Prenditi Cura di Me

di Giuggy001
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alska! ***
Capitolo 2: *** Pff ***



Capitolo 1
*** Alska! ***


-Alaska,Alaska,apri la porta!- L'uomo continuava a sbattere contro la porta in legno di ciliegio,ma,nonostante i suoi continui richiami,oltre la porta non traspariva nulla. L'uomo sconfitto decise di percorre il perimetro della casa,precipitandosi sul retro,cominciò a salire le scale che ricadevano a penzoloni dal balcone color bianco perla adornato di fiori.Nonostante l'età,l'uomo riuscì a scalare il legno della scala fino ad arrivare sul pianerottolo del balconcino, decise di sfondare il vetro spesso della porta finestra infrangendolo con un solo colpo,segno che gli allenamenti di box seguiti in gioventù, ancora mostrvano i suoi frutti. Riuscì ad arrivare all'interno della camera dove gemiti soffocati riempivano l'intero spazio. - Alaska,Alaska!- L'uomo si inginocchiò sul pavimento freddo,dove giaceva il corpo della ragazza, inerme. - Pa-pá - La voce fievole della ragazza sostituì i suoi gemiti. - Papà è qui- Detto questo la ragazza si accasciò tra le braccia del padre,sentendosi al sicuro si lasciò andare chiudendo gli occhi lasciando posto al buio. L'uomo sollevò da terra l'esile corpo della figlia,convincendosi che i suoi occhi color ghiaccio sarebbero tornati a brillare. Dieci minuti dopo un ambulanza fece capolino nella proprietà degli Skins,medici esperti irruppero nella residenza,adagiando il corpo della ragazza dai capelli azzurri su una barella,diretti all'ospedale di Santa Caterina. In clinica la ragazza venne ricoverata,stanza 302,piano sesto. -Papi,perdonami- disse Alaska una volta rinvenuta. piccola,devi andare avanti- rispose l'uomo lasciando una carezza sul capo della figlia. -Io la rivedo in tutto,ovunque, se solo fossi..- -Non è colpa tua!Smettila di accusarti- - Non dovevo,io- le lacrime rigavano il viso della ragazza,mentre il ricordo dell'incidente si faceva spazio nella sua mente. Flashback «mamma fammi provare!Daai!» chiese la ragazza implorando la madre «No,Alaska,il tempo non è dei migliori,non posso affidarti l'auto!» rispose la madre,contrariata dalla richiesta della figlia. «Stai vicino a me!» Alaska non si arrese e cercò di convincere la madre facendo il labruccio sapendo che questa volta avrebbe ceduto. «Va bene,sai che non sono in grado di resisterti quando fai così» «Grazie Mamma»Alaska saltò al collo della madre Claire abbracciandola stretta per ringraziarla. Era sera,le luci dei lampioni illuminavano le strade di Los Angeles,la pioggia batteva incessantemente sull'auto,i goccioloni d'acqua s'infrangevano all'impatto con l'asfalto. «SKY!ATTENTAA!» successe tutto in un attimo.Un cane attraversò la strada,la ragazza sterzó e la macchina slittò sull'asfalto freddo e bagnato...tutti i colori si dispersero lasciando posto al nero,come la morte che quella sera avvolse Claire. ≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈ Le lacrime scendevano copiose sul volto di Alaska,al ricordo di quella sera,la ragazza venne avvolta tra le braccia di Ryan,suo padre,il quale la rassicuró con parole dolci. Passarono 3 giorni e la ragazza venne dimessa. POV RYAN Oggi finalmente, potrò abbandonare queste mura fredde che hanno accolto mia figlia per 3 giorni. Arrivammo a casa e la osservai scendere dall'auto,pensai quando al suo posto vi era Claire,quando tornammo dall'ospedale dopo la nascita di Sky,la rividi in lei,stessi occhi e stesso particolare colore dei capelli. -Papi,vado su- disse mia figlia trascinandosi su per le scale,non avevo voglia di vederla così abbattuta,dopo la morte di sua madre 1 anno fa,ha abbandonato studi e sogni. Devo fare qualcosa,per Sky,per Claire,lei non vorrebbe vedere sua figlia così,ho paura che mia moglie non sia più fiera di me ,sto lasciando sprofondare nostra figlia nell'oblio. Mi sedetti sul divano con l'album del nostro matrimonio in mano,cominciai a sfogliarlo,lacrime legate ai ricordi scesero dai miei occhi. C'erano tutti: amici,parenti,e poi c'eravamo noi.Io indossavo il comune smoking nero,e poi c'era lei,Claire ,nel suo abito bianco con rifiniture turchesi.Aveva un espressione felice, un sorriso unico,un sorriso che avevo rivisto solo negli occhi di nostra figlia,perchè lei sorrideva con gli occhi,le labbra erano solo un mezzo per manifestarlo. Mi soffermai su di una foto:eravamo io e il mio compare d'anello:Des Style,migliore amico di una vita,erano passati 18 anni da quando lo vidi l'ultima volta. Certo,ci siamo tenuti in contatto,non passa un giorno nel quale non lo senta. Decido di telefonargli,ho bisogno del sostegno di un amico e Des faceva proprio al caso mio. «Des,Salve»attaccai a parlare con tono giocoso per sdrammatizzare un pochino e lui mi rispose con lo stesso tono come a reggermi il gioco. «Ryan,quale piacere» «Stavo rivedendo il mio album del matrimonio... Sai..somigli molto ad un balenottero arenato su di una sedia» «Molto gentile Ryan,davvero,meglio balena che pesce pagliaccio!» «Ahaha spiritoso...come va la vita? » «La mia alla grande... Sarai tu a soffrire d'ora in poi,Skins,per causa mia» «Che vuol dire? » «Ho deciso di aprire un'azienda a Los Angeles» « E me lo dici così!? Brutto Idiota! » «E bhe'?! Dovevo farti un disegnino?» Lo sento ridacchiare...bastardo... «Fanculo!» «Ho aperto un'azienda intestata a mio figlio Harry,si è appena laureato ed ho deciso di avviarlo nel mondo degli affari» «Harry!Oddio,il piccolo Harry! Non lo vedo da quando era in fasce!» «ahah,e tu?,cosa mi dici di Alaska? si è ripresa?» brutta domanda.. «Sta sempre peggio,i sensi di colpa la divorano!» «Ho la soluzione adatta a te!» «Spara!» «Mio figlio Harry ha bisogno di una segretaria con la testa sulle spalle,precisa ed educata..credo che Alaska sia perfetta..che ne dici?» «Grazie Des! avviso Alaska..» «Fammi sapere bell'impusto» «Certo Don Giovanni,a presto!» Non poteva darmi notizie migliori,riavró indietro il mio migliore amico, e Alaska avrà l'opportunitá di ricominciare a vivere, spero davvero che questa notizia la incuriosisca almeno un pochino, per precauzione ordino una pizza , non i può resistere alla pizza! Corro di sopra,spalancando la porta della camera di mia figlia..

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Capitolo 2
*** Pff ***


Pov Alaska Finalmente a casa,non ho voglia di far nulla,è inutile,per quanto mio padre ci provi,io non sarò mai l'Alaska di una volta,quell'Alaska è morta, un anno fa con mia madre,ho paura che questa nuova me deluda anche il mio papà. La porta si spalanca e Ryan Skins fa capolino nella mia stanza,correndo verso il mio letto. «Papi,ma cosa?» «Sky,ho la soluzione!»Soluzione? ma che si è fumato? «Pa,stai bene?» Giusto per essere sicuri.. «Che ne dici di un colloquio di lavoro?» « Ma cosa?»Okay,mio padre è ufficialmente impazzito. «Ricordi Des Style?» Chi? «No» « Il mio amico,quello di Skype» «Ow..quello più figo di te?» Rido. «Ehi!Nessuno mi batte,guarda qui che muscoli» Dice gonfiando i bicipiti,li amo! «Papii,non darti troppe arie»lo abbraccio,mi sento tirare e in un attimo mi ritrovo sulle sue gambe,mi è mancato il mio papà! «Okay»Forse un lavoro mi servirebbe «Cosa?» ma c'è o ci fa? «il colloquio» « AH! Grazie Piccola,avviso Des» Detto questo,corse via,non senza avermi dato un bacio in fronte,sono contenta di aver accettato,amo vedere mio padre felice. Vado alla scrivania e comincio a stampare il mio curriculum Pov Ryan Pensavo sarebbe stato più complicato,non mi aspettavo cedesse alle mie suppliche così presto, meglio così... Posso mangiare io la pizza che avevo ordinato per convincerla. Compongo il numero di Des, è straziante aspettare con "tu tu" della chiamata in avvio,fa venire l'ansia. «Caro vecchio »la voce assordante che proviene dall'altro capo del telefono mi entra nei timpani proprio mentre sto per riattaccare « Vecchio a chi..eh?» Discutemmo per più di un ora su aneddoti del nostro passato, come mi mancano i bei vecchi tempi.. «Allora? » suppongo si riferisca al colloquio di lavoro quindi senza giri di parole gli do il verdetto. «Sky ha accettato» «Grandioso, vi aspetto qui domani mattina alle 10:30.Adesso scusa ma ho una chiamata importante,ciao Vecchio »Dopo aver chiuso la telefonata con Des il macigno sul mio cuore si alleggerisce,vado a dormire felice consapevole del fatto che presto o tardi riavrò indietro la mia bambina. *Il giorno dopo* Pov Alaska Ore 8:30 Decido di alzarmi.mio padre mi ha avvisato del colloquio con un messaggio,siccome siamo lontani e non può scomodarsi per venirmelo a dire di persona, questa tecnologia manderà il mondo a puttane. Decido di fare una doccia,il getto dell'acqua tiepida risveglia i miei muscoli intorpiditi e improvvisamente mi sento meglio, sono pronta ad affrontare il colloquio. Dopo più o meno 40 minuti esco dalla doccia e comincio a vestirmi,opto per una gonna a tubino alta in vita con dentro una camicia bianca e sopra una semplice giacca nera ai piedi un paio di décolleté nere,guardo il risultato finale attraverso lo specchio e devo ammettere che non sono niente male..ho un'aria più seria,cosa abbastanza insolita per me. Dopo essermi vestita,asciugo i miei adorati capelli blu legandoli in uno chignon,dopo 300 tentativi riesco a fare una linea di eyeliner presentabile.Rossetto color carne e via! Sono le 10:15 ed io e mio padre ci troviamo in un edificio con minimo 15 piani. L'atrio è arredato sui toni del blu e del bianco con sfumature nere,mi piace lo stile, i colori scelti rendono l'ambiente rilassante,in qualche modo.. Dietro il front office c'è una ragazza piuttosto bassa,credo si chiami Angelíne,almeno così dice il suo targhettino. «buongiorno,sono Alaska Skins,avrei un appuntamento con il signor Styles» «Mi spiace ma il Signor Style è imp...» viene interrotta da un signore alto,occhi verdi,cappelli neri,vestito formalmente, lo vedo dirigersi verso mio padre e salutarlo con un braccio seguito da una pacca sulla spalla e da un saluto strano,sembrano due ragazzini. «Des,quanto tempo» «Ryan,esattamente 18 anni,oh ma questo è un capello bianco!» Dice prendendo una ciocca corta fra le sue dita «Si è uguale al tuo» si difende mio padre ,odia quando gli si da del vecchio. «Lei è mia figlia Alaska»oh,si ricorda di me,che cosa carina! Allungo la mano verso Des per presentarmi e vengo ricambiata con una stretta forte e decisa. « Piacere Alaska» «Finalmente ho il piacere di conoscerti Alaska ,io sono Des,sei bella come tua madre» «Grazie signor Style»amo sentirmi dire questo,sono fiera di somigliarle,ricambio il complimento di Dea con un sorriso sincero, e ultimamente sono davvero rari i momenti in cui riesco a fare più di una smorfia finta e tirata. «Prego seguitemi nel mio ufficio»Des ci guidó lungo un corridoio immacolato di quadri:sono spettacolari,mi avvicino ad un'opera rappresentante una cittá con prospettiva dall'alto è semplicemente magnifico leggo la firma: Z.Malik, mai sentito. Proseguo ed entro in quello che dovrebbe essere l'ufficio di Des,solo che il targhettimo dorato posto sulla scrivania dice H.Styles..strano. Consegnai a Des il mio curriculum,lo scrutò con attenzione..Ansia..mi sudano le mani. «sei assunta,comincerai domani alle 8:30 am,ti diremo domani tutto ciò che serve sapere..ora perchè non visiti l'azienda?» Ma come? Neanche una domanda? Sono Basita!Ho l'impressione vogliano liberarsi di me.. «Allora vai,che aspetti?» disse mio padre.Appunto. Allungo la mano verso Des in gesto di saluto e vengo nuovamente ricambiata con una stretta uguale alla precedente. «Allora arrivederci signor styles» «A domani,chiamami Des! » «okay,emm..allora,a domani Des!,Papà ti aspetto ai parcheggi» «Va bene tesoro» Mi avventurai per i corridoi di quell'enorme palazzo sperando di non perdermi,andai verso le macchinette per prendere un caffè quando una mano afferrò il mio braccio facendomi voltare. «Piacere Harry Styles» un sorriso malizioso si fa largo fra le sue labbra mentre mi tende la mano. « Pff» feci un smorfia in risposta, nemmeno conosce già ci prova..odioso. girai i tacchi lasciandolo con la mano sospesa in aria e andai via ondeggiando i fianchi, si sono una stronza. Mi voltai giusto in tempo per vederlo stringersi il labbro inferiore fra i denti tirandolo.

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