientrarono nella stanza
decisamente più "presentabili"
Dopo essersi seduti tutti e 4 al tavolo fu Gohan a parlare per primo.
<< Allora Crili? Cosa è successo di così
bello? Lo deve essere di sicuro se ti ha portato fino a qui con
quell'espressione felice. Avanti racconta! >>
Crili prese un profondo respiro e alla fine si decise a parlare sorridendo a tutti i presenti nella stanza.
<< Ragazzi...io mi sposo! >>
Non appena Crili pronunciò quella fatidica frase a Goku per
poco non andò di traverso il bignè che stava mangiando, e
ci volle l'intervento tempestivo di Gohan per farlo rinsavire. Una
volta ripreso il colorito di sempre il giovane sayan si rivolse
all'amico.
<< Crili è fantastico! Ti faccio le mie più
sincere congratulazioni e d'altronde era ora, siete proprio una bella
coppia! >>
<< Già lo penso anche io! >>-si aggiunse Chi-chi.
<>-concluse per tutti Gohan.
Crili divenne rosso per l'imbarazzo. Non era abituato a ricevere
tanti complimenti tutti assieme. Ma ora veniva la parte più
scomoda. Infatti non era stato solo il fatto di comunicare il lieto
evento a condurre il terrestre a casa Son.
A Crili serviva un testimone e sperava con tutto il cuore che Goku accettasse la sua proposta.
<< Goku posso chiederti una cosa? >>
<< Certo amico spara pure! >>
<< Ecco io non so da dove cominciare ma stavo pensando...ti andrebbe di essere il mio testimone di nozze? >>
Prima di rispondere il sayan fece una strana faccia, come se non sapesse di cosa si trattasse.
<< Scusa Crili ma dovrei fare cosa? >>
Neanche il tempo di finire la frase che il povero Goku si
trovò con la testa sul tavolo da un violento colpo di Chi-chi.
Lui la guardò con fare stupito.
<< Goku vergognati! Ma possibile che tu sia un completo
ignorante? E il bello è che ci siamo pure sposati per la
miseria! >>
<< Ma Chi-chi che ho detto di male? E poi scusa ma ancora non ho capito cosa sia un testimone >>
Chi-chi guardò in direzione di Crili e gli disse.
<< Scusalo Crili ma il fatto è che una capra è
più intelligente di questo scimmione che mi ritrovo come
marito >>
<< Tranquilla non c'è problema. Piuttosto Goku si o no? >>
<< Si o no che cosa? >>
<< Vuoi essere il mio testimone di nozze? >>
<< Ok Crili ma di preciso che devo fare? >>
Il terrestre scambiò uno sguardo di intesa con Gohan che si
accinse a spiegare in parole povere cosa avrebbe dovuto fare il padre.
<< Non è niente di complicato papà. Devi
solamente vestirti bene per il giorno in cui Crili e C18 si sposeranno,
e quando sarai in chiesa devi portare le fedi nel momento in cui il
testimone dello sposo e cioè tu, sarà chiamato. Tutto
qui >>
<< E ci voleva tanto per dirlo? Giusto per sapere devo dire qualcosa di particolare? >>
<< Non è che ti costringe qualcuno papà ma se vuoi credo che a Crili non dispiaccia giusto? >>
<< Certo che no! Anzi sarebbe fantastico ma se non te la senti Goku non fa niente >>
<< No no! Vedrai che qualcosa tiro fuori >>
Chi-chi che per tutto il tempo era stata in silenzio si rivolse
direttamente al terrestre perché c'era qualcosa di strano in
quella faccenda.Qualcosa che non le tornava.
<< Scusa Crili magari non sono affari miei, ma come mai sei da solo? >>
<< Già lo avevo notato anche io >>-si aggiunse Gohan-<< Che fine ha fatto C18? >>
<< Ecco lei è andata dal fratello C17 per dargli la notizia... >>
<< E come mai non sei andato anche tu amico? >>-chiese Gohan.
Crili ci pensò su per qualche momento. Non era una cosa
facile da dire, e difatti si vergognava per non averne parlato con C18.
Decise che vuotare il sacco gli avrebbe fatto bene,davanti a persone
che non lo avrebbero mai giudicato.
<< A voi lo posso dire perché so che non badate a queste
cose ma il fatto è che ho paura che il fratello non sia
d'accordo >>
<< Scusa Crili ma perché C17 non dovrebbe essere
d'accordo? E poi ammesso e non concesso ti devi sposare con C18 e non
con suo fratello, quindi...non capisco che problemi ti fai. Io non ho
la capacità di prevedere il futuro ma sento che lui non
avrà nulla da obiettare fidati amico! >>
<< Grazie Goku...spero che sia così...davvero >>
Nel frattempo da tutt'altra parte
C18 aveva da poco raggiunto la residenza di suo fratello. Non era
servito che lui le dicesse a voce dove abitava, semplicemente quando
volevano trovarsi i due fratelli lo sentivano dentro se stessi.
La bionda salì le poche scale e bussò alla porta con
vigore e poco dopo una figura familiare fece capolino dalla porta.
<< Sorellina! Come mai da queste parti? >>-disse C17 con un finto sguardo glaciale.
C17 non era cambiato per niente da quando si erano visti l'ultima
volta. In quel momento indossava un accappatoio di colore giallo e la
cyborg ebbe la sensazione di essere arrivata arrivata in un
momento particolare.
<< Allora? Non mi fai entrare? >>-chiese con finto tono gelido al fratello.
<< Ma si certo entra! >>
C18 si guardò intorno con apparente indifferenza, ma non era
venuta lì per giudicare lo stile di vita del fratello. Stava per
rivolgergli la parola quando sentì una voce femminile provenire
dall'ingresso.
<< Tesoro chi è? >>
C17 divenne leggermente rosso ma rispose subito.
<< Jill prima di venire qui datti una ehm...sistemata che ti devo presentare una persona ok? >>
<< Certo arrivo! >>
C18 fissò il fratello di sottecchi e capì all'istante che la sua prima impressione non era sbagliata.
Si maledì per essere arrivata proprio in quel "momento"
Poco dopo una ragazza molto avvenente fece la sua comparsa e C17 fece le presentazioni.
<< Jill questa è mia sorella, sorellina cara questa è la mia ragazza e si chiama Jill >>
Le due si guardarono per qualche tempo fino a che Jill non fece la prima mossa stendendo la mano verso l'androide.
<< Molto piacere! C18 giusto? Tuo fratello mi ha parlato molto di te e sono contenta di fare la tua conoscenza >>
L'androide strinse dosando bene la forza e disse semplicemente.
<< Piacere mio >>
<< Scusala Jill ma sai mia sorella è famosa per la sua
loquacità, quindi perdonala se ti rivolge a stento qualche
parola >>
C18 fece diventare i suoi occhi due fessure e lanciò al fratello uno sguardo gelido.
<< Comunque io mi vado a vestire così voi due
avrete modo di conoscervi meglio, faccio il prima possibile >>
Detto questo l'androide infilò la prima porta lasciando le due ragazze a studiarsi.
Jill si sentiva stranamente a suo agio sotto lo sguardo che
C18 gli aveva messo addosso appena il fratello era sparito. Forse
perché era identico a quello del suo ragazzo.
La cyborg invece voleva capire dallo sguardo, che persona era
quella che aveva davanti. Doveva essere speciale se era riuscita a far
perdere la testa a suo fratellino. Decise che era inutile stare a
fissarsi per delle ore senza proferire parola.
<< Come vi siete conosciuti tu e mio fratello? L'ultima volta
che l'ho visto mi ha parlato di te ma era una situazione un
po...complicata >>
<< Ma certo! Però ti avverto è una storia
lunga, quindi che ne dici se ci accomodiamo al tavolo? Si parla meglio
da seduti >>
L'androide accettò l'invito così gentile.
Jill gli raccontò tutto a partire da come si erano conosciuti
fino al momento attuale. Ascoltando la storia della sua vita si accorse
che sotto molti aspetti la terrestre assomigliava molto a Crili da un
punto di vista caratteriale, e questo non poteva che essere un bene.
Inoltre ascoltando la ragazza C18 si accorse anche che Jill non dava
troppo peso alle cose materiali, come invece faceva gran parte del
genere umano.
(Un'altro punto a favore per te)-pensò l'androide.
Il loro discorso fu interrotto dall'arrivo di C17 che nel frattempo
si era reso più presentabile e dopo essersi seduto anche lui
sorseggiando una tazza di caffè, ne porse una anche a sua
sorella.
<< Dunque avete fatto amicizia? >>-chiese a entrambe ma la prima a rispondere fu Jill.
<< Credo di si...per parte mia almeno ma la capisco se a lei ci voglia più tempo >>
C17 diede un buffetto alla sua ragazza che divenne subito rossa.
<< Che c'è Jill? Ho fatto qualcosa di sbagliato? >>
<< No ma c'è tua sorella un po di contegno no? >>
C18 senza volerlo si lasciò sfuggire un sorriso. Era
molto felice per il fratello anche se non lo avrebbe mai
urlato ai quattro venti.
Fortuna aveva voluto che anche lui convivesse con una persona
speciale e Jill lo era di sicuro, ma per il momento questo lo avrebbe
tenuto per se.
<< Sorellina ora che vi siete conosciute meglio la domanda più importante. Cosa ci fai qui? >>
<< Niente è che volevo metterti al corrente di una cosa... >>
Jill ebbe la sensazione di essere di incomodo quindi disse.
<< Se volete esco un'attimo magari la mia presenza potrebbe infastidirvi >>
C18 gli sorrise.
<< No Jill e poi la cosa riguarda anche te siediti per favore >>
Jill fece come chiesto e si abbandonò alla sedia guardando
con curiosità il suo ragazzo sperando che lui ne sapesse
qualcosa. C17 scosse la testa ad indicare che non aveva la più
pallida idea di quello che stava succedendo.
<< Ok sorellina so che ti piace fare la misteriosa quindi per la seconda volta te lo richiedo cosa ci fai qui? >>
Prima di rispondere C18 guardò pensierosa fuori della
finestra ma solo per pochi secondi perchè alla fine se ne
uscì con un semplice.
<< Mi sposo con Crili >>
C17 che stava sorseggiando il suo caffè fissò di
sottecchi sua sorella. Non era affatto sorpreso dalla decisione presa e
in fondo sapeva che quel tappo come lo chiamava lui, aveva tutte le
carte in regola per diventare degno marito di lei. Quindi senza
scomporsi riprese.
<< Congratulazioni sorella! A quando il matrimonio? >>
Jill che nel frattempo era rimasta ad ascoltare in silenzio si
sentì molto in imbarazzo per la reazione del suo ragazzo verso
la sorella e non mancò di farglielo notare.
<< C17! Ma ti sembra questo il modo di reagire?Un minimo di entusiasmo che cavolo! >>
Il cyborg fece finta di cadere dalle nuvole ed esclamò prendendo in giro entrambe le donne.
<< Un matrimonio! Ma che bello! Da bere per tutti! Và bene così Jill? >>
La terrestre stava per protestare quando fu interrotta di nuovo dal suo ragazzo.
<< Jill non pensare che non sia felice per mia sorella ma il
fatto è che me lo aspettavo da tempo, anzi molto tempo e quindi
non sono sorpreso...tutto qui >>
Prima che la terrestre protestasse di nuovo fù proprio la diretta interessata a intervenire.
<< Jill non farci caso e visto che stai insieme a questo
teppista di mio fratello sappi che alle volte può essere
veramente uno stronzo. Comunque caro fratellino per rispondere alla
domanda di prima io sono venuta solo per informarvi che mi sposavo ma
non quando. Ci sono un sacco di cose da fare prima. Lista degli
invitati,il posto dove si terrà il matrimonio,la
chiesa...insomma tante cose quindi per il momento stiamo ancora
testando il terreno...tutto qui >>
<< Si ma ne sei convinta?Voglio dire non ho niente contro lo psico...ehm come è che si chiama? >>
C18 serrò la mascella talmente forte che perfino Jill si accorse di una forte tensione nell'aria.
<< Lo sai benissimo come si chiama e non ti azzardare mai
più a prenderlo in giro...CHIARO? E poi dovresti ricordarlo se
ti funziona ancora il cervello che ci ha salvato entrambi da quello che
eravamo una volta! >>
<< Ok,ok sorellina non ti scaldare tanto! Era solo per vedere
se ci tenevi veramente a lui e dalla reazione direi proprio di
sì. Comunque se posso c'è una cosa che non mi torna su
tutta questa faccenda >>
<< Che vuoi dire? >>-chiese la cyborg spazientita.
Prima di parlare C17 si schiarì la voce.
<< Sai da quando sto con Jill mi sono dato da fare per capire
come funziona questa società nella quale viviamo e te lo devo
dire sorellina cara. Quando hai elencato le cose da fare prima del
matrimonio ti sei scordata di elencarne una che direi sia la più
importante sotto un certo punto di vista... >>
<< E quale sarebbe sapientone illuminami! >>
<< Dolce sorella...ma tu ce l'hai un testimone? >>
In quel momento tutte le certezze di C18 crollarono e si accorse che il fratello aveva perfettamente ragione.
Lei non aveva un testimone ed era un'elemento chiave affinché un matrimonio funzionasse alla perfezione.
Si alzò di scatto facendo cadere la sedia sulla quale era seduta fino a qualche minuto prima.
Iniziò a camminare avanti e indietro sotto lo sguardo
divertito di C17 e quello incuriosito di Jill. Tutto questo durò
per buoni 10 minuti fino a che C17 decise di mettere la parola fine a
tutto.
<< Sorellina adesso calmati non volevo farti agitare ma ho
pensato che fosse giusto ricordartelo. Comunque adesso siediti che ne
veniamo sicuramente a capo dai >>
In parte incuriosita, e in parte desiderosa di porre fine a quel
problema C18 si sedette e cominciò a rimuginare stilando una
lista che propose al fratello e scartando pian piano i nomi di tutti
quelli che conoscevano sotto lo sguardo attento di Jill.
<< Dunque vediamo...che ne dici del playboy? >>
<< Cosa Yamcha?Non se ne parla nemmeno! >>
<< Ok...il ciclope? >>
<< Tenshinan? Pfui neanche morta! >>
<< Uffa sorella quanto sei difficile! Comunque vediamo chi è rimasto...
Ma certo! Come si chiamava il figlio di Goku? Gohan? >>
<< E' troppo piccolo idiota! Per fare il testimone
bisogna essere maggiorenni! Cosa credi che mi sia girata i pollici in
tutto questo periodo di convivenza con Crili? Mi sono fatta
un'idea anche io di come funziona il mondo >>
<< OK come non detto... >>
Sulla stanza calò un silenzio di tomba che poteva tagliarsi con il coltello.
C18 non sapeva letteralmente cosa fare e suo fratello sembrava
navigare nelle sue stesse acque mentre Jill fu a un pelo dal candidarsi
come testimone, ma poi il pensiero che in fondo non conosceva del tutto
la sorella del suo fidanzato la trattenne.
<< Che ne pensi di Goku? >>-disse all'improvviso C17 come
se avesse trovato la soluzione ma le successive parole della sorella lo
smentirono.
<< Sicuramente sarà stato scelto da Crili come SUO
testimone di nozze...non ho alcun dubbio. E comunque Jill se vuoi puoi
partecipare anche tu, nel senso che se magari hai qualche
idea... >>
Jill diventò paonazza, ma dopo aver ascoltato la domanda si
ricordò di un particolare che le aveva raccontato suo fratello
quando la mise al corrente della sua vera identità.
<< Ecco magari ci avete già pensato e quindi posso
sembrare stupida ma da quello che ho capito, e da quanto mi ha
raccontato C17 questi Goku e Gohan che tra l'altro neanche conosco
sono...come era tesoro? >>
<< Sayan...perché? >>-chiese C17 incuriosito.
<< Ma in totale non ce ne erano tre di sayan...se ricordo bene? >>
Un'unico nome passò per la mente dei due cyborg in quel
momento e forse C18 aveva trovato, per quanto fosse bizzarro il suo
testimone.
<< Giusto Jill grazie.Vegeta! Ora il problema non sarà trovarlo ma... >>disse C18.
<< Convincerlo... >>-fini la frase C17.
Note dell'autore: Rieccomi qui a scassarvi le palle...
Spero vivamente che questo capitolo vi sia piaciuto e che magari
lasciate qualche commento/recensione! Jill doveva ricomparire no?
Spero che abbiate gradito la cosa come la ricomparsa di C17! Alla
prossima e spero che sia presto! Ormai il profilo del manicomio
per me si fa sempre più vicino. No scherzo!!!!
Forse...
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Capitolo 27 *** CAPITOLO 27 PICCOLE INCOMPRENSIONI E TANTO AMORE ***
PICCOLE INCOMPRENSIONI E TANTO AMORE
PICCOLE INCOMPRENSIONI E TANTO AMORE
Crili era molto agitato e percorrendo, o
meglio sorvolando i chilometri che lo separavano dalla Kame-House, non
poteva non pensare a cosa avesse deciso il fratello della sua amata
riguardo il matrimonio. Chi-chi Goku e Gohan lo avevano in parte
rassicurato, ma il dubbio corrodeva la sua testa pelata.
<< Non credo di essere proprio una nullità!-si disse da solo
E se a C17 gli sono antipatico?
Però l'ultima volta che ci siamo visti, non mi sembrava che gli stessi antipatico.
E se non fosse d'accordo e avesse influenzato anche Lazuli?
No! Questo non può essere! Devo calmarmi maledizione! >>
Dire che aveva i nervi a fior di pelle, sarebbe stato riduttivo.
Dopo aver formulato questi pensieri, il terrestre si trovò davanti un paesaggio famigliare.
L'isoletta dove era cresciuto stava lì immobile e silenziosa...
Scese di quota e si accorse che di C18 non
c'era ombra. Si diresse verso la porta di casa con tutte le intenzioni
di entrare ma talmente era in pensiero, che non riuscì ad
inserire le dannate chiavi nella serratura. Gli tremavano le mani tanta
era la paura.
<< E dai cazzo apriti! >>
Niente. La porta non voleva saperne di aprirsi e di Lazuli, la sua Lazuli non c'era traccia...
In un'impeto di rabbia diede un calcio
alla porta che si staccò dai cardini e se non avesse dosato la
forza, probabilmente sarebbe passata attraverso il muro causando
ingenti danni alla casa.
Crili decise di mettersi ad aspettare il ritorno della sua amata...
Ma più passavano i minuti e più l'ansia cresceva.
Così per allentare un po la
tensione si mise a rovistare dentro il frigorifero dove trovò
parecchie bottiglie di birra, che si trovavano li chissà da
quanto tempo, ma che tuttavia non erano scadute.
Ne prese una e cominciò a
sorseggiarla seduto sul divano e in men che non si dica la bottiglia
era stata vuotata. Allora ne prese un'altra, e un'altra ancora fino a
che l'alcool cominciò a fare effetto e senza rendersene conto il
terrestre si addormentò sul divano...
C18 era molto felice per il fratello e per se stessa ma l'unica cosa che la preoccupava era quel testone di Crili.
Per quanto riguardava la scelta del
testimone, Vegeta sembrava proprio la persona giusta. La fidanzata di
suo fratello aveva avuto un'ottima intuizione. Certo non sarebbe stato
facile convincere il Principe dei sayan, ma C18 era fiduciosa.Anche lui
era cambiato e non era più malvagio come un tempo. Inoltre non
sapeva spiegarsi il motivo ma all'androide faceva piacere la sua
presenza.
Che cosa buffa era la vita!
Fino a qualche mese prima avevano cercato di uccidersi a vicenda e ora forse lui gli avrebbe fatto da testimone di nozze.
Il fatto era che Vegeta come carattere e
personalità gli assomigliava molto. Faceva finta di non aver
bisogno di nessuno ma non era così...
Come lei con Crili...
Già Crili!
Era rimasta a cena dal fratello e con
l'occasione aveva conosciuto meglio Jill, ma così facendo si era
fermata fino a tardi e aveva scordato che l'accordo con il terrestre,
era di ritrovarsi alla Kame-House verso sera. Con la paura che il suo
uomo non vedendola tornare fosse uscito fuori di testa aumentò
la velocità di volo e in pochi minuti raggiunse la casa
sull'isola.
La prima cosa strana che C18 vide fu la porta di casa che qualcuno o qualcosa aveva strappato via dalla sua sede.
Incuriosita entrò in casa e vide il
suo amato dormire beatamente sul divano e per terra una quantità
enorme di bottiglie di birra.
La cosa incuriosì molto C18 e siccome voleva delle spiegazioni si accinse a svegliare Crili.
Iniziò prima a scuoterlo e a chiamarlo per nome ma di svegliarsi il terrestre non ne voleva sapere.
C18 perse la pazienza e urlò con quanto fiato aveva in gola.
<< MA TI VUOI SVEGLIARE RAZZA DI IDIOTA!? >>
Per poco a Crili non venne un'infarto. Non
ricordava cosa fosse successo nelle ultime ore oltre il fatto che
nell'attesa si era ubriacato e probabilmente si era anche addormentato.
<< La-Lazuli? >>
L'androide lo fissava con sguardo severo dalla soglia di casa.
Non era arrabbiata...non tanto almeno.
<< E chi altro dovrei essere?
Mi dici che cosa stai combinando? E pensare che mi ero
preoccupata per te, dato che non ero qui come d'accordo e pensavo ti
stessi allarmando! E invece ti trovo a dormire e ma...quanto hai
bevuto? Per la miseria! >>
Crili divenne rosso per la vergogna. Ma perché diavolo si era scolato tutte quelle bottiglie?
Si diede dello stupido un miliardo di volte.
Intanto l'androide aspettava una risposta per quel comportamento ma il terrestre continuava a tenere la testa bassa.
Prima di continuare l'androide si
massaggiò le tempie. Avrebbe voluto davvero fare una ramanzina
al suo ragazzo, ma la visione di lui, con la faccia da cane bastonato
gli fece allentare la tensione.
<< Crili...mi dici cosa è successo? >>
Dopo quelle parole il terrestre parve riprendere colorito.
<< Sei arrabbiata con me, non è vero? >>
Se lo chiese anche l'androide ma era più forte di lei e non sopportava di vedere quel muso lungo.
<< No...non sono arrabbiata ma spero ti sia chiaro che mi devi una spiegazione >>
Il terrestre prese un profondo respiro prima di parlare.
<< Scusa Lazuli. Il mio è stato un comportamento inaccettabile ma...il fatto è che avevo paura >>
L'androide si sedette vicino a lui
<< Di cosa avevi paura? >>
<< Ecco...oggi sono andato da Goku e
gli ho detto che vogliamo sposarci e lui farà da mio
testimone di nozze. Poi sono tornato qui e non trovandoti mi sono
passati per la mente un sacco di pensieri credimi! Temevo che tuo
fratello non fosse d'accordo sulla nostra unione e che magari ti aveva
convinto a non sposarmi più. E così con l'ansia che mi
attanagliava ho cercato un modo per allentare la tensione. Questo
è il motivo per cui mi hai trovato in questo stato e ti chiedo
perdono Lazuli ma credevo di impazzire! >>
C18 fu molto colpita dalle parole di lui e
si sentì anche in colpa per non averlo avvisato che avrebbe
fatto tardi. Certo ubriacarsi non era una delle reazioni migliori, ma
se lei fosse stata lì quando doveva questo non sarebbe successo.
Decise di raccontargli tutto compreso il fatto che il suo di testimone
di nozze sarebbe stato Vegeta.
<< Quindi non ci hai ripensato Lazuli? >>
<< Secondo te starei qui ora a
parlare di testimoni di nozze? E poi anche ammesso che mio fratello non
fosse stato d'accordo,la vita è mia e decido io! Sarò per
metà un'androide ma guai a chi mi dice cosa devo o non devo
fare! E se ho deciso di sposarti così sara. Ricordati quello che
ti dissi tempo fa. Tu sei mio! >>
Un'altra persona al posto di Crili non avrebbe accettato una presa di possesso di quel tipo...
Un'altra persona avrebbe considerato quelle parole, come una minaccia...
Un'altra persona sarebbe scappata via...
Ma non Crili...
Per lui sapere di essere proprietà esclusiva di C18 non gli dava fastidio.
Anzi!
Lo rendeva incredibilmente
felice,perché era quello che aveva sempre cercato nella sua
vita. Essere una cosa sola con una persona speciale, e quella persona
era proprio C18. La abbracciò con tutto se stesso,ispirando
l'odore della sua pelle e dei suoi capelli.
<< Scusa se ho dubitato di te Lazuli
ma...ormai lo hai capito no? Senza di te la mia vita non avrebbe senso!
E poi pensaci! Due sayan come testimoni di nozze Ha! Già
me li vedo in smoking! Ma va bene così! Sono felice a tal
punto che mi sento scoppiare! Ti amo Lazuli! >>
Detto questo il terrestre prese a baciare
le labbra di lei che ricambiò subito il bacio. Il terrestre si
era trovato poche volte a prendere iniziativa e con questa
consapevolezza decise di fermarsi, con grande disappunto dell'androide.
<< Ma che ti prende Crili? >>
<< Scusa Lazuli mi sono fatto prendere dall'emozione...e...ecco...io >>
<< E allora che c'è di male? Non mi sembra che quando sono io a te dispiaccia. O no? >>
<< Infatti! Sei sempre tu e quindi mi sembrava strano...
Scusa se ti ho offesa... >>
C18 si trovò a pensare che
quell'umano era semplicemente straordinario, e decisamente meglio di
tutti i terrestri di sesso maschile messi assieme su quel pianeta.
Crili a rispettava trattandola come una vera donna, ignorando
volutamente la sua natura. Per il terrestre non esistevano vincoli, ma
solo tanto e tanto amore...sincero amore. Lei lo amava altrettanto
definendolo "SUO" per sempre, e guai a chi si sarebbe sognato di
fargli del male! Per questo ringraziava il destino che li aveva fatti
incontrare all'inizio come nemici, e ora come quasi sposi.
Nel frattempo il terrestre si domandava
come mai C18 lo guardasse con quell'aria seria e il dubbio che fosse
arrabbiata con lui si fece di nuovo largo nel suo animo.
<< Lazuli? Perché non dici niente? D'accordo ho sbagliato e ti chiedo scusa ma almeno dimmi qualcosa! >>
C18 si riscosse e si avvicinò di
nuovo al terrestre baciandolo con passione. Crili fù felice,
perché con quel bacio aveva capito che lei non era arrabbiata.
In seguito C18 si staccò da quel bacio, solo per spogliarsi
completamente nuda, lasciando il terrestre a fissarla come un'ebete.
L'androide decise di sperimentare una cosa
nuova per lei e lo sguardo di lui da tenero cucciolotto, non faceva
altro che alimentare il suo desiderio.
Si avvicinò di nuovo guardandolo dritto negli occhi...
Poi gli tolse i vestiti ad altissima
velocità, e dopo averli lanciati in aria, gli baciò il
collo, sussurrandogli nell'orecchio.
<< Voglio provare una cosa nuova ma non ti spaventare d'accordo? E se ti faccio male dimmelo...
E' la prima volta per me.Stai fermo va bene? >>
Il terrestre era basito nonostante fosse
molto eccitato per le parole di lei. In quel campo l'androide si
era dimostrata parecchio intraprendente e Crili non riusciva a
capire cosa diavolo passasse per la mente della sua amata, e cosa fosse
questa cosa nuova.
Decise comunque di stare al gioco...
Osservò C18 avvicinarsi al
lobo dell'orecchio alternando dei baci a piccoli morsi ma che non
facevano male.Dopo aver dedicato parecchio tempo al lobo scese verso i
pettorali assaporandone il gusto della pelle e mandando in estasi il
terrestre che gemeva di piacere a quel contatto...
Crili spalancò all'improvviso gli
occhi quando sentì una sensazione nuova, mai provata prima.
L'androide era scesa con la testa all'altezza del suo pube, e lui non
riusciva a parlare tanto era il piacere che stava provando. Ma non
volendo fare la figura del depravato, cercò di dissuadere
C18 di smetterla con quella piacevolissima tortura...
<< No Lazuli...questo...AH! Questo non-non sei costretta a farlo... >>
<< Ti faccio male? >>
<< N-no...ma... >>
<< E allora di che ti lamenti? >>
Finalmente il terrestre decise di
arrendersi. Quella notte l'avrebbe ricordata per tutta la sua vita.
Dopo quel fortissimo amplesso Crili non si sentì in colpa per
essersi abbandonato a quel nuovo tipo di piacere, e come aveva detto a
Goku tempo prima, a quel modo non c'era vergogna da provare per nessuno
dei due.
Note dell'autore: Questo lo ammetto
è stato un capitolo da rating rosso, e non ci vuole un genio per
capire cosa abbia (sperimentato) C18 sulla sua cavia preferita.
Comunque spero che questo capitolo non vi sia risultato troppo volgare,
e che vi sia piaciuto! Sarei felicissimo di ricevere una
recensione/commento! Alla prossima!
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Capitolo 28 *** CAPITOLO 28 DI TESTIMONI REGALI E... ***
DI TESTIMONI REGALI E...
DI TESTIMONI REGALI E...
Il giorno dopo Bulma si svegliò molto presto.
Aveva un sacco di lavoro arretrato ma la cosa gli andava più
che bene, visto che ormai da quando stava insieme a Vegeta per davvero,
passava buona parte delle giornate costringendo il principe dei Sayan a
portarla in giro a fare shopping, e quando lui non ne aveva voglia lei
si avvicinava e facendogli le fusa otteneva sempre ciò che
voleva.
Vegeta non sapeva resisterle e per la prima volta in vita sua essere comandati da un'altra persona non gli dispiaceva affatto.
La turchina in quel periodo stava lavorando ad un progetto
particolare che non riguardava le commissioni che otteneva di solito da
altre multinazionali del settore Tecno-Futuristico.
No...
Il progetto era un segreto per tutti e anche se a malincuore, non ne
aveva parlato nemmeno col suo compagno. La prima volta che ci aveva
pensato fu in occasione della morte di Goku per via di quel maledetto
virus...
Poi però Goku era tornato. I Cyborg non erano più una minaccia e quindi aveva accantonato il progetto.
Ma ora quasi che fosse istinto aveva tirato fuori i vecchi documenti
riguardanti il progetto e da parecchi giorni non pensava ad altro che
quello.
Tranne la notte ovviamente...
Il principe dei Sayan aveva la capacità di farle passare qualsiasi preoccupazione riguardo il lavoro o altre questioni.
Ma quel progetto era veramente importante e quindi quella mattina si
era messa a trafficare con vari pezzi elettronici e meccanici e il
risultato era che la faccia divenne nera come le mani del resto.
Non sembrava neanche una scienziata in quel momento, assomigliava
più ad un meccanico. Chi la conosceva davvero sapeva che lei non
era solo una brillante scienziata, figlia della più grande mente
che il mondo avesse mai visto.
Lei era Bulma Brief e gli piaceva dare vita a quello che disegnava
su carta. Quindi fu con un certo disappunto che lasciò il suo
lavoro per andare ad aprire la porta, visto che qualcuno stava suonando
insistentemente.
<< Ma chi diavolo sarà a quest'ora? >>
Quando aprì la porta rimase molto sorpresa di vedere un Crilin con un sorriso da ebete e una C18 anche essa sorridente.
Il terrestre la fissava come se non la riconoscesse...
<< Salve ragazzi! Scusate se non sono presentabile ma
stavo lavorando ad una cosa...comunque entrate non state
lì! >>
I due non se lo fecero ripetere due volte e dopo qualche svolta si sedettero ad un tavolo su esortazione della stessa Bulma.
<< Sai quando ti ho visto tutta sporca non ti riconoscevo all'inizio ehehehe! >>
<< Eh già...comunque vi va del caffè? Ne ho sempre tanto a disposizione >>
<< Grazie >> dissero in coro i due fidanzati.
Parlarono del più e del meno fino a che Bulma da brava
osservatrice che era, capì che i due dovevano chiederle qualcosa.
<< Ragazzi mi fa piacere la vostra visita ma...esattamente cosa volete? >>
<< Certo che non ti si può nascondere nulla
Bulma! Comunque siamo venuti qui per darti una notizia e chiederti una
cosa... >>
<< Allora? Ditemi cosa è successo? >> chiese allegra Bulma.
<< Ecco...ancora non abbiamo deciso la data ma...io e C18 ci sposiamo! >>
Bulma se l'aspettava e in cuor suo si chiedeva come mai ancora non l'avessero fatto.
Quindi esplose allegra.
<< Congratulazioni ragazzi sono tanto felice per
voi! Era ora che diamine! L'importante è averlo
deciso ma poi si farà tutto con calma no? Comunque quale era la
cosa che mi volevate chiedere? Se è in mio potere farà
tutto il possibile per aiutarvi a essere felici. Ve lo meritate!
>>
Fù C18 a parlare.
<< Grazie Bulma...non sono molto brava a esternare
queste cose, quindi non ti aspettare chissà che. Ad ogni modo
volevamo chiedere a Vegeta se poteva essere il mio testimone di nozze e
sempre che a te non dia fastidio... >>
<< Sul serio? Ma quale fastidio! Anzi mi
farà piacere così sarò la compagna del testimone!
Prima di andare da Vegeta a chiederlo se posso sapere, chi è il
tuo Crili di testimone? Aspetta fammi indovinare...Goku
giusto? >>
<< Si Bulma. Diamine siamo cresciuti assieme quindi è più che naturale >>
La terrestre si alzò e fece loro strada sorridendogli.
<< Seguitemi Vegeta è nella Gravity Room ad allenarsi! >>
Poco dopo il trio si ritrovò davanti alla famosa costruzione
sferica tanto famigliare a Crili, ma completamente sconosciuta a C18
che infatti chiese.
<< Crili ma cosa è una Gravity Room? >>
Il terrestre stava per rispondere quando si intromise Bulma che
tutta orgogliosa spiegò che era una sua invenzione, e che
serviva a Vegeta per allenarsi con una gravità di molte volte
superiore a quella terrestre.
<< Adesso è a gravità 350 volte quella
della terra. Oh ma guardatelo come si muove nonostante tutto quel peso,
e non si è nemmeno tolto l'armatura che pesa già di suo
all'incirca 100 tonnellate...
Oh il mio principe! >>
Crili era molto felice per la sua migliore amica. Chi l'avrebbe mai
detto che quei si potessero mettere insieme? Decise di
punzecchiarla.
<< Sei proprio cotta è? >>
Bulma divenne subito rossa ma la frittata era fatta.
<< Si vede così tanto? Scusate se vi ho messo in imbarazzo >>
C18 sorrise a sua volta.
<< Ma giusto un pochettino... >>
Bulma si avvicinò all'interfono e premette il pulsante.
Dopo qualche secondo la voce di Vegeta con il fiatone rispose.
<< Bulma? Che...che...anf...anf...succede? >>
<< Scusa tesoro ma abbiamo due ospiti che vorrebbero
parlarti! E poi ti sei allenato abbastanza per oggi
no? >>
<< Se sono quelli della manutenzione puoi benissimo
mandarli affanculo anche tu! Non sei mica una ragazzina no?
Dai che mi devo allenare! >>
<< Si dà il caso che i due ospiti siano Crili e
C18 testone! Sono venuti qui per chiederti una cosa. Adesso esci di
lì per favore? >>
Neanche il tempo di rispondere che il portellone della gravity room
si era aperto e un Vegeta pieno di tagli,graffi e sanguinante
dappertutto vi era uscito. Prima di sapere cosa volevano i due
interessati si rivolse a Bulma.
<< Perchè non mi hai detto che erano loro
dall'inizio? Mi hai fatto fare la figura del cretino! >>
Poi si rivolse a i due che gli stavano davanti.
<< Scusate l'inconveniente...cosa posso fare per voi? >>
Lo disse con naturalezza mentre prendeva un'asciugamano e se lo passava sulla schiena.
Il fatto era che Crili e C18 lo fissavano allibiti...
Quello era davvero Vegeta?
D'accordo che nell'ultimo scontro aveva quasi sacrificato la sua
vita, e passi anche che aveva chiamato Goku fratello, ma questo era
troppo perfino per lui!
Nel contempo Vegeta si era accorto che i due lo fissavano a bocca aperta...
Ma per quale motivo lo fissavano a bocca aperta?
<< Ehi testa pelata! Sei qui per chiedermi qualcosa o sbaglio? >>
C18 fù lesta a riprendersi da quel piccolo shock.
<< Dato che tra un po di tempo io e questo zuccone qui
accanto ci sposiamo, volevo chiederti se ti andava di farmi da
testimone di Nozze...Tutto qui... >>
Vegeta divenne di tutti i colori. Passò dal rosso al viola,
dal viola al nero, e dal nero al tornò al rosso per via
dell'imbarazzo.
Poi dandosi un contegno cercò di rispondere senza balbettare. Cosa che gli riuscì difficile...
<< Te-Testimone di nozze...Io? >>
<< Si tesoro tu! >>-Gli rispose Bulma- << Ma
ci pensi? Un matrimonio! Complimenti amore per questa occasione.Stasera
faremo scintille! >>
Se Vegeta avesse avuto il dono del teletrasporto si sarebbe
precipitato dall'altra parte del mondo per la vergogna, ma la cosa
strana è che quei due davanti non si erano scomposti per niente.
Ma lui era Vegeta Il Principe o meglio il Re dei sayan, e non voleva essere preso per un porco davanti agli altri.
Una vena o meglio tutte le vene del corpo cominciarono a gonfiarsi segno di un'imminente esplosione di rabbia...e vergogna.
Si rivolse a Bulma con gli occhi iniettati di sangue.
<< MA POSSIBILE CHE TU NON ABBIA ALCUN SENSO DEL PUDORE
BULMA!? VAI A SBANDIERARE LA NOSTRA VITA PRIVATA E MI FAI PASSARE
PURE PER UN PORCO DANNAZIONE!! >>
Crili e C18 guardavano quella bizzarra coppia col sorriso sulle
labbra. Accortosi di essere osservato Vegeta cercò di ricomporsi.
<< Ehm stavi dicendo C18? Testimone? Ecco non sò...devo allenarmi. >>
C18 non si scompose e sotto lo sguardo allibito di Crili si avvicinò senza paura al principe.
<< Non mi interessano le tue inutili scuse...
Farai ciò che ho detto punto e basta! Anche
perché se non ricordo male tempo fa ti ho battuto più e
più volte ma...non ti ho mai ucciso. Certo le cose sono cambiate
da allora ma diciamo che mi devi un favore >>
Stava per andarsene quando gli venne in mente che il principe non
sapeva ancora l'identità del testimone di Crili. Motivo in
più per spronarlo.
<< Ah dimenticavo! Goku farà da testimone a
Crili. Nessuno ti obbliga ma sarebbe disdicevole per te non esserci...
A meno che tu non abbia paura di lui... >>
Crili era convinto che la reazione di Vegeta sarebbe stata violenta,
ma stranamente vide comparire sul viso del sayan un flebile sorriso.
<< Io paura di Kakaroth? E va bene ci
sarò! Ma non pensare che lo faccio per ripagarti di
un'ipotetico favore...
Il Re dei sayan non deve favori a nessuno! Ci vediamo! >>
E senza aggiungere altro, sotto la bocca di Crili che quasi toccava
il suolo, Vegeta era tornato dentro la Gravity Room ad allenarsi.
Bulma faticava a trattenere le risate. Erano poche le persone che
potevano costringere Vegeta a fare qualcosa che a lui non andava di
fare, e si rese conto che C18 era proprio una di quelle persone, oltre
a lei ovviamente.
<< Bene...andiamo Crili? >>
Prima di seguire l'androide il terrestre si scusò con la sua migliore amica.
<< Scusala Bulma...non sò che gli sia preso. Non era intenzionata a offendere. >>
Prima di rispondere la turchina gli dedicò un sorriso pieno di affetto.
<< Ma quali scuse Crili! Non c'è bisogno
tranquillo. Anzi mi sono divertita. E ancora congratulazioni amico
mio! Ora va e raggiungila! Piuttosto se ti dovesse servire
qualcosa non esitare a chiedere intesi? >>
Il terrestre d'istinto andò ad abbracciarla e gli disse quasi commosso.
<< Grazie Bulma! Ti voglio Bene! >>
<< Anche io! >>
Mentre osservava Crili spiccare il volo,Bulma decise di abbandonare
il progetto a cui stava lavorando. A cosa serviva una costruzione
così impegnativa se le cose erano andate a buon fine?
Durante il viaggio di ritorno visto che era ancora presto Crili
decise di fare un piccolo regalo alla sua amata. Quella stessa mattina
senza farsi accorgere dalla cyborg che dormiva beata, aveva preso dei
soldi, molti soldi a dire il vero e ora poteva concretizzare un sogno
che da molto tempo gli occupava la mente.
Stavano volando in direzione della Kame-House quando la cyborg si sentì chiamare.
<< Lazuli? >>
<< Si? >>
<< Vieni con me! Ti faccio vedere una cosa ma niente domande. E' una sorpresa! >>
Detto questo il terrestre virò verso la città
del Sud inseguito da una stralunata C18. Atterrarono senza essere
visti alla periferia della città. Il terrestre la prese
sottobraccio e la condusse per le sinuose vie del centro.
<< Ma dove stiamo andando Crili? Che ti è preso tutto all'improvviso? >>
<< Niente domande e poi l'ho già detto...è una sorpresa! >>
<< Ho capito ma potresti almeno dirmi dove mi stai portando? >>
<< Fà parte della sorpresa! >>
<< Non ti sopporto quando fai così! >>
<< E tu sei adorabile quando metti il broncio! Ehehehe! >>
<< Cosa? Io non metto il broncio! >>
<< E invece Sì! >>
<< No! >>
<< Sì! >>
<< Grrr! Uffa! >>
Il terrestre adorava quando la sua amata si comportava a quel
modo. Sembrava una bambina alle volte e per questo la
trovava irresistibile, oltre che molto spassosa.
Nel frattempo erano arrivati davanti un lussuosissimo negozio di
gioielleria, uno dei più rinomati della città del Sud, ma
questo l'androide non poteva saperlo. Senza dargli il tempo di
reagire Crili si fiondò dentro il negozio dicendo solo
<< Aspetta qui per favore! >>
La cyborg era interdetta ma non disse nulla e si mise seduta su una
panchina pensando che quella giornata stava diventando veramente
strana...
Passarono 30 minuti e del terrestre nessuna traccia...
Poi un'ora e a quel punto l'androide meditò di far
saltare in aria l'intero negozio. Che poi cosa cavolo ci era entrato a
fare quel testone?
Il corso dei suoi pensieri fu interrotto da una voce alquanto irritante.
<< Ma guarda che bocconcino! Ehi tesoro! >>
Un'uomo vestito in una maniera assurda si era appena seduto accanto
all'androide, che cercò in tutti i modi di ignorarlo...
<< Come mai una bella ragazza come te si trova tutta
sola? Di un pò hai bisogno di attenzioni?
Perché se vuoi posso essere la persona che fa al caso tuo!
>>
L'androide pensò di farlo fuori per essersi azzardato solo a
rivolgergli la parola, ma cambiò idea al pensiero che
Crili l'avrebbe rimproverata a più non posso, quindi decise di
rispondergli in malo modo sperando di far desistere quel decerebrato
che le stava letteralmente scassando le palle...
<< Se non vuoi morire di una morte lenta e dolorosa, ti
conviene toglierti subito dalle palle...SONO STATA CHIARA!?
>>
Ma a quanto pareva quell'idiota non ne voleva proprio sapere di togliersi di mezzo...
<< Perchè parli in questo modo? Sono stato
tanto gentile nei tuoi confronti. E dai perché non vieni a casa
mia? Dai ci divertiremo un sacco >>
Detto questo l'idiota stava per prendere la mano della androide,
quando si ritrovò davanti un tizio pelato che aveva preso
suddetta mano e la stava stringendo dosando la forza ad ogni parola.
<< Credo non ci abbiano presentati...come ti chiami? >>
L'androide fissava Crili con sguardo interrogativo...
Sapeva che era geloso, ma lei poteva tranquillamente sbarazzarsi del cretino con un pugno al limite.
Decise di osservare la scena fingendo di non conoscerlo.
<< E tu chi diavolo sei testa pelata? Non vedi che sono impegnato? >>
Con il sorriso sulle labbra il terrestre serrò la sua presa.
<< Non mi hai ancora detto come ti chiami...ah
giusto! Ti chiami Scusa vero? Ti chiami Scusa? Ti chiami
Scusa? >>
L'idiota che ad ogni parola sentiva la mano esplodere di dolore, non
riusciva a spiegarsi come potesse un nanetto del genere, sprigionare
tanta forza, ma capì l'antifona.
<< Sì mi chiamo Scusa! Scusa! >>
Detto questo Crili lasciò la presa osservando divertito la
scena dell'idiota che correva tenendosi la mano lesa. Rivolse quindi lo
sguardo verso C18 che lo guardava stupefatta. Non aveva mai visto
questo lato di Crili...così...così diverso.
<< Scusa se ti ho fatto aspettare tesoro ma ne valeva la
pena. E grazie di non aver polverizzato quel deficiente...te ne saresti
pentita >>
L'androide si limitò a sorridergli e gli chiese curiosa.
<< Dunque visto che mi sono dovuta assorbire
quell'arrapato, vorresti almeno dirmi cosa hai fatto dentro il negozio
per tutto questo tempo? >>
<< Te lo faccio vedere a casa...vieni >>
Poco dopo erano atterrati mano nella mano sull'isola della
Kame-house. Entrarono e si sedettero sul divano, che la sera
prima era stato teatro di situazioni molto bollenti...
<< Che c'è Crili sei tutto rosso! >>-gli chiese C-18.
<< Ecco volevo farti vedere una cosa. Lo so che a te non
piacciono queste smancerie ma ho voluto fare lo stesso questa pazzia.
Cioè pazzia nel senso buono naturalmente. Comunque
tieni...spero che ti piaccia >>
L'androide prese la scatolina decorata con velluto bianco che Crili
le aveva messo in mano, e la aprì trovando all'interno quella
che sembrava essere una collana ma...non era una semplice collana. Nel
mezzo della catenella c'era un cuore. C18 l'apri leggendo la seguente
scritta bagnata in oro.
A Lazuli da Crili Per Sempre
Nel frattempo il terrestre si stava tormentando le mani.
Perchè l'androide fissava quella scritta in un modo quasi
maniacale? Moriva dalla voglia di sapere se le piaceva o meno.
<< Allora Lazuli...che-che ne pensi? >>
L'androide chiuse di scatto il piccolo cuore e mise la collana nelle mani del terrestre.
<< Me la metti Crili? Voglio indossarla subito. >>
Il terrestre felice come una pasqua non se lo fece ripetere due
volte e corse ad agganciare al collo della sua amata quel piccolo
capolavoro. Poi con voce maliziosa sussurrò nell'orecchio di
quest'ultima.
<< Tesoro...posso...posso farti divertire stasera? >>
L'androide lo fissò con sguardo carico di desiderio e gli disse semplicemente
<< Andiamo di sopra... >>
Il terrestre salì le scale con la sua amata tra le braccia e
prima di entrare nella loro stanza, tra un risolino e l'altro, la
aiutò a spogliarsi dei vestiti. Poco dopo l'adagiò
sul letto completamente nuda. C18 sperava che presto Crili
l'avrebbe fatta sua e così sarebbe stato ma...non nel modo in
cui pensava lei.
<< Perché non ti spogli? >>-aveva chiesto tra un bacio e l'altro.
<< Perché non ce ne è bisogno. Vederti
appagata per me è già sufficiente tesoro >>
L'androide allora chiese confusa.
<< Ma perchè scusa? Non vuoi divertirti anche tu? >>
Il terrestre le dedicò uno dei sorrisi più dolci.
<< No tranquilla e poi sempre se posso volevo ricambiare... >>
L'androide continuava a non capire...
Ma cosa si era messo in testa il suo ragazzo? Di farla impazzire di piacere? >>
<< Non riesco a capire quello che vuoi f... >>
E in quel momento l'androide si lasciò amare in un modo diverso dalle altre volte...
Capì cosa intendesse lui con ricambiare...
Capì che solo quel piccolo,adorabile,premuroso terrestre poteva portarla in paradiso...
Quella notte l'androide se la sarebbe ricordata per tutta la vita...
Sorrise osservando Crili...
Note dell'autore: Ah! Anche questo capitolo è stato portato a
termine. Spero vi sia piaciuto l'intermezzo comico tra C18 e Vegeta,
come spero vi sia piaciuto tutto il capitolo. Molto bollente a mio
parere verso la fine! Se volete lasciate pure un commento/recensione.
Alla prossima!
P.S. Il progetto che aveva in mente di realizzare Bulma, per chi non
l'avesse capito, è la macchina del tempo. Ma siccome in questo
universo le cose sono andate in maniera diversa, ho deciso di fargli
cambiare idea.
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Capitolo 29 *** CAPITOLO 29 IL MATRIMONIO ***
IL MATRIMONIO
IL MATRIMONIO
Tre mesi dopo finalmente il giorno era arrivato e il terrestre non voleva saperne di stare calmo...
Aveva organizzato tutto alla perfezione.
La chiesa che aveva scelto avallato da C18 era semplice e
raggiungibile da tutti. Si trovava molto vicino alla catena montuosa
dei monti Paoz.
La scelta della chiesa in quella determinata zona aveva una ragione
ben precisa. I futuri sposi avevano optato per una cosa tranquilla
lontani dalla città.
Nei mesi precedenti Crili si era dato davvero da fare con un piccolo
aiutino in termini di denaro dalla sua migliore amica Bulma.
Dopo la celebrazione ci sarebbe stato il banchetto che si sarebbe svolto con immensa gioia di Crili, alla Capsule Corporation.
Gli inviti erano stati consegnati e tutto sembrava al suo posto.
L'androide aveva accettato tutte le decisioni del suo futuro marito
senza obiettare, tranne quella che non si sarebbero visti per tutto il
giorno precedente e fino al momento del matrimonio.
Il terrestre aveva sudato le sette camicie in senso letterale per
convincere la sua futura sposa che doveva essere così,
altrimenti la sorte si sarebbe rivoltata contro di loro.
E così C18 passò il giorno precedente e di conseguenza
la notte da Bulma, mentre Crili avrebbe passato quel torno di tempo da
Goku.
Per il sayan e la sua famiglia non c'era stato problema.
Anzi!
Aiutare il suo caro amico Crili per Goku era quasi un modo per
sdebitarsi di tutto quello che il terrestre aveva fatto per lui, dal
giorno in cui era morto.
Quello che Goku non aveva previsto era il dover calmare Crili che la
mattina del giorno fatidico si trovava in uno stato di completa
agitazione e ansia. Non la smetteva di camminare avanti e indietro con
lo smoking addosso sotto lo sguardo divertito di Gohan e sua madre.
<< Che ore sono Goku? >>
<< Sono le 10:30 ma lo hai chiesto neanche 5 minuti fà! >>
<< Ok scusa...ah dimenticavo l'anello? >>
<< Ce l'ho io tranquillo...l'altro lo porterà Vegeta. Ma ti vuoi calmare! >>
<< E come faccio Goku? E' il giorno più
importante della mia vita...e...ho paura che qualcosa vada
storto...quanto hai detto che manca? >>
A quel punto rispose Gohan nel suo elegantissimo smoking formato bambino.
<< Tra un'ora e mezza...vale a dire le 12:00, ma stai
tranquillo Crili! Non ci sarà niente che andrà
storto fidati amico! Senti vuoi un calmante? >>
<< No ti ringrazio Gohan...
A a dire il vero sarebbe inutile perché ci vorrebbe un quantitativo abnorme per calmarmi...
Cavolo!
Pensavo di reagire meglio!
Ci credete che avevo meno paura ad affrontare Nappa? >>
<< Ma dai! >>-disse Goku per tirarlo su di morale.
<< Quando mi sono sposato io ricordi che ero tranquillissimo?
Certo non potevo rendermi conto di chi avrei sposato altrimenti
sarei stato molto più teso. Comunque ti và di ascoltare
una cosa buffa? >>
<< E sentiamo quale sarebbe? >>
<< Non è che voglia prenderlo in giro, ma
immaginate Vegeta in smoking? Non vedo l'ora di vederlo, e vi assicuro
che farò uno sforzo immane per non ridere. >>
Dopo quella battuta il clima divenne meno teso.
Nel frattempo alla Capsule Corp...
C18 non la smetteva di guardarsi allo specchio. Il vestito bianco da
sposa che aveva indosso era semplicemente perfetto e Bulma dietro di
lei non faceva che ripeterglielo in continuazione.
<< Sei bellissima cara! Credo proprio che a Crili
verrà un'infarto quando ti vedrà con quel vestito.
>>
L'androide divenne rossa per l'imbarazzo ma guardandosi di nuovo
allo specchio non poteva che dar ragione alla sua amica. Stava proprio
bene in quel vestito.
<< Scusa C18 ma tuo fratello non viene? >>
<< Certo che sì! Ma l'accordo era che ci saremmo visti davanti alla chiesa. >>
<< Ti accompagnerà lui all'altare vero? >>
<< Si...nostro padre non c'è più o almeno io e
lui non lo ricordiamo quindi...sì mi accompagnerà
lui. >>
Nel frattempo una voce familiare si fece sentire da dietro la porta.
<< Bulma? C18? Posso entrare o non siete...presentabili? >>
<< Entra tesoro! >>-gli disse Bulma dopo aver guardato l'androide che gli fece un cenno positivo.
Vegeta entrò tutto in tiro con uno smoking che Bulma gli
aveva comprato proprio per quell'occasione, ma si vedeva che il Re dei
sayan non era fatto, per come le chiamava lui, un'enorme cazzata
terrestre.
<< Uffa stare in questo vestito è
un'agonia! Ma sei proprio sicura che debba conciarmi
così? Quanto vorrei indossare la mia adorata battle
suit! >>
<< Niente storie Vegeta! E poi lo hai promesso perciò non discutere chiaro? >>
C18 si aspettava una sfuriata da parte di Vegeta, che non arrivò. Anzi all'improvviso il sayan sorrise e disse.
<< Tsk! Il Re dei sayan che prende ordini da una terrestre...
Mio padre a questo punto si farebbe resuscitare solo per potermi uccidere.
Comunque io vi aspetto in macchina e vi consiglio di sbrigarvi,
visto che avete deciso di utilizzare quell'inutile aggeggio e
manca mezz'ora all'inizio della cerimonia! >>
C18 sorrise al suo ex rivale. Poi quando chiuse la porta disse a Bulma.
<< E' sempre così irritabile? >>
<< Solo quando sa che non può allenarsi.
Però non te la prendere C18. In fondo è contento di farti
da testimone >>
<< Lo so Bulma. Lo so... >>
Crili si stava torcendo le mani nervosissimo e non erano serviti i
consigli di Goku,Gohan e di tutti i suoi amici presenti in chiesa a
farlo calmare.
Non ce la faceva perché temeva che all'ultimo
l'androide sarebbe scappata via. Talmente era preso dai suoi pensieri
che trasalì quando una mano si poggiò sulla sua spalla.
Era C17...
Dall'ultima volta che lo aveva visto non era cambiato per niente. I vestiti erano quelli di sempre, come la sua faccia da adone.
<< Salve Testa...ehm volevo dire Crili! Sai dovrei
essere arrabbiato visto che ti sposi con mia sorella ma...stranamente
la cosa non mi turba. Non ne abbiamo mai parlato affondo ma che ne dici
di sotterrare l'ascia di guerra, per quanto successo in passato?
>>
E con somma sorpresa del terrestre, l'androide gli aveva mostrato la mano in segno di amicizia.
Ripresosi Crili la strinse con vigore constatando di aver raggiunto
il livello, di quelli che per tanto tempo aveva considerato nemici
giurati.
<< Ma certo C17! Ne sono molto felice! >>
<< Però...sei migliorato dal nostro ultimo incontro! >>
Poco lontano Goku osservava la scena divertito insieme a suo figlio.
<< Visto Gohan? Alla fine sono diventati amici...e lui che temeva la rabbia di C17. >>
<< Cerca di capirlo papà è normale dopo
tutto quello che è successo di provare paura, anche se si sta
compiendo qualcosa di bello. >>
<< Si ma oggi dovrà essere un giorno speciale! Quindi via quel muso figliolo. >>
<< Agli ordini! >>
Crili aveva da poco fatto la conoscenza di Jill, la fidanzata di C17
quando quest'ultimo sorprendendo tutti e due disse semplicemente.
<< Eccola >>
Ed era corso fuori. Il terrestre aveva perso un battito ma
cercò di riprendersi e fece cenno a Goku il quale si
avvicinò con un sorriso.
<< E' venuta alla fine visto? E tu che ti preoccupavi tanto! >>
Ma il terrestre non aveva potuto sentirlo perché davanti a lui, il paradiso fatto persona...
Lazuli la sua lazuli tutta vestita di bianco si stava
avvicinando sotto braccio con il fratello e seguiti da Vegeta e
Bulma.
Goku cercò di trattenersi il più possibile per non
scoppiare a ridere. Vegeta era ridicolo vestito a quel modo! Accortosi
di essere osservato Vegeta si avvicinò al suddetto sayan e disse
celando il tutto con un sorriso forzato.
<< Tu prova solo a fare un cenno di sorriso o un commento, e ti sbudello Kakaroth. Ci siamo capiti? >>
Goku stava per rispondere, quando vide Crilin dondolare sul posto.
Non fosse stato per Goku il terrestre sarebbe caduto facendo una figuraccia terribile.
Il sayan si aspettava una reazione del genere e quindi non appena
l'aura del suo migliore amico aveva vacillato era intervenuto
rimettendolo in piedi.
C17 mise la mano di sua sorella in quella del terrestre e prima di
sedersi accanto a Jill disse una semplice frase, ma carica di
significato nei confronti di Crili.
<< Rendila felice come merita! >>
Il terrestre non rispose ma fece un cenno di assenso e di nuovo si
chiese cosa avesse fatto di così bello o sensazionale per
meritarsi quel capolavoro di madre natura che gli sorrideva e stringeva
la mano con decisione.
Un tempo erano stati nemici giurati ed adesso si stavano per sposare.
Stranamente rilassato posò dolcemente le mani sul velo che
copriva il volto dell'androide e non fosse stato per il prete che
doveva ancora dare inizio alla cerimonia, l'avrebbe baciata lì...
L'avrebbe baciata davanti a tutti...
L'avrebbe baciata per l'eternità...
Note dell'autore: Chiedo scusa se il capitolo è stato
così corto ma ho voluto da un'impronta del tipo (Poche parole,
ma dette bene) Le recensioni sono gradite! A presto con l'ultimo
capitolo di Il Futuro Può Essere Diverso!
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Capitolo 30 *** CAPITOLO 30 - FINALE - IL FUTURO PUO' ESSERE DIVERSO ***
IL FUTURO PUO' ESSERE DIVERSO
IL FUTURO PUÒ' ESSERE DIVERSO
La cerimonia si era conclusa con un pesante applauso e conseguente lancio di chicchi di riso da parte degli invitati.
Ripensando al momento in cui i due sayan erano giunti con le fedi,
Crili non aveva potuto non sorridere, erano così buffi!
Ma stranamente non era successo nulla di insolito e i due scimmioni, si erano comportati egregiamente,rispetto alla loro natura.
Adesso sarebbe venuto il momento del rinfresco e al solo pensiero
gli stomaci dei due sayan cominciarono inesorabilmente a brontolare,
con grande vergogna di Chi-chi e Bulma.
Giunti alla Capsule Corporation Bulma diede ufficialmente inizio ad
i festeggiamenti e un clima di pura gioia scese su tutti i
presenti.
Crili non la smetteva di togliere gli occhi da C18 e quando lei se
ne accorgeva subito lui riabbassava lo sguardo, fino a che
divertita lei gli chiese.
<< Perchè mi guardi? >>
<< Lazuli io... >>
<< Tu? >>
<< Non esistono parole per esprimere la tua
bellezza...neanche un poeta riuscirebbe a farlo! Sai...alle volte penso
che una persona come te...ecco faccio fatica a immaginare che tu sia
reale,ma soprattutto faccio fatica a credere che tu sia con me...e che
tu abbia deciso di sposarmi.
Ancora non capisco cosa ho fatto per meritare l'onore e il
privilegio di vivere insieme a te ma...se devo essere sincero credo che
non mi farò più domande del genere...mi adeguerò e
basta. Ti amo! >>
L'androide non lo aveva mai sentito parlare così e divenne rossa per l'emozione.
Le parole di lui però scatenarono in lei anche un triste
destino e il terrestre si accorse subito del cambiamento d'umore della
sua amata, quando la vide diventare seria all'improvviso.
<< Lazuli? Cos-ti sei offesa? Ho detto qualcosa di sbagliato? >>
Prima di rispondere C18 prese un profondo respiro.
<< No Crili anzi non esiste un modo in cui io possa...senti dobbiamo parlare Crili. >>
<< Ma certo tesoro, andiamo da un'altra parte? >>
<< Sì andiamo nell'androne. >>
Dopo che il terrestre con una scusa lasciò la sala del
rinfresco, raggiunse la sua amata con la paura che quello da sentire
non sarebbe stato bello. Ma si fece coraggio lo stesso.
<< Lazuli allora dimmi cosa c'è che non và? Per caso...ci hai ripensato? >>
<< Ma no Crili! Come puoi pensare ad una cosa simile? Io
ti amo però non sò come dirtelo... >>
<< Dirmi cosa? Lazuli calmati mi stai spaventando... >>
<< Il fatto è che...per me è difficile
dirlo ma tu dopo tutto quello che hai fatto per me e mio fratello
meriti di sapere, e non so se ti piacerà ascoltare quello che ho
da dire, ma te lo devo! >>
Il terrestre le diede un bacio sulla fronte, anche se per farlo si dovette alzare sulle punte dei piedi.
<< Tesoro parlami ti prego. Facciamo così...ti
prometto che qualsiasi cosa dirai io non mi arrabbierò ne
cambierò idea sul nostro futuro. Perciò prendi un
bel respiro e dillo. >>
<< Io...io credo di essere sterile Crili. Ecco ho
rovinato il nostro più bel giorno solamente perché sono
un lurido pezzo di latta! Non potrò mai darti un figlio da
poter crescere. E questo è solo colpa mia, mia e di
nessun'altro, anzi se ci penso bene è colpa mia e di quel
bastardo di Gelo! >>
L'androide aveva detto tutto d'un fiato. Era tempo che ne voleva
parlare con il compagno,dopo essersi consultata con Chi-chi tempo
prima, ma la verità era che non ne aveva mai avuto il coraggio
di parlarne con lui.
Sapeva che il terrestre ci teneva ad avere un figlio e l'avergli
rivelato solo adesso, dopo il matrimonio questa cosa, la faceva sentire
un'essere inutile e che non meritava niente dalla vita.
Si sentiva un verme perché probabilmente ora il terrestre l'avrebbe lasciata e abbandonata sentendosi preso in giro.
Chiuse gli occhi attendendo con il cuore sanguinante la sfuriata che secondo il suo pensiero sarebbe avvenuta di li a poco.
Passarono 20 secondi prima che una mano si poggiasse sul volto dell'androide costringendola ad aprire gli occhi.
Il terrestre sorrideva...
<< Crili...hai sentito quello che ho detto? >>
<< Lazuli posso farti una domanda? >>
<< S-si... >>
<< Pensi che io mi sia innamorato di te per questo?
Pensi che io abbia fatto l'amore con te da quando siamo insieme, solo per il fine unico di avere un figlio?
Tesoro tu non hai rovinato nulla!
Io ti amo punto e basta!
Credi di avermi ferito?
Se è così ti stai sbagliando di grosso.
All'inizio del nostro rapporto chi c'era?
Io e te ecco chi c'era!
Tu mi hai stravolto la vita, quando pensavo che non ci fosse più uno scopo!
Mi hai dato la forza di andare avanti, dopo la morte di Muten!
Tu non sei e non sarai mai un pezzo di latta!
Se nascerà un figlio o una figlia l'ameremo con tutta la
nostra anima,e con tutta la nostra forza! Gli insegneremo i veri valori
che una persona dovrebbe avere. Ma se così non
sarà,allora andrà bene lo stesso!
Sei e sarai sempre il primo pensiero alla mattina e l'ultimo prima di addormentarmi.
Sei e sarai per sempre...la mia Lazuli! >>
L'androide non credeva alle sue orecchie...
Come?
Come era possibile che esistesse nel mondo, anzi no nell'intero universo un'essere come Crili?
Lui diceva di essere il privilegiato?
Era lei a quel punto la privilegiata!
Ormai non avrebbe avuto senso continuare quel discorso.
Lui l'amava veramente e lei altrettanto...
Non c'era altro da aggiungere.
Quando il terrestre vide il sorriso inondare quello della sua amata gli disse semplicemente.
<< Stai bene tesoro? >>
<< Mai stata meglio! Ti amo! >>
<< Anche io! Ma ora che ne dici se raggiungiamo
gli altri? E poi mi devi promettere una cosa! >>
<< Cosa? >>
<< Stasera mi voglio proprio divertire e voglio farlo
insieme a te! E ti chiedo solo di permettermelo. Ma tranquilla niente
di scandaloso. >>
C18 sorrise maliziosa...
<< E va bene... >>
Verso sera del rinfresco non era rimasto quasi più nulla. I
sayan e il loro appetito che li contraddistingueva da qualsiasi altra
razza, si erano dati alla pazza gioia e perfino Gohan non si era
trattenuto, dando sfoggia di un'appetito paragonabile ai due sayan
adulti.
Per chi li conosceva da anni non era stato un grande trauma il
vedere tonnellate di cibo sparire in pochi secondi, ma per chi era
nuovo come Jill ecco...quello era stato un trauma vero e proprio.
C17 sorrise nel vederla con gli occhi fuori dalle orbite.
<< Che c'è Jill? Eppure ti ho raccontato di loro. >>
<< Sì...ma cavolo persino il ragazzino, quel Son
Gohan è una furia, e pensare che a primo acchito mi sembrava
piuttosto normale e tranquillo! Chi lo avrebbe mai detto? >>
La serata era trascorsa molto rapidamente, ma quando stava per
finire accadde una cosa che ne Crili ne C18 avevano potuto prevedere,
anche perché non era passato loro neanche per l'anticamera del
cervello.
I Neo sposi furono chiamati da Bulma che gli faceva cenno con la mano.
I due si avvicinarono incuriositi. La terrestre tirò fuori
dal suo elegantissimo vestito una busta da lettere e la consegnò
nelle mani di Crili.
Lui la guardò incuriosito e chiese.
<< Cos'è Bulma? Una lettera? >>
<< Certo che no! Apri la busta che aspetti? >>
Il terrestre fece come chiesto dalla sua amica e aprì la busta sotto lo sguardo di C18.
Per poco non gli venne un'infarto quando lesse la cifra su
quello che era un'assegno. Crili guardò prima la busta,poi
C18,poi Bulma,poi di nuovo la busta senza riuscire a proferir parola.
<< Ma come? Bulma ma è un milione di
Zeni? Ma...io cioè tu...non so cosa dire. Come posso
restituirteli? Non posso accettare! Scusami ma proprio non
posso >>
<< Ma guarda che non è un prestito...è un
regalo cretino! E se ci tieni alla mia amicizia ti conviene
accettarli! Non si discute siamo intesi? >>
<< Ma io... >>
<< Vuoi farmi arrabbiare? >>
<< No ma... >>
<< E allora accetta e chiudi il becco! >>
Il terrestre si avvicinò a Bulma e la strinse in un'abbraccio che valeva più di mille parole.
Poi venne il turno di Tenshinan che teneva in mano un'oggetto dai simboli famigliari al terrestre.
<< L'ho fatto forgiare con il simbolo della nostra
scuola. Non è paragonabile al regalo che ti ha fatto Bulma
ma... ho pensato che ti facesse piacere averlo attaccato alle chiavi di
casa. >>
Il terrestre fissò il portachiavi con il simbolo della scuola
della tartaruga e strinse energicamente la mano del suo amico
dicendogli.
<< Grazie Tenshinan questo significa molto per me! Non lo dimenticherò mai! >>
Yamcha si presentò con un disco dentro una confezione di plastica nera. Lo consegnò al terrestre dicendogli.
<< Mettilo nel lettore dvd di casa tua ma è una
sorpresa quindi non chiedermi cosa è. Non sono bravo in queste
cose ma ti basti sapere che le musiche le ha inserite Bulma.
>>
<< Credo di sapere cosa sia e...Grazie Yamcha! Grazie amico mio! >>
Il terrestre e C18 si sorrisero, ma quando pensavano che i regali
fossero ormai finiti, ecco spuntare C17 con Jill al suo fianco.
La ragazza teneva in mano una scatola che diede a C18 con estremo imbarazzo.
<< Questa è una trousse! Non che a te serva
sia chiaro sei già bellissima così, ma ho pensato che
magari qualche volta ti andava di far impazzire tuo marito ed ecco
tieni...spero ti piaccia! >>
L'androide non era di certo avvezza a simili pratiche come il
truccarsi ma Jill gli aveva dato un'idea e non mancò di
ringraziarla.
C17 invece non aveva trousse o portachiavi da regalare alla sorella,
ma tra le mani teneva una vecchia foto ingiallita che ritraeva due
bambini seduti.
Guardando quella foto Crili capì subito di chi fosse l'identità dei due bambini.
<< Non so quando ce l'hanno scattata ma la trovai a suo
tempo nel laboratorio...ho pensato che ti facesse piacere averla, anche
se entrambi non ne abbiamo memoria. >>
C18 guardò a lungo la foto e quasi sull'orlo delle lacrime abbracciò il fratello dicendogli teneramente.
<< Grazie Lapis. Oggi mi sono sposata ma tu sei e sarai sempre il mio fratellino! >>
C17 fù molto sorpreso del nome che aveva usato la sorella per chiamarlo.
<< Lapis? Come mai mi hai chiamato così? >>
<< Già è vero non te l'ho ancora detto, ma
sappi che quello era il tuo nome, come il mio è Lazuli. Un
giorno ti spiegherò ogni cosa promesso! >>
Ultimo ma che di certo non era ultimo nei pensieri di Crili, venne
il suo migliore amico accompagnato da sua moglie e suo figlio.
Il sayan sembrava particolarmente imbarazzato e Crili sorrise per quella scena così divertente.
<< Avanti papà daglielo! >>-disse Gohan spronando il genitore.
<< Lo sapete benissimo che non sono bravo in queste
cose! Non puoi darglielo tu Gohan? Io mi vergogno! >>
<< No papà daglielo tu! >>
<< Urca! E và bene dai quà. >>
La piccola discussione era avvenuta sotto lo sguardo di tutti
compresi i neo sposi che guardavano il sayan con sguardo divertito.
Goku teneva tra le mani un pacco rilegato con spago e il terrestre
si chiedeva cosa ci fosse all'interno. Fu molto sorpreso quando vide il
suo migliore amico depositare suddetto pacco nelle mani dell'androide e
arrossire come un bambino.
<< Questo è un Dogi modellato su...su com'era che
si dice? Ah sì insomma è da donna e in pratica è
come le nostre tute solo che questo lo puoi indossare anche tu. E' da
parte di tutti noi e io...cioè noi abbiamo pensato che siccome
fai parte della famiglia...insomma spero che ti faccia piacere!
>>
L'androide non disse nulla ma strinse la mano di colui che secondo quel pazzo di Gelo avrebbe dovuto uccidere.
<< Grazie Goku! >>-disse C18.
<< Grazie mille amico. Il regalo è bellissimo, ma
quello che hai detto non ha prezzo! >>-disse Crili commosso.
Verso mezzanotte la festa si concluse e ognuno tornò alle
proprie dimore. C18 si sentiva felice come mai avrebbe creduto, e su
insistenza di quello che ormai era diventato suo marito a tutti gli
effetti, si fece portare in volo, stretta al braccio.
Quando il terrstre atterrò sull'isola non permise alla sua
amata di scendere e questa cosa incuriosì parecchio l'androide
che gli chiese.
<< Crili perchè non mi metti giù? Che hai intenzione di fare? >>
<< E' tradizione che lo sposo prenda in braccio la sua
consorte nella loro prima notte di nozze. So che magari ti può
sembrare stupido ma ti prego lasciamelo fare. >>
L'androide sorrise in modo quasi impercettibile e si accoccolò meglio tra le braccia di quel piccolo grande guerriero...
11 Mesi Dopo...
Il terrestre non aveva mai e poi mai pensato che un giorno il sogno
di diventare padre si sarebbe realizzato, eppure era proprio successo.
La notte del loro matrimonio si erano amati come non avevano mai
fatto e forse era stata quell'intensità, quella passione a
rendere definitivamente C18 una donna come tutte le altre.
Perché adesso attorniato da tutti i suoi amici, coloro che
avevano condiviso con lui mille avventure, Crilin si sentiva più
sollevato.
Quella mattina a C18 si erano rotte le acque e se non fosse stato
per Goku e il suo teletrasporto probabilmente sarebbe successo
l'irreparabile.
E adesso Crili non stava più nella pelle...
Ma quanto ci mettevano quei dottori a dargli qualche notizia? Erano
più di tre ore da quando aveva visto la sua amata sparire dietro
quelle porte fatte di freddo acciaio.
<< Non temere Crili, andrà tutto bene! Fidati! >>
A parlare era stato il suo migliore amico che gli aveva messo una
mano sulla spalla per cercare di alleviargli un pò la tensione.
<< Goku se lei non dovesse farcela non sò proprio
che cosa farei. Non ci voglio pensare...io...io non posso...non posso
perderla! >>
A stento aveva trattenuto le lacrime.
<< Tu non la perderai amico! Mio padre ha
ragione! Vedrai andrà tutto bene! >>-aveva
detto Gohan.
<< Sì ha ragione! >>-si era aggiunta Bulma.
All'improvviso le porte dietro le quali era sparita C18 si aprirono.
Il terrestre stava per collassare, non ce la faceva più ad
aspettare, e lo stesso si poteva dire per C17 che era rimasto tutto il
tempo in silenzio senza proferire parola, accompagnato dall'ormai
inseparabile Jill.
<< Chi di voi è il signor...Crilin? >>
<< Io...sono io! Cosa succede dottore? Mia moglie stà bene? AVANTI ME LO DICA! >>
Il dottore capendo l'emotività di quel ragazzo non se la prese a male, ma anzi allargò un'enorme sorriso.
<< Stia tranquillo signor Crilin! Sua moglie sta
bene ed è in perfetta salute! Le faccio i miei complimenti
signore, perché sua moglie ha avuto una bellissima
bambina! >>
Il terrestre non ci poteva credere...
Lui diventava padre di una...bambina?
La sua emozione era indescrivibile. La paura di perdere C18 ormai
era svanita e tra poco avrebbe stretto tra le braccia sua figlia!
<< Congratulazioni amico! Che cosa stai aspettando? Vai da lei! >>-gli disse Goku.
<< Quando la vedi dille che sono felice che stia bene, e
che ci vedremo a modo nostro un giorno. Nel frattempo auguri a tutti e
due. >>
Crili avrebbe tanto voluto ringraziare Goku come si deve,
perché era stato grazie al suo intervento tempestivo se sua
moglie era ancora viva. Avrebbe voluto scambiare qualche parola
con C17 ma capì che forse era meglio così.
Ora il terrestre voleva solo abbracciare di nuovo sua moglie,
e poter vedere per la prima volta quella che fino alla fine dei
suoi giorni lo avrebbe chiamato papà...
Sua figlia...
Il medico fece strada a quello che avrebbe definito uno "strano"
individuo. Dopo poche svolte il terrestre si ritrovò in una
stanza, dove su un letto giaceva la sua adorata Lazuli che teneva tra
le braccia...
<< Crili! E' bellissima guarda. Nostra figlia! >>
L'immagine che aveva davanti non se la sarebbe mai scordata per
tutta la vita. C18 teneva tra le mani una piccola creatura che a prima
vista poteva aver preso i tratti del padre...ma gli occhi erano uguali
a quelli di sua madre.
Al terrestre parve di commettere un sacrilegio interrompere quella
scena, ma la voglia di abbracciare sua moglie e sua figlia si fece
troppo grande in lui, quasi fosse un fiume in piena.
Si avvicinò e cominciò ad accarezzare il volto
di sua moglie, e a stringere la mano di sua figlia che si agitava
nell'aria.
<< Stai bene tesoro? Hai qualche dolore? >>
<< No Crili...spero solo di essere una buona madre. >>
<< Lo sarai Lazuli! Io lo sò! Ti amo tanto! Sei il mio universo tesoro! >>
Poi l'attenzione del ragazzo fù catturata da quella piccola creatura che lo stava fissando intensamente.
<< Coraggio prendila! Non si rompe sai? >>-disse C18 con un sorriso.
Il terrestre sorrise a quell'esserino che ora teneva tra le braccia
e tutta l'emozione che aveva dentro di se, sfociò alla fine in
un pianto liberatorio.
Ma non erano lacrime di dolore no...
Erano lacrime di gioa!
Aveva passato tutta l'esistenza credendo di essere un completo
fallito, un completo idiota, ma ora guardando quel piccolo tesoro si
rese conto che alla fine non era così malaccio come persona.
<< Sei stata bravissima tesoro! >>
<< Guarda che l'abbiamo fatto insieme o te lo sei scordato? >>
<< No no...sei stata tu, hai fatto tutto da sola! >>
<< Come la chiameremo? >>-chiese l'androide.
Il terrestre si meravigliò molto di quella richiesta e in un certo senso si sentiva anche onorato.
<< No Lazuli devi essere tu a scegliere! >>
<< Sei sicuro? >>
<< Ma certo tesoro! >>
<< Ok...che ne dici di Marron? >>
<< Marron?...sì. Ma sì! Suona bene!
Marron! Benvenuta al mondo Marron. Figlia mia. >>-disse
Crili facendo fare dei piccoli salti sul letto a sua figlia.
Alla fine tutto era andato per il meglio. Senza rendersene conto il
terrestre poteva benissimo essere annoverato tra gli eroi, che questo
mondo possa aver mai conosciuto, uno tra i più grandi,
perché grazie a quel sentimento che sulla terra veniva chiamato
amore, aveva sovvertito il fato di quella dimensione.
Con il suo amore aveva rapito il cuore ad un'essere che altrimenti sarebbe stato malvagio e votato all'odio.
Con il suo amore aveva cambiato il futuro, suo e dei suoi amici.
Ma in fondo lo aveva sempre saputo, lo aveva da sempre percepito che in un qualche modo...
IL FUTURO PUÒ' ESSERE DIVERSO...
Note dell'autore: Ed ecco finalmente l'ultimo capitolo! Durante la
stesura di questa mia FanFiction, mi sono sempre chiesto se facevo la
cosa giusta, o se rendevo i personaggi un po troppo fuori del loro
carattere. Poi mi sono detto che la FanFiction è mia, e per
tanto decido io le regole! Comunque un ringraziamento speciale va a
tutti quelli che mi hanno seguito, e che con il loro supporto mi hanno
permesso di andare avanti per cercare nuove idee. Lo dico subito che
molti capitoli potevano venire meglio, ma spero tuttavia che vi siano
piaciuti lo stesso, come tutto il racconto! Quindi che dire oltre
Grazie a tutti? Una cosa c'è...
Questa è solo una delle mie storie che scriverò...
Non ho ancora finito!
Alla prossima!
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