His Daughter

di Giuggy001
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Specialità della casa ***
Capitolo 2: *** Da Capogiro! ***
Capitolo 3: *** Il Trio ***



Capitolo 1
*** La Specialità della casa ***


«Emy,vuoi sbrigarti è tardi dobbiamo andare! » « Tanto non ci lasceranno neanche entrare » « Scott mi ha assicurato che nella lista sono presenti i nostri nomi, non faranno storie e ci lasceranno entrare, vedrai » Adesso immaginate due ragazze di 17 anni, alle 11 di sera ,vestite eleganti che prendono un autobus. Cosa sembrano? Prostitute. Questo è quello che succede quando la tua migliore amica ti obbliga a fare qualcosa di cui,sei sicura, ti pentirai l'indomani. Io e Abby, la mia migliore amica,siamo in fila da più di mezz'ora in attesa di entrare al "Pandora", il nuovo locale appena aperto in città. Fuori l'ingresso c'è uno scimmione,meglio conosciuto come "butta fuori", fa un po' impressione visto dal basso: pantaloni e maglia in tinta neri occhiali neri nonostante sia quasi mezza notte, testa pelata e lucida, fa venire in mente Torello, il personaggio della parodia di Fast and Furious quello in fissa con l'olio jhonson. Quando ci avviciniamo mi sento come sottoposta alle domande dell'oracolo. «Nomi?» « Abby Strauss e Noemi Malara» Lo scimmione scruta la lista attraverso gli occhiali scuri,stile Vegeta. « Mi dispiace , ma non siete presenti nella lista » lo sapevo,cazzo. «Mi scusi signore,dev'esserci un errore» «Mostratemi i documenti» Abby tira fuori la sua carta d'identità e con riluttanza la porge verso lo scimmione, lo sapevo che era uno spreco di tempo arrivare fin qui e pensare che ho attraversato mezza città con i tacchi, su un mezzo pubblico. «Mi dispiace signorine,ma devo chiedere di allontanarvi non sono ammessi i minorenni» Proprio mentre stavo per dire ad Abby di non insistere un ragazzo sbuca dall'interno della discoteca , si avvicina allo scimmione e gli sussurra qualcosa all'orecchio, dev'essere stato qualcosa di molto convincente visto che egli si sposta per lasciarci via libera verso l'entrata. «Chi era?» chiedo ad Abby ,lei conosce sempre tutti magari è un suo amico. «Non lo so,ma che importa? Andiamo a divertirci» E così vengo trascinata verso il limbo formato da una pista da ballo fluorescente e musica house assordante. Abby mi abbandona per rispondere al cellulare ed io ancora penso a colui che ci ha permesso di entrare in questo inferno, insomma dobbiamo almeno ringraziarlo! « Cosa ci fa una ragazza bella come te tutta sola? » Lancio uno strillo appena qualcosa di freddo mi sfiora il braccio,assorta com'ero dai miei pensieri non mi ero accorta che uno stupendo ragazzo dai capelli biondi e gli occhi chiari si era avvicinato a me. « oddio,sono davvero così brutto?» « cosa? No no, è solo che mi hai presa alla sprovvista non ti avevo sentito arrivare ,scusami» quando sono nervosa,o in imbarazzo comincio a parlare velocemente ed infatti il ragazzo mi guarda come se fossi aliena, dio che figura. «Tranquilla,era solo una battuta. Mi chiamo James Crussel tu sei Noemi,giusto?» «Si, è il mio nome, come fai a conoscerlo? » «Ho detto io a Mario di lasciarvi entrare» «Mario? È lo scimmione? Cioè il butta fuori? » «Si è lui» «Ti ringrazio infinitamente per averci fatte entrare, però adesso credo che devo cercare la mia amica» « A me sembra che stia bene, è stata lei a mandarmi da te e sempre lei mi ha detto il tuo nome»con un dito indica i divanetti dove la mia amica si sta divertendo con un tizio che non ho mai visto,vorrei anch'io avere la sua sfacciataggine « Allora,prendiamo un drink?» «em,io devo andare da Abby perché..» «Non mi sembra che la tua amica abbia voglia di essere disturbata» «in effetti sembra stare abbastanza bene...vada per un drink allora» Ci avviciniamo al bancone del bar e James ordina per entrambi, non sono abituata a bere e spero vivamente che "la specialità della casa"  abbia un gusto gradevole. Quando le nostre ordinazioni sono pronte ci sediamo a tavolino, al primo sorso il sapore non era in granché ma 4 drink più tardi il mio palato si era abituato al sapore forte della menta e quello acre del limone. L'alcol cominciava ad annebbiarmi la mente, le parole che pronunciavo non erano state programmate e le guance andavano a fuoco. Senza rendermene conto stavo camminando mano nella mano con James che mi trascinava verso una stanza. Non capivo davvero cosa stava succedendo ma i messaggi che il mio corpo mandava al cervello erano del tutti insani. Stavo baciando un ragazzo che conoscevo da meno di un ora,lasciavo che le sue mani accarezzassero il mio corpo, e nello stesso tempo le mie correvano sul suo torace, non sapevo bene cosa fare ma l'alcol mi dava un grande aiuto Senza preavviso mi stese sul letto continuando a baciarmi ed in poco tempo i nostri vestiti finirono sul pavimento. Continuammo a baciarci ed amarci per quella notte . Respiri affannosi, corpi sudati che si muovevano all'unisono,gemiti,ansimi,baci sul collo fino ai lividi, fino ai brividi. Così era andata la mia prima volta, forse l'indomani me ne sarei pentita ma in quel momento non mi importava, non avevo ripensamenti, mi sentivo viva,e niente è sbagliato se ti fa stare bene.

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Capitolo 2
*** Da Capogiro! ***


Dopo ieri sera non voglio parlare con nessuno. Non sono una di quelle ragazze in fissa,che la prima volta dev'essere con l'uomo e giusto e bla bla bla. Penso che la prima volta debba essere per esperienza, tutte le mie amiche ne sono rimaste deluse ,ed io ripetevo a me stessa che la mia sarebbe stata differente, che ne sarei rimasta soddisfatta, ma risvegliarsi la mattina dopo in un letto estraneo, con le lenzuola sporche, da sola e con un dopo sbornia spaventoso non è il massimo della soddisfazione. Tutti dicono che per un motivo o per un altro,dopo la prima volta si piange e in effetti è così. A me è toccato piangere per il nervosismo e l'umiliazione Mi sono sentita violata da me stessa, non mi sono mai ubriacata proprio per paura di ritrovarmi in questa situazione, non ricordo assolutamente nulla della nottata precedente. Sono andata a letto con un ragazzo conosciuto in discoteca, io che ho sempre criticato questi tipi di rapporti occasionali ci sono cascata. Adesso sono qui, sotto la doccia,a piangere e disperarmi per un qualcosa di irrimediabile, quindi devo smettere di piangere perché le lacrime non mi ridaranno indietro la mia dignità. Uscita dalla doccia, mi specchio osservando il mio corpo. Non riuscirò ad accantonare l'accaduto finché questi segni rossi non spariranno dalla mia pelle. Una scia di succhiotti copre il mio addome e le lacrime ricominciano a scendere copiose sul mio viso. Con uno strattone richiudo l'accappatoio sul mio corpo. Afferro la spazzola e raggiungo la mia camera,non ho in programma di uscire quindi mi rifugio nel mio pigiamone di pile che riesce a darmi un po' di conforto. Non ho voglia di asciugare i capelli quindi li spazzolo e li raccolgo in una coda di cavallo, si asciugheranno soli. Prendo i pop corn dalla cucina e mi ingozzo di semi di mais mentre guardo un nuovo episodio di Shadowhunters su Netflix. La mia pace dei sensi è interrotta dal suono assordante del campanello, e visto che in casa non c'è nessuno tocca a me alzare il culo per aprire e spero tanto sia uno degli stupidi amici di mio fratello perché non ho voglia di vedere nessuno ora come ora. «Brutta stronza,perché diavolo non mi hai richiamata?» l'uragano Abby si precipita in casa mia e improvvisamente mi viene voglia di scappare via. «Scusa me ne sono dimenticata» Non è vero, è impossibile dimenticare le 300 chiamate e i 3000 messaggi che mi ha inviato in una mattinata intera. «Bugiarda!,mi hai fatta preoccupare, ieri sera sei sparita nel nulla,non hai risposto alle chiamate, ne ai messaggi ne alle e-mail» «chi usa ancora le e mail?!» «Ahhh! Sta zitta. Capelli bagnati,occhiaie profonde,pigiama di pile in una soleggiata giornata di marzo,tutto questo non è da te» «Ti prego non urlare! Mi scoppia la testa!» «Ti scoppia la testa..aspetta e questo cos'è un succhiotto? Tu Noemi Malara hai fatto sesso con uno sconosciuto in discoteca?» «Shhh non urlare!» « oh mio dio, mi sento male, sto per svenire» Abby butta la borsa per terra e poi atterra sul divano facendo finta di svenire. «non lo so com'è successo okay? Non ricordo nulla! È colpa tua ,avevi promesso di non lasciarmi sola e invece sei andata via appena siamo entrate dentro quell'inferno» « Eh no signorina! Non provare a dare la colpa a me per i tuoi sbagli! Non ti ho detto io di bere,abbiamo la stessa età e non ti serve che qualcuno ti faccia da baby sitter» Abby scatta in piedi puntandomi un dito contro e sputandomi addosso la cruda verità. «Scusa Abby ,non volevo dare la colpa a te è solo che..che io non ho pensato a nulla,mi divertivo e,e..»,non riesco a finire la frase che scoppio in un pianto disperato,Abby mi stringe forte e mi sussurra parole di conforto, mi serviva il suo sostegno e dopo un quarto d'ora ho finito le lacrime. «shh tesoro non piangere, è solo la prima volta e per quanto tutti si sforzano di immaginarla perfetta questo non accade,la prima volta fa schifo per tutti,oddio non per tutti ma per la maggior parte si, adesso ti asciughi le lacrime ,ti sistemi i capelli e metti un po' di correttore a queste orribili occhiaie.Ti metti qualcosa di decente addoso e andiamo a vedere Allegiant al cinema,okay? » « grazie Abby ti voglio bene» abbraccio la mia migliore amica e subito dopo corro su per le scale. Quella bionda scellerata è capace di far tornare il buon umore ai dissennatori.

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Capitolo 3
*** Il Trio ***


Dopo il cinema io e Abby decidemmo di passare a trovare il terzo moschettiere alla gelateria lì di fronte. Appena entrammo il famigliare profumo della vaniglia mi inebriò le narici,da piccoli io,Abby e Ricky trascorrevamo pomeriggi interi nel giardino sul retro di questo locale,suo nonno ci aiutò a costruire una piccola casetta sull'albero che venne distrutta poco tempo dopo da un terremoto, ci rimasi così male che appena vidi i pezzi di legno che erano crollati a terra cercai di raccoglierli tutti per poterli rimettere insieme..come se fossero un puzzle..ma capitemi avevo pur sempre 6 anni! «una mega coppa smile» come al solito Abby doveva farsi riconoscere da tutti urlando e superando gli altri clienti «si,ma prima mi servirebbe un aiutino» «agli ordini capo!» mi arrivarono tra le mani un grembiule rosso in tinta con un berretto da gelataio,Ricky mi salutò con un bacio sulla guancia e mi mise in mano uno scavino a coppa per fare le palle di gelato. Quella domenica la gelateria era davvero piena, il nonno di Ricky, Rocco si era costruito un buon nome in quasi 50 anni di attività e adesso suo nipote si impegnava a mantenere alto il nome del locale in sua memoria;devo dire che ci riesce alla grande vista la quantità di gente che ogni giorno riempie la gelateria. Erano le 20 quando le acque si calmarono ed io Abby e Ricky ci concedemmo una pausa con una maxi coppa di gelato. «grazie ragazze,se non foste arrivate vi avrei chiamato sicuramente» «è un piacere aiutarti per noi,specialmente se le ricompense consistono in questa goduria» Abby parla con la bocca piena di gelato al cioccolato ,vista dall'esterno può sembrare una tipa perfettina: capelli biondi,occhi verdi,alta,magra,vestita sempre di tutto punto. La prima impressione può essere negativa,può sembrare una snob che pensa solo a se stessa con un carattere altezzoso e arrogante che mangia solo tofu per paura di ingrassare,ma quando la si conosce bene si scopre una ragazza tenera, alla mano, che mangia come un maiale ma non ingrassa di un grammo, non pensa mai a se stessa, si assicura sempre che le persone intorno a lei stiano bene, si fa in quattro per aiutare un amico in difficoltà,non porta mai rancore è sempre pronta a perdonare, a volte mi chiedo cos'abbia fatto io per meritare lei come migliore amica. Ho sempre pensato che lei e Ricky formassero una bella coppia. Lei è perfetta, lui altrettanto: fisico da giocatore di football americano, capelli neri e occhi blu. È il ragazzo più popolare del liceo tutti vogliono essere suoi amici ed infatti lui è amico di tutti. È tenero, disponibile, responsabile, forse un po' permaloso ma ehi non si può essere perfetti. È altruista e giocherellone, simpatico e dolce sempre pronto a porgere una mano a chi ne ha bisogno è il genere d'amico che potresti chiamare per nascondere un cadavere. È davvero un gran figo ed è..gay. Già Riccardo Molise è gay ,chi lo avrebbe mai detto? Io no di certo, io e Abby abbiamo scommesso perché lei pensa che sia etero,staremo a vedere quando prima o poi farà outing. In mezzo ai cigni c'è il brutto anatraccolo,in caso non si fosse capito,sono io. Capelli mossi,bassa e un po' rotondetta c'è chi afferma che le curve piacciono, bhe' a me non di certo, ma amo ingozzarmi di cibo e visto che due paradisi non si possono godere(tranne per Abby lei è un caso a parte) preferisco tenermi le mie curve e non privarmi del piacere dei dolci e delle cose anti-salutiste quali panini del mc e coca cola. Insieme abbiamo formato un grande trio fin dai tempi dell'asilo,la nostra amicizia si è consolidata col passare degli anni e ancora oggi siamo insperabili. «TU HAI FATTO COSA? No aspetta, perché DIAMINE SIETE ANDATE IN DISCOTECA SENZA DI ME?» lo strillo acuto del mio amico Riccardo mi desta dai miei pensieri che in quel momento progettavano la morte lenta e dolorosa della bionda seduta di fronte a me «oddio,perché glielo hai detto Abb» «perché è giusto che lui lo sappia» «siete due irresponsabili,prendere il bus vestite da mignotte di notte e se incontravate qualche mal intenzionate? » « queste cose succedono solo nei film,rilassati amico» «anche perdere la verginità in discoteca con un perfetto sconosciuto succede nei film,ma se quelle scene vengono impersonificate ,da qualche parte devono aver preso spunto,ciò vuol dire che capita nella vita reale e adesso la mia piccola ex vergine migliore amica ne è la prova.Sono furioso con voi ragazze, siete state irresponsabili, non me lo aspettavo da te Emy spero davvero che ti sia servito da lezione»una cosa è ripensare a quello che è accaduto,un altra è sentirselo ripetere con rabbia e delusione dal tuo migliore amico. « sai che è fatto così,è solo protettivo lo ha fatto anche con me..» « è inutile che tenti di giustificarmi, so benissimo che mi sono comportata da puttana» per non rischiare di scoppiare in lacrime di nuovo di fronte ad Abby mi avviai verso l'uscita sul retro e sfogai la mia rabbia seduta sotto la quercia che un tempo ospitava la nostra casetta. Continua..

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