Sei tutto ciò di cui ho bisogno

di Tinucha
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


<< Hai letto questo annuncio? >> Camila con una mano indicò una scritta sul giornale controllando con la coda degli occhi il suo bambino che dondolava sull'altalena. << Baby-sitter? >> con un'eleganza innata la riccioluta accavallò sensualmente le gambe leggendo l'annuncio. << Si, chiami e ti ci metti d'accordo. Chiedi informazioni e se ti va bene è fatta >> la castana sorrise guardando sua cognata per poi rivolgere un'occhiata al suo nipotino, il suo ometto che sembrava un angelo sceso in terra. Prese l'iPhone 4 che giaceva nella sua borsa cominciando a comporre il numero. << Si?! >> dall'altro lato della cornetta un ragazzo di appena 22 anni ricorreva con una maglietta in mano la sua bambina che scappava per tutta casa correndo di qua e di là. Aveva il fiatone. << Parlo con il Signor Bieber? >> il biondo si fermò non solo perché la voce che risuonava nell'aria era profonda e sensuale, ma storse il naso perché odiava essere definito un Signore alla sua tenera età. << Con chi 
parlo? >> davanti ai suoi occhi comparve l'immagine di una signorina magra e per niente sinuosa. Storse ancora il naso, in una donna lui amava le forme. Le curve. Soprattutto dopo le sue  precedenti relazioni. << Il mio nome è Maddison, chiamo per l'annuncio>> << Mm..Maddison ha davvero bisogno di questo lavoro?>> << Già, tanto bisogno >> << Dalla voce pare molto giovane >> la riccia chiuse gli occhi stringendoli forte. << Lo sono >> << Almeno ha raggiunto la maggiore età? >> scherzò lui facendola indiavolare << Per Dio, SI! >> << La sento agitata,si calmi >> sorrise divertito << Parlo con lei da pochi minuti e già la cosa mi risulta impossibile >> << Le sembra il caso di litigare con il suo possibile capo? >> << Non è il mio capo è solo uno sbruffone che non vuole darmi il lavoro, mi sta solo facendo perdere del prezioso tempo >> stava per attaccare quando l'uomo tornando serio si rivolse in modo più signorile << Ho davvero bisogno di una baby-sitter per la mia bambina crede di poter coprire questo ruolo? >> << Certamente >> << Domani avremo un colloquio e potrò conoscerla meglio >> << D'accordo >> << È questo il suo numero? >> << Si >> << Più tardi le invierò l'ora e l'indirizzo. Arrivederla >> << Altrettanto >> con una mossa stizzita la riccia chiuse la telefonata incrociando le braccia al petto come una bambina. << Allora? >> la bionda alzatasi poco prima per spingere il piccolo Harry sull'altalena non perse tempo per avvicinarsi a chiederle come fosse andata. << È fatta >> << Sembravi entusiasta all'idea di lavorare che ti prende? >> << Mi prende che se il cavernicolo mi accetta avrò a che fare con un.. >> per pochi secondi pensò di poter pronunciare qualche brutta parola ma dovette ricredersi guardando il suo nipotino << ..idiota, ehm un idiota si >> si alzò prendendo in braccio il piccolo e sottobraccio sua cognata per dirigersi verso casa. Il messaggio tanto sperato non tardò ad arrivare e nemmeno l'indomani. 
<< Non essere agitata, mostrati sicura, hai capito? >> Maddison annuì alle parole delle sue amiche mentre Holly sbaciucchiava Harry che disperato roteava gli occhi. << Zia Holly basta! >> la cricca che si era creata molti anni prima scoppiò a ridere e nemmeno la donna poté trattenere la sua risata. << Allora amore mio me lo dai un bacio? >> Harry corse tra le braccia di sua zia cominciando a sbaciucchiarsela. << Per qualunque cosa chiamatemi, d'accordo? >> << Aha ora corri che è già tardi >> la riccia lanciò un'occhiata fugace al suo orologio notando che Camila non avesse per nulla torto. Salutò tutti (ancora una volta il piccolo) correndo giù dalle scale e salutando suo padre che parlava animamente con suo fratello. Raggiunse con l'autobus destinazione ma dovette camminare parecchio a piedi visto che la villa Bieber era parecchio lontana dalla fermata. Per tutta la strada di andata non fece che respirare faticosamente e cercare di stare calma e sembrare matura, nonostante il suo corpo lo fosse già da un po'. Rimase estrefatta quando dinnanzi a se si presentò una struttura parecchio grande, di certo una casa leggermente più grande delle solite che si incontravano per strada. Lesse scritto sul campanello il cognome tanto agoniato e prendendo coraggio lasciò scivolare sopra il suo indice. <> la voce di un ragazzo risuonò fino alle sue orecchie. La porta si aprì e lei smise di respirare per alcuni secondi. Un ragazzo di una grande statura, e di una bellezza mai vista prima le si presentò di fronte. Lui del canto suo non poté che fare buoni apprezzamenti sulla ragazza pensando che finalmente il suo migliore amico avesse fatto qualcosa di buono mandandogli per la prima volta una modella con delle forme e delle curve da Dio. La fece accomodare in casa prendendo il telefono dalle sue tasche e digitando il numero di Nate. << Che succede Justin? >> sbuffò l'altro intento in un rapporto con una ragazza appena conosciuta. << Sei un grande Nate questa si che è una modella come si deve >> << Ma di che parli? >> solo in quel momento il canadese ricordò l'appuntamento con la baby-sitter. << Nulla devo andare, ci sentiamo più tardi >> senza aspettare risposta guardò la ragazza che cercava di sembrare forte che si guardava in giro spaventata e spaesata. << Io starei cercando il Signor Bieber >> << Sono io, lei deve essere La Signorina Mendes >> la castana sussultò, pensava che avrebbe avuto a che fare con un uomo più adulto, lo scrutò in volto. << Si Maddison sono giovane >> ridacchiò invece il biondo facendola arrossire. << Quanti anni ha? >> << Questa domanda dovrei porla io a lei non crede? >> ancora una volta la ragazza carica di imbarazzo abbassò lo sguardo. << 22 Maddison ne ho 22 >> << 18 >> ammise lei a malincuore << Solo 
18? >> << Gliel'ho detto che ero giovane >> si difese lei allo sguardo sconvolto dell'altro << Non pensavo così tanto >> << Allora? Mi prenderà si o no? >> sicuramente non aveva fatto una buona impressione sul biondo ma non poteva permettersi di perdere tempo, lo doveva a suo padre. << Mia figlia si chiama Bella ed ama le bambole. Quando vuole cominciare? >> << Anche Subito >> << Bene Maddison , ed il suo 
stipendio? >> << Qualunque cifra va bene >> << Qualunque? >> << Qualunque >> annuì confermando le sue parole. << Papà? >> una bambina scese le scale stropicciandosi gli occhi indolenzita dopo essersi appena risvegliata. << Piccola mia> > sorrise il ragazzo correndole incontro, Maddison sorrise a quel piccolo siparietto di un ragazzino diventato ormai uomo che guardava con gli occhi a cuoricino la sua bambina. Bella si voltò a guardare la ragazza in braccio al padre con occhi vispi e curiosi. Maddison invece abbassò lo sguardo leggermente imbarazzata dagli occhi indagatori della piccola. Era bassina, con i capelli biondi sul castano e gli occhi verdi/color miele ed identici a quelli del suo papà. Magnetici. La 18enne voleva scappare si sentiva dannatamente in soggezione. << Ciao >> solo queste parole uscirono dalla sua bocca verso la piccola che continuò a guardarla imitando suo padre. << Ciao, io sono Bella e tu chi 
sei? >> << Maddison ma se vuoi puoi chiamarmi Mad  >> << Si, mi piace >> abbandonò le braccia del padre tranquillamente tanto che il ragazzo ne rimase sorpreso, sua figlia era una bambina che si affezionava facilmente a poche persone. << Sei la mia baby-sitter? >> Maddison lanciò un'occhiata fugace a Bieber che annuì piano. << Si >> con una dolcezza che apparteneva solo a lei carezzò la guancia della bambina guardandola teneramente. << Sei proprio bella, lo sai? >> << Anche tu sei bella >> ridacchiarono tra di loro mentre la piccola si posizionò sulle gambe della riccia. << Giochiamo? >> << E a cosa ti piacerebbe giocare? >> << Alle principesse >> saltellò lei alzandosi in piedi << Vada per le principesse allora >> la piccola corse sorridente di sopra a raccogliere i suoi giocattoli mentre Justin guardò Maddison ancora in un modo intenso che la mise in maggior soggezione. << Grazie Maddison, ora se non ti dispiace ho del lavoro da fare >> e senza aggiungere altro si rinchiuse nel suo studio con due occhiaie che parlavano da se. 
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


<< Justin? >> bussò Maddison alla sua porta aprendola. Il canadese inarcò un sopracciglio guardandola << È successo qualcosa a Bella? >> chiese lui scorbutico << No >> << E allora che vuole? >> odiava che qualcuno entrasse nel suo studio soprattutto quando era intento a fare conti su conti, stanco ad allentarsi la cravatta e a sbottonarsi il primo bottone per passare una Nottataccia  senza poter dedicare attenzioni alla piccola creatura che dava un senso alla sua vita. << Se vuole posso farle un caffè, devo cucinare alla piccola, oppure cenerà con lei? >> lui deglutì << Se non è troppo chiedere gradirei che almeno tu cenassi con lei >> La riccioluta annuì voltandosi per andar via. << Maddison? >> si rivoltò al richiamo del suo nuovo capo guardandolo piano mentre sul viso di lui si dipingeva un accenno di sorriso. << Quel caffè che mi volevi offrire è ancora valido? >> rise, il capo chino << Si capo è ancora valido >> 


<< Ehi >> come un'ombra Bieber fece capolino in cucina mentre la riccia era ancora intenta a girare il pentolone facendo cuocere il brodo. << Mi ha fatto spaventare >> ammise lei toccandosi il cuore mentre la piccola disegnava e colorava su un foglio. << Mi perdoni >> << Mangia anche lei? >> << Se non è di troppo disturbo >> << È casa sua ed io sono una sua dipendente perché crede la cosa dovrebbe disturbarmi? Come ogni padre cena con la propria figlia >> << Papà guarda, guarda >> la piccola saltellando mostrò a suo padre degli schizzi, l'uomo riconobbe una figura maschile cioè lui, una bambina cioè lei e rimase sorpreso quando vide che quella bambina teneva per mano quella volta anche una nuova persona. << E questa chi è? >> indicò la figura dai capelli ricci e castani abbassandosi alla sua altezza piantandosi sui talloni. << Mad >> la ragazza dai capelli corti arrossì di botto scottandosi una mano. << Ahi Brucia >> si diede mentalmente della stupida per la sua distrazione per niente consona alla sua posizione e senza dire una parola portò il dito alla bocca, gesto che non sfuggì all'affascinante padrone di casa che guardandola non poté che sentirsi morire dentro. Era bella e sexy. E dolce. È quel gesto lo portò solo a pensare ad una cosa..

<< Hai passato tutta la sera a guardarla e a immaginarla mentre ti faceva un pompino solo perché si è messa il dito in bocca? >> il fatto che il suo socio nonché migliore amico Nate fosse poco delicato il canadese lo sapeva per questo non rimase spiazzato dal suo commento veritiero. << Anche la notte se è per questo >> protestò occhi verdi sbuffando con un paio di occhiaie passandosi le mani sul viso. << È un inferno >> << Inferno? La donna dei tuoi sogni viene a farti da schiava e per te è l'inferno? >> << Non mi fa da schiava, è la baby-sitter di mia figlia >> << E allora? Solo perché è la donna che bada alla tua bambina non puoi scopartela? Andiamo Justin, Bella è intelligente capirà, non le è affezionata la conosce appena da 1 giorno e poi una volta fatto quel che va fatto te ne troverai un'altra baby-sitter >> << Punto primo Bella è affezionata a Maddison più di quanto lo sia stata a sua madre e secondo ha 18 anni è una mocciosa! >> << Ancora? Ha 18 anni non è una bambina, alla sua età tu eri già padre >> << Non voglio scoparmela, è una brava ragazza ed è molto riservata >> << Ah, allora fai bene. Anche se dovresti imparare a calmare i tuoi bollenti spiriti amico. Perché dici che è riservata? >> << Le ho chiesto per quale motivo le servisse lavoro ma lei ha detto che non mi riguarda >> l'italiano scoppiò a ridere senza potersi trattenere << Sa metterti al tuo posto, la signorina >> << Non sei divertente >>

<< Quindi dopo il 69 viene il..? >> Justin rientrò in salotto vedendo Maddison studiare con una Violetta interessata anche se un po' svogliata. << 70? >> << Si bravissima >> un enorme sorriso si fece spazio tra le labbra della riccia mostrando i suoi denti perfettamente bianchi. << Mad, tu e papà siete amici? >> << Più o meno >> nessuno si rese conto della presenza del biondo che ascoltava attentamente quella discussione. << Tu ce l'hai la mamma? >> gli occhi di Maddison si tinsero di lacrime e mentalmente si rimproverò dandosi della stupida perché ancora non poteva accettare quella brutta disgrazia che aveva colpito la sua famiglia. << Più o meno >> << Che vuol dire più o meno? >> << La mia mamma sta in cielo >> le sorrise accarezzando la guancia a quell'innocente creatura guardando verso l'alto sperando che le guance e gli occhi non le si bagnassero di ricordi, con una mossa fluida asciugò i suoi occhi senza farsi vedere dalla piccola. << La mia mamma non la conosco >> confessò Violetta dondolandosi tristemente. << Sono sicura che ti ama tanto, tanto >> << Mad, vuoi essere la mia mamma? >> la ragazza tacque imbarazzata senza sapere che dire, solo in quel momento Bieber comparve in salotto capendo che la situazione non fosse delle migliori. << Ehi ragazze, Bella, è ora del bagnetto >> << Mm.. Va bene >> la piccola si alzò correndo di sopra a prendere le sue paperelle ed il resto del corredo. << È qui da molto? >> domandò a bruciapelo Maddison senza guardarlo. << Mi dispiace l'indiscrezione di mia figlia >> << È una bambina, non può pensare di fare del male con quelle domande. È innocente e pura, non c'entra niente con questa vita >> << Sai fare il bagnetto a una bambina? >> scherzò lui cercando di sdrammatizzare la situazione << Lei è uno sconsiderato, screanzato! >> << È giovane, dovrei chiederglielo no? >> << Per sua informazione devo lavare un corpo, il fatto che sia capace di lavare il mio è una prova e poi riguardo all'acqua che schizzerà.. Mio nipote è molto peggio >> << Ha un nipote? >> si finse interessato cercando di non pensarla sotto la doccia, la ragazza sorrise << Si Harry, ed è il mio bambino >> 
 << Papà come nascono i bambini?  >>  quella domanda posta dal dolce terremoto che era Bella, aveva spiazzato i due. Il ragazzo si era voltato a guardare in cerca di aiuto Maddison che di certo non era un'esperta in questo, ma lui non poteva saperlo. << Perché questa domanda tesoro? >> << Non rispondere alle mie domande con altre domande papà! >> lo rimproverò arrabbiata la bambina di 4 anni tornando a giocare con le sue paperette. << Mad tu lo sai? >> << Ehm.. Certo che lo so >> arrossì visibilmente. << Che macchina li
fa? >> << La macchina dell'amore >> << Anche io quando cresco voglio la macchina dell'amore! >> a quelle parole il biondo sbiancò. << Quando sarai molto più grande forse potrai avere a che fare con quella macchina >> la riccia trattenne una risata guardando la gelosia di un padre nei confronti di sua figlia. << E tu Mad invece? >> << Con me non sempre funziona bene quella macchina Bella >> sorrise lei cercando di nascondere l'imbarazzo, ovviamente il canadese non poté che fraintendere quelle parole pensando che Maddison avesse perso la sua purezza con un idiota qualunque. Eppure senza saperlo si stava sbagliando. << Quindi non hai un bimbo nel pancino? >> la riccia scosse il capo. << Uffa ma io voglio un fratellino con cui giocare! >> << Ehm.. È ora di sciacquarsi su >>

Stanco e dopo 4 ore chiuso in ufficio si affacciò in camera di sua figlia mentre la sua baby-sitter le raccontava una favola. << Mad sei mai stata innamorata? >> aspettò la risposta che non arrivò affatto subito. << Mi sarebbe piaciuto tanto >> << Vuoi innamorarti del mio papà? >> tacque. Tacque come non mai mentre il canadese non seppe che fare senza farsi notare. Per questo non poté che tacere anche lui. << Innamorarsi è la cosa più difficile e al contempo semplice che esista >> << Voglio che tu sia la mia mamma perché tu mi ami >> << Tutti ti amano. La tua mamma Bella ed il tuo papà che vive per te >> << Dormi con me? >> in quel momento Justin decise di intervenire. << No Bella deve tornare a casa sua, non può stare sempre con noi >> Maddison gli lanciò un'occhiataccia carica di disprezzo aspettando un po' di tempo con la piccola in modo che si addormentasse. Fece per andarsene ma la rabbia la pervase. << Senta Bieber, sarà anche il mio capo ma deve smetterla di origliare è 
chiaro? >> << Se non sbaglio l'ho salvata da un paio di domande scomode di mia figlia >> 'Ma guarda un po' tu che imbecille' pensò la riccia. << Sono capace di cavarmela da sola, nella vita ho sempre fatto così. Quindi la ringrazio, ma preferisco SALVARMI da sola senza che lei origli, Buonanotte >> << È tardi, non è il caso che vada girando da sola a quest'ora, posso chiamarle un taxi.. >> << Non sono sola, fuori c'è un amico >> scrollò le spalle lei salutando educatamente e correndo fuori da quella casa. Justin nel frattempo corse di sopra ad ammirare la sua bambina. Le carezzò la guancia pensando che fosse la più bella cosa della sua vita. Il cellulare prese a squillare, ai piani alti non interessava che fosse ora di andare a dormire. << Justin domani dovrai essere qui per le 8 in punto >> << Nate? >> chiese confuso, il suo migliore amico non usufruiva mai del materiale dell'azienda. E poi non capiva perché lo disturbassero continuamente nonostante fosse a capo di tutto, era tutta colpa dei clienti. << Cosa è successo? >> << Abbiamo un grande affare su cui investire >> << E Bella? >> << Rimarrà con Maddison, no? >> << Non può, domani ha lezione >> << Lezione? E di cosa? >> << Non le piace che le faccia domande per questo ho preferito non chiederglielo >> << Dille che la stimo >> << Dai Coglione come faccio con la piccola? >> << Dovrai portarla con te allora >> << In azienda? >> << Si è da un po' che non ci viene e poi lo zio Nate non la vede da più di 2 settimane >> << Ricorda niente parolacce >> 


<< Ciao Zio Nate >> Bella estasiata corse ad abbracciare l'italiano facendo prontamente roteare gli occhi divertito al padre. << Ciao Coglione >> lo salutò lui mentre la piccola scese dalle sue braccia porgendogli la mano. << Le conosci le regole zio >> Nate sbuffò dandole una moneta. << È ingiusto, avrà una paghetta di almeno 10 euro al giorno ed ha solo 5 anni! >> << Te lo meriti Nate, e poi non capisco cosa mia figlia ci trovi in una testa di cazzo come te! >> << Papà sgancia anche tu >> gli porse l'altra manina facendo scoppiare a ridere l'altro.

<< Allora tesoro di zio siediti qui >> la invitò l'italiano guardandola come si guarda una preda. << Che mi dici di Maddison? >> << È bellissima e buonissima >> saltellò la piccola. << Ah, e tu pensi che lei e il tuo papà.. >> << NATE! >> << Papà la guarda tanto, sempre >> confessò occhi verdi junior << Sempre? >> << Si si >>

<< Oh mio Dio, mi scusi il ritardo >> Maddison posò una mano sul cuore, con l'affanno. << Scusi ma oggi mio nipote non voleva proprio lasciarmi >> << No, non si preoccupi >> la riccioluta tolse immediatamente il suo cappotto rimanendo con addosso un paio di pantaloni di tuta larghi ed una canotta nera. Si guardò da capo a piedi cosa che imitò Justin. << Non ho avuto il tempo di cambiarmi >> << Maddison stia calma >> << Dov'è Bella? >> << Di sopra, sta facendo un riposino, ha appena finito di disegnare >> << Che amore! Ehm..Se vuole posso pulire.. >> << No si accomodi sul divano >> 
<< Allora? Me lo vuole dire che anno di scuola fa? Che corso 
frequenta? >> << Ho finito il liceo da parecchio, andavo ad una scuola privata, ora studio danza e canto da 3 anni >> << Davvero? >> << Aha >> << E perché non le piace parlare di se stessa? >> << È la mia vita tutto qui, non credo che lei mi racconti tutta la sua vita. Io non le faccio domande indiscrete >> << Domande tipo? Tipo dov'è la madre di mia figlia? >> domandò disinvolto. << Non gliel'ho chiesto semplicemente perché non mi riguarda >> << Il suo nome è Sarah e se n'è andata con un rockettaro una settimana dopo aver dato alla luce Bella, non le importava avere una figlia. Le andava bene fino a quando scopavamo soltanto, ed anche a me, solo dopo mi sono accorto che mia figlia era davvero importante per me >> la riccia cercò di non mostrarsi imbarazzata alla parola 'Scopavamo' ma fu impossibile. << Si sente in imbarazzo? L'ho messa a disagio in qualche modo? >> << Perché voi uomini dite 'scopare'? >> domandò curiosa << Perché? Cosa dovremmo dire? 'Fare l'amore'? >> ridacchiò divertito << Beh si >> 'non ci arriva' pensò lei sconfortata. << E cosa cambia? >> << Sono due cose diverse, no? >> << No Maddison, è la stessa cosa >> << No >> insistette lei testarda e caparbia come lo era sua madre << Scopare serve solo a ferire. Fare l'amore è qualcosa che si fa con sentimento >> << Allora io non ho mai fatto l'amore.. >> si interruppe lui << Ma sono felice comunque, Bella è la mia ragione di vita >> << Sono molto felice per lei, è evidente del modo in cui tiene a sua figlia. Vorrei solo farle capire che.. Amare è una cosa bellissima tutto qui >> mugugnò lei << E lei mi dice questo perché..? >> << Perché lo credo e basta >> << Non servirà farmi ragionare, sono un uomo e non cambierò il mio modo di vedere le cose >> << Dovrebbe, dovrebbe per sua figlia. Per quella splendida creatura, pensi se un uomo pensasse le stesse cose che pensa lei ma su sua figlia, sul corpo di sua figlia quando sarà cresciuta, quando sarà Donna >> il biondo deglutì senza sapere che dire mentre lo squillo del cellulare di Maddison lo salvò dallo sguardo arrabbiato e deluso della 18enne. << Mi scusi >> si alzò frettolosamente << Dimmi Shawn.. Harry? Sta bene? Ne sei sicuro? >> lanciò un respiro di sollievo ridacchiando << Si se avessi trovato una crosticina di sangue e tu non mi avessi avvisata saresti un uomo morto.. Passamelo >> il sorriso si allargò sul suo viso mentre Il Canadese la fissò curioso. << Ehi amore mio, non preoccuparti la zia torna presto e tu mi raccomando non far arrabbiare la mamma fai arrabbiare solo papà.. Anche io ti voglio bene piccolo mostriciattolo, ah Cami, si salutami tutti ci vediamo dopo, no, no non preoccupatevi passa a prendermi come ogni sera Dieguito. Ciao >> chiuse imbarazzata il cellulare voltandosi verso uno Justin divertito. << Era la sua famiglia? >> << Già, sono un po' invadenti a volte ma sanno come sono fatta >> << Mi parli un po' di lei >> << Che vuole sapere? Le ho già detto abbastanza della mia vita, il resto non le riguarda >> << Perché è così chiusa? >> << Justin senta, io non le faccio domande così pressanti sulla sua vita >> << Non ho niente da nascondere io >> << Niente? Ne è proprio convinto? E mi dica come mai Bella non vede mai i suoi nonni da quando sono entrata in questa casa! Mi dica perché non parla mai di loro! >> sbottò con un filo di orgoglio e dignità la ricciola. << Va bene, non toccheremo tasti dolenti per nessuno dei due, non lo faremo.. Per ora >>

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


<< E perché dopo dovremmo? >> << Magari scopriremo un'intesa, (non quel tipo di intesa che sta pensando), tra noi due, no? >> << No. >> << Perché diavolo è sempre sulla difensiva? Ha sempre gli artigli da tirare fuori, non la capisco proprio >> la castana sorrise amara << Non si stupisca, nessuno è in grado di capirmi >> << Ho come il presentimento che io potrei >> << Si sbaglia, di grosso >> << Stiamo discutendo come due bambini, e dovremmo mostrarci adulti >> << Lei forse crede che io sia una bambina ma sono entrata a far parte del mondo dei grandi fin da piccola >> attimi di silenzio regnarono in quella sala e la tensione che si creò fu attutita dall'ingresso della piccola << Ciao Mad >> che saltò tra le braccia della sua babysitter per poi far segno al suo papà di avvicinarsi ed unirsi al loro abbraccio. Mentre la piccola dipinse sulle sue labbra un sorriso, Justin e Maddison si guardarono intensamente convinti di odiarsi fino agli estremi. << Hai fame Bella? >> Maddison cercò di coinvolgere la bambina sentendosi debole contro Bieber Senior. << Siiii >> strillò la biondina. << Cosa vuoi mangiare? >> la posò per terra carezzandole i capelli e stropicciandosi gli occhi. << Se è stanca posso.. >> << No Justin sono in formissima, non sono mai stanca io >> 'Ti farei stancare volentieri' pensò il padre della piccola Bella cercando di darsi contegno. La piccola scrollò le spalle voltandosi a guardare suo padre in cerca di aiuto che ricambiò il suo sguardo, facendo ridere la 18enne. << D'accordo ho capito, faccio io, mi inventerò qualcosa >>


Quando tutti e tre finirono di cenare si posarono leggermente stanchi sul divano per addormentarsi senza neanche rendersene conto. Era mezzanotte passata quando Maddison e Justin si svegliarono di soprassalto sentendo per la prima volta l'ennesimo squillo del cellulare di lei. All'inizio sembrarono un po' confusi poi quando realizzarono Maddison sbiancò raccogliendo il cellulare e farfugliando delle parole dandosi della stupida. Quando aprì la conversazione le urla di suo padre la spaventarono parecchio. << Si papà Perdonami mi sono addormentata! Scusa ma oggi Rodrigo era arrabbiato e ci ha distrutti! Tornerò a casa in autobus,no? C'è sempre una prima volta >> << Dì a tuo padre che resti a dormire qui >> le sussurrò occhi verdi mentre lei a quell'idea scosse il capo. << Andiamo Maddison, è tardi. Non voglio mica violentarti! E poi c'è anche mia figlia in casa! >>  << Mm.. Papà il Signor Bieber mi ha invitata a dormire qui.. Si, farò attenzione, salutami gli altri e dai un bacio grande ad Harry >> chiuse il cellulare faticosamente sbadigliando. << Suo padre non è un tipo molto possessivo, non è così? >> << Si sbaglia, mio padre crede che lei abbia almeno 40 anni non mi avrebbe mai lasciata sola in casa con un 20enne, ma se si tratta di un adulto che io conosco, beh, nessun problema >> << Potrà dormire in camera degli ospiti, lì c'è un comodo letto a baldacchino matrimoniale >> << La ringrazio >> << Come pigiama, beh.. Sarah mi ha lasciato qualche camicia da notte >> si alzò prontamente per prendere tra le sue braccia Bella facendo segno a Maddison di seguirlo. Posò la piccola sul letto lasciandole un bacio per essere seguito a ruota dalla castana. << Ehm.. Mi scusi.. Sa, l'abitudine >> farfugliò la ragazza imbarazzata << Non si preoccupi Maddison, e smetta di scusarsi per ogni singola cosa >> detto questo si avvicinò all'armadio prendendo una delle camicie da notte più coprente possibile. Era nera, in pizzo e copriva poco quanto niente, a differenza delle altre che erano trasparenti. La castana sgranò gli occhi, non solo per gli abiti per cui era poco portata. << Io credo che siano.. Ehm.. Stretti >> Bieber la guardò attentamente da capo a piedi mordendosi il labbro e ripromettendosi di non farlo più. << Già, lei è magra come Sarah, solo che è formosa, perfettamente formosa >> in quel momento la rabbia si impossessò del corpo di Maddison che avrebbe dovuto contenerla. << Senta Justin, potrei usare una delle sua camicie? Prometto di lavarla, stirarla e rimetterla al posto. >> aggiunse immediatamente con la mano sul cuore facendolo ridacchiare. << D'accordo >> gliene cedette una bianca << Tutta sua >> << Gliela restituirò il prima possibile >> << Mi ha sentito? Tutta sua! Ne ho tante e poi prima o poi potrebbe capitarle di dormire qui ancora, no? >> << Credo, ecco.. Grazie, per quello che sta facendo per me >>


Il mattino dopo erano le 8.30 quando il canadese bussò alla porta di Maddison per dirle che stava andando via. Dopo qualche ticchettio aprì la porta che li divideva e la ragazza scattò in piedi dal letto. << Buongiorno, scusi se l'ho svegliata ma io starei andando in azienda e sa lei dovrebbe.. Coprirsi.. >> cominciò a vaneggiare e balbettare, dicendo parole sconnesse che non avevano un senso, mentre lei accorgendosi di essere scoperta fino a metà coscia e di rischiare di mostrare il suo seno si coprì rinfilandosi sotto le coperte dopo un gran salto. << Buongiorno Justin, no non si preoccupi ora mi alzo e preparo qualcosa per la piccola >> << Sei vuole farsi una doccia nel mio bagno troverà tutto quel che le occorre o se preferisce usare quello di questa camera, insomma, faccia come vuole >> << Grazie Signore, e buon lavoro >> << Altrettanto >> ridacchiò lui facendole un occhiolino.





Si passò entrambe le mani sul viso disperato ed esasperato facendo piegare in due dalle risate il suo migliore amico. << Non è divertente Nate >> << Io dico di si >>  << Lo capisci che era mezza nuda davanti ai miei occhi? Aveva la MIA camicia >> << Oh si Bieber che lo capisco, ed io le sarei saltato immediatamente addosso se fosse stato il mio tipo, e per come me l'hai descritta >> << Per questo sono corso via, Oddio non scopo con una donna da mesi! >> << Ti va di uscire stasera? >> << E Bella a chi la lascio? >> << A Maddison, no? >> << Anche lei ha una vita Nate, non posso mica costringerla a lavorare di Sabato >> << E chiedi di tenerla a Macarena >> << Damien mi ucciderà! >> << No, sono tuoi amici capiscono che ogni tanto anche tu hai bisogno di svagarti >>.
Appena Justin tornò a casa Maddison salutò con un bacio Bella defilandosi imbarazzata. Lui ridacchiò tra se e se incuriosendo sua figlia. << Allora Bella, stasera vengono a casa lo zio Damien e zia Macarena, papà esce un po' con zio Nate, ok? >> la bimba continuò a disegnare con la lingua di fuori e suo padre la guardò sorridendo e avvicinandolesi. << Cosa fai? >> << Disegno >> << Cosa? >> << Me, te e Maddison >> << Senti Bella posso farti una domanda che rimanga tra 
noi? >> le domandò prendendola in braccio e posandola sulle sue gambe senza guardarla in viso. Alzò lo sguardo incontrando gli occhi ipnotici come i suoi. << Che vuol dire? >> << Che non lo devi dire a nessuno, nemmeno a Mad >> << Ma io e lei non abbiamo segreti >> << Ma non vuoi avere un segreto con il tuo papà? >> << Mm.. Va bene >> accettò titubante lei. << Mad quando siete sole canta? >> la bambina sorrise abbracciandolo. << Si papà ed è bravissima, anche quando dormo lo fa ogni tanto >> << Ok, è un segreto va bene? >> le porse il mignolo che la bimba accettò.



Quella notte Bieber con addosso un paio di jeans guastati leggermente dall'usura, una magliettina nera aderente ed un paio di air force nere entrò in discoteca discutendo con il suo migliore amico sulla sua ennesima trovata. La musica era altissima ed assordante. Sorrise sentendosi di nuovo un ragazzino, e si buttò (non in pista ovviamente ma) al bancone del bar dove una ragazza selvaggia e più che svestita offriva qualche cocktail. Le fece un occhiolino al quale lei rispose con un'occhiata maliziosa e ridacchiando avvicinò il bicchiere alle labbra bevendone il contenuto. << Belle labbra >> commentò lei sorridendo. << Non hai nemmeno idea di quante cose siano capaci di fare >> la spiazzò lui ingoiando e rivolgendo uno sguardo divertito a Nate che già era in pista a ballare con una ragazza. << Balli? >> << Preferirei fare altro >> << Sai, ho bisogno di prendere della merce pesante potresti venire ad aiutarmi >> << Ti raggiungo >> sorrise malizioso saltando il bancone mentre qualcuno da lontano lo osservava. Quel qualcuno era la ragazza che da mesi lo stava facendo impazzire. Quel qualcuno era la ragazza che tutti consideravano bambina. Quel qualcuno era Maddison. Nel frattempo i due si ritrovarono nel vuoto e freddo magazzino. << Non vedo merce >> ridacchiò lui. Senza preavviso la bionda si scaraventò su di lui posando immediatamente le mani sui jeans e abbassandoli in un colpo secco assieme ai suoi boxer. Lui la guardò per niente imbarazzato e lei fece altrettanto. Si inginocchiò prendendo in mano il suo membro e prendendolo tra le labbra guardandolo. Si mosse sicura e senza freni o inibizioni. Lui la fece alzare e le alzò la minigonna spostandole di lato il misero pezzo di stoffa che la ricopriva per penetrarla con un colpo secco e nel frattempo si mosse veloce toccando ogni parte del suo corpo, anche la sua scarsa seconda misura di seno che fuoriusciva dal piccolo top. Il tutto finì qualche secondo dopo quando lui si rivestì attento a non aver combinato qualche casino. Dopo Sarah aveva imparato ad essere attento anche senza sicurezze. Era ricco di autocontrollo. Ritornò con i capelli spettinati verso la musica assordente rendendosi conto solo in quel momento della presenza di un gruppo di ragazzi tra cui Lei, che leggermente brilla ingoiava l'ennesimo cocktail. Si alzò attirando la mano di un suo amico dai capelli neri e prendendo per mano la rossa salirono sul cubo. Si mosse sicura, e DONNA. Lei era DONNA. Non era una stupida, Fottuta bambina. Continuò così fino a quando lui non arrivò ai suoi piedi. << Che fai Maddison, eh?! >> protestò lui guardandola arrabbiato << NON È UNA COSA CHE TI RIGUARDA! >> sputò velenosa fregandosene di dargli del lei. Lo aveva visto con quella barman. Lo aveva visto e non lo capiva proprio. Solo scopare. Ecco cosa desiderava lui, mentre lei la notte si vergognava per aver sognato quelle mani sul suo corpo tremante ad ucciderla. Ucciderla facendo l'amore con lei. << SCENDI DI LÌ! >> << NO SONO CON I MIEI AMICI E SONO AL SICURO SE TI PREOCCUPA CHE QUALCUNO POSSA MOLESTARMI! VA' VIA! >> lui non si mosse e in compensò la tirò per le gambe portandola via sulle sue spalle. << DIEGO! CAMI FATE QUALCOSA >> << Sono Justin il suo capo, domani non si ricorderà niente, per favore dite a suo padre che l'ho chiamata per un'extra sul lavoro e che dorme da me per mia figlia. Davvero, non ho cattive intenzioni >> << COSA CREDI DI FARE? MOLLAMI! METTIMI GIÙ, STRONZO! >> << Ti sembra educato dare dello Stronzo al tuo capo? >> domandò arrabbiato serrando le labbra in una linea dura, e posandola in macchina Per poi chiamare Nate al cellulare. Uno squillo. << Dove mi stai portando? >> due squilli. << Non ci torno a dormire lì, nella tua Fottuta casa. >> tre squilli. << Mi hai sentita? >> << STA' ZITTA! >> la ammutolì fulminandola con lo sguardo. << Sei odioso >> << Nate sto andando via, si lunga storia, no tranquillo Bella sta bene è in buone mani fortunatamente, DIVERTITI >> detto questo si posizionò alla guida partendo e scuotendo il capo. << Io non sono una bambina >> << Non ho detto questo, e dai tuoi comportamenti non mi sembra che tu non lo sia >> << Perché? Perché non sono una donna agli occhi di voi uomini? >> << Ai miei occhi sei donna, sei matura, ma sei tu a comportarti come una 12enne >> << Perché non le permetto di infilarsi nelle mie mutandine? >> domandò senza peli sulla lingua spiazzandolo. L'alcool la rendeva decisamente più audace. << Questo non è affar mio Maddison, sei una bambina perché non credo che tu non sapessi di non reggere l'alcool e nonostante questo hai bevuto comunque >> << Voglio andare a casa mia >> << Non credo tuo padre sarà fiero di te >> bastò questo a metterla a tacere per il lungo tragitto-viaggio.

<< Allora, Bella sicuramente sarà sveglia perché non chiude gli occhi fino a quando non sono in casa, tu fingi di dormire perché sei troppo brilla per parlare con lei >> << Smettila di darmi ordini. >> la prese in braccio roteando gli occhi << Posa il capo sul mio petto >> << Perché dovrei? >> << Così sembrerà che stai dormendo >> << Va bene >>


Entrarono in casa e la vista a Justin per poco non si annebbiò. << CHE CI FAI TU QUI? >> 

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