Winter Tales

di xxTabris
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Neve ***
Capitolo 2: *** Luci ***
Capitolo 3: *** Sala da ballo ***
Capitolo 4: *** Camino ***
Capitolo 5: *** Vigilia di Natale ***
Capitolo 6: *** Sorriso ***
Capitolo 7: *** Regalo ***



Capitolo 1
*** Neve ***


1. Neve
 
Hai finito, infine, di salire tutte quelle scale. Sei arrivata, infine, sulla piazza che domina la città. Quello spettacolo ti toglie il fiato ogni volta. Anche oggi, il tuo turbamento se n'è andato alla vista di tutti quei punti di luce che formano una perfetta mappa della tua città. C'è silenzio, lì dove sei, eppure, guardando la metropoli dall'alto, riconosci ogni luogo, ogni piazza. Ti sembra quasi di sentire il frastuono dei viali e i profumi del mercato centrale. Eppure sei sola. Così vicina, così lontana. Stringi forte la ringhiera della terrazzina, l'unica cosa che ti separa da quella vista, e pensi che, per una volta, sarebbe bello provare ad essere un tutt'uno con quel cielo stellato artificiale. Provare la sensazione di entrare nel bagliore e non vedere più il buio.
Inizia a soffiare il vento, senti freddo, e allora ti riscuoti. Ma a cosa stavi pensando? Il tuo volto si riga di lacrime, la città illuminata si offusca, così come quell'idea così falsamente confortante, così sbagliata. Tu non puoi diventare luce, non puoi ancora lasciare questo buio così pieno di speranze. Senti il freddo gelarti le ossa, ti appoggi con la schiena sulla ringhiera, ma ti tieni ben salda. E allora reclini la testa verso il cielo e i fiocchi di neve che si sciolgono sulla tua pelle ti fanno sentire viva come non mai. Sola, ma calda.  


Note: Ho scritto queste flashfiction più che altro per esercizio, ma mi faceva piacere pubblicarle per sapere cosa ne pensavate^^. Questa prima flash è abbastanza malinconica, spero che la apprezziate ugualmente (non sono tutte così, non preoccupatevi) XD. Aggiornerò una volta al giorno, per un totale di 8 fics! Buona lettura, se volete lasciate un parere ;)
Baci, Socix96

 

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Capitolo 2
*** Luci ***


2. Luci
 
Dietro le tende che ti separano dal palcoscenico respiri piano, cercando di celare la tua presenza. Tra pochi istanti dovrai entrare in scena. Sai benissimo cosa accadrà, la tua responsabile te lo ha ripetuto talmente tante volte che ne hai perso il conto. Il sipario si alzerà lentamente e tu ti porterai esattamente al centro della scena. Devi stare attenta a dove metterai i piedi, perchè le luci saranno spente. Aspetterai che il tuo nome sia annunciato per poi esibirti sotto gli occhi degli spettatori. Come sempre. Nonostante il programma sia sempre lo stesso, continui a chiederti perchè tutte le volte te lo ripetano fino alla nausea.
 Chiudi gli occhi, cercando di stabilizzare il respiro agitato. Puoi sentire il chiacchiericcio del pubblico che, là fuori, sta aspettando pazientemente la tua entrata in scena. Ecco che ritorna quella sensazione che ormai è tua fidata compagna. Stringi il tuo flauto tra le mani e per un attimo, senti solo il battito del tuo cuore. Veloce, emozionato, eccitato. Ecco che il sipario si alza, la direttrice sta facendo il suo discorso per inaugurare il concerto. E' buio, ma riesci lo stesso a vedere la sala del teatro addobbata a festa, le persone che ora stanno ascoltando l'augurio di inizio anno, in silenzio. Ti dirigi piano al centro del palcoscenico, e ti metti in posizione. Ti porti il flauto alla bocca, le dita pronte a suonare la prima nota. In fondo sei fortunata. Non capita tutti i giorni di esibirsi il primo giorno dell'anno. Le luci si accendono di colpo e ti inondano di oro. Chiudi di nuovo gli occhi, mentre lasci che le tue orecchie e il tuo cuore ti guidino attraverso quella melodia cristallina che ormai conosci così bene. E ti tuffi nell'armonia di quei minuti, in cui nonostante le luci del palco, tu sai di brillare di una luce che nessuno può vedere, ma che tutti possono ascoltare.

 

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Capitolo 3
*** Sala da ballo ***


3. Sala da ballo

Affacciata sulla terrazza, senti la musica che proviene dalla piccola sala da ballo dorata e illuminata. Le figure degli innamorati danzano sotto quelle stelle artificiali e tu non puoi fare a meno di osservare il loro amore, invidiandoli un poco. Inizia una nuova canzone, un nuovo Jingle Bells pronto per essere ballato, ma sul terrazzo la melodia è smorzata, ovattata dal bianco, che stride là fuori, dove il fiato si condensa in evanescenti nuvolette di vapore. Strinta nel tuo cappotto, mentre cerchi un po' di calore che non arriva, noti che ti si sta avvicinando qualcuno. Lo riconosci, è quel vecchio amico di tua sorella che ormai è tanto che non vedi. Non ti eri accorta che era nel locale. Il vocìo allegro delle persone che salgono le scale all'entrata continua a risuonare mentre i vostri occhi si incontrano. Profondi e pieni di calore, come tanti anni fa. Occhi che non ti hanno dimenticata. Sorridi e tra i fiocchi di neve che continuano a scendere silenziosi dal cielo non senti quasi più freddo.
-E' da tanto che non ci vediamo.
Forse, alla fine, non sarai poi così sola questa sera. Qualcuno ti ha ascoltato, e ha deciso di farti uno splendido regalo di Natale.
   

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Capitolo 4
*** Camino ***


4. Camino

Seduto mestamente sulla poltrona, osservi il fuoco che scoppietta nel camino, accanto all'Albero di Natale. Ancora una volta, ti ritrovi solo in quella grande casa, seduto sulla poltrona a contemplare le fiamme, la loro danza incessante che ti ricorda la tua vita, in perenne movimento e con repentini cambiamenti, ma sempre legata a ciò che è veramente importante. Sospiri, ti stai annoiando. Solo lo scoppiettio proveniente dal camino interrompe il silenzio in cui è piombata la sala. In fondo, dopo il Pranzo di Natale, un pisolino pomeridiano non è così strano. Ti aspettavi che tutti rimanessero svegli e pimpanti dopo l'abbuffata? Tua moglie, tua figlia, gli altri parenti. Sei convinto di essere l'unico rimasto sveglio, quando senti un rumore diverso dalle fiamme che bruciano la legna. Sotto l'albero, noti che qualcuno sta aprendo avidamente un pacco regalo. Ed è del tutto inaspettato l'abbraccio riconoscente che ricevi da tuo nipote, che stringe tra le mani il libro che gli hai regalato. Non è nuovo, ma il valore affettivo che ti lega ad esso è enorme. E lui lo comprende. E' sempre stato un bambino sensibile.
Felice, si siede in silenzio sulle tue ginocchia e ti porge il libro.
-Nonno, me lo leggi tu ad alta voce?
E a questo punto, senti un calore molto diverso da quello del focolare, molto più umano e innocente. Un amore puro e disinteressato, e sai che questo è il più bel dono che qualcuno possa desiderare. Sistemi il bimbo sulle ginocchia in modo che stia comodo, e apri il volume. Ancora una volta, seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino.
 

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Capitolo 5
*** Vigilia di Natale ***


5.Vigilia di Natale

Apri gli occhi birichina nel buio della tua stanza. Ti senti al sicuro, al caldo sotto le coperte. Guardi l'ora sulla sveglietta che sta sul comodino, accanto alla abat-Jour. Le lancette segnano che mancano ancora venti minuti allo scoccare delle undici. Tua madre ti ha dato la buonanotte più di un'ora fa, ma è un'ingenua, perchè tu stanotte non hai alcuna intenzione di dormire. Non proprio oggi che verrà lui. Che le salta in mente? Dovresti startene buona a letto quando un uomo barbuto e pieno di regali si calerà giù dal camino? No, signore! Sorridi, mentre ascolti il ticchettìo dei secondi che passano, lenti. Tu hai intenzione di incontrare quell'amato vecchietto che tutti gli anni ti porta esattamente ciò che gli chiedi. Lui che ogni anno mangia i biscotti che gli prepari e beve il vino che gli lasci. Che poi, ti sei sempre chiesta, come può guidare la slitta dopo aver bevuto tutto quel vino? Perchè, un bicchiere per ciascuna casa visitata era sicuramente una quantità di alcol sufficiente per far addormentare anche un adulto fatto e rifatto. A papà ne bastava poco, certo, ma supponevi che Babbo Natale potesse reggere un po' più di lui.
Guardi di nuovo l'orologio, impaziente. Sono passati dieci minuti. Solo dieci minuti! Sai bene che non sentirai nulla prima della mezzanotte: Babbo Natale non arriva prima di quell'ora. Intelligente, il vecchietto. Senza dubbio lo fa per non farsi trovare dai bambini, così che non possano chiedergli altri regali. Furbo, davvero. Ma ancora non ha incontrato una bambina sveglia come te. E mentre continui a pensare a lui, i ticchettii delle lancette si inseguono senza sosta, accompagnandoti al polo nord, ad accerezzare le renne di Babbo Natale. Anche quest'anno, il vecchio ha vinto.

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Capitolo 6
*** Sorriso ***


 6. Sorriso

Dove ti sei appena seduta, il muro di nuda pietra è freddo e un po' bagnato. In fondo la neve non si è ancora del tutto sciolta. Non puoi appoggiarti, puoi solo ripiegarti su te stessa, e mentre aspetti, osservi la genti passarti accanto. Ognuno per la sua strada, tutti superano l'albero addobbato che sta alle tue spalle, chiuso nel muretto circolare, al centro della piazza. Direzioni diverse, sguardo puntato al suolo, così veloci e freddi. Come il muretto su cui sei seduta. Nella tua città caotica, nessuno si ferma mai veramente, o almeno così sembra.
Inizia a tirare vento e il freddo si fa sentire. Non importa. Ti alzi e lanci un nuovo sguardo all'albero di Natale, pieno di luci e dei biglietti con desideri e auguri lasciati dai passanti. Ogni pezzo di carta è diverso dagli altri, alcuni sono nuovi, altri più rovinati, alcuni hanno scritte decorate, altri semplici disegni. Sono tutti diversi eppure si incastrano in modo così perfetto tra loro, uniti dal semplice desiderio di amore. Un po' come chi li ha scritti. Per quanto possano sembrarti freddi, i cuori delle persone finiscono per essere tutti così luminosi. E con questa consapevolezza nel cuore, ti tranquillizzi, perchè sai che hai finito di aspettare. Capelli neri, occhi caldi. Sai che potresti riconoscere il suo sorriso tra un milione di altri senza sbagliare nemmeno una volta.
 

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Capitolo 7
*** Regalo ***


7. Regalo

La porta a vetri si chiude veloce dietro di te, metre esci sconsolata dall'ennesimo negozio che hai visitato. E' tutto il pomeriggio che cerchi, ma ancora non hai trovato un regalo che ti soddisfi. Beh, è normale, per lui vorresti il meglio. Vorresti solo qualcosa con cui potresti dirgli quanto è importante per te. E' tardi, guardi il cielo e riesci a vedere la prima stella che è spuntata.
Ti regalerei una stella, perchè così sapresti in che modo indicarmi la via nelle notti di solitudine.
 Ti viene quasi da sorridere, riscoprendoti così romantica. Tu, che fino a poco tempo fa non riuscivi neanche a parlare d'amore. Non hai veramente parole.
Ti regalerei le parole, tutte quelle che tu riesci allo stesso tempo a togliermi e a regalarmi.
 Il viale del centro è pieno di gente. Probabilmente anche loro si sono ridotti a comprare i regali di Natale all'ultimo momento. Magari come te non riescono a trovare niente che li soddisfi. Vedi parecchie persone che hanno l'aria di essere stanche e tristi. Dev'essere una cosa comune a tutto il mondo.
Ti regalerei il mondo, quello che, ora che ti ho incontrato, è così perfetto.
Trattieni a stento una risata. E' veramente strano riscoprirti anche così poetessa, proprio ora che ti manca l'ispirazione per il regalo giusto.
Ti regalerei questa poesia, perchè non c'è nulla di concreto che possa esprimere quello che sento.
Ti incammini verso quel negozio che hai notato all'inizio della tua ricerca. Quella botteghina all'angolo della strada, così piccola e modesta, piena di articoli da scrittura. Finalmente ti è venuta una buona idea. Mai avresti pensato di voler scrivere con una penna stilografica. L'amore fa davvero fare delle cose bizzarre.
Ti regalerei il mio amore, la sola cosa di cui spero tu abbia bisogno.

 

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