Ombre Nere

di SnowDra1609
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fatti non foste per vivere come bruti........... ***
Capitolo 2: *** Fulmine Bianco ***
Capitolo 3: *** Vivion ***
Capitolo 4: *** Primo Combattiemento ***
Capitolo 5: *** I Fondatori ***
Capitolo 6: *** Duello ***
Capitolo 7: *** Strani Destini ***



Capitolo 1
*** Fatti non foste per vivere come bruti........... ***


"Fatti non foste per vivere come bruti,ma per seguire virtute e conscenze" disse a suo tempo un famoso scrittore fiorentino,tal Dante Alighieri. Questa stessa frase più volte fu ripetuta dal colonnello Waska. Più volte disse che l'uomo doveva cercare le conoscenze,non vivere come un animale. Per questo lui combatteva. Per questo lui uccideva i vampiri. Perchè essi erano si umani,ma che cedevano alle tentazioni del sangue. Erano persone che vivevano più come animali che come uomini. Aveva trovato un modo per eliminare l'emofilia,la malattia del vampiro,permettendo ai infettati di tornare normali. Alcuni l'avevano fatto,altri no,credendo nella propria superiorità. E questi dovevano essere eliminati. Avevano ceduto alla tentazione di vivere in eterno,di vivere godendo del dolore delle loro vittime. Erano essere abominevoli,qualcosa che andava estirpato. Per questo lui cercava i Fondatori,i primi tre vampiri della storia. E per questo lui avrebbe vinto. Perchè era l'unica speranza dell'umanità per liberarsi di questa piaga. Era un lavoro duro,ma andava fatto. Per loro,i caduti in quella guerra. E per le generazioni a venire,perchè avvessero potuto vivere in un mondo migliore.

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Capitolo 2
*** Fulmine Bianco ***


Era arrivata l'ora. Il colonnello si alzò. Era stanco,molto stanco. Erano giorni che preparavano quell'operazione maledetta. Un unico grande attacco per estirpare i vampiri dalla loro base,la città di Vilion. Una città coperta da eterne nubi,a causa della sua maledizione. I vampiri. Una vera malattia,pian pian estirpata da lui e i suoi precedessori dalla faccia della Terra,ma che restava. Specie in quella città. L'ultima città. L'ultima roccaforte del clan Okìos. L'ultimo clan dei vampiri. In lui vi erano i Fondatori,i Tre,i creatori di quell'abominio di razza. Ed era la sua ultima destinazione. Lui,insieme a tutti i suoi uomini. Lui,in pieno territorio nemico. Avrebbe vendicato i caduti,tutti i caduti che si erano susseguiti nei secoli addietro. Aveva un grande peso. "Forse troppo grande" pensò "ma che dico,è da tanto che combatto,è ora di finirla con questa guerra". Si vesì con la divisa da combattimento,una tuta completamente di klevar e di colore nero,con una croce bianca sul taschino sopra il cuore. Prese il G36K modificato per poter uccidere i vampiri. Proiettili di una strana sostanza che ricreava la luce solare,grande progetto scientifico che aveva dato la vittoria all'Ordine. Uscì dal suo appartamento,mise il mitra a tracolla e scese verso la strada,a quell'ora ancora vuota. A piedi si diresse verso la Basilica,la base dell'Ordine. Era un grosso edificio neoclassico,un tempo appartenente alla famiglia Colonna. Poi comprato dal fondatore dell'Ordine,che riunì i migliori soldati che erano usciti dagli eserciti regolari. Alcuni motivati solo dal denaro,altri dalla vendetta,altri da profonde convizioni. Come lui. Il secondo più in alto in grado. Il migliore. Arrivò al palazzo,per poi addentrarsi nelle cupe sale dell'edificio. Nei corridoi quadri che inneggiavano al glorioso passato del palazzo,teatro di feste e importanti avvenimenti per la politica cittadina. Nei corridoi non una guardia. Arrivò in un enorme studio,dove vi era una scrivania in ebano. Le luci erano spente,non permettendo di vedere l'uomo dietro il banco. La sala era ammobilita con varie librerie sempre in ebano,un divano di seta con vicino un tappeto persiano ross e un comodino su cui v'era una lampada che illuminava la vicina poltroncina,su cui un gatto bianco dormiva profondamente.
-Gli uomini e l'operazione sono pronti,signore. Siamo pronti a partire,aspettiamo solo un suo ordine-
-Bene,molto bene,colonnello. Avete l'ordine di proseguire con la missione:estirpate il male da quella città e l'avrete estirpato dalla Terra. Può andare- rispose l'uomo,che dalla voce sembrava anziano. Il colonnello gli fece il saluto militare e si diresse verso l'uscita. Appena fuori vi era un Hammer H2 completamente nero. Al posto di guida un altro uomo in divisa,solo che portava una bendana che gli copriva la parte inferiore della testa,fino agli occhi,e portava occhiali da sole nonostante non vi fosse un solo raggio della nostra stella. Il colonnello si sedette vicino a lui:
-Capitano,avverta tutti i tenenti che la missione Fulmine Bianco sta per iniziare
-Si,signor colonnello- la macchina venne accese e partì,mentre il capitano provvedeva ad avvertire tutti i tenenti,cioè i comandanti di squadra,di portarsi al luogo di raduno. "E' ira" pensò il colonnello,metre i suoi occhi blu cercavano l'aereoporto dove erano diretti.

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Capitolo 3
*** Vivion ***


L'aereoporto dove stavano andando si trovava molto lontano dalla città. L'Ordine era riuscito a comprare una piccolo aereoporto da un ricco magnate qualche anno prima,riuscendo a creare un passaggio sicuro e fuori dalla complicata rete aerea pubblica. Da li gli agenti si muovevano in tutto il globo,utilizzando aereoporti simili per costruire piccole basi locali. La zona si presentava vuota. La strada che il colonnello intrapese era montuosa. Intorno solo verde. Qualche villa si intravedeva distante,ma della città nessun segno. Era coperta dalle montagne. Giunsero quindi a un piccolo cancello di acciaio. Una telecamera inquadrò l'auto. Non vi era bisogno di chiedere chi fossero. Nessuno,eccetto loro,accedeva a quell'aereoporto,e grazie alle loro telecamere,era possibile sapere subito chi avessero dinanzi grazie ad un confronto automatico tra le figure nel database e quella della telecamera. Il capitano parcheggò subito davanti l'ingresso di un piccolo edificio. Nell'interno era lussuoso. Una grande sala d'entrata,seguita da due metaldetector e una piccola sala d'attesa ben arredata,con lussuosi mobili e tappeti di origini italiane. L'edificio era vuoto. Tutto,tranne le lucio,era spento. Siggillarono l'entrata e sorpassarono i metaldetector. Ormai erano tre anni che non venivano utilizzati. Dalla sal d'attesa si intravedeva un aereo. Abbastanza grande da portare una trentina di persone.Non portava nessun genere di stemma o livrea,e alla coda non vi era un codice identificativo. Alcuni uomini erano sotto di esso,completando gli ultimi controlli e caricando il carburante. I due uomini all'interno della sala non fiatarono. Il capitano teneva sotto controllo l'entrata,aspettando i sottoposto,mentre il colonnello si godeva l'alba che si poteva intravedere. L'alba del nuovo giorno,l'ultimo per i vampiri,il primo per i liberi umani. A poco a poco nell'edificio entrarono uomini vestiti come il colonnello,solo senjza le spalliere dorate. Entrarnono a gruppi di quattro. Alla fine la stanza fu piena di 40 uomini. I due ufficiali supoeriori si alzarono e si mossere verso di loro. Le squadre si erano messe in linea,con i tenenti un passo dinanzi. Il capitano entrò nella sua squadra,poi si posizionò come gli altri capi.
-Spero sappiate perchè siate qui- incominciò il colonnello. Il tonon basso,pensando a quanti di quei uomini non avrebbe più rivisto l'alba seguente -se non lo sapete ve lo dico io. Oggi andiamo a Vivion. La base del clan Okios,la città dove si trovano i tre fondatori,i capostipiti dei tre grandi clan. Ne è rimasto uno di clan,il più forte ed il più determinato a vivere. Oggi partiremo per l'ultima battaglia. Distruggeremo il dannato clan e finiremo ciò che hanno iniziato i nostri avi. Niente pietà,nessun rimorso per le nostre azioni. Uccideremo tutti i vampiri,uno per uno. Donna,uomo,bambino,vecchio che sia. Moriranno tutti. Questa è la nostra missione. Non vi dirò che vinceremo,nè che tutti un domani torneremo a casa per una bevuta,probabilemnte nessuno tornerà. Ma siamo qui non per la nostra gloria. Siamo qui perchè dobbiamo aiutare il mondo a liberarsi dei mali che lo infestano,e i vampiri sono uno di questo. Non possiamo permettere a questa infida razza di sopravvivere. Non possiamo permettere a questi animali di continuare la loro caccia. Nessun umano morirà più a causa loro. Questa è l'ultima battaglia,e questo è l'ultimo giorno dei vampiri,che se lo godino- detto questò,riunì i vari tenenti
-L'obiettivo è semplice:entriamo nella villa di Nostradamus,il capoclan dei Okios,dove stanno anche i Fondatori. Usiamo tre missili teleguidati e facciamo saltare in airia la parte ovest,poi entriamo da quella est. Nel salone ci divideremo in due parti:una scende nelle fondamenta ed eliminerà i fondatori ancora vivi,l'altra completerà l'epurazione della villa,questo è tutto. Aggiornate i vostri palmari da braccio. Colpiremo stasera stesso,rpima che si accorgano della nostra presenza- detto questo tutte le squadre salirono e partirono per la lontana Vivion. Sull'aereo la tensione era leggera. I soldati scherzavano e ridevano,si riposava o si preparavano. Dopo tre ore di aereo giunsero ad Vivion. La città era situata a qulche kilometro da Mosca. La città era in completo stile gotico e barocco,con lussosi edifici che costeggiavano le strette vie della città. Non vi erano edifici risalenti a dopo il 1800,facendo di Vivion unacittà molto antica. Tutte le strade portavano alla Villa Okios,un immenso edificio in stile gotico,con ampie vetrate che davano sul freddo giardino che poi si collegava alla Piazza Santa. In quella città si aveva quasi sempre il buoi,un luogo molto adatto ai vampiri. Non vi erano dunque aereoporti. Dal cielo la città poteva sembrare una qualunque cittadina russa di un secolo fa. Tranquilla e pacifica,ma che nascondeva quello che era chiamato "il male in terra". Sulll'aereo che li portava li i ostri uomini entrarono nella stiva. Si preparano con le tute da lancio ed aspettarono la luce verde. Quando questa arriv si apri anche il portellone,ed uno alla volta i soldati scesero. A tera si raggrupparono,prima di procedere. Furono dati gli ultimi ordini e si diressere verso la Vilal Okios,per l'ultima battaglia.

Ringrazio i lettori,e MikaName per le recensioni e per averla messa tra i preferiti. Grazie a tutti. PS mi scuso se il capitolo non è lungo,ma è solo l'anticipazione a i capitoli dello scontro. ^^

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Capitolo 4
*** Primo Combattiemento ***


Le 10 sqaudre si avvicinarono con il favore delle tenbre. Fù una lunga passeggiata la loro,concentrati soprattutto a cercare di nascondersi dai vampiri della zona. Avevano deciso di non uccidere nessuno fino all'arrivo alla villa. Sarebbe stato un grave spreco di tempo e munizioni,cosa che loro non poteva permettersi. Piano piano si avvicinarono a Villa Okios. Arrivati davanti si fermarono,nascondendosi in uno dei vicoli che si diramava dalla piazza. Dovevano attendere. L'attacco non sarebbe iniziato se non allo scoppio del missile."Mezz'ora" pensò il colonnello. Si avvicinò dunque al capitano e gli disse
-Vada ora capitano- questi non disse nullla,abbassò gli occhialini per la visione notturna e partì con cinque squadre verso la villa. Dovevano essere li prima dello scoppio del missile. Una mezz'oretta dopo un elicottero si avvicinò e sparo un missile. Questi a contatto con la villa esplose generando una piccola luce solare,che esplodendo distrusse una parte della villa e i vampiri all'interno. Poco dopo anche il colonnello partì.

Il capitano nel frattempo aveva iniziato un crude combattimento coi vampiri. Il suo compito era bonificare la casa,il colonnello avrebbe pensato al resto. I vampiri erano spaesati,non si aspettavano nè l'attacco nè tanto meno un missile. Il combattimento fu duro. I vampiri cercavanop ripari mentre i soldati umani avanzavano,con nessuna vittima. I G36K dimostravano sempre la loro superiorità riuscendo a distruggere le corazza dei vampiri come se fossero carta. Il team Alpha,dove era il cpaitano incontrò un gruppo di vampiri e lo ingaggiò. Il capitano si riparò dietro una scultura,che si sgretolò poco dopo,a causa dei colpi. L'umano si sporse e sparò una raffica che colpì in pieno viso un vampiro. Poi uscì alla scoperto e colpì anche glii due,mentre gli ultimi venivano trucidati dai suoi uomini. La Villa,in perfetto stile barocco e gotico,veniva distrutta dai colpi e dalle granate "Che spreco" pensò il capitano,grande estimatore dell'arte di tutte le epoche. "Chissà perchè i vampiri hanno sempre bellissime case o basi" il combattiemento si spostò pian pinao verso il centro,mentre due squadre si aprivano la strada dalla parte distrutta. Inios,capo del clan,venne colpito a morte dal capitano,che lo trafisse con un pugnale a croce. Intorno a lui tutti cadaveri di vampiri,dei suoi neanche una vittima. Era stata una missione esemplare. Si guardò incontro. Delle vetrate non era rimasto che frammenti di vetro. Mobili sfasciati e sporchi di sangue,bossoli dappertutto. Pian piano le squadre si spostarono verso il bunker dei fondatori dove ormai i lcolonnello doveva essere gia entrato.

Ringrazio quelli che mi scrivono e mi recensiscono. Ancora mille grazie ^^

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Capitolo 5
*** I Fondatori ***


Appena gli spari nella villa cessarono,il colonnello e la sua squadra entrarono nel devastato edificio. Intorno i cadaveri,ovvero le ceneri,dei vampiri uccisi,ma nemmeno un suo soldato,per immensa fortuna. Sapeva perfettamente dove andare,quindi giunse ad uno strano portone. Non disse nulla ed entrò,lasciando fuori gli altri. Un lungo corridoio buio ed umido portava a una porta in legno,piccola. Solo una pallida luce che proveniva da dietro di essa. Una luce verde. Il colonnello si diresse ad essa e l'aprì.
Un immensa necropoli dagli oscuri colori si scagliava verso l'opposta zona della porta. Immense piramidi,dai colori neri e verdi,con una fioca luce che colorava una lunga strada,affiancata da obelischi e misgteriosi monumenti. Ed in fondo,una piramide a gradono,di tre o quattro livelli,con sopra tre trono. Il colonnello si avvicinò. Pian piano riuscì a scorgere delle figure,sempre più visibili. Erano tgre diciassettenni,tre figure dai capelli mori e gli ochi azzuri,con strani vestiti neri. Erano seduti in silenzio,aspettando quasi la venuta dell'uomo,che sembrava sempre più vecchio ad ogni passo.
Giunse quindi sotto la piramide,un passo alla volta salì,sembrava combattere in se stesso. Una parte voleva rivederli,un altra voleva scappare "ognuno deve affrontare i propi demoni,anche se sono i suoi figli" questo pensava. Arrivato sopra la sua cupa faccia fu illuminata da una brace di verde colore,con sopra un libro,con uno strano stemma sopra "Lo stemma che a lungo ho seguito".
-Padre- si alzarono,parlavano insieme,coem fossero unica mente,come se fossero fratelli legati da intimi segreti.
-Figli miei- la voce cupa,triste,con una nota di malinconia
-Perchè sei tornato dove tutto è iniziato?- le voci sembravano un piccolo coro. Tutte tonalità identiche,nessuna differenza
-Perchè tutto ha una fine,e questa sarà la "nostra"-
-Ci hai dato la vita ed adesso ce la vuoi togliere?-disse da solo il primo,sogghigando
-Si Altair,voglio riprendere ciò che è mio di diritto- prese in mano una spada,contemporaneamente al trio
-Padre,riprendi il tuo posto. Non rinnegare il tuo passato,ma abbraccialo. Sei tu la nostra guida,sei tu che ci hai creato- ripresero in coro
-Voi avreste dovuto rinnegare il vostro di passato,ma non l'avete fatto............e ne pagherete le conseguenze-
-Noi siamo ciò per cui siamo stati creati....siamo macchine di morte perchè questo era,è e saà il nostro compito,perchè è quello che tu ci hai assegnato-
-Ed infatti ora metterò a posto le cose- e si lanciò contro i suoi figli

Ringrazio ancora quelli che mi scrivono e mi recensiscono,mille grazie a voi ^^

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Capitolo 6
*** Duello ***


E ora si ritrovavano lì,con le spade nere e bianche a fronteggiarsi e scontrarsi. Piroette ipnotiche che congiungevano i destini di creazioni e creatore. Il colonnello combatteva come una furia,per rimediare ai suoi danni. Aveva commessso un errore,e dopo secoli lo avrebbe messo a posto. Doveva finire,per coloro che sarebbero venuti,per coloro che avrebbero vissuto. I tre da parte loro combattevano per non morire,per non vedere estinta la loro razza,che,anche se artificiale,non doveva estinguersi,perchè tutti avevano diritto alla vita,anche se certe volte andava a scapito degli altri. Per loro la cura non era che un insulto per cancellarli dalla faccia della Terra,solo perchè erano immortali e diversi. Avrebbero ucciso tutti coloro che li avevano combattuti. Ma il colonnello non era di questo rango per nulla. Era pur sempre il loro creatore,il loro dio. Gli aveva dato la vita,gli aveva insegnato tutto,finchè non successe......ed ora erano li,per combattere e mettere tutto a posto,da entrambi le parti. Nessuno vuole risparmiare il suo avversario. Nessuna pietà,solo la morte per lo sconfitto. Non si parlavano,ma continuavano a combattere,le spada che si cozzavano,si staccavano e poi si ricozzavano,continuando cosi all'infinito. Il colonnello fece un salto e si salvò da un letale fendente di uno dei tre,per poi colpirne un altro,quasi uccidendolo,ma non ci riuscì a causa degli altri due. Rotolò a terra,per scansarsi,quindi si alzò e mandò un altro fendente e che colpì l'unico che aveva parlato,ferendolo alla schiena,poi colpì anche l'ultimo. Erano tutti e tre a terra,lui in piedi,non fiero del suo gesto ed incapace di completarlo. Non poteva distruggere il suo più grande espiremento,non lo avrebbe mai fatto,ma..............

Il capitano era in frebbile attesa. Era quasi un ora che aspettava. Aveva lasciato il suo comandante contro un numero indefinito di vampiri,poi si decis. Sfondò la porta e corse verso la fine del corridoio. Doveva sapere,quando una scossa lo fece sobbalzare,non era zona da terremoti quella. Continuò imperterrito a camminare,quando si ritrovò la necropoli e qualcuno..................................

Grazie ancora a tutti,e gradirei commenti sulla trama,cosi per sapere se va bene^^

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Capitolo 7
*** Strani Destini ***


E lo vedeva.lì,inginicchiato. Il colonnello si trovava sull'alto della piramide. Dava le spalle ai resti dei tre fondatori,i tre grandi vampiri,i progenitori di una razza,o così si diceva. Dinanzi loro,piangendo,vi era loro padre. Ma perchè era loro padre?ancora non ci è dato saperlo. Dal corpo dell'uomo,dell'eroe,si intravedevano tre punte che gli fuoriuscirono all'altezza del cuore,spade nere come la notte,come i loro propietari. Il capitano si stava muovendo verso il suo superiore,quando una voce:
-Non venire,non riusciresti mai a uscire poi- il colonnello aveva detto le sue ultime parole. La necropoli iniziò a crollare,mentre i corpi dei vampiri si dissolvevano,e stranamente tre fantasmi ne uscirono,tre che aspettavano.
-Trova i miei segreti,svelali ma tienili per te- detto questo gli lanciò un pugnale con una strana scritta. Il capitano lo prese,mentre la necropoli veniva scossa da alcuni colpi e anche il corpo del colonnello si dissolveva. Un fantasma ne uscì,si avvicinò ai fondatori e li abbracciò,per poi sparire nel buoi. Il capitano corse fuori. La grotta crollò poco dopo,seppellendo con sè i suoi segreti. Nessuna parola venne detta,ma tutti erano in lutto. Appena sgomberata la zona,il capitanto tornò alla sua base. Si diresse rapidamente verso l'alloggio del colonnello,il suo superiore,il suo amico e il padre che non aveva mai avuto. Il diario era in bella vista in un cassetto. "Non l'ho mai aperto". Si decise a farlo. Anche se nella sua testa una voce gli diceva:
"Sei sicuro di voler sapere la verità?Non sarebbe meglio lasciare i segreti come sono?"
"Non sempre.......voglio sapere quello che mi voleva dire il colonnello,è stato il suo ultimo ordine e lo seguirò" pensato questo aprì il diario.

E' il capitolo più breve perchè è l'ultimo di questa opera. Non so se la continuerò con una seconda fanfic,ma ringrazio lo stesso tutti coloro che l'hanno letta dall'inizio alla fine e che come,bribry85 e MikaName,l'hanno messa tra i preferiti. Grazie mille di cuore.^^PS:Recensite per farmi sapere commenti e se devo o no continuarla!!!!^^

PS a causa di un piccolo errore ho per sbaglio aggiunto prima un altro capitolo che apparteneva ad un'altra storia. Scusate tanto ^^'

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