Open When...

di Marty_Lux99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Open When... You recive these letters ***
Capitolo 2: *** Open When... You're angry with the world ***
Capitolo 3: *** Open When... You're missing me a little ***
Capitolo 4: *** Open... in case of Zombie Apocalypse ***
Capitolo 5: *** Open When... You need to know how much I love you ***



Capitolo 1
*** Open When... You recive these letters ***


Open When…

Feilong guardava l'aereo che pian piano andava decollando con a bordo la sua Scarlett, l'aveva accompagnata lì di buon'ora e salutata con un con un bacio ricco di passione che racchiudeva in se la promessa di rivedersi il prima possibile.
Scarlett doveva stare via per un mese, trenta giorni, e lui a causa del suo lavoro non poté seguirla, in quel momento la sua organizzazione stava attraversando un periodo molto delicato, la Yakuza stava cercando di ottenere dei permessi di transito e delle agevolazioni per mettere in circolo nuove droghe a Hong Kong, e Yakuza intendeva Asami.
Era passato più di un anno dal suo primo incontro, puramente casuale, con Scarlett; la ragazza si era appena trasferita da Londra per studiare in uno dei più prestigiosi conservatori della Cina.
Feilong rimase subito colpito da quella bellissima ragazza, intelligente… sicura di se, piena di energia e con una vitalità che qualsiasi cosa facesse o in qualsiasi posto si trovasse riusciva a sorridere o a far sorridere gli altri.
Feilong si innamorò di lei per questa luce che riusciva ad emettere, lei era una di quelle poche persone che risplendevano di luce propria, per questo Feilong promise a se stesso che avrebbe protetto quella luce anche a costo della vita.
Ora eccolo lì, che la guardava partire… “Su Fei! Prendila come una sfida, riuscire a stare separati un mese così il nostro legame sarà rafforzato dalla distanza e quando ci rivedremo saremo travolti da un'emozione fortissima che ci dimostrerà quanto teniamo l'uno alll'altra” questo gli aveva detto lei poco prima di partire, ma stranamente non lo consolava affatto.
In un certo senso però era anche sollevato che lei fosse partita, almeno sarebbe stata al sicuro nel caso la Yakuza avesse voluto ricattarlo in qualche maniera, Asami non sapeva di lei e sicuramente lui non gli avrebbre detto proprio nulla!
Non poteva permettere che si vendicasse del rapimento di Akihito con lei, il suo fiore raro, l'unica che era riuscita veramente a guardare dentro l'anima di Liu Feilong e ad accettarlo per quello che era veramente.
Yoh rivegliò Feilong dai suoi pensieri.
-Maestro Feilong? La macchina la sta aspettando-.
-Ah, Grazie Yoh-
La giovane guardia del corpo iniziò ad avviarsi verso la limousine, Feilong dopo aver rivolto ancora uno sguardo al quel limpido cielo azzurro si girò e anche lui andò verso la macchina.

************

Il giorno seguente Feilong si svegliò di pessimo umore per due motivi:
il fatto che tra poche ore avrebbe iniziato a contrattare con la Yakuza -Asami- e che si era svegliato nel letto da solo, senza nessun “Good Morning” e senza nessun bacio caloroso da parte di Scarlett.
Decise di buttare tutta la sua frustrazione sotto una doccia calda prima di vestirsi e recarsi nel suo ufficio.
Circa a metà mattinata Yoh si presentò nel suo ufficio con un pacco espresso.
-Fei-Sama è arrivato questo per lei, è stato già scansionato dalla sicurezza non contiene nulla di pericoloso- disse Yoh posando il pacco rettangolare davanti a lui sulla scrivania.
-Chi lo manda?- rispose lui, non minimamente interessato a una cosa così futile, infatti non si era nemmeno degnato di alzare lo sguardo dai documenti e di dargli una veloce occhiata.
-La signorina Scarlett, Fei-Sama-
-Cosa?-
Solo in quel momento Feilong parve accorgersi di quella scatola azzurrina. Un pacco? Per lui? Da Scarlett? Lasciò trapelare per un'istante la sorpresa sul suo volto poi subito dopo ritorno impassibile.
-Bene, Grazie Yoh, puoi andare adesso-
Yoh fece un inchino e tornò a occuparsi del suo lavoro lasciando Feilong da solo con il pacchetto.
Il giovane uomo prese il pacchetto e se lo rigirò un po' tra le mani, poi non riuscendo a trattenere oltre la sua curiosità lo aprì trovandoci dentro un pacco di lettere.
Feilong sorrise lievemente vedendo quel regalo inusuale, ma molto nello stile di Scarlett infatti lei sosteneva sempre di essere nata nell'epoca sbagliata... diceva sempre che sarebbe voluta nascere nell'Inghilterra del fine Settecento, lei è sempre stata una ragazza romantica con il sogno di trovare un giorno un Mr.Darcy e di vivere la sua storia d'amore come Elizabeth Bennet! Ma Ahimè non si può dire che Feilong sia un Mr.Darcy si potrebbe magari descrivere più come un Sig.Wickam ma diciamo che l'ambientazione di Orgoglio e Pregiudizio non faceva proprio per lui.
Feilong rimase a fissare le lettere tutte in una busta azzurrina -carta da zucchero-  Ah! lei non smetterà mai di sorprenderlo, notò che ogni lettera iniziava con un “Open When...” scritto in alto a destra e poi in mezzo alla prima busta c'era scritto “...You recive these letters”, allora lui fece come era scritto:
aprì e iniziò a leggere

Allora ti starai sicuramente chiedendo il perché di tutto ciò, beh vedi… questo è il mio modo di lottare contro la distanza, infatti ho scritto trenta lettere, una per ogni giorno di lontananza. Ogni lettera è per una tua esigenza particolare… per esempio nel caso in cui ti sentissi triste andrai ad aprire la lettera “Open When… You're feeling sad” e così via. Ricordati: potrai aprire SOLO una lettera al giorno, ti prego rispetta questa piccola regola. Sai Feilong… in questo momento stai dormendo accanto a me -ahah- spero vivamente che tu non ti svegli sennò la cosa sarebbe davvero difficile da spiegare  e poi non sarebbe più una sorpresa. Mi piace vederti dormire, hai sempre un espressione pacifica e a volte mi diverto a lasciare tanti piccoli baci sul tuo viso, non te ne sei mai accorto, adesso che ci penso hai davvero il sonno pesantissimo! Scommetto che non ti sveglierebbe nemmeno una bomba atomica.
Bene questa era la lettera del primo giorno, le altre le sceglierai tu, in base al tuo umore, a come è andata la giornata ecc…
Ovviamente ci sentiremo anche per telefono e ricordati non devi dirmi NIENTE! Non un 'grazie' non un 'quale devo aprire?' o 'è stato un bellissimo pensiero' queste sono le regole!
Bene adesso devo proprio scappare, ti sei messo a mugugnare qualcosa come un 'Buongiorno' probabilmente ti sveglierai tra pochi minuti… quindi scappo!

TI AMO
Scarlett ”

Feilong non poté far a meno di leggere quella lettera con la voce di lei, una voce dolce ed energica, che gli aveva subito fatto tornare il buon umore. Quella ragazza solo a lei poteva venire un'idea del genere!
Dopo aver ritrovato il buon umore o almeno una certa serenità con cui affrontare la pesante giornata di lavoro, Feilong andò a riporre le lettere nel cassetto del suo comodino chiudendole a chiave, quelle preziose lettere erano il suo piccolo tesoro, un qualcosa che valeva molto più dei soldi, un qualcosa a cui Feilong riuscì ad attribuire soltanto un sentimento: Amore

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Capitolo 2
*** Open When... You're angry with the world ***


Open When…
...You're angry with the world

Se il giorno prima Feilong si era svegliato di pessimo umore, oggi avrebbe voluto uccidere chiunque gli rivolgesse la parola.
Era stato svegliato dalla sua guardia del corpo con la lieta notizia che i giapponesi avevano appena cercato di attaccare una delle sue basi 'segrete' che poi tanto segrete non erano se avevano appena cercato di entrarci…
L'uomo dopo una leggera colazione si recò nel suo ufficio aspettando di andare alla riunione dei capi della Yakuza -Sì, sempre Asami, nel caso ve lo stesse chiedendo- promettendosi di non puntare la pistola contro la testa di qualcuno. Quella situazione era veramente snervante e spossante, ore e ore di riunione per cosa? Non avrebbe mai permesso alla Yakuza -più che altro ad Asami- di entrare nel suo territorio, era fuori discussione!
Era stata una giornata lunghissima e il suo umore non era di certo migliorato, dopo una breve cena andò in camera per riposarsi.
Le lettere! Che stupido, era talmente arrabbiato che si dimenticò completamente delle lettere di Scarlett… chissà se ce n'era una proprio per quel giorno, e come se lo avesse fatto di proposito, la sua attenzione calò su una lettera con scritto “Open When… You're angry with the world”

Hello dear!
Sei arrabbiato eh? Sai… Appena ti conobbi capì subito che eri una persona dannatamente irascibile e cavolo se ci avevo azzeccato!
Quindi per prima cosa prendi un bel respiro, poi sdraiati sul letto (o se non sei in camera siediti in un posto comodo). Bene lo hai fatto? (se non lo hai fatto… beh fallo ora) adesso pensa a me, pensa a quando siamo andati insieme al mare a come ci siamo rilassati sotto il sole… cerca di ricordare tutta la serenità che hai provato -dopo aver mandato a stendere quel vu'cumprà che ti dava tanto sui nervi- ora chiudi gli occhi (prima finisci la frase) e ricordati la melodia che ti piace tanto… La nona sinfonia di Beethoven, adori quando te la suono con il violino, tu ricordati quello dear… e vedrai che ritroverai la serenità.

TI AMO
Scarlett ”

Feilong fece esattamente tutto quello che c'era scritto nella lettera, ricordò il sole, il mare, la sabbia e poi lentamente chiudendo gli occhi si lasciò cullare dalla nona sinfonia di Beethoven “La Pastorale” e lentamente ritrovata la tanto agognata serenità cadde tra le braccia di morfeo.

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Capitolo 3
*** Open When... You're missing me a little ***


Open When…
...You're missing me a little

Era il terzo giorno che Feilong si svegliava senza lei accanto e la cosa iniziava a pesargli un pochino, lentamente dopo essersi seduto sul letto e essersi stiracchiato, si sporse un po' verso il comodino cercando una lettera che magari gli avrebbe fatto iniziare la giornata con una spinta in più.
Open When… You're missing me a little”

Good Morning Dear!
Sicuramente avrai aperto questa lettera sentendo la mancanza dei miei 'buongiorno'. Beh, che dire? Ho sempre amato svegliarti con un dolce bacio sulle labbra mentre dormivi, poi appena iniziavi ad aprire gli occhi ti davo il 'Buongiorno'.
Liu Feilong un pezzo grosso nella Hong Kong 'oscura' tutto per me, tu che potresti avere modelle, attrici, tutte le donne più facoltose e raffinate della Cina hai scelto i miei semplici 'buongiorno' e non sai quanto ti sia grata per questo, per avermi dato la possibilità di vedere oltre la tua facciata.
Io Scarlett Shaw, una ragazza arrivata in Cina con solo un violino e una valigia ho incontrato la persona che ha sconvolto totalmente la mia esistenza!
(ma questo te lo spiegherò meglio in una delle altre lettere)
Per adesso accontentati di questo: Good Morning my dear! *smack*

I LOVE YOU
Scarlett ”

Feilong si stupì da come lo conosceva bene la sua dolce metà, questo gli diede sufficiente carica da affrontare una nuova giornata di lavoro.
Verso le nove del mattino dopo essersi preparato ed aver riposto le lettere nel cassetto andò nel suo ufficio.
La giornata passò tranquilla la Yakuza -Asami- non gli aveva creato problemi e si sentì molto più tranquillo del giorno prima, verso le quattro decise di prendersi una pausa, girò un po' per il suo palazzo e si fermò davanti alla porta che era la stanza 'prove' di Scarlett, aveva preso tutto quello che poteva essere utile alla ragazza, un pianoforte, dei leggii, casse, una chitarra, un bel impianto acustico, un violoncello… una strana cosa che presumeva essere un oboe e molto altro….
La prima cosa che notò Feilong dopo essere entrato era il disordine, ma sapeva che per Scarlett quello era il suo Disordine Ordinato, se Feilong vedeva solo mille spartiti sparpagliati, lei ci vedeva il perfetto ordine delle cose.
Lui era così dannatamente innamorato di ogni curva di particolarità che c'era in quella ragazza, nemmeno lui riusciva a spiegarsi il come di quei sentimenti che pensava di non essere in grado di provare…
Una cosa ormai era certa: quell'incredibile ragazza lo aveva cambiato… era il suo puntino di bene nel male, e lui per lei era il suo puntino di male nel bene, Ying e Yang.
Erano riusciti a crearsi un equilibrio, un equilibrio che Feilong non si sarebbe mai sognato di raggiungere prima dell'incontro con Scarlett.

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Capitolo 4
*** Open... in case of Zombie Apocalypse ***


Open…
...in case of Zombie Apocalypse

Feilong si svegliò debole, con gli occhi rossi, col mal di gola, con la sensazione di avere un macigno invisibile che premeva sul suo corpo.
Una persona così forte come lui adesso era ridotta in uno stadio di stasi… la diagnosi era solo una: INFLUENZA.
Influenza… che parola orribile, lo faceva sentire piccolo, impotente, lo aveva letteralmente messo K.O.
Il suo medico privato gli consigliò vivamente di riposare per l'intera giornata.
Yoh portò al suo capo una colazione leggera in camera
-Fei-Sama, la medicina si trova vicino al bicchiere d'acqua, la prenda a stomaco pieno-
-Grazie Yoh, puoi ritirarti adesso-
Dopo che Yoh uscì dalla stanza Feilong si lasciò cadere svogliatamente sul cuscino, mangiò un piccolo toast con spalmato un po' di burro sopra,
da quando Scarlett entrò in quella casa le sue abitudini alimentari erano decisamente cambiate.
Lui che era abituato al tradizionale cibo cinese adesso a colazione mangiava uova, bacon e pane imburrato.
Non che gli dispiacesse il cibo inglese -per quello che gli inglesi riuscivano a cucinare decentemente- però lui era fortemente tradizionalista.
Era passato dal mangiare gli You Tiao -Scarlett li descrive come: sleppe di pastella farina e acqua, fritte in solo Dio sa cosa dove ogni morso equivale ad una intera sagra di paese- i Ji Dan Bing -Che Scarlett sostiene siano delle frittate crude- e dal bere latte di soia al mangiare salsicce, uova, bacon, pomodori, funghi e toast imburrati (la tipica colazione continentale) -Solo la ragazza ogni sacrosanto giorno riusciva a mangiare tutta quella roba di prima mattina- infatti lui optava per una versione ridotta: uova, bacon e un toast.
Doveva ammettere una cosa però: dell'Inghilterra apprezzava più che altro i dolci (lo stesso valeva per la Francia).
Scarlett amava i dolci, specialmente le caramelle di tutti i tipi, lei poteva benissimo saltare i pasti importanti e sostituirli con i dolci.
Lo zucchero era per lei una specie di droga, tutto quello che conteneva qualcosa che finiva in -osio era buono, e nonostante tutto lo zucchero che mangiava il suo fisico riusciva tuttavia a fare invidia a quello di una modella, curve al posto giusto, corpo proporzionato… tutto in lei era perfetto.
Feilong la esortava spesso ad equilibrare la sua dieta, ma per quanto battibeccassero e per quanto Feilong avesse dato ai camerieri/ maggiordomi/ cuochi l'ordine di non darle nulla di dolce fuori i pasti -manco fosse una bambina- non era ancora riuscito nel suo intento.
Lentamente bevendo un sorso di thè -rigorosamente cinese- posò lo sguardo sul suo comodino: Aprire o Non Aprire una Lettera, Questo è il Dilemma.
Il problema stava nel fatto che se avesse aperto una delle lettere adesso, poi per tutto il giorno non avrebbe potuto aprirne un'altra ma… Al Diavolo!
Aprì il cassetto con la chiave e ne cercò una tipo “Open When… You're sick” o roba del genere… poi per le mani gli capitò “Open in case of Zombie Apocalypse” Beh visto che lui in quel momento era praticamente uno Zombie decise di aprirla

Oh God! Hai davvero aperto questa lettera?! :O
Suppongo che allora in questo caso l'unica cosa da fare sia dirci addio…
Evidentemente stiamo per finire davvero come in “The Walking dead” in questo caso penso che non riuscirò a tornare in Cina, ma sappi Feilong e questa è una promessa: Un giorno ci rincontreremo amore, che sia in questa o in un'altra vita.
Visto che probabilmente non ci vedremo più ho una confessione da farti… sai quella maschera cinese che tanto ti piaceva scomparsa qualche mese fa? Beh, l'ho rotta io, ma è stato un'incidente!! SCUSAA
Adesso è nascosta dietro la testata del nostro letto…
è successo mentre tu eri via (in Francia per concludere qualcosa) e avendola così davanti al nostro letto… era tremendamente ansiogena!
Una notte dopo essermi svegliata di soprassalto per un incubo (mi ero quasi presa un infarto vedendola lì che mi fissava!!) per sbaglio ci ho dato un calcio.
Non che mi dispiaccia, perché era veramente agghiacciante, ma era per dirtelo visto che non ci vedremo più e non potrai sgridarmi (No… invece so che lo farai quando tornerò a casa UFFI)
Bene questa era la mia confessione in caso di Apocalisse Zombie.
Sai... ora che ci penso gli Zombie mangiano i cervelli…
ALLORA SONO SALVA!!
Tu no invece… beh stai tranquillo, piangerò solennemente la tua morte, poi ovviamente andrò da quelli di “The Walking dead” e tra i superstiti troverò un nuovo amante (Un tipo come Steven Yeun) Ahah!
Dai amore ci vediamo alla fine del mondo!

JE T'AIME
Scarlett ”


Feilong non sapeva se ridere o piangere, quella ragazza era follemente pazza! Era anche per questo suo aspetto così eccentrico che si era innamorato di lei.
Ora però gli sorgeva una domanda: Cos'era “The Walking dead”?

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Capitolo 5
*** Open When... You need to know how much I love you ***


Open When…
...You need to know how much I love you

Feilong aveva letto da qualche parte che un forte senso dell'abbandono si sentiva particolarmente i primi giorni di lontananza.
Dire che a Feilong mancava Scarlett era davvero riduttivo, ed erano solo passati cinque giorni!
Scarlett era via da cinque giorni e a lui sembravano cinquanta.
Gli mancava ogni piccola cosa di quella peste, ogni piccolo gesto.
Gli mancava quando lei lo seguiva nel suo ufficio, un uno di quei giorni dove poteva anche prendersela comoda e non comporre, si sedeva su una poltroncina e si metteva a leggere, di come lei riusciva sempre a trovare i momenti giusti per alzarsi ed andare a baciare Feilong, in un momento non troppo impegnativo per il giovane uomo.
Gli mancavano gli sguardi nascosti che si rivolgevano: lei mentre lui lavorava, lui mentre lei leggeva.
Gli mancavano i piccoli battibecchi, i monologhi della ragazza riguardo ad un libro appena finito di leggere, le lunghe conversazioni stesi sul letto a guardare il soffitto.
Conversazioni che potevano variare da argomenti di tutti i giorni, ad aneddoti riguardo la loro infanzia/adolescenza, fino ad arrivare ad argomenti più seri come l'arte , l'attualità e via dicendo…
Erano solo le due del pomeriggio e si era fatto un filmino mentale dall'inizio della loro storia fino a quel momento.
La concentrazione per Feilong quel giorno era un optional, non ce la faceva, il suo pensiero fisso rimaneva Scarlett: Cosa stava facendo? Dove si trovava? Era in casa o a fare shopping in centro? Si era già ammazzata di dolci o stava seguendo una dieta equilibrata? Com'era vest…
-Maestro Feilong?-
Yoh interruppe la raffica di domande che si era formata nella testa del suo capo
-Eh?-
Yoh capì che quel giorno il Leader delle triadi non era in forma e che quello che gli stava per dire lo avrebbe destabilizzato ulteriormente:
-Asami-Sama è arrivato, lo faccio accomodare?-
Eh? Cosa?! Asami era li?! Che strano scherzo del destino era mai quello?!
-Umh… si fallo entrare- Feilong ebbe appena il tempo di sistemarsi in una posa elegante che l'affascinante uomo era già entrato.
-Feilong-
-Asami… accomodati pure-
Feilong fece segno con la mano a indicargli una delle due sedie poste davanti alla sua scrivania.
-A cosa devo la tua visita? Vuoi cercare di entrare ancora da qualche parte?- disse Feilong congiungendo le mani sulla scrivania e guardandolo in maniera impassibile
-No, a dire il vero la mia è una visita di cortesia, dimmi come procede il resto della tua vita?- disse Asami accendendosi seducentemente una sigaretta.
Strano… molto strano.
Uno come lui che si interessava a questo genere di cose, specialmente riguardo la sua vita oltre il lavoro, sicuramente stava cercando di ottenere qualcosa, doveva tenere gli occhi aperti quell'uomo era furbo, molto furbo.
-Perché dovrebbe interessarti?-
-Perché sì-
-Non è una risposta Asami-
Era chiaro che Feilong si tenesse sulla difensiva, la cosa che premeva ad Asami era sapere cosa stesse cercando di proteggere.
-Come siamo schivi oggi Feilong-
Asami si alzò oltrepassando la scrivania, appoggiandocisi sopra in maniera da avere le spalle che davano sulla porta e il corpo rivolto verso al cinese.
-Puoi ben immaginare cosa mi turba-
Asami capì cosa intendeva l'uomo, ma non se ne curò più di tanto, anzi lo squadrò da capo a piedi.
Osservando la cura con cui il cinese aveva fatto lo chignon con le bacchette, in modo che due ciuffi lasciati liberi gli incorniciassero il viso.
Osservò il completo nero che risaltava e slanciava la sua forma, i piccoli dettagli con le sue iniziali sui gemelli.
Osservò l'ordine schematico in cui erano disposte le varie scartoffie sulla scrivania, una cosa che spiccava su quella scrivania c'era, un piccolo dettaglio azzurrino nascosto sotto diversi documenti.
-Carta da lettere azzurra Feilong? Non ti facevo così frivolo-
Feilong parve sbiancare, si era completamente dimenticato della lettera che si era portato dietro da leggere più avanti.
- C-come gestisco la mia posta non è affar tuo, torna al tuo posto-
Ma prima che Feilong potesse nascondere la busta sotto i documenti, Asami gliela prese di mano.
-Open when you need to konw how much i love you, ma come siamo diventati romantici-
-Asami, la mia pazienza ha un limite e tu lo hai già superato da un pezzo, posa immediatamente quella lettera-
Gli occhi di Feilong divennero taglienti come pugnali, lame pronte a spezzare tutto quello che avrebbe potuto ferirla, adesso capiva veramente lo scopo di Asami: Vendetta.
-Pft, non sono io che rubo le cose altrui Feilong. Sentiamo chi è? Una puttana di alto borgo? O una presa dal commercio di donne? Non dirmi che fai sul serio, uno come te innamorato? Spietato come sei mi sarei aspettato che dopo essertela scopata avresti venduto i suoi organi. Non sei estraneo a riservare questo tipo di trattamenti no? Non sarebbe la prima volta infondo-
Feilong si sentì sprofondare nell'intimo, era vero, era tutto dannatamente vero.
Quello infondo era il suo lavoro, la mafia cinese era forse la peggiore, tradizionalista, spietata.
Molte volte aveva fatto torturare vittime per cercare in formazioni, sanguisughe sulla pelle, la tortura della goccia, la pancia della tigre, il letto dei morti, non aveva mai visto nessuno sopravvivere dopo aver ottenuto quello che voleva.
Spietato? Sì.
Crudele? Sì.
Sadico? Sì.
Inumano? Sì.
Mostruoso? Atroce? Agghiacciante? Orribile? Raccapricciante? Brutale? Perverso? Feroce? Maligno? Scellerato? Efferato?
Sì. Sì. Sì. Sì. Sì. Sì. Sì. Sì. Sì. Sì. Sì.
Feilong era tutto questo, il suo mondo era tutto questo.
Era stato chiamato con gli appellativi peggiori, aveva fatto cose oltre l'etica umana.
Ma cosa si poteva pretendere da un uomo nato in quell'ambiente?
Non aveva deciso lui di nascere li, non era colpa sua aver ereditato “gli affari di famiglia”, lo avevano educato così, non gli era mai stata data la possibilità di scegliere.
Però ora poteva scegliere, e la sua scelta di proteggere Scarlett confermava il fatto che tutti potevano diventare umani con l'amore di una singola persona.
Scarlett sapeva ciò che era Feilong, cosa rappresentava nella società, ovviamente lei era estranea a tutto quello e non dava nessuna colpa all'uomo.
Non si può cambiare la natura di un uomo forgiato in quelle fiamme infernali, non si può cambiarne la mentalità, specialmente in un paese mentalmente chiuso come la Cina.
Lei aveva deciso di guardare oltre -ma non di ignorare- aveva deciso di aiutarlo, di farlo “migliorare” un piccolo passo alla volta, l'amore sarebbe stato in grado di aiutare un uomo come lui, l'amore sapeva aggiustare molte cose, l'amore andava a toccare punti del suo animo che nemmeno lui conosceva, con un piccolo passo alla volta ci stava riuscendo, stava cercando di mettersi in piedi come un agnellino appena nato, titubante ma deciso e nel caso fosse caduto Scarlett lo avrebbe aiutato ad alzarsi.

Cercando tutto l'autocontrollo che Dio gli aveva fornito il cinese si alzò per andare di rimpetto al giapponese
-Asami, non lo ripeterò ancora una volta: posa la lettera e vattene-
-Ricordati Feilong, io restituisco tutto, grazie per avermi fornito ciò che stavo cercando-
Asami spegnendo la sigaretta sulla scrivania se ne andò come era venuto, silenziosamente come un'ombra, pronto a distruggere come il freddo vento dell'est.
Feilong rimase li, immobile.
Non si era nemmeno reso conto di star trattenendo il respiro.
Lo sapeva! Lo sapeva cazzo!
Era da un po' che la cosa gli puzzava, perché la Yakuza era arrivata così all'improvviso? Era tutta una stupida copertura!
Asami era venuto per quello! Per cercare di scoprire qualcosa su di loro, per meditare vendetta, e lui gli aveva appena dato le carte per farlo.
Il cinese in uno scatto d'ira ribaltò sedie, oggetti… ebbe l'istinto di strappare la lettere ce l'aveva li tra le mani.
E adesso?
Che cosa sarebbe successo?
Ovviamente lui avrebbe difeso la sua principessa, ma si poteva definire un principe?
Se fosse veramente stato il principe perfetto per Scarlett l'avrebbe lasciata andare tempo prima, se avesse veramente tenuto a lei come diceva si sarebbe allontanato per proteggerla.
Ma lui era egoista.
L'aveva tenuta con se, e adesso era li con una rabbia e una delusione di se stesso che lo stavano distruggendo.
Aveva appena fornito all'antagonista della fiaba il mezzo per rapire la sua principessa.
Ormai era inutile piangere sul latte versato, era il momento di mettersi l'armatura ed andare veramente a proteggere il suo fiore.
Lei era il fiore nato dopo una tempesta, il primo che che fioriva dopo un temporale, lei era il fiore luminoso sbocciato tra dita che avevano visto l'oscurità.
Lentamente poggiò la schiena al muro, stremato si lasciò cadere fino a sedersi, lentamente aprì quella lettera che sembrava l'unico raggio di sole che avrebbe visto in quella giornata.

Hello dear!
Hai bisogno di sapere quanto ti amo? Te ne sei dimenticato? Bene allora ti ravviverò un po' la memoria.
Sai in una delle lettere ho scritto che hai sconvolto totalmente la mia esistenza, ed è vero!
Non ero gelosa prima che ci incontrassimo, ora ogni donna mi sembra una potenziale minaccia.
Sono possessiva, e non è bello.
Mi hai sentito dire che il fumo era il mio unico vizio, adesso non è più vero.
Adesso tutto è nuovo, e tutto quello che ho imparato si è capovolto.
Ti supplico, non sprecare le tue emozioni, affida tutto il tuo amore a me.
È stato come sparare ad un'anatra seduta, una breve conversazione, un sorriso, ero bloccata.
Ancora non so cosa mi hai fatto, una ragazza che cerca di essere seria non dovrebbe cadere così facilmente.
Sento una specie di paura quando non ti ho vicino a me, metto da parte l'orgoglio e ti supplico caro:
Non sprecare le tue emozioni, non andare a dividere la tua devozione, affida tutto il tuo amore a me.
Ho avuto poche e brevi relazioni, non sono durate tanto e sono state piuttosto scarse, pensavo fosse sensato alla mia età.
Tutto questo rende la verità addirittura più incomprensibile, perché tutto è nuovo, tutto riguarda te.
Che cosa posso fare se non amarti?
Affida tutto il tuo amore a me dear, non hai bisogno d'altro.*

I love you unconditionally
per sempre tua Scarlett ”

Feilong sentiva gli occhi pizzicare, Scarlett, Scarlett, Scarlett.
Non riusciva a pensare ad altro, non voleva pensare ad altro.
Come poteva meritare una ragazza come quella?
Come poteva svegliarsi tutti i giorni con una simile creatura tra le braccia?
L'amava, l'amava, l'amava.
Non voleva immaginare una vita senza di lei adesso che l'aveva incontrata.
Doveva proteggerla, Feilong doveva proteggere il suo bene più prezioso, ciò che lo rendeva umano, vero.
L'amava, e non poteva permettere che gliela portassero viva.
Dannazione! Voleva averla li, sussurrarle quanto l'amasse, abbracciarla, bearsi dei suoi baci.
Voleva prenderla e nascondersi sotto le coperte, dove la vita reale non li avrebbe raggiunti.
Adesso più stanco che mai si alzò e andò nella sua camera da letto con l'immagine di lei impressa nella sua mente.
Si addormentò, si addormentò pensando di averla accanto, dove il mondo non poteva raggiungerli.












*Per essere giusta dico che nella lettera ho incorporato e cambiato alcune frasi della canzone “Lay all your love on me” degli Abba.

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