Another story...

di mazza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. Lacrime ***
Capitolo 2: *** La notte in cui tutto iniziò/finì ***
Capitolo 3: *** Ritorno a Forks.1 ***
Capitolo 4: *** Ritorno a Forks. 2 ***
Capitolo 5: *** Incontro.1 ***
Capitolo 6: *** Incontro.2 ***
Capitolo 7: *** La famiglia Cullen ***
Capitolo 8: *** La festa e... ***
Capitolo 9: *** Capelli impomatati, cravattini e tacchi dodici ***
Capitolo 10: *** Destino ***
Capitolo 11: *** Come un umano ***
Capitolo 12: *** Progetti e pic-nic ***
Capitolo 13: *** Votazioni e trattative ***
Capitolo 14: *** Notte.1 ***
Capitolo 15: *** Notte.2 ***
Capitolo 16: *** Mattino... per un pò ***
Capitolo 17: *** Di nuovo il buio... ***
Capitolo 18: *** La calma prima della tempesta ***
Capitolo 19: *** Trappola ***
Capitolo 20: *** caos ***
Capitolo 21: *** Per sempre... ***
Capitolo 22: *** avviso ***



Capitolo 1
*** Prologo. Lacrime ***


Prologo modificato il  03-04-09


Dedico questa  storia a  Noemix...  Grazie  Noe...  Grazie  per  tutto ciò  che fai per me... ^^



PROLOGO

 

 

Edward

 

La guardo negli occhi, lei fissa i miei.

Non serve il mio potere per sapere ciò che pensa.

Una piccola lacrima solca il suo viso.

Non sa quanto darei per poter piangere anche io.

In fondo sarebbe anche giusto. Credo di averne il diritto.

Se siamo arrivati a ciò è tutta colpa mia.

Allora non potevo immaginare la conseguenza della mia scelta.

Nemmeno Alice poteva farlo.

Perché devo essere sempre così stupido?

Desideravo solo farla felice.

Desideravo solo donarle una vita normale.

Desideravo solo che vivesse la sua vita da umana.

Ora non ha più niente di umano.

Invece non posso farlo.

Mai più una lacrima potrà cadere dai miei occhi.

Mai più potrà rigarmi una guancia.

-Come è possibile tutto questo?- sussurra pianissimo Noemi.

-Ti hanno mai raccontato la storia del vampiro e dell’umana che si innamorò di lui, Noe?- chiede Bella, la voce stranamente secca.

-Molte volte…- risponde.

-Scommetto che però non sei a conoscenza, della storia del vampiro sciocco, che rovinò tutto ciò che aveva di più prezioso, con le sue stesse mani…- inizio cupo.

 


Che dire... Spero la storia vi piaccia... Recensite ^^

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Capitolo 2
*** La notte in cui tutto iniziò/finì ***


Capitolo 1 LA NOTTE IN CUI TUTTO INIZIO’/FINI’

 

 

-Bella, io non voglio che tu venga con me-

-Tu… non… mi vuoi?-

-No-

 

Edward

 

16 settembre. Mai dimenticherò quella data.

Mi sentivo uno schifo. Mi sentivo un traditore.

E lo ero.

Arrivai prima di Bella a casa, e la attesi.

Le chiesi di fare una passeggiata.

Al suo silenzio mi sentii ancora peggio.

La portai nel boschetto dietro casa sua.

-Bene parliamo- disse.

-Ok… Un bel respiro Cullen… Fai la cosa giusta…- pensai.

-Bella, stiamo per andarcene- dissi tutto di un fiato.

-Perché proprio adesso? Ancora un anno…-.

Inventai una scusa di sana pianta.

Lei capì, ma continuò ad opporsi.

La guardai per un attimo, disperato. Poi cercai di ricompormi.

-Bella, non voglio che tu venga con me-

Ecco fatto. Dalla mia bocca era uscita la peggiore bugia che avessi mai detto.

In quel momento vidi, chiaramente, il cuore del mio amore spezzarsi.

Rimanemmo in silenzio.

-Tu… non… mi vuoi?- chiese, la voce rotta.

La mia bocca lottava contro il mio cervello. Fu difficilissimo pronunciare quel monosillabo.

-No-.

Il silenzio regnò per il bosco, per diversi minuti.

-Questo cambia le cose- disse infine, con tono neutrale.

Potrei dire che la mia vita è finita lì.

Che senso aveva vivere, se la mia unica ragione di vita accettava ,così tranquillamente, la mia partenza?

Volevo piangere.

Volevo morire.

Volevo abbracciarla e baciarla, e poi supplicarla di non credermi ,e di tornare insieme a me, come se la mia bocca non si fosse mai aperta.

Ma non successe nulla di tutto ciò.

Pochi minuti dopo stavo correndo senza una meta, per il bosco.

Mi trovai, senza averlo deciso, nella nostra radura.

Mi buttai a terra di colpo, e iniziai a singhiozzare.

Non avevo mai pianto, in tutta la mia vita da vampiro.

Perché? Perché l’avevo abbandonata?

-Perché la ami- mi rispondevo allora.

-Perché sono un cretino- risponderei ora.

Afferrai un ciuffo d’erba e tirai forte. Questo si strappò immediatamente, insieme ad un’enorme zolla di terra.

Fissai con una smorfia la mia mano.

La mia forza mi disgustava.

Perché non potevo essere un semplice umano?

Perché doveva essere tutto così difficile?

Mi rialzai in piedi e presi a pugni un albero, in preda alla rabbia.

Questo cedette subito, dopo solo due colpi.

Iniziai a demolire la radura, albero per albero, continuando a singhiozzare.

Ovviamente questo non mi impedì di pensare a lei.

La vedevo davanti ai miei occhi, bellissima.

Ritiro l’ultima affermazione: lei era sempre bellissima, anche mentre dormiva.

A 7 anni era bellissima.

Così come a 15.

E lo sarebbe stato anche a 45 e a 72.

Sentì una mano delicata sulla mia spalla.

-Edward…-

Sussultai.

-Edward, fermati ti prego…-

Mi fermai all’istante.

-Come hai potuto farmi questo, Edward?- disse, iniziando a piangere.

Feci per abbracciarla, ma lei si allontanò.

Più la seguivo e più lei si faceva lontana.

Ad un certo punto svanì, ed io capii che era stata solo un illusione.

-BELLA!!!- urlai.

I pochi uccelli che erano rimasti nella radura presero il volo, spaventati.

Ero un mostro.

Anche se non era necessaria, l’aria mi mancò.

Le gambe mi cedettero. Caddi in ginocchio.

Rimasi per un periodo indefinito in quella posizione, con la testa tra le mani.

Non mi accorsi dei passi leggeri che raggiungevano la radura.

Qualcuno mi toccò una spalla, questa volta davvero.

-Edward…-

Alzai la testa, in direzione della voce.

-Edward ti prego, torna in te…-

-Alice, per favore…Lasciami in pace…- dissi con un filo di voce.

-PER FAVORE UN CAVOLO!- urlò.

Sgranai gli occhi.

-Credi di essere l’unico affezionato a Bella? Credi di essere l’unico a soffrire per lei?-

Assistevo alla sua sfuriata passivamente.

-REAGISCI CAVOLO!- gridò nuovamente, scrollandomi per le spalle.

-Scusa…solo che… è… difficile…- sussurrai, la voce soffocata dai singhiozzi.

Mi strinse a sé.

-Lo so…- sussurrò – Sarà difficile… Ma questa è la tua decisione, Edward, non puoi più tornare indietro… -

-Quanto soffrirà, Alice?-

Rimase in silenzio, ma non poteva trattenere i suoi pensieri.

Vidi Bella, immersa nella foresta, piangere e gridare il mio nome.

-Hanno appena iniziato a cercarla, Jasper ha lasciato un biglietto a casa Swan…-

-Quando la troveranno?- chiesi, disperato.

-Tra cinque ore…-

-Dove sono gli altri?-

L’intera famiglia Cullen entrò nella radura.

Esme mi corse accanto e mi abbracciò.

Iniziò a piangere con me, mentre mi accarezzava i capelli.

Mi ricordò enormemente lei.

Presi a singhiozzare più forte.

-SEI UN MOSTRO? TE NE RENDI CONTO?- gridò Rosalie.

Annuii, frustrato.

Alice ringhiò.

-Ma puoi stare zitta?- sibilò – Non vedi che è distrutto?-

-Ma è solo colpa sua… Dice di amarla, e poi cosa fa? La lascia così, senza una spiegazione!-

-Rosalie… Per favore lascialo stare…- disse Carlisle.

Lei non lo ascoltò.

-Sei un cretino, Edward! Tu non la ami! Tu l’hai illusa tutto questo tempo!-

Ruggii, e feci per spiccare un balzo verso di lei.

Jasper mi trattenne, così come fece Emmett con la moglie.

-Ok, ora basta ragazzi…- ci ammonì Carlisle, calmo, ma autoritario – Ora andiamo…-

Tutti iniziarono a correre verso casa.

-Su Edward…- mi incoraggiò Alice.

Mi alzai e mi trascinai dietro di lei.

Correvo verso la mia vita senza Bella.

Correvo verso la morte interiore.


ANGOLO AUTRICE

Scusate.... Questo primo capitolo è infinitamente triste, e non è mio solito scriverne...
Vi prometto che il prossimo sarà pò più tranquillo...
Dunque... Sono fiera dei miei tre commenti, perchè sono consapevole che il prologo di questa storia fa letteralmente schifo...
Spero che il primo capitolo sia stato di vostro gradimento...
Ora rispondo alle recensioni...

nene_cullen: grazie per la fiducia...
franci_cullen: sappi che è mio solito postare i capitoli a pochissima distanza l'uno dall'altro...
BellaCullen88: temo dovrai aspettare ancora un pò... Anche il prossimo capitolo sarà dal punto di vista di Edward...

Ok... Ora vi lascio... Per ora non vi posso anticipare niente...
Baci a tutte

_Mazza_

P.s. la Noe non si è fatta sentire... Evidentemente non ha notato il mio aggiornamento... XD Immagino la sua faccia domani...

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Capitolo 3
*** Ritorno a Forks.1 ***


Capitolo 2  RITORNO A FORKS. 1

 

25 anni dopo…

 

Un colpo secco alla mia porta.

-Edward, posso entrare?-

-Vieni…- risposi rassegnato.

-Potresti venire di sotto? Stiamo aspettando solo te…- chiese mio padre, entrando nella stanza.

Ero steso, con la faccia nascosta nel cuscino, sul mio letto.

-Arrivo..- dissi di malavoglia.

Mi guardò triste.

Sapevo cosa pensava.

Da ormai 23 anni non partecipavo più alla vita di famiglia. Mi trascinavo semplicemente a caccia, scortato dai miei fratelli.

Precisamente dal giorno in cui avevo appreso la notizia della sua morte.

Eravamo tutti nel grande salotto di casa Cullen.

Esme, Rosalie e Emmett guardavano la televisione.

Jasper leggeva un libro.

Carlisle era nel suo studio.

Io e Alice giocavamo a scacchi.

Ad un certo punto, lei si bloccò all’improvviso.

La visione fu brevissima.

Semplicemente vedemmo una lapide bianca nel cimitero di Forks.

 

Isabella Swan

 

Forks, 13 settembre 1987                  Forks, 11 agosto 2007

 

Niente di più dettagliato.

Ma bastava per uccidermi.

Caddi in ginocchio, a peso morto.

Alice prese a piangere, silenziosamente.

L’intera famiglia iniziò a bombardarci di domande.

Nessuno dei due aveva la forza per rispondere.

-E’ morta… - disse lei infine, con un filo di voce- Bella è morta…-

Nessuno osò aggiungere o chiedere niente.

Nemmeno Rosalie.

Tutti avevano rispetto per il mio dolore.

In seguito, grazie ad una telefonata di Carlisle all’ospedale di Forks, scoprimmo che la mia Bella era scomparsa a causa di un incidente d’auto.

Tutto il mondo mi crollò addosso.

In quei due anni, l’unica cosa che mi ancorava alla vita, era il pensiero della sua felicità.

La consapevolezza di aver fatto la cosa giusta.

In un solo attimo compresi che, se io le fossi stato accanto, l’incidente non sarebbe mai avvenuto.

Era tutto finito.

Solo l’intervento di mio padre mi impedì di cercare la morte presso i Volturi.

Mi faceva controllare.

Non potevo scappare.

Avevo sempre Emmett o Jasper dietro, pronti ad impedire una tentata fuga.

Quella non era vita.

Mi chiusi sempre più in me stesso.

Ed ecco che iniziai ad uscire sempre meno dalla mia stanza.

Diventai un automa…

 

Mi trascinai automaticamente di sotto.

Tutti mi salutarono.

Risposi solo con un –Cia…- appena accennato.

Mi sedetti alla sinistra di Alice. Lei mi mise una mano sulla spalla. Ovviamente sapeva tutto.

-Allora, ora che ci siamo tutti… Abbiamo deciso di trasferirci…- annunciò Carlisle.

Tutti accolsero la novità con grande entusiasmo.

-Ci trasferiamo a… Forks…- completò mio padre.

Il silenzio regnò di colpo nella stanza.

Tutti mi fissavano, lo sguardo comprensivo, come ad aspettare una mia esplosione.

Solo Rosalie aveva una espressione compiaciuta sul volto. Le era sempre piaciuta Forks.

-Edward…- iniziò Carlisle.

-Dammi un solo motivo per cui dovremmo trasferirci proprio lì…- ringhiai.

-NON è GIUSTO! A me piaceva Forks…! Non è giusto che a causa di una inutile umana ci siamo trasferiti! Ora lei è morta… E’ MORTA EDWARD!! E’ morta da 23 anni…-

Mandai all’aria la sedia su cui ero seduto.

-Ripetilo… Ripetilo se hai il coraggio…- sussurrai minaccioso.

-Inutile uma…-

Non finì la frase perché Emmett la bloccò.

-Ok… Ora basta Rose… Hai ottenuto di trasferirci a Forks… Non c’è bisogno di andare oltre!-

Era incredibile il potere di mia sorella in casa.

Le bastava fare gli occhi dolci per ottenere il permesso dei nostri genitori.

L’appoggio di Emmett le era sempre garantito.

Jasper si dichiarava neutrale.

Solo Alice si era opposta, ma nessuno l’aveva ascoltata.

Così, 3 ore dopo, stavamo preparando le valigie per Forks…


ANGOLO AUTRICE

Scusate ma vado di frettissima... Ringrazio solamente chi ha commentato..
Il prossimo capitolo sarà di Bella...
Insomma... Non avrete mica pensato fosse davvero morta...
Commentate
Baci
_Mazza_

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Capitolo 4
*** Ritorno a Forks. 2 ***



Capitolo 3.  Ritorno a Forks. 2 

Bella

 

-Pronto-

-Pronto… Ciao Jake…-

-Bella! Bella sei proprio tu?-

-Si, ciao Jake…-

-Da quanto non ti fai sentire, Bella? Sicuramente più di un anno…!-

-Zia Beia! Zia Beia!-

-Zitti bambini!-

-Ehm… Jake ci sei ancora..?-

-Si… scusa… I gemelli…-

Scoppiai a ridere.

-Bella, dove siete?-

-Ehm… E’ un problema per te, se ci stabiliamo per qualche mese lì a Forks?-

-Ah…- rispose secco.

-Ehm… Come sta Sam?-

-Bene… Credo…-

-Ascolta Jake… Non sei assolutamente costretto ad ospitarci, se non è tua intenzione…-

-Bella… Sai che non c’è nulla che mi potrebbe fare più piacere… Semplicemente dovrò parlare con i ragazzi…-

-Ok! Saremo a casa tua tra… esattamente due ore…-

-Allora vi aspetto! Chissà come sarà felice Angie…-

-A dopo Jake! Un bacio…-

Clic.

Sospirai.

Della mia condizione, non c’era niente che mi pesasse di più, di mettere Jake nei pasticci.

Era a causa mia, se  veniva escluso dalla maggior parte delle riunioni con i fratelli.

Mentre Histery guidava a tutta velocità mi appoggiai al vetro e tornai con la mente a 25 anni prima.

Quando Edward mi lasciò, pensai seriamente di mettere fine alla mia vita.

In fondo che senso ha vivere senza l’aria necessaria per la sopravvivenza, o senza il sole che ci mantiene in vita?

Solo il bene per i miei genitori mi impedì di fare un gesto tanto avventato.

Soffrivo comunque tantissimo. Passai i primi tre mesi senza di lui in uno stato degno di un’ameba.

Poi conobbi Jacob, e tutto cambiò.

Era il mio migliore amico, ma piano piano me ne innamorai.

Non fraintendetemi, amavo ancora Edward al di sopra della mia vita.

Il mio amore per il mio sole personale era tutt’altra cosa.

Era un amore più sano, un amore meno coinvolto.

Lui mi amava da sempre, ed io iniziavo a ricambiare.

Un giorno Jake scomparve del tutto.

Non voleva parlarmi.

Non voleva vedermi.

Immediatamente ricominciai a sentire fortissima la mancanza di Edward.

Decisi di tornare nella nostra radura. (Tanto x essere poco masochisti… ndr by mazza)

Quel giorno incontrai Laurent, e quel giorno la vita della semplice umana, Isabella Swan, finì.

Laurent mi morse.

Non so fornire una versione più dettagliata della mia trasformazione.

Quando i licantropi arrivarono nella radura uccisero Laurent.

Poi mi videro, e non si rassegnarono.

Non avendo mezzi più sofisticati cercarono di leccare via il veleno.

Credo sia stata questa la chiave di tutto.

Io sono una vampira a metà trasformazione.

Un essere a metà tra un vampiro ed un licantropo.

La mia temperatura corporea è più alta di quella umana.

Nelle mie vene scorre sangue.

Posso dormire, e posso nutrirmi di cibo umano.

La mia forza e la mia velocità sono stupefacenti.

La mia pelle è impenetrabile.

Sono immortale.

Quando mi risvegliai dalla trasformazione, Sam, mi permise di rimanere a Forks.

Dissi tutto a Charlie. Il nostro rapporto non cambiò.

Io ero sempre la sua bambina.

Pochi giorni dopo Jake mi chiese di essere la sua ragazza.

Accettai.

La nostra vita proseguiva felice.

O almeno fino ad un anno dopo.

Un giorno la mia migliore amica, Angela Weber, capitò a casa mia, mentre Jacob era lì.

Capì subito ciò stava succedendo.

Il mio ragazzo rimase a fissarla per cinque minuti buoni.

Mi rivolse un occhiata di scuse, ed invitò Angela a fare una passeggiata.

Per la seconda volta nella mia vita mi sentii morire.

Ero stata abbandonata una seconda volta.

Quando tornarono, i miei due migliori amici, mi chiesero il permesso di  mettersi insieme.

Ovviamente accettai senza protestare.

Lo stesso pomeriggio, Leah Clearwater, andò a far visita a Ben, il fidanzato di Angela.

 Molti di voi si saranno già immaginati la fine di questa storia.

Anche Leah quel giorno ebbe il suo imprinting.

E chi ne uscì scottato da tutto questo? Ovviamente io.

Poi, accadde ciò che Sam aveva previsto sin dall’inizio.

Persi il controllo, e in un attimo di furia, attaccai Harry Clearwater.

Dopo la sua morte, Sam, mi cacciò da Forks.

Inscenammo la mia morte immatura, avvenuta a causa di un incidente d’auto.

Poche settimane dopo mio padre morì di infarto, o forse solo di dolore.

Non mi rimaneva più nessuno.

Iniziai a viaggiare, e scoprii di non essere l’unica della mia specie.

Incontrai Histery in una foresta africana.

Era appena stata trasformata.

Le spiegai cosa era diventata, e lei si unì ai miei vagabondaggi.

Trovammo Emma e Daniel in Europa.

Loro erano “mezzi vampiri” già da qualche anno.

Erano sposati prima di diventarlo, e continuavano a condividere la loro vita insieme.

A questo punto penso sia dovuto fare un po’ di chiarezza su di noi.

Oltre ai normali poteri, comuni a tutti e quattro, ognuno di noi possiede un potere extra.

Histery è telepatica. Legge i pensieri e comunica tramite essi, anche a distanze stratosferiche.

Daniel può teletrasportarsi da un luogo all’altro, con la sola forza della mente.

Emma guarisce le ferite.

E io? Io controllo i quattro elementi.

Posso controllare terremoti e uragani.

Posso usare la forza dell’acqua a mio piacimento.

Posso controllare il fuoco e scatenare trombe d’aria.

Quel giorno stavo tornando a Forks, non immaginavo che la mia vita stesse per cambiare nuovamente.


ANGOLO AUTRICE

Dunque... VAdo in frettissima... Quindi non posso rispondere direttamente a chi mi ha commentato... Ho corretto gli errori che mi avevate fatto notare... GRAZIE DI CUORE...
Vorrei solo soffermarmi su di una cosa.
Il linguaggio di questa ff è semplice, ne sono consapevole.
Ho deciso di scriverlo in questo modo perchè è fatto di ricordi... Per intenderci meglio immaginate Edward e Bella che vi raccontano la loro storia esattamente come se voi foste davanti a loro...
Non userebbero parole troppo sofisticate giusto...?
Comunque tornerò prestissimo questa volta con Eddy...
Alla prossima puntata^^ L'incontro tra i due ...

Bacioni

_Mazza_

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Capitolo 5
*** Incontro.1 ***


Capitolo 4.  Incontro. 1

 

Edward

 

Welcome to Forks

 

Tutti, dentro la macchina, si voltarono verso di me.

Avevamo appena oltrepassato il cartello stradale.

Rosalie guidava, e Emmett le era accanto nel posto del passeggero.

Jasper ed io eravamo nei sedili laterali posteriori.

In mezzo a noi, Alice.

 -Sto bene... Sto bene…- sussurrai, per rassicurarli.

Tutti si rigirarono all’istante.

Ma stavo bene?

No… Stavo peggio del solito…

Mi accorsi che la mano mi tremava.

Alice, alla mia sinistra, sospirò e mi accarezzò un braccio.

Senza preavviso incominciai a singhiozzare.

Era moltissimo che non mi mostravo così debole, anche se dentro continuavo ad esserlo da 25 anni.

Sentii immediatamente il potere di Jasper controllare la mia crisi isterica.

Alice, in passato così gioiosa e allegra, ora mi guardava tristissima.

-Manca molto anche a me, Edward…- disse, la voce spenta.

Nessuno aggiunse nulla.

Imboccammo lo sterrato, che portava alla nostra vecchia casa.

Scendemmo dalla macchina, silenziosamente, ed entrammo.

Tutto era ricoperto da un’enorme strato di polvere.

Il mio sguardo si soffermò sul pianoforte, coperto da uno spesso telone.

Lo scostai con rabbia, e mi sedetti allo sgabello.

Venticinque anni prima mi ero rifiutato di portarlo via dalla casa.

Ora quel pianoforte, che avevo tanto amato, mi ricordava infinitamente lei.

La prima volta che era venuta in casa Cullen.

Le ore speciali che aveva passato ad ascoltarmi suonare.

-Edward è capace di fare tutto, vero?- aveva chiesto un giorno.

No.

Era una sicurezza: questa volta non ce l’avrei fatta. Non mi sarei più rialzato.

- Mi vedi ora Bella? Sono un incapace…!- gridai.

Alice mi cinse il braccio.

-Ora stai esagerando, Edward…- mi disse seria – La perdita di Bella è stata un duro colpo per te, come per tutti noi, ma lei non vorrebbe vederti così…-

Ringhiai forte, e mi divincolai dalla presa di mia sorella.

Jasper fu subito accanto alla moglie, l’espressione arrabbiata.

-Smettila Edward…- disse duro – Alice ha ragione…-

-SMETTETELA DI DIRMI CIO’ CHE DEVO FARE!- ringhiai - Voi non capite…- aggiunsi, sussurrando.

Mi scaraventai fuori, prima che qualcun altro potesse provare a fermarmi.

 Raggiunsi in meno di un minuto la nostra radura.

Ogni cosa mi ricordava quella notte.

Ogni filo d’erba.

Ogni albero.

Ogni goccia di rugiada, che cadeva dalla foglie ingiallite.

In tutto trovavo una motivazione per pensare a lei.

Di quel passo sarei impazzito presto…

Poi

 

Piccola interruzione… Già… Perché sono sadica… Cosa pensate che possa accadere…? Secondo me ve lo siete immaginato già tutte…

 

Poi mi accorsi di non essere più solo.

Qualcuno mi osservava, immobile, da dietro gli alberi. Sentivo la sua presenza silenziosa.

Mi girai di scatto.

-Edward…- rantolò la persona in questione.

Quella voce…

No.

Non era possibile.

Lei era morta.

Eppure… L’odore era quasi identico a come lo ricordavo, e la voce non era affatto cambiata.

-Bella…- sussurrai.

-Cosa ti porta qui, Cullen?- disse, avanzando di due passi verso di me.

Potevo vedere meglio la sua faccia.

Nel suo volto leggevo solo disprezzo.

-Ti ho chiesto come mai sei qui…- ripeté.

Mai, l’avevo sentita rivolgersi a me, con un tono così duro.

-Ricordi…-

Le sue mani si strinsero convulsamente.

-Ah sì…? Non hai avuto tanta nostalgia di me però, in questi 25 anni!-

-Ma Bella… Io ti credevo morta…-

-Beh Edward… Non lo sono… Vedi?- ribatté, con una punta di amarezza nella voce.

-Io… Scusa…- dissi, abbassando il capo.

-Non me ne faccio niente delle tue scuse, Edward… Dovevi pensarci quella notte… E comunque… Lo hai detto tu, voi vampiri vi distraete facilmente ,giusto? Cosa facevi mentre Laurent mi mordeva? Cosa facevi durante la mia trasformazione? Cosa facevi quando mio padre è morto, e mi hanno cacciata via dalla riserva?-

Rimasi immobile, incredulo, mentre lei riversava su di me tutta la rabbia, che teneva dentro da chissà quanto.

-Io… Pensavo di fare il tuo bene, Bella… Volevo che tu conservassi la tua umanità… Non ho mai smesso di amarti…- dissi affranto.

Sgranò gli occhi, una piccola lacrima cadde dai suoi magnifici occhi cioccolato.

-STUPIDO! Sei uno stupido, Edward… Io ti odio! Ora di umano non ho più niente… Se tu fossi stato con me, quel giorno, tutto questo non sarebbe accaduto!- gridò.

-Hai ragione… Sono stato un bastardo… Ma credimi, sarei tornato se…-

-Se cosa, Edward? Gli eventi del passato non si possono cambiare… Io rimarrò bloccata in questo corpo per sempre… Niente mi ridarà indietro mio padre… Niente potrà più tornare come prima…- urlò, ora piangendo alla grande.

Feci un passo verso di lei.

-Non osare avvicinarti, Cullen… Non mettere alla prova il mio autocontrollo…- sibilò.

Continuai ad avanzare.

-HO DETTO NON AVVICINARTI!!!- gridò.

-Io Bella ti amo… Ed è così anche per te… Lo sai anche tu…- sussurrai.

Sussultò.

I suoi occhi mandavano scintille.

-Ti prego perdonami…- la implorai.

Perse del tutto il controllo.

Tese la mano verso di me, come per scagliare qualcosa.

Immediatamente mi sentii scivolare addosso qualcosa di maledettamente freddo.

Portò la mano in alto.

Sentii i miei piedi staccarsi da terra.

-Ma… Cosa…?- sibilai.

Chiuse gli occhi.

Strinse la mano in un pugno.

Improvvisamente un dolore incredibile invase il mio corpo.

Ero completamente in balia di quella morsa di ghiaccio.


ANGOLO AUTRICE...

Be... due commentini?? Ditemelo sinceramente... Quanto faceva schifo lo scorso capitolo?? Era pieno di errori? Era noioso? Mi piacerebbe saperlo, per migliorarmi sapete...
In ogni caso spero vi sia piaciuto di più questo ^^
Alla noe ho già risposto ... Ringrazio sinceramente l'altra ragazza che ha commentato...
Inoltre vorrei ringraziare le trenta persone che mi hanno inserito tra i preferiti...
Vi devo dire però che non mi dispiacerebbe ricevere qualche commento da questi ultimi... Insomma... Se avete messo la fanfiction nei preferiti vorrà dire che in qualche modo vi piace ^^
Ringrazio già da ora... Aggiornerò presto ... (Questa non è una promessa, è una minaccia...)

Nota x tutte quelle che hanno letto Nessie... Eccomi tornata con il mio famoso sadicismo ^^

Bacioni a tutte

_Mazza_

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Capitolo 6
*** Incontro.2 ***


Capitolo 5. Incontro. 2

 

Bella

 

Pensavo di fare il tuo bene, Bella…

Beh… Non l’hai fatto…

Volevo che tu conservassi la tua umanità…

Non capisci che è solo a causa tua se l’ho persa?

Non ho mai smesso di amarti…

Bene… Peggio per te…

Ed è così anche per te…

NO! Non è vero! Io ti odio…

Lo sai anche tu…

E’ vero… Io non ho mai smesso di amarti, Edward… In tutti questi anni, per andare avanti, mi sono aggrappata alla consapevolezza della tua esistenza…

Ti amo Edward…

Ti prego perdonami…

-Lo farò…- sussurrai, singhiozzando.

 

Urla disumane interruppero le mie farneticazioni.

Cric…

EDWARD!

Immediatamente riaprì gli occhi.

-EDWARD!!!!!!- gridai.

Era sospeso a mezz’aria, gli occhi sbarrati. Urlava e si contorceva sotto il mio potere.

-Cric- facevano le sue ossa.

Ma che cosa caspita stavo facendo?

In preda al panico riaprì la mano, ancora stretta in un pugno.

Rantolò un piccolo respiro. Chiuse lentamente gli occhi. Le urla si spensero.

Lo riportai a terra, più delicatamente possibile.

Atterrò esattamente tra le mie braccia, a peso morto.

Sul suo corpo si era formata una piccola patina ghiacciata.

La sciolsi, poi spensi il mio potere.

-Edward?- chiesi pianissimo.

Non rispose.

Passai la mano sul suo corpo, cercando di capire i danni che avevo provocato.

Trattenei il respiro: la mia laurea in medicina non diceva nulla di buono.

Aveva parecchie costole incrinate. Potevo sentire chiaramente le ossa delle braccia e delle gambe spezzate in due o più pezzi. Addirittura alcune di esse erano completamente frantumate.

Un normale umano sarebbe morto, o comunque sarebbe rimasto paralizzato per tutta la vita.

Ma lui non era un normale umano, lui era un vampiro.

Eppure, proprio per questo, sarebbe dovuto essere sveglio, dolorante e debole, ma cosciente.

Invece nulla.

Lo chiamai più volte, non rispondeva.

Con il briciolo di razionalità che ancora mi rimaneva, ricordai il potere della mia amica.

Respirai profondamente per calmarmi, invano.

-Histery- chiamai mentalmente.

Pochi secondi dopo la voce di Histery arrivò al mio orecchio, come se stessi parlando con lei al cellulare.

-Bella… Che succede?- chiese, notando la mia voce  tremante.

Senza aggiungere niente le mostrai , sempre mentalmente, i ricordi degli ultimi cinque minuti.

-Oh caspita… Lui è… QUELL’ Edward Cullen?-

-Si… Ti prego aiutami… Io… Non volevo… Io… Non l’ho mai dimenticato…- implorai.

-Certo… Certo… Chiamo i ragazzi… Tra pochi minuti saremo lì…-

-Grazie…-

-E… Bella?-

-Si?-

-Non perdere la calma…-

-Ok…-

Interruppe il contatto, lasciandomi sola con Edward, e con i miei sensi di colpa.

-Edward…- lo chiamai nuovamente.

Non rispose.

-Edward, tieni duro, tra poco ti sentirai meglio…-

Feci una smorfia, fissando il suo stupendo viso contratto in un espressione di puro dolore.

-Ti prego Edward, svegliati. Sai… Sono cambiata molto in questi 25 anni… Ho imparato a dire bugie ad esempio... Oggi credo di aver detto la bugia più grande di tutta la mia vita-.

Mi fermai, sperando in una sua reazione. Niente.

-Io Edward non ti odio… Non ci riesco…. Ti amo troppo per farlo…- dissi, mentre una lacrima ricominciava a scendere sulla mia guancia.

Mi coprì il volto con le mani.

Poi, ad un certo punto, lui accennò un piccolo respiro affaticato. Immediatamente gemette.

-Edward…- sussurrai, accarezzandogli il viso.

Spalancò gli occhi.

-Bella… Ti prego dimmi che non era un sogno… Che hai detto davvero ciò che ho sentito un attimo fa…- disse, con la voce più debole che avessi mai sentito.

-Sì, Edward… Hai capito bene… Io ti amo…- risposi piangendo.

-Sai Bella, non ho mai provato un tale dolore fisico, e non so per quanto ancora riuscirò a rimanere sveglio, ma questo è il giorno più bello della mia vita- farfugliò.

Le sue palpebre si chiusero lentamente.

-EDWARD!! Edward ti prego non lasciarmi… Non riuscirei a vivere, ora che ti ho ritrovato… Fallo per me ti prego…-

Vedevo il mio amore lottare letteralmente contro i suoi occhi.

-Non… Non riesco a tenere gli occhi aperti amore, scusami…- disse, con un filo di voce.

-Edward, ti prego… Emma arriverà presto… Non smettere di parlarmi!-

-Chi è Emma?- chiese, in un disperato tentativo di rimanere sveglio.

-Emma è la mia amica. Lei può guarirti… Ho chiesto a Histery di chiamarla, sai, lei è telepatica. Non solo legge il pensiero, come te, ma può anche comunicare tramite esso. Daniel, il marito di Emma, le porterà qui tramite il teletrasporto…-

-Wow, davvero una famiglia interessante- disse, accennando un sorriso- Una guaritrice, una telepatica, uno che può teletrasportarsi, e… Il tuo potere Bella… Il tuo potere è davvero potentissimo…-

-Oh scusa, tesoro… Riuscirai mai a perdonarmi per ciò che ho fatto?-

-Amore… Se ora dovessi morire, sarebbe la morte più dolce e più piacevole… Per mano tua tutto è piacevole…-

-Non fare il cretino, Edward, tu oggi non morirai…-

Come a rendere più verosimile ciò che avevo appena detto, i miei tre compagni si materializzarono silenziosamente nella radura.

-Emma! Grazie a Dio!-

Squadrò Edward attentamente.

-Sappi che lo faccio per te, Bella. Per quello che ha fatto merita ben altro…-

La fulminai con lo sguardo.

-E sia… Ma ora per favore aiutalo!-

Annuì, poco convinta.

-Hai fatto davvero un bel lavoro, Bella… Ora… Aiutami a girarlo…-

Edward gemette, mentre io ed Emma provavamo a voltarlo supino.

-Shh… Edward andrà tutto bene, non temere…-

-Ma io non ho paura… Ci sei tu con me…-

Presi la sua mano, miracolosamente illesa, e la strinsi forte.

-Ora sentirai un po’ male…- annunciò Emma, posando una mano sul suo petto.

Da essa si sprigionò una lucina azzurrognola, che colpì Edward in pieno.

Mentre un urlo rauco usciva dalla sua bocca, io strinsi ancora di più la presa.

La cosa durò circa venti secondi.

Poi Emma tornò nelle braccia di Daniel, senza guardarmi in faccia.

-Come va?- chiesi, titubante.

-Decisamente meglio…- rispose, la voce già più sicura.

-Ora Edward ti addormenterai… So che non è normale per te, ma il mio potere funziona anche come un potente anestetico…- disse la mia amica, con fare professionale.

Le sue palpebre cedevano nuovamente.

-Dormi tesoro… Dopo ti sentirai meglio…- sussurrai dolcemente.

-Io… Bella… -

-Shh… Sarò accanto a te quando ti sveglierai… E allora mi potrai dire tutto ciò che vuoi…-

Annuì, poi smise di fare resistenza e piano piano si addormentò.

Rimasi a fissare il suo volto d’angelo per un tempo indefinito.

Poi decisi che era meglio tornare a casa. A casa Cullen.

ANGOLO AUTRICE

Scusate... Non vado di fretta oggi... Vado di frettissima... Grazie comunque a tuti ^^

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Capitolo 7
*** La famiglia Cullen ***


Capitolo 6. La famiglia Cullen

 

Mi alzai con Edward in braccio.

-Ragazzi, io lo porto a casa…- annunciai.

-Fai attenzione, Bella… Loro ti credono morta, non sai come potrebbero reagire…- si raccomandò Daniel.

-Certo Dany…-

-Resterò in ascolto, Bella… Se hai bisogno di aiuto saremo immediatamente da te…- mi rassicurò Histery.

-Lo so tesoro…- dissi, abbracciandola.

Poco dopo correvo a tutta velocità verso casa Cullen.

Rallentai appena sentii l’odore dei sei vampiri.

Subito dopo  vidi il profilo della grande casa, che venticinque anni prima mi era stata così comune.

Il mio cuore prese a martellarmi forte nel petto.

Come l’avrebbero presa?

Arrivai davanti alla porta, indecisa se bussare o no.

Decisi di bussare ed entrare.

-Edward, ci hai fatto preoccupare moltissimo!!!- strillò Alice dalla cucina.

Quanto mi era mancata la mia migliore amica…

Apparve nell’atrio, insieme ad Esme.

Il vaso che teneva in mano le cadde di colpo, ed andò in mille pezzi.

-BELLA!!!- urlarono in coro.

Fecero per saltarmi addosso, ma Emmett e Jasper comparvero all’improvviso e le fermarono.

-Ferme…- ringhiò Jazz.

-Ma Jazz… Non vedi? E’ lei! E’ Lei! E’ viva!- gridò Alice, cercando di divincolarsi dalle braccia del marito.

-Isabella è morta Ali…- disse cupo lui.

-Che cosa succede qui dentro?- chiese Carlisle scendendo le scale, seguito da Rose.

Entrambi trattennero il respiro.

-Tu… Tu… Non sei Bella…- soffiò lei.

-Ragazzi sono io…- dissi.

-Come ti permetti di venire qui, e sfruttare il nostro ricordo di Bella, per ingannarci?- ringhiò – E cosa hai fatto ad Edward?-

Prima che potessi rispondere me lo strappò dalle braccia.

La lasciai fare.

-Ragazzi lasciatemi spiegare, vi prego…-

-E’ ciò che tutti noi stiamo aspettando…- disse Carlisle duro.

-Ok… Come vi sarete resi conto io non sono morta… Sono stata trasformata in un essere  a metà tra un vampiro ed un licantropo 25 anni fa…- iniziai.

Per cinque minuti buoni continuai a parlare senza interruzioni.

Raccontai tutto. Dalla mia trasformazione all’episodio di qualche minuto prima.

Infine il silenzio regnò per tutta la stanza.

-Mi credete ora?- chiesi infine.

Carlisle era in preda ai dubbi.

-Io… Ti vorrei credere, davvero… Ma come possiamo essere certi che tutto ciò sia successo veramente?- chiese, con un tono di voce tutt’altro che neutro.

Guardai l’orologio.

Per esperienza sapevo che l’anestetico di Emma durava sugli umani circa due ore.

I licantropi rimanevano addormentati per un’ora.

Su noi mezzi vampiri faceva effetto per una mezz’oretta.

Sui vampiri tradizionali solo dieci minuti.

A momenti Edward si sarebbe svegliato.

-Edward si sta svegliando… Avrà sicuramente sentito i pensieri dei miei amici nella radura… Chiedete a lui-

Mi sorrise, imbarazzato. Fu l’unico. Rose, Jazz e Emmett mi guardavano minacciosi.

Rimanemmo in attesa per circa un minuto.

Poi Edward aprì gli occhi, tra le braccia della sorella.

-Bella…- farfugliò, ancora la voce impastata

–BELLA!- gridò, spaventato nel non vedermi.

-Sono qui tesoro…- dissi calma.

-Rose… Spiegami perché sono tra le tue braccia e non tra quelle di Bella…-

-Non vogliono che mi avvicini…- risposi io.

-CHE COSA?? Mettimi giù… Mettimi giù ho detto!!!- gridò.

-Edward…Tu non ti rendi conto… - sussurrò lei.

-TU non ti rendi conto!- strillò isterico.

-Rose lascialo…- disse Carlisle.

Lei sbuffò, ma lo lasciò andare.

Arrancò verso di me, traballando un po’. Poi si appoggiò a me.

-Aspetta… Edward, siediti… Sei ancora troppo debole per fare sforzi…-

Lo aiutai a sedersi sul grande divano, poi mi sedei accanto a lui.

-Sei proprio certo, Edward, che sia Bella?- chiese il padre.

-Certo papà… Lei E’ Bella… Tra l’altro ho sentito anche i pensieri di Histery, Emma e Daniel… Sono sicuro che sia lei…-

Emmett e Jazz rallentarono un po’ la presa, Alice ed Esme riuscirono a divincolarsi.

Mi furono addosso in un istante, singhiozzavano.

-Mi siete mancate tantissimo…- sussurrai.

-Anche tu…- sussurrò Alice.

Alla fine mi lasciarono.

-No Carlisle, mi rifiuto…- sbottò Edward, rispondendo ad una domanda silenziosa di suo padre.

-Ma se tu le facessi una domanda… Insomma… Potremmo essere sicuri che sia davvero lei…Eri debole alla radura, ti potrebbero aver ingannato, Edward…-

-PAPA! Credi che sapresti riconoscere Esme se un giorno dovessi perderla e poi ritrovarla?- urlò arrabbiato lui.

-Io… Si… Ma una domanda non potrà certo ucciderti…-

Edward rimase zitto.

-Edward, fammi questa benedetta domanda…- sospirai.

Mi fulminò con lo sguardo.

Sbuffò.

-E va bene… Cosa stavo ascoltando in macchina, il giorno in cui sei svenuta a biologia…?-

Sorrisi al ricordo.

-Claire de Lune… Di Debussy… La nostra canzone, amore…-

Anche Carlisle sorrise, poi corse ad abbracciarmi.

-Scusa Bella… Avrei dovuto crederti da subito…-

-Figurati…- lo tranquillizzai.

Emmett saltellava da un piede all’altro, indeciso se credermi o no.

-Emm… Cosa c’è che non ti convince?- chiesi.

-Beh… La nostra Bella… Avrebbe potuto dirlo a chiunque… Insomma… Non era esattamente il tipo da bugie lei…-

Sogghignai. In effetti venticinque anni prima non ero una buona attrice.

-Edward… Chiedimi qualcosa di difficile…-

Sorrise sghembo.

-L’hai voluto tu… Cosa successe dopo il nostro primo bacio, quando scendesti dalle mie spalle…?-

Arrossì dalla testa ai piedi.

-Sono svenuta…- dissi pianissimo.

-Ok… E’ lei… Questa non l’ammetterebbe nemmeno sotto tortura…!- esclamò Jazz.

-SORELLINA!- gridò Emmett, emozionato.

Mi sollevarono e mi abbracciarono forte, entrambi.

-Eh su Rose!- le gridò il marito.

-Rose?- chiamai io.

-Dimmi- rispose secca.

-Se non mi credi ti faccio vedere una cosa…-

Mi avvicinai, e tirai fuori dalla tasca una piccola foto stropicciata.

Emise un piccolo urletto, poi mi abbracciò.

-Bella!!! Sei proprio tu…!-

-Già…-

-Vedere! Vedere!- gridarono i restanti componenti della famiglia Cullen.

Mostrai la foto che ritraeva me ed Edward, il giorno dopo al mio compleanno.

Edward iniziò a singhiozzare in silenzio.

-Amore… Amore cosa ti prende?- chiesi preoccupata.

-Io… Bella mi perdonerai mai a sufficienza? Quel giorno ho deciso di lasciarti… Sono stato uno sporco traditore… Come ho potuto? Come puoi tu perdonarmi?-

Presi il suo volto tra le mani.

-Basta, Edward… Sai che giorno è oggi?-

-Il 13 settembre…-

-Sai Edward… Ieri sera mi sono addormentata davvero presto… Ricordo solo che si parlava di una festa… Una festa per i miei 18 anni… Quando dormo troppo mi dimentico le cose… Mi sono persa qualche cosa?-

Si… Mi ero persa 25 anni.

-No tesoro… Non ti sei persa niente…- singhiozzò.

-Piuttosto… Tu come stai…?- chiesi, apprensiva.

-Sono solo un po’ indolenzito… E ho … freddo… Può un vampiro avere freddo…?-

-Direi di sì… E comunque a questo ci penso io…- dissi, maliziosa.

Poi, finalmente, dopo 25 anni, lo baciai.


ANGOLO AUTRICE

Io non so cosa dire... Sono davvero commossa... Le letture sono davvero tantissime, e i preferiti sono 50... 50!! Per Nessie erano 47!!! Però... Se vi piace così tanto commentate per favore... Cosa credete succederà ora??? Perchè non è finita... Credetemi non è finita... *Me sogghigna sadica*
Recensite...
_mazza_

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Capitolo 8
*** La festa e... ***


Capitolo 7. La festa e…

 

Bella

 

Molti e molti baci dopo fummo costretti a staccarci, più per educazione che per altro.

Notai immediatamente Esme, Rosalie ed Alice confabulare tra loro.

Parlavano così piano che, anche con il mio udito finissimo, non potevo scorgere con esattezza le parole.

Guardai interrogativa Edward, lui mi sorrise colpevole.

-Alice…- chiamai piano.

-Dimmi Bella…- rispose innocente.

-Mi dovrei preoccupare?-

-Certo che no! Dovresti solo essere felice…-

-Ecco… Lo sapevo… Così mi spaventi solo di più… Dammi un indizio, ti prego!-

-Che giorno è oggi, Bella?-

-Il 13 sett… NO! ALICE! Alice te lo vieto!!!-

-Ma Bella!! Oggi è il tuo compleanno!! Facciamo festa!-

Mugolai.

-Non ammetto proteste!- mi disse, minacciosa.

Tornò a confabulare insieme alle altre.

-Edward! E tu perché non le hai fermate?-

-Dobbiamo festeggiare, amore…- mi disse tranquillo.

-E che cosa? Il mio ennesimo diciottesimo compleanno?-

-No… Il fatto che dopo venticinque anni siamo ancora insieme. Dopo venticinque anni ci amiamo ancora entrambi!- sussurrò, il volto affondato tra i miei capelli.

Feci un enorme sorriso.

-Sai cosa ti dico, Edward? Mi hai convinto… E che festa sia!- esclamai.

Le ragazze urlarono di gioia.

Alice si alzò all’improvviso, ed iniziò a dare ordini qua e là.

-Esme, prepara da mangiare! Emmett, Jazz, preparate la sala e montate le luci! Rose, cerca dei fiori ti prego…- urlò, con uno sguardo che non ammetteva repliche.

Tutti i diretti interessati presero a fare ciò che era stato ordinato.

La piccola strega spostò lo sguardo su me ed Edward, ancora accoccolati sul divano.

-Edward… Ti rendi conto che i tuoi vestiti sono completamente fradici e strappati?Se proprio non riesci a fare nulla di utile, vai a cambiarti, almeno… Papà… Lo aiuteresti?- chiese poi, facendo gli occhi dolci a Carlisle.

Carlisle annuì, poi aiutò Edward ad alzarsi.

Quest’ultimo si stava riprendendo davvero molto velocemente.

-ASPETTA!! FERMI TUTTI!!- gridò ad un tratto lei.

Sobbalzai.

-La musica!!! EDWARD LA MUSICA!! Mentre ti prepari pensa a ciò che ascolteremo!-

-Certo sorellina…- acconsentì lui, rassegnato.

Perfetto… La mia migliore amica pretendeva di controllare anche i nostri pensieri!

Infine mi guardò, scuotendo la testa.

-E tu Bella… Non penserai mica di presentarti alla tua festa conciata in quel modo? Vieni… Andiamo nella mia camera!-

 La seguì, senza fare storie. In fondo mi era mancata infinitamente in quei venticinque anni…

Entrammo nel suo enorme bagno, rimasto immutato. Tutti i suoi prodotti di bellezza, erano stati nuovamente trasferiti nella vecchia casa.

-Ti dispiacerebbe dire ai tuoi nuovi amici, che in casa Cullen è stata organizzata una festa, Bella?- mi chiese, mentre quasi mi spingeva verso un piccolo sgabello.

-Ok…- acconsentii.

-Histery?- chiamai.

-Bella!Bella! Tutto bene??-

-Tutto benissimo tesoro… Alice ha organizzato una festa e vi ha invitati…-

-Non lo so… Angie e Jake erano così felici di vederci…Non possiamo andarcene così…-

-Bella… Dì a Jake e Angie che possono venire, se lo desiderano…- mi anticipò Alice.

-Invitali, no?-

-Giusto… Ci prepariamo e arriviamo in un secondo- mi disse allegra la mia amica.

Roteai gli occhi. Histery assomigliava davvero molto ad Alice.

Ero sicura che si sarebbero trovate splendidamente insieme.

Ovviamente Histery, grazie ai miei ricordi, sapeva tutto dei Cullen.

La mia quasi sorella prese ad armeggiare attorno al mio volto.

Sopportai tutto in silenzio, per quasi quaranta minuti.

-Ok, Bella… Pensiamo al vestito… Ti presto qualcosa io non temere…-

Gemetti. Alice non aveva esattamente i miei stessi gusti.

Quando spalancò l’enorme armadio in camera sua, e mi disse che mi sarei potuta servire a piacimento, mi sentii svenire.

Tra tutti quegli abiti non ne esisteva uno che io considerassi adatto.

-Su Bella, non abbiamo tutta la vita…- mi incitò.

Nel vedere quegli occhi accesi di felicità, mi decisi.

Optai per un lungo vestito blu, molto aderente, ma con la scollatura a V non troppo profonda.

-Oh… Quello… Sapevo ti sarebbe piaciuto…- esclamò lei, saltellandomi intorno tutta emozionata.

Ribadisco, la piccola nanetta mi era mancata davvero un sacco.

-Sbrigati Bella… Di tutta la compagnia riesco a vedere solo Angela, ma saranno qui prestissimo!!- esclamò isterica.

Uscì dalla stanza, continuando a gridare ordini a destra e a manca.

Velocissima mi vestii.

Dovevo ammettere che quel vestito mi donava davvero.

La mia pelle, rimasta diafana come un tempo, risaltava molto a contatto con la stupenda tonalità di blu del vestito.

Mi avviai verso il bagno, dove Alice mi aveva lascito un paio di splendidi sandali argento, con tacco otto.

Rabbrividii, ero costretta a metterli se non volevo scendere con le scarpe da ginnastica.

Li infilai in fretta, poi scesi piano le scale.

In salotto vi erano solo i ragazzi.  Si potevano sentire le loro urla e le loro risate per tutta la casa.

Edward era seduto sul divano, Jasper ed Emmett gli erano a fianco.

Si erano tutti cambiati.

Scesi l’ultimo gradino.

All’improvviso ammutolirono.

Il silenzio assoluto regnava nella stanza.

Edward mi fissava sconvolto, Em e Jazz si limitavano a sgranare gli occhi.

-Beh…? Sto così male?- chiesi, titubante.

Scuoterono contemporaneamente la testa.

Jazz fu il primo a riprendersi.

-No… Scusa Bella… E’ che stai davvero bene, vestita in questo modo…- si giustificò velocissimo.

-Eh già…- farfugliò Emmett.

Un ringhio rabbioso si sprigionò dal petto di Edward.

-Ehi ehi… Penso solo che sia carina… Non volevo insinuare niente di più!- si affretto ad aggiungere Emmett.

Arrossii.

-Grazie ragazzi…- dissi, prestando poca attenzione agli ultimi due.

Ero decisamente concentrata su Edward.

Non avevo mai visto qualcosa, o meglio qualcuno, di più bello.

Indossava un paio di jeans attillatissimi ed invecchiati ad arte.

Sopra portava una camicia bianca, chiusa solo fino al penultimo bottone.

Quest’ultima metteva in risalto i suoi stupendi pettorali. Era tremendamente sexy...

Eravamo fermi uno davanti all’altro.

-Edward, chiudi la bocca, per favore…Non è educato sbavare sul tappeto preferito di Esme!- ridacchiò Emmett.

-Sta zitto, Em… Non ti puoi nemmeno immaginare i loro stati d’animo in questo momento…- ribatté Jasper, un sorriso beato in volto.

Evidentemente le nostre emozioni lo facevano sentire bene.

Edward mi strinse semplicemente a sé, ma in quel contatto così innocente potevo sentire tutto il suo amore per me.

Lo baciai dolcemente, affondando una mano nei suoi capelli morbidi e costantemente spettinati.

Ci separammo solo quando sentimmo suonare alla porta.

-BELLA! EDWARD! Andate ad aprire!- strillò Alice dalla cucina.

Sorrisi ad Edward, lo presi per mano, poi andammo insieme alla porta.

Tutta la compagnia entrò, capitanata da Histery.

Lei si muoveva come fosse a casa sua.

Abbracciò prima me, poi Edward. Infine entrò nella sala, per presentarsi a tutti gli altri.

Tutti i restanti nuovi arrivati si limitarono a salutarci con un cenno del capo.

Entrammo anche noi nella sala, in tempo per vedere Alice scendere le scale.

Histery lanciò un piccolo gridolino, entrambe portavano lo stesso vestito: un Valentino collezione autunno-inverno ordinato appositamente dall’Italia. Esistevano pochissimi capi come quelli in tutto il mondo.

Immediatamente le due si ritirarono in un angolino della stanza, parlando di vestiti.

Edward accese la musica, e tutti ci lanciammo in pista.

La festa fu fantastica, devo ammetterlo: mi divertii molto.

Tre ore dopo tutti parlavano tra loro come amici di vecchia data.

Persino Rose ed Emma avevano stretto amicizia.

Jacob ed Edward avevano chiarito tutto.

Edward aveva ammesso di essere stato un mostro, ed aveva ringraziato Jacob per l’aiuto che mi aveva dato.

Jacob non aveva potuto far altro che perdonarlo.

Più o meno a metà festa Alice aveva lanciato un urletto di gioia, ed era corsa ad abbracciare Edward.

Quest’ultimo ed Histery si erano limitati a sogghignare.

Ad un certo punto le luci si fecero  soffuse, e lo stereo iniziò a suonare un lento.

Io ed il mio ragazzo iniziammo a volteggiare per la stanza, attorno a noi ballavano tutte le altre coppie.

Poi, quando il lento finii, Edward mi baciò la mano, da perfetto gentiluomo.

-Vieni con me…- sussurrò, intrecciando le sue dita con le mie, ed uscendo in giardino.

Mi portò in prossimità della foresta, poi si fermò.

Incrociai il mio sguardo cioccolato, con il suo dorato.

Sentivo la sua presa sulla mia mano tremare leggermente.

Continuò  a guardarmi negli occhi, incapace di dire niente.

-Tranquillo, amore… Sai che puoi dirmi qualsiasi cosa…- lo rassicurai.

Annuì e prese un profondo, ed inutile, respiro.

Mi accarezzò la mano, poi si inginocchiò davanti a me.

Il mio cuore perse un battito.

-Bella… Sei tutta la mia vita adesso… Vuoi passare insieme a me l’eternità, come signora Cullen?- chiese, tutto di un fiato.

Chiusi gli occhi.

-Ridillo…- sussurrai.

-Vuoi sposarmi, Bella?- richiese, nervoso.

Mi chinai accanto a lui, e lo baciai teneramente.

-E me lo chiedi?- risposi infine.


ANGOLO AUTRICE

Ed eccomi qui... Sorprese??
Ringrazio cullengirl, che costantamente commenta qualunque cosa io scriva... Noemi è una nuova vampira...
 E ovviamente Noemix... Come potevo ringraziarti della tua costante presenza se non dedicandoti una ff?? GRAzie tesoro ^^
Tu mi sopporti sempre, anche quando sono insostenibile ^^
Ora devo scappare
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento...
Commentate pls... ^_^

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Capitolo 9
*** Capelli impomatati, cravattini e tacchi dodici ***


Capitolo 8. Capelli impomatati, cravattini e tacchi dodici

 

Edward

 

                                                            Se le mie gioie future in una volta

                                                             venissero ad invadermi quest'oggi,

                                                              non potrebbero essere così grandi

                                                            come questa che mi possiede adesso

 

                                                                            (Emily Dickinson)

 

“Tac Tac Tac”

Lo scalpiccio dei tacchi di Alice era come un incubo per me, quel giorno.

Bussò.

-Edward, posso?- chiese, la voce esaltata.

-Perché lo chiedi, se sai già la risposta?- risposi, seccato.

-Perché voglio essere educata…- mi rispose, facendomi un enorme sorriso.

Niente quel giorno poteva scalfire il suo umore.

Peccato che il mio invece, fosse particolarmente altalenante.

Ero felice, felice come non lo ero mai stato, ma ero anche parecchio irrequieto.

Ad ogni minimo rumore scattavo, ad ogni piccolo movimento sobbalzavo.

Quel giorno tutta la mia pacatezza e la mia serenità di un tempo, sembrava svanita.

-Cosa c’è, Alice?- chiesi, controvoglia.

-Edward, con Bella ho finito… E’ quasi ora… Dovresti sistemarti!- mi rimproverò lei.

Sospirai.

-Su… Datti una mossa! E fa qualcosa per quei capelli… Potresti cercare di pettinarli, ad esempio… E poi potresti…-

Non finì la frase.

Due ringhi distinti la interruppero.

-I capelli impomatati no!!!!- gridammo in coro io e Bella.

Alice sogghignò.

-E va bene… Ma pettinati, ti prego… Sei peggio di Bella quando si sveglia…-

Sul mio volto comparve un piccolo sorriso stiracchiato, un altro ringhio arrivò dalla stanza accanto.

-Edward è il tuo matrimonio, non il tuo funerale… Non sei felice?- mi chiese mentalmente.

-Io non sono felice… Io sono euforico! Solo che…-

-Solo che…?-

-Niente… Niente… Sono solo nervoso…- mentii.

Mi guardò, l’espressione poco convinta.

Poi lasciò i vestiti per il matrimonio sulla sedia, ed uscì.

Sospirai nuovamente.

La sentii entrare nella stanza di Bella.

Confabularono per un po’, poi mia sorella scese di sotto.

Intanto traduceva l’inno americano in pakistano.

Poco dopo Bella si alzò, e potei sentire i suoi passi avvicinarsi al muro che ci divideva.

Percepì la sua mano appoggiarsi ad esso.

-Edward…- sussurrò.

Mi avvicinai anche io.

-Dimmi, Bella…- risposi, con voce tremante.

-Cosa c’è che non va?-

-Niente…-

-Edward… Non mentire…-

-E’ solo che… mi chiedevo… Sei proprio sicura di volerlo fare?- chiesi titubante.

-Certo che sì… Non… non avrai dei ripensamenti Edward…-

-No, Bella… Io ti amo infinitamente… Solo che…-

-Solo che…?-

-Io non sono alla tua altezza…- ammisi, pianissimo.

Non rispose.

-Come può un essere meraviglioso come te, sposare una completa nullità come me?-continuai.

-Non pensarlo mai più…- sussurrò lei.

-E’ la pura verità, Bella… Non puoi nega…-

-Edward, non voglio mai più sentir uscire dalla tua bocca una simile blasfemia!- mi interruppe, arrabbiata.

-Ma…-

-Ma niente! Come puoi dire ciò? Non ti rendi conto, del fatto che è tutto l’esatto contrario? Quando tu, per la prima volta, mi dissi di amarmi, io non ci potevo credere… Ero solo una stupida umana…E ora… Ora sono un mostro, Edward, ma tu mi ami comunque, e non so come tu possa farlo…-

Ringhiai.

-Tu non sei un mostro, Bella!- dissi, cupo.

Scoppiò a ridere.

Poco dopo mi unii alla sua risata.

-Siamo due cretini…- sussurrai.

-Lo so… Ma se entrambi avessimo avuto un po’ di sale in zucca in più, tempo fa, ora non saremmo qui…-

-Giusto…- ammisi.

-Sei più tranquillo?- mi chiese lei, dopo qualche minuto di silenzio.

-Più o meno… Oh Bella… Non sai quanto amerei essere con lì con te, in questo istante…- sussurrai.

-Stupide tradizioni… - borbottò.

-Posso già immaginare la tua bellezza… Ah… Potessi vederti anche solo un istante!-

-Non dire cavolate… Con questo abito non oso nemmeno guardarmi allo specchio… E i tacchi… Edward i tacchi!! Tua sorella mi ha costretta ad indossare scarpe con tacchi 12!!-

-Venticinque anni fa saresti inciampata per le scale…- sogghignai.

-Questo è uno dei due aspetti positivi di essere ciò che sono…-

-Qual è l’altro?-

-L’eternità. Con te…-

-Ti amo, Bella…-

-Anche io…-

-Se voi due avete finito di cincischiare, Edward dovrebbe vestirsi!- urlò Alice, dal piano di sotto.

Roteai gli occhi.

-Meglio che vada…-

-Ci vediamo dopo… Sarò quella in bianco…-

Sorrisi nervoso, poi mi riavvicinai alla sedia con i vestiti.

Li infilai in fretta.

Quando fu il turno del cravattino, le mie mani rincominciarono a tremare.

Non riuscivo a fare quel maledetto nodo.

Bussarono di nuovo alla porta.

-Posso entrare?- chiese mio padre.

-Vieni…- dissi, di nuovo con la voce instabile.

Mio padre entrò e scosse la testa.

-Papà… Mi sento così stupido…!

Alzò gli occhi al cielo.

-Siete tutti uguali, ragazzi…- sospirò, mentre si avvicinava e mi aiutava ad annodare il cravattino.

-In che senso…?- chiesi.

-Avresti dovuto vedere Emmett, il giorno del suo matrimonio…-

-Il primo?-

-Già… Ed il secondo… Ed anche il terzo il quarto ed il quinto… Anche il decimo, ora che ci penso…-

Sogghignammo insieme.

-E Jasper… Faceva paura… Con il suo potere aveva contagiato tutti noi…Ci sentivamo così tesi ed agitati…!-

Sorrisi.

-Ho capito… E’ normale, giusto?-

Annuì.

-Sei pronto?- mi chiese.

Presi un profondo respiro.

-Direi di sì…-

-Non essere nervoso, figlio mio, andrà tutto benissimo… Ora vado a prendere Bella…-

Carlisle avrebbe accompagnato Bella all’altare.

Uscimmo entrambi, io mi diressi di sotto.

La mia famiglia mi stava aspettando.

-Possiamo iniziare…- annunciai io.

Jasper, il più vicino, mi allungò una pacca sulla spalla.

-Tranquillo fratellino…- disse poi, testando le mie emozioni.

Una calma innaturale mi invase.

-Grazie Jazz…-

Uscimmo tutti nel giardino, predisposto per il matrimonio.

In prossimità della grande quercia di casa Cullen era posto un piccolo gazebo, sotto il quale era già situato Emmett.

Lui infatti ci avrebbe sposato.

Un tappeto rosso si snodava come uno stretto sentierino, dalla porta fino al gazebo.

Il mio pianoforte era stato trasportato fuori.

Di fronte al gazebo erano collocate due file di sedie.

Ad aspettarci c’erano solo Dany, Jacob,  e Ben, il primogenito di Jake.

Tutte le ragazze erano nella stanza di Bella.

Poi, Rose si precipitò giù per le scale, ed iniziò a suonare al pianoforte la marcia nuziale.

Jake, il mio testimone di nozze, mi mise la mano sulla spalla.

-Pronto amico?- chiese, anche lui emozionato.

Annuii soltanto. Sembrava che le parole non volessero uscire dalla mia bocca.

Per prime arrivarono Esme ed Emma. Si sedettero in prima fila, accanto a Daniel e Jasper.

Emmett, mi rivolse un largo sorriso a trentadue denti.

Seguivano Alice e Angie, entrambe avvolte in due bellissimi abiti blu notte.

Infine lei fece la sua comparsa, accompagnata da mio padre e da Histery, la sua testimone.

Chiudevano la fila le due gemelline, che si divertivano un sacco a lanciare petali di rose colorate qua e là, coprendo tutti i presenti dell’odore profumatissimo di esse.

Bella era meravigliosa, possedeva una bellezza quasi abbagliante.

Era avvolta in uno stupendo abito panna. Lungo fino ai piedi, e con una generosa scollatura, la faceva assomigliare enormemente ad una Dea greca.

Il suo volto era coperto da un velo bianco, e tra i suoi capelli erano intrecciati piccoli fiorellini d’arancio.

Sembrò metterci un secolo ad arrivare fino a me.

Quando finalmente mi fu accanto mi porse la mano, che io baciai.

Sentivo Esme iniziare a singhiozzare.

L’intera cerimonia fu veloce, nessuno dei due prestò molta attenzione alle parole di Emmett.

Non staccai un attimo lo sguardo dal suo.

-Edward… Edward??-

La voce possente di mio fratello mi riportò alla realtà.

-Edward! Alleluia… E’ tornato tra noi… Vuoi sposare Bella?-

-Eh? Oh si… certo…-

Sarei arrossito se solo avessi potuto…

Jasper sghignazzò, così come fecero il mio testimone, Daniel, ed Emmett.

-E tu Bella? Vuoi sposare Edward…?-

Intravidi una piccola lacrima di felicità rigarle il volto, sotto il velo.

-Lo voglio…- disse, con voce sicura, sorridendo fiera ed estasiata.

-Edward… Lo so che attendi questo momento da mezz’ora…ORA puoi baciare la sposa… Io vi dichiaro marito e moglie…- ridacchiò il mio fratello orso.

Mentre il giardino si riempiva dei singhiozzi incontenibili delle mie sorelle, di mia madre, e delle amiche della mia ormai moglie, le scostai il velo e la baciai dolcemente.

Quel giorno fu il più felice della mia vita.


ANGOLO AUTRICE...

Nuooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
Avevo fatto un angolo dell'autrice lunghissimo... Enorme...
Mi si è cancellato tutto T.T Ora riassumo, perchè non ho nè la voglia, nè il tempo per riscrivere tutto ù.ù
Vi ringrazio tutti per le 31 recensioni e i 65 preferiti (*-* nemmeno in 41 capitolo di Nessie sono arrivata ad 65 preferiti... Erano solo 48...)
Vi è piaciuto il capitolo?? A me sinceramente piace davvero molto ^^
Spero che il mio lessico sia un pò migliorato... A proposito... Visto che non ho tempo per rispondere a tutti vorrei semplicemente dire a keska di non agitarsi...
La sua recensione è arrivata praticamente lo stesso giorno del 6+ in italiano... -.-
Ero un pò giù di morale ^^ Ecco tutto.... Ti ringrazio comunque di tutto (un'altra volta)
Comunque non ti preoccupare, non mi hai sconvolta... Mi hanno sconvolta le parole del prof, che mi ha detto, praticamente davanti alla classe, che il compito è "appena sufficiente"
DAto che da 4 anni a questa parte il mio sogno è quello di fare la scrittrice non è stato piacevole...
Perciò puoi capire come era il mio umore quel giorno...
Ora però è tutto a posto
Non so quando posterò nuovamente... Domani mi dà le famose verifiche di greco (quelle che ci deve dare da due settimane) e quindi non so... Forse i miei mi metteranno in punizione
Se ciò dovesse succedere ricordate che non sono morta (XD) e che sto scrivendo... Senza però poter usare internet...
SAppiate che la storia non è finita... E' praticamente solo iniziata ^^
Presto inizierà a farsi più interessante... (io mi preoccuperei se fossi in voi)
Ora devo andare...
Bacioni...
_Mazza_

P.s. REcensite! ^^

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Capitolo 10
*** Destino ***


Capitolo 9. Destino

 

Bella

 

-Oh, Edward… La vostra è una storia così romantica…- sospira Noemi.

Lui si limita ad assentire, silenziosamente.

-Ma non è finita, giusto? Cosa è successo poi?- chiede trepidante.

-Bella, vuoi avere tu l’onore?- mi chiede lui.

Capisco in un attimo che, anche se non sembra, è troppo provato per raccontare la seguente parte di storia, forse la più difficoltosa da riportare a galla.

-E va bene… Oh Noe… Non sai quanto mi piacerebbe rivelarti che dopo il nostro matrimonio tutto è andato per il meglio… Invece no… Io ed Edward non abbiamo avuto il nostro “E vissero per sempre felici e contenti”… Chiamalo destino, chiamalo fato, quest’ultimo evidentemente per noi riservava altri progetti…-inizio.

 

 

Non stimare lontano quello che si può avere

Anche se in mezzo si stende il tramonto-

né stimare vicino ciò che standoti a fianco

è più lontano del sole

 

(Emily Dickinson)

 

 

A volte tutto è davvero assurdo.

Avevo la mia vita perfetta.

Nessuno era rimasto inappagato, tutto si era sistemato per il meglio.

Insieme eravamo come piccole tesserine di un puzzle, combaciavamo perfettamente.

Tutti noi lavoravamo a La Push, dove finalmente non dovevamo più preoccuparci ogni sacrosanto istante della nostra segretezza.

Gli abitanti della riserva, infatti, erano consapevoli della nostra esistenza, e ci avevano accettati, come avevano fatto anni prima con i coetanei licantropi.

Carlisle aveva fatto costruire un piccolo ospedale, dove lavorava affiancato da me, e da Edward.

Esme insegnava lettere alla scuola media, mentre Jasper, aveva superato tutte le difficoltà con gli umani grazie alla cattedra di storia, ottenuta grazie alla esperienza in materia.

Rosalie ed Emmett aiutavano Jacob all’officina, e, con grande stupore di tutti, i tre erano diventati inseparabili.

Alice ed Histery avevano aperto un agenzia di catering, che procedeva a meraviglia.

Emma e Daniel si erano momentaneamente trasferiti a Denali, dalla famiglia di Tanya.

Velocemente licantropi e vampiri avevano abbandonato tutte le avversità, persino Sam ci era grato per aver reso La Push un posto migliore.

Inizialmente stentavo a credere che una simile fortuna fosse capitata proprio a me, poi mi ero abituata alla cosa.

Mai fatto un errore più grande…

Quattro anni dopo io ed Edward eravamo a caccia, nella nostra radura.

O meglio, lui era a caccia, io evitavo di nutrirmi di sangue.

Lo osservavo cacciare.

La morte del povero vecchio puma arrivò veloce ed indolore.

Quando cacciava Edward era decisamente spaventoso, ma anche tremendamente sexy…

Adagiò delicatamente a terra la carcassa dell’animale, in prossimità del piccolo laghetto,poi  si voltò verso di me, impeccabile come al solito.

Gli fui accanto in un decimo di secondo, abbracciandolo da dietro.

Iniziai a baciarlo con foga.

-Ehi… Ehi… A cosa devo tutta questa passione?-

-Sei davvero sexy quando cacci, amore…Una tentazione irresistibile…- sussurrai, all’altezza dell’incavo della sua spalla.

-Mhm… Tu sei davvero sexy e basta…- sussurrò lui di rimando.

Quel giorno facemmo l’amore lì, e fu bellissimo.

Con Edward ogni volta era esattamente come la prima.

Una mezz’oretta dopo eravamo entrambi stesi, uno di fronte all’altro.

Il sole faceva brillare la sua pelle, la mia luccicava solo leggermente.

-Oh mio Dio! Alice mi ucciderà!- gridò lui, alzandosi improvvisamente in piedi.

-Perché?-

-Le avevo promesso una cosa… - rispose, evasivo.

-Vai Edward… Io rimango qui ancora un po’… Sento qualcosa di strano nella radura, oggi…-

Non so spiegare bene la sensazione che percepivo. Era come se qualcosa fosse fuori posto…

-Ok amore… Ti aspetto…-

Con un fruscio sparì.

Era davvero una sensazione stranissima.

Sembrava che l’acqua del laghetto, e la fauna della radura mi volessero comunicare qualcosa.

Chiusi gli occhi e mi concentrai meglio.

Poi, come era iniziato, questo presentimento sparì.

Sbuffai.

Mi preoccupavo sempre troppo.

Ora… Vedi Noe, quanti segni aveva deciso di concedermi il destino? Io li ho ignorati tutti…

Ad un certo punto, nel silenzio più completo, percepii un piccolo movimento alle mie spalle.

Mi girai di scatto.

Un cucciolo di puma zampettava felice, vicino alla riva.

Sorrisi e richiusi gli occhi, immersa nuovamente nei miei pensieri.

Improvvisamente la voce di Histery mi bombardò fortissima il cervello.

-Bella!! Bella! Si può sapere dove cavolo sei??- chiese, terrorizzata.

-Histery… Calmati… Ho appena lasciato Edward.. Sono alla radura!-

-Oh mio Dio! Devi sbrigarti! Devi raggiungerlo…-

Sentii come un peso opprimermi la respirazione.

-Cosa succede?-

-Io… Non ne ho idea… Edward sta male… Devi trovarlo!-

-Vado subito…- risposi, iniziando a correre –Tu dove sei?-

-Sono in ufficio, Bella… Sento i suoi pensieri da qua!!-

-Torna a casa… Arriviamo tra poco…-

Accelerai il ritmo della corsa.

-EDWARD! EDWARD!- presi a gridare.

Poi lo udii, era un sussurro quasi silenzioso, ma lo udii.

-Bella…-

-EDWARD! Dove sei?- urlai, disperata.

Curvai per il sentiero che portava a casa Cullen, e finalmente lo vidi.

Era piegato in due, in ginocchio, a occhi sbarrati.

Mi inginocchiai di fronte a lui, e lo scrollai forte.

-Edward, cosa hai fatto?-

Per tutta risposta lui si abbandonò tra le mie braccia, privo di sensi.

-EDWARD!!- lo scrollai nuovamente.

Riaprì gli occhi.

-Cosa succede, Bella? Perché urli?- mi chiese, la voce stanchissima.

Sgranai gli occhi.

-Sei svenuto, amore…-

-Non è possibile…-

-Te lo assicuro!-

Prese a tremare e a battere i denti.

-Bella… Ho freddo…-

Lo strinsi forte, sperando che il mio calore potesse fare qualcosa per aiutarlo.

Lo osservai meglio, incredula.

Era pallidissimo, più del solito. I suoi capelli erano appiccicati alla fronte, madidi di sudore.

Contrariamente alla sua natura, Edward sudava freddo.

-Quando è iniziato, amore?- chiesi.

-Appena ho lasciato la radura… Arrivato qui non sono più riuscito a proseguire, e… AH!-

Si contorse, come se qualcosa l’avesse colpito.

-Edward!!- strillai, la voce acutissima.

-AH! Bella, brucia! Aiuto! Brucia, Bella!- gemette.

-Cosa? Cosa brucia?-

-Tutto!!-

I suoi lamenti persero il senso, non capivo più ciò che diceva.

Ripresi lucidità.

-Non temere, Edward… Ti porto a casa…- sussurrai.

Lo presi in braccio, poi mi alzai e rincominciai a correre.

Varcai la porta di casa Cullen, sempre correndo.

Tutte le luci erano spente.

-Cosa succede? Dove siete finiti tutti?- chiesi, spaventata.

La stanza si illuminò di colpo.

-BUON COMPLEANNO, BELLA!- gridò la mia famiglia al completo.

Tutti sorridevano spensierati.

Quel sorriso si spense immediatamente dai loro volti.

Quel sorriso sarebbe stato l’ultimo per molto tempo.


ANGOLO DELL'AUTRICE...

Alzi la mano chi ha gridato "Ehi... Ma guarda la cara vecchia sadica è tornata!!"
Giusto... Sono tornata... Ma per poco... *.*
E come dice Bella: "A volte tutto è davvero assurdo..."
Non mi ha consegnato la verifica... Ma la punizione ci sarà lo stesso...
U.u
Oggi mi ha interrogato in italiano...
Su una cosa che tecnicamente avrei dovuto leggere... (tecnicamente)
Potete immaginare la reazione dei miei al 5...
Fortunatamente quest'ultimo voto non ha rovinato la mia impeccabile media di 6+ 61/2...
Perciò, non ho ancora visto mio babbo, ma le parole di mia madre sono state molto chiare: "Tuo padre (già quando usa padre è preoccupante) è molto incavolato..."
A meno che i miei non abbiamo cambiato di colpo le loro punizioni questo significa una settimana senza internet *-*
Uffi... Comunque, visto che sono stata una stupida, me lo sono meritato...
Tornando alla storia...
Non mi uccidete, vi prego, so che vi lascio con il dubbio per una settimana intera, ma vi prego non mi uccidete...
Beeene... Commento della Noe quando ha letto il capitolo "Ma tu ti diverti proprio a farlo soffrire, vero?-
Ni... Trovo che Bella soffra sempre troppo, sia nelle fanfiction che nei libri della Meyer...
Questo è il suo riscatto (XD)
Però sto male anche io mentre Eddino soffre...  VE lo assicuro...
Però la storia è questa ragazze...
E ora... Classica domandina...
CHE COSA è SUCCESSO AL NOSTRO AMORE??

Coro di "Boooooo"
Dai che ci arrivate... Voglio proprio vedere chi si avvicina... Noe... Tu non scriverlo, se no le altre vanno a vedere nel tuo commento e scoprono tutto
Visto che starò via per un pò mi aspetto di trovare le vostre recensioni...
Vi do un indizio su cui meditare...
Il sesto senso di Bella non è certo un caso, come non è un caso che nn abbia eliminato il piccolo puma dalla storia ^^
Probabilmente vi ho solo incasinato le idee.
E ora vi saluto, ragazze... Prometto di scrivere...
Bacioni...
_Mazza_

PER RISPONDERE A:

Capretta_stilosa: grazie... FAccio quello che posso ^^
keska: Ed io sono felice che ti sia piaciuto!!! Questa volta voglio proprio vedere se indovinerai ^^
franci_cullen: grazie davvero.. Già già... stimo circa venti-venticinque capitoli ...
Shinalia: grazie... siete troppo buone
Confusina_94si ... mi sarei fatta due risate con Eddino e i suoi capelli impomatati... Però trovo che i suoi capelli sempre spettinati siano davvero fantastici... Non mi permetterei mai di lisciarglieli
 Noemix: tesoro a te ho già risposto a tutto ^^

P.s. Scusate l'effetto fiaba iniziale, ma dovevo mettere in risalto il fatto che la vita dell'intera camiglia cambia drasticamente ^^

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Capitolo 11
*** Come un umano ***


Capitolo 10…

 

Pronti per sapere il titolo del capitolo?

Sicuri…?

..

..

..

..

Capitolo 10. Come un umano

 

Bella

 

Il silenzio colpì tutti noi come un fiume in piena, avvolgente e devastante.

-Oh mio Dio!- sussurrò Esme, incapace di trattenersi.

Adagiai Edward sul divano, mentre l’atmosfera nella stanza si appesantiva sempre più.

-Mamma! Mamma! Che cos’ha zio Edward?- chiese spaventata Sarah, una delle due gemelline.

-Non lo so, tesoro…- rispose Angie, stringendosela al petto.

Carlisle si fece avanti.

-Che cosa è successo?-

-Non ne ho idea… Io l’ho trovato così!-

Tastò il figlio sulla fronte, incredulo del sudore che la ricopriva.

-Edward! Riesci a sentirmi?-

Edward accelerò il ritmo del respiro.

-Carlisle…- gemette.

-Sono qui, Edward…-

-Aiutami, ti prego…- lo implorò.

La sua voce era impregnata di dolore e paura.

Non l’avevo mai sentito così disperato.

-Ti prego aiutami… Non riesco a resistere! Fa troppo male!- urlò.

Il padre si limitò a fissarlo attonito, gli occhi sgranati.

-Io… Io non so cosa fare, figliolo…- disse poi, chinando il capo.

Un’orribile smorfia di dolore si dipinse sul volto di mio marito.

Si aggrappò al bracciolo del divano, quest’ultimo cedette, con un rumore sordo ed inquietante.

Le bambine iniziarono a piangere.

-Angie… Portale via, per favore…- sussurrò Jake, grave.

-No!No!- gridarono in coro Sarah ed Isabella.

-Bambine… Fate come dice il papa!- dissi io.

Mi obbedirono all’istante, forse percependo il mio umore più che disperato.

Mentre la mia migliore amica umana portava via le figlie, mi riavvicinai al divano.

Mi inginocchiai.

Accarezzai piano la guancia di mio marito, poi scesi al collo.

Mi fermai, incredula, la mano ancora su di lui.

La piccola cicatrice della trasformazione, di solito quasi invisibile, era rossa e calda.

Sembrava quasi pulsare.

-Carlisle…Guarda…- dissi atterrita, indicandola e scostando la mano.

-La cicatrice che si riapre, il sudore, i giramenti di testa… Lo svenimento… Tutto questo non è un caso… E’ contro la nostra natura… E’ proprio degli esseri umani… A noi vampiri non è permesso niente di tutto ciò…- farfugliò lui.

-Quindi credi che…- iniziai incredula.

-Sì… Per qualche causa a noi del tutto sconosciuta, sta tornando umano…- completò.

Osservai il corpo di mio marito, indifeso ed inerme.

-Passami una coperta- sussurrai.

In meno di due secondi Alice sparì e riapparve, in mano una pesante coperta di lana.

Lo avvolsi con essa.

-Non ti preoccupare, Edward. Ci sono io con te…-

Un violento brivido lo percorse completamente, da capo a piedi.

-Ti prego, non mi lasciare…- tossì.

-No. Non ti lascio- promisi.

E così aspettammo. Aspettammo la fine di quella seconda trasformazione. Una trasformazione fin ora a noi del tutto sconosciuta.

Quei tre giorni furono i più lunghi della mia vita.

Non lo lasciai mai. Continuavo a parlare delle cose più futili e stupide, pur di manifestare la mia presenza.

Ad un certo punto, la mattina del terzo giorno, sentii i muscoli tesi e contratti del suo corpo, finalmente rilassarsi.

-Come va, tesoro?- chiesi.

-Meglio, sembra- rispose lui –AH!- esclamò poi.

Lo strinsi più forte, capivo esattamente il suo dolore.

Era entrato nella fase finale di ogni trasformazione.

Nei vampiri il cuore si spegne definitivamente.

Nei licantropi spuntano pelo e zanne.

E negli umani…

-Tum Tum Tum-

Il battito del suo cuore.

-Tum Tum Tum-

Potevo percepire chiaramente il suono melodioso del suo sangue scorrere nelle vene, potente e veloce.

-Tum Tum Tum-

Il suo volto pallido riprese un po’ di colore, quel colore che aveva perso più di un secolo prima.

Sbarrò gli occhi. Verdi.

-Hai degli occhi stupendi…- riuscii solo a sussurrare, in preda all’emozione.

Lui arrossì.

Baciai delicatamente quelle labbra così piene e carnose, ora calde quasi quanto le mie.

Sentii la gola bruciare, ma non mi fermai, la ignorai, invece, totalmente.

Edward aveva un profumo sublime, mille volte migliore di quello da vampiro.

Eppure non mi tentava, forse per l’abitudine al contatto umano, forse per l’amore e la preoccupazione che in quel momento provavo per lui.

-Come ti senti?- gli chiesi quando ci staccammo definitivamente.

Lui non rispose, continuando a fissare prima le sue mani, ora non più pallide e gelate, poi posandosi  una mano sul cuore, dopo tanti anni funzionante.

-Ti ho fatto una domanda…-

Proprio in quell’istante vidi una piccola gocciolina staccarsi dal suo viso, e cadere a terra.

-Oh, Edward…- sospirai.

Sollevai il suo mento, e delicatamente lo costrinsi a guardarmi.

-S-scusa Bella… E’ solo che non riesco ancora a capacitarmi di essere tornato umano…- singhiozzò.

-Non ti scusare, amore mio, non tutte le lacrime vanno celate, o soppresse-

Mi sorrise largamente, ancora piangendo.

-E ora… Io… Io sono mortale… E tu no… Cosa pensi di fare?- chiese dopo qualche minuto.

-Ci penseremo, Edward, ma non adesso…- mentii.

Dentro di me sapevo che avrei dovuto affrontare presto quell’argomento, o almeno presto per i miei standard immortali.

Riaccostò le sue labbra alle mie.

-Edward… Credo sia meglio staccarci ora..-  sussurrai infine.

-E perché, scusa?- chiese sorpreso, quasi timoroso di aver commesso uno sbaglio.

-In primo luogo il mio autocontrollo non è così straordinario… E poi… Un’intera famiglia di vampiri e non,  sta origliando, impaziente di riabbracciarti… Ci hai fatto preoccupare molto in questi tre giorni!-

Sogghignò.

-Ora capisco la tua posizione di tanti anni fa! E’ così fastidioso interrompere tutto sul più bello…-

-Si… Ed io capisco perfettamente la tua…-

Ridemmo entrambi.

-Potete entrare, ragazzi…-

Mi scostai appena in tempo, giusto per evitare che i tre uragani chiamati Alice, Esme ed Histery, mi travolgessero.

-Ehi, ehi, ehi… Calma! Vi ricordo che ora mio marito è umano!- esclamai, in preda alle risa.

Poi fu il turno di Rose, di Carlisle, di un esaltatissimo Emmett, e di un cauto Jasper.

Rose e Jasper lo osservavano attentamente, quasi in modo maniacale.

Questo non sfuggì al mio occhio attento.

-Che c’è?- sussurrai affiancando mia sorella.

-Io… Mi chiedevo se fosse possibile ripetere il procedimento…- mi disse pianissimo.

-E’ FUORI DISCUSSIONE!- esclamò il padre – La seconda trasformazione di Edward è stata estremamente pericolosa, e, tra l’altro, non sappiamo ancora cosa l’abbia causata!-

La bionda abbassò gli occhi.

-Scusate…- si congedò poi, prima di uscire velocissima dalla stanza.

Lanciai un occhiata ad Emmett, lui annuì  ed uscì a sua volta.

-Che cosa le è preso?- chiese Edward confuso.

Le parole della sorella, che avevano scatenato tanta agitazione, erano state sussurrate in un tono troppo basso per le sue nuove, o forse vecchie, orecchie umane.

-Tu… Non riesci a sentire i nostri pensieri, vero?- chiese Carlisle.

Lui scosse la testa.

-Non ti preoccupare, Edward, tua sorella è solo un po’ sorpresa dalla tua trasformazione, come lo siamo tutti, d’altra parte- lo rassicurai.

Annuì.

Ingenuo! Ingenuo ed innocente!

Era esattamente come un umano…

Lui ERA umano.


ANGOLO AUTRICE...

Eccomi qua!!!!!!!!! Che bello... Ho rigato dritto in questi ultimi giorni, e così, i miei hanno deciso di restituirmi Internet ^^
Spero di aver sorpreso molte di voi
Devo anche fare i complimenti a damaristich... Ma... Ma... Ma come fai??? Anche in "Nessie" avevi indovinato...
Qui le cose sono tre
a)Noemi ti passa informazioni
b)Riesci a leggermi il pensiero a distanza, come Histery
c)Sei fenomenale...
Io voto per c...
COMUNQUE... Vi è piaciuto?? Io sono felice, perchè questa storia, inaspettatamente, sta piacendo abbastanza (sicuramente più della precedente)
I preferiti sono 70 *-*
Forse per gli standard di alcune di voi sono pochi, ma sono state proprio le vostre recensioni e il numero di preferiti a ridonarmi il piacere di scrivere ^^
Quindi grazie ...
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
In questi giorni senza computer ho scritto molto... Mi sono portata avanti di ben 3 capitoli... Inoltre ho finito "mentalmente" la storia...
Essa comprenderà 26 capitoli... (o almeno credo)
Ok... Ora ho comunicato tutto...
Rispondo ai vostri meravigliosi (come sempre) commenti:

keska: ho riso tantissimo ^^ Ci sei andata un pò lontana! XD Beh... sono felice x te... A casa mia invece si usa abbastanza -.- Però prometto che studio!! Giurin giurello *.*
damaristich: O.o non ho parole... ho già detto tutto prima... Comunque BRAVA!
cullengirl: diciamo che semplicemente lo amo... Però si... Mi piace inventare storie del genere... Ma non ti preoccupare... Alla fine si prenderà la sua vendetta ^^
Noemix: brava noe!! Hai svelato a tutti che damaristich aveva indovinato... XD Comunque ho letto il tuo nuovo capitolo di Twins... O.o semplicemente stupendo!! Ora vado a commentarlo
Confusina_94: XD... Eddino impomatato... Tu aspetti il prossimo capitolo... Ed io aspetto la prossima recensione ^^

OOOOOOOOOOOk... A presto allora... Vi lascio con qualche informazione...

a) ovviamente le sorprese x Eddino non sono finite... A chi indovina non so cosa faccio XD... Vi invito a casa mia e guardiamo insieme il DVD di Twilight, comprato oggi...
b)la domanda rimane sempre la stessa: per quale motivo Eddino è tornato umano?
c)non dimenticate il puma, tornerà tra qualche capitolo ^^

Bacioni... Commentate

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Capitolo 12
*** Progetti e pic-nic ***


Capitolo 11 Progetti e pic-nic

 

Bella

 

Nella casa regnava una tranquillità troppo artefatta.

Eravamo felici per Edward,  ma dentro di noi tutti non riuscivamo a metterci il cuore in pace.

Non era finita.

-Bella… Ti devo parlare…- sussurrò al mio orecchio Carlisle.

-Arrivo…-

Baciai sulla fronte mio marito.

-Dove vai?- mi chiese, disorientato.

-Torno subito… Devo parlare di una cosa a tuo padre-

Uscimmo, chiudendoci la porta alle spalle.

Tutta la famiglia, eccetto Edward ovviamente, origliava.

-Non è possibile, Carlisle, o sbaglio?- chiesi.

-No… Non lo è… Se fossimo a conoscenza di un metodo per ritornare umani, non ci sarebbe più un vampiro, su questa terra…-

-Quindi…?- lo incalzai.

-Quindi temo che la causa della sua trasformazione sia qualcosa del tutto innaturale, qualcosa di oscuro…Qualcosa a noi sconosciuto…-

-Quindi…?- ripetei.

-Quindi non ne ho idea… Però dobbiamo tenere gli occhi aperti, Bella… Non siamo a conoscenza dei poteri di questa entità, né dei suoi effetti collaterali… Edward potrebbe trovarsi in serio pericolo!-

-Questo lo so…- ammisi.

Per un po’ tra noi due regnò il silenzio.

-Cosa pensi di fare?- mi chiese lui, infine.

-Riguardo a cosa?-

-Riguardo a tutto… La vostra vita, la vostra relazione…-

Ringhiai.

-Se pensi che questo cambi qualcosa tra noi due…-

-Non hai capito ciò che ti volevo dire… Edward ora non vivrà per sempre. E’ mortale, è cagionevole- mi interruppe subito Carlisle.

-Non commetterò lo stesso errore di tuo figlio… Non lo abbandonerò, se è questo che intendi!-

-Brava… Non faresti altro che danneggiarlo irrimediabilmente. Lui ti ama infinitamente, Bella. Quando ti credeva morta era morto anch’egli. Aveva smesso di vivere… Dipende completamente da te, ora più che mai-

-Lo so… Histery mi ha mostrato…- dissi, la voce spezzata- comunque anche io lo amo smisuratamente!- aggiunsi poi.

-Hai intenzione di trasformarlo?-

-No! Non ora, almeno… Come posso infrangere il sogno di una intera esistenza?-

-Il suo sogno, da trentadue anni a questa parte, è quello di passare l’eternità con te…-

-Ma ora è umano! Hai visto quanto è felice di esserlo! Non posso! Non ci riesco…-

-Forse faresti solo la cosa giusta…-

-Forse farei solo la cosa giusta per me!-

Carlisle mi posò una mano sulla spalla.

-Stagli vicino, Bella …-

-Lo farò, papà…-

Sgranò gli occhi.

Non lo avevo mai chiamato in quel modo.

-Oh, Bella…- sospirò, accarezzandomi la guancia.

-Rientriamo…- dissi io, sorridendo.

Sorrise anche lui.

Quei sorrisi erano tristemente forzati.

Tornai nella stanza con un peso sul cuore.

La conversazione in essa non si interruppe, ma tutti, troppo velocemente perché Edward lo notasse, mi lanciarono uno sguardo comprensivo.

-Allora… Non avrai intenzione di rimanere in casa, in un giorno così felice…- mi disse, non appena mi avvicinai.

-E dove vorresti andare?-

-Dove vuoi… L’importante è che tu sia con me…-

Esitai.

-Eddai!- gridarono in coro Edward, la piccola streghetta chiamata Alice, ed Histery.

Ora capivo esattamente Edward, tanti anni prima.

Lui ora era così umano, così fragile!

Guardai Carlisle, incerta sul da farsi.

-E sia…- acconsentì lui.

Edward si rizzò in piedi, sorridendo.

-Temo che prima mi servano cinque minuti da umano…- sussurrò.

Ridemmo, mentre lui arrossiva.

Salì le scale rumorosamente, in modo fin troppo inusuale per i suoi soliti standard.

Già… Ora lui era umano…

Proprio non riuscivo a capacitarmene.

-Vi servirà del cibo, cara…- mi disse Esme.

Sorrisi.

-Si, grazie mamma…-

Esme, a differenza del marito, si era sentita spesso chiamare mamma, in quei quattro anni.

Sparì in cucina.

-Bella…- sussurrò Alice, mettendomi una mano sulla spalla.

-Niente di quello che mi dirai, Alice, mi farà cambiare idea…- dissi, irremovibile.

-Perciò lo lascerai morire?-

-Se vorrà questo , sì-

-E se lui vorrà tornare vampiro?-

-Vedremo…-

Esme tornò nella sala, in mano un piccolo cestino da cui provenivano odori davvero invitanti.

-Stai attenta…- mi sussurrò Carlisle.

-Certo…-

Edward iniziò a discendere le scale.

-Allora andiamo…- dissi, prendendolo per mano.

-Dove mi porti?-

-Facciamo un pic-nic nella radura, ti va?- chiesi.

Annuì.

Uscimmo, camminando a passo umano verso il piccolo boschetto in prossimità di casa Cullen.

-Sali…-

-Ma…-

-Niente ma… Sali!-

Lo aiutai a salirmi sulle spalle, poi partii a tutta velocità verso la nostra radura.

Arrivammo in meno di mezzo minuto.

-Ora puoi scendere- dissi, notando la sua rigidità.

Si aggrappò ancor più a me.

-Edward?-

-Ora capisco le tue paure…- sussurrò.

Sghignazzai.

-Ti riabituerai presto…-

Finalmente scese, ed io posai il cesto per terra.

Ci sedemmo, uno di fronte all’altro.

Non appena toccai l’erba sobbalzai.

Quel senso di inquietudine non se ne era ancora andato.

Di nuovo la fauna della radura cercava di mettermi in guardia.

-Non ti avvicinare all’acqua, amore, c’è qualcosa di strano…- lo ammonii.

Annuì e non fece domande.

-Hai fame?-

-Credo di sì…-

-Bene…-

Osservai sorridendo Edward, addentare un tramezzino al tonno.

La mattinata ed il pomeriggio volarono.

Mi ritrovai ad ammirare il tramonto con lui tra le braccia, senza nemmeno accorgermene.

-Bella…-

-Dimmi, amore…-

-Sei felice?-

-Sì, Edward…- mentii.

-Non hai mai saputo dire bugie, Bella…- sussurrò.

-Scusa… Sono solo preoccupata per te…-

-Io sto bene…-

-Sì… Adesso stai bene… Ma…-

-Ma ora sono mortale, giusto?- completò.

-Già…-

-Vorrà dire che mi trasformerai presto…-

Rimasi in silenzio.

-No, non lo farò…- risposi infine.

Il ritmo del suo cuore accelerò.

-Perché no?-

-Perché desideri tornare umano dal primo istante da vampiro… Non sarò certo io a ridarti nuovamente l’immortalità…-

-Bella…-

-Mhm Mhm-

-Il mio più grande desiderio è quello di restare con te-

-Ma non è giusto, Edward! Non posso ritrasformarti! Ti rendi conto di quanti di noi desidererebbero essere nella tua situazione?-

-Io desidero solo te…-

-Mi hai già… Sono tutta tua…-

 Per sempre…-

-Sono irremovibile, amore, tu rimani umano!-

-Non sei l’unica che mi potrebbe trasformare, sai? Abito con sei vampiri ed un'altra mezzovampiro come te…-

-Loro non oseranno farlo…-

Questo lo vedremo…- sussurrò piano, ma non troppo piano per le mie orecchie.

-Testardo…-

-Mai quanto te!- esclamò.

Scostai i suoi capelli dal viso.

-Edward… Scotti… !- esclamai, la voce innalzata di due ottave.

-Sarà solo un po’ di febbre…- cercò di rassicurarmi.

-Edward, come ti senti?-

-Sono solo un poco indolenzito…- minimizzò.

In quel momento un nuovo brivido percorse il suo corpo.

-Torniamo a casa…- dissi, prendendolo sulle spalle.

Il viaggio durò ancora meno di prima.

Quando mi fermai lui si lasciò scivolare verso terra, debolmente.

-Vieni Edward, alzati…- dissi, prendendolo per un braccio.

Non si reggeva in piedi. Continuava a tremare tutto.

-Non temere, probabilmente questi sono solo gli effetti collaterali del tuo modo di viaggiare…-

Lo sorressi mentre si sbilanciava in avanti.

Sembrava ubriaco.

Misi un suo braccio attorno al mio collo, e lo trascinai fino a casa.

-Carlisle!- chiamai, non appena dentro.

-Carlisle! Edward ha la febbre!-

In un attimo mi fu accanto, sul volto una strana espressione.

Lo portammo fino in camera nostra, poi lo aiutai a spogliarsi.

Mi distesi accanto a lui.

-Dormi, amore, domani mattina sarà tutto passato, vedrai…- lo rassicurai.

-Ma Bella…-

-Shh… Sarò qui quando ti sveglierai…-

Iniziai a canticchiare la melodia di “Claire de Lune”, finche non vidi le sue palpebre chiudersi definitivamente, ed il suo respiro farsi più tranquillo.

Poi, dopo aver stampato un piccolo bacio sulla sua fronte, scesi di sotto.

-Dorme?- mi chiese Carlisle.

-Sì…-

-La febbre?-

-Non è alta… Solamente 37.7… Credi sia un effetto collaterale?-

-Non lo so…- rispose, immergendosi completamente nei suoi pensieri.

-Dovresti dormire anche tu, cara… Da quanto non lo fai?- mi chiese premurosamente Esme.

-In effetti da parecchio…- ammisi io.

-E allora vai…-

Esitai.

-Ti sveglieremo se dovesse succedere qualcosa…- mi rassicurò Alice.

-Va bene… Allora buona notte…-

Data la buona notte a tutti, tornai nella stanza dove mio marito stava dormendo.

Edward pareva un angelo più del solito.

Osservandolo dormire tranquillo, mi addormentai a mia volta.


ANGOLO AUTRICE

Non è difficile intuire dove voglio arrivare, molte di voi l'avranno capito...
Perciò mi aspetto numerosi commenti con le eventuali ipotesi sul futuro dei due ragazzi...
E... un altra cosa... Non manca molto all'arrivo di Noemi.
Chi sarà questa ragazza? Che ruolo avrà nella storia? A cosa si riferiscono i nostri "eroi" nella prefazione?
Mo vi voglio vedere... XD
Vorrei ringraziare tutti coloro che commentano, o che comunque hanno inserito la storia nei preferiti e continuano a leggerla...
Grazie di cuore.
Domani rincomincia la scuola... -.-
Vi ho viziato troppo, ragazze, se volete che io continua ad avere il computer mi devo concentrare di più sulla scuola...
Probabilmente posterò 2 massimo tre volte alla settimana.
Vi informo anche che sto macchinando per una nuova storia, che però posterò solo alla fine di questa.
Alcuni hanno chiesto informazioni su Edward's Breaking Dawn...
Vi annuncio in esclusiva che la suddetta storia verrà cancellata.
Non tirate i pomodori... Mi è venuta un idea migliore... Mi sono resa conto di non poter ripercorrere tutto Breaking Dawn, sarebbe troppo lungo...
Perciò la sostituirò con una nuova, composta solo dai momenti principali di Breaking Dawn... Mi metterò al lavoro presto... ^^
Ora devo scappare (domani, in segno di ben tornati, verifica di latino... Non temete, me la cavo abbastanza bene!)

Bacioni... Mazza

X rispondere a:

Little_Princess_In_A_LoveStory: già... La mia mente macchina in modo strano XD Comunque grazie, mi fai arrossire...
kriscullen_: tranquilla... Tranquilla.. Comunque grazie anche a te ^^
damaristich: hihi... vorrà dire che ti coglierò di sorpresa... XD.. xò ciò che sta per succedere ora è troppo scontato, per i tuoi standard
My_Blood: *me diventa di un colore molto rassomigliante alla mela di Biancaneve, o meglio, a quella di Twilight...* Grazie, sei troppo buona!
Noemix: o caspita!! Ancora non ho commentato... Filo subito u.u
cullengirl: ho già pronto il prossimo capitolo... Il problema è dopo... Non so quando troverò nuovamente il tempo di scrivere ... Comunque non temere, mi farò viva...

Ed ecco un piccolo spoilerino... ^^

-Bella! Bella!-

Qualcuno mi stava scrollando per svegliarmi.

-Bella! Devi assolutamente venire con me!-

Prima ancora che finisse la frase, io mi stavo già precipitando nella stanza accanto.

Quando entrai, mi si raggelò il sangue nelle vene.

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Capitolo 13
*** Votazioni e trattative ***


Capitolo 12. Votazioni e trattative

 

Bella

 

Mi precipitavo verso la radura, con Edward tra le braccia.

Ero spaventata, parecchio spaventata.

Continuavo a vedere il volto di una ragazza davanti a me.

La stavo cercando, avevo bisogno di lei.

Qualcuno o qualcosa nella mia testa conosceva il suo nome. Noemi.

Era davvero una bella ragazza, Noemi, ma non me ne stupii, dato che nel sogno già la conoscevo.

Il suo viso era rotondetto, i capelli erano lunghi e coloro grano, in volto aveva una luminosità stupefacente.

Anche non conoscendola, qualcosa mi diceva che di lei potevo fidarmi.

Continuai a correre, Edward era immobile.

Fui presa dall’ansia, era svenuto.

 Poi, arrivata nella radura, mi fermai.

Il mio cuore batteva a perdifiato.

Il nostro piccolo paradiso sembrava deserto, niente si muoveva.

All’improvviso, un fruscio dietro di me.

Mi girai di scatto, percependo un fortissimo senso di deja-vu.

Davanti a me stava il piccolo puma, mi fissava.

E solo allora capii.

 

-Bella! Bella!-

Qualcuno mi stava scrollando per svegliarmi.

-Bella! Devi assolutamente venire con me!-

Era Alice.

Un secondo dopo ero già seduta.

Dovevo essermi addormentata, non me ne ero accorta…

Mi guardai attorno, confusa, ero ancora sul nostro letto.

Solo che ero sola.

-Dove …- la voce mi morì in bocca.

-Carlisle l’ha spostato nell’altra stanza… Sta delirando… Continua a gridare il tuo nome… Non sappiamo più come calmarlo, devi aiutarci! Non ti avrei svegliato se…-

Prima ancora che finisse la frase, io mi stavo già precipitando nella stanza accanto.

-Dovevi chiamarmi prima!- brontolai.

Spalancai la porta della stanza degli ospiti.

Mi si raggelò il sangue nelle vene.

La stanza era stata sgombrata, vi era solo un piccolo letto d’ospedale, con attaccati parecchi macchinari.

Tutto era tristemente spoglio, ma non era questo ad inquietarmi, bensì mio marito.

Nel letto stava Edward, che continuava a dimenarsi, nonostante Emmett cercasse di trattenerlo, provando allo stesso tempo a fermarlo, e a non fare troppa pressione sulle sue ossa fragili da umano.

Sussurrava parole senza senso, tra le quali riuscivo a distinguerne solo una.

-Bella…- continuava a ripetere.

Mi avvicinai.

Mi inginocchiai accanto a lui, e presi ad accarezzargli piano i capelli, attraverso le sbarre del letto.

-Bella…- gemette nuovamente.

-Shh… Sono qui… Chiudi gli occhi Edward, riprendi a dormire…E tutto a posto, ora ci sono io vicino a te…-

Rincominciai a canticchiare, questa volta una vecchia ninna nanna che mi cantava spesso mia madre, quando ero bambina.

Edward si riaddormentò, e nella stanza calò il silenzio, rotto solo dal suono delle pulsazioni del suo cuore.

-Ti dispiacerebbe spiegarci?- chiese infine Rosalie, rivolta a Carlisle.

-Edward è affetto da…- iniziò.

-Cavolo la spagnola! Edward aveva la spagnola prima che tu lo trasformassi! Come abbiamo fatto a non pensarci?- esclamai io.

Lui si limitò ad annuire, tristemente.

Il silenzio tornò nuovamente, nessuno riusciva a chiedere nulla di più a Carlisle, temendo ovviamente il peggio.

-Ha qualche… qualche possibilità?- chiesi infine, la voce tremante.

-Dipende tutto da lui… Dalla sua resistenza…La spagnola non fu una malattia come tutte le altre. Fu sviluppata una cura, dopo qualche anno, ma essa è rara e difficile da procurare. Inoltre quando ho trasformato Edward il morbo era già ad uno stadio molto avanzato…-

Tutti mi fissarono.

Li ignorai.

-Non chiedermelo nemmeno…-

-Ma ne avete parlato! Vi ho visti! Lui vuole questo, Bella!- esclamò Alice.

-Non ora… Non posso ritrasformarlo ora! Non a nemmeno un giorno dalla sua trasformazione! E’ così difficile procurarsi quella medicina?-

-Vedrò cosa posso fare…- mi disse, Carlisle sparendo nell’altra stanza.

-Bella… Ti prego… Se non lo farai tu potrei provarci io, o Carlisle…- mi implorò Alice.

-NO!- esclamammo insieme io e Rosalie.

Alzai lo sguardo verso di lei.

-Tu mi capisci , vero?-

Annuì.

Alice borbottò qualcosa, ma non replicò.

Dopo poco Carlisle tornò, con ancora il telefono in mano.

-Un mio amico di Boston è disposto a mandarmi una fiala di questo antibiotico… Però…-

-Tre giorni?? Tre giorni??- iniziò a gridare Alice.

-Alice, calmati!- esclamai io – Lo sveglierai!-

-No… Non mi calmo affatto… Vuoi uccidere tuo marito, è così?-

Ringhiai.

-Che cosa succede?- gemette Edward,svegliandosi.

Lanciai uno sguardo accusatorio verso la piccoletta.

-Shh… Scusa tesoro… Io e tua sorella abbiamo avuto una piccola discussione…-

-Rosalie?-

-Alice…-

-Alice??- ripeté sorpreso.

Io e la piccola nanetta andavamo splendidamente d’accordo. O almeno fino a quel momento.

-Su cosa…?- chiese stancamente.

Esitai.

-Bella, ha il diritto di saperlo…- sbottò Alice.

Continuai a tenere il silenzio.

-Edward… Quando papà ti ha trasformato tu eri …- iniziò Alice.

La interruppi ringhiando.

-Sta male! Non vedi? Credi sarebbe sano per lui preoccuparsi anche di questo?- gridai.

Edward mi guardò, triste.

-La malattia si è risvegliata, non è così?-

Annuii, incapace di aggiungere nulla.

Edward era tornato umano, ma era ancora estremamente intelligente.

-Quanto è grave?- chiese, tranquillo.

-Ancora non lo sappiamo, ma quando ti ho trasformato la spagnola era ad uno stadio davvero avanzato…- rispose Carlisle.

Mi guardò, verde smeraldo contro color cioccolato.

-Trasformami-

-Mi rifiuto…-

-Carlisle trasformami…-

Carlisle mi fissò, indeciso.

-E va bene… Alice chiama Jasper, Emmett ed Histery… Voglio che ci siano tutti…- sospirò Edward.

-Cosa hai intenzione di fare…?- chiesi.

-Voglio metterlo ai voti…-

-Stai scherzando, spero…-

-Mai stato cosi serio!-

Sbuffai.

-Rimettiti steso…- intimai, notando la sua posizione semi-seduto.

Obbedì.

Entrarono anche gli altri.

Edward prese la parola.

-Dunque… Sapete tutti cosa mi capiterà se non vorrete ritrasformarmi, perciò mi sembra ovvia la mia domanda: volete che io ritorni vampiro o no? Non credo di avere molta scelta, ora come ora…-

-Aspetta! Detta così la cosa sembra scontata… Però Carlisle ha trovato questo antibiotico, arriverà tra tre giorni… Un po’ di speranza c’è…-

Sia sul viso di Alice, che su quello di Edward comparve una buffa smorfia.

-Sai anche tu che le mie probabilità di sopravvivenza sono pari a zero… Presto la malattia comprometterà i polmoni, e poi il cuore. Morirò presto, Bella…- disse, la voce incrinata.

-E se mandassimo qualcuno di noi, a prendere questa medicina? Nel giro di nemmeno dieci sarebbe di nuovo qui, e tu potresti curarti...- esclamai, prendendogli le mani.

Il volto di Rosalie si illuminò, così come quello di Carlisle.

-Ok… Bella vi ha donato una alternativa… Ora votate, per favore…-

Fece una pausa.

-Bella… Sei favorevole alla mia trasformazione?-

-Assolutamente no, tu rimani umano…-

Una piccola smorfia, che non sfuggì ai miei occhi, si dipinse sul suo viso.

Deglutì, poi ritornò in sé stesso.

Si divincolò dalla mia stretta.

-Bene… - Disse con aria di sfida -Alice?-

-Sì, è meglio non rischiare, Edward-

Sorrise a 32 denti verso la sorella.

-Emmett?-

-Sì, tanto prima o poi dovrai tornare vampiro…-

-Mamma?-

-Sarà pericoloso aspettare… Non voglio che tu rischi in questo modo la tua vita… Si…-

Edward era sempre più esaltato, si era guadagnato l’appoggio della famiglia, o almeno così credeva…

-Papà?-

-La soluzione di Bella mi sembra del tutto affidabile. No-

-Rosalie?-

-NO! Non puoi sprecare così la fortuna che ti è capitata!-

-Histery?-

-Secondo me è meglio aspettare… Qualcuno andrà a prendere quella medicina, e tu ti curerai, poi, tra qualche anno, se ancora lo vorrai, ti trasformeremo-

Mio marito tornò rabbuiato, mancava solo Jasper.

-Jazz…-  chiese teso.

Lui mi guardò colpevole.

Ringhiai, non potevo permettere che Edward venisse trasformato nuovamente, non poteva sprecare in quel modo la sua umanità!

-Aspetta, Bella… Forse quattro anni fa avrei votato no… Ma ora… Ora ho capito quanto sono stato fortunato… La vita da vampiro non è poi così male…Sì…- disse Jazz.

Feci un breve calcolo, e sorrisi

-Quattro e quattro, Edward…- ricordai .

Sbuffò.

-Faremo così… Ora Jasper andrà fino a Boston, per ritirare quella fiala, se dovesse succedere qualcosa ti trasformeremo…- proposi, prendendo in mano la situazione.

Abbassò gli occhi.

-E va bene…-

-Papà… Chiama il tuo amico e digli di tenersi pronto, tuo “nipote” è da quelle parti, e passerà a ritirare la medicina… Jasper, potresti partire ora?-

Entrambi annuirono.

In quel momento capii quanto stava soffrendo Edward.

-Fai in fretta!- lo implorò, supplice.

-Farò del mio meglio…-

Dopo aver abbracciato Alice, e salutato tutti, Jasper partì.

-E’ ora di tornare a nanna…- sussurrai io, all’orecchio di mio marito.

Lui, per tutta risposta, sbadigliò.

Lo coprii meglio, e spegnemmo le luci.

-Bella?-

-Dimmi…-

-Posso chiederti un ultimo favore?-

-Certo, tutto ciò che vuoi…-

-Hai detto tutto…-

-Purtroppo sì…- sospirai, rendendomi conto del guaio che avevo creato con le mie stesse mani.

-Se qualcosa dovesse andare storto…-

-Non succederà…-

-Sì, ma se dovesse farlo, vorrei fossi tu a trasformarmi…-

Sospirai.

-Diventerai come me… Un orrendo mostro come me… Non sarai un vampiro, sarai qualcosa di “ibrido” un incrocio, uno scherzo della natura, un…-

-Smettila…- mi interruppe – Tanto meglio…- aggiunse, chiudendo gli occhi.

-Va bene… Va bene… Sarò io a trasformarti! Contento? Tanto l’hai sempre vinta tu!-

-Mi sembra giusto…- sussurrò, mentre si riaddormentava.


ANGOLO AUTRICE...

Forse vi sembrerà lecchino, o forzato, ma è così...
Questa volta ho ricevuto solo 3 commenti, ma va bene così...
GRAZIE, perchè anche se a volte non commentate so che leggete sempre...
GRAZIE, perchè apprezzate quelle schifezze che, spesso, paragonate alle vostre storie non possono essere chiamate tali...
GRAZIE, perchè non mi avete ancora tirato i pomodori sotto casa
GRAZIE, perchè tutto sommato vi fate piacere la mia storia, e sprecate anche tempo a commentare, non c'è cosa che mi dia più gioia...
GRAZIE, perchè anche se il capitolo fa schifo non levate la storia dai preferiti...
GRAZIE a te, lettore particolarmente paziente, perchè ancora non hai cliccato la crocetta rossa...

Davvero, io queste cose le sento veramente...

Passando al capitolino... Non so se si è notato, ma la scena assomiglia molto alla scena della votazione in New Moon, ribaltata...
Fan aggurerrite: si nota, si nota -.-
Me: No!!! aspettate!! Ehi tu! Metti giù il pomo...
SPLAT...
ok... DEliro...
Un'altra cosa... DAto che non sapevo niente sulla spagnola, e che ho trovato davvero poco su inTernet... Ho un pò inventato...
Keska... Non mi accoppare... Lo so che tu vuoi fare medicina... *Me chiede scusa*
Direi che ho detto tutto...
AH NO... SCUSATE!!! HO UNA CHICCA X VOI!!!
Ho pensato che a questo punto della storia alcune di voi per immaginare meglio i personaggi avranno bisogno di volti...
E così ho pensato di mettervi le foto...
Per noemi ho pensato a Dakota Fanning... Quella che farà Jane in New Moon... 
Mi sono ispirata un pò a Noemi, la mia amica, soprattuto per le quattro cose messe in risalto anche nella storia, il sorriso, la luminosità del volto, la forma del viso, e i capelli...
Daniel assomiglia molto a Tom Welling, ma solo in questa foto...
Histery è Alesha Dixon sputata...
Emma è molto simile a Kristen Bell...

www.contactmusic.com/.../dakota_fanning_1848793.jpg  <--- noemi
http://www.girl.com.au/img/tom_welling_smallville1.jpg <--- Daniel
files.splinder.com/aaf79c3294ee67b20a2f203f0e52d4ac.jpg <---- Histery
static.blogo.it/.../kristen_bell1.jpg <--- Emma

Spero di avervi soddisfatte...

Vi lascio, ma sappiate che il prossimo cap non sarà molto "tranquillo"
Conto di postare domenica, o oltre...
Bacioni

X rispondere a:

barbyemarco: Il collegamento del puma verrà spiegato nel prossimo capitolo...
Noemix: noe noe... CAra noe!! Edward' s Breaking Dawn verrà cancellato presto, sarebbe troppo lungo da scrivere ^^ Cosa dici? ti ha soddisfatto questo cap??
gramff94: tranquilla, sono sadica, ma amo il lieto fine ^^

Ora vi saluto...
P.s. la cara bellina non ha ancora svelato il mistero del puma, ma lo farà nel prossimo capitolo ^^

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Capitolo 14
*** Notte.1 ***


Capitolo 13 Notte.1

 

Nella stanza scese nuovamente il silenzio.

Tastai la fronte a mio marito, non avevo certo bisogno di un termometro, io.

38,9.

La febbre stava aumentando.

Carlisle tornò nella stanza, e si sedette poco distante da me.

-Credi che se la caverà?-

-Spero di sì… -rispose, una smorfia preoccupata sul viso- In caso contrario, Bella…-

-Lo so… Ormai gliel’ho promesso… - mi bloccai, a metà frase.

Carlisle mi incitò a continuare.

-Ho paura Carlisle! Io non ho mai assaggiato il sangue umano! Non so se…-

-Lo ami… Ce la farai, non temere!-

-Mi darai una mano, vero?-

-Certamente…-sorrise

-Grazie ancora, papà…-

-Figurati..-

Tutto stava nel superare la notte, secondo Carlisle.

Guardai l’orologio.

Era l’una e venticinque.

E proprio in quel momento, mentre fissavo l’orologio, mi ritornò in mente il mio sogno.

-Io… Credo di aver capito…- sussurrai, tra me e me.

-Cosa?- mi chiese Alice.

-Che cosa ha scatenato tutto questo…-

-Parla- mi disse Carlisle, improvvisamente vigile.

-Ho fatto un sogno, prima, e questo sogno mi ha fatto tornare in mente una cosa che non avevo assolutamente notato-

-Cosa?- chiese esasperata Rosalie, invitandomi con un gesto della mano a continuare.

Sembrava un interrogatorio…

-Tre giorni fa, siamo andati a cacciare nella radura. Edward si è cibato di un vecchio puma. Poi noi abbiamo … -

-Avete fatto l’amore, questo l’avevamo capito… E poi?- chiese Emmett, impaziente di capire qualcosa di più.

-Sì… Quando Edward se ne è andato, io sono rimasta ancora un po’ nella radura. Percepivo qualcosa di strano…Siete a conoscenza dei miei poteri, giusto? Controllo i quattro elementi. Era come se il boschetto della radura, e il piccolo ruscello mi volessero mettere in guardia da qualcosa. Ad un certo punto ho sentito un piccolo rumore. Ho aperto gli occhi e c’era un piccolo puma che mi guardava, esattamente nel punto dove prima giaceva la carcassa dell’animale dissanguato da Edward…-

-Quindi mi stai dicendo che anche il puma si è trasformato, come Edward?- chiese confuso Carlisle.

-Anche oggi, sempre nella radura, c’era qualcosa che non quadrava nell’acqua…-

-Perciò secondo te qualcosa lì dentro è in grado di farci ritornare umani?- chiese Rose.

-Forse… forse dovrei andare a controllare…- sussurrò poi tra sé e sé.

Carlisle si alzò di scatto.

-Non fare cavolate, Rose!- intimò – Non sappiamo che effetto potrebbe avere su di te questa cosa… Ti devo ricordare in che stato ti ho trovata prima di trasformarti?-

-No, papà… Scusami…- Disse, chinando la testa.

-Emmett, va con lei!- ordinò lui.

Emmett seguì la moglie, che stava per uscire proprio in quel momento.

Ritornò il silenzio.

L’una e quaranta.

-Bip bip bip bip bip-

Il monitor segnalò un aumento del battito del cuore di Edward.

Il suo volto diventò velocemente cianotico.

-Carlisle! Non respira!- gridai, mentre mio marito ansimava rumorosamente.

-Shh! Shh Edward… Cerca di respirare lentamente… - strillai in preda al panico, cercando di calmarlo.

I polmoni! Dobbiamo intubarlo!- gridò mio padre di rimando.

Mi feci da parte, mentre lui armeggiava velocissimamente attorno al letto.

Pochi secondi dopo Edward respirava mediante un respiratore, gli occhi chiusi e una smorfia spaventata sul volto.

Mi risedetti, la testa tra le mani.

Sarebbe stata una lunga notte…

Carlisle tornò di sotto dove lo aspettava Esme, lo sguardo grave.

Li sentii confabulare nella rampa delle scale.

Infine udii un piccolo singhiozzo soffocato, evidentemente di mia madre.

Sapevamo tutti perfettamente che questo era un primo segno di cedimento. I polmoni erano già stati attaccati dalla malattia, e presto sarebbe stato il turno del cuore.

Presi tra le mie una mano di Edward, accarezzandola dolcemente.

Edward aprii stancamente gli occhi, lo sguardo spento e i suoi bellissimi occhi verdi molto meno luminosi.

Mi fissò, implorante.

“Trasformami” sembrava dire “Trasformami!”

-No Edward, io e te abbiamo fatto un patto…- ribadii, il tremolio della mia voce udibile solo da orecchie vampire.

Mio marito richiuse pesantemente le palpebre, palesemente ferito.

Alice mi fissò, cupa.

-Aspetti la sua morte, per trasformarlo? Il veleno a quel punto non risolverà più nulla…- osservò acida, velocissima quasi anche per le mie orecchie.

-Se Jasper non arriverà in tempo, agirò poco prima del cessare del suo cuore…Tu mi dirai quando verrà il momento…- risposi io.

Sussurrò qualcosa, troppo piano e troppo veloce perché riuscissi a capire.

Colsi solo le parole“Pericolo” e “Morte”.

-Smettila, Alice, amo più di me stessa Edward, non lo lascerei mai morire…- sbottai, imporporandomi per la rabbia.

-Lo credevo anche io, Bella…- si lasciò scappare.

Ringhiai, questa volta aveva detto troppo.

-Solo perché TU non ricordi niente, della tua vita umana, non vuol dire che questo valga per tutti noi! Solo perché TU non la rimpiangi, non significa che noi facciamo lo stesso! Per una volta, Alice, stai zitta!- strillai.

 

-Non mi guardare così, Noemi, ero parecchio esasperata… E anche lei…- mi scuso, arrossendo.

Noemi mi guarda, serissima.

-No… Ti capisco, ora va avanti!- risponde frettolosamente.

 

Alice ringhiò a sua volta, gli occhi neri per la rabbia.

Si piegò in posizione d’attacco, lo stesso feci io.

Ci guardammo fisse, rabbuiate.

All’improvviso il monitor segnò un nuovo aumento notevole nel battito di Edward, ed entrambe ci precipitammo da lui.

Aveva riaperto gli occhi, ora sbarrati, e fissavi prima una, poi l’altra, lo sguardo terrorizzato.

Accarezzai la sua guancia.

-Shh… Non è successo nulla, amore mio, io ed Alice siamo solo un po’ nervose… Non arriveremmo mai ad attaccarci, non temere…- gli sussurrai all’orecchio.

La nanetta si limitò ad annuire.

Edward fissò la sorella, tutto di un tratto arrabbiato.

-Esci!- ordinò, la voce impedita dal respiratore.

-Ma Edward…-

-Non metterai mai più in dubbio i sentimenti di mia moglie!- gracchiò.

Alice girò i tacchi, afflitta in volto, ed uscì, sbattendo la porta.

Mi piegai verso di lui, e stampai un lieve bacio sulla sua fronte.

La febbre era cresciuta nuovamente. 39.2.

-Non era necessario sprecare energie…- sussurrai, rimproverandolo.

-Per te nulla è troppo…- borbottò lui.

-Grazie amore- sorrisi sfiorandogli la guancia calda- ora zitto però…-

Edward serrò nuovamente gli occhi.

Le due e cinque, mio marito si era riaddormentato.

Ascoltavo preoccupata il suo respiro irregolare.

La porta si socchiuse, sentii il suono di una pulsazione umana.

-Entra, Jake…- sussurrai.

-Bella… Ho saputo solo ora! Dovevate avvisarmi prima!- mi rimproverò il mio migliore amico, e contemporaneamente anche quello di Edward.

-Non volevamo disturbare, Jake, si è risvegliato questa mattina, ma ha iniziato a stare male solo questa sera…- risposi, chiudendo gli occhi.

Jake mi abbracciò, e percepii la sua pelle bollente a contatto con la mia, leggermente più fresca.

La temperatura sovrannaturale, è l’unica cosa che continua tuttora a legarlo alla sua giovinezza da licantropo, anche adesso che è a tutti gli effetti umano.

Riaprii gli occhi, e mi stupii di trovarli pieni di lacrime.

-Bella…- mi chiamò Jake.

-Cosa c’è? Anche tu mi consideri la futura assassina di mio marito?- sbottai, mentre una lacrima calda scendeva lenta sulla mia guancia.

-Io… Io credo di capirti, Bella…- sussurrò Jake – Non è giusto che Edward sprechi così la sua umanità… Lui è forte, e Jasper è veloce. Vedrai, tutto si sistemerà presto…-

Sorrise, e io lo imitai, mio malgrado.

Inutile, anche venticinque anni dopo, nonostante avessimo ormai entrambi  le nostre anime gemelle, Jake rimaneva comunque il mio sole personale.

In sua compagnia tutto sembrava possibile, in sua compagnia era impossibile essere tristi.

La porta di ingresso di casa Cullen si spalancò nuovamente.

Passi leggerissimi salirono le scale.

Tutta la famiglia si riuniva nuovamente nella stanza.

La porta della camera venne aperta con cautela.

In piedi, di fronte a noi, stavano Emmett e Rosalie, completamente bagnati e fradici.

Tra le mani del mio fratellone si intravedeva un fagotto, probabilmente fatto direttamente con un lembo della sua felpa.

All’interno del fagotto qualcosa brillava di una inquietante lucina azzurrognola.

Il mio sguardo si fece interrogativo.

-Abbiamo trovato il motivo della sua trasformazione- sussurrò piano Emmett indicando Edward – e a dir la verità anche il motivo della trasformazione del puma…-.

Sciolse con attenzione il fagotto, ed un lampo di luce accecò tutti noi.

ANGOLO AUTRICE

Ok... RAgazze... SAlvo miracoli questa storia sarà sospesa x un pò... Eh già... La famosissima verifica di greco non è ancora arrivata, ma la consegna è prevista, questa volta davvero, per domani...
Quindi io vi saluto tutte... Ciao ciao... XD...
Passando alla storia ho deciso di dividere in due parti il capitolo "Notte", poi veniva una cosa troppo lunga, e sapete che non è esattamente nel mio stile...
Noto che ultimamente i commenti sono calati... Mi piacerebbe sapere, quando torno, se è la ff che sta prendendo una piega noiosa, o se siete voi che non avete più tempo...
In fondo si tratta di due minuti, giusto per regolarmi e rendermi conto se è il caso di cambiare qualcosa, nella trama e nella scrittura, o di mantenerla così...
Sono aperta ad ogni tipo di critiche e consigli...
QUALSIASI... (ovviamente che siano costruttive, vi pregherei di non lasciare commenti del tipo "questa ff fa schifo..." senza nemmeno dire il motivo... XD)
Ora vi saluto davvero, non ho praticamente niente da aggiungere...
Avete visto...?? Il puma in qualche modo c'entrava... Ora voglio sapere da voi (vai damaristich, metti in moto le rotelline) cosa contiene il fagotto...
E qui vi voglio vedere...
Aspetto i vostri commenti...
P.s. Mi piacerebbe anche che si evitassero i pomodori... XD

X rispondere a:


DAmaristich: non tutte riusciamo a scrivere capitoli lunghi come i tuoi... Comunque sono onorata di averti qui a commentare, dato che io LETTERALMENTE AMO la tua storia ^^
Noemix: tesoooooro!! esattamente scelta stilistica.. E comunque nel capitolo scorso EDdino aveva solo qualche incubo legato alla febbre, è ora che sta male veramente... Povero caro... Si... Kristen Bell è quella di VEronica Mars... E si... Dany è DAVVERO carino! ^^ Ora ti saluto, tesoro, salutami neurone 1 e 2...

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Capitolo 15
*** Notte.2 ***


Buongiorno a tutti...
Ebbene sì, il miracolo alla fine è avvenuto, nella versione ho preso 6 1/2 (bel risultato, considerando che la mia amica con la media dell 8 1/2 ha preso 6...)
Scrivo queste poche righe solo per rispondere ad Ilalia95, e facilitarle la lettura del capitolo...
Dunque... la risposta alla tua domanda è nel capitolo 12, votazioni e trattative.
Jasper sta andando a Boston per ritirare la medicina per Eddy, fingendosi il nipote di Carlisle.
Ok... Ora parto con il capitolo 14...
Ricordate di mantenere la calma ^^

Capitolo 14 Notte.2

 

Socchiusi gli occhi, d’impulso.

Dopo qualche secondo li riaprii, un po’ confusa, quel raggio azzurro mi aveva stordita.

Tutti attorno a me si accingevano a guardarsi in torno , spaesati.

Emmett e Rosalie erano gli unici a non avere uno sguardo sorpreso, o terrorizzato.

Il bagliore era sparito, sostituito da un lieve luccichio proveniente dal fagotto.

Mi avvicinai ulteriormente, per vedere meglio il contenuto di esso.

Rimasi atterrita.

Tra il color crema della felpa risaltava un accesissimo ceruleo.

Una grossa pietra azzurra, ovale e dalla superficie lucidissima e liscia.

-Hai mai visto questa pietra, Bella? Ne hai mai sentito parlare?- chiese Carlisle.

Scossi velocemente la testa.

-Nemmeno io…- sussurrò, sconsolato, chinando il capo.

-Allora credo di potervi essere utile…- sussurrò una voce, melodiosa e cristallina.

Mi guardai attorno, spaventata.

-Avete sentito?- chiesi.

-Cosa?-

-Quella voce…-

L’intera famiglia mi fissò, attonita.

-Devi essere stanca,cara…- mi disse materna Esme, posando una mano sulla mia spalla.

-Chi sei?- chiesi, ad alta voce.

-Io sono Noemi, piacere Bella…- mi rispose.

Rimasi a bocca aperta, quella voce allegra e spensierata riusciva ad incantarmi.

-Dove sei, Noemi?- chiesi, mentre tutti si scambiavano sguardi preoccupati.

-Come, non mi vedi? Sono proprio qui, vicina a voi…-

-Non ti vedo…-

-Perché non stai guardando dalla parte giusta…-

Mi voltai, verso la grande finestra che dava sul giardino di casa Cullen.

E fu allora che la vidi.

Mi avvicinai cautamente, poi girai la maniglia, per osservare meglio la ragazza che mi sorrideva, seduta su di un grande ramo della quercia centenaria del nostro immenso parco.

Lei entrò, con un piccolo balzo, tra il silenzio generale.

-Piacere a tutti, io sono Noemi, e credo di potervi aiutare…- annunciò, facendosi avanti.

Sapevo di potermi fidare di lei, ne ero certa, mi ispirava sicurezza.

La osservai meglio, alla luce della stanza.

E allora qualcosa scattò, la riconobbi.

 

-Che senso ha proseguire, Noemi? Da qui in poi conosci ciò che è successo…-

-Si, ma tu racconti le storie splendidamente, Bella… E poi cos’altro abbiamo da fare?- mi risponde frettolosa lei.

Sospiro.

-E va bene… Allora continuerò a raccontarti del nostro primo incontro, piccoletta…-

Noemi sorride malinconica, quel soprannome le ha sempre fatto scattare i nervi, ma non ora…

 

Era lei, era la ragazza del sogno!

Noemi dimostrava circa sedici anni, forse un po’ più bassa per la sua età.

Indossava un paio di jeans scoloriti ed una maglia verde a mezza manica, lenta in vita e lunga circa fino a metà gamba.

La sua era una bellezza semplice, ma proprio questo la valorizzava.

Notai immediatamente che aveva gli occhi dorati, era vegetariana insomma…

I lunghi capelli color grano erano legati in una coda, e la pettinatura metteva in risalto e scopriva il suo volto.

Aveva tratti molto dolci e delicati, che non facevano che risaltare il suo stupendo sorriso.

Quando Noemi sorrideva, infatti, il suo volto si illuminava.

Era una ragazza davvero solare, e questo si notava già a prima vista.

-Come hai fatto, prima, ad entrare nella mia testa? E come fai a conoscermi?- chiesi.

-La vostra storia, la tua e quella di Edward intendo, è molto famosa… Comunque io ho un potere un po’ particolare- rispose.

-E quale sarebbe?- chiesi.

-Io posso sfruttare i poteri delle altre persone a mio piacimento… Prima, ad esempio, stavo usando quello della tua amica Histery-

-Wow!- sussurrai.

Notai che Histery e Noemi si fissavano, intensamente.

Poi Histery annuì, in direzione di Carlisle.

Ora anche lei sapeva che di Noemi ci potevamo fidare.

-E dimmi, Noemi, cosa ti porta qui?- chiese lui.

-Beh, Carlisle… Passavo per caso da queste parti, e con il potere della vostra amica Histery, ho sentito che avevate bisogno di aiuto. Vi conoscevo bene, ormai la storia del vampiro e dell’umana è diventata leggenda…-

Strabuzzai gli occhi, ora ero addirittura leggenda?

-E perciò in qualche secondo sono giunta nei pressi della vostra meravigliosa casa… ma non vedo Edward, dove si trova?- chiese curiosa.

Chinai il capo, e lasciai che i ricordi parlassero al mio posto.

La bocca di Noemi formò un silenzioso “oh”, mentre i suoi occhi dorati squadravano attenti ed addolorati mio marito, addormentato.

-Mi vuoi dire che questo è…- iniziò, incredula.

-Esattamente… Lui è Edward Cullen, in arte mio marito…- sussurrai.

-Ma come è possibile? Certo!- esclamò all’improvviso.

-Conosci questa pietra, Noemi?- chiese Carlisle, indicando la felpa di Emmett.

Lei annuì.

-La pietra delle origini…- sussurrò.

-Puoi spiegarti meglio, scusa?- chiese Rosalie, cortese come non l’avevo mai vista verso una nuova arrivata.

-Sembra che questa pietra possa riportare allo stadio precedente dell’attuale persone, animali e cose- rispose.

-Perciò il puma si era abbeverato nel laghetto dove era situata la pietra, ed Edward bevendo il suo sangue si è trasformato, proprio come ha fatto l’animale… Ho capito bene?- ipotizzai io.

-Sì, Bella, hai capito benissimo. L’acqua era contaminata dal potere della pietra… Non si sa da dove essa provenga, o chi l’abbia creata. Sappiamo solo le sue proprietà- mi assecondò Noemi.

-Esiste un antidoto?- chiese Carlisle.

-Io… Io credo di sì…- rispose lei evasiva.

La guardai fissa negli occhi.

-Non importa ciò che dovremo fare, o quanto questo sarà fastidioso…-

-Conosco una filastrocca, riferita ad una vecchia leggenda di un vampiro trasformatosi nuovamente in umano…- iniziò lei incerta – che finisce più o meno così…-

 

E quando la fine sua perverrà,

e la Signora Nera lui richiederà,

solo l’amore vero salvarlo potrà.

Lacrime e sangue versar lei dovrà,

e allora alla vita eterna lui ritornerà

 

-Abbiamo trovato la nostra soluzione, a quanto pare…-  disse seria Alice, rivolta a Carlisle.

-Aspetta!!- gridò Noemi, afferrandole un braccio – non è così semplice… Non basta solo questo… Nessuno è mai riuscito a capire il contro incantesimo… Per questo nessuno si lascia trasformare! Per questo la pietra è un’arma così pericolosa!-

Fissai mia sorella, sbieca.

Lei ricambiò.

La tensione tra noi due cresceva sempre più.

Questo mi faceva stare davvero male, io ed Alice eravamo sempre state inseparabili.

Ed ora… puff.

Chiusi gli occhi, la nostra amicizia incrinata non mi faceva stare male, mi stava letteralmente distruggendo.

Noemi mi si avvicinò, cautamente, ed un po’ incerta mi mise un braccio attorno alle spalle-

-Non temere, si sistemerà tutto…- mi rassicurò mentalmente.

Ero un po’ a disagio per tutta quella familiarità, ma non sciolsi l’abbraccio.

Erano le due e quarantacinque.

Edward si rigirò nel letto, in balia degli incubi legati alla febbre alta.

Mi riavvicinai, e accarezzai dolcemente i suoi capelli, cercando di calmarlo senza svegliarlo.

In tacito accordo tutta la famiglia uscì, insieme a Noemi, per non disturbarlo.

Mi sedetti accanto a lui, osservandolo dormire per quattro ore.

Aveva proprio ragione, osservare dormire gli umani era davvero interessante…

Alle sei e quarantacinque un brivido lo percorse da capo a piedi, ed aprì lentamente gli occhi.

La febbre era altissima, 40.3.

La sua fronte era imperlata di sudore, ed il suo colorito era davvero sinistro.

In un attimo capii che mio marito non avrebbe resistito ancora per molto.

Ero disperata, volevo che si salvasse a tutti i costi, ma mi dispiaceva trasformarlo.

Jasper era ancora lontano, ed io dovevo trovare una soluzione.

Ed essa arrivò, veloce come un fulmine.

-Histery…- chiamai – raduna tutti qui, per favore…-

Tre secondi dopo sentii l’intera famiglia salire nuovamente le scale.

-Non temere, amore mio, tra meno di mezz’ora ti sentirai meglio…- sussurrai, sfiorandogli la guancia.

-Histery ci ha detto che  volevi parlarci, Bella, di che cosa si tratta?- chiese Carlisle.

-Edward non resisterà a lungo…- proferii grave.

Gli occhi di Alice si accesero, era convinta che io avessi accettato di trasformarlo.

-E Jasper ora starà uscendo da Boston… E’ lontano insomma… Perciò abbiamo bisogno di affrettare le cose…- continuai.

-Daniel!- gridarono in coro Histery ed Alice.

-Tu sei un genio, sorellina…- si complimentò Emmett.

-Chiamate Jasper, e ditegli di aspettare, poi chiamate Dany, deve portarlo qui…-

Alice prese il telefono, Histery si limitò a concentrarsi, mentre il suo sguardo diveniva fisso.

Guardai Edward, che ricambiò, stancamente.

Faticava a tenere gli occhi aperti.

-Fa un ultimo sforzo, Edward, ti prego… Non manca molto!- lo implorai, notando che stava per perdere la lucidità.

Alice riattaccò, ed il silenzio calò nella stanza.

Stavo ancora fissando mio marito, quando lei si immobilizzò all’improvviso.

Il telefonino le cadde di mano, con un sonoro schianto.

Histery e Noemi si irrigidirono, mentre mia sorella prendeva ad urlare.

-Bella!! Bella devi farlo ora!! Non resisterà all’arrivo di Jasper! Tra esattamente tre minuti il suo cuore cesserà di battere!- gridò, esasperata.

La fissai attonita per qualche secondo.

-Ti prego, Bella… Ti prego… Devi farlo!- mi implorò.

-Jasper è dentro l’ospedale… Non può correre!- strillò Histery ad un tratto.

Iniziai a tremare, terrorizzata.

Carlisle mi fu accanto, posando una mano sulla spalla.

-Fallo, figlia mia, non hai altra scelta-

Presi un profondo respiro, poi mi inginocchiai accanto a mio marito.

Sfiorai dolcemente il suo collo, poi posai le mie labbra proprio sulla giugulare.

-Scusa, amore mio…- sussurrai.


ANGOLO AUTRICE

Ok... Giù i pomodori, le scope, le tastiere, le mazze da baseball e da golf ^^
La filastrocca fa ridere, lo so, ma mi servirà più avanti...
Spero vi sia piaciuta la descrizione di Noemi...
Ovviamente non è uguale alla mia amica, diciamo che lei ha dato il nome, il carattere, ed il sorriso del mio personaggio...
Il resto è ovviamente inventato ^^
Alloooooora... che ne dite??
Vi piace questo capitoletto.. Noemi dice che è il suo preferito, ma lei è di parte, dato che le piace solo perchè finalmente compare il suo personaggio ...
Perciò voglio un giudizio obbiettivo ^^
Grazie per i 7 commenti nel capitolo precedente, mi sono davvero commossa
Grazie  a keska, che ne ha fatti 4, uno per capitolo...
Grazie alle 75 persone che hanno inserito tra i preferiti questa fic
E grazie alle 12 che la seguono ^^
Non so quando posterò di nuovo... Sappiate solo che la cosa non finisce qui...
A presto... Con il capitolo 15 "Mattino... per un pò"

X RISPONDERE A:

Confusina_94: fa nulla, carissima, ti riscatterai ^^ Comunque sì... direi che una volta avevi recensito...
ilaila95: ora ti è chiaro dove è Jazz? SE per caso hai qualche altro dubbio non esitare a chiedere...
barbyemarco: che brava!! hai indovinato!! ^^ La cosa è andata proprio così...
damaristich: amica mia.. tu hai sei un genio... perciò hai fatto una supposizione fin troppo elaborata... Non è alla mia altezza... XD Ma a proposito: sei morta?? Quando posti??? Voglio leggere la tua storia!!
antimarella94: concordo, ma questa volta ha sbagliato anche lei!
Noemix: sì, sono felicissima!! comunque risalutami neurone 1 e 2, mio caro personaggio della storia... Ehi.. ma cosa ci fai al computer...?? tu non dovresti essere con il tuo...? osp... forse ho detto troppo... Scusa per la parte di Alice, in questi giorni mi sento così, proprio come Bella... Peccato che nella mia storia le due avranno un lieto fine, nella realtà invece...
keska: ma tesoro mio!!! 4 commenti??? *me orgogliosissima* che ne dici, ti ha soddisfatto questo capitolo..?

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Capitolo 16
*** Mattino... per un pò ***


Ed eccomi qua!!! Ricordate dove ci eravamo lasciate??? Isabella sta trasformando Edward, quest'ultimo è praticamente in fin di vita...
Se qualcuna di voi non ricorda gli ultimi fatti è pregata di tornare indietro a leggere ... Please...
Buona lettura ^^


Capitolo 15. Mattino.. per un po’

 

Sfiorai dolcemente il suo collo, poi posai le mie labbra proprio sulla giugulare.

-Scusa, amore mio…- sussurrai.

 

Plop

-Aspetta! Aspetta Bella! Aspetta!- gridò Jasper, irrompendo nella stanza.

Sospirai di sollievo, crollando a terra. Grazie al cielo…

D’impulso mi gettai su di lui, stringendolo forte, ancora tremante.

La sua calma artificiale occupò prepotentemente il posto della mia apprensione, mentre lui mi accarezzava dolcemente i capelli.

Senza sciogliere l’abbraccio, Jazz passò al padre la piccola fialetta contenente l’antibiotico, unica salvezza per mio marito.

Non molti istanti più tardi il liquido trasparente era stato iniettato nel suo corpo, tramite una flebo.

-Credo inizierà subito a fare effetto. Le tecnologie dell’odierno 2034 sono splendidamente sviluppate…- mi comunicò Carlisle, compiaciuto.

-Ovviamente dovrà continuare ad assumere l’antibiotico come minimo fino a domani...- osservò poi, tra sé e sé.

Ringraziai mio fratello e mio padre, poi mi riavvicinai al letto di Edward.

-Hai sentito amore mio? Ti sentirai immediatamente meglio!- soffiai al suo orecchio.

Edward riaprì gli occhi, che aveva chiuso non appena le mie labbra avevano sfiorato il suo collo. In essi notai una luce diversa. Era un ragazzo forte e coraggioso anche da umano, e stava lottando con tutto sé stesso, non solo per amor proprio, ma anche per me e per tutta la famiglia al completo.

Mi sedetti accanto a lui, e strinsi delicatamente la sua mano.

Mio marito provò a sorridermi, ma ciò che ne uscì sembrava più che altro una brutta smorfia di dolore.

Piegai tristemente gli angoli della bocca in un sorriso, a mia volta.

-Vedrai… Tutto si sistemerà, tesoro… Io sarò sempre accanto a te. Finché lo vorrai, ovvio…-

Edward strinse gli occhi, visibilmente irritato.

-Questo, Bella, Edward lo sa bene…- si intromise Noemi, leggendo i suoi pensieri.

Lui volse il viso verso la ragazza, lo sguardo profondamente confuso.

-Io? Io sono Noemi, Edward, piacere di conoscerti…- sorrise lei.

- Noemi ci ha fornito maggiori informazioni riguardo la tua seconda trasformazione, caro…- spiegai io.

Lui la fissò attonito per qualche istante.

-In un certo senso. In verità posso usufruire dei poteri degli altri esseri sovrannaturali come me…- rispose lei, probabilmente ad una sua domanda silenziosa.

Edward spalancò gli occhi sorpreso. Noemi scoppiò a ridere.

-Sì, lo so… Ma non ti scusare… Molti hanno la tua stessa reazione…- esclamò infine, dopo essere tornata seria.

Vedendo la luminosità del suo volto non potei che accennare a mia volta un piccolo sorriso. Anche Edward sorrise stancamente, attraverso la mascherina.

Passai una mano tra i suoi splendidi capelli color del rame, arruffandoli maggiormente.

-Chiudi gli occhi, amore mio, prova a riposare…- sussurrai dolcemente.

Noemi spense velocemente le luci, e solo allora mi accorsi che eravamo rimaste solo noi due, nella stanza.

Edward richiuse lentamente gli occhi, e la ragazza mi sorrise di nuovo.

Cercai di ricambiare, senza riuscirci. Nemmeno ora, che era tutto finito, riuscivo a mettermi il cuore in pace.

Cosa avrei fatto? Sarei mai riuscita a prendere una giusta decisione? Edward ora si sarebbe ripreso, ma una vocina, dentro di me, mi suggeriva fastidiosamente che la sua vita avrebbe comunque avuto una fine. Ogni ora, ogni minuto, ogni istante lo avvicinavano sempre più alla morte. Avrei mai trovato il coraggio di trasformarlo? In caso contrario sarei mai riuscita a vivere senza di lui? No… Questo era certo… Se Edward, per qualsiasi ragione, fosse morto, io non sarei mai riuscita ad andare avanti.

Noemi mi fissò, immersa nei suoi pensieri e nei miei.

-Non devi temere nulla, Isabella, a suo tempo prenderai una decisione! Non devi per forza farlo ora…- cercò infine di consolarmi, tramite il suo potere.

Sentii per la seconda volta in pochi minuti una calma forzata invadere i  miei sentimenti, mutarli, alterarli, quella calma pesante e quasi opprimente, che però tanto bramavo.

Evidentemente Noemi imparava ad imitare i nostri poteri molto in fretta…

-Grazie Noe, forse non te ne rendi nemmeno conto, ma stai facendo davvero molto per me, per tutti noi.- pensai, colma di riconoscenza.

Per un po’ restammo in silenzio, mentre accostavo il capo alla sua spalla, e lei mi cingeva calorosamente un braccio.

-Dorme?- sussurrai infine.

-Quasi…-

Plop

-Edward!! Edward,  mio Dio, che ti succede?- strillò a tutto volume una voce fastidiosamente melodiosa e seducente.

La vampira biondo rossiccia si precipitò verso di noi, ancheggiando, mentre i suoi i tacchi vertiginosi producevano un gran fracasso sul pregiato parquet della stanza, avvolta nel silenzio assoluto di tutta la casa.

Edward sobbalzò, e spalancò gli occhi. Si stava per addormentare, accidenti!!

Maledissi con tutta me stessa quell’oca di Tanya, che, in tutta sincerità, non mi era mai andata a genio.

Daniel mi guardò colpevole, mentre realizzavo la presenza dell’intera famiglia di Denali, più Emma, insieme a lui materializzatasi nella camera.

-Cosa significa è umano?? Come è possibile che sia umano??- gridò la vampira, enfatizzando l’ultima parola.

Lo sguardo di Edward incrociò il mio, implorandomi.

-Si. Edward è umano. Ora vi pregherei di accomodarvi in sala, Carlisle sarà lieto di spiegarvi l’intero accaduto. Mio marito stava riposando… Se non vi dispiace…-

Tanya mi fissò fredda, poi,  mentre io ricambiavo, polverizzandola con lo sguardo  baciò Edward sulla fronte. Scesero chiassosamente.

-E quella?- mi chiese Noemi, cercando di trattenere le risa.

-Quella è Tanya- risposi, senza nascondere il mio tono di voce scocciato – assidua pretendente di mio marito da più di cento anni, che non si è ritirata nemmeno ora, dopo quattro anni di matrimonio- aggiunsi roteando gli occhi.

-Testarda, la ragazza… - sogghigno Noemi.

-Già..-

Edward roteò a sua volta gli occhi,  in preda alla disperazione.

Mi sporsi verso di lui, baciandolo protettiva nel punto esatto in cui le labbra della bionda lo avevano sfiorato. Con immenso sollievo notai che la sua temperatura stava notevolmente cambiando.

Ascoltai con attenzione il battito regolare del suo cuore, ed il flusso continuo e naturale del suo respiro, poi gli sorrisi.

-Credo che questa non ti serva più…- sussurrai, armeggiando attorno alla mascherina del respiratore.

Pochi istanti dopo Edward respirava autonomamente.

-Ti amo…- sussurrai, abbastanza forte però perché mi potesse udire.

-Io di più…- sillabò roco, accennando un sorrisino beffardo.

-Si si… Come no, caro… Mi sembra alquanto impossibile, mi spiace deluderti… Ora dormi, amore mio, più tempo riposerai, prima ti ritroverai guarito…- soffiai all’altezza dei suoi capelli.

Obbedì immediatamente, probabilmente impaziente di risvegliarsi e sentirsi meglio, chiuse gli occhi e si addormentò poco dopo, con il sorriso ancora sul volto.

Ammirai per qualche minuto il suo aspetto da angelo, accentuato nel sonno.

-Non c’è dubbio, il vostro amore è davvero intenso come dicono…- osservò allegramente Noemi, utilizzando il potere di Histery.

Non riuscii a trattenere una smorfia. Per tutta la mia esistenza avevo odiato i pettegolezzi.

-E cosa dicono, esattamente?- chiesi, rabbrividendo un po’ irritata.

-Tutti conoscono la vostra storia fino a quando…- esitò per qualche istante – si insomma… fina a quando Edward ti ha lasciata…- riprese, chiaramente a disagio.

Restai in silenzio, in attesa che continuasse.

-E poi, qualche tempo fa, in uno dei miei frequenti viaggi in giro per il mondo, giunta nella foresta Amazzonica, ho ascoltato due vampire che spettegolavano su voi due.- si fermò, poi riprese, imitando la voce di una delle due ragazze del clan Amazzonico- “Quanto è forte, ora, il loro amore… Io li ho visti! Credimi, da quando Isabella non è più umana, il loro amore è se possibile triplicato…”-

Maledetta Zafrina! Quell’estate era venuta a farci visita, ed evidentemente tornata a casa non aveva esitato a fare le sue considerazioni su di noi a gran voce…

-Non hai sentito nient’altro?- chiesi, speranzosa.

- Nient’altro…- rispose lei, una punta di amarezza nella voce.

Sospirai di sollievo. Nessun altro, oltre il clan Amazzonico e Noemi, sapeva nulla.

Tornai a fissarla. I suoi occhioni dorati imploranti mi sciolsero.

-Il resto della storia te la racconto io, se vuoi…-

 Noemi sorrise a trentadue denti, trattenendosi a stento dall’abbracciarmi.  Quella ragazzina continuava a mettermi di buon umore. Era così spensierata, così ottimista, così sincera nei rapporti con gli altri!

Aprii la bocca, pronta a raccontare la mia lunga storia, ma mi bloccai.

Fissai Noemi sorpresa, lei ricambio lo sguardo, lo stesso sentimento sul suo volto.

Entrambe avevamo udito distintamente passi leggerissimi nel giardino di casa Cullen.

Anche il resto della famiglia, al piano di sotto si azzittì. Anche loro avevano percepito chiaramente qualcosa di intruso.

-Non sento nulla! Come se la persona nel giardino non pensasse affatto…- mi sussurrò lei, attonita.

-Vai di sotto… Rimango io con Edward…- aggiunse, notando la mia indecisione sul da farsi.

Annuii, e con una strana confusione in testa scesi le scale, celere.

Tutti i Cullen mi fissavano. Una tensione profonda galleggiava nell’aria.

-Andiamo a controllare… Cosa stiamo aspettando?- chiese Tanya, con un filo di voce, incamminandosi piano verso la porta.

Uscimmo lentamente, senza fare rumore, tutti insieme.

Il parco era assolutamente vuoto, stranamente deserto e silenzioso.

Né un uccello cantava, la fauna del bosco sembrava completamente sparita.

Ci fissammo straniti, chiedendoci in modo silenzioso se non avessimo sentito un animale, o il rumore del vento.

Poi, dalla finestra della stanza degli ospiti, precipitò un bigliettino. Lo raccolsi.

“Fregati”

Sbarrai gli occhi, esattamente nell’istante in cui dalla casa iniziavano a provenire terribili urla disumane.

Rimanemmo completamente raggelati, ancora nel giardino, incapaci di muoverci.

Pochi secondi dopo il silenzio tornò a regnare, come se niente fosse accaduto.

Battei le palpebre.

-Noeeee!! Edwaaaard!!- strillai, precipitandomi nuovamente verso l’uscio.

Salii le scale, quasi volando, il cuore in gola.

Spalancai la porta, e per poco non la scardinai.

Mi sentii mancare.

Forse poco prima mi ero illusa che la notte fosse finita, forse speravo segretamente che il mattino avrebbe fatto pian piano capolino, timidamente. Ed ora ecco che… una nuvola ad oscurarlo! Ma che dico! Quella non era una nuvola… Quella era una vera e propria eclissi!


Eccomi quaaaaaaaaaaaa... ve lo aspettavate???? Chissà...
Non ho molto tempo, perciò vado veloce... Duuuunque
GRazie a chi sta leggendo e ha letto questo capitolo, non mi avete abbandonata, ed io vi ringrazio di cuore ^^
Grazie in anticipo a chi lascerà un commentino, è molto importante per me, quelle tra voi che portano avanti una ff sanno bene come mi sento quando vi vedo commentare numerose...
Grazie a Confusina_94 - My_Blood - keska - Cullenuzza... GRazie, voi mi avete lasciato un commento anche nell'avviso
Grazie alla mia tesora (^^) anche se l'ho già ringraziata molte volte, e non mi stancherò mai di farlo, perchè ha postato il mio avviso al posto mio...
E grazie anche ai 78 preferiti e ai 18 seguiti... DAvvero... (ovviamente grazie anche a tutti coloro che mi hanno inserita tra gli autori preferiti *grazie grazie grazie*)

DEvo però darvi una spiacevole notizia... Questi sono gli ultimi giorni, ed io sono stanca... La mia media è un pelo peggiorata, perciò ora devo ritirare su tutto... (se no nn posso scrivere quest'estate...)
Perciò d'ora in poi posterò solo di sabato, oggi era un'eccezione...
Perciò ora vi lascio... bacioni a tutte...

Prossimo aggiornamento: sabato 23... capitolo 16... di nuovo il buio!

Piccolo spoiler:
-Scusa Bella... Non ho potuto fare nulla!!-
-Noe!!- urlai - Noe che cosa è successo??-
|...|
-E quando mi sono ripresa lui non c'era più! Edward non c'era più...- singhiozzò.

X RISPONDERE AI COMMENTI DI:

keska: Hai ragione!! il piccoletta me lo hai ispirato tu... Ah giusto... Mi devo scusare... Probabilmente hai letto l'intero testo con il sopracciglio alzato... So che è inpossibile guarire da un momento all'altro... Però mi serviva, se non volevo trasformare Eddy, o sarebbe morto nel giro di qualche minuto... Perciò ti chiedo umilmente scusa...
Confusina_94: Grazie come al solito *me arrossisce* tu non mi abbandoni mai ^^
digghi: Mi dispiace, ma ero senza computer... XD ora il lunedì mattina potrai leggere questa storia XD
damaristich: Il tuo capitolo era fantastico!!! (Ma questo te lo ho già detto) In effetti la tua precedente teoria era un bel pò contorta... XD Cosa ne dici di questo cap??
barbyemarco: tranquilla... Non ritorneranno tutti umani... La prospettiva non piace nè a me, nè a Carlisle, che crede sia un pò troppo rischioso... Ci vediamo sabato .. Baci
Noemix: eccomi qua... Beh... Ma ovviamente a te ho già detto tutto... Scusa se non ti scrivo una risposta decente, ma devo studiare latino... TAdb
Jadis96: sono straonorata... GRazie... Spero di vederti presto a commentare... Morsetti ^^ mazza

CIAO A TUTTE... A SABATO ^^

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Capitolo 17
*** Di nuovo il buio... ***


Capitolo 16. Di nuovo il buio

 

Non avessi mai visto il sole

avrei sopportato l'ombra

ma la luce ha aggiunto al mio deserto

       una desolazione inaudita

 

                                                                                                                      Emily Dickinson

 

La finestra era spalancata, il letto vuoto.

-Edwaaard!- gridai ancora, correndo verso la finestra.

Il retro del giardino era desolato e abbandonato. Nessuno segno di Edward e del suo rapitore.

-Scusa Bella… Non ho potuto fare nulla!- sussurrò una voce flebile.

Noe…

- Noe!!!- gridai, trovandola a terra.

La aiutai ad alzarsi, sorreggendola, poi la feci sedere sul letto.

Guardai la sua espressione disperata e sofferente, che non prometteva assolutamente nulla di positivo. Aspettai che parlasse, ma lei non lo fece. Continuava a boccheggiare, come per voler dire qualcosa, pentendosene all’istante.

-Cosa è successo?- chiesi, quando ormai mi era impossibile trattenermi.

Fissò per qualche istante il pavimento.

-Io… io non lo so…- ammise infine.

La guardai, sorpresa,  per parecchi minuti. Infine si decise.

-Un attimo prima tu stavi uscendo dalla stanza, ed io stavo parlando con tuo marito.  Un attimo dopo sono entrate due vampire. Si sono avvicinate ad Edward e…-

Non riusciva a staccare gli occhi dal pavimento.

-E…?- chiesi stridula.

-E’ tutto confuso, Bella… Le ragazze si sono avvicinate ad Edward, io non capivo ciò che volevano fare, non riuscivo a leggere i loro pensieri, perciò ho detto loro di allontanarsi da tuo marito. Allora la ragazza bionda mi ha spinto verso il muro, mentre la mora prendeva in braccio Edward-

Mi portai le mani alla bocca. Perché? Che cosa aveva fatto Edward per meritarsi tutto questo? Che cosa avevo fatto io?

-Lui non voleva seguirle, ha iniziato ad urlare ed a dimenarsi. La bionda gli ha tappato la bocca con una mano, e con l’altra lo ha schiaffeggiato-

Ringhiai. Accidenti!

-Ti giuro Bella, io ho provato a fermarle, ma… la ragazzina mora mi ha fissato intensamente. Io ho provato un dolore orribile, pari solo a quello della trasformazione. Non riuscivo a muovermi! Non riuscivo nemmeno a pensare! E quando alla fine mi sono ripresa…-

Esitò, sempre a testa china. Io sospirai, non ero sicura di voler sapere il seguito…

-Quando mi sono ripresa lui non c’era più! Edward non c’era più, Bella!- strillò, in scoppiando in un pianto di soli singhiozzi.

Chiusi gli occhi. La testa continuava a girarmi pericolosamente. Avevo il fiato corto.

Indietreggiai fino al muro, a tentoni, e rovesciai la testa all’indietro.

Noemi scese dal letto, preoccupata.

-Bella?Bella! Siediti Bella!- gridò acuta, vedendomi barcollare, e spingendomi a sua volta sul letto.

-Shh… Sto bene… Non è nulla.. Sto bene…- sussurrai cupa, riaprendo cautamente le palpebre.

Una lacrima scese lentissima lungo la mia guancia.

-Oh, Bella!- sospirò Noemi abbracciandomi, mentre mi lasciavo andare ad un pianto a tutti gli effetti.

-E’ tutta colpa mia, non capisci Noe?- singhiozzai, disperata.

-Non dire così, ti prego, sono stata io quella che si…-

La interruppi, spazientita.

-Aveva ragione Alice! Aveva ragione! Se io lo avessi trasformato subito ora lui sarebbe qui…-

-Non potevi immaginarlo, tesoro, nessuno ne era in grado..-

-Sono una pessima moglie, Noe- piagnucolai – ed anche una pessima amica.. Non avrei dovuto attaccare Ali in quel modo!-

Non riuscivo a fermarmi, ormai piangevo a dirotto.

Ero così disperata che non mi accorsi dei passi leggerissimi che salivano le scale.

Qualcuno aprì la porta, ma io non gli prestai attenzione. Fino a quando…

-Isabella…- sussurrò una voce alle mie spalle.

-Bella… Nemmeno io avrei dovuto attaccarti in quel modo…- continuò la voce, bassissima.

Mi girai di scatto, incredula. Alice è una ragazza molto dolce, ma anche parecchio orgogliosa.

-Alice!- strillai – Alice… Io… Tu… Mi dispiace!! Mi dispiace tanto Ali! Ti ho detto cose bru… -

Lei si lanciò tra le mie braccia.

-Dispiace anche a me tesoro… E’ tutto a posto…- sussurrò.

La strinsi forte, mentre anche lei iniziava a singhiozzare.

Qualcuno si mosse, al piano inferiore, e poco dopo giunse davanti alla porta.

L’intera famiglia Cullen era riunita davanti a noi. Nessuno sorrideva commosso per il momento toccante. Ogni singolo volto era teso, contratto.

-Ora basta, ragazze…- disse fermo Jazz, avvolgendo la moglie in un abbraccio.

Per la terza volta, in due ore, il potere di Jasper dominò i miei sentimenti, questa volta aiutato da Noemi.

Carlisle asciugò le mie lacrime, e mi sistemò meglio i capelli.

-E ora che facciamo, papà?- chiesi, la voce strozzata, come una bambina capricciosa.

-Aspettiamo, Bella-

E così aspettammo, aspettammo fino a sera.

Erano le otto e trenta, e l’attesa mi stava letteralmente uccidendo.

Il silenzio dominava la stanza tesa, la avvolgeva, era spalmato su ogni centimetro quadrato di essa.

Improvvisamente uno schianto ci fece sobbalzare tutti.

Il vetro della finestra andò in frantumi, mentre papà prendeva al volo il piccolo oggetto che era volato nella stanza.

Era un CD, nella sua custodia. Su di essa vi era un bigliettino. La scritta mi fece rabbrividire.

 

Per Isabella. Con tanto amore… Edward”

 

Ovviamente quella non era la sua calligrafia.

-Credo… Credo dovremmo vederlo…- dissi, tremando.

Gli altri annuirono, e scendemmo in sala senza nemmeno parlare.

Sempre in silenzio, Carlisle si avvicinò al televisore, ed inserì il CD nel lettore CD.

Pigiò il tasto “play”

La TV a schermo piatto mostrò l’immagine di un vampiro, a me vagamente conosciuto. Mi ricordava qualcuno, o più precisamente qualcosa. Qualcosa legato al mio passato, quando ancora ero la dolce ed innocente “Bella umana”

Collegai nell’esatto secondo in cui anche il resto della mia famiglia riconosceva il vampiro.

-Aro!- sussurrammo.

Avevo riconosciuto il capo dei Volturi grazie al ricordo del quadro mostratomi da Edward, il primo giorno in casa Cullen. Ovviamente non era cambiato affatto.

Aro sorrise, nella telecamera.

Si trovava in una stanza particolarmente buia e spoglia, senza arredamento e personalità.

-Salve Isabella…- salutò lui, tranquillo – è un piacere parlarti, finalmente… Ho sentito molto parlare di te, negli ultimi venticinque anni-

Ringhiai.

-Ma non temere… Sono certo che avrò l’onore di incontrarti faccia a faccia, domani… In un certo senso temo di possedere qualcosa che ti appartiene, non è vero Edward? – il sorriso si allargò, maligno – Dì a tua moglie quanto ti manca… Dille quanto vorresti riabbracciarla…-

La videocamera inquadrò mio marito, adagiato sul pavimento.

Lui si divincolò debolmente alla stretta di Demetri.

-No Bella! Non farlo!- gridò – E’ una…-

Sentimmo chiaramente una sua costola sfondarsi, sotto la stretta stritolatrice della guardia dei Volturi.

-Edwaaaard!- strillai, inutilmente.

Edward ansimò, ma non si lamentò.

-Procedi Jane…- sogghignò Aro, sempre con quella calma devastante- Questo Bella è semplicemente per farti capire che non stiamo scherzando… Spero non ti arrabbierai troppo…- aggiunse poi, fingendosi dispiaciuto.

Una ragazzina mora si fece avanti.

-E’ lei! E’ lei quella che mi ha attaccato…- sussurrò Noemi.

Jane sorrise serafica e si voltò verso Edward, proprio mentre io mi rendevo conto di ciò che stava per succedere.

Colui che riprendeva fece un primo piano del volto di mio marito, e nello stesso istante lui spalancò gli occhi, ed iniziò a gridare come impazzito.

Mi coprii il viso con le mani, non riuscivo a guardare l’immagine di lui dimenarsi quasi in preda a terribili convulsioni. Anche in tal modo percepivo perfettamente le sue terribili urla strazianti.

-Direi che può bastare, cara…- ordinò Aro, dopo circa trenta secondi.

Edward si accasciò senza forze, mentre Jane usciva nuovamente di scena.

-Vedi Isabella… temo che anche voi possediate qualcosa che è mio… Sarebbe davvero disonesto da parte volta negare a noi il possesso di qualcosa che ci appartiene… In fondo sarebbe esattamente come rubare la nostra “pietra delle origini”… - si interruppe, in una pausa chiaramente d’effetto - Ci vediamo domani sera, cara , vieni sola o sta certa che lo saprò. Credo che il vostro abituale campo da baseball possa andare bene…-

-No…- farfugliò Edward – non venire…-

Un altro rumore sordo. Edward prese a sanguinare copiosamente dal naso.

Un rantolo, e l’immagine sparì del tutto.

Battei più volte le palpebre, e la stanza girò nuovamente sotto i miei occhi, mentre le mie ginocchia cedevano, e crollavo a terra.

Mio padre mi prese in braccio, e mi fece stendere sul morbido divano bianco, le gambe rialzate.

-Bella!!- strillarono Alice, Noemi ed Histery in coro.

Di nuovo i miei occhi si riempirono di lacrime.

-Shh… Ragazze state indietro… Fatela respirare!- le rimproverò Esme.

La stanza continuava a girare vorticosamente, mentre le mie viscere sembravano annodarsi.

Scattai in piedi, e barcollai verso il bagno, barricandomi dentro.

 

-Ehm… Beh Noe… Diciamo che ho passato i due minuti seguenti abbracciando il WC…- mi interrompo, imbarazzata.

-Si… L’avevamo intuito…- dice lei, incitandomi a proseguire.

 

Mi rialzai, e mi sciacquai la faccia con dell’acqua fresca, mentre mi sistemavo la maglietta, che era salita parecchio.

Mi bloccai improvvisamente, ancora la mano sulla mia pancia.

I miei occhi si posarono sullo specchio, il riflesso di una bella ragazza, letteralmente terrorizzata, ricambiava il mio sguardo.

La ragazza era estremamente carina, ed il rigonfiamento che partiva dal suo ventre, appena percepibile, non faceva che accentuare la sua dolcezza.

Oh mio Dio!

Rimasi immobile, senza riuscire a muovere un muscolo.

No… Non è possibile…

Bussarono alla porta.

Merda!  Merda merda merda! (*)

-Bella! Bella stai bene?-

Non risposi, non ne ero in grado.

Nuovi colpi –Bella! Bella sto entrando!-

La porta si spalancò, e mostrò l’intera famiglia, estremamente preoccupata.

-Cosa succede?- chiese Alice, affiancandomi.

Con un movimento esasperatamente lento scostai la mano dall’addome, mostrando ciò che mi terrorizzava.

-Signore…- sospirò Rosalie.

-Il sogno strano. I pianti. La nausea. Signore…- le fece eco Noemi.

Carlisle mi posò una mano sulla spalla.

-Bella… Quando è iniziato il tuo ultimo ciclo mestruale?- chiese, nervosamente.

Contai in pochi attimi.

-Trentatre giorni fa…-

Io ero sempre stata regolare.

Ovviamente con gli ultimi avvenimenti, così tempestivi ed improvvisi,  non avevo fatto caso al mio ritardo di cinque giorni…

-Come ti senti?-

Rimasi in silenzio per un attimo.

-Non lo so- risposi, mentre l’ennesima lacrima solcava la mia guancia – continuo ad avere mancamenti e giramenti di testa… Non riesco a smettere di piangere…-emisi un gemito strozzato, iniziando a singhiozzare, come a sottolineare l’ultima parola.

Mi fissò a lungo.

-Credo che tu possa essere incinta, Bella- sussurrò infine.

Non aveva ancora finito di parlare, che udii qualcosa muoversi dentro di me.

Un piccolo colpetto. Un piccolo inutile colpetto. Un piccolo stupido inutile colpetto che confermava però la teoria di Carlisle.

-Oh!- esclamai, riportando la mano all’addome.

Tutto si fece nero, ed io crollai.

-Svegliatemi, se è un incubo…- sussurrai, prima di perdere  definitivamente i sensi.



(*) scusate per la parola poco decorosa... Ma immaginate di trovarvi nella stessa situazione di Bella...  A me verrebbe moooolto naturale... XD

ANGOLO AUTRICE

Scusate... Sono imperdonabile... Avrei dovuto postare ieri, ma non ho trovato il tempo...
Sono tornata a casa da scuola e i miei mi hanno trascinata al mare... Non appena a casa mi sono preparata e sono andata ad una festa...
Non ho potuto postare nemmeno ieri sera tardi, il giorno prima non avevo dormito per niente, ed avevo un fortissimo mal di testa... Chiedete a Noemix... SEmbravo uno zombie... XD
Questa mattina mia madre mi ha praticamente costretta a seguirla in spiaggia, praticamente mi sono presa  un' insolazione... XD
Tornata a casa dovevo fare greco...
E perciò ho trovato solo ora il tempo e la forza di postare...
Passando al capitolo... ALZI LA MANO CHI AVEVA CAPITO DELLA GRAVIDANZA DI BELLA
In fondo vi avevo lasciato parecchi indizzi...
Sisi... Non mi lanciate pomodori e uova marce... Alla fine non sono stata neppure così sadica nel descrivere le scene del CD... Potevo fare di peggio, credetemi
E adesso??  Aro sarà stato sincero?? In caso contrario perchè rapire Edward?
Voglio sentire le vostre opinioni ... Mi interessano parecchio... Cosa succederà ora??
E mò voglio vedervi =D
Inoltre voglio ringraziarvi... Ho superato il record di recensioni... sono arrivata a 8 ^^
Ultimissima cosa, poi vi lascio... Ho scritto una one-shot tempo fa... Se a qualcuno di voi interessa si chiama "Die" ... La trovate nel mio profilo ^^
Ora davvero devo andare... Aspetto numerosi i vostri commenti ^^

P.s. Alla fine ho recuperato il 5.75.. Perciò forse posterò prima di sabato... Non lo so... Non vi prometto nulla ^^ Vi aspetto comunque al prossimo capitolo...
Ricordate che è il capitolo 17... Il diciasette, anche se non sono superstiziosa, non è un gran bel numero fortunato ... *Me fischietta, perchè si è lasciata scappare troppo*

X RISPONDERE A:

Jadis96: grazie tante... sono davvero felice che la mia ff ti piaccia... Comunque non dimenticare di studiare... Ci sono già io a non farlo XD
Little_Princess_In_A_LoveStory: grazie tante... Spero continuerai a seguirmi ^^
barbyemarco: immagino che tutto ciò ti abbia sconvolta ancora di più... se hai pazienza il prossimo capitolo chiarirà un pò di cose ^^
Confusina_94: sono felice^^ GRAzie grazie grazie ! Tu mi fai sempre arrossire... Oggi niente spoiler, non voglio rovinarvi la sorpresa!
Noemix: Si... in effetti l'avevo modificato un pò... ED anche questo... MOOOOOO ti ricordi la prima versione del capitolo?? Era orrenda... XD Ciao noe, ci vediamo domani ^^
keska: anche tu mi sei mancata (:*) Ti ho immaginato con il sopracciglio alzato, perchè è un'abitudine anche di una mia amica.. Ti ho stupito in questo capitolo? Bohh... Io almeno ci ho provato ^^
Cullenuzza: sì... TAnya sta poco simpatica anche a me... ERa da tanto che non aggiornavo... Ma ora mi metto a scrivere... La scuola sta finendo ^^
damaristich: Tesoro dormi, o io mi sentirò in colpa ^^  XD Ti è piaciuto questo capitolo... ? Ovviamente aspetto con ansia la tua opinione.. Ciauuu P.s. il tuo capitolo era stupendo, anche se te l'ho già detto ^^

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Capitolo 18
*** La calma prima della tempesta ***


Capitolo 17… La calma prima della tempesta…

 

Quando, infine, ripresi conoscenza, non riaprii immediatamente gli occhi, non ero sicura di esserne completamente in grado.

Pian piano, mentre lentamente i ricordi di poco prima ritornavano chiari, mi resi conto della mia paradossale situazione.

Ero incinta. I-N-C-I-N-T-A

Sette lettere, una sola parola, tre sillabe. Eppure quelle insignificanti lettere, quella semplice parola, quell’insieme di innocenti sillabe, avrebbero cambiato per sempre la mia vita eterna.

Non avevo mai pensato seriamente alla gravidanza. Non ne avevo mai avuto l’occasione…

Da ormai ventinove anni ero convinta di non poter procreare. Non era questo l’aspetto peggiore della mia natura, del mio essere mostro…

La verità era che non mi ero mai immaginata un granché abile nel ruolo di madre, nemmeno da umana.

Non l’avevo mai desiderato veramente.

Ma ora, che incredibilmente sapevo che lo sarei diventata presto, già sentivo di non poterne fare a meno.

Quella piccola creatura che cresceva dentro il mio corpo era parte di me, parte di noi. Mia e di Edward.

Il mio cuore perse un colpo.

Già… Edward…

Dov’era? Come stava? La malattia si era già ripresentata, senza l’ausilio della medicina? Cosa sarebbe successo quella serata? Perché i Volturi lo avevano rapito? Come facevano a sapere della sua trasformazione? Perché per forza dovevano saperlo, se avevano deciso di rapirlo…

Troppe domande… Nessuna risposta… Un forte mal di testa attanagliava i miei pensieri, a braccetto con un’insolita nausea, o almeno per me.

Dovevo assolutamente parlare con mio padre. E dovevo farlo all’istante.

Mi imposi di riaprire le palpebre, ma mi bloccai, percependo l’eco sfocato di una discussione concitata attorno a me.

-No Carlisle! Non puoi fare questo…- continuava a ringhiare la voce di Rosalie, stranamente vicina.

 

-Ehi… Ehi! Frena Bella!- mi interrompe all’improvviso Noemi.

-Cosa c’è?- chiedo, visibilmente irritata. Non sopporto essere interrotta…

-Tu ci stavi ascoltando?- risponde, anch’ella con una domanda.

Annuisco – Pensavo te ne fossi accorta, con il tuo potere…-

Scuote la testa.

-Mi dispiace.. Scusa davvero!- sussurra lei, sinceramente affranta.

-Fa niente piccoletta…- la rassicuro, per poi continuare la narrazione.

 

-E’ pericoloso, Rose! Ti rendi conto che aspettando rischiamo di perderla?- urlava mio padre, di rimando. Aveva perso tutta la pazienza che di solito lo caratterizzava…

-Bella è un essere sovrannaturale ancora più potente e forte di noi vampiri! Ce la farà, vedrai…- ribatté mia sorella, leggermente più dubbiosa.

-Isabella ha anche aspetti umani..- le ricordò Carlisle, cupo.

Per qualche minuto regnò il silenzio.

-Lo chiederemo a Bella… In fondo la decisione spetta a lei!- propose infine Rosalie, decisa.

-Ma è un suicidio! Non sappiamo assolutamente nulla del…- si interruppe, cercando per qualche istante il termine giusto- feto… Potrebbe persino essere un mostro pericolosissimo e senza controllo… Potrebbe essere troppo anche per la sua natura!-

-E quindi cosa vuoi fare? Ucciderlo ancora prima che lei se ne renda conto? Non sai nemmeno cosa vorrebbe Isabella… Non siamo assassini, Carlisle…- ringhiò Rosalie.

-No.. certo che no…- sussurrò Carlisle.

Che cosa? Dovevo aver capito male…

Cosa volevano fare? Volevano strapparmi il mio bambino? Volevano ucciderlo?

Dovetti trattenermi con tutte le mie forze per non ringhiare.

Non avrei lasciato che nessuno si avvicinasse a lui.

Era un sentimento nuovo. Un sentimento appena scoperto.

In pochi attimi il mio istinto materno aveva preso il sopravvento su tutto. Amavo in modo incondizionato il mio piccolino. Il mio piccolo brontolone.

-Lo chiederemo a lei… Sarà una decisione sua…- ripeté mia sorella.

Carlisle sospirò – E va bene…-

Il silenzio tornò a regnare, ed io decisi di ritornare finalmente nel mondo dei vivi.

Battei lentamente le palpebre, cercando di mettere a fuoco la stanza.

Poco dopo riuscii nel mio intento.

La prima cosa che mi saltò agli occhi fu la tensione nelle facce della mia famiglia. Sembravano davvero preoccupate, allo stesso tempo spente.

Immediatamente Rosalie mi fu accanto, abbracciandomi. Non potei far altro che ricambiare la stretta.

Carlisle rimaneva distante e continuava a camminare su e giù, pur osservandomi con attenzione.

Sentivo lo sguardo di tutti nella stanza incentrato su di me.

Chinai la testa, incapace di fissarli negli occhi e vedere il loro terrore.

-Bella?- mi chiamò Rose, con un filo di voce.

Volsi lentamente il viso verso di lei, rendendomi conto di non riuscire a parlare.

-Bella… Questa è una tua decisione… Cosa intendi fare?- chiese lei titubante.

Stetti a lungo in silenzio, pur avendo già deciso.

Infine mi schiarii la voce.

-Lui è il mio bambino, Rose. E’ parte di me. Cos’altro potrei fare?- chiesi roca.

Lei mi abbracciò nuovamente, notando le lacrime che avevano iniziato a scendere copiose.

-Niente Bella, solo questo…- sussurrò dolcemente.

Incrociai veloce lo sguardo di Noemi. Mi sorrideva forzatamente.

Anche Emmett sorrideva, ben lontano però dal suo solito sorriso contagioso.

Jasper ed Alice mi fissavano tesi, preoccupati unicamente per la mia salute.

Rivolsi un piccolo sorriso ad Emma, Histery ed Esme, che corsero prontamente ad abbracciarmi. Loro riuscivano a capirmi. Loro mi avrebbero sostenuta.

Infine posai i miei occhi su Carlisle e Daniel. Erano sconvolti, terrorizzati.

-Ragazzi…- chiamai piano.

Lo sguardo di Daniel saettò verso di me.

-Ragazzi, per favore, cercate di capirmi…- li supplicai.

-Capire cosa, Isabella, il motivo per cui vorresti mettere fine alla …-

Con un ringhio Rose interruppe Dany, fissandolo irato.

-Shh… Rose… - sussurrai, mettendole una mano sulla spalla – Dany non temere… Mi rendo conto di ciò che sto facendo. Però… Però non posso farne a meno. Io amo infinitamente il mio piccolo brontolone… Lo amo già, come se lo conoscessi, come se lo avessi già visto. Non posso liberarmene…- spiegai tranquillamente, propria di una calma che non mi aveva mai toccato in questo modo.

Carlisle mi fulminò con lo sguardo, palesemente in disaccordo.

-Carlisle… Carlisle tu sei padre, nostro padre… Riusciresti mai ad uccidere uno di noi?- chiesi, cercando di fargli capire i sentimenti che mi attanagliavano.

Carlisle sobbalzò, spaventato dalle mie parole.

-Io… no… Certo che no!- sussurrò, la voce insicura.

-E allora per quale motivo la mia situazione dovrebbe differire dalla tua?-

-E’ diverso… Non è paragonabile, Bella…Non voglio che tu metta a rischio la tua vita…-

-Tu lo faresti, per noi, papà. Io non noto questa differenza…- osservai.

Il silenzio calò nuovamente nella stanza. Non avevano più argomenti per dissuadermi.

-Carlisle…- tornai a chiamare – Carlisle cosa facciamo con Edward?-

Mio padre sospirò.

-Andremo al campo da baseball questa sera e…-

-Andrò solo io…- lo interruppi.

Lui tornò a guardarmi terrorizzato, insieme al resto della famiglia.

-Questo te lo impedisco, Isabella, sono tuo padre…- ordinò lui, la voce nuovamente decisa.

-E ad Edward non pensi? Avete sentito tutti Aro, no? Devo andare da sola, o…- rabbrividii, incapace di terminare il discorso.

-E’ pericoloso- mi ammonì lui.

-Lo so…- sospirai – Voi rimarrete nelle vicinanze. Se qualcosa dovesse andare storto vi contatterò tramite il potere di Histery… Per favore, papà. Non puoi permettere che Edward rischi la vita in questo modo…-

Lui rimase in silenzio per diverso tempo, poi annuii.

- Noemi?- chiamò – Tu dovrai rimanere lontana…-

Noemi spalancò gli occhi, incredula.

-Che cosa? No Carlisle, io voglio aiutarvi. Io voglio combattere!-

-Tu rimani nella radura, Noe…- la contraddissi io.

-Ma… Perché?- gridò Noemi, sentendosi tradita.

Mi alzai, e la abbracciai.

-Noe… Hai fatto già molto. Nessuno di noi desidererebbe mai metterti inutilmente in pericolo. I Volturi non sanno della tua presenza qui tra noi. Non vogliamo che lo scoprano…-

Lei sorrise, imbarazzata e grata, ed acconsentì.

-Andrà tutto bene, vedrai…- sussurrai, forse più per convincere me stessa che lei.

Come sempre quando vorresti che qualcosa non arrivasse mai, la sera dopo arrivò troppo velocemente.

Avevo passato l’intera nottata ad allenare i miei poteri in modo convulso, sotto gli occhi strabiliati di Noemi.

Il giorno passò in un attimo, senza che io me ne accorgessi.

Improvvisamente si fecero le 18.30, e calò la sera.

Guardai mio padre, nascondendo il mio terrore.

-E’ ora, Isabella…- disse, cupo.

Annuii impercettibilmente.

-Stai attenta, ti prego… - sussurrò, abbracciandomi.

Poco dopo l’intera famiglia mi stava abbracciando.

-Ehi… Ehi ehi ehi! Shh… Andrà tutto bene… - li rassicurai, sempre padroneggiando quella calma innaturale, che fino a quel momento avevo ignorato di avere.

-Non ti possiamo accompagnare… Però… Chiamaci, Bella, se ti senti in pericolo…- disse Histery, con un filo di voce.

Annuii nuovamente, poi presi un profondo respiro ed iniziai a correre verso il campo da baseball.

Il cuore mi batteva all’impazzata, il mio respiro era corto dalla tensione.

Non temevo per me stessa, temevo per il mio piccolo e per Edward.

La loro vita era strettamente legata alla mia, come la mia era vincolata alla loro.

Pochi minuti dopo arrivai nei pressi del grande spiazzo.

Rallentai fino a camminare, poi mi fermai del tutto, concentrandomi sui rumori e gli odori della foresta.

L’intera fauna sembrava essere sparita, persino il terreno circostante rifletteva la tensione del momento.

E poi… un cuore, debole ma umano, accompagnato da un fortissimo odore di sangue, il suo meraviglioso sangue profumato. Sapeva di miele lillà e sole.

Trattenei il respiro per qualche secondo, stringendo convulsamente il lembo che conteneva la pietra, ed entrai nel grande campo da gioco.

Inizialmente mi parve vuoto, deserto, ma un piccolo movimento quasi impercettibile attirò la mia attenzione.

Edward…

-Edward!- gridai, precipitandomi verso il centro esatto del campo, dove lui giaceva.

Mio marito era steso immobile, in una posizione del tutto innaturale. Mi inginocchiai accanto a lui, prendendolo tra le braccia ed ignorando il fortissimo e meraviglioso odore del suo sangue.

-Amore! Amore mio, mi senti?- urlai nuovamente, la voce rotta.

Edward aprì lentamente gli occhi, fissandomi senza vedermi veramente.

-Amore sono qui… Sono qui! E’ tutto finito!- singhiozzai.

-B-bella…- balbettò, poco più forte di un soffio.

-Sì Edward! Sono io… Andrà tutto bene, vedrai-

Una lacrima solcò il suo volto, incrostato di sangue rappreso.

-Non saresti dovuta venire…- rantolò.

Tastai la sua fronte, bollente – Amore, tu stai delirando…-

Scosse la testa debolmente, gemendo per lo sforzo.

-Bella… E’ una trappola…- soffiò, la voce rotta dai singhiozzi.

Il sangue mi si gelò nelle vene, mentre udivo passi leggeri avvicinarsi sempre  più a noi.

Sfiorai dolcemente la sua guancia, prima di rialzarmi e portare istintivamente il suo corpo al mio petto, cercando di difenderlo il più possibile, dall’ignoto.

In quel momento sette sagome mi circondarono, sogghignando.

-Qualunque cosa succeda ti amo, Edward…- sussurrai, al suo orecchio.


ANGOLO AUTRICE

Duuuuunque... Lo so... Sono una cretina... Metto avvisi e poi posto il giorno dopo...
Solo che ieri pomeriggio non avevo assolutamente l'ispiarazione, che poi è arrivata questa notte, precisamente alle 0.30...
Perciò mi sono messa a scrivere, e questa mattina ho trascritto tutto ^^
Vi chiedo di nuovo scusa, sia per il ritardo sia per la paura che ho fatto prendere ad alcune di voi...
Passando al capitolo... Non lo so... Ieri non mi convinceva molto, voi che dite??
Nel prossimo capitolo si sveleranno parecchi misteri... Ma per la fine dovrete attendere ancora un pò... devo arrivare al chappy 26...
Dunque ... Nello scorso capitolo è sorto un dubbio ad alcune persone...
Isabella NON è un vampiro... Per questo motivo può piangere, ed il suo cuore batte... E' un incrocio...
VAdo un pò di fretta, perciò ora vi abbandono ^^
Posterò probabilmente domenica... Ciao a tutti

Capitolo 18... Trappola

Piccolo spoiler

-Isabella... Isabella... Credevi davvero che ci importasse questa stupida pietruzza?- disse lui, sogghignando.

X RISPONDERE A :

Jadis96: xd ... SI povero eddino... grazie per i continui commenti ^^
keska: diciamo che hai più o meno colto... Grazie per aver commentato anche l'altra ff
Confusina_94: scusa scusa scusa... sono un pò in ritardo.. Cosa ne dici di questo chappy?
Noemix: questo non l'avevi ancora letto mwahahahhaahha... ti è piaciuto?
barbyemarco: sono felice che il tuo dubbio sia stato chiarito... ^^
damaristich: sì,... la scena del videoregistratore è sadica, perchè io stessa lo sono abbastanza ^^ A presto cara, anche con la tua storia...

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Capitolo 19
*** Trappola ***


Capitolo 18. Trappola

 

Il cuore martellava nel mio petto, la mia respirazione accelerò.

La nausea si ripresentò puntuale, mentre un solo pensiero continuava ad avvolgere vorticosamente la mia intera mente.

Dovevo proteggerli. Dovevo proteggere Edward e il mio piccolo bambino.

Dovevo proteggere le mie uniche ragioni di vita. Ancora una volta mi trattenei dal ringhiare non avrei permesso a nessuno di portarmeli via.

“Calma Bella, calma…” continuavo a ripetere a me stessa.

Strinsi più forte mio marito, e presi un profondo respiro.

Nel vortice di vampiri e volti che mi circondavano riconobbi immediatamente Jane, la vampira che aveva rapito il mio Edward, così come scorsi Demetri, la possente guardia che lo tratteneva durante l’orribile video.

Prossime a me stavano due figure imponenti; un massiccio vampiro rassomigliante in modo decisamente inquietante ad Emmett, ed una statuaria ragazza bionda, bellissima e slanciata.

Gemello a lei sia per la statura e l’aspetto, sia per l’espressione sadicamente maligna, Jane veniva affiancata da un piccolo vampiro biondo, dal volto simile ad una angelo serafino.

Chiudevano infine il cerchio un vampiro ed una vampira, chiaramente legati da uno stretto rapporto. Sembravano indifferenti, quasi impietositi dalla figura ora esile di Edward, e dal terrore che si leggeva chiaramente sul mio volto.

L’intero corpo di guardia indossava una mantellina grigia dal cappuccio, che li avvolgeva completamente.

Mi fissarono attentamente per qualche secondo, mentre io ricambiavo lo sguardo.

-Isabella…- salutò platealmente la figura ormai a me familiare di Aro, avanzando verso di me da dentro il bosco, seguito da altri due vampiri.

-E’ un piacere vederti qui, dopo così tanto tempo passato ad aspettare…- continuò, beffandosi di me.

-Il piacere è mio, Aro…- sussurrai tra i denti, trattenendomi dall’attaccarlo – ho portato la pietra, come da te richiesto, credo di potermi congedare, dopotutto…-

I due vampiri dietro di lui strinsero gli occhi, mentre Jane alternava occhiate minacciose verso di me a sguardi interrogativi al padrone.

-Non così in fretta, Isabella…- ringhiò l’enorme vampiro alle mie spalle, pronto a fermarmi.

-Pace, Felix…- ordinò Aro, alzando una mano.

-Non capisco, Aro, ho eseguito la tua richiesta, chiedo solo la libertà mia e quella di mio marito…-  sussurrai, senza capire.

Edward gemette nuovamente, tra le mie braccia.

Il capo dei Volturi mi sorrise, sinceramente divertito.

-Isabella... Isabella... Credevi davvero che ci importasse questa stupida pietruzza?- disse, sogghignando.

Crac…

Quasi potei udire qualcosa frantumarsi dentro di me.

“Non volevano la pietra.. non volevano la pietra.. non volevano la pietra!” urlava insistente una vocina dentro me, confusa e terrorizzata.

Raggelai, incapace di esprimere a parole le emozioni che percepivo dentro di me.

 -Credevi davvero che tutto fosse solamente un caso? Credi davvero che Edward si sia trasformato in umano proprio ora, solo per uno strano scherzo del destino? Pensi seriamente che tutto ciò sia stato solo un errore, uno sbaglio, una distrazione?- urlò, una punta di follia nella sua voce.

Dischiusi la bocca, stupita.

-Tu…- ringhiai, incredula.

Il suo sorriso si allargò, maligno.

-Io… Io ho ordinato la trasformazione di tuo marito. Questa pietra è nostra da sempre, io ho fatto sì che si trovasse esattamente nel piccolo ruscello della vostra splendida radura- sussurrò.

“Perché, perché, perché? “ continuava la voce nella mia mente.

-Perché?- chiesi infine, ascoltandola.

L’intero corpo di guardia scoppio in una risata, seguita in seguito da Marcus e Caius.

-Miei cari…- li ammonì Aro, alzando nuovamente la mano per ottenere silenzio.

Spostò i suoi occhietti cremisi verso di me, gongolando con tutto sé stesso.

Sentiva la mia sofferenza, quanto essa era tangibile, e godeva, burlandosi di me.

-Bella… Mia cara Bella… Ti credevo molto più intelligente. Io non voglio tuo marito, non voglio nemmeno la tua sciocca famiglia. Io voglio te…-

Si fermò sospirando, lo sguardo improvvisamente adorante verso di me, come un collezionista che guarda il pezzo da collezione irraggiungibile e allo stesso tempo più prezioso.

-Io voglio te e il tuo straordinario potere. Io voglio te e il tuo potentissimo scudo, io voglio te e la tua sorprendente bellezza…- sussurrò.

Istintivamente feci un passo indietro, ottenendo in tal modo una forte spinta da Felix, che mi riportò al centro del cerchio.

Come... Come faceva a sapere tutto questo?

Sorrise ampiamente.

-Ho i miei informatori, Isabella...-

Deglutii, qualcuno ci aveva tradito...

Aro mosse un passo verso di me, velocemente, approfittando della mia confusione e trovandosi così molto più vicino del lecito.

Sfiorò la mia guancia, mentre io raggelavo incapace di muovermi.

-Sei bellissima, mia Bella…- sussurrò roco, ricordando in modo inquietante le parole del mio amato.

Una lacrima scese lentamente dai miei occhi, piccola e tremula.

Poco dopo ruppi in singhiozzi.

-Mostro…- soffiò mio marito, nascosto dalle mie braccia.

Aro sobbalzò, irato in volto.

-Io non sono un mostro! – urlò – Chi sei tu, Edward Cullen, per accusarmi? Proprio tu, che non resisti più di un attimo senza di lei. Proprio tu, che l’hai condannata ingiustamente ad una esistenza eterna ed infelice. Tu sei il mostro, Edward Cullen!-

Trattenei il respiro. Aro aveva appena colpito nel punto dolente.

Edward rantolò.

-Non sei niente tu, Edward, sei solo uno stupido umano…- aggiunse dolcemente.

Ringhiai forte, sovrastando le sue parole.

-Non osare parlargli in questo modo!- gridai.

Strinsi forte i pugni, impedendo al mio potere di scoppiare. Attaccarli sarebbe stato esattamente come dichiarare guerra.

-Non ti scaldare, Isabella. Non puoi negare l’evidenza. Lui ti ha lasciato, questo lo sai anche tu. Se non lo avesse fatto tu non saresti mai stata trasformata in un essere a metà, in un incrocio. Lui non è degno di stare con te…-

Ammutolì, incapace di ribattere. Ero certa della terribile bugia detta da Aro. Sapevo che stava dicendo tutto questo per confondermi. Eppure, ci stava riuscendo…

L’unica mia certezza era stata fino a quel momento il mio amore verso Edward. Il Volturo lo sapeva, e cercava di comprometterla.

-Vedi Isabella… Te ne rendi conto anche…-

-Taci!- lo interruppi – I tuoi giochetti con me non funzionano, Aro… Tu non mi avrai mai!- urlai.

Il suo sorriso mutò in una smorfia.

-E’ la tua risposta definitiva?- chiese.

-Si…- sussurrai.

Assunse un cipiglio dispiaciuto.

-E allora temo vi dovrò  uccidere, Bella…-

Edward gemette nuovamente. Accarezzai i suoi capelli.

-Tranquillo…- sussurrai.

Chiusi gli occhi.

Per Edward, per il mio bambino...

“Histery” pensai “abbiamo bisogno di aiuto…”


ANGOLO AUTRICE....

Dunque dunque dunque... Quante cose ho da dirvi...
Prima di tutto mi scuso... E' da tanto, troppo, che non posto... *me spera vivamente che non vi siate dimenticati di questa storia... io non l'ho fatto*
In ogni caso questo era il capitolo 18... Lo so, lo avete detto voi e lo dico anche io... ERa troppo ovvia la trappola ^^
Però voi cosa avreste fatto... ??? Insomma... I Volturi avevano in pugno Edward, era chiaro che Bella sarebbe dovuta andare sola...

Do ufficialmente inizio alla prima battaglia... Sì... Avete capito bene... La prima... Nel senso che ce ne sarà un'altra ^^ Più avanti però...
Già già... Sono crudele ad interrompere qui, ma non voglio lamentele nè da Noemix, che interrompe la sua storia quando Bella sta per morire (ricordi... All'inizio inizio)
Nè da keska, che interrompe dopo averci detto che è scoppiato un incendio, senza dirci come/perchè/chi aveva dato fuoco al bosco...
Nè da damaristich... Tu cara mia interrompi SEMPRE sul piu' bello...
sisi ragazze... Pubblicità occulta ^^ (p.s. le loro sono tre delle mie storie preferite, sono davvero belle, se vi va leggetele... )

In secondo luogo... Questo capitolo contiene un piccolo avvertimento. Qualcuno ha tradito Bella...
Accetto scommesse su chi e come... In ogni caso sempre in questo capitolo c'è un segnale (abbastanza nascosto, lo ammetto) che indica chi è stato...
Cercate, ragazze, cercate...
Ovviamente nel prossimo capitolo non risponderò a chi ha fatto ipotesi, perchè questo mistero si svelerà solo tra 3 capitoli... Non voglio rovinare la sorpresa a nessuno
Noemix... Se dici chi li ha traditi, tu lo sai, te l'ho detto, io ti stacco la testa... ^^
Ok... ho detto tutto... Il prossimo capitolo conterrà la battaglia, e si chiamerà "Caos"
A presto... vi lascio ai commenti... e allo spoiler... (non mi uccidete non mi uccidete non mi uccidete non mi uccidete... Diciamo che un modo c'è per risolvere tutto, anche se non sembra)

X RISPONDERE A:

Confusina94: si... fa un certo effetto anche a me vederlo umano ^^ Però vedrai che ... ups.. .stavo per fare un enorme spoiler... A presto...
Noemix: cos'è quella risata pazza tesoro??? xD comunque no... I volturi come hai visto non vogliono te... xD Noemix non è insensibile alla gravidanza di Bella comunque... Lei è solo molto preoccupata... In ogni caso Noemi ha sedici anni, è normale che Esme, Rosalie, Histery ed Emma siano molto più comprensive, essendo piu' grandi... Comunque grazie per i complimenti sulla scrittura ^^ In questo chappy mi sono impegnata parecchio ^^
Keska: si... L'ho detto anche io a Bella... E' stata un bel pò stupida... Però tu avresti fatto diversamente? Avresti messo Edward in pericolo??
Cullenuzza: Si.. mi vengono spesso di notte... ho scritto il perchè nell'altra fic... ^^ Grazie perchè continui a segurle..
Jadis96: carissima ^^ Grazie di tutto, per il sostegno che mi dai in entrambe le ff...
Barbyemarco: Grazie tanto.. .Addirittura vi delizio???? Wow!!! xD Spero che questo chappy ti sia piaciuto
Damaristich: Non ti mangiare le unghie, tesoro ^^ Grazie per il commento... Confido in te... Chi avrà tradito Bella?? chissààààààà xD

Piccolo spoiler (non mi uccidete... Non è tutto finito... Ricordate... Pensate ad un modo per svicolare da questa situazione)
-Emmett!!!!!!!! NOOOOOO!- Gridai, mentre il suo corpo veniva gettato nella grande pira.


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Capitolo 20
*** caos ***


Capitolo 19. Caos

 

I vampiri serrarono maggiormente il cerchio, senza lasciarmi via d’uscita.

-Hai appena segnato la tua fine, Isabella…- sussurrò Aro, visibilmente dispiaciuto – Peccato… Saresti stata una splendida guardia…-

Ringhiai di nuovo.

-Preparati a morire, Bella…-

Serrai gli occhi, sapendo che sarebbe stato inutile difendermi e attendendo un attacco, che però non arrivò.

Quattordici paia di piedi atterrarono leggeri nella radura; la mia famiglia era finalmente giunta.

I ghigni divertiti delle guardie furono sostituiti da smorfie di irritazione. Eravamo numerosi, molto più di loro.

-Non sono d’accordo, Aro…- soffiò mio padre, in testa al gruppo.

Lui lo fissò a lungo.

-Amico mio, ti consiglio di rimanerne fuori, se vuoi salva la vita…- disse poi il Volturo, grave.

Emmett e Jasper ringhiarono indignati.

-Sei un essere senza cuore, Aro… Pensi davvero che io possa abbandonare in questo modo i miei figli?- rispose Carlisle, teso.

-Direi che il nostro amico “vegetariano” ha compiuto la sua scelta…- sospirò Aro – procedi, mia cara..-

Si volse verso la piccola Jane, che sorrise maligna.

E fu un attimo…

 

Tutti caddero a terra, eccetto me e gli altri mezzosangue.

 

Urla.

 

Ci fissammo, spaventati e straniti. Perché a noi non accadeva nulla?

 

Confusione.

 

Edward tra le mie braccia era come impazzito. Scalciava, si dimenava, il suo dolore era quasi tangibile…

 

Dolore.

 

No… Non dovevano soffrire… Noi quattro non avremmo resistito a lungo… Ci avrebbero ucciso in poco tempo.  Non volevo, non lo tolleravo.

 

Disperazione.

 

No! Non era possibile! Io non potevo morire… Il mio bambino non poteva morire…

 

Paura

 

Una lacrima tremò indecisa, poi scese lungo la mia guancia. Era finito, era davvero tutto finito.

 

E poi… Qualcosa fuoriuscì da me in una bolla di energia. Pulsava, palpitava. Potevo percepire chiaramente la sua elasticità. Sembrava una sottile pellicola. Faticosamente cercai di avvolgere anche il mio Edward tramite essa, provando a contrastare il potere di Jane. Era difficile. Spingeva, mi stava schiacciando. Non avrei resistito a lungo.

Gemetti, sentendomi oppressa, mi mancava l’aria.

Improvvisamente il mio scudo divenne più leggero, più facile da sostenere. Come se qualcuno mi stesse aiutando. Sembrava un altro scudo. Più potente. Più forte.

Ed ecco che una terza ed una quarta protezione ci sostenevano…

Histery… Emma… Daniel…

Sorrisi, ringraziandoli mentalmente, mentre insieme estendevamo con il nostro potere la protezione anche su tutti gli altri.

 Silenzio.

 

Edward si immobilizzò tra le mie braccia, senza forze. Presi ad accarezzare lentamente i suoi capelli, mentre un lieve lamento usciva dalle sue labbra.

-Incredibile…- sussurrò Carlisle, rialzandosi lentamente imitato da tutti gli altri.

Un lampo di terrore attraversò il volto di Aro, subito soffocato.

Lo guardai, con aria di sfida.

-Tu… il tuo scudo… Hai scoperto il tuo scudo… Il potere nascosto anche a te stessa…- farfugliò.

-Non solo io, a quanto pare…- risposi, sorridendo verso i miei amici.

Mantenere lo scudo ora non era difficile, aiutata da loro.

Potevo sentirlo chiaramente. Ne avevo un controllo più saldo.

-Combatteremo alla pari, Aro, non userai i tuoi sporchi giochetti per eliminarci…- sussurrai.

Aro impallidì impercettibilmente per qualche istante, poi una maschera di calma innaturale celò il suo profondo orrore verso le mie parole.

-Riuniamoci…- sibilò rivolto ai fratelli.

I due si avvicinarono, mentre noi tutti sentivamo che il momento decisivo era arrivato.

Un forte senso di angoscia accelerava il mio battito cardiaco, presi a respirare affannosamente.

Mia madre, mio padre, i miei fratelli, Emma, Daniel, Histery, persino i Denali… Li avrei più rivisti? Avrei mai accettato di perdere le persone a me più care? Il mio bambino, Edward… Lacrime calde presero a rigarmi il volto.

In quel medesimo istante il mio piccolo scalciò forte, forse percependo il mio terrore, la mia sofferenza.

Edward sobbalzò impercettibilmente, tra le mie braccia.

-Bella..- gemette.

Indietreggiai leggermente, fino ad arrivare presso i margini della foresta.

Mi sedetti lentamente, la schiena contro un grosso albero.

Aiutai mio marito a girarsi, in modo da poterlo guardare negli occhi, e ci fissammo a lungo. Smeraldo e cioccolato.

-Bella… Io… Me lo sono solo immaginato?- chiese, affannosamente.

-Shh… Amore risparmia le forze… Sei troppo debole…- sussurrai, sfiorando la sua guancia bollente.

-Bella… Ti prego…- insistette faticosamente lui.

Chiusi gli occhi, sospirando. Quelli potevano essere i nostri ultimi istanti. Davvero volevo nascondergli la mia gravidanza? Davvero lo avrei lasciato morire senza la consapevolezza di essere padre?

-No… Non ti sei immaginato nulla, amore mio… Io… io sono incinta…- dissi, la voce spezzata.

Udii il suo cuore accelerare, riaprii gli occhi.

Edward mi fissava, nella medesima posizione. Una piccola lacrima rigava il suo volto.

-Ho… ho paura Bella- singhiozzò.

-Shh… Non piangere, ti prego… Tutto… Tutto si sistemerà, in un modo o nell’altro…- dissi, propria all’improvviso di quella inspiegabile calma per la seconda volta, accarezzando il suo volto – In fondo noi siamo quindici, e il corpo di guarda è composto solamente da sette vampiri… Per quanto loro possano essere forti, noi siamo matematicamente più del doppio … Non temere amore…- sussurrai, posando un bacio sulla sua fronte.

-Ti amo… Per sempre…- sillabò.

-Sei tutta la mia vita, da trent’anni a questa parte… E così sarà per l’eternità- risposi io – Quando tutto questo sarà finito ti ritrasformerò, promesso…-

E “tutto questo” era troppo… Avevo già rischiato di perderlo innumerevoli volte, in pochi giorni. Promisi a me stessa di trasformarlo il prima possibile, non avrei tollerato la situazione ancora per molto…

-Preparatevi- comunicò mentalmente Histery a tutti noi.

Baciai nuovamente Edward su di una guancia, poi mi sollevai, raggiungendo velocemente gli altri.

-Vi voglio bene…- sussurrai, ottenendo come risposta un teso “anche noi” generale.

Marcus e Caius fecero un passo indietro, mentre il sangue mi si gelava nelle vene.

Aro mi fissò intensamente – E sia…- sussurrò poi.

Tutto fu un attimo, la battaglia iniziò senza nemmeno darmi il tempo di un battito di ciglia.

Indietreggiai d’istinto una seconda volta, ricordando di avere ancora tra le braccia mio marito.

Dal margine della foresta potevo osservare l’intero combattimento.

A pochi metri da noi il vampiro che precedentemente mi era parso impietosito  e Jasper si affrontavano celeri. La potenza di Jazz in combattimento era sorprendentemente grandiosa. Lo osservai ammutolita schivare senza fatica i possenti colpi del vampiro biondo. Era velocissimo, sembrava quasi inconsistente.

Non lontani da loro la sua consorte affrontava da sola Carlisle ed Esme. Inorridii quando mia madre fu colpita sonoramente al fianco, rabbrividii quando mio padre emise un terribile ringhio in direzione della vampira, precipitandosi a difendere maggiormente la moglie.

Verso il centro del campo di battaglia, accanto alla pira che qualcuno aveva acceso, Emmett e Felix si rincorrevano in cerchio, in uno spaventoso gioco mortale. I due vampiri utilizzavano lo stesso metodo diretto di combattimento; entrambi facevano affidamento sulla loro forza fisica

Alle spalle di Emmett, Rosalie combatteva contro Demetri. Vedere mia sorella in battaglia era stupefacente. Era molto veloce, la sua straordinaria bellezza era imponente, ma era comunque dotata di una ammirabile grazia.

Ai margini opposti del campo Alice ed Histery fronteggiavano Jane ed Alec. Le mie migliori amiche sembravano volteggiare in una deliziosa danza, quasi in sincrono. Disegnavano cerchi sul terreno, giravano su loro stesse. Il loro stile di attacco era decisamente simile. Una sfruttava le sue visioni per anticipare le mosse del nemico, l’altra leggeva direttamente i suoi pensieri.

Infine i miei amici Daniel ed Emma affrontavano insieme l’imponente vampira bionda.

Sospirai, tutto sembrava andare bene…

-Vedi amore- sussurrai – ti avevo detto di non…-

La frase mi si mozzò in gola, mentre un rumore tremendamente secco giungeva dal combattimento, ed un orribile grido si innalzava grave.

Alzai gli occhi con il cuore in gola, fino scorgere mio padre a terra e Esme in preda al panico. La guardia dei Volturi teneva il braccio di lui in mano, quasi fosse un trofeo. La vampira si avvicinò maggiormente a Carlisle, ignorando l’esile tentativo di mia madre di fermarla.

Ringhiai, scoprendo di non essere l’unica a farlo. Jasper, Emmett e Rosalie fissavano minacciosi la vampira, distogliendo per qualche attimo l’attenzione dai loro scontri.

Con un calcio ben assestato Demetri approfittò dell’attimo di distrazione di mia sorella, lo stesso fece il compagno della vampira che aveva atterrato mio padre con Jasper. Entrambi rovinarono a terra.

In un attimo era scoppiato il caos. Il dolore, la paura e la sofferenza dominavano nuovamente il grande spiazzo.

Il mio sangue ribollì, nessuno poteva permettersi di fare del male ai miei familiari! Nessuno!

Chiusi lentamente gli occhi e strinsi le labbra.

Convulsamente chiusi le mani in pugni, e scagliai il mio attacco.

Una forte scossa fece tremare la terra a me circostante, spaccando il terreno e separando Carlisle ed Esme dalla vampira.

Con un piccolo balzo lei raggiunse nuovamente i miei genitori, con una sorriso maligno stampato in volto.

In preda al panico ed alla rabbia tesi la mano verso di lei, richiamando le acque più vicine.

Scagliai un secondo attacco, rivestendola di una sottile ed invisibile patina ghiacciata.

Sorrisi, mio malgrado, e strinsi il pugno.

Le terribili urla che seguirono distolsero dall’attacco il compagno, che urlando si precipitò verso di lei.

Jasper si rialzò, dolorante, e seguì il vampiro.

Demetri intanto continuava a prendere a pugni e a calci Rosalie, inerme.

Riaprì il pugno, lasciando cadere stremata la vampira. Mi sentivo stanca, debole, era dura usare il mio potere e al tempo stesso mantenere il mio scudo, eppure dovevo fare qualcosa, qualunque cosa.

Arrivarono in mio aiuto i miei genitori, che si lanciarono su Demetri. Lui, per difendersi, cessò di attaccare Rose.

Mia sorella cadde a terra, svenuta.

-Roooooooose!- gridò Emmett, vedendola cadere.

Si precipitò al suo capezzale, inginocchiandosi accanto a lei e prendendole la mano.

-Rose…. Rosse mi senti? Rose rispondimi, ti prego…- sussurrò, la voce spezzata.

-Emmett! Emmett alle tue spalle!- gridai io, spaventata.

Lui si voltò all’istante, gli occhi spenti, appena in tempo per scorgere Felix afferrarlo, e spintonarlo nuovamente verso il centro. Con un forte calcio all’addome lo sbatté a terra.

-Emmett! Emmett reagisci!- strillai, vedendolo subire senza opporsi.

Felix con uno scatto fulmineo lo prese per le spalle, sollevandolo.

-Emmett nooooooooooo- gridai, mentre il suo corpo veniva gettato nella grande pira.

Non pensai. Non riflettei nemmeno. Agii semplicemente d’istinto.

Una grossa scarica d’acqua spense il fuoco, rivelando il corpo privo di sensi di mio fratello.

Improvvisamente un colpo potentissimo ed inaspettato mi colpì alle spalle, facendomi piegare dal dolore. Il corpo di Edward mi venne tolto dalle braccia, e scaraventato contro un albero.

La mia faccia venne spinta verso terra. Ancora prima di sentire dolore percepii l’odore del mio sangue, così come sentii forte non lontano da me quello di Edward.

Traballante mi rialzai, incrociando lo sguardo di dieci vampiri, improvvisamente famelici.

Veloce corsi accanto al corpo di mio marito, ora privo di sensi, consapevole di essere seguita. Dietro di me un ringhio feroce fermò il massiccio vampiro.

-Corri Bella, corri! Porta Edward da Noemi!- gridò mio padre.

Non me lo feci ripetere due volte; sollevai delicatamente il suo corpo ed iniziai a correre, ignorando il dolore ed il delizioso profumo del suo sangue.


ANGOLO AUTRICE

Toc toc
Chi è?
la mazza...
Chi?
la mazza..
non ti conosciamo
u.u

Ok... me lo merito... Sono scomparsa per quasi due settimane u.u Però ora sono tornata, ed il prossimo capitolo mi piace così tanto che inizierò subito a scriverlo (e fu così, che mazza postò 3 mesi dopo xD)
RAGAZZEEEEEE... LO SAPETE CHE VI VOGLIO BENE, VERO?
*La meno agguerrita, in seconda fila, posa la tastiera*
SPLAT
*Un pomodoro si spiaccica in testa all'autrice*
ok... Ok scusate... sia per il fatto che non posto da anni e luce, sia perchè vi ho fatto angosciare nel capitolo... (il prossimo sarà peggio)
Non ho molto tempo, perciò vi devo lasciare...
Prima però vi voglio fare una domandina... Ora avete capito chi tradisce i Cullen??? Daii non è difficile!!
Al prossimo capitolo, ragazze... VI LASCIO UN PICCOLO SPOILER

CAPITOLO 19.. DALLA PADELLA ALLA BRACE

-Edward...Non lasciarmi...- singhiozzai.
-Bella... T-t-ti amo...- ansimò, chiudendo gli occhi...

SONDAGGIO... assomiglia molto a quello di Noemix (sigh) ... Chi ha voglia di uccidere mazza, dopo lo spoiler??

X RISPONDERE ALLE VOSTRE RECENSIONI:

Confusina_94: non mi uccidere, ti prego... Chiedo venia...

barbyemarco: ora hai capito chi li ha traditi? daiii... non è molto difficile...

noemix: temo che questo spoiler ti faccia agitare ancor più dell'altro ^ ^"

damaristich: grazie tesoro!! ^ ^ a proposito... tu quando posti???

Jadis96: eheh scusa per il capitolo incasinato... non sono molto abile nel descrivere le battaglie...

Cullenuzza: dunque... L'idea della pietra era bella, complimenti! come hai potuto notare, però, io ho fatto una cosa molto più semplice... Ho usato il suo potere ^ ^

Keska: tesoro mioooo!! brava tu avevi indovinato ^ ^ E... no.. tu non mi puoi uccidere, perchè io ho molto materiale per fare lo stesso... ^ ^

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Capitolo 21
*** Per sempre... ***


Buon giorno ^ ^ Ebbene sì, sono tornata... Questo è un capitolo un pò... ehm... diciamo particolare... Vi prego di aspettare la fine, prima di inviarmi mail minatorie o mettere mano alle tastiere... XD Buona lettura...


Capitolo 20. Per sempre…

 

“Noemi” chiamai mentalmente.

Correvo… Correvo verso la nostra radura.

Il sangue di Edward continuava ad uscire copioso, scorreva lentamente dalle sue ferite,  colorando di rosso scarlatto le mie mani avorio.  Il suo profumo mi inebriava, mi confondeva. Quanto era dolce… Quanto era invitante! Lo bramavo con tutta me stessa, il mio corpo lo reclamava, la gola bruciava terribilmente.

No! Così non poteva andare… Chiusi gli occhi per un decimo di secondo, continuando a percorrere a tutta velocità la foresta, poi smisi completamente di respirare. Anche io, come i vampiri, potevo trattenere a lungo il fiato. Avevo paura, tanta.  Per Edward, per il mio bambino, per l’intera mia famiglia. Continuavo ad accarezzare distrattamente i capelli di mio marito, privo di sensi. Dovevo fare in fretta. Noemi, in qualche modo, ci avrebbe aiutati.

“Noe… Noe abbiamo bisogno di te…”

Svoltai a sinistra, avvicinandomi sempre più alla meta. Edward gemette tra le mie braccia.

-Bella…- farfugliò.

-Shh… amore sono qui… presto ti sentirai meglio…-

Sangue. Sangue. Tanto sangue…

“Noemi riesci a sentirmi?” pensai, disperata.

Uno strano silenzio avvolgeva l’intero paesaggio, solitamente pieno di vita. Gli animali sembravano dormire, persino gli alberi rimanevano immobili, nemmeno un soffio di vento scuoteva le loro fronde.

Perché cavolo non rispondeva? L’ansia cresceva sempre più, faticavo a respirare.

-NOEMI!- urlai, entrando nella radura.

Mi guardai attorno. Impiegai poco più di un decimo di secondo per rendermi conto di ciò che era avvenuto.

Noemi era raggomitolata su un fianco, non lontana dal laghetto  Senza nemmeno fermarmi, subito corsi accanto a lei, inginocchiandomi.

Rabbrividii. Sembrava addormentata. Era mortalmente pallida, più del solito. Non respirava e non si muoveva.

-Noe rispondi! Che cosa ti è successo? Noe!- sussurrai disperata, scuotendola.

Il silenzio era angosciante, pesante, opprimente. Qualcosa chiaramente non andava.

-Bene bene bene… - sussurrò gutturale una voce, dalla penombra alle mie spalle – Isabella… -

Raggelai, ancora una volta in trappola.

-Che coincidenza… Ah no, aspetta… Questa non è affatto una coincidenza- sussurrò, malvagio.

-Chi sei? Che cosa le hai fatto?- gridai, in preda ad una rabbia cieca.

Il vampiro ringhiò, facendo un passo avanti.

-Tu osi chiedermi chi sono? Sono quello a cui, pochi minuti fa, hai rovinato l’esistenza!- urlò.

Era il vampiro che inizialmente mi aveva fissato con pietà.

-Mia moglie ormai è morta, e tu non meriti la vita! Morirai. Anzi, prima di te morirà il tuo amato Edward, così capirai come ci si sente quando si perde l’unica ragione per cui vivere…-ringhiò.

Fece un passo avanti, mentre io ne facevo uno indietro.

-Cosa succede, Isabella,temi forse la morte?- chiese, con un tono falsamente preoccupato.

Non capiva. Non capiva nulla…

-Devi.. Devi essere matto…- sussurrai.

Scoppiò in una risata isterica.

-Matto? Non sono mai stato in me come oggi! Sì, Isabella, sto sfidando il tuo leggendario potere…-

Scossi la testa – Tu non ti rendi conto.. Io potrei ucciderti, se solo lo volessi… Tu ora saresti già morto, se qualche minuto fa io avessi deciso di attaccarti!-

La risata si spense, sostituita da un’espressione cupa.

-E allora uccidimi… Sono morto duecento anni fa per la prima volta. Sono morto nuovamente dieci minuti fa, quando... quando Chelsea se ne è andata, ed è stato mille volte maggiormente doloroso. Uccidimi, Isabella, o io ucciderò il tuo Edward-

Strinsi gli occhi, davvero non mi lasciava scelta.

-Ti ucciderò – sussurrai – ma prima risponderai alle mie domande-

Il vampiro sorrise.

- E perché dovrei? Tanto lo farai comunque, non appena io sfiorerò il tuo dolce maritino…-

Ringhiai.

-Non sfidarmi… Non sei nella posizione giusta, in questo momento, per dettare le regole..-

Sorrise beffardo.

-Aro non si rassegnerà. E questa volta tornerà accompagnato. Avete tempo venti giorni, e poi vi scaglierà contro il suo esercito di neonati…-

Rabbrividii.

-Ne.. neonati hai detto?- balbettai.

Il suo sorriso si allargò.

-Neonati. Trenta. Non avrai pensato che egli avesse a comando solo noi del corpo di guardia… Persone che nemmeno immagini, obbediscono ai suoi ordini. Persone vicine. Molto più vicine a te di quanto tu possa presumere. Qualcuno vi tradisce, Isabella…-

-Chi?- gridai – Dimmelo!-

Sogghignò.

-Questo non te lo posso rivelare….-

Mi fissò intensamente, poi scattò in mia direzione, gli occhi puntati su Edward.

Tesi la mano all’istante, lanciando il mio getto infuocato.

Pochi secondi dopo, di lui non era rimasto nulla…

Sospirai. Non avevo mai tollerato usare il mio potere per uccidere, e in fondo quel vampiro mi aveva aiutata. Ma era stato mio dovere farlo, per proteggere mio marito.

Come in risposta ai miei pensieri, Edward gemette una seconda volta.

Adagiai il suo corpo a terra, poi mi inginocchiai accanto a lui.

-Shh… Non temere amore mio, è tutto finito…- sussurrai dolcemente, stringendo delicatamente la sua mano.

Lui ricambiò debolmente la stretta.

-T-trasformami, ti prego…-

Chiusi gli occhi. Non riuscivo a fissarlo, non riuscivo a vederlo soffrire in quel modo.

Era inverosimile, era irreale!

Mai, che io sapessi, mio marito aveva toccato in simil modo la morte come ora.

Ero sempre stata io la debole, il bersaglio, la mortale.

Eppure ora tutto si era ribaltato, in maniera quasi paradossale.

Non lo accettavo, non lo concepivo.

-Va bene…- acconsentii – ti trasformerò. Ora…-

Edward chiuse gli occhi, lo stesso feci io, baciando lentamente il suo collo bollente.

Il suo sangue… Il profumo del sangue di Edward tornò a colpirmi fortissimo, avvolgendomi ed attanagliando la mia mente.

Riaprii gli occhi di scatto, incrociando un’ultima volta il suo sguardo color smeraldo.

Presi un profondo respiro, poi celere affondai i denti all’altezza della sua giugulare, entrando in contatto con il suo dolce sangue.

Tremante mi imposi di fare un passo indietro, osservando il volto di mio marito, ed attendendo i primi segnali della trasformazione.

Gli uccelli ripresero a cantare, sentivo i loro piccoli cuoricini pulsare.

Aspettammo e aspettammo ancora.

Tum…. …. Tum … …. Tum…. ….

Edward rantolò, mentre il suo cuore rallentava.

Mi chinai nuovamente su di lui, affondando disperatamente i denti nella sua carne una seconda volta.

Edward riaprì lentamente gli occhi, cercando i miei.

Tum…. … Tum… …

Un piccolo singhiozzo soffocato risuonò nel mio petto.

-B-bella…- sussurrò lui.

-Edward… Edward ti giuro.. Io ci ho provato… Ci ho provato, ma non funziona…-

Tum…. …. …. Tum … …. …. Tum …. … ….

-Amore, è tutta colpa mia…. Se…. se avessi acconsentito subito a trasformarti ci saremmo resi conto che il veleno non basta per… per farti tornare vampiro…- singhiozzai – Perdonami…-

-N-non è colpa tua, amore… N-non potevi saperlo…- sillabò.

Tum… … ….

Edward serrò lentamente le palpebre, sospirando.

Presi la sua mano tra le mie, stringendo forte. Le sue palpebre tremarono, con uno sforzo immenso riaprì gli occhi.

-Amore…. Amore no, ti prego, non mi lasciare…-

-Io… Io n… non posso più… più resistere, Bella, mi…. mi dispiace così tanto…-

-No! Edward, no! Non farlo!- gridai – ne morirei…-

-A… amore, ti prego… Non rattristarti per me… Tu… tu mi ha donato la felicità… Non merito nient’altro-

-Smettila!- singhiozzai – Edward, non puoi farmi questo!-

Sorrise debolmente.

-Mi-mi dispiace. Ti- ti amo, mia bella…. Per sempre…-

Gli occhi si richiusero. Il suo respiro si arrestò.

  … …

Il suo cuore.. Il suo cuore si era spento, spento per sempre.

Posai sconvolta le mie mani sul suo petto, poi iniziai a premere con insistenza.

Uno… Due… Tre…

Praticai la respirazione bocca a bocca più volte , alternata al messaggio cardiaco.

Mi fermai.

La carnagione di Edward era tornata mortalmente pallida, i suoi occhi erano serrati, le labbra erano piegate in un mezzo sorriso.

Sembrava dormire, e avrebbe dormito per l’eternità.

Crollai, la testa sul suo petto, mentre le lacrime scorrevano veloci sul mio volto.

-Edward…- gemetti.

Il mio respiro era affannoso, non riuscivo a pensare. Singhiozzai per minuti e minuti in quella posizione.

Poi rialzai la testa, accarezzando il suo collo ormai freddo, sfiorando le sue mani e la sua fronte.

Le lacrime continuavano a scorrere, lavando via il sangue dal mio volto.

Le piccole gocce rosse cadevano ovunque ; sull’erba, sulla camicia di Edward, sulla sua pelle.

Mi chinai su di lui, e posai un piccolo bacio sulle sue labbra socchiuse.

Sorrisi impercettibilmente di me stessa.

Sciocca Bella… Sciocca… Sciocca Bella! Solo nelle fiabe gli innamorati riprendono vita tramite i baci…

Questa non era una fiaba, non era nemmeno un sogno, pur essendo tremendamente somigliante al più terribile degli incubi.

Ma non mi sarei svegliata tra le braccia di mio marito, lui non mi avrebbe consolato, rassicurandomi. Mio marito mi aveva lasciata, per sempre.

Vedevo tutto sfocato, i miei singhiozzi risuonavano per la radura.

Una piccola goccia rossa di lacrime e sangue cadde esattamente sul punto in cui avevo affondato i miei denti.

Rimasi a fissarla, mentre penetrava nella ferita, e si confondeva con il sangue di Edward.

Gli uccelli continuavano a cantare, un lieve venticello fece ondeggiare le foglie ingiallite degli alberi.

Tum…

Trattenei il respiro, incredula.

Tum…. Tum…

No… Tutto ciò non era possibile…

Tum… Tum… Tum…

Il battito di un cuore in trasformazione.

 

- E quando la fine sua perverrà,

e la Signora Nera lui richiederà,

solo l’amore vero salvarlo potrà.

Lacrime e sangue versar lei dovrà,

e allora alla vita eterna lui ritornerà-

 

Alzai gli occhi dal volto di Edward, Noemi mi sorrise, a gambe incrociate.

-Ricordi?-

Annuii, asciugandomi una lacrima – Era… così banale…-

-Per questo l’idea non ci ha mai sfiorato…-

Sorrisi a mia volta, sollevando da terra il corpo di mio marito e stringendolo al mio petto.

Un piccolo colpetto provenne dal mio addome.

-Senti, piccolino?- sussurrai – Questo è tuo padre, e presto starà meglio…-

Noemi mi mise una mano sulla spalla, poi iniziò a correre.

Fissai il punto in cui era scomparsa per qualche secondo, poi presi a correre, proprio mentre Edward iniziava a contorcersi.

-Per sempre…- sussurrai.



ANGOLO AUTRICE...

Ri-toc toc...
Chi è?
mazza
VAI VIA! QUI NON TI VOGLIAMO!

XDXD anche questo non me lo merito... Io non farò mai più promesse nella mia vita... Vi avevo promesso un aggiornamento veloce, e invece addirittura ho messo l'avviso  (mi faccio schifo da sola)
In ogni caso... Passando al capitolo...
RAgazze... Siete ancora vive??? *speriamo di sì*
Come avete visto alla fine sono riuscita a tirarmi fuori da questa situazione poco vantaggiosa... XDXD Vi avevo avvertito, la filastrocca era di vitale importanza....
In ogni caso Edward doveva essere davvero in punto di morte.... Perciò questo è il risultato...un infarto a tutti (compreso all'autrice, quando ha riletto ciò che aveva scritto) che poi si è risolto...
Ovviamente come avete notato non è finito... Aro tornerà, con il suo esercito di neonati... Vi avevo detto ci sarebbero state due battaglie... Ecco appunto... ^ ^
Ok... oserei dire che ho concluso.... non so quando posterò nuovamente, non faccio promesse... Armatevi di pazienza, ragazze... Vi posso solo dire che devo arrivare al chappy 26... perciò conto di finire il tutto prima della scuola... Ok... Ora vado, vi lascio la risposta alle recensioni, e lo spoiler...

Piccolo spoiler... (questa volta più o meno tranquillo)

E in quel momento, improvvisamente, tutto si collegò alla perfezione. Sapevo chi ci aveva traditi.
-Vieni Noe... Dovrebbero essere arrivati...- sussurrai, dura.
Non avrei concesso il perdono. Non avrei donato pietà.

ECCO QUA... SI ACCETTANO SCOMMESSE...
Ora vado sul serio... Ciaoooooooo
(la vostra mazza vi vuole bene ^ ^)

keska: anche tu hai le palle di erba nella testa? XDXD anche io ^ ^ In ogni caso davvero accetto scommesse, grandona mia ^ ^
lady cat: grazie tante... anche se credo che la descrizione della battaglia sia un pò caotica U.u
noemix: XD ovviamente non ti posso dire chi è il traditore, anche su tu più o meno lo sai già... In ogni caso lo so... la descrizione della battaglia è molto molto caotica... XDXD pensa, c'è chi ha detto che mi è venuta bene ... BAH!  Grazie tante per i complimenti ^ ^
barbyemarco: sono imperdonabile, lo so.... Non ti posso dire nulla riguardo alle tue supposizioni, perchè ovviamente voglio che sia una sorpresa ^^
Confusina_94: sì... io adoro i lieto fine ^ ^ e cerca di non uccidermi ora, se vuoi sapere il finale ^ ^
Cullenuzza: oddio oddio oddio! Posa quel fucile, mia cara... Perfavore... in fondo questo chappy è finito bene, no? XDXD Mi dispiace di averti fatto aspettare tanto, ma proprio non mi veniva l'ispirazione...
BimbaFollementeInnamorata: cercherò di fare prima nel prossimo chappy, ma non ti garantisco nulla... Comunque chiedo venia...
Jadis96: e invece ho postato proprio due settimane dopo ... XDXD No... Non mi dispiace affatto avere una fan ^^  Grazie tesoro... Non posso rispondere a certe cose che mi hai chiesto, perchè di spoiler ne ho fatti già abbastanza...
_New_Moon_: giò!!! Io... non so cosa dire... In fondo non scrivo così bene... Mi impegno, lo ammetto, ma spesso i risultati non sono così soddisfacenti... Io e te condividiamo le stesse idee, sia su Alice che su Eddy... Inoltre ho scritto il pezzo di Alice in pieno litigio con la mia ex-migliore amica, quindi puoi capire.... In ogni caso grazie per i complimenti... sono troppi.... *me coloro pomodoro..*

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Capitolo 22
*** avviso ***


mi dispiace sostituire un avviso con un altro avviso... purtroppo sono in un periodo di mancanza totale di ispirazione... mi dispiace, proprio ora che vi eravate interessate alla mia storia... non so quando tornerò, vi chiedo solo di aspettare... scusate..

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