Stuck in the middle with you. di tinebrella (/viewuser.php?uid=25016)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alphabet - Part I ***
Capitolo 2: *** Alphabet - Part II ***
Capitolo 3: *** Alphabet - Part III (Dal diario di Merlin) ***
Capitolo 4: *** Alphabet - Part IV ***
Capitolo 1 *** Alphabet - Part I ***
AlphabetAtoE
Alphabet - Part I
Arthur. Arthur Pendragon. Era quello
il nome del proprio destino? No, che non lo era. Il drago gli aveva mentito,
ne era certo. Merlin non credeva nel destino, tanto per cominciare.
Nell'idea di una strada prestabilita, di passi già tracciati da chissà quale
entità superiore. E sospettava che quella entità superiore, nel suo caso,
fosse proprio il drago. Istintivamente, non riusciva a fidarsi di una
creatura magica dai poteri sconosciuti confinata in una caverna. Da
anni. 'Grazie tante, ma no, non voglio essere l'altra faccia di una
medaglia del genere.', avrebbe voluto dirgli. Ma
quello se n'era già volato
via.
Bell'idea, Merlin, quella di salvare la
vita dell'idiota. È il tuo primo giorno come servitore personale di Arthur
Pendragon, e ti ha già affidato talmente tanti compiti da sbrigare entro il
tramonto, che inizi a dubitare di aver anche tempo per respirare. Le tue
mansioni vanno da lucidare le sue armi a pulire le stalle, passando per
sistemare le sue stanze e assisterlo durante i duelli, e una quantità
spropositata di altre incombenze che fai fatica persino a tenere a
mente. Se è vero che siete due facce della stessa moneta, non hai dubbi su quale ti spetti: la
croce.
«Che... che cosa stai facendo?» Arthur sbuffa
contro il suo collo, si ritrae di malavoglia e alza gli occhi al cielo. «Cosa
ti sembra che io stia facendo?» E glielo chiede come se la risposta fosse
ovvia. Per Merlin, invece, non è poi così ovvia. È palese che il principe lo abbia baciato, ma non
ovvio. È palese che abbia intenzioni che vanno oltre
al semplice baciarsi, ma non ovvio. Vedendolo in difficoltà, Arthur
decide di dargli un indizio, e riprende da dove si era interrotto. Merlin
accetta di capirci sempre di meno, e smette di badare a sottigliezze
semantiche.
Dove
diavolo erano finiti? Merlin si guardò
intorno. Alberi alla sua destra, alberi alla sua sinistra, alberi alle sue
spalle... neanche a dirlo, alberi pure davanti. E osservando con particolare
attenzione l'albero #219 di fianco a lui, ebbe una spiacevole sensazione di deja
vù. Che stessero girando in tondo? Anche l'albero #547 gli era familiare, a
guardarlo bene. E il muschio dell'albero #491? E quel particolare ramo
lievemente piegato dell'albero #163? E- Oh, all'inferno. «Ci siamo
persi.» constatò. «Più di quanto tu creda.» sibilò una voce vicinissima
al suo collo. Merlin riformulò mentalmente la domanda. Dove diavolo andremo a
finire?
Emrys. Questo era il nome con cui
il piccolo druido gli si rivolgeva. Emrys. A Merlin non piaceva per niente.
Sentiva che solo come Merlin sarebbe riuscito a rimanere accanto al
principe, e a proteggerlo. Emrys era il suo lato oscuro e magico, il
terribile segreto che tentava di celare ogni giorno più faticosamente. Emrys
era il potere che Arthur non avrebbe mai accettato, Emrys era l'uomo che Arthur
avrebbe giustiziato come traditore. Emrys non era stato capace di
fare la scelta giusta. Ma sarebbe stato Merlin, in un futuro che
sperava il più lontano possibile, a pagarne il
prezzo.
*** Note!
Questa fanfiction partecipa
alla Alphabet Challenge - 26 lettere per dire "ti amo" lanciata da PucchykoGirl. In breve, 26 lettere per 26 drabble da 100 parole esatte. Ogni
drabble deve iniziare con la lettera dell'alfabeto a cui si ispira e trattare
d'amore, o comunque di un pairing. Be', io ci provo. xD Ho deciso di
dividere la fanfiction in capitoli di cinque drabble ognuno (a parte uno di
sei), perché così facendo spero di superare la mia incostanza. E di portare
a termine la sfida, per una volta tanto. Quindi, i capitoli saranno così
divisi: - dalla A alla E; - dalla F alla L; - dalla M alla Q; -
dalla R alla Z; - J, K, W, X e Y. Queste le ho tenute per ultime perché
probabilmente saranno legate da un filo conduttore comune. Non ho idea dei tempi di
aggiornamento, dipende tutto dall'ispirazione. Il titolo è una canzone degli
Steelers Wheel, direttamente dalla colonna sonora di Reservoir Dogs, Le Iene. Non so neanche
perché l'ho scelto. Però mi piace. È tutto.
<3 Val
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Capitolo 2 *** Alphabet - Part II ***
AlphabetFtoL
Alphabet - Part II
Freddo. Merlin non ricordava di
aver sentito tanto freddo, la notte in cui si erano accampati durante il viaggio di
andata. Ma all'andata non aveva quella stanchezza balorda nelle ossa, non
aveva la morte di William negli occhi e la colpa nel cuore. Si rigirava da
ore sotto le coperte senza riuscire a scaldarsi, né a darsi pace per ciò che era
successo a Ealdor. A pochi metri da lui, Arthur grugnì nel sonno. Era così
vicino... Ed era così freddo, che male poteva fare andare a sdraiarsi
accanto a lui?
Forse poteva farne anche troppo, decise Merlin rimanendo
dov'era.
«Gwen, vuoi dirmi cosa c'è che non va?» La ragazza
arrossì, evitando di incrociare lo sguardo di Merlin. «Io...» cominciò
incerta, per interrompersi subito dopo, «Niente.» «Gwen, avanti.» la
sollecitò, preoccupato, «Da stamattina non fai che evitarmi.» «Io... io vi
ho visti!» esplose allora, «Vi ho visti ieri, al campo per gli allenamenti!
Tu ed Arthur! E stavate... Tu urlavi! Oh, per l'amor di dio!» Merlin tentò di
controllarsi e di non lasciar trasparire l'immenso imbarazzo che stava
provando. «Oh sì, Arthur è molto esigente durante gli allenamenti,» improvvisò, «ma ti assicuro che
nessuno dei due si è fatto
male.»
Hunith era stata contenta di scoprire
che Merlin si era fatto degli amici, a Camelot. Amici fedeli, pronti a
correre in suo aiuto in qualsiasi momento, mettendo persino a
repentaglio la propria vita. Suo figlio sembrava felice, come se
finalmente avesse trovato il suo posto nel mondo, accanto ad Arthur
Pendragon. A preoccuparla, tuttavia, era proprio l'amicizia con il
principe. Che la ragazza, Gwen, provasse qualcosa per Merlin era palese,
eppure lui non aveva occhi che per Arthur. «È una mia cara amica.» le aveva
spiegato, quando aveva provato a chiedergli di lei.
«E Arthur?» Merlin aveva sorriso, senza
rispondere.
«Idiota!» fu la prima parola che riuscì ad articolare quando
Arthur si fu ripreso. Lo abbracciò, sollevato, sotto lo
sguardo impassibile dell'uomo degli unicorni. «Da quando
in qua un servo osa rivolgersi così al suo padrone?» lo rimproverò bonariamente
il principe. Merlin si
ritrasse, improvvisamente conscio dell'ingenuità del suo slancio. «Da quando il suo padrone decide
di agire come un incosciente!» borbottò impacciato, «Potevate morire!» «Sono ancora vivo, no?» rispose. Sorrise debolmente, e
Merlin non poté fare a meno di sorridergli di rimando, abbandonando all'istante
l'espressione corrucciata. «Siete ancora vivo, sì.» confermò. Gettò
all'ortiche l'etichetta e lo abbracciò di nuovo.
«La vuoi piantare di farneticare? Sto cercando di
concentrarmi!» «Non stavo farneticando,» si difese Merlin, «vi stavo dando
dei consigli su come-» «Cosa vuoi che me ne importi dei
consigli di un servo?» Merlin non lasciò che quelle parole lo
ferissero: conosceva il principe da troppo tempo per farsi toccare dai
suoi repentini scatti d'ira. Arthur un giorno sarebbe stato re,
e allontanare gli altri nei momenti difficili non era che il suo modo
per prepararsi a governare un regno da solo. Merlin
restava al suo fianco nonostante tutto, perché
capisse che quella non era l'unica alternativa a sua
disposizione.
*** Note! Aw, finita anche la seconda parte!
*-* Speriamo che l'ispirazione non mi abbandoni a metà. Forse il prossimo
capitolo sarà quello delle lettere-difficili-legate-da-un-filo-conduttore. Lo
metto in mezzo, per spezzare un po'.
Vediamo, non ne sono certa.
<3
Risposte alle recensioni! Melchan.
Awwwww! Tu! Ripeterai sempre le stesse cose - e poi non è vero - ma io adoro i
tuoi commenti! *-* E hai ragione, come si fa a non amare questi due a
profusione? X3 Merlin è così puccio, e Arthur è così... Arthur. xD E
per rispondere a un'altra tua recensione, quella a A trap blablabla: le mie
storie si allungano e si accorciano, ma di base sono portata di più alla
sintesi, e quindi alle drabble. xD La raccolta di drabble è un po' un
compromesso. <3 Grazie! :*** kikka91. Ti preeeeeeeego,
scrivimi una GaiusUther! O UtherGaius, come preferisci! xDDDD Ma risparmiami,
per amor di Arthur, la GaiusMerlin. Risparmiamela. Altrimenti ti scrivo una...
uhm... HunithNimueh? E' abbastanza tremenda? xD A parte scherzi, grazie di aver
commentato! <3 Spero che anche queste ti siano piaciute.
X3 Artemisia89.
(LLLLLLLLL) *fa le
fusa*
Grazie anche a chi ha letto e messo tra i preferiti
questa storia! <3
Val
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Capitolo 3 *** Alphabet - Part III (Dal diario di Merlin) ***
AlphabetJKWXY
Un paio di
note prima del terzo capitolo. <3 Questa terza parte
raccoglie tutte le lettere straniere dell'alfabeto - oddio, straniere ormai
mica tanto - ovvero J, K, W, X e Y. Le drabble sono scritte tutte
in prima persona, dal punto di vista di Merlin. Ogni lettera è l'iniziale di
una creatura fantastica. Le prime due - Jobberknoll e Kneazle - sono prese da
Gli animali fantastici: dove trovarli di J. K. Rowling. Metto le descrizioni
delle due creature nelle note finali. <3 La quinta drabble credo sia
comprensibile solo per chi ha visto Buffy, o forse solo per me, ma
vabbe'. xD
***
Alphabet - Part III
~ Dal diario di Merlin ~
Jobberknoll. Questa mattina ho
accompagnato Arthur a una battuta di caccia. Eravamo nel bosco, quando ho
visto un uccellino dalle piume azzurre a macchie appollaiato su un
albero. L'ho indicato ad Arthur e quell'idiota ha imbracciato immediatamente
la balestra. Allora ho pensato di ricordargli dell'unicorno, e fortunatamente
ha desistito. All'improvviso, però, la creatura ha iniziato a gridare come se
stesse per morire. E in effetti, stava morendo. Ha emesso un lungo ululato
ininterrotto e poi è stramazzata a terra. La cosa buffa, è che sono sicuro di
aver sentito distintamente '!nogardneP ruhtrA id alorap ,oim àras nilreM iop o
amirP'.
Kneazle. Mentre raccoglievo delle erbe
medicinali per Gaius in una radura poco lontana dal castello, mi si è avvicinato
un gatto. Ha le orecchie enormi e una coda foltissima. È stato talmente
affettuoso con me che ho deciso di adottarlo. Non penso che ci recherà molto
fastidio, ha uno sguardo straordinariamente intelligente. Sono persino
riuscito a convincere Gaius a tenerlo! Arthur non sembra rientrare nelle sue
grazie, purtroppo per lui: ogni volta che il gatto lo vede arruffa il pelo e
soffia terribilmente. In un paio d'occasioni è riuscito a graffiarlo, e
questo all'orgoglioso principe di Camelot non va
giù.
Werewolf. Da due giorni una misteriosa creatura
faceva strage del bestiame durante la notte, così Arthur ed io eravamo
usciti per stanarla. C'era la luna piena, e appena il mostro mi si parò
davanti, capii immediatamente che si trattava di un lupo mannaro. Stavo
per chiamare Arthur, quando la bestia mi rivolse uno sguardo... come di
supplica. «Sua Maestà?!» bisbigliai incredulo, riconoscendolo, «Uther
Pendragon?» Annuì. Cercai Arthur e gli spiegai che avevo già visto quella
creatura in un libro di Gaius, convincendolo che ucciderla ci avrebbe
attirato contro disgrazie inimmaginabili. Funzionò. Incredibile quanto sia
diventato superstizioso, dopo la storia dell'unicorno.
XXXXX. (creatura non
identificata) Ieri, Arthur ed io abbiamo rischiato seriamente la vita.
Stavamo facendo il bagno nel lago poco distante da Camelot, quando una
bestia immonda è apparsa dal nulla. Aveva fattezze simili a quelle umane,
tranne per gli occhi: enormi, dalla pupilla dilatata e... luccicante. Ci
guardava famelica, le mani unite e le ginocchia piegate in una posizione
innaturale. Ci siamo istintivamente abbracciati per il
terrore. «Kawaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!» ha preso ad urlare con voce
stridula, saltellando minacciosa. Ed è scomparsa. Ho chiesto a
Gaius, i cui lineamenti sono diventati all'istante più asimmetrici del
solito. «Slash-fangherl! Self-insertion!» ha borbottato enigmatico.
Ylenia Camille Giles. (apprendista Mary
Sue) Non riesco ancora a spiegarmi come Arthur possa esserci caduto. Come
ha fatto a non capire che quella intrigante fanciulla dallo sguardo
magnetico altri non era che una Mary Sue? «Non
sono perfetta, guarda! Ho un piccolo neo proprio alla base del collo!» Tipico.
E invece l'idiota c'è cascato! Gaius ed io eravamo già pronti ad intervenire,
quando la Sue, di fronte al re, ha proclamato: «Padre! Sono
diventata Cacciatrice!» Uther non ha capito un accidente,
ma ha deciso che si trattava di stregoneria e l'ha fatta giustiziare.
Arthur giura di aver bluffato.
Idiota!
*** Note! Jobberknoll. [...] è un
uccellino azzurro a macchie che si nutre di piccoli insetti. Non emette alcun
suono fino al momento della morte, quando si esibisce in un lungo urlo fatto di
tutti i suoni che ha sentito nella sua vita rigurgitati alla rovescia.
[...] Kneazle. [...] Piccola creatura simile a un gatto con
il pelo chiazzato, screziato o maculato, orecchie molto grandi e la coda di
leone, il Kneazle è intelligente, indipendente e talvolta aggressivo, anche se
quando si affeziona a un mago o a una strega diventa un eccellente animale
domestico. Il Kneazle ha l'inquietante abilità di riconoscere i tipi molesti o
sospetti e si può contare sul fatto che guidi il suo padrone a casa
se i due si smarriscono.
[...]
Niente da dire, è un capitolo di intervallo, prendetelo
così com'è, mica è serio.
xD
Risposte alle recensioni! Mina10.
Ti ringrazio! <3 Tanto originale non è, perché
l'idea dell'alfabeto non è mia, ma di PucchykoGirl che ha lanciato la
sfida! ^^ Cerco di mettere almeno un po' di originalità delle drabble. ^^ Spero
che anche queste ti siano
piaciute!
Val
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Capitolo 4 *** Alphabet - Part IV ***
AlphabetMtoQ
Alphabet - Part IV
Merlin si avvicinò cauto alla stanza
del principe. Il castello era silenzioso, solo i suoi passi risuonavano nel
corridoio buio. «Lascerò la porta della mia camera aperta, questa notte,
Merlin.» Accostò l'orecchio al legno freddo del battente; nessun suono
proveniva dall'interno. «La porta aperta, sire? Non capisco, perché
la porta aperta, aperta per... chi?» Vincendo la vergogna, tentò allora
di sbirciare dal buco della serratura. Non vide nulla, se non altro buio
compatto. «Lascerò la porta aperta, Merlin.» Che si fosse preso
gioco di lui? Appoggiò incerto la mano sulla maniglia, che cedette sotto la sua
lieve pressione. Entrò.
«Sire...?»
Non gli piaceva, era inutile tentare di convincersi del
contrario. Lancelot era un ottimo cavaliere; Arthur era abbastanza
intelligente da capire che la nobiltà d'origini era poca cosa di fronte alla
nobiltà di spirito, o d'intenti. Se aveva portato documenti falsi, non
l'aveva fatto per ingannarli, ma per avere una possibilità, per dimostrare il
proprio valore e servire Camelot. Di tutto questo, Arthur era pienamente
consapevole. Tuttavia, Lancelot continuava a non piacergli. Percepiva come un
pericolo, in lui. Uno strano presagio di tradimento, che non riusciva a
spiegarsi. La sua amicizia con Merlin non c'entrava nulla, naturalmente. Oh,
proprio no.
«Orribile!» sentenziò, «Merlin,
idiota! Hai di nuovo usato carne di ratto?» Il servo guardò sconsolato
la smorfia disgustata del principe. «Faccio del mio meglio, sire.» Arthur si
alzò dalla tavola. «Non oso immaginare cosa potresti propinarmi se
facessi del tuo peggio, sinceramente.», lo schernì, avanzando minaccioso verso
di lui. «Che ne diresti se decidessi di mangiare te?» Merlin
arretrò. «Potrei rosolarti a fuoco lento.» Merlin arretrò ancora. «Ma
scommetto che saresti ottimo anche crudo.» Merlin finì contro il
muro. «Non è divertente.» borbottò, a corto di spazio ma non di
parole. «Oh, sì.» ridacchiò il principe, «Sì che
lo è.»
«Perché non dormi più nel tuo letto,
Merlin?» Stavano facendo colazione, ognuno immerso nei propri
pensieri, quando Gaius se n'era uscito con quella domanda a bruciapelo,
affrontando l'argomento senza tanti giri di parole. Aveva un tono divertito,
piuttosto che inquisitorio o preoccupato. «Oh, be', io... il letto è
scomodo.» farfugliò, accampando una scusa qualsiasi. Gaius alzò un
sopracciglio. «Non te ne sei mai lamentato.» «No, certo, va benissimo,»
ritrattò subito, «è un ottimo letto, voglio dire, io ti sono grato per-» «Non
ti devi giustificare, Merlin.» lo interruppe, «Capisco: devi averne trovato uno
più comodo, evidentemente.» Sorrise sornione:
«Uno principesco.»
Quiete. Merlin provava un meraviglioso
senso di pace e tranquillità. Accanto a lui Arthur russava rumorosamente, un
buffo sorriso appena accennato sul volto disteso. Non era una visione
particolarmente sensuale, o romantica. Tutt'altro. Ma era un'immagine reale,
tangibile. Era rassicurante. La presenza fisica di Arthur - Arthur
nudo - sdraiato a pochi centimetri da lui, nello stesso letto, rendeva
i confini di quella nottata incredibile più precisi, nitidi. Reali. Come per
averne conferma, Merlin allungò una mano verso il principe e gli sfiorò la
spalla scoperta. Arthur grugnì nel sonno e si voltò dall'altra parte. Molto, molto reale,
decise Merlin.
*** Note! Aw, quarta parte! Mi mancano solo altre
sei drabble! Posso farcela! <3<3<3 Ohé, sono consapevole che tutto
ciò non sia niente di memorabile. xD Ma spero vi piacciano lo
stesso. *w*
La drabble della lettera N l'ho
scritta per una sfida con Lè: 15 minuti (con proroga di 10 minuti alla bisogna) per
scrivere una storia, con titolo/tema un prompt a scelta tra quattro proposti
dall'altra. Avevo scelto: Cross my borders and kill the
calm. Lei ha scritto una
fic su Eureka Seven, con il prompt You're the girl with sharp teeth. E
ha vinto, per vari motivi. xD
Risposte alle recensioni! kikka91.
Tesoro! <3<3<3 Le tue recensioni mi fanno sempre tanto, tanto piacere,
soprattutto se riesco a farti rotolare un po'. xD Queste le conosci già tutte!
<3 Grazie dei commenti, e di tutto il supporto morale pre-pubblicazione!
xD Kaho_chan. Lè! Ma da quant'è che non scrivevo il tuo
nick! °° E come sempre hai ragione, sì, lo ammetto, ci sono anch'io. Come sapevi
che ero un licantropo? çç Pupilz, grazie di essere passata per un commentino, il
fandom non è dei tuoi preferiti e figuriamoci la coppia. xD
(L) Melchan. Aw, ma
figurati! Non ti fustigare. <3<3<3 L'ultima era un giochino sull'attore
che interpreta Uther, che in Buffy era il mentore (?) della cacciatrice e di
cognome faceva, appunto, Giles. xD Non riesco a guardare Uther senza pensare a
lui, che era una pasta d'uomo! Adorabile. xD E Uther è
un lupo mannaro. C'è sicuramente del vero e
sarebbe da scriverci qualcos'altro sopra. *medita* Ma anche no! xD Grazie del
commento, anche tu mi fai sghignazzare non poco. xDDD E lo sai che mi hai
attaccato la mania di mettere tre <3 di fila? *informazione
randomica* Mina10. Grazie! ** E io pensavo che nessuno la
capisse oltre a me, oh! xD Spero che anche queste ti siano
piaciute! <3
Grazie a chi ha letto senza commentare e ha chi ha messo
tra i preferiti! <3<3<3 A presto!
(?)
Val
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