Cento vite in cento parole

di Triz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Snow White {Alan Turing} ***
Capitolo 2: *** La mia mente è aperta {Paul Erdos} ***
Capitolo 3: *** Poligoni rossi {Archimede} ***
Capitolo 4: *** Il medico {Ippocrate di Coo} ***
Capitolo 5: *** Alleato {Gengis Khan} ***
Capitolo 6: *** Il flagello di Dio {Attila} ***
Capitolo 7: *** Lo sproposito {Elena Lucrezia Cornaro Piscopia} ***
Capitolo 8: *** Nome d'amore {Kiya} ***
Capitolo 9: *** Cleide {Saffo} ***
Capitolo 10: *** Il futuro della Macedonia {Aristotele} ***
Capitolo 11: *** La notte dell'Imperatore {Carlo Magno} ***
Capitolo 12: *** I sassi in tasca {Virginia Woolf} ***
Capitolo 13: *** Nel buio della morte {Jane Grey} ***
Capitolo 14: *** Potere femminile {Isabella la Lupa di Francia} ***
Capitolo 15: *** Accettare {Victor Hugo} ***
Capitolo 16: *** Dov'è sempre sole {Carlo V} ***
Capitolo 17: *** Il benestare {Isabella di Castiglia} ***
Capitolo 18: *** La rispostaccia {Giovanna la Pazza} ***
Capitolo 19: *** Maledetto Holmes! {Sir Arthur Conan Doyle} ***
Capitolo 20: *** Un appoggio inaspettato {Jane Austen} ***
Capitolo 21: *** Morte al re! {Enrico IV di Francia} ***
Capitolo 22: *** I girasoli {Vincent Van Gogh} ***
Capitolo 23: *** L'ultima notte {Évariste Galois} ***
Capitolo 24: *** Dolore e colore {Frida Kahlo} ***
Capitolo 25: *** Un buon generale {Napoleone Bonaparte} ***
Capitolo 26: *** Aspettare {Srinivasa Ramanujan} ***
Capitolo 27: *** Lo spazio vuoto {William Shakespeare} ***
Capitolo 28: *** L'eccezione {Johann Joachim Winckelmann} ***
Capitolo 29: *** Come due ladri {Egon Schiele} ***
Capitolo 30: *** Meraviglioso {Galileo Galilei} ***
Capitolo 31: *** Troll {Pierre de Fermat} ***
Capitolo 32: *** Il dado è tratto {Caio Giulio Cesare} ***
Capitolo 33: *** Il nuovo mondo {Amerigo Vespucci} ***
Capitolo 34: *** Che possano non crescere mai {James Matthew Barrie} ***
Capitolo 35: *** La targa d'argento {John Lennon} ***
Capitolo 36: *** La curva del suo sorriso {Francis Bacon} ***
Capitolo 37: *** Per le strade di Greccio {San Francesco d'Assisi} ***
Capitolo 38: *** L'ombra {Luigi XIV di Francia} ***



Capitolo 1
*** Snow White {Alan Turing} ***


Snow White
{Alan Turing}


Non ci vedevi nulla di male, Alan, dopotutto era quello che sei.
Avevi ammesso con candore di essere omosessuale, ma avevi fatto un errore di calcolo.
Non avevi previsto lo scandalo, Alan.
Le autorità britanniche, ignorando ciò che hai fatto contro Enigma, ti posero di fronte a un bivio, dopo il quale cominciasti a soffrire.
Eri come Biancaneve perseguitata dalla perfida regina, ma non eri accusato del reato di eccessiva bellezza.
E quando non ce l’hai fatta più, hai preso la mela e l'hai morsa con il suo veleno, come Biancaneve.
Ma questa volta, Alan, nessun principe ti avrebbe salvato.










Note dell'Autrice
Il protagonista della storia è Alan Turing, un matematico inglese considerato tra i padri dell'informatica e dell'intelligenza artificiale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, contribuì a decifrare Enigma, il sistema di crittografia tedesco.
I parallelismi con la fiaba di Biancaneve non sono casuali: è risaputo che Alan Turing amasse molto questa storia e si ispirò a essa per il suo suicidio, dovuto alle persecuzioni delle autorità britanniche a causa della sua omosessualità. Turing morì nel 1954 mangiando una mela avvelenata al cianuro.
Sono sempre rimasta colpita dalla sua storia e intristita dalla sua sorte, così partendo dall'ultima frase, ho costruito tutta la drabble.
Non so che altro dirvi, solo che spero che l'abbiate gradita.
Alla prossima,
Triz

P. S. Questa storia si è classificata quindicesima al contest "Quel brivido lungo la schiena" di holls91.

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Capitolo 2
*** La mia mente è aperta {Paul Erdos} ***


La mia mente è aperta
{Paul Erdos}

Era ancora notte quando il campanello ha suonato e, mentre cerchi di ricomporti, scosti le tende della finestra della camera.
Lui e le sue valigie sono sul pianerottolo e tu sai già cosa stanno aspettando.
Non è la prima volta che succede - è fatto così e tu lo sai -, ma a volte ti chiedi se sappia che la gente normale passi la notte a dormire.
Pensi a questo e intanto sei arrivato alla porta, disposto ad accogliere lui e le sue venti ore di lavoro al giorno. Gli apri e vedi Paul sorriderti.
«La mia mente è aperta».










Note dell'Autrice
Il Paul apparso nel finale è il matematico ungherese Paul Erdos, noto per aver dato molti contributi alla matematica e anche per il suo carattere stravagante. L'episodio nella storia è ispirato alle vere improvvisate che Erdos faceva a casa dei suoi colleghi per affrontare insieme dimostrazioni di teoremi.
Spero che la drabble vi abbia incuriosito e vi sia piaciuta.
A presto,
Triz

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Capitolo 3
*** Poligoni rossi {Archimede} ***


Poligoni rossi
{Archimede}

Siracusa sta bruciando, ma tu disegni.
Grande è la tua concentrazione, Archimede, e a malapena ti accorgi delle urla di coloro che scappano davanti ai Romani.
Hai fatto tutto il possibile, mettendo cuore e sapienza per combatterli, ma ora non puoi più fare nulla, se non studiare con attenzione i poligoni che stai disegnando.
Un’ombra si staglia sui tuoi disegni e alzi gli occhi irritato verso il soldato davanti a te: «Spostati, prima di rovinare i disegni» gli dici con disprezzo.
Il soldato alza la spada e in un attimo i tuoi poligoni si tingono del rosso del tuo sangue.










Note dell'Autrice
Non che ci sia molto da dire su Archimede, in effetti, ma in questa drabble ho voluto presentare lo scienziato siracusano nel suo ultimo giorno di vita, quando i Romani presero Siracusa e uno di loro lo uccise per errore, nonostante l'ordine di non farlo.
Al prossimo capitolo,
Triz

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Capitolo 4
*** Il medico {Ippocrate di Coo} ***


Il medico
{Ippocrate di Coo}

A ogni ora del giorno e della notte bussano alla tua porta, Ippocrate.
L'epidemia di peste che sta mettendo in ginocchio Atene fa paura e non passa giorno che non senti la triste notizia della morte di un vicino, di un amico o di qualcuno che hai aiutato come potevi, ma che non sei riuscito a salvare.
Notizie che sconfortano e turbano uomini anche più retti di te, questo bisogna ammetterlo.
Ma tu sei un medico e, che gli dei ti siano testimoni, anche a costo della vita farai quanto in tuo potere per debellare l'epidemia che azzanna la città.








 
Note dell'Autrice
L'Ippocrate della drabble è Ippocrate di Coo, antico medico greco famoso per aver scritto il giuramento che ancora oggi ogni dottore è tenuto a rispettare. In questa drabble l'ho voluto rappresentare durante l'epidemia di peste che sconvolse Atene nel 430 a. C.
Questa drabble e le prossime cinque sono state scritte per il Drabble Day del gruppo Facebook We are out for prompt.
Ci vediamo domani con il prossimo personaggio.

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Capitolo 5
*** Alleato {Gengis Khan} ***


Alleato
{Gengis Khan}

Sono tre giorni che li insegui, ma ancora non hai traccia dei cavalli della tua famiglia, figurarsi dei cani che li hanno portati via.
Non hai intenzione di arrenderti come un anno fa, quando ti riportarono al villaggio prendendoti per fame. No, finché non riavrai i cavalli non tornerai a casa.
Lo racconti a Bogorchu, il ragazzo che hai incontrato tre ore fa, e lui annuisce man mano che racconti i tre giorni di viaggio: «Voglio aiutarti, Temujin» ti dice alzandosi e preparandosi per seguirti.
Studi con attenzione i suoi gesti e ti viene da sorridere: ora hai un alleato.










Note dell'Autrice
Temujin e Gengis Khan sono la stessa persona, per chi non lo sapesse.
La drabble racconta di un episodio dell'adolescenza di Temujin, che prima di diventare un celebre condottiero e sovrano, si allea con Bogorchu per rintracciare i ladri e, successivamente, per prendere il potere.
A presto,
Triz

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Capitolo 6
*** Il flagello di Dio {Attila} ***


Il flagello di Dio
{Attila}

Ti temono e probabilmente non faranno altro per secoli.
Lo senti dai prigionieri che ti maledicono e dal tuo stesso esercito, ma la cosa non ti turba. Anzi, meglio così: se hai imparato qualcosa marciando per l'Impero, Attila, è che in guerra la paura è la spada più affilata di tutte.
Alle spalle ti lasci rovine, morti e grida di disperazione che si elevano fino al cielo, ma la tua scia non può fermarsi per compiacersi dell'ennesima vittoria dei tuoi soldati.
Altre città, ignare del Flagello di Dio che si sta per abbattere su di loro, affollano il tuo orizzonte.

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Capitolo 7
*** Lo sproposito {Elena Lucrezia Cornaro Piscopia} ***



Non ti importava di dare lustro al nome della famiglia di tuo padre, Elena, ma imparare e spingerti fin dove nessun'altra donna era mai arrivata: era questo che volevi nella tua vita.
Studiasti molto, pronunciasti i voti come oblata benedettina per studiare nelle biblioteche dei conventi e in tanti, tra sapienti e accademie vennero a sapere di te. Da tutta Europa arrivò l'ammirazione per la tua sapienza.
Tutto ciò, però, non sembrò bastare a Barbarigo, quando si trattò di farti laureare in teologia: «È uno sproposito dottorare una donna» tuonò.
Ma tu eri disposta a tutto per compiere quello sproposito.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'Autrice
Probabilmente la protagonista di questa drabble non ha un nome molto familiare, ma si tratta della prima donna laureata. La drabble è ambientata prima della laurea di Elena, durante il litigio che scoppiò tra suo padre e il cardinale Barbarigo, che si era opposto all'idea di laureare Elena in teologia.
Ci vediamo oggi pomeriggio o al massimo domani per la prossima drabble.

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Capitolo 8
*** Nome d'amore {Kiya} ***


Nome d'amore
{Kiya}

Basterebbe il tuo nome a farti invidiare da tutte le donne d'Egitto.
Sei Kiya, la Più Amata dal faraone Akhenathon, e sei colei che è riuscita a dare alla luce un maschio per il trono.
Nonostante questo, senti che quell'amore che il faraone dice di provare per te non è sincero.
Glielo leggi negli occhi, ma non osi contraddirlo quando ti dice che non è vero, che non prova mai a vedere in te l'altra regina, ma in cuor tuo sai che non è così.
Tu sei la più amata d'Egitto, forse, ma sicuramente non ti ama più di lei.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'Autrice
Eccomi qui con un altro nome poco noto, forse.
La Kiya della drabble è stata la seconda moglie del faraone Akhenathon e la madre di Tutankhamon. L'altra regina, invece, era Nefertiti e io ho immaginato una sorta di rivalità di Kiya nei suoi confronti perché storicamente si sa che Akhenathon teneva molto a lei.
Vi lascio dandovi appuntamento a domani con il prossimo capitolo.

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Capitolo 9
*** Cleide {Saffo} ***


Cleide
{Saffo}


L'hai amata dal primo momento in cui hai posato i tuoi occhi su di lei dopo averla messa al mondo.
Imponendole il nome di tua madre, Saffo, hai fatto sì che Cleide ti ricordasse in ogni istante quanto affetto provavi per quella creatura così aggraziata e meravigliosa.
Più volte qualche allieva, scherzando, ti dice che provi più amore per Cleide che per le ragazze della tua scuola.
La tua reazione è sempre la stessa: richiami la piccola saccente di turno all'ordine e riprendi i tuoi insegnamenti, ma nel fondo del tuo cuore, Saffo, non puoi non ammettere che ha ragione.

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Capitolo 10
*** Il futuro della Macedonia {Aristotele} ***


Il futuro della Macedonia
{Aristotele}


«È inutile che ti dica, Aristotele, l'importanza che do all'educazione di mio figlio».
Con questa frase, il re di Macedonia ti ha fatto capire che l'allievo di cui ti dovrai occupare non sarà come tutti quelli che hai istruito finora.
Filippo ti ha appena messo tra le mani il futuro della Macedonia, Aristotele, colui che siederà sullo stesso trono da cui il re ora ti sta parlando: è ovvio che, per evitare che un intero regno vada in rovina, il suo sovrano debba essere un uomo saggio, colto e illuminato.
E il compito di renderlo tale spetta solo a te.

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Capitolo 11
*** La notte dell'Imperatore {Carlo Magno} ***


La notte dell'Imperatore
{Carlo Magno}


Questa storia dell'incoronazione non ti sta piacendo per nulla.
Tieni d'occhio Leone come faresti con un nemico, Carlo, ma sai bene che non puoi attaccare la suprema autorità cristiana, specialmente durante la messa di Natale e di fronte ai cavalieri che sacrificherebbero la vita per lui.
Certo, essere nominato imperatore dal papa può togliere ogni dubbio sul fatto che è a Dio che devi il tuo potere, come hai sempre creduto da quando tuo padre e tuo fratello ti hanno lasciato il trono.
Ma nessuno può dubitare che Leone, come ti incorona, ti può anche strappare dalla testa la corona.

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Capitolo 12
*** I sassi in tasca {Virginia Woolf} ***


I sassi in tasca
{Virginia Woolf}


Raccogli un sasso, lo soppesi pensierosa e lo rimetti in tasca.
Ripeti questi gesti ancora e ancora, Virginia, mentre fai la tua ultima passeggiata. Nella testa, pensi alle parole che hai lasciato a tuo marito.

Non credo che due persone possano essere state più felici di quanto lo siamo stati noi.

Ti convinci che lui non soffrirà e che nulla ti può far sperare nel contrario, ormai.
Non reggerai una nuova crisi, lo sai, altrimenti perché continuare a raccogliere sassi?
E perché continuare a passeggiare in questo mondo?
Raccogli un nuovo sasso e sospiri, poi vedi la tua meta all'orizzonte.










Note dell'Autrice
La sfortunata protagonista di questa storia è la scrittrice Virginia Woolf, che nel 1941 si suicidò buttandosi in un fiume con le tasche piene di sassi. La frase in corsivo è tratta dall'ultima lettera che scrisse al marito.
Inoltre questa drabble, insieme alle due precedenti e alle prossime nove, è stata scritta per il Drabble Weekend del gruppo facebook We are out for prompt
Ci vediamo tra poco con... No, vi lascio la sorpresa!

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Capitolo 13
*** Nel buio della morte {Jane Grey} ***


Nel buio della morte
{Jane Grey}


Avanzi a tentoni, deglutendo la poca saliva che ti è rimasta.
Sei stata regina per troppo poco tempo, Jane, ma per tua sorella Maria nove giorni sono sufficienti per una condanna a morte.
Tu non saresti diventata la regina di Inghilterra – all’inizio non volevi nemmeno esserlo - se il popolo inglese non avesse avuto bisogno di una sovrana anglicana o magari se Maria fosse stata meno cattolica.
E ora vaghi a occhi bendati per finire in braccio alla morte.
Solo una mano, in quell'angosciante buio, osa aiutarti a compiere i tuoi ultimi passi.
«Grazie» sussurri e porgi il tuo collo.










Note dell'Autrice
Jane Grey è stata la sorella maggiore di Maria la Sanguinaria ed Elisabetta I. È stata regina di Inghilterra per nove giorni prima che Maria la destituisse e poi la decapitasse.
La mano amica della drabble apparteneva a John Feckenham, il decano dell'epoca di St. Paul, che la aiutò a raggiungere il patibolo.
Alla prossima.

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Capitolo 14
*** Potere femminile {Isabella la Lupa di Francia} ***


Potere femminile
{Isabella la Lupa di Francia}


Chi ha detto che le donne non sono nate per il potere? Probabilmente, doveva trattarsi di uno sciocco.
Bastava guardarti, Isabella, mentre ti ingraziavi con le tue moine femminili il potente signore di turno affinché i suoi soldati potessero unirsi all’esercito tuo e di Mortimer.
Alla guida di quei soldati, hai costretto tuo marito a lasciare il trono e hai fatto sì che fosse Mortimer a regnare, pur non avendo una corona.
Ora osservi compiaciuta il tuo operato e posi una mano sulla spalla di tuo figlio quattordicenne.
Ti riterrai totalmente soddisfatta solo quando sarà Edoardo a sedere sul trono.










Note dell'Autrice
Ed ecco a voi *rullo di tamburi* Isabella, detta anche la Lupa di Francia.
All'epoca nota per la sua intelligenza e la sua straordinaria bellezza, Isabella fece capitolare suo marito e poi fece mettere al suo posto il suo amante, il Mortimer della storia, per poi fare in modo che fosse suo figlio ad avere il trono.

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Capitolo 15
*** Accettare {Victor Hugo} ***


Accettare
{Victor Hugo}


Non ti resta che accettare, Victor.
Stringi i denti, tieni duro e continua a percorrere la tua vita: è solo così che potrai sopportare tutto quel dolore che nemmeno il peggiore dei padri dovrebbe provare.
Daresti la colpa alla sventura, colpevole di essersi presa i tuoi figli senza alcun riguardo, ma hai sempre creduto che è un pensiero da lasciare ai superstiziosi.
Sono solo prove, pensi, a cui il cuore degli uomini è sottoposto da parte di Dio o di chi per lui.
La sfida sta nell'accettare queste prove e tutto ciò che comportano.
Talvolta, però, accettare è così difficile.

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Capitolo 16
*** Dov'è sempre sole {Carlo V} ***


Dov'è sempre sole
{Carlo V}


Sfiori la mappa davanti a te con le dita e sorridi.
Il Sacro Romano Impero, che l'inchiostro fa estendere sulla carta, è ormai nelle tue mani dopo anni di lotte e di fatiche. Non c’è nessuno che non conosca il tuo nome e non c’è artista che non ti abbia reso immortale.
Ancora non riesci a crederci, Carlo, eppure quel territorio è così vasto che persino vedere il sole tramontare ti sarà difficile.
Il regno di Spagna, il ducato di Borgogna, Napoli e ancora e ancora: ogni uomo, donna e bambino che il sole scalderà sarà costretto a chiamarti re.

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Capitolo 17
*** Il benestare {Isabella di Castiglia} ***


Il benestare
{Isabella di Castiglia}

«Ed è in questo modo, mia signora, che raggiungerò le Indie».
Ricordi ancora le parole con cui quell'italiano ti parlò del suo progetto, così come sono impresse nella tua memoria le sue mani mentre indicano sulla mappa il futuro tragitto della sua flotta.
Ricordi tutto questo, Isabella, e già immagini i vantaggi e le ricchezze per il regno di Spagna, insieme agli oggetti preziosi con cui Colombo ti omaggerà al suo ritorno.
Come dire di no a tutte queste possibilità?
Davanti ai tuoi occhi brillano ancora gli ori delle Indie mentre firmi l'ordine di preparare una flotta pronta a salpare.

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Capitolo 18
*** La rispostaccia {Giovanna la Pazza} ***


La rispostaccia
{Giovanna la Pazza}


Sei a un passo dal mandare al diavolo tua madre, sul serio.
«Stamattina tu entri in chiesa con me, Giovanna, e niente discussioni».
Tua madre non ha ancora capito che non sei uno dei suoi tanti leccapiedi pronti a buttarsi in un fiume per lei, Giovanna, e che tutta quella rigidità che ti impone finirà per soffocarti. Hai già sentito in giro che in molti ti considerano una pazza per i tuoi atteggiamenti e, lo ammetti, non puoi dar loro del torto.
Così ti ritrovi a sbuffare e a trattenere dentro di te la rispostaccia che tua madre si merita.

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Capitolo 19
*** Maledetto Holmes! {Sir Arthur Conan Doyle} ***


Maledetto Holmes!
{Sir Arthur Conan Doyle}


Avevi cominciato quasi per gioco.
Nel tuo studio medico, Arthur, non passava mai un'anima e per non morire di noia creasti Sherlock Holmes e il suo amico Watson.
L'idea di due uomini contro il mondo del crimine ti aveva entusiasmato, all'inizio, ma poi la fama e il successo di uno stupido personaggio di fantasia sono diventati troppo grandi.
Lo uccidesti - tanti poliziotti muoiono lavorando e Sherlock Holmes non può essere da meno -, ma non avevi previsto le centinaia di lettere di chi preferirebbe la caduta della monarchia inglese alla morte di un personaggio fittizio.
Quel maledetto Sherlock Holmes!

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Capitolo 20
*** Un appoggio inaspettato {Jane Austen} ***


Un appoggio inaspettato
{Jane Austen}


«Jane, tua madre ha trovato queste carte nella tua stanza da letto, di cosa si tratta?».
Naturalmente tuo padre sa di cosa si tratta, Jane, ma aspetta che sia tu a dirglielo.
Non lo avresti creduto possibile per una donna, ma ti piace scrivere. Ti diverte e, quando sei sovrappensiero, sorridi alle buffe chiacchiere che i tuoi personaggi si scambiano.
Ma tuo padre potrebbe non accettare un'idea del genere, perciò mormori: «Mah, appunti, pensieri… Non è nulla di così speciale, padre».
«Strano, perché io l'ho letto e lo trovo molto interessante».
Solo il contegno ti trattiene dal mostrarti troppo stupita.

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Capitolo 21
*** Morte al re! {Enrico IV di Francia} ***


Morte al re!
{Enrico IV di Francia}


Essere re di Francia non ti preserva dal pericolo della morte.
Lo sai meglio di chiunque altro, Enrico: dopotutto, ricordi ancora quell'uomo che ha cercato di ucciderti sedici anni fa. Come si chiamava? Jean Qualcosa, pensi, o forse...
Oh, ma cosa sono queste sciocchezze? Hai un sacco di impegni - il viaggio in carrozza fino alla Bastiglia è solo il primo della lista - e tu perdi tempo a fantasticare sul nome di un uomo che ha cercato di ucciderti.
Ti sistemi sul sedile e vedi sia la Bastiglia che l’ombra di un coltello su di te.
«Morte al re!».










Note dell'Autrice
Io stessa non sapevo nemmeno l'esistenza di questo re, se non mi fosse stato promptato al Drabble Event.
Enrico IV di Francia stava andando all'arsenale della Bastiglia quando fu ucciso nella sua carrozza. Il Jean della drabble è Jean Chatel, che tentò di ucciderlo nel 1594.
Alla prossima.

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Capitolo 22
*** I girasoli {Vincent Van Gogh} ***


I girasoli
{Vincent Van Gogh}


Possono passare tanti anni, Vincent, eppure vedere un girasole continua ad affascinarti.
È un fiore talmente semplice e comune che non è raro che tu ne veda più di uno mentre, con la sedia e tutto l'occorrente per dipingere, ti rechi sul luogo dove passerai il giorno a lavorare.
La vista di questi fiori ti risolleva l'animo, anche se l'effetto dura poco, e assomigliano ai colori caldi e chiari che spesso stendi sulla tela.
Ti affascinano, Vincent, eppure non li ami abbastanza perché ti ricordano il calore, la felicità e gli affetti di una famiglia che non potrai mai avere.

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Capitolo 23
*** L'ultima notte {Évariste Galois} ***


L'ultima notte
{Évariste Galois}

È stato molto stupido da parte tua, Évariste.
Non hai mai partecipato a un duello e sai che non valeva assolutamente la pena di morire per quella donna, ma ormai il danno è fatto.
Sei stato troppo orgoglioso per rifiutare il duello e, anche se sei consapevole che quella che stai vivendo è la tua ultima notte, non vuoi assolutamente sprecare quel tempo prezioso a dormire.
Scrivi, Évariste, tutte le tue scoperte matematiche e lasci che sia un tuo amico a deciderne le sorti.
È solo quando metti il punto alla fine che ti senti pronto per affrontare la morte.










Note dell'Autrice
Il protagonista della drabble è Évariste Galois, precoce genio matematico morto a soli ventuno anni in seguito al duello citato nella storia. La lettera che scrisse al suo amico la notte prima raccoglieva tutte le sue scoperte matematiche, che ebbero visibilità solo dopo la sua morte.
Vi do appuntamento alla prossima drabble,
Triz

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Capitolo 24
*** Dolore e colore {Frida Kahlo} ***


Dolore e colore
 
Faceva male, troppo male.
Anche il più piccolo movimento, Frida, ti faceva imprecare tra i denti per il dolore che ti arrivava da ogni parte del corpo.
Cercavi un modo per non soffrire troppo e perciò, avuti dei colori e una tela, avevo cominciato a dipingere.
Un semplice ritratto di te stessa, ma ti costò fatica e i tuoi genitori se ne accorsero.
«Così potrai continuare a dipingerti quanto vuoi» ti dissero indicandoti lo specchio appena sistemato sopra il letto.
Ora stai cominciando un nuovo autoritratto e, pennellata dopo pennellata, ti accorgi che il tuo corpo prova già meno dolore.

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Capitolo 25
*** Un buon generale {Napoleone Bonaparte} ***


Un buon generale
{Napoleone Bonaparte}


Il governatore Lowe è stato irremovibile, rifiutando le tue richieste.
Londra gli ha dato degli ordini precisi, Napoleone, sul trattamento nei tuoi confronti e il suo modo di eseguirli ti ricorda i tuoi fedelissimi quando eri imperatore.
Probabilmente, se Sant'Elena fosse francese e al tuo posto ci fosse il duca di Wellington, la situazione non sarebbe così diversa: per questo ti costringi a reprimere la rabbia e il disprezzo che covi nei confronti di quell'inglese e a tornare sui tuoi passi fino alla dimora-prigione di fronte al mare.
In fondo, un buon generale sa quando è il momento di arrendersi.

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Capitolo 26
*** Aspettare {Srinivasa Ramanujan} ***


Aspettare
 
Devi aspettare, Srinivasa.
Ti sembra passata un'eternità da quando imbucasti quelle lettere e non è passato giorno in cui tu non abbia immaginato questo o quel professore inglese mentre legge una parte dei tuoi lavori.
Basta che uno solo ti risponda e potrai finalmente occuparti della matematica a tempo pieno, ma prima che ciò avvenga devi aspettare.
Questa idea è talmente radicata nel cervello che per poco non ti sfugge una lettera che quella mattina ti è arrivata da Cambridge da uno dei matematici, il professor G. H. Hardy.
La apri, la leggi e un sorriso ti illumina il volto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'Autrice
Snirivasa Ramanujan è stato un genio matematico indiano le cui formule e teoremi si rivelavano esatti, anche se non faceva mai alcuna dimostrazione dei suoi lavori. Spedì alcuni dei suoi lavori a tre professori di Cambridge e ricevette risposta solo da uno di loro, G. H. Hardy, che lo aiutò a trasferirsi in Inghilterra e divenne poi suo mentore e amico. Ramanujan purtroppo morì molto giovane, ma le sue scoperte influenzarono molte branche della matematica.
La drabble è stata scritta per i contest Le parole di una vita e Neoteroi, di cui ringrazio entrambe le giudici per avermi fatto partecipare.

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Capitolo 27
*** Lo spazio vuoto {William Shakespeare} ***


Lo spazio vuoto
 
«Aspetta un momento, Judith».
Tua figlia si volta, William, e aspetta di sentire cosa tu abbia da dirle: non puoi fare a meno di rivedere in lei alcuni tratti del suo gemello, il figlio che hai perduto e che ti ossessiona persino mentre cerchi di scrivere commedie.
Vorresti dirglielo, ma è passato troppo poco tempo da quando Hamnet è morto e l'ultima cosa che tu vuoi è aumentare il dolore tuo e di tua figlia.
«Non importa, Judith, puoi andare».
Lei china la testa e se ne va, lasciandoti solo a fissare lo spazio vuoto che Hamnet avrebbe dovuto riempire.

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Capitolo 28
*** L'eccezione {Johann Joachim Winckelmann} ***


L'eccezione
{Johann Joachim Winckelmann}


Normalmente Anton non permette a nessuno di assistere mentre dipinge, ma per te, Johann, ha deciso di fare un'eccezione.
Lo osservi mentre è concentrato a dare gli ultimi ritocchi alla sua opera e il tuo cuore potrebbe scoppiare per la felicità: ami guardarlo lavorare, ami parlare con lui della passione per le grandi opere dell'antichità romana che vi accomuna, ami la competenza che ci mette nelle sue opere. E l'amore che provi per lui, certe volte, osa andare al di là della semplice stima professionale.
«Cosa ne pensi?».
«Meraviglioso» mormori, non sapendo se riferirti alla sua opera o a lui.

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Capitolo 29
*** Come due ladri {Egon Schiele} ***


Come due ladri
{Egon Schiele}


Non potevi mettere il naso fuori di casa senza che qualcuno criticasse te o la tua compagna.
Avresti deciso tu, Egon, quando sposare Wally e non uno di quei borghesotti spocchiosi: hai perso il conto delle volte in cui hai detto questo concetto per te semplicissimo, ma che evidentemente per loro non è altrettanto facile da capire.
Non siete sposati e vivete insieme, e questo è bastato alla gente di Krumau per ritenervi le persone più indegne sulla faccia della Terra.
Per questo tu e Wally avete fatto le valigie e, come due ladri, ve ne siete andati prima dell’alba.

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Capitolo 30
*** Meraviglioso {Galileo Galilei} ***


Meraviglioso
{Galileo Galilei}


Se uno dei tuoi studenti potesse vederti in questo momento, avrebbe la sfacciataggine di riderti in faccia.
Un vecchio con gli occhi spalancati di meraviglia come un bambino: questo sei ora, Galileo, mentre ti alzi dal tuo sgabello e fai il giro della stanza tremando per l'emozione che ciò che hai visto ti ha causato.
Ritorni a osservare il cielo e sono ancora lì, le lune del pianeta Giove: da bravo studioso dovresti immediatamente scrivere questa grande scoperta, ma preferisci rimandare in preda a un egoistico desiderio di godere di quelle lune per tutto il tempo in cui puoi farlo.

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Capitolo 31
*** Troll {Pierre de Fermat} ***


Troll
{Pierre de Fermat}


«Credete che questo risultato sia esatto?» ti domanda un tuo amico matematico passato a trovarti per chiederti in prestito l'Arithmetica di Diofanto.
Ha sfogliato le pagine del grosso volume, Pierre, e non ha potuto non leggere quella curiosa annotazione al margine della pagina.
«Non lo avrei scritto, se fossi stato certo del contrario» gli rispondi evasivo distogliendo un momento lo sguardo dalle carte dell'ufficio. Torni al lavoro, ma il matematico sembra voler insistere sull'argomento.
«Avete la dimostrazione, vero?» ti domanda e scoppi a ridere.
Vorrei riportare ciò che gli hai risposto, ma purtroppo in questa drabble non c'è abbastanza spazio.












 
Note dell'Autrice
Altra drabble, altro matematico: Pierre de Fermat, pur non essendo un matematico di professione - era magistrato - scoprì alcuni importanti risultati, tra cui l'Ultimo Teorema di Fermat, che è stata protagonista indiretta della drabble.
Su questo teorema, scritto da Fermat a margine del libro citato nella drabble, ci hanno sbattuto la testa tantissimi matematici per più di trecento anni. Ne riporto qui il testo:

 
"È impossibile dividere un cubo in altri due cubi, una quarta potenza o in generale una potenza qualsiasi in due potenze dello stesso valore maggiore del secondo. Dispongo di una meravigliosa dimostrazione di questo teorema che non può essere contenuta nel margine troppo stretto della pagina."

Ho dunque pensato di seguire l'esempio del nostro Pierre, che è stato autore della più grande trollata della storia, trollando voi a mia volta.
Ci vediamo al prossimo capitolo,
Triz

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Capitolo 32
*** Il dado è tratto {Caio Giulio Cesare} ***


Il dado è tratto
{Caio Giulio Cesare}


Non doveva finire così.
Davanti a te, Cesare, l'eunuco Potino ti porge la cesta con la testa di Pompeo, osando rivolgerti un disgustoso sorriso.
Distogli lo sguardo da Potino e fissi impietrito ciò che rimane di Pompeo: era un cittadino romano e, in quanto tale, doveva essere portato a Roma per essere giudicato secondo le leggi. Lo guardi e non puoi non pensare alla vostra amicizia, distrutta da un gioco di potere e diventata una terribile guerra fratricida che ha coinvolto tutta la Repubblica.
Quell'amicizia non doveva finire così, ma, come dicesti tu un tempo, ormai il dado è tratto.

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Capitolo 33
*** Il nuovo mondo {Amerigo Vespucci} ***


Il nuovo mondo
{Amerigo Vespucci}


La terra che si stende davanti ai tuoi occhi non è l'Asia.
Hai passato ore a leggere i resoconti dei viaggi in Oriente dei mercanti, Amerigo, e ormai conosci a memoria le descrizioni delle città, dei loro abitanti e dei loro usi.
Tutto questo, però, non corrisponde a ciò che vedi in questo momento.
Certo, hai provato a rispondere a queste tue incertezze dicendo che, magari, quella è una parte ancora inesplorata delle Indie, ma in cuor tuo sai benissimo che non c'è verità in queste spiegazioni.
È un nuovo mondo quello davanti a te e nulla cambierà questo fatto.

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Capitolo 34
*** Che possano non crescere mai {James Matthew Barrie} ***


Che possano non crescere mai
{James Matthew Barrie}


Incontrare i piccoli fratelli Davies è stata la cosa migliore che potesse capitarti.
Te lo ripeti ogni volta che li incontri, James, e la vista di quei cinque bambini basta a scaldarti l'anima: sapere che adorano giocare ai pirati con te e con il tuo cane Porthos ha il potere di farti dimenticare le malignità e le ipocrisie del mondo degli adulti, mondo di cui, presto o tardi, quei bambini dovranno far parte.
È l'ordine delle cose, ma l'idea ti rabbrividisce a tal punto che desideri con tutto il cuore che possano non crescere mai.
Che possano non crescere mai...

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Capitolo 35
*** La targa d'argento {John Lennon} ***


La targa d'argento
{John Lennon}


«Questa frase, sir?».
«Le sue esatte parole, sì».
Mentre esci dal negozio, l’orafo borbotta qualcosa a proposito delle star e delle loro stranezze. Perché questo sei diventato, John, e insieme a te anche Paul, Ringo e George si stanno godendo la celebrità che vi siete guadagnati.
Ripensi ai pomeriggi passati con la chitarra nella tua camera da letto, mentre tua zia Mimi annuiva accondiscendente davanti alla tua nuova passione: «La chitarra va bene, John, ma non ti darà certo da vivere» ti diceva e ora quelle parole saranno incise su una targa d’argento.
E zia Mimi apprezzerà sicuramente il regalo.

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Capitolo 36
*** La curva del suo sorriso {Francis Bacon} ***


La curva del suo sorriso
{Francis Bacon}


George è morto.
Si è ucciso in un albergo e tu non sei stato lì per impedirglielo: eri così preso con l’organizzazione della mostra - che ormai non ha più importanza - che non hai potuto accorgerti della distanza che si stava creando tra voi due.
Avevate i vostri alti e bassi - quale relazione non ne ha? -, ma lo amavi e ora di lui ti sono rimasti solo i due tuoi ritratti che mostreranno cos'era George per te.
George è morto, Francis, e il tuo più grande rammarico è di non aver dipinto la curva del suo sorriso.

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Capitolo 37
*** Per le strade di Greccio {San Francesco d'Assisi} ***


Per le strade di Greccio
{San Francesco d'Assisi}


Per giorni, gli abitanti di Greccio non hanno parlato d’altro.
Nessuno, infatti, ha mai visto qualcosa di simile a quello che tu, Francesco, stai organizzando: la rievocazione della nascita di Gesù è un evento del tutto straordinario e, ovviamente, nulla dovrà andare storto in questa lunga notte di Natale.
Parli con gli operai che si sono occupati della capanna dove si sistemerà la Sacra Famiglia e ti dirigi là, dove la donna che deve impersonare Maria sta cullando il neonato che piange per il freddo.
Basta quell’immagine a rassicurarti: meglio di così non potrebbe andare, per le strade di Greccio.









Note dell'Autrice
La drabble di oggi è dedicata a San Francesco d'Assisi, l'inventore ufficiale del presepe.
La scena della drabble parla del presepe di Greccio, tenutosi nella notte di Natale del 1223, e mi sembrava un modo carino per augurare a tutti i lettori Buone Feste e Felice Anno Nuovo.

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Capitolo 38
*** L'ombra {Luigi XIV di Francia} ***



«Come sta il cocco di Francia?».
Tuo fratello Filippo è l'unica persona in Francia che tu, Luigi, non potresti rimproverare per il disprezzo che ha appena mostrato nelle sue parole. È così che si rivolge a te da quando sei guarito, togliendogli quel poco di amore in più che vostra madre e la Francia gli avevano dato.
«Divinamente, Filippo, e il vostro castello di Saint-Cloud?».
Filippo ti rivolge un sorriso forzato e se ne va senza risponderti. Mentre lo osservi allontanarsi da te, ti chiedi per quanto ancora dovrete darvi addosso perché lui non è altro che la tua ombra.

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