Frammenti di carta di erzsi (/viewuser.php?uid=580240)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Desiderio Infranto ***
Capitolo 2: *** Maschera di cera ***
Capitolo 3: *** Anima nera ***
Capitolo 4: *** Questione di scelte ***
Capitolo 1 *** Desiderio Infranto ***
Desiderio Infranto
Lo
scuro specchio di fortuna mostrava un’immagine
che non desiderava vedere.
Occhi spenti le restituivano lo sguardo mentre
voci di sottofondo riempivano il silenzio del suo animo, dandole
l’impressione
di essere meno sola, nell’attesa di scorgere
l’angelo dai capelli scuri che
le faceva battere il cuore; una dolce ossessione che sognava
d’avere accanto a
sé, segreta ed effimera speranza d’amore
ricambiato.
Lui
sarebbe stato finalmente suo.
Indegna
figlia strisciante, avrebbe dimostrato a sé stessa di
meritare la dignità
perduta desiderando d’esser liberata dal disprezzo e dalle
costrizioni di un
casato non voluto.
Bramava
d’esser amata da colui che la ignorava.
Note.
Il personaggio descritto è Merope Gaunt.
Lo scuro specchio di fortuna fa riferimento ad una delle pentole di casa Gaunt, nella scena conosciuta grazie al Pensatoio di Silente dove, appunto, è impegnata a trafficare con il pentolame al momento della prima visita di Ogden per Orvoloson e Orfin; l’angelo dai capelli scuri non è altri che Tom, abituale passeggiatore a cavallo che era solito deridere e offendere Merope per via delle sue condizioni fisiche e non; l’indegna figlia strisciante fa riferimento al fatto che lei fosse considerata, seppur discendente di Salazar Serpeverde, una Maganò dalla sua famiglia.
Alla prossima drabble! |
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Capitolo 2 *** Maschera di cera ***
Maschera di cera
L’oscurità ti circonda, opprimente nel suo continuo silenzio; soltanto una voce, quasi dimenticata, ti fa compagnia: suono disprezzato, eppure atteso con bramata impazienza, che ti distrae dall’abbandono.
Prigioniero dei tuoi stessi oggetti aneli la libertà che non hai più, proibita per desiderio di qualcuno che non comprendi; viso gemello ma al tempo stesso estraneo, grigia maschera di cera pronta a sciogliersi al termine degli elementi.
La negazione è tua nemica, ma ti arrendi a lei ogni volta con sollievo: sai che sfidarla è inutile, vincerà sempre. Una leggera sensazione ti pervade, non sei più solo.
Note.
La drabble partecipa al contest “Ignotus - Indovina chi?” indetto da Nirvana_04 sul forum di efp, nel quale era richiesta la descrizione di un personaggio senza mai nominarlo.
In questo caso si trattava di Alastor Moody - il nome Malocchio proprio non mi piace usarlo - ma, a chi interessa, lascio alcune piccole delucidazioni sulla drabble.
- Il titolo prende spunto (grazie, Spotify) dalla canzone Mentre tutto scorre dei Negramaro: sono sempre stata (e continuerò senza dubbio ad esserlo) una frana con i titoli, e anche questa volta non ho fatto eccezione. Mi piaceva l’idea di usare un’immagine che desse l’impressione di qualcosa di labile, specie in relazione con il personaggio della drabble; maschera ripresa all’interno - grigia maschera di cera - in riferimento a quelle, grigie per l’appunto, di ogni Mangiamorte.
- La voce che sente, circondato dal buio e dal silenzio quasi perenne, è quella di Barty Crouch jr: quasi dimenticata per il tempo trascorso dall’ultima volta e disprezzata per via del proprietario, ma allo stesso tempo attesa per confortarlo nella solitudine forzata. Non ricordo se Alastor fosse presente al tempo della cattura di Barty (se è così chiedo venia, mea culpa) ma, essendo un Auror, ho ritenuto fosse più che probabile.
- Il prigioniero dei tuoi stessi oggetti si riferisce al baule a sette serrature nel quale Alastor era stato confinato durante l’anno del Tremaghi. Non so se l’oggetto appartenesse effettivamente all’Auror, suppongo di sì, anche perché non esiste nessuna informazione in merito.
- L’ultima frase della drabble, infine, si riferisce alla Maledizione Imperius che teneva Alastor sotto controllo, alla quale, com’è noto, è quasi impossibile ribellarsi.
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Capitolo 3 *** Anima nera ***
Anima nera
La
lama affilata si
tinge d’arancio mentre riflette il tuo sguardo, empio di
azioni ormai
collaudate e vive memorie impossibili da obliare.
Il cielo si colora
lentamente di grigio e viola e il tuo sorriso s’allarga,
davanti un sopruso
necessario ma da tanti osteggiato.
Attendi con fredda
impazienza lo scorrere del tempo, il desiderio di svolgere
l’incarico guida le
tue stesse azioni; il tuo viso è celato dalla maschera che
indossi, nera come
la tua veste.
Nera come la tua anima, frutto
di anni d’odio e mani cremisi, macchiate dei peccati di
colpevoli e innocenti.
Ma è anche questo il tuo
mestiere: eseguire ciò che gli altri mai vorrebbero vedere.
Note.
Poche
e semplici, quasi inutili.
La drabble partecipa al contest “Ignotus - Telefono senza fili” indetto da Nirvana_04 sul forum di
EFP, nel quale bisognava descrivere - e far indovinare - un personaggio
senza mai nominarlo. In questo caso si trattava di Walden Macnair,
l'odiato boia, oltre che Mangiamorte, di Fierobecco/Alisecco. |
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Capitolo 4 *** Questione di scelte ***
Questione di scelte
Gli indegni l’attendono a lungo, invano; splendente fusione
d’argento e vermiglio che si cela agli abietti.
Cimelio di tempi perduti e idea di diffidate figure, scurito dal sangue
che sgorga dalla ferita inflitta, macchiandolo di rosso cremisi.
Esaudisce le suppliche dei soli meritevoli del suo aiuto, circondato
dal logoro tessuto che la protegge e la nasconde dalla brama che
l’attornia; passata di mano in mano, senza remora o premura,
fino a cadere nell’oblio dei ricordi.
Alcuni la desiderano per egoismo, altri per abnegazione: tra tutti, se
potesse, preferirebbe gli ultimi.
Note.
Anche questa drabble partecipa al contest “Ignotus - Telefono senza fili” indetto da Nirvana_04 sul forum di
EFP, nel quale bisognava descrivere - e far indovinare - un personaggio
senza mai nominarlo: in questo caso, la Spada di Grifondoro. |
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