l'eau qui coule entre la magie et le temps

di sasa_farytale
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In una giornata di pioggia ***
Capitolo 2: *** Una decisione all'improvviso ***
Capitolo 3: *** Cambio di rotta ***
Capitolo 4: *** La vendetta di Kayla ***
Capitolo 5: *** Un ritrovamento del passato ***
Capitolo 6: *** La verità che sale a gala ***



Capitolo 1
*** In una giornata di pioggia ***


Tutto comincio un giorno in cui il cielo era particolarmente triste, non smetteva di piangere e non era il solo una nuova vita aveva iniziato io suo corso ma non tutti siamo fortunati .                                                                                                                 Nel frattempo in ospedale una donna che aveva appena partorito stava avendo una discussione con il medico .
Dottore: signora è sicura della vostra scelta ? Guardate che siete ancora in tempo per cambiarla .                                             Signora: sisi , sono sicura ora mai con me non può avere nessun destino , con questa scelta avrà una opportunità migliore.
Signora:fatela sparire non voglio vederla
Dottore: ma signora è sua figlia come può non vederla?
Signora: anche se è mia figlia con me vivrebbe solo in una vita da fuggitiva ed è meglio che la diate in adozione e non voglio più vederla per non soffrire .
E mentre la madre di questa bambina disse ciò si viderò le sue lacrime scendere per il suo dolore di aver abbandonato sola sua figlia al suo destino.
I medici dopo aver ascoltato la scelta della madre diedero la bambina ad una delle tante ragazze che in quel ospedale di New york si occupa di portare i neonati agli orfanotrofi .
Quando alla ragazza gli fu affidata la bambina era molto tardi erano tipo le 3 di mattina ma ormai glie avevano affidata ma essendo che gli orfanotrofi erano chiusi fu costretta a lasciarla fuori ad una chiesa .
E quando fu lasciata fuori alla chiesa le suore della chiesa non avendo sentito il pianto della piccola l'hanno lasciata fuori al freddo qualche ora dopo il sole iniziò a sorgere e la pioggia si era appena calmata e il cielo da un nero pesto iniziò a diventare pian piano un blu chiaro , la bambina piangeva e piangeva finchè una signora non senti il pianto della bimba e allora decise di prendersela e portarsela con se .
La donna prese il cesto con dentro la bimba e così per un pò camminarono un pò per arrivare a casa della signora  fin a un momento in cui la donna di fronte a lei si trovavano davanti  due  uomini d'avanti 
Uomo numero uno : Senti Bils è lei la bambina che il capo vuole vero ?
Bils: Si Gils  è lei si capice dalla piccola voglia sul suo collo
Gils: signora gentilmente ci dia la bambina e nessuno ci farà del male 
Signora: No! perchè dovrei darla proprio a voi ! Non vi conosco e chi mi dice che non gli farete del male !
Gils: Signora se la mette così  , si pronta a morire.
E dopo detto ciò alla signora , Gils impugnò il suo coltello affilato come rasoio inizio ad avvicinarsi alla signora con molta velocità ed iniziò a accoltellare la signora finchè un ragazzo dai capelli neri e occhi verdi non vide la scena e non decise di intervenire.
Lui riuscì a far scappare i due uomini ma la signora stava perdendo troppo sangue e sicuramente non ce l'avrebbe fatta .
Signora: Grazie mille ragazzo per avermi aiutato , ti chiedo un favore porta questa bambina ad un orfanotrofio più vicino e assicurati che qualcuno l'addotti ti prego.
e la signora dopo aver detto le sue ultime parole , il ragazzo porto la bambina all'orfanotrofio più vicino e prima di entrare nell'orfanotrofio le disse :<< Cara bimba ,spero che tu trovi una famiglia che ti voglia bene e che ti protegga se no lo farò io >>                                                                    

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Capitolo 2
*** Una decisione all'improvviso ***


Una decisione improvisa 
Il ragazzo dopo essere entrato nell' orfanotrofio diede la bambina alle signore dell'orfanotrofio e dopo averla affidata a loro , lui spari come il vento che senti tra i capelli in un momento e poi in un momento non lo senti più.
Passarono dei mesi e dopo un pò di visite una coppia decise finalmente di adottare la bambina e finalmente la bambina grazie alla coppia ebbe un nome e dal quel momento la piccola si chiamò ''Layla''.
Nel fratempo in tutt'altra parte di New York , camminavo Gils e Bils e si ritrovarono verso un vicolo stretto e buio , in un momento scomparvero ma non scomparvero ma si erano solo teletrasportati in un altro mondo.
'' Bils il nostro capo cosa ci farà sapendo che non abbiamo la cosa che ci ha chiesto ? Secondo te la  prenderà bene ? '' Bils annui e sapeva benissimo che ciò che Gils era vero , lui conosceva il suo capevo e sapeva benissimo che se non aveva la cosa da lui richiesta lui diventava il divolo in persona.
''Gils , sappiamo tutti e due il destino che ci aspetta e sappiamo entrambi che il capo si infurierà come un satanico , e non ci possiamo fare niente ormai e dobbiamo subirci ''  Bils li rispose con un tono abbastanza mareggiato.
Loro al momento si trovano in un posto tetro, nero e violastro ed era pieno di stockeurs di magia oscura , Bils e Gils contiunavano a camminare e sembrava comese stessero camminando in lungo corridoio e che a poco a poco vedeva la sua fine.
''Bene bene , guarda chi abbiamo qui , i miei lavoratori preferiti'' parlo una voce maschile molto bassa  .
'' Salve capo , ora siamo qui ci dica pure '' parlo Gils pur sapendo la domanda che avrebbe fatto a lui e a suo fratello Bils.
'' Ora che siete qui , vorrei avere una risposta sincera e il mio desideroso animo spera un si '' dicendo queste parole il capo si fermo per 5 secondi per poi riprendere a parlare.
'' Mi avete portato la cosa che vi ho chiesto Gils e Bils? '' domandò con tono accattivante e fiero.
'' No signore , mi spiace ma possiamo spiegare'' li rispose Gils pur sapendo le conseguenze.
'' Cosa ? ho sentito bene ? Non mi avete portato la figlia di Eirene ? glielo disse con tono arrabbiato e cattivante .
'' Si signore ma possiamo spiegare '' gli disse Bils.
'' Ohw si guarda ditemi  come siete stati sconfitti in un modo così esilarante  e   alla  modalità Team Rocket '' lo disse con tono così accattivante  che quasi sembrava prenderli in giro.
'' Signore , il piano era perfetto noi stavamo uccidendo  la signora che prese la bambina ma poi ad un certo punto è apparso questo ragazzo con i cappelli neri e occhi verdi ch-'' all'improvvisso viene fermato dal capo.
'' Aspetta un secondo capelli neri e occhi verdi mica  stai insinuando che mio figlio Joachim , uno dei maghi di magia oscura più potenti che esista stia aiutando a nascondere la figli di Eirene ? Ma non farmi ridere''
gli rispose con un tono molto arrabbiato.
''E ora andate  e voglio quella bambina a tutti costi e portatemela viva ! Se no vi ucciderò con le mie stesse mani''
disse urlando verso di loro .
Così dopo aver avuto la ramanzina da loro capo ritornarono a new york per cercare la figlia di Eirene .
La Famiglia Carter era appena arrivata nel loro quartiere e era appena varcato il giardino casa sua per poi entrare in casa .
Dopo aver fatto qualche passo sentirono delle voci in soggiorno , ovviamente loro non sapevano chi fossero e quando andarono in soggiorno si ritrovarono i loro rispettivi genitori seduti sul divano ad aspettarli.
''Non posso crederci !Lo avete fatto anche dopo che ve l'abbiamo negato !'' con tono arrabbiato si riferì alla signora Carter .
'' Mamma ,ve l'avevamo detto noi volevamo una bambina e di certo non siete voi a negarci di avere un figlio '' le rispose la figlia con tono abbastanza arrabbiato.
All'improvviso Layla si miesse a piangere .
''Senti, Allen prota la bimba di sopra e mettila nella culla così si addormenta e si tranquillizza''
dopo avendolo detto con tanta dolcezza gli diede una bacio sulla sua guancia rosea e calda.
''Ora  torniamo a noi , prima voi non accettavate che noi ci fossimo fidanzati e ora non volete nemmeno che abbiamo una bambina ? Ma di che cosa vi drogate ?'' Disse riferendosi ai suoi genitori e ai suoi cognati.
''Senti Annis , lo sai benissimo perchè noi siamo sempre stati contro le vostre certe , su ragionate non potete andare avanti così , mia cara ''
ribatte la madre di Allen.
''Anis , mia moglie ha ragione , sapiamo tutti che non sei fertile e che un figlio biologico non potrai mai averlo, e poi non accettiamo te e quella bambina che avete adottato , perchè tu fai parte della famiglia dei nostri avversari e nemici e questo non potrà mai cambiare e sapiamo tutti quanti che non sei adatta a fare la madre'' ribatte il padre di Allen.
Annis sentendo quelle parole stava quasi per cadere a terra anche se fece in tempo a mantenersi vicino a un pilastro che si trovava vicino a lei, all'improvviso gli scesero delle lacrime dai suoi occhi percui cade definitamente a terra.
'' Sapete che siete davvero infantili ? Solo perchè sono la figlia dei vostri avversari  e non accettate un nipote anche se non è biologico e pur sapendo quello che mi hanno fatto ? E ancora pensate che io non sia adatta a crescere un bambino ? Ma diamine ho trent'anni adesso non ne ho più diciotto anni  ''  li rispose singhiozzando.
''Siete solo patetici ed egoisti'' urlò con un tono arrabbiato alle loro motivazioni.
Mente Allen aveva messo la piccola Layla nel suo letto , senti le grida di sua moglie Anis , allora corse subito giù come un saetta per vedere cosa stesse succedendo e perchè sua moglia stesse gridando e scendendo le scale che portavano in soggiorno e appena vide sua moglie caduta sulle sue ginocchia per terra che piangeva amare lacrime verso i suoi genitori non esitò un istante ad andarle vicino.
'' Di nuovo con questa storia mamma ? Quando deciderai di finirla sul fatto che non posso essere felice con la figlia degli avversari tuoi e di papà ! '' Disse arrabbiato  rivolto a suoi genitori .
''Ma tesoro..'' ribatte la madre .
'' Niente ma mamma , ora vi pregherei a tutte e due le coppie di uscire da questa casa , subito'' dopo che le due coppie sentirono queste suddette parole di Allen , si sbrigarono ad uscire .
E dopo che uscirono , fece rialzare sua moglie la fece rialzare dal terra e con delicatezza la fece sedere sul divano , e con un fazzoletto gli asciugo le sue  lacrime che ancora scendevano sal suo viso e come ogni volta che la sua Annis piangeva non riusciva a farle smetterle di piangere , gli diede del thè con il miele così per farla calmare.
'' Non ti preoccupare tesoro , un giorno tutto questo dolore scomparirà è una promessa '' dopo aver detto queste parole alla moglie , la baciò in fronte .
Il giorno seguente  Annis si svegliò di colpo nel letto accanto a suo marito Allen , si guardò in torno e vide la culla con la loro figliola Layla , si tolse le coperte da dosso e scese dal letto cercando di capire cosa fosse successo ieri , così decise di andare al piano terra in cucina.
Mentre scendeva le scale si fermò un secondo e in quel momento ricordo
'' Ah , giusto ieri ho litigato con i miei suoceri e i miei genitori e ... mio marito li ha cacciati  di casa.. '' ricordando e dicendo ad bassa voce .
Ricominciò a scendere le scale e una volta scese andò in cucina a farsi un caffè , intanto Allen si sveglio  e non trovando sua moglie nel letto a fianco a lui la cerco per tutto il primo piano così penso che fosse al piano ed scese al piano terra e cercò ovunque e andando in cucina non trovò sua moglie ma trovo solo una tazzina con un caffè e una goccia di sangue nel caffè , lui sapeva che quella goccia di sangue apparteneva a sua moglie essendo che lei aveva fissa ti togliersi le pellicine  delle labbra e guarda caso sempre prima di bere un caffè e bevendolo gli bruciava sempre il labbro e togliendo la tazzina di caffè dalle labbra gli usciva sempre una goccia di sangue .
'' Annis ! Annis ! Annis dove sei ? Annis ! '' urlo così forte che la sua voce la sentiva anche il ragazzo che passava per caso in quel quartiere.
Così decise di uscire fuori e sperava di trovarla lì infatti quando appena uscì la vide era tutta bagnata infatti pur essendo le 10 di mattina pioveva e lei era bagnata fracida .
'' Annis ! finalmente ti ho trovato'' urlando  con tono disperato verso di lei.
''Allen... io me ne vado''.

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Capitolo 3
*** Cambio di rotta ***


Cambio di rotta
Lui la cercò, urlò il suo nome e quando la trovò al di fuori della loro casa, pioveva ma non così forte; infatti era un pioggia leggera. 
''Allen io me ne vado.'' 
Allen al sentire quelle parole, rabbrividì: per lui Annis era una delle cose veramente più importanti della sua vita e non avrebbe mai permesso che lei se ne sarebbe andata. 
''Ma Perché? Perché? '' gli rispose Allen con tono triste e shockato. 
Ad Annis, a quelle parole, scesero delle lacrime: lei amava suo marito con tutta se stessa, ma dopo quello che era successo ieri, dubitava di se stessa. 
''Vuoi sapere il perché? '' gli chiese tristemente 
''Si'' gli rispose urlando verso sua moglie. 
''Io non vorrei andarmene ma forse i tuoi genitori hanno ragione, forse dopo tutto quello che è successo quella volta, e mi hanno fatto dubitare  di me e sul fatto che potrei essere una buona madre per Layla'' disse tristemente al marito, e mentre spiegava ciò le scesero delle lacrime. 
Allen quando vide sua moglie piangere all'improvviso, e dopo ciò che aveva detto , gli sembrò che brillasse come una stella. 
Lui si avvicino a sua moglie e le mise le mani sulle spalle e le rispose '' Ma che dici, quello che ti hanno fatto non centra nulla con ciò che farai e con ciò che diventerai; poi per me sarai una splendida madre, anzi lo sei già; e lo sai bene che non dovresti pensare alle cose che dicono gli altri soprattutto cosa ti dicono i miei genitori.'' 
''Va bene'' annuì la donna a Allen. 
Allen rise e disse ''Guarda ti sta uscendo ancora il sangue dalle labbra, lascia che io te lo tolga'' E senza avere la risposta di sua moglie la avvicino a sé e gli prese il mento e la baciò, sentendo il sapore del sangue, che non era né troppo amaro né troppo dolce, ma una via di mezzo.
Dopo averla baciata si staccò da lei e sulle sue labbra c'era il sangue che le correva fin lungo il collo .                                                                                                                                                                   '' Sai sembri un vampiro, però uno vero'' disse ciò al marito e dopo rise leggermente. 
Gli prese la mano e gli fece il segno di tornare dentro casa e rientrarono mano nella mano. 
Nel frattempo, non poco distante dal quartiere della famiglia Carter, un ragazzo con i capelli scuri come il petrolio e occhi verdi come smeraldi, che se li vedevi ti incantavi solo a guardali, si stava avviando verso l'orfanotrofio però non uno qualunque, bensì quello dove aveva portato la bambina che aveva salvato. 
Dopo che entrò nell' edificio  chiese a una signora in carne che era dietro al bancone '' Ehm…mi scusi, mi saprebbe dire dov'è la bambina che ho portato qui sette mesi fa?'' 
'' Mi scusi ma lei chi è? Un parente?'' domando la donna al ragazzo. 
''No, non sono un parente ma un amico caro'' rispose alla domanda. 
''Certo, certo. Lei è un caro amico di una neonata. Se lo è davvero allora io sono Angoline Jolie'' rispose ironicamente. 
''E se le dicessi che sono della C.I.A. e che quella bambina è in serio pericolo al momento?'' rispose con un tono serio il ragazzo. 
''Ce-erto un agente della C.I.A. vestito in questo modo? Con felpa e jeans e all stars, certo come no. Senti, ragazzino non sono nata ieri se non vuoi che chiami la sicurezza, vattene.'' rispose la donna al ragazzo. 
All'improvviso il bracciale del giovane emise dei bip-bip e così questo capì che se ne doveva andare, e pure in fretta, e senza dire niente se ne andò. 
Nel fratempo in luogo oscuro pieno di tristezza e disperazione un uomo scese da suo trono e per un po’ di tempo marciò avanti e indietro, poi decise di incamminarsi verso una porta, quella che conduceva alla camera del figlio. 
Una volta fatta tutta quella lunga strada per la stanza di suo figlio Joachim, lui si trovò d'avanti a quel maledetto uscio. 
''Cavolo, e ora che devo fare? Bussare o parlare con mio figlio? O tornare sul mio trono a dare gli ordini ai miei favolosi e carinissimi schiavi?'' penso tra sé e sé gesticolando. ''Ma che diavolo sto pensando, cavolo... IO SONO IL GRANDE CAPO, IO SONO MILOSLAV IL MALVAGIO!!! Ahahahahaha!!!'' disse urlando con tanta frenesia e ridendo sguaiato. 
All'improvviso aprì la porta ed entrò, urlando contemporaneamente ''Ehi figliolo ! Non vorrei disturbarti perché stai studiando, ma ti disturbo lo stesso! Ahahahah!''. dopo aver detto tutto ciò si girò nella stanza di suo figlio e non lo vide alla scrivania a studiare, così andò al suo letto e pensò che stesse dormendo. ''Senti figliolo lo so che stai studiando sodo, ma cavolo io alla tua età filtravo con pure giovane fanciulle e non dormivo mai, non è che non dormivo mai ma lo facevo il giorno e la sera rimanevo sveglio e non me ne fregavo di niente e di nessuno come faccio adesso  Ahahahahah!'' disse rinfacciando ciò al figlio sotto le coperte. 
Dopo avergli detto ciò, alzò le coperte e vide che non c'era niente altro che pile di cuscini: quando li vide si incazzò come una furia che divenne il diavolo in persona. ''Una pila di cuscini? Joachim! Dove diavolo sei finito, figliolo? Lo so che sei mi figlio e che mi disubbidisci perché sei malvagio, ma devi studiare fare contento il tuo papà, per favore esci allo scoperto, dimmi dove ti trovi!'' disse urlando furibondo. 
Ma Joachim, prima che il padre prendesse le lenzuola e le togliesse dal comodo letto, si era teletrasportato in bagno e, dopo che il genitore aveva urlato e tolto le lenzuola dal letto aziono lo scarico del W.C. e uscì dal bagno. 
''Padre, mi cercavi?'' disse il figlio, cercando di essere il più normale possibile. 
''SI'' gli rispose l’altro urlando. 
''Diamine, un po’ di calma non si può avere nemmeno quando ci sta al bagno?'' gli domando il figlio, sbuffando. 
''NO! Figliolo, lo sai che calma qui nel nostro mondo non ce ne mai e mai ce ne sarà. Ahahahahah!!'' Ribatté al figlio, ridendo. ''Comunque volevi qualcosa ?'' chiese Joachim al padre. 
''Si!'' rispose questo, urlando. 
''Che cosa? Spero che non sia una ramanzina sul fatto che non esco mai e che studio troppo, che dovrei essere più come mia sorella che se la fa con tutti soprattutto i ragazzi'' rispose alla domanda del padre 
''No ma qualcosa di simile, mi hanno riferito che hanno ti hanno visto salvare una bambina'' smise di parlare, fissando intensamente suo figlio. 
''Guarda caso la bambino che io cerco da più di sette mesi oramai e mi vengono a dire che tu l'hai salvato dalle grinfie di Bils e Gils, i miei schiavi preferiti? Ma ci sei o ci fai, figliolo?'' disse con tono arrabbiato. ''Io aiutare la bambina della regina Eirene? Ma sei pazzo? Io aiutare una lurida bastarda di merda come quella? Padre, ma che dite? Vi siete fumato erba per depressione per caso? In effetti, mi sembrate fatto.'' gli rispose ribattendo Joachim. 
'' Oddio Mio! Cosa ho appena ascoltato?! Oh figlio mio, lo sia che per quello che hai detto sono fiero di te? Pensavo che, dopo che la regina Eirene ti aveva salvato, fossi diventato buono e invece sei ancora il mio caro figliolo, figo ma stronzo, ipocrita e bugiardo sono fiero di te!'' gli rispose con tono fiero e felice. 
E dopo ciò se ne andò saltellando verso il suo amato trono a dare ordini e urlando per il suo tragitto ''Mio figlio è uno stronzo di merda e lo amo per questo'' 
Appena Miloslav se ne andò Joachim chiuse la porta e mise a posto la sua stanza e il suo amato letto, dopo la confusione fatta dal padre. '' Cavolo, il dark wake-up non funzionerà per sempre e devo trovare al più presto un modo per non far vedere che io sono assente e me ne vado a salvare la figlia di Eirene oppure che opero per il bene del mondo, se lui lo scoprisse sarei spacciato o peggio sarei in castigo per sempre senza libri e senza cibo né acqua.'' pensò, abbattendosi. 
Camminò per tutta la stanza finché disse ''Io devo trovare la figlia di Eirene e proteggerla anche a costo della mia vita''.

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Capitolo 4
*** La vendetta di Kayla ***


La vendetta di Kayla.
Il padre di Joachim era appena uscito dalla stanza e, mentre suo stava riordinando la sua stanza, il ragazzo pensò a un modo per farsi scambiare per un agente della C.I.A ma non c'era nessuno oltre ad uno: lui doveva lanciare un incantesimo per mutare il suo aspetto, per cui decise di andare in biblioteca a trovare quel libro  dell'incantesimo.                                                                                                                                                                           Joachim, aprendo la porta della sua stanza, iniziò a camminare verso la biblioteca, ma vide suo padre che saltellava qua e là, e quasi quasi sembrava una farfalla che faceva versi strani.                                                                                                                                                                                         ''Ma sono davvero suo figlio? Quasi Quasi mi sembra impossibile'' pensò Joachim a bassa voce. '' bruuuuu-bruuuuu'' disse Miloslav, urlando e contemporaneamente saltellando come un cavalluccio esaltato.                                                                                                                                  ''Evviva!! Finalmente mio figlio ha dimostrato di essere un vero bastardo e non un verginello come pensavo! Ahahahahaah!!'' disse, urlando e saltellando di qua e di là, indicando verso il cielo scuro e pieno di oscurità.
Mentre Joachim sentì quello che disse il padre e fece la tipica faccia da ‘io quello non lo conosco’; si girò e iniziò a camminare velocemente verso la biblioteca. 
Appena arrivò all’ingresso della biblioteca andò al bancone dove si trovava il bibliotecario. ''Ehi, amico! Come butta? E da un po’ che non ti fai vedere! Dì la verità, hai trovato una giovine pulzella dopo la storia con Kayla, vero?'' gli disse, guardandolo con occhi e sorriso maliziosi. 
''Eh? Cosa? Che no! Non sto con nessuna dopo la storia con Kayla... Ma, comunque, lo sai che sto studiando per diventare uno dei maghi oscuri più potenti'' ribatté Joachim al bibliotecario, nonchè suo amico d'infanzia.
'Comunque c'è tua madre? Volevo chiedergli un informazione.'' domandò all'amico. 
''Uhm... al momento non c'è; è a una riunione del cerchio del maghi oscuri sacri. Però puoi chiederlo anche a me, fratello'' rispose l'altro alla sua domanda. 
''Va bene, allora potresti dirmi dove si trovano i libri d’incantesimo di mutaforma?'' gli domandò. 
''Uhm sì! Si trovano nel decimo reparto Scafale R'' gli rispose. 
''Okay, grazie dell'informazione'' rispose alla risposta dell'amico. 
''Ma figurati, per te questo e niente fratello'' li rispose indicandolo, ma poi si accorse che se ne era già andato. ''Certo che poteva pure salutare...''
Nel frattempo Joachim si incamminò nel decimo reparto. ''Certo che qui sono tutti fissati, cse non mi faccio vedere un po’ in giro , sto con una verginella... diamine qui sono tutti disagiati mentalmente.'' pensò e senza accorgersene si trovò davanti al decimo reparto e sbatté la testa con uno scafale. 
All'improvviso comparve una ragazza seduta su una scala vicino allo scaffale .                                                                                                          ''Certo che anche se non sei con una verginella rimani sempre uno sbadato con tutti quei muscoli, forza e intelligenza e magia'' gli disse la ragazza. 
''Sorellina, allora hai letto il mio pensiero? E’ da un sacco di tempo che non ti fai viva dove eri finita?'' domando alla sorella. 
''Io non farmi viva? Ma che dici? ti sei fumato il cervello?'' gli rispose e, nel frattempo, iniziò a galleggiare come se fosse stata lo stregatto di alice nel paese delle meraviglie. ''Ma se quello sei tu che sta sempre rinchiuso nella sua stanza a studiare, mio caro fratellone!'' le rispose e poi un attimo dopo le disse ''Scusa ma devo andare '' e scomparve improvvisamente. 
''Ma non è che sono sempre chiuso nella mia camera come pensano tutti e che faccio ben altro a differenza a quello che pensano '' pensò . ''Comunque allora questa è la scafale R...cavolo quanto è lungo…ci vorranno delle ore per trovare quel diamine di libro.'' dopo aver pensato ciò senza volerlo si passò una mano sul viso  .                                                                                                                                                                                                         Passarono alcune ora dall'inizio della ricerca e, finalmente, lo trovò e lo prese: quando lo aprì iniziò a sfogliarlo e, senza volerlo , si fece un piccolo graffietto sul dito. 
Senza che se ne accorse dietro di lui apparì una vampira davvero affascinante. ''Certo che non sei cambiato per niente mich, sei sempre lo stesso anche dopo che ci siamo lasciati'' gli sussurrò allo orecchio, toccandogli la sua spalla che era abbastanza muscolosa . 
''Cosa ? Kayla che ci fai qui?'' gli domandò 
''Come che ci faccio qui? Te l'avevo detto, no, che quando avresti voluto vedermi, avresti dovuto farti un graffietto ed io sarei venuta da te.'' gli rispose Kayla. ''Cosa? E tu pensi che io mi sia fatto quel graffietto per richiamarti? Se la pensi così allora io non starei proprio bene  con la testa.'' gli rispose               ''Cosa? E come mai perché dovresti  non stare bene  con la testa, se avessi cercato di richiamarmi? E da quel che vedo l'hai fatto.'' Gli rispose e sorridendo maliziosamente.                                                                                                                                                                                                     ''Senti io non ti ho richiamato, stavo sfogliando questo libro di magia e mi sono graffiato tutto qui.'' ribatté verso di lei.                                                        ''Ah davvero? Non ci credo proprio'' Dopo aver detto ciò, cercò di morderlo e proprio quando stava per riuscirci Joachim se ne accorse e si scosto da lei. 
''Ma scusa che fai? Non ti ricordi che questo fu uno dei motivi per cui ti lasciai'' gli rispose arrabbiato. 
''Cosa dici sul serio perché ho provato a moderti? Se mi hai lasciato per questo sei davvero uno stupido… ma per questo che ti amo, mio caro'' 
''COSA? Tu amarmi? Ma se sei la più troia di questo mondo? Mentre stavi con me con quante persone mi hai tradito? quindici o venti per cui non dire fesserie, e poi lo sai bene che tu non puoi mordermi: se tu lo facessi noi andremmo contro ad un sacramento di miglia di anni.'' Le disse con tono arrabbiato. 
''Cosa? Ma che dici per cui per colpa di un sacramento non potrei moderti e gustarmi il tuo sangue che da sei metri di lontananza sento l'odore ?'' Domandò stupita. 
''Lo sai bene che non i vampiri non possono mordere i figli del capi supremi dell'oscurità essendo che il loro sangue è fatto da maggior parte di essenza oscura'' gli rispose. 
''E che c'è di male se ne succhio un po’ ?'' gli chiese. 
''Se succhi il mio sangue, divento un mortale e umano.'' 
''Cosa? Ma comunque io ti amo ancora, per favore rimettiti con me, ti prego ti giuro che non ti morderò''. 
''No , perché sei solo una troia della madonna e poi ti sei guardata? Sarai anche affascinante ma sei piatta come una tavola di compensato e sembri una loli. E io odio le loli'' dicendo questo si teletrasporto in camera sua. 
''Tu stupido mago dei mie stivali ti farò vedere di cosa sono capace! Io mi vendicherò di te!'' urlò Kayla in quel lungo corridoio. 
''Tu, non riconquisterai mai mio fratello ora mai ti odia. ahahah'' esclamò Klae volteggiando sopra di lei. 
''Klae! aiutami siamo amiche, no? '' le disse sorridendo 
''Cosa io tua amica? Ma che dici troietta? Io non ti ho mai sopportato e ho gioito quando mio fratello ti ha mollato! Ahahahah'' Le rinfacciò scomparendo. 
Kayla, dopo quella conversazione, decise di andare da Miloslav e dopo averlo cercato ovunque lo trovò seduto sul trono ''Miloslav devo parlarvi!'' Gli disse 
''Mhh... e tu saresti? Vampirella troietta dei miei stivali?'' rispose a Kayla 
''Come chi sono ? Sono la ex di vostro figlio! E perché mi chiamate tutti troietta?'' 
''Ah! sei tu ! Tu e la tua arroganza non le ho mai sopportate, quando il mio bel figliolo bastardo ma figo ti ha lasciato ho gioito come una bambino in un negozio di dolciumi! E poi tu sei una troietta! E non capisco come possa aver preferito a te a una purzella verginella! Su, su togliti dalla mia vista vampira troietta devo ammirare la mia collezione di lumache, per cui sciò!'' 
Lei, alla sua risposta, si inchino al suo cospetto e gli disse '' La prego, signor Miloslav il potente, mi mandi sulla terra a trovare la bimba che cerca'' le rispose  Miloslav, sentendo le sue parole se ne fregò, alzandosi dal trono e gli rispose tanto per misera pietà                                                                                   ''Scusami, ma i miei schiavi preferiti sono Bils e Gils, tu sei inutile! E ora scusami devo andare a trovare i cuscini a grandezza naturale delle mie verginelle!'' 
Al sentir delle sue parole Kayla si aggrappò alla sua gamba destra e gli rispose ''La prego, signore, non la deluderò ma la prego mi faccia andare! La prego!'' 
''Eh, va bene. Se questo è l'unico modo per scrollati di dosso'' le rispose 
''Signore, non la deluderò'' Gli rispose Kayla 
''Okay, sei pronta? Tre…due...uno...'' iniziò a fare il conto alla rovescia 
''Aspetti proprio adesso?'' 
'' Ehm si... tilemetaforá skoúro'' e così urlando l'incantesimo del teletrasporto, la mandò sulla terra. 
''Ah! finalmente adesso posso andare dai peluche a grandezza naturale delle mie verginelle! Verginelle! Papà sta arrivando!!'' urlò, verso la sua camera.
Kayla, nel mondo umano, si improvvisò come venditrice a porta a porta per vedere se qualcuno avesse la bambina ma senza successo, perché sfortunatamente si trovò nella parte opposta della città, rispetto a dove si trovava Layla. 
Nel frattempo Joachim era in camera sua e, dopo ore di allenamento, riuscì ad trasformarsi in una gente della C.I.A . e così si teletrasportò sulla terra. ''Ora finalmente sono vestito nel modo giusto, vediamo se non mi da quei maledetti documenti '' disse addentrandosi nell'edificio 
''Mi scusi signora, mi riconosce? Sono il ragazzo di ieri! Mi potrebbe i documenti che le ho gentilmente chiesto ieri?'' le domando gentilmente. 
''Ehm certo-o , ma prima mi dica come si chiama? '' le domando la signora. 
''Come mi chiamo?'' le chiese. 
'' Ehm si, signora ..'' Le rispose. 
''Joa pensa a un nome ad un nome ...'' disse pensando e, guardando un poster con un’offerta del viaggio a Rio, gli venne l'illuminazione. '' Io mi chiamo Rio signora, Rio Oudéteros'' le rispose. 
''Ah. Va bene, Rio firmi qui e le carte sono sue.'' le rispose la donna . 
Dopo aver firmato con il nome inventato ebbe i documenti e si mise in viaggio verso la casa dove si trovava Layla, ma sfortunatamente vivevano un giorno di viaggio da quell'edificio. 
Annis e Allen Carter quella mattina avevano iniziato a pensare sul da farsi ma non sapevano cosa di preciso. 
''Allora Allen tu cosa proponi? '' disse al marito, imboccando la piccola Layla 
''Annis non so che fare? E tu? ''
'' E nemmeno io'' 
'' Anni,s ho avuto un idea , che ne dici se domani e fino a domenica non andiamo in montagna nella casa che ho comprato qualche tempo fa su quel lago? Forse andando lì con la piccola avremmo le idee più chiare, che ne pensi?'' chiese alla moglie 
''Mh. Penso che sia una splendida idea! Finisco di far mangiare Layla e preparo le cose per il weekend in montagna.'' Rispose al marito. 
''E la mia piccola principessa cosa nel pensa?'' Disse Allen, riferendosi a Layla. 
'' Badabuida badaubidap'' rispose la piccola battendo le mani contr il tavolo. 
''Penso che stia discendo si '' Disse Annis sorridendo.
 Dopo  che la donna fin’ di far mangiare Layla, preparò il tutto per il weekend in montagna e, così, passò la giornata. La giornata seguente verso le otto di mattina, Annis si svegliò e iniziò scendere di sotto in cucina per preparare la colazione, mentre scendeva le scale mise il piede su un gradino, assai debole e cade in cantina. 
''Ahhhhhhhhhhhhh'' 
''Annis dove sei? '' urlò il marito, correndo appena sentì l'urlo. 
''In cantina, almeno credo! Allen sbrigati penso di avermi rotto l'osso di una gamba.'' gli rispose Annis . 
A quelle parole allora Allen corse alla porta che portava in cantin,a che non aveva mai aperto da quando aveva comprato quella casa, e quando scese trovo sua moglie su un materasso e econ un faccia shockata. 
''Annis cosa è che hai? '' domandò alla moglie. 
''Allen questa era una casa di un stalker guarda le pareti...'' le rispose sotto shock. 
''Oh Mio Dio'' esclamò ''Comunque ti devo portare in ospedale e non fare obiezione!'' disse alla moglie con tono abbastanza preoccupato. 
''Ma il weekend in montagna? '' 
''Ho detto non fare obiezione ''Gli rispose il marito. 
''Va bene.'' Le rispose la moglie. 
Qualche minuto dopo chiamò un’ambulanza, che portò Annis, Allen e Layla all'ospedale. ''Allen io voglio trasferirmi non voglio vivere in una casa di uno stalker!'' gli disse a bassa voce. ''Va bene, tesoro, provvederò al più presto.'' Qualche ora dopo Joachim riuscì a trovare la casa Carter. dopo un giorno di viaggio. ma vide tutte le finestre chiuse. '' Mi scusi ma i Carter sono usciti per fare spese? '' Joachim chiese a una loro vicina . 
La vicina le rispose ''No mi spiace, si trovano in ospedale.''

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Capitolo 5
*** Un ritrovamento del passato ***


Un ritrovamento del passato
Dopo aver chiesto ai vicini dove fosse la famiglia Carter e questi gli risposero che fossero in ospedale; Rio era andato nel panico più assoluto ma non voleva farlo a vedere, cercava di calmarsi ma non ci riusciva e non capiva il perché.
''Come all'ospedale?'' chiese Rio alla vicina, con un tono assai spaventato.
''Sì, all'ospedale. Mi pare che a qualcuno della famiglia sia successo qualcosa ma è accaduto così in fretta, che non abbiamo capito niente.'' gli rispose la donna.
''Ah va bene. Grazie per l'informazione.'' rispose Rio alla vicina dei Carter.
Dopo aver parlato con quella signora, si allontanò velocemente e andò nel panico: ''E’ successo qualcosa ! Ma cosa? E se fosse accaduto qualcosa alla bambina ?'' pensò tra sé e sé, tornando indietro .
''Mi scusi se la disturbo di nuovo, ma potrei sapere in quale ospedale sono stati portati i Carter?'' domandò alla signora.
''Mi pare che li abbiano portati all'Ospedale Rixor X'' rispose questa.
''Grazie dell'informazione e un’ultima domanda: è molto distante da qui ?'' gli chiese Rio .
''Allora, è a 20 kilometri da qui'' rispose la vicina.
'' Grazie dell'informazione e arrivederci '' rispose Rio e contemporaneamente se ne andò verso una fermata dell'autobus.
Nel frattempo, in un isolato vicino, Kayla stava facendo le sue vendite a porta a porta e suonò a una porta e, quando le aprirono, si preparò a rispondere con il suo slogan '' Ehi! Fanciullo, sai cos'è questo? Questa è una bambolla voodoo di un tuo rivale a cui puoi farli fare le peggio torture! Allora sei interessato?'' disse, facendo un  occhiolino al ragazzo dall'altra parte della porta.
''Wow, certo che sono interessato e quanto costa questa bambolina? '' le rispose il ragazzo tutto entusiasta.
''Oddio sul serio? Dopo due mesi finalmente qualcuno che la vuole!'' disse entusiasta
''Comunque viene a fare…'' non riuscì a finire la frase, che Kayla svenì e il povero ragazzo fu costretto a portarla all'ospedale più vicino.
Dopo un pò di tempo, Kayla si svegliò di botto e non capiva cosa fosse successo , visto che si trovava su una barella e che la stava portando in una stanza dello ospedale.
''h-m-m... dove sono? '' domandò Kayla, senza capire cosa stesse succedendo.
''Sei al sicuro '' disse un ragazzo che le sembrava di aver già visto .
''Al sicuro? Ma io so badare benissimo a me stessa'' gli rispose ''Io so proteggermi da sola !'' disse con tono sicuro al ragazzo.
'' Certo, sicura eh? Allora spiegami come mai sei svenuta a dosso a me?'' Le disse il giovane.
''Aspetta un momento! Dove sono e perché sono sua una barella? Lasciatemi andare sto bene'' ribatté Kayla.
''Ma non lo vedi che non stai bene? Se no non fossi sulla barella ehm... scusa  ma qual è il  tuo nome?'' ribatté il ragazzo.
''Ehm Kayla'' rispose lei.
Kayla senti il rumore della barella che girava e, infatti, era arrivata nella sua stanza: dopo averla spostata dalla barella al letto della sua camera di ospedale e dopo che i medici arrivarono a farle i test e, nel tempo che uscivano i risultati, mentre nessuno era in quella camera cercò di scappare. Era arrivata a un corridoio dove arrivano casi urgenti e ad un tratto vide sbucare, all'inizio del corridoio, una donna con delle stampelle e accompagnato da un uomo che in braccio aveva una bambina.
All'improvviso Kayla vide la voglia che aveva la bambina sul lato destro del collo e la riconobbe.
Quando se ne accorse fece marcia indietro e corse finché non trovo i bagni e ci entrò.
Quando entrò fissò lo specchio per cinque minuti al massino  e poi si soffiò sopra e scrisse un segno quasi incorreggibile .
''Paráthyro Mirror'' disse kayla .
''Signor Miloslav? Riesce a sentirmi? Signore? Capo?'' domandò Kayla attraverso lo specchio .
Dall'altra parte dello specchio c'era Miloslav nel suo letto che dormiva e che abbracciava una delle bambole a grandezza naturale di una delle sue verginelle preferite. Miloslav, sentendo la voce di kayla, si svegliò.
''Mh. Chi mi sveglia dal mio sogno pieno di verginelle? Chi diamine è stato? Nessuno può interrompere  i fanstatici sogni di Miloslav ! Ahahahaha'' Disse urlando a squarciagola .
''Ehm , signore, sono io Kayla...'' parlando a bassa voce con imbarazzo e facendo un accenno di saluto.
''Tu, troietta porcellina ! Spero sia una cosa importante per avermi svegliati dai miei sogni di goduria con le mie verginelle!'' rispose con tono arrabbiato, indicandola allo specchio.
''Sì, certo Signore lo è.'' li rispose.
'' Allora di cosa si tratta troietta porcella! Guarda che io non ho tempo da perdere con te! Io ho cose molto importanti da fare! Che ti credi troietta porcella! '' Urlò verso lo specchio.
'' Certo, signore che è importante!'' Disse con tono arrabbiato.
''Se è importante, dillo per la santa verginella!'' disse arrabbiato .
''Signor Miloslav , l'ho trovata!'' gli disse entusiasta.
''Trovata chi scusa?'' le chiese .
''La bambina signore, l'ho trovata'' disse entusiasta.
''Cosa davvero per la santa verginella e dov'è ?'' le rispose entusiasta con gli occhi a cuoricino e in braccio la sua bambola a grandezza naturale di una delle verginelle.
''Ehm, ecco...'' le disse ad bassa voce.
''Troietta porcella! Dov'è la bambina? Per l'amor delle sante verginelle in cielo!'' Disse arrabbiato .
''L'ho trovata, ma la devo ancora prendere...il fatto è che la devo ancora rapire...'' disse Kayla .
''Come, prego? L'hai trovata ma non l'hai presa ? Che diamine di troietta porcella sei? Una di quelle che infrange i sogni dei loro capi o della gente altrui, per caso? '' Disse arrabbiato.
''Il fatto è che qui sulla terra ha dei genitori e dovrà aspettare un po’ per avere la bambina'' disse Kayla.
''Aspettare ? Aspettare ? Sai che io il potente Miloslav odio aspettare ! Aspettare qualcosa è la cosa peggiore delle troiette e delle verginelle convertite all'altra sponda !'' disse arrabbiato.
''Tu troietta porcella ! Portami la bambina entro otto giorni, se no ti farò diventare polvere ! '' le disse con tono arrabbiato.
''Va bene'' bisbigliò Kayla .
E poi Kayla spense l'incantesimo sullo specchio e, dall'altra parte, Miloslav incazzato se ne ritornava a dormire.
''Per fortuna ho ancora le mie verginelle '' Disse assonato.
Quando poi si mise nel letto, abbracciando la bambola a grandezza naturale di una delle sue verginelle .
''Tamailla mi manchi '' disse Miloslav prima di addormentarsi.
Nel frattempo in ospedale, Kayla uscì dal bagno e si ritrovò il ragazzo che la portò al ristorante.
''Finalmente ti ho trovato mia cara '' disse facendo un sorriso malizioso.
''Ehm ma cosa, tu come diamine hai fatto ?'' gli disse esausta.
''Quando ho visto che non eri in camera e poi ti ho sentito urlare prima nel bagno da cui se uscita.'' 
''Comunque tu non puoi obbligarmi a tornare in camera! Io non voglio tornare io odio i medici e gli ospedali ! '' 
''Ma devi! Tu non stai bene devi essere curata'' disse il ragazzo.
All'improvviso Kayla svenne e allora il ragazzo la prese e la portò in camera.
Nel frattempo Rio stava aspettando l'autobus ma non arrivava.
''Diamine quanto tempo ci vuole per far arrivare un autobus? Ci vuole così tanto per arrivare ad una semplice fermata ? Io odio aspettare !'' disse urlando Rio.
''Aspetta , io sono un idiota io posso teletrasportarmi'' disse rio e senza volerlo si schiaffeggiò la faccia.
Prima di fare l'incantesimo si accertò che non cera nessuno in giro e così si teletrasportò all'ospedale.
Quando entrò fece in modo da non farsi notare da nessuno, fin quando non passò davanti alla camera di una donna con una gamba ingessata e allora si sedette fuori quella stanza, a fianco a un uomo con una bimba in braccio.
''Salve signore perché lui è qui ?'' chiese Rio al signore seduto affianco a lui.
'' Sono qui per mia moglie, si è fatta male a una gamba mentre scendeva le scale '' Disse amareggiato.
'' Perché siete amareggiato, pover uomo?'' chiese Rio.
'' Perché se non mi sarei accorto che quella scala era difettosa, se mia moglie non fosse caduta '' rispose Allen.
'' Ma voi non potevate saperlo , non amareggiatevi per questo '' gli disse Rio.
''Comunque vedo che avete una bambina come si chiama ?''
'' Questa piccola , si chiama Layla'' disse Allen.
'' Layla? è davvero un nome delizioso '' disse Rio sorridendo.
All'improviso la piccola Layla si svegliò e nel vedere Rio sorrise, quando la piccola si girò un po’ verso sinistra Rio intravide la voglia che aveva sul collo e allora lì capì che lei era la figlia di Eirene e decise di andarsene visto  che la piccola non era in pericolo.
''è stato un piacere conoscerla signore , io ora devo andare. Arrivederci'' disse Rio.
''Arrivederci '' rispose Allen.
Rio si alzò e, nel cercare di uscire, si perse e si ritrovò davanti a una camera dove c'era una ragazza che assomigliava a Kayla e, mentre stava passando quella stanza, sentì una voce.
'' Kayla, finalmente ti sei svegliata '' disse il ragazzo .
'' Si, mi hai salvato due volte stamattina e non so nemmeno il tuo nome '' disse kayla.
''mi chiamo Timur '' disse rispondendogli.
Rio sentendo tutto ciò fuori dalla porta, rimase shockato.
'' E so anche cosa sei '' disse Timur .
'' Tu sei...''

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Capitolo 6
*** La verità che sale a gala ***


La verità che sale a gala 
''Io sono scusa?'' gli domandò Kayla ''Tu sei un vampiro!'' gli disse Timur indicandola con il dito. 
''Io? Un vampiro? Mi stai prendendo in giro?'' disse ridacchiando Kayla. ''Oh, per favore Kayla, tu con me non devi mentire, e poi è evidente, quegli svenimenti improvvisi, quei risultati dati dai medici '' le disse Timur. ''No, aspetta quali risultati dati dai medici? Di che parli?'' chiese Kayla. 
''Prima quando ti abbiamo portata qui, mentre dormivi beatamente, ti abbiamo fatto i test del sangue e altri test simili'' disse Timur guardando in alto per un momento. ''Ma stranamente i parametri erano a posto e i dottori non capivano il perché e poi è uscito il risultato del test del sangue al quanto strano: é come se tu avessi un gruppo sanguigno non esistente'
''Ma che dici io appartengo a un gruppo sanguigno di A positivo normalissimo'' disse sorridendo appena. 
''Oh, Kayla tu con me non devi mentirmi, e poi si nota dalla tua carnagione chiara e poi per sbaglio ho visto i tuoi denti'' 
''Hai visto i miei denti?'' domandò abbassando lo sguardo imbarazzata. 
''Certo che li ho visti '' le rispose e sorrise maliziosamente. Con la mano le prese il mento e si avvicinò a lei. ''ehm..Timur che fai? chiese Kayla imbarazzata. 
''Questo'' disse Timur tanto sicuro di sé. Si avvicinò a lei per poi baciarla. 
Kayla non si aspettava che Timur la baciasse, infatti lo spinse e senza volerlo lo fece cadere a terra. ''Tu.. Tu perchè mi hai baciato?'' disse, coprendosi la bocca con la sua mano destra e senza volerlo gli scesero delle lacrime dagli occhi. 
''L'ho fatto per poter avere la tua fiducia'' disse Timur rialzandosi. ''E perchè dovrei fidarmi dite? Nemmeno ti conosco!'' gli disse arrabbiata . 
''Perchè Kayla devi sapere che io sono tuo fratello'' le disse vicinandosi a lei. ''Cosa? Tu sei mio fratello? Ma che dici? Sono tutte baggianate!'' gli disse arrabbiata Kayla. 
''Ma io dico sul serio.'' 
''Questo è impossibile, perchè io sono figlia unica e non ho nessun fratello.'' gli disse Kayla . ''No questo non è affatto vero, tu sei figlia di Visconte Novomir'' disse Timur . ''Aspetta tu come fai a saperlo? Nessuno lo sa tranne me e mia madre'' ''Lo so perché, mia cara, io ti ho visto nascere '' disse e sorridendo maliziosamente. ''Cosa? Io come posso fidarmi di te? O di essere certa che tu sia mi fratello?'' le disse guardandolo fisso negli occhi. 
''Oh, certo è naturale, tu vuoi una prova, giusto? Dimmi hai ancora quella voglia a forma di stella sul fianco sinistro?'' le chiese Timur. 
''Tu.. come fai a sapere della mia voglia a forma di stella sul fianco destro? Io non l'ho mi detto a nessuno'' 
''Beh possiamo dire che sono la prima persona che l'ha vista dopo nostra madre'' le disse avvicinandosi. 
''No aspetta , tu sei...'' disse sorpresa Kayla. ''Tu sei Lana bianca di latte'' 
''No di nuovo questo soprannome, per favore Kayla non lo ripetere ti prego'' disse Timur, supplicandola . 
'' Va bene, ma perchè mi hai baciato? Siamo fratelli, no ? Non lo capisco.'' '' 
Ti ho baciato perchè primo volevo che ti ricordassi di me e ti fidassi di me e poi perchè io ....'' 
''Perchè mi vuoi bene Fratellone!'' '' Ehm .. no'' disse Timur. 
''Ma come ? Tu allora mi odi.'' disse Kayla con una voce infantile. 
''Per favore, non fare quella voce infantile, che tu sei già bassa e piatta! Poi sembri veramente una loli. Comunque io... Ti amo'' disse Timur a Kayla. 
''Cosa? Ma che dici? Stai scherzando, vero? '' 
''Senti, noi siamo vampiri di tipo sangue puro, e possiamo solo stare con i nostri fratelli e sorelle per continuare questa dinastia e so che tu hai bisogno di sangue'' Disse avvicinandosi a lei. 
'' Si lo so che non sto bene, ma non trovo nessuna fonte di sangue accettabile'' disse a Timur e all'improvviso i suoi occhi da viola a rossi.  ''E infatti berrò il tuo sangue fratellone'' disse Kayla fuori controllo: gli prese per il collo della maglietta e lo avvicinò a sé e si avvicinò a suo collo per poi morderlo. Nel momento in cui lo fece, vide un suo ricordo dove c'era sua madre e una donna dai lui capelli neri che la stava ammazzando. Dopo che aveva succhiato molto sangue si stacco dal collo di Timur per poi riprendersi dalla follia del momento. 
''Ma cosa ho fatto ?'' 
''Kayla non preocuparti , io volevo che mi mordessi'' 
''Ma mi sento in colpa per te e poi dimmi chi ha ucciso nostra madre?'' 
''Ma non preoccuparti, tu mordendomi sei guarita ed era quello che volevo..'' Disse a Kayla. ''Nostra madre l'ha uccisa la cacciavampiri, Tamailla'' 
''Aspetta, ma Tamailla non è la moglie di Miloslav? '' 
'' Si, lo è '' 
'' Per cui la madre di Joachim ha ucciso nostra madre?'' 
Nel frattempo, Rio che era fuori la stanza ad ascoltare tutto il discorso rimase schioccato da ciò che disse il ragazzo . 
''Per questo fatti aiutare, sorellina, nel rapire la bambina , così noi figli di Novoir avremo la nostra vendetta'' disse Timur . 
''Va bene'' 
Sentendo quelle parole Timur uscì dalla camera e, prima che superasse la porta, Rio che era stato lì fuori fino tutto quel tempo si teletrasportò per non farsi scoprire e Timur, uscendo, non si ne accorse di niente. 
Rio tornò a casa e si teletrasportò nella sua camera e ne uscì subito per cercare Miloslav e, nel farlo, si inbatté in Gils e Bils . '' Oh, scusate non vi avevo visto '' Disse ai due, dopo averli urtati ed essere caduto a terra. 
''Oh, signorino , si figuri che ci fa qua ? Non dovrebbe essere a studiare magia oscura per fa contento suo padre per la scarsa compagnia di verginelle ? '' disse Bils 
'' Beh diciamo i di si in un certo senso ..'' Disse Joachim. '' Ma comunque ho scoperto qualcosa di importante e devo parlane con mio padre lo avete visto ?'' 
'' Penso che sia ancora nella sua camera signorino Joachim.'' Lo informò Gils . 
'' Ah va bene , e per favore non chiamatemi signorino mi fate sembrare un principe ma quando in realtà non lo sono '' 
'' Ma in realtà lui in un certo senso lo è e poi era un ordine di vostra madre'' Disse Bils . 
Ma nel frattempo Joachim se ne era già andato per andare da Miloslav. 
'' Bils lo sai che stai parlando al vento, vero ? '' 
'' Si me ne sono accorto, Gils''
Joachim era fuori la camera del padre e iniziò a bussare, ma non sentì nessun rumore così entrò e si avvicinò alla sua scrivania ma non lo trovo. Trovò solo carte con scarabocchi, molte stelle fatte di pentagoni e posti che Joachim non conosceva. 
'' Cosa sono queste date ? '' Pensò Joachim. '' Che strano sono vecchissime…'' 
Joachim si avvicinò al letto con le lenzuola abbastanza scombinate, le prese e le tolse dal letto e vide che suo padre non c'era . '' Papà, per il santo maiale dove sei finito? '' urlò Joachim. 
Miloslav che era nel bagno a cagare, sentendo l'urlo spalancò la porta del bagno uscendo con addosso i suoi boxer rosa con a tema dei fiorellini viola, i suoi calzini bianchi che gli erano andati sempre enormi al piede, i peli residui di un incantesimo, i suoi bei capelli scombinati, le sue magnifiche occhiaie e la bambola di una delle tante verginelle a grandezza naturale. 
''Joachim, caro stronzo mio , perchè disturbi il tuo padre mentre sta in bagno a godersi una riflessione sulle sue verginelle e su quale scegliere? '' disse Miloslav assonato. 
''Padre , lo so che ti ho disturbato in un momento importante ma ti devo dire una cosa importante.'' disse Joachim al padre. 
Al suono di quelle parole Miloslav spalancò gli occhi di gioia . 
'' Una cosa importante ? Per caso hai abbandonato gli studi per fuggire insieme a una verginella figa ma verginella ? E se venuto a dirmi che non mi devo intromettere nel vostro rapporto amoroso focoso perchè voi vi amate e non vi importa se io sono contro il vostro amore di fuoco ?'' 
'' Cosa ? No papà io non ho abbandonato gli studi, non potrei mai farti un torto del genere.'' 
'' Cosa ? Ma allora ciò che mi devi dire è del tutto inutile e senza valore , perchè l'unico valore nel mondo sono le verginelle'' disse Miloslav tutto euforico. 
'' Anche se riguarda la mamma ? '' disse Joachim serio. 
'' Cosa la mamma ? Parli di tua nonna ? Quella vecchia vegana che si è rifugiata sui colli eugeni delle colline tra l'inferno e purgatorio mangiando solo verdure e uova ?'' 
'' Non papà , la mamma .. cioè, tua moglie..'' 
'' Cosa ? Ma di questo argomento non ne parli da quando non avevi novantanove anni, Bastardo di mio figliolo.'' 
''Si.. padre'' 
Miloslav non rispose e resto muto a fissare suo figlio. 
'' Padre .. perchè non mi avete mai detto che nostra madre era una cacciatrice di vampiri ?'' 
'' Cosa ? Tu ? Come ? Quando ? Chi ? Chi ti ha detto ciò? io non l'ho mai detto a nessuno e poi questo è un segreto che in pochi sano .'' 
'' Non me l'ha detto nessuno ma , l'ho sentito dire da un certo vampiro di nome Timur.'' 
'' Cosa l'hai sentito dal quel vegano troietto bastardo vampiretto ? Tu figliolo bastardo starne alla larga lui è molto pericoloso ! '' Rispose Miloslav, mentedogli le mani sulle spalle. 
'' Cosa ? Ma perchè padre ?'' 
'' Lui è il figlio di uno dei più grandi bastardi vegani vampiri del creato '' 
'' Ma chi è questo tizio e poi nessuno è più potente di te padre.'' 
'' Si io sono il più potente dei demoni e maghi del creato , non per caso sono il grande e potente Miloslav ! Ahahahaha ! Ma comunque i vampiri sono persone subdole che ti conducono alla morte e non so come non ho fatto niente per dividerti da Kayla .'' '' Cosa ma se quello che dici è vero padre chi è quello potente vampiro ? '' 
'' Questo vampiro è il visconte Novoir ed è l'assassino di tua madre.'' disse Miloslav lasciando le spalle del figlio. 
'' Ma perchè la mamma era una cacciatrice di vampiri ? Non era la suprema verginella come mi hai sempre detto ?'' 
'' Certo che era la suprema verginella prima che la infettassi, ovvio, ,ma era anche una cacciatrice ottusa e spietata a volte '' 
'' Ma aspetta se la mamma era una cacciatrice e non un demone come sei riuscito .. ?'' 
'' Questa caro figlio bastardo è una storia che poi un giorno ti racconterò, tu non sei ancora pronto mio caro bastardello .
'' Ah, okey'' 
'' E ora va mio bastaderllo vola via come una farfalla sei libero vai e occuparti delle tue faccende con le verginelle'' disse urlando estasiato Miloslav. 
'' Oh, è tornato quello di sempre '' penso joachim, ritornando nella sua stanza.
 
Nel frattempo all'ospedale Allen Carter si era addormentato . 
''Mi scusi signore si svegli'' 
'' ehm .. cosa ? Che succede ?'' disse Allen appena svegliato e non facendo svegliare Layla. 
'' Può entrare a vedere sua moglie signore'' 
Dopo le parole dell'infermiera Allen si alzò dalla sedia fuori la stanza di sua moglie ed entrò. '' Annis..'' disse Allen. 
'' Allen , finalmente posso vederti'' disse dolcemente Annis piangendo di gioia. 
'' Annis, mi dispiace così tanto, io non volevo che ti succedesse questo. Mi spiace così tanto'' disse Allen avvicinandosi a sua moglie e mentendo le sue mani sulle quelle della donna. 
'' Ma che dici non è affatto colpa tua e poi hai aspettato tutto questo tempo fuori da solo ? '' chiese Annis sorridendo. 
'' No c'era un ragazzo dai capelli neri abbastanza simpatico penso..'' disse Allen. ''Ma comunque come puoi dimmi che non ho colpe per quello che ti è successo se solo avessi visto quella scala pericolante, tu forse ..'' disse Allen piangendo. 
'' Ma guardati stai piangendo, tu non devi sentirti in colpa , tu non potevi saperne niente e non è colpa tua Allen '' disse asciugandogli le sue lacrime. 
'' Ma...'' 
''Niente ma Allen'' 
Dopo aver detto quelle parole prese la manica della sua maglietta per farlo avvicinarlo a sé, essendo che era l'unico modo, e lo baciò. In quel baciò senti il sapore agrodolce delle sue lacrime che ancora scendeva dai suoi occhi chiusi ma pieni di rancore. 
Dopo averlo baciato, si staccò da lui e gli asciugò di nuovo le lacrime e sorridendo disse '' Sei peggio di me e poi ti ho detto smettila di piangere '' 
'' Va bene'' disse sorridendo Allen. 
Nella stanza di Annis entrò un dottore abbastanza serio . 
'' Mi scusi, èil signor Carter ?'' '
' Si sono io , cosa volete da me ? '' 
'' Sono il dottor Smith e vorrei parlare fuori con voi delle condizioni di vostra moglie '' 
'' Va bene'' Disse Allen , dirigendosi con il dottore fuori dalla stanza. 
'' Allora signor Carter , abbiamo fatto le radiografie a sua moglie'' 
'' Si allora è molto grave la sua situazione ? '' 
'' No anzi penso che tra un mese potrà tornare a casa '' 
'' Tra un mese ma camminerà come prima ?'' 
'' Si con il tempo'' 
E dopo la loro chiacchierata il dottore se ne andò e Allen andò a salutare la moglie. 
Passò un mese e la gamba di Annis guarì e così la rilasciarono. 
'' Così signora Annis oggi se ne va ?'' Chiese una delle sue compagne di stanza 
'' Si, signora Kint e spero un giorno lei guarisca anche lei '' disse Karin . 
'' Addio Annis è stato un piacere conoscerti '' '' Addio Signora Kint è stato un piacere anche per me.'' disse Annis dopo averla salutata e uscendo fuori dalla stanza, dove l'aspettava suo marito e la loro figlia . 
Quando uscirono dall'ospedale proprio di fronte alla fermata dell’autobus si trovò una ragazza tutta carina come una bambola che aspettava qualcuno. 
''Finalmente ce ne hai messo di tempo , dov'è il mio caffè latte ?'' 
'' Ecco a te, Kayla'' 
'' Grazie Timur , finalmente il nostro piano può avere inizio'' 
'' Si l'inizio della nostra vendetta inizia ora '' 
Timur e Kayla seguirono Annis e Allen senza farsi scoprire finche quando non riuscirono a farli separare per la troppa folla per le strada. 
Kayla sbattè contrò Allen e gli disse '' Oh, mi scusi non volevo'' disse Kayla. 
'' Non preoccuparti ragazzina '' disse a aiutandola ad rialzare e cercando Annis. 
E Kayla senza farsi accorgere gli tagliò una ciocca di capelli. E lasciò che Allen se ne andò e qualche secondo dopo arrivò Timur vicino a lei . 
'' Kayla te lo sei fatto scappare '' disse frustato Timur. 
'' No invece gli ho preso una cosa molto importante per i nostri piani.'' 
'' E che cosa ?'' 
'' Una ciocca di capelli con cui potremmo controllare ogni sua mossa e pensiero '' disse Kayla facendo un sorriso malizioso. 
Loro due andarono a casa di Timur e si misero in una stanza per creare una pozione era tutto pronto mancava solo una cosa la ciocca di capelli di Allen che Kayla aveva in mano. 
'' Kayla cosa spetti a farlo ?'' disse Timur. 
'' Stavo solo pensando , è la cosa giusta da fare ?'' disse Kayla a Timur. 
'' Si , noi dobbiamo vendicare la morte di nostra madre ricordati.''
Allora dopo le parole del fratello Kayla senza esitare un secondo buttò le ciocche di capelli nella pozione e poi colò la pozione su una sfera di cristallo, dove vedeva quello che vedeva la sua vittima. 
Prima che loro facessero la pozione , Allen e Annis e la piccola finalmente erano tornati a casa. 
'' Ora mai siamo a casa '' Disse Annis . 
'' Si certo..'' disse Allen.
 
'' Al , basta , non è colpa tua certa volte sei così cosciuto che mi fai venire voglia di darti quanto schiaffi anche se non vorrei '' 
'' Okey la smetto , penso che tu sia molto stanca essendo che abbiamo camminato tutta la giornata vogliamo andare a riposarci ?'' ''Certo'' 
Così dopo una lunga camminata per la città e per tutto il giorno, essendo che dopo un mese Annis era guarita , loro andarono a riposare ma all'improvisso Allen si svegliò dal sonno profondo e andò in bagno e guardandosi allo specchio, sentì una voce nella sua testa. 
''Allen mi senti ?'' disse una voce nella sua testa. 
'' Tu chi sei ? '' 
''Io sono il tuo vero e unico amore , pe rcui ascoltami e fai come ti dico'' 
Dopo che tornò dal bagno lui si vestì e se ne stava per andare proprio quando stava per uscire dalla stanza da letto fu fermato da sua moglie Annis. '' Allen dove vai a quest'ora? '' chiese Annis dolcemente. 
'' Non sono affari tuoi dove vado, stupida demente'' 
''Okey è uno scherzo per vendicarti perchè ieri sera ti ho rimproverato. vero ?'' 
''No'' disse Allen con tono arrabbiato. 
'' Ma che dici , perchè fai così ?'' chiese Annis piangendo. 
'' Perchè io ti odio ti ho sempre odiata e non ti ho mai amata e ora lasciami '' disse Allen arrabbiato e Annis, sempre piangendo, non la lasciava così si girò e la buttò a terra e se ne andò , Annis si trascino fino all'entrata che portava di sopra. 
'' Allen perchè fai questo ? '' disse urlando . 
'' Perchè ti odio, stupida debole Annis''.

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