Stuck in the middle with you.

di tinebrella
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alphabet - Part I ***
Capitolo 2: *** Alphabet - Part II ***
Capitolo 3: *** Alphabet - Part III (Dal diario di Merlin) ***
Capitolo 4: *** Alphabet - Part IV ***



Capitolo 1
*** Alphabet - Part I ***


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Alphabet - Part I

Arthur. Arthur Pendragon.
Era quello il nome del proprio destino?
No, che non lo era. Il drago gli aveva mentito, ne era certo.
Merlin non credeva nel destino, tanto per cominciare. Nell'idea di una strada prestabilita, di passi già tracciati da chissà quale entità superiore.
E sospettava che quella entità superiore, nel suo caso, fosse proprio il drago.
Istintivamente, non riusciva a fidarsi di una creatura magica dai poteri sconosciuti confinata in una caverna. Da anni.
'Grazie tante, ma no, non voglio essere l'altra faccia di una medaglia del genere.', avrebbe voluto dirgli.
Ma quello se n'era già volato via.

Bell'idea, Merlin, quella di salvare la vita dell'idiota.
È il tuo primo giorno come servitore personale di Arthur Pendragon, e ti ha già affidato talmente tanti compiti da sbrigare entro il tramonto, che inizi a dubitare di aver anche tempo per respirare.
Le tue mansioni vanno da lucidare le sue armi a pulire le stalle, passando per sistemare le sue stanze e assisterlo durante i duelli, e una quantità spropositata di altre incombenze che fai fatica persino a tenere a mente.
Se è vero che siete due facce della stessa moneta, non hai dubbi su quale ti spetti: la croce.

«Che... che cosa stai facendo?»
Arthur sbuffa contro il suo collo, si ritrae di malavoglia e alza gli occhi al cielo.
«Cosa ti sembra che io stia facendo?»
E glielo chiede come se la risposta fosse ovvia.
Per Merlin, invece, non è poi così ovvia. È palese che il principe lo abbia baciato, ma non ovvio.
È palese che abbia intenzioni che vanno oltre al semplice baciarsi, ma non ovvio.
Vedendolo in difficoltà, Arthur decide di dargli un indizio, e riprende da dove si era interrotto.
Merlin accetta di capirci sempre di meno, e smette di badare a sottigliezze semantiche.

Dove diavolo erano finiti?
Merlin si guardò intorno. Alberi alla sua destra, alberi alla sua sinistra, alberi alle sue spalle... neanche a dirlo, alberi pure davanti.
E osservando con particolare attenzione l'albero #219 di fianco a lui, ebbe una spiacevole sensazione di deja vù.
Che stessero girando in tondo? Anche l'albero #547 gli era familiare, a guardarlo bene.
E il muschio dell'albero #491? E quel particolare ramo lievemente piegato dell'albero #163? E-
Oh, all'inferno.
«Ci siamo persi.» constatò.
«Più di quanto tu creda.» sibilò una voce vicinissima al suo collo.
Merlin riformulò mentalmente la domanda. Dove diavolo andremo a finire?

Emrys.
Questo era il nome con cui il piccolo druido gli si rivolgeva. Emrys.
A Merlin non piaceva per niente. Sentiva che solo come Merlin sarebbe riuscito a rimanere accanto al principe, e a proteggerlo.
Emrys era il suo lato oscuro e magico, il terribile segreto che tentava di celare ogni giorno più faticosamente.
Emrys era il potere che Arthur non avrebbe mai accettato, Emrys era l'uomo che Arthur avrebbe giustiziato come traditore.
Emrys non era stato capace di fare la scelta giusta.
Ma sarebbe stato Merlin, in un futuro che sperava il più lontano possibile, a pagarne il prezzo.

***
Note!
Questa fanfiction partecipa alla Alphabet Challenge - 26 lettere per dire "ti amo" lanciata da PucchykoGirl. In breve, 26 lettere per 26 drabble da 100 parole esatte. Ogni drabble deve iniziare con la lettera dell'alfabeto a cui si ispira e trattare d'amore, o comunque di un pairing.
Be', io ci provo. xD
Ho deciso di dividere la fanfiction in capitoli di cinque drabble ognuno (a parte uno di sei), perché così facendo spero di superare la mia incostanza. E di portare a termine la sfida, per una volta tanto.
Quindi, i capitoli saranno così divisi:
- dalla A alla E;
- dalla F alla L;
- dalla M alla Q;
- dalla R alla Z;
- J, K, W, X e Y.
Queste le ho tenute per ultime perché probabilmente saranno legate da un filo conduttore comune.
Non ho idea dei tempi di aggiornamento, dipende tutto dall'ispirazione.
Il titolo è una canzone degli Steelers Wheel, direttamente dalla colonna sonora di Reservoir Dogs, Le Iene. Non so neanche perché l'ho scelto. Però mi piace.
È tutto. <3
Val

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Capitolo 2
*** Alphabet - Part II ***


AlphabetFtoL

Alphabet - Part II

Freddo. Merlin non ricordava di aver sentito tanto freddo, la notte in cui si erano accampati durante il viaggio di andata.
Ma all'andata non aveva quella stanchezza balorda nelle ossa, non aveva la morte di William negli occhi e la colpa nel cuore.
Si rigirava da ore sotto le coperte senza riuscire a scaldarsi, né a darsi pace per ciò che era successo a Ealdor.
A pochi metri da lui, Arthur grugnì nel sonno. Era così vicino...
Ed era così freddo, che male poteva fare andare a sdraiarsi accanto a lui?
Forse poteva farne anche troppo, decise Merlin rimanendo dov'era.

«Gwen, vuoi dirmi cosa c'è che non va?»
La ragazza arrossì, evitando di incrociare lo sguardo di Merlin.
«Io...» cominciò incerta, per interrompersi subito dopo, «Niente.»
«Gwen, avanti.» la sollecitò, preoccupato, «Da stamattina non fai che evitarmi.»
«Io... io vi ho visti!» esplose allora, «Vi ho visti ieri, al campo per gli allenamenti! Tu ed Arthur! E stavate... Tu urlavi! Oh, per l'amor di dio!»
Merlin tentò di controllarsi e di non lasciar trasparire l'immenso imbarazzo che stava provando.
«Oh sì, Arthur è molto esigente durante gli allenamenti,» improvvisò, «ma ti assicuro che nessuno dei due si è fatto male.»

Hunith era stata contenta di scoprire che Merlin si era fatto degli amici, a Camelot.
Amici fedeli, pronti a correre in suo aiuto in qualsiasi momento, mettendo persino a repentaglio la propria vita.
Suo figlio sembrava felice, come se finalmente avesse trovato il suo posto nel mondo, accanto ad Arthur Pendragon.
A preoccuparla, tuttavia, era proprio l'amicizia con il principe.
Che la ragazza, Gwen, provasse qualcosa per Merlin era palese, eppure lui non aveva occhi che per Arthur.
«È una mia cara amica.» le aveva spiegato, quando aveva provato a chiedergli di lei.
«E Arthur?» Merlin aveva sorriso, senza rispondere.

«Idiota!» fu la prima parola che riuscì ad articolare quando Arthur si fu ripreso.
Lo abbracciò, sollevato, sotto lo sguardo impassibile dell'uomo degli unicorni.
«Da quando in qua un servo osa rivolgersi così al suo padrone?» lo rimproverò bonariamente il principe.
Merlin si ritrasse, improvvisamente conscio dell'ingenuità del suo slancio.
«Da quando il suo padrone decide di agire come un incosciente!» borbottò impacciato, «Potevate morire!»
«Sono ancora vivo, no?» rispose.
Sorrise debolmente, e Merlin non poté fare a meno di sorridergli di rimando, abbandonando all'istante l'espressione corrucciata.
«Siete ancora vivo, sì.» confermò. Gettò all'ortiche l'etichetta e lo abbracciò di nuovo.

«La vuoi piantare di farneticare? Sto cercando di concentrarmi!»
«Non stavo farneticando,» si difese Merlin, «vi stavo dando dei consigli su come-»
«Cosa vuoi che me ne importi dei consigli di un servo?»
Merlin non lasciò che quelle parole lo ferissero: conosceva il principe da troppo tempo per farsi toccare dai suoi repentini scatti d'ira.
Arthur un giorno sarebbe stato re, e allontanare gli altri nei momenti difficili non era che il suo modo per prepararsi a governare un regno da solo.
Merlin restava al suo fianco nonostante tutto, perché capisse che quella non era l'unica alternativa a sua disposizione.

***
Note!
Aw, finita anche la seconda parte! *-*
Speriamo che l'ispirazione non mi abbandoni a metà. Forse il prossimo capitolo sarà quello delle lettere-difficili-legate-da-un-filo-conduttore. Lo metto in mezzo, per spezzare un po'.
Vediamo, non ne sono certa. <3

Risposte alle recensioni!
Melchan. Awwwww! Tu! Ripeterai sempre le stesse cose - e poi non è vero - ma io adoro i tuoi commenti! *-* E hai ragione, come si fa a non amare questi due a profusione? X3 Merlin è così puccio, e Arthur è così... Arthur. xD E per rispondere a un'altra tua recensione, quella a A trap blablabla: le mie storie si allungano e si accorciano, ma di base sono portata di più alla sintesi, e quindi alle drabble. xD La raccolta di drabble è un po' un compromesso. <3 Grazie! :***
kikka91. Ti preeeeeeeego, scrivimi una GaiusUther! O UtherGaius, come preferisci! xDDDD Ma risparmiami, per amor di Arthur, la GaiusMerlin. Risparmiamela. Altrimenti ti scrivo una... uhm... HunithNimueh? E' abbastanza tremenda? xD A parte scherzi, grazie di aver commentato! <3 Spero che anche queste ti siano piaciute. X3
Artemisia89. (LLLLLLLLL) *fa le fusa*

Grazie anche a chi ha letto e messo tra i preferiti questa storia! <3
Val

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Capitolo 3
*** Alphabet - Part III (Dal diario di Merlin) ***


AlphabetJKWXY

Un paio di note prima del terzo capitolo. <3
Questa terza parte raccoglie tutte le lettere straniere dell'alfabeto - oddio, straniere ormai mica tanto - ovvero J, K, W, X e Y.
Le drabble sono scritte tutte in prima persona, dal punto di vista di Merlin.
Ogni lettera è l'iniziale di una creatura fantastica.
Le prime due - Jobberknoll e Kneazle - sono prese da Gli animali fantastici: dove trovarli di J. K. Rowling.
Metto le descrizioni delle due creature nelle note finali. <3
La quinta drabble credo sia comprensibile solo per chi ha visto Buffy, o forse solo per me, ma vabbe'. xD

***

Alphabet - Part III
~ Dal diario di Merlin ~

Jobberknoll. Questa mattina ho accompagnato Arthur a una battuta di caccia.
Eravamo nel bosco, quando ho visto un uccellino dalle piume azzurre a macchie appollaiato su un albero.
L'ho indicato ad Arthur e quell'idiota ha imbracciato immediatamente la balestra.
Allora ho pensato di ricordargli dell'unicorno, e fortunatamente ha desistito.
All'improvviso, però, la creatura ha iniziato a gridare come se stesse per morire.
E in effetti, stava morendo. Ha emesso un lungo ululato ininterrotto e poi è stramazzata a terra.
La cosa buffa, è che sono sicuro di aver sentito distintamente '!nogardneP ruhtrA id alorap ,oim àras nilreM iop o amirP'.

Kneazle. Mentre raccoglievo delle erbe medicinali per Gaius in una radura poco lontana dal castello, mi si è avvicinato un gatto.
Ha le orecchie enormi e una coda foltissima. È stato talmente affettuoso con me che ho deciso di adottarlo.
Non penso che ci recherà molto fastidio, ha uno sguardo straordinariamente intelligente.
Sono persino riuscito a convincere Gaius a tenerlo!
Arthur non sembra rientrare nelle sue grazie, purtroppo per lui: ogni volta che il gatto lo vede arruffa il pelo e soffia terribilmente.
In un paio d'occasioni è riuscito a graffiarlo, e questo all'orgoglioso principe di Camelot non va giù.

Werewolf. Da due giorni una misteriosa creatura faceva strage del bestiame durante la notte, così Arthur ed io eravamo usciti per stanarla.
C'era la luna piena, e appena il mostro mi si parò davanti, capii immediatamente che si trattava di un lupo mannaro.
Stavo per chiamare Arthur, quando la bestia mi rivolse uno sguardo... come di supplica.
«Sua Maestà?!» bisbigliai incredulo, riconoscendolo, «Uther Pendragon?»
Annuì.
Cercai Arthur e gli spiegai che avevo già visto quella creatura in un libro di Gaius, convincendolo che ucciderla ci avrebbe attirato contro disgrazie inimmaginabili.
Funzionò. Incredibile quanto sia diventato superstizioso, dopo la storia dell'unicorno.

XXXXX. (creatura non identificata)
Ieri, Arthur ed io abbiamo rischiato seriamente la vita.
Stavamo facendo il bagno nel lago poco distante da Camelot, quando una bestia immonda è apparsa dal nulla.
Aveva fattezze simili a quelle umane, tranne per gli occhi: enormi, dalla pupilla dilatata e... luccicante.
Ci guardava famelica, le mani unite e le ginocchia piegate in una posizione innaturale.
Ci siamo istintivamente abbracciati per il terrore.
«Kawaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!» ha preso ad urlare con voce stridula, saltellando minacciosa. Ed è scomparsa.
Ho chiesto a Gaius, i cui lineamenti sono diventati all'istante più asimmetrici del solito.
«Slash-fangherl! Self-insertion!» ha borbottato enigmatico.

Ylenia Camille Giles. (apprendista Mary Sue)
Non riesco ancora a spiegarmi come Arthur possa esserci caduto.
Come ha fatto a non capire che quella intrigante fanciulla dallo sguardo magnetico altri non era che una Mary Sue?
«Non sono perfetta, guarda! Ho un piccolo neo proprio alla base del collo!»
Tipico. E invece l'idiota c'è cascato!
Gaius ed io eravamo già pronti ad intervenire, quando la Sue, di fronte al re, ha proclamato:
«Padre! Sono diventata Cacciatrice!»
Uther non ha capito un accidente, ma ha deciso che si trattava di stregoneria e l'ha fatta giustiziare.
Arthur giura di aver bluffato. Idiota!

***
Note!
Jobberknoll. [...] è un uccellino azzurro a macchie che si nutre di piccoli insetti. Non emette alcun suono fino al momento della morte, quando si esibisce in un lungo urlo fatto di tutti i suoni che ha sentito nella sua vita rigurgitati alla rovescia. [...]
Kneazle. [...] Piccola creatura simile a un gatto con il pelo chiazzato, screziato o maculato, orecchie molto grandi e la coda di leone, il Kneazle è intelligente, indipendente e talvolta aggressivo, anche se quando si affeziona a un mago o a una strega diventa un eccellente animale domestico. Il Kneazle ha l'inquietante abilità di riconoscere i tipi molesti o sospetti e si può contare sul fatto che guidi il suo padrone a casa se i due si smarriscono. [...]

Niente da dire, è un capitolo di intervallo, prendetelo così com'è, mica è serio. xD

Risposte alle recensioni!
Mina10. Ti ringrazio! <3 Tanto originale non è, perché l'idea dell'alfabeto non è mia, ma di PucchykoGirl che ha lanciato la sfida! ^^ Cerco di mettere almeno un po' di originalità delle drabble. ^^ Spero che anche queste ti siano piaciute!

Val

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Capitolo 4
*** Alphabet - Part IV ***


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Alphabet - Part IV

Merlin si avvicinò cauto alla stanza del principe.
Il castello era silenzioso, solo i suoi passi risuonavano nel corridoio buio.
«Lascerò la porta della mia camera aperta, questa notte, Merlin.»
Accostò l'orecchio al legno freddo del battente; nessun suono proveniva dall'interno.
«La porta aperta, sire? Non capisco, perché la porta aperta, aperta per... chi?»
Vincendo la vergogna, tentò allora di sbirciare dal buco della serratura.
Non vide nulla, se non altro buio compatto.
«Lascerò la porta aperta, Merlin.»
Che si fosse preso gioco di lui? Appoggiò incerto la mano sulla maniglia, che cedette sotto la sua lieve pressione. Entrò.
«Sire...?»

Non gli piaceva, era inutile tentare di convincersi del contrario.
Lancelot era un ottimo cavaliere; Arthur era abbastanza intelligente da capire che la nobiltà d'origini era poca cosa di fronte alla nobiltà di spirito, o d'intenti.
Se aveva portato documenti falsi, non l'aveva fatto per ingannarli, ma per avere una possibilità, per dimostrare il proprio valore e servire Camelot.
Di tutto questo, Arthur era pienamente consapevole. Tuttavia, Lancelot continuava a non piacergli.
Percepiva come un pericolo, in lui. Uno strano presagio di tradimento, che non riusciva a spiegarsi.
La sua amicizia con Merlin non c'entrava nulla, naturalmente. Oh, proprio no.

«Orribile!» sentenziò, «Merlin, idiota! Hai di nuovo usato carne di ratto?»
Il servo guardò sconsolato la smorfia disgustata del principe. «Faccio del mio meglio, sire.»
Arthur si alzò dalla tavola.
«Non oso immaginare cosa potresti propinarmi se facessi del tuo peggio, sinceramente.», lo schernì, avanzando minaccioso verso di lui.
«Che ne diresti se decidessi di mangiare te?»
Merlin arretrò.
«Potrei rosolarti a fuoco lento.»
Merlin arretrò ancora.
«Ma scommetto che saresti ottimo anche crudo.»
Merlin finì contro il muro.
«Non è divertente.» borbottò, a corto di spazio ma non di parole.
«Oh, sì.» ridacchiò il principe, «Sì che lo è.»

«Perché non dormi più nel tuo letto, Merlin?»
Stavano facendo colazione, ognuno immerso nei propri pensieri, quando Gaius se n'era uscito con quella domanda a bruciapelo, affrontando l'argomento senza tanti giri di parole.
Aveva un tono divertito, piuttosto che inquisitorio o preoccupato.
«Oh, be', io... il letto è scomodo.» farfugliò, accampando una scusa qualsiasi.
Gaius alzò un sopracciglio. «Non te ne sei mai lamentato.»
«No, certo, va benissimo,» ritrattò subito, «è un ottimo letto, voglio dire, io ti sono grato per-»
«Non ti devi giustificare, Merlin.» lo interruppe, «Capisco: devi averne trovato uno più comodo, evidentemente.»
Sorrise sornione: «Uno principesco.»

Quiete. Merlin provava un meraviglioso senso di pace e tranquillità.
Accanto a lui Arthur russava rumorosamente, un buffo sorriso appena accennato sul volto disteso.
Non era una visione particolarmente sensuale, o romantica. Tutt'altro.
Ma era un'immagine reale, tangibile. Era rassicurante.
La presenza fisica di Arthur - Arthur nudo - sdraiato a pochi centimetri da lui, nello stesso letto, rendeva i confini di quella nottata incredibile più precisi, nitidi. Reali.
Come per averne conferma, Merlin allungò una mano verso il principe e gli sfiorò la spalla scoperta.
Arthur grugnì nel sonno e si voltò dall'altra parte. Molto, molto reale, decise Merlin.

***
Note!
Aw, quarta parte! Mi mancano solo altre sei drabble! Posso farcela! <3<3<3
Ohé, sono consapevole che tutto ciò non sia niente di memorabile. xD Ma spero vi piacciano lo stesso. *w*

La drabble della lettera N l'ho scritta per una sfida con Lè: 15 minuti (con proroga di 10 minuti alla bisogna) per scrivere una storia, con titolo/tema un prompt a scelta tra quattro proposti dall'altra. Avevo scelto: Cross my borders and kill the calm. Lei ha scritto una fic su Eureka Seven, con il prompt You're the girl with sharp teeth. E ha vinto, per vari motivi. xD

Risposte alle recensioni!
kikka91. Tesoro! <3<3<3 Le tue recensioni mi fanno sempre tanto, tanto piacere, soprattutto se riesco a farti rotolare un po'. xD Queste le conosci già tutte! <3 Grazie dei commenti, e di tutto il supporto morale pre-pubblicazione! xD
Kaho_chan. Lè! Ma da quant'è che non scrivevo il tuo nick! °° E come sempre hai ragione, sì, lo ammetto, ci sono anch'io. Come sapevi che ero un licantropo? çç Pupilz, grazie di essere passata per un commentino, il fandom non è dei tuoi preferiti e figuriamoci la coppia. xD (L)
Melchan. Aw, ma figurati! Non ti fustigare. <3<3<3 L'ultima era un giochino sull'attore che interpreta Uther, che in Buffy era il mentore (?) della cacciatrice e di cognome faceva, appunto, Giles. xD Non riesco a guardare Uther senza pensare a lui, che era una pasta d'uomo! Adorabile. xD E Uther è un lupo mannaro. C'è sicuramente del vero e sarebbe da scriverci qualcos'altro sopra. *medita* Ma anche no! xD Grazie del commento, anche tu mi fai sghignazzare non poco. xDDD E lo sai che mi hai attaccato la mania di mettere tre <3 di fila? *informazione randomica*
Mina10. Grazie! ** E io pensavo che nessuno la capisse oltre a me, oh! xD Spero che anche queste ti siano piaciute! <3

Grazie a chi ha letto senza commentare e ha chi ha messo tra i preferiti! <3<3<3
A presto! (?)
Val

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