Another story... di mazza (/viewuser.php?uid=65033)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. Lacrime ***
Capitolo 2: *** La notte in cui tutto iniziò/finì ***
Capitolo 3: *** Ritorno a Forks.1 ***
Capitolo 4: *** Ritorno a Forks. 2 ***
Capitolo 5: *** Incontro.1 ***
Capitolo 6: *** Incontro.2 ***
Capitolo 7: *** La famiglia Cullen ***
Capitolo 8: *** La festa e... ***
Capitolo 9: *** Capelli impomatati, cravattini e tacchi dodici ***
Capitolo 10: *** Destino ***
Capitolo 11: *** Come un umano ***
Capitolo 12: *** Progetti e pic-nic ***
Capitolo 13: *** Votazioni e trattative ***
Capitolo 14: *** Notte.1 ***
Capitolo 15: *** Notte.2 ***
Capitolo 16: *** Mattino... per un pò ***
Capitolo 17: *** Di nuovo il buio... ***
Capitolo 18: *** La calma prima della tempesta ***
Capitolo 19: *** Trappola ***
Capitolo 20: *** caos ***
Capitolo 21: *** Per sempre... ***
Capitolo 22: *** avviso ***
Capitolo 1 *** Prologo. Lacrime ***
Prologo modificato il 03-04-09
Dedico questa storia a Noemix... Grazie
Noe... Grazie per tutto ciò che fai per
me... ^^
PROLOGO
Edward
La guardo negli occhi, lei fissa i miei.
Non serve
il mio potere per sapere ciò che pensa.
Una
piccola lacrima solca il suo viso.
Non sa
quanto darei per poter piangere anche io.
In fondo
sarebbe anche giusto. Credo di averne il diritto.
Se siamo
arrivati a ciò è tutta colpa mia.
Allora
non potevo immaginare la conseguenza della mia scelta.
Nemmeno
Alice poteva farlo.
Perché
devo essere sempre così stupido?
Desideravo
solo farla felice.
Desideravo
solo donarle una vita normale.
Desideravo
solo che vivesse la sua vita da umana.
Ora non
ha più niente di umano.
Invece
non posso farlo.
Mai più
una lacrima potrà cadere dai miei occhi.
Mai più
potrà rigarmi una guancia.
-Come è
possibile tutto questo?- sussurra pianissimo Noemi.
-Ti hanno
mai raccontato la storia del vampiro e dell’umana che si
innamorò di lui, Noe?-
chiede Bella, la voce stranamente secca.
-Molte
volte…- risponde.
-Scommetto
che però non sei a conoscenza, della storia del vampiro sciocco,
che rovinò
tutto ciò che aveva di più prezioso, con le sue stesse
mani…- inizio cupo.
…
…
…
Che dire... Spero la storia vi piaccia...
Recensite ^^
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Capitolo 2 *** La notte in cui tutto iniziò/finì ***
Capitolo
1 LA NOTTE IN
CUI TUTTO INIZIO’/FINI’
-Bella, io non voglio che tu venga con me-
-Tu… non… mi vuoi?-
-No-
Edward
16
settembre.
Mai dimenticherò quella data.
Mi
sentivo uno schifo. Mi sentivo un traditore.
E lo ero.
Arrivai
prima di Bella a casa, e la attesi.
Le chiesi
di fare una passeggiata.
Al suo
silenzio mi sentii ancora peggio.
La portai
nel boschetto dietro casa sua.
-Bene
parliamo- disse.
-Ok… Un
bel respiro Cullen… Fai la cosa giusta…- pensai.
-Bella,
stiamo per andarcene- dissi tutto di un fiato.
-Perché
proprio adesso? Ancora un anno…-.
Inventai
una scusa di sana pianta.
Lei capì,
ma continuò ad opporsi.
La
guardai per un attimo, disperato. Poi cercai di ricompormi.
-Bella,
non voglio che tu venga con me-
Ecco
fatto. Dalla mia bocca era uscita la peggiore bugia che avessi mai
detto.
In quel
momento vidi, chiaramente, il cuore del mio amore spezzarsi.
Rimanemmo
in silenzio.
-Tu… non…
mi vuoi?- chiese, la voce rotta.
La mia
bocca lottava contro il mio cervello. Fu difficilissimo pronunciare
quel
monosillabo.
-No-.
Il
silenzio regnò per il bosco, per diversi minuti.
-Questo
cambia le cose- disse infine, con tono neutrale.
Potrei
dire che la mia vita è finita lì.
Che senso
aveva vivere, se la mia unica ragione di vita accettava ,così
tranquillamente,
la mia partenza?
Volevo
piangere.
Volevo
morire.
Volevo
abbracciarla e baciarla, e poi supplicarla di non credermi ,e di
tornare
insieme a me, come se la mia bocca non si fosse mai aperta.
Ma non
successe nulla di tutto ciò.
Pochi
minuti dopo stavo correndo senza una meta, per il bosco.
Mi
trovai, senza averlo deciso, nella nostra radura.
Mi buttai
a terra di colpo, e iniziai a singhiozzare.
Non avevo
mai pianto, in tutta la mia vita da vampiro.
Perché?
Perché l’avevo abbandonata?
-Perché
la ami- mi rispondevo allora.
-Perché sono
un cretino- risponderei ora.
Afferrai
un ciuffo d’erba e tirai forte. Questo si strappò
immediatamente, insieme ad
un’enorme zolla di terra.
Fissai
con una smorfia la mia mano.
La mia
forza mi disgustava.
Perché
non potevo essere un semplice umano?
Perché
doveva essere tutto così difficile?
Mi
rialzai in piedi e presi a pugni un albero, in preda alla rabbia.
Questo
cedette subito, dopo solo due colpi.
Iniziai a
demolire la radura, albero per albero, continuando a singhiozzare.
Ovviamente
questo non mi impedì di pensare a lei.
La vedevo
davanti ai miei occhi, bellissima.
Ritiro
l’ultima affermazione: lei era sempre bellissima, anche mentre dormiva.
A 7 anni
era bellissima.
Così come
a 15.
E lo
sarebbe stato anche a 45 e a 72.
Sentì una
mano delicata sulla mia spalla.
-Edward…-
Sussultai.
-Edward,
fermati ti prego…-
Mi fermai
all’istante.
-Come hai
potuto farmi questo, Edward?- disse, iniziando a piangere.
Feci per
abbracciarla, ma lei si allontanò.
Più la
seguivo e più lei si faceva lontana.
Ad un
certo punto svanì, ed io capii che era stata solo un illusione.
-BELLA!!!-
urlai.
I pochi
uccelli che erano rimasti nella radura presero il volo, spaventati.
Ero un
mostro.
Anche se
non era necessaria, l’aria mi mancò.
Le gambe
mi cedettero. Caddi in ginocchio.
Rimasi
per un periodo indefinito in quella posizione, con la testa tra le mani.
Non mi
accorsi dei passi leggeri che raggiungevano la radura.
Qualcuno
mi toccò una spalla, questa volta davvero.
-Edward…-
Alzai la
testa, in direzione della voce.
-Edward
ti prego, torna in te…-
-Alice,
per favore…Lasciami in pace…- dissi con un filo di voce.
-PER
FAVORE UN CAVOLO!- urlò.
Sgranai
gli occhi.
-Credi di
essere l’unico affezionato a Bella? Credi di essere l’unico a soffrire
per lei?-
Assistevo
alla sua sfuriata passivamente.
-REAGISCI
CAVOLO!- gridò nuovamente, scrollandomi per le spalle.
-Scusa…solo
che… è… difficile…- sussurrai, la voce soffocata dai singhiozzi.
Mi
strinse a sé.
-Lo so…-
sussurrò – Sarà difficile… Ma questa è la tua
decisione, Edward, non puoi più
tornare indietro… -
-Quanto
soffrirà, Alice?-
Rimase in
silenzio, ma non poteva trattenere i suoi pensieri.
Vidi
Bella, immersa nella foresta, piangere e gridare il mio nome.
-Hanno
appena iniziato a cercarla, Jasper ha lasciato un biglietto a casa
Swan…-
-Quando
la troveranno?- chiesi, disperato.
-Tra
cinque ore…-
-Dove
sono gli altri?-
L’intera
famiglia Cullen entrò nella radura.
Esme mi
corse accanto e mi abbracciò.
Iniziò a
piangere con me, mentre mi accarezzava i capelli.
Mi
ricordò enormemente lei.
Presi a
singhiozzare più forte.
-SEI UN
MOSTRO? TE NE RENDI CONTO?- gridò Rosalie.
Annuii,
frustrato.
Alice
ringhiò.
-Ma puoi
stare zitta?- sibilò – Non vedi che è distrutto?-
-Ma è
solo colpa sua… Dice di amarla, e poi cosa fa? La lascia così,
senza una
spiegazione!-
-Rosalie…
Per favore lascialo stare…- disse Carlisle.
Lei non
lo ascoltò.
-Sei un
cretino, Edward! Tu non la ami! Tu l’hai illusa tutto questo tempo!-
Ruggii, e
feci per spiccare un balzo verso di lei.
Jasper mi
trattenne, così come fece Emmett con la moglie.
-Ok, ora
basta ragazzi…- ci ammonì Carlisle, calmo, ma autoritario – Ora
andiamo…-
Tutti
iniziarono a correre verso casa.
-Su
Edward…- mi incoraggiò Alice.
Mi alzai
e mi trascinai dietro di lei.
Correvo
verso la mia vita senza Bella.
Correvo
verso la morte interiore.
ANGOLO AUTRICE
Scusate.... Questo primo capitolo è infinitamente triste, e non
è mio solito scriverne...
Vi prometto che il prossimo sarà pò più
tranquillo...
Dunque... Sono fiera dei miei tre commenti, perchè sono
consapevole che il prologo di questa storia fa letteralmente schifo...
Spero che il primo capitolo sia stato di vostro gradimento...
Ora rispondo alle recensioni...
nene_cullen: grazie per la
fiducia...
franci_cullen: sappi che
è mio solito postare i capitoli a pochissima distanza l'uno
dall'altro...
BellaCullen88: temo dovrai
aspettare ancora un pò... Anche il prossimo capitolo sarà
dal punto di vista di Edward...
Ok... Ora vi lascio... Per ora non vi posso anticipare niente...
Baci a tutte
_Mazza_
P.s. la Noe non si è fatta sentire... Evidentemente non ha
notato il mio aggiornamento... XD Immagino la sua faccia domani...
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Capitolo 3 *** Ritorno a Forks.1 ***
Capitolo
2 RITORNO A FORKS. 1
25 anni
dopo…
Un colpo
secco alla mia porta.
-Edward,
posso entrare?-
-Vieni…-
risposi rassegnato.
-Potresti
venire di sotto? Stiamo aspettando solo te…- chiese mio padre, entrando
nella
stanza.
Ero steso,
con la faccia nascosta nel cuscino, sul mio letto.
-Arrivo..-
dissi di malavoglia.
Mi guardò
triste.
Sapevo
cosa pensava.
Da ormai
23 anni non partecipavo più alla vita di famiglia. Mi trascinavo
semplicemente
a caccia, scortato dai miei fratelli.
Precisamente
dal giorno in cui avevo appreso la notizia della sua morte.
Eravamo
tutti nel grande salotto di casa Cullen.
Esme, Rosalie
e Emmett guardavano la televisione.
Jasper
leggeva un libro.
Carlisle
era nel suo studio.
Io e Alice
giocavamo a scacchi.
Ad un
certo punto, lei si bloccò all’improvviso.
La
visione fu brevissima.
Semplicemente
vedemmo una lapide bianca nel cimitero di Forks.
Isabella
Swan
Forks,
13
settembre 1987
Forks, 11
agosto 2007
Niente di più
dettagliato.
Ma bastava per
uccidermi.
Caddi in ginocchio, a
peso morto.
Alice prese a piangere,
silenziosamente.
L’intera famiglia
iniziò a bombardarci di domande.
Nessuno dei due aveva
la forza per rispondere.
-E’ morta… - disse lei
infine, con un filo di voce-
Bella è morta…-
Nessuno osò
aggiungere o chiedere niente.
Nemmeno Rosalie.
Tutti avevano rispetto
per il mio dolore.
In seguito, grazie ad
una telefonata di Carlisle all’ospedale
di Forks, scoprimmo che la mia Bella era scomparsa a causa di un
incidente d’auto.
Tutto il mondo mi
crollò addosso.
In quei due anni,
l’unica cosa che mi ancorava alla
vita, era il pensiero della sua felicità.
La consapevolezza di
aver fatto la cosa giusta.
In un solo attimo
compresi che, se io le fossi
stato accanto, l’incidente non sarebbe mai avvenuto.
Era tutto finito.
Solo l’intervento di
mio padre mi impedì di cercare
la morte presso i Volturi.
Mi faceva controllare.
Non potevo scappare.
Avevo sempre Emmett o
Jasper dietro, pronti ad
impedire una tentata fuga.
Quella non era vita.
Mi chiusi sempre
più in me stesso.
Ed ecco che iniziai ad
uscire sempre meno dalla mia
stanza.
Diventai
un automa…
Mi
trascinai automaticamente di sotto.
Tutti mi
salutarono.
Risposi
solo con un –Cia…- appena accennato.
Mi
sedetti alla sinistra di Alice. Lei mi mise una mano sulla spalla.
Ovviamente
sapeva tutto.
-Allora,
ora che ci siamo tutti… Abbiamo deciso di trasferirci…- annunciò
Carlisle.
Tutti
accolsero la novità con grande entusiasmo.
-Ci
trasferiamo a… Forks…- completò mio padre.
Il
silenzio regnò di colpo nella stanza.
Tutti mi
fissavano, lo sguardo comprensivo, come ad aspettare una mia esplosione.
Solo
Rosalie aveva una espressione compiaciuta sul volto. Le era sempre
piaciuta
Forks.
-Edward…-
iniziò Carlisle.
-Dammi un
solo motivo per cui dovremmo trasferirci proprio lì…- ringhiai.
-NON è
GIUSTO! A me piaceva Forks…! Non è giusto che a causa di una
inutile umana ci
siamo trasferiti! Ora lei è morta… E’ MORTA EDWARD!! E’ morta da
23 anni…-
Mandai
all’aria la sedia su cui ero seduto.
-Ripetilo…
Ripetilo se hai il coraggio…- sussurrai minaccioso.
-Inutile
uma…-
Non finì
la frase perché Emmett la bloccò.
-Ok… Ora
basta Rose… Hai ottenuto di trasferirci a Forks… Non c’è bisogno
di andare
oltre!-
Era
incredibile il potere di mia sorella in casa.
Le
bastava fare gli occhi dolci per ottenere il permesso dei nostri
genitori.
L’appoggio
di Emmett le era sempre garantito.
Jasper si
dichiarava neutrale.
Solo
Alice si era opposta, ma nessuno l’aveva ascoltata.
Così, 3
ore dopo, stavamo preparando le valigie per Forks…
ANGOLO AUTRICE
Scusate ma vado di frettissima...
Ringrazio solamente chi ha commentato..
Il prossimo capitolo sarà di Bella...
Insomma... Non avrete mica pensato fosse davvero morta...
Commentate
Baci
_Mazza_
|
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Capitolo 4 *** Ritorno a Forks. 2 ***
Capitolo
3. Ritorno a Forks. 2
Bella
-Pronto-
-Pronto… Ciao
Jake…-
-Bella! Bella sei
proprio tu?-
-Si, ciao Jake…-
-Da quanto non ti
fai sentire, Bella? Sicuramente più di un anno…!-
-Zia Beia! Zia
Beia!-
-Zitti bambini!-
-Ehm… Jake ci sei
ancora..?-
-Si… scusa… I
gemelli…-
Scoppiai a
ridere.
-Bella, dove
siete?-
-Ehm… E’ un
problema per te, se ci stabiliamo per qualche mese lì a Forks?-
-Ah…- rispose
secco.
-Ehm… Come sta
Sam?-
-Bene… Credo…-
-Ascolta Jake…
Non sei assolutamente costretto ad ospitarci, se non è tua
intenzione…-
-Bella… Sai che
non c’è nulla che mi potrebbe fare più piacere…
Semplicemente dovrò parlare con
i ragazzi…-
-Ok! Saremo a
casa tua tra… esattamente due ore…-
-Allora vi
aspetto! Chissà come sarà felice Angie…-
-A dopo Jake! Un
bacio…-
Clic.
Sospirai.
Della mia
condizione, non c’era niente che mi pesasse di più, di mettere
Jake nei
pasticci.
Era a causa mia,
se veniva escluso dalla maggior parte
delle riunioni con i fratelli.
Mentre Histery
guidava a tutta velocità mi appoggiai al vetro e tornai con la
mente a 25 anni
prima.
Quando Edward mi
lasciò, pensai seriamente di mettere fine alla mia vita.
In fondo che
senso ha vivere senza l’aria necessaria per la sopravvivenza, o senza
il sole
che ci mantiene in vita?
Solo il bene per
i miei genitori mi impedì di fare un gesto tanto avventato.
Soffrivo comunque
tantissimo. Passai i primi tre mesi senza di lui in uno stato degno di
un’ameba.
Poi conobbi
Jacob, e tutto cambiò.
Era il mio
migliore amico, ma piano piano me ne innamorai.
Non
fraintendetemi, amavo ancora Edward al di sopra della mia vita.
Il mio amore per il
mio sole personale era tutt’altra cosa.
Era un amore più
sano, un amore meno coinvolto.
Lui mi amava da
sempre, ed io iniziavo a ricambiare.
Un giorno Jake
scomparve del tutto.
Non voleva
parlarmi.
Non voleva
vedermi.
Immediatamente
ricominciai a sentire fortissima la mancanza di Edward.
Decisi di tornare
nella nostra radura. (Tanto x essere poco masochisti… ndr by mazza)
Quel giorno
incontrai Laurent, e quel giorno la vita della semplice umana, Isabella
Swan,
finì.
Laurent mi morse.
Non so fornire
una versione più dettagliata della mia trasformazione.
Quando i
licantropi arrivarono nella radura uccisero Laurent.
Poi mi videro, e
non si rassegnarono.
Non avendo mezzi
più sofisticati cercarono di leccare via il veleno.
Credo sia stata
questa la chiave di tutto.
Io sono una
vampira a metà trasformazione.
Un essere a metà
tra un vampiro ed un licantropo.
La mia
temperatura corporea è più alta di quella umana.
Nelle mie vene
scorre sangue.
Posso dormire, e
posso nutrirmi di cibo umano.
La mia forza e la
mia velocità sono stupefacenti.
La mia pelle è
impenetrabile.
Sono immortale.
Quando mi
risvegliai dalla trasformazione, Sam, mi permise di rimanere a Forks.
Dissi tutto a
Charlie. Il nostro rapporto non cambiò.
Io ero sempre la
sua bambina.
Pochi giorni dopo
Jake mi chiese di essere la sua ragazza.
Accettai.
La nostra vita
proseguiva felice.
O almeno fino ad
un anno dopo.
Un giorno la mia
migliore amica, Angela Weber, capitò a casa mia, mentre Jacob
era lì.
Capì subito
ciò stava
succedendo.
Il mio ragazzo
rimase a fissarla per cinque minuti buoni.
Mi rivolse un
occhiata di scuse, ed invitò Angela a fare una passeggiata.
Per la seconda
volta nella mia vita mi sentii morire.
Ero stata
abbandonata una seconda volta.
Quando tornarono,
i miei due migliori amici, mi chiesero il permesso di
mettersi insieme.
Ovviamente
accettai senza protestare.
Lo stesso
pomeriggio, Leah Clearwater, andò a far visita a Ben, il
fidanzato di Angela.
Molti
di voi si saranno già immaginati la fine
di questa storia.
Anche Leah quel
giorno ebbe il suo imprinting.
E chi ne uscì
scottato da tutto questo? Ovviamente io.
Poi, accadde ciò
che Sam aveva previsto sin dall’inizio.
Persi il
controllo, e in un attimo di furia, attaccai Harry Clearwater.
Dopo la sua morte,
Sam, mi cacciò da Forks.
Inscenammo la mia
morte immatura, avvenuta a causa di un incidente d’auto.
Poche settimane
dopo mio padre morì di infarto, o forse solo di dolore.
Non mi rimaneva
più nessuno.
Iniziai a
viaggiare, e scoprii di non essere l’unica della mia specie.
Incontrai Histery
in una foresta africana.
Era appena stata
trasformata.
Le spiegai cosa
era diventata, e lei si unì ai miei vagabondaggi.
Trovammo Emma e Daniel
in Europa.
Loro erano “mezzi
vampiri” già da qualche anno.
Erano sposati
prima di diventarlo, e continuavano a condividere la loro vita insieme.
A questo punto
penso sia dovuto fare un po’ di chiarezza su di noi.
Oltre ai normali
poteri, comuni a tutti e quattro, ognuno di noi possiede un potere
extra.
Histery è
telepatica. Legge i pensieri e comunica tramite essi, anche a distanze
stratosferiche.
Daniel può
teletrasportarsi da un luogo all’altro, con la sola forza della mente.
Emma guarisce le
ferite.
E io? Io
controllo i quattro elementi.
Posso controllare
terremoti e uragani.
Posso usare la
forza dell’acqua a mio piacimento.
Posso controllare
il fuoco e scatenare trombe d’aria.
Quel giorno stavo
tornando a Forks, non immaginavo che la mia vita stesse per cambiare
nuovamente.
ANGOLO AUTRICE
Dunque... VAdo in frettissima... Quindi non posso
rispondere direttamente a chi mi ha commentato... Ho corretto gli
errori che mi avevate fatto notare... GRAZIE DI CUORE...
Vorrei solo soffermarmi su di una cosa.
Il linguaggio di questa ff è semplice, ne sono consapevole.
Ho deciso di scriverlo in questo modo perchè è fatto di
ricordi... Per intenderci meglio immaginate Edward e Bella che vi
raccontano la loro storia esattamente come se voi foste davanti a
loro...
Non userebbero parole troppo sofisticate giusto...?
Comunque tornerò prestissimo questa volta con Eddy...
Alla prossima puntata^^ L'incontro tra i due ...
Bacioni
_Mazza_
|
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Capitolo 5 *** Incontro.1 ***
Capitolo
4. Incontro. 1
Edward
Welcome
to
Forks
Tutti, dentro la
macchina, si voltarono verso di
me.
Avevamo appena
oltrepassato il cartello stradale.
Rosalie guidava, e
Emmett le era accanto nel posto
del passeggero.
Jasper ed io eravamo
nei sedili laterali
posteriori.
In mezzo a noi, Alice.
-Sto
bene...
Sto bene…- sussurrai, per rassicurarli.
Tutti si rigirarono
all’istante.
Ma stavo bene?
No… Stavo peggio del
solito…
Mi accorsi che la mano
mi tremava.
Alice, alla mia
sinistra, sospirò e mi accarezzò un
braccio.
Senza preavviso
incominciai a singhiozzare.
Era moltissimo che non
mi mostravo così debole,
anche se dentro continuavo ad esserlo da 25 anni.
Sentii immediatamente
il potere di Jasper
controllare la mia crisi isterica.
Alice, in passato
così gioiosa e allegra, ora mi
guardava tristissima.
-Manca molto anche a
me, Edward…- disse, la voce
spenta.
Nessuno aggiunse nulla.
Imboccammo lo sterrato,
che portava alla nostra
vecchia casa.
Scendemmo dalla
macchina, silenziosamente, ed
entrammo.
Tutto era ricoperto da
un’enorme strato di polvere.
Il mio sguardo si
soffermò sul pianoforte, coperto
da uno spesso telone.
Lo scostai con rabbia,
e mi sedetti allo sgabello.
Venticinque anni prima
mi ero rifiutato di portarlo
via dalla casa.
Ora quel pianoforte,
che avevo tanto amato, mi
ricordava infinitamente lei.
La prima volta che era
venuta in casa Cullen.
Le ore speciali che
aveva passato ad ascoltarmi
suonare.
-Edward
è capace di fare tutto, vero?- aveva chiesto un
giorno.
No.
Era una sicurezza:
questa volta non ce l’avrei
fatta. Non mi sarei più rialzato.
- Mi vedi ora Bella?
Sono un incapace…!- gridai.
Alice mi cinse il
braccio.
-Ora stai esagerando,
Edward…- mi disse seria – La perdita
di Bella è stata un duro colpo per te, come per tutti noi, ma
lei non vorrebbe
vederti così…-
Ringhiai forte, e mi
divincolai dalla presa di mia
sorella.
Jasper fu subito
accanto alla moglie, l’espressione
arrabbiata.
-Smettila Edward…-
disse duro – Alice ha ragione…-
-SMETTETELA DI DIRMI
CIO’ CHE DEVO FARE!- ringhiai
- Voi non capite…- aggiunsi, sussurrando.
Mi scaraventai fuori,
prima che qualcun altro
potesse provare a fermarmi.
Raggiunsi
in
meno di un minuto la nostra
radura.
Ogni cosa mi ricordava
quella notte.
Ogni filo d’erba.
Ogni albero.
Ogni goccia di rugiada,
che cadeva dalla foglie
ingiallite.
In tutto trovavo una
motivazione per pensare a lei.
Di quel passo sarei
impazzito presto…
Poi…
Piccola
interruzione…
Già… Perché
sono sadica… Cosa pensate che possa accadere…? Secondo me ve lo siete
immaginato già tutte…
Poi mi accorsi di non essere
più solo.
Qualcuno mi osservava,
immobile, da dietro gli
alberi. Sentivo la sua presenza silenziosa.
Mi girai di scatto.
-Edward…-
rantolò la persona in questione.
Quella voce…
No.
Non era possibile.
Lei era morta.
Eppure… L’odore era
quasi identico a come lo
ricordavo, e la voce non era affatto cambiata.
-Bella…- sussurrai.
-Cosa ti porta qui,
Cullen?- disse, avanzando di
due passi verso di me.
Potevo vedere meglio la
sua faccia.
Nel suo volto leggevo
solo disprezzo.
-Ti ho chiesto come mai
sei qui…- ripeté.
Mai, l’avevo sentita
rivolgersi a me, con un tono
così duro.
-Ricordi…-
Le sue mani si
strinsero convulsamente.
-Ah sì…? Non hai
avuto tanta nostalgia di me però,
in questi 25 anni!-
-Ma Bella… Io ti
credevo morta…-
-Beh Edward… Non lo
sono… Vedi?- ribatté, con una
punta di amarezza nella voce.
-Io… Scusa…- dissi,
abbassando il capo.
-Non me ne faccio
niente delle tue scuse, Edward…
Dovevi pensarci quella notte… E comunque… Lo hai detto tu, voi vampiri
vi
distraete facilmente ,giusto? Cosa facevi mentre Laurent mi mordeva?
Cosa
facevi durante la mia trasformazione? Cosa facevi quando mio padre
è morto, e
mi hanno cacciata via dalla riserva?-
Rimasi immobile,
incredulo, mentre lei riversava su
di me tutta la rabbia, che teneva dentro da chissà quanto.
-Io… Pensavo di fare il
tuo bene, Bella… Volevo che
tu conservassi la tua umanità… Non ho mai smesso di amarti…-
dissi affranto.
Sgranò gli
occhi, una piccola lacrima
cadde dai
suoi magnifici occhi cioccolato.
-STUPIDO! Sei uno
stupido, Edward… Io ti odio!
Ora
di umano non ho più niente… Se tu fossi stato con me, quel
giorno, tutto questo
non sarebbe accaduto!- gridò.
-Hai ragione… Sono
stato un bastardo… Ma credimi,
sarei tornato se…-
-Se cosa, Edward? Gli
eventi del passato non si
possono cambiare… Io rimarrò bloccata in questo corpo per
sempre… Niente mi
ridarà indietro mio padre… Niente potrà più
tornare come prima…- urlò, ora
piangendo alla grande.
Feci un passo verso di
lei.
-Non osare avvicinarti,
Cullen… Non mettere alla
prova il mio autocontrollo…- sibilò.
Continuai ad avanzare.
-HO DETTO NON
AVVICINARTI!!!- gridò.
-Io Bella ti amo… Ed
è così anche per te… Lo sai
anche tu…- sussurrai.
Sussultò.
I suoi occhi mandavano
scintille.
-Ti prego perdonami…-
la implorai.
Perse del tutto il
controllo.
Tese la mano verso di
me, come per scagliare
qualcosa.
Immediatamente mi
sentii scivolare addosso qualcosa
di maledettamente freddo.
Portò la mano in
alto.
Sentii i miei piedi
staccarsi da terra.
-Ma… Cosa…?- sibilai.
Chiuse gli occhi.
Strinse la mano in un
pugno.
Improvvisamente un dolore incredibile invase il
mio
corpo.
Ero completamente in
balia di quella morsa di
ghiaccio.
ANGOLO AUTRICE...
Be... due commentini?? Ditemelo sinceramente... Quanto faceva schifo lo
scorso capitolo?? Era pieno di errori? Era noioso? Mi piacerebbe
saperlo, per migliorarmi sapete...
In ogni caso spero vi sia piaciuto di più questo ^^
Alla noe ho già risposto ... Ringrazio sinceramente l'altra
ragazza che ha commentato...
Inoltre vorrei ringraziare le trenta
persone che mi hanno inserito tra i preferiti...
Vi devo dire però che non mi dispiacerebbe ricevere qualche
commento da questi ultimi... Insomma... Se avete messo la fanfiction
nei preferiti vorrà dire che in qualche modo vi piace ^^
Ringrazio già da ora... Aggiornerò presto ... (Questa non
è una promessa, è una minaccia...)
Nota x tutte quelle che hanno letto Nessie... Eccomi tornata con il mio
famoso sadicismo ^^
Bacioni a tutte
_Mazza_
|
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Capitolo 6 *** Incontro.2 ***
Capitolo
5. Incontro. 2
Bella
Pensavo
di fare il tuo bene, Bella…
Beh… Non l’hai fatto…
Volevo
che tu conservassi la tua umanità…
Non capisci che
è solo a causa tua se l’ho persa?
Non ho
mai smesso di amarti…
Bene… Peggio per te…
Ed è
così anche per te…
NO! Non è vero!
Io ti odio…
Lo sai
anche tu…
…
…
E’ vero… Io non ho mai
smesso di amarti, Edward… In
tutti questi anni, per andare avanti, mi sono aggrappata alla
consapevolezza
della tua esistenza…
Ti amo Edward…
Ti
prego perdonami…
-Lo farò…-
sussurrai, singhiozzando.
Urla disumane
interruppero le mie farneticazioni.
Cric…
…
…
EDWARD!
Immediatamente
riaprì gli occhi.
-EDWARD!!!!!!- gridai.
Era sospeso a
mezz’aria, gli occhi sbarrati. Urlava
e si contorceva sotto il mio potere.
-Cric-
facevano le sue ossa.
Ma che cosa caspita
stavo facendo?
In preda al panico
riaprì la mano, ancora stretta
in un pugno.
Rantolò un
piccolo respiro. Chiuse lentamente gli
occhi. Le urla si spensero.
Lo riportai a terra,
più delicatamente possibile.
Atterrò
esattamente tra le mie braccia, a peso
morto.
Sul suo corpo si era
formata una piccola patina
ghiacciata.
La sciolsi, poi spensi
il mio potere.
-Edward?- chiesi
pianissimo.
Non rispose.
Passai la mano sul suo
corpo, cercando di capire i
danni che avevo provocato.
Trattenei il respiro:
la mia laurea in medicina non
diceva nulla di buono.
Aveva parecchie costole
incrinate. Potevo sentire
chiaramente le ossa delle braccia e delle gambe spezzate in due o
più pezzi. Addirittura
alcune di esse erano completamente frantumate.
Un normale umano
sarebbe morto, o comunque sarebbe
rimasto paralizzato per tutta la vita.
Ma lui non era un
normale umano, lui era un
vampiro.
Eppure, proprio per
questo, sarebbe dovuto essere
sveglio, dolorante e debole, ma cosciente.
Invece nulla.
Lo chiamai più
volte, non rispondeva.
Con il briciolo di
razionalità che ancora mi
rimaneva, ricordai il potere della mia amica.
Respirai profondamente
per calmarmi, invano.
-Histery- chiamai
mentalmente.
Pochi secondi dopo la
voce di Histery arrivò al mio
orecchio, come se stessi parlando con lei al cellulare.
-Bella… Che succede?-
chiese, notando la mia
voce tremante.
Senza aggiungere niente
le mostrai , sempre
mentalmente, i ricordi degli ultimi cinque minuti.
-Oh caspita… Lui
è… QUELL’ Edward Cullen?-
-Si… Ti prego aiutami…
Io… Non volevo… Io… Non l’ho
mai dimenticato…- implorai.
-Certo… Certo… Chiamo i
ragazzi… Tra pochi minuti
saremo lì…-
-Grazie…-
-E… Bella?-
-Si?-
-Non perdere la calma…-
-Ok…-
Interruppe il contatto,
lasciandomi sola con
Edward, e con i miei sensi di colpa.
-Edward…- lo chiamai
nuovamente.
Non rispose.
-Edward, tieni duro,
tra poco ti sentirai meglio…-
Feci una smorfia,
fissando il suo stupendo viso
contratto in un espressione di puro dolore.
-Ti prego Edward,
svegliati. Sai… Sono cambiata
molto in questi 25 anni… Ho imparato a dire bugie ad esempio... Oggi
credo di
aver detto la bugia più grande di tutta la mia vita-.
Mi fermai, sperando in
una sua reazione. Niente.
-Io Edward non ti odio…
Non ci riesco…. Ti amo
troppo per farlo…- dissi, mentre una lacrima ricominciava a scendere
sulla mia
guancia.
Mi coprì il
volto con le mani.
Poi, ad un certo punto,
lui accennò un piccolo
respiro affaticato. Immediatamente gemette.
-Edward…- sussurrai,
accarezzandogli il viso.
Spalancò gli
occhi.
-Bella… Ti prego dimmi
che non era un sogno… Che
hai detto davvero ciò che ho sentito un attimo fa…- disse, con
la voce più
debole che avessi mai sentito.
-Sì, Edward… Hai
capito bene… Io ti amo…- risposi
piangendo.
-Sai Bella, non ho mai
provato un tale dolore
fisico, e non so per quanto ancora riuscirò a rimanere sveglio,
ma questo è il
giorno più bello della mia vita- farfugliò.
Le sue palpebre si
chiusero lentamente.
-EDWARD!! Edward ti
prego non lasciarmi… Non
riuscirei a vivere, ora che ti ho ritrovato… Fallo per me ti prego…-
Vedevo il mio amore
lottare letteralmente contro i
suoi occhi.
-Non… Non riesco a
tenere gli occhi aperti amore,
scusami…- disse, con un filo di voce.
-Edward, ti prego… Emma
arriverà presto… Non
smettere di parlarmi!-
-Chi è Emma?-
chiese, in un disperato tentativo di
rimanere sveglio.
-Emma è la mia
amica. Lei può guarirti… Ho chiesto
a Histery di chiamarla, sai, lei è telepatica. Non solo legge il
pensiero, come
te, ma può anche comunicare tramite esso. Daniel, il marito di
Emma, le porterà
qui tramite il teletrasporto…-
-Wow, davvero una
famiglia interessante- disse,
accennando un sorriso- Una guaritrice, una telepatica, uno che
può
teletrasportarsi, e… Il tuo potere Bella… Il tuo potere è
davvero potentissimo…-
-Oh scusa, tesoro…
Riuscirai mai a perdonarmi per
ciò che ho fatto?-
-Amore… Se ora dovessi
morire, sarebbe la morte più
dolce e più piacevole… Per mano tua tutto è piacevole…-
-Non fare il cretino,
Edward, tu oggi non morirai…-
Come a rendere
più verosimile ciò che avevo appena
detto, i miei tre compagni si materializzarono silenziosamente nella
radura.
-Emma! Grazie a Dio!-
Squadrò Edward
attentamente.
-Sappi che lo faccio
per te, Bella. Per quello che
ha fatto merita ben altro…-
La fulminai con lo
sguardo.
-E sia… Ma ora per
favore aiutalo!-
Annuì, poco
convinta.
-Hai fatto davvero un
bel lavoro, Bella… Ora… Aiutami
a girarlo…-
Edward gemette, mentre
io ed Emma provavamo a
voltarlo supino.
-Shh… Edward
andrà tutto bene, non temere…-
-Ma io non ho paura… Ci
sei tu con me…-
Presi la sua mano,
miracolosamente illesa, e la
strinsi forte.
-Ora sentirai un po’
male…- annunciò Emma, posando
una mano sul suo petto.
Da essa si
sprigionò una lucina azzurrognola, che
colpì Edward in pieno.
Mentre un urlo rauco
usciva dalla sua bocca, io
strinsi ancora di più la presa.
La cosa durò
circa venti secondi.
Poi Emma tornò
nelle braccia di Daniel, senza
guardarmi in faccia.
-Come va?- chiesi,
titubante.
-Decisamente meglio…-
rispose, la voce già più
sicura.
-Ora Edward ti
addormenterai… So che non è normale
per te, ma il mio potere funziona anche come un potente anestetico…-
disse la
mia amica, con fare professionale.
Le sue palpebre
cedevano nuovamente.
-Dormi tesoro… Dopo ti
sentirai meglio…- sussurrai
dolcemente.
-Io… Bella… -
-Shh… Sarò
accanto a te quando ti sveglierai… E
allora mi potrai dire tutto ciò che vuoi…-
Annuì, poi smise
di fare resistenza e piano piano
si addormentò.
Rimasi a fissare il suo
volto d’angelo per un tempo
indefinito.
Poi decisi che era
meglio tornare a casa. A casa
Cullen.
ANGOLO
AUTRICE
Scusate... Non vado di fretta oggi... Vado di
frettissima... Grazie comunque a tuti ^^
|
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Capitolo 7 *** La famiglia Cullen ***
Capitolo
6. La famiglia Cullen
Mi alzai con Edward in
braccio.
-Ragazzi, io lo porto a
casa…- annunciai.
-Fai attenzione, Bella…
Loro ti credono morta, non
sai come potrebbero reagire…- si raccomandò Daniel.
-Certo Dany…-
-Resterò in
ascolto, Bella… Se hai bisogno di aiuto
saremo immediatamente da te…- mi rassicurò Histery.
-Lo so tesoro…- dissi,
abbracciandola.
Poco dopo correvo a
tutta velocità verso casa
Cullen.
Rallentai appena sentii
l’odore dei sei vampiri.
Subito dopo vidi il profilo della grande casa, che
venticinque anni prima mi era stata così comune.
Il mio cuore prese a
martellarmi forte nel petto.
Come l’avrebbero presa?
Arrivai davanti alla
porta, indecisa se bussare o
no.
Decisi di bussare ed
entrare.
-Edward, ci hai fatto
preoccupare moltissimo!!!- strillò
Alice dalla cucina.
Quanto mi era mancata
la mia migliore amica…
Apparve nell’atrio,
insieme ad Esme.
Il vaso che teneva in
mano le cadde di colpo, ed
andò in mille pezzi.
-BELLA!!!- urlarono in
coro.
Fecero per saltarmi
addosso, ma Emmett e Jasper comparvero
all’improvviso e le fermarono.
-Ferme…- ringhiò
Jazz.
-Ma Jazz… Non vedi? E’
lei! E’ Lei! E’ viva!- gridò
Alice, cercando di divincolarsi dalle braccia del marito.
-Isabella è
morta Ali…- disse cupo lui.
-Che cosa succede qui
dentro?- chiese Carlisle
scendendo le scale, seguito da Rose.
Entrambi trattennero il
respiro.
-Tu… Tu… Non sei
Bella…- soffiò lei.
-Ragazzi sono io…-
dissi.
-Come ti permetti di
venire qui, e sfruttare il
nostro ricordo di Bella, per ingannarci?- ringhiò – E cosa hai
fatto ad
Edward?-
Prima che potessi
rispondere me lo strappò dalle
braccia.
La lasciai fare.
-Ragazzi lasciatemi
spiegare, vi prego…-
-E’ ciò che
tutti noi stiamo aspettando…- disse
Carlisle duro.
-Ok… Come vi sarete
resi conto io non sono morta…
Sono stata trasformata in un essere a
metà tra un vampiro ed un licantropo 25 anni fa…- iniziai.
Per cinque minuti buoni
continuai a parlare senza
interruzioni.
Raccontai tutto. Dalla
mia trasformazione all’episodio
di qualche minuto prima.
Infine il silenzio
regnò per tutta la stanza.
-Mi credete ora?-
chiesi infine.
Carlisle era in preda
ai dubbi.
-Io… Ti vorrei credere,
davvero… Ma come possiamo
essere certi che tutto ciò sia successo veramente?- chiese, con
un tono di voce
tutt’altro che neutro.
Guardai l’orologio.
Per esperienza sapevo
che l’anestetico di Emma
durava sugli umani circa due ore.
I licantropi rimanevano
addormentati per un’ora.
Su noi mezzi vampiri
faceva effetto per una mezz’oretta.
Sui vampiri
tradizionali solo dieci minuti.
A momenti Edward si
sarebbe svegliato.
-Edward si sta
svegliando… Avrà sicuramente sentito
i pensieri dei miei amici nella radura… Chiedete a lui-
Mi sorrise,
imbarazzato. Fu l’unico. Rose, Jazz e
Emmett mi guardavano minacciosi.
Rimanemmo in attesa per
circa un minuto.
Poi Edward aprì
gli occhi, tra le braccia della
sorella.
-Bella…-
farfugliò, ancora la voce impastata
–BELLA!- gridò,
spaventato nel non vedermi.
-Sono qui tesoro…-
dissi calma.
-Rose… Spiegami
perché sono tra le tue braccia e
non tra quelle di Bella…-
-Non vogliono che mi
avvicini…- risposi io.
-CHE COSA?? Mettimi
giù… Mettimi giù ho detto!!!-
gridò.
-Edward…Tu non ti rendi
conto… - sussurrò lei.
-TU non ti rendi
conto!- strillò isterico.
-Rose lascialo…- disse
Carlisle.
Lei sbuffò, ma
lo lasciò andare.
Arrancò verso di
me, traballando un po’. Poi si
appoggiò a me.
-Aspetta… Edward,
siediti… Sei ancora troppo debole
per fare sforzi…-
Lo aiutai a sedersi sul
grande divano, poi mi sedei
accanto a lui.
-Sei proprio certo,
Edward, che sia Bella?- chiese
il padre.
-Certo papà… Lei
E’ Bella… Tra l’altro ho sentito
anche i pensieri di Histery, Emma e Daniel… Sono sicuro che sia lei…-
Emmett e Jazz
rallentarono un po’ la presa, Alice
ed Esme riuscirono a divincolarsi.
Mi furono addosso in un
istante, singhiozzavano.
-Mi siete mancate
tantissimo…- sussurrai.
-Anche tu…-
sussurrò Alice.
Alla fine mi lasciarono.
-No Carlisle, mi
rifiuto…- sbottò Edward,
rispondendo ad una domanda silenziosa di suo padre.
-Ma se tu le facessi
una domanda… Insomma… Potremmo
essere sicuri che sia davvero lei…Eri debole alla radura, ti potrebbero
aver
ingannato, Edward…-
-PAPA! Credi che
sapresti riconoscere Esme se un
giorno dovessi perderla e poi ritrovarla?- urlò arrabbiato lui.
-Io… Si… Ma una domanda
non potrà certo ucciderti…-
Edward rimase zitto.
-Edward, fammi questa
benedetta domanda…- sospirai.
Mi fulminò con
lo sguardo.
Sbuffò.
-E va bene… Cosa stavo
ascoltando in macchina, il
giorno in cui sei svenuta a biologia…?-
Sorrisi al ricordo.
-Claire de Lune… Di
Debussy… La nostra canzone,
amore…-
Anche Carlisle sorrise,
poi corse ad abbracciarmi.
-Scusa Bella… Avrei
dovuto crederti da subito…-
-Figurati…- lo
tranquillizzai.
Emmett saltellava da un
piede all’altro, indeciso
se credermi o no.
-Emm… Cosa c’è
che non ti convince?- chiesi.
-Beh… La nostra Bella…
Avrebbe potuto dirlo a
chiunque… Insomma… Non era esattamente il tipo da bugie lei…-
Sogghignai. In effetti
venticinque anni prima non
ero una buona attrice.
-Edward… Chiedimi
qualcosa di difficile…-
Sorrise sghembo.
-L’hai voluto tu… Cosa
successe dopo il nostro
primo bacio, quando scendesti dalle mie spalle…?-
Arrossì dalla
testa ai piedi.
-Sono svenuta…- dissi
pianissimo.
-Ok… E’ lei… Questa non
l’ammetterebbe nemmeno
sotto tortura…!- esclamò Jazz.
-SORELLINA!-
gridò Emmett, emozionato.
Mi sollevarono e mi
abbracciarono forte, entrambi.
-Eh su Rose!- le
gridò il marito.
-Rose?- chiamai io.
-Dimmi- rispose secca.
-Se non mi credi ti
faccio vedere una cosa…-
Mi avvicinai, e tirai
fuori dalla tasca una piccola
foto stropicciata.
Emise un piccolo
urletto, poi mi abbracciò.
-Bella!!! Sei proprio
tu…!-
-Già…-
-Vedere! Vedere!-
gridarono i restanti componenti
della famiglia Cullen.
Mostrai la foto che
ritraeva me ed Edward, il
giorno dopo al mio compleanno.
Edward iniziò a
singhiozzare in silenzio.
-Amore… Amore cosa ti
prende?- chiesi preoccupata.
-Io… Bella mi
perdonerai mai a sufficienza? Quel
giorno ho deciso di lasciarti… Sono stato uno sporco traditore… Come ho
potuto?
Come puoi tu perdonarmi?-
Presi il suo volto tra
le mani.
-Basta, Edward… Sai che
giorno è oggi?-
-Il 13 settembre…-
-Sai Edward… Ieri sera
mi sono addormentata davvero
presto… Ricordo solo che si parlava di una festa… Una festa per i miei
18 anni…
Quando dormo troppo mi dimentico le cose… Mi sono persa qualche cosa?-
Si… Mi ero persa 25
anni.
-No tesoro… Non ti sei
persa niente…- singhiozzò.
-Piuttosto… Tu come
stai…?- chiesi, apprensiva.
-Sono solo un po’
indolenzito… E ho … freddo… Può
un vampiro avere freddo…?-
-Direi di sì… E
comunque a questo ci penso io…-
dissi, maliziosa.
Poi, finalmente, dopo
25 anni, lo baciai.
ANGOLO AUTRICE
Io non so cosa dire... Sono davvero commossa... Le letture sono davvero
tantissime, e i preferiti sono 50... 50!! Per Nessie erano 47!!!
Però... Se vi piace così tanto commentate per favore...
Cosa credete succederà ora??? Perchè non è
finita... Credetemi non è finita... *Me sogghigna sadica*
Recensite...
_mazza_
|
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Capitolo 8 *** La festa e... ***
Capitolo
7. La festa e…
Bella
Molti e
molti baci dopo fummo costretti a staccarci, più per educazione
che per altro.
Notai
immediatamente Esme, Rosalie ed Alice confabulare tra loro.
Parlavano
così piano che, anche con il mio udito finissimo, non potevo
scorgere con
esattezza le parole.
Guardai
interrogativa Edward, lui mi sorrise colpevole.
-Alice…-
chiamai piano.
-Dimmi
Bella…- rispose innocente.
-Mi
dovrei preoccupare?-
-Certo
che no! Dovresti solo essere felice…-
-Ecco… Lo
sapevo… Così mi spaventi solo di più… Dammi un indizio,
ti prego!-
-Che
giorno è oggi, Bella?-
-Il 13
sett… NO! ALICE! Alice te lo vieto!!!-
-Ma
Bella!! Oggi è il tuo compleanno!! Facciamo festa!-
Mugolai.
-Non
ammetto proteste!- mi disse, minacciosa.
Tornò a
confabulare insieme alle altre.
-Edward!
E tu perché non le hai fermate?-
-Dobbiamo
festeggiare, amore…- mi disse tranquillo.
-E che
cosa? Il mio ennesimo diciottesimo compleanno?-
-No… Il
fatto che dopo venticinque anni siamo ancora insieme. Dopo venticinque
anni ci
amiamo ancora entrambi!- sussurrò, il volto affondato tra i miei
capelli.
Feci un
enorme sorriso.
-Sai cosa
ti dico, Edward? Mi hai convinto… E che festa sia!- esclamai.
Le
ragazze urlarono di gioia.
Alice si
alzò all’improvviso, ed iniziò a dare ordini qua e
là.
-Esme,
prepara da mangiare! Emmett, Jazz, preparate la sala e montate le luci!
Rose,
cerca dei fiori ti prego…- urlò, con uno sguardo che non
ammetteva repliche.
Tutti i
diretti interessati presero a fare ciò che era stato ordinato.
La
piccola strega spostò lo sguardo su me ed Edward, ancora
accoccolati sul
divano.
-Edward… Ti
rendi conto che i tuoi vestiti sono completamente fradici e
strappati?Se
proprio non riesci a fare nulla di utile, vai a cambiarti, almeno…
Papà… Lo
aiuteresti?- chiese poi, facendo gli occhi dolci a Carlisle.
Carlisle
annuì, poi aiutò Edward ad alzarsi.
Quest’ultimo
si stava riprendendo davvero molto velocemente.
-ASPETTA!!
FERMI TUTTI!!- gridò ad un tratto lei.
Sobbalzai.
-La
musica!!! EDWARD LA MUSICA!! Mentre ti prepari pensa a ciò che
ascolteremo!-
-Certo
sorellina…- acconsentì lui, rassegnato.
Perfetto…
La mia migliore amica pretendeva di controllare anche i nostri pensieri!
Infine mi
guardò, scuotendo la testa.
-E tu
Bella… Non penserai mica di presentarti alla tua festa conciata in quel
modo?
Vieni… Andiamo nella mia camera!-
La
seguì, senza fare storie. In fondo mi era
mancata infinitamente in quei venticinque anni…
Entrammo
nel suo enorme bagno, rimasto immutato. Tutti i suoi prodotti di
bellezza,
erano stati nuovamente trasferiti nella vecchia casa.
-Ti
dispiacerebbe dire ai tuoi nuovi amici, che in casa Cullen è
stata organizzata
una festa, Bella?- mi chiese, mentre quasi mi spingeva verso un piccolo
sgabello.
-Ok…-
acconsentii.
-Histery?- chiamai.
-Bella!Bella! Tutto
bene??-
-Tutto benissimo
tesoro… Alice ha
organizzato una festa e vi ha invitati…-
-Non lo so…
Angie e Jake erano così felici di
vederci…Non possiamo andarcene così…-
-Bella…
Dì a Jake e Angie che possono venire, se lo desiderano…- mi
anticipò Alice.
-Invitali, no?-
-Giusto… Ci prepariamo
e arriviamo
in un secondo- mi
disse allegra la mia amica.
Roteai
gli occhi. Histery assomigliava davvero molto ad Alice.
Ero
sicura che si sarebbero trovate splendidamente insieme.
Ovviamente
Histery, grazie ai miei ricordi, sapeva tutto dei Cullen.
La mia
quasi sorella prese ad armeggiare attorno al mio volto.
Sopportai
tutto in silenzio, per quasi quaranta minuti.
-Ok,
Bella… Pensiamo al vestito… Ti presto qualcosa io non temere…-
Gemetti.
Alice non aveva esattamente i miei stessi gusti.
Quando
spalancò l’enorme armadio in camera sua, e mi disse che mi sarei
potuta servire
a piacimento, mi sentii svenire.
Tra tutti
quegli abiti non ne esisteva uno che io considerassi adatto.
-Su
Bella, non abbiamo tutta la vita…- mi incitò.
Nel
vedere quegli occhi accesi di felicità, mi decisi.
Optai per
un lungo vestito blu, molto aderente, ma con la scollatura a V non
troppo
profonda.
-Oh…
Quello… Sapevo ti sarebbe piaciuto…- esclamò lei, saltellandomi
intorno tutta
emozionata.
Ribadisco,
la piccola nanetta mi era mancata davvero un sacco.
-Sbrigati
Bella… Di tutta la compagnia riesco a vedere solo Angela, ma saranno
qui
prestissimo!!- esclamò isterica.
Uscì
dalla stanza, continuando a gridare ordini a destra e a manca.
Velocissima
mi vestii.
Dovevo
ammettere che quel vestito mi donava davvero.
La mia
pelle, rimasta diafana come un tempo, risaltava molto a contatto con la
stupenda tonalità di blu del vestito.
Mi avviai
verso il bagno, dove Alice mi aveva lascito un paio di splendidi
sandali
argento, con tacco otto.
Rabbrividii,
ero costretta a metterli se non volevo scendere con le scarpe da
ginnastica.
Li
infilai in fretta, poi scesi piano le scale.
In
salotto vi erano solo i ragazzi. Si
potevano
sentire le loro urla e le loro risate per tutta la casa.
Edward
era seduto sul divano, Jasper ed Emmett gli erano a fianco.
Si erano
tutti cambiati.
Scesi
l’ultimo gradino.
All’improvviso
ammutolirono.
Il
silenzio assoluto regnava nella stanza.
Edward mi
fissava sconvolto, Em
e Jazz
si limitavano a sgranare gli occhi.
-Beh…?
Sto così male?- chiesi, titubante.
Scuoterono
contemporaneamente la testa.
Jazz fu
il primo a riprendersi.
-No…
Scusa Bella… E’ che stai davvero bene, vestita in questo modo…- si
giustificò
velocissimo.
-Eh già…-
farfugliò Emmett.
Un
ringhio rabbioso si sprigionò dal petto di Edward.
-Ehi ehi…
Penso solo che sia carina… Non volevo insinuare niente di più!-
si affretto ad
aggiungere Emmett.
Arrossii.
-Grazie
ragazzi…- dissi, prestando poca attenzione agli ultimi due.
Ero
decisamente concentrata su Edward.
Non avevo
mai visto qualcosa, o meglio qualcuno, di più bello.
Indossava
un paio di jeans attillatissimi ed invecchiati ad arte.
Sopra
portava una camicia bianca, chiusa solo fino al penultimo bottone.
Quest’ultima
metteva in risalto i suoi stupendi pettorali. Era tremendamente sexy...
Eravamo
fermi uno davanti all’altro.
-Edward,
chiudi la bocca, per favore…Non è educato sbavare sul tappeto
preferito di
Esme!- ridacchiò Emmett.
-Sta
zitto, Em… Non ti puoi nemmeno immaginare i loro stati d’animo in
questo
momento…- ribatté Jasper, un sorriso beato in volto.
Evidentemente
le nostre emozioni lo facevano sentire bene.
Edward mi
strinse semplicemente a sé, ma in quel contatto così
innocente potevo sentire
tutto il suo amore per me.
Lo baciai
dolcemente, affondando una mano nei suoi capelli morbidi e
costantemente
spettinati.
Ci
separammo solo quando sentimmo suonare alla porta.
-BELLA!
EDWARD! Andate ad aprire!- strillò Alice dalla cucina.
Sorrisi
ad Edward, lo presi per mano, poi andammo insieme alla porta.
Tutta la
compagnia entrò, capitanata da Histery.
Lei si
muoveva come fosse a casa sua.
Abbracciò
prima me, poi Edward. Infine entrò nella sala, per presentarsi a
tutti gli
altri.
Tutti i
restanti nuovi arrivati si limitarono a salutarci con un cenno del capo.
Entrammo
anche noi nella sala, in tempo per vedere Alice scendere le scale.
Histery
lanciò un piccolo gridolino, entrambe portavano lo stesso
vestito: un Valentino
collezione autunno-inverno ordinato appositamente dall’Italia.
Esistevano
pochissimi capi come quelli in tutto il mondo.
Immediatamente
le due si ritirarono in un angolino della stanza, parlando di vestiti.
Edward
accese la musica, e tutti ci lanciammo in pista.
La festa
fu fantastica, devo ammetterlo: mi divertii molto.
Tre ore dopo
tutti parlavano tra loro come amici di vecchia data.
Persino
Rose ed Emma avevano stretto amicizia.
Jacob ed
Edward avevano chiarito tutto.
Edward
aveva ammesso di essere stato un mostro, ed aveva ringraziato Jacob per
l’aiuto
che mi aveva dato.
Jacob non
aveva potuto far altro che perdonarlo.
Più o
meno a metà festa Alice aveva lanciato un urletto di gioia, ed
era corsa ad
abbracciare Edward.
Quest’ultimo
ed Histery si erano limitati a sogghignare.
Ad un
certo punto le luci si fecero soffuse, e
lo stereo iniziò a suonare un lento.
Io ed il
mio ragazzo iniziammo a volteggiare per la stanza, attorno a noi
ballavano
tutte le altre coppie.
Poi,
quando il lento finii, Edward mi baciò la mano, da perfetto
gentiluomo.
-Vieni
con me…- sussurrò, intrecciando le sue dita con le mie, ed
uscendo in giardino.
Mi portò
in prossimità della foresta, poi si fermò.
Incrociai
il mio sguardo cioccolato, con il suo dorato.
Sentivo
la sua presa sulla mia mano tremare leggermente.
Continuò a guardarmi negli occhi, incapace di dire
niente.
-Tranquillo,
amore… Sai che puoi dirmi qualsiasi cosa…- lo rassicurai.
Annuì e
prese un profondo, ed inutile, respiro.
Mi
accarezzò la mano, poi si inginocchiò davanti a me.
Il mio
cuore perse un battito.
-Bella…
Sei tutta la mia vita adesso… Vuoi passare insieme a me
l’eternità, come
signora Cullen?- chiese, tutto di un fiato.
Chiusi
gli occhi.
-Ridillo…-
sussurrai.
-Vuoi
sposarmi, Bella?- richiese, nervoso.
Mi chinai
accanto a lui, e lo baciai teneramente.
-E me lo
chiedi?- risposi infine.
ANGOLO AUTRICE
Ed eccomi qui... Sorprese??
Ringrazio cullengirl, che costantamente commenta qualunque cosa io
scriva... Noemi è una nuova vampira...
E ovviamente Noemix... Come potevo ringraziarti della tua
costante presenza se non dedicandoti una ff?? GRAzie tesoro ^^
Tu mi sopporti sempre, anche quando sono insostenibile ^^
Ora devo scappare
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento...
Commentate pls... ^_^
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Capitolo 9 *** Capelli impomatati, cravattini e tacchi dodici ***
Capitolo
8. Capelli impomatati,
cravattini e tacchi dodici
Edward
Se le mie gioie future in una
volta
venissero ad invadermi
quest'oggi,
non potrebbero essere
così grandi
come questa che mi possiede adesso
(Emily
Dickinson)
“Tac Tac Tac”
Lo scalpiccio dei
tacchi di Alice era come un
incubo per me, quel giorno.
Bussò.
-Edward, posso?-
chiese, la voce esaltata.
-Perché lo
chiedi, se sai già la risposta?-
risposi, seccato.
-Perché voglio
essere educata…- mi rispose,
facendomi un enorme sorriso.
Niente quel
giorno poteva scalfire il suo umore.
Peccato che il mio
invece, fosse particolarmente
altalenante.
Ero felice, felice come
non lo ero mai stato, ma
ero anche parecchio irrequieto.
Ad ogni minimo rumore
scattavo, ad ogni piccolo
movimento sobbalzavo.
Quel
giorno
tutta la mia pacatezza e la mia serenità di un tempo, sembrava
svanita.
-Cosa c’è,
Alice?- chiesi, controvoglia.
-Edward, con Bella ho
finito… E’ quasi ora…
Dovresti sistemarti!- mi rimproverò lei.
Sospirai.
-Su… Datti una mossa! E
fa qualcosa per quei
capelli… Potresti cercare di pettinarli, ad esempio… E poi potresti…-
Non finì la
frase.
Due ringhi distinti la
interruppero.
-I capelli impomatati
no!!!!- gridammo in coro io e
Bella.
Alice sogghignò.
-E va bene… Ma
pettinati, ti prego… Sei peggio di
Bella quando si sveglia…-
Sul mio volto comparve
un piccolo sorriso
stiracchiato, un altro ringhio arrivò dalla stanza accanto.
-Edward
è il tuo matrimonio, non il tuo funerale… Non sei felice?- mi
chiese mentalmente.
-Io non sono felice… Io
sono euforico! Solo che…-
-Solo che…?-
-Niente… Niente… Sono
solo nervoso…- mentii.
Mi guardò,
l’espressione poco convinta.
Poi lasciò i
vestiti per il matrimonio sulla sedia,
ed uscì.
Sospirai nuovamente.
La sentii entrare nella
stanza di Bella.
Confabularono per un
po’, poi mia sorella scese di
sotto.
Intanto traduceva
l’inno americano in pakistano.
Poco dopo Bella si
alzò, e potei sentire i suoi
passi avvicinarsi al muro che ci divideva.
Percepì la sua
mano appoggiarsi ad esso.
-Edward…-
sussurrò.
Mi avvicinai anche io.
-Dimmi, Bella…-
risposi, con voce tremante.
-Cosa c’è che
non va?-
-Niente…-
-Edward… Non mentire…-
-E’ solo che… mi
chiedevo… Sei proprio sicura di
volerlo fare?- chiesi titubante.
-Certo che sì…
Non… non avrai dei ripensamenti
Edward…-
-No, Bella… Io ti amo
infinitamente… Solo che…-
-Solo che…?-
-Io non sono alla tua
altezza…-
ammisi, pianissimo.
Non rispose.
-Come può un
essere meraviglioso come te, sposare
una completa nullità come me?-continuai.
-Non pensarlo mai
più…- sussurrò lei.
-E’ la pura
verità, Bella… Non puoi nega…-
-Edward, non voglio mai
più sentir uscire dalla tua
bocca una simile blasfemia!- mi interruppe, arrabbiata.
-Ma…-
-Ma niente! Come puoi
dire ciò? Non ti rendi conto,
del fatto che è tutto l’esatto contrario? Quando tu, per la
prima volta, mi
dissi di amarmi, io non ci potevo credere… Ero solo una stupida umana…E
ora…
Ora sono un mostro, Edward, ma tu mi ami comunque, e non so come tu
possa
farlo…-
Ringhiai.
-Tu non sei un mostro,
Bella!- dissi, cupo.
Scoppiò a ridere.
Poco dopo mi unii alla
sua risata.
-Siamo due cretini…-
sussurrai.
-Lo so… Ma se entrambi
avessimo avuto un po’ di
sale in zucca in più, tempo fa, ora non saremmo qui…-
-Giusto…- ammisi.
-Sei più
tranquillo?- mi chiese lei, dopo qualche
minuto di silenzio.
-Più o meno… Oh
Bella… Non sai quanto amerei essere
con lì con te, in questo istante…- sussurrai.
-Stupide tradizioni… -
borbottò.
-Posso già
immaginare la tua bellezza… Ah… Potessi
vederti anche solo un istante!-
-Non dire cavolate… Con
questo abito non oso
nemmeno guardarmi allo specchio… E i tacchi… Edward i tacchi!! Tua
sorella mi
ha costretta ad indossare scarpe con tacchi 12!!-
-Venticinque anni fa
saresti inciampata per le
scale…- sogghignai.
-Questo è uno
dei due aspetti positivi di essere
ciò che sono…-
-Qual è l’altro?-
-L’eternità. Con
te…-
-Ti amo, Bella…-
-Anche io…-
-Se voi due avete
finito di cincischiare, Edward
dovrebbe vestirsi!- urlò Alice, dal piano di sotto.
Roteai gli occhi.
-Meglio che vada…-
-Ci vediamo dopo…
Sarò quella in bianco…-
Sorrisi nervoso, poi mi
riavvicinai alla sedia con
i vestiti.
Li infilai in fretta.
Quando fu il turno del
cravattino, le mie mani
rincominciarono a tremare.
Non riuscivo a fare
quel maledetto nodo.
Bussarono di nuovo alla
porta.
-Posso entrare?- chiese
mio padre.
-Vieni…- dissi, di
nuovo con la voce instabile.
Mio padre entrò
e scosse la testa.
-Papà… Mi sento
così stupido…!
Alzò gli occhi
al cielo.
-Siete tutti uguali,
ragazzi…- sospirò, mentre si
avvicinava e mi aiutava ad annodare il cravattino.
-In che senso…?- chiesi.
-Avresti
dovuto vedere Emmett, il giorno del suo matrimonio…-
-Il primo?-
-Già…
Ed il
secondo… Ed anche il terzo il quarto ed il quinto… Anche il decimo, ora
che ci
penso…-
Sogghignammo insieme.
-E Jasper…
Faceva paura… Con il suo potere aveva contagiato tutti noi…Ci sentivamo
così tesi
ed agitati…!-
Sorrisi.
-Ho capito… E’ normale,
giusto?-
Annuì.
-Sei pronto?- mi chiese.
Presi un profondo
respiro.
-Direi di sì…-
-Non essere nervoso,
figlio mio, andrà tutto
benissimo… Ora vado a prendere Bella…-
Carlisle avrebbe
accompagnato Bella all’altare.
Uscimmo entrambi, io mi
diressi di sotto.
La mia famiglia mi
stava aspettando.
-Possiamo iniziare…-
annunciai io.
Jasper, il più
vicino, mi allungò una pacca sulla
spalla.
-Tranquillo
fratellino…- disse poi, testando le mie
emozioni.
Una calma innaturale mi
invase.
-Grazie Jazz…-
Uscimmo tutti nel
giardino, predisposto per il
matrimonio.
In prossimità
della grande quercia di casa Cullen
era posto un piccolo gazebo, sotto il quale era già situato
Emmett.
Lui infatti ci avrebbe
sposato.
Un tappeto rosso si
snodava come uno stretto
sentierino, dalla porta fino al gazebo.
Il mio pianoforte era
stato trasportato fuori.
Di fronte al gazebo
erano collocate due file di
sedie.
Ad aspettarci c’erano
solo Dany, Jacob, e Ben, il primogenito di
Jake.
Tutte le ragazze erano
nella stanza di Bella.
Poi, Rose si
precipitò giù per le scale, ed iniziò
a suonare al pianoforte la marcia nuziale.
Jake, il mio testimone
di nozze, mi mise la mano
sulla spalla.
-Pronto amico?- chiese,
anche lui emozionato.
Annuii soltanto.
Sembrava che le parole non
volessero uscire dalla mia bocca.
Per prime arrivarono
Esme ed Emma. Si sedettero in prima
fila, accanto a Daniel e Jasper.
Emmett, mi rivolse un
largo sorriso a trentadue
denti.
Seguivano Alice e
Angie, entrambe avvolte in due bellissimi
abiti blu notte.
Infine lei
fece
la sua comparsa, accompagnata da mio padre e da Histery, la sua
testimone.
Chiudevano la fila le
due gemelline, che si
divertivano un sacco a lanciare petali di rose colorate qua e
là, coprendo
tutti i presenti dell’odore profumatissimo di esse.
Bella era meravigliosa,
possedeva una bellezza quasi
abbagliante.
Era avvolta in uno
stupendo abito panna. Lungo fino
ai piedi, e con una generosa scollatura, la faceva assomigliare
enormemente ad
una Dea greca.
Il suo volto era
coperto da un velo bianco, e tra i
suoi capelli erano intrecciati piccoli fiorellini d’arancio.
Sembrò metterci
un secolo ad arrivare fino a me.
Quando finalmente mi fu
accanto mi porse la mano,
che io baciai.
Sentivo Esme iniziare a
singhiozzare.
L’intera cerimonia fu
veloce, nessuno dei due
prestò molta attenzione alle parole di Emmett.
Non staccai un attimo
lo sguardo dal suo.
-Edward… Edward??-
La voce possente di mio
fratello mi riportò alla
realtà.
-Edward! Alleluia… E’
tornato tra noi… Vuoi sposare
Bella?-
-Eh? Oh si… certo…-
Sarei arrossito se solo
avessi potuto…
Jasper
sghignazzò, così come fecero il mio
testimone, Daniel, ed Emmett.
-E tu Bella? Vuoi
sposare Edward…?-
Intravidi una piccola
lacrima di felicità rigarle
il volto, sotto il velo.
-Lo voglio…- disse, con
voce sicura, sorridendo
fiera ed estasiata.
-Edward… Lo so che
attendi questo momento da
mezz’ora…ORA puoi baciare la sposa… Io vi dichiaro marito e moglie…-
ridacchiò
il mio fratello orso.
Mentre il giardino si
riempiva dei singhiozzi
incontenibili delle mie sorelle, di mia madre, e delle amiche della mia
ormai
moglie, le scostai il velo e la baciai dolcemente.
Quel
giorno
fu il più felice della mia vita.
ANGOLO AUTRICE...
Nuooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
Avevo fatto un angolo dell'autrice lunghissimo... Enorme...
Mi si è cancellato tutto T.T Ora riassumo, perchè non ho
nè la voglia, nè il tempo per riscrivere tutto
ù.ù
Vi ringrazio tutti per le 31 recensioni e i 65 preferiti (*-* nemmeno
in 41 capitolo di Nessie sono arrivata ad 65 preferiti... Erano solo
48...)
Vi è piaciuto il capitolo?? A me sinceramente piace davvero
molto ^^
Spero che il mio lessico sia un pò migliorato... A proposito...
Visto che non ho tempo per rispondere a tutti vorrei semplicemente dire
a keska di non
agitarsi...
La sua recensione è arrivata praticamente lo stesso giorno del
6+ in italiano... -.-
Ero un pò giù di morale ^^ Ecco tutto.... Ti ringrazio
comunque di tutto (un'altra volta)
Comunque non ti preoccupare, non mi hai sconvolta... Mi hanno sconvolta
le parole del prof, che mi ha detto, praticamente davanti alla classe,
che il compito è "appena sufficiente"
DAto che da 4 anni a questa parte il mio sogno è quello di fare
la scrittrice non è stato piacevole...
Perciò puoi capire come era il mio umore quel giorno...
Ora però è tutto a posto
Non so quando posterò nuovamente... Domani mi dà le
famose verifiche di greco (quelle che ci deve dare da due settimane) e
quindi non so... Forse i miei mi metteranno in punizione
Se ciò dovesse succedere ricordate che non sono morta (XD) e che
sto scrivendo... Senza però poter usare internet...
SAppiate che la storia non è finita... E' praticamente solo
iniziata ^^
Presto inizierà a farsi più interessante... (io mi
preoccuperei se fossi in voi)
Ora devo andare...
Bacioni...
_Mazza_
P.s. REcensite! ^^
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Capitolo 10 *** Destino ***
Capitolo
9. Destino
Bella
-Oh, Edward… La vostra
è una storia così
romantica…- sospira Noemi.
Lui si limita ad
assentire, silenziosamente.
-Ma non è
finita, giusto? Cosa è successo poi?-
chiede trepidante.
-Bella, vuoi avere tu
l’onore?- mi chiede lui.
Capisco in un attimo
che, anche se non sembra, è
troppo provato per raccontare la seguente parte di storia, forse la
più
difficoltosa da riportare a galla.
-E va bene… Oh Noe… Non
sai quanto mi piacerebbe rivelarti
che dopo il nostro matrimonio tutto è andato per il meglio…
Invece no… Io ed
Edward non abbiamo avuto il nostro “E vissero per sempre felici e
contenti”…
Chiamalo destino, chiamalo fato, quest’ultimo evidentemente per noi
riservava
altri progetti…-inizio.
…
…
…
Non
stimare lontano quello che si può avere
Anche
se in mezzo si stende il tramonto-
né
stimare vicino ciò che standoti a fianco
è
più lontano del sole
(Emily Dickinson)
A volte tutto è
davvero assurdo.
Avevo la mia vita
perfetta.
Nessuno era rimasto
inappagato, tutto si era
sistemato per il meglio.
Insieme eravamo come
piccole tesserine di un
puzzle, combaciavamo perfettamente.
Tutti noi lavoravamo a La Push, dove
finalmente non dovevamo
più preoccuparci ogni sacrosanto istante della nostra segretezza.
Gli abitanti della
riserva, infatti, erano
consapevoli della nostra esistenza, e ci avevano accettati, come
avevano fatto
anni prima con i coetanei licantropi.
Carlisle aveva fatto
costruire un piccolo ospedale,
dove lavorava affiancato da me, e da Edward.
Esme insegnava lettere
alla scuola media, mentre
Jasper, aveva superato tutte le difficoltà con gli umani grazie
alla cattedra
di storia, ottenuta grazie alla esperienza in materia.
Rosalie ed Emmett
aiutavano Jacob all’officina, e,
con grande stupore di tutti, i tre erano diventati inseparabili.
Alice ed Histery
avevano aperto un agenzia di
catering, che procedeva a meraviglia.
Emma e Daniel si erano
momentaneamente trasferiti a
Denali, dalla famiglia di Tanya.
Velocemente licantropi
e vampiri avevano
abbandonato tutte le avversità, persino Sam ci era grato per
aver reso La Push
un posto migliore.
Inizialmente stentavo a
credere che una simile
fortuna fosse capitata proprio a me, poi mi ero abituata alla cosa.
Mai fatto un errore
più grande…
Quattro anni dopo io ed
Edward eravamo a caccia,
nella nostra radura.
O meglio, lui era a
caccia, io evitavo di nutrirmi
di sangue.
Lo osservavo cacciare.
La morte del povero
vecchio puma arrivò veloce ed
indolore.
Quando cacciava Edward
era decisamente spaventoso,
ma anche tremendamente sexy…
Adagiò
delicatamente a terra la carcassa
dell’animale, in prossimità del piccolo laghetto,poi si voltò verso di me, impeccabile come al
solito.
Gli fui accanto in un
decimo di secondo,
abbracciandolo da dietro.
Iniziai a baciarlo con
foga.
-Ehi… Ehi… A cosa devo
tutta questa passione?-
-Sei davvero sexy
quando cacci, amore…Una
tentazione irresistibile…- sussurrai, all’altezza dell’incavo della sua
spalla.
-Mhm… Tu sei davvero
sexy e basta…- sussurrò lui di
rimando.
Quel giorno facemmo
l’amore lì, e fu bellissimo.
Con Edward ogni volta
era esattamente come la
prima.
Una mezz’oretta dopo
eravamo entrambi stesi, uno di
fronte all’altro.
Il sole faceva brillare
la sua pelle, la mia luccicava
solo leggermente.
-Oh mio Dio! Alice mi
ucciderà!- gridò lui,
alzandosi improvvisamente in piedi.
-Perché?-
-Le avevo promesso una
cosa… - rispose, evasivo.
-Vai Edward… Io rimango
qui ancora un po’… Sento
qualcosa di strano nella radura, oggi…-
Non so spiegare bene la
sensazione che percepivo.
Era come se qualcosa fosse fuori posto…
-Ok amore… Ti aspetto…-
Con un fruscio
sparì.
Era davvero una
sensazione stranissima.
Sembrava che l’acqua
del laghetto, e la fauna della
radura mi volessero comunicare qualcosa.
Chiusi gli occhi e mi
concentrai meglio.
Poi, come era iniziato,
questo presentimento sparì.
Sbuffai.
Mi preoccupavo sempre
troppo.
Ora… Vedi Noe, quanti
segni aveva deciso di
concedermi il destino? Io li ho ignorati tutti…
Ad un certo punto, nel
silenzio più completo,
percepii un piccolo movimento alle mie spalle.
Mi girai di scatto.
Un cucciolo di puma
zampettava felice, vicino alla
riva.
Sorrisi e richiusi gli
occhi, immersa nuovamente
nei miei pensieri.
Improvvisamente la voce
di Histery mi bombardò
fortissima il cervello.
-Bella!!
Bella! Si può sapere dove cavolo sei??- chiese, terrorizzata.
-Histery…
Calmati… Ho appena lasciato Edward.. Sono alla radura!-
-Oh mio
Dio! Devi sbrigarti! Devi raggiungerlo…-
Sentii come un peso
opprimermi la respirazione.
-Cosa
succede?-
-Io…
Non ne ho idea… Edward sta male… Devi trovarlo!-
-Vado
subito…-
risposi, iniziando a correre –Tu dove sei?-
-Sono
in ufficio, Bella… Sento i suoi pensieri da qua!!-
-Torna
a casa… Arriviamo tra poco…-
Accelerai il ritmo
della corsa.
-EDWARD! EDWARD!- presi
a gridare.
Poi lo udii, era un
sussurro quasi silenzioso, ma
lo udii.
-Bella…-
-EDWARD! Dove sei?-
urlai, disperata.
Curvai per il sentiero
che portava a casa Cullen, e
finalmente lo vidi.
Era piegato in due, in
ginocchio, a occhi sbarrati.
Mi inginocchiai di
fronte a lui, e lo scrollai
forte.
-Edward, cosa hai
fatto?-
Per tutta risposta lui
si abbandonò tra le mie
braccia, privo di sensi.
-EDWARD!!- lo scrollai
nuovamente.
Riaprì gli occhi.
-Cosa succede, Bella?
Perché urli?- mi chiese, la
voce stanchissima.
Sgranai gli occhi.
-Sei svenuto, amore…-
-Non è
possibile…-
-Te lo assicuro!-
Prese a tremare e a
battere i denti.
-Bella… Ho freddo…-
Lo strinsi forte,
sperando che il mio calore
potesse fare qualcosa per aiutarlo.
Lo osservai meglio,
incredula.
Era pallidissimo,
più del solito. I suoi capelli
erano appiccicati alla fronte, madidi di sudore.
Contrariamente alla sua
natura, Edward sudava
freddo.
-Quando è
iniziato, amore?- chiesi.
-Appena ho lasciato la
radura… Arrivato qui non
sono più riuscito a proseguire, e… AH!-
Si contorse, come se
qualcosa l’avesse colpito.
-Edward!!- strillai, la
voce acutissima.
-AH! Bella, brucia!
Aiuto! Brucia, Bella!- gemette.
-Cosa? Cosa brucia?-
-Tutto!!-
I suoi lamenti persero
il senso, non capivo più ciò
che diceva.
Ripresi lucidità.
-Non temere, Edward… Ti
porto a casa…- sussurrai.
Lo presi in braccio,
poi mi alzai e rincominciai a
correre.
Varcai la porta di casa
Cullen, sempre correndo.
Tutte le luci erano
spente.
-Cosa succede? Dove
siete finiti tutti?- chiesi,
spaventata.
La stanza si
illuminò di colpo.
-BUON COMPLEANNO,
BELLA!- gridò la mia famiglia al
completo.
Tutti sorridevano
spensierati.
Quel
sorriso
si spense immediatamente dai loro volti.
Quel
sorriso
sarebbe stato l’ultimo per molto tempo.
ANGOLO DELL'AUTRICE...
Alzi la mano chi ha gridato "Ehi... Ma guarda la
cara vecchia sadica è tornata!!"
Giusto... Sono tornata... Ma per poco... *.*
E come dice Bella: "A volte tutto è davvero assurdo..."
Non mi ha consegnato la verifica... Ma la punizione ci sarà lo
stesso...
U.u
Oggi mi ha interrogato in italiano...
Su una cosa che tecnicamente avrei dovuto leggere... (tecnicamente)
Potete immaginare la reazione dei miei al 5...
Fortunatamente quest'ultimo voto non ha rovinato la mia impeccabile
media di 6+ 61/2...
Perciò, non ho ancora visto mio babbo, ma le parole di mia madre
sono state molto chiare: "Tuo padre (già quando usa padre
è preoccupante) è molto incavolato..."
A meno che i miei non abbiamo cambiato di colpo le loro punizioni
questo significa una settimana senza internet *-*
Uffi... Comunque, visto che sono stata una stupida, me lo sono
meritato...
Tornando alla storia...
Non mi uccidete, vi prego, so che vi lascio con il dubbio per una
settimana intera, ma vi prego non mi uccidete...
Beeene... Commento della Noe quando ha letto il capitolo "Ma tu ti
diverti proprio a farlo soffrire, vero?-
Ni... Trovo che Bella soffra sempre troppo, sia nelle fanfiction che
nei libri della Meyer...
Questo è il suo riscatto (XD)
Però sto male anche io mentre Eddino soffre... VE lo
assicuro...
Però la storia è questa ragazze...
E ora... Classica domandina...
CHE COSA è SUCCESSO AL NOSTRO AMORE??
Coro di "Boooooo"
Dai che ci arrivate... Voglio proprio vedere chi si avvicina... Noe...
Tu non scriverlo, se no le altre vanno a vedere nel tuo commento e
scoprono tutto
Visto che starò via per un pò mi aspetto di trovare le
vostre recensioni...
Vi do un indizio su cui meditare...
Il sesto senso di Bella non è certo un caso, come non è
un caso che nn abbia eliminato il piccolo puma dalla storia ^^
Probabilmente vi ho solo incasinato le idee.
E ora vi saluto, ragazze... Prometto di scrivere...
Bacioni...
_Mazza_
PER RISPONDERE A:
Capretta_stilosa: grazie...
FAccio quello che posso ^^
keska: Ed io sono felice che ti
sia piaciuto!!! Questa volta voglio proprio vedere se indovinerai ^^
franci_cullen: grazie
davvero.. Già già... stimo circa venti-venticinque
capitoli ...
Shinalia: grazie... siete
troppo buone
Confusina_94: si ...
mi sarei fatta due risate con Eddino e i suoi capelli impomatati...
Però trovo che i suoi capelli sempre spettinati siano davvero
fantastici... Non mi permetterei mai di lisciarglieli
Noemix: tesoro
a te ho già risposto a tutto ^^
P.s. Scusate l'effetto fiaba iniziale, ma dovevo mettere in risalto il
fatto che la vita dell'intera camiglia cambia drasticamente ^^
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Capitolo 11 *** Come un umano ***
Capitolo
10…
Pronti per sapere il
titolo del capitolo?
Sicuri…?
..
..
..
..
Capitolo
10. Come un umano
Bella
Il silenzio
colpì tutti noi come un fiume in piena,
avvolgente e devastante.
-Oh mio Dio!-
sussurrò Esme, incapace di trattenersi.
Adagiai Edward sul
divano, mentre l’atmosfera nella
stanza si appesantiva sempre più.
-Mamma! Mamma! Che
cos’ha zio Edward?- chiese
spaventata Sarah, una delle due gemelline.
-Non lo so, tesoro…-
rispose Angie, stringendosela
al petto.
Carlisle si fece avanti.
-Che cosa è
successo?-
-Non ne ho idea… Io
l’ho trovato così!-
Tastò il figlio
sulla fronte, incredulo del sudore
che la ricopriva.
-Edward! Riesci a
sentirmi?-
Edward accelerò
il ritmo del respiro.
-Carlisle…- gemette.
-Sono qui, Edward…-
-Aiutami, ti prego…- lo
implorò.
La sua voce era
impregnata di dolore e paura.
Non l’avevo mai sentito
così disperato.
-Ti prego aiutami… Non
riesco a resistere! Fa
troppo male!- urlò.
Il padre si
limitò a fissarlo attonito, gli occhi
sgranati.
-Io… Io non so cosa
fare, figliolo…- disse poi, chinando
il capo.
Un’orribile smorfia di
dolore si dipinse sul volto
di mio marito.
Si aggrappò al
bracciolo del divano, quest’ultimo
cedette, con un rumore sordo ed inquietante.
Le bambine iniziarono a
piangere.
-Angie… Portale via,
per favore…- sussurrò Jake,
grave.
-No!No!- gridarono in
coro Sarah ed Isabella.
-Bambine… Fate come
dice il papa!- dissi io.
Mi obbedirono
all’istante, forse percependo il mio
umore più che disperato.
Mentre la mia migliore
amica umana portava via le
figlie, mi riavvicinai al divano.
Mi inginocchiai.
Accarezzai piano la
guancia di mio marito, poi
scesi al collo.
Mi fermai, incredula,
la mano ancora su di lui.
La piccola cicatrice
della trasformazione, di
solito quasi invisibile, era rossa e calda.
Sembrava quasi pulsare.
-Carlisle…Guarda…-
dissi atterrita, indicandola e
scostando la mano.
-La cicatrice che si
riapre, il sudore, i giramenti
di testa… Lo svenimento… Tutto questo non è un caso… E’ contro
la nostra
natura… E’ proprio degli esseri umani… A noi vampiri non è
permesso niente di
tutto ciò…- farfugliò lui.
-Quindi credi che…-
iniziai incredula.
-Sì… Per qualche
causa a noi del tutto sconosciuta,
sta tornando umano…- completò.
Osservai il corpo di
mio marito, indifeso ed
inerme.
-Passami una coperta-
sussurrai.
In meno di due secondi
Alice sparì e riapparve, in
mano una pesante coperta di lana.
Lo avvolsi con essa.
-Non ti preoccupare,
Edward. Ci sono io con te…-
Un violento brivido lo
percorse completamente, da
capo a piedi.
-Ti prego, non mi
lasciare…- tossì.
-No. Non ti lascio-
promisi.
E così
aspettammo. Aspettammo la fine di quella
seconda trasformazione. Una trasformazione fin ora a noi del tutto
sconosciuta.
Quei tre giorni furono
i più lunghi della mia vita.
Non lo lasciai mai.
Continuavo a parlare delle cose
più futili e stupide, pur di manifestare la mia presenza.
Ad un certo punto, la
mattina del terzo giorno,
sentii i muscoli tesi e contratti del suo corpo, finalmente rilassarsi.
-Come va, tesoro?-
chiesi.
-Meglio, sembra-
rispose lui –AH!- esclamò poi.
Lo strinsi più
forte, capivo esattamente il suo
dolore.
Era entrato nella fase
finale di ogni
trasformazione.
Nei vampiri il cuore si
spegne definitivamente.
Nei licantropi spuntano
pelo e zanne.
E negli umani…
-Tum
Tum Tum-
Il battito del suo
cuore.
-Tum Tum
Tum-
Potevo percepire
chiaramente il suono melodioso del
suo sangue scorrere nelle vene, potente e veloce.
-Tum Tum
Tum-
Il suo volto pallido
riprese un po’ di colore, quel
colore che aveva perso più di un secolo prima.
Sbarrò gli
occhi. Verdi.
-Hai degli occhi
stupendi…- riuscii solo a
sussurrare, in preda all’emozione.
Lui arrossì.
Baciai delicatamente
quelle labbra così piene e
carnose, ora calde quasi quanto le mie.
Sentii la gola
bruciare, ma non mi fermai, la
ignorai, invece, totalmente.
Edward aveva un profumo
sublime, mille volte
migliore di quello da vampiro.
Eppure non mi tentava,
forse per l’abitudine al
contatto umano, forse per l’amore e la preoccupazione che in quel
momento
provavo per lui.
-Come ti senti?- gli
chiesi quando ci staccammo
definitivamente.
Lui non rispose,
continuando a fissare prima le sue
mani, ora non più pallide e gelate, poi posandosi una
mano sul cuore, dopo tanti anni funzionante.
-Ti ho fatto una
domanda…-
Proprio in
quell’istante vidi una piccola
gocciolina staccarsi dal suo viso, e cadere a terra.
-Oh, Edward…- sospirai.
Sollevai il suo mento,
e delicatamente lo costrinsi
a guardarmi.
-S-scusa Bella… E’ solo
che non riesco ancora a
capacitarmi di essere tornato umano…- singhiozzò.
-Non ti scusare, amore
mio, non tutte le lacrime
vanno celate, o soppresse-
Mi sorrise largamente,
ancora piangendo.
-E ora… Io… Io sono
mortale… E tu no… Cosa pensi di
fare?- chiese dopo qualche minuto.
-Ci penseremo, Edward,
ma non adesso…- mentii.
Dentro di me sapevo che
avrei dovuto affrontare
presto quell’argomento, o almeno presto per i miei standard immortali.
Riaccostò le sue
labbra alle mie.
-Edward… Credo sia
meglio staccarci ora..- sussurrai infine.
-E perché,
scusa?- chiese sorpreso, quasi timoroso
di aver commesso uno sbaglio.
-In primo luogo il mio
autocontrollo non è così
straordinario… E poi… Un’intera famiglia di vampiri e non, sta origliando, impaziente di riabbracciarti… Ci
hai fatto preoccupare molto in questi tre giorni!-
Sogghignò.
-Ora capisco la tua
posizione di tanti anni fa! E’
così fastidioso interrompere tutto sul più bello…-
-Si… Ed io capisco
perfettamente la tua…-
Ridemmo entrambi.
-Potete entrare,
ragazzi…-
Mi scostai appena in
tempo, giusto per evitare che
i tre uragani chiamati Alice, Esme ed Histery, mi travolgessero.
-Ehi, ehi, ehi… Calma!
Vi ricordo che ora mio
marito è umano!- esclamai, in preda alle risa.
Poi fu il turno di
Rose, di Carlisle, di un
esaltatissimo Emmett, e di un cauto Jasper.
Rose e Jasper lo
osservavano attentamente, quasi in
modo maniacale.
Questo non
sfuggì al mio occhio attento.
-Che c’è?-
sussurrai affiancando mia sorella.
-Io… Mi chiedevo se
fosse possibile ripetere il
procedimento…- mi disse pianissimo.
-E’ FUORI DISCUSSIONE!-
esclamò il padre – La
seconda trasformazione di Edward è stata estremamente
pericolosa, e, tra
l’altro, non sappiamo ancora cosa l’abbia causata!-
La bionda
abbassò gli occhi.
-Scusate…- si
congedò poi, prima di uscire
velocissima dalla stanza.
Lanciai un occhiata ad
Emmett, lui annuì ed uscì a
sua volta.
-Che cosa le è
preso?- chiese Edward confuso.
Le parole della
sorella, che avevano scatenato
tanta agitazione, erano state sussurrate in un tono troppo basso per le
sue
nuove, o forse vecchie, orecchie umane.
-Tu… Non riesci a
sentire i nostri pensieri, vero?-
chiese Carlisle.
Lui scosse la testa.
-Non ti preoccupare,
Edward, tua sorella è solo un
po’ sorpresa dalla tua trasformazione, come lo siamo tutti, d’altra
parte- lo
rassicurai.
Annuì.
Ingenuo! Ingenuo ed
innocente!
Era esattamente come un
umano…
Lui ERA
umano.
ANGOLO
AUTRICE...
Eccomi qua!!!!!!!!! Che bello... Ho rigato dritto
in questi ultimi giorni, e così, i miei hanno deciso di
restituirmi Internet ^^
Spero di aver sorpreso molte di voi
Devo anche fare i complimenti a damaristich... Ma... Ma... Ma come
fai??? Anche in "Nessie" avevi indovinato...
Qui le cose sono tre
a)Noemi ti passa informazioni
b)Riesci a leggermi il pensiero a distanza, come Histery
c)Sei fenomenale...
Io voto per c...
COMUNQUE... Vi è
piaciuto?? Io sono felice, perchè questa storia,
inaspettatamente, sta piacendo abbastanza (sicuramente più della
precedente)
I preferiti sono 70 *-*
Forse per gli standard di alcune di voi sono pochi, ma sono state
proprio le vostre recensioni e il numero di preferiti a ridonarmi il
piacere di scrivere ^^
Quindi grazie ...
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
In questi giorni senza computer ho scritto molto... Mi sono portata
avanti di ben 3 capitoli... Inoltre ho finito "mentalmente" la storia...
Essa comprenderà 26 capitoli... (o almeno credo)
Ok... Ora ho comunicato tutto...
Rispondo ai vostri meravigliosi (come sempre) commenti:
keska: ho riso tantissimo
^^ Ci sei andata un pò lontana! XD Beh... sono felice x te... A
casa mia invece si usa abbastanza -.- Però prometto che studio!!
Giurin giurello *.*
damaristich: O.o non ho
parole... ho già detto tutto prima... Comunque BRAVA!
cullengirl: diciamo che
semplicemente lo amo... Però si... Mi piace inventare storie del
genere... Ma non ti preoccupare... Alla fine si prenderà la sua
vendetta ^^
Noemix: brava noe!! Hai
svelato a tutti che damaristich aveva indovinato... XD Comunque ho
letto il tuo nuovo capitolo di Twins... O.o semplicemente stupendo!!
Ora vado a commentarlo
Confusina_94: XD... Eddino
impomatato... Tu aspetti il prossimo capitolo... Ed io aspetto la
prossima recensione ^^
OOOOOOOOOOOk... A presto allora... Vi lascio con qualche informazione...
a) ovviamente le sorprese x Eddino non sono finite... A chi indovina
non so cosa faccio XD... Vi invito a casa mia e guardiamo insieme il
DVD di Twilight, comprato oggi...
b)la domanda rimane sempre la stessa: per quale motivo Eddino è
tornato umano?
c)non dimenticate il puma, tornerà tra qualche capitolo ^^
Bacioni... Commentate
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Capitolo 12 *** Progetti e pic-nic ***
Capitolo
11 Progetti e pic-nic
Bella
Nella casa regnava una
tranquillità troppo
artefatta.
Eravamo felici per
Edward, ma dentro di noi tutti non
riuscivamo a
metterci il cuore in pace.
Non era finita.
-Bella… Ti devo
parlare…- sussurrò al mio orecchio
Carlisle.
-Arrivo…-
Baciai sulla fronte mio
marito.
-Dove vai?- mi chiese,
disorientato.
-Torno subito… Devo
parlare di una cosa a tuo
padre-
Uscimmo, chiudendoci la
porta alle spalle.
Tutta la famiglia,
eccetto Edward ovviamente,
origliava.
-Non è
possibile, Carlisle, o sbaglio?- chiesi.
-No… Non lo è…
Se fossimo a conoscenza di un metodo
per ritornare umani, non ci sarebbe più un vampiro, su questa
terra…-
-Quindi…?- lo incalzai.
-Quindi temo che la
causa della sua trasformazione
sia qualcosa del tutto innaturale, qualcosa di oscuro…Qualcosa a noi
sconosciuto…-
-Quindi…?- ripetei.
-Quindi non ne ho idea…
Però dobbiamo tenere gli
occhi aperti, Bella… Non siamo a conoscenza dei poteri di questa
entità, né dei
suoi effetti collaterali… Edward potrebbe trovarsi in serio pericolo!-
-Questo lo so…- ammisi.
Per un po’ tra noi due
regnò il silenzio.
-Cosa pensi di fare?-
mi chiese lui, infine.
-Riguardo a cosa?-
-Riguardo a tutto… La
vostra vita, la vostra
relazione…-
Ringhiai.
-Se pensi che questo
cambi qualcosa tra noi due…-
-Non hai capito
ciò che ti volevo dire… Edward ora
non vivrà per sempre. E’ mortale, è cagionevole- mi
interruppe subito Carlisle.
-Non commetterò
lo stesso errore di tuo figlio… Non
lo abbandonerò, se è questo che intendi!-
-Brava… Non faresti
altro che danneggiarlo irrimediabilmente.
Lui ti ama infinitamente, Bella. Quando ti credeva morta era morto
anch’egli.
Aveva smesso di vivere… Dipende completamente da te, ora più che
mai-
-Lo so… Histery mi ha
mostrato…- dissi, la voce
spezzata- comunque anche io lo amo smisuratamente!- aggiunsi poi.
-Hai intenzione di
trasformarlo?-
-No! Non ora, almeno…
Come posso infrangere il
sogno di una intera esistenza?-
-Il suo sogno, da
trentadue anni a questa parte, è
quello di passare l’eternità con te…-
-Ma ora è umano!
Hai visto quanto è felice di
esserlo! Non posso! Non ci riesco…-
-Forse faresti solo la
cosa giusta…-
-Forse farei solo la
cosa giusta per me!-
Carlisle mi posò
una mano sulla spalla.
-Stagli vicino, Bella …-
-Lo farò,
papà…-
Sgranò gli occhi.
Non lo avevo mai
chiamato in quel modo.
-Oh, Bella…-
sospirò, accarezzandomi la guancia.
-Rientriamo…- dissi io,
sorridendo.
Sorrise anche lui.
Quei sorrisi erano
tristemente forzati.
Tornai nella stanza con
un peso sul cuore.
La conversazione in
essa non si interruppe, ma
tutti, troppo velocemente perché Edward lo notasse, mi
lanciarono uno sguardo
comprensivo.
-Allora… Non avrai
intenzione di rimanere in casa,
in un giorno così felice…- mi disse, non appena mi avvicinai.
-E dove vorresti andare?-
-Dove vuoi…
L’importante è che tu sia con me…-
Esitai.
-Eddai!- gridarono in
coro Edward, la piccola
streghetta chiamata Alice, ed Histery.
Ora capivo esattamente
Edward, tanti anni prima.
Lui ora era così
umano, così fragile!
Guardai Carlisle,
incerta sul da farsi.
-E sia…-
acconsentì lui.
Edward si rizzò
in piedi, sorridendo.
-Temo che prima mi
servano cinque minuti da umano…-
sussurrò.
Ridemmo, mentre lui
arrossiva.
Salì le scale
rumorosamente, in modo fin troppo
inusuale per i suoi soliti standard.
Già… Ora lui era
umano…
Proprio non riuscivo a
capacitarmene.
-Vi servirà del
cibo, cara…- mi disse Esme.
Sorrisi.
-Si, grazie mamma…-
Esme, a differenza del
marito, si era sentita
spesso chiamare mamma, in quei quattro anni.
Sparì in cucina.
-Bella…-
sussurrò Alice, mettendomi una mano sulla
spalla.
-Niente di quello che
mi dirai, Alice, mi farà
cambiare idea…- dissi, irremovibile.
-Perciò lo
lascerai morire?-
-Se vorrà questo
, sì-
-E se lui vorrà
tornare vampiro?-
-Vedremo…-
Esme tornò nella
sala, in mano un piccolo cestino
da cui provenivano odori davvero invitanti.
-Stai attenta…- mi
sussurrò Carlisle.
-Certo…-
Edward iniziò a
discendere le scale.
-Allora andiamo…-
dissi, prendendolo per mano.
-Dove mi porti?-
-Facciamo un pic-nic
nella radura, ti va?- chiesi.
Annuì.
Uscimmo, camminando a
passo umano verso il piccolo
boschetto in prossimità di casa Cullen.
-Sali…-
-Ma…-
-Niente ma… Sali!-
Lo aiutai a salirmi
sulle spalle, poi partii a
tutta velocità verso la nostra radura.
Arrivammo in meno di
mezzo minuto.
-Ora puoi scendere-
dissi, notando la sua rigidità.
Si aggrappò
ancor più a me.
-Edward?-
-Ora capisco le tue
paure…- sussurrò.
Sghignazzai.
-Ti riabituerai presto…-
Finalmente scese, ed io
posai il cesto per terra.
Ci sedemmo, uno di
fronte all’altro.
Non appena toccai
l’erba sobbalzai.
Quel senso di
inquietudine non se ne era ancora
andato.
Di nuovo la fauna della
radura cercava di mettermi
in guardia.
-Non ti avvicinare
all’acqua, amore, c’è qualcosa
di strano…- lo ammonii.
Annuì e non fece
domande.
-Hai fame?-
-Credo di sì…-
-Bene…-
Osservai sorridendo
Edward, addentare un tramezzino
al tonno.
La mattinata ed il
pomeriggio volarono.
Mi ritrovai ad ammirare
il tramonto con lui tra le
braccia, senza nemmeno accorgermene.
-Bella…-
-Dimmi, amore…-
-Sei felice?-
-Sì, Edward…-
mentii.
-Non hai mai saputo
dire bugie, Bella…- sussurrò.
-Scusa… Sono solo
preoccupata per te…-
-Io sto bene…-
-Sì… Adesso
stai bene… Ma…-
-Ma ora sono mortale,
giusto?- completò.
-Già…-
-Vorrà dire che
mi trasformerai presto…-
Rimasi in silenzio.
-No, non lo
farò…- risposi infine.
Il ritmo del suo cuore
accelerò.
-Perché no?-
-Perché desideri
tornare umano dal primo istante da
vampiro… Non sarò certo io a ridarti nuovamente
l’immortalità…-
-Bella…-
-Mhm Mhm-
-Il mio più
grande desiderio è quello di restare
con te-
-Ma non è
giusto, Edward! Non posso ritrasformarti!
Ti rendi conto di quanti di noi desidererebbero essere nella tua
situazione?-
-Io desidero solo te…-
-Mi hai già…
Sono tutta tua…-
Per
sempre…-
-Sono irremovibile,
amore, tu rimani umano!-
-Non sei l’unica che mi
potrebbe trasformare, sai?
Abito con sei vampiri ed un'altra mezzovampiro come te…-
-Loro non oseranno
farlo…-
Questo lo vedremo…-
sussurrò piano, ma non troppo
piano per le mie orecchie.
-Testardo…-
-Mai quanto te!-
esclamò.
Scostai i suoi capelli
dal viso.
-Edward… Scotti… !-
esclamai, la voce innalzata di
due ottave.
-Sarà solo un
po’ di febbre…- cercò di
rassicurarmi.
-Edward, come ti senti?-
-Sono solo un poco
indolenzito…- minimizzò.
In quel momento un
nuovo brivido percorse il suo
corpo.
-Torniamo a casa…-
dissi, prendendolo sulle spalle.
Il viaggio durò
ancora meno di prima.
Quando mi fermai lui si
lasciò scivolare verso
terra, debolmente.
-Vieni Edward, alzati…-
dissi, prendendolo per un
braccio.
Non si reggeva in
piedi. Continuava a tremare
tutto.
-Non temere,
probabilmente questi sono solo gli
effetti collaterali del tuo modo di viaggiare…-
Lo sorressi mentre si
sbilanciava in avanti.
Sembrava ubriaco.
Misi un suo braccio
attorno al mio collo, e lo
trascinai fino a casa.
-Carlisle!- chiamai,
non appena dentro.
-Carlisle! Edward ha la
febbre!-
In un attimo mi fu
accanto, sul volto una strana
espressione.
Lo portammo fino in
camera nostra, poi lo aiutai a
spogliarsi.
Mi distesi accanto a
lui.
-Dormi, amore, domani
mattina sarà tutto passato,
vedrai…- lo rassicurai.
-Ma Bella…-
-Shh… Sarò qui
quando ti sveglierai…-
Iniziai a canticchiare
la melodia di “Claire de
Lune”, finche non vidi le sue palpebre chiudersi definitivamente, ed il
suo
respiro farsi più tranquillo.
Poi, dopo aver stampato
un piccolo bacio sulla sua
fronte, scesi di sotto.
-Dorme?- mi chiese
Carlisle.
-Sì…-
-La febbre?-
-Non è alta…
Solamente 37.7… Credi sia un effetto
collaterale?-
-Non lo so…- rispose,
immergendosi completamente
nei suoi pensieri.
-Dovresti dormire anche
tu, cara… Da quanto non lo
fai?- mi chiese premurosamente Esme.
-In effetti da
parecchio…- ammisi io.
-E allora vai…-
Esitai.
-Ti sveglieremo se
dovesse succedere qualcosa…- mi
rassicurò Alice.
-Va bene… Allora buona
notte…-
Data la buona notte a
tutti, tornai nella stanza
dove mio marito stava dormendo.
Edward pareva un angelo
più del solito.
Osservandolo dormire
tranquillo, mi addormentai a
mia volta.
ANGOLO AUTRICE
Non è difficile intuire dove voglio
arrivare, molte di voi l'avranno capito...
Perciò mi aspetto numerosi commenti con le eventuali ipotesi sul
futuro dei due ragazzi...
E... un altra cosa... Non manca molto all'arrivo di Noemi.
Chi sarà questa ragazza? Che ruolo avrà nella storia? A
cosa si riferiscono i nostri "eroi" nella prefazione?
Mo vi voglio vedere... XD
Vorrei ringraziare tutti coloro che commentano, o che comunque hanno
inserito la storia nei preferiti e continuano a leggerla...
Grazie di cuore.
Domani rincomincia la scuola... -.-
Vi ho viziato troppo, ragazze, se volete che io continua ad avere il
computer mi devo concentrare di più sulla scuola...
Probabilmente posterò 2 massimo tre volte alla settimana.
Vi informo anche che sto macchinando per una nuova storia, che
però posterò solo alla fine di questa.
Alcuni hanno chiesto informazioni su Edward's Breaking Dawn...
Vi annuncio in esclusiva che la suddetta storia verrà cancellata.
Non tirate i pomodori... Mi è venuta un idea migliore... Mi sono
resa conto di non poter ripercorrere tutto Breaking Dawn, sarebbe
troppo lungo...
Perciò la sostituirò con una nuova, composta solo dai
momenti principali di Breaking Dawn... Mi metterò al lavoro
presto... ^^
Ora devo scappare (domani, in segno di ben tornati, verifica di
latino... Non temete, me la cavo abbastanza bene!)
Bacioni... Mazza
X rispondere a:
Little_Princess_In_A_LoveStory:
già... La mia mente macchina in modo strano XD Comunque
grazie, mi fai arrossire...
kriscullen_: tranquilla...
Tranquilla.. Comunque grazie anche a te ^^
damaristich: hihi...
vorrà dire che ti coglierò di sorpresa... XD.. xò
ciò che sta per succedere ora è troppo scontato, per i
tuoi standard
My_Blood: *me diventa di un
colore molto rassomigliante alla mela di Biancaneve, o meglio, a quella
di Twilight...* Grazie, sei troppo buona!
Noemix: o caspita!! Ancora
non ho commentato... Filo subito u.u
cullengirl: ho già
pronto il prossimo capitolo... Il problema è dopo... Non so
quando troverò nuovamente il tempo di scrivere ... Comunque non
temere, mi farò viva...
Ed ecco un piccolo spoilerino... ^^
-Bella! Bella!-
Qualcuno mi stava
scrollando per svegliarmi.
-Bella! Devi
assolutamente venire con me!-
Prima ancora che
finisse la frase, io mi stavo già
precipitando nella stanza accanto.
Quando entrai, mi si
raggelò il sangue nelle vene.
|
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Capitolo 13 *** Votazioni e trattative ***
Capitolo
12. Votazioni e trattative
Bella
Mi precipitavo verso la
radura, con Edward tra le
braccia.
Ero spaventata,
parecchio spaventata.
Continuavo a vedere il
volto di una ragazza davanti
a me.
La stavo cercando,
avevo bisogno di lei.
Qualcuno o qualcosa
nella mia testa conosceva il
suo nome. Noemi.
Era davvero una bella
ragazza, Noemi, ma non me ne
stupii, dato che nel sogno già la conoscevo.
Il suo viso era
rotondetto, i capelli erano lunghi
e coloro grano, in volto aveva una luminosità stupefacente.
Anche non conoscendola,
qualcosa mi diceva che di
lei potevo fidarmi.
Continuai a correre,
Edward era immobile.
Fui presa dall’ansia,
era svenuto.
Poi,
arrivata nella radura, mi fermai.
Il mio cuore batteva a
perdifiato.
Il nostro piccolo
paradiso sembrava deserto, niente
si muoveva.
All’improvviso, un
fruscio dietro di me.
Mi girai di scatto,
percependo un fortissimo senso
di deja-vu.
Davanti a me stava il
piccolo puma, mi fissava.
E solo allora capii.
-Bella! Bella!-
Qualcuno mi stava
scrollando per svegliarmi.
-Bella! Devi
assolutamente venire con me!-
Era Alice.
Un secondo dopo ero
già seduta.
Dovevo essermi
addormentata, non me ne ero accorta…
Mi guardai attorno,
confusa, ero ancora sul nostro
letto.
Solo che ero sola.
-Dove …- la voce mi
morì in bocca.
-Carlisle l’ha spostato
nell’altra stanza… Sta
delirando… Continua a gridare il tuo nome… Non sappiamo più come
calmarlo, devi
aiutarci! Non ti avrei svegliato se…-
Prima ancora che
finisse la frase, io mi stavo già
precipitando nella stanza accanto.
-Dovevi chiamarmi
prima!- brontolai.
Spalancai la porta
della stanza degli ospiti.
Mi si raggelò il
sangue nelle vene.
La stanza era stata
sgombrata, vi era solo un
piccolo letto d’ospedale, con attaccati parecchi macchinari.
Tutto era tristemente
spoglio, ma non era questo ad
inquietarmi, bensì mio marito.
Nel letto stava Edward,
che continuava a dimenarsi,
nonostante Emmett cercasse di trattenerlo, provando allo stesso tempo a
fermarlo, e a non fare troppa pressione sulle sue ossa fragili da umano.
Sussurrava parole senza
senso, tra le quali
riuscivo a distinguerne solo una.
-Bella…- continuava a
ripetere.
Mi avvicinai.
Mi inginocchiai accanto
a lui, e presi ad
accarezzargli piano i capelli, attraverso le sbarre del letto.
-Bella…- gemette
nuovamente.
-Shh… Sono qui… Chiudi
gli occhi Edward, riprendi a
dormire…E tutto a posto, ora ci sono io vicino a te…-
Rincominciai a
canticchiare, questa volta una
vecchia ninna nanna che mi cantava spesso mia madre, quando ero bambina.
Edward si
riaddormentò, e nella stanza calò il
silenzio, rotto solo dal suono delle pulsazioni del suo cuore.
-Ti dispiacerebbe
spiegarci?- chiese infine
Rosalie, rivolta a Carlisle.
-Edward è
affetto da…- iniziò.
-Cavolo la spagnola!
Edward aveva la spagnola prima
che tu lo trasformassi! Come abbiamo fatto a non pensarci?- esclamai io.
Lui si limitò ad
annuire, tristemente.
Il silenzio
tornò nuovamente, nessuno riusciva a
chiedere nulla di più a Carlisle, temendo ovviamente il peggio.
-Ha qualche… qualche
possibilità?- chiesi infine,
la voce tremante.
-Dipende tutto da lui…
Dalla sua resistenza…La
spagnola non fu una malattia come tutte le altre. Fu sviluppata una
cura, dopo
qualche anno, ma essa è rara e difficile da procurare. Inoltre
quando ho
trasformato Edward il morbo era già ad uno stadio molto
avanzato…-
Tutti mi fissarono.
Li ignorai.
-Non chiedermelo
nemmeno…-
-Ma ne avete parlato!
Vi ho visti! Lui vuole
questo, Bella!- esclamò Alice.
-Non ora… Non posso
ritrasformarlo ora! Non a
nemmeno un giorno dalla sua trasformazione! E’ così difficile
procurarsi quella
medicina?-
-Vedrò cosa
posso fare…- mi disse, Carlisle sparendo
nell’altra stanza.
-Bella… Ti prego… Se
non lo farai tu potrei
provarci io, o Carlisle…- mi implorò Alice.
-NO!- esclamammo
insieme io e Rosalie.
Alzai lo sguardo verso
di lei.
-Tu mi capisci , vero?-
Annuì.
Alice borbottò
qualcosa, ma non replicò.
Dopo poco Carlisle
tornò, con ancora il telefono in
mano.
-Un mio amico di Boston
è disposto a mandarmi una
fiala di questo antibiotico… Però…-
-Tre giorni?? Tre
giorni??- iniziò a gridare Alice.
-Alice, calmati!-
esclamai io – Lo sveglierai!-
-No… Non mi calmo
affatto… Vuoi uccidere tuo
marito, è così?-
Ringhiai.
-Che cosa succede?-
gemette Edward,svegliandosi.
Lanciai uno sguardo
accusatorio verso la piccoletta.
-Shh… Scusa tesoro… Io
e tua sorella abbiamo avuto
una piccola discussione…-
-Rosalie?-
-Alice…-
-Alice??- ripeté
sorpreso.
Io e la piccola nanetta
andavamo splendidamente
d’accordo. O almeno fino a quel momento.
-Su cosa…?- chiese
stancamente.
Esitai.
-Bella, ha il diritto
di saperlo…- sbottò Alice.
Continuai a tenere il
silenzio.
-Edward… Quando
papà ti ha trasformato tu eri …- iniziò
Alice.
La interruppi
ringhiando.
-Sta male! Non vedi?
Credi sarebbe sano per lui
preoccuparsi anche di questo?- gridai.
Edward mi
guardò, triste.
-La malattia si
è risvegliata, non è così?-
Annuii, incapace di
aggiungere nulla.
Edward era tornato
umano, ma era ancora
estremamente intelligente.
-Quanto è
grave?- chiese, tranquillo.
-Ancora non lo
sappiamo, ma quando ti ho
trasformato la spagnola era ad uno stadio davvero avanzato…- rispose
Carlisle.
Mi guardò, verde
smeraldo contro color cioccolato.
-Trasformami-
-Mi rifiuto…-
-Carlisle trasformami…-
Carlisle mi
fissò, indeciso.
-E va bene… Alice
chiama Jasper, Emmett ed Histery…
Voglio che ci siano tutti…- sospirò Edward.
-Cosa hai intenzione di
fare…?- chiesi.
-Voglio metterlo ai
voti…-
-Stai scherzando,
spero…-
-Mai stato cosi serio!-
Sbuffai.
-Rimettiti steso…-
intimai, notando la sua
posizione semi-seduto.
Obbedì.
Entrarono anche gli
altri.
Edward prese la parola.
-Dunque… Sapete tutti
cosa mi capiterà se non
vorrete ritrasformarmi, perciò mi sembra ovvia la mia domanda:
volete che io
ritorni vampiro o no? Non credo di avere molta scelta, ora come ora…-
-Aspetta! Detta
così la cosa sembra scontata… Però
Carlisle ha trovato questo antibiotico, arriverà tra tre giorni…
Un po’ di
speranza c’è…-
Sia sul viso di Alice,
che su quello di Edward
comparve una buffa smorfia.
-Sai anche tu che le
mie probabilità di
sopravvivenza sono pari a zero… Presto la malattia comprometterà
i polmoni, e
poi il cuore. Morirò presto, Bella…- disse, la voce incrinata.
-E se mandassimo
qualcuno di noi, a prendere questa
medicina? Nel giro di nemmeno dieci sarebbe di nuovo qui, e tu potresti
curarti...- esclamai, prendendogli le mani.
Il volto di Rosalie si
illuminò, così come quello
di Carlisle.
-Ok… Bella vi ha donato
una alternativa… Ora
votate, per favore…-
Fece una pausa.
-Bella… Sei favorevole
alla mia trasformazione?-
-Assolutamente no, tu
rimani umano…-
Una piccola smorfia,
che non sfuggì ai miei occhi,
si dipinse sul suo viso.
Deglutì, poi
ritornò in sé stesso.
Si divincolò
dalla mia stretta.
-Bene… - Disse con aria
di sfida -Alice?-
-Sì, è
meglio non rischiare, Edward-
Sorrise a 32 denti
verso la sorella.
-Emmett?-
-Sì, tanto prima
o poi dovrai tornare vampiro…-
-Mamma?-
-Sarà pericoloso
aspettare… Non voglio che tu
rischi in questo modo la tua vita… Si…-
Edward era sempre
più esaltato, si era guadagnato l’appoggio
della famiglia, o almeno così credeva…
-Papà?-
-La soluzione di Bella
mi sembra del tutto
affidabile. No-
-Rosalie?-
-NO! Non puoi sprecare
così la fortuna che ti è
capitata!-
-Histery?-
-Secondo me è
meglio aspettare… Qualcuno andrà a
prendere quella medicina, e tu ti curerai, poi, tra qualche anno, se
ancora lo
vorrai, ti trasformeremo-
Mio marito tornò
rabbuiato, mancava solo Jasper.
-Jazz…- chiese
teso.
Lui mi guardò
colpevole.
Ringhiai, non potevo
permettere che Edward venisse
trasformato nuovamente, non poteva sprecare in quel modo la sua
umanità!
-Aspetta, Bella… Forse
quattro anni fa avrei votato
no… Ma ora… Ora ho capito quanto sono stato fortunato… La vita da
vampiro non è
poi così male…Sì…- disse Jazz.
Feci un breve calcolo,
e sorrisi
-Quattro e quattro,
Edward…- ricordai .
Sbuffò.
-Faremo così…
Ora Jasper andrà fino a Boston, per
ritirare quella fiala, se dovesse succedere qualcosa ti trasformeremo…-
proposi, prendendo in mano la situazione.
Abbassò gli
occhi.
-E va bene…-
-Papà… Chiama il
tuo amico e digli di tenersi pronto,
tuo “nipote” è da quelle parti, e passerà a ritirare la
medicina… Jasper,
potresti partire ora?-
Entrambi annuirono.
In quel momento capii
quanto stava soffrendo
Edward.
-Fai in fretta!- lo
implorò, supplice.
-Farò del mio
meglio…-
Dopo aver abbracciato
Alice, e salutato tutti,
Jasper partì.
-E’ ora di tornare a
nanna…- sussurrai io,
all’orecchio di mio marito.
Lui, per tutta
risposta, sbadigliò.
Lo coprii meglio, e
spegnemmo le luci.
-Bella?-
-Dimmi…-
-Posso chiederti un
ultimo favore?-
-Certo, tutto
ciò che vuoi…-
-Hai detto tutto…-
-Purtroppo sì…-
sospirai, rendendomi conto del
guaio che avevo creato con le mie stesse mani.
-Se qualcosa dovesse
andare storto…-
-Non succederà…-
-Sì, ma se
dovesse farlo, vorrei fossi tu a
trasformarmi…-
Sospirai.
-Diventerai come me… Un
orrendo mostro come me… Non
sarai un vampiro, sarai qualcosa di “ibrido” un incrocio, uno scherzo
della
natura, un…-
-Smettila…- mi
interruppe – Tanto meglio…-
aggiunse, chiudendo gli occhi.
-Va bene… Va bene…
Sarò io a trasformarti!
Contento? Tanto l’hai sempre vinta tu!-
-Mi sembra giusto…-
sussurrò, mentre si riaddormentava.
ANGOLO AUTRICE...
Forse vi sembrerà lecchino, o forzato, ma
è così...
Questa volta ho ricevuto solo 3 commenti, ma va bene così...
GRAZIE, perchè anche se a volte non commentate so che leggete
sempre...
GRAZIE, perchè apprezzate quelle schifezze che, spesso,
paragonate alle vostre storie non possono essere chiamate tali...
GRAZIE, perchè non mi avete ancora tirato i pomodori sotto casa
GRAZIE, perchè tutto sommato vi fate piacere la mia storia, e
sprecate anche tempo a commentare, non c'è cosa che mi dia
più gioia...
GRAZIE, perchè anche se il capitolo fa schifo non levate la
storia dai preferiti...
GRAZIE a te, lettore particolarmente paziente, perchè ancora non
hai cliccato la crocetta rossa...
Davvero, io queste cose le sento veramente...
Passando al capitolino... Non so se si è
notato, ma la scena assomiglia molto alla scena della votazione in New
Moon, ribaltata...
Fan aggurerrite: si nota, si nota -.-
Me: No!!! aspettate!! Ehi tu! Metti giù il pomo...
SPLAT...
ok... DEliro...
Un'altra cosa... DAto che non sapevo niente sulla spagnola, e che ho
trovato davvero poco su inTernet... Ho un pò inventato...
Keska... Non mi accoppare... Lo so che tu vuoi fare medicina... *Me
chiede scusa*
Direi che ho detto tutto...
AH NO... SCUSATE!!! HO UNA CHICCA X VOI!!!
Ho pensato che a questo punto della storia alcune di voi per immaginare
meglio i personaggi avranno bisogno di volti...
E così ho pensato di mettervi le foto...
Per noemi ho pensato a Dakota Fanning... Quella che farà Jane in
New Moon...
Mi sono ispirata un pò a Noemi, la mia amica, soprattuto per le
quattro cose messe in risalto anche nella storia, il sorriso, la
luminosità del volto, la forma del viso, e i capelli...
Daniel assomiglia molto a Tom Welling, ma solo in questa foto...
Histery è Alesha Dixon sputata...
Emma è molto simile a Kristen Bell...
www.contactmusic.com/.../dakota_fanning_1848793.jpg <---
noemi
http://www.girl.com.au/img/tom_welling_smallville1.jpg <--- Daniel
files.splinder.com/aaf79c3294ee67b20a2f203f0e52d4ac.jpg
<---- Histery
static.blogo.it/.../kristen_bell1.jpg <--- Emma
Spero di avervi soddisfatte...
Vi lascio, ma sappiate che il prossimo cap non sarà molto
"tranquillo"
Conto di postare domenica, o oltre...
Bacioni
X rispondere a:
barbyemarco: Il
collegamento del puma verrà spiegato nel prossimo capitolo...
Noemix: noe noe... CAra
noe!! Edward' s Breaking Dawn verrà cancellato presto, sarebbe
troppo lungo da scrivere ^^ Cosa dici? ti ha soddisfatto questo cap??
gramff94: tranquilla, sono
sadica, ma amo il lieto fine ^^
Ora vi saluto...
P.s. la cara bellina non ha ancora svelato il mistero del puma, ma lo
farà nel prossimo capitolo ^^
|
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Capitolo 14 *** Notte.1 ***
Capitolo
13 Notte.1
Nella stanza scese
nuovamente il silenzio.
Tastai la fronte a mio
marito, non avevo certo
bisogno di un termometro, io.
38,9.
La febbre stava
aumentando.
Carlisle tornò
nella stanza, e si sedette poco distante
da me.
-Credi che se la
caverà?-
-Spero di sì…
-rispose, una smorfia preoccupata sul
viso- In caso contrario, Bella…-
-Lo so… Ormai gliel’ho
promesso… - mi bloccai, a
metà frase.
Carlisle mi
incitò a continuare.
-Ho paura Carlisle! Io
non ho mai assaggiato il
sangue umano! Non so se…-
-Lo ami… Ce la farai,
non temere!-
-Mi darai una mano,
vero?-
-Certamente…-sorrise
-Grazie ancora,
papà…-
-Figurati..-
Tutto stava nel
superare la notte, secondo
Carlisle.
Guardai l’orologio.
Era l’una e venticinque.
E proprio in quel
momento, mentre fissavo
l’orologio, mi ritornò in mente il mio sogno.
-Io… Credo di aver
capito…- sussurrai, tra me e me.
-Cosa?- mi chiese Alice.
-Che cosa ha scatenato
tutto questo…-
-Parla- mi disse
Carlisle, improvvisamente vigile.
-Ho fatto un sogno,
prima, e questo sogno mi ha
fatto tornare in mente una cosa che non avevo assolutamente notato-
-Cosa?- chiese
esasperata Rosalie, invitandomi con
un gesto della mano a continuare.
Sembrava un
interrogatorio…
-Tre giorni fa, siamo
andati a cacciare nella
radura. Edward si è cibato di un vecchio puma. Poi noi abbiamo …
-
-Avete fatto l’amore,
questo l’avevamo capito… E
poi?- chiese Emmett, impaziente di capire qualcosa di più.
-Sì… Quando
Edward se ne è andato, io sono rimasta
ancora un po’ nella radura. Percepivo qualcosa di strano…Siete a
conoscenza dei
miei poteri, giusto? Controllo i quattro elementi. Era come se il
boschetto
della radura, e il piccolo ruscello mi volessero mettere in guardia da
qualcosa.
Ad un certo punto ho sentito un piccolo rumore. Ho aperto gli occhi e
c’era un
piccolo puma che mi guardava, esattamente nel punto dove prima giaceva
la
carcassa dell’animale dissanguato da Edward…-
-Quindi mi stai dicendo
che anche il puma si è trasformato,
come Edward?- chiese confuso Carlisle.
-Anche oggi, sempre
nella radura, c’era qualcosa
che non quadrava nell’acqua…-
-Perciò secondo
te qualcosa lì dentro è in grado di
farci ritornare umani?- chiese Rose.
-Forse… forse dovrei
andare a controllare…-
sussurrò poi tra sé e sé.
Carlisle si alzò
di scatto.
-Non fare cavolate,
Rose!- intimò – Non sappiamo
che effetto potrebbe avere su di te questa cosa… Ti devo ricordare in
che stato
ti ho trovata prima di trasformarti?-
-No, papà…
Scusami…- Disse, chinando la testa.
-Emmett, va con lei!-
ordinò lui.
Emmett seguì la
moglie, che stava per uscire
proprio in quel momento.
Ritornò il
silenzio.
L’una e quaranta.
-Bip bip
bip bip bip-
Il monitor
segnalò un aumento del battito del cuore
di Edward.
Il suo volto
diventò velocemente cianotico.
-Carlisle! Non
respira!- gridai, mentre mio marito
ansimava rumorosamente.
-Shh! Shh Edward… Cerca
di respirare lentamente… - strillai
in preda al panico, cercando di calmarlo.
I polmoni! Dobbiamo
intubarlo!- gridò mio padre di
rimando.
Mi feci da parte,
mentre lui armeggiava
velocissimamente attorno al letto.
Pochi secondi dopo
Edward respirava mediante un
respiratore, gli occhi chiusi e una smorfia spaventata sul volto.
Mi risedetti, la testa
tra le mani.
Sarebbe stata una lunga
notte…
Carlisle tornò
di sotto dove lo aspettava Esme, lo
sguardo grave.
Li sentii confabulare
nella rampa delle scale.
Infine udii un piccolo
singhiozzo soffocato,
evidentemente di mia madre.
Sapevamo tutti
perfettamente che questo era un
primo segno di cedimento. I polmoni erano già stati attaccati
dalla malattia, e
presto sarebbe stato il turno del cuore.
Presi tra le mie una
mano di Edward, accarezzandola
dolcemente.
Edward aprii
stancamente gli occhi, lo sguardo
spento e i suoi bellissimi occhi verdi molto meno luminosi.
Mi fissò,
implorante.
“Trasformami” sembrava
dire “Trasformami!”
-No Edward, io e te
abbiamo fatto un patto…-
ribadii, il tremolio della mia voce udibile solo da orecchie vampire.
Mio marito richiuse
pesantemente le palpebre, palesemente
ferito.
Alice mi fissò,
cupa.
-Aspetti la sua morte,
per trasformarlo? Il veleno
a quel punto non risolverà più nulla…- osservò
acida, velocissima quasi anche
per le mie orecchie.
-Se Jasper non
arriverà in tempo, agirò poco prima
del cessare del suo cuore…Tu mi dirai quando verrà il momento…-
risposi io.
Sussurrò
qualcosa, troppo piano e troppo veloce
perché riuscissi a capire.
Colsi solo le
parole“Pericolo” e “Morte”.
-Smettila, Alice, amo
più di me stessa Edward, non
lo lascerei mai morire…- sbottai, imporporandomi per la rabbia.
-Lo credevo anche io,
Bella…- si lasciò scappare.
Ringhiai, questa volta
aveva detto troppo.
-Solo perché TU
non ricordi niente, della tua vita
umana, non vuol dire che questo valga per tutti noi! Solo perché
TU non la
rimpiangi, non significa che noi facciamo lo stesso! Per una volta,
Alice, stai
zitta!- strillai.
-Non mi guardare
così, Noemi, ero parecchio
esasperata… E anche lei…- mi scuso, arrossendo.
Noemi mi guarda,
serissima.
-No… Ti capisco, ora va
avanti!- risponde
frettolosamente.
Alice ringhiò a
sua volta, gli occhi neri per la
rabbia.
Si piegò in
posizione d’attacco, lo stesso feci io.
Ci guardammo fisse,
rabbuiate.
All’improvviso il
monitor segnò un nuovo aumento notevole
nel battito di Edward, ed entrambe ci precipitammo da lui.
Aveva riaperto gli
occhi, ora sbarrati, e fissavi
prima una, poi l’altra, lo sguardo terrorizzato.
Accarezzai la sua
guancia.
-Shh… Non è
successo nulla, amore mio, io ed Alice
siamo solo un po’ nervose… Non arriveremmo mai ad attaccarci, non
temere…- gli
sussurrai all’orecchio.
La nanetta si
limitò ad annuire.
Edward fissò la
sorella, tutto di un tratto
arrabbiato.
-Esci!- ordinò,
la voce impedita dal respiratore.
-Ma Edward…-
-Non metterai mai
più in dubbio i sentimenti di mia
moglie!- gracchiò.
Alice girò i
tacchi, afflitta in volto, ed uscì,
sbattendo la porta.
Mi piegai verso di lui,
e stampai un lieve bacio
sulla sua fronte.
La febbre era cresciuta
nuovamente. 39.2.
-Non era necessario
sprecare energie…- sussurrai,
rimproverandolo.
-Per te nulla è
troppo…- borbottò lui.
-Grazie amore- sorrisi
sfiorandogli la guancia
calda- ora zitto però…-
Edward serrò
nuovamente gli occhi.
Le due e cinque, mio
marito si era riaddormentato.
Ascoltavo preoccupata
il suo respiro irregolare.
La porta si socchiuse,
sentii il suono di una
pulsazione umana.
-Entra, Jake…-
sussurrai.
-Bella… Ho saputo solo
ora! Dovevate avvisarmi
prima!- mi rimproverò il mio migliore amico, e
contemporaneamente anche quello
di Edward.
-Non volevamo
disturbare, Jake, si è risvegliato
questa mattina, ma ha iniziato a stare male solo questa sera…- risposi,
chiudendo gli occhi.
Jake mi
abbracciò, e percepii la sua pelle bollente
a contatto con la mia, leggermente più fresca.
La temperatura
sovrannaturale, è l’unica cosa che
continua tuttora a legarlo alla sua giovinezza da licantropo, anche
adesso che
è a tutti gli effetti umano.
Riaprii gli occhi, e mi
stupii di trovarli pieni di
lacrime.
-Bella…- mi
chiamò Jake.
-Cosa c’è? Anche
tu mi consideri la futura
assassina di mio marito?- sbottai, mentre una lacrima calda scendeva
lenta
sulla mia guancia.
-Io… Io credo di
capirti, Bella…- sussurrò Jake –
Non è giusto che Edward sprechi così la sua
umanità… Lui è forte, e Jasper è
veloce. Vedrai, tutto si sistemerà presto…-
Sorrise, e io lo
imitai, mio malgrado.
Inutile, anche
venticinque anni dopo, nonostante avessimo
ormai entrambi le nostre anime gemelle,
Jake rimaneva comunque il mio sole personale.
In sua compagnia tutto
sembrava possibile, in sua
compagnia era impossibile essere tristi.
La porta di ingresso di
casa Cullen si spalancò nuovamente.
Passi leggerissimi
salirono le scale.
Tutta la famiglia si
riuniva nuovamente nella
stanza.
La porta della camera
venne aperta con cautela.
In piedi, di fronte a
noi, stavano Emmett e
Rosalie, completamente bagnati e fradici.
Tra le mani del mio
fratellone si intravedeva un
fagotto, probabilmente fatto direttamente con un lembo della sua felpa.
All’interno del fagotto
qualcosa brillava di una
inquietante lucina azzurrognola.
Il mio sguardo si fece
interrogativo.
-Abbiamo trovato il
motivo della sua trasformazione-
sussurrò piano Emmett indicando Edward – e a dir la
verità anche il motivo
della trasformazione del puma…-.
Sciolse con attenzione
il fagotto, ed un lampo di
luce accecò tutti noi.
ANGOLO
AUTRICE
Ok... RAgazze... SAlvo miracoli questa storia sarà sospesa x un
pò... Eh già...
La famosissima verifica di greco non è ancora arrivata, ma la
consegna è
prevista, questa volta davvero, per domani...
Quindi io vi saluto tutte... Ciao ciao... XD...
Passando alla storia ho deciso di dividere in due parti il capitolo
"Notte", poi veniva una cosa troppo lunga, e sapete che non è
esattamente nel mio stile...
Noto che ultimamente i commenti sono calati... Mi piacerebbe sapere,
quando
torno, se è la ff che sta prendendo una piega noiosa, o se siete
voi che non
avete più tempo...
In fondo si tratta di due minuti, giusto per regolarmi e rendermi conto
se è il
caso di cambiare qualcosa, nella trama e nella scrittura, o di
mantenerla
così...
Sono aperta ad ogni tipo di critiche e consigli...
QUALSIASI... (ovviamente che siano costruttive, vi pregherei di non
lasciare
commenti del tipo "questa ff fa schifo..." senza nemmeno dire il
motivo... XD)
Ora vi saluto davvero, non ho praticamente niente da aggiungere...
Avete visto...?? Il puma in qualche modo c'entrava... Ora voglio sapere
da voi
(vai damaristich, metti in moto le rotelline) cosa contiene il
fagotto...
E qui vi voglio vedere...
Aspetto i vostri commenti...
P.s. Mi piacerebbe anche che si evitassero i pomodori... XD
X rispondere a:
DAmaristich: non tutte riusciamo a scrivere capitoli lunghi come i
tuoi...
Comunque sono onorata di averti qui a commentare, dato che io
LETTERALMENTE AMO
la tua storia ^^
Noemix: tesoooooro!! esattamente scelta stilistica.. E comunque nel
capitolo
scorso EDdino aveva solo qualche incubo legato alla febbre, è
ora che sta male
veramente... Povero caro... Si... Kristen Bell è quella di
VEronica Mars... E
si... Dany è DAVVERO carino! ^^ Ora ti saluto, tesoro, salutami
neurone 1 e 2...
|
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Capitolo 15 *** Notte.2 ***
Buongiorno a tutti...
Ebbene sì, il miracolo
alla fine è avvenuto, nella versione ho preso 6 1/2 (bel
risultato, considerando che la mia amica con la media dell 8 1/2 ha
preso 6...)
Scrivo queste poche righe solo
per rispondere ad Ilalia95, e facilitarle la lettura del capitolo...
Dunque... la risposta alla tua
domanda è nel capitolo 12, votazioni e trattative.
Jasper sta andando a Boston per
ritirare la medicina per Eddy, fingendosi il nipote di Carlisle.
Ok... Ora parto con il capitolo
14...
Ricordate di mantenere la calma
^^
Capitolo
14 Notte.2
Socchiusi
gli occhi, d’impulso.
Dopo
qualche secondo li riaprii, un po’ confusa, quel raggio azzurro mi
aveva
stordita.
Tutti
attorno a me si accingevano a guardarsi in torno , spaesati.
Emmett e
Rosalie erano gli unici a non avere uno sguardo sorpreso, o
terrorizzato.
Il
bagliore era sparito, sostituito da un lieve luccichio proveniente dal
fagotto.
Mi
avvicinai ulteriormente, per vedere meglio il contenuto di esso.
Rimasi
atterrita.
Tra il
color crema della felpa risaltava un accesissimo ceruleo.
Una
grossa pietra azzurra, ovale e dalla superficie lucidissima e liscia.
-Hai mai
visto questa pietra, Bella? Ne hai mai sentito parlare?- chiese
Carlisle.
Scossi
velocemente la testa.
-Nemmeno
io…- sussurrò, sconsolato, chinando il capo.
-Allora
credo di potervi essere utile…-
sussurrò una voce, melodiosa e cristallina.
Mi guardai
attorno, spaventata.
-Avete
sentito?- chiesi.
-Cosa?-
-Quella
voce…-
L’intera
famiglia mi fissò, attonita.
-Devi
essere stanca,cara…- mi disse materna Esme, posando una mano sulla mia
spalla.
-Chi
sei?- chiesi, ad alta voce.
-Io sono
Noemi, piacere Bella…- mi
rispose.
Rimasi a
bocca aperta, quella voce allegra e spensierata riusciva ad incantarmi.
-Dove
sei, Noemi?- chiesi, mentre tutti si scambiavano sguardi preoccupati.
-Come, non
mi vedi? Sono proprio qui, vicina
a voi…-
-Non ti
vedo…-
-Perché
non stai guardando dalla parte giusta…-
Mi
voltai, verso la grande finestra che dava sul giardino di casa Cullen.
E fu
allora che la vidi.
Mi
avvicinai cautamente, poi girai la maniglia, per osservare meglio la
ragazza
che mi sorrideva, seduta su di un grande ramo della quercia centenaria
del
nostro immenso parco.
Lei
entrò, con un piccolo balzo, tra il silenzio generale.
-Piacere
a tutti, io sono Noemi, e credo di potervi aiutare…- annunciò,
facendosi
avanti.
Sapevo di
potermi fidare di lei, ne ero certa, mi ispirava sicurezza.
La
osservai meglio, alla luce della stanza.
E allora
qualcosa scattò, la riconobbi.
-Che senso
ha proseguire, Noemi? Da qui in poi conosci ciò che è
successo…-
-Si, ma
tu racconti le storie splendidamente, Bella… E poi cos’altro abbiamo da
fare?-
mi risponde frettolosa lei.
Sospiro.
-E va
bene… Allora continuerò a raccontarti del nostro primo incontro,
piccoletta…-
Noemi
sorride malinconica, quel soprannome le ha sempre fatto scattare i
nervi, ma
non ora…
Era lei,
era la ragazza del sogno!
Noemi
dimostrava circa sedici anni, forse un po’ più bassa per la sua
età.
Indossava
un paio di jeans scoloriti ed una maglia verde a mezza manica, lenta in
vita e
lunga circa fino a metà gamba.
La sua
era una bellezza semplice, ma proprio questo la valorizzava.
Notai
immediatamente che aveva gli occhi dorati, era vegetariana insomma…
I lunghi
capelli color grano erano legati in una coda, e la pettinatura metteva
in
risalto e scopriva il suo volto.
Aveva
tratti molto dolci e delicati, che non facevano che risaltare il suo
stupendo
sorriso.
Quando
Noemi sorrideva, infatti, il suo volto si illuminava.
Era una
ragazza davvero solare, e questo si notava già a prima vista.
-Come hai
fatto, prima, ad entrare nella mia testa? E come fai a conoscermi?-
chiesi.
-La
vostra storia, la tua e quella di Edward intendo, è molto
famosa… Comunque io
ho un potere un po’ particolare- rispose.
-E quale
sarebbe?- chiesi.
-Io posso
sfruttare i poteri delle altre persone a mio piacimento… Prima, ad
esempio,
stavo usando quello della tua amica Histery-
-Wow!-
sussurrai.
Notai che
Histery e Noemi si fissavano, intensamente.
Poi
Histery annuì, in direzione di Carlisle.
Ora anche
lei sapeva che di Noemi ci potevamo fidare.
-E dimmi,
Noemi, cosa ti porta qui?- chiese lui.
-Beh,
Carlisle… Passavo per caso da queste parti, e con il potere della
vostra amica
Histery, ho sentito che avevate bisogno di aiuto. Vi conoscevo bene,
ormai la
storia del vampiro e dell’umana è diventata leggenda…-
Strabuzzai
gli occhi, ora ero addirittura leggenda?
-E perciò
in qualche secondo sono giunta nei pressi della vostra meravigliosa
casa… ma
non vedo Edward, dove si trova?- chiese curiosa.
Chinai il
capo, e lasciai che i ricordi parlassero al mio posto.
La bocca
di Noemi formò un silenzioso “oh”, mentre i suoi occhi dorati
squadravano
attenti ed addolorati mio marito, addormentato.
-Mi vuoi
dire che questo è…- iniziò, incredula.
-Esattamente…
Lui è Edward Cullen, in arte mio marito…- sussurrai.
-Ma come
è possibile? Certo!- esclamò all’improvviso.
-Conosci
questa pietra, Noemi?- chiese Carlisle, indicando la felpa di Emmett.
Lei
annuì.
-La
pietra delle origini…- sussurrò.
-Puoi
spiegarti meglio, scusa?- chiese Rosalie, cortese come non l’avevo mai
vista
verso una nuova arrivata.
-Sembra
che questa pietra possa riportare allo stadio precedente dell’attuale
persone,
animali e cose- rispose.
-Perciò
il puma si era abbeverato nel laghetto dove era situata la pietra, ed
Edward
bevendo il suo sangue si è trasformato, proprio come ha fatto
l’animale… Ho
capito bene?- ipotizzai io.
-Sì,
Bella, hai capito benissimo. L’acqua era contaminata dal potere della
pietra…
Non si sa da dove essa provenga, o chi l’abbia creata. Sappiamo solo le
sue
proprietà- mi assecondò Noemi.
-Esiste
un antidoto?- chiese Carlisle.
-Io… Io
credo di sì…- rispose lei evasiva.
La
guardai fissa negli occhi.
-Non
importa ciò che dovremo fare, o quanto questo sarà
fastidioso…-
-Conosco
una filastrocca, riferita ad una vecchia leggenda di un vampiro
trasformatosi
nuovamente in umano…- iniziò lei incerta – che finisce
più o meno così…-
E quando
la fine sua perverrà,
e la Signora Nera
lui richiederà,
solo
l’amore vero salvarlo potrà.
Lacrime e
sangue versar lei dovrà,
e allora alla
vita eterna lui ritornerà
-Abbiamo
trovato la nostra soluzione, a quanto pare…- disse
seria Alice, rivolta a Carlisle.
-Aspetta!!-
gridò Noemi, afferrandole un braccio – non è così
semplice… Non basta solo
questo… Nessuno è mai riuscito a capire il contro incantesimo…
Per questo
nessuno si lascia trasformare! Per questo la pietra è un’arma
così pericolosa!-
Fissai
mia sorella, sbieca.
Lei
ricambiò.
La
tensione tra noi due cresceva sempre più.
Questo mi
faceva stare davvero male, io ed Alice eravamo sempre state
inseparabili.
Ed ora…
puff.
Chiusi
gli occhi, la nostra amicizia incrinata non mi faceva stare male, mi
stava
letteralmente distruggendo.
Noemi mi si
avvicinò, cautamente, ed un po’ incerta mi
mise un braccio attorno alle spalle-
-Non temere, si
sistemerà tutto…- mi rassicurò
mentalmente.
Ero un po’ a disagio
per tutta quella familiarità, ma non
sciolsi l’abbraccio.
Erano le due e
quarantacinque.
Edward si rigirò
nel letto, in balia degli incubi legati
alla febbre alta.
Mi riavvicinai, e
accarezzai dolcemente i suoi capelli,
cercando di calmarlo senza svegliarlo.
In tacito accordo tutta
la
famiglia uscì, insieme a Noemi, per non disturbarlo.
Mi sedetti accanto a
lui,
osservandolo dormire per quattro ore.
Aveva proprio ragione,
osservare dormire gli umani era davvero interessante…
Alle sei e
quarantacinque un
brivido lo percorse da capo a piedi, ed aprì lentamente gli
occhi.
La febbre era
altissima, 40.3.
La sua fronte era
imperlata di
sudore, ed il suo colorito era davvero sinistro.
In un attimo capii che
mio
marito non avrebbe resistito ancora per molto.
Ero disperata, volevo
che si
salvasse a tutti i costi, ma mi dispiaceva trasformarlo.
Jasper era ancora
lontano, ed
io dovevo trovare una soluzione.
Ed essa arrivò,
veloce come un
fulmine.
-Histery…-
chiamai – raduna
tutti qui, per favore…-
Tre secondi dopo sentii
l’intera famiglia salire nuovamente le scale.
-Non temere, amore mio,
tra
meno di mezz’ora ti sentirai meglio…- sussurrai, sfiorandogli la
guancia.
-Histery ci ha detto
che volevi parlarci, Bella, di che cosa si
tratta?- chiese Carlisle.
-Edward non
resisterà a lungo…-
proferii grave.
Gli occhi di Alice si
accesero,
era convinta che io avessi accettato di trasformarlo.
-E Jasper ora
starà uscendo da
Boston… E’ lontano insomma… Perciò abbiamo bisogno di affrettare
le cose…-
continuai.
-Daniel!- gridarono in
coro
Histery ed Alice.
-Tu sei un genio,
sorellina…-
si complimentò Emmett.
-Chiamate Jasper, e
ditegli di
aspettare, poi chiamate Dany, deve portarlo qui…-
Alice prese il
telefono,
Histery si limitò a concentrarsi, mentre il suo sguardo diveniva
fisso.
Guardai Edward, che
ricambiò,
stancamente.
Faticava a tenere gli
occhi
aperti.
-Fa un ultimo sforzo,
Edward,
ti prego… Non manca molto!- lo implorai, notando che stava per perdere
la
lucidità.
Alice riattaccò,
ed il silenzio
calò nella stanza.
Stavo ancora fissando
mio
marito, quando lei si immobilizzò all’improvviso.
Il telefonino le cadde
di mano,
con un sonoro schianto.
Histery e Noemi si
irrigidirono, mentre mia sorella prendeva ad urlare.
-Bella!! Bella devi
farlo ora!!
Non resisterà all’arrivo di Jasper! Tra esattamente tre minuti
il suo cuore
cesserà di battere!- gridò, esasperata.
La fissai attonita per
qualche
secondo.
-Ti prego, Bella… Ti
prego…
Devi farlo!- mi implorò.
-Jasper è dentro
l’ospedale… Non
può correre!- strillò Histery ad un tratto.
Iniziai a tremare,
terrorizzata.
Carlisle mi fu accanto,
posando
una mano sulla spalla.
-Fallo, figlia mia, non
hai
altra scelta-
Presi un profondo
respiro, poi
mi inginocchiai accanto a mio marito.
Sfiorai dolcemente il
suo
collo, poi posai le mie labbra proprio sulla giugulare.
-Scusa, amore mio…-
sussurrai.
ANGOLO AUTRICE
Ok... Giù
i pomodori, le scope, le tastiere, le mazze da baseball e da golf ^^
La filastrocca fa ridere, lo so, ma mi servirà più
avanti...
Spero vi sia piaciuta la descrizione di Noemi...
Ovviamente non è uguale alla mia amica, diciamo che lei ha dato
il nome, il carattere, ed il sorriso del mio personaggio...
Il resto è ovviamente inventato ^^
Alloooooora... che ne dite??
Vi piace questo capitoletto.. Noemi dice che è il suo preferito,
ma lei è di parte, dato che le piace solo perchè
finalmente compare il suo personaggio ...
Perciò voglio un giudizio obbiettivo ^^
Grazie per i 7 commenti nel capitolo precedente, mi sono davvero
commossa
Grazie a keska, che ne ha fatti 4, uno per capitolo...
Grazie alle 75 persone che hanno inserito tra i preferiti questa fic
E grazie alle 12 che la seguono ^^
Non so quando posterò di nuovo... Sappiate solo che la cosa non
finisce qui...
A presto... Con il capitolo 15 "Mattino... per un pò"
X RISPONDERE A:
Confusina_94:
fa nulla, carissima, ti
riscatterai ^^ Comunque sì... direi che una volta avevi
recensito...
ilaila95:
ora ti è chiaro dove
è Jazz? SE per caso hai qualche altro dubbio non esitare a
chiedere...
barbyemarco:
che brava!! hai indovinato!!
^^ La cosa è andata proprio così...
damaristich: amica mia.. tu hai sei un genio...
perciò hai fatto una supposizione fin troppo elaborata... Non
è alla mia altezza... XD Ma a proposito: sei morta?? Quando
posti??? Voglio leggere la tua storia!!
antimarella94:
concordo, ma questa volta ha
sbagliato anche lei!
Noemix:
sì, sono
felicissima!! comunque risalutami neurone 1 e 2, mio caro personaggio
della storia... Ehi.. ma cosa ci fai al computer...?? tu non dovresti
essere con il tuo...? osp... forse ho detto troppo... Scusa per la
parte di Alice, in questi giorni mi sento così, proprio come
Bella... Peccato che nella mia storia le due avranno un lieto fine,
nella realtà invece...
keska: ma tesoro mio!!! 4 commenti??? *me
orgogliosissima* che ne dici, ti ha soddisfatto questo capitolo..?
|
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Capitolo 16 *** Mattino... per un pò ***
Ed
eccomi qua!!! Ricordate dove ci eravamo lasciate??? Isabella sta
trasformando Edward, quest'ultimo è praticamente in fin di
vita...
Se qualcuna di voi non ricorda gli ultimi fatti è pregata di
tornare indietro a leggere ... Please...
Buona lettura ^^
Capitolo
15.
Mattino.. per un po’
Sfiorai dolcemente il suo
collo, poi posai le mie labbra proprio sulla
giugulare.
-Scusa,
amore mio…- sussurrai.
Plop
-Aspetta! Aspetta
Bella!
Aspetta!- gridò Jasper, irrompendo nella stanza.
Sospirai di sollievo,
crollando
a terra. Grazie al cielo…
D’impulso mi gettai su
di lui,
stringendolo forte, ancora tremante.
La sua calma
artificiale occupò
prepotentemente il posto della mia apprensione, mentre lui mi
accarezzava
dolcemente i capelli.
Senza sciogliere
l’abbraccio, Jazz
passò al padre la piccola fialetta contenente l’antibiotico,
unica salvezza per
mio marito.
Non molti istanti
più tardi il
liquido trasparente era stato iniettato nel suo corpo, tramite una
flebo.
-Credo inizierà
subito a fare
effetto. Le tecnologie dell’odierno 2034 sono splendidamente
sviluppate…- mi
comunicò Carlisle, compiaciuto.
-Ovviamente
dovrà continuare ad
assumere l’antibiotico come minimo fino a domani...- osservò
poi, tra sé e sé.
Ringraziai mio fratello
e mio
padre, poi mi riavvicinai al letto di Edward.
-Hai sentito amore mio?
Ti
sentirai immediatamente meglio!- soffiai al suo orecchio.
Edward riaprì
gli occhi, che
aveva chiuso non appena le mie labbra avevano sfiorato il suo collo. In
essi
notai una luce diversa. Era un ragazzo forte e coraggioso anche da
umano, e
stava lottando con tutto sé stesso, non solo per amor proprio,
ma anche per me
e per tutta la famiglia al completo.
Mi sedetti accanto a
lui, e
strinsi delicatamente la sua mano.
Mio marito provò
a sorridermi,
ma ciò che ne uscì sembrava più che altro una
brutta smorfia di dolore.
Piegai tristemente gli
angoli
della bocca in un sorriso, a mia volta.
-Vedrai… Tutto si
sistemerà,
tesoro… Io sarò sempre accanto a te. Finché lo vorrai,
ovvio…-
Edward strinse gli
occhi, visibilmente
irritato.
-Questo, Bella, Edward
lo sa
bene…- si intromise Noemi, leggendo i suoi pensieri.
Lui volse il viso verso
la
ragazza, lo sguardo profondamente confuso.
-Io? Io sono Noemi,
Edward,
piacere di conoscerti…- sorrise lei.
- Noemi ci ha fornito
maggiori
informazioni riguardo la tua seconda trasformazione, caro…- spiegai io.
Lui la fissò
attonito per
qualche istante.
-In un certo senso. In
verità
posso usufruire dei poteri degli altri esseri sovrannaturali come me…-
rispose
lei, probabilmente ad una sua domanda silenziosa.
Edward spalancò
gli occhi
sorpreso. Noemi scoppiò a ridere.
-Sì, lo so… Ma
non ti scusare…
Molti hanno la tua stessa reazione…- esclamò infine, dopo essere
tornata seria.
Vedendo la
luminosità del suo
volto non potei che accennare a mia volta un piccolo sorriso. Anche
Edward
sorrise stancamente, attraverso la mascherina.
Passai una mano tra i
suoi
splendidi capelli color del rame, arruffandoli maggiormente.
-Chiudi gli occhi,
amore mio,
prova a riposare…- sussurrai dolcemente.
Noemi spense
velocemente le
luci, e solo allora mi accorsi che eravamo rimaste solo noi due, nella
stanza.
Edward richiuse
lentamente gli
occhi, e la ragazza mi sorrise di nuovo.
Cercai di ricambiare,
senza
riuscirci. Nemmeno ora, che era tutto finito, riuscivo a mettermi il
cuore in
pace.
Cosa avrei fatto? Sarei
mai
riuscita a prendere una giusta decisione? Edward ora si sarebbe
ripreso, ma una
vocina, dentro di me, mi suggeriva fastidiosamente che la sua vita
avrebbe
comunque avuto una fine. Ogni ora, ogni minuto, ogni istante lo
avvicinavano
sempre più alla morte. Avrei mai trovato il coraggio di
trasformarlo? In caso
contrario sarei mai riuscita a vivere senza di lui? No… Questo era
certo… Se
Edward, per qualsiasi ragione, fosse morto, io non sarei mai riuscita
ad andare
avanti.
Noemi mi fissò,
immersa nei
suoi pensieri e nei miei.
-Non devi
temere nulla, Isabella, a suo tempo prenderai una decisione!
Non devi per forza farlo ora…- cercò infine di consolarmi,
tramite il suo
potere.
Sentii per la seconda
volta in
pochi minuti una calma forzata invadere i
miei sentimenti, mutarli, alterarli, quella calma pesante e
quasi
opprimente, che però tanto bramavo.
Evidentemente Noemi
imparava ad
imitare i nostri poteri molto in fretta…
-Grazie
Noe, forse non te ne rendi nemmeno conto, ma stai facendo
davvero molto per me, per tutti noi.- pensai, colma di riconoscenza.
Per un po’ restammo in
silenzio, mentre accostavo il capo alla sua spalla, e lei mi cingeva
calorosamente un braccio.
-Dorme?- sussurrai
infine.
-Quasi…-
Plop
-Edward!! Edward, mio Dio, che ti succede?- strillò a
tutto
volume una voce fastidiosamente melodiosa e seducente.
La vampira biondo
rossiccia si
precipitò verso di noi, ancheggiando, mentre i suoi i tacchi
vertiginosi
producevano un gran fracasso sul pregiato parquet della stanza, avvolta
nel
silenzio assoluto di tutta la casa.
Edward sobbalzò,
e spalancò gli
occhi. Si stava per addormentare, accidenti!!
Maledissi con tutta me
stessa
quell’oca di Tanya, che, in tutta sincerità, non mi era mai
andata a genio.
Daniel mi guardò
colpevole,
mentre realizzavo la presenza dell’intera famiglia di Denali,
più Emma, insieme
a lui materializzatasi nella camera.
-Cosa significa
è umano?? Come
è possibile che sia umano??- gridò la vampira,
enfatizzando l’ultima parola.
Lo sguardo di Edward
incrociò
il mio, implorandomi.
-Si. Edward è
umano. Ora vi
pregherei di accomodarvi in sala, Carlisle sarà lieto di
spiegarvi l’intero
accaduto. Mio marito stava riposando… Se non vi dispiace…-
Tanya mi fissò
fredda, poi, mentre io ricambiavo,
polverizzandola con lo
sguardo baciò Edward sulla fronte.
Scesero chiassosamente.
-E quella?- mi chiese
Noemi,
cercando di trattenere le risa.
-Quella è Tanya-
risposi, senza
nascondere il mio tono di voce scocciato – assidua pretendente di mio
marito da
più di cento anni, che non si è ritirata nemmeno ora,
dopo quattro anni di
matrimonio- aggiunsi roteando gli occhi.
-Testarda, la ragazza…
-
sogghigno Noemi.
-Già..-
Edward roteò a
sua volta gli
occhi, in preda alla disperazione.
Mi sporsi verso di lui,
baciandolo protettiva nel punto esatto in cui le labbra della bionda lo
avevano
sfiorato. Con immenso sollievo notai che la sua temperatura stava
notevolmente
cambiando.
Ascoltai con attenzione
il
battito regolare del suo cuore, ed il flusso continuo e naturale del
suo
respiro, poi gli sorrisi.
-Credo che questa non
ti serva
più…- sussurrai, armeggiando attorno alla mascherina del
respiratore.
Pochi istanti dopo
Edward
respirava autonomamente.
-Ti amo…- sussurrai,
abbastanza
forte però perché mi potesse udire.
-Io di più…-
sillabò roco,
accennando un sorrisino beffardo.
-Si si… Come no, caro…
Mi
sembra alquanto impossibile, mi spiace deluderti… Ora dormi, amore mio,
più
tempo riposerai, prima ti ritroverai guarito…- soffiai all’altezza dei
suoi capelli.
Obbedì
immediatamente,
probabilmente impaziente di risvegliarsi e sentirsi meglio, chiuse gli
occhi e
si addormentò poco dopo, con il sorriso ancora sul volto.
Ammirai per qualche
minuto il
suo aspetto da angelo, accentuato nel sonno.
-Non
c’è dubbio, il vostro amore è davvero intenso come
dicono…- osservò
allegramente Noemi, utilizzando il potere di Histery.
Non riuscii a
trattenere una
smorfia. Per tutta la mia esistenza avevo odiato i pettegolezzi.
-E cosa
dicono, esattamente?- chiesi, rabbrividendo un po’ irritata.
-Tutti
conoscono la vostra storia fino a quando…- esitò per
qualche
istante – si insomma… fina a quando
Edward ti ha lasciata…- riprese, chiaramente a disagio.
Restai in silenzio, in
attesa
che continuasse.
-E poi,
qualche tempo fa, in uno dei miei frequenti viaggi in giro per
il mondo, giunta nella foresta Amazzonica, ho ascoltato due vampire che
spettegolavano su voi due.- si fermò, poi riprese, imitando
la voce di una
delle due ragazze del clan Amazzonico-
“Quanto è forte, ora, il loro amore… Io li ho visti! Credimi, da
quando
Isabella non è più umana, il loro amore è se
possibile triplicato…”-
Maledetta Zafrina!
Quell’estate
era venuta a farci visita, ed evidentemente tornata a casa non aveva
esitato a
fare le sue considerazioni su di noi a gran voce…
-Non hai
sentito nient’altro?- chiesi, speranzosa.
- Nient’altro…-
rispose lei, una punta di amarezza nella voce.
Sospirai di sollievo.
Nessun
altro, oltre il clan Amazzonico e Noemi, sapeva nulla.
Tornai a fissarla. I
suoi
occhioni dorati imploranti mi sciolsero.
-Il resto
della storia te la racconto io, se vuoi…-
Noemi
sorrise a trentadue denti, trattenendosi
a stento dall’abbracciarmi. Quella
ragazzina continuava a mettermi di buon umore. Era così
spensierata, così
ottimista, così sincera nei rapporti con gli altri!
Aprii la bocca, pronta
a
raccontare la mia lunga storia, ma mi bloccai.
Fissai Noemi sorpresa,
lei
ricambio lo sguardo, lo stesso sentimento sul suo volto.
Entrambe avevamo udito
distintamente passi leggerissimi nel giardino di casa Cullen.
Anche il resto della
famiglia,
al piano di sotto si azzittì. Anche loro avevano percepito
chiaramente qualcosa
di intruso.
-Non sento nulla! Come
se la
persona nel giardino non pensasse affatto…- mi sussurrò lei,
attonita.
-Vai di sotto… Rimango
io con
Edward…- aggiunse, notando la mia indecisione sul da farsi.
Annuii, e con una
strana
confusione in testa scesi le scale, celere.
Tutti i Cullen mi
fissavano.
Una tensione profonda galleggiava nell’aria.
-Andiamo a controllare…
Cosa
stiamo aspettando?- chiese Tanya, con un filo di voce, incamminandosi
piano
verso la porta.
Uscimmo lentamente,
senza fare
rumore, tutti insieme.
Il parco era
assolutamente
vuoto, stranamente deserto e silenzioso.
Né un uccello
cantava, la fauna
del bosco sembrava completamente sparita.
Ci fissammo straniti,
chiedendoci in modo silenzioso se non avessimo sentito un animale, o il
rumore
del vento.
Poi, dalla finestra
della
stanza degli ospiti, precipitò un bigliettino. Lo raccolsi.
“Fregati”
Sbarrai gli occhi,
esattamente
nell’istante in cui dalla casa iniziavano a provenire terribili urla
disumane.
Rimanemmo completamente
raggelati, ancora nel giardino, incapaci di muoverci.
Pochi secondi dopo il
silenzio
tornò a regnare, come se niente fosse accaduto.
Battei le palpebre.
-Noeeee!! Edwaaaard!!-
strillai, precipitandomi nuovamente verso l’uscio.
Salii le scale, quasi
volando,
il cuore in gola.
Spalancai la porta, e
per poco
non la scardinai.
Mi sentii mancare.
Forse poco prima mi ero
illusa
che la notte fosse finita, forse speravo segretamente che il mattino
avrebbe
fatto pian piano capolino, timidamente. Ed ora ecco che… una nuvola ad
oscurarlo! Ma che dico! Quella non era una nuvola… Quella era una vera
e
propria eclissi!
Eccomi quaaaaaaaaaaaa... ve lo aspettavate???? Chissà...
Non ho molto tempo, perciò vado veloce... Duuuunque
GRazie a chi sta leggendo e ha letto questo capitolo, non mi avete
abbandonata, ed io vi ringrazio di cuore ^^
Grazie in anticipo a chi lascerà un commentino, è molto
importante per me, quelle tra voi che portano avanti una ff sanno bene
come mi sento quando vi vedo commentare numerose...
Grazie a Confusina_94 - My_Blood - keska - Cullenuzza... GRazie, voi mi
avete lasciato un commento anche nell'avviso
Grazie alla mia tesora (^^) anche se l'ho già ringraziata molte
volte, e non mi stancherò mai di farlo, perchè ha postato
il mio avviso al posto mio...
E grazie anche ai 78 preferiti e ai 18 seguiti... DAvvero...
(ovviamente grazie anche a tutti coloro che mi hanno inserita tra gli
autori preferiti *grazie grazie grazie*)
DEvo però darvi una spiacevole
notizia... Questi sono gli ultimi giorni, ed io sono stanca... La mia
media è un pelo peggiorata, perciò ora devo ritirare su
tutto... (se no nn posso scrivere quest'estate...)
Perciò d'ora in poi posterò solo di sabato, oggi era
un'eccezione...
Perciò ora vi lascio... bacioni a tutte...
Prossimo aggiornamento: sabato 23...
capitolo 16... di nuovo il buio!
Piccolo spoiler:
-Scusa Bella... Non ho potuto fare nulla!!-
-Noe!!- urlai - Noe che cosa è successo??-
|...|
-E quando mi sono ripresa lui non c'era più! Edward non c'era
più...- singhiozzò.
X RISPONDERE AI COMMENTI DI:
keska: Hai ragione!! il
piccoletta me lo hai ispirato tu... Ah giusto... Mi devo scusare...
Probabilmente hai letto l'intero testo con il sopracciglio alzato... So
che è inpossibile guarire da un momento all'altro... Però
mi serviva, se non volevo trasformare Eddy, o sarebbe morto nel giro di
qualche minuto... Perciò ti chiedo umilmente scusa...
Confusina_94: Grazie come
al solito *me arrossisce* tu non mi abbandoni mai ^^
digghi: Mi dispiace, ma
ero senza computer... XD ora il lunedì mattina potrai leggere
questa storia XD
damaristich: Il tuo
capitolo era fantastico!!! (Ma questo te lo ho già detto) In
effetti la tua precedente teoria era un bel pò contorta... XD
Cosa ne dici di questo cap??
barbyemarco: tranquilla...
Non ritorneranno tutti umani... La prospettiva non piace nè a
me, nè a Carlisle, che crede sia un pò troppo
rischioso... Ci vediamo sabato .. Baci
Noemix: eccomi qua...
Beh... Ma ovviamente a te ho già detto tutto... Scusa se non ti
scrivo una risposta decente, ma devo studiare latino... TAdb
Jadis96: sono
straonorata... GRazie... Spero di vederti presto a commentare...
Morsetti ^^ mazza
CIAO A TUTTE... A SABATO ^^
|
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Capitolo 17 *** Di nuovo il buio... ***
Capitolo
16. Di
nuovo il buio
Non
avessi mai visto il sole
avrei
sopportato l'ombra
ma
la luce ha aggiunto al mio deserto
una
desolazione inaudita
Emily
Dickinson
La finestra era
spalancata, il
letto vuoto.
-Edwaaard!- gridai
ancora,
correndo verso la finestra.
Il retro del giardino
era
desolato e abbandonato. Nessuno segno di Edward e del suo rapitore.
-Scusa Bella… Non ho
potuto
fare nulla!- sussurrò una voce flebile.
Noe…
- Noe!!!- gridai,
trovandola a
terra.
La aiutai ad alzarsi,
sorreggendola, poi la feci sedere sul letto.
Guardai la sua
espressione
disperata e sofferente, che non prometteva assolutamente nulla di
positivo.
Aspettai che parlasse, ma lei non lo fece. Continuava a boccheggiare,
come per
voler dire qualcosa, pentendosene all’istante.
-Cosa è
successo?- chiesi,
quando ormai mi era impossibile trattenermi.
Fissò per
qualche istante il
pavimento.
-Io… io non lo so…-
ammise
infine.
La guardai, sorpresa, per parecchi minuti. Infine si decise.
-Un attimo prima tu
stavi
uscendo dalla stanza, ed io stavo parlando con tuo marito. Un attimo dopo sono entrate due vampire. Si
sono avvicinate ad Edward e…-
Non riusciva a staccare
gli
occhi dal pavimento.
-E…?- chiesi stridula.
-E’ tutto confuso,
Bella… Le
ragazze si sono avvicinate ad Edward, io non capivo ciò che
volevano fare, non
riuscivo a leggere i loro pensieri, perciò ho detto loro di
allontanarsi da tuo
marito. Allora la ragazza bionda mi ha spinto verso il muro, mentre la
mora
prendeva in braccio Edward-
Mi portai le mani alla
bocca.
Perché? Che cosa aveva fatto Edward per meritarsi tutto questo?
Che cosa avevo
fatto io?
-Lui non voleva
seguirle, ha
iniziato ad urlare ed a dimenarsi. La bionda gli ha tappato la bocca
con una
mano, e con l’altra lo ha schiaffeggiato-
Ringhiai. Accidenti!
-Ti giuro Bella, io ho
provato
a fermarle, ma… la ragazzina mora mi ha fissato intensamente. Io ho
provato un
dolore orribile, pari solo a quello della trasformazione. Non riuscivo
a
muovermi! Non riuscivo nemmeno a pensare! E quando alla fine mi sono
ripresa…-
Esitò, sempre a
testa china. Io
sospirai, non ero sicura di voler sapere il seguito…
-Quando mi sono ripresa
lui non
c’era più! Edward non c’era più, Bella!- strillò,
in scoppiando in un pianto di
soli singhiozzi.
Chiusi gli occhi. La
testa
continuava a girarmi pericolosamente. Avevo il fiato corto.
Indietreggiai fino al
muro, a
tentoni, e rovesciai la testa all’indietro.
Noemi scese dal letto,
preoccupata.
-Bella?Bella! Siediti
Bella!-
gridò acuta, vedendomi barcollare, e spingendomi a sua volta sul
letto.
-Shh… Sto bene… Non
è nulla..
Sto bene…- sussurrai cupa, riaprendo cautamente le palpebre.
Una lacrima scese
lentissima
lungo la mia guancia.
-Oh, Bella!-
sospirò Noemi
abbracciandomi, mentre mi lasciavo andare ad un pianto a tutti gli
effetti.
-E’ tutta colpa mia,
non
capisci Noe?- singhiozzai, disperata.
-Non dire così,
ti prego, sono
stata io quella che si…-
La interruppi,
spazientita.
-Aveva ragione Alice!
Aveva
ragione! Se io lo avessi trasformato subito ora lui sarebbe qui…-
-Non potevi
immaginarlo,
tesoro, nessuno ne era in grado..-
-Sono una pessima
moglie, Noe-
piagnucolai – ed anche una pessima amica.. Non avrei dovuto attaccare
Ali in
quel modo!-
Non riuscivo a
fermarmi, ormai
piangevo a dirotto.
Ero così
disperata che non mi
accorsi dei passi leggerissimi che salivano le scale.
Qualcuno aprì la
porta, ma io
non gli prestai attenzione. Fino a quando…
-Isabella…-
sussurrò una voce
alle mie spalle.
-Bella… Nemmeno io
avrei dovuto
attaccarti in quel modo…- continuò la voce, bassissima.
Mi girai di scatto,
incredula.
Alice è una ragazza molto dolce, ma anche parecchio orgogliosa.
-Alice!- strillai –
Alice… Io…
Tu… Mi dispiace!! Mi dispiace tanto Ali! Ti ho detto cose bru… -
Lei si lanciò
tra le mie
braccia.
-Dispiace anche a me
tesoro… E’
tutto a posto…- sussurrò.
La strinsi forte,
mentre anche
lei iniziava a singhiozzare.
Qualcuno si mosse, al
piano
inferiore, e poco dopo giunse davanti alla porta.
L’intera famiglia
Cullen era
riunita davanti a noi. Nessuno sorrideva commosso per il momento
toccante. Ogni
singolo volto era teso, contratto.
-Ora basta, ragazze…-
disse
fermo Jazz, avvolgendo la moglie in un abbraccio.
Per la terza volta, in
due ore,
il potere di Jasper dominò i miei sentimenti, questa volta
aiutato da Noemi.
Carlisle asciugò
le mie
lacrime, e mi sistemò meglio i capelli.
-E ora che facciamo,
papà?-
chiesi, la voce strozzata, come una bambina capricciosa.
-Aspettiamo, Bella-
E così
aspettammo, aspettammo
fino a sera.
Erano le otto e trenta,
e
l’attesa mi stava letteralmente uccidendo.
Il silenzio dominava la
stanza
tesa, la avvolgeva, era spalmato su ogni centimetro quadrato di essa.
Improvvisamente uno
schianto ci
fece sobbalzare tutti.
Il vetro della finestra
andò in
frantumi, mentre papà prendeva al volo il piccolo oggetto che
era volato nella
stanza.
Era un CD, nella sua
custodia.
Su di essa vi era un bigliettino. La scritta mi fece rabbrividire.
“ Per
Isabella. Con tanto amore… Edward”
Ovviamente quella non
era la
sua calligrafia.
-Credo… Credo dovremmo
vederlo…- dissi, tremando.
Gli altri annuirono, e
scendemmo in sala senza nemmeno parlare.
Sempre in silenzio,
Carlisle si
avvicinò al televisore, ed inserì il CD nel lettore CD.
Pigiò il tasto
“play”
La TV a schermo piatto
mostrò l’immagine di un
vampiro, a me vagamente conosciuto. Mi ricordava qualcuno, o più
precisamente
qualcosa. Qualcosa legato al mio passato, quando ancora ero la dolce ed
innocente
“Bella umana”
Collegai nell’esatto
secondo in
cui anche il resto della mia famiglia riconosceva il vampiro.
-Aro!- sussurrammo.
Avevo riconosciuto il
capo dei
Volturi grazie al ricordo del quadro mostratomi da Edward, il primo
giorno in
casa Cullen. Ovviamente non era cambiato affatto.
Aro sorrise, nella
telecamera.
Si trovava in una
stanza
particolarmente buia e spoglia, senza arredamento e personalità.
-Salve Isabella…-
salutò lui,
tranquillo – è un piacere parlarti, finalmente… Ho sentito molto
parlare di te,
negli ultimi venticinque anni-
Ringhiai.
-Ma non temere… Sono
certo che
avrò l’onore di incontrarti faccia a faccia, domani… In un certo
senso temo di
possedere qualcosa che ti appartiene, non è vero Edward? – il
sorriso si
allargò, maligno – Dì a tua moglie quanto ti manca… Dille
quanto vorresti
riabbracciarla…-
La videocamera
inquadrò mio
marito, adagiato sul pavimento.
Lui si divincolò
debolmente
alla stretta di Demetri.
-No Bella! Non farlo!-
gridò –
E’ una…-
Sentimmo chiaramente
una sua
costola sfondarsi, sotto la stretta stritolatrice della guardia dei
Volturi.
-Edwaaaard!- strillai,
inutilmente.
Edward ansimò,
ma non si
lamentò.
-Procedi Jane…-
sogghignò Aro,
sempre con quella calma devastante- Questo Bella è semplicemente
per farti
capire che non stiamo scherzando… Spero non ti arrabbierai troppo…-
aggiunse
poi, fingendosi dispiaciuto.
Una ragazzina mora si
fece
avanti.
-E’ lei! E’ lei quella
che mi
ha attaccato…- sussurrò Noemi.
Jane sorrise serafica e
si
voltò verso Edward, proprio mentre io mi rendevo conto di
ciò che stava per
succedere.
Colui che riprendeva
fece un
primo piano del volto di mio marito, e nello stesso istante lui
spalancò gli
occhi, ed iniziò a gridare come impazzito.
Mi coprii il viso con
le mani,
non riuscivo a guardare l’immagine di lui dimenarsi quasi in preda a
terribili
convulsioni. Anche in tal modo percepivo perfettamente le sue terribili
urla
strazianti.
-Direi che può
bastare, cara…-
ordinò Aro, dopo circa trenta secondi.
Edward si
accasciò senza forze,
mentre Jane usciva nuovamente di scena.
-Vedi Isabella… temo
che anche
voi possediate qualcosa che è mio… Sarebbe davvero disonesto da
parte volta
negare a noi il possesso di qualcosa che ci appartiene… In fondo
sarebbe
esattamente come rubare la nostra “pietra delle origini”… - si
interruppe, in
una pausa chiaramente d’effetto - Ci vediamo domani sera, cara , vieni
sola o
sta certa che lo saprò. Credo che il vostro abituale campo da
baseball possa
andare bene…-
-No…- farfugliò
Edward – non
venire…-
Un altro rumore sordo.
Edward
prese a sanguinare copiosamente dal naso.
Un rantolo, e
l’immagine sparì
del tutto.
Battei più volte
le palpebre, e
la stanza girò nuovamente sotto i miei occhi, mentre le mie
ginocchia cedevano,
e crollavo a terra.
Mio padre mi prese in
braccio,
e mi fece stendere sul morbido divano bianco, le gambe rialzate.
-Bella!!- strillarono
Alice,
Noemi ed Histery in coro.
Di nuovo i miei occhi
si
riempirono di lacrime.
-Shh… Ragazze state
indietro…
Fatela respirare!- le rimproverò Esme.
La stanza continuava a
girare
vorticosamente, mentre le mie viscere sembravano annodarsi.
Scattai in piedi, e
barcollai
verso il bagno, barricandomi dentro.
-Ehm… Beh Noe… Diciamo
che ho
passato i due minuti seguenti abbracciando il WC…- mi interrompo,
imbarazzata.
-Si… L’avevamo
intuito…- dice
lei, incitandomi a proseguire.
Mi rialzai, e mi
sciacquai la
faccia con dell’acqua fresca, mentre mi sistemavo la maglietta, che era
salita
parecchio.
Mi bloccai
improvvisamente,
ancora la mano sulla mia pancia.
I miei occhi si
posarono sullo
specchio, il riflesso di una bella ragazza, letteralmente terrorizzata,
ricambiava il mio sguardo.
La ragazza era
estremamente
carina, ed il rigonfiamento che partiva dal suo ventre, appena
percepibile, non
faceva che accentuare la sua dolcezza.
Oh mio
Dio!
Rimasi immobile, senza
riuscire
a muovere un muscolo.
No… Non
è possibile…
Bussarono alla porta.
Merda!
Merda merda merda! (*)
-Bella! Bella stai
bene?-
Non risposi, non ne ero
in
grado.
Nuovi colpi –Bella!
Bella sto
entrando!-
La porta si
spalancò, e mostrò
l’intera famiglia, estremamente preoccupata.
-Cosa succede?- chiese
Alice,
affiancandomi.
Con un movimento
esasperatamente lento scostai la mano dall’addome, mostrando ciò
che mi
terrorizzava.
-Signore…-
sospirò Rosalie.
-Il sogno strano. I
pianti. La
nausea. Signore…- le fece eco Noemi.
Carlisle mi posò
una mano sulla
spalla.
-Bella… Quando è
iniziato il
tuo ultimo ciclo mestruale?- chiese, nervosamente.
Contai in pochi attimi.
-Trentatre giorni fa…-
Io ero sempre stata
regolare.
Ovviamente con gli
ultimi avvenimenti,
così tempestivi ed improvvisi, non
avevo
fatto caso al mio ritardo di cinque giorni…
-Come ti senti?-
Rimasi in silenzio per
un
attimo.
-Non lo so- risposi,
mentre
l’ennesima lacrima solcava la mia guancia – continuo ad avere
mancamenti e
giramenti di testa… Non riesco a smettere di piangere…-emisi un gemito
strozzato, iniziando a singhiozzare, come a sottolineare l’ultima
parola.
Mi fissò a lungo.
-Credo che tu possa
essere
incinta, Bella- sussurrò infine.
Non aveva ancora finito
di parlare,
che udii qualcosa muoversi dentro di me.
Un piccolo colpetto. Un
piccolo
inutile colpetto. Un piccolo stupido inutile colpetto che confermava
però la
teoria di Carlisle.
-Oh!- esclamai,
riportando la
mano all’addome.
Tutto si fece nero, ed
io
crollai.
-Svegliatemi, se
è un incubo…-
sussurrai, prima di perdere
definitivamente i sensi.
(*) scusate per la parola poco decorosa... Ma immaginate di trovarvi
nella stessa situazione di Bella... A me verrebbe moooolto
naturale... XD
ANGOLO AUTRICE
Scusate... Sono imperdonabile... Avrei
dovuto postare ieri, ma non ho trovato il tempo...
Sono tornata a casa da scuola e i miei mi hanno trascinata al mare...
Non appena a casa mi sono preparata e sono andata ad una festa...
Non ho potuto postare nemmeno ieri sera tardi, il giorno prima non
avevo dormito per niente, ed avevo un fortissimo mal di testa...
Chiedete a Noemix... SEmbravo uno zombie... XD
Questa mattina mia madre mi ha praticamente costretta a seguirla in
spiaggia, praticamente mi sono presa un' insolazione... XD
Tornata a casa dovevo fare greco...
E perciò ho trovato solo ora il tempo e la forza di postare...
Passando al capitolo... ALZI LA MANO CHI AVEVA CAPITO DELLA GRAVIDANZA
DI BELLA
In fondo vi avevo lasciato parecchi indizzi...
Sisi... Non mi lanciate pomodori e uova marce... Alla fine non sono
stata neppure così sadica nel descrivere le scene del CD...
Potevo fare di peggio, credetemi
E adesso?? Aro sarà stato sincero?? In caso contrario
perchè rapire Edward?
Voglio sentire le vostre opinioni ... Mi interessano parecchio... Cosa
succederà ora??
E mò voglio vedervi =D
Inoltre voglio ringraziarvi... Ho superato il record di recensioni...
sono arrivata a 8 ^^
Ultimissima cosa, poi vi lascio... Ho scritto una one-shot tempo fa...
Se a qualcuno di voi interessa si chiama "Die" ... La trovate nel mio
profilo ^^
Ora davvero devo andare... Aspetto numerosi i vostri commenti ^^
P.s. Alla fine ho recuperato il 5.75..
Perciò forse posterò prima di sabato... Non lo so... Non
vi prometto nulla ^^ Vi aspetto comunque al prossimo capitolo...
Ricordate che è il capitolo 17... Il diciasette, anche se non
sono superstiziosa, non è un gran bel numero fortunato ... *Me
fischietta, perchè si è lasciata scappare troppo*
X RISPONDERE A:
Jadis96: grazie tante...
sono davvero felice che la mia ff ti piaccia... Comunque non
dimenticare di studiare... Ci sono già io a non farlo XD
Little_Princess_In_A_LoveStory:
grazie tante... Spero continuerai a seguirmi ^^
barbyemarco: immagino che
tutto ciò ti abbia sconvolta ancora di più... se hai
pazienza il prossimo capitolo chiarirà un pò di cose ^^
Confusina_94: sono
felice^^ GRAzie grazie grazie ! Tu mi fai sempre arrossire... Oggi
niente spoiler, non voglio rovinarvi la sorpresa!
Noemix: Si... in effetti
l'avevo modificato un pò... ED anche questo... MOOOOOO ti
ricordi la prima versione del capitolo?? Era orrenda... XD Ciao noe, ci
vediamo domani ^^
keska: anche tu mi sei
mancata (:*) Ti ho immaginato con il sopracciglio alzato, perchè
è un'abitudine anche di una mia amica.. Ti ho stupito in questo
capitolo? Bohh... Io almeno ci ho provato ^^
Cullenuzza: sì...
TAnya sta poco simpatica anche a me... ERa da tanto che non
aggiornavo... Ma ora mi metto a scrivere... La scuola sta finendo ^^
damaristich: Tesoro dormi,
o io mi sentirò in colpa ^^ XD Ti è piaciuto questo
capitolo... ? Ovviamente aspetto con ansia la tua opinione.. Ciauuu
P.s. il tuo capitolo era stupendo, anche se te l'ho già detto ^^
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Capitolo 18 *** La calma prima della tempesta ***
Capitolo
17… La
calma prima della tempesta…
Quando, infine, ripresi
conoscenza, non riaprii immediatamente gli occhi, non ero sicura di
esserne
completamente in grado.
Pian piano, mentre
lentamente i
ricordi di poco prima ritornavano chiari, mi resi conto della mia
paradossale
situazione.
Ero incinta.
I-N-C-I-N-T-A
Sette lettere, una sola
parola,
tre sillabe. Eppure quelle insignificanti lettere, quella semplice
parola,
quell’insieme di innocenti sillabe, avrebbero cambiato per sempre la
mia vita
eterna.
Non avevo mai pensato
seriamente alla gravidanza. Non ne avevo mai avuto l’occasione…
Da ormai ventinove anni
ero
convinta di non poter procreare. Non era questo l’aspetto peggiore
della mia
natura, del mio essere mostro…
La verità era
che non mi ero
mai immaginata un granché abile nel ruolo di madre, nemmeno da
umana.
Non l’avevo mai
desiderato
veramente.
Ma ora, che
incredibilmente
sapevo che lo sarei diventata presto, già sentivo di non poterne
fare a meno.
Quella piccola creatura
che cresceva
dentro il mio corpo era parte di me, parte di noi. Mia e di Edward.
…
Il mio cuore perse un
colpo.
Già… Edward…
Dov’era? Come stava? La
malattia si era già ripresentata, senza l’ausilio della
medicina? Cosa sarebbe
successo quella serata? Perché i Volturi lo avevano rapito? Come
facevano a
sapere della sua trasformazione? Perché per forza dovevano
saperlo, se avevano
deciso di rapirlo…
Troppe domande… Nessuna
risposta… Un forte mal di testa attanagliava i miei pensieri, a
braccetto con
un’insolita nausea, o almeno per me.
Dovevo assolutamente
parlare
con mio padre. E dovevo farlo all’istante.
Mi imposi di riaprire
le
palpebre, ma mi bloccai, percependo l’eco sfocato di una discussione
concitata
attorno a me.
-No Carlisle! Non puoi
fare
questo…- continuava a ringhiare la voce di Rosalie, stranamente vicina.
-Ehi… Ehi! Frena
Bella!- mi
interrompe all’improvviso Noemi.
-Cosa c’è?-
chiedo,
visibilmente irritata. Non sopporto essere interrotta…
-Tu ci stavi
ascoltando?-
risponde, anch’ella con una domanda.
Annuisco – Pensavo te
ne fossi
accorta, con il tuo potere…-
Scuote la testa.
-Mi dispiace.. Scusa
davvero!-
sussurra lei, sinceramente affranta.
-Fa niente piccoletta…-
la
rassicuro, per poi continuare la narrazione.
-E’ pericoloso, Rose!
Ti rendi
conto che aspettando rischiamo di perderla?- urlava mio padre, di
rimando.
Aveva perso tutta la pazienza che di solito lo caratterizzava…
-Bella è un
essere
sovrannaturale ancora più potente e forte di noi vampiri! Ce la
farà, vedrai…-
ribatté mia sorella, leggermente più dubbiosa.
-Isabella ha anche
aspetti
umani..- le ricordò Carlisle, cupo.
Per qualche minuto
regnò il
silenzio.
-Lo chiederemo a Bella…
In
fondo la decisione spetta a lei!- propose infine Rosalie, decisa.
-Ma è un
suicidio! Non sappiamo
assolutamente nulla del…- si interruppe, cercando per qualche istante
il
termine giusto- feto… Potrebbe persino essere un mostro pericolosissimo
e senza
controllo… Potrebbe essere troppo anche per la sua natura!-
-E quindi cosa vuoi
fare?
Ucciderlo ancora prima che lei se ne renda conto? Non sai nemmeno cosa
vorrebbe
Isabella… Non siamo assassini, Carlisle…- ringhiò Rosalie.
-No.. certo che no…-
sussurrò
Carlisle.
Che cosa? Dovevo aver
capito
male…
Cosa volevano fare?
Volevano
strapparmi il mio bambino? Volevano ucciderlo?
Dovetti trattenermi con
tutte
le mie forze per non ringhiare.
Non avrei lasciato che
nessuno
si avvicinasse a lui.
Era un sentimento
nuovo. Un
sentimento appena scoperto.
In pochi attimi il mio
istinto
materno aveva preso il sopravvento su tutto. Amavo in modo
incondizionato il
mio piccolino. Il mio piccolo brontolone.
-Lo chiederemo a lei…
Sarà una
decisione sua…- ripeté mia sorella.
Carlisle sospirò
– E va bene…-
Il silenzio
tornò a regnare, ed
io decisi di ritornare finalmente nel mondo dei vivi.
Battei lentamente le
palpebre,
cercando di mettere a fuoco la stanza.
Poco dopo riuscii nel
mio
intento.
La prima cosa che mi
saltò agli
occhi fu la tensione nelle facce della mia famiglia. Sembravano davvero
preoccupate, allo stesso tempo spente.
Immediatamente Rosalie
mi fu
accanto, abbracciandomi. Non potei far altro che ricambiare la stretta.
Carlisle rimaneva
distante e
continuava a camminare su e giù, pur osservandomi con attenzione.
Sentivo lo sguardo di
tutti
nella stanza incentrato su di me.
Chinai la testa,
incapace di
fissarli negli occhi e vedere il loro terrore.
-Bella?- mi
chiamò Rose, con un
filo di voce.
Volsi lentamente il
viso verso
di lei, rendendomi conto di non riuscire a parlare.
-Bella… Questa è
una tua
decisione… Cosa intendi fare?- chiese lei titubante.
Stetti a lungo in
silenzio, pur
avendo già deciso.
Infine mi schiarii la
voce.
-Lui è il mio
bambino, Rose. E’
parte di me. Cos’altro potrei fare?- chiesi roca.
Lei mi abbracciò
nuovamente,
notando le lacrime che avevano iniziato a scendere copiose.
-Niente Bella, solo
questo…-
sussurrò dolcemente.
Incrociai veloce lo
sguardo di
Noemi. Mi sorrideva forzatamente.
Anche Emmett sorrideva,
ben
lontano però dal suo solito sorriso contagioso.
Jasper ed Alice mi
fissavano
tesi, preoccupati unicamente per la mia salute.
Rivolsi un piccolo
sorriso ad
Emma, Histery ed Esme, che corsero prontamente ad abbracciarmi. Loro
riuscivano
a capirmi. Loro mi avrebbero sostenuta.
Infine posai i miei
occhi su
Carlisle e Daniel. Erano sconvolti, terrorizzati.
-Ragazzi…- chiamai
piano.
Lo sguardo di Daniel
saettò
verso di me.
-Ragazzi, per favore,
cercate
di capirmi…- li supplicai.
-Capire cosa, Isabella,
il
motivo per cui vorresti mettere fine alla …-
Con un ringhio Rose
interruppe
Dany, fissandolo irato.
-Shh… Rose… -
sussurrai,
mettendole una mano sulla spalla – Dany non temere… Mi rendo conto di
ciò che
sto facendo. Però… Però non posso farne a meno. Io amo
infinitamente il mio
piccolo brontolone… Lo amo già, come se lo conoscessi, come se
lo avessi già visto.
Non posso liberarmene…- spiegai tranquillamente, propria di una calma
che non
mi aveva mai toccato in questo modo.
Carlisle mi
fulminò con lo
sguardo, palesemente in disaccordo.
-Carlisle… Carlisle tu
sei
padre, nostro padre… Riusciresti mai ad uccidere uno di noi?- chiesi,
cercando
di fargli capire i sentimenti che mi attanagliavano.
Carlisle
sobbalzò, spaventato
dalle mie parole.
-Io… no… Certo che no!-
sussurrò, la voce insicura.
-E allora per quale
motivo la
mia situazione dovrebbe differire dalla tua?-
-E’ diverso… Non
è
paragonabile, Bella…Non voglio che tu metta a rischio la tua vita…-
-Tu lo faresti, per
noi, papà.
Io non noto questa differenza…- osservai.
Il silenzio calò
nuovamente
nella stanza. Non avevano più argomenti per dissuadermi.
-Carlisle…- tornai a
chiamare –
Carlisle cosa facciamo con Edward?-
Mio padre
sospirò.
-Andremo al campo da
baseball
questa sera e…-
-Andrò solo io…-
lo interruppi.
Lui tornò a
guardarmi
terrorizzato, insieme al resto della famiglia.
-Questo te lo
impedisco, Isabella,
sono tuo padre…- ordinò lui, la voce nuovamente decisa.
-E ad Edward non pensi?
Avete
sentito tutti Aro, no? Devo andare da sola, o…- rabbrividii, incapace
di
terminare il discorso.
-E’ pericoloso- mi
ammonì lui.
-Lo so…- sospirai – Voi
rimarrete nelle vicinanze. Se qualcosa dovesse andare storto vi
contatterò
tramite il potere di Histery… Per favore, papà. Non puoi
permettere che Edward
rischi la vita in questo modo…-
Lui rimase in silenzio
per
diverso tempo, poi annuii.
- Noemi?- chiamò
– Tu dovrai
rimanere lontana…-
Noemi spalancò
gli occhi,
incredula.
-Che cosa? No Carlisle,
io
voglio aiutarvi. Io voglio combattere!-
-Tu rimani nella
radura, Noe…-
la contraddissi io.
-Ma… Perché?-
gridò Noemi,
sentendosi tradita.
Mi alzai, e la
abbracciai.
-Noe… Hai fatto
già molto. Nessuno
di noi desidererebbe mai metterti inutilmente in pericolo. I Volturi
non sanno
della tua presenza qui tra noi. Non vogliamo che lo scoprano…-
Lei sorrise,
imbarazzata e
grata, ed acconsentì.
-Andrà tutto
bene, vedrai…-
sussurrai, forse più per convincere me stessa che lei.
Come sempre quando
vorresti che
qualcosa non arrivasse mai, la sera dopo arrivò troppo
velocemente.
Avevo passato l’intera
nottata
ad allenare i miei poteri in modo convulso, sotto gli occhi strabiliati
di
Noemi.
Il giorno passò
in un attimo,
senza che io me ne accorgessi.
Improvvisamente si
fecero le 18.30,
e calò la sera.
Guardai mio padre,
nascondendo
il mio terrore.
-E’ ora, Isabella…-
disse,
cupo.
Annuii
impercettibilmente.
-Stai attenta, ti
prego… -
sussurrò, abbracciandomi.
Poco dopo l’intera
famiglia mi
stava abbracciando.
-Ehi… Ehi ehi ehi! Shh…
Andrà
tutto bene… - li rassicurai, sempre padroneggiando quella calma
innaturale, che
fino a quel momento avevo ignorato di avere.
-Non ti possiamo
accompagnare…
Però… Chiamaci, Bella, se ti senti in pericolo…- disse Histery,
con un filo di
voce.
Annuii nuovamente, poi
presi un
profondo respiro ed iniziai a correre verso il campo da baseball.
Il cuore mi batteva
all’impazzata, il mio respiro era corto dalla tensione.
Non temevo per me
stessa,
temevo per il mio piccolo e per Edward.
La loro vita era
strettamente
legata alla mia, come la mia era vincolata alla loro.
Pochi minuti dopo
arrivai nei
pressi del grande spiazzo.
Rallentai fino a
camminare, poi
mi fermai del tutto, concentrandomi sui rumori e gli odori della
foresta.
L’intera fauna sembrava
essere
sparita, persino il terreno circostante rifletteva la tensione del
momento.
E poi… un cuore, debole
ma
umano, accompagnato da un fortissimo odore di sangue, il suo
meraviglioso
sangue profumato. Sapeva di miele lillà e sole.
Trattenei il respiro
per qualche
secondo, stringendo convulsamente il lembo che conteneva la pietra, ed
entrai
nel grande campo da gioco.
Inizialmente mi parve
vuoto,
deserto, ma un piccolo movimento quasi impercettibile attirò la
mia attenzione.
Edward…
-Edward!- gridai,
precipitandomi
verso il centro esatto del campo, dove lui giaceva.
Mio marito era steso
immobile,
in una posizione del tutto innaturale. Mi inginocchiai accanto a lui,
prendendolo tra le braccia ed ignorando il fortissimo e meraviglioso
odore del
suo sangue.
-Amore! Amore mio, mi
senti?-
urlai nuovamente, la voce rotta.
Edward aprì
lentamente gli
occhi, fissandomi senza vedermi veramente.
-Amore sono qui… Sono
qui! E’
tutto finito!- singhiozzai.
-B-bella…-
balbettò, poco più
forte di un soffio.
-Sì Edward! Sono
io… Andrà
tutto bene, vedrai-
Una lacrima
solcò il suo volto,
incrostato di sangue rappreso.
-Non saresti dovuta
venire…-
rantolò.
Tastai la sua fronte,
bollente
– Amore, tu stai delirando…-
Scosse la testa
debolmente,
gemendo per lo sforzo.
-Bella… E’ una
trappola…-
soffiò, la voce rotta dai singhiozzi.
Il sangue mi si
gelò nelle
vene, mentre udivo passi leggeri avvicinarsi sempre più
a noi.
Sfiorai dolcemente la
sua
guancia, prima di rialzarmi e portare istintivamente il suo corpo al
mio petto,
cercando di difenderlo il più possibile, dall’ignoto.
In quel momento sette
sagome mi
circondarono, sogghignando.
-Qualunque cosa succeda
ti amo,
Edward…- sussurrai, al suo orecchio.
ANGOLO AUTRICE
Duuuuunque...
Lo so... Sono una cretina... Metto avvisi e poi posto il giorno dopo...
Solo che ieri pomeriggio non
avevo assolutamente l'ispiarazione, che poi è arrivata questa
notte, precisamente alle 0.30...
Perciò mi sono messa a
scrivere, e questa mattina ho trascritto tutto ^^
Vi chiedo di nuovo scusa, sia
per il ritardo sia per la paura che ho fatto prendere ad alcune di
voi...
Passando al capitolo... Non lo
so... Ieri non mi convinceva molto, voi che dite??
Nel prossimo capitolo si
sveleranno parecchi misteri... Ma per la fine dovrete attendere ancora
un pò... devo arrivare al chappy 26...
Dunque ... Nello scorso
capitolo è sorto un dubbio ad alcune persone...
Isabella NON è un
vampiro... Per questo motivo può piangere, ed il suo cuore
batte... E' un incrocio...
VAdo un pò di fretta,
perciò ora vi abbandono ^^
Posterò probabilmente
domenica... Ciao a tutti
Capitolo 18... Trappola
Piccolo spoiler
-Isabella... Isabella... Credevi davvero
che ci importasse questa stupida pietruzza?- disse lui, sogghignando.
X RISPONDERE A :
Jadis96: xd ... SI povero
eddino... grazie per i continui commenti ^^
keska: diciamo che hai
più o meno colto... Grazie per aver commentato anche l'altra ff
Confusina_94: scusa scusa
scusa... sono un pò in ritardo.. Cosa ne dici di questo chappy?
Noemix: questo non l'avevi
ancora letto mwahahahhaahha... ti è piaciuto?
barbyemarco: sono felice
che il tuo dubbio sia stato chiarito... ^^
damaristich: sì,...
la scena del videoregistratore è sadica, perchè io stessa
lo sono abbastanza ^^ A presto cara, anche con la tua storia...
|
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Capitolo 19 *** Trappola ***
Capitolo
18.
Trappola
Il cuore martellava nel
mio
petto, la mia respirazione accelerò.
La nausea si
ripresentò
puntuale, mentre un solo pensiero continuava ad avvolgere
vorticosamente la mia
intera mente.
Dovevo proteggerli.
Dovevo
proteggere Edward e il mio piccolo bambino.
Dovevo proteggere le
mie uniche
ragioni di vita. Ancora una volta mi trattenei dal ringhiare non avrei
permesso
a nessuno di portarmeli via.
“Calma Bella, calma…”
continuavo a ripetere a me stessa.
Strinsi più
forte mio marito, e
presi un profondo respiro.
Nel vortice di vampiri
e volti
che mi circondavano riconobbi immediatamente Jane, la vampira che aveva
rapito
il mio Edward, così come scorsi Demetri, la possente guardia che
lo tratteneva
durante l’orribile video.
Prossime a me stavano
due figure
imponenti; un massiccio vampiro rassomigliante in modo decisamente
inquietante
ad Emmett, ed una statuaria ragazza bionda, bellissima e slanciata.
Gemello a lei sia per
la
statura e l’aspetto, sia per l’espressione sadicamente maligna, Jane
veniva
affiancata da un piccolo vampiro biondo, dal volto simile ad una angelo
serafino.
Chiudevano infine il
cerchio un
vampiro ed una vampira, chiaramente legati da uno stretto rapporto.
Sembravano
indifferenti, quasi impietositi dalla figura ora esile di Edward, e dal
terrore
che si leggeva chiaramente sul mio volto.
L’intero corpo di
guardia
indossava una mantellina grigia dal cappuccio, che li avvolgeva
completamente.
Mi fissarono
attentamente per
qualche secondo, mentre io ricambiavo lo sguardo.
-Isabella…-
salutò platealmente
la figura ormai a me familiare di Aro, avanzando verso di me da dentro
il
bosco, seguito da altri due vampiri.
-E’ un piacere vederti
qui,
dopo così tanto tempo passato ad aspettare…- continuò,
beffandosi di me.
-Il piacere è
mio, Aro…-
sussurrai tra i denti, trattenendomi dall’attaccarlo – ho portato la
pietra,
come da te richiesto, credo di potermi congedare, dopotutto…-
I due vampiri dietro di
lui
strinsero gli occhi, mentre Jane alternava occhiate minacciose verso di
me a
sguardi interrogativi al padrone.
-Non così in
fretta, Isabella…-
ringhiò l’enorme vampiro alle mie spalle, pronto a fermarmi.
-Pace, Felix…-
ordinò Aro,
alzando una mano.
-Non capisco, Aro, ho
eseguito
la tua richiesta, chiedo solo la libertà mia e quella di mio
marito…- sussurrai, senza capire.
Edward gemette
nuovamente, tra
le mie braccia.
Il capo dei Volturi mi
sorrise,
sinceramente divertito.
-Isabella...
Isabella... Credevi davvero che
ci importasse questa stupida pietruzza?- disse, sogghignando.
Crac…
Quasi potei udire
qualcosa
frantumarsi dentro di me.
“Non
volevano la pietra.. non volevano la pietra.. non volevano la pietra!” urlava insistente
una vocina dentro me, confusa e terrorizzata.
Raggelai, incapace di
esprimere
a parole le emozioni che percepivo dentro di me.
-Credevi
davvero che tutto fosse solamente un
caso? Credi davvero che Edward si sia trasformato in umano proprio ora,
solo
per uno strano scherzo del destino? Pensi seriamente che tutto
ciò sia stato
solo un errore, uno sbaglio, una distrazione?- urlò, una punta
di follia nella
sua voce.
Dischiusi la bocca,
stupita.
-Tu…- ringhiai,
incredula.
Il suo sorriso si
allargò,
maligno.
-Io… Io ho ordinato la
trasformazione di tuo marito. Questa pietra è nostra da sempre,
io ho fatto sì
che si trovasse esattamente nel piccolo ruscello della vostra splendida
radura-
sussurrò.
“Perché,
perché, perché? “ continuava la voce
nella mia mente.
-Perché?- chiesi
infine,
ascoltandola.
L’intero corpo di
guardia
scoppio in una risata, seguita in seguito da Marcus e Caius.
-Miei cari…- li
ammonì Aro,
alzando nuovamente la mano per ottenere silenzio.
Spostò i suoi
occhietti cremisi
verso di me, gongolando con tutto sé stesso.
Sentiva la mia
sofferenza,
quanto essa era tangibile, e godeva, burlandosi di me.
-Bella… Mia cara Bella…
Ti
credevo molto più intelligente. Io non voglio tuo marito, non
voglio nemmeno la
tua sciocca famiglia. Io voglio te…-
Si fermò
sospirando, lo sguardo
improvvisamente adorante verso di me, come un collezionista che guarda
il pezzo
da collezione irraggiungibile e allo stesso tempo più prezioso.
-Io voglio te e il tuo
straordinario potere. Io voglio te e il tuo potentissimo scudo, io
voglio te e
la tua sorprendente bellezza…- sussurrò.
Istintivamente feci un
passo
indietro, ottenendo in tal modo una forte spinta da Felix, che mi
riportò al
centro del cerchio.
Come... Come faceva a
sapere tutto questo?
Sorrise ampiamente.
-Ho i miei informatori,
Isabella...-
Deglutii, qualcuno ci
aveva tradito...
Aro mosse un passo
verso di me,
velocemente, approfittando della mia confusione e trovandosi
così molto più vicino del lecito.
Sfiorò la mia
guancia, mentre
io raggelavo incapace di muovermi.
-Sei bellissima, mia
Bella…-
sussurrò roco, ricordando in modo inquietante le parole del mio
amato.
Una lacrima scese
lentamente
dai miei occhi, piccola e tremula.
Poco dopo ruppi in
singhiozzi.
-Mostro…- soffiò
mio marito,
nascosto dalle mie braccia.
Aro sobbalzò,
irato in volto.
-Io non sono un mostro!
– urlò
– Chi sei tu, Edward Cullen, per accusarmi? Proprio tu, che non resisti
più di
un attimo senza di lei. Proprio tu, che l’hai condannata ingiustamente
ad una
esistenza eterna ed infelice. Tu sei il mostro, Edward Cullen!-
Trattenei il respiro.
Aro aveva
appena colpito nel punto dolente.
Edward rantolò.
-Non sei niente tu,
Edward, sei
solo uno stupido umano…- aggiunse dolcemente.
Ringhiai forte,
sovrastando le
sue parole.
-Non osare parlargli in
questo
modo!- gridai.
Strinsi forte i pugni,
impedendo al mio potere di scoppiare. Attaccarli sarebbe stato
esattamente come
dichiarare guerra.
-Non ti scaldare,
Isabella. Non
puoi negare l’evidenza. Lui ti ha lasciato, questo lo sai anche tu. Se
non lo
avesse fatto tu non saresti mai stata trasformata in un essere a
metà, in un
incrocio. Lui non è degno di stare con te…-
Ammutolì,
incapace di
ribattere. Ero certa della terribile bugia detta da Aro. Sapevo che
stava
dicendo tutto questo per confondermi. Eppure, ci stava riuscendo…
L’unica mia certezza
era stata
fino a quel momento il mio amore verso Edward. Il Volturo lo sapeva, e
cercava
di comprometterla.
-Vedi Isabella… Te ne
rendi
conto anche…-
-Taci!- lo interruppi –
I tuoi
giochetti con me non funzionano, Aro… Tu non mi avrai mai!- urlai.
Il suo sorriso
mutò in una
smorfia.
-E’ la tua risposta
definitiva?- chiese.
-Si…- sussurrai.
Assunse un cipiglio
dispiaciuto.
-E allora temo vi
dovrò uccidere, Bella…-
Edward gemette
nuovamente.
Accarezzai i suoi capelli.
-Tranquillo…- sussurrai.
Chiusi gli occhi.
Per Edward, per il mio
bambino...
“Histery” pensai
“abbiamo bisogno di aiuto…”
ANGOLO AUTRICE....
Dunque
dunque dunque... Quante cose ho da dirvi...
Prima di tutto mi scuso... E' da tanto, troppo, che non posto... *me
spera vivamente che non vi siate dimenticati di questa storia... io non
l'ho fatto*
In ogni caso questo era il capitolo 18... Lo so, lo avete detto voi e
lo dico anche io... ERa troppo ovvia la trappola ^^
Però voi cosa avreste fatto... ??? Insomma... I Volturi avevano
in pugno Edward, era chiaro che Bella sarebbe dovuta andare sola...
Do ufficialmente inizio alla prima battaglia... Sì... Avete
capito bene... La prima... Nel senso che ce ne sarà un'altra ^^
Più avanti però...
Già già... Sono crudele ad interrompere qui, ma non
voglio lamentele nè da Noemix, che interrompe la sua storia
quando Bella sta per morire (ricordi... All'inizio inizio)
Nè da keska, che interrompe dopo averci detto che è
scoppiato un incendio, senza dirci come/perchè/chi aveva dato
fuoco al bosco...
Nè da damaristich... Tu cara mia interrompi SEMPRE sul piu'
bello...
sisi ragazze... Pubblicità occulta ^^ (p.s. le loro sono tre
delle mie storie preferite, sono davvero belle, se vi va leggetele... )
In secondo luogo... Questo
capitolo contiene un piccolo avvertimento. Qualcuno ha tradito Bella...
Accetto scommesse su chi e come... In ogni caso sempre in questo
capitolo c'è un segnale (abbastanza nascosto, lo ammetto) che
indica chi è stato...
Cercate, ragazze, cercate...
Ovviamente nel prossimo capitolo non risponderò a chi ha fatto
ipotesi, perchè questo mistero si svelerà solo tra 3
capitoli... Non voglio rovinare la sorpresa a nessuno
Noemix... Se dici chi li ha traditi, tu lo sai, te l'ho detto, io ti
stacco la testa... ^^
Ok... ho detto tutto... Il prossimo capitolo conterrà la
battaglia, e si chiamerà "Caos"
A presto... vi lascio ai
commenti... e allo spoiler... (non mi uccidete non mi uccidete non mi
uccidete non mi uccidete... Diciamo che un modo c'è per
risolvere tutto, anche se non sembra)
X RISPONDERE A:
Confusina94: si... fa un
certo effetto anche a me vederlo umano ^^ Però vedrai che ...
ups.. .stavo per fare un enorme spoiler... A presto...
Noemix: cos'è
quella risata pazza tesoro??? xD comunque no... I volturi come hai
visto non vogliono te... xD Noemix non è insensibile alla
gravidanza di Bella comunque... Lei è solo molto preoccupata...
In ogni caso Noemi ha sedici anni, è normale che Esme, Rosalie,
Histery ed Emma siano molto più comprensive, essendo piu'
grandi... Comunque grazie per i complimenti sulla scrittura ^^ In
questo chappy mi sono impegnata parecchio ^^
Keska: si... L'ho detto
anche io a Bella... E' stata un bel pò stupida... Però tu
avresti fatto diversamente? Avresti messo Edward in pericolo??
Cullenuzza: Si.. mi
vengono spesso di notte... ho scritto il perchè nell'altra
fic... ^^ Grazie perchè continui a segurle..
Jadis96: carissima ^^
Grazie di tutto, per il sostegno che mi dai in entrambe le ff...
Barbyemarco: Grazie
tanto.. .Addirittura vi delizio???? Wow!!! xD Spero che questo chappy
ti sia piaciuto
Damaristich: Non ti
mangiare le unghie, tesoro ^^ Grazie per il commento... Confido in
te... Chi avrà tradito Bella??
chissààààààà xD
Piccolo spoiler (non mi
uccidete... Non è tutto finito... Ricordate... Pensate ad un
modo per svicolare da questa situazione)
-Emmett!!!!!!!! NOOOOOO!- Gridai, mentre il suo corpo veniva gettato
nella grande pira.
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Capitolo 20 *** caos ***
Capitolo
19. Caos
I vampiri serrarono
maggiormente il cerchio, senza lasciarmi via d’uscita.
-Hai appena segnato la
tua
fine, Isabella…- sussurrò Aro, visibilmente dispiaciuto –
Peccato… Saresti
stata una splendida guardia…-
Ringhiai di nuovo.
-Preparati a morire,
Bella…-
Serrai gli occhi,
sapendo che sarebbe
stato inutile difendermi e attendendo un attacco, che però non
arrivò.
Quattordici paia di
piedi
atterrarono leggeri nella radura; la mia famiglia era finalmente giunta.
I ghigni divertiti
delle
guardie furono sostituiti da smorfie di irritazione. Eravamo numerosi,
molto
più di loro.
-Non sono d’accordo,
Aro…-
soffiò mio padre, in testa al gruppo.
Lui lo fissò a
lungo.
-Amico mio, ti
consiglio di
rimanerne fuori, se vuoi salva la vita…- disse poi il Volturo, grave.
Emmett e Jasper
ringhiarono
indignati.
-Sei un essere senza
cuore,
Aro… Pensi davvero che io possa abbandonare in questo modo i miei
figli?-
rispose Carlisle, teso.
-Direi che il nostro
amico “vegetariano”
ha compiuto la sua scelta…- sospirò Aro – procedi, mia cara..-
Si volse verso la
piccola Jane,
che sorrise maligna.
E fu un attimo…
Tutti caddero a terra,
eccetto
me e gli altri mezzosangue.
Urla.
Ci fissammo, spaventati
e
straniti. Perché a noi non accadeva nulla?
Confusione.
Edward tra le mie
braccia era
come impazzito. Scalciava, si dimenava, il suo dolore era quasi
tangibile…
Dolore.
No… Non dovevano
soffrire… Noi
quattro non avremmo resistito a lungo… Ci avrebbero ucciso in poco
tempo. Non volevo, non lo tolleravo.
Disperazione.
No! Non era possibile!
Io non
potevo morire… Il mio bambino non poteva morire…
Paura
Una lacrima
tremò indecisa, poi
scese lungo la mia guancia. Era finito, era davvero tutto finito.
E poi… Qualcosa
fuoriuscì da me
in una bolla di energia. Pulsava, palpitava. Potevo percepire
chiaramente la
sua elasticità. Sembrava una sottile pellicola. Faticosamente
cercai di
avvolgere anche il mio Edward tramite essa, provando a contrastare il
potere di
Jane. Era difficile. Spingeva, mi stava schiacciando. Non avrei
resistito a
lungo.
Gemetti, sentendomi
oppressa,
mi mancava l’aria.
Improvvisamente il mio
scudo
divenne più leggero, più facile da sostenere. Come se
qualcuno mi stesse
aiutando. Sembrava un altro scudo. Più potente. Più forte.
Ed ecco che una terza
ed una
quarta protezione ci sostenevano…
Histery… Emma… Daniel…
Sorrisi, ringraziandoli
mentalmente, mentre insieme estendevamo con il nostro potere la
protezione
anche su tutti gli altri.
…
…
Silenzio.
Edward si
immobilizzò tra le
mie braccia, senza forze. Presi ad accarezzare lentamente i suoi
capelli,
mentre un lieve lamento usciva dalle sue labbra.
-Incredibile…-
sussurrò
Carlisle, rialzandosi lentamente imitato da tutti gli altri.
Un lampo di terrore
attraversò
il volto di Aro, subito soffocato.
Lo guardai, con aria di
sfida.
-Tu… il tuo scudo… Hai
scoperto
il tuo scudo… Il potere nascosto anche a te stessa…- farfugliò.
-Non solo io, a quanto
pare…-
risposi, sorridendo verso i miei amici.
Mantenere lo scudo ora
non era
difficile, aiutata da loro.
Potevo sentirlo
chiaramente. Ne
avevo un controllo più saldo.
-Combatteremo alla
pari, Aro,
non userai i tuoi sporchi giochetti per eliminarci…- sussurrai.
Aro impallidì
impercettibilmente per qualche istante, poi una maschera di calma
innaturale
celò il suo profondo orrore verso le mie parole.
-Riuniamoci…-
sibilò rivolto ai
fratelli.
I due si avvicinarono,
mentre
noi tutti sentivamo che il momento decisivo era arrivato.
Un forte senso di
angoscia
accelerava il mio battito cardiaco, presi a respirare affannosamente.
Mia madre, mio padre, i
miei
fratelli, Emma, Daniel, Histery, persino i Denali… Li avrei più
rivisti? Avrei
mai accettato di perdere le persone a me più care? Il mio
bambino, Edward…
Lacrime calde presero a rigarmi il volto.
In quel medesimo
istante il mio
piccolo scalciò forte, forse percependo il mio terrore, la mia
sofferenza.
Edward sobbalzò
impercettibilmente, tra le mie braccia.
-Bella..- gemette.
Indietreggiai
leggermente, fino
ad arrivare presso i margini della foresta.
Mi sedetti lentamente,
la
schiena contro un grosso albero.
Aiutai mio marito a
girarsi, in
modo da poterlo guardare negli occhi, e ci fissammo a lungo. Smeraldo e
cioccolato.
-Bella… Io… Me lo sono
solo
immaginato?- chiese, affannosamente.
-Shh… Amore risparmia
le forze…
Sei troppo debole…- sussurrai, sfiorando la sua guancia bollente.
-Bella… Ti prego…-
insistette
faticosamente lui.
Chiusi gli occhi,
sospirando.
Quelli potevano essere i nostri ultimi istanti. Davvero volevo
nascondergli la
mia gravidanza? Davvero lo avrei lasciato morire senza la
consapevolezza di essere
padre?
-No… Non ti sei
immaginato
nulla, amore mio… Io… io sono incinta…- dissi, la voce spezzata.
Udii il suo cuore
accelerare,
riaprii gli occhi.
Edward mi fissava,
nella
medesima posizione. Una piccola lacrima rigava il suo volto.
-Ho… ho paura Bella-
singhiozzò.
-Shh… Non piangere, ti
prego… Tutto…
Tutto si sistemerà, in un modo o nell’altro…- dissi, propria
all’improvviso di
quella inspiegabile calma per la seconda volta, accarezzando il suo
volto – In
fondo noi siamo quindici, e il corpo di guarda è composto
solamente da sette
vampiri… Per quanto loro possano essere forti, noi siamo
matematicamente più
del doppio … Non temere amore…- sussurrai, posando un bacio sulla sua
fronte.
-Ti amo… Per sempre…-
sillabò.
-Sei tutta la mia vita,
da
trent’anni a questa parte… E così sarà per
l’eternità- risposi io – Quando
tutto questo sarà finito ti ritrasformerò, promesso…-
E “tutto questo” era
troppo…
Avevo già rischiato di perderlo innumerevoli volte, in pochi
giorni. Promisi a
me stessa di trasformarlo il prima possibile, non avrei tollerato la
situazione
ancora per molto…
-Preparatevi-
comunicò mentalmente Histery a tutti noi.
Baciai nuovamente
Edward su di
una guancia, poi mi sollevai, raggiungendo velocemente gli altri.
-Vi voglio bene…-
sussurrai,
ottenendo come risposta un teso “anche noi” generale.
Marcus e Caius fecero
un passo
indietro, mentre il sangue mi si gelava nelle vene.
Aro mi fissò
intensamente – E
sia…- sussurrò poi.
Tutto fu un attimo, la
battaglia iniziò senza nemmeno darmi il tempo di un battito di
ciglia.
Indietreggiai d’istinto
una
seconda volta, ricordando di avere ancora tra le braccia mio marito.
Dal margine della
foresta
potevo osservare l’intero combattimento.
A pochi metri da noi il
vampiro
che precedentemente mi era parso impietosito
e Jasper si affrontavano celeri. La potenza di Jazz in
combattimento era
sorprendentemente grandiosa. Lo osservai ammutolita schivare senza
fatica i
possenti colpi del vampiro biondo. Era velocissimo, sembrava quasi
inconsistente.
Non lontani da loro la
sua
consorte affrontava da sola Carlisle ed Esme. Inorridii quando mia
madre fu
colpita sonoramente al fianco, rabbrividii quando mio padre emise un
terribile
ringhio in direzione della vampira, precipitandosi a difendere
maggiormente la
moglie.
Verso il centro del
campo di
battaglia, accanto alla pira che qualcuno aveva acceso, Emmett e Felix
si
rincorrevano in cerchio, in uno spaventoso gioco mortale. I due vampiri
utilizzavano lo stesso metodo diretto di combattimento; entrambi
facevano
affidamento sulla loro forza fisica
Alle spalle di Emmett,
Rosalie
combatteva contro Demetri. Vedere mia sorella in battaglia era
stupefacente.
Era molto veloce, la sua straordinaria bellezza era imponente, ma era
comunque
dotata di una ammirabile grazia.
Ai margini opposti del
campo
Alice ed Histery fronteggiavano Jane ed Alec. Le mie migliori amiche
sembravano
volteggiare in una deliziosa danza, quasi in sincrono. Disegnavano
cerchi sul
terreno, giravano su loro stesse. Il loro stile di attacco era
decisamente
simile. Una sfruttava le sue visioni per anticipare le mosse del
nemico,
l’altra leggeva direttamente i suoi pensieri.
Infine i miei amici
Daniel ed
Emma affrontavano insieme l’imponente vampira bionda.
Sospirai, tutto
sembrava andare
bene…
-Vedi amore- sussurrai
– ti
avevo detto di non…-
La frase mi si
mozzò in gola,
mentre un rumore tremendamente secco giungeva dal combattimento, ed un
orribile
grido si innalzava grave.
Alzai gli occhi con il
cuore in
gola, fino scorgere mio padre a terra e Esme in preda al panico. La
guardia dei
Volturi teneva il braccio di lui in mano, quasi fosse un trofeo. La
vampira si
avvicinò maggiormente a Carlisle, ignorando l’esile tentativo di
mia madre di
fermarla.
Ringhiai, scoprendo di
non
essere l’unica a farlo. Jasper, Emmett e Rosalie fissavano minacciosi
la
vampira, distogliendo per qualche attimo l’attenzione dai loro scontri.
Con un calcio ben
assestato
Demetri approfittò dell’attimo di distrazione di mia sorella, lo
stesso fece il
compagno della vampira che aveva atterrato mio padre con Jasper.
Entrambi
rovinarono a terra.
In un attimo era
scoppiato il
caos. Il dolore, la paura e la sofferenza dominavano nuovamente il
grande
spiazzo.
Il mio sangue
ribollì, nessuno
poteva permettersi di fare del male ai miei familiari! Nessuno!
Chiusi lentamente gli
occhi e
strinsi le labbra.
Convulsamente chiusi le
mani in
pugni, e scagliai il mio attacco.
Una forte scossa fece
tremare
la terra a me circostante, spaccando il terreno e separando Carlisle ed
Esme
dalla vampira.
Con un piccolo balzo
lei
raggiunse nuovamente i miei genitori, con una sorriso maligno stampato
in
volto.
In preda al panico ed
alla
rabbia tesi la mano verso di lei, richiamando le acque più
vicine.
Scagliai un secondo
attacco,
rivestendola di una sottile ed invisibile patina ghiacciata.
Sorrisi, mio malgrado,
e
strinsi il pugno.
Le terribili urla che
seguirono
distolsero dall’attacco il compagno, che urlando si precipitò
verso di lei.
Jasper si
rialzò, dolorante, e
seguì il vampiro.
Demetri intanto
continuava a
prendere a pugni e a calci Rosalie, inerme.
Riaprì il pugno,
lasciando
cadere stremata la vampira. Mi sentivo stanca, debole, era dura usare
il mio
potere e al tempo stesso mantenere il mio scudo, eppure dovevo fare
qualcosa,
qualunque cosa.
Arrivarono in mio aiuto
i miei
genitori, che si lanciarono su Demetri. Lui, per difendersi,
cessò di attaccare
Rose.
Mia sorella cadde a
terra,
svenuta.
-Roooooooose!-
gridò Emmett,
vedendola cadere.
Si precipitò al
suo capezzale,
inginocchiandosi accanto a lei e prendendole la mano.
-Rose…. Rosse mi senti?
Rose
rispondimi, ti prego…- sussurrò, la voce spezzata.
-Emmett! Emmett alle
tue
spalle!- gridai io, spaventata.
Lui si voltò
all’istante, gli
occhi spenti, appena in tempo per scorgere Felix afferrarlo, e
spintonarlo
nuovamente verso il centro. Con un forte calcio all’addome lo
sbatté a terra.
-Emmett! Emmett
reagisci!-
strillai, vedendolo subire senza opporsi.
Felix con uno scatto
fulmineo
lo prese per le spalle, sollevandolo.
-Emmett nooooooooooo-
gridai,
mentre il suo corpo veniva gettato nella grande pira.
Non pensai. Non
riflettei
nemmeno. Agii semplicemente d’istinto.
Una grossa scarica
d’acqua
spense il fuoco, rivelando il corpo privo di sensi di mio fratello.
Improvvisamente un
colpo
potentissimo ed inaspettato mi colpì alle spalle, facendomi
piegare dal dolore.
Il corpo di Edward mi venne tolto dalle braccia, e scaraventato contro
un
albero.
La mia faccia venne
spinta
verso terra. Ancora prima di sentire dolore percepii l’odore del mio
sangue,
così come sentii forte non lontano da me quello di Edward.
Traballante mi rialzai,
incrociando lo sguardo di dieci vampiri, improvvisamente famelici.
Veloce corsi accanto al
corpo
di mio marito, ora privo di sensi, consapevole di essere seguita.
Dietro di me
un ringhio feroce fermò il massiccio vampiro.
-Corri Bella, corri!
Porta
Edward da Noemi!- gridò mio padre.
Non me lo feci ripetere
due
volte; sollevai delicatamente il suo corpo ed iniziai a correre,
ignorando il
dolore ed il delizioso profumo del suo sangue.
ANGOLO AUTRICE
Toc toc
Chi è?
la mazza...
Chi?
la mazza..
non ti conosciamo
u.u
Ok... me lo
merito... Sono scomparsa per quasi due settimane u.u Però ora
sono tornata, ed il prossimo capitolo mi piace così tanto che
inizierò subito a scriverlo (e fu così, che mazza
postò 3 mesi dopo xD)
RAGAZZEEEEEE... LO SAPETE CHE VI VOGLIO BENE, VERO?
*La meno agguerrita, in seconda fila, posa la tastiera*
SPLAT
*Un pomodoro si spiaccica in testa all'autrice*
ok... Ok scusate... sia per il fatto che non posto da anni e luce, sia
perchè vi ho fatto angosciare nel capitolo... (il prossimo
sarà peggio)
Non ho molto tempo, perciò vi devo lasciare...
Prima però vi voglio fare una domandina... Ora avete capito chi
tradisce i Cullen??? Daii non è difficile!!
Al prossimo capitolo, ragazze... VI LASCIO UN PICCOLO SPOILER
CAPITOLO 19..
DALLA PADELLA ALLA BRACE
-Edward...Non
lasciarmi...- singhiozzai.
-Bella... T-t-ti amo...- ansimò, chiudendo gli occhi...
SONDAGGIO...
assomiglia molto a quello di Noemix (sigh) ... Chi ha voglia di
uccidere mazza, dopo lo spoiler??
X RISPONDERE
ALLE VOSTRE RECENSIONI:
Confusina_94:
non mi uccidere, ti prego... Chiedo venia...
barbyemarco: ora
hai capito chi li ha traditi? daiii... non è molto difficile...
noemix: temo che
questo spoiler ti faccia agitare ancor più dell'altro ^ ^"
damaristich:
grazie tesoro!! ^ ^ a proposito... tu quando posti???
Jadis96: eheh
scusa per il capitolo incasinato... non sono molto abile nel descrivere
le battaglie...
Cullenuzza:
dunque... L'idea della pietra era bella, complimenti! come hai potuto
notare, però, io ho fatto una cosa molto più semplice...
Ho usato il suo potere ^ ^
Keska:
tesoro mioooo!! brava tu avevi indovinato ^ ^ E... no.. tu non mi puoi
uccidere, perchè io ho molto materiale per fare lo stesso... ^ ^
|
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Capitolo 21 *** Per sempre... ***
Buon
giorno ^ ^ Ebbene sì, sono tornata... Questo è un
capitolo un pò... ehm... diciamo particolare... Vi prego di
aspettare la fine, prima di inviarmi mail minatorie o mettere mano alle
tastiere... XD Buona lettura...
Capitolo 20. Per
sempre…
“Noemi” chiamai
mentalmente.
Correvo… Correvo verso
la
nostra radura.
Il sangue di Edward
continuava
ad uscire copioso, scorreva lentamente dalle sue ferite, colorando
di rosso scarlatto le mie mani
avorio. Il suo profumo mi inebriava, mi
confondeva. Quanto era dolce… Quanto era invitante! Lo bramavo con
tutta me
stessa, il mio corpo lo reclamava, la gola bruciava terribilmente.
No! Così non
poteva andare…
Chiusi gli occhi per un decimo di secondo, continuando a percorrere a
tutta
velocità la foresta, poi smisi completamente di respirare. Anche
io, come i
vampiri, potevo trattenere a lungo il fiato. Avevo paura, tanta. Per Edward, per il mio bambino, per l’intera
mia
famiglia. Continuavo ad accarezzare distrattamente i capelli di mio
marito,
privo di sensi. Dovevo fare in fretta. Noemi, in qualche modo, ci
avrebbe
aiutati.
“Noe… Noe abbiamo
bisogno di
te…”
Svoltai a sinistra,
avvicinandomi sempre più alla meta. Edward gemette tra le mie
braccia.
-Bella…-
farfugliò.
-Shh… amore sono qui…
presto ti
sentirai meglio…-
Sangue. Sangue. Tanto
sangue…
“Noemi riesci a
sentirmi?”
pensai, disperata.
Uno strano silenzio
avvolgeva
l’intero paesaggio, solitamente pieno di vita. Gli animali sembravano
dormire,
persino gli alberi rimanevano immobili, nemmeno un soffio di vento
scuoteva le
loro fronde.
Perché cavolo
non rispondeva?
L’ansia cresceva sempre più, faticavo a respirare.
-NOEMI!- urlai,
entrando nella
radura.
Mi guardai attorno.
Impiegai
poco più di un decimo di secondo per rendermi conto di
ciò che era avvenuto.
Noemi era raggomitolata
su un
fianco, non lontana dal laghetto Senza
nemmeno fermarmi, subito corsi accanto a lei, inginocchiandomi.
Rabbrividii. Sembrava
addormentata. Era mortalmente pallida, più del solito. Non
respirava e non si
muoveva.
-Noe rispondi! Che cosa
ti è
successo? Noe!- sussurrai disperata, scuotendola.
Il silenzio era
angosciante,
pesante, opprimente. Qualcosa chiaramente non andava.
-Bene bene bene… -
sussurrò gutturale
una voce, dalla penombra alle mie spalle – Isabella… -
Raggelai, ancora una
volta in
trappola.
-Che coincidenza… Ah
no,
aspetta… Questa non è affatto una coincidenza- sussurrò,
malvagio.
-Chi sei? Che cosa le
hai
fatto?- gridai, in preda ad una rabbia cieca.
Il vampiro
ringhiò, facendo un
passo avanti.
-Tu osi chiedermi chi
sono?
Sono quello a cui, pochi minuti fa, hai rovinato l’esistenza!-
urlò.
Era il vampiro che
inizialmente
mi aveva fissato con pietà.
-Mia moglie ormai
è morta, e tu
non meriti la vita! Morirai. Anzi, prima di te morirà il tuo
amato Edward, così
capirai come ci si sente quando si perde l’unica ragione per cui
vivere…-ringhiò.
Fece un passo avanti,
mentre io
ne facevo uno indietro.
-Cosa succede,
Isabella,temi
forse la morte?- chiese, con un tono falsamente preoccupato.
Non capiva. Non capiva
nulla…
-Devi.. Devi essere
matto…-
sussurrai.
Scoppiò in una
risata isterica.
-Matto? Non sono mai
stato in
me come oggi! Sì, Isabella, sto sfidando il tuo leggendario
potere…-
Scossi la testa – Tu
non ti
rendi conto.. Io potrei ucciderti, se solo lo volessi… Tu ora saresti
già
morto, se qualche minuto fa io avessi deciso di attaccarti!-
La risata si spense,
sostituita
da un’espressione cupa.
-E allora uccidimi…
Sono morto
duecento anni fa per la prima volta. Sono morto nuovamente dieci minuti
fa,
quando... quando Chelsea se ne è andata, ed è stato mille
volte maggiormente
doloroso. Uccidimi, Isabella, o io ucciderò il tuo Edward-
Strinsi gli occhi,
davvero non
mi lasciava scelta.
-Ti ucciderò –
sussurrai – ma
prima risponderai alle mie domande-
Il vampiro sorrise.
- E perché
dovrei? Tanto lo
farai comunque, non appena io sfiorerò il tuo dolce maritino…-
Ringhiai.
-Non sfidarmi… Non sei
nella
posizione giusta, in questo momento, per dettare le regole..-
Sorrise beffardo.
-Aro non si
rassegnerà. E
questa volta tornerà accompagnato. Avete tempo venti giorni, e
poi vi scaglierà
contro il suo esercito di neonati…-
Rabbrividii.
-Ne.. neonati hai
detto?-
balbettai.
Il suo sorriso si
allargò.
-Neonati. Trenta. Non
avrai
pensato che egli avesse a comando solo noi del corpo di guardia…
Persone che
nemmeno immagini, obbediscono ai suoi ordini. Persone vicine. Molto
più vicine
a te di quanto tu possa presumere. Qualcuno vi tradisce, Isabella…-
-Chi?- gridai –
Dimmelo!-
Sogghignò.
-Questo non te lo posso
rivelare….-
Mi fissò
intensamente, poi
scattò in mia direzione, gli occhi puntati su Edward.
Tesi la mano
all’istante,
lanciando il mio getto infuocato.
Pochi secondi dopo, di
lui non
era rimasto nulla…
Sospirai. Non avevo mai
tollerato usare il mio potere per uccidere, e in fondo quel vampiro mi
aveva
aiutata. Ma era stato mio dovere farlo, per proteggere mio marito.
Come in risposta ai
miei
pensieri, Edward gemette una seconda volta.
Adagiai il suo corpo a
terra, poi
mi inginocchiai accanto a lui.
-Shh… Non temere amore
mio, è
tutto finito…- sussurrai dolcemente, stringendo delicatamente la sua
mano.
Lui ricambiò
debolmente la
stretta.
-T-trasformami, ti
prego…-
Chiusi gli occhi. Non
riuscivo
a fissarlo, non riuscivo a vederlo soffrire in quel modo.
Era inverosimile, era
irreale!
Mai, che io sapessi,
mio marito
aveva toccato in simil modo la morte come ora.
Ero sempre stata io la
debole,
il bersaglio, la mortale.
Eppure ora tutto si era
ribaltato, in maniera quasi paradossale.
Non lo accettavo, non
lo
concepivo.
-Va bene…- acconsentii
– ti
trasformerò. Ora…-
Edward chiuse gli
occhi, lo
stesso feci io, baciando lentamente il suo collo bollente.
Il suo sangue… Il
profumo del
sangue di Edward tornò a colpirmi fortissimo, avvolgendomi ed
attanagliando la
mia mente.
Riaprii gli occhi di
scatto,
incrociando un’ultima volta il suo sguardo color smeraldo.
Presi un profondo
respiro, poi
celere affondai i denti all’altezza della sua giugulare, entrando in
contatto
con il suo dolce sangue.
Tremante mi imposi di
fare un
passo indietro, osservando il volto di mio marito, ed attendendo i
primi
segnali della trasformazione.
Gli uccelli ripresero a
cantare, sentivo i loro piccoli cuoricini pulsare.
Aspettammo e aspettammo
ancora.
Tum…. …. Tum … …. Tum….
….
Edward rantolò,
mentre il suo
cuore rallentava.
Mi chinai nuovamente su
di lui,
affondando disperatamente i denti nella sua carne una seconda volta.
Edward riaprì
lentamente gli
occhi, cercando i miei.
Tum…. … Tum… …
Un piccolo singhiozzo
soffocato
risuonò nel mio petto.
-B-bella…-
sussurrò lui.
-Edward… Edward ti
giuro.. Io
ci ho provato… Ci ho provato, ma non funziona…-
Tum…. …. …. Tum … …. ….
Tum ….
… ….
-Amore, è tutta
colpa mia….
Se…. se avessi acconsentito subito a trasformarti ci saremmo resi conto
che il
veleno non basta per… per farti tornare vampiro…- singhiozzai –
Perdonami…-
-N-non è colpa
tua, amore…
N-non potevi saperlo…- sillabò.
Tum… … ….
Edward serrò
lentamente le
palpebre, sospirando.
Presi la sua mano tra
le mie,
stringendo forte. Le sue palpebre tremarono, con uno sforzo immenso
riaprì gli
occhi.
-Amore…. Amore no, ti
prego,
non mi lasciare…-
-Io… Io n… non posso
più… più
resistere, Bella, mi…. mi dispiace così tanto…-
-No! Edward, no! Non
farlo!-
gridai – ne morirei…-
-A… amore, ti prego…
Non
rattristarti per me… Tu… tu mi ha donato la felicità… Non merito
nient’altro-
-Smettila!- singhiozzai
–
Edward, non puoi farmi questo!-
Sorrise debolmente.
-Mi-mi dispiace. Ti- ti
amo,
mia bella…. Per
sempre…-
Gli occhi si
richiusero. Il suo
respiro si arrestò.
… …
…
Il suo cuore.. Il suo
cuore si
era spento, spento per sempre.
Posai sconvolta le mie
mani sul
suo petto, poi iniziai a premere con insistenza.
Uno… Due… Tre…
Praticai la
respirazione bocca
a bocca più volte , alternata al messaggio cardiaco.
Mi fermai.
La carnagione di Edward
era
tornata mortalmente pallida, i suoi occhi erano serrati, le labbra
erano
piegate in un mezzo sorriso.
Sembrava dormire, e
avrebbe
dormito per l’eternità.
Crollai, la testa sul
suo
petto, mentre le lacrime scorrevano veloci sul mio volto.
-Edward…- gemetti.
Il mio respiro era
affannoso,
non riuscivo a pensare. Singhiozzai per minuti e minuti in quella
posizione.
Poi rialzai la testa,
accarezzando il suo collo ormai freddo, sfiorando le sue mani e la sua
fronte.
Le lacrime continuavano
a
scorrere, lavando via il sangue dal mio volto.
Le piccole gocce rosse
cadevano
ovunque ; sull’erba, sulla camicia di Edward, sulla sua pelle.
Mi chinai su di lui, e
posai un
piccolo bacio sulle sue labbra socchiuse.
Sorrisi
impercettibilmente di
me stessa.
Sciocca Bella… Sciocca…
Sciocca
Bella! Solo nelle fiabe gli innamorati riprendono vita tramite i baci…
Questa non era una
fiaba, non
era nemmeno un sogno, pur essendo tremendamente somigliante al
più terribile degli
incubi.
Ma non mi sarei
svegliata tra
le braccia di mio marito, lui non mi avrebbe consolato, rassicurandomi.
Mio
marito mi aveva lasciata, per
sempre.
Vedevo tutto sfocato, i
miei
singhiozzi risuonavano per la radura.
Una piccola goccia
rossa di
lacrime e sangue cadde esattamente sul punto in cui avevo affondato i
miei
denti.
Rimasi a fissarla,
mentre
penetrava nella ferita, e si confondeva con il sangue di Edward.
Gli uccelli
continuavano a
cantare, un lieve venticello fece ondeggiare le foglie ingiallite degli
alberi.
Tum…
Trattenei il respiro,
incredula.
Tum…. Tum…
No… Tutto ciò
non era
possibile…
Tum… Tum… Tum…
Il battito di un cuore
in
trasformazione.
- E quando la fine sua
perverrà,
e la Signora Nera
lui richiederà,
solo
l’amore vero salvarlo potrà.
Lacrime e
sangue versar lei dovrà,
e allora
alla vita eterna lui ritornerà-
Alzai gli
occhi dal volto di Edward, Noemi mi sorrise, a gambe incrociate.
-Ricordi?-
Annuii,
asciugandomi una lacrima – Era… così banale…-
-Per
questo l’idea non ci ha mai sfiorato…-
Sorrisi a
mia volta, sollevando da terra il corpo di mio marito e stringendolo al
mio
petto.
Un
piccolo colpetto provenne dal mio addome.
-Senti,
piccolino?- sussurrai – Questo è tuo padre, e presto
starà meglio…-
Noemi mi
mise una mano sulla spalla, poi iniziò a correre.
Fissai il
punto in cui era scomparsa per qualche secondo, poi presi a correre,
proprio
mentre Edward iniziava a contorcersi.
-Per sempre…-
sussurrai.
ANGOLO AUTRICE...
Ri-toc toc...
Chi è?
mazza
VAI VIA! QUI NON TI VOGLIAMO!
XDXD anche questo non me lo
merito... Io non farò mai più promesse nella mia vita...
Vi avevo promesso un aggiornamento veloce, e invece addirittura ho
messo l'avviso (mi faccio schifo da sola)
In ogni caso... Passando al
capitolo...
RAgazze... Siete ancora vive???
*speriamo di sì*
Come avete visto alla fine sono
riuscita a tirarmi fuori da questa situazione poco vantaggiosa... XDXD
Vi avevo avvertito, la filastrocca era di vitale importanza....
In ogni caso Edward doveva
essere davvero in punto di morte.... Perciò questo è il
risultato...un infarto a tutti (compreso all'autrice, quando ha riletto
ciò che aveva scritto) che poi si è risolto...
Ovviamente come avete notato
non è finito... Aro tornerà, con il suo esercito di
neonati... Vi avevo detto ci sarebbero state due battaglie... Ecco
appunto... ^ ^
Ok... oserei dire che ho
concluso.... non so quando posterò nuovamente, non faccio
promesse... Armatevi di pazienza, ragazze... Vi posso solo dire che
devo arrivare al chappy 26... perciò conto di finire il tutto
prima della scuola... Ok... Ora vado, vi lascio la risposta alle
recensioni, e lo spoiler...
Piccolo spoiler... (questa
volta più o meno tranquillo)
E in quel momento, improvvisamente, tutto si collegò alla
perfezione. Sapevo chi ci aveva traditi.
-Vieni Noe... Dovrebbero essere arrivati...- sussurrai, dura.
Non avrei concesso il perdono. Non avrei donato pietà.
ECCO QUA... SI ACCETTANO
SCOMMESSE...
Ora vado sul serio...
Ciaoooooooo
(la vostra mazza vi vuole bene
^ ^)
keska: anche tu hai le palle di erba nella
testa? XDXD anche io ^ ^ In ogni caso davvero accetto scommesse,
grandona mia ^ ^
lady cat: grazie
tante... anche se credo che la descrizione della battaglia sia un
pò caotica U.u
noemix: XD ovviamente
non ti posso dire chi è il traditore, anche su tu più o
meno lo sai già... In ogni caso lo so... la descrizione della
battaglia è molto molto caotica... XDXD pensa, c'è chi ha
detto che mi è venuta bene ... BAH! Grazie tante per i
complimenti ^ ^
barbyemarco: sono
imperdonabile, lo so.... Non ti posso dire nulla riguardo alle tue
supposizioni, perchè ovviamente voglio che sia una sorpresa ^^
Confusina_94:
sì... io adoro i lieto fine ^ ^ e cerca di non uccidermi ora, se
vuoi sapere il finale ^ ^
Cullenuzza: oddio oddio
oddio! Posa quel fucile, mia cara... Perfavore... in fondo questo
chappy è finito bene, no? XDXD Mi dispiace di averti fatto
aspettare tanto, ma proprio non mi veniva l'ispirazione...
BimbaFollementeInnamorata:
cercherò di fare prima nel prossimo chappy, ma non ti garantisco
nulla... Comunque chiedo venia...
Jadis96: e invece ho
postato proprio due settimane dopo ... XDXD No... Non mi dispiace
affatto avere una fan ^^ Grazie tesoro... Non posso rispondere a
certe cose che mi hai chiesto, perchè di spoiler ne ho fatti
già abbastanza...
_New_Moon_: giò!!!
Io... non so cosa dire... In fondo non scrivo così bene... Mi
impegno, lo ammetto, ma spesso i risultati non sono così
soddisfacenti... Io e te condividiamo le stesse idee, sia su Alice che
su Eddy... Inoltre ho scritto il pezzo di Alice in pieno litigio con la
mia ex-migliore amica, quindi puoi capire.... In ogni caso grazie per i
complimenti... sono troppi.... *me coloro pomodoro..*
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Capitolo 22 *** avviso ***
mi dispiace sostituire un avviso con un altro avviso... purtroppo sono in un periodo di mancanza totale di ispirazione... mi dispiace, proprio ora che vi eravate interessate alla mia storia... non so quando tornerò, vi chiedo solo di aspettare... scusate.. |
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