Diversa

di 83ginny
(/viewuser.php?uid=60872)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 ***
Capitolo 2: *** Cap.2 ***
Capitolo 3: *** Cap.3 ***
Capitolo 4: *** cap.4 ***



Capitolo 1
*** Cap.1 ***


Diversa

Harry Potter era disteso sul letto di casa sua mentre rimuginava sulla sua vita. Erano passati otto anni da quando lui, Ron e Hermione, avevano ucciso Voldemort, dopodichè si erano trasferiti nella Londra Babbana. Ron e Hermione abitavano a soli tre isolati più avanti di dove fosse lui. Si erano sposati 4 anni fa, ma la loro unione era un po' in crisi da almeno un'annetto, e la causa di ciò era che Hermione non riusciva a rimanere incinta. Desideravano tanto avere un bambino, avevano provato e riprovato, ma con insuccesso. Harry, in cuor suo, sperava tanto per loro che questa gioia arrivasse presto, stavano davvero soffrendo molto, anche se doveva dire che nemmeno la sua vita era rose e fiori. Otto anni fa, era fidanzato con la sorella di Ron, Ginny, ma il loro fidanzamento andò in crisi. Ginny, si era dimostrata una ragazzina viziata, e anche un po' antipatica, e fu così che lui, si innamorò di una ragazza di Serpeverde, Rachel Tokins. All'inizio Ron e Hermione, furono molto contrari che lui si fosse innamorato di una ragazza Serpeverde, ma col passare del tempo, si abituarono a lei, anche perchè lei l'amava veramente, e lui non di meno. Ginny,dal canto suo, fece di tutto per mettere i bastoni trà le ruote a lui e Rachel. Ma, quando seppe che Harry non l'avrebbe mai lasciata, e che a meno di una settimana l'avrebbe sposata, Ginny lasciò la città, trasferendosi a New York. E di lei, da ormai otto anni, non si è saputo più nulla. I signori Weasley, Ron e Hermione, avevano continuato a sperare che lei mandasse un gufo, oppure che Ginny telefonasse. Il Signor Weasley si era fatto mettere un telefono apposta in casa sua, con sommo disappunto di sua moglie Molly, che di aggeggi babbani non voleva saperne nulla. Ma niente, Ginny sembrava essere scomparsa nel nulla. Harry si era sposato con Rachel, con lei era stato felice per un certo tempo, ma adesso il suo matrimonio stava andando in frantumi. Rachel era tutta presa dal suo lavoro, faceva l'attrice, e buona parte del suo tempo, la passava fuori casa. Anche adesso era dovuta partire, perchè doveva girare un'altro film. Anche Harry, come Ron e Hermione, avrebbe tanto voluto avere dei figli, ma Rachel la parola figlio, non voleva nemmeno sentirla nominare.

“Harry lo sai che non posso, devo mantenere una certa linea,io! E poi scusa, ma per me adesso sarebbe solo una scocciatura in più dovermi occupare di un bambino, e con il lavoro che faccio, dove lo troverei mai, il tempo per farlo?” gli disse lei. Avevano finito col litigare, e Harry, rassegnato, non toccò più l'argomento figli. Le rare volte che lei stava in casa, finivano sempre col litigare. Una volta, di sera, lui la cercò, voleva fare l'amore con lei, ma lei disse che lui voleva farlo con lei per metterla incinta, voleva rovinarle la carriera, e così finirono come sempre, a litigare. Ormai, non sapeva più cosa provasse per Rachel, ma di una cosa era sicuro, provava un profondo affetto per lei sicuramente, ma non né era più innamorato. L'aveva capito anche dal fatto che lui,da quella volta, non l'aveva più cercata per fare l'amore. Harry si alzò finalmente dal letto, prese la sveglia dal mobiletto accanto al letto per controllare che ora fossero,e con orrore vide che era tardi. Doveva sbrigarsi o sarebbe arrivato tardi a lavoro. Lui Ron e Hermione, erano diventati Auror, e Harry almeno in parte, era felice che uno dei suoi sogni si fosse avverato. Harry si vestì in fretta e furia, prese le chiavi di casa, e uscì. Avrebbe tanto voluto avere una macchina in quel momento, come l'aveva Ron, visto che le loro scope non potevano usarle in presenza di babbani, ma lui non le amava molto, preferiva sempre volare piuttosto che guidare. Quindi con passo veloce, si incamminò. Ma appena svoltò l'angolo di un vicoletto, che oltrepassava sempre per recarsi al Ministero Della Magia, sgranò gli occhi.In terra,svenuta c'era una ragazza. Harry, corse verso di lei, e quando si inginocchiò e le fu vicino, vide che era ferita ad un costato e perdeva sangue. Harry, cercò di scuoterla piano, per non farle male, e quando fece per voltarla,per vedere chi fosse, il suo terrore crebbe a dismisura.

_ GINNY!_ Harry cercò di chiamarla,ma invano,quando qualcuno,da dietro l'afferrò per il collo. Harry imprecò, e con un gesto veloce della mano, prese dalla tasca della sua giacca la bacchetta,e dopo aver gridato “Stupeficium”,lo colpì in pieno petto. Il tizio che l'aveva aggredito, cadde con un tonfo sordo in terra.Harry si avvicinò piano alla figura incappucciata che era appena caduta, e con suo sommo stupore, vide che si stava già rialzando. Harry, che gli teneva puntato ancora la bacchetta addosso, non fece in tempo a schiantarlo di nuovo, che lui gli fu di nuovo addosso, e con una lama che comparve all'improvviso nella sua mano, lo ferì di striscio ad un braccio. Harry perdeva poco sangue, e sempre imprecando, cerco di scrollarselo di dosso, quando il tizio che lo stava aggredendo, prese fuoco. Lasciò andare Harry che cadde a terra, e solo allora vide Ginny che si era rialzata e che guardava fisso la figura incappucciata che si contorceva e gridava, fin quando poi non si mosse più. Harry si alzò, e corse verso di lei chiamandola. Ginny zoppicava, e a stento si reggeva in piedi. Stava per perdere i sensi. E quando Harry le fu vicino, Ginny gli cadde nelle braccia. Harry, agitato e non sapendo che fare, la prese in braccio, e la porto via.

E la mia seconda fanfiction,e spero che vi piaccia! A chi stà seguendo la prima fanfiction che ho scritto, "La donna della mia vita", dico che presto posterò un nuovo capitolo, e mi scuso se ancora non l'ho fatto, ma ero a corto di idee:(! Comunque decidete voi se vale la pena o no continuare questa, vi ringrazio in anticipo;)!!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Cap.2 ***


Cap.2

Ginny si ridestò non poche ore dopo. Harry l'aveva condotta a casa sua, l'aveva adagiata nel suo letto, medicato la ferita che ormai non sanguinava più, dopodichè cominciò a medicare la sua. Dopo aver finito, Harry prese posto accanto a Ginny, restando a vegliarla. Non le toglieva gli occhi di dosso, preoccupato com'era. Harry si era sempre preoccupato per la sua scomparsa, anche se non l'aveva mai dato a vedere. Aveva sempre sentito un qualcosa che lo legava ancora a lei.Un giorno, pensò di andarla a cercare, per mettere così fine alla sua preoccupazione e anche quella degli altri, ma Rachel, non gliel'avrebbe mai permesso. Una volta lei, si arrabbiò parecchio, perchè per caso, trovò delle foto di lui e Ginny ai tempi del loro amore, che Harry aveva tenuto nascoste. Lui non aveva mai avuto il coraggio di buttarle. Così Rachel, andò su tutte le furie, dicendogli che lui, allora, era ancora innamorato di lei, ma Harry l'acquietò dicendole che aveva sposato lei e non Ginny, e che l'amava. Harry in quel preciso momento si pose una domanda:” E se Rachel, avesse avuto ragione, allora?” pensò mentre guardava Ginny. “ Se in tutti questi anni, io...” Ma scosse la testa velocemente, come per cacciare quel pensiero. Ormai lui, non era più innamorato di Rachel, questo lo sapeva bene, ma c'era stato un tempo in cui lo era stato,o almeno così la pensava. Ma in quel momento una vocina dentro la sua testa gli disse “ Harry caro mio, tu non hai mai amato quella donna...ammettilo a te stesso, ti sei innamorato di lei perchè aveva lo stesso carattere della TUA Ginny! Se Ginny non si fosse resa antipatica stando sempre vicino a quel ragazzo che tu odiavi tanto, non credo che...“ Ma Harry, scosse di nuovo la testa, zittendo quella vocina fastidiosa e petulante. E mentre la guardava ancora dormire, si chiese preoccupato “ Ma cosa gli sarà successo? E chi era quel tizio, ma soprattutto cos'era? E Ginny cosa gli ha fatto?”. Harry si era accorto di ciò che era successo,aveva visto lo sguardo di Ginny, i suoi occhi che assumevano il colore delle fiamme, e quel tizio che ne aveva preso subito fuoco. Lei che senza l'aiuto di una bacchetta, era riuscito ad ucciderlo, e con la sola forza del suo sguardo. Dopo un po' Harry, facendo il più piano possibile per non svegliare Ginny si alzò e si diresse in soggiorno, prese il telefono e avvertì subito Ron e Hermione, che dopo avergli detto di aver ritrovato Ginny, si precipitarono subito a casa sua. Hermione era quella più contenta di rivederla, nonostante fosse preoccupata per lei, mentre Ron invece era molto arrabbiato. C'è l'aveva con Ginny, per il fatto che per otto anni lei non si era degnata di fare avere più notizie di se, e disse ad Harry, che quando si fosse risvegliata, le avrebbe fatto una ramanzina che avrebbe ricordato a vita.

_ Ron io non ti biasimo, hai ragione ad avercela con lei!_ proruppe Harry _ Ma lascia stare per il momento! Secondo me, deve essergli capitato davvero qualcosa di brutto per non farsi più sentire!_. Ron si zittì all'istante. Dopo un po',Harry cominciò a raccontare a Ron e Hermione ciò che gli era successo, di Ginny svenuta e della sua ferita al costato, del tizio incappucciato che l'aveva aggredito improvvisamente e di come dopo, avesse cominciato a prendere fuoco. Harry disse che era stata Ginny ad ucciderlo. Ma soprattutto gli disse che aveva avuto la spiacevole sensazione che quel tizio non fosse umano.

_ Capite ragazzi? Ginny l'ha fatto prendere fuoco, io l'ho vista! Quando si è ripresa, lei lo fissava,ed io in quel momento ho visto i suoi occhi... erano come in preda alle fiamme! E quando quel tizio ha preso fuoco e ha cominciato ad urlare, le sue urla non erano per niente umane! Ginny... non aveva affatto la bacchetta quando l'ha ucciso! Ha fatto tutto... con solo la forza del suo sguardo! _ disse Harry scioccato. Hermione rabbrividì, mentre Ron era sbiancato di colpo.

_ Ma come è possibile Harry?_ chiese Hermione con voce tremante.

_ Non né ho idea Hermione!_ rispose Harry scrollando le spalle. Dopo un po', tutti e tre si avviarono nella stanza di Harry dove Ginny riposava e presero posto accanto a lei. Harry guardò di nuovo Ginny che dormiva, e non potè fare a meno di notare alcuni cambiamenti sul suo viso, accorgendosi che della ragazzina di un tempo, non c'era più traccia. I suoi lineamenti, adesso, erano più adulti, più... non sapeva come definirli, ma di una cosa era sicuro, era diventata ancora più bella di come la ricordava, e i suoi capelli rossi le erano cresciuti molto. In quel momento Harry fu felice di averla ritrovata. Anche se non si erano lasciati tanto bene. Aveva finito con odiarla, la odiò non solo perchè si dimostrò antipatica, ma anche perchè lei mise in giro una bugia... bugia che arrivò anche alle orecchie di Rachel. Provò fino alla fine a dividerli, ma poi quando seppe che lui non avrebbe mai lasciato Rachel, che l'avrebbe sposata e che non credeva assolutamente a ciò che gli aveva detto,dandole della bugiarda, lei sparì dalla sua vita. E poi era stata colpa sua se lui si era innamorato di un'altra, e questo perchè lei era sempre insieme a... Ma all'improvviso Ginny mugugnò nel sonno, segno che stava quasi per svegliarsi, ed Harry si distolse dai suoi pensieri, ed insieme a Ron e Hermione, le fu subito vicino.

_ Ginny?_ chiamarono Harry, Ron e Hermione all'unisono.

Ginny aprì lentamente gli occhi, in lontananza sentiva le loro voci che le chiedevano come stesse.

_ Ginny sono Harry, qui con me ci sono anche Ron e Hermione! Ginny... come ti senti?_

E solo allora Ginny, spalancando gli occhi, si ridestò. Ron e Hermione si sporsero per abbracciarla, ma Ginny cominciò ad agitarsi parecchio, e con voce disperata chiese.

_ D-dove sono?

_ Sei a casa di Harry sorellina!_ rispose Ron affettuosamente, tutta la collera che provava verso di lei, sembrava sparita.

_ Oh Ginny amica mia!_ cominciò Hermione con le lacrime agli occhi.

_ Sono tanto felice di rivederti! Come va la tua ferita? Ti fa ancora male?..._ Ma Ginny non l'ascoltava, non ascoltava nessuno. Cominciò ad agitarsi parecchio, quando afferrò Harry per un braccio attirandolo a se con rabbia, e gli chiese.

_ Dov'è?_Harry che non si aspettava una simile reazione, stranito e confuso le chiese.

_ D-dov'è chi?_ Ginny lasciò andare Harry e sempre rivolta a lui, le chiese.

_ Mayu! Dov'è Mayu?_

_ Chi è Mayu? _ chiese Ron preoccupato.

_ Ginny, non capisco di chi tu stia parlando!_ le rispose Harry allarmato. Ginny, agitata e nel panico più totale, fece per alzarsi, ma la ferita al costato non glielo permise, e con una smorfia di dolore, si accasciò con la testa sul cuscino, stringendo gli occhi e la bocca, reprimendo il dolore della ferita, e le lacrime che volevano scenderle per il viso. Hermione si avvicinò a Ginny prendendole la mano e accarezzandogliela dolcemente, chiedendole.

_Gin sei ferita, non puoi muoverti!... Chi è Mayu, e chi era quel tizio incappucciato che ha aggredito Harry? Ha a che fare con te?_ Ma Ginny lasciò andare la mano di Hermione bruscamente.

_ Non sono affari vostri!_ gridò. Hermione rimase stupita dalla reazione di Ginny, proprio non si aspettava che la sua amica reagisse a quel modo, cosi come Harry e Ron, che la guardavano altrettanto stupiti.

_ Ginny si può sapere cosa ti prende?_ chiese Ron infervorato. Ma Ginny gli regalò uno sguardo, che a Ron gli si accapponò la pelle, facendolo zittire all'istante.

_ Lascia stare Ron!_ incalzò Hermione, e sempre rivolta verso Ginny, le disse dolcemente.

_ Scusa Ginny hai ragione, non sono affari nostri, ma noi siamo la tua famiglia, ti vogliamo bene e vogliamo aiutarti!... Ci sei mancata così tanto in questi anni..._ Ginny avrebbe voluto tanto buttarsi nelle braccia di Hermione, ma si trattenne nel farlo.

_ Ti prego Ginny parla con noi, chi è Mayu? Cosa ti è successo in questi otto anni? Perchè non hai chiamato la tua famiglia?_ chiese Harry preoccupato ormai quanto Ron e Hermione. Ginny si voltò a guardare Harry, e con voce rotta, rispose.

_ Mayu è mia figlia!_ e non resistendo più, scoppiò in un pianto disperato. Hermione l'abbracciò piangendo a sua volta. Harry e Ron si guardarono sconvolti. Il fatto che Ginny avesse avuto una bambina, li fece rimanere scioccati davvero tanto.

_ Ginny, ti prego calmati! I-io non ho visto nessuna bambina in quel vicolo!_ disse Harry affranto. Ginny staccandosi dall'abbraccio di Hermione, con voce rotta dal pianto e spaventata disse.

_ No, non può essere... allora..s-sono g-già qui! L-l'avranno presa... OH MIO DIO, NO!_gridò Ginny piangendo come una disperata. Ron le afferò le mani e le chiese.

_ Chi l'avrebbe presa? Chi?_

_ Smettila Ron, non credo sia il caso di continuare! Ginny è sconvolta...distrutta! Non vedi in che stato è?_ lo rimbeccò Hermione, asciugandosi le lacrime.

_Hermione ma noi dobbiamo sapere... _ ma Ron non finì di parlare che Ginny, trà le lacrime disse.

_ L'avranno presa loro!_

_ Loro chi Ginny?_ chiese di nuovo Ron allarmato.

_ Ti riferisci a quel tizio incappucciato?C è ne sono altri come lui?_ chiese Harry preoccupato. Ginny annuì, asciugandosi le lacrime. Ron lasciò andare le sue mani, continuando però a guardarla preoccupato.

_ Ginny chi sono?_ chiese Harry sedendosi vicino a lei. Ginny guardò prima lui, poi suo fratello, e infine Hermione, e dopo aver tratto un lungo sospiro, decise di parlare.

_ Avete mai sentito parlare... degli Inquisitori del Buio?_ chiese Ginny incerta. Harry e Ron scossero la testa.

_ Io si, Ginny!_ sbottò all'improvviso Hermione, facendo voltare di scatto verso di se le teste di Harry, Ron e Ginny. Continua.....

Risposta alle recensioni:

Gioia_ in_ blu: Ciao grazie, sono contenta che questa storia ti incuriosisce,e spero che questo cap. ti piaccia ;) !!!! Alla prossima :D . Baci, Carmen.

Sarina87: Ciao carissima, ti chiedo scusa se ti ho fatto aspettare per l'altra storia, ma ero veramente a corto di idee, cmq spero mi perdonerai ^^!!! Riguardo a questa di storia,voglio dirti che è Harry che pensa così di Ginny, ma lei non è mai stata antipatica e viziata. E la rabbia di Harry che prova nei suoi confronti, che gli fa pensare così di Ginny, perchè.... oops scusa non posso dirti altro :D!!!! Cmq non preoccuparti Ginny si riscatterà, alla prossima e grazie di tutto ;)!!!! Baci, Carmen.

Erikappa: Ciao mi fa piacere che la mia storia ti interessa,e mi fa altrettanto piacere che leggi anche l'altra :). Ti ringrazio per seguirmi, a presto ;)!!!!! Carmen.

Kikidabologna: Ciao mi fa tantissimo piacere che anche te Veneri le Harry/Ginny!!!! Io li adoro, sono pazza di loro due *_*!!!!! Sono molto contenta che questa storia ti incuriosisce, cmq qui c'è un accenno su chi fosse quel personaggio misterioso, nel prossimo chap. scoprirai di più ;)!!!! Ti ringrazio tanto per i complimenti,e per seguirmi. alla prossima;)!!!! Baci, Carmen.

Draco92: Sono contenta che la storia ti incuriosisce^^!!! Grazie per seguirmi, a presto :)!!!! Baci, Carmen.

Maryrobin: Sono contenta che trovi la mia storia interessante:)!!! Spero continuerai a leggerla^^. Baci, Carmen.

Pan_Tere94: Ciao carissima, ti chiedo scusa immensamente se non stò entrando più su msn, ma quello stupido di mio fratello stà 24 ore su 24 in internet, con il suo amico:(, e mi lascia mettere un'oretta o meno!!! Pensa che se non fosse per il suo amico ( Tiene più lui a me che mio fratello, che sporco !!! ), non mi farebbe proprio accostare al suo pc :(!!!!! Cmq mi fa piacere che questa storia ti incuriosisce, e per quanto riguarda ciò che è successo a Ginny e chi è quel tizio, non preoccuparti presto lo saprai ;)!!!!! Grazie ancora, Baci Carmen^^.

Ringrazio a tutti quelli che recensiranno, a presto;)!!!! Carmen.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Cap.3 ***


Cap.3

_ Se non sbaglio, gli Inquisitori del Buio, erano cacciatori di streghe, maghi e creature dotate di poteri magici, ma non solo... cacciavano anche i babbani. Di loro dicevano che anche se il loro aspetto sembrava in tutto e per tutto umano, in realtà non lo era affatto!Io, non ricordo bene cosa fossero, mah comunque... quando questi inquisitori riuscivano a scovare qualche strega o qualche altro essere con poteri magici, li torturavano, li uccidevano e mangiavano buona parte dei loro corpi, dopodichè ne bevevano il sangue per assorbire tutti i loro poteri, facendoli diventare parte di essi, e più ne uccidevano, più il loro potere diventava forte! Ma è soltanto una storia... Non hanno mai provato la loro esistenza.... _ Disse infine Hermione, scettica.

_E invece esistono, Hermione!_ Rispose Ginny punto sul vivo, e rivolgendosi verso Harry, gli disse.

_ Tu l'hai visto, quello era soltanto uno di loro! Portano quella specie di Saio nero, e portano un cappuccio che gli copre tutto il viso! Indossano sempre quella roba, quando vanno a caccia, anche per coprirsi dal sole, altrimenti... si vedrebbe il loro aspetto non umano!... Ed è vero ciò che hai detto Hermione, attaccavano anche i babbani, ma solo per placare la loro... sete...ma se scovano una strega o un mago... non gli lasciano via di scampo, tutto per impossessarsi dei loro poteri, della loro carne, del loro sangue, che è molto più... forte e buono di quello dei babbani... perchè loro sono Demoni Vampiro!_ disse Ginny con voce tremante_ Io li ho visti, li ho anche affrontati, volevano uccidere me e la mia Mayu, ma siamo riuscite a sfuggirgli, e temo che presto mi troveranno, se non hanno già trovato lei! Chi credi che abbia aggredito lui, Hermione?_ disse infine Ginny disperata, puntando il dito verso Harry. Harry, Ron e Hermione guardavano Ginny spaventati e senza proferire parola. Quando Harry, finalmente, le chiese.

_ Ginny, e tu come ti sei imbattuta in loro? Perchè ti stanno dando la caccia?_ ma Ginny non rispose. Ron, all'improvviso, le chiese.

_ Cosa ti è successo Ginny, si può sapere? Non è che per caso tu ci stai nascondendo qualcosa?_ chiese Ron, pallido come un cencio per la paura. La parola “Demoni Vampiro” l'aveva terrorizzato non poco, ma doveva assolutamente sapere...

_ Per il momento, non posso dirvi altro!_ rispose Ginny duramente, abbassando il capo.

_ Ginny ma noi dobbiamo sapere..._ disse Hermione preoccupata.

_ Non posso Hermione! Vi prego aiutatemi ad alzarmi, io devo andare a cercare la mia bambina! Se loro l'hanno presa..._ chiese Ginny disperata, tentando nuovamente di alzarsi. Ma Harry la spinse dolcemente sul letto.

_ Ginny non devi muoverti, calmati adesso! La tua ferita ha smesso da poco di sanguinare, hai già perso molto sangue! …Facciamo così andremo io e Ron a cercare Mayu, mentre tu te ne stai qui buona buona nel mio letto. Ti terrà compagnia Hermione..._ Ma Ginny guardò Harry in cagnesco,e bruscamente gli rispose.

_ Non trattarmi come se fossi una bambina, Potter!_

_ Ginny è così che ringrazi chi vuole aiutarti?_ rispose Ron livido in volto e guardandola torvo.

_ Sai cosa me ne faccio del suo aiuto!_ continuò Ginny, girandosi a guardare Ron, rivolgendogli la stessa occhiataccia in cagnesco che aveva rivolto a Harry.

_ Ron... lascia stare!_ rispose Harry. Era rimasto molto turbato, ma non dalle parole di Ginny, bensì dalla sua espressione. “I suoi occhi, il suo volto... c'è qualcosa di inquietante in loro... Ginny non sembra più la stessa!” pensò Harry all'improvviso, guardandola. Ron lo distolse dai suoi pensieri.

_ Harry va tutto bene?_

_ S- si certo Ron!_ rispose Harry,e rivolgendosi di nuovo verso Ginny, le disse.

_ So che non vuoi il mio aiuto, Ginny! So che c'è l'hai ancora con me! L'ultima volta che ci siamo visti non ci siamo lasciati molto bene, ma voglio aiutarti..._

_ Cosa?_ sbottò all'improvviso Ginny,emettendo una risata stridula, quasi perfida.

_ Tu credi che il mondo ruoti sempre intorno a te vero, Potter?_ disse sprezzante. Harry non rispose, limitandosi ad abbassare lo sguardo.

_ Comunque...._ continuò Ginny seccata_ Non mi serve il vostro aiuto!_

_ Ginny la pianti?_ rispose Ron che continuava a guardarla torvo.

_ Si da il caso che Mayu sia mia nipote, ed anch'io sono preoccupato quanto te! Comunque io e Harry, abbiamo deciso! La troveremo, e te la riporteremo, vedrai!Però... Gin, mi chiedevo... non è che per caso hai una sua foto con te?_ chiese Ron. Ginny scosse la testa. Ron si rivolse a Harry.

_ Miseriaccia Harry, come faremo a trovarla, allora?_ Harry scosse la testa. Proprio non ne aveva idea.

_ La mia bambina, sicuramente si sarà nascosta da qualche parte in quel vicolo, sono sicura che sia ancora là, sapete è molto brava a...nascondersi...! V- vi prego trovatela, riportatela da me!_ chiese Ginny disperata. La paura che sua figlia potesse essersi persa, o che gli Inquisitori l'avessero presa, la terrorizzò non poco, costringendola, alla fine, ad accettare l'aiuto di Harry.

_ Finalmente ti sei decisa!_ Sbottò Ron sorridendole. _ Vedrai Ginny, te la riporteremo qui sana e salva! Adesso cerca di riposare, sorellina!_ le disse Ron accarezzandola su una guancia, che non riusciva ad essere arrabbiato con lei più del dovuto. Lui era sempre stato molto attaccato a Ginny. Le aveva sempre voluto un gran bene. Ginny gli sorrise a malapena. “Da quando sei diventata così fredda?” si chiese di nuovo Harry, vedendo il mezzo sorriso e il volto impassibile che Ginny aveva rivolto a Ron.

_ Allora noi andiamo Ginny! Cerca di riposare!_ le disse Harry dolcemente. Ginny annuì, il volto sempre impassibile. Sembrava che niente e nessuno, nemmeno un'abbraccio, potesse sciogliere il suo viso in un sorriso. Harry e Ron uscirono in tutta fretta, lasciando Hermione con Ginny. Hermione scrutava Ginny in silenzio, seduta su una sedia accanto al letto. Voleva chiederle cosa le era successo, aveva tante cose da chiedergli e da dirle, ma non voleva forzarla.

_ Avanti Hermione, so che vuoi sapere cosa mi è successo! E guarda che non mi forzi affatto, sai?_ sbottò Ginny all'improvviso, spiazzando Hermione. “M-ma c-come fa a sapere cosa gli volevo chiedere? Come fa a sapere che però non volevo forzarla?” si chiese Hermione incredula, fissandola con occhi sbarrati. “N-non può leggere i miei pensieri! N-non può essere diventata un' Occlumante!”

_ Questo è ciò che pensi tu!_ sbottò Ginny ironica, spiazzandola di nuovo._ Avanti, siediti accanto a me! Non avere paura, non ti mangio mica, sai?_ le disse Ginny sarcastica. Hermione spaventata e allo stesso tempo curiosa si avvicinò a Ginny e le si sedette accanto, chiedendole.

_ M- ma allora è vero! Puoi leggere i miei pensieri! Q-quando hai imparato a farlo?_

_ Ci sono tante cose che ho imparato in questi anni, amica mia!_ rispose Ginny sempre con un mezzo sorriso.

_ H- Harry m- mi ha detto che tu hai ucciso quel tizio solo con la forza del tuo sguardo... qu-quindi, non sai solo l-leggere n-nel p-pensiero, non è così?_ le chiese Hermione, balbettando. Ginny annuì.

_ E... c-come... d-dove... chi ti ha insegnato questi... poteri? E s-senza usare la b-bacchetta poi?_

_ Vuoi proprio saperlo?_ chiese Ginny. Hermione annuì.

_ Si Ginny, ma vorrei che...... si insomma che tu m-mi raccontassi tutto, tutto quello che ti è successo in questi anni! Perchè sei scomparsa? Perchè non ti sei mai fatta sentire? T-ti prego confidati con me, come ai vecchi tempi..._ le chiese Hermione con apprensione, e con voce che le tremava appena.

_ I tempi sono cambiati Hermione! Io sono cambiata...però ti prego non spaventarti per ciò che stò per dirti! Se davvero vuoi sapere, ti prego non avere paura di me!_ Disse Ginny rivolgendole uno sguardo triste.

_ N-non c-capisco..._ Balbettò Hermione _ Cosa vuoi d-dire..._

_ Hermione io... presto diventerò una di loro!_ Hermione sbiancò e rabbrividì, ma non osò allontanarsi da lei.

_ C- cosa intendi p-per u-una di loro?_ chiese con voce tremante.

_ Vuol dire che uno di loro, sei mesi fa, mi ha morsa, Hermione, e..._

_ Ma allora già sei..._ sbottò Hermione in preda al panico e allontanandosi da lei.

_ No, Hermione calmati e fatti spiegare!_ le disse Ginny, cercando di non spaventare Hermione ancora di più.

_ Non sono ancora come loro, perchè ci vuole un'anno di tempo perchè la trasformazione si completi!_ Hermione era sempre più confusa. Ginny sospirò.

_ Hermione , ti prometto che ti racconterò tutto, tutto quello che mi è successo in questi anni, a patto che tu... non abbia paura di me! Ti prego avvicinati, non ti farei mai del male..._ Hermione, spaventata e titubante, annuì, e fece un sorriso forzato, avvicinandosi di nuovo vicino a lei. Ginny le sorrise, quando dalla tasca dei suoi pantaloni, tirò fuori una foto.

_ Intanto vorrei mostrarti questa! _ disse ad un tratto Ginny. Gli occhi di Hermione si spostavano da Ginny alla foto con fare interrogativo, dopodichè, allungò la sua mano e Ginny gliela porse. Hermione sgranò gli occhi. La foto non era animata, bensì normale, come quella dei babbani. Sopra ad essa, c'era Ginny, tutta sorridente. Indossava un vestito bianco tutto merletti, ed i suoi capelli erano raccolti in una treccia ben ordinata. Ma non fu la vista di Ginny a farle sgranare gli occhi dallo stupore, bensì la bambina che era abbracciata al suo fianco e che sorrideva a sua volta. A giudicare dall'altezza, doveva avere cinque o sei anni, pensò Hermione. Indossava un vestitino con fiorellini colorati, aveva i capelli lunghi dello stesso colore della madre e quello di suo marito Ron, ma il colore verde dei suoi occhi, e i lineamenti del suo viso... erano identici a quelli di...Harry! Hermione continuava a fissare la foto, sbalordita, e finalmente quando rialzò gli occhi, incrociando lo sguardo di Ginny, le disse con stupore, e con un filo di voce.

_ M- ma non è possibile! Mayu è....._ Ginny annuì.

_ Si Hermione! Mayu è figlia mia e di Harry! Questa foto, è stata scattata quando lei aveva sei anni. Adesso ne ha otto..._ le rispose tranquilla.

_ M- ma come... quando...._ continuava Hermione fissandola incredula. Quando improvvisamente capì.

_ Ma allora qu-quella che raccontasti ad Harry, non era una bugia! Tu aspettavi davvero un bambino da lui?_ Ginny annuì, sorridendo debolmente. Hermione, disperata, con le lacrime che gli si erano riformate negli occhi, si gettò nelle braccia di Ginny.

_ Oh Gin, ti prego perdonami!_ le chiese Hermione disperata, piangendo nelle sue braccia.

_ Sono stata una stupida a non averti creduto, stupida ad avere dubitato di te! Non sono stata una buona amica..._ Ginny, le battè dolcemente la mano sulla schiena.

_ Hermione calmati... va tutto bene..._ ma Hermione continuò.

_ I-io e Ron, p-pensavamo che Harry avesse ragione! Che la tua era soltanto un'altra delle tue bugie per farlo allontanare da Rachel... infondo avevi sempre tentato di d-dividerli..._ Ginny allontanò da se Hermione, e guardandola con sguardo serio le disse.

_ Hermione , io lo so che ho sbagliato riguardo Harry e Rachel... io volevo solo che Harry ritornasse da me! Ma inventare una cosa come quella... non avrei mai potuto farlo! Posso capire te, se non mi hai creduta, ma Ron? Cavolo io sono sua sorella, dovrebbe conoscermi...doveva capire che io non avrei mai inventato una simile bugia... come ha potuto credere Harry e non me?_

_ F-forse perchè anche lui pensò la stessa cosa!_ rispose Hermione incerta, asciugandosi le lacrime.

_ Sarà..._ rispose Ginny non convinta,scrollando le spalle_ Ma ormai non m'importa più!_ disse infine con durezza.

_ Ginny, perchè non hai voluto che Ron e Harry vedessero la foto?_

_ Perchè altrimenti, Harry, mi avrebbe fatto troppe domande! Ed io non sarei stata molto... disposta a concedergliele!_ sbottò irritata.

_ Ma perchè non l'hai chiamato durante tutti questi anni? Avresti potuto provare che ciò che gli avevi detto, era la verità!_ sbottò Hermione indignata

_ Non avrei mai potuto farlo, Hermione!_

_ Ma perchè?_ chiese Hermione sconcertata.

_ Perchè avevo paura che Harry me l'avrebbe portata via!_ disse infine Ginny, disperata.

_Sapevo che Harry non aveva avuto figli! Sua moglie fa l'attrice, è molto conosciuta anche a New York. Qualche volta ho letto i quotidiani babbani,e più volte mi sono imbattuta in qualche sua intervista. Lei diceva che suo marito, desiderava tanto avere un bambino, ma lei non voleva figli, che la sua carriera non poteva risentirne e altre sciocchezze simili! Sai mi sono sempre chiesta una cosa: come ha potuto restare con una persona così fredda e superficiale? Pensavo che avrebbe voluto vicino a se una donna che gli dava una famiglia vera e non solo per metà! A quanto pare, lo lascia anche spesso a casa da solo, non è così?_ disse Ginny, con una punta di tristezza nelle parole. Hermione annuì.

_ Si è così! Harry è sempre solo, a volte sembra che non sia affatto sposato! Rachel è sempre in giro per il mondo, a girare film! Anche per questo, Harry, le chiese di fare un bambino... per colmare la sua solitudine, in modo di non doversi occupare sempre è solo del lavoro, e poi, lui ha sempre desiderato diventare padre! Ma Rachel, non ha mai voluto, ed infine il suo è rimasto solo un sogno irrealizzato!_ disse infine Hermione con tristezza.

_ E così alla fine, il suo lato Serpeverde, è emerso, allora!_ disse Ginny in tono beffardo voltandosi dall'altra parte della stanza. Hermione annuì tristemente. Ginny continuò.

_ Ricordo ancora quando gli dissi di non fidarsi di lei, che era una Serpeverde, e che dei Serpeverde, non c'era da fidarsi... ma lui..._ a questo punto Ginny, assunse un espressione dura sul volto.

_ Alla fine avevo ragione come sempre, ma ormai non ha più importanza!_ Poi si voltò verso Hermione.

_ Comunque, adesso capisci perchè non gli ho mostrato la foto,e perchè non l'ho mai chiamato? Se sarebbe venuto a conoscenza del fatto che aveva una figlia, avrebbe potuto portarmela via...ma adesso che è andata a cercarla, visto le circostanze in cui mi ritrovo... non desidero altro che la veda finalmente!_ disse mesta.

_ E perchè adesso vuoi che lui la veda?_ chiese Hermione.

_ Perchè lui è l'unico che può tenerla al sicuro, almeno finchè Robbie non spezzi la maledizione!_

_ Robbie? Chi è Robbie? E di quale maledizione parli?_ chiese Hermione accigliata, e sempre più confusa.

_ Robbie è un Demone Vampiro, Herm, ma stà tranquilla, lui è buono, è dolce, non è come loro, credimi... è lui che si è preso cura di me, in tutti questi anni... ovviamente con Alay!_ sorrise Ginny, al loro pensiero. Hermione la guardava ancora con sguardo interrogativo.

_ Riguardo alla maledizione, ti prometto che ti spiegherò tutto, altrimenti non capiresti!_ Le disse Ginny sincera. Hermione annu. Tutta la paura provata nei confronti di Ginny prima, a poco a poco, adesso le stava svanendo. Aveva ancora un mucchio di domande da farle, ma gliene fece solo una, anche perchè Ginny, le aveva detto che le avrebbe raccontato tutto.

_ Gin, posso chiederti un'altra cosa?_ chiese Hermione. Ginny annuì.

_ Come mai l'hai chiamata Mayu?_ Ginny, le sorrise e rispose.

_ In realtà lei si chiama Lily Mayu! Ma io la chiamo solo con il suo secondo nome..._ Hermione

coprì la sua bocca con una mano, stupita.

_ Gli hai... gli hai dato anche il nome della madre di Harry?_ chiese sorpresa. Ginny annuì.

_ M- ma allora...- sbottò Hermione allargando ancora di più i suoi occhi dallo stupore.

_Nonostante tutto, hai continuato ad amare Harry?..._

_Beh all'inizio si Hermione, ho continuato ad amarlo come una disperata, per mesi, forse per anni... ma adesso... non provo più nulla per lui!_ le disse Ginny con tono un po'duro. Ma nel modo in cui l'aveva detto, a Hermione non sembrò che fosse la verità.

_ E inutile che non mi credi!_ bofonchiò all'improvviso Ginny. Hermione si era dimenticata che adesso l'amica, poteva leggerle nel pensiero.

_ Scusa Ginny! Il fatto è che io... per un'attimo ho pensato che tu... forse eri ancora... Ma non importa! Dimentica ciò che ho pensato! Se tu dici di non amarlo più, allora ti credo! Però... potresti evitare di leggermi nel pensiero? Sai è piuttosto snervante..._ sbottò Hermione nervosa. Ginny sorrise annuendo, e riprese.

_ Comunque, se vuoi sapere perchè le ho dato come secondo nome Mayu, e tutto il resto, non mi resta che iniziare a raccontarti tutto quello che mi è successo in questi otto, lunghi anni!_ disse Ginny a Hermione con voce calma. Hermione annuì,e Ginny guardandola e sospirando, cominciò a raccontare. Continua...

Risposta alle recensioni

Maryrobin: Devo dire che ci hai proprio azzeccato! Si il padre e Harry, e cmq mi fa piacere che trovi la mia storia interessante :D!!!!!  Spero che questo cap. ti piaccia, Baci Carmen ;) .

erikappa: Anche te ci hai azzeccato! Cmq se vuoi sapere cosa c'è sotto la rottura di Harry e Ginny, non ti resta che leggere ;)!!!! Baci, Carmen :) .

Pan_Tere94: Ciao cara, mi fa piacere che la mia storia ti stà interessando. Spero che leggendo questo cap., i tuoi dubbi, o almeno qualcuno, si toglieranno:)!!!!! A presto, Baci Carmen ;).  

gioia_in_blu: Ti ringrazio per i complimenti :D !!!! Cmq Mayu è la figlia di Ginny e Harry, e spero che questo cap. ti piacerà. Baci, Carmen.^^

sarina87: Ciao cara, infatti hai azzeccato :D!!!!  Ginny disse ad Harry di essere incinta, e questa notizia arrivò all'orecchio di Rachel. Ma ovviamente Harry, non la credette, poi più avanti scoprirai perchè non l'ha creduta, e perchè c'è l'ha tanto con lei ;) !!!! Cmq grazie per seguire la mia storia, e spero che questo cap. ti piaccia. Baci, Carmen^^.

kikidabologna: Ti ringrazio per il complimento, e  non preoccuparti, cercherò di aggiornare sempre presto ;)!!!! Baci, Carmen.

Ringrazio di cuore tutti quelli che seguono la mia storia, chi recensisce, e chi l'ha messa nei preferiti, un Bacio a Tutti e Grazie infinite, a presto :D !!!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** cap.4 ***


cap.4

Dovevo assolutamente andarmene. Le sue parole continuavano a rimbombarmi in testa. “Sei una bugiarda! Questa è solo un'altra delle tue sporche menzogne, ma non preoccuparti, Rachel non ti ha minimamente creduto, come del resto io! Se stai cercando ancora di dividermi da lei, sappi che stai sprecando il tuo tempo!”. E poi ancora “ Non avrei mai pensato che saresti arrivata a tanto! Ma non importa, perchè presto io e lei ci sposeremo! La tua bugia non ti è servita a nulla!”. Le sue parole erano state peggio della maledizione Cruciatus, o peggio dell'Avada Kedavra. Arrivai a casa, stordita, ferita, a pezzi. Sapevo che almeno in parte lui aveva ragione, avevo inventato mille bugie, per dividere lui e Rachel, ma tutto perchè ero pazza di lui, e volevo, anzi dovevo riprendermelo ad ogni costo. Che colpa ne avevo io, se lo amavo così disperatamente da usare qualunque mezzo, per riaverlo con me? Ma credevo, anzi speravo che lui credesse a ciò che gli avevo rivelato. Una parte di me, sapeva che forse lui non mi avrebbe creduta, e che la mia fosse solo un'altra delle mie solite bugie, ma dovevo tentare. Avevo appena ricevuto il responso dell'ospedale S. Mungo, dopodichè mi precipitai da lui. Nessuno sapeva che io ero incinta. Ma come avevo previsto... Mi distesi sul letto in camera mia, cominciando a piangere.La mamma, aveva notato la mia espressione strana, intontita, prima che io arrivassi in camera mia. Mi aveva chiesto cosa avevo, le sembravo strana. “ Per caso hai litigato di nuovo con Harry?” mi chiese apprensiva. “ Oh Ginny cara, cos'altro hai inventato questa volta? Tesoro, ormai è finita, devi fartene una ragione...”. Non le diedi il tempo di finire, che mi precipitai su per le scale. Mia mamma, come tutti gli altri, era a conoscenza delle bugie che avevo raccontato ad Harry e Rachel. E fu li che cominciai a pensare di andarmene. Presto la notizia che avevo dato ad Harry, si sarebbe divulgata, arrivando alle orecchie di mia madre, mio padre e tutto il resto. Forse loro mi avrebbero creduta pensai, così come Ron e Hermione. Però, anche se mi avrebbero creduta, la vergogna prese il sopravvento. Vergogna di essere incinta di un ragazzo che di me non ne voleva più sapere, che adesso mi odiava, e che i miei genitori dopo anche loro, forse si sarebbero vergognati di me, di avere una figlia incinta di un ragazzo che l'aveva ripudiata. Ed io non potevo vivere con questa convinzione, ed ero certa che non avrei saputo guardarli più negli occhi, tanta la vergogna che provavo per me stessa e per loro. Così mi alzai dal letto, mi asciugai gli occhi con il dorso di una mano, presi la valigia e cominciai a mettere i panni dentro alla rinfusa, e il più velocemente possibile. Dopo che ebbi finito, mi diressi verso la mia scrivania, intenta a scrivere una lettera per la mamma, in cui le dicevo che io partivo, andavo via perchè avevo bisogno di cambiare aria, vita, e che se fossi rimasta li, a cercare di dimenticare Harry, non ci sarei mai riuscita. Più o meno, usai le stesse parole che George le disse quando decise di partire dopo la morte di Fred. Le dissi che andavo a New York, e di non preoccuparsi di niente, promettendole che gli avrei inviato presto un gufo con mie notizie. All'inizio, non sapevo bene perchè volessi andare proprio lì, ma visto che era l'unica città babbana che mi era venuta in mente, pensai che non avrei saputo prendere decisione migliore. Dopo aver finito di scrivere la lettera, raccolsi la valigia dal letto, e in tutta fretta, ma facendo il più piano possibile, mi affrettai a scendere le scale. Mi nascosi, dietro il muro delle scale, e con la coda dell'occhio, sbirciai per vedere se c'erano o mia madre o mio padre nei paraggi. Ma con mia fortuna no. Probabilmente, mia mamma era in camera di Ron a pulire, e mio padre era andato al Ministero della Magia. Sapevo che stavo sbagliando a scappare in quel modo, ma non avevo altra scelta. Tutto, tutto per non rivederlo più, per non doverlo vedere con lei sposato, e per non dare dispiacere ai miei. Mi affrettai ad uscire, e con passo spedito, mi incamminai. Avevo racimolato qualche soldo, così decisi di prendere l'aereo, un mezzo babbano, di cui mio padre, assiduo fan di cose babbane, mi spiegò che si usava per spostarsi in altre città, e che volava proprio come una scopa. Così dopo aver camminato un bel po', arrivai a Londra, vicino alla stazione di King's Cross, quando, non sapendo dov'è che dovevo prendere quest'aereo, chiesi gentilmente ad un passante, dov'è che lo potevo trovare. Questo signore vecchio e striminzito, mi disse che sarei dovuta andare all'aereoporto di Londra, e che per arrivarci dovevo prendere un taxi. Io non sapevo cosa fosse un taxi, e così timidamente gli chiesi cos'era, e dove potevo trovarlo. Lui cominciò a ridere, facendomi diventare rossa dalla vergogna, quando dopo un po' ridiventò serio, e con un gesto della mano, mi indicò una macchina gialla, con su scritto in nero “TAXI”, ferma proprio vicino alla stazione. Io lo ringraziai con un filo di voce, e mi affrettai verso il Taxi. Dopo essermi accomodata nel taxi, e aver detto al conducente che dovevo andare all'aereoporto di Londra, lui annuì, e mi ci portò. Dopo che arrivai all'aereoporto, pagai il conducente, e mi incamminai. Arrivata dentro all'aereoporto, non sapevo cosa fare, ero totalmente spaesata. Quando dopo un po', notai una coppia di babbani, marito e moglie che discutevano. Io cercai di avvicinarmi per sentire cosa dicessero. Il marito le diceva che se dovevano fare i biglietti per andare a New York, dovevano sbrigarsi, prima che l'aereo partisse. La parola New York, mi fece venire un tuffo al cuore. Così pian piano mi avvicinai, e cercai di fare quello che facevano loro. Così anche io comprai un biglietto, e seguì la coppia, diretta verso l'aereo. Devo dire che quando lo vidi mi fece un certo effetto. Avevo creduto davvero che avesse la forma di una scopa. Invece era come se fosse un uccello bianco, con davanti un becco, due ali aperte, ed aveva tutt'intorno dei finestrini. Più o meno, restai affascinata nel guardarlo, dopodichè mi distolsi dai miei pensieri, e cominciai a salirci dentro, sempre seguendo la coppia di babbani. Una signorina, vestita in modo strano, mi fece accomodare vicino ad uno di quei finestrini che avevo visto poco prima. Quando dopo un po', l'aereo partì, sollevandosi da terra. Quindi davvero quel coso sapeva volare come una scopa, proprio come mi disse il mio papà. Ma c'era davvero una bella differenza, pensai. Volare con la scopa era assai meglio che volare in quella maniera. Però dovevo ammettere che mi stavo divertendo. Ma feci troppo presto a parlare. Viaggare in aereo, non mi provocò altro che giramenti di testa, e più volte, avevo rischiato di dare di stomaco. Si, non c'era dubbio, volare con la scopa, era molto meglio. Quando finalmente arrivammo a New York, era quasi sera. Mi affrettai a trovare l'uscita dell'aereoporto, con lo stomaco ancora in subbuglio, e la testa che mi girava ancora un po'. E quando vidi la città, pensai che avevo fatto proprio bene a decidere di andare lì. Era stupenda. Notai un cartello, con su la scritta “ Welcome to Manhattan”. Quindi il posto in cui mi trovavo io, doveva chiamarsi così. Cominciai ad incamminarmi, decisa a trovare un posto in cui restare per un po'. Ma mentre pensavo al da farsi, mi guardavo intorno. Ero davvero affascinata dal panorama. C'erano tanti palazzi alti grandi, tutti illuminati, insomma era davvero un gran bello spettacolo. Comunque, dopo aver avvistato una signora di mezza età, le chiesi dov'è che potevo fermarmi per la notte. Lei mi disse che potevo fermarmi in un Hotel, e che in quei paraggi, c'è n'era più di uno. Ringraziai la signora, e mi incamminai. Trovai diversi Hotel, ma nessuno che potesse ospitarmi, perchè con i soldi che avevo, non me li potevo permettere. Erano tutti molto costosi. Ero davvero disperata, non sapevo cosa fare. Ma sapevo che forse, dovevo prepararmi a dormire per strada. Ero davvero stanca, la testa mi girava di nuovo, avevo la nausea. Eppure non avevo mangiato niente su quel maledettissimo aereo. Probabilmente, era la gravidanza che dava i primi segni. Mi sedetti su di una panchina, dopo aver camminato in lungo e in largo, distendendomi, per cercare di riprendermi un po', e chiudendo gli occhi. Quando li riaprì, all'improvviso, mi trovai una ragazza vicino a me. Era bassa, magra, con capelli corti castani, e gli occhi dello stesso colore dei capelli.

_ Signorina, che ha? Non si sente bene?_ mi chiese preoccupata. Era davvero molto bella, e aveva l'aria davvero gentile.

_ No, non stò affatto bene!_ risposi quasi sgarbata, ritornando a chiudere gli occhi.

_ Scusa, si vede davvero che stai male! Cosa ti è successo?_ mi chiese sempre apprensiva.

_ Niente, non si preoccupi! Il fatto è che sono appena arrivata in questa città, ma non so dove andare, ne dove passare la notte!_ dissi disperata e alzandomi. La ragazza annuì.

_ Capisco! Senti, ti va di venire con me?_. Io rimasi sbalordita. Mi conosceva da nemmeno cinque minuti, e voleva che io la seguissi. Eppure, era sincera, e mi guardava sorridente.

_ E dov'è che dovrei venire con te?_ chiesi accigliata. Non volevo sembrare sgarbata, ma diamine era una sconosciuta... e se mi avesse fatto del male?

_ Sai..._ disse lei sempre sorridendo _ la mia casa è un Bed & Breakfast..._ ma io la interruppi.

_ Un cosa?_ le chiesi sempre più confusa.

_ Un Bed & Breakfast! Non sai cos'è?._ io scossi la testa.

_ In parole povere, io affitto le camere della mia casa, tipo come fanno gli hotel. Naturalmente dovrai pagarmi per vitto e alloggio..._ disse pratica.

_ Ma io non ho molti soldi con me! Senti... davvero... grazie ma..._ ma lei mi interruppe.

_ Ti prego non dirmi di no! A me farebbe tanto piacere! E per quanto riguarda il pagamento, non preoccuparti, poi vedremo il da farsi! Che ne dici ti và? Guarda che non accetto un rifiuto!_ mi disse, seria.

_ Ma perchè ti preoccupi così tanto per me? Cioè... dico... mi conosci da cinque minuti e..._

_ Perchè so che hai bisogno di aiuto! E a me farebbe piacere aiutarti!_ disse sincera.

_ Ti prego fidati di me, ok?_ . Anche se non ero del tutto convinta di potermi fidare veramente di lei, annuì.

_ A proposito scusa, il mio nome è Alay, il tuo invece qual'è?_ mi chiesecon curiosità.

_ Il mio nome è Ginevra, Ginny per gli amici!_ le risposi io, sorridendo.

_ Va bene Ginny, allora che ne dici ti và di venire a stare da me per un po'?_ Io annuì. Il suo sorriso si fece più luminoso.

_ Sono davvero contenta che tu abbia accettato! Allora andiamo via di qui! Prenderemo la mia macchina!_ disse lei. Con grazia, si alzò dalla panchina, ed io feci altrettanto, anche se l'ennesimo giramento di testa, per poco non mi faceva cadere a terra. Per fortuna, Alay, mi afferrò per un braccio, altrimenti credo che mi sarei fatta veramente male. Ci incamminammo, finchè non arrivammo alla sua auto. Era bianca, molto carina, anche se non molto grande, ne troppo vistosa. Mi accomodai come feci nel taxi, mentre lei prendeva posto alla guida, e mise in moto. Quando arrivammo erano quasi le nove, visto che avevo notato l'orologio nella sua auto. Scendemmo dalla macchina, e ci avviammo verso casa. La casa che mi si presentò d'avanti,non era molto grande, ma possedeva un certo fascino,ed aveva delle ampie finestre. Dopo che Alay, aprì la porta, ed io arrivai all'ingresso, notai un ampio corridoio, in cui portava direttamente alla cucina e in un salottino. Sulla destra del salottino, vi erano delle scale che portavano al piano di sopra. Probabilmente, c'erano le camere da letto e i bagni, pensai.

_ Alay scusa la domanda, ma quante stanze ci sono di sopra?_ mi affrettai a domandarle, andando in cucina . Lei, dopo aver gettato le chiavi del tavolo e della casa sul tavolo della cucina, si voltò e sorrise.

_ Beh, allora... c'è la mia stanza, quella degli ospiti, la stanza di Robbie, e basta. Naturalmente, ogni stanza, possiede anche un bagno!_ mi disse.

_ Quindi non abiti qui da sola?_ le chiesi curiosa.

_ Beh no! Qui con me abita Robbie. E un bravo ragazzo, abita con me da tredici anni, ormai! E davvero un caro amico per me! Presto lo conoscerai... anzi mi sa che adesso scenderà! Avrà sentito il mio ritorno!_ Credevo che questa ragazza fosse sposata. Evidentemente, mi sbagliai.

_ Ginny sei molto pallida, siediti! Che ne dici ti va qualcosa da mangiare?_ mi chiese sempre con apprensione. Avevo ancora lo stomaco sottosopra. Era pur vero che dovevo mangiare qualcosa, visto che non avevo toccato niente tutto il giorno, ma non ne avevo proprio voglia.

_ No, grazie Alay. Non mi va niente, ho lo stomaco in subbuglio da un po'!_ le dissi.

_ Almeno bevi qualcosa! Ti va un succo, che ne dici?_ chiese lei affabile.

_ Un succo va bene grazie! Anche meglio se è un succo di zucca!_ Lei mi guardò come se l'avessi presa in giro.

_ Un succo di che?_ Avevo fatto la mia prima gaffe.Probabilmente, quella non era una bevanda babbana. Sospirai.

_ Non importa! Qualsiasi succo va bene! Grazie Alay!_ risposi gentilmente. Alay scrollò le spalle, dopodichè aprì il frigo( un'altra cosa che conoscevo grazie a mio padre), prese una lattina e me la porse.

_ Bevilo, è succo d'arancia!_ mi disse sorridendo. Mi accomodai su una delle sedie della cucina, e cominciai a bere il mio succo, quando dei rumori che venivano dalle scale del salottino, mi fecero smettere di bere.


_ Oh, questo deve essere Robbie!_ disse Alay, sempre sorridendo. Mi voltai di scatto e lo vidi. Vicino all'entrata della cucina, c'era un ragazzo, alto, con capelli biondo miele, bellissimo. Ma era molto magro, pallido, come se fosse un fantasma. Ma la cosa che mi fece rimanere pietrificata dallo stupore, fu il colore dei suoi occhi. Erano identici a quelli di Harry. Anche se erano circondati da profonde occhiaie, il loro verde smeraldo, era inconfondibile, magnetico. Volevo tanto urlare. Possibile, mi chiesi che nemmeno stando lontana da lui, potevo stare in pace? Non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso, ero come ipnotizzata, purtroppo a me facevano sempre quell'effetto i suoi occhi... e quelli di questo ragazzo, non erano di meno, erano proprio uguali. Questo ragazzo, si avvicinò vicino a me cauto, forse perchè si era accorto di come lo stavo guardando, oppure, squadrando, se proprio devo usare un termine adatto.

_ Scusa non volevo spaventarti!_ mi disse con aria gentile.

_ N-no scusa tu! E che i- io..._

_ Robbie, scusa il ritardo! E che oggi, ho chiuso tardi la biblioteca, e poi mi sono imbattuta in lei! Spero di non averti fatto preoccupare..._ disse Alay apprensiva. Il ragazzo, scosse la testa. Alay sorrise.

_ Bene! Rob, ascolta lei si chiama Ginny, è arrivata quest'oggi qui a New York, e non sapeva dove andare. Cosi le ho chiesto di venire qui!_ disse evasiva. Sembrava di voler chiudere presto quell'argomento. Il ragazzo le sorrise. Poi tornò a guardarmi.

_ Va bene Alay! Allora tu ti chiami Ginny, se ho capito bene!_ io annuì.

_ Veramente mi chiamo Ginevra, ma siccome il mio nome non mi piace, preferisco che gli altri mi chiamano Ginny!_ precisai. Lui sorrise.

_ Il mio nome è Robbie! Piacere di conoscerti allora, Ginny!_ mi disse sempre gentile, porgendomi la sua mano. Io gli porsi la mia, quando mi resi conto di due cose. Una è che quando toccai la sua mano, era talmente fredda , che sembrava di stare toccando un pezzo di ghiaccio. L'altra invece, è che lui si pietrificò, cambiando totalmente espressione, che da sorridente qual'era, divenne cupa, quasi sprezzante. Ritrasse la mano bruscamente, tutta la gentilezza di prima se n'era andata a farsi benedire. E non so come ne quando, lo vidi afferrare Alay per un braccio la quale mi guardava non capendo cosa stesse succedendo, e trascinarla con se nel salottino. Io non avevo la minima idea di cosa avere fatto di tanto grave. Avevo detto o fatto qualcosa di sbagliato? Ancora confusa da tutto ciò, uscì dalla cucina, e in punta di piedi, mi avvicinai al salottino. Avevano chiuso la porta. Sicuramente lui, stava dicendo qualcosa a Alay, perciò mi avvicinai per sentire. Sentivo Alay dire a lui, che non capiva, che io avevo bisogno di un posto dove stare, e che lei non avrebbe potuto lasciarmi da sola, dopotutto lei aveva bisogno di soldi, anche per questo aveva deciso di affittarmi una stanza.

_ Non mi importa! Non voglio che resti qui! _ lo sentì dire con rabbia.

_ Scusa ma non riesco a seguirti!_ sbottò Alay infervorata.

_ Non capisci? Se resta qui, io... non so cosa potrebbe capitarle!_.Il mio cuore sussultò. Cosa mai doveva capitarmi?

_ Ti riferisci a te?_ chiese Alay preoccupata.

_ Si!_ rispose lui, deciso.

_ Ma Rob, sono anni che a te non succede! Come può...._ ma all'improvvisò la voce di Alay si arrestò, per poi continuare.

_ Ho capito! Quindi lei è..._

_ Si Alay, per questo non deve stare qui! Non me ne sono subito reso conto, ma quando lei mi ha toccato... ho capito! Ho sentito... ti prego, io non so cosa le farò se resta qui!_ disse agitato, e con voce minacciosa. Io trasalì. Cosa voleva farmi? Pensai agitata. Avevo una paura enorme, senza contare che ero sprovvista della bacchetta, visto che l'avevo messa nella valigia. Che stupida, pensai di nuovo, dovevo metterla nella mia giacca. Con tutto il coraggio che mi era rimasto, decisi di entare. Dovevo sapere cosa stava succedendo e cos'è che lui voleva farmi, e spalancando la porta,

decisi di affrontarlo. Continua...

Risposta alle recensioni:

maryrobin: Ciao cara, sono contenta che il mio cap. ti ha interessato e altrettanto contenta perchè la notizia della figlia di Ginny è di Harry, ti ha fatto piacere^^. Spero che questo cap. ti piaccia, a presto, e grazie, baci Carmen ;) .

erikappa: Ciao cara, mi fa piacere che la storia ti interessa sempre di più, e spero che questo cap. ti piaccia altrettanto. Grazie infinite, Baci Carmen ;) .

Sarina87: Ciao cara, cmq volevo dirti che la ragione per cui Harry ha lasciato Ginny, non so se sia buona... dipende dal punto di vista, ma secondo me... scusa non posso dirti di più, cmq ti ringrazio di seguire la mia fanfiction. A presto, Baci Carmen.    Ringrazio immensamente tutti coloro che recensiscono, chi ha messo questa storia trà i preferiti, e chi invece l'ha solo letta. Grazie veramente di cuore, un enorme bacio a tutti, a presto^^. Carmen.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=342101