Il postulato del fidanzato

di Sakura Hikari
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una scelta sofferta ***
Capitolo 2: *** Cambiamento ***
Capitolo 3: *** Pattinaggio ***
Capitolo 4: *** Esperimento fallito! ***
Capitolo 5: *** Tieni i dettagli per te ***
Capitolo 6: *** Missione serata romantica ***



Capitolo 1
*** Una scelta sofferta ***


Una scelta sofferta
 

Prompt di apollo41:  Sheldon & Amy: Costumi di Halloween (558 parole), scritta in occasione del Drabble Event su effebì.
 

Amy sospirò, appoggiandosi contro i cuscini del divano. Eppure all’inizio le era sembrata un’idea perfetta quella di approfittare dell’imminente festa di Halloween che si sarebbe tenuta nella fumetteria  di Stuart per convincere Sheldon a vestirsi in coppia. E invece pareva che nulla potesse incontrare il consenso di quell’uomo: tutte le coppie che Amy aveva proposto erano state sottoposte ad un duro processo da parte di Sheldon, che le aveva stroncate una dopo l’altra mettendo in risalto solo i lati negativi. D’altro canto, non si poteva certo dire che le sue proposte fossero brillanti, dal momento che tutto ciò che riuscì a tirare fuori furono coppie tratte esclusivamente dai suoi fumetti o videogiochi preferiti, a volte composte da un uomo e una macchina (e ovviamente era lei a dover fare la macchina), oltre a non meno di sette versioni di Spock.
Alla fine non erano riusciti a giungere ad un accordo, Amy aveva perso la pazienza ed era tornata a casa. Si sentiva una stupida per aver anche solo pensato che quell’anno sarebbe potuta andare diversamente rispetto agli anni precedenti. Ma mentre cominciava ad abituarsi all’idea di un altro Halloween senza qualcuno con cui fare coppia per vestirsi, sentì bussare alla sua porta e la voce di Sheldon chiamarla per tre volte, in quel suo modo bizzarro. Amy attese che finisse prima di aprire porta. “Cosa vuoi, Sheldon?”, chiese stancamente.
Sheldon sembrò scegliere con cura le parole prima di iniziare. “Leonard mi ha fatto notare che, probabilmente –direi addirittura quasi impossibile, considerato quant’è difficile che io mi sbagli-, il mio comportamento di prima sia stato molto scortese”, disse. “E che forse avrei dovuto venirti incontro e scendere ad un compromesso.”
Amy scosse la testa. “Non fa niente, Sheldon. Evidentemente quella di vestirci non è stata una buona…”
“Aspetta! Non hai ancora sentito la mia proposta!”, la interruppe Sheldon, seccato. “Dopo una lunga ed attenta riflessione, credo che sarei disposto ad accogliere la tua proposta della famiglia Adams.”
Il viso di Amy s’illuminò. “Quindi faremo Mortisia e Gomez?”
“Certo che no!”, esclamò Sheldon. “Dal momento che ti ho concesso la scelta del film, spetterà a me scegliere i personaggi da interpretare, come è giusto che sia quando si giunge ad un compromesso. Perciò, io dico che faremo lo zio Fester e Mercoledì.”, concluse.
Amy soppesò le sue parole prima di annuire. “Sembra ragionevole. Certo, Mercoledì avrà gli occhiali, ma per lo meno nessuno potrà dire che non sono in grado di rendere le sue espressioni.”
“Oh, Amy”, rise Sheldon, come se Amy avesse detto una battuta molto spiritosa. “Adoro il tuo senso dell’umorismo! Ma mi sembra ovvio che sarò io ad interpretare Mercoledì mentre tu farai lo zio Fester.”, concluse con un sorrisetto.
Amy si augurò che scherzasse: scrutò il suo viso nella speranza di cogliere nella sua espressione un indizio che le desse conferma che quella non era altro che una delle sue “simpatiche burle”, ma Sheldon si limitò a restituirle lo sguardo, con l’espressione di un bambino a cui era stato promesso il suo giocattolo preferito per Natale.
“Sono proprio curioso di vedere quali scherzi ideerai per stupirci.”, aggiunse.
Bene, non stava scherzando. “Sheldon, è ridicolo.”, disse risolutamente. “Io farò Mercoledì e tu farai lo zio Fester. Perciò, comincia a fare le prove per il trucco.”, e detto ciò, chiuse la porta, ignorando le proteste del suo ragazzo. 




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I pensieri profondi di Sakura Hikari
Non chiedetemi per quale motivo Sheldon ci tenga così tanto ad interpretare Mercoledì: sarebbe come chiedermi di spiegare per quale motivo bussa tre volte e chiama l'interlocutore per tre volte. Vi basti sapere che è così, e basta.
Il bello di questi Event è che ti portano a cimentarti in fandom diversi da quelli in cui sei abituato a bazzicare di solito, e ti portano a cimentarti con personaggi complessi come Sheldon. Spero vivamente di non essere sfociata nell'OOC, e che questa storiella vi sia piaciuta.
Kisses.

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Capitolo 2
*** Cambiamento ***


Cambiamento
 
 
Prompt di DadaOttantotto: Shamy, Amy si siede per errore al posto di Sheldon ma lui, con sommo stupore di tutti i presenti, non le dice niente.
Parole: 541
Note: perdonate il palese OOC di Sheldon.

 

Da quando al gruppo si era unita anche Emily, la ragazza di Raji, cenare a casa di Leonard e Sheldon era diventato particolarmente scomodo. Certo, c'era sempre quel bel tavolo che Leonard aveva acquistato un po' di tempo prima per fare un favore alla comunità, se non fosse stato per il fatto che Sheldon si rifiutasse categoricamente di mangiare in un posto diverso dal "suo" posto. E così il tavolo era rimasto pressoché inutilizzato ed ogni volta che la cena (d'asporto) veniva servita scoppiava una vera e propria 'corsa al posto' tra i ragazzi per evitare di finire a consumare il proprio pasto seduti sul pavimento. 
Fino a quel momento Amy era stata fortunata ed era riuscita ad assicurarsi un posto sul divano o eventualmente su una delle sedie libere: quella sera invece dovette lottare contro Bernadette e Penny per l'ultimo posto rimasto. Alla fine fu lei a spuntarla, e si sedette con un ampio sorriso sulle labbra - salvo poi scoprire che si trovava nel personalissimo posto del suo ragazzo. 
Amy sollevò gli occhi ed incontrò lo sguardo allarmato degli amici, per posarsi su Sheldon, il quale la fissava senza la benché minima traccia di emozione, un piatto di spaghetti di soia in mano.
"Sheldon... Mi dispiace, mi sposto subito...", farfugliò Amy, e fece per alzarsi.
"Oh no, resta pure.", fu la risposta del tutto inaspettata dello scienziato, e si accomodò invece su una delle sedie.
Amy rimase a bocca aperta, e vide la sua stessa espressione dipinta su ogni singolo volto: fu Leonard il primo a riaversi dalla sorpresa.
"Un attimo, amico", incominciò. "Questa me la devi spiegare: da quando in qua lasci che qualcuno sieda al tuo posto senza farne una questione di stato?"
"Infatti!", rincarò Penny. "Quando mi ci sono seduta io ho ricevuto un'ammonizione e stavo per essere cacciata via."
"Si tratta di un esperimento. Volevo capire cosa spinga le persone a cambiare le proprie abitudini.", fu la semplice risposta dello scienziato. "Vedete, ho sempre pensato che avere una perfetta scheda giornaliera sia il modo migliore per affrontare la vita. Per questo motivo non comprendo come le persone possano cambiano le proprie abitudini. Poi però osservo voialtri, e i cambiamenti a cui siete andati incontro in questi anni: Wolowitz ha lasciato la madre per andare a vivere con Bernadette, Raji riesce a parlare con le ragazze, Penny ha finalmente deciso di intraprendere una seria carriera nell'ambito delle vendite... E così ho deciso che avrei fatto un tentativo.", concluse.
I ragazzi si scambiarono occhiate poco convinte. "E come procede questo tuo esperimento finora?", domandò Howard scettico.
Sheldon sembrò ponderare bene le parole prima di rispondere: "È bizzarro, ma credo di poterlo sopportare. Certo, ho difficoltà a vedere la TV da questa angolazione e arrivano fin troppi spifferi freddi; inoltre mi manca sedermi su un cuscino morbido, e... Oh, ma chi voglio prendere in giro.", sbottò infine. "Questo esperimento è un disastro. Amy, facciamo cambio."
"Assolutamente no!", rispose Amy con decisione e Sheldon la guardò sorpreso. "Questa è una data epocale. Quando mai mi ricapiterà di sedermi al tuo posto con il tuo consenso? Mi dispiace, ma io non mi sposto di qui.", concluse, e si sporse per prendere la sua porzione di riso alla Cantonese dalla sporta.

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Capitolo 3
*** Pattinaggio ***


Pattinaggio


Prompt:  Amy vuole che Sheldon la porti a fare qualcosa di romantico per la serata degli appuntamenti, e decide di costringerlo ad andare a pattinare sul ghiaccio. Naturalmente, i risultati non sono quelli sperati.
Parole: 242
 

Amy credeva che la parte più difficile di quell'impresa sarebbe stata convincere Sheldon a fare qualcosa di diverso per la serata degli appuntamenti: aveva sempre desiderato andare a pattinare sul ghiaccio insieme al suo futuro ragazzo (se ne avesse avuto uno), ma Sheldon era riuscito a rendere il tutto terribilmente complicato. Per prima cosa, si era lamentato di non possedere un paio di pattini e ciò aveva condotto ad un pomeriggio trascorso nel negozio di articoli sportivi a valutare la qualità di ogni paio di calzature presente in negozio; dopodiché, la complicata teoria che Sheldon aveva tirato fuori per mantenere l'equilibrio su una superficie ghiacciata basandosi sul suo peso corporeo, lo spessore del ghiaccio, la qualità della lama e la presenza di altre persone - tutto questo, a detta di Leonard, era una scusa per la sua deplorevole capacità di pattinare. Alla fine, una volta arrivati alla pista, Sheldon non aveva potuto trattenersi dall' iniziare una discussione con l'inserviente per la poca cura della pista, che gli era valsa un'occhiataccia e almeno il costo di due volte tanto del prezzo del biglietto per entrambi, Amy ne era sicura. 
Ma quando vide Sheldon scivolare sul ghiaccio, il corpo proteso in avanti e le braccia stese davanti a sé come se volesse abbracciare una persona invisibile, lo sguardo sconcertato ed eccitato al tempo stesso, Amy si sentì di poter affermare di essere riuscita a regalare a sé e al suo ragazzo una bellissima serata.

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Capitolo 4
*** Esperimento fallito! ***


Esperimento fallito!
 

Prompt di Giada: Shamy, Amy ha avuto una giornata pesante a lavoro e vorrebbe solo che Sheldon l’ascoltasse.
Parole: 418
 

Ripensandoci, forse non era stata un buona idea fare il test della reazione all’alcool sui suoi scimpanzé. Conchita si era rifiutata di bere dal suo bicchiere, gettandolo via con una manata con aria sdegnata e adesso stava ferma in un angolo con le mani sulle orecchie lanciando grida acute; questo era niente in confronto a Mr Tibbs, il quale si era convinto a prendere la sua dose ed ora correva per tutto lo studio di Amy buttando giù quaderni, libri ed ampolle. Ad Amy non restava che dichiarare chiuso l’esperimento e di trovare un modo per rimettere i due scimpanzé in gabbia.
In quel momento sentì dei colpi alla sua porta, seguiti dalla voce di Sheldon (“Amy, Amy, Amy”) che la chiamava.
Quando Amy aprì la porta si ritrovò davanti il suo ragazzo con addosso una lunghissima sciarpa a righe ed un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.
“Sei emozionata? Stasera ci aspetta una maratona della più emozionante e longeva delle serie TV – Doctor Who!”, esclamò, eccitato come un bambino la mattina di Natale. “Si comincia con il primissimo episodio ad essere stato trasmesso, per fare un grosso salto per seguire le avventure del Quarto…”
“Senti Sheldon, mi dispiace, ma non è un buon momento.”, lo interruppe Amy trafelata. “Anzi, temo che per questa volta dovremo rimandare.”
Qualsiasi gioia svanì dal  volto di Sheldon per lasciar posto al più totale disappunto. “Ma stiamo parlando del Dottore! Cosa potrai mai avere di meglio da fare?”
Amy aprì la bocca per replicare, ma proprio in quel momento Mr Tibbs uscì fuori dal suo laboratorio e si attaccò alla gamba di Sheldon, che lanciò un ululato selvaggio. “Levamelo di dosso! Sta tentando di azzannarmi!”
Parecchi minuti dopo erano riusciti a staccare Mr Tibbs da Sheldon e a tranquillizzarlo abbastanza da rimetterlo nella sua gabbia, insieme a Conchita. Sheldon era ancora piuttosto scosso, ma con gran gioia di Amy non aveva insistito per la serata film. Ma si sbagliava di grosso se credeva che non avrebbe insistito. Infatti, una volta arrivata a casa, pregustando già una serata tranquilla con una buona camomilla ed il film Emma, trovò Sheldon davanti alla sua porta con la sua collezione di DVD, sostenendo che era un peccato per Amy perdere una tale occasione, e che vederli a casa sua era un ottimo compromesso.
Amy si limitò a scuotere la testa ma ciò nonostante lo fece entrare, sperando che il suo ragazzo sarebbe stato troppo assorbito dalla trama per accorgersi di lei addormentata al suo fianco.




 

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Capitolo 5
*** Tieni i dettagli per te ***


Tieni i dettagli per te


Prompt di Giada: Shamy. Il problema è che Sheldon nemmeno si accorge di quanto sia difficile, a volte, stargli accanto.


“Ripassiamo il programma un’ultima volta”, disse Amy. “Quando arriveremo a casa dei miei, cosa farai?”
“Li farò gli auguri e mi informerò sulla loro salute.”, recitò Sheldon.
“E quando saremo a tavola e ti faranno domande sulla tua carriera?”
“Risponderò con garbo senza farli sentire inferiori e mettere in ridicolo le loro scelte di vita.”
“E se mia madre per caso ti chiedesse a che punto è la nostra relazione?”
“Facile. Le dirò che abbiamo praticato il coito per la prima volta.”, rispose soddisfatto Sheldon, ma Amy scosse la testa. “No, assolutamente no! Devi dire che siamo felici e le cose procedono bene.”
Sheldon parve confuso. “E il fatto che abbiamo copulato non rientra nella definizione?”
“No, cioè sì! Insomma…”, balbettò Amy, le guance che avvampavano. “Solo, non scendere nei dettagli, okay? E trova un modo più carino per dare la notizia.”
“Dire che abbiamo praticato il coito È un modo carino per dare la notizia.”, sostenne cocciutamente Sheldon, ed Amy si lasciò sfuggire un sospiro. A volte Sheldon non si rendeva conto quanto era difficile stargli accanto. Non per la prima volta, si chiese se era il momento giusto per presentare ufficialmente Sheldon ai suoi; avrebbe potuto rimandare, ma sapeva che non gli avrebbero fatta passare liscia. Sua madre odiava chi disdiceva all’ultimo minuto.
“Sembri giù di morale.”, disse Sheldon in tono incerto. “Devo prepararti una bevanda calda?”
Amy sorrise di quel gesto così tipico di Sheldon. “No, sto bene. Dovremo prepararci, o faremo tardi.”
“Giusto.”, annuì Sheldon. “Ah, ti ricordi il patto, no? A mezzanotte…”
“… saluteremo tutti e andremo alla fumetteria, non l’ho dimenticato”, completò Amy, sorridendo sotto i baffi all’idea di che faccia avrebbero fatto i suoi se avessero potuto vedere Sheldon Cooper, stimato scienziato, ridere come un bambino davanti ai suoi fumetti preferiti e ai trenini che Stuart aveva promesso sarebbero stati presenti.



 

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Capitolo 6
*** Missione serata romantica ***


Missione serata romantica



Prompt di Aris Parcker: BBT: quella volta in cui Sheldon si arrese alle convenzioni sociali non opzionabili e decise di organizzare una serata romantica.

Note: ho voluto fare un esperimento e cimentarmi per la prima volta nel POV di Sheldon. Sicuramente ad un certo punto sarà sfociata nell'OOC, ahimé. Tienine conto, caro lettore.



Giunge un momento, nella vita di un uomo, in cui si trova costretto ad arrendersi alle convenzioni sociali e di organizzare qualcosa di carino per la propria compagna. Dopotutto, anche i più illustri scienziati che hanno gettato le fondamenta della nostra società occidentale hanno avuto una compagna e moglie a cui dedicare attenzioni, persino Albert Einstein. Ebbene (per quanto mi risultasse strano impegnarmi per la riuscita di una serata romantica, così convinto com’ero della futilità di una relazione), mi sono convinto ad esaudire il desiderio della mia ragazza Amy e di sorprenderla con il mio lato sdolcinato.
Ovviamente, per la buona riuscita della mia idea, sapevo che avevo bisogno del consiglio dei miei più cari amici, Leonard e Penny, i quali si sono gentilmente e spontaneamente offerti di darmi una mano, ma i loro consigli si sono rivelati poco determinanti e a volte confusionari: nessuno dei due è riuscito a dimostrarmi senza ombra di dubbio quale delle tre scatole di cioccolatini che avevo scelto fosse la migliore (e costringendomi quindi ad acquistarle tutte), e nessuno di loro conosceva approfonditamente il linguaggio dei fiori da aiutarmi a realizzare un boquet che componesse la frase “Sei la mia terza persona preferita al mondo, e ti amo per questo” (subito dopo di me e della mia cara nonnina, se qualcuno se lo fosse domandato).
Tuttavia, sarebbe ingiusto non citare l’impegno dimostrato dai miei amici nell’aiutarmi a preparare la cena, azione che senza dubbio non sarei riuscito a portare a compimento senza il loro aiuto.
Senz’altro Amy è rimasta soddisfatta della cena e dai petali di rosa che decoravano la tavola (ancora mi sfugge come mangiare ad un tavolo coperto di fiori risulti romantico). Dopo aver mangiato, le ho permesso di scegliere il film da vedere: “Il grande Gatsby”, una versione piuttosto recente e piena zeppa di inaccuratezze storiche, ma non sono riuscito ad elencargliele tutte per via delle sue continua proteste e minacce, e un po’ me ne dispiaccio.
Mi sono riservato la gran sorpresa per la fine: Penny mi aveva detto che, dopo che io ed Amy eravamo stati intimi, probabilmente lei si sarebbe aspettata qualcosa di più da me. A lungo ho riflettuto su cosa ciò potesse significare, cosa fosse quel ‘di più’ a cui Amy poteva anelare. Dopo lunghi ed estenuanti ragionamenti, ero giunto ad una conclusione: dal momento che l’ultima volta ero stato io a darle piacere, questa volta le avrei concesso di darmi piacere, facendomi un massaggio alla schiena. Dopo aver udito le mie parole, Amy fece un commento che fino ad oggi non sono del tutto convinto se si trattasse di sarcasmo o meno; ciò nonostante accettò di massaggiarmi la schiena, e devo ammettere che fu un’esperienza particolarmente rilassante, se non altro perché, appena un minuto dopo che le sue mani avevano cominciato a lavorare sui muscoli delle spalle, caddi in un sonno profondo, dal quale mi risvegliai qualche ora dopo, sentendomi riposato come non lo ero da anni mentre Amy era intenta a leggere un libro sdraiata nel letto al mio fianco.
Il bilancio finale di questa esperienza è che è stata decisamente piacevole, e mi trova particolarmente propenso a ripeterla nella sua interezza e precisione.




 

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