Effetto placebo

di Lady Io
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Primo: Il Patto ***
Capitolo 2: *** Capitolo Secondo: Bugie a fin di bene ***
Capitolo 3: *** Capitolo Terzo: Il Potere di una conchiglia ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quarto: Reazione a catena ***



Capitolo 1
*** Capitolo Primo: Il Patto ***


"Potranno ingannare tutti per un po', qualcuno per sempre, ma non potranno ingannare tutti per sempre" Abraham Lincoln
 

Effetto placebo


Capitolo Primo: Il patto
Ansia. Consapevolezza. Paura. Sicurezza di sé. Panico. Speranza.
         Mille emozioni contrastanti, stati d'animo che lo rappresentavano al meglio, lo accompagnarono per tutto il tempo d'attesa. Poi Calliope arrivò e finalmente tutte quelle sensazioni lasciarono il posto alla calma. La ragazza dagli occhi color caramello lo guardò intensamente, come se volesse studiarlo. Aveva notato in lui un'aria maliziosa che la spaventava, ma nel medesimo tempo, la incuriosiva.
- Finalmente è giunto il momento- annunciò, cercando di sembrare indifferente.
Weise Rudith parve colpito da quell'improvvisa intuizione. Fu contento di avere un'altra rivelazione della scaltrezza della ragazza.
- Di che stai parlando?- chiese con una falsa aria innocente.
- Oggi mi svelerai la ragione della nostra amicizia.- affermò, senza preoccuparsi troppo di far trasparire quella nota amara nella sua voce.
- E ne sarai entusiasta. Sto per cambiarti la vita.
Calliope era consapevole di ciò. Da quando aveva dodici anni non aveva fatto altro che seguire quel ragazzo, tanto che adesso ne era innamorata, nonostante sapesse che era semplicemente parte del suo piano.
Weise uscì una conchiglia dalla sua tasca e la mostrò alla ragazza, che nel frattempo torturava i suoi riccioli castani.
- Non è perfetta? Profuma di mare, ha una forma che mette calma e un colore che dà pace.- disse il giovane con aria sognante- Perfetta.
- Lo sarebbe se non fosse tanto egoista da concentrare solo in se stessa tutta quella bellezza!- ribatté Calliope.
Colui che stava di fronte a lei sorrise, compiaciuto.
- Risposta esatta, Calli. Per questo io la renderò più generosa. Creerò una pillola a forma di conchiglia, capace di dare sollievo a qualsiasi malore. Bada bene: dare sollievo, non far sparire. Non lo trovi geniale?
- Non quanto io lo trovi illegale.- lo informò lei.
- Calliope non temere. Sono cinque lunghi anni che ci lavoro. Ho un piano infallibile.- la rassicurò- Ma per attuarlo ho bisogno di te.
Lei distolse lo sguardo, ma egli, conoscendo la sua debolezza, le si avvicinò.
Weise era pienamente consapevole del fatto che Calliope conosceva l'inganno, ma sapeva anche che non poteva fare a meno di cedere. Fu così che la baciò, sigillando un silenzioso patto. Ma gli sfuggì un piccolo dettaglio: era troppo silente per non essere rotto.

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Capitolo 2
*** Capitolo Secondo: Bugie a fin di bene ***


Il metodo sperimentale era un ostacolo davvero pericoloso, ma Weise aveva maturato tante certezze che pensava di poterlo superare.Il caporedattore di una rivista scientifica lo fece accomodare e stette ad ascoltare il metodo di funzionamento della sua invenzione.
- Abbiamo già provato l'effetto placebo in medicina, ha i suoi effetti. Ma nella vita? Vuole farmi credere che la mente umana può essere condizionata in tal modo?- chiese l'uomo.
- Mi porti una vedova, le dica che ho un modo per alleviare il suo dolore e che non si tratta di una droga. Mi lasci provare.- chiese Weise.
Accanto a lui Calliope sorrise, ancora una volta spiazzata dalla sua determinazione.
- Sarebbe un inganno- fece loro notare il caporedattore.
- Signor Pulbritch, non esageri!- esclamò la ragazza, mostrando il suo sorriso accattivante- Non si tratta che di una bugia a fin di bene. L'umanità ha bisogno di sentire il sollievo.
L'uomo si grattò la barba, riflettendo.
- Chi altri ne è a conoscenza?- chiese.
- Nessuno lo deve sapere: meno siamo più gente potrà godere della nostra pillola- rispose Weise, mostrando una compressa completamente vuota, ma a forma di conchiglia, per dare quel senso di perfezione.
Arrivò la vedova. Un maglione nero in segno di lutto, il volto bagnato da lacrime che non cessavano di cadere.
Calliope rabbrividì nel vederla tanto giovane e tanto triste e per la prima volta sperò che il piano del suo amante funzionasse.
La donna prese la pillola, contò fino a sessanta ad alta voce come dicevano le istruzioni, senza un preciso motivo.
Poi mise una mano al petto, le sue lacrime diminuirono fino a scomparire e sul volto comparì un solco, quasi un sorriso.
- Non è droga?- chiese incredula.
- No- rispose commossa la ragazza che le sedeva di fronte.
Il caporedattore fece uscire dall'ufficio la povera donna.
 I tre rimasero in silenzio. Weise sorrideva compiaciuto, il signor Pulbritch aveva un'aria attonita, Calliope aveva gli occhi che luccicavano.
- Il nostro segreto sarà un giovamento per tutta l'umanità, lei signor Rudith è prezioso e il mondo lo saprà. La bugia che racconteremo arriverà ai cuori di molti e donerà loro pace, anche se in quantità minima. Non ne vale la pena? Certo!- concluse allegro il suo monologo quello strano signore.
Weise e Calliope uscirono dalla redazione soddisfatti.
- Ma a che ti servo?- chiese la ragazza, che non sentiva di aver svolto una funzione importante.
- Ah, Calli! Tu incanti la gente, non te ne rendi conto? E poi avevo bisogno di qualcuno che mi appoggiasse e non per affari, ma perché ci tiene a me. Sei l'unica persona degna a questo mondo- disse, sembrando sincero.
Lei sapeva che poteva essere una sincerità vera, come una menzogna ben raccontata. E sarebbe stata una menzogna a fin di bene, certo, ma non si trattava del bene di Calliope.

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Capitolo 3
*** Capitolo Terzo: Il Potere di una conchiglia ***


Capitolo Terzo: Il potere di una conchiglia.Dieci anni dopo Weise era l'uomo più ricco del mondo e Calliope la donna più invidiata. Viveva nel sogno di un amore, ma era un amore falso. A quello che oramai era un uomo non interessava l'amore, ma solo la gloria. Calli restava la donna più bella che egli avesse mai incontrato e l'unica capace di affascinarlo. Si fidava ciecamente di lei, ma sapeva che se avesse spezzato quel legame, il patto che anni prima avevano stipulato, sarebbe andato velocemente in frantumi e tutta la sua fortuna sarebbe sparita. Adesso si chiedeva perché mai avesse scelto di dare a quella donna, la più furba delle sue conoscenze, tutto quel pericoloso potere. Da giovane gli serviva un supporto e Calliope lo aveva sempre dato a Weise.
- Forse la signorina Jakson desidera diventare la signora Rudith.- disse sistemandosi la cravatta per un evento sociale a cui erano stati invitati.
- Non essere sciocco- tagliò corto lei, fissando il pavimento. Egli le prese il mento costringendola a fissare il ghiaccio dei suoi occhi.
- Non vuoi sposarmi?- chiese preoccupato Weise.
- Certo, ma non lo vuoi tu.
- Io lo voglio- la informò lui.
- Okay, allora sposiamoci.- acconsentì senza troppo entusiasmo.
Weise sapeva che tutta la disapprovazione della donna era colpa dell'alleanza strategica che egli aveva anteposto all'amore. Non lo avrebbe mai rivelato, ma in fondo lui l'amava davvero.
L'evento a cui parteciparono era quel tipo di serata che sognava da bambino, per questo aveva voluto scoprire qualcosa che sarebbe stata la ragione dell'invito. Tenne un discorso, gli capitava spesso di doverlo fare e lo adorava. Vedeva il suo trionfo nella gente che applaudiva, che lo elogiava, che lo acclamava.
- La perfezione della conchiglia è stata di grande ispirazione e adesso la mia vita è più felice, ma soprattutto lo siete voi!
Quando raggiunse la sua compagna, tra varie strette di mano, lei rise di gusto.
- La tua vita più felice? Weise, la vita te l'ha rovinata.
- Non dire sciocchezze- ribatté seccato alla sua amante.
- Non negarlo. Solo noi non possiamo godere della perfezione della conchiglia- disse sprezzante.
- A noi non serve. Abbiamo la gloria, la ricchezza, io ho te. So che pensi che di te m'interessi solo la parte che conosce il principio della mia scoperta, ma non è così. Calli, credimi.
Dopo aver sentito quelle parole lo prese per mano e lo portò in una stanza vuota, se non per uno specchio enorme, dove si specchiarono insieme.
- Siamo bellissimi- affermò Weise.
- Sono stanca di avere te come effetto placebo. Sei una conchiglia difettosa!- gridò lei con le lacrime agli occhi.
Quel piccolo dettaglio che dieci anni prima aveva trascurato, tornava a galla: quel patto era stato troppo silente per non essere rotto.

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Capitolo 4
*** Capitolo Quarto: Reazione a catena ***


Capitolo quarto: Reazione a catena.Ogni singhiozzo di Calliope era motivo di panico per Weise. Ogni lamento della donna lo sentiva come un passo lontano da lui.
Improvvisamente non ebbe paura che lei rivelasse dell'effetto placebo: aveva paura di perderla, anche se ormai il danno era fatto.
Si accorse che ogni sua bugia non era stata a fin di bene, ma crudele. Tutto faceva parte del suo piano, tutto era destinato a giovare alla sua sete di grandezza.
Voleva parlare alla sua donna, ma Calliope non gliene diede occasione. Lo guardò con odio, poi tirò fuori un coltello e trafisse il suo petto.
La morte è una reazione a catena. Il cuore smette di pompare sangue, che non alimenta più le cellule, le quali, morendo, non permettono gli scambi gassosi della respirazione. Non esiste più nessun metabolismo, si perde l'omeostasi, per cui la temperatura corporea si abbassa. Il cervello smette di inviare input, spegnendo i cinque sensi. La pelle perde il colorito, precedentemente fornito dalla circolazione del sangue.
Tutto ciò può accadere nel giro di un secondo.
Meno di un secondo, il tempo che ebbe Weise Rudith, disteso sul pavimento, per guardarsi nello specchio che aveva davanti. La pelle era già candida, dal petto fuoriusciva troppo sangue per continuare a sperare di sopravvivere, le labbra erano viola e gli occhi carichi di terrore. La luce era accesa e le sue palpebre restavano ben aperte, ma d'improvviso tutto divenne buio. Weise Rudith non ebbe neanche il tempo di comprendere di aver miseramente fallito, ma soltanto mezzo secondo per guardare gli occhi della Morte, che sembrava sussurrargli che la perfezione della conchiglia non funzionava su di lui.

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