Another Human: il nono umano

di Matte Goldenside
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Monte Ebott ***
Capitolo 2: *** Il manichino ***
Capitolo 3: *** Flowey the Flower ***
Capitolo 4: *** Sans lo scheletro ***
Capitolo 5: *** Avviso molto importante ***



Capitolo 1
*** Il Monte Ebott ***


Another Human: il nono umano
 
Cap n°1: Il Monte Ebott
 
In questo momento una bambina sta camminando, o meglio dire, scalando il Monte Ebott, un gesto che di sicuro sarebbero in pochi a fare, ma come non darle ragione, lei non ha nulla da perdere, nessun amico, nessun parente, è sola. Ha capelli biondi non troppo lunghi, occhi di un verde molto chiaro, una felpa blu e un braccialetto con un cuore, in quel piccolo oggetto c’è molto di più di quel che sembra, anche se potrà sembrare strano. Sta piangendo, gli occhi sono zuppi di lacrime, di certo non ha passato dei bei momenti prima della scalata del Monte e di sicuro non ne passerà altri molto belli. Durante la sua scalata però inciampa e cade in un buco, la bambina non smette di piangere, ormai l’ora della sua morte è arrivata. Per fortuna qualcosa accade, atterra su un letto di fiori, è difficile anche solo pensare come ci siano finiti lì dei fiori. Hanno però un aspetto strano, sembrano morti, sono appassiti.
La bambina per fortuna non si è fatta male, ma continua comunque a piangere e ad avere paura. Inizia a camminare, questo posto è freddo, oscuro e pieno di ragnatele, sembra che nessuno lo pulisca da anni. La ragazza varca una specie di arco di pietra e si ritrova in un luogo del tutto oscuro, è difficile orientarsi, chiunque avrebbe difficoltà a capire dove si trova, ma per fortuna davanti a lei c’è un altro arco uguale a quello precedente. La sua attenzione però cade su qualcos’altro, un enorme petalo appassito, ma che comunque conserva ancora un po’di colore rosa e accanto al petalo si trova un coltello, un coltello insanguinato. La bambina prende l’arma, di certo non sarà della gente buona quella che incontrerà; prende anche quel petalo, non sa neanche lei il perché, ma sente che potrebbe tornare utile.
Dopo aver preso l’arma, lei varca l’arco nominato prima e si ritrova davanti a due rampe di scale e in mezzo ci sono una marea di petali di fiori, anch’essi appassiti. Una cosa però cattura l’attenzione della ragazza, ovvero un bagliore, un bagliore che proviene proprio da quel cumulo. Lei lo tocca e al solo sfiorarlo sente una strana sensazione, si sente… determinata, determinata a continuare questo suo cammino per tornare a casa. Sale le scale e si ritrova in un corridoio, è oscuro e umido, ovviamente pieno di ragnatele, un luogo orribile. Per fortuna fino ad ora la ragazza non ha incontrato nessuno, il che è un bene, eppure sa di non essere sola, sa che qualcuno la sta osservando. Durante il suo cammino, incontra un manichino, sembra del tutto distrutto e rovinato, come se qualcuno lo avesse accoltellato più volte, di sicuro qualcuno deve essere passato da queste parti diverso tempo prima di lei. La ragazza si avvicina al manichino, ma appena lo sfiora, il cuore sul suo braccialetto diventa rosso e il mondo circostante diventa bianco e nero.
 
​Commento dell’autore
 
Ciao ragazzi^^
Eccoci col primo capitolo di Another Human: il nono umano
Scusatemi per il capitolo corto in cui non è accaduto praticamente nulla, ma sono di fretta oggi
Questa è la mia prima long su Undertale, se notate errori, non esitate a dirmeli^^
Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto e a presto ;)
P.S: la protagonista sarebbe una specie di mio corrispondente al femminile XD

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Capitolo 2
*** Il manichino ***


Cap n°2: Il manichino
 
 
Il mondo attorno alla ragazzina diventa bianco e nero, ora ci sono solo lei e il manichino. La bionda prende il coltello che aveva trovato prima, la mano con in mano l’arma comincia a tremare. Nonostante quello sia solo un manichino, la ragazza è comunque impaurita da esso, ma è solo un oggetto inanimato, quindi non trova il motivo per attaccarlo. La ragazza comincia quindi a parlare << Salve… come va? >> l’oggetto ovviamente non risponde << Il mio nome è Another e il tuo? >> nessuna risposta << Immagino che il tuo nome sia manichino >> nessuna risposta. La ragazza mettere il coltello nel suo zaino, non ha intenzione di attaccare il manichino << Senti, io non voglio farti del male >> il mondo ritorna normale, evidentemente se Another non attacca nessuno, il mondo ritorna normale. La ragazza è contento di aver capito questo meccanismo, quindi prosegue il suo cammino.

Ora è andata in un’altra stanza in cui ritrova un altro bagliore, lo stesso che aveva trovato prima e che l’aveva fatta sentire determinata. La ragazza lo tocca e l’effetto che prova è lo stesso di prima, una grande determinazione. La ragazza continua a camminare, ma ad un certo punto si blocca e il mondo ritorna in bianco e nero, questa volta davanti a se trova una rana gigantesca, però le manca un occhio e ha una zampa menomata. La ragazza estrae di nuovo il coltello, non ha intenzione di attaccare, ma non sa quali siano le intenzioni della rana << Ribbit, Ribbit >> la rana le salta addosso ma per fortuna Another schiva il colpo << Aspetta un attimo signora ranocchia >> << Ribbit, Ribbit >> la rana salta di nuovo contro la ragazza che schiva il colpo << Aspetta, possiamo parlare >> << Ribbit, Ribbit >> per fortuna la rana non attacca questa volta << Perché mi stai attaccando? >> << Ribbit >> << A quanto pare sai solo usare queste parole, ti capisco >> << Ribbit, Ribbit >> << Certo, guarda però che io sono buona, non è necessario combattermi ranocchia >> << Ribbit >> la rana abbassa lo sguardo in segno di scuse << Non preoccuparti, non ti farò del male >> Another ripone il coltello nello zaino, la rana scompare e il mondo ritorna normale.

La ragazza continua a camminare, sembra felice, felice di aver risparmiato un povero essere, evidentemente le persone qua sotto non sono molto socievoli, ma comunque sono buone, quindi non è necessario attaccarle. Questo posto sembra pieno di enigmi, ma stranamente sembra che qualcuno li abbia già risolti, lei non deve essere la prima a passare come già aveva pensato. Durante il suo cammino, incontra di nuovo un’altra rana, questa volta però l’animale sembrava meno mal ridotto. Another non prende neanche il coltello, sa che loro sono buoni in fondo << Ribbit, Ribbit >> la rana salta addosso alla ragazza che schiva agilmente il colpo << Sei debole… il tuo LOVE deve aumentare… >> una voce molto cupa e bassa si sente, non è stata la rana a parlare e neanche Another. << Il tuo LOVE è basso… >> il combattimento contro la rana finisce nello stesso modo di prima, ma la voce continua << Io voglio il tuo LOVE… >> la ragazza controlla il suo zainetto e vede che la voce sembra provenire dal petalo che aveva trovato vicino al coltello << Ops… mi hai trovato >> << Chi sei? >> << Questa è una storia abbastanza lunga, ma ti dirò comunque il mio nome. Io sono Flowey, Flowey il fiore, ma diciamo che ora non rimane molto del mio corpo >>.

 
Commento dell’autore

 
Eccomi col secondo capitolo^^
La nostra protagonista per ora ha scelto la Pacifist, ma chi dice che non possa fare ogni tanto qualche eccezione u.u
Ho intenzione nei prossimi capitoli di mettere un piccolo colpo di scena, ma non vi dico nulla
Alla fine Flowey anche se in parte è ancora vivo, quindi avete un personaggio su cui scaricare l’odio XD
Alcuni mostri inoltre sono ancora vivi anche se un po’mal ridotti
Inoltre, la protagonista dpveva avere un altro nome, ma dato che Golden Fredbear nella recensione dell’ultimo capitolo l’aveva chiamata così, ho deciso di darle questo nome visto che mi piaceva, quindi grazie per avermi “dato” il nome^^
Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto e a presto ;)

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Capitolo 3
*** Flowey the Flower ***


Cap n°3: Flowey the Flower
 
 
<< Quindi tu saresti Flowey il fiore? >> << Sì, come ho già detto prima, del mio corpo non è rimasto molto, ma comunque sono ancora vivo >> << Capisco, perché sei ridotto in questo modo? >> << Questa è una storia abbastanza lunga, ma te la racconterò solo a partire da un certo punto: io ero un fiore, ma poi un giorno qui nell’Underground arrivò un bambino, ho cercato di aiutarlo e diventare suo amico, ma lui non ha avuto pietà per un povero fiorellino come me e alla fine ha distrutto il mio corpo, ora sono solo un petalo >> << Mi dispiace Flowey, di sicuro quel bambino non era una brava persona, però avrei una domanda da farti: cosa intendevi prima con LOVE? >> << Chiaramente intendevo dire Amore, il tuo amore deve aumentare >> << E come può aumentare? >> << Questa cosa la scoprirai da sola, per ora continua pure il tuo viaggio >> << Ehm… ok >> la ragazza è di certo stupita, sono successe così tante cose in una sola giornata: è fuggita dall’orfanotrofio, è caduta in un monte e ha incontrato mostri e ciò che rimane di un fiore.

Le domande stanno assalendo la mente di Another, ma comunque lei continua il suo cammino, imbattendosi in diversi enigmi che sono già stati stranamente risolti, ormai è ovvio che qualcuno è passato prima di lei. La confusione della ragazza non fa altro che aumentare, che la persona passata prima sia lo stesso bambino nominato da Flowey? Questa è sicuramente una cosa plausibile. Another, dopo aver superato gli enigmi già risolti, si ritrova davanti a due piccole rampe di scale e in mezzo si trovano diversi fiori con lo stesso bagliore già visto in precedenza. La ragazza tocca quella luce e la sua determinazione aumenta di nuovo. Another sale una delle due rampe e davanti a se vede una porta che conduce a una casa. Quella casa è piena di ragnatele e non ci sono luci accese, sembra che non ci sia più nessuno da tempo.

La ragazza guarda le stanze, ci sono due camere da letto di cui una sembra appartenere ad una persona adulta. Inoltre è presente un diario in quella camera, quindi Another lo legge: non c’è scritto molto, solo qualche battuta sugli scheletri. La ragazza ripone il diario e controlla le altre stanze della casa: a quanto pare, c’è un salotto con una poltrona in mezzo e una libreria, poi c’è una cucina e dentro al frigo c’è solo una barretta di cioccolato, Another la prende, non si sa mai. La ragazza in fine scende nei sotterranei, dato che proprio nel salotto di prima si trovava un’enorme rampa di scale: Another è sempre più confusa ogni secondo che passa, ma di certo non si lascia fermare dalla sua confusione. Dopo aver sceso le scale, la ragazza cammina per due corridoi e si ritrova davanti ad una grande porta, immensa si potrebbe dire. Una cosa però salta all’occhio di Another, ovvero una veste viola con uno strano stemma davanti, è una tunica grande che non poteva di certo appartenere ad un essere umano.

La ragazza comunque varca la pota e stranamente si ritrova in un ambiente del tutto diverso: attorno a lei ci sono moltissimi alberi e… della neve, c’è la neve in quel posto. Another prosegue, questo posto sembra di certo più tranquillo e meno pauroso del precedente. Appena la ragazza sta per attraversare un ponte però, una strana barriera di ossa si forma davanti a lei, impedendole di continuare il suo cammino. Appena si gira, vede due strane cose che sono praticamente attaccate al suo corpo, sembrano teste: davanti ad Another però c’è anche uno scheletro, ha un giubbotto blu e sembra avere una maglietta bianca sotto, ha due pantaloncini corti e due pantofole rosa nei piedi, inoltre ha una sciarpa rossa attorno al collo << Guarda un po’, un altro umano. Dimmi Papyrus, cosa dovremmo farne? >>.

 
Commento dell’autore

 
Ciao ragazzi, ecco che riprendo la storia^^
In questo capitolo Another è uscita dai dungeon e ha incontrato Sans, vi chiederete come lui sia vivo visto che Frisk ha finito la Genocide, ma questo ve lo spiegherò al prossimo capitolo
Inoltre, vorrei rispondere a un paio di cose della critica dell’ultimo capitolo: innanzitutto, potrei sapere dove hai letto la regola dell’OC? XD
Ragazzi, ditemi anche voi se esiste una regola che dice che non si possono mettere OC nei personaggi da aggiungere, quindi persona che l’ultima volta ha detto questa cosa, non è che potresti lasciarmi una recensione o semplicemente mandarmi un messaggio in cui mi dici dove hai letto questa cosa?
Secondo: non mi sembra il caso di dire che il fandom sta snobbando il gioco, in quanto ogni autore mette impegno nelle sue storie, poi il risultato finale può anche non essere dei migliori, ma di certo nessuno sta snobbando il gioco e sinceramente, io direi che è proprio al gente che sa solo criticare oppure che dice queste cose che sta snobbando il gioco, esempio: uno che non conosce il gioco si ritrova stranamente in questa sezione, cosa deve pensare se vede solo critiche?
Scusate il poema, ma era necessario: ovviamente le critiche le accetto volentieri, ma senza insultare me come autore o tutti gli altri autori
Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto e a presto ;)

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Capitolo 4
*** Sans lo scheletro ***


Cap n°4: Sans lo scheletro
 
<< Dimmi Papyrus, cosa dovremmo farne? >> un’espressione di immensa paura si è dipinta sul volto di Another, quelle due… cose che non ha ancora capito cosa sono la stanno puntando, sembra che possano spararle da un momento all’altro << Allora ragazza, secondo mio fratello, tu ora dovresti morire, l’ultimo umano venuto qua non è stato poi così buono e tu Papyrus lo sai bene >> lo scheletro guarda alla sua destra, ma non c’è nulla se non degl’alberi innevati << Ehm… signor scheletro, io sono buona >> << A davvero? Dimmi allora, come faccio a esserne sicuro >> << Ehm… puoi chiedere a Flowey il fiore >> la ragazza apre il suo zainetto e fa vedere allo scheletro il petalo << Flowey? Mi sa che per te fiorellino non è ancora arrivata la primavera >> lo scheletro inizia a ridere e stessa cosa fa la ragazza, anche se è una risata chiaramente finta. Lo scheletro smette di ridere << Senti, non ho bisogno che parli il fiore, si capisce che sei una ragazza buona e… silenzio Papyrus, almeno diamole una possibilità >> lo scheletro continua a guardare alla sua destra << No, non ho paura di lei. Potrei ucciderla coi Gaster Blaster ma pero ora preferirei aspettare >> quelle strane teste scompaiono << Sì Papyrus, lo so che l’ultimo umano non è stato molto buono, però lei forse è buona >> la ragazza è confusa, prima si avventure per delle catacombe, poi trova uno scheletro che parla da solo, la cosa è molto strana << Vabbè Papyrus, almeno provaci, non ti costa nulla >>.

Another guarda con aria interrogativa lo scheletro che finalmente smette di parlare da solo << Alla fine mi sono messo d’accordo con mio fratello: per ora ti lascerò in vita, ma fa attenzione, una mossa falsa e per te sarà la fine >> << Ehm certo signor… >> << Chiamami pure Sans >> Sans aiuta Another a rialzarsi in piedi << Io mi chiamo Another >> << Piacere Another >> i due si stringono la mano << Potrei farti una domanda Sans? >> << Certo ragazza >> << Ehm… chi è la persona con cui stavi parlando? >> << Oh, lui è mio fratello Papyrus, saluta Another >> Sans guarda ancora alla sua destra << Devi scusarlo se è un po’così, l’ultimo umano non è stato molto gentile con noi >> << Chi è l’ultimo umano? >> << Oh… questa è una storia lunga, meglio se ci sediamo >> Sans crea delle ossa e le mette in un ordine tale da far sembrare la costruzione simile a una panchina << Accomodati pure >> lui e Another si siedono sulla panchina di ossa << Iniziamo dal principio >> << Certo >> << Un po’di tempo fa un umano scese nell’Undergound. Io e mio fratello Papyrus eravamo felici, ma mio fratello era un po’su di “ossa” e voleva a tutti i costi catturare un umano, alla fine però l’umano lo uccise. Io poi ho cercato di fermarlo, lui è morto tante volte, ma alla fine ha avuto la meglio. Io però sono un “osso” duro, ci vuole altro per uccidermi. Lui mi ha ferito, ma io sono comunque riuscito a resistere e non so come ma subito dopo ho ritrovato Papyrus, lui doveva essere morto, ma alla fine in realtà era vivo e vegeto, giusto? >> Sans guarda alla sua sinistra, lì dovrebbe esserci Papyrus, forse però è meglio non dire che in realtà il fratello è frutto della sua immaginazione << Capisco Sans, immagino che quel bambino abbia ucciso molta gente >> << Quasi tutti i mostri: alcuni sono scappati dopo la notizia della morte di Undyne, altri invece si sono nascosti e altri ancora sono sopravvissuti per miracolo, sappi però che stiamo parlando di piccolissime quantità, sarà circa una ventina >> << Wow, mi dispiace >> << Nah, è acqua passata, ora quell’umano è sparito, io credo di sapere che fine abbia fatto, ma non voglio dirti nulla >> << Capisco, ora devo andare? Sai per caso qual è la strada per tornare a casa? >> << Questa ora è la tua cosa. Vedo che pure tu sei un “osso duro” >>.

 
Commento dell’autore

 
Eccomi^^
Scusate il capitolo corto in cui non è successo nulla, ma almeno ora sappiamo come mai Sans è ancora vivo
Sì, Papyrus è solo una sua allucinazione
Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto e a presto ;)

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Capitolo 5
*** Avviso molto importante ***


Ciao ragazzi

Faccio questo avviso anche se un po’a malincuore per dire che la storia la concludo qui e vi dirò anche i motivi: come praticamente tutti sapranno, io ho in corso anche un’altra storia a cui tengo molto e questa non farebbe altro che intralciarmi. Poi entra in gioco anche un altro fattore: questa storia ha un inizio e una fine, ma non una parte centrale, tanto che alla fine la storia sarebbe stata senza senso e sinceramente, questa è l’ultima cosa che voglio.

Poi, possibilmente, non lasciatemi critiche o simili solo perché questo non è un vero e proprio capitolo e ho infranto il regolamento, ma non sono un criminale: non ho ammazzato nessuno, né ho rapinato una banca, ho solo scritto una spiegazione, quindi chi vuole comprendere avrà capito, se no me ne farò una ragione, tanto la storia termina qua e sinceramente, non me ne importa più di tanto

Mi dispiace per dover fermare la storia adesso e probabilmente verrò odiato da tutte le persone a cui piacevano, ma che posso farci, c’est la vie

Comunque, mi scuso ancora con tutte le persone che volevano che continuassi la storia, ma i motivi li ho spiegati prima e a presto ;)

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