L'ultima discendente

di yuriko0017
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 3: *** Capitolo I ***
Capitolo 3: *** Capitolo II ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

Prologo

Era una notte tempestosa. Tuoni rimbombavano in cielo,lampi squarciavano il buio della sera,illuminando il grigio delle nuvole.E un vento gelido soffiava forte,facendo agitare le foglie degli alberi. Felicity sedeva sulla soglia della finestra,fissando la luna che giaceva alta in cielo,coperta parzialmente dalla nebbia. La luce del firmamento le illuminava gli occhi grandi, verde smeraldo. Stava lì immobile in attesa del temporale. Ha sempre amato la pioggia,i tuoni e le pozzanghere. Diceva sempre che tutto è più bello sotto la pioggia. Ma ciò che adorava di più,era quella dolce quiete dopo una tempesta.

Da piccola era sempre stata considerata una bambina timida e anche un po' strana. Era sempre chiusa nel suo guscio,non parlava e non giocava mai con gli altri bambini. Se ne stava sempre in disparte e per conto proprio,ignorando sia le prese in giro dei compagni che le occhiatacce delle loro mamme,che la vedevano sempre comportarsi con arroganza nei confronti dei loro figli. Ma Felicity a suo parere,aveva un valido motivo per comportarsi in tale modo;a differenza di tutti quei bambini lei non aveva i genitori.Non sopportava l'idea di vedere in continuazione genitori e figli che giocano,parlano e ridono insieme. La sua invidia sarebbe stata più che ovvia ed è per questo che aveva ritenuto giusto starsene da sola,senza interferire in alcun modo nelle vite altrui.

È cresciuta in una fattoria a Bergen, in Norvegia,insieme a sua zia Elen e suo marito Martin. Solo dopo i suoi quindici anni, si trasferì dai suoi nonni paterni ad Oslo,gli unici parenti che aveva oltre alla zia,anch'essa da parte di suo padre. Non ha mai conosciuto i suoi genitori,essendo morti entrambi quando lei aveva tre mesi. Domandava sempre a zia Elen com'erano,pioché non aveva nessun ricordo di loro,ma riceveva sempre le stesse spiegazioni;Cioè che da sua madre aveva ereditato i lunghi capelli castani,il fisico snello e la forma del viso. Mentre da suo padre prese i bellissimi occhi verdi,insieme al carattere determinato e cocciuto,e allo stesso tempo molto dolce. Non ha mai potuto vedere nemmeno una loro fotografia,a quanto pare,tutti i documenti e le foto sono andati persi durante quel misterioso incendio,che convolse anche i suoi amati genitori,diciassette anni fa,e da cui lei si salvò per miracolo del fato.

L'unico oggetto che le era rimasto in loro ricordo; è un piccolo ciondolo verde di forma ovale. I suoi nonni glielo avevano affidato il giorno del suo diciassettesimo compleanno.

Felicity trascorse la sua infanzia innamorata delle storie di Elen: che trattavano sempre di un regno divenuto ignoto,di un sovrano assassinato e una regina fuggitiva. La storia del regno di Fehdstog.

Le raccontava che in una terra sconfinata,nella quale dimora il caos; senza né un Re che potesse mantenere l'ordine adeguato né i legittimi eredi al trono che potessero succederlo,abitava un popolo ottuso,influenzato dalle proprie condizioni economiche estremamente misere. Avevano perso l'unica persona capace di far tornare le loro vite come prima: la principessa Cinnamon,che divenne regina dopo l'assassinio di suo fratello,Vlad II. Essa era la loro ultima speranza. Infatti "era" perché purtroppo,scomparve.

Si racconta che sia stata uccisa,oppure rapita e resa prigioniera,fino alla fine dei suoi giorni. Ma molti abitanti affermano che abbia incontrato il suo grande amore e che sia fuggita insieme a lui,abbandonando la sua gente.

Si narra anche che fece una figlia,e quest'ultima sarebbe la legittima erede al trono del regno di Fehdstog,ma nessuno vuole crederci,perché nessun abitante vuole un sovrano che governi la loro terra.

Tutti loro hanno subito molte delusioni in passato e la fuga della regina Cinnamon,fu come la goccia che fece traboccare il vaso. Essa scappando,ha seminato in ogni singolo uomo,donna e bambino la follia,insieme al desiderio malato di vendetta verso qualunque discendente o solo parente della regina.

Felicity,era sempre presa a fissare con fascino il suo ciondolo verde smeraldo,dello stesso colore dei suoi occhi. E il solo pensiero che questo oggetto che teneva legato al collo fosse appartenuto a sua madre,la faceva esaltare e fremere dalla gioia. Chiuse la finestra aperta sullo scenario incantevole della pioggia che cade bagnando il prato e gli alberi,rompendo il silenzio con il suo dolce tintinnio. Si coricò a letto chiudendo lentamente gli occhi e attendendo con impazienza l'indomani,inconsapevole del pericolo che incombeva sulla sua vita,quando avrebbe scoperto la verità sulle sue vere origini.

Angolo autrice:
Salve a tutti! Come vi sembra questa mia nuova storia? Sinceramente è la prima che scrivo e che pubblico online xD mi sono impegnata molto a scrivere questo prologo ma alla fine forse ne varrà la pena. Aspetto con ansia tutte le vostre recensioni ;)  al prossimo capitolo!! XOXO. 
 
ATTENZIONE: questa storia non l'ho pubblicata soltanto qui ma anche su Wattpad 

Ecco il link: L'ultima discendente

 

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Capitolo 3
*** Capitolo I ***


Capitolo I

Il suono della sveglia le penetrò nelle orecchie strappandola con violenza dal sonno. Ancora una volta fece l'incubo di sognare l'incendio che invase la casa dei suoi genitori, tramutandola in un cumulo di cenere.

Nonostante fosse ancora una neonata quando ciò accadde, gli incubi continuavano ad assalirla ogni qualvolta che chiudeva occhio. Sembrava tutto così reale. Le grida disperate di sua madre le riecheggiano ancora in testa e la visione, seppur immaginaria, di suo padre attorniato da lingue di fuoco ardenti, non voleva abbandonarla. Felicity si salvò per puro miracolo da quella catastrofe. Era stata trovata in una stanza per metà divorata dal fuoco, avvolta in una piccola coperta rosa e con il suo ciondolo verde legato al collo.Fu Elen ad accoglierla tra le sue braccia protettive fino ai suoi quindici anni: Poiché Felicity preferì andare ad abitare da Robert e Fiona,i suoi nonni,per conoscerli meglio e creare un buon rapporto anche con loro. Visto che non aveva altri parenti,Elen accettò con orgoglio e tristezza la sua decisione.

I raggi del sole filtravano silenziosamente attraverso le spesse tende bianche, accecandole gli occhi. Usò i rumori provenienti dalla strada per orientarsi, respingendo tutti i suoi pensieri. Scalciò via le coperte, gettandole ai piedi del letto e iniziò a prepararsi prima di scendere a fare colazione.

Felicity avvertì però qualcosa di insolito che aleggiava in quell'aria mattutina. Un vago senso di panico si impossessò del suo corpo.Corse lungo le scale fino ad imbattersi in suo nonno.

"Ehi ehi,buongiorno anche a te,come mai siamo così agitati di prima mattina?" le chiese il nonno,e nei suoi occhi passò un'ombra di preoccupazione.Ma durò solo per un istante.

"N-niente nonno,avevo solo fretta di fare colazione..." mentì,abbassando lo sguardo.

"Ah,si?Allora faresti meglio a continuare a correre,perchè la nonna ha appena preparato i pancakes che adori tanto"annunciò il nonno

"Davvero?"chiese con entusiasmo Felicity.

"Sì,piccola." Le avvolse le spalle con braccio e prese un lungo respiro.

"Felicity,ascoltami bene,stasera io e la nonna vorremmo parlarti di una cosa molto importante" Annunciò Robert,e a quelle parole un brivido le percorse la schiena,e il sorriso si spense,i brutti presentimenti che aveva avuto minuti prima,erano forse legati a questo?. Possedeva un sesto senso per quanto riguarda le cattive notizie.

"è arrivato il momento che tu sappia,oramai non ce' più tempo ne va del tuo futuro,e di quello altrui" l'ultima frase fu pronunciata a voce così bassa,quasi sussurrata che Felicity fece fatica addirittura a sentirla. In che senso il suo futuro e di quello altrui? Era una cosa così importante da coinvolgere anche altre persone? Migliaia di domande le frullavano in testa ma non aveva il coraggio di parlarne.

"Va bene,nonno." mormorò con accento spaventato.Per la prima volta nella sua vita,Felicity,aveva paura.

Varcò la soglia della cucina e il dolce odore dei Pancakes le invase le narici,facendole venire l'acquolina in bocca.

"Buongiorno,nonna"la salutò abbracciandola e posandole un bacio sulla guancia.

"Buongiorno anche a te,tesoro. Dormito bene?"

Non volendo farla preoccupare,raccontandole dei suoi incubi,Felicity preferiva fingere di dormire bene e nascondere le occhiaie evidenti con il trucco.

"Sì,nonna"affermò cercando di convincerla.

"Mi fa piacere. Tieni ecco i tuoi Pancakes golosona,non aspettavano altro che essere mangiati,spero ti piacciano. " sorrise calorosamente posandole il piatto.

Felicity si mise a tavola,all'apparenza serena e cominciò mangiare,gustandosi ogni boccone e emettendo mugolii di approvazione.

"Cara,Robert ti ha parlato di stasera?" chiese con esitazione Fiona.

Istintivamente Felicity smise di masticare e infilò una mano in tasca,stringendo il suo ciondolo in un pugno sperando che possa infonderle forza.

"Sì,mene ha parlato prima. Cercherò di essere a casa per stasera."

"Ti aspetteremo. Io ti aspetterò." Fiona le si avvicinò e la strinse a sé, dandole un bacio sulla fronte.

"Sappi che qualunque decisione tu prenda,io sarò sempre fiera di te"

A Felicity vennero le lacrime agli occhi ma gli represse.Ansia,preoccupazione e paura le invasero il corpo in una volta sola attanagliandole lo stomaco.

Non sapeva di cosa stava parlando sua nonna,a quale 'decisione' si stesse riferendo. Ma sentiva che poteva mutare completamente la sua vita,era come se ci fosse una voce dentro di lei che glielo sussurra in continuazione.

Chinò la testa,fissando il piatto per alcuni secondi e si sforzò di mangiare. Aveva perso appetito. Alzò la testa guardando l'orologio appeso al muro della cucina,mancava ancora un quarto d'ora prima di andare a scuola.

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Capitolo 3
*** Capitolo II ***


Tra tutte le cose a cui poteva pensare,la scuola era l'ultima di esse. Dopo aver ricevuto quelle informazioni incomprensibili,lasciate lì sospese a mezz'aria nella sua mente,avrebbe preferito rimanere a casa a rimuginarci sopra fino a sera,che andare a subirsi cinque ore di lezione,con professori che ti rompono continuamente le scatole.Represse il desiderio di non andare a scuola,ingoiò gli ultimi bocconi dei pancake,mise il suo zaino in spalla e uscì di casa.

* * * * *

"Mio signore,abbiamo cercato dappertutto ma non l'abbiamo trovata. "Comunicò Zac con il capo chino.

"Impossibile!"Gridò William,scattando in piedi.

"Perlustrate ogni singolo luogo. Cercate all'interno delle abitazioni,chiedete informazioni,ma portatemela! Se tenete alle vostre teste. Avete capito cosa dovete fare?"

Ringhiò con gli occhi accecati dalla rabbia e i pugni stretti per la frustrazione.

"S-si mio signore,sarà fatto" balbettò Zac con la voce spezzata dalla paura,e uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.Il padrone quando si infuriava era capace di fare qualsiasi cosa,anche tagliare la testa a cinquanta uomini in una volta sola.

William prese un lungo respiro,per calmarsi, e si buttò a peso morto sulla poltrona passandosi una mano tra i lunghi capelli biondi.

"Tu esisti Felicity Bëtron . Non sei morta insieme ai tuoi genitori,me lo sento. Appena ti troverò principessina,pagherai per tutte le conseguenze causate da Cinnamon."mormorò tra se,versandosi un bicchiere di vino e ruotando il liquido contenuto,mentre con la mente tornò a rivivere gli unici momenti di felicità e serenità a lui concessi in tutta la sua vita.

* * * * *

La mattina passò tranquilla. Le chiacchiere con le amiche e le risate le fecero dimenticare l'ansia per ciò che l'aspettava tra poche ore. Dopo la scuola aveva deciso di andare a prendersi un caffè al bar per godersi qualche attimo di silenzio davanti a un libro. Il tempo passò velocemente e le lancette dell'orologio segnavano già le cinque del pomeriggio.Mancava poco. Prese in fretta le sue cose,pagò il caffè e si diresse verso l'uscita;quando qualcosa attirò la sua attenzione. Un ombra fugace si mosse alle sue spalle,sfiorandogliele,Felicity si girò di scatto mettendosi in allerta,il suo cuore batteva così forte che se lo sentiva in gola,perlustrò con gli occhi ogni singolo angolo del bar cercando di capire cosa le si era avvicinato,ma dietro di lei non c'era nessuno.

Nel bar erano presenti solo un gruppetto di tre ragazze sedute ad un tavolo intente a parlare.

Espirò forte,provando ad autoconvincersi che era soltanto la sua immaginazione,forse un'illusione dovuta all'ansia. Proseguì il suo cammino verso l'uscita,aprì la porta mentre una brezza d'aria gelida le sfiorava il volto. Prese un lungo respiro preparandosi all'inevitabile.

* * * * *

Zac corse più che potè fino ad arrivare davanti alla stanza del padone,spalancandola e cogliendo William in piedi appoggiato alla finestra che guardava il mondo al di fuori di quelle quattro mura, con lo sguardo vacuo,perso.

"Non si usa più bussare?" Ringhiò girandosi verso Zac,incenerendolo con lo sguardo.

"Perdonatemi mio signore" disse inginocchiandosi con il capo chino.

"Ma ho delle novità" Iniziò.

"Parla" Gli diede il permesso.

"L'ho trovata" Comunicò fiero di sè, e un ghigno fiorì fra le labbra di William.

"Ora comiciamo giocare,principessina."

Angolo Autrice:
Salve cari lettori!! :3 ,scusate se ho aggiornato un po troppo tardi,scusatemi davvero,ma non ho potuto accedere ad EFP a causa di alcuni "problemi" personali,pardon dal profondo del cuore. ;* Comunque il capitolo è un po corto lo so cercherò di allungare un po la prossima,scusate anche per questo x'D Beeene,come sempre aspetto le vostre recensioni e pareri "qui sotto" baci & abbracci da yuriko e arriverderciiiii!!! (^.^)

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