Capitolo 2.
La Granger quest'anno è fuori come un
balcone.
Diciamocelo, è stata fin da sempre
secchiona, ma arrivare perfino a prendere Eccezionale a Volo non è da lei, che
ha odiato con tutto il suo essere staccare i piedi da terra.
E' dall'inizio della scuola che la pedino e
ovviamente lei pensa di darmela a bere facendo finta di essere sorpresa ogni
volta che le spunto davanti. Maledetta Mezzosangue!
C'è qualcosa in questa faccenda che mi
puzza.
Per prima cosa si reca in biblioteca molto
meno del solito e quando ci va...cazzo, dovreste vederla!! Sembra
un'assatanata!
Volta le pagine dei libri in modo così
veloce che non riesco a capacitarmi di come riesca a leggere anche solo una
parola...quella non è normale.
Fatto sta però che nei test prende sempre i
massimi voti e non ha mai l'aria stanca.
Si sposta da una parte all'altra del
castello con una velocità impressionante, ma se utilizzasse la
smaterializzazione o qualsiasi altro incantesimo me ne sarei accorto.
Durante i pasti non mangia e non beve...o è
anoressica -però mi sembra in ottima forma- o vive d'aria!
Non fa più comunella con lo Sfregiato e
Lenticchia e loro sembrano non farci davvero caso a lei; del resto non si
accorgerebbero delle stranezze che la riguardano nemmeno se la vedessero
indossare solo mutande e reggiseno al posto dell'uniforme da monaca.
In poche parole sono arrivato alla
conclusione che o quella non è la Granger, oppure qualcuno o qualcosa l'hanno
fatta diventare...sì, insomma, quello che è adesso.
Mentre rifletto tra me e me vengo sorpreso
dall'idea geniale che mi è appena venuta in mente!
Se quella di quest'anno veramente non è la
Granger e io ho ragione, accetterà di diventare mia amica -cosa che la vera
Granger non accetterebbe mai-, in caso contrario mi sarò messo l'animo in pace e
dormirò beato sapendo che la Granger è sulla via del non-ritorno verso il San
Mungo.
Contento del mio piano maleficamente
geniale, mi dirigo verso la Sala Grande per consumare la mia abituale colazione:
una mela verde.
Come al solito prima delle lezioni sono in
Sala Grande a guardare questi esserini mangiare.
Vorrei provare anche io ad addentare
qualcosa, ma ho paura che mi si incastri tra qualche circuito.
Mi volto verso Ronald, che come al solito
sta facendo a pugni con una scorta intera di croissant, e decido che è ora di
intervenire: siamo entrati in Sala da soli cinque minuti e già il 98% dei
presenti ci sta fissando disgustati -pensare che io non sto facendo niente!!- a
causa del modo poco ortodosso di quest'essere umano nel consumare un
normalissimo pasto.
-Ronald Weasley! Smettila immediatamente di
ingurgitare quei poveri croissant come se fossi un morto di fame!- gli dico
cercando di imitare il più possibile Hermione.
In risposta mi arrivano dei suoni non
identificabili che i miei database -contenenti i ricordi di Hermione- mi dicono
essere qualcosa tipo “ma 'Mione, ho fame”. Ripeto: non sono ben
identificabili.
Mentre io e Harry discutiamo di quanto Ron
sia un caso perso, indovinate un po' chi fa il suo ingresso in Sala?
E' -rullo di tamburi- il nostro novello
Bond, ovvero Draco Malfoy signore e signori!
Ovviamente i miei chip riescono ad
identificare la sua presenza anche senza che io mi volti, ma lui questo non lo
sa.
La mia retina -con scanner incorporato, ci
tengo a precisare!- si perde nuovamente ad ammirare la sua perfetta figura, come
sempre vestita con ottimo gusto e classe.
Mentre io sto ancora parlando con il
Bambino Sopravvissuto colgo un'occhiata fugace nella mia direzione e qualcosa in
me scatta.
Ho l'impressione che per fermare Malfoy e
la sua pagliacciata mi tocchi scendere a compromessi, o tutta la scuola saprà
che Hermione Granger porta le lenti a contatto.
Mi appunto mentalmente in memoria di
parlargli più tardi, mentre mi alzo dal mio posto per dirigermi a
lezione.
Mi sto dirigendo verso i sotterranei
ascoltando l'eco inesistente dei miei passi per i corridoi deserti. A quest'ora
non c'è mai nessuno in giro: o sono in Sala a cominciare la colazione o, ancora
peggio, si sono appena svegliati.
La tracolla oggi pesa più del solito. Non
che io ne risenta, intendiamoci, ma i miei sensori riescono a calcolarne la
massa. La sento colpirmi lievemente il fianco a ritmo della mia andatura
quando...
-Signorina Granger! - “Merda! Ci mancava
solo il preside!”- Potrebbe dedicarmi dieci minuti del suo tempo?-
Mi volto con un sorriso a trentadue denti
mentre mi risistemo la tracolla sulla spalla destra, in un gesto abituale della
vecchia Granger.
-Ma certo preside! Dove vuole che ci
accomodiamo per parlare?- “Di certo non in mezzo ai corridoi dove siamo
ora...”
-Oh, la prego, mi accompagni al lago...- mi
dice guardandomi intensamente da sopra gli occhiali a mezzaluna.
Annuisco silenziosamente mentre comincio a
dirigermi verso il portone della scuola. Oggi niente Pozioni...
L'aria questa mattina è tersa e
cristallina, ma attorno al Lago aleggia una nebbiolina lieve, come se anche il
paesaggio sapesse di dover contribuire a rendere tutto magico. Che luogo
magnifico!
Mentre ci dirigiamo verso la sponda del
Lago sento i miei piedi affondare sul terreno leggermente sabbioso e dall'erba
ogni tanto vedo saltellare qualche piccolo insetto disturbato dal mio
procedere.
Infine arriviamo e le domande del preside
non si fanno attendere.
-Mi dica, signorina, perché l'hanno mandata
qui?- mi chiede infatti con tono pacato
Fra tutte le opzioni che ho, scelgo la
risposta immediata e veritiera, onde evitare guai e con un mezzo sorriso decido
di assecondarlo.
-Hermione Granger è morta. Quest'estate, su
una statale, mentre si trovava in una piccola utilitaria nera; al volante c'era
una sua amica babbana. Sono stata costruita mediante la biogenetica e alcuni
incantesimi oscuri, allo scopo di sostituirla fino alla fine
dell'anno...-
Mentre finisco la frase sento lo sguardo
ceruleo posarsi su di me.
-E suppongo che lei non sappia dirmi niente
a proposito di chi l'ha creata...- allude lui sperando di trovare qualche
risposta in più.
Io però gli dico tutto ciò che so in
merito, cioè nient'altro.
-No signore...io non so niente. I miei
database contengono tutte le informazioni su Hermione Granger e i suoi
conoscenti, ma non so altro- dico dispiaciuta ma sincera.
Lui sembra sicuro della mia sincerità e
dopo un breve inchino si congeda, sparendo in una nuvola di fumo.
Decido che è ora di
andare a lezione, giusto per non dare a Piton un altro motivo per togliere punti
a Grifondoro, ma anche perchè voglio assolutamente parlare con Malfoy, ora o mai
più.
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Mi scuso per il ritardo a dir
poco m o s t r u o s o che ho accumulato, non è da me.
Purtroppo ultimamente sono
stata impegnata tra la scuola e gli incontri per Amnesty, quindi ho avuto poco
tempo per pensare alla fan fiction.
Ringrazio di cuore tutti
coloro che hanno messo la storia tra i preferiti e anche quelli che
recensiscono: non sapete il piacere che mi fa!
Spero che il capitolo vi sia
piaciuto almeno un po'...me lo lasciate un commentino?
Ci risentiamo al prossimo
capitolo, bacioni!
Hailey
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