Reset

di Manga_9000
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** *reset : loading... ***
Capitolo 2: *** *reset: ossa... ***
Capitolo 3: *** *reset: It's a beautiful day outside... ***
Capitolo 4: *** *reset: continue... ***
Capitolo 5: *** *reset: broken... ***
Capitolo 6: *** *continue: The end of the determination... ***
Capitolo 7: *** *the end: Echo Flower... ***



Capitolo 1
*** *reset : loading... ***


I *reset: Loading...

Cadi e ti ritrovi in questo mondo, qui vi abitano dei mostri e uccidi, uccidi perchè hai paura, uccidi perchè qualcuno in precedenza ti ha detto "Qui è uccidere o ESSERE uccisi." Ma poi ne paghi le conseguenze, la gente ti odia, la gente ti vuole morto e te ne penti.
E il ciclo torna "Uccidere o essere uccisi." così resetti.
Resetti tutto, resetti per cambiare e torni davanti a quel fiore e le parole risuonano "Uccidere o essere uccisi."
E aspetti, aspetti che qualcuno abbia pietà di te.             
E qualcuno li ti salva, qualcuno che ti crede suo figlio, qualcuno che ti insegna come non ripetere gli errori che hai fatto.
Allora esci e risparmi chiunque e chi prima ti voleva morto ora è tuo amico.
Qui non è "Uccidere o essere uccisi" è "Risparmia e sarai risparmiato." E così arrivi alla fine, hai degli amici, ma non potrai più vederli, sei bloccato con quel fiore.
No, non va bene, non ti piace e resetti. Ancora.
Allora riprendi i tuoi passi e scopri profondi segreti e qualcosa cambia. Arrivi alla fine tutti in superficie, hai una nuova madre e tanti alleati. Ma ora?
Cosa fai ora? È tutto troppo strano, troppo tranquillo, non ti piace e resetti. Ancora una volta. E poi un'altra. E un'altra. E un'altra ancora. E ancora un'altra, e ancora, ancora, ancora, ancora, ancora...
Fino allo sfinimento. Il fiore neanche più si presenta ti saluta chiedendoti "Cosa farai stavolta?" Mentre ti lasci alle spalle la sua risata malefica e disturbante.
Tutti ormai credono di averti giá visto e continui a resettare, neanche tu sai quante volte, neanche tu sai più il perchè.
Arrivi alle rovine e il tuo riflesso nell'acqua è cambiato. Quante volte hai resettato? Ormai sei un'adolescente. Qual è il tuo scopo li?
Non lo sai più, vuoi solo vivere con i tuoi amici ancora una volta e poi un'altra ancora e un'altra e un'altra... e poi... qualcosa cambia.
Esci dalle rovine e lo scheletro bassino non c'è piú e non sai che fare. Un bug? Un glitch? O una variazione?
Varrebbe la pena resettare o vivere qualcosa di diverso? Vai avanti e attraversi il ponte con quella strana sensazione che non provavi da tempo:
l'adrenalina e la paura di non sapere cosa succederà

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Capitolo 2
*** *reset: ossa... ***


II *reset: ossa…

 
Cammini sprofondando nella neve in quei luoghi in cui, centinaia di migliaia di volte, eri insieme a quello scheletro bassino e ai suoi
scherzi tanto banali quanto esilaranti.
D’avanti a te si avvicina un altro scheletro, alto, con una specie di armatura e una sciarpa rossa che più volte hai visto indossare all’altro
nella Judgement Hall mentre ti chiamava ‘’ammazza-fratelli’’.
Sembra essere sorpreso della tua presenza, ma non ti stupisci è già successo.
UN… UN UMANO?! SAANS!”  urla chiamando chi cerchi, Sans.
Poi non vedendo arrivare il fratello si riprende.
UMANO, IO, IL GRANDE PAPYRUS SONO QUI PER CATTURARTI E PORTARTI AD UNDYNE CHE POI TI PORTERA’ AD ASGORE CHE
POI… BEH… NON SO COSA SUCCEDERA’ ESATTEMENTE DOPO.

Ridi di gusto, hai già sentito quelle parole, quel discorso, più e più volte per poi mostrargli un sorriso e presentarti. In questa linea temporale
rimarrà vivo, hai altro a cui pensare, quindi lo sorpassi salutandolo e correndo via.
Ti guardi intorno per cercare Snowdin e la vedi lì all’orizzonte con tutte le case illuminate e quegli strani esseri che gironzolano qua e la
all’infinito senza uno scopo preciso, come te ormai. Ma non ora, non oggi, non al momento.
Raggiungi l’allegra e fredda cittadina per poi andare in uno dei (anzi unico) pub del posto: Grillby’s.
Entri lasciandoti il freddo gelido alle spalle per poi chiuderlo fuori sbattendo la porta. Respiri l’aria accogliente del posto
avviandoti verso il bancone dove un tizio dalla felpa blu oltremare è seduto dandoti le spalle.
Ti accomodi di fianco a lui, mentre si accorge della tua presenza scrutandoti attraverso il cappuccio,
la sua mano scheletrica tiene una bottiglia di Ketchup.
“Ciao piacere di conoscerti.” Gli dici amichevolmente senza incontrare il suo sguardo.
Quante volte hai resettato per venire qui?
Esiti per un po’, non credevi che avesse un ricordo così nitido dell’ultima linea temporale.
“Cinque volte.”
Perché?
“Non sono mai stata soddisfatta della nostra conversazione, ti arrabbi spesso. Al quarto RESET mi hai uccisa.”
Mi chiedo perché, immagino che stessi facendo dei discorsi da delirio come ora. Sembri impazzita Frisk.
Rimani in silenzio mentre lui sorseggia un po’ del suo Ketchup facendolo passare tra le sue costole e facendolo finire miserabilmente per terra.
“Avevi chiesto dei tuoi incubi e Deja vu e ti ho solo spiegato come stanno le cose. Ma ci ho provato e riprovato. Sei sempre più triste o arrabbiato.”
Ebbene? Dov’è la mia quinta spiegazione, piccola?
Lo guardi stringendo i denti, quell’insolenza era la stessa della Judgement Hall. Potresti ucciderlo per questo e poi resettare,
ma preferisci sopprimere questo tuo istinto.
“Semplicemente resetto quando le cose non vanno come voglio. E tu stranamente sei uno dei pochi che ricorda quasi tutto, anzi l’unico.
E, da quel che ho potuto sentire da te, i ricordi delle altre linee temporali ti si ripresentano come incubi o sogni, dipende dalla realtà che ho creato.”
Posa violentemente la bottiglia sul tavolo e si gira verso di te guardandoti dalle sue orbite vuote.
Credi che sia giusto resettare ogni volta?!
“Cosa vuoi farmi? Impalarmi con le ossa? Bruciarmi con i Gaster Blaster? O preferisci sbattermi da una parte all’altra della stanza?”
Sans si calma e stranamente comincia a ridere.
Stai pensando di resettare di nuovo vero?” Lo guardi quasi sentendoti in colpa di qualcosa che non sei riuscita a fermare: l’insolenza e vuoi rimediare.
Il sorriso di Sans si allarga sempre di più.
Ci vediamo dopo, Frisk.” Il suo occhio sinistro si illumina di una luce azzurra, alle sue spalle il teschio di una creatura orribile compare puntandoti,
fai appena in tempo a salutare Sans che il mostro ti ha fatto fuori.
Sei ancora intontita dal dolore lancinante quando ti accorgi di essere in un luogo tutto scuro a te familiare,
neanche il tempo di riprenderti che ti sei fiondata sul tasto “RESET” e la nuova realtà comincia a generarsi.
Sei di nuovo lì in quel campo fiorito, stavolta corri fuori dalle rovine senza prestare attenzione né a Toriel né a Flowey e, come immaginavi, Sans non è lì.
Il tuo percorso ricomincia, torni al Grillby’s ma questa volta agirai da Frisk e non da Chara e magari finalmente riuscirai a parlare con lo scheletro o altrimenti… “RESET”.
Spalanchi la porta e Sans è li che ti aspetta.
“Sans.”
Ehy, piccola, allora?
“A quanto pare ricordi anche ora.”
Ebbene?
“Mi scuso per prima, non sono stata molto cortese.”
Tranquilla, eri un po’ su di OSSA.” Sghignazzi nonostante tu sappia che era una battuta pessima.
“Mi sento così stupida ad aver resettato tutto sei volte solo per chiederti come mai non eri all’uscita delle rovine.”
Sans ti passa una ciambella ai ragni che tu accetti volentieri. Una volta non avresti mai accettato una cosa del genere.
Semplicemente, piccola, cominciavo a ricordare troppo spesso di essere stato lì e ho cominciato ad annoiarmi, così sono venuto qui.
Finisci il tuo dolcetto per poi guardare Sans.
“Mi dispiace, è colpa mia. Ma… ora capisci come mi sento.”
Si alza invitandoti ad andare con lui.
Piccola, davvero non ti capisco.
Uscite dal pub e vi recate nella foresta dove, come in ogni linea temporale, a breve arriverà Papyrus con i suoi puzzle.
Che farai stavolta?
“Tenterò di cambiare qualcosa.”  Sbuffa, quasi si fosse stancato dei suoi continui reset.
“Quindi nulla di nuovo, sei noiOSSA.
E ancora una volta ridi. Quello scheletro è l’unico in grado di farti sempre tornare il buon umore, ma arriverà una nuova linea temporale
rima o poi in cui di nuovo alla Judgement Hall vorrai ucciderlo, ci proverai e riproverai, fino a quando non avrai spezzato l’anima di quel mostro.

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Capitolo 3
*** *reset: It's a beautiful day outside... ***


III *reset: It’s a beautiful day outside…

 
L'aria gelida vi sfiora, rabbrividisci mentre invece lo scheletro rimane impassibile, infondo lui non ha più né pelle né nervi per percepire il freddo.
"SANS! PIGRONE! DOV'ERI?" urla da lontano Papyrus che ancora non si è accorto della tua presenza.
"Da Grillby's fratello"
"SEI SEMPRE A BIGHELLONARE QUI C'ERA UN..." ti guarda nuovamente sconvolto.
"L'UMANO! SANS! ECCOLO VEDI!"
"Ma no quella è una roccia, ma aspetta cosa c'è davanti?"
"E' L'UMANO! COME PUOI ESSERE COSI' STUPIDO!?"
Ancora una volta sghignazzi, come una stupida, sono anni che li senti fare questi discorsi e ogni volta ridi, cosa ci trovi di così simpatico e divertente?
Papyrus dopo aver fatto il suo solito discorso ti porta ai suoi puzzle che tu ormai hai imparato a memoria e ancora una volta gli menti dicendo di aver mangiato i suoi spaghetti. Una volta ci hai davvero provato, subito dopo lo hai ucciso. Erano immangiabili.
Prosegui per la tua strada. Cosa stai facendo stavolta? Pacifist Run? Non ha importanza sai che ancora una volta resetterai.
Decidi di non entrare nel laboratorio segreto di Alphys, perché mai? Cosa vuoi fare? Cosa vuoi dimostrare?
Il viaggio è lungo e risparmi tutti, nulla di nuovo.
E rieccoti parlare amichevolmente con Asgore prima che lui possa distruggerti l'opzione "Mercy", pietà.
Ma non ti allarmi, sai come andrà a finire, non lo colpisci e lo risparmi e poi arriva Flowey con le sei anime.
Hai uno sguardo freddo e impassibile nel vederlo trasformarsi, anche lui ormai combatte solo per determinazione, lo sa che ormai tu riuscirai a sconfiggerlo. Nonostante tutto la battaglia è dura e fallisci un paio di volte per poi risparmiare il piccolo fiorellino che poi non è così innocente come tutti credono all'inizio.
E ci risiamo, nel luogo buio con Flowey che ti osserva, ormai non ha nulla da dirti, sai come vanno le cose.
Arriva la solita chiamata da Sans, questa volta non ti passa nessuno, si limita a dirti
"Inutile che ti dica cosa fanno gli altri, ma sono curioso di sapere tu cosa farai, quali sono i tuoi piani? Metterai fine al tuo tormento ora?"
E riattacca.
Flowey ti guarda, sfinito. Anche lui ricorda ed è stanco di tutte le vostre battaglie.
Quindi? La scelta sta a te Frisk. Sei tu il Dio qui, sei tu che comandi il "RESET". Ti condannerai a non vedere più i tuoi amici e a sparire per sempre qui, in un luogo sconosciuto della mappa o rigenererai di nuovo tutto? Esiti per qualche giorno, ma sappiamo tutti quale sarà la tua scelta, la tua ormai è un'ossessione, una droga, sei vittima di questo potere che ti è stato dato.
Di fatti eccoli comparire i tasti "CONTINUE" e "RESET".
Li osservi attentamente, i tuoi veri nemici non sono i mostri, ma queste scelte e te stessa.
Ma lo sappiamo come andrà a finire Frisk, inutile che esiti ancora credendo di aver il coraggio di rinunciare a tutto. 
Ti alzi davanti a quelle due scelte col la mano protesa, Flowey abbassa i petali, conosce la tua scelta.
Il "CONTINUE" ti farà sparire il "RESET" creerà un nuovo mondo, chiudi gli occhi addolorata mentre la tua mano finisce su quest'ultimo, il quale prima di sparire mostra una crepa. Pochi istanti e ti ritrovi di nuovo seduta sul prato fiorito, osservando la voragine in alto.
Ti senti ancora parte di quel mondo Frisk? O ormai sei parte del regno del Sottosuolo?
Ti rannicchi non sapendo più che cosa fare. Perché non hai il coraggio di uscire? Perché non ci riesci? Di chi è la colpa?
Ma certo, dei tuoi amici. Non vuoi abbandonarli, lasciarli da soli.
E se non ci fossero? Sarebbe tutto più semplice. Potresti finalmente liberarti di questo peso, no?        
Ti alzi, piena di determinazione e ti   avvii per le rovine mentre il solito fiore ti osserva andare incontro a Toriel.
Stavolta la ucciderai con il coltello vicino casa sua e uscirai dalle rovine.
Ed infatti, mentre il corpo della signora ancora sta scomparendo apri la grande porta e t'incammini verso il gelo.
Sans non è qui, sarà nuovamente al Grillby's. Tieniti stretto il tuo coltello Frisk, per questa Run sarà lui il tuo migliore amico e magari, questa sarà l'ultima volta che resetti.  
Papyrus non fa neanche in tempo a presentarsi che già sta per sparire, il tuo "amore" sale, la tua determinazione è alle stelle, sento la tua anima pulsare sempre di più. Si, uccidere è l'unica azione che ti darà sempre emozioni così forti da travolgerti.  Niente pietà per oggi, lasciamo che il tasto "Mercy" si prenda una vacanza, fa scaldare la tua arma, è da tempo che è rimasta su un pavimento gelido.       
Procediamo senza sosta, Sans non si fa vivo da nessuna parte, nessuno ci sta ostacolando, nessuno ci impedirà di uscire questa volta.
Dopo il nostro lungo cammino il tuo livello di "amore" è a 19.
Abbiamo quasi finito Frisk, a breve saremo fuori e non resetteremo. Tocchi una stellina vicino la Judgement Hall e ti riempi di determinazione, sai a cosa stai andando in contro. Forza Frisk, andiamo.
Ti incammini tra le colonne quando in lontananza spiccano una sciarpa rossa e una felpa blu.
Sapevamo che sarebbe arrivato, lo ha sempre fatto, nulla di nuovo.
"Fai un altro passo e passerai un brutto quarto d'ora." Senti da lontano.
Patetico, neanche le sue minacce sono efficaci.
Continui a camminare mentre lui, con un suo sorriso sempre stampato sulla faccia che ormai non ha più, ti guarda con uno sguardo vuoto e pieno d'odio.
"È una bellissima giornata oggi, gli uccelli cinguettano e i fiori sbocciano..."
Ripete la sua frase di sempre come una cantilena.
"…In una giornata come questa una bambina come te, dovrebbe bruciare all'inferno."
D'improvviso tutto intorno a te diventa nero e la tua anima si illumina attraverso il tuo corpo prendendo la forma di un cuore.
Ecco è cominciata, il suo occhio sinistro si illumina di una strana luce azzurra, ad un movimento della sua mano decine di ossa sbucano dal pavimento per colpirti seguite poi da altre decine di Gaster Blaster.
Sapevi che lo avrebbe fatto e schivi tutto mentre lui soddisfatto ti dice "Non capisco perché le persone non usino dall'inizio il loro attacco speciale."
Impugni saldamente il tuo coltello, so che non vuoi, so che è il tuo migliore amico ma è sulla tua strada e noi dobbiamo uscire di qui.

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Capitolo 4
*** *reset: continue... ***


IV *reset:  Continue…

 
Corri verso di lui sferrando colpi all’impazzata, ne basta uno, solo uno ma lui continua a schivarli agilmente.
D’improvviso il tuo cuore diventa blu, Sans sposta la mano verso sinistra e quasi come una marionetta anche il tuo corpo involontariamente si schianta sulla parete seguendo il movimento del braccio dello scheletro, poco dopo, mentre ancora sei poggiata al muro, delle ossa ti penetrano il corpo.
L’anima si spezza.
Game Over”.
Ti ritrovi in un luogo buio, accasciata sul pavimento, contorcendoti ancora per il dolore portando la tua mano alla vita.
Non vorrai mica arrenderti? Facciamo vedere a quel mostro chi è che comanda, chi è davvero determinato qui.
Ti alzi barcollando premendo il tasto “CONTINUE” e ci risiamo, ti sta aspettando poggiato alla parete.
La tua anima torna a forma di cuore e intorno tutto è tornato nero, lui è li fermo ad attenderti, gli corri incontro tentando di infilare quel coltello tra le sue ossa ma è troppo veloce, troppo agile.
Mentre ti sfinisci tentando di colpirlo, lui ti stuzzica dicendo “Vuoi provarci ancora, piccola?”:
questo ti riempie di determinazione ma a quanto pare non basta.
Un Gaster Blaster compare dinanzi a te e senza neanche darti il tempo di capire che succede sei avvolta dalla luce rovente di quell’attacco.
Game Over”.
Secondo tentativo andato.
Smettila di contorcerti e autocommiserarti in questo luogo dove spazio e tempo si annullano, alzati e combatti. Uccidilo. E’ sulla tua strada.
CONTINUE”.
Ci risiamo, come sempre. La Judgement Hall è testimone dei tuoi continui fallimenti.
Ad ogni “CONTINUE” corrisponde un “Game Over
”, non ha importanza quanta determinazione hai, sei un fallimento.
Sans tiene il conto di tutti i tuoi tentativi: 574 .
Sembra che ormai tu ci abbia rinunciato, ti presenti li davanti barcollando, senza un minimo di fierezza.
Non mi interessa se è il tuo migliore amico, non mi interessa quanto lui sia forte, lo voglio morto.
Provi ad attaccarlo.
-Perché lo sto facendo?
Nuovamente schiva, guardalo Frisk! Si sta prendendo gioco di te. Reagisci!
-Forse… se io… provassi…  
Lasci cadere il coltello, allarghi le braccia e gli sorridi. Hai davvero scelto l’opzione “Mercy”?
AHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH devi essere più stupida di quanto pensassi, guardalo come ti impala con le sue ossa.
Game Over
”.
-Devo… solo riprovare, io so che lui non vuole farmi del male.
Così torni lì per riprovarci, sapevamo come sarebbe andata a finire, col tuo sangue che cola sul pavimento;
eppure ci provi ancora e ancora e ancora e ancora e ancora.
Non ti capisco.
Non sei più una bambina Frisk, la bontà non serve a nulla. Dovresti saperlo.
Guardalo in faccia, coraggio. Lo vedi? Quello è odio. Non è più quella persona che conoscevi.
Ti circonda di Gaster Blaster e ti riporta davanti alle due scelte.
-Non ne posso più…
Esatto, facciamola finita. Uccidilo.
-Sans… aiutami, ti prego…
Sans? Aiutarti? Perché dovrebbe? Suo fratello non c’è più e lui era praticamente la sua vita.
-E’ colpa mia…
No Frisk, è colpa loro. Sono loro che ti impediscono di uscire.
-Loro… mi hanno accolta, mi vogliono bene.
Ti alzi davanti ai due tasti.
…Cosa vuoi fare Frisk?
-Sistemare tutto, per l’ennesima volta.
Premi il tasto “RESET” il quale prima di sparire allarga la crepa della scorsa volta e ne mostra altre.
Il mondo si rigenera, ho fallito nuovamente, hai fallito nuovamente. Non uscirai mai più di qui.
Guardi la voragine sulla tua testa sorridendo e piangendo, senza neanche prestare attenzione a Flowey ti getti tra le braccia di Toriel che confusa ricambia per poi ripetere i suoi soliti discorsi.
Ma non sei stanca di tutto questo? Sono anni che ripeti sempre le stesse cose! Voglio solo uscire di qui Frisk!
Voglio solo aiutarti! Smettila di ignorarmi rinchiudendomi in un angolo buio della tua mente.
Non mi ascolti e intanto esci dalle rovine, hai un desiderio innato di vedere Sans.
Mentre stai per attraversare il ponte una voce ti blocca.
Umano…
Ti volti abbracciandolo, è proprio lui, quello scheletro.
Ehi, piccola, finalmente sei tornata tra noi.
Nascondi la testa nella sua felpa mentre cominci a singhiozzare.
“Scusami, Sans! S…scusami!”
La sua mano scheletrica ti accarezza i capelli tentando di confortarti.
Va tutto bene, stavolta sono contento che tu abbia resettato.
Il suo occhio sinistro si illumina e con un movimento della mano ti fa fluttuare fino a portarti sulle sue spalle.
Allora andiamo da Papyrus!
Sorridi alzando il pugno sinistro in cielo in segno di incitamento.
Mi sbagliavo, sei ancora una bambina, è solo il tuo corpo ad essere cresciuto.
 

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Capitolo 5
*** *reset: broken... ***


V *reset: broken...

Dopo aver risparmiato Papyrus vieni invitata nella loro casa, l'ultima volta che ci sei stata è stato molto tempo fa.
"FA COME FOSSI A CASA TUA FRISK!"
Sorridi mentre gironzoli per l'entrata.
Ci sono ancora i calzini di Sans per terra con tutti i post-it sopra che si sono mandati i due fratelli.
Davvero disgustoso, ma a quanto pare a te mancava...
"Dov'e' Sans?" Chiedi al "Grande Papyrus"
"DI SOPRA A FARE QUALCHE SONNELLINO. EHI! CHE NE DICI DI AIUTARMI CON LA CENA?"
Accetti sorridendo.
Di sicuro quello che ne uscirà fuori non sarà commestibile.
Vi rinchiudete in cucina, sei stata ammessa come assistente.
Dato che sai che è "proibito" essere seri con quello scheletro, per passargli gli ingredienti li lanci da una parte all'altra della stanza.
Così volano spaghetti, pomodori e polpette che la maggior parte delle volte si schiantano contro il muro, che spreco di cibo...
Una volta bruciato il tutto, lo scheletro decide di sbatterti fuori dalla cucina e preparare da solo perchè non sei degna, ma guarda un po' te. Lo preferisco da morto.
Non appena vieni chiusa fuori, Sans ti si presenta davanti guardandoti con aria divertita.
"Pessima cuoca eh, piccola?" Ti alzi spolverandoti il maglione.
"Non sono ai livelli del Grande Papyrus."  Ride di gusto prendendoti la mano.
"Meglio se stasera mangiamo da Grillby's. Conosco una..."
"...scorciatoia, lo so, lo so. Prima o poi dovrai spiegarmi come fai!" D'improvviso senza neanche accorgertene eccoti tra i tavoli del pub.
"Cosa...?"
Sans avanza verso il bancone e si siede.
"Prego, piccola, siediti." Ti metti di fianco a lui ancora disorientata.
"Potresti avvertire quando lo fai?"
Mette il gomito sul bancone per poi poggiare il mento sulla sua mano scheletrica.
"Fare cosa?"
"Le tue scorciatoie."
"Quali scorciatoie?"
Sbuffi.
"Davvero divertente Sans."
Ride mentre ordina due buger dal suo amico Grillby.
"Sai stavo pensando di prendermi un vero animale domestico."
"Abbandonerai il povero sasso? Sei senza SPINA DORSALE."  
Oh no... dimmi che non lo hai detto...
Sans tenta di serrarsi la bocca per la tua "battuta". Ma comincia a ridere.  
"Avevo pensato di prendere una lisca."
"Una lisc...?" ti fermi di colpo.
Oh no vi prego. Basta, non fanno ridere...
E invece tu sghignazzi e passate l'intera serata a scambiarvi questi pessimi scherzi, persino per la strada verso casa.
Ricordo di averti sentita dire:
"Sai Sans, ogni volta che resetto, Toriel colpisce Flowey. Sai cosa dice quando lo fa?"
"No cosa?"
"GOATcha!"/"caPRESO"
-(Gotcha in inglese vuol dire "ti ho beccato" "ti ho visto" Goat in inglese vuol dire "capra" ... ho voluto fare questa stupidata, perdonatemi.)-                 
"AAHAHAHAHAAHAHAHAHAAHAHAH"
Purtroppo devo subirmi questa tortura.
Fuori la porta della casa dello scheletro vi fermate entrambi guardandovi negli occhi che sono ancora lucidi a causa di quelle...stupidate.                    
Sans è ancora più alto di te. Gli arrivi al mento. Wow... incredibile quanto tu sia bassa.
-Taci.
"Era da molto che non ci divertivamo così noi, eh piccola?
"Già, è stato bello abbandonare tutti i pensieri e i ricordi della Run precedente."
Abbassi lo sguardo.
"Dai su, entra."
Indietreggi.
"Ma è notte, Papyrus starà già dormendo domani tornerò a farvi visita. Ora vado all..."
Ti ferma.
"E chi ha detto che devi entrare per una visita?."      
Ti prende la mano e ti porta dentro.
"RAGAZZI! DOVE ERAVATE?"
"Da Grillby's. Oh, ehy Frisk dorme qui."
Sgrani gli occhi.
"Cosa?"
"CHE MAGNIFICA IDEA!"
Guardi confusa Sans che intanto si è messo a sghignazzare vedendo il fratello prendere lenzuola e cuscini di tutta fretta.
"Sans, non sono più una bambina, dove pensi che potrei mettermi?" Gli sussurri.
"Oh tranquilla il mio divano ti andrà bene, io posso dormire ovunque. E poi, non ci sarebbero problemi se tu volessi dormire con me, piccola."
No, tutto tranne questo Frisk. Ti supplico.
"Il... divano mi sta bene, Sans. Grazie."
Papyrus sistema tutto l'occorrente ci tiene a far sentire gli ospiti a proprio agio a quanto pare.
"BENE, ALLORA UMANO BUONANOTTE! E BUONANOTTE ANCHE A TE SANS."
Dice incamminandosi verso la scala che porta al piano di sopra.
"Notte bro."
Corri incontro a Papyrus dandogli un dolce e tenero bacio sulla testa.
"Buonanotte grande Papyrus."   
Ti rivolge uno sguardo fraterno per poi chiudersi nella sua stanza.
Sans intanto si è adagiato per terra con il suo cuscino e la sua coperta lasciandoti il suo divano per la notte.
Io non ci dormirei mai...
"Sans."  Dici a bassa voce.
"Notte piccola."
"Sans." Il tuo tono si alza.
"Dormi ora."
"Sans!"
"Cosa c'è?"   
"Vieni e dormi." Ti rannicchi in un angolino del divano per fare spazio allo scheletro.
Lui, sapendo di non poter contestare, si rannicchia nello spazio che rimane.
"Buonanotte Frisk."
"Notte Sans."

Il giorno dopo neanche fai in tempo a svegliare quel mucchietto d'ossa che subito corri fuori verso Waterfall.
Ma meglio così, prima finiamo, prima resetterai.
-No, non stavolta! Io... posso farcela.
Questo è il tuo pensiero fin dall'inizio, questo è il pensiero che mantieni tutta la Run ma che, pian piano avvicinandoti alla fine, diventa sempre più piccolo, traballante e insicuro.
A breve rivedrai il Sole Frisk. Non sei contenta? 
Abbracci Asriel prima di dirgli nuovamente addio. Guardali, sono tutti fieri di te. Coraggio spezza la barriera, ecco così.
La luce accecante costringe tutti a coprirsi gli occhi.
Una lieve brezza vi accompagna fuori.
Papyrus trattiene il respiro osservando i vari colori del tramonto chiedendo al fratello cosa sia quella grande palla di fuoco in cielo.
Si, sei fuori Frisk. Ma non è la prima volta.
Ti metti in disparte mentre tutti esultano per la loro libertà.
Hanno dei volti felici, spensierati, tutti tranne uno.
Sans si avvicina poggiandoti la mano sulla spalla.
"Frisk, ce l'hai fatta... ancora."
Esibisci un sorriso falso.
"Bello vero?"
Dici guardando l'orizzonte.
"Bello è dir poco... cos'hai?
"Sai a breve cosa mi si presenteranno davanti no?"
"Si, il CONTINUE e il RESET."      
Ti siedi per terra seguita poi dal tuo amico.
"Perchè non provi semplicemente ad andare avanti? A vedere cosa succederà dopo?"
I tuoi pugni si serrano.
"Ho paura di sparire. Che una volta finita la mia missione...io...io... non possa più vedervi..."
Mentre Sans ti guarda cercando le parole giuste per darti conforto, i due tasti che tanto odi ti si ripresentano davanti.
Le lacrime scorrono sul tuo viso fino a rigarlo. Il ciclo sta per ricominciare, ormai è un loop, lo sappiamo tutti: io, tu, Sans e chiunque ricordi le vecchie linee temporali.
"Ci vediamo dall'altra parte, Sans..."
Ti alzi poggiando la mano sul tasto RESET.
Tutto ricomincia, il mondo intorno perde colore e nitidezza.
Ma qualcosa di diverso accade. Sotto la tua mano il tasto comincia a perdere pezzi e ad allargare le crepe che avevi creato, le quali districandosi e intersecandosi tra di loro, frantumano quella scritta che tanto hai odiato e che ti ha tanto schiavizzata.
Ti ritrovi sul prato fiorito osservando la polvere del tasto RESET che si è adagiata per terra.
Sei riuscita a rompere il tuo potere... complimenti Frisk. E ora? Cosa farai? Hai una sola possibilità per scegliere il destino del Sottosuolo e il tuo e non ne sei abituata. Hai sempre rimandato tutto indietro quando le cose non andavano come volevi, ma ora sei una comune mortale. Puoi solo tornare ai 
tuoi salvataggi se morissi ma non ti è più permesso eliminare le memorie di quasi tutti gli abitanti del Sottosuolo e rimandare indietro il tempo creando nuove linee temporali.    
Avresti dovuto darmi ascolto quando ancora potevi, ma ora non sei nulla.
Sei inutile e io non starò più qui a consigliarti.
-Chara... io... io non volevo.
Spiacente idiota, è finita. Hai sprecato la tua possibilità e ora te la caverai da sola: senza consigli e senza RESET.

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Capitolo 6
*** *continue: The end of the determination... ***


VI *continue: The end of the determination...

~Frisk~
Pian piano sentii la presenza di Chara sparire dalla mia mente. Era davvero andata via.
Aveva davvero deciso di abbandonarmi.
Mi sedetti su quel prato stringendomi le gambe al petto e piangendo. Sapevo di aver combinato un disastro.
Come diceva Sans "Senti i sensi di colpa scorrerti lungo la schiena." Quella sensazione orribile, fastidiosa, era colpa mia, solo colpa mia.
Cosa dovevo fare ora? Avevo paura per il mio futuro ma volevo salvare il Sottosuolo, Sans contava su di me così come Toriel, Papyrus, Undyne, Alphys, Mettaton e persino Asgore.
In dieci anni non avevo mai preso una decisione, eppure ora ero costretta a schierarmi. Mi alzai piena di determinazione e mi diressi da Flowey 
il quale mi guardava quasi come a dirmi "Chara mi ha detto tutto, è la tua fine lo sai."
Ma non gli diedi retta mi buttai tra le braccia di Toriel e la strinsi forte quasi come fosse l'ultima volta che la vedessi per poi prendergli la mano e attraversare le rovine.
Durante il viaggio feci una cosa che mai avevo fatto in tutti i miei resets, le parlai chiaro. Le spiegai che io ero lì di passaggio, che non sarei rimasta lì per sempre e che avevo bisogno del passaggio sotto casa sua per proseguire la mia avventura. Alle mie parole rimase molto turbata ma una volta arrivata a casa sua mi strinse forte a se e mi lasciò andare augurandomi buona fortuna. Mi spiazzò, non credevo sarebbe stato così facile. Feci scorta del cibo amorevole che Toriel mi aveva preparato e uscii. 
Inspirai profondamente l'aria frizzante della foresta di Snowdin, non volevo dimenticare nulla di quel posto. Presi una pigna da terra e me la misi in tasca, stavo diventando malinconica, poi cominciai a dirigermi verso il ponte. Ma infondo... che fretta c'era? Era inutile correre alla fine e rischiare di non poter mai più tornare in quel posto in cui la natura cresceva incontrastata.
Mi sedetti sotto un albero, la neve soffice mi fece da comoda poltrona anche se il mio didietro non era pienamente d'accordo, stavo gelando, ma non potevo resistere. Dovevo restare un po' lì a godermi il paesaggio e un po' di calma. Chiusi gli occhi mentre il vento mi sfiorava le guance, il fruscio delle foglie mi aiutava a rilassarmi.
Forse questa era quella che chiamavano "La pace dei sensi".
D'improvviso mi sentii osservata e aprendo gli occhi mi ritrovai davanti 
due orbite vuote a guardarmi.
Gridai.
"SANS!"
Lo scheletro rise di gusto mentre io imbronciata mi alzai levandomi la neve di dosso.
"Non sei divertente mi hai spaventata! E... non ti ho neanche sentito arrivare... immagino le tue famose scorciatoie."
"Coraggio piccola era solo uno scherzo. Che facevi?"
"Mi rilassavo."
"Avrei giurato stessi tentando il suicidio, hai il naso tutto rosso e secondo me stai gelando."
Abbassai lo sguardo proseguendo.
"Effettivamente si, quindi muoviamoci per favore."       
Non sapevo ancora se dire o meno quello che era successo a Sans, avevo paura di come avrebbe reagito, quindi per un po' finsi che tutto fosse in regola fin quando poi non arrivammo al Mettaton Restaurant nelle Hotland.
Quel posto era così intimo che mi feci coraggio e decisi di chiedere qualsiasi cosa non avessi mai chiesto a Sans.
Non volevo che ci lasciassimo con dei dubbi l'uno sull'altro.     
"Carino qui vero?"
"Ci siamo venuti in molte linee temporali Sans, lo conosco ... ehm... senti posso... farti alcune domande?"
Chiesi andando adagio.
"Va bene, ma ad una condizione. Voglio una sola domandanda per ogni argomento.
"Ok. Mi spieghi cosa sono queste scorciatoie? Ti prego, mi stai facendo impazzire."
Rise.
"Teletrasporto."     
"Teletrasporto? Scusa ma come...?"
"Ah ricorda i patti, una domanda per argomento."
Mi disse facendo no con la testa.
Fregata ... maledetto...
"Va bene ok mister mistero... senti chi è il fratello maggiore tra te e Papyrus?"
Cominciò ad accarezzarsi il mento.
"Se devo essere sincero... non ne ho la più pallida idea."
"Cosa?! Ma come puoi non saperlo?! Oh andiamo Sans! Smettila!"
Dopo questa continuai con il mio interrogatorio ancora per molto tempo con domande stupide e risposte altrettanto assurde. Poi riuscii a passare ad argomenti più seri.
"Dimmi una cosa Sans, la prima volta che mi portasti qui mi dicesti che se Toriel non ti avesse fatto promettere di proteggere gli umani tu... mi avresti uccisa senza esitare. Lo avresti fatto sul serio? Voglio dire, ero una bambina piccola." Esitai per un po'.
"Ok, non sono la persona adatta a dire queste cose dopo... tutte le volte che ho fatto la Genocide ma..."
"Si."
"Si cosa?"
"Si, lo avrei fatto."
Il suo tono era serio e mi fece venire i brividi.
"Almenoche tu non mi avessi mostrato la tua completa innocenza, in quel caso non avrei avuto motivi di ucciderti ma... non avrei mai potuto rischiare che qualcuno facesse del male a Papyrus e ho anche fallito purtroppo."
Domanda sbagliata, non avrei dovuto chiederglielo. Mi sentivo così poco al sicuro ora, Sans mi avrebbe ucciso, lo ha fatto e avrebbe potuto farlo anche ora. Lui che mi aveva sempre protetto era anche colui che mi avrebbe sempre ucciso all'uscita delle rovine se Toriel non gli avesse parlato. L'aria seria si dissolse non appena Sans tornò a parlare.
"Ma di un po' perchè tutte queste domande?"
Tirai un sospiro di sollievo anche se ció che stavo per dire era abbastanza difficile da spiegare.
"Perchè questa sarà la mia ultima Run." 
Lo dissi con molta naturalezza.
"Hai deciso di non resettare?"
Sembrava quasi contento.
"Anche se volessi non potrei..."
"In che senso?"
"L'ho rotto..."
Sgranó gli occhi. 
"Rotto cosa?"
"Il...tasto... il RESET...si è rotto."
Si alzò di scatto dalla sedia.
"Cosa!?"
"Io... non volevo... a quanto pare dopo tutti i miei resets il tasto non ha retto... è diventato polvere."
Tornò a sedersi e riprese fiato, lo aveva trattenuto fino a quel momento.
"Ok... tranquilla, non è una cosa completamente negativa, ora tu sai le conseguenze di varie azioni che hai fatto in passato...quindi potresti scegliere un' ottima fine giusto?"
"Il fatto è che... devo sistemare tutto, far si che nessuno dopo il mio lavoro possa farvi del male anche perchè non so che fine farò dopo   aver premuto il tasto CONTINUE."   
Il silenzio calò tra di noi. La candela sul tavolo illuminava lievemente i nostri volti pensierosi.
"Qualsiasi cosa tu scelga, mi auguro sia la scelta giusta."
Si alzò per andarsene.
"Ah e... Frisk, io e Papyrus crediamo in te piccola."
Dopodiche scomparve.
Quelle parole, mi riempirono di determinazione, ora più che mai ero determinata a salvare il Sottosuolo e i miei amici.   
Era il momento di andare da Mettaton, la battaglia fu abbastanza semplice, avevo così tanti pensieri per la testa che le mie pose drammatiche facevano impazzire il pubblico e lo stesso robot ma finì come sempre, con le pile scariche.
Sans non cambiò il suo discorso nella Judgement Hall, fece la sua solita spiegazione sui "punti esecuzione" e sul "livello di violenza", come se non lo sapessi poi.  
Solo la sua espressione era diversa, forse un po' assente, maliconica ma alla fine mi sorrise augurandomi buona fortuna, proprio come Toriel.
Asgore invece non fece assolutamente nulla di nuovo, gentile e garbato come ogni volta anche se puntualmente doveva rompermi il tasto "Mercy" ... ma perchè?
Come se non fosse già abbastanza difficile.
Le battaglie sia contro il re che contro Flowey furono molto veloci, forse fu la determinazione, la mia vera determinazione che mi permise di andare avanti quasi senza mai fallire. Una determinazione che in tutto questo tempo non era mai stata reale, la determinazione che Chara tanto venerava.
Si... la mia anima ne era piena.
"Uccidimi..."
Flowey mi supplicava con una flebile voce mentre la sua testa con tutti i petali appassiti tendeva ad abbassarsi in quel posto che nessuno sapeva dov'era. 
Un posto strano, oscuro, silenzioso e indefinito.
"Uccidimi una volta e per tutte...
La sua voce risuonava nell'aria mentre io lo risparmiavo.
"Idiota...credi che io non possa tornare a far del male?"
"Si...penso di si."
"Allora uccidimi..."
Lo risparmiai ancora, era il suo solito discorso per farmi cambiare idea.
"Idiota...idiota..."
Non appena alzai lo sguardo da Flowey il telefono squillò, risposi ed era Sans, tentai di chiedergli dov'era ma non mi sentiva.
Parlava, parlava delle solite cose e mi chiedeva dove fossi e se stessi bene ma ero impotente, non potevo comunicare con lui in nessun modo. Neanche se gridavo con tutta la mia voce, era tutto inutile. Non potevo raggiungerli. Quando lo scheletro attaccò un unico tasto mi comparve davanti illuminando debolmente il luogo di un colore arancione: "Continue"
  Sbiancai di colpo. Era la fine. Guardai quel fiore non sapendo cosa sarebbe successo dopo.
"Non avrai mai il coraggio..."
Invece no... stranamente mi riempii di determinazione, dovevo andare infondo.
Sorrisi al mio nemico di una vita, protesi la mano e la poggiai sul tasto.
Una luce mi accecò.
Era la fine ma ero contenta e determinata.

*Spazio Autrice*
Credo di non aver mai fatto uno spazio autrice in questa ff, comunque salve *saluta timidamente* 
Sono qui solo per dirvi che ci sarà ancora un capitolo alla fine, non so se il prossimo sarà l'epilogo o se quello dopo
ma la mia avventura è quasi finita ^^' quindi con la canzone "Megalovania" che si è appena attivata in questo momento
per qualche oscuro motivo
io vi saluto e vi ringrazio per il vostro sostegno :3
(Ci saranno dei ringraziamenti speciali nell'ultimo capitolo.)
A presto!

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Capitolo 7
*** *the end: Echo Flower... ***


VII *the end: Echo Flower...

Silenzio, fu l'unica cosa che sentii mentre ancora tenevo gli occhi chiusi. Avevo paura di cosa mi fosse accaduto se li avessi aperti. 
Sentii il rumore di alcune foglie muoversi, cosii li aprii. Davanti a me la scritta "The End" e poi il nulla, il più completo e vuoto nulla, capii che il rumore delle foglie che avevo sentito era solo Flowey che tentava di rimettersi dritto sullo stelo. Era finita così, condannata a restare lì per sempre con quel fiore: Neutral Ending. Ero confusa e spaesata mentre quel piccolo mostriciattolo mi guardava con disprezzo.
"Idiota, ora non usciremo mai più di qui e tu non vedrai più i tuoi amici."
Mi sedetti per terra e poggiai la mia schiena su quello che doveva essere un muro, in realtà non credevo che quel posto avesse limiti, forse era solo illusione ottica a causa della completa assenza di luce o colore.
"Ma va bene, non è così?" Dissi tra me e me ad alta voce.
"Flowey è qui, con me, non potrà far del male a nessuno..." continuai mentre il mostro in questione mi guardava con aria confusa.
"E io sono qui, da sola, Chara non potrà mai più usarmi per far del male a nessuno...giusto?"
Dissi convinta, ma non lo ero affatto.
"...giusto?"
Ripetei singhiozzando, le lacrime cominciarono a scendere mentre il fiore, rassegnato continuava a ripetermi "Sei un'idiota." Fino allo sfinimento.
Ad aggravare la situazione, un fiore azzurro, molto grande, un Echo Flower che era appena cresciuto di fianco a me, sentendo Flowey cominciò a ripetere all'infinito le sue stesse parole.
Mi sentivo morire. Ma infondo, ero contenta. Erano salvi, tutti quanti ed era questo l'importante. Secondi, minuti, ore, giorni, settimane passavano e nulla cambiava, era un limbo continuo, una tortura ma questo non faceva altro che riempirmi di determinazione ma a che serviva ora? A cosa mi serviva tutta quella determinazione se non potevo usarla? Non avevo dove andare, non sapevo se il tempo stesse scorrendo, non sentivo nulla se non l'eco della voce di Flowey che proveniva dal fiore azzurro che mi ricordava quanto stupida fossi.
Pensare non mi aiutava, avevo l'idea malsana di farla finita anche se non aveva senso, sarei potuta pur sempre tornare. Così rimanevo immobile lì, seduta nel vuoto con i due fiori vicino a me ad aspettare... ma cosa? Ad aspettare cosa? La fine? Era la fine. E come sarebbe andata avanti? O meglio stava andando avanti? Niente, c'era solo confusione nelle mie domande e nessuna risposta mi restava solo aspettare che qualcosa cambiasse, di nuovo.
"Idiota...idiota...idiota...idiota...idiota." la voce flebile di quel fiorellino risuonava nell'aria circostante e nella mia testa.
"Knock knock... knock knock...knock knock..."
La sua voce cambiò, divenne più profonda, più matura, più...familiare. Dove aveva sentito quella voce? Quanto tempo fa l'aveva sentita?
"Chi è la?... Chi è la?...Chi è la?..." La voce continuava con parole diverse.
"Prati...prati...prati..."
Cambiò ancora.
"Prati chi?... prati chi?...prati chi?..."
"PRATIcamente nessuno... PRATIcamente nessuno... PRATIcamente nessuno..."    
Il mio sorriso si allargò e poi cominciai a ridere. Da quanto tempo era che non ridevo così? Non poteva essere che una persona quella che aveva sentito l'Echo Flower... Sans.
"Magari qualcuno fosse qui ad ascoltarmi..." continuò la voce ripetendosi per un paio di volte.
Una volta lessi che questi fiori erano capaci di ascoltare le voci anche a 100 metri di distanza e che la loro memoria era praticamente infinita.
E se avesse appena sentito Sans in lontananza? No, sicuramente era qualche vecchio discorso... ma pensandoci non aveva senso. Quel fiore era nato qualche giorno fa quando finii la mia Run. Rimasi vicino ai suoi petali aspettando pazientemente nuove frasi e discorsi.
Sentivo spesso qualcuno russare e lo scroscio dell'acqua: Waterfall. Ero lì, da qualche parte.
Sentivo la gente chiedere degli Hot Dog e degli Hot Cat, Sans era lì a vendere.
La mia tortura era diminuita,sapevo di non essere scomparsa e di essere solo nascosta da qualche parte a Waterfall, avevo la possibilità di sentire cosa succedeva fuori e, soprattutto, avevo la possibilità di sentire Sans e i suoi scherzi.
Tutto era migliore così, passavo tutto il tempo ad aspettare che il fiore ripetesse ciò che sentiva e la maggior parte delle volte era lo scheletro con le sue battute. Ridevo e sghignazzavo mentre Flowey imbronciato mi diceva di smetterla.  
Ma più il tempo passava, più la nostalgia aumentava, più Sans diventava triste invocando il mio nome.  
Come potevo fargli sapere che ero lì? L'Echo Flower non era in grado di portare la mia voce al mio amico o almeno... non il mio.
Mi alzai camminando in giro per quel posto enorme e cominciando ad urlare il nome di Sans col completo dissenzo di Flowey.
Waterfall era piena di quei fiori dell'eco, se avessi gridato abbastanza forte da far sentire la mia voce a quelli fuori dalla mia prigione magari l'avrebbero ripetuta fino a farla sentire allo scheletro. Non sapevo se avrebbe funzionato, alla fine del mio esperimento mi sedetti per terra sfinita e quasi senza voce.
Nessuna risposta, solo l'eco del fiore che ripeteva all'infinito il nome del mostro, ma non persi la speranza: mi riempii di determinazione e lasciai che il mio corpo si rilassasse e riposasse. Le palpebre si fecero pesanti, quel rumore nell'aria si fece sempre più ovattato e poi sprofondai nell'abisso sconosciuto della mia mente.        
"Frisk..."
"Sei tu?"
"Piccola..."
"Dove sei?"
Aprii gli occhi. Sogno o realtà? Sans aveva risposto? Aveva sentito? O il mio subconscio mi aveva giocato uno brutto scherzo?
Esitai un po' in attesa di una conferma.
"Questa è l'ultima volta che ascolto un Echo Flower... sciocchi steli."
Era lui aveva sentito!
"EHI! AMMASSO D'OSSA! SE NON FOSSE STATO PER QUESTI SCIOCCHI STELI NON AVRESTI SAPUTO CHE IO SONO ANCORA QUI!"
Ci furono alcuni secondi in cui la mia voce passò di fiore in fiore, alla fine ebbi una risposta.
"Frisk?! Oh mio Dio! Ma allora sei qui! Certo... chissa dove ma sei qui!"
"Si stupido scheletro! Sono... così contenta di parlare con te finalmente."
La mia pazienza era stata ripagata. "Dove sei piccola? Ti vengo a prendere."
"Purtroppo credo in nessun posto in cui le tue scorciatoie possano arrivare, qui è tutto buio, c'è il vuoto totale."
"Come stai? Va tutto bene lì?
"Ora si, va tutto benissimo!"
Lo sentii ridere, ero troppo contenta e con mia sorpresa anche Flowey lo era, anche se non si era ancora espresso, vidi sul suo volto un' espressione speranzosa.       
"Ti tirerò fuori di lì piccola, tu aspettami."
Dopo quel momento non sentii più Sans per alcune ore.   
Probabilmente era andato a chiamare aiuto.
All'improvviso si sentirono dei rumori assordanti provenienti dalle pareti  che cominciarono a vibrare.
"Cosa sta succedendo?!" Quel fiorellino era quasi terrorizzato. Non sapevo che dire, d'istinto mi spostai il più lontano possibile dalle pareti avvicinandomi al mio compagno per quel soggiorno lì.
Il rumore diventava sempre più assordante, sembrava che la parete di fronte a noi stesse per crollare. Mi rannicchiai su Flowey per proteggerlo dai sassolini che cadevano dall'alto mentre io mi portai  le mani alle orecchie, non ne potevo più.
Un ultimo tonfo e poi cessò mentre una luce accecante mi abbagliò. Non riuscivo ben a distinguere se ci fosse qualcuno ne riuscivo a capire cosa fosse successo ma d'improvviso sentii due braccia stringermi. Poi altre due e altre ancora e ancora delle altre.
"UMANA! SEI VIVA!"
Papyrus... 
"Bambina mia, non posso credere che tu sia ancora qui."
Toriel...
"Oh mocciosa mi hai fatta preoccupare!"
Undyne...
"V-ve l'avevo detto che era qui..."
Alphys...
Sentii i vari abbracci staccarsi uno ad uno mentre mi davano il "bentornata", tranne il primo.
Lo abbracciai di rimando, avevo intuito chi fosse.
"Sans..."
"Non farmi spaventare mai più così, credevo fossi scomparsa."
Mi lasciò andare delicatamente mentre mi girai verso Flowey ma era sparito, tipico.
"Grazie mille a tutti! E ... mi piacerebbe tanto sapere come avete fatto a trovarmi e liberarmi."
"S-semplice. Sans è corso a chiamarmi e grazie ad un macchinario di mia invenzione abbiamo rilevato la posizione della tua anima, poi lui ha demolito la parete con i Gaster Blaster."
Incredibile, erano venuti tutti quanti solo per riportarmi tra di loro.
Mi sentivo così...bene. Eppure io avevo fatto così del male a quelle stesse persone durante tutte quelle linee temporali che avevo creato, sentivo di non meritare tutto quel calore e quell'amore, ma lo apprezzavo, infondo... erano la mia nuova famiglia e ora mi attendeva una vita nuova con loro, qualcosa che non avevo ancora mai vissuto prima, qualcosa che mi avrebbe dato emozioni nuove e nuove avventure che ero già impaziente di vivere.


-Cadi e ti ritrovi in questo mondo, qui vi abitano dei mostri e uccidi, uccidi perché hai paura, uccidi perché qualcuno in precedenza ti ha detto "Qui è uccidere o ESSERE uccisi." Ma poi ne paghi le conseguenze, la gente ti odia, la gente ti vuole morto e te ne penti.
E il ciclo torna "Uccidere o essere uccisi." così resetti.
Resetti tutto, resetti per cambiare e torni davanti a quel fiore e le parole risuonano "Uccidere o essere uccisi."
E aspetti, aspetti che qualcuno abbia pietà di te.             
E qualcuno li ti salva, qualcuno che ti crede suo figlio, qualcuno che ti insegna come non ripetere gli errori che hai fatto.
Allora esci e risparmi chiunque e chi prima ti voleva morto ora è tuo amico.
Qui non è "Uccidere o essere uccisi" è "Risparmia e sarai risparmiato."- 

Ora, qui governa la pace umano, sta a te decidere di mantenerla. Qui governa la quiete umano, quindi non sconvolgere la realtà col potere che ti viene dato. Qui governa l'equilibro umano, tienilo anche nella tua mente e non lasciarti corrompere.

Buona permanenza.

I Guardiani del regno del Sottosuolo,

Frisk, Sans e Papyrus.



*Angolo Autrice*

-Ringraziamenti: (mi sento molto Toby Fox nei titoli di coda xD)

Ringrazio di cuore tutti coloro che mi hanno accompagnata in questa mia breve ff.

Ringrazio tutti quelli che hanno messo la storia tra i preferiti:  Apprendista_Otaku97 e  Chiara_LightMoon

Tutti coloro che hanno inserito la mia storia tra le ricordate: Apprendista_Otaku97

Tutti coloro che hanno inserito la storia nelle seguite: 

Aladidragocchiodiluce  Apprendista_Otaku97  FedyOoO Holy Hippolyta  HoshiOujo Qwertz  Sol D_Leks 

E soprattutto ringrazio tutti coloro che hanno recensito, mi avete dato tantissimo supporto e determinazione nell'andare avanti grazie anche alle vostre critiche, ai vostri consigli e complimenti :

Holy Hippolyta Apprendista_Otaku97 HoshiOujo  FedyOoO  Golden Fredbear Matte Goldenside

Un ringraziamento speciale va a Holy Hippolyta che è sempre stata pronta a consigliarmi come migliorare la storia e al simpaticissimo Golden Fredbear che è sempre stato presente per quei piccoli momenti di sclero e scambio di informazioni xD

E tranquilla HoshiOujo un ringraziamento speciale va anche a te pazza Genocida :3

Ultimo e non per importanza il mio ringraziamento va a Toby Fox per il suo grande lavoro. Per chi non lo sapesse è il creatore di Undertale, ha lavorato quasi completamente da solo per ideare e sviluppare tutto il gioco e il risultato è un qualcosa di assurdo e stupendo.
Quindi grazie mille Toby Fox anche se so che non leggerai mai i miei ringraziamenti :'3
Ringrazio anche chi ha collaborato maggiormente con Toby, Temmie, per aver creato i personaggio più coccolosi e pucciosi del gioco :3 tra i quali Temmie(hoI Tem, Thank u.), appunto, e i vari cani xD

Quindi ragazzi e ragazze, lettori e lettrici, fanboy e fangirl, videogiocatori e videogiocatrici, e chi più ne ha più ne metta, GRAZIE MILLE DI TUTTO!
Spero che la storia vi sia piaciuta :3 e giusto per la cronaca credo che tornerò a scrivere in questa categoria xD non so come dove e quando ma accadrà :3
Vi lascio alla lettura di tutte le altre stupende ff che ci sono in giro :3
Buon proseguimento (cit.)
E mi raccomando: Stay determined!

Manga_9000

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