“Odio il mio armadio e odio tutti i miei vestiti!”
“Cassy sei veramente noiosa!” esclamò Jennifer alzandosi dal letto e avvicinandosi all’amica.
“Davvero? Tu davvero non vorresti dire, che questo vestitino a pois non mi fa sembrare appena uscita da un musical?” disse una Cassidy alquanto innervosita mentre cercava invano di sistemarsi quel vestitino a sua detta “orrido”.
“Si, ok? Sembri uscita da Greas. Ma ehy, guarda cosa ho trovato?” disse una Jennifer fin troppo entusiasta.
“Jen, quel vestito l’ ho usato lo scorso Halloween per interpretare un diavoletto!”
“Beh, che ti importa? E’ un vestito, rosso ed elegante!” Jennifer invitò l’ amica a indossare l’ abitino.
“Un filo di trucco e sei pronta!” urlò Jennifer entusiasta osservando l’ amica che sfilava davanti a lei.
“Ok, ma sbrighiamoci”
Il locale era molto affollato. Cassidy e Jennifer erano arrivate all’ appuntamento con ben mezz’ ora di ritardo e tutto questo perché Jennifer aveva incastrato un tacco nel tombino davanti a casa di Cassidy.
“E ora dove saranno?” chiese Jennifer perplessa osservando la confusione nella quale erano state risucchiate.
“Provo a chiamare Zayn!” disse Cassidy urlando all’ orecchio di Jen “Non ti muovere e aspettami qui, esco un secondo”
Jennifer annuì e Cassidy a passo svelto si fece largo tra quella massa sudicia che ballava a ritmo di stupidissime canzoni commerciali.
“Zay, dove siete?”
“Dove siete voi? E’ da tanto tempo che vi cerchiamo!”
“Siamo arrivate ora al locale che mi avevi detto”
“Ok, ci troviamo vicino alla fontana all’ ingresso”
Cassidy rientrò e dopo aver recuperato Jenn si diresse verso l’ entrata.
“Qua non c’è nessuna fontana!” disse Jennifer con ovvietà
“Zay, mi ha detto che sarebbero venuti qua… E la fontana deve esserci per forza!”
“E invece, come vedi non c’è!” disse Jenn sollevando le mani al cielo.
“Ok, magari c’è un’ altra entrata!” Cassidy prese per mano l’ amica e assieme navigarono letteralmente in mezzo a quell’ammasso di gente.
“Guarda dove metti le mani, brutto cafone” disse Jennifer rivolgendosi verso un tipo poco carino che le aveva palpato il culo poco gentilmente.
Il tipo alzò le mani in segno di resa, per riabbassarle nuovamente verso il suo sedere.
“Ma di che segno sei, dello scarabocchio ? Brutto anonimo imbecille… Ti..”
“Ok Jenn andiamocene”
“Ma hai visto cosa ha fatto quel gran figlio di quella putroccola di sua madre?” disse Jenn urlando a Cassidy nell’orecchio mentre tentavano di raggiungere la parte opposta del locale.
Cassidy si limito a lanciargli un’occhiataccia e a scrollare le spalle.
“Qua non vedo nessuna fontana…” Ripetè Jennifer.
“Ok hai ragione ma,…”
“Come si chiama il locale che ti ha detto Zayn?” chiese Jennifer
“Zeven, così mi ha detto” disse Cassidy osservandosi intorno.
“Dio, che incubo” Sospirò Jennifer osservando un nano palpare il seno a una che aveva l’ aria di essere una squillo.
Fortunatamente il cellulare di Cassidy iniziò a vibrare.
“E’ Zayn” disse rivolta all’amica.
“Dove diamine sei Cass?”
“Zayn, nel locale che mi hai detto non c’è nessuna fontana” disse urlando
“Cass è enorme e piena d’ acqua”
“Ti dico che non c’è”
“Si può sapere in quale locale sei?
“Zeven”
“Seven, Cass era Seven, con la S”
“Ma sei stato tu a darmi questo nome”
“Stavo per starnutire”
Cass alzò lo sguardo dal telefono.
“Che devi dirmi Cassy”
“Cè un piccolo problema…”
“Quale?” disse una Jennifer inquisitoria
“Ho sbagliato locale.” pronunciò a bassa voce Cassidy.
“Cosa? Non ho capito.”
“Ho sbagliato locale” urlò nell’esatto momento in cui il DJ cambiava musica.
“Io ti ammazzo Cassidy” disse Jennifer strattonando l’ amica per le spalle.
“Ascolta, Zayn mi ha detto Zeven ma stava starnutendo e in realtà voleva dire Seven”.
Jenn sbuffò e prendendo nuovamente per mano l’ amica uscirono dal locale, stavolta definitivamente.
“Chiamo un taxi” disse Jennifer
Cassidy si sedette sul marciapiede. Si stava togliendo le scarpe per massaggiare i suoi piedi doloranti, quando un piccolo cane corse verso di lei scodinzolando e iniziò a leccarle la gamba scoperta dal vestito.
“Scusami.” disse la voce maschile che si rivolse a Cassidy
“Figurati, nessun problema” disse la ragazza gentilmente mentre accarezzava quella palla di pelo.
“Forza, metti le scarpe il taxi è arrivato” urlò l’ amica poco distante.
“Scusami, devo andare”
“Oh, ok! “ disse la voce recuperando al guinzaglio il suo cane.
“Il nome?” chiese Cassidy mentre si allontanava verso il taxi
“Louis!” affermò deciso il ragazzo
Intendevo il nome del cane!” scherzò Cassidy “Comunque, ciao Louis” disse salendo definitivamente sul taxi.
“Penny, si chiama Penny…” disse sotto voce il giovane mentre osservava il taxi sorpassarlo.
“E’ questo il locale?”
“Si, Jenn stavolta sono sicura sia questo.”
Le ragazze scesero dal Taxi e si avvicinarono all’ entrata.
La coda per entrate al locale era immensa e aspettarono mezz’ ora al freddo prima di poter entrare.
Fortunatamente dentro Zayn e Harry le stavano aspettando.
“Sei un disastro Cass” disse Zayn abbracciandola.
“Scusa, comunque sei tu che ti spieghi male!” disse afferrando la mano dell’ amico e dirigendosi verso un divanetto.
“Niall?” chiese Jennifer incuriosita.
“E’ appena andato a casa, la sua fidanzata iniziava ad aver voglia di cavolo al vapore e Niall è scappato”
“Dio, che schifo!” sghignazzo Jennifer
“”Allora, tu sei… Harry…giusto?”
“Sono proprio io!”
“Sei carino” disse Jennifer senza peli sulla lingua.
Cassidy accanto a lei diventò rossa come un pomodoro.
Harry era davvero bello e questo suo aspetto la metteva decisamente in soggezione.
“Ho bisogno di bere!” pronunciò fiera di se Jennifer
“Vengo con te” pronunciò Zayn alzandosi dal divanetto “Harry posso affidarti questa signorina affinché non si perda per il locale?” disse uno Zayn scherzoso al suo amico.
“Puoi contare su di me” disse Harry sorridendo.
Cassidy aveva un sorriso da ebete sulla faccia.
“Perchè sorridi?” chiese Harry divertito
“Oh, niente stavo solo pensano “
“A che pensavi, se posso chiedere”
“Al cavolo bollito di Niall” improvvisò Cassidy, coinvolgendo anche Harry nella sua risata.
I due si fissarono imbarazzati per qualche minuto fino a che Harry non decise di prendere in mano la situazione.
“Allora, Cassidy, da quanto tempo sei amica di Zayn?”
“Da sempre. Siamo nati assieme.” Cassidy ogni volta che parlava di Zayn si illuminava.
Zayn attraverso il suo essere, non le aveva mai negato il suo tempo, le aveva sempre riservato un pensiero affettuoso ogni volta che la vedeva triste. La loro amicizia era un continuo cercarsi e
consolarsi. Insieme si sono spaventati e sono diventati invisibili e quando Zayn è partito non c’era bisogno che Cassidy lo vedesse, intuiva la sua compagnia.
“E’ bello il vostro rapporto, Zayn non faceva altro che parlarmi di te. Ero diventato curioso di vederti.” ammise Harry fissandola negli occhi e vedendola arrossire impercettibilmente mentre faceva spuntare un sorriso tra le labbra.
“Sono davvero esausta.” ammise poi, appoggiando pesantemente la testa sulla testiera del divanetto.
“Vuoi andartene?” le chiese Harry avvicinandosi e sedendosi accanto a lei.
“Se devo essere sincera, non mi piacciono affatto questi locali, stasera ci sono venuta per Zayn ma lui ora non è qui”
“Ti accompagno a casa se vuoi” le disse dolcemente Harry.
“E con Zayn e Jennifer?”
“Guido io stasera, come vedi sono sobrio. Verrò a recuperarli non appena ti avrò lasciato davanti a casa.”
Cassidy annui rincuorata.
Il viaggio in macchina fu silenzioso.
Harry guidava attento stringendo prepotentemente le sue mani al volante.
Dalla radio usciva Elastic Heart di Sia ma Cassidy era davvero troppo stanca per ascoltarla.
Chiuse gli occhi pensando che in fondo avrebbe potuto riposarsi per qualche istante.
Harry era giunto a destinazione.
Ricordava bene la strada per arrivare a casa di Cassidy.
Non scherzava quando le aveva rivelato la sua curiosità nel conoscerla.
Zayn parlava di lei costantemente al campus e Harry l’aveva immaginata e sognata tante di quelle notti che aveva perso il conto.
Ed ora era fermo immobile a fissarla mentre dormiva con la bocca schiusa e i capelli scompigliati davanti al viso. Non aveva il coraggio di svegliarla.
Fu Cassidy che dopo poco, nel tentativo di cambiare posizione, si senti strattonare dalla cintura di sicurezza.
Aprì gli occhi e quando riuscì ad inquadrare la situazione, si guardò attorno vergognandosi mentalmente per quello che aveva appena fatto.
“Scusami, davvero perdonami.” disse con la bocca impastata dal sonno
“Scherzi? Nessun problema, ma ti conviene filare a letto, ora che sei sveglia!” la incoraggiò Harry dolcemente.
Scese dalla portiera e con passo svelto, favorito dalle sue lunghe gambe, si trovò in attimo davanti alla portiera della ragazza, l’ apri e la osservo mentre dolcemente lo salutava con un gesto della mano, poi risalì dalla parte del guidatore.
Si assicurò che Cassidy entrasse in casa, poi riavviò il motore e prese di nuovo la direzione verso il locale.
Sorpresa!
Oggi vi ho pubblicato due capitoli, avete visto?
Davvero, mi farebbero piacere le vostre recensioni, quindi digitate qualche parola per me!!
Mi piacerebbe sapere anche se avete qualche idea in merito alla storia o richieste particolari!
Buona notte a tutti!
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