Tutto così magnificamente sbagliato

di LiveforJelena
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


CAPITOLO 1
SELENA'S POINT OF VIEW
Era appena suonata la campanella di fine lezioni, mi avvicinai al mio armadietto per mettervi i libri dentro, lo chiusi e sbuffai. Odiavo quella scuola. Attraversai il corridoio affollato da studenti che non vedevano l'ora di tornare a casa e mi diressi verso l'uscita di quell'inferno. Non andavo male a scuola, riuscivo a prendere la sufficienza a tutte le materie, ma l'ho sempre odiata. Fortuna che quello era il mio ultimo anno. Mi diressi verso la caffetteria di fronte scuola, dove Jake mi stava aspettando. Una volta raggiunto, corsi ad abbracciarlo, gli volevo molto bene ed era l'unica persona con cui mi aprivo e di cui mi fidavo, non che la mia unica famiglia. Avevo perso i genitori quando ero solo una semplice adolescente, ma lui mi ha accolto in casa sua e si è sempre preso cura di me.
"Ehi Sel" mi salutò baciandomi sulla fronte.
"Ehi" ricambia il saluto sorridendogli dolcemente.
"Vieni ti accompagno a casa" mi disse, e salimmo in macchina. Casa mia distava 10 minuti da lì, era una piccola villa tra tante altre. Mi ci ero trasferita appena compiuti 18 anni, quando Jake iniziò a vivere da solo con altri tre suoi amici. Non me li ha mai fatti conoscere, ne tanto meno me ne ha parlato, e ciò lo trovavo un po' strano, ma non ci facevo caso. I miei pensieri si interruppero quando Jake accese la radio e alzò il volume. Stavano trasmettendo "Bangarang" di Skrillex, lui amava quel genere di musica, io invece no, la odiavo. Cambiai canzone, non mi andava proprio di sentire quello schifo. 
"Ehi no!" si lamentò. Gli feci una smorfia, e nemmeno me ne accorsi che eravamo arrivati. Jake parcheggiò sul vialetto.
"Resti a pranzare da me?" gli chiesi prima di scendere dalla macchina.
"No, oggi pranzo con i ragazzi" mi rispose sorridendo. Ricambiai il sorriso e lo baciai sulla guancia prima di scendere. Cercai le chiavi nella borsa e successivamente aprii la porta. Mi sfilai la mia amatissima giacca nera di pelle e l'appoggiai sul divano. Mi diressi in cucina e inizia a cucinare. Lascia la pasta bollire, e intanto chiamai la mia migliore amica Zoey, che quella mattina non era andata a scuola ed ero preoccupata. Presi il telefono dalla borsa e composi il suo numero. Dopo due o tre squilli mi rispose
"Ehi Sel" mi disse con voce assonnata 
"Ehi dormigliona come stai?" le chiesi scherzando
"Mhh...male credo, mi gira un casino la testa ma credo che per domani starò meglio"
"Mmh dimmi ieri hai esagerato con gli alcolici eh?" chiesi sempre scherzando
"Dai sai che non resisto" ridemmo entrambe
"Beh allora rimettiti presto ora devo andare, baci Zoey"
"Ci puoi contare, ciao bella".
Apparechiai la tavola e iniziai a mangiare ciò che avevo preparato, dopo aver lavato i piatti mi diressi in camera per iniziare al più presto i compiti, così avevo il pomeriggio libero. Erano le 18:00 quando finii di studiare e mi stavo annoiando così decisi di chiamare Jake per chiedergli di vedere un film insieme. Presi il cellulare che stava sul mio letto e digitai il numero del mio amatissimo "fratello"
JAKE'S POINT OF VIEW
Stavo parlando con Justin della nuova mossa della nostra gang, quando sento il mio cellulare vibrare nelle tasche. Vidi il nome di Selena sul display e accetai la chiamata
"Ehi principessa che succede?" le chiesi portando il cellulare all'orecchio
"Niente Jake, mi stavo annoiando e così mi chiedevo se vuoi passare da me per vedere un film"
Cavolo e adesso che le rispondo? Avevo una grande voglia di vedere il film con lei, ma dovevo organizzare questo fottuto piano.
"Si, un attimo ne parlo con i miei amici" la sentii sbuffare prima di mettere il muto alla chiamata e rivolgermi a Justin 
"Justin, Selena vuole che vada da lei a vedere un film, va bene se finite di organizzarvi da soli?"
"No amico sei il leader della gang abbiamo bisogno di te" mi risposte 
"Dai bro per favore questione di un'oretta e torno da voi, non passo un po' di tempo con Selena da un sacco dai" lo supplicai, non volevo lasciare Selena sola, sapevo quanto la sua vita fosse dura e difficile e volevo fare il meglio per farla sentire bene e felice.
"No, non me ne fotte un cazzo di quella, sei il leader e rimani con noi a pianificare sta fottuta mossa basta" mi rispose con tono scontroso 
"Che palle Justin" distolsi lo sguardo da lui, tolsi il muto e mi dedicai a Selena.
"Scusa ma...io ho da fare, prometto che domani passo da te"
"Si ok, certo grazie Jake ci sei sempre quando ho bisogno di te" rispose sarcastica, si sentiva dal suo tono di voce che era arrabbiata. La salutai e chiusi la chiamata, mi sentivo tremendamente in colpa, ma il mio lavoro era importante e non potevo uscire proprio adesso.
SELENA'S POINT OF VIEW
Chiusi la chiamata e gettai il telefono sul divano, per poi sdraiarmi su di esso. Che palle, Zoey non stava bene e Jake preferiva i suoi amici a me.....che giornata di schifo! Accesi la televisione e iniziai a vedere un programma di cucina. Mi piaceva cucinare, e me la cavavo. Dopo una mezz'oretta mi addormentai sul divano, ero stanca e nervosa allo stesso tempo. Mi svegliai che erano le 18:48. Mi alzai dal divano e, assonnata, mi diressi in cucina per preparare la cena, ossia un semplice panino, ma non avevo molta fame quella sera. Una volta lavati i piatti andai di sopra a farmi una doccia. Entrai nel bagno della mia stanza, mi spogliai prima di mettermi sotto la doccia. I getti di acqua calda che sendevano sul mio corpo mi rilassavano e lasciai che portassero via con loro anche i miei pensieri, amavo fare la doccia. Dopo circa 10 minuti uscii e avvolsi il mio corpo nudo in un'asciugamano di spugna. Presi l'intimo e il pigiama e mi vestii. Asciugai i miei lunghi capelli scuri e mi ficcai sotto le coperte, al caldo. Il fastidioso suono dell'allarme mi svegliò, erano le 7:00 del mattino e dovevo prepararmi per andare a scuola, uffa. Fortuna era sabato e domani avrei passato una giornata libera da quello schifo. Indossai dei jeans neri stretti e con un piccolo taglio al ginocchio, una maglia bianca e le mie adorate vans. Scesi in cucina e preparai la colazione: latte e cornetto alla nutella, ero molto golosa. Misi la mia amata giacca di pelle, presi lo zaino e uscii di casa, chiudendo quest'ultima a chiave. Erano le 7:50 e così decisi di mandare un messaggio a Jake per venirmi a prendere, di solito lui mi portava a scuola.
To: Jake <3
From: Me
Ehi Jake mi porti a scuola?
Dopo nemmeno un minuto mi rispose con un 'si arrivo subito', infatti passarono 5 minuti e arrivò.
"Ehi Sel" mi disse aprendomi la portiera della macchina
"Ciao Jake" gli risposi acida e salendo in macchina, ero ancora arrabbiata con lui per la volta scorsa.
"Senti Sel, scusa se ieri non sono venuto, ma...vedi io....avevo da fare" disse balbettando le ultime parole
"Se certo, perché i tuoi amici sono più importanti di me pff" sbuffai infastidita
"Non dico questo e tu lo sai, sei la persona più importante nella mia vita, ormai sei come una sorella per me" si scusò
"E allora? Qual è  il tuo problema? Sono i tuoi amici? Hanno una brutta influenza su di te tanto da non farti vedere la tua sorellina?" sputai arrabbiata 
"No Sel, non sono loro, anzi sono molto comprensivi su questo, è solo che non li conosci" li difese lui
"Allora perchè non me li fai conoscere, magari cambio idea e ti do ragione" a quelle parole si bloccò per qualche secondo per poi ricominciare a parlare
"Vedi Sel, io...io non posso" balbettò, lo faceva sempre quando era dispiciuto o imbarazzato
"Perchè? Io non ti capisco Jake, lasciami qui vado a piedi a scuola, tanto io con qualcuno che non mi considera non ci voglio stare" sputai arrabbiata
"No, Sel ti voglio bene, ma non posso farteli conoscere, comunque siamo arrivati" mi disse
"Bene" ringhiai, per poi uscire dalla macchina sbattendo con forza lo sportello. Ero arrabbiata, avevo appena litigato con la persona più importante della mia vita, la mia famiglia, bah. Entrai a scuola, il tempo passò in fretta tra una lezione e l'altra che già suonò la campanella di fine lezioni. Quella volta Zoey era venuta a scuola e così non ero sola, mi sentivo sollevata, le volevo bene, era la mia migliore amica e l'unica cosa bella di quella giornata fino ad allora.
"Sel, Sel, Seeeeeel" Zoey mi venne incontro correndo e urlando il mio nome. Mi sentivo imbarazzata, tutti ci fissavano. La presi per un braccio e le chiesi
"Che vuoi Zoy, non urlare ti prego"
"scusa, scusa, allora, ci vieni alla festa di oggi?" mi chiese
"Beh, io in..-" non mi fece finire la frase che disse:
"No no niente scuse tu ci vieni e basta, oggi passo da te alle 18, ci prepariamo e andiamo alla festa in casa, ciao ciao"  mi stampò un bacio sulla guancia e io rimasi lì, senza sapere che fare. Odiavo le feste, l'alcool, il fumo e non mi andava, ma da quando Zoey si era presa una cotta per un ragazzo incontrato ad una festa, non faceva altro che andare in tutte le feste che organizzavano per incontrarlo e io dovevo per forza accettare. Mi avviai a piedi a casa, non volevo che Jake mi venisse a prendere, non dopo la nostra piccola lite, poi non abitavo tanto distante. Erano passati circa 10 minuti ed ero quasi arrivata, quando mi scontrai contro un ragazzo e mi ritrovai con la faccia schiacciata sul suo petto...

CIAO RAGAZZI, QUESTA E IL PRIMO CAPITOLO DELLA MIA PRIMA FAN FICTION, DICIAMO CHE PARLA DEI JELENA, SHIPPO TROPPO QUELLA COPPIA. CHI SARA' MAI IL RAGAZZO CON CUI SI E' SCONTRATA SELENA? POTRETE SCOPRIRLO SOLO SE CONTINUATE A SEGURE LA MIA STORIA, CHE CERCHERO' DI AGGIORNARE IL PRIMA POSSIBILE. SPERO CHE QUESTO PRIMO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO, SCRIVETE DELLE RECENZIONI SE VI VA. BACI AL SECONDO CAPITOLO. <3

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


SELENA'S POINT OF VIEW
 Lui si spostò subito da me, per poi lanciarmi uno sguardo malizioso. Rimasi qualche secondo a fissarlo. Era bellissimo, i suoi capelli biondi risplendevano al sole, per non parlare poi dei suoi occhi color caramello, ti ci potevi perdere dentro.
Mi staccai dai quei pensieri e mi affrettai a dire:
 "Oddio, scusami" 
"Stai più attenta la prossima volta nana" mi disse infastidito. Rimasi sbalordita, il sangue mi ribolliva nelle vene. Non doveva chiamarmi così, né tantomeno con quel tono.
 "Zitto coglione sei tu che mi sei venuto addosso" sputai. 
"Vai a cagare" mi disse andandosene via. Che tipo odioso, gli avrei sparato volentiri se avessi potuto. Tornai a casa e una volta dentro iniziai a preparare il pranzo.
Dopo mangiato lavai i piatti e faci i compiti, che noia. Verso le 18:03 sentii suonare il campanello.
Corsi nel salotto e aprii la porta, era Zoey. "Ehi bellissima" mi salutò abbracciandomi. 
"Ciao Zoey" ricambiai l'abbraccio. 
"Allora vediamo che hai nell'armadio, ti troverò un vestito per stasera, tanto ne hai tanti, tutti stupendi e non li metti mai, non ti capisco" mi disse ridendo.
Sorrisi anche io, era vero, mia madre amava comprarmi vestitini nuovi, ma io odiavo le gonne e quindi non li mettevo mai.
A quei ricordi un'aria di tristezza mi travolse. Cercai di distrarmi dai miei pensieri e chiesi a Zoey:
"Allora tu cosa ti metti?"
"Ho portato il mio vestito sta in questa busta" mi disse contenta alzando la busta e indicandola. Sorrisi, alcune volte era goffa, e le volevo bene anche per questo. Entrammo nella mia stanza. 
"Allora vediamo un po'" disse aprendo l'armadio e guardando attentamente. Passò circa un minuto, quando iniziò a dire eccitata: 
"Oddio perfetto, perfetto!!! Metti questo!" mi pose un vestito a fascia con il corpetto grigio brillantinato con un taglio sui fianchi e una gonna nera che mi arrivava alle ginocchia.
Anche se io odiavo i vestitini, lo dovevo ammettere, quello era davvero bello, ed ormai mi ero dimenticata anche della sua esistenza. 
"Fantastico....emh è come scarpe che metto?" chiesi. Zoey si portò una mano sulla fronte e si diede uno schiaffo, per poi dirmi: 
"Oh certo, so che hai solo scarpe sportive, così ti ho portato un paio delle mie scarpe con i tacchi" mi disse porgendomi delle splendide scarpe nere von i tacchi.
"Grazie Zoey, ma io non ci so camminare tanto bene e tu lo sai" le ricordai 
"Si si, ma tranquilla ti abituerai" mi disse rassicurandomi
"Ok, se lo dici tu" dopo quella mia frase mi diressi in bagno a farmi una doccia. Stetti sotto l'acqua per 10 minuti, poi uscii, indossai l'intimo e asciugai e piastrai i miei capelli.
Mi infilai il vestito, mi stava un po' stretto, mi faceva apparire più formata e risaltava le mie curve.
Infilai anche le scarpe e uscii. Vidi Zoey seduta sul mio letto, intenta ad allacciare il gancetto delle sue scarpe, aveva un vestito rosa anche esso a fascia ed abbastanza stretto e corto. Mi guardò e disse: 
"Mio Dio, Gomez sei uno schianto" mi venne da ridere alla sua affermazione poi le dissi 
"Se certo, ma mai quanto a te, ora vado a truccarmi" mi diressi in bagno, presi i miei trucchi e applicai un po' di mascara e l'eye-liner, senza esagerare.
Tornai in stanza presi il telefono e vidi l'orario prima di metterlo in borsa.
Erano le 20:25 e la festa sarebbe iniziata tra 5 minuti. Mi rivolsi a Zoey e le dissi: 
"Ehi andiamo amica?"
"Certo, guidi tu?" mi chiese 
"Si prendo la mia macchina, aspettami fuori" andai in garage e presi la mia macchina portandola sul vialetto di casa, chiamai Zoey che si fiondò subito dentro 
"Allora dove si trova questa festa?" chiesi a Zoey, che iniziò a darmi indicazioni per arrivare in quella casa. Dopo 10 minuti arrivammo sul posto, parcheggiai ed entrammo.
Appena aprii la porta sentii quella puzza odiosa di alcool e fumo invadermi. 
"Prendiamo qualcosa da bere?" mi chiese Zoey e io accettai. Andammo nella cucina di quella casa dove trovammo un ragazzo che serviva i drink 
"Allora cosa volete bellezze?" ci chiese quel ragazzo 
"Per me vodka e anche per la mia amica" disse Zoey 
"No io prendo una Coca-Cola" ribadii 
"No no, oggi ti diverti e bevi come si deve, quindi due vodka grazie" disse Zoey convincendomi. Il barrista annuii versando il drink in due bicchieri pieni di ghiaccio.
Mi fermai ad osservarlo, era alto, gli occhi e i capelli erano scuri e il fisico non era niente male.
Si girò verso di noi e ci servì i drink. Lo ringraziai e iniziai a bere. Sentì subito l'alcool bruciarmi la gola. 
"Vieni a ballare?" mi chiese Zoey urlando per la musica alta 
"No grazie vai tu" dissi convinta, odiavo ballare e non ero brava. Lei annuì e si buttò in pista. Io andai al bar e presi un altro bicchiere di vodka. Erano già le due di notte, il tempo era volato.
Zoey si avvicinò a me accompagnata da un ragazzo e mi sussurrò facendomi l'occhiolino che quella notte non sarebbe tornata a casa. Io annuii ridendo.
Ero stanca e decisi di tornare a casa. Uscii da quel locale e mi avvicinai alla macchina.
Stavo per prendere le chiavi nella borsa quando sentii qualcuno tirarmi per il polso. Mi girai di scatto e vidi un ragazzo con un pircing al labbro e gli occhi chiari.
Osservai il suo volto, era bello, con una cicatrice sotto l'occhio.
Subito dopo notai che aveva un pugnale in mano, così impaurita cercai di liberarmi da quella presa, ma invano.
"Cosa vuoi da me, lasciami!" gli dissi con un filo di preoccupazione ed agitazione nella mia voce.
"Non voglio te, tranquilla" mi rispose con un tono malizioso. Cosa significava? Mi affrettai a dire balbettando:
"C-cosa vuoi...io nemmeno ti conosco!" 
"Tu non conosci me, ma io conosco te. E' da qualche mese che ti seguo e tengo d'occhio tutto ciò che fai...Selena Gomez, ma tranquilla, tu servi come esca.
Mi spiego, ti terrò in ostaggio per qualche settimana, il tempo che Jake se ne accorga, lascierà tutti i suoi piani e venga a salvarti, cadendo nella mia trappola.
Poi se non riuscirò nel mio intento non mi servirai più, e per evitare che tu possa chiamare la polizia, credo che potrai anche dire addio alla tua vita" mi spiegò con tono maligno.
Non capivo, mi avrebbe uccisa? E cosa c'entrava ora Jake? Poi Come lo conosceva, o meglio ci conosceva? Entrai nel panico e senza pensarci due volte gli diedi un forte calcio nelle parti basse.
Mollò la presa al mio braccio per poi cadere a terra dal dolore. Iniziai a correre più veloce che potevo, presi il telefono dalla borsa e composi in fretta il numero di Jake,
avevo bisogno di aiuto oppure mi avrebbe seguita di nuovo quel tale.
JAKE'S POINT OF VIEW
Stavo a letto con una ragazza quando sentii il mio celllulare vibrare sul tavolino. Lo presi con l'intenzione di rifiutare la chiamata, ma appena vidi il nome di Selena accettai subito.
Di solito non mi chiamava a quell'ora, e forse era un'urgenza, così le risposi un po' preoccupato
"Ehi Selena dim-" non mi fece finire la frase
"Jake uno stalker mi sta seguendo, ti prego vieni, mi trovo di fronte a quel bar, Gossip, sbrigati!" mi disse con agitazione.
Mi allarmai subito, ero preoccupatissimo, ma non potevo andare in quel momento, dato ero nudo in un letto,
così chiamai l'unica persona affidabile che conoscevo, nonché il mio migliore amico Justin, che dopo due squilli mi rispose.
"Justin mi devi un favore, mia 'sorella' si trova di fronte al gossip e un tizio la sta seguendo, muoviti!" gli urlai agitato per poi iniziarmi a vestire.
SELENA'S POINT OF VIEW

Stavo correndo da circa 5 minuti, non ce la facevo più, quel tizio era dietro di me ancora con quel pugnale in mano, e avevo una paura tremenda.
Il cuore mi batteva forte e il sentii il sangue gelare nelle mie vene. I tacchi mi davano molto fastidio
e non riuscivo a correre bene, infatti presi una sorta e caddi atterra.
Quel ragazzo, notando le mie condizioni, rallentò per poi avvicinarsi sempre di più a me, con un malizioso sorrriso stampato in faccia.
Chiusi gli occhi e nascosi la faccia nelle mie ginocchia. Sentii le calde lacrime che rigavano le mie guance.
Era giunta la fine me lo sentivo. I miei pensieri vennero subito interrotti da un forte grido.
Alzai gli occhi e vidi un ragazzo biondo che mi dava le spalle rempire di mazzate quello stalker, che poi scappò via.
Il biondo si girò verso di me e si abbassò sedendosi atterra accanto a me, aveva un'aria familiare...


CIAO RAGAZZI, ECCO IL SECONDO CAPITOLO, SPERO TANTO CHE VI PIACCIA, LASCIATE UNA RECENSIONE SE VIVA. BACI AL TERZO CAPITOLO <3

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


CAPITOLO 3
SELENA'S POINT OF VIEW
"Stai bene?" mi chiese mentre lo fissavo confusa, ero sicura di averlo già visto
"Si, grazie...ma noi ci conosciamo?" gli chiesi curiosa
"Si, sono quello che ti ha mandato a cagare dopo che ci siamo scontrati" mi disse divertito
"Haha divertente, poteva venire qulcun'altro al posto tuo" gli dissi sbuffando

"Ti ho appena salvato la vita da un pazzo maniaco, bel modo di ringraziarmi" Beh in fondo aveva ragione, mi aveva appena salvato e io mi ero comportata un po' male.
"Ma tu come sapevi che ero qui?" gli chiesi curiosa, cos'era il mio angelo custode? Beh ad un angelo ci assomigliava.
"Jake mi ha detto che avevi urgentemente bisogno di aiuto, e così sono venuto" apetta, apetta....come conosceva Jake?
"Come conosci Jake?" gli chiesi.
"Sono il suo migliore amico" migliore amico, era ora che conoscessi almeno un amico di Jake, non so perchè non me li ha mai voluti presentare,
eppure non sono così male, in fondo lui mi ha appena aiutata e poi è anche bello.
"Vieni, saliamo in macchina così ti accompagno a casa mia e di Jake e altri 2 ragazzi" mi disse
"Perchè? Accompagnami a casa mia" ribadii, non mi andava di dormire con dei ragazzi, soprattutto se per la maggior parte non li conoscevo, era l'ultima cosa che volevo.
"No, è troppo pericoloso, soprattutto dopo ciò che è successo" beh, aveva ragione, poi avevo troppa paura per rimanere sola in casa, così accettai.
"Allora? Ti alzi?" mi chiese.
"Beh lo farei volentieri, ma ho preso una storta e non riesco ad alzarmi" lo informai indicando la mia caviglia.
"Ok...beh allora appoggiati a me" mi disse un po' insicuro. Feci come mi aveva detto. Gli misi il braccio intorno al collo e lui mi aiutò ad alzarmi.
I nostri fianchi erano schiacciati l'uno con l'altro, e i nostri visi vicini. A quel contatto 
sentii delle scosse percorrermi la schiena. Ero imbarazzata e iniziai ad arrossire. Lui lo notò e iniziò a guardarmi sorridendo, io gli diedi una gomitata.
"Ahi" sussurrò, ma io riuscii a sentirlo e risi divertita. Eravamo arrivati alla sua macchina e mi appogiò sul sedile per poi iniziare a guidare.
In 2 minuti arrivammo alla casa della festa
"Voi abitate qui?" gli chiesi incuriosita
"Si, Jake non te l'ha detto?" mi rispose sorpreso
"No" cavolo, che amico era? Nemmeno dirmi dove abitava, ero arrabbiata. I miei pensieri vennero interrotti da
quel ragazzo dai capelli color grano che mi stava aiutando a scendere dalla macchina.
Bussammo e Jake ci aprì la porta per poi abbracciarmi
"Sel come stai, tutto bene? Ti hanno fatto male?" mi chiese preoccupato.
"No Jake, lui mi ha salvata in giusto in tempo" gli dissi indicando quel ragazzo che al mio fianco.
"Grazie Justin, grazie mille" disse Jake rivolgendosi a quel ragazzo
"Di nulla bro, questo e altro" rispose lui sorridendolo. Era bellissimo il suo sorriso.
"Senti Justin, poi portarla sopra nella camera degli ospiti?" gli chiese Jake e lui annuì. Salimmo le scale fino ad arrivare al piano di sopra.
"Allora ti chiami Justin?" gli chiesi soridendogli
"Si, e tu sei Selena" mi disse ricambiando il sorriso. Come faceva a sapere come mi chiamavo?
"E tu come fai a saperlo?" gli chiesi gusrdandolo curiosa. Ci fermammo di fronte ad una porta, quando lui mi disse:

"Beh Jake non fa altro che parlare di te...comunque questa è la camera puoi dormire qui" mi disse mentre mi invitava
ad entrare in quella camera, aiutandomi a sdraiarmi sul letto.

"
Io vado, notte" mi disse, mentre si dirigeva verso la porta per uscire.
"Justin aspetta" gli dissi e lui si voltò verso di me "grazie" gli sussurai 
"Di nulla" mi sorrise e poi se ne andò. Erano circa le 4 e io non riuscivo a prendere sonno, forse era per il vestito, era troppo scomodo e stretto.
Cercai di alzarmi e scendere dal letto, ormai la caviglia non mi faceva più male.
Uscii dalla stanza e scesi le scale in cerca dellla cucina. Appena la trovi vidi Justin che
si stava bevendo un bicchiere d'acqua.
Decisi di tornare di sopra, ma non riuscii a fare nemmeno due passi che mi sentii afferrare per il polso.
"Ehi Selena che ci fai qui? Non riesci a dormire?" Mi girai, era Justin ovviamente
"No, io...io non riuscivo a prendere sonno, diciamo che questo vestito non è fatto perdormirci dentro" gli dissi sorridendo
"Certo, capisco. Se vuoi posso darti la mia maglietta, è abbastanza lunga da arrivarti alle ginocchia, poi tu sei anche nana" mi disse ridendo.
Haha molto spiritoso. Stavo per oppormi, ma Justin si tolse la maglietta prima di
farmi parlare, rimanendo a petto nudo di fronte a me. Aveva i muscoli e i pettorai ben scolpiti
e tatuaggi sparsi in tutto il corpo. Cavolo dire che era bellissimo era poco.
"Tieni e non sbavare troppo alla mia vista" mi disse porgendomi la sua maglietta e ridendo dvertito.
Cavolo, mi sa che si era accorto che lo fissavo.
Presi la meglietta e me ne tornai in camera, dicendogli che non gli stavo sbavando appresso, 
ma era esattamente il contrario. Entrai in stanza, mi tolsi il vestito indossando la maglia di Justin.
Come già aveva detto lui, mi arrivava alle caviglie.
Mi stesi sul letto, sotto le coperte e mi addormentai con il
dolce profumo di Justin nelle narici e l'intenzione di scoprire chi era quel tizio e fare qualche
domanda a Jake riguardo questo argomento.
JUSTIN'S POINT OF VIEW
Vidi Selena prendere la mia magliette e salire in camera dicendomi che non mi stava
sbavando addosso, ed infatti era così, o almeno credo.
Quel fatto che mi stava sbavando addosso
lo avevo inventato. Magari mi trovasse attraente come io trovo lei. E' assolutamente bellissima, i suoi occhi, li avrei
fissati per sempre immergendomici dentro,

i suoi bellissimi capelli scuri e lunghi, vorrei giocarci tutto il giorno, per poi non parlare del suo fantastico e perfetto
corpo e le sue labbra carnose, le quali avrei voluto baciare all'istante, ma non posso,
non posso innamorarmi di lei, oppure avrei messo la sua vita in pericolo, e non me lo sarei mai perdonato. Tornai in camera mia, era
di fronte quella di Selena, e mi addormentai pensandola.

CIAO RAGAZZI ECCO A VOI IL TERZO CAPITOLO, SCUSATE SE E' USCITO UN PO' CORTO MA SPERO VI PIACCIA. VI PREGO DI LASCIARE QUALCHE RECENZIONE PER DIRMI SE VI PIACE E SE DEVO CONTINUARE, OPPURE COSA CAMBIARE. BACI CIAO AL QUARTO CAPITOLO <3

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


SELENA'S POINT OF VIEW
Aprii leggermente gli occhi, era mattina e il sole filtrava dalla finestra.
Mi sedetti sul letto, presi il telefono e controllai l'ora. Erano le 10:13.
Mi alzai per uscire dalla stanza, ma mi accorsi che avevo solo la maglia di Justin addosso.
Mi girai vidi sui pidi del letto dei miei vestiti.
Chi ci li aveva messi? Presi il jeans e la maglietta e li indossai. Un po' mi dispiaceva dover
torgliermi la maglietta di Justin, amavo il
suo dolce profumo. Una volta vestita sciesi al piano di sotto.
Tutti i ragazzi erano in salotto intenti a guardare un programma in tv.
"Buongiorno" sussurai e tutti si girarono verso di me.
"Buongiorno" risposero all'unisolo. Jake si alzò e venne verso di me per abbracciarmi.
Mi staccai subito dall'abbraccio. 
"Ehi, c'è qualcosa che non va?" mi chiese Jake con tono curioso.
"Si, possiamo un attimo allontanarci da qui?" gli chiesi guardando i ragazzi.
"Certo, vieni in cucina" mi disse prendendomi per il braccio e trascinandomi in
una stanza che sarebbe dovuta essere la cucina.
"Dimmi tutto" mi disse Jake disorientato.
"Jake, non fingere di essere confuso. Sai di che voglio parlare. Sei un fottuto gangster, spacci
droga e uccidi! Mi devi delle spiegazioni!" dissi arrabbiata e un po' preoccupata.
"Si, certo, chiedimi qualsiasi cosa e io ti risponderò sinceramente. Io volelvo dirtelo...ma non
volevo metterti in pericolo." mi rispose abbassando lo sguardo.
"Quanto tempo fa hai iniziato?" chiesi, volevo scoprire più che potevo di questo nuovo Jake.
"Da circa 1 anno"
"E quei ragazzi?" gli chiesi con lo sguardo dritto su di lui.
"Sono anche loro come me, hanno dei problemi familiari e sono stati abbandonati dai genitori
così gli hanno offerto un riparo e del cibo in cambio di questo lavoro..diaciamo"
"Ok...ma tu...hai mai..u-ucciso qualcuno?" balbettai per paura della risposta.
"Ecco...solo una volta, ma il rimorso è molto e sono pentito, ma mi avrebbero ucciso se noi li avessi sparati" mi rispose con gli occhi lucidi
"Perfetto, portami a casa ora" gli dissi scoinvolta. Non potevo credere che il mio migliore amico, l'unica
famiglia che avevo facesse certe cose.
"Aspetta Selena, fidati di me, per favore perdonami per non avertelo detto e per aver cominciato tutto questo.
Ho già perso mia madre, non voglio perdere anche te, sei la persona più importante della mia vita, ti prego" mi
disse con le lacrime che ormai gli scendevano rigandogli le guace. Anche io gli volevo molto bene, ed era molto
importante per me, ma non sapevo cosa fare, non sapevo se dovevo fidarmi ancora...ero
confusa e triste, estremamente triste.
"Non lo so, posso tornare a casa ora?" gli chiesi supplicandolo. Tutto ciò era troppo per me, volevo stare sola.
"Selena, io...io non voglio lasciarti sola, è pericoloso. Ti hanno trovato una volta, potrebbero farlo ancora,
ormai hanno capito che sei il mio punto debole" mi disse disperato.
"No, Jake, ti prego, ti prego portami a casa" lo supplicai.
"Ok, se è questo che vuoi" mi disse asciugandosi le lacrime e uscendo dalla cucina.
"Justin" urlò Jake.
"Si amico?" disse Justin avvicinandosi a noi.
"Potresti accompagnare Selena a casa? Io non so se ce la faccio a giudare" gli chiese dandogli le chiavi.
"Cosa? Sei pazzo? E' troppo pericoloso" ribadii Justin.
"Lo so, tu accompagnala poi ti spiego" gli rispose Jake andandosene in cucina.
Entrammo in macchina e restammo in silenzio per tutto il tragitto. Eravamo arrivati a casa mia,
stavo per scendere dalla macchina, ma Justin mi prese il braccio bloccandomi. Sentì una
scossa nel punto in cui mi aveva toccata. Mi voltai guardandolo negli occhi.
"Sicura?" mi chiese preoccupato.
"Si" risposi decisa. Non volevo rimanere con loro, mi sentivo più al sicuro a casa mia, lontano da tutto quello.
Justin annuì lascinadomi il braccio. Io scesi dalla macchina ed entrai in casa. Casa dolce casa.
JUSTIN'S POINT OF VIEW
Una volta tornato a casa mi avvicinai a Jake, era in salotto. Mi sedetti di fronte a lui.
"Allora si può sapere che ti è saltato in mente, lo sai meglio di me che non è al sicuro lì" gli dissi arrabbiato.
"Ehi calmo, lo so benissimo. Mi ha supplicato. Non si fida più di me. E comunque non sarebbe
al sicuro nemmeno qui da noi" mi rispose con lo sguardo cupo e fisso a terra.
"Certo...ehi amico mi spiace" gli dissi con tono comprensivo, sapevo quanto fosse importante per lui, poi in fondo
dispiaceva molto anche a me, ancora non sapevo perchè, ma era come
se una parte di me la conoscesse da molto tempo e si fosse già affezionata a lei.
"Si, anche a me, so che non vorrà più vedermi" mi rispose cupo. Lo abbracciai rassicurandolo che tutto sarà
andato bene e che tutto si sarebbe risolto, ma lo dubitavo anche io.


CIAO RAGAZZI ECCO IL QUARTO CAPITOLO, SCUSATE SE E' PIU' CORTO DEL SOLITO,
MA SPERO CHE VI PIACCIA LO STESSO. SELENA PERDONERA' MAI JAKE, E CHE
COSA SUCCEDERA' TRA LEI E JUSTIN?
LO SCOPRIRETE SOLO SE CONTINUERETE A SEGUIRE LA FAN FICTION. LASCIATE UNA
RECENZIONE SE VI VA. CIAOO <3

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