Phenogram of Love

di Open The Steins Gate
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 14 febbraio ***
Capitolo 2: *** A chi vogliamo bene ***
Capitolo 3: *** Quel che pensa Mayuri ***
Capitolo 4: *** Il mio Valentino ***
Capitolo 5: *** Un'altra volta ***



Capitolo 1
*** 14 febbraio ***


Phenogram (fenogramma) - In genetica esistono genotipo (caratteristiche che definiscono una persona a livello del genoma) e fenotipo (caratteristiche manifestate da un essere vivente, come il colore degli occhi, dei capelli ecc...) Il fenogramma è un diagramma ad albero che lega dei taxa (raggruppamento di organismi reali, distinguibili morfologicamente e geneticamente da altri e riconoscibili come unità sistematica, posizionata all'interno della struttura gerarchica della classificazione scientifica) sulla base di stime ottenute dalla similarità complessiva degli organismi, ossia sulla classificazione fenetica. In questa storia ognuno dei personaggi fa della cioccolata per qualcuno di importante. Di fatto è come se tutti loro fossero associati in un fenogramma basato sulla caratteristica dell'amore.

14 febbraio 

La luce che filtra dagli scuri le illumina gentilmente il viso. Nonostante sia inverno questa giornata di metà febbraio promette di essere calda e serena... in realtà è sveglia già da un po', ha fatto ancora quel sogno dove lui la stringe forte e sembra di essere sul punto di scoppiare in lacrime. Lei, solitamente così razionale, si chiede come mai da tempo continua a fare questi sogni, che pur sembrando reali non sono lo specchio di situazioni che ha vissuto veramente.

 

 

«Forse devo ancora capire bene come funziona il cervello umano», pensa sorridendo la giovane scienziata mentre apre le finestre della camera d'albergo per illuminare del tutto la stanza. È tornata in Giappone perché verso fine mese deve presentare uno studio fatto insieme a dei colleghi, che però devono ancora raggiungerla. Aveva deciso di anticipare il suo arrivo di qualche giorno perché, anche se non lo avrebbe mai ammesso, le mancava... le mancava quel laboratorio un po' infantile e le mancavano le persone che lo frequentavano.
«Andiamo», dice ad alta voce mentre chiude la porta della camera e si accomoda la lunga chioma rossa dietro le spalle. La destinazione è il Laboratorio dei Gadget Futuristici.
Pochi minuti a piedi ed è arrivata... vorrebbe salutare Moeka e la piccola Nae, ma il "Braun Tube Workshop" è ancora chiuso, quindi sale le scale della palazzina e, arrivata alla porta, bussa. Ad accoglierla, con suo sollievo, non c'è lui: è consapevole del fatto che difficilmente sarebbe riuscita ad affrontarlo con ancora vivido in memoria il sogno che aveva fatto... anche se forse ha poco di cui stare tranquilla: ad aprire la porta è stato Daru e per di più sembra essere da solo.
«Makise-shi, ben tornata. Come mai così mattiniera? Credevamo che ti saresti presentata più tardi...», esordisce Daru stranamente con tono quasi formale.
« Grazie... semplicemente mi sono svegliata presto e non volevo passare la mattinata in albergo. Come mai sei da solo? », dice Kurisu mentre si toglie gli stivali e calza le pantofole.
«Okarin è uscito dicendo che aveva delle faccende urgenti da sbrigare e Mayushii è andata a fare compere». Poi il ragazzo prosegue dicendo: «Quindi per un po' saremo soli soletti». Quelle parole fanno suonare un campanello d'allarme nella testa di Kurisu, che si mette subito sulla difensiva.
«Non farti venire strane idee in testa, maniaco».
«Non potrei mai, lo sai bene che sono un gentiluomo… seppur perverso».
«Certo, come no... più che altro a me sembri il Re dei Pervertiti».
«Mi ferisci, Makise-shi. Il mio cuore è sì nobile, però tutto il mio amore è rivolto verso la luce dei miei occhi. Non potrei mai tradirla pensando certe cose di altre donne».
«Invece qualcosa mi fa credere che tu lo stia facendo… e per di più proprio in questo momento».
Non sono passati che pochi minuti e la situazione nel laboratorio si è già fatta assurda. Nonostante l'aria familiare che respira, la ragazza decide che sarebbe meglio evitare di rimanere da sola con Daru: ne va della sua sanità mentale. «Forse è per questo motivo che Okabe si comporta in maniera tanto assurda? È un modo per difendersi dall'altrettanto assurdo modo di fare di Hashida?», si chiede la ragazza dai capelli rossi.
«Hashida, credo proprio che aspetterò Mayuri-san qui fuori», dice senza cercare scuse. Dopo aver indossato nuovamente gli stivali si precipita fuori dal laboratorio e scende rapidamente le scale, lasciando Daru solo e confuso...

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Capitolo 2
*** A chi vogliamo bene ***


A chi vogliamo bene

Dopo essersi congedata in fretta da Daru ed aver sceso rapidamente le scale, Kurisu nota che il Braun Tube Workshop è ancora chiuso nonostante siano le 10 passate... poi ricorda che è normale che sia così, dato che è Domenica.
«È già difficile che qualcuno si rechi in quel negozio in un giorno feriale, figuriamoci in un festivo... mi chiedo come faccia Tennouji-san a mantenerlo ancora aperto...».
Mentre si pone questo interrogativo, la ragazza nota con sorpresa che il negozio non è completamente chiuso, infatti la serranda è alzata solo per metà... presa dalla sua caratteristica curiosità di scienziata che vuol sempre scoprire cose nuove, decide di andare a dare un'occhiata.
«È permesso?», chiede Kurisu senza ricevere risposta mentre si introduce nel piccolo negozio di Tv. Come al solito vi è un forte odore di chiuso, oggi però nell'aria misto ad esso vi è anche un leggero odore di cioccolata.
Dopo esser rimasta un po' ad assaporare questo profumo la ragazza sente delle voci provenire dall'angolo opposto del locale e, decisa a scoprire di cosa si tratti, si avvicina lentamente.

 

 

«Moeka-Neesan, perché oggi bisogna preparare la cioccolata?», chiede la piccola Nae.
Tip-tip-tip-tip... Le dita di Moeka si muovono celeri sul suo smartphone e pochi secondi dopo Nae riceve una mail.
"A San Valentino è tradizione regalare la cioccolata agli amici e alle persone a cui si vuole bene, quindi è per loro che stiamo preparando la cioccolata con tanto affetto... ^_^".
«Ah, ho capito sorellona, quindi tu a chi stai preparando la cioccolata?».
A questa domanda Moeka arrossisce visibilmente e questa volta risponde direttamente alla bambina... «P-per il capo...».
«Anche io voglio preparare la cioccolata per papino!».
Ripreso il suo normale colorito, Moeka si arma di nuovo di cellulare e compone un nuovo messaggio.
"Allora impegnamoci al massimo per preparare la cioccolata migliore del mondo! :D Sei d'accordo Nae? :3".
«Sì! Prepariamo la cioccolata più buona che sia mai stata fatta!», risponde sorridente la piccola.
Anche Kurisu non può fare a meno di sorridere e, decisa a non interrompere quel momento magico, percorre a ritroso la strada per uscire dal negozio, quando all'improvviso...
«Tutturuuu~☆ Mayushii è qui!».
Mayuri è tornata e rivolge il suo solito saluto alla serranda semi abbassata del negozio. Con sua sorpresa ad uscire dal locale è Kurisu.

 

 

«Chris-chan! Sei tornata!». Nemmeno il tempo di finire la frase e la ragazza corre verso la giovane scienziata per abbracciarla con tutte le sue forze.
«Mayuri, anche io sono contenta di vederti... però abbracciami con un po' di delicatezza in più... mi stai facendo male», protesta sorridendo Kurisu.
«Sono felice che tu sia qui! Hai già visto Okarin e gli altri?».
«No, per fortuna non ho ancora avuto modo di vedere quel pazzoide. In compenso il suo degno amico ha già provveduto a farmi saltare i nervi».
«Tu e Okarin discutete sempre appassionatamente e litigate spesso, ma alla fine Mayushii sa che quando siete insieme vi trovate bene. Ah! Sto per preparare della cioccolata, vuoi unirti a me?», chiede Mayuri col suo sorriso disarmante. Kurisu vorrebbe protestare e rincarare la dose di epiteti nei confronti di Okabe, ma in cuor suo sa che con Mayuri sarebbe inutile e in fondo sa anche che se non fosse per lui non sarebbe lì a godersi questi piccoli momenti di gioia.
«Perché no?», risponde con una naturalezza che non si aspettava neanche lei alla richiesta di Mayuri.
Le due ragazze si dirigono così verso il laboratorio.

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Capitolo 3
*** Quel che pensa Mayuri ***


Quel che pensa Mayuri

«Adesso che c'è Mayuri-san non corro il rischio di ritrovarmi in una situazione imbarazzante assieme ad Hashida... sono sollevata», pensa Kurisu mentre sale le scale che portano al laboratorio insieme alla ragazza.

 

 

Non appena Mayuri apre la porta, la scienziata nota che Daru è seduto tranquillamente davanti al PC, e, per l'ennesima volta, sul monitor scorrono le immagini di Claddan.
«Bene, almeno è impegnato a fare altro e non baderà a quello che facciamo noi», pensa Kurisu, senza però aver messo in conto la buona educazione di Mayuri.
«Daru-kun! Tutturu~!».
La ragazza senza saperlo le ha appena date in pasto entrambe a quello che agli occhi della scienziata è un mostro chiamato Daru. Sul volto di Kurisu si dipinge un'espressione scioccata mentre Mayuri osserva la ragazza senza capire il perché di quella sua reazione. Nel mentre Daru risponde: «Ah, Mayushii, che bello vederti qui! Noto con piacere che anche Makise-shi è tornata... sei forse qui per regalarmi della cioccolata? L'ho capito subito dalla tua reazione di prima, ma non c'è bisogno di essere timida!».
La risposta di Kurisu arriva tanto immediata quanto pungente: «Preferirei farmi estrarre il cervello e farmelo mettere in salamoia, piuttosto che innamorarmi di un pervertito come te!». Al suono di queste parole Daru si accascia a terra, e nel mentre mormora: «Makise-shi, sei davvero crudele...».
«Daru-kun, tutto bene? Mayushii è preoccupata...».
Non appena Mayuri pronuncia quella frase Daru si rialza con rinnovato vigore. «Certo Mayushii... Sei davvero un angelo, ne deduco che quindi mi ami?».
 «No~!», risponde in tono angelico la ragazza. Daru questa volta giace a terra completamente distrutto.
Con Daru privo di forze in un angolino, le due ragazze possono concentrarsi sulla preparazione della cioccolata. Mayuri aveva appena comprato una ventina di tavolette di cioccolato, delle simpatiche scatole di cartone e dei coloratissimi nastri per creare delle confezioni personalizzate.
«Hai deciso di fare cioccolata per un esercito?», domanda Kurisu all'amica dopo aver contato le tavolette.
«No... Mayushii pensa di prepararne per alcuni suoi compagni di corso, per Daru-kun, Tennouji-san e naturalmente per Okarin».
«Capisco, quindi per me ne rimarrà davvero poca».
«Vorrà dire che la farai per la persona a cui vuoi più bene», le suggerisce  la ragazza con un sorriso. «A proposito Cris-chan, secondo te cos'è l'amore?», chiede all'improvviso Mayuri.

 

 

«È una domanda difficile, Mayuri-san, ma cercherò di risponderti in maniera semplice», risponde subito la scienziata con tono professionale. «È scientificamente dimostrato che quando ci innamoriamo nel nostro cervello avvengono delle reazioni chimiche che ci portano in una condizione molto simile all’ebbrezza; l’oggetto del nostro interesse diviene una sorta di droga che necessitiamo in continuazione perché la sua presenza porta il nostro cervello a rilasciare una serie di sostanze che ci fanno, semplicemente, stare bene, stare meglio. I mediatori chimici implicati nel processo di innamoramento riguardano quelle sostanze che agiscono stimolando la libido, l’amore e l’affettività. L’amigdala, parte del cervello adibita alle emozioni, attiva un’elevata produzione di Dopamina, Noradrenalina e Feniletilamina, gli stessi neurotrasmettitori responsabili degli effetti delle sostanze stupefacenti che agiscono sui centri del piacere. Questo spiegherebbe l’analogia tra gli effetti dell’amore e quelli delle droghe, della sensazione di benessere e della dipendenza».

 

 

Essendo una scienziata la ragazza cerca di spiegare con la razionalità cosa sia l'amore, ma qualche secondo dopo Mayuri risponde: «Mayushii non ha capito molto del tuo discorso, però secondo lei l'amore è quando vuoi così tanto bene ad una persona che non riesci a pensare ad altro che a lei, nel bene e nel male».

 

 

Kurisu rimane completamente senza parole e nella sua testa cominciano a susseguirsi tante immagini di Okabe provenienti da varie Linee di Universo: loro due che trasportano assieme un computer per le strade di Akihabara litigando, lei assieme ad Okabe sul tetto del laboratorio parlando di come salvare Mayuri, lei che lo ammonisce continuamente e lo nomina in qualsiasi discorso, un sogno in cui Okabe le si dichiara... in quel momento capisce che Mayuri senza essere una scienziata è riuscita a spiegarle meglio di qualsiasi libro di testo il concetto dell'amore... ed è esattamente quello che sta vivendo al momento, non riesce a non pensare ad Okabe.
«A chi regalerai la tua cioccolata?».
All'improvviso Kurisu sapeva come rispondere alla domanda che fino a quell'istante l'aveva tanto spaventata.

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Capitolo 4
*** Il mio Valentino ***


Il mio Valentino

«È mezzogiorno passato, gli scienziati pazzi non vivono di sola aria. Ho bisogno di mettere qualcosa nello stomaco per dare il via al nuovo piano per gettare il mondo nel caos...», mormora Okabe affamato diretto verso il laboratorio per pranzare.
Non appena si affaccia sulla strada che porta al laboratorio nota in lontananza una figura familiare, il timido Ruka proprio di fronte all'entrata della struttura con un'espressione preoccupata e non ha notato l'arrivo del ragazzo.
«Che cosa ci fai qui, Rukako!?», grida all'improvviso Okabe.
 «Aaaaah!», grida spaventato in risposta Ruka che era sovrappensiero. «...Ah! Okabe-san! Mi dispiace di aver gridato... Buongiorno!», lo saluta educatamente il ragazzo con un timido inchino. «Ecco io... Sono venuto qui perché...».
Il ragazzo è visibilmente in difficoltà ed Okabe lo ha notato, perciò per stemperare la tensione decide di tirare in ballo la solita vecchia storia. «Non va affatto bene Rukako, non dovresti trascurare gli allenamenti per venire fin qui! E ricordati che io sono Kyouma, non Okabe!», dice con tono imperioso il ragazzo.
«S-scusa, Kyouma... san... è che volevo d-darti una-».
 Proprio mentre Ruka sta per concludere la frase e porgere qualcosa ad Okabe, si sente una voce gridare: «Attenzioneeeee!», i due ragazzi si girano verso la voce ma è troppo tardi perché vengono travolti diffondendo urla e rumori poco rassicuranti in tutto il quartiere.
Dalla finestra emergono i volti di Kurisu, Mayuri e Daru, che assistono ad una scena bizzarra: tre persone adulte ammassate una sull'altra.
«Che cosa stai combinando Okabe!?», grida la scienziata dalla finestra del laboratorio. «Cos'è... successo?», domanda con flebile voce Moeka, accorsa fuori dal Braun Tube Workshop assieme a Nae dopo aver sentito tutto quel trambusto.
«I giovani d'oggi si divertono con i passatempi più strani, non li capirò mai...», dice una voce profonda.
Si tratta di Yuugo Tennouji, il proprietario della palazzina, che, venuto ad aprire il negozio, trova Okabe, Ruka ed una ragazza che non conosce uno sopra l'altro.
Alla vista dell'uomo e non curanti del caos a pochi passi da loro, Moeka e Nae gli si avvicinano.
«C-capo...».
«Papino!», grida la piccola correndo verso il padre.
«Nae-chan, hai fatto la brava?», dice l'uomo mettendo la figlia a cavalcioni sulle sue spalle senza alcuno sforzo.
«Sì papino! Io e la sorellona abbiamo preparato la cioccolata. Se mi fai scendere te la do!».
L'uomo mette a terra la bambina con una delicatezza che non sembrerebbe appartenergli e allo stesso momento sorride a Moeka. La donna arrossisce visibilmente.

 

 

«Papino, questa è per te, ti voglio bene!».
«Grazie tesoro, anche il tuo papino ti vuole tanto bene!».
«C-capo... questa è p-per te... grazie p-per avermi accolta».
«Grazie a te per la dedizione che metti nel lavoro. Tu ami davvero i tubi catodici... ma soprattutto ami il mio piccolo tesoro e per questo non potrò mai ringraziarti abbastanza». Moeka diventa rossa più di un peperone.
Nel frattempo la situazione in strada torna alla normalità. L'intreccio di corpi si era sbrogliato e i restanti Lab Mem sono tutti in strada.
«Daru Nyaaaan~!», è il suono che riecheggia poco dopo: è la voce di Faris Nyan Nyan la maid con le orecchie da gatta che corre portando tra le mani un cuore di cioccolata elegantemente confezionato e ricoperto di nastrini rosa.
«Questo è un donyo da parte di tutto il May Queen Nyan+Nyan per il nostro cliente più fedele, nya!», dice Faris porgendo il cuore di cioccolata a Daru, fra lo stupore generale.
«F-F-Faris-tan! Grazie mille sei davvero dolcissima! Non sono degno di essere trattato così, devo essere morto ed aver raggiunto il paradiso!», dice Daru agitandosi parecchio.
«Itaru... Per quanto tempo volevi tenermelo nascosto?», dice adirata una misteriosa ragazza, rimasta ancora anonima a tutto il gruppo.
«No, Yuki-tan, vedi... Non è come sembra! Faris-tan, ti prego, aiutami tu, dille che non c'è nulla fra noi, anche se mi piacerebbe... Ehm cioè volevo dire, ti stai sbagliando Yuki-tan, Faris-tan è solo una carissima amica!», dice Daru al centro dell'attenzione ed ormai completamente nel panico.
«Non ti preoccupare, è come dice Daru Nyan... Te lo posso assicurare, nyon sto cercando in alcun modo di rubartelo. Daru Nyan è il nyostro miglior cliente, ci viene a trovare ogni giornyo ed è sempre gentile con tutte le maid, perciò ci tenevamo a ringraziarlo in modo speciale facendogli una sorpresa, nyon era nostra intenzione causarvi guai, nya!», risponde prontamente la maid per placare gli animi ed aiutare il "povero" Daru, che ormai sembrava agli occhi di tutti un beato fra le donne.
«S-sì è proprio come dice lei, Yuki-tan, è la verità!», dice Daru implorando la ragazza di credergli.
«E va bene, non riesco ad arrabbiarmi con te, tesoro... questa è per te, l'ho fatta con le mie mani», risponde la ragazza porgendo gentilmente una tavoletta di cioccolata molto semplice ma ben realizzata a Daru.
«Grazie Yuki-tan, ti amo tantissimo», questo scambio di battute fra i due lascia tutti i presenti a bocca spalancata.
Nello stupore generale Daru spiega: «Mi dispiace non avervela presentata prima, lei è Yuki Amane, la mia fidanzata! Ci siamo conosciuti allo scorso Comima quando lei faceva il cosplay di Yume Kurazukyun, ho subito riconosciuto il fatto che fosse un angelo disceso dal cielo!».

 

 

«Eheheh, è vero! Comunque piacere di conoscervi, sono sicura che andremo d'accordo se siete amici del mio Itaru!».
Il silenzio che si era creato dopo quell'affermazione viene rotto da Okabe che commenta: «Ottimo lavoro Daru, finalmente sei passato di classe!».
«Grazie Okarin, sapevo che questo giorno sarebbe arrivato, finalmente ho raggiunto la classe di mago!», la discussione era scaduta in pochi secondi, ma almeno lo stupore generale si era dissipato.

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Capitolo 5
*** Un'altra volta ***


Un'altra volta

Dato che l'atmosfera si è fatta più tranquilla e la consegna della cioccolata è già ampiamente cominciata, Ruka fa appello a tutto il suo coraggio e si dirige spedito verso Okabe con una risolutezza che stupisce i presenti.
«K-Kyouma... anzi, O-Okabe-san!», dice ad alta voce il ragazzo. «H-ho p-preparato dei cioccolatini per te! N-non pensare male... voglio regalarteli perché tu sei una persona davvero gentile, e perché nutro un profondo rispetto nei tuoi confronti... perciò... t-ti prego di accettarli!», grida a squarciagola il ragazzo per infondersi coraggio, mentre porge un sacchetto pieno di cioccolatini al ragazzo.
Gli altri sono di stucco, soprattutto Kurisu. «Perfino Urushibara-san, una persona così timida ed all'apparenza fragile come un bicchiere di cristallo, è riuscito a consegnare la cioccolata ad Okabe mostrando una determinazione incredibile. Mi chiedo perché... perché io...», pensa la giovane scienziata mentre dentro di lei prova una strana sensazione nei confronti di Ruka che non riesce a spiegare.
«Eh?», commenta stranito Okabe. «È una persona sempre gentile con tutti, alla vista fragile e bellissima, tanto da incantare tutti i presenti con la sua grazia... però è un ragazzo, e mi ha anche regalato la cioccolata per San Valentino!».
«Va tutto bene, Okabe...san?», dice Ruka rattristandosi avendo notato il disagio causato al ragazzo.
Okabe è visibilmente in difficoltà fino a che, ad un tratto, le esperienze vissute in un'altra Linea di Universo riaffiorano nella sua mente: «Maschio, femmina, fidanzati... se c'è qualcuno che ha fatto confusione, quello sono io. Ma che importanza ha questo? Lo sai, finalmente ho capito tutto: la verità è che io sono io, e Rukako non è che Rukako, la mia allieva». Un ghigno si dipinge sul volto del ragazzo.
«Rukako! Devo forse ricordarti, che il mio nome è Kyouma e non Okabe!?», grida all'improvviso il temibile scienziato pazzo. «M-mi d-dispiace... Kyouma-san!», si affretta a rispondere il minuto ragazzo.
 «Per questa volta sei perdonato, mio caro allievo... è un dono meraviglioso, e come tuo maestro lo accetto volentieri! Il nostro legame ne uscirà rafforzato e potrai padroneggiare al meglio lo stile di spada Seishin Zanma, FUHAHAHAHA!», dice Okabe cercando di far tornare a suo agio il ragazzo.

 

 

«Grazie infinite, Kyouma-san!», risponde Ruka con un sorriso raggiante.
Ora è Mayuri a prendere l'iniziativa. La ragazza si avvicina alla figura imponente che aveva appena assistito sbigottita alla sceneggiata di Okabe.

 

 

«Tenga, questa è per lei, Tennouji-san... grazie della sua ospitalità e della sua pazienza!», dice Mayuri mentre consegna una scatola dai colori sgargianti al padrone di casa.
«Ti ringrazio molto Mayuri-chan... spero che quello stramboide non ti dia fastidio. Se ci sono problemi dimmelo. Sai, potrei prendere seriamente in considerazione l'ipotesi di non aumentarvi l'affitto per qualche mese...».
La piccola Nae emerge timidamente da dietro quel corpo enorme, quando ci sono Mayuri o suo padre nelle vicinanze la bimba si sente al sicuro. «Mayuri-oneechan! Questa è per te, ti voglio tanto bene!», afferma la piccola porgendo una tavoletta di cioccolata alla ragazza.
«Wow! Grazie Nae-chan!». Le due dicono assieme "Tutturu~!" e poi scoppiano in una sincera risata.
Dopo aver finito di ridere Nae continua: «Grazie di aver preparato la cioccolata anche per papino! Lui è il papà migliore del mondo!», dice con l'onestà tipica dei bambini.
Quell'omone mastodontico si è sciolto in un attimo al solo udire le parole della figlia tanto adorata. «E tu sei il mio angioletto, Nae-chan!», dice Yuugo alla figlia mentre le gratta la faccia con la barba.
«Papà, la barba punge!».
Consegnata la prima cioccolata, Mayuri si gira verso Daru. «Ecco qui Daru-kun, questa è la tua», dice sorridendo Mayuri.
«Mayushii! Anche tu sei preda del mio fascino? Ti capisco, nessuna donna con un minimo di buon gusto potrebbe fare a meno di cadere ai miei piedi...».
«Daru-kun, per Mayushii sei un carissimo amico!», risponde la ragazza mentre volta le spalle al ragazzo.
«Mayu-shi non mi ama, sono tornato a essere un semplice paesano di livello 1, orz!».
«Ora rimane solo Okarin», dice fra sé e sé Mayuri.
A questo punto la ragazza estrae dal sacchetto che ha con sé una scatola dalle dimensioni esagerate e si avvicina al suo amico di infanzia.

 

 

«E per ultimo, ma non il meno importante... viene la persona che ha salvato Mayushii, un ragazzo davvero speciale per lei, grazie di tutto, Okarin! La cioccolata più grande è per te, spero che ti piaccia!», dice Mayuri porgendo la mastodontica scatola ad Okabe.
«Fuahahahahahahah, non potevo aspettarmi di meno dal mio ostaggio... credo che questo sia un caso da manuale di Sindrome di Stoccolma! Di certo un genio del mio calibro non poteva che ottenere il migliore dei risultati! Fuahahahahahahah! Il sottoscritto, Hououin Kyouma, apprezza molto il tuo gesto!», dice Okabe esibendosi nella sua classica posa da scienziato pazzo.
«Ma perché non la fa finita di atteggiarsi quell'idiota?», pensa Kurisu non apprezzando l'eccessiva reazione di Okabe al Valentino di Mayuri. «Se mi avesse detto che tutta quella cioccolata l'avrebbe usata per lui mi sarei opposta fermamente! Spero che gli vada di traverso».
Il tanto temuto momento è giunto. «È il mio turno... In questo momento vorrei trovarmi lontano da qui, magari nel mio laboratorio in America. Perché ho voluto infilarmi in questa situazione? Sono una scienziata, non una ragazza qualsiasi...».
Intuendo la difficoltà dell'amica, Mayuri decide di darle un incoraggiamento "tangibile" e la spinge verso Okabe.

 

 

«O-Okabe, questa l'ho fatta per te!», grida imbarazzatissima Kurisu mentre consegna la sua cioccolata ad Okabe.
Rimasto di sasso il ragazzo non sa come reagire. Nella vita si sarebbe aspettato di tutto, tranne che ricevere della cioccolata da Kurisu il giorno di San Valentino. La sua mente è vuota come mai non lo era stata prima. La spavalderia che l'aveva accompagnato fino a quel momento si era sciolta come neve al sole.
«Ah, grazie Assistente». È tutto quello che riesce a dire. Per lui è come essere entrato in un campo minato. Ha paura di farla arrabbiare come sempre e di conseguenza gli sembra giusto rispondere senza atteggiarsi come suo solito. In fondo forse gli stava dando la cioccolata solo come gesto di cortesia; meglio non farsi troppe illusioni.
«Come, Okabe... tutto qui? Solo un semplice grazie? Sei uno stupido!».
 Kurisu si sente ferita. In quei ricordi che non le appartenevano, anche se non lo voleva ammettere, le sceneggiate di Okabe in qualche modo avevano sempre contribuito a tirarla su di morale. E ora lui sembrava così freddo nei suoi confronti, nonostante ogni volta le chiedesse consiglio, nonostante ogni volta lei corresse in suo aiuto, nonostante dopo quell'abbraccio si fossero...
«Ti odio!». Pronunciando queste parole Kurisu si allontana di corsa dal gruppo.
I presenti non si capacitano di quanto accaduto. Il primo a rompere quel silenzio che si era fatto assordante è Daru.«Okarin, sei stato davvero pessimo...».
«Mayushii è molto delusa, dovresti chiedere scusa a Chris-chan».
«K-Kyouma-san?».
«S-Stupido», balbetta Moeka.
«Kyouma, nyon dovresti comportarti così nya!».
E a un certo punto all'unisono, quasi come se ci fosse stato un tacito accordo tra di loro: «Corrile dietro, stupido», urlano gli amici.
E così Okabe, incoraggiato da tutti gli altri Lab Mem, decide di inseguire Kurisu. È giunto finalmente il momento di chiarire una volta per tutte quale sia il loro rapporto. Lui la ama, l'ha amata in tutte le Linee di Universo in cui l'ha conosciuta. Il problema è che non ha la più pallida idea di come dirglielo; la Kurisu di questa realtà non può di certo ricordarsi di tutte le occasioni in cui gli è stata d'aiuto e di conforto ogni volta che lui aveva tentato di salvare senza successo la vita di Mayuri.
«Non posso rinunciare a Kurisu, senza di lei io non sono nessuno!».
Ormai l'aveva quasi raggiunta, gli sarebbe bastato allungare una mano per afferrarla. E così fa, prendendola per un braccio. Sul momento lei cerca di divincolarsi, ma all'improvviso...
«Okabe, chi sono veramente?», chiede Kurisu lasciando Okabe di stucco. Ma la ragazza prosegue, senza attendere la sua risposta. «Ho dei ricordi di esperienze che non ho mai vissuto, ma allo stesso tempo so che sono cose accadute realmente...». L'IBN5100. La morte di Mayuri. Le sue lacrime. La lettera di Amane. L'appuntamento con Urushibara-san.
«Dimmi Okabe, come faccio a ricordare tutte queste cose!?», ponendo questa domanda Kurisu scoppia a piangere e Okabe la stringe fra le sue braccia.
«Non piangere Kurisu... è tutto vero. Sono frammenti di ricordi di avvenimenti che ti hanno visto coinvolta in altre Linee di Universo. Se ti ricordi tutto questo allora forse...».
«Fa' silenzio... non un'altra parola!».
«Ma allora tu...».
«Certo che ricordo tutto. Ricordo anche il mio stupido tentativo di fuggire da te nonostante sapessi che sarebbe stato completamente inutile, perché la verità Okabe, la verità Okabe è che io-».
«Kurisu...».
«Okabe, chiudi gli occhi, un'altra volta...».

 

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