The mistery of White Monkey

di King Of My World
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio parte I ***
Capitolo 2: *** L'inizio parte II ***



Capitolo 1
*** L'inizio parte I ***


L'inizio parte I

"Quando il mondo è devastato da un branco di essere umani, non sarà mai un mondo sicuro, sarà solo un mondo sovrastato dal male e non dal bene altrui."

Questo era ciò che aveva pensato Freud, una coraggiosa scimmia bianca. Non era una scimmia qualunque, ma sapeva quello che fosse giusto o sbagliato, era brillante, intelligente. Era una scimmia di tante qualità.
Nessuno aveva mai pensato a dominare il mondo, almeno non completamente, l'uomo era molto coraggioso: amante del potere, dei soldi, ma dell'amore? No, dell'amore no.
Forse era questo ciò che Freud aveva calcolato nella sua materia grigia, voleva prendere lui il possesso del mondo. Freud era Freud, non era mica una scimmia stupida.
Tutto era partito da quel lontano 1970, furono gli anni migliori della storia, dove Freud non faceva altro che passare da uno zoo all'altro.
Stava cominciando ad essere stufo della situazione, non era entusiasta di cambiare sempre posto; era noioso convivere con gente diversa, ah, Freud non amava i suoi simili. Li considerava stupidi e repentini. Cosa pensava di loro? Facile, erano obbedienti, oltre la stupidità stavano a sentire almeno.
Alla scimmia bianca mancava solo la parola, in effetti, stava pensando di poter parlare con un umano e farlo a pezzi davanti alle telecamere: ecco, Freud puntava a questo. 
Aveva sempre sognato di essere una scimmia diverse dalle altre, distinguersi dalla massa, ma il suo obiettivo non era mica positivo, al contrario.
La sua vita, però, cambiò. Tutto d'un tratto quel cosiddetto giorno, esattamente il 22 maggio 1970, Freud incontrò il Dottor Kyle. 
Kyle era un uomo di mezza età, alto, affascinante, era uno di mezza età: occhi neri, capelli grigi, magari avrebbero fatto impazzire una donna della sua stessa età, ma non di certo una scimmia.

-Credo che forse questa scimmia sia davvero intelligente!-. Accennò Kyle alla dottoressa Ling.
-Oh, davvero? Non ce ne siamo mai accorti.-. Rispose la donna.

"Normale, non mi avete mai messo alla prova. Imbeccilli!". La scimmia cominciò davvero ad incavolarsi, come se volesse saltare addosso a quella dottoressa antipatica con il camice tutto sbottonato per mettere in risalto le sue qualità di donna. Kyle non badò mica a un donnetta da quattro soldi come lei.

-Invece io penso che abbia delle qualità, potrei comprarla e portarla via?-. Chiese, voleva sperimentare su quell'animale, non in negativo ovviamente.

-Va bene, come vuole lei. Faccia ciò che vuole, può anche portasela a casa-. Disse la donna poco soddisfatta.

-Penso proprio che tu abbia molto da raccontare mia cara scimmietta bianca!-. Kyle sembrava entusiasta, voleva assolutamente portare via l'animale.

Freud si trovò comunque chiuso in una gabbia e trasportato nell'auto del dottor Kyle. La scimmia si rese conto di essersi allontanata dallo Zoo dove era rinchiusa.
La California era enorme, meno male che Freud si trovava vicino al finestrino, in modo da poter ammirare il panorama. Arrivati a casa, Freud venne messo in un laboratorio di Kyle, da lì si capì subito che era un veterinaio sfondato di quattrini. All'animale non interessava questo, ma altro.
Sperava di riuscirlo a farlo parlare, voleva dominare il mondo, anzi, l'universo. 
Le sue intenzioni, però, andarono in mille pezzi quando poi alla fine Kyle si addormentò dopo cinque minuti.
"Pezzente", pensò la mia scimmia. 
Aveva un aspetto nobile, autonoma, anche se a prima vista sembrava una scimmia come tutte le altre. Il suo scopo è uno solo e tale resterà.
Del suo passato non si poteva conoscere tanto, si sapeva soltanto che era stata rapita e portata qui in America. Non riusciva nemmeno a ricordare lo sguardo dei suoi genitori, non fu cresciuto con amore, non sapeva niente a riguardo. Almeno lo aveva visto. Poi niente più.
Era solo deluso dal genere umano, gli sarebbe piaciuto provare amore, ma non in quel momento. Lo avrebbe deciso lui quando, di certo non era il momento giusto, era rinchiuso in una gabbia come al solito.
Freud alla fine, dopo tanti pensieri, cercò di addormentarsi.
Il giorno seguente, sembrava che Kyle avesse riaquistato il senno per poter finalmente vedere la scimmia di ciò che era capace di fare. Freud era una scimmia fiera di dimostrargli tale capacità, capiva tutto ciò che lui dicesse. 
Freud aspettava, Frued era buono, per il momento. 

-Ecco, vediamo cosa se capace di fare piccola scimmia bianca!-. Incitò il dottore curioso.

La scimmia lo guardò, era paziente. Lo squadrò dalla testa ai piedi, poi si guardò intorno per studiare il luogo, la situzione. Mentre parlava, la scimmia era in grado di comprendere ogni sua parola.

-Prendimi un bicchier d'acqua piccolina, vediamo se sei in grado di percepire ciò che ti ho chiesto.-. Kyle guardò Freud incuriosito.

"Certo che ti ho capito, ma che domande fai!". Freud capiva, quindi si guardò intorno e quanso lesse "Water" e vide anche un bicchiere e cercò di versargliela. Lo fece e Kyle era sbalordito, ci aveva visto bene, anzi, molto bene.

-Sono perplesso di questa cosa, penso proprio che tu sia la scimmia che stavo cercando da anni!-. Sorrise e la rimise nella gabbia.

"Eh già, penso proprio che la conquista dell'universo sia vicina, speriamo che questo stupido riesca a farmi parlare. Se ci riuscirò, avrò fatto BINGO!". Pensava quello che voleva, ma non poteva esternare, però, sapeva benissimo che lo avrebbe fatto molto presto.


Ecco Freud prima di essere catturato

 

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Capitolo 2
*** L'inizio parte II ***


L'inizio parte II

A tre isolati della casa di Kyle, c'erano Thomas e Kristy: due ragazzi di quindici anni che frequentavano il liceo assieme, in realtà erano gemeli, ma molto diversi tra di loro. Non avevano niente di simile, sia a livello caratteriale che fisico.
L'unica cosa simile tra di loro erano i colori: entrambi molto chiari, occhi azzurri, biondi, ma lineamenti diversi.
Entrambi erano sempre dalla loro zia Katy, sorella della loro madre. Thomas e Kristy non erano mai a casa propria, perché i loro genitori non erano mai a casa sempre per lo stesso motivo, il lavoro. 
Per matenerli facevano di tutto, quindi non facevano altro che stare fuori tutta la giornata. Mentre la loro zia era sempre piena di sorprese, alta, bella ed intelligente. Aveva una cotta per il dottore Kyle, anche se cercava di non ammetterlo. La dottoressa non faceva altro che nascondere i suoi sentimenti, ma i suoi nipoti ormai l'avevano capita benissimo.
Ogni volta che Kyle la chiamava per qualcosa, lei diventava rossa in viso, in effetti sia Thomas che Kristy non facevano altro che prenderla in giro.

-Zia, non fai altro che nasconderlo!-. Esclamò Krisy mentre Thomas ridacchiava come uno sciocco.
-Dai ragazzi, non state esagerando?-. Disse diventando rossa in viso.

Sorrideva. Si vedeva benissimo il suo rossore. 
La signora Katy era leggermente scura di pelle, occhi neri e molto alta, quasi quanto il signor Kyle. Avrebbero fatto davvero una bella coppia.
La zia di Thomas e Katy era una donna molto sbadata, distratta, ma era la solita secchiona, in realtà lo era in tutto. Portava sempre i suoi soliti occhiali, ma sempre preparata in tutto.

-Ragazzi statemi a sentire. Oggi ho dovuto curare molti animali, in realtà, dovrò curarne altri.-. Accennò ai suoi nipoti.
-Va bene zia, ti daremo volentieri una mano se vuoi.-. Sorrise Thomas con piacere.
-Certo!-. Continuò poi Kristy.
-Bene, siete dei nipoti fantastici. Accetto!-. Disse Katy accenando abbracciando i suoi stupendi nipoti.

Katy era una veterinaria molto attenta ai suoi animali, teneva tantissimo a loro, tanto da avere un ambulatorio nella sua stessa casa. Tutti andavano da lei, aveva delle doto che pochi avevano, anche Kyle più o meno faceva lo stesso mestiere. Più che altro si occupava di far parlare gli animali, era l'unico lato che la dottoressa temeva di lui.
Nonostante ciò, Katy diceva sempre che forse un giorno sarebbe andato fuori di testa o potrebbe già essere così.
Thomas, come al suo solito, era con le cuffia alle orecchio e spazzava il cortile della sua cara zia. Mentre sua sorella Kristy puliva la casa. Entrambi la aiutavano, mentre lei curava gli animali.
Ogni giorno, più o meno, si facevano le stesse cose.
Tutto d'un tratto mentre routine procedeva come al suo solito, tutto venne interrotto per via di una chiamata del signor Kyle.

-Pronto?-. Disse Katy mentre aveva alzato la cornetta.
-Pronto Katy, sono Kyle. Sei a casa? Dovrei farti vedere una cosa molto importante.-. Enunciò Kyle dall'altra parte del telefono.
-Kyle, ancora con questa storia? Basta!-. Esclamò la zia dei ragazzi.
-No no, questa volta sono serio. E' importante, potrei venire?-. Chiese di nuovo.
-E va bene.-. Sussurrò Katy rassegnata.

Dopo mezz'oretta era già lì, ma non era solo, portò con sé una gabbia. Era venuto con il suo furgoncino bianco con il suo nome, in cui trasportava gli animali. Katy aveva pensato di nuovo a cosa strane, perché Kyle era strano.

-Avrei dovuto dire di no, ragazzi state in allerta, potrebbe essere qualcosa di pericoloso. Dopo tutto siamo negli anni settanta, l'uomo si è evoluto, quindi può succedere di tutto!-. Esclamò pazzamente la donna.
-Zia, non ti sembra di esagerare?-. Disse Thomas.
-Forse hai ragione, vado ad aprire la porta che è meglio.-. Continuò poco dopo.

Mentre stava per aprire, stava per scivolare, cose che capitavano spesso la donna. Era come se fosse solo questione di sfortuna, ma in realtà era nervosa per Kyle.

-Ciao Katy!-. Disse entusiasta l'uomo.
-Non essere felice, non mi piace quel sorriso.-. Esclamò rabbiosa.

Sembrava una scena davvero buffa, Thomas e Kristy non facevano altro che ridere. In effetti insieme erano una bomba orologeria, potrebbero fare i comici. 
Se avessero aperto un ambulatorio insieme, ce ne sarebbero state delle belle ogni santo giorno.

-Entra pure e mostrami quello che devi!-. Disse di fretta Katy.
-Guarda qui.-. Invitò la donna a guardare dentro la gabbia.
-Ma è una scimmia!-. Disse la donna.
-Beh sì, è una scimmia, ma non una qualunque.-. Continuò Kyle.
-Che tipo di qualità potrebbe avere una scimmia? E' un animale come tutti gli altri.-. Intervenne Kristy poco dopo.
-Non proprio, fa tutto ciò che dico!-. Mormorò l'uomo cercando di attirare l'attenzione di Katy.
-Credo poco alle qualità di quella scimmia.-. Disse Thomas puntando il dito contro l'animale.

"Povero illuso, sarai il primo a tacere un giorno" pensò Freud.

-Sarà forse una scimma addestrata, niente di che... anche se fosse, non sembrerebbe molto interessante. Ce ne sono tante di scimmie intelligenti.-. Continuò ancora, offendendo la povera scimmia bianca.
-E' bianca, è davvero una bella scimmia!-. Disse la sorella poco dopo, senza aggiungere altro.

Freud stava perdendo la pazienza. Aveva sentito anche troppo, quel ragazzo stava davvero esagerando.

-Non siate duri ragazzi, quello che sto dicendo è la verità, sembra capire le mie parole.-. Kyle cercò di convicere i ragazzi a pensare al contrario.

-E va bene Kyle, vedremo la tua scimmia di cosa è capace. Mostracelo!-. Intervenne poi Katy.
-Vi stupirò!-.

"Questi esseri umani sono proprio noiso, si pentiranno di tutto ciò, il mio obiettivo diventerà reale e dovranno solo inginocchiarsi al mio cospetto, bisognerà solo aspettare!" pensò Freud.
La scimmia era sicura di sé, avrebbe conquistato il mondo e l'intero universo... avrebbe fatto di tutto e ci sarebbe riuscita.

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