Another life...

di Musa00
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Come tutto iniziò... ***
Capitolo 2: *** Dangerous knowledge ***



Capitolo 1
*** Prologo - Come tutto iniziò... ***



PROLOGO:



 

 

Tutto ciò che Judy riusciva a pensare in quel momento, chiusa in quella cella, era che aveva freddo.

Sarebbe mai uscita?

Certe volte sognava di tornare libera...

Ma la sua vita di prima, non sarebbe mai tornata.

Sospirò, poggiando il capo contro una parete di pietra fredda e dura, alzando gli occhi verso il soffitto della cella.

Si alzò piano, le forze che le mancavano… il cibo le veniva portato una volta al giorno ed erano più che altro scarti come pane vecchio di una settimana,avanzi di pasti scadenti e acqua sporca.

Judy andò dalla parte opposta della cella per afferrare lo straccio che le faceva da coperta avvolgendoselo attorno alle spalle.

E poi successe una cosa…

Judy non avrebbe saputo dire quando e come, perché il tempo lì dentro perdeva i contorni e diventava qualcosa di irreale ed inafferrabile,ma gettarono nella sua cella un’altro animale.

Che, esitante le chiese dell’acqua.

E Judy che ne aveva un po' accanto a sé, aveva accolto quella richiesta allungando la zampa nel nero che l’avvolgeva, un buio reso meno fitto solo da quel poco di luce che entrava dalla piccola finestrella sulla porta.

Un attimo dopo la ciotola con l’acqua era sparita dalle sue zampe.

-Grazie- disse la voce.

-Di nulla.-

Poi una piccola zampetta sbucò dall’oscurità restituendole la ciotola.

-Chi è lei?- chiese poi Judy.

La voce non rispose.

“Deve essere stremato...” pensò la coniglietta.

Pur non sapendo con chi aveva a che fare, Judy fù colta da un moto di tenerezza: il fatto di aver sentito una voce, per quanto a lei risultasse estranea, per un’attimo l’aveva fatto sentire meno sola.

Lasciò passare un po' di tempo e ci riprovò:-Per caso sapete dove ci troviamo?-

-Sono molto stanco.- rispose allora lo sconosciuto.

-Lo capisco. Come si chiama?-

Lo sconosciuto esitò. Judy pensò che non glielo volesse dire, ma poi disse:-Brian. Mi chiamo Brian.-

-Io mi chiamo Judy.-

Brian non replicò. Non commentò in alcun modo quella presentazione e se solo Judy avesse potuto guardarlo negli occhi avrebbe cercato una reazione, ma il buio impediva loro qualsiasi tipo di contatto.

-Perché sei qui, Judy?-chiese poi Brian, facendo sussultare Judy. Lo sconosciuto aveva messo un particolare accento sul suo nome. O...forse era solo suggestione?

-E’ una lunga storia…- disse lei prudente.

-Bhé...il tempo non ci manca di certo fra queste mura.-

-Io e un mio...amico avevamo scoperto che il nuovo sindaco Bellwether era responsabile delle sparizioni dei 14 predatori e…così mi rinchiuse qui.-

-E il tuo amico?-

Nella mente di Judy esplosero una marea di immagini e ricordi.

 

Lei e Nick che cadevano…

Il sindaco Bellwether che li osservava dall’alto sorridendo maligna per poi sollevare l’arma e puntarla contro Nick.

 

Quello che seguì inoltre fù anche troppo per lei…

 

Nick che l’attaccava selvaggiamente con gli artigli sguainati ringhiando...e lei che non riusciva ad opporre resistenza…

 

 

Era troppo per lei, non voleva...non voleva ricordare…

Non voleva…






 

ANGOLO DELL'AUTRICE:
Ok ^_^ avevo in mente questa "cosa" da un pò, e cioé come sarebbero andate le cose se Nick fosse veramente diventato selvaggio?
Ed ecco la mia idea :D spero che a qualcuno piaccia, spero solo di non aver copiato accidentalmente nessuno, ma non penso... 
Cmq detto questo vi saluto, alla prossima ;3

 

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Capitolo 2
*** Dangerous knowledge ***


 
Cap.1
 
Dangerous knowledge
 




Nick correva e correva, senza fermarsi...
Intorno a lui nevicava e tirava un vento gelido. Gli facevano male le zampe a forza di correre e sentiva freddo in tutto il corpo sebbene indossasse una pesante pelliccia.
Ad un certo punto si fermò stremato e si guardò attorno: non c'èra nulla...
Solo vento,neve e freddo. Si era perso.
Poi vide una figura lontana, era bassa e piccola...la riconobbe subito: Judy.
-Judy!- gridò Nick correndo ad abbracciarla.
Ma lei si scansò seccata e solo allora Nick notò la sua pelliccia: era macchiata di sangue e piena di graffi, lividi e morsi...i suoi morsi.
-Perché mi hai fatto questo Nick?!?- gli gridò lei scoppiando a piangere. -Come hai potuto lasciare che accadesse?!?-
-I-io...non...-
-Tu mi hai uccisa Nick!!! Sono morta!!! Per colpa tua!!!!-
-No!-
Nick si gettò a terra piangendo e gridando di dolore. -No! Non è stata colpa mia...è stata Bellwether, e tu lo sai!!!-
-Sei stato tu Nick! Tu mi hai ucciso!!!-
E intanto la pelliccia che indossava cominciò a pesare sempre di più tanto che gli impedì di rialzarsi. Cominciò a produrre un calore...un tale calore che divenne insopportabile.
Scottava...
E poi, qualcuno o qualcosa gli scosse un braccio e Nick aprì gli occhi, intravedendo nella penombra della stanza il muso di Finnick.
-Finnick? Ma cosa...?- balbettò lui, senza capire. Poi, lentamente, cominciò a riconoscere gli oggetti della sua stanza.
In quel momento capì di essere ancora a Zootropolis, nell'albergo in cui alloggiava da qualche mese.
Era stato tutto solo un sogno...un'orribile sogno.
---
Judy non riusciva a dormire proprio quella notte.
Aveva la testa piena di pensieri...
Si sdraiò per terra in un'angolo della cella e si mise a fissare la debole luce della luna che si intravedeva fuori dalla piccola finestrella. Cominciò a pensare a tutti i suoi ricordi. Anche quelli più tristi...
E se solo Judy provava a chiudere gli occhi, le compariva davanti i musi dei suoi genitori e di tutti i suoi fratelli, amici e...di Nick.
Poi le comparve davanti agli occhi il muso di Bellwether...
Sbatté le palpebre per allontanare quell'immagine. La prima volta che aveva conosciuto Dawn Bellwether le era sembrata una pecora molto tenera e simpatica, non avrebbe infatti mai immaginato che era stata lei ad architettare tutto.
Ma ora le cose erano cambiate...
Rifletté su tutte le cose le erano successe negli ultimi tempi: il giorno in cui lasciò Bunnyburrow per andare a Zootropolis, il momento in cui conobbe Nick e infine la sua cattura.
La notte Judy dormiva male, i suoi erano sonni pesanti e carichi di sogni che non riusciva a ricordare, ma che alla mattina la lasciavano stremata.
D'un tratto una zampa gli sfirò il braccio.
-Scusi, non era mia intenzione spaventarla- disse Brian -Volevo solo assicurarmi che i foste ancora. Spero di non averla svegliata.-
Con un filo di voce allora Judy rispose:-Tranquillo Brian, non stavo dormendo. Sono davvero stanca...-
-E' questo posto. Spegne i sensi ed annulla la volontà. Proprio per questo è così terribile.-
Il tono di Brian era gentile, eppure c'èra qualcosa nella sua voce che le diceva di stare in guardia. Era una nota di fondo, lontana e quasi impercettibile, che pareva stonare con quel timbro caldo e vellutato.
Inoltre il tocco della sua zampa l'aveva colpita profondamente.
Sembrava quasi una scheggia di ghiaccio: così freddo da bruciarle la pelliccia.
-Prima non mi hai detto di precisione da dove vieni...- cominciò a dire Judy.
-Amate molto fare domande, non è così?-
Judì si zittì. Ed eccola di nuovo la nota distorta, il retrogusto amaro dietro alle parole gentili di Brian.
-Hai ragione. Non volevo essere invadente, scusami...-
-Oh...no, no, perdonatemi.- disse lui, più gentile che poté -E' che non mi piace molto parlare di me e del mio passato. E' una ferita ancora aperta...-
-Capisco. Comunque dammi del tu Brian, e chiamami Judy...-
Ci fù un momento di silenzio.
-Parlami di te ora, il luogo dove vivevi...Bunnyburrow giusto? Mi pare di averne sentito parlare...voi conigli avete molti campi se non sbaglio...-
-Sì.- rispose Judy mentre un largo sorriso le si dipinse sul muso -

-La...la tua voce...-disse Brian cambiando argomento-...è molto melodiosa.-
Judì deglutì imbarazzata:-Grazie...-
-Parlo sul serio. La voce dice molto sul cuore delle persone. Se solo potessi vederti...-
Brian allora, nel buio della sua cella, cercò la sua zampa.
Tastò l'aria immobile e uniforme, finché non la trovò e la afferrò.
Era gelida e la povera Judy ebbe un tuffo al cuore. 
Ma non ritirò la zampa.
La lasciò lì dov'èra e trattenne il respiro.
-Fuggi con me- disse Brian quasi in un bisbiglio.
Judy non rispose, paralizzata da quella proposta...


 

Angolo dell'autrice:
Rieccomi qua, con un nuovo capitolo :3
Spero vi si piaciuto, nn altro da dire purtroppo :( che bell'angolo dell'autrice in cui non dico praticamente nnt -_-"
Ora vi saluto ;D alla prossima!

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