Crisi d'individualità.

di Dumb
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bianco eclissi. ***
Capitolo 2: *** Chiedimelo. ***
Capitolo 3: *** A-Pletora. ***
Capitolo 4: *** Perchè ci fermammo? ***
Capitolo 5: *** Non dormo da sola, figuriamoci con te. ***
Capitolo 6: *** Échec ***



Capitolo 1
*** Bianco eclissi. ***


Bianco eclissi.

Il sole milanese del mattino entrava fioco dai lucernari.
Aprii gli occhi a fatica, non avevo coperte, non avevo cuscini.
Ma avevo un ragazzo alla mia sinistra.
Mi dava la schiena.
Tracciai il segno della spina dorsale visibile con il dito, sopra la sua maglia bianca.
Mi alzai a sedere, sistemando la mia di maglia senza togliergli gli occhi di dosso, quasi dalla paura che sparisse.
Sperai di non essere sparita nemmeno per lui.

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Capitolo 2
*** Chiedimelo. ***


Mi baciò in posti che non credevo nemmeno di avere,
mi fece sentire sua in un modo che non credevo nemmeno potesse esistere.
Noi fatti, il letto disfatto.
Mi scelse con una canzone e me lo ricordò afferrando una chitarra, ancora mezzo nudo.
Lo guardai e lo pregai con parole mute di non lasciarmi indietro.

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Capitolo 3
*** A-Pletora. ***


Ogni notte mi sveglio accanto a lui, poi suona la sveglia.
Mi manca come mi guarda.

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Capitolo 4
*** Perchè ci fermammo? ***


Mi ricordo quando parlavamo le prime volte. 
Se il gruppo per caso si fermava, noi continuavamo a camminare senza accorgercene.
Come ridevi e come gesticolavi, l'ho impresso talmente bene che potrei farci un film.
Provo anche adesso l'imbarazzo di quando ci hanno urlato di fermarci, ma io ero già tua.

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Capitolo 5
*** Non dormo da sola, figuriamoci con te. ***


Mi ha guardata per ore con la sua mano nei miei capelli, a stringermi l'anima.
Gli ho detto che mi stavo innamorando di lui alle 7 di mattina, senza aver chiuso occhio,
senza aver chiuso cuore.

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Capitolo 6
*** Échec ***


Litigare con lui era come trovarsi in un bosco e non riconoscere nemmeno l'est dall'ovest.
Senza punti di riferimento, lasciandomi qualsiasi possibilità di scelta, infinite
ma solo una giusta.
Mi sentivo camminare continuamente su aghi anche quando le acque erano tranquille,
anche quando mi stringeva e diceva di amarmi.
Perché sono un disastro.

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