Il titolo lo decidete voi

di tinabolu
(/viewuser.php?uid=69976)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO

Stavo tornando a casa, dopo un lungo anno in Italia. Finalmente sarei tornata nella mia bellissima Londra. Nella mia vecchia scuola, dai miei vecchi compagni di classe.
Tutto sarebbe tornato come prima...feste, amici, scuola, e shopping! Almeno lo speravo.
I miei genitori erano dei brillanti avvocati, anche se divorziati, e io vivevo una settimana da mio padre e una da mia madre. Certo neanche badavano a me...ma quando lo scorso anno l'ho combinata grossa mi hanno punito per bene! Un anno intero dalla nonna! Tutto perchè? Con i compagni di scuola ci eravamo divertiti fino alle quattro di mattina, ubriachi e alcuni anche mezzi drogati. Insomma sesso, droga e rock'n'roll !


CAPITOLO 1

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** capitolo 1 ***


Ero nella stazione ad aspettare il mio autusta da piu di un quarto d'ora. Finalmente arrivò e si scusò per il ritardo dicendo che c'era traffico. Poco mi importava.
Quella settimana dovevo stare con mio padre e ciò non mi dispiaceva... .
Lui passava tutto il giorno fuori casa con i colleghi di lavoro e "colleghe". Pranzava e cenava fuori per farsi nuovi clienti e io avevo sempre tutta la libertà. Uscivo, facevo shopping fino a tardi e senza alcun limite di spesa e quando volevo studiavo...anche se non ne avevo bisogno perchè i miei voti erano sempre abbastanza alti.
-Piccola ben tornata!- Lo fulminai e lo scanzai. -Cosa è successo?-
-Bè potevate almeno inviarmi una cartolina di auguri per il mio compleanno no? Ho compiuto 17 anni!-
-Lo so piccola, ma il regalo che ti ho fatto non potevo mica mandartelo. Perchè non vieni un pò fuori con me?-quel suo sorriso mi convinse....di sicuro mi aveva fatto un regalo con i fiocchi.
Uscimmo in giardino e nell'enorme garage, sotto un telo, c'era una nuova macchina. Si avvicinò e levò il telo scoprendo una BMW nera lucida a 5 cinque porte. Era stupenda! Il mio sogno...oltre alle altre macchine che avevo.
-Bè pensavo che domani potresti andare con questa a scuola.-
- Grazie papà!!!- e gli saltai al collo.
Dato che erano già le 9 di sera preferii andare a dormire.
L'indomani mi sarebbe aspettata una giornata nuova nella mai vecchia scuola.
.......
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN
Con tocco deciso spensi la sveglia sul comodino. Mi gettai dal letto e andai in bagno a farmi una doccia lunga e rilassante. Poi tornai in camera e mentre mettevo la crema alla fragola prendevo dall'armadio la divisa scolastica. Si perchè la mia era una scuola privata. La migliore di tutta Lodra.
Sistemai la cravatta e alzai appena la gonna fin sopra il ginocchio. La camicia era a maniche corte e sopra, anche con quel caldo dovevamo portare un gilet grigio chiaro. La gonna invece era blu come la cravatta e le scarpe. Mi sistemai i capelli lasciandoli mossi e misi una fascia celeste che si intonava benissimo con i capelli castani. Presi una baretta di cereali dal mobile della cucina e andai in garage per prendere la macchina nuova. Era già abbastanza tardi e non potevo permettermi di fare colazione normalmente.
Dimenticavo!
Un anno fa, costretta com'ero ad andare in Italia avevo abbandonato il mio ragazzo. Per un po ci eravamo sentiti per telefono, due volte al giorno massimo, ma dopo un pò non ci fu piu alcun contatto. E io come una cretina aspettavo le sue chiamate o anche un messaggio per dirmi che era finita...e invece il nulla!
Mi sarei vendicata!
Parcheggiai nel parcheggio della scuola, in un posto riservato e scesi dalla macchina per andare in segreteria e farmi dare il nuovo orario.
Nel percorso parcheggio-segreteria tutti mi fissavano. Nessuno si aspettava che sarei tornata.
Sorrisi sfacciata e in modo slanciato come solo io sapevo fare entrai in segreteria.
-Buongiorno signora. Mi chiamo Julieth Shift avete il mio orario?-
-Si subito signorina.- disse la segretaria sfogliando tra le decine di pile di fogli che aveva di fronte a se.- Un attimo solo...eccolo! L'ho trovato!- urlò, sorrisi appena.- Mi scusi...ecco questo è il suo orario.-
-Grazie mille.- Presi i fogli e mi diressi alla prima lezione. Filosofia. Cominciamo bene!
Entrai in classe e vidi le mie vecchie amiche guardarmi e ridere sotto i baffi. Gli passai di fianco ignorandole e mi sedetti all'ultimo banco vicino ad un ragazzo.
- Piacere mi chiamo Juliet, tu sei?-
Si girò di me e dopo alcuni secondi mi rispose.- Mi chiamo Robert, piacere.-
-Tu devi essere nuovo vero?- Non lo avevo mai visto negli anni precedenti.
-Si, sono venuto quest'anno in questa scuola...anche tu sei nuova?-
-Diciamo, l'anno scorso sono andata in Italia e ora sono tornata.- vedevo che cominciava a rilassarsi perchè era un bel pò teso...era timido.
-Aaaah.-
Entrò il professore e interrompemmo il dialogo.
Dopo quasi un'ora suonò la campanella e uscimmo tutti dall'aula.
-Hey guardate chi è tornata!- disse Eloise. Ma non era la mia migliore amica?- Con la coda tra le gambe la traditrice!-
-Cosa?- Traditrice a chi?
-Se pensi di essere ancora nel nostro gruppo te lo sogni cara. Vedi nel nostro gruppo non ci sono sfigate! Andiamo ragazze.- e con le tre oche che gli stavano dietro sparì.
Ma che diavolo era successo? Io non avevo tradito nessuno, tantomeno i miei migliori amici, non mi sarei mai permessa di fargli questo torto.
Mi avvicinai all'armadietto per prendere i libri della prossima lezione e trovai un foglietto.
Dopo la scuola in cortile. Ti aspetto! Sbuffai. E ora chi poteva essere?
Le ore scolastiche, tra occhiataccie e presentazioni, finalmente finirono. Andai di nuovo al mio armedietto per prendere le mie cose e trovai dentro una rosa.
Ora so chi era! E me l'avrebbe pagata adesso.
Presi tutto e mi avviai verso il cortile, decisa a dirgliene quattro. Come pensavo trovai David, il mio ex, ad aspettarmi vicino al nostro albero. Quello dove ci scambiammo il nostro primo bacio.
-Juliet. Mia cara e dolce Juliet, finalmente sei torna..- BAM! Uno schiaffo in piena faccia. Mi guardò sbalordito, forse credeva che io non ero in grado di fare queste cose. Semmai la cara e dolce Juliet del passato no, ma quella del presente si!
-Tu sei un coglione! Con quale faccia ti permetti di dire queste cose?-
-Ma amore...-
-NO! Non c'è nessun amore ok? Tra me e te è finita!- gli gettai la rosa a terra e me ne andai, ma lui testardo ed egoista che era si avvicinò e mi fece girare verso di lui. -Dai Juliet non fare così. Sappiamo entrambi che tu mi ami!-
-Tu non sai un diavolo di niente di me!-
-Ma sentila...e allora quando facevamo sesso, quando andavamo alle feste, quando...- lo interruppi.
-E quando mi hai tradita? quando io ero andata in Italia che non mi sei venuto mai a trovare? E quando non ti sei piu fatto sentire? Come posso amarti ancora? Sei un idiota, ecco cosa sei! E ora se non ti dispiace vorrei tornare a casa mia.- Mi lasciò il braccio e me ne andai verso la mia auto.
-Ricorda che prima o poi cederai, di nuovo!- urlò.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** capitolo 2 ***



Innanzittutto vorrei ringraziare deerockt94 per il suo bellissimo commento.
Primo, io non sto scrivendo una storia da pubblicare e vendere, sto scrivendo appunto una fan fiction!
Secondo, va bene la storia ti può sembrare banale, ma a me non mi importa. C'è gente che piace questa FAN FICTION.
Terzo, non mi importa se non l'hai letta tutta, anzi è meglio, così non lascerai piu commenti.
Grazie scrittrice e spero che le tue storie vengano pubblicate in libreria.


Inoltre volevo ringraziare Sil per avermi aiutato a postare per bene queste storie...grazieeeeee

Capitlo 2
La settimana passò così: tra gli sguardi degli altri, le frecciatine della mia ex migliore amica, tra le chiacchiere con i nuovi amici che mi ero fatta (Robert, Miranda e Lucas) e David, che mi assillava ogni giorno con una rosa nell'armadietto. Ogni giorno di un colore differente.
Finalmente venerdì. La fine della settimana scolastica! Aprii l'armadietto e come gli altri giorni trovai un'altra rosa. Gialla! Che stronzo, giallo signifa tradimento! La presi e la buttai nel cestino.
- Hey! Un'altra rosa eh?- chiese Miranda.
-Si! Quandi colori restano? Così la finirà di metterne nell'armadietto. Mi sporca tutto!-
- Se non mi sbaglio resta quella blu e poi sono finite. Speriamo non inizi con le margherite!- e scoppiò a ridere mentre io feci una faccia disgustata.
- Tu che fai oggi?-cambiai argomento.
-Ehm...oltre a studiare, perchè giustamente voglio stare il finesettimana libera, nulla!-
-Bene....allora andremo a fare shopping, che ne dici?-
-Dico che è stupendo! Però dobbiamo portare anche Lucas e Robert. Abbiamo bisogno di un parere maschile.-
-Di un po tu. Non è che c'è del tenero fra te e Lucas?-
-Ma nooooooo cosa dici?! Cioè di carino è carino...bè è bellissimo!- la guardai di sottecchi e scoppiammo a ridere.
Andammo dai ragazzi.
-Hey voi due sconosciuti!- disse Miranda.
-Messieur Robert credo si riferiscano a noi.- disse Lucas. - Oui...oggi, o volete o no, siete occupati.-
- e con chi di preciso?- chiese ancora Lucas.- Spero siano bellissime queste ragazze!-
-Si mio caro, sono proprio davanti ai tuoi occhi?-
-Ehm...sarò cecato perchè non ne vedo...apparte Juliet!- Miranda mise il broncio e tutti scoppiammo a ridere.- Oh piccola scherzavo!- e l'abbracciò forte. Si secondo me stava nascendo del tenero tra i due. Erano perfetti insieme. Lei bionda con i capelli ondulati,gli occhi celeste e verdi,ne alta e ne bassa e magra. Lui alto, snello con il solito fisico da giocatore di basket che era, i capelli castano chiaro e gli occhi color nocciola.
Erano un bel quadretto insieme.
Robert si avvicinò a me e confermò i miei pensieri.
-Sono davvero una bella coppia!- annuii sorridendo.
Robert era sepre rimasto un po timido rispetto a Lucas e Miranda. Con loro scherzava, faceva battute, invece con me no. Era sempre così serio. O per meglio dire sembrava teso, come se avesse la morte vicino a lui.
Dopo aver salutato tutti tornai a casa. Come al solito ero sola e non mi andava nemmeno di cucinare, quindi feci un minipanino con insalata e una fettina di prosciutto crudo e andai a fare i compiti. Miranda aveva ragione, era meglio restare liberi per il fine settimana.
Senza accorgermene erano arrivate le quattro di pomeriggio. Chiusi tutto e andai a fare una doccia. Era abbastanza tardi e alle quattro e mezza sarebbe arrivata Miranda con i ragazzi.
Mi misi una gonellina scozzese rossa (così sarebbe stato facile toglierla nel momento della prova vestiti) e una magliettina bianca a maniche corte (era appena settembre quindi faceva ancora un po caldo)e le convers della stessa tonalità della maglia, bianca. I capelli li lasciai sciolti e mossi. Mi truccai leggermente: solo lucidalabbra, un po di cipria chiara e la matita. Una volta finito, suonarono alla porta. Ero puntuale per una volta.
Scesi al piano di sotto, aprii la porta facendo entrare gli altri e lasciai un bigliettino a mio padre.
Dopo una buona mezz'oretta di macchina, la mia, arrivammo al centro commerciale.
- Finalmente...- disse Miranda.- Tutta la settimana occupati e ora finalmente un pò di sano shopping!-
- Già!-
-Ragazze mirraccomando, non esagerate...altrimenti non vi seguiremo ovunque!-
-Ma a noi serve il vostro parere.- disse Miranda.
-Solo quello?- chiese Lucas guardandola maliziosamente.
-Perchè che ti aspetti sciocchino?-. Lui si avvicinò prendendola in braccio e entrarono al centro commerciale.
-Sempre i soliti.- disse Rob ridendo.
Quando lui era accanto a me sentivo come un'elletricità nell'aria. A volte, quando non se ne accorgeva stavo a fissarlo, mi incantavo!
-Bè cosa ne dici?- mi chiese.
-Di cosa?-
-Di questo negozio...ci vuoi entrare?- strinse gli occhi a due fessure.
Sorrisi.- Si si.-
Entrammo e io e Miranda ci provammo e prendemmo un sacco di vestiti.
- Hey bella addormentata!- disse Miranda sussurandomi all'orecchio.- Robert non ti staccava gli occhi di dosso...che mi nascondete?-
-Dici sul serio?- annuì.- Non lo so...forse gli piacevano i vestiti...-
-O forse gli piaceva il contenuto!- scoppiò a ridere e scappò prima che il mio schiaffetto raggiunse la sua testa. La vidi avvicinarsi a Lucas e parlare all'orecchio. Chissa che stavano complottando. Mi girai verso Rob e lui mi stava fissando. Oddio che imbarazzo. E se Miranda aveva ragione?
Non sapendo cosa dire...- Guarda Rob, che bei pantaloni!-
Si girò alle sue spalle e vide la vetrina.- Si carini...-
-Vuoi entrare?-
-Ok...-
Mi girai verso Miranda e Lucas per avvisarli ma erano spariti.
-Secondo me ci nascondono qualcosa...-
- Bè Lucas si vede che è innamorato di lei!-
-E tu che ne sai?-
- Oltre a vederlo...me lo ha confessato.-
-Wow che bello...Miranda e Lucas insieme. Certo poi sono belli messi insieme.-
-Già.-
Entrammo nel negozio e mentre lui si provava alcuni jeans strappati io davo un occhiata in giro. E ahimè...trovai David e non feci in tempo a girarmi e andarmene che si accorse di me.
-Juliet!-
-Ciao -dissi acida... non volevo rovinarmi il pomeriggio. Uffa!
-Ma come tratti cosi il ragazzo che ami?-
Sbuffai. Mi salì il sangue al cervello.- Io non ti amo! Mettitelo in quella testa bacata! Sei la persona che piu odio sulla faccia della terra!-
Si avvicinò a me, mi strinse a lui senza darmi modo di liberarmi e sussurando all'orecchio disse..- A volte l'odio si trasforma in amore.- e mi baciò.
- Juliet che ne pensi di...- Robert uscì dal camerino e mi vide. Morsi il labbro di quel maniaco e gli tirai un pugno in faccia.
-Bastardo maniaco!- e continuavo a picchiarlo con la borsa. Peccato che non conteneva un mattone.
Fece appena in tempo a sfuggirmi e se ne andò.
-Juliet...Juliet calmati!-
-E' un bastardo!-. Rob mi teneva ferma per i polsi e quando tornai lucida vidi che era a petto nudo. Lo guardai e arrosii. Tutte le persone ci stavano guardando poi e diventai viola.
-Aspettami qui ok?- annuii e dopo qualche minuto tornò da me totalmente vestito.- Andiamo?-
-Ma i pantaloni?-
- Fa niente.- appoggio una mano sulla schiena per farmi uscire dal negozio e mi sentii bruciare in quel punto. Sentivo il suo calore, attraverso la maglia.
-Ti senti meglio?- mi chiese offrendomi una thè alla pesca. Annuii. Mi sentivo in imbarazzo per il comportamento di prima.
-Scusami per prima... non so che mi è preso...-
-E' stato normale che ti sei comportata così, non preoccuparti.- sorrisi e abbassai lo sguardo ancora imbarazzata.
-Chissà dove sono finiti quei due.- e bevvi un sorso di thè.
-Provo a chiamarli...- prese il telefono e chiuse gli occhi in due fessure.
-Che c'è?-
- Un messaggio di Lucas... che stupidi!-
-Cosa dice?- mi avvicinai per leggere il messaggio ma lui spostò subito la mano.
- Nulla di chè...hanno trovato un impegno.-
-Ah...ok.- e mi allontanai da lui di qualche passo.
-Torniamo a casa?- annuii.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=342243