I'll taste your blood tonight.

di Becky2000GD
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- Michelle's corpse. ***
Capitolo 2: *** Goodbye Syn. ***



Capitolo 1
*** 1- Michelle's corpse. ***


I’ll taste your blood tonight.


 
Zacky si guardò attorno, con fare soddisfatto: le pareti della stanza, bianche fino a qualche ora prima, erano imbrattate di schizzi rossi sparsi un po’ ovunque. Grandi chiazze scarlatte e ancora umide ricoprivano anche il pavimento. Sulle luride lenzuola di cotone delle macchie di sangue già secco facevano da cornice ad un cadavere femminile, ridotto a pezzi e lasciato lì sopra, in modo che fosse ben visibile.

L’uomo, seduto su di una vecchia poltrona logora all’angolo dello scantinato, se ne stava a fumarsi una sigaretta. Contemplava ciò che restava della sua vittima.

Michelle non era mai stata così bella prima di quel momento, per lui. Zacky era riuscito a renderla una vera e propria opera d’arte: il corpo era smembrato in più parti, secondo il gusto del musicista.

Per tanto tempo aveva sognato di farle fare quella fine, per renderla per sempre immortale. Infatti era ovvio che, non appena qualcuno avesse scoperto il cadavere, quell' omicidio sarebbe passato per sempre alla storia. Era solo questione di tempo …

Quanto … quanto allungo gli era toccato d’aspettare prima di cogliere l’occasione giusta per attirare Michelle nella sua trappola. Invece,alla fine, fu proprio lei stessa a regalare a Zacky la chance migliore. E lui non la sprecò.

Quando la giovane moglie di Brian, colta dalla gelosia, decise di tradire suo marito per ricambiarlo con la stessa moneta scelse proprio Zachary come suo amante.

-Grosso sbaglio, Dolcezza …

Commentò lui mentre guardava il cadavere straziato. Ripensava a quanto gli fosse stato facile ottenere quello che voleva una volta attirata Michelle tra le sue braccia,a quanto la ragazza fosse stata stupida.

Scoppiò in una fragorosa risata. Rise così a lungo che copiose  lacrime scesero lungo le sue guance, mentre persino i muscoli facciali gli facevano male. Continuò a ridere, fino a cadere a terra sul pavimento. E neppure a quel punto fu capace di smettere …


Era una situazione davvero troppo esilarante. L’agnello che per fuggire dalle grinfie del lupo era finito tra le fameliche fauci del leone,una storia degna della peggiore fiction televisiva.

Restando a terra steso sulle fredde mattonelle in ceramica fece un ultimo tiro, assaporando il momento. Tanti pensieri affollavano il suo cervello, facendo le giravolte da un meandro al’altro della sua mente.

Zacky era troppo agitato, decisamente troppo su di giri.

Quanto gli era piaciuto pianificare tutto? E che sensazione meravigliosa aveva provato nel vedere Michelle che beveva un sorso di Champagne durante il loro ultimo brindisi … lei non sapeva cosa la aspettava, quale era la sorpresa che Zacky le aveva preparato, il pretesto per attirarla nello scantinato di Casa Baker.

Per tutto il tempo del loro ultimo appuntamento, l’uomo era a stento riuscito a nascondere le proprie intenzioni e la propria gioia. Avrebbe volentieri riso, riso tutto il tempo. Ma, come ogni scrupoloso e attento scrittore non rivela mai il finale della storia se non nel momento più opportuno, così Zachary aveva tentato con ogni modo di nascondere le sue intenzioni fino alla fine.

E che dire di quando la ragazza era scesa al piano inferiore della casa e aveva visto la vasta gamma di coltelli posizionati sul comodino, e le cinghie di cuoio … tutto era pronto, pensato e preparato in ogni minimo particolare, tutti i dettagli al posto giusto. L’unica cosa che non quadrava con tutto il resto era proprio il vecchio letto, o per meglio dire il materasso posizionato praticamente sul pavimento, ma in questo caso Zacky aveva preso la prima cosa che aveva trovato. Perché scomodarsi a comprare un tavolo di metallo o qualcosa del genere?

Era ovvio sin dall’inizio che, dopo un omicidio così efferato, sicuramente gli investigatori non avrebbero tardato a trovare l’assassino …

-Chissà che faccia farà Syn quando lo scoprirà …

Mormorò ancora, allontanando di nuovo i propri pensieri.

-Magari potrei raccontargli tutta la storia, da quando lei è venuta da me in lacrime mesi fa fino al momento in cui ha tentato di scappare dopo essersi resa conto di che cosa volevo farle. Oppure potrei continuare il racconto, dicendogli del terrore che ho letto nei suoi occhi quando stavo scegliendo il coltello. E di quegli splendidi capelli biondi colmi di grumi di sangue e annodati …

Sospirò, scuotendo la testa.

-Le avevo detto che non avrebbe dovuto agitarsi troppo, che le si rovinava l’acconciatura.

Fissò per qualche altro istante il soffitto, in religioso silenzio.

-O sarebbe più semplice portare qui anche Synyster … e fargli fare la stessa fine della sua mogliettina.

Quell’ idea, da prima affacciatasi alla sua mente come puro scherzo, divenne presto una possibilità assai allettante. Si passò la lingua sulle labbra, sfregando tra loro le mani …

Brian non gli era mai stato poi tanto simpatico. Perché risparmiarlo?
Insomma, lui era Synyster Gates! Aveva sempre tutte le attenzioni del pubblico, le ragazze più belle …

Zacky si alzò in preda ad uno scatto d’ira, dopo essersi ricordato quante volte aveva sofferto a causa della presenza dell’altro chitarrista.
Lui non voleva vivere nell’ombra di nessuno, voleva emergere …

-Adesso gli faccio vedere io. Chi riderà tra noi due alla fine di questa storia, Gates?

In fretta si infilò la giacca di pelle che aveva comprato solo pochi giorni prima, mise ai piedi le prime scarpe che gli capitarono sotto mano e uscì di casa, dirigendosi verso la dimora dell’ “amico”.

-Vedrai che bella sorpresa, caro Brian …



 
 
 
To be continued …


 

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Capitolo 2
*** Goodbye Syn. ***


Angolo dell'Autrice:

In molti e diverse volte mi hanno chiesto quando avrei continuato questa storia. Ed ecco qui il secondo e anche ultimo capitolo. Lo so, è piuttosto breve. Ma è un qualcosa che è nato così, un'idea veloce che andava sviluppata in fretta. Godetevi un po' di sano splatter ...

Ovviamente il vero Zacky Vee non ha mai avuto istinti omicidi, né nei confronti di Michelle né in quelli di Synyster.


 

I'll taste your blood tonight.

Il chitarrista trascinò il corpo pesante dell'amico dall'auto parcheggiata nel garage fin dentro casa.

Non fu una cosa semplice: non solo Synyster era più alto di Zacky, ma la corporatura era decisamente più massiccia.

-Stupido bastardo!

Gridò l'assassino non appena arrivò di fronte alla porta dello scantinato.

Gates era stato colpito alla testa con uno dei trofei dorati che teneva come soprammobili nel soggiorno di casa sua. Quello l'aveva vinto in una gara di arti marziali diversi anni prima, e mai e poi mai avrebbe potuto immaginarsi che qualcuno lo avrebbe usato per stordirlo.

Vee approfittò del momento in cui Brian era voltato. Il chitarrista stava riempiendo due shots di tequila con l'intento di servirne uno anche a colui che considerava un amico.

E invece Baker non fece altro che colpirlo alle spalle, come il codardo che era. Così riuscì a portare Syn fino a casa sua, dove intendeva fargli fare una fine persino peggiore di quella toccata a Michelle.

-Ti sei divertito a mie spese per tutti questi anni, lasciandomi nella tua ombra! Non te lo perdonerò mai!

Ringhiò Zachary e, dopo avere aperto la porta che conduceva al piano sottostante, spinse giù per le scale il corpo inerme di Brian. Il ragazzo rotolò fino in fondo, andando a sbattere contro una delle pareti imbrattate del sangue di sua moglie.

Se il primo colpo con il trofeo a casa sua non gli aveva provocato una qualche commozione cerebrale, di certo ora Syn ne aveva una.

Zacky voleva solo vedere il terrore dipinto sul suo viso prima di ucciderlo ... voleva fargliela pagare per ogni cosa.

Lo psicopatico attese in silenzio il risveglio di Gates. Ci vollero diverse ore perché il chitarrista riaprisse gli occhi, passò più di mezza giornata.

Vee colse l'occasione per fotografare il cadavere di Michelle, prima di incartare letteralmente ogni parte del corpo e metterla in un grande congelatore.

Trattò quello che rimaneva della sua amante come un macellaio avrebbe fatto con dei semplici pezzi di carne animale.

Era ancora cosciente del fatto che non sarebbe riuscito a nascondere per tanto tempo il fatto che era lui il killer. In effetti, voleva essere notato.

Zacky si considerava un genio. Poteva creare meravigliose opere d'arte persino da una cosa tanto orribile quanto la morte. Chi altri nel mondo poteva vantare lo stesso talento? Non doveva assolutamente passare inosservato. Dopo una cosa come quella, sarebbe stato più conosciuto e temuto di Charles Manson. E allo stesso tempo un artista più rinomato di Andy Warhol. Tutti coloro dai gusti più particolari e ricercati si sarebbero per sempre ispirati a Zachary Baker.

E quando gli avessero chiesto da dove aveva tratto l'ispirazione, beh, lui avrebbe di certo citato la canzoni dei Misfits! O degli Slayers.

Nella sua mente si figurava già tutta l'attenzione mediatica che avrebbe ricavato dall'omicidio di Michelle e poi anche da quello di Brian. Pregustava il momento, sapeva che avrebbe avuto un qualcosa di nuovo di cui vantarsi. Avrebbero detto di lui che non solo era un chitarrista sublime, anche un uomo dalle grandi idee.

Il moro si sentiva già i riflettori puntati addosso e, nel frattempo, sceglieva il più grande dei coltelli dal suo nuovo set. Erano tutti in ceramica, e mai utilizzati. Per uccidere Michelle aveva optato per qualcosa di più tradizionale, delle semplici lame in acciaio. E i tagli erano venuti anche un po' incerti e non ben definiti in alcune zone, per via del fatto che aveva usato arnesi un poco arrugginiti.

Ma questa volta non avrebbe fatto gli stessi errori! Era anche più esperto sicuramente. Ora aveva un'esperienza alle spalle.

Quando Gates si svegliò, ebbe l'esatta espressione spaventata che Zacky sperava.

E fu davvero una cattiva mossa dagli quella soddisfazione, perché diede la carica a Vee per procedere nel suo intento.

Gates riconobbe in fretta il luogo in cui si trovava. Incominciò persino a strattonare le cinghie di cuoio con cui gli erano stati legati i polsi e le caviglie. Erano talmente tanto strette che il sangue non circolava più fino alle mani e ai piedi di Brian, e inoltre più tentava di liberarsene e più i bordi spessi gli graffiavano la pelle, finchè non penetrarono nella carne e la fecero sanguinare.

Syn emetteva i peggio lamenti, come un cucciolo di cane ferito. Non si arrendeva, però per via di ogni gemito che usciva dalle sue labbra era intuitivo che stava pian piano perdendo ogni speranza di fuggire di lì.

-Now your nightmare comes to life ...

Canticchiò con fare ironico Zachary mentre, con il coltello già stretto tra le dita, osservava i goffi e vani tentativi dell'altro di liberarsi.

S'avvicinò a Synyster e gli strappò via la t-shirt, usando solo le mani.

Il chitarrista era confuso, dolorante ... e stava per mettersi a piangere. Non riusciva davvero a capire cosa era successo nello scantinato di Zacky prima che arrivasse, ma il sangue alle pareti lo terrorizzava. Soprattutto non comprendeva perché colui che da tanti anni considerava un amico ora gli si avvicinava con quella grossa lama e sembrava tanto incazzato.

Brian arrivò persino a domandargli se non avesse fatto uso di stupefacenti ...

Ma Zachary scoppiò a ridergli in faccia, prima di fotografare il viso di Gates con il proprio cellulare.

-Guardati, Syn ... sei semplicemente patetico. Stai qui ad implorarmi di non farti del male, di lasciarti andare. Anche tua moglie ha avuto più dignità di te quando ha capito ciò che avevo intenzione di farle!

Un ultimo colpo all'orgoglio di Synyster, prima di raccontargli tutta la storia nei dettagli.

Vee prese dal pavimento alcune ciocche bionde e le passò sotto il naso di Brian che, disgustato, riuscì con difficoltà a reprimere un conato di vomito. Su quei capelli poteva ancora sentire il profumo al muschio bianco della sua Michelle.

Il ragazzo si sentì immensamente colpevole e, prima di essere torturato a morte da Zacky, fece un ultimo mea culpa. Se lui non avesse tradito la ragazza così tante volte tutto ciò non sarebbe mai e poi mai accaduto.

Certo, Zacky avrebbe voluto sentire anche implorato il suo perdono per via di come era sempre- a suo dire – stato maltrattato da Syn. Tuttavia, su quest'ultimo punto Gates preferì non esprimersi.

In preda alla rabbia, sputò in faccia all'uomo che di lì a poco l'avrebbe ammazzato.

-Ci rivedremo all'inferno, Baker.

-Puoi starne certo. Fa' buon viaggio, Haner.

Un attimo dopo, la lama in ceramica venne spinta fin dentro il petto di Brian. Gli forò un polmone ... il colpo fu piuttosto preciso. Zachary aveva centrato l'obiettivo: nei successivi dieci minuti circa, Syn avrebbe patito un insopportabile dolore. Entrambi i polmoni si sarebbero riempiti di sangue, fino a rendergli totalmente impossibile la respirazione.

Il chitarrista gridò non appena sentì il coltello conficcarsi tra le ossa che componevano la gabbia toracica, poi non fu più in grado di emettere un solo gemito.

Zacky approfittò dei successivi preziosissimi minuti per fare soffrire ancora di più l'altro. Non estrasse neppure il primo oggetto, si limitò semplicemente a prendere altri arnesi da cucina e usarli per pugnalare Synyster in altri punti vitali.

Dopo che il ragazzo gli aveva mancato di rispetto invece di implorare pietà, Vee fu così preso dall'ira che non pensò più all'opera d'arte che voleva creare.

Pazienza, si sarebbe inventato qualcosa alla fine, dopo l'ultimo respiro di Gates. Per ora tutto quello che importava era solo e soltanto farlo penare fino l'ultimo istante.

 

 

*** 

 

 

Finì per usare tutto ciò che aveva attorno per pugnalare il corpo di Brian. Arrivò ad utilizzare persino un vecchio tubo rotto e arrugginito che si trovava in un angolo dello squallido scantinato.

La mente di Baker era malata, così tanto malata che quando ancora una volta si ritrovò ricoperto di sangue la trovò una cosa stupenda ed elettrizzante.

Persino i suoi vestiti macchiati di rosso sarebbero stati prove per la polizia.

Brian aveva gli occhi vitrei e un'espressione sofferente sul viso. Zacky ridacchiò: in tanti anni di conoscenza non l'aveva mai visto così.

-Allora non eri poi tanto invincibile come volevi far credere, non è vero?

Tirò un pugno sul naso a Syn. Ormai non faceva più differenza ... lui era scivolato via circa venti minuti prima, straziato dal dolore e dal senso di colpa. Forse si era addirittura arreso alla morte prima del tempo ...

Certo è che l'altro chitarrista non si risparmiò di continuare a straziarlo neanche dopo il decesso.

Nelle ore successive, la casa fu allegramente addobbata con ciò che restava del cadavere di Gates.

Zacky usò persino alcune costole per creare una collana tribale, come quelle create ancora oggi da alcune tribù indigene in luoghi desolati del mondo.

Fotografò ogni singola opera d'arte con una macchina professionale. Infine si sedette sul divano, attendendo l'arrivo della polizia.

 

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