Insieme Siamo Migliori

di Shary_Leonetta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo Capitolo ***
Capitolo 2: *** Secondo Capitolo ***
Capitolo 3: *** Terzo Capitolo ***
Capitolo 4: *** Quarto Capitolo ***
Capitolo 5: *** Quinto Capitolo ***
Capitolo 6: *** Sesto Capitolo ***
Capitolo 7: *** Settimo Capitolo ***
Capitolo 8: *** Ottavo Capitolo ***
Capitolo 9: *** Nono Capitolo ***
Capitolo 10: *** Decimo Capitolo ***
Capitolo 11: *** Undicesimo Capitolo ***
Capitolo 12: *** Dodicesimo Capitolo ***
Capitolo 13: *** Tredicesimo Capitolo ***
Capitolo 14: *** Quattordicesimo Capitolo ***
Capitolo 15: *** Quindicesimo Capitolo ***
Capitolo 16: *** Sedicesimo Capitolo ***
Capitolo 17: *** Diciasettesimo Capitolo ***
Capitolo 18: *** Diciottesimo Capitolo ***
Capitolo 19: *** Diciannovesimo Capitolo ***
Capitolo 20: *** Ventesimo Capitolo ***
Capitolo 21: *** Ventunesimo Capitolo ***
Capitolo 22: *** Ventiduesimo Capitolo ***
Capitolo 23: *** Ventitreesimo Capitolo ***
Capitolo 24: *** Ventiquattresimo Capitolo ***
Capitolo 25: *** Venticinquesimo Capitolo ***
Capitolo 26: *** Ventiseiesimo Capitolo ***
Capitolo 27: *** Ventisettesimo Capitolo ***
Capitolo 28: *** Ventottesimo Capitolo ***



Capitolo 1
*** Primo Capitolo ***


Ed eccomi qua! L’ultimo giorno di vacanza a Madrid con il mio papà: lui è un ingegnere, si chiama German ed è l’uomo più dolce che abbia mai visto in vita mia! Anche se, se devo dire la verità, non è che ne abbia visti molti.. vi svelo un altro piccolo segreto di papà.. è super-mega-arci geloso di me! Uff ho 18 anni e mi ritiene ancora una bambina di 10; tante volte litighiamo per questo suo “difetto” ma facciamo quasi subito pace. Lui ha spesso riunioni di lavoro e molte volte sta via tutta la giornata per il suo lavoro, ma siamo ad agosto ed entrambi avevamo bisogno di una bella vacanza per staccare un po' la spina e rilassarci e quale posto migliore di Madrid? Beh sì, ce ne saranno altri.. ma qui è dove ho passato sempre le vacanze con la mia mamma. La mia mamma si chiamava Maria, è morta quando ero piccola ma ricordo tutto di lei! Mi manca da morire ma grazie all’aiuto delle mie migliori amiche e di mia zia Angie, l’ho superata e sto proseguendo il mio sogno: diventare una cantante! Mia zia Angie è la sorella della mamma: è una donna meravigliosa! Alta, bionda, occhi chiari, fisico da modella e un carattere speciale! È sempre disponibile per tutti, gentile, affidabile, sorridente ma soprattutto ti sa ascoltare e dare ottimi consigli! Lei e papà hanno avuto vari alti e bassi ma ora si sono riappacificati anche se spesso li vedo in imbarazzo quando sono nella stessa stanza.. pensate che fino ad un anno fa si davano pure del “lei”.. ma dico io, si può? Tra cognati! Ah e cosa molto importante.. è l’insegnate di canto allo Studio Onbeat! Lo Studio Onbeat è dove si impara a cantare, suonare e ballare: è la mia vita! Ci vado da quasi 3 anni e a settembre si ricomincia: da una parte non vedo l’ora per ritrovare i miei amici e i professori, ma dall’altra non voglio andarmene da qua! Si sta così bene.. mare, sole, negozi! “Vilu? Ci sei?” questo è papà che mi chiama per andare a goderci l’ultimo giorno in spiaggia! “sì papà arrivo” .. “ti aspetto giù”. Ora siamo in un appartamento proprio di fronte al mare! Dobbiamo solo attraversare la strada e scendere il piccolo sentiero che porta alle spiagge. Adesso è meglio mettersi il costume e correre giù, altrimenti papà verrà di nuovo a chiamarmi! Ne prendo uno a pantaloncino bianco e viola e sopra metto solo il pareo. “oh ce l’hai fatta finalmente!” esclama papà alzandosi dal divano a prendendo l’ombrellone sotto braccio. Usciamo per poi dover attraversare la strada “Tesoro dammi la mano” lo guardo sgranando gli occhi “che? Stai scherzando papà, vero?” lui mi guarda e poi fa un mezzo sorriso “ma certo!” ma torna subito serio.. scrollo la testa e ci avviamo al nostro posto preferito: vicino agli scogli per poter prendere il sole e dove dietro ad essi c’è il chioschetto di panini e cocktail! Posiamo gli asciugamani e posizioniamo l’ombrellone “papà vado al mio solito posto a prendere il sole” lui annuisce e sta per iniziare a dire qualcosa ma lo blocco “sì starò attenta” mi sto per voltare “Vilu!” mi giro di nuovo verso lui “che c’è?” e si indica una guancia con l’indice “papà!” ma gli do un bacio comunque per non sentire altro! Mi stendo sul mio scoglio preferito. Passano 20 minuti e sento arrivarmi una pallonata sulla gamba. Mi siedo e prendo il pallone in mano e mi guardo intorno poi sento “pallaaa!” una voce che viene da in mezzo al mare.. infatti c’è un gruppo di ragazzi che presumo stavano giocando. Ci sono 2 ragazzi e 2 ragazze e uno di questi è quello con le mani alzate che aspetta che gli passo il loro “giocattolo”. Mi alzo e gliela lancio “state un po' attenti!” urlo e lo stesso ragazzo di prima, più la ragazza alla sua sinistra mi urlando insieme uno “scusa”. Sbuffo e torno da mio papà un po' scocciata “tesoro tutto bene? Hai già finito di prendere il sole? Di solito ci stai almeno un’ora” .. “sì sto bene.. vado a prendere qualcosa al chiosco” non ho voglia di raccontargli quello che mi è capitato, altrimenti sono più che certa che va alla ricerca di quei ragazzi e mi fa fare la figura della bambina. “vado io” risponde lui alzandosi e prendendo il portafoglio “dimmi, cosa vuoi?” .. “dai papà lascia andare me! È l’ultimo giorno, lasciami un po' libera” rispondo sforzandomi di sorridere “mmh va bene dai! Solo se mi prendi un panino e una bottiglietta d’acqua naturale” lo adoro quando fa così! Lo abbraccio e gli prendo il portafoglio “certo!”. Arrivo al chioschetto e si avvicina un ragazzo piuttosto giovane “ehilà bella fanciulla! Cosa desideri?” sorrido, che gentile. “due panini con tonno e maionese, una bottiglietta d’acqua naturale e una di the alla pesca, grazie” mi sorride a sua volta “certo! Arrivo subito”. Sento qualcuno ridere e venirmi addosso “scusa” lo guardo: non ci credo! È il ragazzo di prima! “la parola scusa è l’unica nel tuo vocabolario?” rispondo freddamente “no.. non l’ho fatto apposta” intanto ordina da bere per 4 persone, sicuramente lui più gli altri 3 che erano in mare con lui. “intendi prima con la pallonata o adesso?” mi guarda e sorride “entrambe le cose”. Gli vorrei tirare un pugno! Mi irritano le persone che fanno così.. gli smorfiosi! Te lo tolgo io quel sorrisetto dalla faccia! “Leon hai fatto? Ci metti 3 ore!” mi giro e vedo che la ragazza che ha parlato è proprio quella che mi ha chiesto scusa insieme a mister simpatia, in acqua. Si avvicina e lui risponde “sì Fran, ho ordinato ma non ci sto io dietro al bancone” è proprio simpatico come camminare nel fango con i sandali! “ecco a te principessa” il ragazzo di prima mi porge le cose che ho chiesto in un sacchetto “oh credimi, non è poi così una principessa” questo a parlare fu..  Leon? Se così ho capito come si chiama! E nel frattempo servono anche a lui quello che aveva chiesto “meglio non far aspettare troppo la tua ragazza, mister simpatia!” lui ride ed io mi irrito ancora di più! Mi sto allontanando “ehi bellezza! Non hai pagato! Capisco che puoi essere una principessa però..” che sciocca! E che figura! Torno indietro e Leon continua a ridere, all’inizio lo guardo male poi faccio finta di niente “scusa!” sussurro “ah allora non solo io conosco quella parola!” ora glielo tiro un pugno! “quanto ti devo?” chiedo “beh possiamo anche fare così: mi dai il tuo numero, ti chiamo, ci vediamo e ci facciamo un giro. Che dici?” risponde sorridendo il barista, poi mi accorgo che sulla sua maglietta c’è una targhetta con raffigurato il suo volto e affianco il nome “Bruno”. “no grazie, Bruno. Preferisco pagarti” lui ride “ehi così non vale! Tu sai il mio nome ma io non so il tuo” .. “oh non serve” rispondo muovendo la mano “vabbè, mi è andata male! Dammi 10 dai” glieli porgo e lo ringrazio. “ehi non si saluta?” chiede Leon prima di avviarmi al mio posto “perché, ci conosciamo?” .. “Leooon! Alloraaa!” ecco di nuovo la ragazza di prima “te l’ho detto che era meglio non farla aspettare troppo” gli sussurro abbassando gli occhiali “veramente..” mi stava per rispondere, ma arriva anche l’altra coppia “ehi amico! Abbiamo fame noi! Puoi fare conquiste dopo averci dato da mangiare?” fece il suo amico “e da bere” concluse la ragazza abbracciata a lui. “mi tocca andare! Ciao bionda!” e si gira andandosene, ma io continuo a guardarlo: alto, capelli disordinati e sul biondo-castano, fisico abbastanza palestrato ma non troppo.. nel giusto. E se non sbaglio ha gli occhi verdi. Direi molto bello.. Ma rimane comunque un odioso antipatico! Ritorno al posto e porgo tutto a papà “ti sei persa? Stavo venendo a cercarti” disse mio padre dando un morso al panino. “nono, c’era un po' di gente” mangiammo e dopo un piccolo riposino andai a farmi un bagno: ah che acqua meravigliosa! E non era neppure tanto fredda.. si stava discretamente. Chiudo gli occhi e sento quella leggera aria sul viso. “ehi scusa” oh ma allora oggi è la giornata dello “scusa”.. mi volto e davanti a me ci sono la ragazza di Leon e l’altra amica “sì?” domando io confusa.. perché sono venute da me? “ti volevamo chiedere scusa per il comportamento di Leon.. è un bravo ragazzo ma se vede una bella ragazza fa lo stupido” a parlare fu l’amica: bionda, boccolosa, occhi scuri, pelle chiara. Ma come fa a dire certe davanti alla ragazza di Leon? Saranno migliori amiche, però.. o è una tipa per niente gelosa?! “ah.. no non vi preoccupate! Tanto penso di non vederlo più in vita mia, quindi..” sorrido “sì può darsi. In tal caso io mi chiamo Ludmilla e lei è Francesca” e mi indica la sua amica: poco più bassa di lei, capelli fino alle spalle scuri, occhi marroni chiari e piuttosto magra.. un po' come me e Ludmilla. “piacere, io sono Violetta” .. “sei in vacanza?” sta volta a parlare fu Francesca “sì, è il mio ultimo giorno. Domani torno a casa. E voi?” chiedo io, devo dire che queste ragazze sono piuttosto simpatiche, ma soprattutto gentili.. al contrario di qualcun altro! “anche noi, la stessa cosa!” annuisco e intanto si avvicina il fidanzato di Ludmilla che le circonda la vita, lei si spaventa “cavolo Federico! Mi hai fatto spaventare” lui le da un bacio sulla guancia “l’ho notato! Scusa amore mio” lei sorride, che coppia dolce! “ma lei non è la ragazza che Leon cercava di conquistare?” io di getto guardai Francesca, ma la vidi tranquilla.. lei e Leon sembrano l’opposto di Federico e Ludmilla! “sì è lei.. si chiama Violetta. Violetta, lui è Federico” spiegò la bionda ed io sorridendo risposi un “piacere”. È un ragazzo alto come la sua amata, ciuffo simile a quello di Leon, magro e occhi molto scuri. “Vilu? Andiamo?” sento urlare mio padre ed io rispondo nel suo stesso tono di voce “arrivo subito” poi guardo di nuovo le persone a me davanti “beh è stato un piacere! Buon fine vacanze e buon rientro a casa” loro sorridono “anche a te! Ciao” e così torno nuotando verso la riva. “hai fatto amicizia proprio l’ultimo giorno?” facciamo su tutto, saluto il mare e ci avviamo in appartamento “no è che li ho visti prima al chiosco e abbiamo fatto due parole.. anche loro domani tornano a casa” spiego a papà “ah ho capito”. Il resto della giornata passa in fretta e dopo cena mi sento molto stanca “papà io vado a coricarmi, sono stanca” lui annuisce “certo tesoro! Anche perché domani dobbiamo alzarci presto” mi da un bacio sulla fronte “sì esatto. Buonanotte papà” .. “buonanotte amore mio”. Mi stendo a letto stiracchiandomi e penso che stasera sarà l’ultima in cui dormirò qua, in questo letto.. in questa città! Lo squillo del mio telefono interrompe i miei pensieri, rispondo “chi è?” .. “ehi nipotina mia! Come chi è?” la mia splendida zia! “zia ciao! Che bello sentirti! Scusa non ho visto il nome sul telefono, ero sopra pensiero” la sento sorridere “va bene, ti perdono! Oh mi manchi così tanto, che bello domani torni!” sono così felice di rivedere mia zia! “anche io sono contenta di rivederti zia! Domani abbiamo il volo alle 8, dovremmo essere a casa per le 15” spiego sospirando “sarò a casa tua ad aspettarti! Ma stai bene? Ti sento strana” quanto mi conosce bene! “sono molto stanca e poi mi mancherà molto questo posto” mi passo una mano tra i capelli “lo so tesoro, ti prometto che la prossima volta verrò con te” ora torno a sorridere, perché so che ogni promessa che mi fa zia Angie è sempre mantenuta. “va bene” .. “ora va a riposarti! Ci sentiamo domani appena atterri ok?” .. “d’accordo. Ciao zia, un bacio” la saluto sbadigliando e la sento ridere “sogni d’oro piccola” e così chiudo la telefonata e mi metto subito a dormire.

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Capitolo 2
*** Secondo Capitolo ***


Sento il telefono suonare, guardo: è la sveglia! Sono già le 6.. che sonno! Mi alzo svogliata e sistemo le cose in valigia per poi portarla in soggiorno. “Buongiorno tesoro! Ti ho preparato del latte e lì ci sono i biscotti. Vuoi del caffè insieme?” mi siedo sbadigliando “no papà grazie” faccio colazione intanto papà mette le valigie nel bagagliaio del taxi. Dopo una mezz’oretta siamo in aeroporto e ci imbarchiamo. Sto mettendo il mio zaino negli scompartimenti in alto sopra ai sedili quando qualcuno inciampa tra i miei piedi e mi giro velocemente preoccupata “ti sei fatto male?” ma quando si alza vedo che.. indovinate chi è? “ancora tu?” sbuffo “eh sarà il destino!” dice Leon alzando le spalle “oh bel destino allora! Dai passa” dico spostandomi un poco e lui ride “buon viaggio” e se ne va al suo posto. Mi siedo al mio posto assegnato aspettando papà che è in bagno. “Violetta?” mi giro e mi trovo Francesca, Ludmilla e Federico! “ehi” saluto un po' assonnata “ma quindi sei di Buenos Aires?” domanda la mora.. in effetti non ci avevo pensato che mi sono trovata Leon, in aereo, diretto al mio stesso paese! “sì! Ma.. anche voi?” chiedo inarcando le sopracciglia “ragazze io vado a sedermi accanto a Leon” dice Federico, che dopo avermi fatto un cenno di saluto se ne va. “beh è una storia lunga.. in poche parole abbiamo vissuto per due anni in Italia da Francesca, perché lei e Fede sono di lì. Poi abbiamo fatto le vacanze a Madrid ed ora torniamo al mio paese” spiega la bionda.. mah che cosa strana! “ah capisco..” sorrido “beh magari ci si vede! In ogni caso buon viaggio” disse sempre Ludmilla “anche a voi” e dopo un ultimo saluto si dirigono ai loro posti. “eccomi tesoro!” papà è tornato e mi ha preso una bottiglietta d’acqua. “saremo in decollo tra 10 minuti. Allacciate le cinture di sicurezza, grazie” oh finalmente! “papà io dormo un po'.. mi svegli tu poi?” .. “certo. Fai bene a riposarti un po'” mi da un bacio in fronte e chiudo gli occhi con le cuffie nelle orecchie. Pov Leon Oh finalmente si parte! Si torna in Argentinaaa! “chissà se incontreremo Violetta a Buenos Aires” esclama Francesca dietro di me, seduta accanto a Ludmilla. Mi giro verso loro “perché?” domando curioso “beh Leon sai com’è, siamo in viaggio per Buenos Aires.. e lei è qui sopra con noi.. tu che dici?” risponde Ludmilla sbuffando “quindi anche lei abita là?” Ludmilla mi guarda male “noo ma va! Fa questo viaggio perché non ha di meglio da fare” ma che simpaticona! “perché amico, hai paura di incontrarla di nuovo?” ride il mio migliore amico, Federico. “ma vava.. perché dovrei?” lui mi da una pacca sulla spalla “ammettilo che ti rode che non l’hai fatta cadere ai tuoi piedi” .. “anzi tra un po' ci cadi tu ai suoi” esclama Fran che fece ridere gli altri due. “non ci trovo niente di divertente” rispondo chiudendo gli occhi “dai amico non ti offendere..” fece Fede e lo sento trattenere una risata. “e poi sarà sicuramente fidanzata! È davvero una bella ragazza.. e sembra anche molto dolce e fine” disse Francesca. Ah questa è bella! Scoppio a ridere “a prescindere che non mi importa che sia fidanzata o meno.. sappiamo a malapena i nostri nomi! E poi non è così dolce e fine come dici Fran” .. “sèsè solo perché ti ha dato un 2 di picche dici così” risponde sempre lei. “oh come no! Hai proprio ragione”. In effetti non hanno tutti i torni, strano che una ragazza reagisce così con me.. cioè, mettiamo le cose in chiaro: a me piace solo parlare e scherzarci con le ragazze, non ci faccio nient’altro.. non sono uno di quei personaggi! Un paio di ragazze le ho avute, ma niente di che. Sì, Violetta è bella, niente da dire su quello.. ma non è il mio tipo. Siamo partiti da un’oretta, si sono fatte le 9.30.. non vedo l’ora di atterrare per tornare a casa! Io abito con Francesca, lei è mia sorella ed è tutta la mia vita! Cioè in realtà siamo fratellastri perché mio papà e sua mamma si sono sposati circa 5 anni fa, per quello siamo stati un po' da lei, perché i nostri genitori ora abitano là in Italia. In realtà io sono Messicano, ma abbiamo preso casa a Buenos Aires perché abbiamo scoperto che c’è una scuola di canto e ballo che fa proprio per noi e quest’anno abbiamo deciso di inserirci: si chiama Studio Onbeat! Abbiamo convinto anche Ludmilla e Fede ad iscriversi. L’iscrizione l’abbiamo fatta online e ci hanno risposto dopo qualche giorno che siamo stati ammessi tutti e 4! E così non vediamo l’ora di iniziare. “avvisiamo che atterreremo tra 15 minuti per una pausa pranzo di un’ora” menomale, ho una fame! Pov Violetta “Vilu? Tesoro, svegliati” sento scrollarmi e apro con fatica gli occhi “mmh?” .. “hanno detto che atterreremo tra poco per una pausa pranzo di un’ora. Hai fame?” mi chiede papà dandomi una carezza “un po'” rispondo sbadigliando. Ci siamo fermati in una piazza enorme dove c’è una specie di autogrill e io e papà entriamo dirigendoci dalla parte del Burger King. “buongiorno, ditemi” .. “io prendo un numero 5, tu Vilu?” .. “io prendo un 7. Papà vado a tenere il posto a quel tavolo che è libero. Da bere prendo una coca” papà annuisce ed io mi siedo dove ho indicato prima. “ecco qua il tuo vassoio” papà mi porge le cose che ho scelto e inizio a mangiare come se non lo facessi da una settimana! “amore non ti ingozzare!” mi dice ridendo e in effetti mi metto a ridere anche io. Finito il tutto vado in bagno. Mi sto lavando le mani.. “ehilà! Chi si rivede!” mi giro e ci sono le ragazze “ciao!” saluto asciugando le mani “hai fatto buon viaggio?” chiede l’italiana “sìsì, voi?” annuiscono “allora ciao” dico uscendo dal bagno. Pov Francesca “però devo ammettere che è un po' strana.. sembra abbia paura di noi” esclamo sistemandomi i capelli “a me sembra una ragazza triste e sola.. insomma, avrà la nostra età e va ancora in vacanza col padre” risponde Ludmilla mettendosi il lucida labbra “vabbè ma non possiamo giudicarla, non conosciamo niente di lei” .. “sì è vero, però.. a me sembra comunque come ho detto” alza le spalle la mia amica anche lei mettendosi aposto i suoi boccoli “può darsi. Hai fatto?” chiedo appoggiandomi alla sua spalla “sì, andiamo” mi da un bacio sulla guancia.. con il lucida labbra! Nooo! “dai Ludmillaaa! Sai che mi da fastidio!” urlo pulendomi immediatamente “appunto”. Pov Violetta Torno al tavolo e vedo uscire dal bagno Ludmilla e Francesca ridendo.. chissà come deve essere bello fare una vacanza tra amici! Peccato che a me non capiterà mai.. “Vilu ci sei? Cosa stai guardando?” vedo sventolarmi una mano davanti agli occhi “che? Ah sì.. no niente papà. Torniamo in aereo? Tra poco si riparte” prendo la borsa in spalla “sì, andiamo” torniamo in aereo e ci sediamo. Ci vogliono ancora 4 ore più una in taxi per arrivare poco lontano da casa, poi viene a prenderci Roberto. Roberto è l’aiutante di papà, è un uomo molto alto e magro, porta gli occhiali ed è davvero di animo buono. Vive con noi a casa e anche lui si è fatto un po' di vacanze con Olga. Olga invece è la nostra governante, è come una zia per me. Ha i capelli corti, neri e sempre boccolosi. Adoro i suoi vestiti colorati ed è un’ottima confidente! Ma nessuno potrà mai superare la mia zietta, che finalmente rivedrò tra qualche ora. Olga e Roberto si sono sposati un paio di anni fa, quando finalmente Roberto è riuscito a dichiararsi. Sono molto innamorati, ma non mancano mai le loro urla in casa ed io mi diverto troppo. Papà invece ogni tanto sclera ed io rido ancora di più.. peggio del manicomio! Papà invece ha avuto un paio di fidanzate, ma nessuna era fatta per stare con lui.. caratteri troppo diversi. Una addirittura mi aveva presa in odio! A maggior ragione papà l’ha cacciata di casa non volendola mai più vedere. “avvisiamo che tra 10 minuti atterreremo” menomale che sto viaggio è finito! Non ne potevo più.. ho un bisogno urgente di una doccia! I 10 minuti sono passati e ora siamo in taxi; manca davvero poco all’arrivo a casa. Il taxi si ferma e noi passiamo sulla macchina di Roberto, che ci da una mano con le valigie. “allora Violetta, come stai? E tu German?” Roberto è un uomo tanto tranquillo.. non è espansivo, per niente. Ed è una cosa che mi piace molto, nemmeno io sono così. “sto bene Roberto, grazie. Sono solo un po' stanca” rispondo gentilmente “eh lo credo, i viaggi sono strazianti” risponde lui, sorridendomi dallo specchietto retrovisore. “sì è stato davvero pesante. Non vedo l’ora di essere a casa” dice invece papà. Ed eccoci arrivati! Appena Roberto si ferma vedo mia zia fiondarsi fuori e corrermi addosso “Viluuu, nipotina miaaa! Oh che bello riaverti qui! Come stai? Mi devi raccontare tutto” io la stringo forte “assolutamente! Sono un po' stanca” entriamo in casa ed ecco Olga: anche lei mi stritola! “piccolina miaaa! Eccoti quiii! Quanto ci sei mancata! Com’è andato il viaggio?” .. “bene Olga, grazie. Vado a farmi una doccia così mi metto comoda” prendo la valigia e salgo nella mia cameretta: quanto mi è mancata! Tutto questo rosa e questo viola! I miei colori preferiti da sempre. Sistemo le cose in valigie e lascio da parte le cose da mettere in lavatrice. Finita la doccia mi rilasso un po' sul letto con il pc per guardare le nuove mail. Tanta pubblicità, una mail da Camilla per sapere come sto e come passo le vacanze; una da Natalia e una da Diego. Vi spiego: Camilla è la mia migliore amica da sempre, è molto bella.. capelli lunghi, rossi ramati e mossi; magra, alta come me, occhi sul chiaro ed ha un carattere totalmente vivace! Ma guai a chi la fa arrabbiare.. può diventare davvero una matta! È argentina come me, adora lo stile hippie e i colori vivaci e ci siamo iscritte insieme allo Studio. Dopo qualche mese è arrivato Broadway, un ragazzo brasiliano che da subito fece la corte a Cami e lei all’inizio ne era felice, poi non lo sopportava ed ora stanno insieme da un bel, bel po'. Sono davvero una bella coppia, piuttosto diversi ma si dice che gli opposti si attraggono! E loro ne sono la prova. Broadway con me ha subito stretto amicizia e appena mi ha conosciuta non faceva altro che chiedermi della mia migliore amica. Natalia, detta anche Nata o Nati, invece è spagnola: poco più bassa di me, capelli sotto le spalle, ricci e neri. Veste soprattutto con i colori nero, blu e rosso. Ha un carattere molto ma molto timido, ma è anche tanto dolce. Quando ti conosce a fondo diventa super disponibile. Si è iscritta qualche mese dopo di me e Camilla e l’abbiamo conosciuta alla macchinetta delle bibite perché le aveva mangiato i soldi e noi l’abbiamo aiutata, così è nata la nostra amicizia. Beh ormai è da tanto tempo che è fidanzata con Maxi: ragazzo argentino, alto quanto lei, capelli un po' ricci e adora l’hip hop! Infatti si veste sempre con jeans e felpe larghi e porta ogni giorno un cappellino diverso, a seconda di cosa indossa! È una persona socievolissima e troppo simpatica e lui e la sua dolce metà sono inseparabili. Sono l’opposto di Cami e Broadway che sono sempre a discutere, rincorrersi e farsi i dispetti (anche se poi naturalmente fanno la pace) invece Nata e Maxi sono il contrario. Infine c’è Diego, anche lui spagnolo. È molto alto, bel fisico, capelli neri e occhi di un verde scuro, tranne quando è al sole che diventano più chiari! Lui adora il rock, infatti si veste con colori scuri, anfibi, borchie e catene. Quando l’ho conosciuto era insopportabile! Sembrava un pagliaccio.. faceva il furbo e lo sbruffone con tutti. Poi è cambiato con l’andare del tempo perché finalmente si è reso conto che era sempre più solo e dopo aver cantato una canzone sul palco dello Studio, si è scusato con tutti promettendo di cambiare atteggiamento. E così è stato.. per fortuna! Inizialmente ci provava con me e mi ha pure baciata a tradimento: mi ha detto di aver bisogno di aiuto nel comporre ed io, ingenua, l’ho fatto; e mentre eravamo vicini e stavamo scrivendo qualcosa, lui mi ha girato il viso improvvisamente dandomi un veloce bacio sulla bocca. Ma vabbè, non me la sono presa troppo.. lui poi ha capito che tra noi non poteva esserci niente, se non un’amicizia. Ora infatti siamo molto amici, cantiamo insieme, ci aiutiamo, parliamo, ci ascoltiamo.. e ne sono davvero contenta. Ha avuto un paio di ragazze ma niente di che, ora è in cerca del vero amore e spesso mi confida che gli piacerebbe avere accanto una persona da coccolare e da far stare bene. Insomma, è davvero cambiato! Una volta risposto a tutti spengo il pc e mi metto a sonnecchiare un po'. “Violetta? Ehi dormigliona!” mi sento toccare e mi sveglio agitata “che c’è?” è mia zia che mi sta chiamando “ehi stai bene? Sei sudata!” mi tocca la fronte “sì.. sto bene. Ma che ore sono?” prendo il telefono e guardo “le 19.30.. immagino mi sei venuta a chiamare per la cena” dico sorridendole e toccando i suoi morbidosi capelli “zia mi devi dire cosa usi per i capelli! Come fanno ad essere sempre così lucidi e morbidi?” .. “eh un giorno ti svelerò il mio segreto! E sì, hai ragione.. ti ho chiamata per andare a mangiare” si alza e mi da un bacio, mentre io mi ributto sul cuscino “uffa ma stavo dormendo così bene” .. “e dopo tornerai a dormire, ma ora devi mettere un po' di cibo qui dentro” e mi tocca la pancia per poi farmi il solletico “dai ziaaa” lei smette e va verso la porta “se entro 10 minuti non sei giù a tavola, torno e faccio il secondo round di solletico” .. “scendo scendo..” esce ed io mi siedo e penso a quello che stavo sognando.. com’è possibile? Stavo sognando che vedevo Leon entrare dalla porta dello Studio e venirmi incontro dicendomi che me l’aveva detto che era destino.. ma era così vicino a me che sentivo il suo respiro e poi mentre si allontanava mi faceva l’occhiolino. Ma tanto era solo uno stupido sogno: non lo rivedrò mai più.. spero! Non è il massimo della simpatia eh.. meglio che vado a tavola, altrimenti zia Angie torna su e mi rovina! Pov Angie Sono in cucina con Olga che le sto dando una mano ad apparecchiare la tavola, lei e Roberto mangiano sempre un po' prima in modo che poi Roberto si occupi delle cose di German e Olga riesce a sistemare le cose in cucina, ovvero il suo mondo. Sono troppo contenta del loro matrimonio, Olga se lo merita, è una donna che merita tutta la felicità del mondo. “vedo che le cose con Roberto proseguono sempre meglio” dico posando i bicchieri in tavola “sì mia cara, non credevo andasse così! Sono riuscita ad esaudire il mio desiderio” .. “sì e te lo meriti con tutto il cuore Olga! Davvero” mi abbraccia per poi mettere la pasta in acqua “sei un’amica Angie. Maaa.. te invece? Con il signor German come va?” inciampo nella sedia “non volevo farti distrarre” continua lei trattenendo una risata “no, non ho visto bene.. comunque come deve andare? Abbiamo un bel rapporto e lui è molto cambiato, quindi non mi lamento” rispondo appoggiandomi alla cucina, guardando Olga mescolare la pasta. “dai Angie, vuoi ancora negare quello che provi per lui? Ti conosco troppo bene” .. “beh gli voglio molto bene ma non ci potrà essere di più.. sai com’è fatto German, da quando si è lasciato con l’ultima fidanzata non ne vuole più sapere di relazioni” dico con le braccia incrociate al petto “oh ma dai tesoro! Non vedi come ti guarda quando parlate? E come si impappina il più delle volte!” sbuffo “ma no figurati.. oh ssh, sta arrivando” nel frattempo Olga scola la pasta per condirla col sugo di noci. “quel cliente è impossibile! Che rompi scatole” dice German sbuffando, senza degnarmi di uno sguardo. “mia figlia?” chiede poi prendendo l’acqua dal frigo “sta per scendere” rispondo e lui annuisce dandomi un’occhiata veloce per poi andare a tavola. “vedi, te l’ho detto che si imbarazza davanti a te! E qui c’è solo un’unica risposta: è pazzo di te” tutto questo la mia amica cuoca me lo sussurra ed io le do una leggera spinta sulla spalla “ma smettila!” e mentre lei ride io vado a sedermi alla destra di mio cognato e intanto vedo la mia nipotina scendere le scale. “oh eccola qua finalmente!” Pov Violetta “sì, sono scesa perché non voglio il tuo secondo round” rispondo ridendo e sedendomi di fronte a mia zia. Olga ci serve la cena, che prosegue parlando delle vacanze. “papà io vado a dormire, domani si torna allo Studio e devo essere sveglia e riposata” mi alzo abbracciandolo da dietro mentre lui finisce il dolce “certo. Vuoi che ti accompagno domani mattina?” sciolgo l’abbraccio e metto le mani ai fianchi “papà! Per favore.. sono grande! Posso andarci da sola” vedo mia zia guardarlo e lui distoglie subito lo sguardo rivolgendolo a me “sì hai ragione. Buonanotte tesoro” gli do un bacio e ne do uno anche a mia zia “buonanotte nipotina, ci vediamo domani allo Studio” .. “certo. Notte notte” salgo, entro in camera, metto il pigiama e mi fiondo sotto le coperte addormentandomi immediatamente. Pov German Finisco il dolce e mi alzo “vado in studio, devo finire di scrivere un email ad un cliente” faccio un mezzo sorriso e Angie annuisce senza guardarmi. Mi siedo nel mio ufficio e cerco di finire l’email che stavo scrivendo, ma mi riesce difficile perché sono distratto da un unico pensiero: Angie. Lei è bella, dolce, gentile ed ha un sorriso meraviglioso, ma il più delle volte discutiamo anche per delle piccolezze e per questo cerco di non starle molto vicino, anche se vorrei un rapporto diverso con lei. Sento bussare “German? Posso?” .. “sì entra Roberto” .. “non mi sembra che ti sia comportato nel migliore dei modi con Angie” sbuffo “Roberto basta! Sempre la solita storia! Se c’è una cosa che non mi è mancata di te durante le vacanze, sono proprio questi tipi di discorsi” cerco di pensare a cosa scrivere “ma German! Insomma è la zia di tua figlia e l’80% della sua vita lo passa qua, in casa tua! E quando tua figlia va in camera sua, tu la lasci lì da sola a tavola senza nemmeno chiederle come sta o cos’ha fatto mentre voi non c’eravate” incrocia le braccia al petto aspettando una mia risposta “beh ho altro da fare ora” rispondo guardando lo schermo del pc “certo, questo è quello che dici ogni volta. German, io ti voglio bene e sei più di un amico per me.. ma soprattutto sai che sono sincero e per questo ti dico che ti stai comportando davvero come un bambino” con questo, Roberto esce dal mio studio ed io mi soffermo su quello che mi ha detto.. forse ha ragione, se me l’ha detto è perché è vero.. Roberto non è una persona che mente o che dice le cose tanto per dirle. Pov Angie “che codardo! Io non so come si fa a comportarsi così” sbraito sfogandomi con Olga e lei mi prende le mani “tesoro hai ragione! Perché non ci parli?” .. “parlarci? E quante volte l’ho già fatto senza mai concludere niente? Non dico tanto, ma almeno per rispetto di Violetta che è sua figlia e mia nipote e non credo le faccia piacere vedere sua zia e suo padre sempre così” incrocio le braccia al petto scrollando la testa “sì, ti do pienamente ragione! È così testardo quell’uomo” risponde Olga mettendo le cose nella lavastoviglie “oh puoi ben dirlo” prendo l’acqua per metterla in frigo “lascia stare tesoro, vai a casa a riposarti che domani ricominciano le lezioni anche per te. Finisco io qui” l’abbraccio “grazie Olga, ti voglio bene. Ci vediamo domani” le do un bacio e per rispetto vado a salutare German. Busso “Roberto non voglio sentire altro per favore” cosa gli avrà detto Roberto per dire così German? Apro appena la porta e mi affaccio “sono Angie” lo vedo drizzarsi e mettere aposto dei fogli “ah.. entra pure” mi dice facendomi gesto con la mano “volevo salutarti, vado a casa” metto le mani nelle tasche posteriori dei jeans “d’accordo, allora ci vediamo domani” .. “sì.. buonanotte” mi giro per uscire “aspetta Angie..” si alza e unisce le mani “ti chiedo se domani sera puoi rimanere a cena di nuovo, vorrei parlarti quando Violetta andrà a dormire” questa frase mi confonde, infatti inarco le sopracciglia “se hai da dirmi qualcosa fai pure, non ho fretta” .. “no tranquilla, sarai stanca e domani inizia un altro anno di lavoro anche per te, quindi devi riposare” sorrido sincera “d’accordo allora. Grazie dell’invito” mi sorride anche lui e vedo che anche lui lo fa in modo sincero “è un piacere. A domani, buonanotte” si risiede “buonanotte” rispondo con un altro sorriso ed esco dirigendomi verso casa. Mi sembra davvero strano che German mi abbia sorriso in quel modo senza innervosirsi più di tanto e soprattutto mi deve parlare! Di cosa? Sono davvero curiosa. Sono innamorata di lui da qualche anno e fino all’ultimo ho sperato che ci fosse qualcosa tra noi e che forse sarebbe potuta nascere una cosa in più, invece alla fine è arrivata l’ultima sua fidanzata e si è tutto bloccato con un enorme punto.. e lui ha smesso di credere nell’amore. Ma so che sotto quell’uomo pensieroso, spesso scontroso e testardo c’è un lato dolce e sensibile.

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Capitolo 3
*** Terzo Capitolo ***


Una luce mi punta proprio agli occhi che io apro con molta difficoltà: giornata di sole! Mi stiracchio per bene e vado alla finestra aprendola, respirando aria di settembre. Ma fa ancora caldo! Quindi mi vesto con un pantaloncino bianco abbinato ad un cinturino beige, una camicetta di jeans e le mie scarpe da ginnastica quelle con il tacco interno. Mi trucco un poco come sempre, sistemo i capelli, prendo la borsa e scendo. “buongiorno a tutti” esclamo sorridente e dando un bacio a papà “buongiorno a te. Come stai? Sei agitata?” mi siedo prendendo una festa biscottata con della marmellata “no, ormai ci sono abituata papà.. anzi non vedo l’ora di iniziare!” .. “ooh buongiorno fiorellino” esclama Olga portando del succo “buongiorno Olga. E Roberto?” chiedo guardandomi in giro senza vederlo “sta tirando fuori la macchina, oggi ho un po' di clienti” risponde mio padre finendo il caffè “sicura che non vuoi che ti accompagni?” .. “sì papà, tranquillo. Anzi è meglio che mi avvii, così prendo anche un po' d’aria. È così una bella giornata oggi!” mi alzo portando in cucina la tazza di latte che ho finito “sì, settembre è cominciato piuttosto bene. Menomale” dice Olga togliendo il resto dalla tavola. “allora io vado! Ci vediamo in giornata, mangio qualcosa al Resto Band con Camilla a pranzo” do un bacio a papà e saluto la mia Olghina per poi uscire e incamminarmi allo Studio. Eccolo qua! Aaah che bello ritornarci! Mi è mancato da morire. Subito vedo Camilla che mi viene incontro abbracciandomi “amica miaaa! Ah quanto mi sei mancata!” la stringo forte “oh anche tu! Ciao ragazzi!” ci sono proprio tutti. “ma guardate com’è abbronzata la mia amichetta preferita” dice Diego abbracciandomi “eh beh chissà quante ore ha passato sotto al sole di Madrid! Eh Vilu?” dice Maxi dandomi un bacio, poi saluto anche Nati e Broadway. “dai entriamo, non vedo l’ora di rivedere Angie” esclama la rossa battendo le mani e così entriamo e c’è già un bel po' di gente “le iscrizioni iniziano già da oggi” dice Maxi guardandosi in giro. “ciao ragazzi! Ben tornati!” ci viene incontra mia zia e abbraccia tutti “Angie che bello rivederti” risponde felicissima Camilla “anche per me è un enorme piacere! Mi siete mancati molto. La prima ora l’avete con me! Ciao nipotina mia” mi da un bacio “ciao zia” .. “vado a preparare le cose in aula, ci vediamo tra 20 minuti ok?” tutti annuimmo. “voi come le avete passate le vacanze?” chiedo curiosa “oh Broadway mi ha portata al suo paese in Brasile! È stato tutto bellissimo” il suo ragazzo l’abbraccia da dietro dandole un bacio sulla guancia. “noi quest’anno siamo stati qua, abbiamo fatto piscina, campeggio, luna park” dice invece Maxi “sì è vero. Volevamo andare anche noi in Spagna ma poi ci sono stati degli imprevisti.. pensiamo di andarci nelle vacanze di Natale” spiega Nati appoggiata al muro con la schiena “beh ci può stare” rispondo io con un’alzata di spalle. “e tu amico mio?” chiedo rivolta a Diego “io ho lavorato come barista alla piscina del centro, mi sono fatto su qualche soldo in modo che anche io a Natale posso fare un viaggio” .. “ma bravo il mio amichetto” rispondo dandogli un pugnetto sulla spalla e lui ride. Mentre facevamo passare il tempo con altre chiacchiere vedo una macchina ferma davanti all’entrata dello Studio e mi soffermo a guardare.. poi vedo scendere loro: Ludmilla, Federico, Francesca e Leon! Cosa? Non è possibile! Sto sognando? Li vedo osservare l’esterno dell’edificio per poi pian piano avviarsi all’entrata. “non ci credo..” .. “cosa Vilu?” chiede Camilla guardandomi in modo strano “eh? Cosa?” .. “hai detto che non ci credi.. a cosa?” pensavo di averlo solo pensato! “vedete quei 4 ragazzi lì all’entrata?” dico sussurrando e loro annuiscono “quindi?” chiede Diego “ecco non ci crederete! Mi stanno perseguitando! Li ho incontrati a Madrid, poi sull’aereo ed ora qui! Ma com’è possibile? Buenos Aires è grossa, perché qui?” .. “vabbè ma che fastidio ti danno?” dice Maxi sistemandosi il cappellino “non è che mi danno fastidio è che sembra che lo fanno apposta! Poi vedete quello più alto? Si chiama Leon ed è un presuntuoso antipatico!” sbuffo “non c’è scritto da nessuna parte che devi farci amicizia” esclama Diego guardandomi mettendo le mani nelle tasche dei jeans “sì lo so.. oh no nascondimi” e mi metto dietro al mio migliore amico cercando di non farmi vedere.. ma inutile! “Violettaaa! Non ci credo! Ma che ci fai qui?” urla Francesca venendomi incontro con Ludmilla “ciao! Io abito poco lontano da qui e vengo allo Studio da 3 anni.. voi piuttosto che ci fate qui?” chiedo facendo un finto sorriso “beh noi ci siamo iscritti online ed eccoci qua” risponde sempre l’italiana “ehi ragazzi! Guardate chi c’è!” ohnnò! Francesca fa segno ai due ragazzi di avvicinarsi “Violetta! Ma dai” dice Federico mettendo un braccio attorno al collo di Ludmilla che le spiega quello che ho detto poco fa “allora ci vedremo tutti i giorni!” risponde lui e nel frattempo arriva anche Leon “ma guarda chi c’è” roteo gli occhi “ciao Leon..” .. “Vilu non ci presenti i tuoi amici?” chiede Camilla sorridendo “ehm sì.. loro sono Francesca, Ludmilla, Federico e Leon.. li ho.. incontrati a Madrid..” dico facendo finta di niente e tutti si presentano. Per ultimo Diego si presenta a Francesca e le prende la mano lasciandoci sopra un bacio “piacere, io sono Diego” e vedo Francesca un po' imbarazzata “io.. io sono Francesca” .. “sì giù le mani eh” si intromette Leon, è la prima volta che lo vedo geloso! Così io tolgo la mano di Diego da quella dell’italiana e mi aggrappo al suo braccio e lui mi fa una faccia strana, ma sorride per la mia gelosia. “ragazzi è tardi, Angie ci aspetta” esclama Natalia guardando l’ora “uh è vero! Andiamo.. voi chi avete?” chiede Cami ai nuovi compagni “ehm canto” risponde l’italiana guardando il foglio delle lezioni “allora siete con noi!” e ci avviamo verso l’aula.. improvvisamente mi cade un foglio quindi mi fermo a raccoglierlo e quando mi alzo c’è Leon dietro di me “ohddio! Che spavento” dico toccandomi il petto e lui ride, poi si avvicina al mio orecchio e mi sussurra “te l’avevo detto che era destino” per poi allontanarsi entrando in aula. Ma cosa.. questo è esattamente ciò che ho sognato! Ma com’è possibile? “Vilu? Che ci fai qui fuori?” zia Angie mi fa segno di entrare ed io senza rispondere, ancora sopra pensiero, entro e mi metto tra Cami e Diego. “buongiorno a tutti. Ben tornati ai, diciamo, vecchi alunni e benvenuti a quelli nuovi. Io sono Angie, insegno canto e chi mi da del “lei” si prende una bella nota” spiega mia zia facendo ridere a tutti “bene, oggi non facciamo una vera e propria lezione essendo il primo giorno, ma sono curiosa di sentire qualcosa dai nuovi arrivati. Tu come ti chiami?” e indica una delle nuove “Francesca” risponde la mora “ma.. sei italiana?” chiede mia zia “sì esattamente” .. “wow che bello! Avresti voglia di farci sentire qualcosa?” lei annuisce e si alza facendo un pezzo di una canzone nella nostra lingua “wow che bella! Hai una voce spettacolare, davvero. L’hai composta tu?” chiede Angie sorpresa “ehm sì.. c’ho messo un bel po' ma alla fine ce l’ho fatta. Si chiama Aprendì a Decir Adios” tutti battiamo le mani e lei ringrazia sedendosi “allora proseguiamo con un ragazzo! Tu?” e indica l’altro italiano “ciao a tutti, mi chiamo Federico e sono italiano come Fran” .. “ciao Federico! Inizia pure quando te la senti” e anche lui canta un pezzo in castigliano “complimenti! Anche tu sei molto bravo. Ha un titolo questa canzone?” dice mia zia sedendosi su uno sgabello “sì, Rescata mi Corazon. L’ho composta io stesso” e detto ciò si siede e anche lì parte un applauso “bene, allora facciamo di nuovo una ragazza.. tu, bionda!” .. “io sono Ludmilla e sono di qua, dell’Argentina” .. “bene, quando vuoi inizia pure” sorride Angie e Ludmilla inizia e finisce il suo turno “che bella voce che hai anche tu Ludmilla” vedo la bionda molto contenta “grazie. La canzone si chiama Quiero e proprio come loro, l’ho scritta io” spiega indicando Fran e Fede e di nuovo applaudiamo “beh manca l’ultimo” e indica Leon.. “ciao, io sono Leon e sono del Messico” dice con le mani in tasca “wow.. abbiamo due italiani, un’argentina e un messicano! Qua siamo un mix di nazioni” esclama mia zia e noi tutti ridiamo “allora Leon, parti pure” quando Leon inizia a cantare sento un brivido.. è una canzone d’amore ed ha una voce bellissima. Vedo lanciarmi uno sguardo e fare un mezzo sorriso ed io abbasso la testa guardandomi le scarpe. “ragazzi avete tutti una voce meravigliosa, sul serio! Siete molto bravi” si complimenta mia zia “l’hai scritta e composta tu?” .. “sìsì, si chiama Amor en el Aire” .. “bene grazie, puoi sederti. Ragazzi l’ora è già passata. Facciamo così, domani sentiamo un po' di voci degli alunni che già frequentavano lo Studio e poi vi darò un compito, ok? Ma continuate ad esercitarvi mi raccomando. Ora vi lascio, buona giornata” e così uscimmo tutti dall’aula ed io mi fiondo all’armadietto “ehi Vilu! Come mai sei scappata?” mi chiede la mia migliore amica sistemando anche lei alcune cose nel suo armadietto “mi sono ricordata che non ho messo il silenzioso al cellulare” invento per non dare sospetti “ah.. è stata carina la prima lezione con tua zia! Sono bravi i nuovi arrivati, tu che dici?” io annuisco “sì.. non male” .. “stai bene?” mi chiede prendendomi per un braccio “sìsì, scusa.. stavo solo pensando ad una cosa! Ora abbiamo Beto giusto?” chiedo guardando l’orario “giusto!” si avvicinano quelli nuovi “ehi ragazzi! Siete stati tutti molto bravi” urla Camilla chiudendo il suo armadietto “grazie! Siamo curiosi di sentire voi, domani” risponde la mora “certamente! No Vilu?” mi dice Cami mettendomi un braccio attorno al collo “sì, certo!” sento lo sguardo di Leon fisso su di me, infatti alzo gli occhi e vedo che mi sta guardando “eccoti amore mio! Non ti trovavo” arriva Broadway prendendo la mano della sua amata “tesoro!” .. “Beto starà per arrivare, andiamo?” dice il brasiliano “sì.. devo far sentire a Beto un pezzo che ho fatto con la chitarra elettrica” esclama Camilla “beh te l’ho insegnata io ad usarla, sarai bravissima sicuramente” risponde lui facendole l’occhiolino “cosa vorresti dire? Che sei più bravo di me? Eh?” ohnnò ci risiamo.. “no Cami, ho solo detto che te l’ho insegnato io a suonarla” .. “e quindi? Devi sempre farti vedere che sei capace di fare qualcosa!” e detto questo Camilla inizia ad allontanarsi con Broadway dietro che la supplica come ogni santa volta! Ludmilla e Francesca mi stanno guardando confuse “lasciate stare, sono sempre così.. tempo 5 minuti che fanno pace” spiego io chiudendo il mio armadietto e loro fanno una risata “l’importante è quello.. anche io e Fede siamo spesso così” dice la bionda guardando il suo fidanzato che subito annuisce “sì è vero” .. “ragazzi venite?” chiede Nata passando con Maxi e tutti annuiamo. Stavo per incamminarmi ma Leon mi prende e mi ferma da un braccio “ehi.. ti piace la canzone che ho cantato prima?” mi chiede appoggiato ad uno degli armadietti “sì.. carina” rispondo con un’alzata di spalle “carina? Solo?” .. “cosa devo dirti? Sì Leon, sei stato magnifico, il più bravo di tutti, un vero campione, il miglior cantante che abbia mai sentito in vita mia.. anzi ti applaudo pure” e lui ride “grazie, sei molto gentile.. nessuno mi ha mai detto tutte queste belle cose” mi dice incrociando le braccia al petto “eh fatti due domande allora” si raddrizza “che vorresti dire?” .. “quello che hai capito..” mi sto per voltare ma di nuovo mi ferma e siamo un po' più vicini di prima “perché mi parli così?” mi chiede serio “perché mi sei stato antipatico fin dall’inizio. Il mondo non gira attorno a te” lui ride “nemmeno attorno a te se è per questo” io alzo le spalle “ma almeno io lo so e non mi atteggio come fai tu” si avvicina un po' di più “ammettilo che non sai resistermi” sgrano gli occhi “scusa? Questa è la dimostrazione di quello che ho detto io. Scommetto che non hai avuto neanche una fidanzata” dico socchiudendo gli occhi e lui ride di nuovo “ne ho avute eccome.. la mia bellezza incanta tutte” sta volta a ridere sono io “allora avrai fatto degli incantesimi per far sì che si siano messe con te! Oppure erano tali e quali a te.. ovvero sciocche, presuntuose e antipatiche” lui si mette con le spalle appoggiato agli armadietti “eh l’invidia è una brutta cosa” dice passandosi una mano tra i capelli “sì..” poi mi avvicino e gli sussurro all’orecchio “ma anche l’ignoranza non scherza eh” e così mi allontano andando nell’aula di Beto, ovvero quella di strumenti.

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Capitolo 4
*** Quarto Capitolo ***


Pov Leon Che tipa tosta sta Violetta! Che caratterino! “Leon? Che ci fai ancora lì? Manchi solo tu” forse mi sono soffermato un po' troppo su quella ragazza, Federico è venuto a chiamarmi. “sì eccomi” mi si avvicina “stai bene? Stavi sorridendo da solo” alzo le spalle “lasciamo perdere..” gli metto il braccio attorno al collo ed entriamo in aula di strumenti. Pov Violetta “Vilu dove caspita eri?” mi chiede Camilla sedendosi accanto a me con uno spartito in mano “dagli armadietti” rispondo facendo finta di leggere qualcosa “ancora? Ci sei stata tutto sto tempo? E a fare?” mi chiede sempre più curiosa “massì c’era Leon” .. “Leon cosa?” dice Nata sedendosi accanto a Cami “sssh” faccio gesto col dito “scusa..” risponde la riccia “Leon cosa?” ripete sussurrando “niente era agli armadietti con me e non smetteva di assillarmi” Nata si avvicina ancora di più “uh e che ti diceva?” .. “sì infatti, che ti diceva?” concorda la rossa “ma niente ragazze! Faceva lo sbruffone come sempre.. mi ha chiesto se mi è piaciuta la canzone che ha cantato prima ed io ho risposto che è carina e lui mi fa “carina? Solo?” ed io gli ho detto che il mondo non gira attorno a lui che non è perfetto e cose di sto genere” spiego sbuffando “e lui cos’ha risposto?” domanda Natalia “rideva e ha detto che non gira nemmeno attorno a me.. peccato che lui invece dimostra il contrario di sé!” rispondo io scocciata “ehm Violetta.. non è che ti piace vero?” mi chiede Camilla e vedo Nata assecondarla facendo sì con la testa “ooh come no! Guarda uno come lui è proprio l’ultimo dei miei pensieri” .. “sì ma..” Camilla non riuscì a terminare la frase che entrò Beto urlando “ehilààà! Ciao ragazzi!” e noi lo salutammo sorridenti. Beto in realtà si chiama Roberto, ma fin dall’inizio si fa chiamare con il soprannome anche dai professori. È un uomo molto ma molto vivace! Cioè, è un insegnante bravissimo e si impegna molto sul suo lavoro.. ma è davvero, diciamo “matto”. Fa sempre casini, butta per aria tutto e noi siamo sempre a preoccuparci e cerchiamo di stargli piuttosto lontano. Non è altissimo, ha i capelli folti, lunghi e neri e porta gli occhiali. “bentornati ai vecchi alunni e benvenuti a quelli nuovi! Come avete passato le vacanze?” chiede cercando di sistemare dei fogli ma facendoli cadere quasi tutti e noi rispondiamo con un coro di “bene” e Maxi lo aiuta a tirar su i fogli. “allora.. oggi è il primo giorno, quindi faremo lezione domani. Farò qualche domanda ai ragazzi nuovi, per sapere a che livello sono. Tu, biondina! Come ti chiami? Da dove vieni?” Ludmilla si alza, mentre Beto cerca di sedersi sullo sgabello ma per poco non cade. “mi chiamo Ludmilla e sono di qui” spiega la bionda “bene.. dimmi Ludmilla, sai suonare qualche strumento che vedi in quest’aula?” chiede il professore “sì, suono piuttosto bene la chitarra classica. Riesco a far qualcosa anche con la testiera o col pianoforte ma devo perfezionarmi e migliorare” .. “bene, allora vedremo di fare questo miglioramento! Ti va di farci sentire qualcosa con la chitarra classica?” chiede Beto e Ludmilla annuisce. Suona la base di Quiero e noi tutti applaudiamo “sì devo ammettere che sei molto brava! Proseguiamo.. tu?” e indica la mora “io sono Francesca e vengo dall’Italia. So suonare bene il pianoforte e faccio qualcosa con la chitarra classica e quella elettrica” Beto annuisce “molto bene Francesca! Un’italiana, wow.. che onore!” Francesca sorride “qui non c’è il pianoforte perché non ci sta, ma sicuramente l’avete visto, o lo vedrete, nell’aula del palco dove si faranno le varie prove eccetera eccetera eccetera.. però c’è la tastiera, riesci lo stesso?” lei annuisce “sìsì” il professore di strumenti si alza e sta per attaccare un filo alla tastiera, ma ci inciampa e stacca anche quello che c’era già attaccato “Beto stai bene?” chiedo io dandogli una mano a sistemare “sì grazie Camilla” risponde lui mettendosi aposto gli occhiali “ehm sono Violetta” dico io tornando a sedermi “una Violetta? Ma com’è possibile qua dentro?” dice lui guardandosi attorno e per terra “ma no..” inizio io ma poi ci ripenso “vabbè lasciamo perdere” sussurro. “posso partire?” chiede Francesca in piedi dietro la tastiera “e dove vuoi andare?” chiede Beto tornando a sedersi “no intendevo se posso cominciare” intanto vedo Federico guardare Maxi con un’espressione come dire “ma sta bene?” e Maxi scrolla la testa e fa gesto come rispondere “lascia perdere” poi sollevo poco lo sguardo da Fede e vedo Leon guardarmi e farmi l’occhiolino, io mi giro e sbuffo e con la coda dell’occhio vedo che sorride. Francesca suona la base di Aprendì a Decir Adios e l’insegnate le fa i complimenti, noi applaudiamo “brava la mia amicona” sussurra Ludmilla abbracciandola. “allora andiamo avanti.. tu col ciuffetto?” .. “ciao! Mi chiamo Federico e sono italiano. Suono piuttosto bene il pianoforte e la chitarra elettrica” spiega Fede “allora ce ne sono due di italiani! Visto che la tastiera l’abbiamo già sentita, ti va di suonare la chitarra elettrica?” chiede il professore “sì va bene” e così suona il pezzo di Rescata mi Corazon. “bravo amico” Leon gli da il 5. “allora finiamo con l’ultimo nuovo alunno” dice Beto indicandolo “mi chiamo Leon, vengo dal Messico e so suonare bene un po' tutto” io sbuffo.. ma guardate come si pavoneggia “hai da dire qualcosa Violetta?” mi chiede Beto “nono” rispondo io passandomi una mano tra i capelli “d’accordo.. allora Leon, suona quello che preferisci” dice l’insegnante indicando i vari strumenti “mmh facciamo la chitarra classica” risponde lui prendendola “va bene, inizia pure” e anche lui fa la base della sua canzone, ovvero Amor en el Aire. “molto bene! Bravissimi tutti e 4. L’ora è passata e potete andare a mangiare qualcosa per pranzo. Ci vediamo!” e detto ciò esce. Ci alziamo e sto per dirigermi all’uscita “nononono signorina.. ferma un po'” mi blocca la mia migliore amica “perché prima hai sbuffato?” alzo le spalle e sto zitta “allora?” esclama di nuovo la rossa e vedo Nata salutare Maxi con un bacio e venire verso di noi “perché urli Camilla?” chiede la riccia “beh perché la signorina Castillo non vuole dirmi il motivo che prima ha sbuffato quando toccava a Leon.. casualmente proprio quando toccava a lui” ed entrambe mi guardarono poi esplodo “ma dai ma l’avete visto? Io so suonare un po' di tutto.. gne gne gne” dico imitando la sua voce “e beh? Uno non può esserne capace? E poi che ti importa scusa?” mi chiede sempre la rossa “infatti, Camilla ha ragione” l’asseconda Nati “mmh voi non capite” rispondo battendo i piedi e mi giro per uscire “è cotta” esclama Camilla “sì direi di sì” risponde la riccia “vi ho sentite” urlo in corridoio rivolgendomi alle mie amiche.

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Capitolo 5
*** Quinto Capitolo ***


Pov Leon Quella Violetta inizia a mandarmi in tilt davvero! Adesso mi sente! La cerco e la trovo parlare con Diego “scusa posso parlarti?” lei mi guarda e dice “ehm fammici pensare.. no” poi torna a guardare Diego che invece sta osservando me e poi sposta gli occhi appena dietro “Diego?” esclama Violetta sventolandogli una mano davanti agli occhi “sì.. Vilu ci vediamo dopo, devo fare una cosa” e se ne va “ma..” Violetta sta per incamminarsi ma la blocco prendendole un braccio e facendola girare, invertendo i nostri posti “ferma qui” lei sbuffa alzando le braccia “si può sapere che vuoi? Non ho niente da dirti” .. “beh io invece sì. Posso sapere cosa ti ho fatto?” chiedo alzando un poco la voce “ma cosa urli! Vedi come sei? Ti pavoneggi sempre” mi dice lei gesticolando “ma per favore, senti chi parla! L’esperta di tutto, quella che si crede una grande solo perché ha sempre la risposta pronta” lei ride “ah è questo che ti rode allora eh? Ti brucia?” sta volta a ridere sono io “se c’è una cosa che proprio puoi escludere è quella che hai appena detto Violetta o Rosetta o come ti chiami” mi appoggio al muro incrociando le braccia al petto “pensi di essere furbo chiamandomi così? Pensi di essere divertente storcendo il mio nome? Anzi sì, sei proprio divertente perché sei un emerito pagliaccio Leon! E ti dico ancora una cosa, potrei storcerlo anche io il tuo nome.. Leone o Ghepardo o come ti chiami” mi metto a ridere nuovamente e cambio strategia, per renderla ancora più nervosa così mi avvicino di più a lei “ammettilo che sei tu quella che rode.. che sei tu l’invidiosa che vorrebbe essere al posto di altre mille ragazze anche solo per ricevere un mio bacio” lei per un momento resta seria, poi esclama “non ti bacerei neanche se stessi morendo di fame e tu fossi l’ultima fetta di pane rimasta sulla terra” all’inizio sorrido poi mi avvicino al suo orecchio e sussurro “che ne diresti di una prova? Perché non proviamo ad uscire un pomeriggio?” poi ritorno a guardare il suo viso e la sto guardando occhi negli occhi e per provocarla ancora di più mi passo la lingua sul labbro superiore. Violetta osserva ogni mio movimento poi finisce anche lei a fissarmi negli occhi.. inizialmente sento qualcosa dentro ma poi mi riprendo e faccio una risatina “sapevo che reagivi così” lei socchiude gli occhi “Leon te lo dico per l’ultima volta.. non uscirei con te per nulla al mondo.. neanche se stessi prendendo fuoco e tu fossi l’ultimo secchio d’acqua” detto ciò si allontana da me, dirigendosi altrove ed io mi passo una mano tra i capelli andando alla ricerca di Federico. Pov Diego Mi allontano dalla mia migliore amica perché vedo Francesca da sola dagli armadietti e ne approfitto andandole incontro. “ehi” la saluto appoggiandomi con la spalla su un altro armadietto. “ciao” mi dice sistemando alcune cose “come ti senti qui? Ti piace?” chiedo cercando di essere il più gentile possibile “sì molto. Angie e Beto sono molto bravi, mi hanno fatta sentire a mio agio” chiude il suo armadietto e si posiziona come me “ne sono contento. Nel pomeriggio ci sarà anche il direttore che sicuramente verrà a vedervi per salutarvi e per conoscervi” lei annuisce, la vedo un po' in imbarazzo e si mette una ciocca di capelli dietro all’orecchio “sì mi piacerebbe conoscerlo. Viene solo di pomeriggio?” .. “no dipende da quello che ha da sbrigare qui allo Studio, a volte ci sta anche tutto il giorno” spiego io sorridendo “ah ho capito” mi dice lei abbassando lo sguardo “beh naturalmente se hai bisogno di qualcosa io ci sono” lei torna a guardarmi “sì certo, ti ringrazio” le do un bacio sulla guancia e mi allontano. Non so come mi è uscito ma mi è venuto spontaneamente. Pov Francesca Diego mi ha appena dato un bacio sulla guancia! E che carino che è stato chiedendomi come sto e dicendo che se ho bisogno lui è disponibile. Devo ammettere che è molto dolce ed è anche bello esteticamente.. i suoi occhi e il suo sorriso mi incantano, per questo poco fa non riuscivo a guardarlo più di tanto in faccia. “eh Fran? Tu cosa ne pensi?” vedo una mano davanti ai miei occhi e mi accorgo che c’è Ludmilla che si sta sistemando i capelli guardandosi al suo specchietto personale “cosa ne penso, di cosa?” chiedo mordendomi un labbro “ti ho chiesto cosa ne pensi riguardo a come abbiamo passato la mattinata” mi spiega lei continuando a guardarsi “oh ehm.. bene direi” mi schiocca le dita davanti al viso chiudendo contemporaneamente lo specchietto “Francesca ci sei?” io annuisco “sì certo” .. “non mi sembra proprio.. a cosa stai pensando? O a chi?” mi chiede Ludmi incrociando le braccia al petto “ehm.. a.. a Diego” confesso io guardando di nuovo i miei piedini “a Diego lo spagnolo? L’amico di Violetta?” mi domanda la bionda “sì.. prima è venuto a chiedermi come sto, come mi trovo.. è stato così gentile” Ludmilla sorride “beh sì sembra un ragazzo serio e gentile.. ma mi raccomando amica mia eh.. occhi bene aperti” .. “sicuramente” dico io abbracciandola. Pov Violetta Mmh quanto lo detesto! È il ragazzo più insopportabile che abbia mai incontrato in tutta la mia vita! “lo odio! Lo odiooo!” entro in aula dove trovo Nata e Cami chiacchierare “Vilu tutto bene?” mi chiede la spagnola “tutto bene? Non lo sopporto! Ma vi rendete conto? Si crede il re del mondo! Lui.. e ci ha pure provato!” Camilla mi interrompe “Violetta calmati un attimo per favore! Si può sapere cos’è successo adesso?” mi siedo e bevo dalla bottiglietta d’acqua che mi porge la rossa “Leon! Non è possibile.. crede di essere irresistibile, poi mi dice che sono invidiosa delle altre ragazze che ha baciato, dice che rosico e poi mi sussurra di fare una prova uscendo insieme! No dico.. vi sembra normale?” mi metto le mani tra i capelli appoggiando i gomiti sulle gambe. Le mie amiche si avvicinano e a parlare per prima è Camilla “Vilu scusa se non ti interessa perché gli dai tanto importanza?” poi ci fu la volta di Nati “infatti Vilu, Camilla ha ragione.. se non ti interessa né lui né quello che dice, allora dovresti fregartene.. se fai così dimostri il contrario..” e Cami terminò la frase della nostra amica spagnola dicendo “soprattutto la dai vinta a lui” alzo lo sguardo verso loro e vedo Camilla con le braccia incrociate al petto e Natalia con le mani ai fianchi “sì avete ragione amiche mie! Grazie” mi alzo e facciamo un abbraccio di gruppo “ma ti pare Vilu?” esclama la rossa “le amiche servono a questo” sorride la mora. Sentiamo un colpo di tosse e ci giriamo dalla porta “Diego” gli vado incontro abbracciandolo “Vilu avrei bisogno di parlarti” io guardo le mie migliori amiche e loro capiscono “ci vediamo fuori dallo Studio, vi aspettiamo per andare a mangiare qualcosa ok?” chiede Cami e sia io che Diego annuiamo salutandole. “sediamoci” propongo e così facciamo. “allora dimmi” .. “vedi.. penso di aver preso un colpo di fulmine” dice il mio migliore amico passandosi una mano dietro la testa “uuh.. e chi è la fortunata?” chiedo curiosa “ehm.. beh.. Francesca” ohnnò.. assumo uno sguardo triste e lui se ne accorge subito “che c’è Vilu?” .. “Diego.. a me fa piacere eh davvero.. sai che io voglio solo che tu stia bene e che tu sia felice..” cerco di comporre una frase in modo gentile per non farlo rimanere male “ma..?” mi interrompe lui “ma Francesca è.. ehm.. fidanzata” lui inarca le sopracciglia “e con.. con chi?” sbuffo “con Leon” gli metto una mano sulla guancia come per accarezzarlo “Diego mi dispiace, davvero.. se posso fare qualcosa..” il mio migliore amico di nuovo mi ferma “no tranquilla.. infondo non la conosco nemmeno.. le ho solo chiesto come si trova qui e che se ha bisogno di qualcosa io ci sono.. ma sei sicura che stia con Leon? Io non li vedo quasi mai insieme.. intendo come una coppia” io annuisco perché lo capisco benissimo “sì nemmeno io capisco questa cosa.. ma comunque hai fatto bene a dirle quelle cose!” mi prende la mano e la stringe tra le sue “sì.. ma tu stai bene? Ti ho sentita urlare prima” sbuffo nuovamente “massì per Leon sempre..” e gli spiego quello che ho raccontato poco fa alle mie amiche. “beh Vilu, tu se gli rispondi a suo modo e gli dai corda è ovvio che lui fa ancora più il furbo e ne approfitta.. tu ignoralo” mi risponde Diego capendomi “sì lo so, me l’hanno detto anche Camilla e Nata” ci alziamo e ci abbracciamo “ti voglio bene Violetta e per qualunque cosa, io ci sarò” .. “ti voglio bene anche io ed anche io ci sarò sempre per te” mi da un bacio sulla guancia ed usciamo dall’aula. Pov Nata Io e Cami siamo sedute sul muretto fuori dallo Studio ad aspettare Diego e Vilu. Nel frattempo arriva anche il mio amore che tanto amo “ciao amore mio” mi dice Maxi sedendosi accanto a me e lasciandomi un tenero bacio sulle labbra “ciao Cami” .. “ciao Maxi” si danno un bacio sulla guancia poi Maxi mi chiede “ho interrotto qualcosa?” .. “nono.. però stavo pensando a una cosa” dico io guardando Camilla “cioè?” mi chiede lei “se tipo invitiamo anche Leon, Federico, Ludmilla e Francesca a mangiare con noi?” lei annuisce “per me va bene..” poi guardiamo il mio ragazzo “sìsì d’accordo.. ma come mai sta decisione?” .. “perché Violetta e Leon non smettono di discutere.. noi le abbiamo detto di ignorare quello che lui fa e dice, altrimenti così lui continuerà a vita.. e magari se siamo tutti insieme si danno una regolata, ecco” spiego io ad entrambi “giusto Nati! Sei un vero genio!” mi abbraccia Cami “eh la mia geniosa, splendida ragazza” si unisce anche Maxi all’abbraccio. Pov Leon Sono in corridoio che aspetto il mio migliore amico ed ecco che lo vedo arrivare con la sua ragazza e la mia sorellina. “ehilà amico! Andiamo a mangiare?” mi chiede Fede toccandosi la pancia “sì..” ma Fran ci interrompe sbattendosi una mano in fronte “che stupida ho lasciato il cellulare di là! Ludmi mi accompagni?” la bionda annuisce “sì certo” e si allontanano “Fede.. secondo te me la tiro?” chiedo improvvisamente al mio migliore amico che fa un’alzata di spalle “beh dipende.. a volte sì” io annuisco “mmh.. ho capito” passo una mano tra i capelli e lui domanda “perché me lo chiedi?” .. “perché ho avuto una discussione con Violetta..” inizio io appoggiandomi alla parete “di nuovo?” esclama Federico “e sta volta perché?” continua sempre lui ed io glielo spiego “ma non ha nessun effetto su di lei! Cioè non l’ho mai incontrata una così..” dico terminando il discorso “beh allora lascia stare i tuoi giochetti Leon! Magari è un segno del destino che tornando qui hai trovato una ragazza che sa affrontarti e che non cade alle tue trappole” io sorrido, poi divento serio di colpo “ehi amico.. tu sai che io non ci faccio niente eh! Non faccio soffrire nessuno.. mi piace solo stuzzicare” Fede subito annuisce “sì certo! Lo so, lo so.. boh Leon, te l’ho detto.. secondo me dovresti cercare di tirar meno la corda diciamo.. anche perché lei è qua da molto prima di te direi, è piena di amici e potrebbe spargere la voce che sei uno stupido, uno che ci prova con tutte eccetera” io sorrido di nuovo “cavolo, ma dove lo trovo un altro amico come te? Sai sempre farmi ragione!” ci abbracciamo “beh è lo stesso per me!” mi risponde Fede. Pov Violetta Sto uscendo dall’aula con i miei fogli delle lezioni in mano, appoggiati al petto. Ma ad un tratto qualcuno mi viene addosso correndo e mi cade tutto. “ohddio Violetta scusami! Perdonami davvero.. ero di fretta e non ti ho vista” quella che mi è venuta addosso è Francesca, ma con lei c’è anche Ludmilla “ma figurati Francesca.. lo so che non l’hai fatto apposta” entrambe ci accucciamo per raccogliere i fogli da terra per poi rialzarci e l’italiana mi porge quelli che aveva fatto su lei “grazie mille. Allora.. ehm come vi trovate?” chiedo per gentilezza “oh molto bene! Sia qua allo Studio che con i professori” risponde la mora contenta “e tu?” chiedo rivolta a Ludmilla e anche lei sorride “sì anche io mi trovo bene.. anche voi compagni siete simpatici e anche disponibili” .. “oh beh certo! Qua siamo un bel gruppetto.. vedrete che anche voi vi integrerete con il tempo, con le varie lezioni e tutto il resto” spiego guardando tutte e due che sorridono annuendo “speriamo” sussurra la mora “ma certo” dico io passandole una mano sul braccio per rassicurarla poi sento di doverle delle scuse “ehm io credo di dovervi delle scuse per il mio comportamento.. non sono stata il massimo della simpatia” .. “ma va figurati! L’hai appena detto tu che col tempo le cose miglioreranno” mi consola Francesca “sì infatti.. sta tranquilla” concorda la bionda “grazie davvero.. beh se avete bisogno..” dico io facendo per girarmi “aspetta Violetta..” mi blocca l’italiana “puoi chiamarmi Vilu” dico io sorridendo “allora tu puoi chiamarmi Fran” mi dice lei “e a me Ludmi naturalmente” esclama la bionda mettendo le mani nelle tasche posteriori dei leggins. “io volevo scusarmi per il comportamento di Leon.. è così un po' con tutti.. ma credimi, se lo conosci a fondo è totalmente diverso” mi racconta Fran un po' scocciata poi si mette a parlare Ludmilla “oh sì.. pensa che quando io e Fran ci siamo conosciute, ovvero alle medie, un giorno mi ha invitata a casa sua e c’era Leon che subito ci ha provato con me! Ma poi Francesca gli ha detto che io stavo con Federico e che ero la sua migliore amica e allora da lì ha cambiato completamente atteggiamento con me, soprattutto dopo che ha fatto amicizia con Fede.. che come vedi ormai sono inseparabili come fratelli” io l’ascolto e la capisco, tranne il fatto che Leon ci ha provato con lei con lì davanti Francesca, ovvero la sua fidanzata! Infatti ora glielo chiedo “ehm Fran.. ma a te non da fastidio che Leon faccia così davanti a te? Così spudoratamente?” lei alza le spalle “beh lui è grande e vaccinato quindi può fare quello che vuole.. è ovvio che se sbaglia sono problemi suoi ma io per lui ci sarò sempre perché siamo molto uniti” continuo a non capire “beh ma non provi un po' di gelosia?” l’italiana muove un po' la testa “dipende.. a volte sì..” a volte? Ma come a volte? “ma Fran.. prima ci ha provato anche con me Leon” lei subito sgrana gli occhi e Ludmilla si mette una mano in fronte “non è possibile! Siamo appena arrivati e già fa così” esclama la bionda “sì infatti.. dopo gliene dirò due perché se comincia così non andiamo affatto bene! Ma cosa ti ha detto? O fatto?” ma io non capisco.. prima non è gelosa per niente e ora sì?! “beh stavamo discutendo e si pavoneggiava come al solito e dopo avermi dato dell’invidiosa, dicendo che vorrei essere al posto delle ragazze che l’hanno baciato, si è avvicinato al mio orecchio e mi ha sussurrato che se avrei voluto saremmo potuti uscire insieme e vedere come andava la cosa e chi aveva ragione” Francesca pare sconvolta “non è possibile! Quel ragazzo non ha limiti!” .. “Fran è meglio parlarci” esclama Ludmilla e la mora fa gesto di sì con la testa “sì è il caso.. grazie Vilu per avermelo detto” io sorrido “è più che giusto che tu lo sappia! Insomma state insieme e lui si comporta così con le altre come se niente fosse e tu..” lei mi ferma “nonono.. aspetta.. noi.. cosa?” inarco le sopracciglia “state.. insieme” deglutisco “no.. nono Vilu ti.. ti sbagli di grosso” .. “che intendi?” chiedo sempre più confusa “Leon è mio fratello.. cioè fratellastro.. mia mamma e suo padre si sono sposati..” ok ora sono io la sconvolta! “cosa.. tu.. dici davvero? Ecco perché non capivo il tuo comportamento.. scusami” mi passa una mano sul braccio “ma figurati! Tutti possono fraintendere! Beh ora andiamo a mangiare.. ci vediamo dopo” .. “ciao Vilu” mi saluta anche Ludmilla ed io faccio lo stesso. Devo dirlo assolutamente a Diego!

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Capitolo 6
*** Sesto Capitolo ***


Mi reco fuori dallo Studio e trovo i miei amici “ehi Vilu eccoti! Che fine avevi fatto?” mi chiede Camilla appoggiata al muretto tra le gambe di Broadway che ci è seduto sopra “mi sono scontrata con Francesca e abbiamo fatto due parole..” alzo gli occhi e vedo Diego che mi guarda e sembra piuttosto pensieroso. “a proposito.. pensavamo di invitare anche loro a mangiare qualcosa con noi” torno a guardare la rossa “è? Perché? Che c’entrano loro?” chiesi io innervosendomi “Violetta perché ti scaldi tanto? Stai calma” esclama Maxi gesticolando “sì Vilu.. essendo che sono nuovi e non hanno amicizie, potrebbero venire assieme a noi per integrarsi” spiega Nata assecondando il suo fidanzato. Io guardo di nuovo il mio migliore amico e lui alza le spalle come a dire “per me va bene” io allora annuisco “ehm sì.. avete ragione” mi passo una mano tra i capelli e proprio in quel momento vediamo uscire i 4 nuovi studenti. “ciao ragazzi! Come va?” domanda Cami mentre Broadway scende dal muretto “ciao! Bene grazie” afferma Francesca “sì bene” dice Federico e Ludmilla e Leon annuiscono. “beh volevamo chiedervi se volete venire a mangiare qualcosa con noi” chiede Maxi mettendo un braccio attorno al collo della sua amata. “non so.. voi che dite?” domanda Fran guardando gli altri 3 e subito Fede alza le spalle “per me va bene” poi guarda Ludmi che anche lei annuisce “sì anche per me” infine l’italiana guarda il fratello “non so Fran..” intanto io e Diego continuiamo a scambiarci occhiate “oh dai vuoi sempre fare l’associale!” dice lei incrociando le braccia “ehi non litigate.. era un’idea per stare un po' insieme, per conoscerci un po'” spiega la rossa. Leon si passa una mano dietro al collo “d’accordo” poi sua sorella esulta battendo le mani e saltandogli addosso abbracciandolo. Diego mi guarda triste ed io faccio segno di no con la testa. “beh allora andiamo dai, che dopo abbiamo l’ora con Gregorio!” dice Nata prendendo Maxi per mano “ehm senza offesa Diego” continua la riccia “figurati” risponde Diego; sì perché Gregorio è il papà del mio migliore amico. Nata e Maxi andarono per primi mano nella mano; dietro a loro ci sono Camilla e Broadway anche loro mano nella mano. Diego stava per fare un passo ma io lo bloccai facendo passare gli altri. “che c’è?” mi chiede subito il mio amico “devo dirti una cosa importantissima” sussurro io immaginando già la sua reazione “di che si tratta?” .. “di Francesca” lui sbuffa “lascia stare vah.. hai visto prima come gli è saltata addosso?” mi aggrappo al suo braccio “già.. ma solo perché è.. suo fratello!” Diego si blocca “cosa? Dici sul serio?” .. “certo! Secondo te dico una cosa così tanto per dire al mio migliore amico dopo che so che gli piace quella tale ragazza che ho nominato?” Diego mi abbraccia prendendomi in braccio e facendomi girare “aaah che bello Vilu!” poi mi posa a terra e mi chiede ancora “ma come fai a saperlo?” ed io gli spiego tutto quello che ci siamo dette io e Fran in corridoio poco fa. “dici che avrò mai una possibilità con lei?” lo prendo di nuovo per il braccio e ricominciamo a camminare “beh dipende da come ti comporti e se sai conquistarla amico mio” mi da un bacio tra i capelli “giusto, giusto”. Arriviamo al Resto Band e appena entriamo ci viene incontro una ragazza “ciao ragazzi! Wow quanti siete oggi?” .. “ciao Melissa! Eh oggi ce ne sono 4 in più, nuovi alunni dello Studio” spiega Cami “mmh.. allora potete mettervi là, vi va bene?” ci fa segno Melissa “certo, basta mangiare” risponde Broadway “esattamente” concorda Maxi. Così ci sediamo ed io sono tra Francesca e Diego! E vicino a Fran c’è Leon. Mentre scegliamo cosa prendere chiacchieriamo. “siete curiosi di conoscere il direttore?” chiede Nati e a rispondere è Fede “io un po'. Ma ho saputo che è una brava persona” .. “penso che sia il direttore più bravo del mondo! È una persona buonissima con un cuore d’oro” spiega la rossa “oh beh allora siamo tranquilli” dice Ludmilla. “Diego, Vilu state bene? Non avete aperto bocca dalla fine delle lezioni ad ora” esclama Nata, io alzo la testa e prima guardo Diego poi Nata “sìsì, sto bene” dico alzando le spalle e lo stesso fa Diego “sì, sto bene anche io” .. “mah vabbè, se lo dite voi”. Per fortuna arriva Melissa a prendere le ordinazioni “avete scelto?” ognuno di noi disse ciò che ebbe scelto ed io optai per un panino semplice, essendo che dopo avremmo avuto lezione di ballo, infatti tutti restarono leggeri. “arrivano il prima possibile” dice Melissa per poi andarsene. “con chi scrivi fratellino?” chiede Fran spiando il telefono di Leon “a nessuno sorellina” risponde lui. Poi vidi Maxi bloccarsi mentre si sistemava il cappellino, Nata alzare la testa di colpo mentre metteva aposto la borsa, Broadway e Camilla si stavamo per dare un bacio ma si interruppero per poi rimanere a bocca aperta e tutti stavano fissando Francesca e Leon. “che c’è? Ho detto qualcosa di sbagliato?” domanda la mora “ma.. voi.. siete fratelli?” chiede Maxi “ehm sì.. cioè siamo fratellastri.. mia mamma e suo papà si sono sposati.. pensavo ve l’avesse detto Violetta” e così gli occhi di loro caddero su di me “beh sono cose loro, non vado a spifferarle in giro” spiego io aprendo la lattina di the alla pesca che mi porse Melissa. “sì Vilu ha ragione” concorda Camilla. “noi.. pensavamo steste insieme” esclama Natalia e sia io che Diego quasi sputammo la nostra bibita “state bene?” ci chiede Fran ed io feci di sì con il pollice per poi guardare il mio migliore amico mentre mi pulivo. “comunque all’inizio pensano tutti così.. da quando io e Leon ci conosciamo siamo sempre più uniti”. Melissa portò le nostre ordinazioni e così iniziammo a mangiare. “ma tutto questo non mi ha fatto dimenticare che tu stavi scrivendo con qualcuno” dice Francesca spintonando suo fratello con il gomito “dai Fran! Smettila” le risponde lui innervosendosi e infatti lei si offese un po' “ok..” sussurrò. Ma successe quello che mi aspettai: Leon guardò la faccia triste della sorella e le disse chi era, ovvero un’amica. Quindi capii che appena Fran assume quell’espressione, lui cede. “e che amica? Cioè, chi è?” domanda di nuovo lei “Giusy” risponde lui dando un morso al suo panino. Francesca smise di masticare e lo guardò male e Leon alzò le spalle “che c’è?” .. “ti senti di nuovo con lei?” poi si intromise anche Ludmilla “ma Giusy quella riccia?” Leon annuì con la testa “no amico ti prego! Non di nuovo eh” esclamò Federico “mi ha solo chiesto come stavo” disse il messicano “sì e basta per favore! Non darle corda altrimenti.. sappiamo come va a finire” sbuffa Fran bevendo un sorso di coca cola. “io vado un attimo in bagno” dico alzandomi e lo stesso fa Francesca “vengo anche io”. Una volta in bagno e finito di fare quello che dovevamo, ci laviamo le mani quando chiedo spontaneamente “allora quella Giusy non ti va proprio giù eh” .. “l’amica di Leon? Lasciamo stare! Non sai quante volte l’ha preso in giro.. hai sentito come ne hanno parlato anche Ludmilla e Fede” mi risponde lei asciugandosi le mani “già.. ma.. cosa faceva? Se posso saperlo naturalmente” sono troppo curiosa! “sìsì certo.. l’ha conosciuta ad una festa e beh puoi indovinare da sola cos’hanno fatto.. il giorno dopo Leon voleva vederla e come risposta ha ricevuto insulti dal ragazzo di Giusy!” rimango a bocca aperta e socchiudo gli occhi, ma Fran non mi lascia parlare perché ha già capito cosa volevo chiederle “sì, ha tradito il ragazzo con Leon.. poi dopo un mese si è fatta risentire dicendo a mio fratello che si era innamorata di lui e per questo aveva lasciato il fidanzato.. Leon allora ci si è messo insieme e dopo qualche giorno l’ha portata a casa.. ma la cosa odiosa è che era, anzi è, una grandissima rompi scatole! È stressante da morire, stava continuamente appiccicata a Leon e se lui aveva bisogno di parlare con Federico lei voleva esserci sempre e sapere tutto!” faccio una smorfia “wow.. pesante eh..” dico quasi sconvolta. “Ma ne sono successe delle altre che se sto a raccontartele stiamo qua dei mesi.. e ogni volta che si fa sentire è per queste tipo di cose.. ma le ultime due o tre volte Leon l’ha mandata a quel paese” finisce di raccontarmi Francesca. “beh mi stupisco che uno come tuo fratello ci sia andato dietro così tanto” dico io sbuffando “oh credimi, non l’abbiamo ancora capito nemmeno noi.. soprattutto io che sono sua sorella e lo conosco come le mie tasche” annuisco poi mi viene in mente di chiederle una cosa importante per aiutare il mio amico Diego “ehm Fran.. posso.. posso chiederti una cosa?” .. “sì certo dimmi pure” esclama lei sorridendo “tu.. tu sei fidanzata?” la vedo un po' imbarazzata “nono, perché?” faccio un’alzata di spalle “no così.. e se un bravo ragazzo ti chiedesse di uscire? Tu accetteresti?” chiedo, cercando di far finta di nulla “non saprei.. credo che prima vorrei conoscerlo un po'” .. “certo.. giusto!” Francesca mi prese le mani “Vilu so che ci conosciamo appena.. ma mi fa piacere parlare con te. Vedo il rapporto che hai con Camilla e sei proprio un’ottima amica” io sorrido contenta di aver sentito una frase così dolce da una persona appena conosciuta “anche noi diventeremo ottime amiche.. vedrai che col tempo ci conosceremo sempre meglio! Ma a partire da ora, io ci sarò per qualsiasi cosa. D’accordo?” lei annuisce sorridendo “grazie, anche io per te” detto questo tornammo al tavolo e tutti avevano già pagato. “oh ma vi siete perse? Eppure il bagno non è così enorme” esclama Camilla agitandosi “stai calma Camilla, abbiamo fatto due chiacchiere” .. “lo so ma ti ricordo che abbiamo Gregorio!” risponde sempre la rossa agitata quanto prima “ah già.. vabbè pago e andiamo” ma prima che andassi alla cassa mi si avvicina Leon “ehi tranquilla, ho fatto io per te e per mia sorella” roteo gli occhi “e perché?” .. “ehm forse perché siete state mezz’ora in bagno?” mi dice lui serio “ok però dopo la lezione mi dici quanto ti devo” gli dico io mettendo via il portafoglio “sìsì” e rispose Leon uscendo dal locale. Ma quel “sìsì” l’ha detto in un modo troppo strano, come per dire “sì come no”. “Vilu non vieni? Che fai lì impalata?” alzo gli occhi e mi trovo il mio migliore amico che ride “cosa ridi Diego?” gli dico arrabbiata “ehi perché mi rispondi così? Sei nervosa?” mi mordicchio il labbro “no scusa.. andiamo” lo abbraccio e lui mi mette un braccio intorno al collo e camminiamo così. “Leon ha pagato per me.. mi ha dato fastidio” gli dico all’improvviso “perché? È stato gentile” mi risponde Diego “sì ma prima fa sbruffone, si atteggia e poi paga per me!” sento che fa un’alzata di spalle “beh ma l’ha fatto perché tu e la sua sorellina cara ci avete messo mezz’ora a tornare.. in realtà stavo per pagare io per te, ma lui si è buttato davanti a me e ha pagato lui” scrollo la testa “non lo sopporto” .. “mmh.. Vilu non è che in realtà un po' ti attrae il sul atteggiamento?” mi fermo e lo guardo “ma cosa dici Diego?” chiedo io sistemandomi i capelli che quel poco vento mi aveva disordinato “beh si sa che certi atteggiamenti dei maschi attraggono molto le femmine.. e sembra proprio il tuo caso! Ti innervosisci sempre quando c’è lui nei paraggi.. ci sarà un motivo!” mi spiega Diego “per forza che mi innervosisco! Proprio per il suo comportamento da.. mmh non so nemmeno come descriverlo. Ma comunque sia non è vero quello che dici” mi riprende abbracciata a lui come prima e torniamo a camminare “poi non dirmi che avevo ragione..” mi sussurra lui ed io sbuffo senza dargli risposta. “di cosa hai parlato con Francesca?” io mi metto a ridere senza rispondere “perché ti sei messa a ridere?” mi chiede Diego facendo una risatina anche lui “perché stavo proprio aspettando che me lo chiedessi!” .. “aaaah hai capito la signorina qui” e mi da un bacio tra i capelli “comunque mi ha raccontato di quella Giusy, l’amica di Leon.. è una vera arpia!” .. “sì qualcosa mi hanno accennato” mi dice Diego interrompendomi. “e poi.. le ho chiesto se è fidanzata e lei mi ha detto di no.. e le ho chiesto anche se uscirebbe con un bravo ragazzo e lei mi ha risposto che forse dovrebbe conoscerlo un po' prima di farci una vera uscita” sento Diego sorridere “grazie amica mia! Farò del mio meglio”. Arriviamo allo Studio e io e Diego siamo ancora abbracciati come prima. “beh vado a cambiarmi, a dopo” dico io dandogli un bacio sulla guancia. Entro nello spogliatoio dove c’erano già le mie amiche più Ludmilla e Francesca. “hai finito di fare l’amichetta con Diego?” mi chiede Camilla punzecchiandomi “ma smettetela! Sapete che rapporto abbiamo” e Nati “sì ho capito però.. sembra che c’è qualcosa sotto” .. “ma che dite! Siamo solo migliori amici!” rispondo io facendomi una coda alta “se lo dici tu..” dicono insieme le mie amiche per poi uscire. Vado in bagno per rinfrescarmi prima di iniziare la lezione. Pov Francesca “dici davvero che c’è qualcosa tra Diego e Violetta?” sussurro a Ludmilla “mah secondo me no.. secondo me sono solo ottimi amici” .. “mmh.. sono così avvinghiati.. sono stati tutto il tragitto abbracciati e poi ho intravisto lui che dava un bacio in testa a lei e poco fa, prima di entrare, lei gliene ha dato uno sulla guancia a lui e lui ha fatto un sorriso da.. da innamorato! Per non parlare quando l’ha presa in braccio facendola girare prima di arrivare al Resto Band” spiego io quasi cadendo mentre mi infilavo i leggins. “mah non saprei Fran.. facciamo così, tu esci e vai in aula, io chiedo a Violetta se c’è qualcosa tra loro” mi propone la mia amica bionda “che? Ma sei matta? Si insospettirà di qualcosa sicuramente.. mica è stupida” rispondo facendomi una coda “beh Francesca, ovvio che non vado lì e le chiedo direttamente “allora stai con Diego?” lo sai che sono piuttosto brava in queste cose” incrocio le braccia e alzo le spalle “sì in effetti.. d’accordo!” poi Ludmilla mi fa il solletico “la mia amica innamorata” io le tappo la bocca “ssh.. e poi non è ancora detto! Ah sta arrivando, vado!” e detto questo esco e vado in aula iniziando a fare qualche riscaldamento. Pov Violetta Torno dov’ero e Francesca non c’è più. Metto aposto le mie cose “ehm Vilu.. quindi tra te e Diego..” inizia a dirmi Ludmilla ma io la fermo “tra me e Diego niente Ludmilla.. siamo solo migliori amici, giuro! Gli voglio un gran bene ed è come un fratello per me e lui mi tratta proprio come una sorella” spiego io e lei annuì “sì capisco.. è una bella cosa! Scusa se te l’ho chiesto così, ero curiosa” mi giro e le sorrido “ma figurati! Hai fatto bene a chiedermelo se te la sentivi di farlo” ed esco andando in aula facendo un po' di riscaldamento. Pov Leon Sono nello spogliatoio e mi sto cambiando ma sono un po' nervoso. “ehi amico, tutto ok?” mi chiede Federico ed io faccio di sì con la testa “mah sembri nervoso” alzo le spalle “ma no..” poi vedo Diego e Maxi uscire e allora posso confessare al mio migliore amico cos’ho “è che odio le persone che mentono” gli dico appoggiandomi all’armadietto verso lui che ancora sta finendo di prepararsi “di chi parli scusa?” .. “di Violetta! Dice che non c’è niente tra lei e lo spagnolo ma sono sempre insieme e appiccicati! Hanno camminato dal Resto Band allo Studio abbracciati e si scambiavano anche dei bacetti e poi prima di arrivare al Resto Band lui l’ha presa in braccio e l’ha fatta girare!” vedo Fede intrattenersi una risata, ma non gli dico nulla “e come fai a saperlo? Li spiavi?” mi chiede “ma figurati! Mi è scappato l’occhio in quei momenti” sta volta si mette a ridere “eh che casualità eh amico?” socchiudo gli occhi “che vorresti dire scusa?” .. “non è che più che essere nervoso, sei geloso?” a ridere ora sono io “ma per favore! Neanche la conosco” .. “eh beh? Esiste l’amore a prima vista” mi dice il mio migliore amico “sai che io non credo a ste cose.. e comunque se ero geloso, oggi non uscirei con Giusy” Federico si ferma e mette le mani ai fianchi “stai scherzando vero? Sai che quella lì poi non ti mollerà più e dovremo cercare la milionesima scusa per farti lasciare in pace!” alzo le spalle “massì ci faccio due passi insieme..” lui sbuffa “poi non dire che non ti avevo avvisato!” e detto ciò Fede esce dallo spogliatoio. In realtà gli ho mentito.. non è vero che oggi mi vedo con quella vipera di Giusy, non lo rifarei mai più in vita mia! Ma dovevo pur dir qualcosa per farlo smettere di dir certe scemenze.. perché io non sono geloso di Violetta!

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Capitolo 7
*** Settimo Capitolo ***


Pov Violetta Sto facendo riscaldamento, Gregorio ancora non è arrivato e mi sembra troppo strano. Mi avvicino alla finestra dove sul muretto c’è la mia bottiglietta d’acqua ma quando mi volto vedo Leon con gli occhi incollati su di me! “ehm.. ti serve qualcosa?” gli chiedo bevendo un sorso d’acqua, ma lui ancora non mi ha risposto così gli sventolo una mano davanti al viso “ou ci sei?” si riprende “cosa?” poso la bottiglietta e incrocio le braccia al petto “perché mi stavi fissando in quel modo?” lui alza le spalle “ma che dici? Stavo solo pensando” .. “e pensavi con gli occhi fissi su di me?” chiedo io socchiudendo gli occhi “ma che c’entra! Non nego che tu abbia un bel fisico, però mica stavo realmente guardando te” mi avvicino a lui e siamo a pochi centimetri di distanza “perché sei diventato nervoso allora Leon?” lui mi guarda le labbra e poi gli occhi “anche tu non sei affatto male con la tuta” continuo io per poi allontanarmi tornando dov’ero, portando con me un bel sorriso per la soddisfazione di averlo lasciato a bocca aperta senza parole. “su dai muovetevi! Cos’è questo casino? E perché siete in ritardo? Non si può ogni volta lavorare così!” ecco il papà Diego, ovvero Gregorio, che entra urlando come al solito. “papà ma cosa dici? Non stavamo facendo nessun casino” esclama Diego sbuffando con le mani in tasca “sì Gregorio e poi è lei che è in ritardo, noi l’aspettiamo da 10 minuti” dice Maxi gesticolando, ma Gregorio gli si avvicina con sguardo severo “e lei chi è scusi? Un mio superiore?” Maxi indietreggia “no però..” ma non riesce a terminare la frase che il professore urla “allora non mi contraddica! Avanti iniziamo..” e torna al suo posto, ovvero davanti a tutti al centro. “Gregorio non vuole sapere dei nuovi arrivati?” domando io indicando Leon, Ludmilla, Federico e Francesca “so benissimo chi sono i nuovi arrivati! Quella biondina, l’italiana, l’italiano e mister ciuffo all’insù” e nel frattempo indicava con gli occhiali in mano ognuno di loro mentre gli dava i soprannomi.. certo che ciuffo all’insù è davvero forte come nomignolo per Leon! Infatti non riesco a trattenere una risata “che ha da ridere Castillo?” mi chiede l’insegnante ed io torno seria (per quanto sia possibile) “ehm no niente, mi scusi” Gregorio indossa gli occhiali e mi viene di fronte “allora visto che non ha da far niente, perché non si mette al centro, in prima fila e fa vedere un pezzo di coreografia?” continua Gregorio sorridendomi, ma so benissimo che quel sorriso non è vero. “certo” rispondo io mettendomi dove mi aveva detto il professore. Accende la radio e inizia “En Gira” così comincio a muovermi sapendo perfettamente i passi, poi dopo qualche minuto Gregorio fa un gesto con la mano e anche i miei compagni ballano insieme a me, tranne i nuovi che giustamente non sanno ancora il balletto. Quando abbiamo terminato Gregorio si toglie di nuovo gli occhiali “d’accordo, va bene.. ora voi andate indietro e quelli nuovi davanti per cortesia” così eseguiamo il suo ordine e vedo Francesca farmi un’espressione preoccupata ed io le faccio l’occhiolino. Ci sediamo e Gregorio comincia a fare le domande che anche Angie e Beto avevano fatto e dopo aver messo una base qualsiasi, uno per volta fa un’esibizione di quello che riesce a fare.. ma devo ammettere che sono tutti e 4 piuttosto bravi. “sì beh naturalmente dovrete migliorare, ma non andava poi così male..” ad un tratto spunta un alunno dello Studio “Gregorio ti sta aspettando Angie in aula professori” mai dare del “tu” a Gregorio! Lo fa giusto Diego, ma noi mai anche se sa che siamo i migliori amici di suo figlio e che ci conosce da un bel po' di tempo. “entra pure caro..” inizia l’insegnante facendogli gesto di avvicinarsi con un sorriso maligno. Richard entra e si passa una mano tra i capelli “dimmi.. noi siamo amici? Parenti?” chiede Gregorio con la stessa espressione “ehm.. no professore” .. “e allora cosa mi da del tu! E poi arriva senza aspettare il mio permesso di parlare, non vede che sto tenendo una lezione! Ma dico io, l’educazione non ce l’avete? Sembra di essere al circo qua dentro! Non è possibile che..” Gregorio stava urlando come un matto, ma ogni volta che fa ste furiate io e i miei amici vorremmo scoppiare a ridere, ma guai se proviamo a farlo! Come minimo ci caccia! “ehi ehi ehi.. Gregorio cos’è sto casino? Di là ci sono alunni che stanno facendo lezione, lo sai?” questo che ha parlato è il nostro direttore, Pablo. È un uomo fantastico, bravissimo e che da poco ha trovato l’amore. È stato innamorato di mia zia Angie per un anno e mezzo, ma lei per lui ha solo e sempre provato amicizia quindi non l’ha mai voluto illudere ne niente. Fortunatamente ha conosciuto Brenda, una cassiera del supermercato che sta in centro e che anche lei adora la musica, infatti spesso viene a trovarci! “oh bene ci mancavi tu.. anche io stavo tenendo una lezione, ma questo qua entra e senza chiedere il permesso parla e addirittura mi da del tu!” esclama Gregorio gesticolando. “Gregorio questo non è un atteggiamento corretto nei confronti dei tuoi alunni. Se hai qualche problema o ne parli con il diretto interessato, ma fuori dall’aula e non davanti agli altri; oppure vieni da me e ne parli con me. Mi sono spiegato?” il professore di ballo abbassa lo sguardo “sì è tutto chiaro” .. “bene, ora vai pure che vorrei approfittarne per presentarmi ai nuovi studenti” conclude Pablo indicando a Gregorio la porta. Il professore di ballo sbuffa e se ne va. “vai pure Richard e scusa per il comportamento di Gregorio” .. “non fa niente, grazie per avermi difeso Pablo” risponde Richard per poi andarsene. Pablo chiude la porta e si mette dov’era Gregorio “allora.. innanzitutto scusatemi per poco fa e per Gregorio.. poi volevo dare il benvenuto ai nuovi alunni e salutare i soliti che frequentano lo Studio da ormai un bel po' di tempo” noi tutti lo salutiamo con un grande sorriso “spero vi troviate bene e mi raccomando” dice mentre indica noi “trattate i vostri nuovi compagni come si deve e fateli sentire a loro agio ok? E magari dategli una mano per gli esercizi e tutto il resto. D’accordo?” tutti annuiamo “certo” .. “sìsì” .. “assolutamente” .. “puoi contarci”. “bene, ora vi lascio. Potete andare a casa, buona giornata!” detto ciò Pablo esce dall’aula ed io vado di nuovo dalla mia bottiglietta e intanto mi passo l’asciugamano intorno al collo per asciugare il sudore e me lo lascio lì. “hai sentito cos’ha detto Pablo? Dovete trattarci come si deve” sento sussurrarmi questa frase all’orecchio e riconosco subito quella voce. Mi giro e trovo Leon con anche lui l’asciugamano al collo “sì, ce le ho le orecchie. Ma non preoccuparti, so trattare bene chi se lo merita” Leon incrocia le braccia al petto e sorride “ed io? Me lo merito?” stavo bevendo e dopo le ultime parole di Leon scoppio a ridere gli sputo l’acqua in faccia e appena me ne rendo conto poso la bottiglietta e mi metto le mani in viso “ohddio.. io.. scusa! Non volevo” prendo il mio asciugamano e glielo passo addosso “sì Violetta, preferisco stare con l’acqua in faccia piuttosto che con il tuo sudore” mi fermo e mi metto a ridere, ma sta volta rido sul serio, né per finta né per il nervoso. “sì forse hai ragione” poi si passa il suo asciugamano in viso “finalmente hai riso davvero, senza prendermi in giro” io annuisco “eh hai visto?” dico io bevendo di nuovo mentre sento il suo sguardo su di me. “ehilà!” arriva Camilla e si posa con il gomito sulla mia spalla “stavate litigando di nuovo?” chiede guardando entrambi “no” rispondiamo insieme io e Leon “oh bene.. volevo chiederti una cosa Vilu” dice la mia amica rossa togliendo il gomito dalla mia spalla “allora vi lascio” esclama Leon allontanandosi dopo avermi sorriso “avete fatto amicizia?” mi domanda Camilla “non cambiare discorso Torres, dimmi quello che dovevi” le dico io socchiudendo gli occhi “sì giusto! Volevo fare un pigiama party a casa mia e volevo invitare anche Ludmilla e Francesca. Che ne dici?” .. “sì per me va bene.. a che ora?” domando io sedendomi sul muretto della finestra “mmh se per voi va bene farei per le sei, poi mangiamo qualcosa e passiamo la serata a chiacchierare” io annuisco “sì per me va benissimo” .. “perfetto, ti devo solo chiedere un piccolissimo favore” mi dice la mia amica mettendo le mani a preghiera “sì, dimmi.. se posso lo sai che lo faccio volentieri” .. “passeresti al supermercato a prendere qualche bibita? Tipo coca cola, the e quello che vuoi” mi chiede gesticolando “sì certo, nessun problema. Prima di venire da te passo a prenderle” subito mi abbraccia, poi mi ringrazia e va allo spogliatoio. “dai allora non vieni?” sento dire da Federico “non penso..” risponde Leon. Mi avvicino facendo finta di niente e faccio finta di improvvisare qualche passo, ma in realtà sto ascoltando dove Leon non può andare e perché. “dai, non puoi uscirci un’altra volta con quella lì?” domanda Maxi “anzi, non uscirci proprio mai” esclama di nuovo Fede. “ormai le ho detto così. Verrò un’altra volta” dice Leon e poi lo vedo dallo specchio che si allontana dirigendosi agli spogliatoi. Da come ha parlato Fede, sembra si tratti proprio di quella Giusy! Entro nello spogliatoio e sento le mie amiche parlare “allora alle sei da te?” chiede Fran sistemandosi i capelli “sì, esattamente. Portate quello che volete!” risponde Camilla. Siamo rimaste sole io e l’italiana e mi avvicino a lei “ehm Fran..” si gira e mi sorride “ehi! Dimmi” .. “ehm.. tu.. tu lo sapevi che oggi Leon si vede con.. Giusy?” d’un tratto si fa seria e corruga sempre più il viso. “ora mi sente quell’idiota di mio fratello” ma non riuscì a fermarla che già si era piombata in aula dove i ragazzi si erano già cambiati e stavano aspettando le rispettive fidanzate. “ma no Fran, aspetta!” cerco di intrattenerla ma impossibile. Si avvicina a Leon e gli da una pacca sul petto “ma sei impazzita? Che ti prende?” domanda il messicano massaggiandosi la parte colpita dalla sorella “tu sei un idiota Leon! Perché oggi esci con Giusy ed io non ne sapevo nulla? Me lo spieghi per favore?” Leon guarda i suoi amici ma loro fanno dei cenni come a dire “io non ne so nulla” poi torna a guardare Francesca “e tu che ne sai scusa?” .. “a te non importa! Non rispondere ad una domanda con un’altra domanda! Allora? Me lo vuoi dire?” esclama la mora infuriata “ma perché ti scaldi tanto scusa? Saranno affari miei?” risponde lui incrociando le braccia “ah sì? Affari tuoi? Si dia il caso che io sono tua sorella e che viviamo insieme! E non voglio rivedere quella faccia da oca della tua amichetta, né specialmente sentire la sua voce da cornacchia! Stai ben lontano da me quando sei con lei, chiaro?” urla Francesca puntandogli un dito contro. Ma Leon rimane senza parole (per la seconda volta e per questo stimo troppo Fran) e quindi non da risposta. Quando la mia nuova amica se ne va, io guardo per un momento negli occhi Leon e lui ricambia, ma ancora con l’espressione di prima e poi torno da lei. Mi dispiace davvero di essermi messa in mezzo, infondo prima mentre io e Leon parlavamo senza litigare per la prima volta, mi stavo divertendo ed ora è colpa mia se li ho fatti litigare. “ehi Fran! Mi dispiace, davvero.. non volevo farvi litigare.. forse era meglio che mi facessi i fatti miei” mi scuso mettendomi le mani sul viso, coprendomi gli occhi. “ehi non è colpa tua! È lui che deve aprire gli occhi” mi dice prendendomi le mani “sicura? Io non voglio che..” ma Francesca mi interrompe “stai tranquilla! Anzi hai fatto bene a dirmelo” poi spontaneamente l’abbraccio. Usciamo dagli spogliatoi “allora ci vediamo alle sei da Camilla?” mi chiede lei sorridendo “certo. A dopo” le rispondo ricambiando il sorriso. Mentre esco vedo che lei e Diego si scambiano uno sguardo ed io non posso che esultare dentro di me. Ora meglio andare a casa e farsi una doccia, visto che poi devo andare al supermercato a comprare le bibite. Pov Diego Ora o mai più! Vado verso Francesca e mi affianco a lei “ciao” le dico un po' in imbarazzo “ciao” mi dice lei allo stesso tono “posso accompagnarti a casa?” lei si guarda intorno e capisco chi sta cercando “tranquilla, tuo fratello sta ancora parlando con Federico di quello che è successo prima. Stanno aspettando Ludmilla che era andata in bagno a rifarsi il trucco.. anche se non capisco il perché” ci fermiamo un momento “Ludmilla è sempre così.. tra trucco e capelli!” mi dice lei ridendo.. che bella risata! “allora posso?” domando alzandole il viso prendendola dal mento “cosa?” la vedo di nuovo in imbarazzo “accompagnarti a casa” le rispondo mettendomi le mani in tasca “ah sì.. va bene” acconsente lei mettendosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio e così iniziamo a camminare. “allora come ti è sembrato Pablo?” le chiedo per parlare un po' e per sentire la sua dolce voce. “davvero un brav’uomo! Non me l’aspettavo assolutamente un direttore così” mi dice sistemandosi la borsa sulla spalla “sì hai ragione, è stata la mia stessa impressione la prima volta che l’ho visto” .. “quello che mi preoccupa un po' è tuo padre.. senza offesa” mi confessa facendo un mezzo sorriso “oh di lui non devi affatto preoccuparti.. lui fa sempre così quando fa lezione.. ma al di fuori di quello è anche lui bravo e non lo dico perché è mio padre, ma vedrai che lo capirai col tempo” le spiego cercando di rassicurarla “ok.. beh sicuramente lo conosci meglio di chiunque altro, quindi mi fido di quello che dici” ci fermiamo davanti a casa di Francesca “allora ci vediamo domani” le dico passandomi una mano tra i capelli “sì.. ehm Diego aspetta.. posso chiederti una cosa?” mi chiede all’improvviso “sì certo” .. “cosa.. cosa dovete fare insieme tu e gli altri ragazzi?” mi chiede curiosa “niente di che, volevamo passare del tempo a casa per parlare un po' tra amici.. magari tra una partita alla play e una cantata” le spiego ridendo, lei fa lo stesso “ah beh mi sembra giusto. Dove andrete? Intendo, a casa di chi?” mi domanda di nuovo “a casa mia” .. “ah.. beh grazie per avermi accompagnata! Ci vediamo domani” io annuisco e le do un bacio sulla guancia “a domani” le dico sorridendole e mentre mi giro per andarmene la vedo in imbarazzo come prima. Credo proprio che questa ragazza mi abbia fatto perdere la testa!

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Capitolo 8
*** Ottavo Capitolo ***


Pov Violetta Sono per strada che sto andando a casa e sento chiamarmi “Vilu, aspettami!” mi giro e c’è mia zia che mi sta rincorrendo “ehi quanta fretta! Non mi hai sentita che ti sto chiamando da mezz’ora?” mi dice ridendo “ehm no zia, scusa ero sopra pensiero” .. “ah.. stai bene?” mi chiede riprendendo a camminare assieme a me “sì bene. Vieni da noi?” .. “sì.. tuo padre mi ha invitata a cena, deve parlarmi” la vedo un po' nervosa “ma va? Chissà di cosa! Io però non ci sono, vado a casa di Camilla” le dico mentre tiro fuori le chiavi di casa per aprire la porta d’ingresso “ah.. quindi.. saremo solo io e lui?” .. “sei nervosa?” le chiedo socchiudendo gli occhi e la vedo agitarsi ancora di più “chi io? No, figurati! Perché dovrei?” apro la porta ed entriamo “mmh se lo dici tu. Ho una gran sete, vuoi qualcosa?” le chiedo dirigendomi in cucina “sì grazie, un succo. Ma non c’è nessuno?” si guarda attorno mentre tiro fuori i bicchieri e lei prende il succo dal frigo “probabilmente Olga è andata a comprare qualcosa.. papà sarà in ufficio con Roberto o sarà in camera sua. Non lo so zia, sono arrivata ora con te” le dico ridendo e bevendo un po' di succo. “sì hai ragione” mi risponde Angie sorridendo. Pov German “bene abbiamo terminato anche questo. Più tardi fa quella chiamata e fammi sapere ok?” sono in ufficio con Roberto che sto sbrigando alcune faccende di lavoro e lui è seduto di fronte a me. Vedo che mi sta osservando con le braccia appoggiate alla scrivania. “puoi andare Roberto” gli dico spegnendo il pc “German.. volevo chiederti.. perché stasera non porti Angie a mangiare qualcosa fuori?” io sbuffo “possibile che non ti fai mai gli affari tuoi?” .. “non è che non mi faccio gli affari miei, è che sto cercando di farti ragionare.. cosa che come sempre è molto difficile” mi dice il mio migliore amico sempre in modo molto tranquillo. “e dove la dovrei portare?” chiedo mettendomi nella stessa sua posizione “beh Angie è una donna molto semplice, quindi con poco la fai felice. Portala in un posto carino e accogliente, dove non ci sia confusione.. ma soprattutto confessale cosa provi per lei!” Roberto si alza prendendo la sua agenda “mmh.. ci penserò. Ora sparisci!” si mette a ridere ed esce dall’ufficio. Sarà buona la sua idea? Spero di sì altrimenti è la volta buona che mi sente sul serio. Mi viene da sorridere, Roberto è proprio un amico. Pov Violetta Sento qualcuno uscire dall’ufficio di papà ed è Roberto “salve ragazze. Tutto bene?” ci dice cordialmente “sì grazie. Io devo andare a farmi una doccia e a preparare le cose per il pigiama party” dico mettendo il bicchiere nel lavandino “devi ancora dirlo a tuo padre!” esclama mia zia porgendomi il suo bicchiere “cosa mi devi dire?” domanda papà entrando in cucina e facendo un gesto di saluto ad Angie che lei ricambia “papà! Camilla mi ha invitata a casa sua a fare un pigiama party. Posso andare? Torno domani mattina prima di andare allo Studio” .. “ah.. sarete solo voi femmine quindi, giusto?” doveva uscire fuori questa domanda prima o poi! “sì papà.. solo noi amiche” gli dico roteando gli occhi “d’accordo allora. Vai pure” lo abbraccio e lo ringrazio “vado su a prepararmi. Esco un po' prima perché passo a prendere qualche bibita da portare da Cami” do un bacio a mia zia, saluto Roberto e corro su in camera mia. Prima di tutto preparo le cose nello zaino per la festa, poi mi fiondo sotto la doccia. Pov Angie “bene allora io vado” esclama Roberto “sì, mi raccomando quella telefonata” dice German gentilmente “sì tranquillo. Buona serata Angie” mi dice Roberto sorridendomi “anche a te”. Siamo rimasti soli io e German ed entrambi non sappiamo cosa dire, così mi invento qualcosa per spezzare questo orribile silenzio. “ehm.. beh.. allora.. visto che Violetta non ci sarà, io andrei..” mi alzo dallo sgabello ma German mi blocca “no Angie aspetta, per favore. Avrei una proposta” mi risiedo “ah.. dimmi” .. “volevo chiederti se ti andrebbe di cenare con me ugualmente, ma non qui a casa. Magari in qualche locale.. se vuoi naturalmente, se hai degli impegni non fa niente, faremo un’altra volta” lo vedo agitarsi ed io sorrido abbassando lo sguardo. Accetto o no? Infondo non c’è niente di male, potremmo riconciliarci. “per me va bene” esclamo spontaneamente e German si ferma “oh.. davvero? Bene allora! Perfetto! Ti.. ti passo a prendere per le sette e mezza?” mi chiede impacciatamente “sì, perfetto” mi alzo e mi dirigo alla porta per uscire “ehm German..” mi rivolto verso lui “sì dimmi” .. “grazie per l’invito. Mi fa piacere” gli dico sorridendo “anche a me Angie” mi risponde lui, ricambiando il sorriso. Così esco e mentre cammino verso casa, non riesco a togliermi il sorriso dalle labbra. Sarà la volta buona? Io spero di sì. Pov Violetta “quiedate junto a mi, paso a paso en el camino. Voy hacerte feliz, y que el miedo este prohibido. Abrazame y veras, que eres lo que necesito. Y no encuentro la manera de decir.. que le da luz a mi vida, desde que te vi” canticchio questa strofa che ho composto qualche giorno fa, mi piace moltissimo! Devo solo sistemarla un po'. Sono pronta per uscire e andare al supermercato. Metto lo zaino in spalle e scendo le scale “papà? Papà?” lo chiamo urlando.. ma dove si è cacciato? “eccomi! Dimmi” lo vedo uscire dalla sua stanza con l’accappatoio “oh scusa! Non sapevo stessi facendo la doccia” .. “non fa niente tesoro. Stai andando?” mi chiede sorridendo “sì.. ci vediamo domani allora?” gli dico aspettandomi la ramanzina “certo! Divertiti. Saluta le tue amiche” sta per rientrare in camera, ma sta cosa non mi va giù. “papà.. stai bene?” gli domando inarcando le sopracciglia “certo! Sìsì, perché?” .. “non.. non mi dici niente?” mi sembra troppo strano! “ah sì..” ecco appunto, ora inizierà.. “stasera esco con tua zia, la porto a mangiare qualcosa. Ciao tesoro” non faccio in tempo a dire una parole che è già tornato in camera. Sono ancora impalata a pensare a quello che è appena accaduto. Primo, non mi ha detto nulla! E secondo l’ho visto tra il nervoso e l’imbarazzo. Non me la racconta giusta! Esco di casa e mentre vado verso il supermercato faccio una telefonata a mia zia “pronto?” mi risponde dopo un po' di squilli “zia, sono Violetta” .. “dimmi, hai bisogno?” la sento col fiatone, ma che sta facendo? “no.. papà mi ha detto che uscite insieme stasera” .. “ah sìsì.. strano eh?” è tutto qua quello che ha da dirmi? “Angie mi state nascondendo qualcosa? Ti sento strana.. e lo era anche papà poco fa! Non mi ha fatto neanche il terzo grado per la serata che passerò” le spiego mentre passo dal parco. È il mio posto preferito, è così tranquillo, pieno di fiori profumati e con molte panchine. “oh beh non saprei.. ora ti devo lasciare Vilu. Buona serata” e senza neanche aspettare una mia risposta mette giù. Ma sono normali? Quei due tramano qualcosa per forza! Non è che.. no non può essere.. inciampo ai piedi di qualcuno e per poco non cado ma questa persona mi sorregge all’istante. “ehi stai bene?” e poi inizio a perdermi in quei occhi verdi “Leon.. sì, sto bene. Scusa avevo una testa da un’altra parte” mi sistemo lo zaino “sì anche io..” mi dice lui passandosi una mano tra i capelli e solo ora noto un qualcosa allo stomaco a questo suo gesto. “dove vai?” mi chiede mettendosi le mani nelle tasche dei pantaloni “al supermercato. Stasera Camilla fa un pigiama party a casa sua con le ragazze e mi ha chiesto se passo a prendere qualche bibita” gli spiego guardandomi attorno “ah sì, me l’ha detto Francesca” giusto.. sono fratelli! Non mi sono ancora abituata a questa cosa. Ma un momento.. lui non doveva vedersi con quella là? “ma.. tu non dovresti essere con.. la tua amica? Giusy?” Leon abbassa lo sguardo “sì, dovrei..” .. “ma?” dico io guardando la sua espressione “ma ho mentito.. non devo vedermi con nessuno” mi confessa risedendosi “posso..?” gli chiedo indicando il posto vuoto accanto a lui “sì certo” mi dice, così mi siedo anche io. “e come mai sei qua tutto solo? E non con gli altri?” domando curiosa unendo le mani “perché ho detto a loro che sarei stato via tutto il giorno con lei.. e se torno a casa mi prenderanno in giro sicuramente dicendo che ho fallito e tutte ste cose..” io lo guardo, ma lui ha lo sguardo rivolto verso il fiume “e quindi preferisci stare qui tutto il giorno da solo?” gli chiedo, ma lui continua a non guardarmi e alza le spalle “avevo bisogno anche di pensare..” vorrei tanto sapere di cosa! Ma no Violetta, che dici? Mi schiarisco la voce “capisco.. e perché non dici la verità? Se sono tuoi amici ti capiranno.. Diego sicuramente sì!” gli dico sorridendo. Appena nomino il mio migliore amico si gira e mi guarda serio “che c’entra ora lui?” il mio sorriso svanisce “nel senso che lo conosco bene ed ha un carattere gentile, è una persona che non ti prenderebbe mai in giro.. anzi cerca sempre di aiutare tutti” dico tenendo lo sguardo basso “lasciamo stare..” sussurra Leon tornando a guardare altrove. Non c’è più niente da dire quindi mi alzo “ci vediamo..” ma la sua mano mi ferma prendendomi per un braccio “ehi scusa.. non volevo risponderti in quel modo. Ti va se ti accompagno?” lo guardo e per un momento ci perdiamo di nuovo occhi negli occhi “sì, mi farebbe piacere” così iniziamo a camminare. “tu hai mai composto qualche canzone? Oltre a quella che hai fatto sentire a lezione” gli chiedo per iniziare un argomento “sì, qualcosa ho scritto. Ne sto componendo una proprio in sti giorni” .. “ma dai? Anche io!” mi guarda e sorride “ah sì? Allora un giorno me la farai sentire” io annuisco “certo! E tu la tua eh” gli dico puntandogli l’indice contro “assolutamente!” arriviamo al supermercato e andiamo subito verso il reparto delle bibite “vado un attimo a vedere una cosa” mi dice Leon indicando il reparto della tecnologia ed io sbuffo scrollando la testa “tipico di voi maschi” ci mettiamo a ridere entrambi e pian piano si allontana. Sto cercando di prendere una bottiglia, ma è in alto e non ci arrivo.. sto saltellando come una cavalletta! Qualcuno la prende al posto mio “tieni” mi giro e c’è un ragazzo biondo con gli occhi azzurri che mi porge la bottiglia “ah grazie!” sto per allontanarmi ma questo tizio mi si affianca “non pensi di dover ricambiare il favore?” mi fermo e lo guardo “ti ho ringraziato” lui si avvicina “sei davvero carina..” mi sussurra, ma qualcuno lo spintona via “ehi giù le mani!” è stato Leon! “e tu che vuoi?” gli dice quel ragazzo facendosi grande “cosa voglio? Voglio che sparisci all’istante se non vuoi finire all’ospedale” esclama Leon arrabbiato “allora? Mi hai sentito?” continua lui urlando e quell’altro se ne va lanciandomi un’ultima occhiata. Devo dire che Leon ha un qualcosa di particolare quando si arrabbia così.. sembra ancora più bello. Si avvicina a me e mette una mano sul mio braccio “stai bene?” lo guardo negli occhi “sì.. grazie” lui sorride “figurati! Mica potevo starmene fermo vedendo quell’idiota importunarti. O forse avrei dovuto?” mi metto a ridere “nono, assolutamente!” ricominciamo a camminare e prendo un’altra bibita “beh infondo aveva due splendidi occhi azzurri” mi dice il messicano sorridendo. Io mi fermo e mi avvicino a lui prima guardandolo negli occhi, poi spostandomi verso il suo orecchio sinistro per sussurrargli “ma a me piacciono gli occhi verdi” e detto questo mi allontano con il sorriso e il cuore a mille. Dopo pochi passi mi si affianca “era una minaccia?” domanda prendendomi un paio di bottiglie dalle mani per aiutarmi a portarle “vedila come vuoi” gli rispondo io sorridendo. Arriviamo alla cassa e per fortuna c’è Brenda, così posso salutarla! “chi si vede! Ciao Vilu” mi saluta alzandosi e dandomi un bacio “ciao Brenda! Tutto bene?” le chiedo passandole le bibite “sì, tutto bene. Lui chi è? Hai un nuovo fidanzato ed io non ne so niente?” io e Leon ci guardiamo, poi torno a guardare la moglie di Pablo “no, è un nuovo alunno dello Studio. Leon, lei è Brenda la moglie di Pablo. Brenda lui è Leon” faccio le presentazioni e i due si stringono le mani “aaah un amichetto quindi” esclama lei facendomi l’occhiolino “sì Brenda, un amico!” lei ride e mentre Leon prende le borse con all’interno le bottiglie, io pago. “allora ci vediamo! Ciao ragazzi, buona serata” ci saluta Brenda contenta “ciao Brenda” la saluto io lanciandole un’occhiata “arrivederci” dice invece Leon. Gli prendo una borsa dalle mani ed usciamo. “ti va di accompagnarmi fino a casa di Camilla? Così mi aiuti con le borse” gli chiedo guardando a destra e a sinistra della strada per poi attraversare “sì tranquilla, non sono così cattivo come pensi” mi risponde Leon sbuffando “oh mi scusi signor ciuffo all’insù” gli dico ridendo ripensando al nomignolo che gli aveva dato Gregorio. “come mi hai chiamato scusa?” .. “beh dai non è così brutto ciuffo all’insù” dico trattenendo una risata “non è divertente Violetta” esclama lui offeso “oh che permalosi che siamo!” .. “io non sono permaloso” risponde Leon serio “nooo.. non poco! Dai muoviti mister ciuffo all’insù” le ultime parole le ho dette velocissime e iniziai a correre “ehi non vale! Me la paghi!” e lo sento correre dietro di me finchè non giro l’angolo della strada e continuo a correre. Ma quando mi fermo e mi volto lui non c’è. Così torno indietro camminando piano “Leon? Dove sei?” ho il fiatone, non riesco neanche a respirare. “dai stavo solo scherzando!” urlo per svoltare di nuovo l’angolo. “buh!” Leon è spuntato all’improvviso e mi ha fatto prendere un colpo. “ma sei pazzo? Per poco non mi viene un infarto!” dico arrabbiata con la mano sul cuore “te l’ho detto che me l’avresti pagata!” mi dice ridendo “ma cosa ridi?! Sei il solito pagliaccio” mi giro e torno a camminare verso casa di Camilla “oh beh direi che non sono l’unico qui ad essere permaloso” mi giro e gli faccio la linguaccia e lui ride di nuovo. Arriviamo davanti a casa della mia migliore amica “grazie per avermi accompagnata.. mi ha fatto piacere. Per una volta non abbiamo discusso” gli prendo la borsa dalle mani e le poso vicino al cancello “più o meno..” risponde lui passandosi di nuovo la mano tra i capelli ed io abbasso lo sguardo all’istante “però mi sono divertito!” esclama poi il messicano ridendo “sì anche io”. Sento vibrare il telefono nella tasca dei pantaloni “pronto?” .. “Vilu ti sei persa? Non starai comprando tutto il supermercato?” domanda Camilla “no Cami, sono fuori casa tua” chiude la chiamata a apre la porta “ah eccoti.. oh ciao Leon” .. “ciao Camilla” la rossa si avvicina e apre il cancello prendendo le borse “ti aspetto dentro.. non farci aspettare troppo eh” le do una pacca sulla spalla “Camilla!” la sento ridere e rientra in casa. “ora vai a casa di Diego? O hai detto un orario preciso ai tuoi amici in cui saresti tornato?” chiedo a Leon ridendo “nono ora vado.. ci vediamo domani” mi fa l’occhiolino “sì, a domani” entrambi ci avviciniamo per darci i soliti baci sulle guance che si danno quando ci si saluta ma per poco non tocchiamo le nostre labbra! Ci salutiamo ancora una volta e poi lo vedo allontanarsi con una mano in tasca e una tra i capelli. Mi accorgo di avere il cuore che va un po' troppo veloce, così mi poso una mano sul petto e faccio un respiro profondo. Pov Leon Oggi sono stato davvero bene con Violetta e mi ha fatto bene sfogarmi per quel poco che l’ho fatto. Ho visto Violetta sotto una luce diversa, l’ho vista sorridente e abbiamo anche scherzato. Forse non è poi così aggressiva.. forse bisogna solo conoscerla un po' meglio. Fatto sta che sono arrivato a casa di Diego e mi accorgo che sto continuando a pensare a lei.

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Capitolo 9
*** Nono Capitolo ***


Pov Violetta “oh guarda un po' chi è entrata!” esclama Camilla seduta sul divano con le altre 3 ragazze. “Camilla smettila” le rispondo io sbuffando “stavamo solo parlando” .. “oh sì.. parlando! Come no” continua la rossa per niente divertente! “scusate.. ma di che parlate?” chiede Francesca un po' confusa “sì infatti, non riesco a seguirvi” concorda Nati con le gambe incrociate “meglio così, non c’è niente da seguire” mi avvicino e mi siedo sulla poltrona bianca, è così comoda! “nonono.. ora ne parliamo signorina! Si dia il caso che la nostra amichetta qui presente, era fuori a flirtare con il tuo bel fratellino” racconta Cami indicando l’italiana alla parola “fratellino” e tutte si voltano verso me “davvero? Ti piace Leon?” mi chiede la bionda con faccia schifata “ehi è sempre mio fratello, non fare quelle espressioni Ludmilla” esclama Fran puntandole un dito contro. Ludmilla si scusa e torna a guardarmi “ma vava! Se non sapete come sono andate le cose cosa dite ste cavolate” dico roteando gli occhi e portandomi le ginocchia al petto “innanzitutto perché ti scaldi tanto? E poi seconda cosa, spiegaci così capiamo!” urla quasi la rossa “ok ragazze basta.. vi sembra il caso di discutere per queste sciocchezze? Poi ci sono anche due nuove amiche, è così che le accogliete?” povera Nata, quella che subisce sempre tutto ogni volta, è lei. E anche sta volta ha ragione! Gli sguardi delle nostre nuove amiche sono verso il basso ed io mi intristisco un po'. “sì.. sì Nata ha ragione! Sono stata una stupida. Scusami Cami e scusate anche voi ragazze!” mi mordo il labbro inferiore “ma no, sono io che ho sbagliato! Infondo sono affari tuoi e devi decidere tu se parlarcene o meno” anche Camilla è dispiaciuta, così mi butto sul divano e abbraccio la mia amica rossa, poi si aggiunge anche la riccia. Tutte e 3 guardiamo Ludmi e Fran “che fate lì? Venite qui muovetevi!” faccio gesto con la mano di avvicinarsi e così parte un abbraccio di gruppo. Quando ci stacchiamo siamo tutte contente e sorridenti. “sono contentissima che abbiamo due nuove amiche nel gruppo. E questo è stato il nostro primo abbraccio tutte insieme! Sono fortunatissima ad avervi” guardo ognuna di loro e la prima a parlare è Francesca “fin ora siamo sempre state io e Ludmilla.. ora abbiamo 3 nuove amiche e nessuna delle due si sarebbe mai aspettata un invito ad una festa, da sole, così presto. Vi ringrazio, sarete le uniche al mondo a fare un gesto così carino.. penso che nessuno l’avrebbe mai fatto. Sento già che vi voglio bene e che presto diventeremo grandi amiche” siamo commosse! È stata così dolce Francesca, ha detto delle parole stupende. “sì ragazze, Fran ha ragione. Siete state molto gentili e pure io vi ringrazio molto! Come ha detto lei, non mi sarei mai aspettata questo gesto. Siete davvero uniche!” anche Ludmilla ha detto delle cose molto belle. “ehi, venite qui!” porgo le mani a loro e tutte le uniamo “da questo momento in poi, saremmo un nuovo gruppo! Siamo in 5 ora e staremo sempre tutte insieme. Ora, voi due” dico indicando la bionda e la mora “dovrete farci 2 promesse importanti. Noi ce le siamo fatte subito all’inizio della nostra nuova amicizia e tutt’ora le stiamo mantenendo. D’accordo?” .. “ah sì, Vilu ha ragione!” concorda Cami “ehssi, assolutamente” commenta anche Nati. “certo! Diteci pure” annuisce Fran “beh prima promessa è che la nostra amicizia dovrà durare in eterno! Tutta la vita, per sempre” esclamo mettendomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. “io prometto. Sono d’accordissimo su questa promessa” dice Ludmilla posandosi una mano sul cuore, così ci giriamo verso Francesca e anche lei annuisce “certo, promettissimo!” e anche lei compie lo stesso gesto della bionda. “bene perfetto! Continua Vilu” esclama la rossa posando le mani sulla mia spalla “la seconda è che non ci devono essere segreti tra noi. Mai! Dobbiamo sempre dirci tutto e soprattutto la verità!” .. “promettiamo!” dicono loro due insieme alzando una mano. “ok allora.. al mio 3 urliamo amiche per sempre” dico mettendo una mano davanti a me. Le ragazze posano ognuna una mano sulla mia “1.. 2.. 3!” comincio io “amiche per sempre!” urliamo tutte insieme per poi abbracciarci forte. “bene mie care migliori amiche, naturalmente saremo sole, i miei sono via fino a domani per il lavoro. Quindi io direi di ordinare pizza, che dite?” propone Cami alzandosi “sìsì per me va bene” esclama Nata alzandosi anche lei e tutte annuimmo affamate. Così ci dirigiamo in cucina e mentre Cami chiama per ordinare le pizze, io e le altre prepariamo il tavolo. Pov Leon Suono al citofono della casa di Diego e vedo qualcuno guardare dalla finestra del terrazzino, poi sento aprire il cancelletto ed entro. “oh chi si vede!” dice Maxi aprendomi la porta d’ingresso “ciao anche a te Maxi”. Entro e trovo tutti sul divano a giocare alla Play. “ehilà Leon! Già finito?” mi dice Fede dandomi una stretta di mano, cosa che faccio anche con gli altri. “non ho fatto niente a dire il vero” gli rispondo sedendomi con loro. “sèsè, proprio tu” continua il mio migliore amico “se vuoi la verità sono stato con Violetta!” appena detta sta frase vidi Maxi sputare un po' del suo succo, Diego e Federico mettere in pausa il gioco e fissarmi e infine Broadway fece cadere il cellulare sul tappetto, non finendo il suo messaggio che doveva inviare a non so chi. “eri.. con Vilu?” mi chiede lo spagnolo “sì.. cioè prima ero al parco e poi l’ho vista passare e l’ho accompagnata a comprare delle bibite che doveva portare al pigiama party di Camilla” lo dissi come se niente fosse, tranquillamente. Ma dentro di me non ero poi così tranquillo. “ma scusa.. non dovevi essere con Giusy?” domanda il brasiliano passandosi una mano in testa “sì, dovevo..” .. “ma..?” fece Federico allargando gli occhi “ma.. vi ho mentito” .. “cosa? E perché?” continuò sempre l’italiano “beh perché voi non facevate altro che parlarmi di Violetta e allora ho inventato che dovevo vedermi con Giusy” spiego sbuffando “Leon, ora siamo amici giusto? Siamo diventati tutto un gruppo unico e sai bene che i migliori amici si dicono tutto.. giusto?” mi chiede Maxi sistemandosi il cappellino “sì.. con questo?” non riuscivo a capire cosa c’entrasse sta domanda “beh allora lasciatelo dire.. sei uno stupido! Perché semplicemente non ce l’hai detto? Anzi, perché hai inventato una cavolata così?” continua Maxi, poi sopraggiunge Diego “sì Leon, Maxi ha ragione. Sei stato fuori tutto il giorno, quando a quest’ora avresti passato la giornata in compagnia e divertendoti” .. “tranquillo Diego, si è divertito comunque.. neh Leon? Cos’hai fatto con la cara Violetta?” domanda Fede dandomi delle gomitate sul braccio “ehi è sempre la mia migliore amica eh! Anzi, è come una sorella. Mi raccomando” dice Diego intromettendosi “tranquillo.. non abbiamo fatto niente. Abbiamo solo fatto due chiacchiere” dico con un sorriso e pensieroso “solo quello? La tua espressione dice ben altro” esclama Broadway posando il suo telefono sul tavolo di legno che era tra i due divani e la televisione. “massì niente di che.. lei mi ha chiamata come Gregorio..” stavo iniziando a raccontare ma venni di nuovo interrotto, sta volta da Maxi “ciuffo all’insù?” stava cominciando a ridere ma lo fulminai con lo sguardo e infatti divenne serio. “sì, mi ha chiamato così, allora ho cominciato a rincorrerla e così abbiamo scherzato un po'.. e quando siamo arrivati a casa di Camilla ci siamo salutati. Boh tutto qua, non c’è niente di straordinario” .. “sì e dicci, l’hai salutata con un bel bacio?” e mentre io diedi una cuscinata a Federico per quello che ha detto, Diego gli lanciò lo sguardo che lanciai io a Maxi poco prima. “sì, le ho dato un bacio.. ma sulla guancia, pesce pagliaccio” esclamai sistemando il cuscino. “Leon.. non è che provi qualcosa per lei?” domanda ad un tratto Broadway “che? Ma vava.. ve l’ho già detto! Oggi è stata la prima volta che non abbiamo litigato!” .. “beh magari è un segno amico! Com’eri? Agitato? Nervoso? Il tuo cuore come andava?” mi chiese a raffica l’italiano “ma ti calmi?” chiesi per poi continuare “comunque.. boh ero un po' nervoso, ma anche divertito. Mi ha fatto piacere ridere con lei senza discutere. E mentre venivo qua, appena la salutai con quel bacio ricambiato, non smisi di sorridere.. ma non per quello che pensate voi!” spiegai ai miei amici e l’ultima frase la dici alzando le mani perché già mi stavano assalendo. “ok.. noi abbiamo capito Leon. Magari non ti accorgi che ti piace, o semplicemente devi conoscerla un po' di più. Tu che dici Diego? La conosci meglio di tutti” disse Maxi gentilmente, così tutti guardammo lo spagnolo. “beh ragazzi, Vilu ha avuto un paio di storie.. ed è una ragazza che all’inizio sembra scontrosa ma se, appunto, la conosci ti accorgi man mano che è la ragazza più dolce del mondo! Lei è sempre disponibile ad aiutare gli altri, è sempre gentile con tutti e credimi Leon, se ha scherzato così con te vuol dire che comincia a prenderti in simpatia. Specialmente dopo un mucchio di volte che avete discusso.. quindi direi che è un buon segno” mi spiegò Diego sorridendo “beh allora menomale.. non mi piace discutere, specialmente con una ragazza” dico mettendomi più tranquillo. “aspetta.. lei com’era? Nel senso.. come si è comportata?” chiede sempre lo spagnolo “boh anche lei l’ho vista divertita e mi è sembrata più gentile. Anzi, ora che ci penso, quando ci siamo salutati era anche un po' in imbarazzo, diciamo” vidi Diego abbassare lo sguardo e sorridere “che c’è?” domanda Fede “allora confermo quello che ti ho detto. Cominci a piacergli.. e intendo, in tutti i sensi” tutti ci siamo messi a sorridere ed io mi passai una mano tra i capelli “ma ti prego Leon, non farla soffrire. Piuttosto dille subito le cose come stanno e quello che pensi.. ma per favore, non farla stare male” mi dice Diego sincero e preoccupato, così lo rassicurai “Diego sta tranquillo. Te lo prometto che non le farò mai del male. Anzi l’ho pure difesa al supermercato!” .. “perché? Che le è successo?” si allarmano subito tutti “un ragazzo le stava rompendo ed io sono intervenuto facendolo scappare a gambe levate” spiego facendo un sorriso e un occhiolino “bene.. questa è la conferma che ti inizia a piacere Violetta” esclama Fede ridendo “mmh presumo che tu abbia ragione” concorda il brasiliano e tutti si scambiarono un 5. “vabbè ma ora parliamo di te Diego caro.. ti ho visto scambiare certi sguardi con Franceschina” dice Maxi dando delle gomitate allo spagnolo ed io mi girai di scatto guardandolo con gli occhi socchiusi e subito lui se ne accorge e alza le mani “ehi non ho fatto niente!” .. “dici a me di Violetta e poi tu ci provi con mia sorella?” .. “ma va! Guarda che sono un ragazzo d’onore io” si pavoneggia cercando di svincolare il discorso “non provare ad arrampicarti sugli specchi” continuo puntandogli un dito contro “no Leon, posso assicurarti che Diego è un ragazzo dolcissimo con le ragazze. Beh quando l’abbiamo conosciuto era tutt’altra persona ma è cambiato completamente. È davvero un bravo fidanzato” mi spiega Maxi finendo il suo succo “mmh.. allora mi fido. Ma promettimi quello che ti ho promesso io” .. “prometto, prometto” e ci scambiamo un 5. Passa un’oretta e ricominciamo a giocare alla Play divertendoci, quando ad un tratto sentiamo qualcuno sbattere la porta “non è possibile! Qua la gente non è normale” Gregorio è arrivato ed entra urlando “papà stai bene?” gli chiede Diego rimettendo in pausa il gioco “io sì. È qualcun altro che non è aposto, che non ci sta con la testa” continua ad urlare Gregorio agitandosi sempre di più, così mentre si siede Diego gli da un bicchiere d’acqua “papà calmati.. cos’è successo?” .. “mi ero fermato un secondo davanti alla banca per prelevare e arriva il vigile facendomi la multa! Ma dico ti sembra normale? Era questione di 5 minuti! Quell’idiota” spiega il papà di Diego portandosi una mano in fronte “sì hai ragione, ma non serve che sbraiti così. Ora calmati” lo conforta Diego posando una mano sulla spalla del padre. Poi Gregorio alza lo sguardo, che cade su di noi “e voi che ci fate qui?” cioè ancora non si era accorto della nostra presenza! “sono miei amici e vengono quando vogliono e poi non stiamo facendo nulla di male. Ho invitato anche Leon e Federico in modo da fare amicizia anche con loro, essendo nuovi” gli spiega lo spagnolo tornando da noi “mmh.. sarà meglio che vada a farmi una doccia vah!” e detto questo sparisce al piano di sopra. “ragazzi mangiate qua? Ordiniamo una pizza.. tanto mio padre non c’è stasera” ci chiede Diego e tutti annuimmo. Mentre mangiavamo ci siamo messi a raccontare un po' di noi. Broadway e Maxi ci hanno raccontato come hanno conosciuto Camilla e Nata, da quanto stanno insieme.. e anche Federico ha spiegato di Ludmilla ai miei nuovi amici, anche se io già sapevo tutto naturalmente. Diego ci spiegò del suo passato e del suo cambiamento e anche di averci provato con Violetta ma ha detto anche che è stata soprattutto lei a farlo cambiare e a stargli vicino e questo è uno dei motivi che sono così amici. Diego è stato fidanzato una volta con una ragazza della Spagna ma è finita male per la distanza. E anche io ho spiegato di me e ho raccontato della mia storia con Giusy, quello che è successo e quello che ho sempre fatto. Pov Violetta Stiamo mangiando la pizza e le mie amiche stanno raccontando della loro vita, dei loro fidanzati, dei loro sogni.. Francesca ci parla anche di quello che è successo con suo fratello, di cos’hanno passato e tutto quanto, fino ad arrivare a raccontarci che non è mai stata davvero innamorata e di aver deluso un ragazzo con cui usciva. Poi ci racconta anche di lei e Diego ed io la rassicuro dicendo che è il ragazzo più bravo che abbia mai conosciuto e di stare tranquilla per quanto riguarda lui. “beh Vilu ora tocca a te!” esclama Camilla indicandomi “beh non c’è molto da sapere.. la mia mamma non c’è più da molto tempo e sono cresciuta con papà, zia Angie, Olga e Roberto. Mi sono stati molto vicino e poi ho conosciuto Cami e Nati e ho ripreso a sorridere a riprendere in mano la mia vita. Tutti gli anni vado in Spagna dove da piccola facevamo le vacanze con la mamma. Mia zia è una seconda mamma per me, le voglio un bene infinito e senza lei non saprei proprio cosa fare.. è una persona eccezionale! E vi confesso una cosa.. stasera è andata a cena con mio padre!” tutte mi guardano “che? Angie e German? Ma..” dice la rossa confusa “sìsì! Ma io era già da un po' che notavo qualcosa di strano tra loro.. se si trovano nello stesso luogo cambiano atteggiamento! Si imbarazzano e cose così. E stasera escono insieme!” spiego loro bevendo un po' di coca cola “aaah Vilu! Sai cosa significa? Solo una parola: innamorati!” urla la rossa battendo le mani “davvero.. voi.. dite che è così? Cioè anche io lo penso, ma sentendolo dire da voi almeno ho una conferma!” rispondo io confortata “sì Vilu, da come ne parli anche secondo me è così” esclama Francesca finendo una fetta di pizza “sì concordo Vilu” dice Nata pulendosi la bocca “anche io sono d’accordo” concorda Ludmilla alzando una mano. “mmh.. comunque vi saprò dire amiche mie!” dico io finendo la mia pizza squisita. “non devi dirci nient’altro mia cara Vilu?” chiede dopo un po' Camilla che la guardo inarcando le sopracciglia “no.. cos’altro dovrei dirvi?” .. “ah no? Per esempio parlarci di una certa persona che porta il nome di Leon?!” continua la rossa ed io sbuffo alzando le spalle “non c’è niente da dire Torres” le altre 3 mie amiche si mettono a ridere e Cami le incenerisce una ad una con uno sguardo. “ah questo vuol dire che a voi non importa? Che non siete curiose?” .. “beh sì, certo..” comincia Nata, ma subito Cami la interrompe “e allora!” poi torna a guardare me “Vilu, dobbiamo tirarti fuori le parole con una pinza? Muoviti, parla!” .. “d’accordo vi racconto, così capirete che non c’è niente di che. Allora io stavo passeggiando nel parco e poi ho incontrato Leon su una panchina, da solo” mi fermo per la domanda di Fran “aspetta.. era da solo? Ma non doveva vedersi con quella vipera?” .. “sì infatti” concorda Ludmilla guardandomi confusa “sì.. infatti gliel’ho chiesto e lui mi ha risposto che ha mentito a tutti” tutte si allarmarono e urlarono un enorme “che?” poi Francesca aggiunse “ma come? E perché mai?” .. “perché i ragazzi gli continuavano a dire delle cose tormentandolo e lui ha inventato che oggi sarebbe uscito con quella lì. Così io gli ho detto che se sono veri amici lo avrebbero sicuramente capito e quindi di dire la verità. Anche perché non mi sembra sto gran caos!” spiego gesticolando alle mie amiche “sì infatti” dice Nati raccogliendosi i capelli. “poi comunque sia io gli ho detto che Diego è un bravo ragazzo e lui.. non sapete come ha reagito!” .. “perché che ha fatto?” chiede Camilla agitandosi “beh si è fatto tutto serio e mi fa “e adesso che c’entra Diego?” con quel suo tono scontroso.. e io gli ho detto che gli stavo solo dicendo che può fidarsi di lui.. poi è calato un silenzio allora me ne stavo andando ma lui mi ha fermata e si è scusato, domandandomi se poteva accompagnarmi al supermercato” mi fermai per riprendere fiato. “aspettate.. due cose sono molto strane! Uno che abbia reagito così dopo che tu gli hai detto di Diego.. anche perché che motivo avrebbe? Cioè, scusa se te lo dico Vilu, ma sembrava proprio un gesto di gelosia!” esclama l’italiana ed io mi accigliai “ma che dici!” .. “no Vilu, Fran ha ragione!” concorda la rossa “beh sì, Leon lo conosco piuttosto bene e non posso darle torto” commenta la bionda. “vabbè lasciamo stare.. va avanti Vilu” mi dice Nata curiosa “allora poi eravamo al supermercato ed io stavo prendendo delle bibite mentre lui era andato a vedere qualcosa di tecnologico.. ed io non arrivavo a prendere una bottiglia così un ragazzo mi ha aiutata.. poi mi stava, diciamo, importunando.. mi è venuto contro dicendo che avrei dovuto ricambiare il favore e che sono molto carina.. e lì arriva Leon spingendolo via e dicendogli che se non se ne sarebbe andato lo avrebbe spedito all’ospedale!” tutte si agitarono con dei sorrisi che partivano da un orecchio e finivano all’altro. Camilla addirittura batteva le mani! “che gesto romantico!” disse proprio lei prendendosi il labbro tra i denti “ok ragazze, mio fratello si è comportato così ben poche volte! Ludmilla ne è testimone. Fa così se comincia a piacergli quella tale persona che ora come ora sei proprio tu” dice Fran indicandomi. “sì ma quello che mi è parso strano è che poi ci siamo messi a rincorrerci per delle battute e arrivati qui davanti eravamo tutti e due un po'.. beh in imbarazzo, ecco. Poi ci siamo detti che siamo stati bene e che ci siamo divertiti.. e alla fine ci siamo salutati con un bacio” ..”un bacio? Come un bacio?” chiede allarmata Camilla “sì Cami, ma sulla guancia! Non pensare sempre male” rispondo io dandole una pacca sul braccio “aspetta.. ti ha baciato lui o l’hai baciato tu?” domanda Francesca “è stato lui, ma io ho ricambiato” lei e Ludmilla si guardarono e si sorrisero e la bionda fece una risatina coprendosi la bocca “beh? Che c’è?” chiedo schioccando le dita in mezzo a loro “ehm.. credo proprio che mio fratello si sia preso una bella cotta” esclama Fran dando un 5 a Ludmi “ah! Lo sapevo!” urla la rossa alzando la mano a pugno “massì era ovvio!” conclude la riccia scrollando la testa. “e tu? Cos’hai provato?” mi domanda Ludmilla “boh.. cioè ero felice per non aver discusso nuovamente con lui e sono stata bene..” Camilla mi interrompe “sì, non arrampicarti sugli specchi! Intendiamo cos’hai provato quando lui ti ha dato quel bacio” .. “mi ha fatto piacere.. l’ho trovato un bel gesto.. e devo ammettere che ero un po' in imbarazzo, ma nello stesso tempo ho sentito qualcosa allo stomaco” di nuovo tutte urlarono, sembriamo ad un manicomio! “ragazze se urlate ancora così i vicini chiameranno i carabinieri! Vi ricordo che sono le dieci e mezza” dico io cercando di tranquillizzarle “oh ma chi se ne importa! Non ci deve neanche provare quella vecchia babbea!” esclama Camilla riferendosi alla sua vicina. “Vilu lui ti piace! Dai ammettilo! È un bel ragazzo: alto, bel fisico, occhi verdi, capelli spettinati, un bel sorriso.. devi solo conoscerlo un po' di più! Ma abbiamo qui sua sorella, quindi per qualsiasi cosa puoi chiedere a lei perché nessuno conosce Leon meglio di lei, sicuramente” in effetti quello che ha detto Camilla un po' è vero. “beh sì, è vero.. e devo ammettere che ha anche un profumo buonissimo” sussurro nascondendomi il viso con le mani “eh ragazze, dovete sapere che Leon è la copia perfetta del ragazzo ideale che Vilu ha sempre desiderato. Me l’ha sempre descritto così, esattamente come il nostro caro messicano” racconta la rossa “sì, posso confermare” commenta la riccia dando un 5 a Camilla “ehii! Vi ricordo che io sono qui e ci sento ancora piuttosto bene” esclamo indicandomi e tutte risero. “Vilu ti assicuro che Leon è un bravo ragazzo.. devi conoscerlo un po' di più, ma ti accorgerai che ho ragione. E poi se gli piace davvero una ragazza..” stava dicendo Fran che viene interrotta da Ludmilla “il che è capitato mezza volta” e poi Fran riprese annuendo “sì è vero.. comunque dicevo, se gli piace davvero una ragazza è molto protettivo, si ingelosisce e fa di tutto per difendere la sua amata. E poi diventa anche molto dolce” io sorrido, pensando a lui.. che starà facendo ora? Sarà con Diego e gli altri? “ehi, ci sei?” Nata mi sta sventolando una mano davanti agli occhi “sì.. sì ci sono.. grazie ragazze. Siete fantastiche!” facciamo un abbraccio di gruppo e decidiamo di salire ed andare a mettere il pigiama per poi continuare la serata, che ancora non è finita naturalmente. Pov Angie Sono molto agitata, non sto ferma un attimo e German dovrebbe arrivare a momenti. Per questa serata ho indossato un vestito lungo color verde acqua con le spalline, all’orlo infondo c’è qualche brillantino e lo stesso in vita dove il vestito si stringe leggermente. Ai piedi ho un paio di zeppe bianche legate alle caviglie con un nastro e ho una borsa a tracolla simile al colore del vestito. Mi sono truccata poco e i miei capelli sono raccolti in una coda laterale fermi con un fermaglio. Sento bussare alla porta, è arrivato German! Faccio un respiro profondissimo e apro. È vestito un uno smoking nero e sotto porta una camicia bianca.. è davvero molto elegante e sotto al naso mi arriva il suo profumo che usa solitamente. “ciao” lo saluto sorridendogli e lui lo vedo un po' imbambolato “ciao.. sei.. bellissima” abbasso lo sguardo un po' imbarazzata “grazie.. anche tu stai davvero molto bene” torno a guardarlo e sorride “grazie. Andiamo?” .. “sì certo” chiudo a chiave la porta e saliamo in macchina. “hai fame?” mi chiede German mentre guida “sì abbastanza. E tu?” gli domando guardando di fronte a me “sì anche io” poco dopo, tra una parola e l’altra, arriviamo al ristorante e dopo aver parcheggiato, German mi apre la portiera e mi metto sotto braccetto a lui. Entriamo e vedo che il posto è davvero molto accogliente, tranquillo, silenzioso ed elegante: proprio come piace a me! “buonasera signori. Avete prenotato?” chiede il proprietario “sì, a nome di Castillo” risponde il mio accompagnatore “un secondo che controllo.. ah sì. Prego, seguitemi” l’uomo ci accompagna al nostro posto che si trova sulla terrazza dove c’è un panorama meraviglioso. “vi mando subito un cameriere. Buona serata e buon appetito” ringraziamo e se ne va. “wow è bellissimo qua German! E poi che visione che abbiamo. Davvero, hai fatto un’ottima scelta” esclamo guardandomi attorno “sono contento che ti piaccia. Roberto mi ha aiutato” mi confessa lui con una risatina “ah ecco. Beh prima che arrivassi a prendermi, ero al telefono con Olga e per un pelo non mi svelava dove mi avresti portata.. ma poi si è trattenuta” gli dico anche io con una risata. “oh beh è un miracolo!” commenta lui ed io mi metto a ridere “sì è vero”. Si avvicina a noi un cameriere “buonasera signori. Questi sono i nostri menù. Volete ordinare da bere nel frattempo?” .. “sì.. per me una coca cola, grazie” dico io e poi guardo German “per me acqua minerale, grazie” una cosa che mi piace di German è che non beve alcolici praticamente mai. “perfetto, torno subito”. Guardo il menù e c’è davvero una vasta scelta! Dopo qualche minuto vedo German posare il suo menù sul tavolo. “hai deciso?” gli chiedo alzando gli occhi “sì. E tu?” poso anche io il menù e annuisco “sì. Tu cosa prendi?” .. “una grigliata di pesce, qua la fanno in un modo molto particolare.. e tu?” mi dice lui soddisfatto della sua scelta. “mmh.. beh in realtà avevo optato per un primo, ma ora che mi dici così prendo anche io la grigliata di pesce! È abbondante?” .. “abbastanza, direi” risponde German muovendo la testa. “eccomi qua. La coca cola per lei e l’acqua per il signore” il cameriere di prima posa sul tavolo le bevande e poi tira fuori il taccuino “avete deciso cosa mangiare?” .. “sì. 2 grigliate di pesce, grazie” dice German e il cameriere annuisce e va via. “allora Vilu è da Camilla con le sue amiche.. mi ha detto che dorme là” dico io per parlare un po' “sì, mi ha detto che torna domani mattina in modo da prepararsi per venire allo Studio” mi dice lui bevendo un sorso d’acqua. “speriamo che non vadano a dormire molto tardi, altrimenti domani si addormenteranno tra una lezione e l’altra” sorrido io bevendo un po' di coca. “sì, hai ragione” commenta German posando il bicchiere. Ok allora dato che non mi dice quello che doveva, visto che mi ha invitata a cena per quello, comincio io. “ehm German.. mi hai invitata perché hai da dirmi qualcosa. Giusto?” lui annuisce e lo vedo di nuovo imbarazzato. “sì.. giusto. Dunque, volevo dirti che.. per me sei molto importante.. e non solo perché sei la zia di Violetta. Abbiamo imparato a conoscerci, anche se abbiamo avuto tanti alti e bassi.. ma forse è proprio per quello che ormai sappiamo molte cose di noi. Tu che dici?” posa le braccia sul tavolo “sì.. sì è vero. Con questo?” chiedo non capendo molto quello che vuole farmi capire. “con questo.. vorrei conoscerti ancora di più. Angie tu sei una donna molto bella, con un cuore d’oro e un’anima meravigliosa. Hai cresciuto mia figlia standole accanto come una madre e sei la persona con cui lei parla molto, si confida e senza te io non saprei proprio come fare. Vorrei che tu continuassi a starle accanto così, come hai fatto finora.. ma vorrei anche che stessi accanto a me, non come una cognata, ne come un’amica. Capisci cosa intendo?” sono rimasta davvero incantata da questo suo discorso, tanto che rimango un po' a guardarlo e mi accorgo di avere la bocca leggermente aperta. “sì.. credo di sapere cosa intendi dire. German, non mi sarei mai aspettata queste parole da te. Mi hai detto delle cose bellissime e mi ha fatto davvero infinitamente piacere. Non me lo sarei mai aspettata, credimi. E beh non possiamo negare che qualcosa tra noi c’è stato, ma che poi si è interrotto. Ma io non ho mai smesso di pensare a te. Per me sei molto importante, tu sei stato e sei tutt’ora, un padre splendido. Tua figlia ti ama molto e l’hai cresciuta davvero in modo perfetto. Io ci sarò sempre per lei, è la mia vita e la considero esattamente come una figlia, proprio per i motivi che hai detto tu. Ma voglio esserci anche per te, starti accanto, aiutarti nelle difficoltà, darti consigli e.. e voglio essere la persona che tu desideri di avere vicino” lo vedo molto felice, fuori e dentro. Il mio cuore sta esplodendo tra la felicità e l’emozione e sono certa che anche il suo va veloce, riesco a sentirlo. Mi porge la mano, che io prendo e stringo forte. “sono contento Angie. Mi hai reso l’uomo più felice del mondo” mi mordicchio il labbro “anche io sono contenta, German”. Arriva il cameriere con i nostri piatti “scusate.. ecco a voi le grigliate” sciogliamo la nostra stretta di mano e cominciamo a mangiare gustandoci questa prelibatezza.

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Capitolo 10
*** Decimo Capitolo ***


Pov Leon "ragazzi che facciamo?" chiedo in generale ai miei amici, dopo aver mangiato le nostre pizze. "mmh non saprei.. voi che avete voglia di fare?" chiede Diego unendo le mani "boh.. per me è indifferente" risponde Maxi finendo di bere la coca cola della lattina. "ragazzi scusate un attimo.." Broadway risponde alla chiamata che ha ricevuto "ciao amore.. sìsì tutto bene voi? Ah d'accordo.. no, noi siamo qua da Diego che stiamo pensando a che fare.. va bene, divertiti e saluta le altre. Ciao tesoro" chiude la chiamata e torna a guardare noi "allora? Idee?" continua sempre il brasiliano tornando a sedersi "no.. che ha detto Cami?" risponde Maxi "niente sono in camera sua a parlare.. sapete come sono le ragazze quando sono sole, non fanno altro che chiacchierare! Come fanno a non esaurire mai gli argomenti?" .. "sì infatti, me lo chiedo spesso anche io" continua Federico mettendosi una gamba sull'altra "ragazzi.. e se andassimo da loro?" tutti gurdiamo Diego come se fosse impazzito "sì certo, poi te la vedi tu con Nata" dice Maxi gesticolando "sì e Camilla? Come minimo ti, anzi ci ammazza" continua Broadway appoggiandosi con i gomiti sulle ginocchia "ragazzi devo dire qualcosa su Ludmilla? Meglio di no, immaginate voi! Poi ora che ha delle nuove amiche.." spiega l'italiano appoggiandosi con la schiena al cuscino del divano. "vi assicuro che mia sorella ci lancerebbe giù dalla finestra" ammetto io passandomi una mano tra i capelli per poi pensare a Violetta.. lei come reagirebbe? "beh conoscendo Violetta posso dirvi che lei si divertirebbe e basta" ma mi ha letto nel pensiero Diego? Ma ci scommettevo che lei non avrebbe detto niente, anzi.. "dai chi se ne importa! Andiamo a divertirci! Mi viene già da ridere al solo pensiero delle loro facce" continua lo spagnolo ridendo. Tutti ci guardiamo poi a parlare per primo è Fede "massì dai, andiamo!" lui e Diego si alzano e poi lo stesso fa Maxi "d'accordo.. ma se litigo con la mia fidanzata poi ve la vedrete con me" io poi guardo Broadway per vedere che fa e dopo qualche secondo si alza anche lui passandosi una mano in testa "Camilla mi ucciderà" allora mi alzo anche io "spero di non perdere mia sorella" detto ciò usciamo e ci avviamo a casa di Camilla. Pov Violetta Siamo in camera di Camilla, tutte con il pigiama e ancora non abbiamo smesso di chiacchierare e spettegolare. Ad un tratto suonano al citofono "ma chi è a quest'ora?" chiedo mangiando un biscotto "boh.. aspettate che rispondo" si alza e va vicino alla porta prendendo in mano la cornetta del citofono "chi è? Ou? Rispondete? Se è uno scherzo non è divertente! Ma.." posa la cornetta e va alla finestra affacciandosi "Cami chi era?" domanda Nata che è coricata a pancia in giù con le gambe sollevate e i piedi intrecciati "ma che ne so! Ho sentito solo ridere al citofono e da qui sembra non ci sia nessuno" risponde la rossa con le braccia incrociate "sarà uno scherzo" dico io alzando le spalle "sì uno scherzo idiota di pessimo gusto" Cami si risiede accanto a noi "allora dicevamo?" continua lei calmandosi "stavamo parlando di.." comincia Ludmilla, ma di nuovo suonano e sta volta Camilla si alza infuriata e risponde urlando "ma si può sapere chi siete? Cosa volete? Idioti! Adesso vi faccio vedere io" Camilla riposa di nuovo la cornetta e corre verso il piano inferiore.. io e le mie amiche ci guardiamo confuse e poi sentiamo urlare "ma che ci fate voi qui? Siete impazziti?" .. "ciao anche a te Camilla! Allora dov'è la festa?" ma questa.. questa è la voce di Diego! Potrei riconoscerla ovunque! "andatevene immediatamente" urla di nuovo la rossa. Allora ci alziamo e ci affacciamo per vedere cose succede.. ci sono tutti i ragazzi giù! Ma che ci fanno qui? "ma cosa.. Federico!!" urla la bionda incrociando le braccia al petto "ciao amore mio" urla lui salendo le scale "che ci fate qui?" continua lei entrando in camera "Maximiliano Ponte! Cosa state facendo?" urla la riccia puntando un dito contro al suo ragazzo "oh ma dai tesoro! è una festa no? Allora divertiamoci" e anche loro entrano in camera e vedo Maxi ballare.. senza musica! "ciao amica mia! Come stai?" Diego mi da un bacio sulla guancia ridendo "Diego.. che avete intenzione di fare?" .. "credo che tu già lo sappia" risponde il mio migliore amico entrando in camera "ma.. vabbè ci rinuncio" sussurro guardando Camilla sbattere la porta e urlare contro Broadway "ma come hai potuto? Non potevi fermarli? Questo è un party tra amiche! Tra ragazze! E mi sembra che nessuno di voi sia una ragazza" sto trattenendo una risata e metto una mano alla bocca, se mi metto a ridere ora sono sicura che Camilla mi uccida. Incrocio gli occhi di Leon, anche lui sta cercando di non ridere e mi fa l'occhiolino passandosi la lingua sul labbro inferiore ed io rimango imbambolata fino a quando non sento di nuovo Camilla urlare "no non mi interessa Broadway! Ora prendi i tuoi amichetti e ve ne andate" il suo fidanzato si avvicina al suo orecchio e le sussurra "non credo proprio" e scappa di sopra correndo, tra un pò mi fa cadere infatti mi urla un "scusa Vilu" e poi passa la mia amica entrando nella sua camera e continuando ad inseguire il brasiliano. Scendo le scale e mi avvicino al ragazzo messicano che ancora sta ridendo "ma sono tutti pazzi qui" dico io continuando a ridere e Leon annuisce "sì, penso proprio di sì. E tu? Non urli? Non ti arrabbi?" mi chiede incrociando le braccia al petto e appoggiandosi allo schienale della poltrona "beh a parte che mi sono divertita troppo a vedere ste scenate.. no non mi arrabbio perchè mi sembra una cosa un pò esagerata. Cioè ok che era tra femmine la festa, però ci divertiremo comunque, no?" dico io sorridendo e lui resta zitto un pò, sembra pensieroso.. poi mi guarda e annuisce "certo" .. "bene, vieni un attimo con me che mi aiuti a portare su qualcosa da stuzzicare visto che ora siamo aumentati" lo prendo per un braccio e lo trascino in cucina. Apro gli armadietti e il frigo e prendo qualcosa di dolce e di salato da mangiare e a Leon faccio portare bicchieri di plastica e bibite. "ce la fai?" gli chiedo cercando di sbirciare dietro ai pacchetti di patatine che invadono un pò la mia visione "io sì.. tu piuttosto, ce la fai?" mi chiede sorridendo "oh sìsì, tranquillo" stiamo per uscire dalla cucina ma inciampo nella sedia e così mi cade tutto dalle mani ed io rimango a quattro zampe a terra. "stai bene?" chiede subito Leon posando le cose sul tavolo e aiutandomi ad alzare "sì.. grazie" mi massaggio un pò il polso "sìsì tranquillo" il messicano imita la mia voce ripetendo la mia risposta a quando mi ha chiesto se riuscivo a portare tutto. Lo fulmino con lo sguardo e lui ride "io non parlo così" .. "dai permalosa, scherzavo. Vieni qui" mi porta dal lavandino e mi fa passare dell'acqua fredda sul polso. "va meglio?" mi chiede dopo un pò "sì" rispondo scocciata "dai, te la sei presa davvero? Stavo scherzando" dice lui serio. Mi allontano e prendo un pacco di pop corn che era a terra ma Leon mi ferma cercando di prendere il pacco dalle mie mani "lascia stare, faccio due viaggi io. Tu vai su" ma io lo porto di nuovo dalla mia parte "ma vava! Ce la faccio" ma lui di nuovo tira verso di lui "Violetta dico sul serio.." io lo interrompo e tiro verso di me "anche io" poi entrambi tiriamo e schiacciamo un pò troppo perchè il pacco esplode e saltano pop corn ovunque. Io ho le braccia sollevate davanti alla faccia e la bocca aperta e Leon vedo che ha le braccia aperte e la mia stessa espressione. Ad un tratto pian piano iniziamo a sorridere fino a scoppiare a ridere "meglio pulire subito, altrimenti Camilla già è infuriata, così ci ammazza proprio" mi accuccio e prendo un pò di pop corn in mano e Leon fa lo stesso "sei proprio maldestra" dice lui scrollando la testa "io? Sei tu che non stavi fermo e continuavi a tirare" rispondo io socchiudendo gli occhi "ma che dici, io volevo solo aiutarti" .. "Leon?" lo chiamo e lui alza lo sguardo ma non lo lascio parlare che gli lancio in faccia i pop corn che avevo in mano "ma cosa..? Ehi sei ingiusta" e lui fa lo stesso con me e così inizia una mini battaglia "ma che sta succedendo qui?" urla Camilla scendendo le scale "ma siete impazziti? Ci sono pop corn ovunque!" Leon stava per tirarli a me, ma io mi abbasso e vanno in faccia a Camilla che rimane immobile "ah sì?" e anche lei ne prende un pò e gliele tira in faccia ed io lo faccio a lei e pian piano si aggiungono gli altri che aprono alcuni degli altri pacchetti e facciamo una vera battaglia. Tutti ridiamo, scherziamo e pure Camilla si è calmata ed è entrata a far parte di noi, togliendo quel broncio orribile che aveva assunto. "ok ragazzi basta, davvero. Sono le 2 e mezza di notte, stiamo facendo un pò troppo casino" Camilla si siede su uno sgabello e si passa una mano in fronte "sì, Cami ha ragione. Ripuliamo, dai" concorda Nati ma la rossa la ferma "nono Natalia, qui chi deve pulire sono due persone che di nome fanno Violetta e Leon" io e Leon ci guardiamo e insieme diciamo un "che?" .. "sì, avete capito bene. Avete cominciato voi, quindi voi mettete aposto. Ci vediamo su quando avete finito" si alza e si incammina per le scale "ma.. Diego non dici niente?" dico rivolta al mio migliore amico "sì, una cosa la devo dire.." comincia lui "ah ecco" dico io sorridendo "vieni Fran, ti porto in braccio.. vedo che hai male ai piedi" io inarco le sopracciglia "ma no Diego, figurati" risponde l'italiana, ma Diego già l'ha presa in braccio come una principessa "oh ehm.. grazie" continua lei mettendo le braccia attorno al collo del mio migliore amico "ehi!" urla Leon guardando male a Diego "tranquillo amico" risponde lui facendogli l'occhiolino "ma.. Diegooo" dico io delusa e mettendo le braccia lungo ai fianchi, con le mani a pugno. "dai c'è Leon che ti aiuta" e detto questo sparisce su per le scale. "questa me la paga" sbuffo io prendendo una scopa per pulire "oh sì, anche a me" risponde Leon prendendo il cestino da dentro al mobiletto e quando si gira vede che ho un espressione come dire "perchè?" e lui alza le spalle "beh aveva tra le braccia mia sorella" io sorrido capendo "aaah.. ma no, Diego è un bravissimo ragazzo, te l'ho già detto. Credimi non farebbe del male nemmeno ad una mosca. Puoi fidarti di lui, non solo per quanto riguarda tua sorella, ma è anche un ottimo amico" lui mi sorride e poi si passa una mano tra i capelli e il mio stomaco sussulta "va bene, mi fido". Una volta finito di pulire saliamo e quando entriamo in camera di Camilla è tutto normale, come se non fosse successo niente. Tutti sono seduti per terra, a cerchio e le coppie sono abbracciate, mentre Fran e Diego sono lo stesso seduti vicini e lo stesso facciamo io e Leon posando al centro da mangiare e da bere. "ah eccovi! Avete sistemato tutto?" chiede Camilla iniziando ad aprire le patatine "sì mammina" rispondo io e Leon si mette a ridere. Dopo aver finito quasi tutto tra mille chiacchiere Nata salta su dicendo "ragazzi ho un'idea! Perchè non giochiamo a obbligo o verità?" così tutti ci guardiamo "per me va bene" dico io alzando le spalle "sì anche per me" esclama Leon poggiandosi con le mani al pavimento dietro la schiena "ci sto" dice Ludmilla scrollando i suoi boccoli e così tutti annuirono. "bene, visto che l'idea è stata tua, comincia tu Nati" dice la rossa incrociando le gambe "d'accordo.. vediamo.. Leon! Obbligo o verità?" Leon ci pensa un pò poi dice "verità" .. "mmh.. attualmente ti piace qualcuna? Beh ovviamente bisogna essere sinceri eh, sennò non vale" continua la riccia prendendosi una carezza sul collo dal suo amato Maxi. "mmh.. beh visto che devo essere sincero.. sì probabilmente una persona che mi piace c'è" Francesca rimane scioccata sgranando gli occhi "no! Ma va? E chi è?" .. "non tocca a te sorellina, ma a me" risponde il messicano e dopo una sbuffata di Fran, continua "vediamo.. Diego! Obbligo o verità?" .. "mmh.. massì verità dai" risponde il mio migliore amico "preferisci Violetta o Francesca?" io e l'italiana ci giriamo di scatto verso Leon, dopo aver sentito la sua domanda e Fran gli da uno schiaffo sul braccio "Leon!!" e lui si mette a ridere "che c'è? Stiamo giocando no? E allora giochiamo" poi torna a guardare Diego "allora?" .. "beh Violetta è la mia migliore amica, anzi la considero una sorella. Quindi diciamo che preferisco Francesca come.. come fidanzata ecco" Diego si imbarazza un pò e guarda Francesca con lo sguardo basso, lei gli sorride. "ok tocca a me. Maxi, obbligo o verità?" chiede lo spagnolo. Maxi alza le spalle pensandoci "obbligo dai" dice infine. "ti obbligo a lanciare con forza questa lattina dalla finestra" tutti ridiamo "che? Ma sei impazzito? E se qualcuno mi vede?!" come al solito Maxi quando si agita inizia a gesticolare "dai amore, è un gioco. E poi è notte fonda! Chi vuoi che ti veda?" gli dice Nati abbracciandolo e sporgendo il labbro inferiore "mmh e va bene" esclama Maxi sbuffando e lanciando la lattina "ecco fatto, contenti?!" noi stiamo ridendo come dei matti! Alcuni applaudono anche, compresa me. "allora vediamo.. Ludmilla. Obbligo o verità?" chiede Maxi tornando a sedersi e ricevendo un bacio dalla sua Nati. "mmh.. Obbligo" sceglie la bionda "vediamo.. ti obbligo a.. baciare i piedi di Federico!" di nuovo tutti ci mettiamo a ridere "ok che è il mio ragazzo.. però! Che schifo comunque!" Ludmilla ha la faccia più disgustata del mondo.. non riesco a smettere di ridere! "eh tu hai scelto obbligo" continua Maxi con una faccia da furbetto "mmh.. d'accordo. Spero tu li abbia lavati" esclama la bionda puntando l'indice contro il suo fidanzato "ma certo amore mio! Hai dei dubbi?" Fede si toglie il calzino e lei gli lascia un piccolo bacio sul piede per poi sputacchiare "bleah! è la cosa più brutta che abbia mai fatto in vita mia" poi Federico la prende mettendole un braccio attorno al collo "dai vieni qui che ti faccio dimenticare questo brutto momento" e così si danno un bacio passionale e noi urliamo battendo le mani, poi quando si staccano vedo la faccia di Ludmilla tra l'imbarazzo, la felicità e l'emozione. "Ludmilla non vorrei mai essere nei tuoi panni" esclama Camilla ridendo come una matta "ah sì eh? Ti ricordo che è il mio turno. Camilla cara, obbligo o verità?" dice minacciosa la bionda "oh verità!" risponde subito la rossa senza pensarci troppo. "mmh.. ma non mi freghi comunque. Ti è mai piaciuto qualcun altro oltre a Broadway? Intendo, contemporaneamente?!" e lì Camilla si blocca e fa un mezzo sorriso al suo fidanzato "ehm.. forse.." e Broadway spalanca la bocca "cosa? Dici sul serio?" .. "sì, ma all'inizio quando ancora non stavamo ufficialmente insieme" risponde prontamente lei "vabbè ma cosa vuol dire? Già ci frequentavamo! Così mi hai illuso eh? Avevi detto che avevi occhi solo per me" dice il brasiliano offeso "che noioso che sei! è acqua passata! Madonna, non si può neanche giocare con te! Ormai stiamo insieme da vari mesi, se non te lo ricordi" sbuffa Camilla quasi urlando e incrociando le braccia al petto. Noi siamo tutti zitti e guardiamo la scena senza sapere che dire. "ma senti chi parla!" le risponde Broadway girandosi dall'altra parte mettendosi nello stesso modo della sua fidanzata. I miei occhi passano da lei a lui, da lui a lei. Fino a che una voce non mi sussurra all'orecchio "fanno sempre così?" chiudo gli occhi e mando giù la saliva cercando di calmarmi "ehm sì.. ma sono sicura al 99% che tra un minuto fanno pace" gli rispondo sussurrando e Leon sorride, sempre molto vicino al mio viso. "dai amore perdonami ti prego" Broadway si gira e prende le mani di Camilla "no perdonami tu amore mio" dice lei per poi abbracciarsi e le acque tornano alla normalità. Mi giro verso Leon e mi avvicino al suo orecchio "te l'avevo detto" e quando mi sposto di qualche centimetro ci guardiamo negli occhi per un paio di secondi e i nostri respiri sono fermi, come bloccati. "bene tocca a me allora" urla Camilla guardandomi e dandomi una scrollata "sì, Camilla ci sento" le dico inarcando le sopracciglia "oh scusa, sembravi impegnata" continua la rossa e io la fulmino con lo sguardo "ah ma tanto volevo proprio te! Allora Violettina bella.. obbligo o verità?" io senza pensarci dico "obbligo" ma poi me ne pento perchè non so cos'ha in mente Camilla.. infatti ho un pò paura. Ho lo sguardo basso, fisso sul pavimento "mmh.. vediamo un pò.. ah sì! Ci sono! Ti obbligo a baciare quello che per te è il ragazzo più bello in questa stanza.. ah e preciso, un bacio sulle labbra" vorrei strozzarla! Lei sa che per me il più bello è Leon.. la guardo e lei ha ancora il sorriso stampato in faccia. Poi guardo Fran, Nata e infine Ludmilla e tutte e 3 hanno un espressione come dire "ahi ahi". Mi guardo attorno, guardo tutti i ragazzi e infine mi soffermo su Leon. Lui mi guarda con aria confusa, sicuramente non se lo aspettava. Mi avvicino e gli metto una mano sulla guancia sinistra, mentre quella destra l'appoggio sul suo braccio destro. Lui mi continua a guardare negli occhi, io passo i miei dai suoi alle sue labbra. Sento che ha smesso di respirare, lo vedo fermo e prima di appoggiare le mie labbra sulle sue, vedo che gli spunta un sorriso. Ci diamo un bacio a stampo, le nostre labbra sono ben combaciate e il suo sorriso rimane per tutti quei 5 secondi del nostro bacio. La sua mano destra è posata sulla mia guancia sinistra. Alla fine quando, molto lentamente, ci stacchiamo, continuiamo a guardarci negli occhi ed io mi mordicchio il labbro inferiore. Lui mi accarezza all'angolo della bocca, con il suo pollice. "ehm ok.. abbiamo capito.. brava Vilu" sento la voce di Camilla molto in lontanza e un colpo di tosse che sono sicura proviene da Natalia. "ragazzi?" dicono insieme Federico e Ludmilla, ma noi non siamo ancora tra di loro. "ouuu! Lo sapevo io.. immaginavo baciasse mio fratello" sta volta la sento, ma solo perchè Fran mi sta strattonando. "ma cosa.. che c'è?" chiedo guardando la mia amica "hai finito di sbacciucchiarti con mio fratello?" io mi sento davvero piccola, non sono in imbarazzo.. molto di più! Guardo Leon che mi sorride abbassando lo sguardo e poi torno verso Fran "ma scusa! Era un obbligo" dico cercando di giustificarmi "sì ma l'hai scelto tu cosa fare amica mia" si intromette Diego e Francesca lo guarda sussurrandogli un "grazie" e lui le fa l'occhiolino. Così decido di vendicarmi.. anzi, già dovevo farlo per quando mi ha lasciato giù senza aiutarmi a ripulire. "ah ma tocca a me no? Beh allora mio caro amico Diego.. obbligo o verità?" lui mi guarda come farmi compassione ma il mio sguardo dice tutt'altro. "ehm.. non so.. obbligo dai" dice infine, pensando di essersela svignata, ma si sbaglia perchè in un modo o nell'altro so cosa fare. Se avesse scelto verità gli avrei chiesto di dire il nome della ragazza di cui attualmente è innamorato.. ma visto che ha scelto obbligo, dico quasi la stessa cosa che mi ha fatto fare Camilla. "allora.. devi baciare la ragazza che ti piace. Sempre se è qui tra noi naturalmente, ma sono quasi certa che sia così" io me la rido dentro, mentre lui mi guarda piuttosto male. Si comporta come me, guardandosi attorno.. "Diego ancora un pò che aspettiamo dobbiamo prepararci per andare allo Studio. Allora?" dice Ludmilla facendoci ridere "okok.." risponde Diego alzando le mani. Si gira da Fran, che subito sgrana gli occhi, e si avvicina mettendole una mano al collo. Lei è molto agitata e non sa cosa fare, ma poi il bacio scatta e così parte un applauso. "uuuh wooow! Stasera si sono scoperte molte cose eh" commenta Nata fischiando ed io faccio finta di non aver sentito. "amico, trattamela bene" dice Leon puntandogli un dito contro "Leon!" urla sua sorella incrociando le braccia "che c'è? Ti ho solo difesa!" risponde il messicano ridendo "oh no, non un'altra battaglia eh!" esclama Cami dopo che Fran lanciò un cuscino in faccia a suo fratello. "sta zitta tu" dice di conseguenza Leon lanciando il cuscino alla rossa "ah vuoi la guerra eh?" comincia lei ma Maxi la ferma "dai Camilla, non hai 2 anni" .. "mi stai dando della bambina Maximiliano?" urla la rossa dandogli una cuscinata in testa "ahahah Maxi che faccia che hai" dico io ridendo come una matta, ma poi la smetto perchè sento il cuscino in faccia "così ti impari!" esclama Maxi facendomi una smorfia "ora dovresti vedere la faccia che hai tu" sta volta a ridere è Leon. "ah lo trovi molto divertente eh?" rispondo io spingendolo e facendolo coricare, ma involontariamente gli faccio sbattere la testa al muro e mi copro subito la bocca con le mani "ohddio Leon scusa! Ti sei fatto male?" lo vedo tenersi la testa e piegarsi in due "ahia! Madonna che male" ha una faccia molto sofferente, mi avvicino e appoggio le mani sulle sue braccia "fammi vedere.. scusami scusami scusami" poi mi guarda e scoppia a ridere "ahahah Castillo, ci sei cascata come una polla! Ahahahah" lo guardo con gli occhi socchiusi mentre si ricorica a terra e poi prendo il cuscino e glielo tiro in faccia "stupido! Mi hai fatta preoccupare seriamente" incrocio le braccia offendendomi "dai che permalosa mamma mia" commenta lui sbuffando "Vilu che capelli hai?" domanda Ludmilla ridendo ed io le lancio il cuscino e così la battaglia continua per una buona mezz'ora. "ok ragazzi basta dai" dice Camilla mettendosi al centro con le braccia aperte "sì forse è meglio dormire.. sono le 4! E tra 4 ore dobbiamo essere allo Studio" concorda Broadway abbracciando la sua fidanzata da dietro "sì è vero. Ma dove dormiamo? Tutti qui non ci stiamo" dico io gurdando la stanza non abbastanza grande per tutti. "sì avete ragione! Io e Broadway dormiamo qui naturalmente. Poi c'è la stanza dei miei genitori dove possono dormire Nata e Maxi.. c'è la stanza degli ospiti dove possono dormire Ludmilla e Fede.. c'è la mansarda dove puoi dormire tu Vilu e c'è anche la stanza dei miei cugini dove potete dormire tu Fran e tu Diego. Se volete dormire separati non c'è problema, c'è sia il letto matrimoniale che un divano a letto. Decidete voi. Leon, dormi giù sul divano? O puoi dormire con Vilu in mansarda, tanto è matrimoniale il letto" tutti eravamo d'accordo e Leon decise di dormire giù sul divano. Così ognuno si reca nella stanza indicata da Cami ed io mi avvio su al terzo piano in mansarda. Wow ma è bellissima! Piccola, calda e accogliente. Mi sciacquo il viso e poi decido di mettermi a letto. Continuo a pensare al bacio con Leon.. è stato così.. indescrivibile! So che è stato un bacio così, non serio.. però è stato molto bello. Le sue labbra sono così morbide e calde e senza rendermene conto mi tocco le mie sorridendo. Penso anche ai suoi occhi, dolci, verdi brillanti.. l'ho visto tranquillo, ma chissà chi sarà la ragazza che gli piace. Sono curiosa ma d'altronde sono affari suoi. Meglio dormire ora. Pov Leon Sono seduto sul divano che guardo la tv, ma veramente non so neanche cosa c'è perchè sto pensando al bacio tra me e Violetta. Sono consapevole che è stato un bacio per un gioco, ma io continuo a pensarci. Le sue labbra sono morbide e calde e i suoi occhi brillavano. Aveva un'espressione dolce, ma timida allo stesso tempo.. i suoi capelli profumavano di mandorla e anche solo sfiorandoli ho sentito la loro morbidezza, così come la sua pelle. Sì, la ragazza che mi piace è lei.. ma non è come le altre, lei è diversa. Lei riesce a mettermi in imbarazzo, riesce a farmi battere forte il cuore.. non mi è mai capitato di soffermarmi così tanto su certi pensieri.. su una sola persona! L'ho vista in pigiama e sembrava una bambina, ma contemporaneamente una donna. Cosa c'è di meglio? E poi lei mi ha tenuto testa fin dall'inizio, non come tutte che cedono a me solo per il mio aspetto fisico. Lei ha imparato a conoscermi, come io ho capito che si fa forte ma sotto sotto è una persona molto dolce. Come diceva Diego, bisogna solo conoscerla. Mi passo una mano tra i capelli e poi sul viso e cerco di concentrarmi su quello che c'è in tv.

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Capitolo 11
*** Undicesimo Capitolo ***


Pov Violetta Mi sveglio improvvisamente un pò accaldata.. stavo sognando qualcosa su Leon, ma non ricordo perfettamente il sogno. So che c'era lui che parlava con Diego e appena mi vedevano arrivare smettevano di parlare e Leon mi prendeva in braccio, si girava verso Diego e gli faceva l'occhiolino e poi sparivamo. Mah che razza di sogno! Ora però non riesco più ad addormentarmi. Mi alzo e mi lego i capelli facendo uno sbadiglio. Scendo le scale e trovo Leon coricato sul divano con una coperta addosso e la tv accesa. Mi avvicino per osservarlo.. che bello che è.. ha lo sguardo serio, i capelli scompigliati e le braccia muscolose. Mi mordicchio il labbro inferiore e scuotendo la testa mi dirigo in cucina. Apro il frigo e prendo dell'acqua per berne un bicchiere. Una volta fatto, riposo la bottiglia in frigo ma involontariamente lo sbatto troppo forte e cade un magnete che vi era appeso. "accidenti!" sussurro per poi prenderlo e rimetterlo dov'era. "chi è là?" sento Leon urlare dal salotto e allora accendo una lampada che è appesa alla parete, una di quelle piccole apposta per quando c'è buio. "ehm sono io" dico sempre a bassa voce. Leon è seduto sul divano e sbadiglia e fa fatica ad aprire gli occhi.. ma poi ci riesce "Violetta? Sei impazzita? Stavo per venire a strozzarti pensando che fossi un ladro" io mi metto a ridere "sì certo.. ma se manco riuscivi a tenere gli occhi aperti!" mi avvicino incrociando le braccia al petto "vabbè, dettagli. Che ci fai sveglia a quest'ora?" mi siedo accanto a lui "stavo facendo uno strano sogno.. e non riuscivo più a dormire, così sono venuta a prendere un bicchiere d'acqua ed è caduta una calamita dal frigo" spiego alzando le spalle. Leon sbuffa "e mi sono svegliato per colpa tua" .. "oh vabbè scusa eh! Sai, mi sono alzata apposta per venire a far rumore e svegliarti!" dico ironicamente, ma un pò scocciata per quello che mi ha detto. "Violetta stavo scherzando. Con te non si può mai dire niente" mi dice lui chiudendo gli occhi "sì ok, d'accordo. Tornatene a dormire, ciao" mi alzo e sto per dirigermi dalle scale, ma lui mi ferma prendendomi da un braccio "dai non fare così.. scusa" mi giro e lo vedo passarsi una mano tra i capelli e il mio stomaco si stringe, mentre il mio cuore da un colpo più forte rispetto alle altre volte. Deglutisco "ok.." è solo quello che riesco a dire. Ma si può? "stai bene?" mi chiede il messicano "sì.. ti va di.. di parlare un pò?" sì brava Violetta e di cosa vuoi parlare alle 3 di notte? Ma cosa mi salta per la testa? "sì.. d'accordo" risponde lui. Ok allora non sono l'unica dei due ad essere un pò matta a voler parlare nel mezzo della notte. "vieni, sediamoci" mi mette una mano alla schiena e ci sediamo sul divano. Leon prende la coperta e copre entrambi ed io gli sorrido "grazie". Pov Leon Certo che sta ragazza è proprio bella. Ha un carattere un pò folle, ma d'altronde chi non lo è? Anche se mi ha chiesto di parlare un pò alle 3 di notte, non le ho detto di no perchè vorrei conoscerla un pò di più. Certo, fosse stata un'altra persona non avrei accettato sicuramente. Ma mi piacerebbe sapere cosa pensa, cosa prova ora dopo che oggi ci siamo dati quel bacio.. cos'ha provato proprio in quel momento. "che c'è?" mi chiede lei sorridendo ed io mi accorgo che la sto fissando "no niente.. pensavo.." lei annuisce "e a cosa?" mi domanda. Ora che le rispondo? Beh sempre meglio dire la verità! "a te" lo dico come se nulla fosse e infatti lei sgrana gli occhi "a me?" chiede indicandosi ed io annuisco con la testa "sì.. a te" Pov Violetta Leon ha detto di stare a pensare a me! A me! Ok sono un pò confusa.. perchè pensa a me? E soprattutto cosa pensa di me? "e.. cosa pensi di me? Cioè nel senso.. a cosa stai pensando?!" lui mi sorride "che sei molto bella.. e tutta da scoprire. Mi piacerebbe conoscerti un pò di più, sapere quali sono i tuoi interessi, le tue passioni.. sapere cosa pensi di me" io deglutisco di nuovo, lo vedo sorridente ma serio nello stesso tempo. "beh non c'è molto da sapere.. amo cantare, la persona più importante del mondo per me è il mio papà e naturalmente mia zia Angie. Mi sono stati sempre molto vicino.. poi ho conosciuto Diego che all'inizio era la persona più stupida che avessi mai incontrato.. ma con l'andare del tempo è cambiato e, senza vantarmi naturalmente, è la persona che è adesso un pò grazie a me. E così ci siamo sempre aiutati a vicenda e siamo un pò come te e Francesca. E così poi ho conosciuto gli altri ed ora voi 4 e ne sono davvero contenta perchè siete persone speciali e siete come noi.. per questo vi abbiamo accettato, diciamo, nel nostro gruppo" mi fermo e lo guardo sorridendogli e vedo che mi ha ascoltata, ne sono certa da come mi osserva. "mi fa piacere quello che hai detto su di noi e su Diego. Sono contento del tuo rapporto con la tua famiglia ed è così che deve essere. Ma non hai risposto ad una domanda per me importante.. cosa pensi di me? Del bacio di oggi?" mi guardo le mani e penso a cosa dire. Poi decido di essere me stessa e di dire quello che davvero penso. Lo guardo e lui aspetta con calma una mia risposta. "beh.. per me sei sempre stato il ragazzo più bello che abbia mai visto.. all'inizio mi eri davvero antipatico ma poi parlando con tua sorella mi ha fatto capire chi sei. Quando mi hai accompagnata al supermercato mi ha fatto piacere e quando mi hai difesa avrei voluto saltarti addosso e abbracciarti" mi interrompe "perchè non l'hai fatto?" mi chiede continuando a guardarmi "beh era la prima che non litigavamo e non sapevo che reazione avresti potuto avere.." lui mi blocca di nuovo "credimi l'avrei accettato molto volentieri" gli sorrido e lui ricambia "continua" mi dice facendo gesto con la mano ed io riprendo a parlare "poi abbiamo scherzato e sono stata davvero bene.. e.. quando prima di andartene mi hai dato un bacio, mi stava quasi per girare la testa. Non so perchè, ma ero felice e forse anche un pò emozionata.. oltre all'essere imbarazzata naturalmente" entrambi facciamo una risatina "e ho continuato a pensarti e a guardarti finchè non hai girato l'angolo. E ovviamente quando sono entrata in casa puoi immaginare le migliaia di domande che mi hanno fatto le ragazze.. quando poi siete arrivati ero felice perchè sapevo che l'avevate fatto apposta a venire da noi, sapevo che ci saremmo divertiti. E quando ci siamo baciati.. io.. non so bene dire cos'ho provato.. avevo il cuore a mille e non volevo più distaccarmi da te. è possibile? Volevo continuare a guardarti negli occhi e toccare le tue labbra morbide.. per un momento ho sperato che fossimo soli e che tu ti avvicinassi ancora a me per riprendere il bacio.. non mi è mai capitato.. cioè sì, ho baciato alcuni ragazzi e ho avuto qualche fidanzato ma niente di che.. ma in quel momento provavo tutt'altro.. e ora che ci penso, molto probabilmente all'inizio ero un pò gelosa del rapporto tra te e Fran.. ma solo perchè non immaginavo minimamente che foste fratelli" finisco il discorso e lo guardo negli occhi.. è bellissimo.. sorride, un sorriso perfetto, denti bianchi e labbra carnose. "hai detto delle cose bellissime Violetta.. non pensavo che avrei mai ascoltato queste cose da una come te.. è proprio vero quello che penso di te.. che sei testarda e dura, ma infondo sei dolce e emotiva" distolgo lo sguardo e sorrido passandomi la lingua sulle labbra e prendendomi il labbro inferiore tra i denti. Pov Leon Non posso credere a quello che mi ha appena detto.. a quello che prova per me, a quello che sente e che ha sentito in precedenza. Quando fa quel gesto con il labbro vorrei morderglielo io e assaporare di nuovo quelle calde labbra. "e tu.. tu cosa pensi di me? E di quel.. bacio.." mi chiede Violetta guardandomi un pò sì e un pò no "anche io sono stato bene quando ti ho accompagnata e l'ho fatto spontaneamente perchè volevo provare a parlarti.. a sapere com'era starti accanto.. beh quando quel ragazzo ti si è avvicinato così, giuro che avrei voluto mandarlo sul serio all'ospedale. Mi sono divertito e anche quando ti ho dato quel bacio mi è venuto d'istinto farlo.. infatti poi c'ho pensato e mi sono chiesto "sono davvero io?" ed è per quello che poi sorridevo mentre andavo da Diego e anche io ho continuato a pensarti.. anche i ragazzi mi hanno assalito di domande.. a proposito di Diego.. sai quando ho reagito in quel modo quando eravamo sulla panchina, appena l'hai nominato?" la vedo pensierosa e poi annuisce "sì.. ecco cosa volevo chiederti! Non ne capisco nemmeno ora il motivo" risponde lei inarcando le sopracciglia "ecco.. beh diciamo che è lo stesso pensiero che avevi tu tra me e Francesca" la vedo sorridere "eri geloso di Diego?" mi chiede sorridente "beh diciamo di sì" rispondo io allo stesso modo e lei mi da una spinta "ma dai.." .. "beh non ero l'unico a pensare che stavate insieme.." dico io ricambiando la spinta "oh beh se è per questo nemmeno io ero l'unica a pensare di te e Fran" mi dice lei scuotendo la testa ed io rido. "e comunque.. all'inizio io non volevo venire qua ieri, apposta per non darvi fastidio.. ma poi Diego ha detto che tu sicuramente non te la saresti presa, anzi.. e allora ho voluto venire apposta.. per te" mi sorride e poi mi si avvicina "ooh che dolce" mi dice come una bambina. Io d'istinto la avvicino ancora di più a me e le circondo le spalle con un braccio, mettendoglielo attorno al collo. Lei si appoggia sul mio petto con una mano sopra di esso. Mi fa piacere questo suo gesto. Pov Violetta Ma quanto è dolce? Mi ha abbracciata a sè. Mi sono accocolata a lui spontaneamente e sento il calore del suo corpo. "finora mi hai detto delle cose bellissime e devo ammettere che mi ha fatto piacere sapere che eri geloso del mio migliore amico" sorrido stringendolo ancora un pò e lui ride "ma sentitela!" dice sempre ridendo. "vabbè ma non hai detto tutto.. cos'hai provato quando.." non termino la frase che lui la continua "ti ho baciata?" chiede ed io faccio di sì con la testa "mmh mmh" .. "credo che non si possa descrivere.. è stata una cosa piacevole e meravigliosa. Anche io come te non volevo togliere lo sguardo dai tuoi occhi.. anzi ti avrei riempita di baci su tutto il viso. E i tuoi capelli profumavano in un modo.. insomma, fosse stato per me saremmo ancora lì ora" alzo lo sguardo e lo guardo negli occhi "davvero?" lui annuisce "certo!" mi da un bacio tra i capelli ed io chiudo gli occhi assorbendo quel suo gesto. Mi sollevo un pò e mordicchio il labbro inferiore "Violetta la smetti?" mi alzo del tutto con la schiena e lo guardo confusa, non capendo il perchè di quella domanda e di quella reazione. Era serio come non l'avevo mai visto! "cosa.. cosa ho fatto?" gli domando un pò triste "quando fai quel gesto con il labbro mi viene una cosa dentro che vorrei prendertelo e mangiartelo! Ti prenderei la faccia tra le mani e ti costringerei a baciarmi" io rimango un pò seria, poi realizzando quello che ha detto rido e lo abbraccio d'istinto. Le sue abbraccia mi avvolgono la schiena ed io gli tocco i capelli per la prima volta, finalmente. Avrei voluto farlo da molto tempo.. sono così morbidi e sento il profumo buonissimo del suo shampoo e del suo profumo al collo. Ci stacchiamo e si passa una mano tra i capelli ed io incrocio le braccia al petto cercando di restare seria il più possibile. "la smetti?" gli dico guardandolo male "ma.. perchè? Che ho detto?" mi guarda stranito "cosa pensi, che solo tu possa non resistere ad un mio gesto? Anche io ti salterei addosso ogni volta che ti passi la mano tra i capelli! Ogni volta il mio povero stomaco si stringe e il cuore o perde un colpo o ne fa uno talmente forte che penso possa esplodere da un momento all'altro!" tutto questo glielo dico in un solo fiato, infatti poi respiro profondamente e lui rimane serio e poi sorride. "mmh.. interessante allora" mi dice avvicinandosi ed io mi allontano un poco solo con la schiena "non sei ancora perdonato Vargas" lui continua ad avvicinarsi "peccato.." risponde facendo un sorriso malizioso. Alla fine mi ha fatta coricare e lui è a un soffio dalle mie labbra "sei bellissima" mi dice guardandomi negli occhi "anche.. anche tu lo sei" gli rispondo io passando dai suoi occhi alle sue labbra. "ho voglia di baciarti.. posso?" mi chiede mentre i nostri nasi ormai si toccano definitivamente. "sì.. ma ad una condizione" gli dico io mettendogli una mano sulla guancia e il pollice sul suo labbro inferiore, che lui mi bacia. "dimmi tutto quello che vuoi" sussurra "prometti di farlo ogni volta che vuoi, senza mai più chiedermi il permesso" lui sorride e si passa la lingua sul labbro superiore "prometto.. ma promettilo anche tu" torna a guardarmi "prometto". Così parte un bacio che neanche nei film ho mai visto. La nostra passione è indescrivibile.. continuiamo a baciarci, senza staccarci. Lui mi mette una mano al collo ed io faccio lo stesso, mentre l'altra la passo tra i suoi soffici capelli. Appena ci fermiamo ci guardiamo negli occhi "ti ho già detto che sei bellissima?" mi chiede immergendo il suo sguardo nei miei occhi. Io rido emozionata "sì, ma mi fa piacere sentirtelo dire.. grazie..e anche tu sei davvero molto bello" lo accarezzo e lui assapora questo mio gesto chiudendo gli occhi. "solo ora mi accorgo che ti ho sempre voluta, che sei fatta per me" continua lui sempre sussurrando ed io gioisco a queste sue parole, ridendo. "perchè ridi?" mi chiede scrutandomi "non è una risata come quando vedi un film comico.. è una risata per l'emozione.. per la felicità" gli dico passando la mia mano dalla sua guancia destra al collo. "ti farò felice, sempre, ogni giorno della nostra vita" mi dice dandomi un bacio in fronte "Leon, non ci stiamo mica sposando" rispondo io socchiudendo gli occhi e godendomi quel suo bacio "lo so.. ma chissà il futuro cosa ci riserva" mi sussurra all'orecchio per poi lasciarmi una serie di baci sul collo, sulla mandibola e all'angolo della bocca. Mi mordo il labbro cercando di respirare, anche se mi è difficile. "Castillo!" dice alzando un poco la voce "cosa..?!" chiedo io e lui si passa una mano tra i capelli.. ora capisco! Gli do uno schiaffo sul braccio e lui ride "vedi allora cosa si prova" dice puntandomi l'indice contro "sì, hai ragione" ammetto io prendendogli il viso tra le mani "anche io voglio renderti felice" continuo guardandolo dritto negli occhi "ne sono certo e in questo momento sono più felice che mai" risponde lui e sta volta ad avvicinarmi e a baciarlo sono io. Sento che sorride, felice di questo mio gesto. Invertiamo le posizioni, io mi metto sopra di lui e continuiamo a baciarci. Quando ci stacchiamo mi chiede "dove sei stata fino adesso? Per tutto sto tempo?" gli do un bacio all'angolo della bocca "l'importante è che ora ci siamo trovati e che siamo qui, insieme. Forse dobbiamo ringrazie a Camilla visto che è stata lei ad organizzare questo pigiama party" mi appoggio sul suo petto e Leon ci copre entrambi con la sua calda coperta di pile. Mi continua ad accarezzare i capelli con la mano sinistra e il viso con la mano destra. "sì hai ragione" risponde stringendomi a sè ed io lo abbraccio ancora di più. "sei felice?" mi chiede passando il pollice sulle mie labbra "sì.. moltissimo" rispondo lasciandoci un bacio sul dito "menomale.. è il mio obiettivo". Alzo lo sguardo, senza togliere le braccia da intorno al suo corpo "e tu? Lo sei?" lui sorride "assolutamente sì" ci diamo ancora un bacio sulle labbra, poi comincio a sbadigliare "forse è meglio dormire.." dice Leon continuando a carezzarmi "sì, vado su" faccio per alzarmi ma mi ferma "non vuoi dormire con me?" mi chiede un pò triste "certo! Ma.. sei sicuro? Non è che gli altri.." mi interrompe "non mi interessa. A me importa solo stare bene con te. Ora devo pensare a te e a farti felice. Agli altri penseremo domani" faccio un sorriso a 32 denti e gli lascio un bacio a stampo per poi accoccolarmi di nuovo a lui "allora aveva ragione Fran" dico io sentendo il suono del suo respiro "perchè? Che ha detto quella matta di mia sorella?" .. "ha detto che all'inizio sei sempre uno sbruffone, uno che se la tira.. ma poi conoscendoti si riesce a capire come sei.. e soprattutto se una persona diventa molto importante per te.. ha detto anche se ti piace molto una persona diventi il ragazzo più dolce del mondo.. e per tutto questo ha pienamente ragione.. sei dolcissimo" lo sento sorridere "allora devo ringraziare mia sorella per averti detto queste cose e per averti fatto cambiare idea su di me" io annuisco "già.." sbadiglio di nuovo "dormi.. buonanotte piccola" mi dice intrecciando le dita alle mie e lasciandomi un bacio tra i capelli e uno in fronte. Io mi sollevo e gli lascio un bacio sulle labbra "buonanotte anche a te" avrei voluto chiamarlo "amore", ma non vorrei esagerare. Fatto sta che sono la persona più felice del mondo. Ho con me un ragazzo cui ho sempre pensato fosse uno sciocco.. e che non avrei mai scelto come mio fidanzato. Invece ora è qua, a tenermi stretta tra le sue braccia e a rendermi felice. Chi avrebbe mai pensato che mi fossi innamorata davvero, per la prima volta e soprattutto di questo ragazzo? Pov Leon Chi avrebbe mai pensato che mi fossi innamorato davvero, per la prima volta e soprattutto di questa ragazza? è davvero molto bella e fragile. Sento il suo respiro, così simile al mio.. mi ha reso felice e sono sicuro che continuerà a farlo.

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Capitolo 12
*** Dodicesimo Capitolo ***


Pov Francesca “Diego? Diego sei sveglio?” sono nel letto e il ragazzo che sto chiamando è sul divano della camera.. solo che mi dispiace vederlo lì così, poverino. Ma comunque sia, non risponde! Gli lancio un cuscino e per poco non cade. “ma sei impazzita? Mi hai fatto prendere un colpo!” .. “sssh cosa urli?! Mica siamo soli” sussurro io mentre lui mi rilancia il cuscino. “cosa c’è? Perché mi hai svegliato?” lo sento sbadigliare 2 volte di seguito “ehm.. puoi venire un attimo qui?” gli chiedo facendo gesto toccando il letto “perché?” mi chiede lui “perché.. devo chiederti una cosa” ok e ora che mi invento? “e non puoi dirmela da lì? Che cambia?” continua Diego a domandare. Così cambio atteggiamento “Diego, se non ti muovi a venire qui ti lancio un altro cuscino” sta volta lo sento sbuffare e poi si siede infondo al letto, mentre io sono contro la spalliera “cosa c’è?” .. “ehm.. ma tu.. ti frequenti con qualcuna?” ma che razza di domanda faccio? Con tutto quello che potevo chiedergli ho scelto questo?! “no.. perché?” ok ora sono più tranquilla. “no, era per sapere..” gli rispondo io alzando le spalle. Diego si butta sul letto a peso morto “tu mi hai svegliato con una cuscinata per chiedermi se frequentavo qualcuna? Chiedermelo domani, no eh?” dice lui passandosi una mano sul viso. “oh che noioso che sei” sbuffo io incrociando le braccia al petto “e poi mi sembra ovvio, visto che tu sai benissimo chi mi piace. .anzi, a dir la verità lo sanno tutti” poi ripenso al gioco che abbiamo fatto nel pomeriggio e lui ha baciato me alla domanda di baciare chi gli piace.. che sciocca! “ah.. hai.. hai ragione.. non ci pensavo.. scusa” dico io balbettando “Fran era solo questo?” domanda lo spagnolo tornando a sedersi e mettendo le mani dietro alla schiena appoggiate al letto, facendo peso con le braccia. “ehm.. sìsì” anche se non è vero.. infatti si alza e mi dice “allora torno a dormire” però io lo fermo da un braccio “no Diego aspetta..” si gira e mi sorride “vuoi dormire con me?” chiedo velocemente e lui sgrana gli occhi e poi mi indica “con te?” .. “no se vuoi vado a chiamare la vicina di Camilla, ma non te la consiglio molto perché è vecchia e un po' stupida” gli rispondo io ironicamente “ah ah ah.. che divertente” dice lui facendo finta di ridere “comunque per me va bene.. sei sicura?” .. “Diego stai facendo troppe domande.. muoviti” dico io facendogli gesto di coricarsi. Lui allora si mette sotto le coperte vicino a me ed io torno a sdraiarmi. “Fran.. ma.. a te piace qualcuno?” mi chiede improvvisamente “ehm.. forse” si gira verso di me “e.. posso sapere chi?” io mi giro verso di lui “se te lo dico però promettimi di non prendermi in giro” gli rispondo io agitata “certo, promesso” mi agito ancora di più “ehm.. sei tu” lo vedo trattenere un sorriso “ecco lo sapevo” dico io facendo per girarmi dall’altra parte, ma lui mi ferma “ma no Fran, che hai capito? Era un sorriso di felicità! Sono contento perché il mio sentimento nei tuoi confronti è ricambiato. Davvero, sono felice” io allora sorrido e la sua mano sinistra si posa sulla mia guancia destra “sei molto dolce sai?” mi chiede continuando ad accarezzarmi “sì.. anche tu” dico io un po' imbarazzata “vieni qui” mi prende una mano e mi fa avvicinare a sé. Mi fa posare sul suo petto e lui mi mette una mano al collo e mi da un bacio tra i capelli “mi hai reso molto felcie, sul serio” mi sussurra e a me scappa un brivido “davvero? Mi fa piacere” rispondo io con il suo stesso tono di voce “Fran.. vuoi essere la mia ragazza?” sento il suo petto alzarsi ed abbassarsi velocemente, mentre io sgrano gli occhi e non so che dire. “tranquilla, se vuoi pensarci prenditi il tempo che vuoi” mi dice poi non sentendo una mia risposta “no.. c’ho già pensato” dico io mettendo la mia mano sulla sua “e..?” chiede lui “e.. sì, la mia risposta è sì. Voglio stare con te” mi fa alzare il viso e ci guardiamo, poi mi sorride “non sai cosa provo in questo momento. Credimi, non te ne pentirai. Ti farò felice” mi da un bacio in fronte “non ho dubbi” rispondo io e poi entrambi ci avviciniamo fino a baciarci. Il bacio più bello del mondo! Quando ci stacchiamo ci sorridiamo “ha ragione Vilu.. sei il ragazzo più dolce del mondo! Grazie Diego” dico io baciandogli la guancia “ma grazie a te bellissima!” mi da un altro bacio a stampo e poi mi appoggio di nuovo al suo petto e con una sua ultima stretta mi addormento. Pov Nata Mi sveglio con la gola secca e guardo l’ora: le 4.30. Ma dai che noia! Si può svegliarsi a quest’ora e morire di sete? Mi giro e vedo il mio Maxi che dorme tranquillamente, quindi evito di svegliarlo. Esco dalla stanza e vado al piano di sotto.. c’è ancora la televisione accesa! Leon si deve essere addormentato mentre la guardava. Mi avvicino al comodino e prendo il telecomando per spegnerla, ma quando mi giro vedo una scena inimmaginabile: Leon e Violetta che dormono insieme abbracciati! Ok forse sto sognando.. sì, deve essere per forza così! Forza Natalia svegliati! Mi do un pizzicotto e sussulto con un “ahi” ma senza svegliarmi.. quindi è tutto vero! Ma che fanno sti due abbracciati e a dormire insieme? Decido di lasciare tutto com’è e vado in cucina a bere. Quando esco vedo Maxi scendere le scale “Nata stai bene?” dice ad alta voce “ssh cosa urli?!” dico io facendo gesto di non urlare. “è sucesso qualc.. ma cosa? Che ci fanno quei due qui così?” come al solito Maxi quando si agita comincia a gesticolare e diventa nervoso “Maxi calmati! Non è la fine del mondo.. ed io che ne so che ci fanno qui così se dormivo con te fino a qualche minuto fa?” gli rispondo cercando di tranquillizzarlo. “sì ma dai.. un po' di cognizione! Non so, mica è un albergo” continua il mio fidanzato “Maxi andiamo di sopra, muoviti” lo spingo e lui continua a barbottare. Quando arriviamo in camera continua a parlare fino a quando mi stufo e gli metto una mano alla bocca per farlo tacere “Maximiliano Ponte! Smettila! Stai delirando” tolgo la mano dalla sua bocca e lui sbuffa “sì forse un po'” sussurra lui. “oh giusto un pochino” faccio gesto io con il pollice e l’indice. “dai vieni qua” continuo io stendendomi sul letto e Maxi fa lo stesso. “chissà cosa nascondono quei due..” dice di nuovo il mio ragazzo e sta volta a sbuffare sono io “d’accordo visto che non capisco con le buone maniere, vediamo con le cattive” dico io non lasciandolo parlare e baciandolo. “e queste tu le chiami cattive maniere? Allora continuo a parlare così mi punisci di nuovo” risponde Maxi sorridendo. Io mi metto a ridere “quanto sei scemo.. dai mettiamoci a dormire che domani dobbiamo andare allo Studio” mi posiziono accanto a lui, che subito mi stringe a sé “sì che pizza.. non ne ho voglia” sbuffa lui lasciandomi un bacio in fronte “buonanotte amore” mi sussurra all’orecchio “buonanotte a te amore” rispondo io. Pov Camilla Sento il telefono squillare e con fatica apro gli occhi “pronto?” sussurro con la voce da addormentata e sbadigliando “Camilla? Sei tu?” sento una voce femminile “sì sono io.. chi parla?” continuo con la stessa voce di prima “come chi parla? Sono Angie” di colpo capisco tutto: mi sveglio il più possibile, schiarisco la voce e muovo Broadway per svegliarlo.. cosa ovviamente molto difficile. “oh ciao Angie. Tutto bene?” faccio finta di niente “sì, ma non arrampicarti sugli specchi. Siete tutti a casa tua ancora?” mi chiede la professoressa di canto “ehm sì..” rispondo io “bene allora restate lì. Per oggi niente lezioni, lo Studio è chiuso” sgrano gli occhi non capendo “e perché?” chiedo curiosa “perché Pablo ha deciso di fare una riunione tra noi professori all’ultimo minuto. Quindi ci vediamo domani” mi spiega la professoressa “ah.. oh d’accordo. Grazie per l’avvertimento” le rispondo io più tranquilla “e dì a mia nipote che l’ho chiamata 5 volte” continua Angie e la sento sorridere “ah va bene, glielo dirò. Ciao Angie” la saluto io “ciao Cami” mi saluta lei per poi chiudere la chiamata. Poso il telefono sul comodino e ricomincio a scrollare il mio fidanzato “Broadway? Ti svegli?” lui si gira e apre un occhio “che c’è?” mi chiede assonnato “ha chiamato Angie” comincio io “e..?” ma guarda te sto qua! Neanche si preoccupa! “e ha detto che oggi lo Studio è chiuso per via di una riunione. Quindi andremo domani” finisco io “bene allora torno a dormire” continua lui chiudendo gli occhi. “uff come sei! Vado a dirlo a Fran e a Diego” sbuffo alzandomi dal letto. Mi dirigo in camera dei miei amici e busso “ragazzi?” chiedo ma nessuna risposta. Apro di poco la porta e mi trovo l’italiana e lo spagnolo non abbracciati, di più, mentre dormono. “oh mio Dio!” forse l’ho detto un po' troppo ad alta voce, infatti Broadway corre da me e per poco non si schianta contro la parete perché ancora addormentato “che è successo tesoro?” mi chiede mettendomi una mano sulla spalla “amore.. apri bene gli occhi e guarda!” gli dico all’orecchio. Lui fa come gli ho detto “ma cosa..? Stanno insieme?” mi chiede confuso mentre si passa una mano in testa “che ne so..” mi avvicino e scrollo Francesca “ehi bella addormentata svegliati un po'” finalmente apre gli occhi “mmh.. che c’è?” nel frattempo Broadway sveglia Diego. “come che c’è? Ci dite per favore che ci fate abbracciati insieme nel letto matrimoniale?” continuo io incrociando le braccia al petto. Fran si alza di scatto “Camilla! Ma dico io, un po' di rispetto” esclama l’italiana mettendosi i capelli dietro le orecchie “buongiorno amore” dice Diego dando un bacio sulle labbra alla mia amica “Diegooo!” esclama lei arrossendo “amore? Come amore?” chiediamo insieme io e il mio ragazzo. Pov Ludmilla Mi sveglio sentendo le braccia di qualcuno sulla mia pancia “buongiorno amore mio” mi sussurra Fede all’orecchio lasciandomi un bacio sulla guancia “mmh.. buongiorno a te” ricambio stiracchiandomi “dormito bene?” mi chiede lui appoggiandosi con la guancia destra sulla mia sinistra “sì, molto. E tu?” .. “anche io. Sei molto bella anche appena sveglia” mi da un bacio sul naso ed io sorrido “ma dai, non è vero” sussurro “oh invece sì. Per me sei sempre bellissima.. la più bella di tutte” mi giro e metto le braccia attorno al suo collo “oh ma che amore” e lo bacio. Ad un tratto sentiamo urlare “hai sentito anche tu?” gli chiedo inarcando le sopracciglia “sì.. vado a vedere” mi risponde togliendosi le lenzuola da dosso “vengo anche io” mi alzo e metto la mia vestaglia leopardata. Sentiamo le voci provenire dalla camera di Fran e Diego. “ma che succede qui?” chiede Federico mentre davanti a noi troviamo Francesca e Diego sul letto e Camilla al lato dell’italiana mentre Broadway al lato dello spagnolo. “oh buongiorno! Colazione?” dice Diego facendo per alzarsi “nonono! Tu resti lì” risponde la rossa mentre il brasiliano lo blocca. “ragazzi.. state bene?” chiedo io incrociando le braccia al petto “perché non lo chiedi a sti due?” continua Camilla indicando i due amici sul letto. Io li guardo e faccio un’espressione come dire “allora?” e a parlare è Francesca. “beh non c’è molto da spiegare.. stanotte io e Diego abbiamo parlato ed essendo che mi dispiaceva vederlo lì sul divano mentre io ero qui bella comoda, gli ho chiesto di dormire con me.. e.. ci siamo messi insieme” l’ultima frase la dice velocemente “che?” urliamo io e Camilla mentre Fede e Broadway ridono “sì, Fran ha ragione.. non mi sembra una cosa così tragica” dice Diego abbracciando la sua, quindi, fidanzata. “ma vava! Anzi.. è una cosa bellissima!” esclama il mio ragazzo avvicinandosi e dando un 5 allo spagnolo. “sì vabbè comunque.. ho una cosa da dirvi” dice la rossa e noi tutti la guardiamo “ha chiamato Angie e ha detto che oggi lo Studio è chiuso per via di una riunione tra i professori e quindi di andare domani” ci spiega la mia amica “che culo!” ci giriamo verso la porta e l’ultimo a parlare è stato Maxi che si è avvicinato a noi mano nella mano con Nata. “buongiorno anche a te Maxi” dico io dando un bacio a Nata sulla guancia “buongiorno a tutti” dice la spagnola “buongiorno” ricambiamo tutti. “ehi ma.. qua c’è qualcosa di strano..” esclama Maxi facendo l’espressione da pensieroso “nooo.. a parte il nuovo fidanzamento di Diego e Fran? No tutto aposto” risponde la rossa e noi tutti ridiamo “bellaaa! Vi voglio troppo bene amici miei” Maxi si butta sul letto e Fran e Diego dicono insieme un “grazie” ridendo. “bella vestaglia Ludmi” mi dice la riccia ed io sorrido “grazie! Me l’ha regalata la mamma di Fede” .. “uuh la suocera” dice Fran “sì e da ora ce l’hai anche tu una suocera” continuo io facendo una faccia da furbetta e infatti Francesca abbassa lo sguardo “dai andiamo a mangiare vah” esclama il brasiliano allontanandosi dal letto “ah già, devo dire a Vilu che sua zia l’ha chiamata 5 volte stamattina” dice la rossa avviandosi anche lei. Mentre Camilla va verso la mansarda, io e gli altri scendiamo e troviamo Violetta e Leon che dormono abbracciati sul divano. “Camilla, vieni qui” urla Nata “ragazzi avete visto Violetta? Non c’è in camera” esclama la rossa scendendo le scale “oh tranquilla.. è solo qua che dorme con Leon” continua la riccia indicandoli. “ma cosa..? Ma non sarà mica sta casa a far da cupido?” risponde Camilla iniziando a scrollare Violetta. Pov Violetta Mi sento scrollare e con molta fatica apro gli occhi “mmh.. che c’è?” chiedo per poi richiuderli. “Violetta.. sono Leon.. ti sto aspettando.. svegliati..” sento qualcuno parlare a bassa voce, sorrido ma poi capisco che non è la voce di Leon. Così riapro gli occhi e vedo Maxi vicino al mio orecchio “ma che fai?” urlo io spingendolo e tutti ridono “mmh.. ma che ore sono?” chiede il mio ragazzo passandosi una mano tra i capelli.. eh no eh! Di prima mattina no! “sono le 8.30 e tua zia ha detto di averti chiamata 5 volte stamattina presto!” mi dice Camilla indicandomi “ohnnò! Lo Studio!” faccio per alzarmi ma la rossa mi ferma “tranquilla.. era solo per dire che oggi è chiuso per una riunione e che dovremo andarci domani” mi tranquillizzo e poi poso lo sguardo su Leon che si è girato dalla parte dei cuscini del divano. “ma perché non ci spieghi un attimo quello che abbiamo visto e che continuiamo a vedere?” chiede Francesca “ehm.. niente di che.. non stavo bene” invento io guardando altrove “oh certo.. e sei venuta a dormire con Leon, no?” dice Nati “ci siamo messi insieme” esclama Leon sempre girato dall’altra parte e ad occhi chiusi. Io gli do una pacca sul braccio “Leon!” e tutti ci guardano chi ad occhi molto aperti chi con la bocca spalancata “cosa?” chiedono alcuni dei miei amici “sì e lei è mia. Guai a chi la tocca” continua il messicano per poi prendermi e facendomi coricare di nuovo su di lui. “ok, vogliamo spiegazioni” dice Ludmilla ed io sono troppo felice per quello che il mio fidanzato ha appena detto. “massì non è successo niente di che.. sono venuta a bere stanotte, abbiamo parlato ed è successo.. ci siamo messi insieme e abbiamo dormito qua” spiego io tornando a sedermi ma continuando a tenere la mano intrecciata a quella di Leon “oh beh almeno potevate andare a dormire nel letto su, sarebbe stato più comodo e più largo” dice Fran e vedo Diego abbracciarla da dietro, infatti li guardo un po' ma poi mi giro a sentire quello che stava dicendo Leon “invece qua è stato molto più bello apposta perché è più stretto e ho potuto tenere molto vicino la mia nuova e splendida morosa” io mi mordicchio il labbro e lo abbraccio lasciandogli un bacio sulla guancia “come fai ad essere così dolce appena sveglio?” gli chiedo sussurrandogli all’orecchio “per te questo e altro piccola” risponde lui sempre sussurrando. “ok, sono d’accordissimo che stiate insieme ragazzi, ma le smancerie tenetele per conto vostro” dice Diego sempre avvinghiato a Francesca. “e voi? Non avete niente da dirci?” chiedo e subito Leon si gira di scatto “che fai abbracciato così a mia sorella?” .. “e tu che hai dormito incollato alla mia migliore amica?” continua lo spagnolo “ragazzi vi sembra il caso?” esclama Broadway “anzi dobbiamo festeggiare” continua Maxi ridendo. “mi raccomando, falla stare bene e se la fai soffrire te la vedrai con me” dice Diego a Leon mentre ci alziamo dal divano “sentitelo.. come se tu puoi stare tranquillo.. hai anche tu delle responsabilità.. guai se le fai del male” risponde Leon puntandogli un dito contro “oh puoi stare tranquillo” dice il mio migliore amico alzando le mani “beh anche tu” continua il mio ragazzo per poi abbracciarsi. Io guardo Fran e mi si avvicina “ehilà.. allora adesso abbiamo due ragazzi anche noi” io le sorrido “già.. sono davvero felice per te! Te lo meriti e Diego merita proprio una ragazza come te! Siete fatti l’uno per l’altra, ne sono certissima” le dico io rassicurandola e lei mi abbraccia “anche io sono molto felice per te! E anche io dico le stesse cose che hai detto tu a me.. Leon ti merita come nessun’altro e tu meriti lui perché è il ragazzo più dolce e bravo che abbia mai conosciuto! Beh ora per me c’è anche Diego naturalmente” mi dice la mia amica tenendomi le mani “sì e per me è lo stesso di Diego e Leon. Ti voglio bene” le rispondo abbracciandola nuovamente “anche io.. cognatina” mi risponde lei sussurrando l’ultima parola ed io scoppio a ridere. Andiamo in cucina dove ci sono gli altri e Leon mi si avvicina mettendomi le mani ai fianchi “che c’è da ridere?” mi chiede dandomi un bacio sul naso “oh niente.. tua sorella mi ha chiamata cognatina” .. “di già?” chiede Diego e vedo che Fran si è seduta sulle sue gambe. “certo! Ha fatto bene perché è e sarà così” risponde Leon per poi lasciarmi un bacio passionale a stampo. “ne sarei onorata” esclama l’italiana mettendosi una mano al petto e sbattendo velocemente le palpebre. Tutti ci mettiamo a ridere “dai venite a mangiare vah” dice Camilla facendoci gesto di avvicinarsi e dopo un ultimo bacio, ci mettiamo a fare colazione.

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Capitolo 13
*** Tredicesimo Capitolo ***


“Ragazzi che vi va di fare oggi?” chiede Camilla mentre ci accasciavamo sul divano. “mah non saprei..” dice Maxi sistemandosi il cappellino. “Fran prova a guardare su internet se trovi qualcosa, se c’è qualche festa o qualche avvenimento” esclama sempre la rossa. Così Fran, dopo aver annuito, prese il suo cellulare e iniziò a navigare. “Vilu ma alla fine Angie e German?” mi chiede Nata, cavolo è vero! Mi sbatto una mano in fronte “avete ragione! Ora la sento” prendo il mio Galaxy e la chiamo. “Pronto?” .. “zia sono Violetta, disturbo? Sei ancora in riunione?” chiedo mentre Leon mi accarezza la schiena “ehi nipotina! No, la riunione è finita poco fa. Tutto bene?” la sento piuttosto felice. “sì, tutto bene. Senti volevo chiederti com’è andata con papà?!” tutti puntano gli occhi su di me per aspettare un mio cenno “ah.. Vilu ne parliamo appena ci vediamo ok? Qualcosa mi diceva proprio che mi avevi chiamata per questo motivo!” si mette a ridere ed io scrollo la testa “uffa però!” sbuffo “oh che curiosona! Sei proprio come tua zia. Senti oggi che fate?” gli altri stanno guardando ancora me ma io faccio gesto con la mano come per dire che gli avrei spiegato dopo, così tornano a fare quello che stavano facendo. “mmh non lo sappiamo zia.. Francesca sta guardando su internet se c’è qualcosa” la sento annuire “mmh.. e se stasera andaste in discoteca?” io sgrano gli occhi “zia ti senti bene? Sei impazzita?” si mette di nuovo a ridere “mai stata così seria!” .. “aspetta che lo dico agli altri” allontano il telefono dall’orecchio e tutti di nuovo si girano verso di me “ragazzi.. ehm.. mia zia dice che stasera potremmo andare in.. ehm.. discoteca” tutti sgranano gli occhi e spalancano la bocca, l’unico che ride è Leon. “beh si può fare” dice Ludmilla alzando le spalle, faccio gesto di aspettare. “ehm zia, ci vediamo più tardi a casa ok? Così ora ne parlo con gli altri. E grazie per l’idea, anche se non è da te” .. “oh figurati! Sei giovane! Dai, a più tardi” ci salutiamo e mettiamo giù. “allora.. che ne dite?” alla fine tutti accordammo. “Fran sta vibrando qualcosa” dice Diego e l’italiana tasta il divano dietro la schiena e sotto al sedere, alla fine trova il cellulare. “oh è mia cugina Sabrina! Un attimo” si mette il telefono all’orecchio “ehi cugina! Quanto tempo.. sì dimmi.. ah d’accordo! Quando? Certo nessun problema! Sì.. va bene, ciao Sabri” mette giù e la vedo che si sente osservata “che ti ha detto amore?” chiede Diego e poi Leon aggiunge “ma Sabrina di zia Emma?” .. “certo Leon, chi altro?” risponde Fran ironica “aaah quella carina” esclama Federico facendo ingelosire Ludmilla che infatti gli da uno schiaffo dietro la testa “dai amore scherzavo.. l’ho detto apposta” e infine si danno un bacio. “comunque, mia cugina ha un bar appena fuori città e mi ha chiesto se posso sostituirla un paio di giorni nel pomeriggio. Perché zia Emma non sta molto bene e quindi deve starle vicino” Leon annuisce “ah ok.. beh mi sembra ovvio che ti cerchi perché ha bisogno di qualcosa” .. “piantala Leon! Non cominciare” risponde l’italiana sbuffando “eh Leon, fa questo perché tu l’hai mollata” si intromette Fede. Io guardo Leon e lui sorride “storia vecchia amore” poi guarda il suo migliore amico “stare zitto no eh” gli do uno schiaffo sul braccio e lui fa il faccino dolce, tutti scoppiano a ridere. “ehm Vilu..” mi chiama la sorella del mio ragazzo “sì?” .. “ti.. ti va di aiutarmi in quei giorni al bar?” le sorrido “certo! Mi farebbe molto piacere” .. “che? Lei non va da nessuna parte” esclama Leon tirandomi a sé “e perché scusa?” domanda la sorella “perché? Perché in quel bar è pieno di ragazzi!” io lo guardo e rido “e cosa ridi? Dico sul serio” continua lui. “Leon smettila! La prima cosa in un rapporto è la fiducia.. vero tesoro?” dice Francesca per poi voltarsi verso il mio migliore amico “ehm.. certo.. Leon tu sai dove si trova il bar giusto?” risponde lo spagnolo poi rivolgendosi al mio ragazzo “certo! Hai intenzione di fare quello che penso io?” .. “beh penso proprio di sì” io e Fran ci guardiamo “che bambini” diciamo insieme. “non è questione di essere bambini Violetta, è che non ci fidiamo degli altri” esclama Leon e Diego annuisce “vabbè comunque sia noi lo faremo. Tranquilla Fran” le dico, facendo gesto con la mano. Diego e Leon si fanno l’occhialino. “ragazze.. non vi siete offese perché l’ho chiesto a lei, vero?” domanda l’italiana alle altre nostre amiche “ma stai scherzando Fran?” dice Nata “ma figurati! Mica siamo stupide” concorda Camilla “ma non dire cavolate Francesca” continua Ludmilla dandole una spinta sulla spalla. Francesca annuisce e sorride “va bene.. allora Vilu, domani pomeriggio alle due da me?!” io annuisco “sì, perfetto”. Nelle prime ore del pomeriggio io e le ragazze facemmo la nail art e ci dicemmo cosa avremmo indossato stasera. I ragazzi hanno giocato alla play e fatto battute che non facevano ridere manco a dei bambini.. anzi, loro stessi sembravano dei bambini! “ragazze io devo andare, che devo parlare con Angie. Sono già le cinque. Dove ci troviamo?” dico io guardando le mie amiche “ti veniamo a prendere alle 21” a rispondere è stato il mio ragazzo. Mi volto da lui e annuisco sorridendo “d’accordo. Allora ci vediamo stasera” mi alzo e lo stesso fa Leon “ti accompagno” .. “ma non è necessario” rispondo io prendendo la borsa “eh ma sai Vilu, metti che qualcuno ti rapisce.. no Leon?” dice ironicamente Federico e Leon gli da una spinta mentre tutti ci mettiamo a ridere. “ciao Vilu, a stasera” tutti mi salutano ed io ricambio. Siamo arrivati sotto casa mia e Leon mi prende l’altra mano (visto che una già era intrecciata alla sua). “non farmi impazzire stasera, ti prego. Non voglio picchiare nessuno” io mi metto a ridere “ma no, sta tranquillo! Guarda che sei avvisato anche tu eh” gli rispondo indicandolo. “certo. Ci vediamo stasera allora” mi prende in vita ed io gli prendo il viso con le mani “certo” ci stiamo baciando quando qualcuno apre la porta d’ingresso. “Violetta Castillo! Che diamine fai? Entra subito in casa, muoviti!” proprio sul momento meno opportuno esce mio padre urlando. “papà cosa urli?! Arrivo” .. “muoviti! E tu scollati da mia figlia se non vuoi che ti denuncio per stalker o per violenza” ok, mio padre è definitivamente impazzito! “papà!” per fortuna arriva quella santa di mia zia Angie “German! Entra dentro” lo spinge in casa mentre lui continua a fulminare un po' me e un po' il mio ragazzo. “scusatelo. Ciao Leon” dice cordialmente mia zia “ciao Angie” la saluta lui con una mano e un sorriso meraviglioso. Mia zia rientra, dopo avermi fatto l’occhiolino. “mi spieghi una cosa?” chiedo al mio ragazzo, incrociando le braccia al petto “cosa?” chiede lui un po' preoccupato “come fai ad avere un sorriso così bello ed essere tu stesso bellissimo?” fa di nuovo quel sorriso e mi prende come prima, in vita. “sei dolcissima. Non sai quanto mi rendi felice! Ti amo” lo abbraccio “anche io ti amo”. Ci diamo un ultimo bacio e ci salutiamo, ma quando lui si volta per andarsene lo vedo passarsi una mano tra i capelli. “Leon!” gli urlo dietro e lui si gira continuando a camminare all’indietro “smettila” lui sorride, capendo, e mi manda un bacio con la mano facendomi anche l’occhiolino. Scrollo la testa ed entro in casa sapendo che mi aspettava una ramanzina da papà. “Angie tu non capisci!” sbatto la porta sentendolo parlare con mia zia. “oh eccola! Beh hai finito di fare porcherie con quel ragazzo?” incrocio le braccia al petto “papà prima di tutto non erano porcherie, era un semplice bacio. Vuoi che ti prenda il dizionario per cercare la parola “porcherie” in modo da farti leggere e capire il significato?” gli dico nervosa “ah ma brava! Fai la spiritosa eh? Devo farti un applauso? Ecco tieni” mi fa l’applauso ed io rido “sei ridicolo!” gli dico mettendo una mano in fronte “ah io sarei ridicolo? Non tu che ti sbaciucchi con uno che non conosci?” io sgrano gli occhi “ah tu quindi mi ritieni una stupida? Pensi che io baci il primo che mi passa davanti?” inizio ad urlare “Violetta non alzare la voce con me! Te lo proibisco” io alzo le braccia al cielo per poi lasciarle andare “tu mi proibisci qualsiasi cosa papà! Quello che hai visto poco fa è Leon, un ragazzo dello Studio ed io lo amo, come lui ama me e quindi stiamo insieme.. che ti piaccia o meno” dico tutto ciò urlando e gesticolando. Papà si posa una mano al cuore “cosa?! Vuoi farmi venire un infarto Violetta?” incrocio di nuovo le braccia al petto “ma per favore! Tu sei innamorato e dovresti capirmi meglio di chiunque altro!” si guarda dietro di sé, puntando gli occhi su Angie e poi io riprendo a parlare, sempre nervosa. “sono una brava ragazza, aiuto in casa appena posso, sono sempre andata bene a scuola, non ho mai fatto nulla di male.. mi spieghi cosa c’è di male ora? Non lo conosci nemmeno!” ora ad intromettersi è zia Angie, per fortuna e finalmente.. aspettavo questo momento da un po'. “German.. Vilu ha ragione. Posso assicurarti che Leon è un ragazzo meraviglioso. È molto bravo e sono sicura che protegge tua figlia come se fosse la cosa più preziosa al mondo.. anzi sono certa che per lui è la cosa più preziosa al mondo. Devi fidarti di tua figlia, è grande e non ti farebbe mai un torto” mia zia gli posa le mani sulle spalle e lui continua a stare zitto. “lascia stare, è inutile. E tanto per la cronaca, stasera me ne vado in discoteca e NESSUNO me lo impedirà!” mentre corro su per le scale sento papà urlare il mio nome, ma io entro in camera mia sbattendo la porta. Mi siedo sul letto cercando di calmarmi. Pov Angie “German..” lui subito mi blocca “no Angie.. non dire niente.. mia figlia non andrà da nessuna parte stasera, è in punizione” sta per muoversi, so che vuole andare in camera di mia nipote ed io lo fermo. “ascoltami un momento per favore.. te ne prego” lui sta zitto per qualche secondo poi abbassa lo sguardo. Gli prendo una mano e ci sediamo sul divano. “Amore, Violetta è una ragazza straordinaria! È una figlia fantastica, brava, intelligente e soprattutto non deluderebbe mai nessuno.. specialmente le persone che ama. Ha anche degli amici fantastici ed ora ne ha conosciuti altri che sono altrettanto buoni. E per quanto riguarda Leon..” lui a sentire il nome del ragazzo di mia nipote alza lo sguardo di scatto guardandomi. “non fare così.. Leon è un ragazzo meraviglioso. In tutti i sensi. Credimi, tua figlia è e sarà al sicuro con lui. Sa difendersi e sono più che certa che per Violetta farebbe qualsiasi cosa. Loro si amano e questo non può deciderlo nessuno. Dobbiamo rispettare la loro scelta.. e se Vilu non approvasse la nostra relazione? Mettiti nei suoi panni e pensaci.. a te farebbe piacere?” mi fermo guardandolo e come prima resta zitto un po' poi parla. “no.. certo che ne sarei molto triste.. e hai ragione che al cuore non si comanda e che non si sceglie di chi innamorarsi. Però capiscimi, è mia figlia e l’ho sempre protetta. Non voglio per nulla al mondo che le venga fatto del male” gli poso una mano sulla guancia “ti prometto che non accadrà. Ha una famiglia che la ama, un ragazzo che le starà sempre accanto e degli amici che le vogliono un bene dell’anima. Fidati.. di me, di lei e di Leon” German mi prende le mani e annuisce “hai ragione amore mio.. hai perfettamente ragione. Menomale che ci sei tu” io sorrido felice e lo abbraccio. “sono io ad essere contenta di avere te. Ma.. c’è qualcos’altro?” gli chiedo vedendolo un po' perplesso. “beh.. spero solo che non si allontani da me” mi confessa con un finto sorriso. “questo non accadrà mai, te lo posso assicurare. Sei la sua ancora, la sua salvezza e il suo scudo protettivo. E ti ama più di qualsiasi altra persona e cosa al mondo” lo tranquillizzo io accarezzandogli le mani. “più di Leon?” mi chiede speranzoso.. io rido “beh è un amore ben diverso” gli rispondo scrollando la testa “lo so, scherzavo” dice il mio uomo, sorridendo. “beh allora perché non vai a parlarci?” gli propongo, rassicurandolo “dici? In questo momento non vorrà sicuramente vedermi” io lo spingo “muoviti! Sei ancora in tempo” mi da un bacio e poi si alza. Sta per salire le scale, quando si ferma e si volta verso di me “grazie” mi dice semplicemente, ma quella parola così semplice so che detta da lui vuol dire ben altro. Io sorrido dirigendomi in cucina. Pov Violetta Sento bussare alla porta “Vilu? Posso?” riconosco la voce di mio padre. “no!” gli rispondo urlando. “dai tesoro, voglio parlarti” sbuffo sollevandomi dal cuscino “e entra”. Papà entra e indica il letto “posso?” io annuisco senza dire niente e lui si siede. “se sei venuto per farmi la seconda parte della ramanzina, non ho voglia di ascoltarti” gli dico riappoggiandomi al cuscino. “no.. sono venuto a chiederti scusa. Hai ragione, devo fidarmi di te e delle persone che ti stanno attorno. Sono certo che ti proteggeranno.. mi sono comportato male, ma capiscimi ti prego. Sei mia figlia, la persona più importante della mia vita ed io sono tuo padre quindi..” lo fermo mettendomi i capelli dietro le orecchie “papà.. io ho capito cosa tu vuoi dirmi. Anche tu sei la persona più importante per me, ma come hai detto devi fidarti. Io non ti farei mai del male e non ti deluderei mai. Te l’ho sempre promesso e te lo continuerò a promettere” papà mi abbraccia “hai ragione tesoro. Perdonami” mi da un bacio tra i capelli “sì che sei perdonato” ci stacchiamo ma le sue mani sono ancora sulle mie guance “promettimi ancora una cosa.. che non ti allontanerai mai da me, per nulla al mondo” io sorrido “papà non lo farei mai, te lo prometto” mi da un bacio in fronte “ti voglio bene figlia mia” .. “anche io papà, moltissimo”. Sentiamo bussare e mia zia entra di poco nella mia stanza “posso?” chiede ed io annuisco facendo gesto di avvicinarsi. “tutto aposto?” io e papà ci guardiamo e sorridiamo “tutto aposto” rispondiamo insieme. “ehm.. voi due non dovete dirmi niente?” domando socchiudendo gli occhi “chi noi? Nono” risponde mio padre facendo finta di nulla per poi ridere e lo stesso fa mia zia, sedendosi poi sulle gambe di papà. “beh non c’è molto da dire.. la cena è andata a meraviglia ed io e tuo padre ora stiamo insieme.. spero non ti crea dei problemi questa cosa o che non ti infastidisca” mi spiega mia zia. Io mi metto a ridere felice e li abbraccio di slancio “è la notizia più bella della mia vita! Finalmente! Effettivamente ho sempre notato che c’era qualcosa tra voi.. credetemi, sono felicissima per voi! Vi voglio troppo bene e poi fate una bellissima coppia” mia zia e mio papà si guardano e si abbracciano “grazie tesoro. È molto importante per noi.. prima di tutto vieni tu e la tua opinione conta molto” continua Angie e papà annuisce “sì, Angie ha ragione. Quindi tutto ok?” io faccio di sì con la testa “assolutamente!”. Qualcuno di nuovo bussa alla porta “sono Roberto. German è qui?” .. “Roberto che fai lì? Entra pure” dico io ridendo e così il migliore amico di papà entra. “ehm scusate l’intrusione.. German c’è il signor Pennisi al telefono” papà si alza “arrivo subito, grazie Roberto” papà si avvicina a me e mi da ancora un bacio sulla fronte. Appena i due uomini chiudono la porta della mia camera, io abbraccio mia zia “grazie zia! Grazie per tutto. Sai sempre come far ragionare papà” .. “ah quindi l’hai subito capito che gli avevo parlato io, eh?!” risponde lei ridendo “eh beh certo. Nessuno lo fa ragionare così bene come lo fai tu”. Alla fine mia zia mi chiese di Leon ed io le raccontai tutto per filo e per segno.. le dissi anche di Fran e Diego, che stasera allora saremmo andati a ballare e che nei prossimi due giorni avrei aiutato la mia amica al bar. Lei mi rispose che non c’erano problemi per lo Studio, che ne avrebbe parlato lei con gli altri professori e con Pablo. Mi disse anche che era felicissima per e Leon, che me lo merito e ovviamente mi ha fatto le mille raccomandazioni come una buona mamma fa con la figlia. “bene, io vado a dar una mano ad Olga. Ah mi sono dimenticata di dirti una cosa..” mi dice Angie alzandosi dal letto e mettendo le mani nelle tasche dei jeans. “cosa?” le chiedo curiosa “ehm.. vengo a vivere qua” io mi alzo immediatamente e la braccio di nuovo “ooh che bello zia! Ne sono contentissima” .. “ed io sono contenta che tu la sia. Ti voglio bene” mi da un bacio sulla tempia “anche io!” sciogliemmo l’abbraccio e andò di sotto. Mi metto di nuovo sul letto aspettando che sia pronta la cena. Nel frattempo ripensai a tutto quello che è successo in questo periodo.. quando ad un tratto vibrò il telefono: un messaggio da Leon. “ehi piccola.. tutto bene con tuo padre?” .. “sì, tutto bene. Dopo ti racconto, ma non preoccuparti è tutto apostissimo” risposi con una faccina sorridente. “bene, ne sono felice. Ci vediamo dopo, ti amo” fece un cuore alla fine del messaggio “a dopo amore, ti amo anche io” ed anche io gli mandai un cuore. La sua ultima risposta fu la faccina con i cuoricini negli occhi ed io gliela rimandai. Sorrisi tra me e me. Qualcuno bussa alla porta “tesoro è pronto” dice mia zia “sì arrivo”. Poso il telefono sul comodino e lo metto in carica, visto che stasera avrei fatto tardi e poi scendo al piano di sotto annusando un buon profumino di cibo.

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Capitolo 14
*** Quattordicesimo Capitolo ***


Stiamo finendo di mangiare il dolce quando guardo papà e gli chiedo “ehm papà.. allora per quanto riguarda la discoteca.. posso?” lui subito sembra agitato poi, dopo un’occhiata di zia Angie, mi sorride “massì dai, vai. Mi raccomando però! Lo sai” io annuisco “sìsì papà tranquillo. Ti prometto che non ti deluderò! Ora vado a prepararmi, passano a prendermi gli altri. Così potrai conoscere Leon” papà sgrana gli occhi “che? E perché devo conoscerlo?” .. “beh German, è il fidanzato di tua figlia. Prima o poi dovrai conoscerlo.. meglio prima però, no?” mia zia è sempre d’aiuto! Fortuna che c’è lei. Papà mi guarda e fa una smorfia “mmh.. ok” io mi alzo e gli do un enorme bacio stringendolo da dietro “grazie papà. Ti voglio bene” .. “anche io figlia mia” poi ne do uno anche a Angie “voglio bene anche a te zietta” lei si pulisce la bocca e poi mi da un bacio “anche io tesoro!”. Vado in camera mia e apro l’armadio. Cosa mi metto? Cerco, cerco, cerco.. e alla fine scelgo un vestito che arriva a metà cosce, rosso e con le spalline sottili. Sopra metto una giacchetta nera di jeans, corta che mi arriva fin sotto al seno (anche se sono certa che poi la toglierò perché morirò dal caldo) e ai piedi metto un paio di scarpette normali, con un po' di tacco e sempre rosse. Mi trucco un po' di più del solito, aggiungendo una linea poco spessa di eyeliner e un rossetto rosso, ma non troppo. Prendo la borsetta e mi siedo sul letto ad aspettare i miei amici e il mio amore. Pov Leon Ho finito di preparami: jeans neri, stretti con una cintura, camicia nera un po' sbottonata, Nike nere e giacca di jeans. Capelli scompigliati con il gel, come piacciono a Vilu, profumo a tutto andare e una lavata ai denti, ovviamente. Sono vestito tutto di nero perché sono certo che Violetta si scioglierà appena mi vedrà, ormai la sto imparando a conoscere sempre di più. “Leon? Sei pronto?” sento mia sorella bussare alla porta e la apro “prontissimo. Tu?” la guardo e vedo che indossa leggins neri con le croci bianche, un top blu mono spalla con alcuni brillantini, scarpe nere con il tacco, coda alta, trucco un po' più pesante del solito con ombretto scuro, ma non troppo, e rossetto. “sì anche io sono pronta. Ehi vuoi far svenire la mia amica?” mi risponde Fran sorridendo “beh proprio svenire no.. ma non vedo l’ora di vedere la sua reazione. E comunque sei splendida sorellina” l’abbraccio e lei ricambia, poi tossisce “Leon quanto profumo hai messo?” dice tossendo ed io rido. “ehi vedi di far la brava stasera” l’avviso puntandole un dito “certo! E poi ci sarà Diego” risponde lei alzando una mano. “a proposito, dov’è?” le chiedo mentre scendiamo al piano di sotto. Subito dopo qualcuno suona il campanello “deve essere lui. Cos’è, prevedi il futuro?” esclama mia sorella andando verso la porta “no e sinceramente non mi piacerebbe molto come cosa” rispondo mettendomi la giacca. Fran apre la porta ed entra Diego che indossa pantaloni bianchi (stranamente), camicia di jeans e anche lui le Nike, ma blu. “ehilà! Sei splendida amore mio” si abbracciano “anche tu lo sei, finalmente ti vedo con una camicia e devo farti i miei più cari complimenti” io sorrido passandomi la lingua sul labbro superiore e i due qui davanti si scambiano un bacio. “ciao cognato” mi saluta Diego dandomi un pugno che io ricambio “ciao spagnolo. Mi raccomando, stasera restale accollato come una cozza! Altrimenti ingaggio un body guards” esclamo indicando mia sorella e Diego subito la stringe a sé “nessuno la sfiorerà, promesso” risponde lo spagnolo. “ehm Diego, tra un po' non mi sfiorerai mai più nemmeno tu perché sto soffocando” dice Francesca e subito il suo ragazzo la molla “scusa amore” .. “andiamo? Vilu ci starà aspettando” continua lei “io stavo aspettando i vostri comodi” rispondo io ridendo. Così saliamo in macchina e ci dirigiamo dalla mia fidanzata. Pov Nata “amore sei pronto? Dobbiamo andare”. Sono fuori dalla porta del bagno che chiamo il mio ragazzo e finalmente esce, dopo un’ora! “eccomi” mi dice sorridendo. “alleluia! Ce ne hai messo di tempo eh.. sei peggio di me” dico prendendo la borsa da sopra al letto. Per stasera ho deciso di indossare un pantaloncino nero con alcuni brillantini, un top bordeaux con le maniche a pipistrello con un cinturino bianco e ai piedi degli stivaletti neri con un po' di tacco. Sono truccata con un po' di eyeliner, mascara, rossetto rosso e tanto profumo (quello che mi ha regalato Maxi al mio compleanno). I miei capelli sono sciolti con un paio di mollettine. “ehi ti ho già detto che sei uno splendore?” mi chiede il mio ragazzo prendendomi in vita. “mah un centinaio di volte. Anche tu sei bellissimo”. Maxi indossa un jeans nero, camicia bianca e scarpe sul grigio scuro. Per una volta lo vedo senza cappellino ed è adorabile! Posso sentire il profumo dello shampoo tra i suoi morbidi e ricci capelli, come i miei. Infatti gli passo una mano in mezzo e sento la loro sofficità. “aaah adesso starai tutta la sera con le mani tra i miei capelli eh” esclama lui sorridendo “beh può darsi” gli rispondo io con lo stesso sorriso. Ci baciamo e allo stesso tempo diciamo “ti amo” e ci mettiamo a ridere. “dai andiamo, altrimenti facciamo tardi” dico io lasciandogli un bacio sulla guancia. Usciamo e saliamo in macchina per dirigerci in discoteca. Pov Camilla “Broadway ti muovi?” urlo mettendomi gli orecchini. “amore guarda che io sono pronto, sei tu che devi ancora metterti le scarpe” mi risponde il mio ragazzo e quando mi giro lo vedo seduto sul letto. Indossa un pantalone bordeaux, una camicia beige e scarpe eleganti nere. “hai ragione! Me le passi per favore?” aggancio la collana e metto le scarpe che mi ha appena passato Broadway, che sono degli stivaletti bianchi. Come abito indosso un vestito che arriva alle ginocchia, bianco con una manica lunga e l’altra invece non c’è proprio, cioè è mono spalla. Come trucco è molto semplice: un po' d’ombretto tra l’oro e il rosa carne, mascara e un rossetto color carne. Do un’ultima sistemata ai capelli che li lascio sciolti con una fascetta in testa di fiorellini bianchi. “ok ci sono. Il mio telefono l’hai visto?” chiedo guardando per la stanza “eccolo” dice il mio brasiliano passandomelo. “perfetto, andiamo?” sto per uscire ma mi prende per mano e mi fa voltare “ehi perché sei così agitata? Stai bene?” mi chiede Broadway preoccupato, io abbasso lo sguardo “sì.. sto bene. Scusa, non so perché io sia così agitata” subito il mio ragazzo mi abbraccia, poi mi guarda e mi prende il viso tra le mani “sei fantastica amore mio! Questo vestito ti sta veramente bene” io sorrido e gli poso le mani sulle sue “grazie amore. Anche tu stai davvero bene” ci diamo un lungo bacio e ci abbracciamo nuovamente. “guido io?” chiede lui prendendo le chiavi della macchina “sìsì, è meglio”. Chiudo la porta a chiave e saliamo in macchina. Pov Ludmilla Sono a casa del mio ragazzo e in questo momento mi trovo davanti allo specchio del suo bagno personale, devo ammettere che per essere un maschio qui è tutto in ordine: stranissimo! Mi sto truccando mettendomi un po' di ombretto verde scuro, una riga sottile di eyeliner nero, mascara e un po' di rossetto scuro, come piace a me. I miei capelli sono sciolti così che i miei boccoli cadano sulle spalle. Ovviamente non può mancare il profumo. Come abiti ho messo un pantaloncino verde scuro con un cinturino sul beige e come maglia ne ho messa una corta con un filo di pancia scoperta, le maniche sono fino ai gomiti e larghe e il colore è di un verde più chiaro rispetto ai pantaloncini. Sopra metto la mia giacca pelosa leopardata e ai piedi ho un paio di zeppe nere con le punte scoperte. Sento bussare alla porta “amore posso?” .. “certo che puoi Fede! Non c’è neanche da chiedere” il mio ragazzo entra e mi circonda la vita da dietro, appoggiando il mento sulla mia spalla destra e ci guardiamo attraverso lo specchio. “sei bellissima, non truccarti più di così” mi accorgo di avere ancora il mascara in mano. Sorrido e poso il cosmetico. “grazie, sei sempre molto gentile” mi da un bacio sulla guancia “è il mio modo per ricordarti quanto ti amo” non riesco a smettere di sorridere. “sei sempre così dolce.. ti amo anche io. E comunque anche tu stai benissimo così”. Federico indossa un pantalone nero aderente, camicia azzurra con i polsini bianchi e sopra una giacca elegante. Come scarpe ha deciso di metterne un paio comode sul blu. “hai messo il profumo che ti ho regalato io?” gli chiedo annusandolo “certo! Che dici, andiamo?” annuisco e mi giro per baciarlo. “prendo la borsa” gli dico dirigendomi in camera sua e prendendo la borsa con il cellulare. “amore hai visto le chiavi della macchina?” mi chiede il mio italiano tastandosi le tasche dei pantaloni “no.. saranno giù?” dico io pensando. “ah sì, forse le ho messe sul tavolino in salotto” scendiamo al piano di sotto e Fede trova le chiavi, che erano proprio dove aveva detto lui. “eccole! Andiamo?” .. “sì, andiamo” saliamo in macchina e ci dirigiamo a destinazione. Pov Violetta Mi arriva un messaggio da Leon “siamo qua fuori”. Prendo la borsa e scendo “sono arrivati?” chiede subito papà nervoso, infatti mia zia gli posa le mani sulle spalle da dietro “tesoro calmati. Vilu falli entrare” annuisco e apro la porta spuntando solo con la testa di fuori. Leon mi vede e tira giù il finestrino, noto che dietro ci sono anche Fran e Diego. “scendete un attimo” urlo in modo che mi sentano. Escono dalla macchina e mi vengono incontro “ehm entrate.. vi presento mio padre”. I miei amici e il mio ragazzo entrano in casa mia e il primo a parlare è Leon. “buonasera signore, sono Leon” si avvicina e gli stringe la mano “ciao Leon. Io sono German, il padre di Vilu” poi a parlare sono io “lei la conoscete ovviamente” dico rivolta ad Angie e tutti annuiscono salutandola. “ciao ragazzi! Mi raccomando stasera eh” ci dice mia zia e loro sorridono “certo, non preoccuparti Angie” risponde Francesca. “ehi ma tu sei Diego! O sbaglio?” esclama mio padre al mio migliore amico; Diego si avvicina e gli stringe la mano. “sì German. Non ci vediamo da un po'” .. “è vero. Allora mi fido un po' di più per stasera, visto che ti conosco e sarai insieme a mia figlia” gli dice papà sorridendo e unendo le mani “certo, ma non si preoccupi, con Leon è in ottime mani” risponde Diego e papà si volta verso il mio ragazzo e gli sorride “bene.. lei è?” chiede poi guardando Francesca. “papà lei è Francesca, la fidanzata di Diego, nonché sorella di Leon. È italiana” papà le stringe la mano “ciao cara” .. “buonasera signor Castillo” papà sorride “sei davvero carina. Allora com’è tuo fratello?” prima che Fran rispondesse io e mia zia urlammo insieme: io dissi “papà!” e lei “German!” infatti gli altri fecero una risatina e papà mi guardò “beh chiedevo. Leon, mi raccomando. Mia figlia è la cosa più preziosa che ho al mondo, è tutta la mia vita, stalle accanto e proteggila” lo prega papà calmo, Leon annuisce e sorride “stia pure tranquillo signor Castillo. Le prometto che non le accadrà niente, né ora né mai. Come ha detto Diego, è in ottime mani. Si fidi di me” risponde il mio messicano spostando lo sguardo da me a mio padre. “bene, mi sono piaciute molto le tue parole. Allora me la riportate a casa voi? Non tardi per favore, lo dico anche per voi che domani dovete andare allo Studio” ci dice papà guardando un po' tutti, ma più Leon. “sìsì certo, verso le 2 va bene?” chiede il mio ragazzo “sì può andar bene. Grazie. Bene, Vilu se non ci vediamo quando torni, ci vedremo domani ok?” io annuisco “certo. Non preoccuparti” rispondo io un po' imbarazzata “le chiavi ce le hai?” guardo nella borsa e annuisco “sìsì, le ho prese. Ciao papà” lo abbraccio e lui mi sussurra un “ti voglio bene” ed io allo stesso tono gli dico “anche io papà e grazie. Sei il migliore” gli do un bacio sulla guancia sinistra e poi saluto anche Angie “ciao zia” .. “ciao tesoro. Ciao ragazzi, ci vediamo domani” .. “sì Angie, a domani” rispondono gli altri cordialmente. “arrivederci German e grazie ancora. E non si preoccupi” lo saluta Leon stringendogli la mano e papà annuisce sorridendo “mi fido. Ciao Leon. E ciao ragazzi” .. “ciao German, ci vediamo” dice Diego “arrivederci signore” esclama Fran. Dopo un’ultima occhiata saliamo in macchina, io davanti con il mio ragazzo e dietro i miei amici. “tutto aposto amore?” mi chiede subito Leon, io annuisco ancora un po' agitata “sì dai. Voi? Come vi è sembrato?” chiedo anche rivolta dietro. “beh io conosco tuo padre, quindi non ho niente da dire. L’ho sempre stimato e continuerò a farlo” dice Diego facendo una risata amichevole. Poi guardo Fran “a me è sembrato una persona fantastica e un padre adorabile. Sei molto fortunata Vilu” io sorrido “grazie amica mia” faccio gesto di avvicinarsi e le schiocco un bacio sulla guancia, che lei ricambia sorridendo. “e tu invece?” chiedo guardando il profilo di Leon. “lo stesso che dice Francesca. Mi è piaciuto, davvero. E spero di avergli fatto un bell’effetto. È una persona comprensiva e di animo buono e gentile” do un bacio sulla guancia anche a lui, che subito sorride passandosi la lingua sul labbro superiore. “grazie amore, conta molto per me” gli dico sistemandomi un po' i capelli. “fidati Leon, se non gli piacevi te lo faceva capire subito” esclama il mio migliore amico ridendo e Leon lo guarda attraverso lo specchietto retrovisore “oh beh, allora.. va bene direi” .. “sì Diego ha ragione” dico io ridendo. Fatto sta che dopo una mezz’oretta arriviamo nel parcheggio della discoteca principale di Buenos Aires.

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Capitolo 15
*** Quindicesimo Capitolo ***


Scendiamo dalla macchina e mentre Diego e Fran si avviano davanti all’entrata, Leon mi prende per un braccio e mi fa appoggiare alla portiera della mia parte. “non credere che non abbia notato come ti sei vestita. Sei stupenda” mi dice il mio ragazzo sorridendo; io gli metto le braccia al collo “grazie.. anche tu sei bellissimo. E poi tutto così di nero e aderente.. mmh” lui fa una risatina “sapevo avresti detto così. L’ho fatto apposta” .. “aaah ma sentitelo!” mi da un bacio veloce sulle labbra “perché, sentiamo.. tu non ti sei vestita così apposta per me?” mi domanda sempre col sorriso. “mmh.. forse” rispondo io ridendo “ah beh, anche perché mi arrabbierei molto, sai..” io di nuovo rido “e sentiamo.. cosa faresti?” domando facendogli una carezza sulla guancia destra “oh credimi, impazziresti” mi dice lasciandomi un bacio sulla mano “vuoi davvero saperlo?” mi chiede poi vedendo che non dicevo niente. “non ne sono proprio sicura, ma sì.. voglio saperlo” gli rispondo un po' preoccupata. Allora vedo che si sbottona un bottone della camicia in modo che gli si vede un pezzo di petto e si passa una mano tra i capelli in maniera molto ma molto sensuale. Io allora rimango incantata e poi mi accorgo di avere la bocca aperta e il cuore che ancora un po' mi saltava fuori dal petto. “ah sì eh? Così hai deciso di farmi morire giovane? Grazie eh” lui subito ride, passandosi la lingua sul labbro superiore e poi mi bacia.. uno dei nostri baci passionali. Passa le sua mani dalle mie mani, alle mie braccia, al mio viso, al mio collo, alla mia schiena e infine ai miei fianchi; ed io faccio lo stesso. “Violetta..” mi dice sussurrando mentre ci baciamo “dimmi” gli rispondo io ugualmente; “mi fai impazzire davvero se continui così” allora mi stacco e lo guardo cercando di imitare il suo sguardo di prima e mi mordicchio il labbro, posando le mani al suo collo. “vedo anche tu vuoi farmi morire giovane” mi dice all’orecchio per poi lasciarmici qualche bacetto. “ti amo” sussurra, io gli bacio il collo, la mascella, il lobo dell’orecchio e le labbra. “ti amo anche io” gli sussurro guardandolo negli occhi. Ad un tratto sento vibrare il telefono “aspetta” dico a Leon, prendendo il cellulare dalla borsa: Francesca! “chi è?” mi chiede Leon curioso e guardando il telefono dalla sua parte, quindi facendo fatica a leggere. “è tua sorella, mi ha chiesto che fine abbiamo fatto e che sono dentro” le rispondo che ora arriviamo. “mmh.. e se tipo scappassimo e ci rifugiamo da qualche parte?” esclama il mio ragazzo giocando con una ciocca dei miei capelli. “sì Leon, sogna” gli rispondo io mettendo aposto il telefono. “perché? Si potrebbe fare.. o sei tu che non vuoi?” vedo che ha un’aria triste e così gli poso una mano sulla guancia “ehi.. non pensarlo nemmeno” lui mi prende la mano e la intreccia con la sua “lo so hai ragione, ho detto una cavolata” io scrollo la testa “no Leon.. hai detto una cosa da persona innamorata. E credimi, vorrei andare via con te.. ma forse è meglio organizzare la cosa, non credi?” lui annuisce “ti do ragione. Andiamo? Perché altrimenti riprendo a fare quello che stavo facendo poco fa” io mi metto a ridere “sì meglio che andiamo allora” così entriamo in discoteca. Dopo poco troviamo gli altri che sono seduti in una saletta a parte. C’è moltissima gente, musica altissima e luci colorate dappertutto. “oh alleluia! Ma dov’eravate?” chiede Ludmilla urlando “fuori” diciamo insieme io e Leon “oh ma dai? Pensavo foste al mare a nuotare” risponde Maxi ironicamente, gli altri infatti ridono. “ma avete aspettato noi per ballare?” chiedo io sedendomi in braccio a Leon “sì” rispondo quasi tutti. “ehi volete da bere?” chiede Federico in generale e noi tutti annuiamo “amico mi accompagni?” continua l’italiano rivolto a Leon, che annuisce e dopo avermi lasciato un bacio sulla guancia sinistra, si alza e accompagna il suo migliore amico. “allora, che stavate dicendo?” chiedo appoggiandomi al divanetto nero “mah niente di che.. parlavamo dello Studio. Domani dobbiamo alzarci presto, quindi non dobbiamo fare tardi” spiega Camilla che ha intorno al collo il braccio del suo brasiliano. “ehi Vilu, sai che stai davvero bene così?” mi dice Nata, gentilmente. “grazie! Anche tu stai benissimo” .. “eh immagino che hai messo quel vestito solo per Leon” esclama la bionda “beh anche.. ma anche perché volevo provare qualcosa di diverso” rispondo io entusiasta. Poi mi accorgo che Diego e Francesca si stanno baciando e in effetti non avevano aperto bocca. Do una pacca sulla gamba dell’italiana “ahi! Che c’è?” .. “che c’è? Potevate stare a casa a fare le vostre smancerie, visto che neanche dite una parola” dico io ridendo “ops.. scusate.. dicevate?” continua lei imbarazzata. Noi ragazze ridiamo “sèsè” commenta Camilla. “ehi amico, lasciala respirare” esclama Broadway a Diego che subito ride. “ma si sono persi quei due?” chiede Ludmilla rivolta a me, in effetti era un quarto d’ora che se n’erano andati. “non so.. andiamo a vedere?” propongo con un’alzata di spalle “brava, mi hai letto nel pensiero” risponde lei alzandosi e porgendomi una mano che subito afferro. “ehi mi raccomando voi due” dice la bionda indicando Fran e Diego. Usciamo dalla saletta e guardiamo verso al bar che si trova all’angolo opposto. “li vedi?” urlo io vicino al suo orecchio “no.. avviciniamoci” così facciamo qualche passo avanti cercando di scansare più persone possibili. Ci mettiamo in un lato e continuiamo a cercare con lo sguardo, fino a quando non vedo una ragazza di spalle, con i capelli ricci che ha le braccia attorno al collo di Leon. C’è Federico che cerca di scansarla, ma non riesco a capire bene. “ehi ci sei?” sento parlare Ludmilla ed io mi giro con una faccia confusa “stai bene?” mi chiede preoccupata “vieni con me” le riprendo la mano e ci avviciniamo a quei 3. “ehm scusa?” dico io toccando la spalla della riccia “che vuoi? Non vedi che ho da fare?” risponde lei rigirandosi verso Leon. “oh sì lo vedo.. e sai chi è questo ragazzo?” le chiedo io incrociando le braccia al petto “certo che lo so! È il ragazzo più bello del mondo.. nonché mio ex. Vieni Leon, allontaniamoci” lo prende per mano “Giusy, smettila” esclama lui scrollando il braccio per togliere la mano di lei dalla sua. “ah quindi sei tu Giusy eh?” esclamo io affiancandomi a Leon “oh hai parlato di me ai tuoi amici? Che amore che sei” dice lei posando una mano sulla guancia del mio ragazzo ed io gliela tolgo immediatamente in un modo un po' brusco “ehi giù le mani. Lui ora sta con me, è mio!” lei si mette a ridere “per favore! Leon con una come te?” .. “ma ti sei vista? Sei un cesso che cammina! Le bottiglie di plastica hanno meno plastica che te” esclama Ludmilla ed io scoppio a ridere, cosa che fanno anche Leon e Federico. L’italiano prende la sua ragazza in vita e le sussurra qualcosa che non riesco a sentire. “Leon, voglio sentirmelo dire da te. Stai con lei?” continua Giusy “sì. È la mia ragazza ed io la amo. Giusy fattene una ragione, lasciami in pace e fatti una vita. Ormai è passato un sacco di tempo” dice Leon in modo calmo, cosa che non ho idea di come faccia. “pff.. mi hai delusa. Ma comunque non finisce qui..” gli da un bacio sulla guancia e lì non ci vedo più, infatti sto per andarci indietro per tirarle un pugno.. ma il mio ragazzo mi prende un braccio per fermarmi. “ehi lascia perdere.. non ne vale la pena amore” io continuo a guardare nella direzione di quella vipera e a parlare poi è Fede “davvero Vilu, lascia stare. È solo una stupida” .. “sì è inutile avere a che fare con gente ignorante” continua poi Ludmilla. Io allora cerco di calmarmi respirando profondamente. Leon mi abbraccia e mi lascia un bacio tra i capelli “sai che amo e amerò solo te” mi sussurra il mio messicano all’orecchio. Io lo stringo ancora di più “avrei voluto strozzarla” lui mi allontana per prendermi il viso tra le mani e guardarmi negli occhi “ehi.. lo so.. ma io non ti farei mai del male. Io sto con te” annuisco e lo bacio. Quando mi giro noto che Ludmi e Fede non ci sono, probabilmente hanno voluto lasciarci qualche minuto da soli. Torniamo dagli altri e sento che stanno parlando di quello che è appena accaduto. “ehi! Ci hanno appena raccontato di quella vipera” dice subito Francesca abbracciandomi “sì, ma tranquilla.. è tutto aposto” .. “ehi andiamo a ballare o no? Siamo qui apposta” propone Camilla alzandosi “beh non hai tutti i torti” concorda Nati. Così andiamo in pista e cerchiamo di stare tutti nello stesso punto, per non perderci di vista. “amore devo andare in bagno” dico a Leon dopo una mezz’ora che ballavamo.. devono essere stati i cocktail. “ti accompagno?” mi chiede lui gentilmente, io annuisco “se non ti scoccia”. Leon mi prende la mano “non dirlo neanche per scherzo” poi ci voltiamo verso gli altri “ehi andiamo un attimo in bagno” urla il mio ragazzo e tutti fanno sì con la testa. I bagni purtroppo sono fuori, ma non ne posso proprio più.. o me la faccio addosso o vado per forza a farla! “ne approfitto anche io” esclama Leon e così entrambi entriamo ognuno nel proprio bagno. Una volta finito esco, ma nessuna traccia di Leon, quindi lo aspetto. Sento ridere e quando alzo lo sguardo, due ragazzi stanno camminando e sembrano piuttosto ubriachi. “ehi bellezza.. che ci fai qui tutta sola?” uno dei due ha parlato e mi si avvicina “aspetto il mio ragazzo” dico fredda, non guardandolo. “ma dai una bella come te, ha un ragazzo? Perché non te la spassi con noi? Vieni un po' qui Eddie” fa gesto al suo amico di avvicinarsi “che c’è Frank?” risponde l’amico avvicinandosi “guarda chi c’è.. come ti sembra?” quello che si chiama Frank mette un braccio attorno al mio collo ed io sono rigida come un pezzo di legno. “lasciami stare, per favore” sussurro tremando “dai vieni con noi” dice Eddie mettendosi all’altro mio lato e allo stesso modo del suo amico. “no.. per favore” una lacrima mi scende e man mano anche le altre. Pov Leon Madonna quanta fila.. è possibile? Manco le donne ci mettono così tanto tempo. Finalmente dopo vari minuti faccio quello che devo e mentre mi lavo le mani e mi sistemo il ciuffo sento urlare un “lasciatemi stare”. Ma quella è la voce di Violetta! Esco di corsa e vedo che due ragazzi cercano di trascinarla, uno dietro e uno davanti. Immediatamente mi avvicino prendendo la mia ragazza, staccandola da quei due deficenti. “vi conviene scappare se non volete morire giovani” dico arrabbiato nero tenendo la mia amata tra le mie braccia “scusa amico” dice uno dei due alzando le mani “andiamo Eddie” dice l’altro per poi allontanarsi. Sento Violetta piangere e mentre la tengo stretta a me le chiedo “stai bene?” e lei annuisce. Le prendo il viso tra le mani “amore mio” le sussurro e la stringo di nuovo a me. Le accarezzo la schiena “non è successo niente. Anzi scusami per non essere arrivato prima” .. “ma che dici.. sono io la stupida che non ti ho chiamato subito” dice lei che si è tranquillizzata un po'. “ma figurati.. ti sei calmata un po'?” lei alza lo sguardo per guardarmi “sì.. grazie amore” mi bacia ed io ricambio immediatamente. “avrei voluto ucciderli davvero.. non sai che nervoso che ho ancora” lei scrolla la testa “non fa niente..” .. “beh almeno ho capito cos’hai provato prima con Giusy.. cosa che non mi è mai successa” lei ride, una risata che mi fa sciogliere “intendi che una ragazza sia gelosa di te o che tu sia geloso di una ragazza?” mi domanda Violetta sorridendo “beh entrambe le cose, sinceramente. Sei stata fantastica prima. Poche ragazze hanno affrontato Giusy così.. anzi, sei stata l’unica ad averle detto quelle cose. Mi hai fatto molto felice ed eri bellissima arrabbiata. Soprattutto quando hai detto che sono tuo.. lì il mio cuore si è fermato dalla felicirtà” la mia ragazza mi lascia un bacio a stampo “anche tu sei stato molto carino.. sei stato l’unico a difendermi, a parte Diego.. ma tu sei il mio fidanzato e quindi è stato ancora più bello! E poi è ovvio che ora sei mio e basta! Ti amo Leon.. ti amo moltissimo” non posso essere più felice. La bacio passando le mani tra i suoi morbidi e profumati capelli. “ti amo tanto anche io e come io sono solo tuo, tu ora sei solo mia” le dico una volta finito il bacio. “certo! Non avere dubbi” mi lascia ancora un bacio “torniamo dentro?” .. “sì” risponde la mia argentina. La amo, la amo così tanto. Pov Violetta Non so spiegare cos’ho provato alla gelosia di Leon e alla sua difesa. È qualcosa di indescrivibile perché nessuno l’ha mai fatto. Lo amo con tutta me stessa, non mi è mai successo. È così dolce e bello.

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Capitolo 16
*** Sedicesimo Capitolo ***


Rientriamo e gli altri sono ancora in mezzo alla pista che si scatenano. “oh eccovi! Ma dov’eravate finiti?” chiede Camilla con Broadway dietro di lei che ha le mani sui suoi fianchi. “Vilu stai bene? Hai una faccia..” dice Francesca che si ferma per guardarmi e subito Diego mi viene incontro “Violetta cos’è successo? Tu hai pianto” ma quanto mi conosce sto ragazzo? “ragazzi vi va se torniamo un attimo a sederci?” chiede Leon indicando con il pollice all’angolo dove eravamo seduti. “sì certo” risponde Federico e Diego mentre tiene una mano di Fran, con l’altro braccio circonda le mie spalle ed io mi appoggio al suo petto mentre anche io con una mano tengo quella del mio ragazzo. Quando ci sediamo subito Ludmilla parla “Vilu allora? Parla ti prego” .. “sì Violetta siamo preoccupati” concorda Nati. Io allora racconto tutto quello che è successo e il primo ad alterarsi è Diego. “quegli schifosi! Ma dico io, non hanno nient’altro da fare? Non so Leon come abbia resistito, io sicuramente gli avrei tirato due pugni. St’infami!” vedo che stringe le mani a pugno ed io poso una mia mano sulle sue “ehi Diego, calmati. È tutto ok, davvero. Sto bene” il mio migliore amico mi guarda serio e nervoso “lo so, ma se ti fosse capitato qualcosa? Ok che c’era Leon ma io.. non so Vilu, davvero” io allora lo abbraccio e gli lascio un bacio sulla guancia “stai tranquillo. Non è successo niente” lo vedo calmarsi un po', poi a parlare è Maxi “ma che razza di gente.. cioè si sa che nelle discoteche può capitare, però io davvero non capisco come si faccia..” .. “sì infatti, io non riuscirei ad essere così schifoso e maldestro con una ragazza, nemmeno da ubriaco” concordo Broadway. “eh ragazzi purtroppo c’è gente che è così. L’importante è stare tutti insieme” dice Fede. Poi noto che Leon ancora non ha aperto bocca, così mi giro e gli faccio una carezza in viso. “ehi, tutto bene?” lui annuisce, ma non lo vedo proprio convinto. “ragazzi, è tutto passato. Ora alzate le chiappe e andiamo a scatenarci come si deve! Per stasera ne ho viste abbastanza. Su, su.. muoversi” dico io alzandomi e facendo segno agli altri di fare lo stesso. “e tu vieni con me signorino” mi avvicino a Leon e gli prendo le mani per incamminarci in pista. Iniziamo a ballare e siamo piuttosto avvinghiati. “stai bene?” gli dico all’orecchio “sì” mi risponde lui serio. Io faccio una smorfia “non ti vedo sicuro” lui semplicemente alza le spalle “so io cosa ti ci vuole” così senza una sua riposta, mi avvicino ancora di più e lo bacio.. un bacio prima normalissimo ma poi più passionale. Lo sento sorridere e mi stringe ancora di più a sé. “mi vuoi fare impazzire?” mi dice all’orecchio sinistro ed io gli mordicchio il lobo del suo orecchio destro “ti amo” lui mi lascia un bacio sulla guancia e uno sul mento “anche io mia principessa” lo bacio di nuovo poi quando mi allontano lo guardo inarcando le sopracciglia “quindi tu saresti il mio cavaliere? Il mio principe?” lui sorride “mmh sì.. ti piace l’idea?” .. “mmh sì, mi piace”. Continuiamo a ballare, poi però mi viene una gran sete.. con tutto quel movimento e quel caldo! “mi accompagni a prendere da bere?” .. “certo! Ragazzi andiamo a prendere da bere” urla Leon agli altri, che annuiscono. Ci avviciniamo al bar e un cameriere piuttosto giovane viene da noi “ciao. Che volete?” chiede appoggiandosi al bancone e sorridendo “io un mojito al frutto della passione” dico io con l’acquolina in bocca “io un negroni” dice invece il mio messicano. “arrivano subito” esclama il barista lanciandomi uno sguardo malizioso. “ma hai visto come ti ha squadrata? Tra un po' ti mangiava con gli occhi” dice Leon freddo. “sinceramente non ci ho nemmeno fatto caso. Ho ben altro da pensare” .. “ah sì? Tipo?” chiede il mio ragazzo avvicinando il suo viso al mio “mmh conosco qualcun altro infinite volte meglio di quello lì” rispondo io indicando con la testa il barista. “devo essere geloso?” domanda lui sorridendo, sfiorando le mie labbra con le sue. “mah dipende.. beh vedi, quello a cui penso sempre è veramente un figo. È sexy.. ha un fisico che vorrei mangiare talmente è invitante.. un sorriso che mi fa svenire ogni volta.. delle labbra da cui non vorrei mai staccarmi.. le sue mani.. i suoi capelli.. e poi gli occhi! Aaah i suoi occhi” dico io sbattendo più volte di seguito le palpebre guardando in su. Ad un tratto sento le labbra di Leon sul mio collo “quindi il mio corpo è invitante?” ok inizio a non vederci più! Cerco di restare con i piedi per terra “e chi ha detto che parlo di te?” dico io scherzando, lui però subito si ferma e mi guarda male “mi stavo particolarmente rilassando” sbuffo io facendo una faccia triste. “ecco i cocktail ragazzi. Ehi bel vestito” esclama il barista, indicandomi. “sì, peccato che glielo posso togliere solo io” risponde Leon ed io rimango basita! Completamente a bocca aperta. Il ragazzo fa una faccia strana e va da altri ragazzi. Quando Leon torna a guardarmi mi chiede “che c’è? Non è per caso vero?” io mi metto a ridere “sì.. certo.. però..” lui riprende a baciarmi, sta volta sulle labbra. “quindi chi è quel ragazzo con il bel fisico che dicevi prima?” io bevo un sorso del mio drink e poi rispondo “il mio ragazzo, chi sennò?” .. “oh ma scommetto che non è bello tanto quanto la ragazza che piace a lui” io socchiudo gli occhi “ah, dici? E chi è questa?” lui beve un po' del suo negroni e poi risponde “eh adesso vuoi sapere troppo amore mio” io gli do uno schiaffo sul braccio e lui ride “va bene, va bene.. allora.. beh vedi, è talmente bella e affascinante che non so nemmeno come descriverla. Ha un fisico che mi fa impazzire, ha gli occhi scuri ma con il sole si fanno più chiari. I suoi capelli sono adorabili e morbidi; le sue labbra sarebbero da baciare 24 ore su 24 e il suo profumo poi..” io senza lasciarlo finire lo bacio e questo bacio non so quanto dura perché quando mi stacco è proprio perché non ho veramente più fiato. “wow” sussurra semplicemente il mio ragazzo passandosi una mano tra i capelli, quindi io riprendo il bacio. “vuoi continuare?” chiedo io con le mani sul suo collo “a baciarti? Certo” sta per appoggiare di nuovo le sue labbra sulle mie ma io lo fermo. “no.. se vuoi continuare a passarti la mano tra i capelli.. sai che effetto mi fai” dico io, iniziando a sentire troppo caldo. “beh se il tuo effetto è quello di saltarmi addosso ogni volta, allora continuo” io rido innamorata, abbassando lo sguardo “sei insaziabile” lui mi da un bacino sul naso “beh ma ti vedi? Sei meravigliosa! E hai un sapore davvero buono” esclama lui ed io, involontariamente, mi mordicchio il labbro scrollando la testa. “Violetta non vorrei assalirti qui in mezzo a tutti” dopo un po' capisco il perché di quella sua frase e lo abbraccio. “grazie per esserci amore mio” gli dico con il cuore che batte molto forte. “grazie a te piccola” risponde lui stringendomi. “ma siete ancora vivi?” sentiamo le voci dei ragazzi e a parlare è stata Camilla “pensavamo foste andati via” esclama Maxi. Anche loro ordinano da bere e poi torniamo a sederci. Ad un tratto arriva un cameriere che ci porta dei cocktail “offriamo noi” ci dice appoggiando i bicchieri sul tavolino. Così noi accettiamo e beviamo anche quelli. “ragazzi vado a prendere un altro giro di sti drink, sono troppo buoni” dico io alzandomi “da sola non vai da nessuna parte” esclama Fran alzandosi “ehi, mi raccomando” dice Diego indicandoci. Noi senza rispondere andiamo al bar. “ehi.. volete da bere?” ci dice un barista, quello di prima non c’è più.. avrà finito il turno. “sì.. ci hanno portato dei cocktail buonissimi.. non so come si chiamano ma hanno detto che li offrivate voi” spiego io a voce alta “ah sìsì. Quanti?” .. “10 per favore”. Dopo pochi minuti ci porge il vassoio “fate voi?” ci chiede il ragazzo e noi annuiamo. Prendo il vassoio, ma quando mi giro vedo tutto sfocato e infatti inciampo. “stai bene?” mi chiede la mia cognatina ed io rido “sì.. che idiota! Tra un po' mi ammazzo” lei mi guarda stranita e fa un finto sorriso “dammi qua, lo porto io” mi prende il vassoio dalle mani e torniamo dagli altri. Pov Leon “oh finalmente! Ma quant’è buono?” esclama Violetta prendendo un bicchiere e iniziando subito a bere. “torniamo a ballare?” chiede la mia ragazza alzandosi, dopo aver bevuto i nostri cocktail, e la vedo che traballa “amore stai bene?” le chiedo io alzandomi per sorreggerla “ma certo!” risponde lei ridendo. Io guardo gli altri, alcuni fanno finta di sorridere e altri alzano le spalle. “dai Leooon! Andiamo a ballareee” mi strattona un braccio ed io l’accontento. Balliamo, ma la vedo scatenarsi troppo. “Violetta, sei ubriaca?” le chiedo all’orecchio “che? Ma chi se ne frega!” dice lei urlando e ridendo. Si gira e poggia la schiena sul mio petto e si muove in modo sensuale, con le braccia attorno al mio collo e inizia anche ad abbassarsi. “Violetta! Smettila” dico io facendola alzare. Lei si gira e inizia a baciarmi come poco fa, in maniera molto passionale. “ti amo Leon” mi dice per poi riprendere subito il bacio “anche io.. ma sei strana” vedo che le cade una spallina del vestito e subito gliela rimetto aposto. “mi sto solo divertendo con i miei amici e soprattutto con il mio ragazzo” mi sta per baciare di nuovo ma io la fermo “amore.. forse è meglio uscire un po'” le dico cercando di farla calmare. “ma nooo daiii” fa lei mettendo le mani ai miei fianchi e muovendosi come prima “Violetta.. ti ricordo che tu sei una ragazza, la mia ragazza, ed io sono un maschio.. non so se ti conviene fare così ancora per molto” le dico io facendo un respiro profondo. Lei mi si avvicina all’orecchio “è il mio obbiettivo” e poi mi mordicchia il lobo e inizia a baciarmi sotto l’orecchio, la mascella, il collo, le labbra. “Vilu, ti prego. Non possiamo qui” lei ride e torna vicino al mio orecchio “allora portami via” mi sussurra e poi mi bacia nuovamente. “ragazzi.. sono quasi le 2.. che dite, andiamo?” dice Francesca guardando il cellulare. “sì, ho detto al papà di Vilu che l’avrei riportata alle 2. Meglio avviarsi” rispondo io tenendo la mia ragazza. Prima di uscire riprendiamo le varie giacche e ci dirigiamo alle macchine. “bene, allora ci vediamo domani allo Studio?” chiede Ludmilla “sì.. ma sta bene?” chiede Camilla indicando Violetta. “ma è ubriaca!” dice Maxi gesticolando “ma che ubriaca!” urla Violetta ed io mi tappo un orecchio “andiamo vah! Ciao ragazzi, ci vediamo domani” esclamo io aprendo la macchina. Gli altri salutano e vanno verso le loro auto. “Diego ti spiace venire davanti? Così Violetta sta dietro con Fran, in caso si addormenta” chiedo io aprendo la portiera di dietro “figurati. Domani mi sente quella lì” risponde lui salendo davanti. Una volta aiutata Violetta a sedersi, comincio a guidare. “che pizza però! Siete noiosi! Volevo stare io davanti” sbraita la mia ragazza incrociando le braccia al petto. Vedo mia sorella metterle un braccio intorno alle spalle e con l’altra mano le accarezza il viso “ssh Vilu.. domani tornerai davanti, te lo prometto. Ora perché non dormi un po'?” dopo poco Violetta si addormenta tra le braccia di Fran. “ragazzi.. Vilu non può tornare così a casa. Suo padre ammazzerebbe lei e noi” continua mia sorella e Diego annuisce “sì è vero.. German non ce lo perdonerebbe mai. Soprattutto a me e a lei” .. “che vogliamo fare?” chiedo io svoltando a destra. “se tipo dorme da noi? Tanto anche Diego si ferma.. potrebbe dormire con te” propone Francesca ed io alzo le spalle “per me va bene.. senti tu German?” chiedo rivolto a lei “sì.. Diego hai il suo numero?” lo spagnolo annuisce e le detta il numero, io nel frattempo accosto. “ehm pronto? Signor German? No, sìsì.. sua figlia sta benone! Volevo solo chiederle se può dormire da me.. essendo che è tardi e che domani intanto andiamo insieme allo Studio. Se per lei va bene ovviamente” aspetto qualche secondo per capire cosa dice “ok perfetto. Grazie mille, buonanotte” posa il telefono e poi continua rivolta a noi “ha detto che va bene. Quindi andiamo a casa nostra” io annuisco e riprendo a guidare verso casa. Una volta arrivati aiuto Violetta a scendere ormai addormentata. “ci vediamo domani ragazzi, buonanotte” dico io aprendo la porta della mia camera “sì a domani” rispondono mia sorella e mio cognato. “mmh Leon” Violetta si sta svegliando ed io accendo la lucina sulla scrivania “ssh.. va tutto bene” la stendo sul letto, ma non molla la presa dal mio collo. “Leon.. ti voglio” .. “sì Violetta, mi hai infatti” mi fa coricare e si mette sopra di me iniziando a baciarmi “non hai capito in che senso..” mi sussurra baciandomi il collo “amore.. ora no dai, un’altra volta” beh non posso fare l’amore con la mia ragazza che è ubriaca! Deve essere speciale. “daii” esclama togliendomi la giacca “Vilu.. non possiamo” si mette a cavalcioni su di me e inizia a sbottonarmi la camicia “voglio fare l’amore con te” mi dice baciandomi in continuazione ovunque e pure sul petto, io nel frattempo sto esplodendo.. ma devo resistere. “amore ti prometto che lo faremo, solo non ora. E poi domani mattina dobbiamo alzarci presto” lei si ferma ed io mi sollevo, sempre con lei su di me. “sei bellissima” gli dico mettendo una mano al suo adorato collo. “anche tu. Ma siamo a casa tua?” mi chiede guardandosi attorno “beh sì.. non posso portarti a casa tua così” .. “mmh.. allora fammi dormire ti prego” si butta sul letto a pancia in giù. “aspetta.. ti do qualcosa di comodo” tiro fuori un paio dei miei pantaloncini e una maglietta e glieli passo, aiutandola a togliersi le scarpe. “aah finalmente” esclama coricandosi ed io faccio lo stesso, dopo aver infilato il pigiama. Quando ci copro entrambi, mi viene vicino e si accoccola a me e dopo pochissimo si addormenta. Io le lascio un bacio tra i capelli e, stringendola a me, mi addormento anche io.

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Capitolo 17
*** Diciasettesimo Capitolo ***


Pov Violetta “Vilu? Amore?” sento scrollarmi delicatamente, ma io ho veramente troppo sonno per svegliarmi. Mugugno qualcosa ma quella persona continua “amore dobbiamo andare allo Studio e devi prepararti” riconosco la voce di Leon, difatti appena apro un occhio lo vedo mezzo sdraiato accanto a me con un magnifico sorriso. “ehi dormigliona. Ci sei?” .. “mmh.. no” dico io con la voce impastata dal sonno “e invece devi esserci per forza.. dai su su” lo sento alzarsi dal letto “io sono già pronto. Ti mando Francesca per farti dare qualcosa da mettere. Muoviti” mi da un bacio sul naso ed esce dalla stanza. Quando riesco ad aprire tutti e due gli occhi, mi vengono in mente le scene di ieri sera, ma non mi ricordo come io sia finita qui! Mi sollevo con i gomiti e scrollo i capelli, quando noto che ho addosso un pantaloncino piuttosto largo e una maglia che potrebbe benissimo farmi da vestito! Qualcuno di scatto apre la porta “ehilà! Buongiorno miss Castillo” Francesca entra urlando e tira su la tapparella. Io mi butto sotto le coperte “Francescaaa!” lei si siede sul letto e mi scrolla il triplo più forte di come ha fatto poco fa suo fratello. “passata la sbornia?” mi chiede fermandosi ed io esco velocemente da sotto la coperta “ohddio! Ero ubriaca? Ecco perché non mi ricordo di essere venuta qui! Raccontami tutto!” la indico con un dito e lei comincia “allora.. quando siete rientrati in discoteca tu e Leon, abbiamo bevuto qualche cocktail in più.. ma tu non li hai retti benissimo. E così ti girava la testa, ridevi come una scema e sembravi praticamente una matta. Così Leon ti ha aiutata a salire in macchina ma ovviamente non potevamo portarti a casa com’eri, tuo padre ci avrebbe..” ma la interrompo immediatamente, sbattendomi una mano in fronte “ohnnò! Mio padre! Chissà quante chiamate ha fatto” sto per togliermi la coperta da dosso per scendere dal letto, ma Fran mi blocca “ferma, ferma.. non preoccuparti. Tuo padre l’ho chiamato io ed è tutto aposto. Gli ho detto che siccome era tardi e che l’indomani saremmo andate insieme allo Studio, ti saresti fermata da me a dormire” fa una breve pausa, così le chiedo “e non ha detto nulla?” faccio una faccia confusa “no.. si è fidato di me. Comunque sia, quando siamo tornati sei venuta qui con mio fratello.. e il resto non lo so perché ero stravolta e sono andata in camera mia con Diego” finisce la frase con uno sguardo da innamorata. “quindi.. ho dormito qui con Leon?” chiedo ancora confusa “beh non credo che mio fratello abbia dormito per terra” risponde lei ironicamente. “ok.. Fran mi devi prestare qualcosa da mettere” lei si alza dal letto “per questo sono venuta qui. Se magari ti alzi e vieni con me..” lascia la frase sospesa ed io sbuffo “d’accordo, va bene.. ma siete tutti così euforici qua dentro, al mattino appena svegli?” faccio uno sbadiglio e per poco non cado, infatti mi aggrappo allo scaffale affianco al letto “beh in effetti mio fratello non è mai così felice.. almeno deve passare un’ora prima che possa sorridere” sorrido per quello che mi ha appena detto Francesca, lui è felice perché ci sono io. “dai innamorata, vieni” mi prende per mano e usciamo dalla camera di Leon “innamorata?” chiedo io non capendo “sì, per il tuo bel sorrisino che è spuntato appena ti ho detto quella cosa su mio fratello” io la spintono prima di entrare in camera sua. “bene, qui c’è l’armadio.. apri e scegli. Le scarpe sono lì” e mi indica un punto della camera, per poi proseguire “e naturalmente puoi usare il mio bagno. Nel mobile ci sono gli asciugamani. C’è tutto quello che ti serve, ma se non trovi qualcosa fammi un fischio che arrivo” fa un’alzata di spalle ed io mi guardo intorno sorridendo “grazie mille. Faccio presto” .. “oh tranquilla, c’è ancora un po' di tempo. A dopo cognatina” mi da un abbraccio veloce che io ricambio e poi esce dalla sua stanza. Mi guardo intorno e la cosa che vedo di più sono tante foto, specialmente con Leon. E ne vedo due anche con Diego! Mi fa davvero felice il loro rapporto, conoscendo Diego direi che se lo merita all’infinito. Guardo dentro l’armadio di Francesca e prendo un pantaloncino di jeans fucsia, una maglietta sul corto bianca con disegnato un cuore rosso e circondato da lustrini e sopra una camicetta smanicata a quadri rossi e bianchi che lego con un nodo solo sul fondo. Ai piedi metto un paio di scarpe comode da ginnastica. Mi trucco leggermente, profumo a più non posso e capelli sciolti. Scendo le scale e sono tutti a mangiare “buongiorno Castillo” mi saluta Diego “buongiorno spagnolo” dico io dandogli un bacio sulla guancia. Poi passo da Leon e gli lascio un bacio dolce a stampo “buongiorno amore.. hai bevuto il caffè?” gli chiedo assaporando il gusto sulla mia bocca “buongiorno amore.. sì, hai azzeccato” mi siedo a capotavola tra Leon e Francesca e anche io bevo un caffè con qualche fetta di pane tostato insieme a burro e marmellata. “mmh buonissima! L’avete fatta voi?” chiedo a Fran, indicando il vasetto di marmellata alle pesche “sì, mia mamma quando le vengono gli schizzi compra metà supermercato di frutta e fa le marmellate” risponde Fran finendo il succo d’arancia. Dopo una ventina di minuti tutti abbiamo finito e aiuto mia cognata a sparecchiare. “che dite, andiamo?” chiede lei prendendo la borsa; tutti annuiamo e ci avviamo. “Fran le mie cose sono in camera tua, tanto per pranzo siamo da te no? Che poi dobbiamo andare al bar” chiedo io camminando con il sole che mi scalda il viso. “sìsì Vilu, non preoccuparti!” dopo poco arriviamo allo Studio e io e Francesca andiamo verso le ragazze, mentre Diego e Leon vanno verso i ragazzi. “buongiorno meraviglie” sorride Ludmilla con i suoi boccoli biondi che ondeggiando da una parte all’altra “buongiorno” rispondiamo io e l’italiana. “passato tutto?” mi chiede Camilla appoggiando un gomito sulla mia spalla “ah ah.. lasciamo perdere” dico io con una smorfia. “ciao ragazze. Tutto bene?” chiede Federico che si è avvicinato a noi con gli altri. Io e Fran facciamo sì con la testa e poi entriamo allo Studio appena suona la campanella. Per prima cosa vado dagli armadietti a posare il cellulare e a prendere il necessario. “mmh perché oggi non si apre sto coso?” esclamo tirando e spingendo fortemente l’antina dell’armadietto. “uffa! Eddai apriti, stupido coso” sbuffo per poi fermarmi e fare un respiro. “ehi.. serve aiuto?” mi giro e trovo un ragazzo alto, occhi scuri, capelli scompigliati e noto che ha un accento strano. “sì grazie” rispondo io spostandomi. “ecco fatto, era incastrato con questa” mi porge una busta bianca, ma subito non ci faccio molto caso. “grazie mille!” dico io posando il telefono e prendendo alcune cose. “io sono Alex” .. “io sono Violetta” ci stringiamo la mano e poi chiedo “non sei di qui, vero?” lui fa no con la testa “sono francese” .. “aaah ecco!” .. “Violetta..” sento qualcuno chiamarmi dietro ad Alex che appena si sposta vedo Leon appoggiato con una spalla alla parete e uno sguardo serio. “amore! Lui è Alex, Alex lui è Leon” faccio le presentazioni e subito il mio nuovo conoscente porge la mano al mio ragazzo “ciao Leon, piacere” ma il messicano guarda prima la mano di Alex, poi me e poi il viso di Alex. Non vedendo nessuna reazione dal mio ragazzo, Alex tira giù la mano e mi guarda “meglio che vada.. ciao Violetta” poi guarda Leon “ciao Leon” .. “ciao Alex e grazie ancora” rispondo io salutandolo. Poso la busta nell’armadietto e lo chiudo. “chi era quello? E che voleva?” mi domanda Leon avvicinandosi “è un ragazzo dello Studio presumo e mi ha aiutata ad aprire l’armadietto perché era incastrato” rispondo appoggiandomi con la schiena all’armadietto e tenendo i fogli con le braccia conserte. “e non potevi chiedere aiuto a me?” socchiude gli occhi mettendosi le mani in tasca “a parte che non sapevo manco dov’eri.. e comunque sia mica l’ho chiamato io ad Alex” faccio un’alzata di spalle “sai che oggi ancora non mi hai baciato come si deve?” mi chiede lui mettendosi con le mani appoggiate ai due armadietti accanto a me, in modo da racchiudermi. “ah è per quello che sei di mal umore?” gli dico io sorridendo “Castillo non fare tanto la furba.. lo sai che impazzisco appena qualcuno ti guarda” io scrollo la testa “non posso nemmeno vivere sotto una campana di vetro” lui si avvicina ancora di più con il viso “vuoi baciarmi, sì o no?” mi domanda nuovamente. “ehi avevamo fatto una promessa, ricordi? Non si chiedono baci, si danno e basta” rispondo io passandogli un dito sul viso, sul naso e sulle labbra. Lui me lo bacia e poi mi prende in vita baciandomi con passione. “adesso va molto meglio” mi sussurra all’orecchio facendomi scontrare il petto con il suo. “ragazzi.. and.. oh scusate, ho interrotto qualcosa?” Maxi è venuto a chiamarci ma subito si guarda intorno toccandosi il collo timidamente. “sì Maxi, hai interrotto qualcosa” risponde Leon continuando a tenermi in vita “beh scusate, ma abbiamo lezione con Angie” continua Maxi gesticolando. “andiamo dai” dico io prendendo la mano al mio ragazzo e avviandoci in aula di canto. Ci sediamo a terra e aspettiamo mia zia. “buongiorno ragazzi. Tutto bene?” eccola che entra, sempre sorridente, e appoggia gli spartiti sulla scrivania; noi tutti rispondiamo con un “sì”. “bene. Sentite, ho qui una canzone da provare.. si chiama “Ser Mejor” e vorrei che la cantiate. Ve la farò sentire una volta in modo da capire le intonazioni e vi ho già preparato i testi con le parti. Tenete e distribuite” porge dei fogli a Broadway che subito inizia a darne ad alcuni di noi, io sono in mezzo a Leon e a Francesca e infatti il foglio lo tengo io. Angie ci fa ascoltare una volta la canzone ed è bellissima! Mi piace soprattutto che inizia lentamente e poi si scatena un po'. Dopo, quindi, la cantiamo noi. “ma bravi! Davvero, complimenti! Non me l’aspettavo” ci facciamo un applauso e poi mia zia torna a parlare. “allora ragazzi.. avrei un compito da darvi. Che dite di fare una canzone a coppie? Naturalmente potete sceglierle voi” subito ogni coppia di fidanzati si guarda, idem io e Leon che ci sorridiamo. Diciamo ad Angie che va bene e che è una bella idea e difatti le coppie saranno come ho pensato io: Ludmilla e Fede, Camilla e Broadway, Nata e Maxi, Francesca e Diego, io e Leon. La lezione di canto è terminata e quindi ci dirigiamo da Gregorio. “buongiorno Gregory” esclama Maxi appena entra, dando una spallata al professore. “scusi? Come mi ha chiamato?” risponde l’uomo con gli occhiali tra le mani “era una battuta” continua Maxi andando verso lo spogliatoio. “che scemo Maxi.. mi fa morire dal ridere certe volte” dice Fran entrando nel nostro spogliatoio ridendo. “sì hai ragione” concorda Camilla, anche lei ridendo. Appena ci cambiamo, torniamo in aula e facciamo riscaldamento.. fortuna che Fran aveva qualcosa in più dietro e mi ha prestato un pantaloncino grigio e una canotta bianca. “ma come siamo sexy” sussulto appena sento queste parole all’orecchio “sei pazzo? Mi hai fatta spaventare” io continuo a riscaldarmi, soprattutto le gambe, e Leon mette le mani alla mia vita e mi lascia un bacio sul collo. “ehi amico, non qui, ti prego” urla Diego ridendo “dai Leon! Piuttosto andate in bagno” concorda Federico e si mettono a ridere anche Maxi e Broadway. Io e Leon ci giriamo e lui ride mentre io scrollo la testa. “posizione per favore!” esclama Gregorio mettendosi davanti a noi, in centro e tutti ci sistemiamo. “bene.. oggi cominceremo un pezzo nuovo e la base è di una canzone che più avanti imparerete anche con Angie per quanto riguarda il canto e con Beto per quanto riguarda il suono e gli strumenti. D’accordo?” tutti annuiamo e cominciamo la coreografia. Dopo un’ora si finisce e il professore ci dice che va abbastanza bene, ma che ovviamente dovremo esercitarci e completarla perfettamente. Quando mi sono cambiata, vado all’armadietto e appena lo apro cade di nuovo quella busta. La raccolgo, ma qualcuno arriva ridendo “dai a dopo” sento dire da Leon verso uno dei ragazzi. “ehi amore” dice rivolgendosi a me “ciao” dico io sorridendo “cos’è quella?” mi chiede indicando la busta ed io faccio un’alzata di spalle “sinceramente non lo so.. ci guardo dopo. Tu rimani qui per fare lezione di strumenti?” dico io appoggiandomi come stamattina e lui si posa davanti a me “sì.. tu allora vai con Fran al bar?” io annuisco con la testa “allora poi magari veniamo a fare merenda.. che ne dici?” si avvicina e mette una mano sul mio fianco sinistro e una appoggiata all’armadietto affianco al mio. “certo. Ma stai bene? Hai sempre quell’espressione da astinenza” gli dico io ridendo “beh ovvio.. vorrei baciarti 24 ore su 24.. ma vogliamo parlare della tua di astinenza?” io spalanco la bocca “che? Ma che dici?!” lui allora fa una mezza risata e poi si avvicina al mio orecchio “chi è quella che voleva fare l’amore ieri sera?” io spalanco occhi e bocca e quando torna a guardarmi faccio un’espressione da confusa “ti inventi tutto questo perché vuoi venire a letto con me?” Leon scrolla la testa “non mi sto inventando proprio niente.. e poi sai bene che non inventerei una cavolata del genere.. per niente al mondo” mi lascia un bacio sulla punta del naso “aspetta.. dici sul serio? Io volevo..” lascio la frase sospesa e poi Leon si posa una mano al cuore e l’altra la alza “giuro” mi dice seriamente. Io mi passo una mano tra i capelli e mi mordicchio il labbro “Violetta se fai così però.. già vorrei baciarti tutto il giorno.. se fai quel gesto potrei saltarti addosso anche davanti a tutti” io rido e lo abbraccio “ti amo tanto” lui mi stringe e mi bacia tra i capelli “anche io ti amo davvero tanto” sollevo la testa e ci baciamo.. un bacio meraviglioso, come sempre. “basta per favore.. altrimenti scoppio” esclama lui staccandosi un poco da me e passandosi una mano tra i capelli. Io non ci vedo più, quindi riprendo a baciarlo, più passionalmente di prima. “amore..” sussurra sulle mie labbra ed io sorrido sulle sue. Appena ci stacchiamo (per via della mancanza d’aria) ci guardiamo e solo con gli occhi riusciamo a dirci quello che proviamo. “Vilu sei pronta?” sento la voce di Francesca ed io annuisco “sì ci sono” poi arriva anche Diego. “Leon dobbiamo andare da Beto” dice il mio migliore amico e il mio ragazzo mi lascia un ultimo bacio “ci vediamo nel pomeriggio. Voi a che ora staccate?” chiede guardando sua sorella “alle 16” risponde lei sorridendo. “bene.. a dopo” mi da ancora un bacio e, dopo che anche Fran e Diego si sono salutati, i due ragazzi se ne vanno. “cos’è quella?” mi domanda l’italiana indicando la busta che ancora avevo in mano. “ah già! Non lo so, è qui da stamattina. Il mio armadietto non si apriva perché c’era questa in mezzo e un ragazzo mi ha aiutata” .. “chi?” mi domanda subito lei, interrompendomi. “boh si chiama Alex. Leon l’ha visto ed è diventato subito geloso” dico io scrollando la testa “ma va? Non si nota mai la sua gelosia” risponde lei ironicamente. “comunque non sono ancora riuscita a guardarla. Ora la apro” faccio ciò che ho detto e leggo nella mia mente: “Leon ti tradisce, non è come sembra. L’apparenza inganna”. Io rileggo la frase più volte, sono confusa, triste, angosciata e nervosa. “Vilu? Ci sei?” Fran vede che non reagisco e così si posiziona affianco a me e legge la mini lettera. “ma.. non c’è scritto chi te la manda?” mi chiede lei confusa quanto me, io faccio cenno di no. “è strano.. cioè io non mi fiderei troppo.. Leon è un bravo ragazzo! Perché dovrebbe tradirti? Piuttosto ti lascerebbe, prima di stare con un’altra” io guardo l’italiana e lei mi prende i polsi “Vilu, lascia perdere! È una stupidata” .. “dici di dirglielo a Leon?” chiedo io tristemente. “io ti direi di no.. vedi se succede qualcos’altro, ma secondo me per ora devi solo stare tranquilla e continuare a vivere la tua storia serenamente” io abbraccio la mia amica “grazie Fran. Ti voglio bene” lei mi stringe ancora di più “ma figurati! E anche io te ne voglio. Sai che se hai bisogno io ci sono” ci stacchiamo ed io annuisco. “dammi qua vah” prende la lettera dalle mie mani e la fa in mille pezzettini per poi buttarli via nel cestino lì vicino. “e ora andiamo che dobbiamo aprire il bar, altrimenti facciamo tardi e mia cugina mi ammazza. Mi ha appena mandato un messaggio con scritto che le chiavi sono sotto al vaso.. ricordatelo prima che io me lo dimentichi” mi spiega Francesca ridacchiando “certo. Andiamo” prendo il cellulare e chiudo l’armadietto e ci avviamo. Prima facciamo una sosta a casa e ci facciamo un toast e nel frattempo ascoltiamo un po' di musica. “ah la mia roba! Vado su a prenderla” esclamo io pulendomi la bocca “sìsì vai, la strada la conosci”. Vado in camera di mia cognata e prendo la borsa con il tutto, poi quando esco vado verso la camera di Leon e mi soffermo un po' sulla porta. Entro e mi guardo intorno e penso a quello che mi ha detto il mio ragazzo: davvero volevo fare l’amore con lui? Guardo il letto e le sue varie foto.. è così bello e sorridente. Noto una felpa slacciata sulla sedia della scrivania e la prendo in mano annusandola.. sa di lui, del suo profumo. La riposo e mentre scendo le scale sento Fran che canticchia e fischietta. “le hai trovate?” mi chiede sorridendo (è sempre con il sorriso in faccia, è troppo carina). Io alzo la borsa mostrandogliela “bene. Andiamo? Vuoi dell’altro?” continua lei “nono, possiamo andare” rispondo io ricambiando il sorriso. Usciamo e ci dirigiamo al bar di sua cugina. Pov Leon Finalmente abbiamo finito la lezione e sto parlando con i ragazzi, quando si avvicinano le ragazze. “ehi.. allora andiamo al bar di tua cugina?” chiede Camilla rivolgendosi a me. “sì, se per voi va bene e se avete voglia” rispondo io guardando un po' tutti. “sìsì certo, per me va bene” risponde la rossa e tutti acconsentono. Vedo Diego toccarsi le tasche dei pantaloni “no! Leon missà che ho lasciato il cellulare a casa tua” .. “non è che è nell’armadietto?” domanda Broadway “no, c’ho guardato prima” risponde lo spagnolo. “vabbè se vuoi passiamo un attimo a prenderlo” propone Federico per poi guardare me “sìsì, per me non ci sono problemi” guardo gli altri come chiedere se anche per loro va bene e tutti fanno cenno di sì. Arrivati a casa mia accompagno su Diego e mentre lui cerca il telefono io noto per terra un bracciale luccicante e mi viene in mente che ce l’aveva Violetta al polso. Senza accorgermene porto l’oggetto sotto al naso e lo annuso.. possibile che sappia dell’odore della sua pelle? “amico, stai bene?” sento domandarmi da Diego ed io annuisco “sì.. è di Violetta” gli rispondo alzando il bracciale e lui sorride scrollando la testa “sei innamorato eh?!” io sorrido “sì.. mi piace da morire lei.. sento che è la donna della mia vita” .. “sono contento, sul serio. Ve lo meritate.. soprattutto Vilu, conoscendo lei e la sua vita” mi dice lo spagnolo ed io sorrido nuovamente “già.. trovato il telefono?” chiedo guardando le sue mani ed infatti in una teneva qualcosa. “sì, era sul davanzale” alza una mano per farmi vedere il telefono e scendiamo di sotto. “trovato?” chiede Maxi che era seduto sul divano con Nati sulle gambe. “sìsì, possiamo andare” risponde Diego. “ragazzi, non vi offro niente perché tanto andiamo al bar” dico io cordialmente. “ma figurati Leon, tranquillo” risponde Ludmilla alzandosi. Usciamo e ci dirigiamo al bar di mia cugina, dove avrei visto per la prima volta mia sorella servire e già mi viene da ridere. Poi avrei visto la mia amata portare i vassoi ondeggiando e muovendosi in equilibrio e con un grembiule in vita.. mmh, niente male. “Leon? Hai capito?” sento la voce di Maxi “è? Cosa?” chiedo io non avendo sentito di cosa stavano parlando. “lascia perdere.. stai pensando mica a Violetta?!” continua Maxi ironicamente. “massì, starà pensando a come si muoverà tra i tavoli” risponde Federico dandomi una spallata. “e smettetela un po'” urlano insieme le ragazze e noi ragazzi ci mettiamo a ridere. Fatto sta che tra una risata e l’altra arriviamo al bar.

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Capitolo 18
*** Diciottesimo Capitolo ***


Pov Violetta Arriviamo al bar e subito Fran trova le chiavi proprio dove sua cugina le aveva detto. Entriamo e vedo che non è molto grande, ma è semplice. Ci sono vari tavoli e il bancone, c’è un mini sgabuzzino e un bagno. “vieni ti faccio vedere dove teniamo la dispensa” mi dice Francesca facendo gesto di seguirla. Entriamo nello sgabuzzino e c’è un po' di tutto. “ecco vedi, se manca qualcosa al banco basta che tu venga qua e trovi tutto l’occorrente. Se poi finisce qualcosa, è da segnare e quando si chiude si va subito a prenderla perché ovviamente servirà il giorno dopo. E se hai qualche domanda da fare, io sono qui” .. “d’accordo. Quelli sono nostri?” chiedo indicando due grembiuli appesi. “sì, bravissima. Io odio indossarli, ma dobbiamo. Ah e se puoi, legati i capelli” .. “sì certo” e mi faccio uno chignon. “bene, ora vieni che ti faccio vedere tutto dietro al bancone” e infatti Francesca mi fa vedere proprio tutto. “e lì c’è il bagno. Pronta?” mi chiede sorridente “sì, pronta” lei si dirige alla porta d’entrata e gira il cartellino con scritto “aperto” dalla parte esterna, in modo che gli altri lo vedano. Dopo una mezz’oretta, che abbiamo sistemato bene tutto, entra un signore. “buongiorno” diciamo insieme io e l’italiana. “salve ragazze! Ma siete nuove?” ci chiede questo signore, sembra avere sulla sessantina d’anni. “io sono la cugina della proprietaria e lei è una mia amica. Mia cugina per due giorni ha bisogno di stare accanto alla madre e così terremo aperto noi” spiega Fran e la vedo molto sicura di sé, devo dire che ci sa fare; ma da come ho capito, ha già aiutato più volte la cugina. “ah capisco. Io mi chiamo Ronald” si presenta l’uomo. “io sono Francesca e lei è Violetta” il signore si gira verso di me “ma dai? Ti chiami come la mia bisnonna! Pensa te che coincidenza” io sorrido, cercando di essere il più gentile possibile. “ah sì? In effetti non è un nome molto diffuso” .. “già, è quello che stavo pensando” risponde Ronald. “allora, cosa possiamo darle?” chiede Fran “un caffè grazie”. Mentre lei prepara il caffè, entra una donna sulla quarantina. “Vilu fai tu?” mi sussurra la mia amica ed io annuisco. Sono un po' agitata, ma posso farcela. “buongiorno” la saluto io cordialmente “ciao. Mi fai una spremuta per cortesia? E prendo anche un toast” .. “certamente! Se si vuole accomodare, le porto io il tutto appena pronto” rispondo io sorridendo e prendendo due arance. “grazie mille” risponde la donna andando a sedersi. “arrivederci signorine, è stato un piacere” ci saluta Ronald alzandosi “arrivederci Ronald” ricambiamo noi. “Fran, il pane per il toast?” .. “ah è qua sotto” mi fa vedere dov’è ed io ne prendo due fette. Quando ho preparato tutto, prendo un vassoio e porto le cose alla donna che si è seduta sotto la finestra. “ecco qua. Aposto così?” chiedo gentilmente “sì, grazie”. Quando torno dietro al bancone con la mia amica, vediamo entrare i nostri amici. “ehilààà! Salve cameriere” esclama Maxi e tutti gli altri ci salutano, noi contraccambiamo. Leon si sporge un poco “come siamo belle” mi dice “grazie” rispondo io sorridendo. “non mi dai neanche un bacio?” mi chiede lui facendo lo sguardo triste “Leon sto lavorando. Non posso ora” gli rispondo io, ridendo “fratellino noi stiamo lavorando sai?” si intromette Francesca sarcastica. “gne gne gne” continua Leon ed io mi metto a ridere. “dai cosa volete?” continua l’italiana “oh ma una cameriera non dovrebbe essere cordiale? Altrimenti addio clienti” dice Diego “eh Fran, Fran, Fran.. non ci sai proprio fare” concorda Leon “ragazzi se non la smettete vi sbatto fuori, sono io la proprietaria oggi, ricordate?” .. “dai ragazzi smettetela un po', saranno anche nervose e voi le punzecchiate! Che cavalieri siete?” esclama Camilla dando una pacca sulla schiena al mio migliore amico. “dai andiamo a sederci da qualche parte” dice Natalia spintonando Maxi. “vai tu? Io faccio il conto a quella donna di prima, che sta arrivando” mi chiede la mia amica ed io annuisco. Vado verso i ragazzi “allora? Deciso?” ognuno mi dice quello che vuole ed io prendo nota. “amore adesso me lo dai un bacio?” chiede Leon mettendo un braccio attorno alle mie gambe “dai smettila. Quando ho finito te ne do quanti ne vuoi” sbuffo io scherzando e lui mi fa gesto di stare attenta a quello che faccio. Preparo quello che i ragazzi hanno chiesto e Fran mi da una mano a portare tutto. “certo che sei proprio sexy così” esclama Diego alla sua ragazza che subito sbuffa “Diego!” .. “che c’è? È la verità” risponde lui alzando le spalle “te non hai proprio idea cosa significa la parola lavorare” continua lei posando il resto delle bibite. Fatto sta che i ragazzi dopo un’oretta finiscono e tornano da noi, che li facciamo pagare. Ad un tratto entra un ragazzo che mi sembra di aver già visto e si avvicina. “ciao” ci saluta passandosi una mano tra i capelli, imbarazzato. “ciao..” dico io socchiudendo gli occhi, pensando a dove l’avevo già visto. “sono Alex.. ti ricordi? L’armadietto..” ora ricordo! “ah ecco! Tutto bene?” chiedo cordialmente e intanto vedo Leon che fa finta di parlare con gli altri ma sta guardando me. “sì, grazie. Ma tu lavori qui?” mi chiede lui indicando il bar in generale. “no.. solo oggi e domani, perché la cugina di Francesca non può e allora le diamo una mano noi” spiego io. “ah ecco.. e come ti trovi?” io alzo le spalle “bene per ora. Vuoi qualcosa?” .. “sì grazie. Una limonata” io annuisco e prendo la bottiglia dal frigo, versandone un po' in un bicchiere. “tieni” dico passandogli il bicchiere e lui mi ringrazia. “come va allo Studio?” mi chiede dopo un sorso “tutto bene. E tu?” .. “sì anche io, tutto ok”. Dopo qualche parola con i miei amici, Alex mi chiede il conto ed io lo faccio pagare lasciandogli lo scontrino. “grazie mille. Ci vediamo” mi saluta facendomi l’occhiolino “sì, buona giornata” lo ricambio io. “noi andiamo, ciao ragazze” gli altri ci salutano e se ne vanno. “ma quello che era qua è quello dello Studio? Quello che ti ha aiutata ad aprire l’armadietto?” chiede Fran pulendo il bancone “sì è lui” dico io mettendo aposto i vassoi. “mah che tipo strano” risponde Francesca con un’espressione particolare. “in che senso?” .. “boh non so.. però è strano” faccio un’alzata di spalle e lascio perdere. La giornata passa e devo dire che mi sono parecchio divertita e non sono nemmeno stanca. “ci vediamo domani allo Studio?” esclama la mia amica chiudendo il bar “certo. Ciao” ci salutiamo con un bacio e prendiamo due strade diverse. Quando giro l’angolo mi trovo Leon appoggiato al muro ed io mi prendo un colpo. “ohddio! Che spavento” dico posandomi una mano al cuore. “perché? A cosa stavi pensando?” mi chiede lui scontroso “a niente.. stavo semplicemente andando a casa” rispondo io socchiudendo gli occhi per via del sole “ah ecco.. non stavi pensando a qualcos’altro, o meglio, a qualcun altro?!” dice lui più come un’affermazione che come una domanda. “Leon dove vuoi arrivare?” esclamo incrociando le braccia al petto. “lo sai bene” risponde lui mettendosi nella mia stessa posizione. “no, non lo so. Sai com’è, ho la coscienza pulita e quindi non so cosa vuoi dire” .. “ah no? Che voleva quello là da te? E come faceva a sapere che c’eri tu oggi? Perché lui lì non c’ha mai messo piede.. e casualmente oggi è venuto” Leon è arrabbiato e molto scontroso. “e io che ne so? Non sto a guardare tutta la gente che ho attorno. Appena finite le lezioni, io e tua sorella siamo venute qui e abbiamo cominciato a lavorare. Cosa ne posso sapere io?” dico io iniziando ad arrabbiarmi. “quello non si deve avvicinare a te!” continua lui gesticolando “e allora vaglielo a dire!” rispondo io alzando le braccia al cielo e ricominciando a camminare. “Violetta non mi piace quello lì” dice lui inseguendomi “Leon primo non lo conosci e secondo ci siamo scambiati solo due parole” rispondo io, proseguendo per la mia strada. “se ti fa qualcosa, io..” ma lo interrompo fermandomi e girandomi di scatto “e cosa mai dovrebbe farmi? A me sembra un semplice ragazzo, come tutti gli altri! Solo perché mi ha aiutata con l’armadietto o è venuto a prendere una limonata, non vuol dire che è uno stalker!” dico io urlando un poco e lui sbuffa dal naso. “posso andare a casa adesso, a farmi una doccia?” continuo io fredda e nervosa. “sì.. ciao..” mi lascia un bacio sulla guancia, ma io non ricambio.. ricomincio a camminare, sentendo i suoi occhi su di me. Non capisco perché abbia reagito così, Alex non ha fatto niente di male. Arrivo a casa e sbatto la porta “Vilu tutto bene?” vedo mia zia arrivare dalla cucina “sì, sto bene” rispondo io correndo in camera mia. Faccio una doccia e indosso un jeans bianco con sopra una felpa leggera. Sento bussare alla porta “avanti” dico e ad entrare è mia zia. “ehi tesoro” dice chiudendosi la porta alle spalle. Io mi siedo sul letto e lei fa lo stesso. “posso sapere che è successo?” io le racconto tutto, gesticolando. “beh magari sei il suo primo amore e ti vede come una cosa preziosa, da proteggere. Sei importante per lui e quindi fa molta attenzione a te e a quelli che ti circondano” mi spiega Angie prendendomi una mano. “sì vabbè ma così è troppo. Un conto è che Alex mi si sia avvicinato e abbia fatto qualcosa che non doveva.. ma non ha fatto proprio un bel niente!” rispondo io sgranando gli occhi. “lo so.. perché non ci parli e non gli spieghi bene quello che pensi? Come hai fatto con me” io scrollo la testa “lasciamo stare..” mia zia si alza e mi lascia un bacio tra i capelli “ah com’è andata al bar?” io sorrido “molto bene! Sono stata brava e me la sono cavata” .. “ah lo sapevo! Brava la mia nipotina. Ti lascio, vado a continuare una cosa in cucina” io la saluto con la mano e poi esce. Continuo a pensare.. non voglio litigare con lui.. mi fa male. Ad un tratto sento squillare il pc, il suono di quando mi arriva un’email. Lo prendo e ci guardo: una foto. La persona è anonima. La apro e vedo Leon che si bacia con Giusy. C’è pure la data sulla foto ed è quella di 3 giorni fa, all’una e passa di notte. Rimango a bocca aperta e continuo a guardare la foto.. non posso crederci! Cioè non può essere vero.. no, questa è troppo. Allora la persona che mi ha fatto ricevere quella lettera, non aveva torto. È quasi ora di cena, ma non mi interessa. Visto che ho la casella delle email anche sul telefono, lo prendo e vado di sotto. “papà, zia.. io esco un attimo” dico andando verso la porta. “ma come? Sei tornata mezz’ora fa” esclama papà uscendo dal suo ufficio e poi arriva anche mia zia. “dove vai di nuovo?” mi chiedono insieme. “ho dimenticato da dire una cosa importante a Francesca” rispondo io agitata. “e non puoi telefonarla e dirglielo?” mi chiede mio padre ed io guardo mia zia, che subito capisce qual è la cosa importante che devo fare. “non fare tardi ok? Tra un’ora a casa, che si mangia” io annuisco “sì, promesso” guardo anche papà che non dice niente, quindi esco di casa e comincio ad aumentare la velocità dei miei passi. Arrivo a casa di Leon e suono il campanello, ad aprirmi è Francesca. “Vilu..” comincia sorridente, ma poi vede la mia faccia e cambia espressione “che faccia.. stai bene?” .. “tuo fratello è in casa?” chiedo cambiando subito discorso. Lei si sposta per farmi entrare “è in camera sua.. ma..” io non la ascolto e mi dirigo subito in camera sua. Apro la porta senza nemmeno bussare e lo trovo mezzo sdraiato sul letto, con il telefono in mano. “sei impazzita? Cos’hai?” mi chiede sedendosi “cos’ho? Non hai niente da dirmi?” esclamo io con le mani ai fianchi “no.. direi di no..” risponde lui alzandosi dal letto. “ah no? E allora perché non mi spieghi questa” tiro fuori il telefono dalla tasca dei pantaloni, apro l’email con la foto e gliela faccio vedere. “allora?” domando io dopo qualche secondo. “Violetta sta foto è piuttosto vecchia” dice lui alzando le spalle “peccato che la data è di 3 giorni fa” rispondo io arrabbiatissima. “che ne so.. sarà stata modificata” io faccio una finta risata “certo che sei proprio.. un bugiardo!” .. “ma non è vero! Perché sarei un bugiardo? Io ti sto dicendo la verità” esclama lui tranquillamente. “evidentemente non è così.. altrimenti saresti più nervoso! E invece sei tranquillo e beato.. pff.. lasciamo stare” mi giro per uscire dalla camera, ma lui mi prende un braccio “no aspetta.. guarda che è vero. Non ti sto mentendo” .. “potevi evitare quella stupida scenata di gelosia su Alex.. quando invece sei il primo a fare certe cose” dico io togliendo il braccio dalla sua presa “ma..” sta per dire qualcosa, ma io lo fermo scrollando la testa “niente ma, Leon.. lasciami stare” si avvicina un poco ma io mi allontano e faccio “no” con la testa. Scendo al piano di sotto e subito Francesca esce dalla cucina “Vilu..” ma io non mi giro nemmeno a guardarla, esco direttamente tornando a casa mia. Lungo il tragitto mi scende una lacrima, ma immediatamente ma l’asciugo con la manica. Cancello l’email dal telefono e poi busso alla porta di casa mia.. mi sono scordata di prendere le chiavi! “chi è?” io non rispondo, non riesco a parlare. Ad aprirmi è Angie che subito mi vede strana “tesoro..” io entro e senza dire niente vado su in camera. Lancio il telefono sulla scrivania e mi butto sul letto.. non so nemmeno come reagire. Sono triste, arrabbiata e confusa. Mi scende un’altra lacrima ma subito la elimino, come poco fa. Qualcuno bussa e vedo spuntare la faccia di mia zia “posso?” mi chiede ed io faccio “sì” con la testa. Lei entra e chiude la porta e si siede di fronte a me. “che c’è nipotina? Sei andata da lui?” io di nuovo annuisco, senza dire una parola. “vuoi parlarne?” mi chiede, ma io di nuovo sto zitta.. quando sento le sue braccia avvolgermi e così io la stringo a me e comincio a piangere. “ssh amore.. è tutto ok” mia zia mi accarezza i capelli e mi lascia alcuni bacetti. Quando, molto lentamente, ci stacchiamo, Angie mi porge un fazzoletto che prende da sopra la mia scrivania. Mi asciugo le lacrime e comincio a parlare, spiegandole tutto. “mi dispiace tesoro mio.. ma magari è una trappola di qualcuno” mi dice lei facendomi una carezza sulla guancia “non lo so.. non so a cosa pensare” rispondo io alzando le spalle. “ora non devi fare niente.. domani passa la giornata come viene e fa quello che ti senti” mi consiglia Angie, tenendomi le mani. “io non voglio parlarci” dico io, riferendomi a Leon. “e allora non farlo.. stai con le tue amiche e cerca di distrarti.. poi il tempo aggiusterà tutto” io annuisco “e con la canzone? Come faremo? Io e Leon avevamo deciso di farla insieme” .. “oh per quella c’è tempo! Non preoccuparti.. vedrai che pian piano farete anche quella” mi spiega lei, mettendosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. “vuoi che ti porto qualcosa da mangiare?” io annuisco “sì grazie.. preferisco stare qua” .. “d’accordo. A tuo padre dico che sei stanca, ok?” mi dice alzandosi dal letto “sì.. grazie zia” lei mi abbraccia ancora una volta “ma figurati” e infine esce dalla mia stanza sorridendomi. Spesso mi chiedo come farei senza di lei?! Mi arriva un messaggio da Francesca “Vilu! Ma cos’è successo?” .. “scusa Fran, non me la sento di parlarne. Ci vediamo domani” dopo la mia risposta mi arriva una chiamata da Leon, ma io non rispondo.. me ne arriva un’altra subito dopo, ma niente.. e dopo la terza decido di spegnere il telefono. Mia zia mi porta un vassoio con la cena e una volta finito, lo poso sulla scrivania. Senza nemmeno accorgermene, mi addormento. Pov Leon Vorrei sapere chi è quell’idiota che ha mandato quella foto a Violetta. Che sia stata proprio Giusy? Non so a cosa pensare.. sono nel letto e continuo a chiamare la mia ragazza, ma dopo 3 volte il telefono mi risulta spento. Non può avermi lasciato.. io non posso stare senza lei! Qualcuno bussa alla porta ed entra mia sorella con un vassoio “ehi.. ti ho portato da mangiare” mi dice sedendosi sul mio letto e porgendomi il vassoio “grazie.. scusa se non ho mangiato giù con te” le rispondo io tristemente. “l’hai sentita?” mi chiede riferendosi a Violetta, io faccio “no” con la testa. “io le ho mandato un messaggio chiedendole cos’è successo, ma lei mi ha detto che non ne vuole parlare e che ci saremmo viste domani. Quando è scesa da camera tua, non mi ha neanche salutata.. è andata via direttamente” io rimango zitto, alzando semplicemente le spalle. “Leon.. posso sapere cos’è successo?” mi chiede prendendomi una mano e così glielo spiego. “giuro che se è stata Giusy, sta volta l’ammazzo sul serio! E comunque.. vedrai che le passa.. Violetta è una bravissima persona.. è sempre disponibile e buona con tutti.. vedrai che chiarirete” .. “e se l’avessi persa per sempre? Io non posso stare senza lei accanto” le dico bevendo dell’acqua. “ma figurati! Non l’hai persa.. lo sai meglio di me” mi risponde mia sorella sorridendomi. “e con la canzone? Come faremo? Io e lei avevamo deciso di comporla insieme. Tu sei una ragazza.. come devo comportarmi?” le chiedo alzandomi meglio con la schiena. “beh per quanto riguarda la canzone, non preoccuparti. Angie ci ha dato il compito solo oggi, quindi c’è tempo.. e per il resto.. io ti direi di lasciarla stare, di lasciarle i suoi spazi.. vedrai che con il tempo le cose miglioreranno. Devi solo avere pazienza” io le sorrido “grazie.. tu le starai accanto vero? La proteggerai al posto mio vero?” le dico agitandomi “ma certo.. ma Leon, lei è ancora tua. Avete appena discusso, mica vi siete lasciati.. almeno, non definitivamente. Quindi teoricamente state ancora insieme.. è tipo come prendere una pausa.. ma non devi preoccuparti.. anche perché la vedrai tutti i giorni” mi spiega Francesca gentilmente.. come farei senza lei? È troppo adorabile! “ti chiedo ancora un favore.. parlale.. spiegale come stanno le cose” le dico, supplicandola. “io posso tentare.. ma poi sta a lei.. non posso insistere, altrimenti magari se la prende anche con me” mi risponde lei, giustamente. “hai ragione.. grazie sorellina, ti voglio bene” lei si alza e mi abbraccia “te ne voglio tanto anche io fratellino” mi lascia un bacio sulla guancia ed esce, lasciandomi solo. Mangio qualcosa e poi sposto il vassoio a terra, non avendo voglia di alzarmi. Provo ancora una volta a chiamarla, ma niente.. Francesca ha ragione, devo lasciarle i suoi spazi.. anche se è difficile e anche se è successa una cosa totalmente non vera.

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Capitolo 19
*** Diciannovesimo Capitolo ***


Pov Violetta Mi sveglio presto, sono le 6 e per prima cosa mi lavo la faccia: è orribile! Occhi gonfissimi e mal di gola. Mi cambio indossando un leggins a pinocchietto marrone, sopra una maglia lunga bianca a maniche corte con in vita un cinturino marrone e ai piedi degli stivaletti. Mi siedo sul letto e accendo il telefono e c’è una chiamata di Leon di ieri sera. Nessun messaggio di oggi, niente.. ma forse è meglio così. Scendo a fare colazione e tutti dormono, così bevo solo un succo di frutta e lascio un biglietto sul tavolo con scritto che sono uscita presto perché volevo prendere un po' d’aria fresca. Esco e passeggio un po', pensando a quanto quella foto mi abbia ferita.. ma forse ho affrettato le cose? Forse devo fidarmi di Leon? Non so cosa fare.. il telefono squilla e rispondo senza nemmeno vedere chi sia. “chi è?” dico non pensando a nulla, ma sapendo certamente che non sia Leon. “buongiorno anche a te amica mia” Diego.. “ah ciao Diego. Scusami, non ho guardato il nome” .. “figurati. Stai bene? Hai una voce..” mi fermo su una panchina in una piazzetta dove al centro c’è una fontana e alla mia destra c’è una yugorteria. “no, non sto bene..” rispondo io facendo un lungo respiro con il naso. “l’ho immaginato. Senti, sei mica dalla yugorteria? Perché mi è sembrato di averti vista passare” .. “sì sono qui.. ma dove sei?” chiedo guardandomi intorno e da infondo vedo arrivare il mio migliore amico che agita la mano in alto in modo che io possa vederlo. “arrivo” mi dice al telefono per poi chiudere la chiamata. “ehilà” si siede accanto a me e ci scambiamo un bacio per salutarci. “come mai già in giro? Sono le 6.30” esclama Diego appoggiandosi con la schiena alla panchina “mi sono svegliata presto e non avevo voglia di stare chiusa in casa.. così ho deciso di fare un giro prima di andare allo Studio” gli spiego io, con un finto sorriso. “capisco.. mi dici che è successo? Non posso vederti così” mi mette una mano al mento per farmi alzare lo sguardo e così io comincio a raccontargli tutto. “ho capito.. Vilu magari Leon ha ragione.. magari è stata modificata quella foto. Tutto è possibile.. però non voglio vederti così, anche perché altrimenti mi toccherà picchiarlo” mi metto a ridere e scrollo la testa “non so a cosa pensare Diego” sussurro mettendomi i capelli dietro le orecchie. “lo immagino.. ma, ehi.. si sistemerà tutto. Ne sono più che certo” mi fa una carezza e io mi butto tra le sue braccia abbracciandolo. Rimaniamo così un po', poi guardiamo l’ora e visto che si sono già fatte le 7.30, riprendiamo a camminare. Arrivo allo Studio abbracciata al mio migliore amico e la prima persona che incontriamo è Francesca. “ehi..” ci saluta tenendo un quadernino tra le braccia, io mi tolgo dalle braccia di Diego. “scusa Fran, non è come sembra.. io..” lei subito mi interrompe “Vilu, stai scherzando? Non devi darmi nessunissima spiegazione. So il rapporto che avete voi due e mi fido cecamente di entrambi. Tranquilla, ci mancherebbe” io sorrido, mettendo le mani nelle tasche posteriori. “grazie.. io comincio ad entrare” do un bacio ai miei amici e vado verso l’entrata dello Studio. Pov Leon Ho appena visto la scena di Diego, Violetta e mia sorella, ma nessuno mi ha visto. “poverina.. sta proprio male” sento dire da Francesca. “già.. ci siamo incontrati presto e mi ha raccontato tutto. Non posso vederla così” risponde Diego, mentre Fran si mette con le braccia attorno alla sua vita e lui la circonda. Mi avvicino a loro “ehi” sussurro salutando entrambi, anche se vivo con mia sorella. “ciao..” mi rispondono, ma Diego è più freddo. “Diego, io..” comincio, ma lui mi ferma. “no Leon.. io spero solo che tutto ciò non sia vero, altrimenti dovrai vedertela con me. Sai bene cosa rappresenta Violetta nella mia vita.. è preziosa tanto quanto Francesca” io annuisco, abbassando lo sguardo “lo so.. ma credimi, non le farei mai del male” rialzo lo sguardo e lui ha gli occhi freddi e severi. “lo spero per te” poi a parlare è Francesca “dai non è il momento di discutere.. anzi, meglio entrare” e così facciamo. Appena entriamo la cerco, guardando dappertutto, ma non la trovo. Pov Violetta Mi sono chiusa in bagno, non sto piangendo ne niente, sono solo nervosa.. ma avevo bisogno di stare ancora un po' sola prima di incontrarlo. Esco e vado verso gli armadietti. “ehilà! Buongiorno Castillo” sento Camilla ridere e con lei anche Nata e Ludmi. Mi giro e appena vedono la mia faccia si bloccano. “Violetta stai bene?” mi chiede subito Ludmilla “sì.. cioè no..” rispondo io mezza confusa. “che è successo?” domanda la riccia mettendomi una mano sul braccio ed io spiego loro cos’è l’accaduto. “che schifoso!” urla quasi la rossa “io lo ammazzo” continua la bionda “io lo strozzo” concorda la riccia. “ragazze vi prego, lasciate stare.. è meglio che andiamo, abbiamo lezione con Beto” comincio a camminare sorpassandole e quando alzo lo sguardo lo vedo.. è dietro a Fran e a Diego, che sono abbracciati. “amica mia” esclama l’italiana abbracciandomi “Fran, ti prego.. no.. non qui adesso” lei mi capisce subito, infatti si scusa. Loro sono i primi ad entrare in aula e quando lo sto per fare anche io, qualcuno mi prende il braccio destro “Violetta..” sento la sua voce e mi giro “ciao..” mi saluta, triste. “ciao..” ricambio allo stesso modo “dobbiamo parlare” lo vedo agitato e ha una mano nella tasca dei pantaloni “non ora..” rispondo io abbassando lo sguardo “d’accordo.. quando allora?” mi chiede ancora più agitato, forse per la premura che ha. “non lo so Leon..” dico io scrollando la testa “ti va dopo la lezione di Beto?” mi propone lui grattandosi dietro la testa. “abbiamo lezione con Gregorio e non voglio fare tardi” .. “va bene.. allora dopo Gregorio, prima che vai al bar con Francesca” io annuisco “va bene.. ci vediamo fuori quando finiamo lezione” lui sorride, ma un sorriso tra la tristezza e la felicità. Abbasso lo sguardo e mi dirigo in aula, seguita da lui. La lezione prosegue bene, quasi tutti provano qualcosa e poi il professore comincia a parlare. “ragazzi, avete già cominciato a comporre in copia? Per quel compito che vi aveva assegnato Angie” alcuni rispondono di sì, altri no.. io e Leon ci guardiamo per un momento, ma subito io abbasso lo sguardo. “d’accordo.. allora facciamo così, essendo che domani è venerdì, vi do tempo fino a lunedì per farmi sentire qualcosina, ok? Anche solo un pezzettino, ma almeno da cominciare qualcosa. Siete d’accordo?” noi tutti annuiamo “perfetto. Potete andare, io andrò a prendermi una spremuta di pollo” noi lo guardiamo straniti.. “Beto.. una spremuta di pollo?” chiede Maxi confuso quanto noi. “sì e magari un bel panino all’arancia” risponde il professore, che mentre esce dalla classe inciampa in una sedia e quasi cade. “quel professore è pazzo” commenta Nati alzandosi, cosa che facciamo tutte. “sì, direi che hai piuttosto ragione” risponde Francesca. “ora abbiamo Gregorio, giusto?” domanda Ludmilla “sì.. però è stato gentile Beto” esclama Camilla e noi tutte siamo d’accordo con lei. Ci dirigiamo negli spogliatoi e mentre mi cambio la maglia, Francesca mi fa una domanda “hai parlato con Leon?” .. “sì.. voleva darmi spiegazioni” rispondo io sedendomi per cambiarmi le scarpe. “e te le ha date?” domanda la bionda “ovvio che no, non vedi che faccia che ha?” risponde la rossa “beh magari sì, magari ha sta faccia perché non sa che pensare” continua la spagnola. “ehm ragazze, io sono qui.. ricordate?” esclamo io alzandomi e indicandomi. “oh scusa Vilu!” dicono le mie amiche insieme, tranne Francesca che stava sbuffando per la loro sbadataggine. “comunque no.. ci siamo dati appuntamento fuori dallo Studio, dopo lezione di Gregorio.. prima di andare al bar” spiego io facendomi una coda alta. “meglio no? Almeno saprai la verità” commenta Cami “speriamo..” sussurro io, per poi fare un abbraccio di gruppo con le mie migliori amiche. Pov Leon “ehi amico.. hai risolto con Violetta?” ho spiegato ai miei cos’è successo e Diego è tale e quale a come l’ho visto stamattina. “no.. ci vediamo dopo questa lezione per parlarne” spiego io cambiandomi. “cavolo Leon, non ti ho mai visto così” esclama Federico, dandomi una pacca sulla spalla. “si vede che è davvero innamorato” dice Maxi sorridendo. “sì, sicuramente.. guardate come sta” commenta Broadway infilandosi la maglietta. “Diego, tu che ne pensi?” chiede Federico ed io mi giro verso lo spagnolo. “lui sa già cosa penso” risponde freddamente, per poi uscire dallo spogliatoio. “ma cos’ha?” chiede Maxi gesticolando. “sarà perché Violetta è la sua migliore amica” risponde Fede. “sì è per quel motivo.. ha detto che se la faccio star male poi me la devo vedere con lui.. e ha ragione! Perché non si merita di stare male..” dico io sedendomi, prendendomi la testa tra le mani e appoggiando i gomiti sulle gambe. “vedrai che si sistemerà tutto amico” mi conforta il brasiliano, posando una mano sulla mia spalla. Pov Violetta Noi ragazze usciamo a tempo dei ragazzi e si mettono a parlare, mentre io mi riscaldo un po' da sola e quando mi giro vedo Leon fare lo stesso.. ma appena mi vede sta per fare un passo verso di me, per fortuna entra il professore. “posizione per favore” esclama subito, facendo palleggiare la sua solita pallina. “papà sei già di mal umore?” chiede Diego che si è messo dietro di me. “bisogna chiedere quando non lo è” sento dire da Maxi sussurrando. “come prego? Ha qualcosa da dire Ponte?” domanda il professore sfilandosi gli occhiali. “nono..” risponde Maxi deglutendo. “bene.. allora, cominciamo. Proviamo quello dell’altra volta e poi vi dirò cosa fare” noi eseguiamo il balletto, stando dietro ai passi di Gregorio; lo proviamo due volte, poi ci fa vedere un pezzo nuovo. “Torres, le gambe più larghe.. e Vargas un po' più sciolto, non così teso” mi giro un momento verso Leon e lo vedo con la testa tra le nuvole. “Castillo? Mi ha sentito?” io mi giro di scatto e sbatto contro a Francesca “scusa” le dico sistemandomi. “ma insomma, dove siamo? Al circo? Cos’avete oggi?” tengo lo sguardo basso e mi sento gli occhi di Fran e di Diego puntati addosso. “allora.. io e gli altri professori siamo già d’accordo.. per lunedì voglio alcuni passi delle canzoni che dovete fare a coppia, ok? Poi pian piano si proseguirà, per ora voglio solo un pezzetto” Gregorio sembra più calmo.. fa sempre così, prima si agita e verso la fine si calma. Noi tutti annuiamo e poi vediamo Angie bussare alla porta “posso?” .. “sì tanto io ho finito. Ci vediamo” ci saluta il professore di danza, che prima di uscire lancia un’occhiata obliqua a mia zia.. ma lei ovviamente non ci fa caso, ormai c’è abituata. “ciao ragazzi.. volevo dire una cosa a Francesca e a Violetta” si volta verso di noi “dunque.. sicuramente saprete che io e gli altri professori siamo d’accordo.. quindi, come gli altri, vi dico che lunedì vorrei un pezzetto della vostra canzone di coppia. Mi riferisco soprattutto a voi” dice indicando me e Fran “perché so che dopo non ci sarete. D’accordo?” io e la mia amica annuiamo e poi vediamo arrivare Pablo. “ah eccoti Angie. Salve ragazzi” noi ricambiamo il saluto. “avevi bisogno di me?” chiede mia zia al direttore “sì.. tutto bene voi?” ci chiede guardandoci e noi rispondiamo tutti con un “sì”. “bene, menomale. Angie vieni un attimo per favore?” mia zia annuisce, ci saluta e poi spariscono. Sono un po' agitata perché devo vedermi con Leon, infatti mi sono già cambiata e sto uscendo dallo Studio. Io e Fran ci siamo messe d’accordo di vederci tra una ventina di minuti. Appena esco lo vedo seduto sul muretto, pensieroso. “ciao” lo saluto avvicinandomi. “ciao.. vuoi sederti?” mi fa gesto sul muretto ed io annuisco mettendomici sopra. “sei stanca?” mi chiede, riferendosi alla lezione di Gregorio. “un po'.. tu?” dico io, per essere gentile. “sì un po'..” vedo che non sa cosa dire, quindi lo incoraggio “allora? Come sono andate realmente le cose?” .. “il punto è proprio quello.. che non sono andate per niente. Quella foto è vecchia, te lo giuro. Ti ricordi quando ne parlavano i ragazzi?” io faccio sì con la testa e lui prosegue “ecco.. davvero Violetta.. è la verità” mi prende le mani e ci guardiamo negli occhi.. sembra davvero sincero. “d’accordo.. ti credo” esclamo, ancora un po' confusa. “davvero? Menomale” risponde lui sorridendo. “vieni qui” mi fa avvicinare a sé e mi abbraccia, lasciandomi un bacio sulla testa. “ti amo” mi sussurra ed io lo stringo forte a me “anche io”. Sollevo la testa e ci scambiamo un bacio. “ora devo andare.. ti chiamo più tardi, promesso” mi dice il mio ragazzo facendomi una carezza “ma non ci vediamo più fino a domani?” chiedo io assumendo uno sguardo triste “chi lo sa!?” scende dal muretto ed io faccio lo stesso, sorridendo. “a dopo piccola” mi da ancora un bacio e poi scappa dentro lo Studio. Nel frattempo esce Francesca che mi viene incontro “ehi amica! Allora? Com’è andata?” io faccio finta di essere triste e lei subito si agita “ohnnò! Lo vado subito ad ammazzare quello stupido” si gira e fa per camminare ma io la fermo per un braccio “Fran scherzavo! È andata bene. Ci siamo chiariti.. io gli credo. È tutto ok” .. “aaaah che bello!” esulta la mia amica super sorridente e abbracciandomi, anzi stritolandomi. “Fran, soffoco” lei si stacca “ops scusa. Sono davvero contenta per voi! Almeno così sarai anche più sorridente a lavoro” io mi metto a ridere “sì hai ragione.. sai pensavo di fare una sorpresa a Leon. Quando finiamo la giornata, magari lo vado a prendere allo Studio” dico io mentre cominciamo a camminare “certo! Perché no? È una bellissima idea. Diego era davvero molto arrabbiato” mi confessa mia cognata “lo so.. avrebbe voluto prenderlo a pugni. È molto protettivo nei miei confronti.. come un fratello. Però sicuramente ora Leon ne parlerà con i ragazzi e si calmerà” rispondo io, felice. “sì la penso come te”. Prima di andare al bar, passiamo a casa sua per mangiare qualcosa come ieri. Pov Leon Entro in aula di Angie e subito i miei migliori amici mi vedono felice. “oh guardate chi è tornato a ridere” esclama Maxi contento per me. “finalmente! Avete chiarito eh” concorda Fede dandomi una spallata. “perché, non si vede?” dice Broadway e noi ci mettiamo a ridere. Vedo Diego sempre un po' rigido. “sì è tutto ok. Tutto come prima.. finalmente mi ha creduto” Diego mi si avvicina “quindi era vero che era una foto vecchia” .. “sì certo. Non potrei farle una cosa simile” rispondo io sicuro di me. “amici?” continuo alzando una mano verso di lui “ma certo” risponde Diego ridendo e al posto di darmi la mano, mi abbraccia direttamente. “mi raccomando però” continua lo spagnolo puntandomi un dito “sì, tranquillo” e così comincia la lezione di canto.

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Capitolo 20
*** Ventesimo Capitolo ***


Pov Violetta La giornata al bar sta passando piuttosto bene ed essendo che stiamo quasi per chiudere, ci sono sempre meno clienti. Sto pulendo il bancone e quando alzo lo sguardo mi sembra di vedere passare Giusy.. ma è impossibile. “Vilu tutto ok?” mi giro verso Francesca e annuisco “sì.. mi è sembrato di veder passare una persona, ma mi sbagliavo sicuramente” .. “ah ok”. Mancano pochi minuti alla chiusura quando vediamo entrare Alex. “ciao ragazze” sembra sempre un po' intimorito. “ciao! Hai finito allo Studio?” glielo chiedo perché lui ha lezione diverse dalle nostre. “sì per oggi sì” vedo che si tocca la spalla come se gli facesse male “stai bene?” gli chiedo per gentilezza. “sì.. mi sono scontrato con una ragazza in maniera un po' troppo forte.. andava davvero di corsa” socchiudo gli occhi e subito mi viene in mente Giusy, ma poi scaccio quel pensiero. “avrà avuto da fare” si intromette Fran con un’alzata di spalle. “sì magari andava dal parrucchiere.. ha una massa folta di capelli ricci” io spalanco gli occhi alla frase specifica di Alex. “hai detto.. capelli ricci?” chiedo io un po' agitata e lui annuisce “sì perché? La conosci?” ma io non rispondo alla sua domanda, anzi gliene faccio un’altra “e andava verso lo Studio?” Alex di nuovo annuisce ed io mi tolgo di fretta il grembiule. “Vilu dove vai? Che succede?” mi chiede prontamente Francesca. “scusa Fran, perdonami. Ti spiegherò tutto” prendo il telefono e corro fuori dal bar dirigendomi allo Studio. Entro nell’edificio e la cerco in tutte le aule, alla fine la trovo in quella più grande dove c’è il palco.. ma con lei c’è anche Leon! “Giusy, ti prego..” lo sento dire con voce sconvolta “sono io a supplicarti Leon. Io ti amo” involontariamente mi scappa un sussulto e quando non li sento più parlare, mi affaccio un poco con la testa e li vedo baciarsi. Rimango pietrificata, immobilizzata, sconvolta.. faccio un passo e Leon mi vede “Violetta! Non è come sembra..” io scrollo la testa senza dire niente e poi a parlare è Giusy “ma perché le menti? Perché non le dici la verità? Anzi gliela dico io” ma Leon si intromette “ma quale verità?” e poi continua lei “Violetta.. Leon non ti ama! Lui ama me.. siamo amanti da quando lui è tornato qua da quella vacanza. Ti ricordi in discoteca? Lui mentiva! Ti ha mentito finora! Per l’amor del cielo, apri gli occhi!” io sono ancora ferma, senza fiato e non so cosa fare. Vedo Giusy sincera, vedo che addirittura le scende una lacrima dal viso.. “come.. come hai potuto..?” riesco a sussurrare questa domanda, rivolgendomi a Leon.. ma subito mi scappa un singhiozzo e due lacrime mi scendono sul viso. “Violetta..” si sta per avvicinare ma io indietreggio e sbatto contro qualcuno, quando mi giro vedo che è Alex. “Vilu.. stai bene? Cos’è successo?” mi chiede mettendomi una mano sul braccio. “ancora tu? Ma vuoi farti una carriola di affari tuoi?” a parlare è stato Leon, anzi ha quasi urlato. Faccio finta di non averlo sentito e mi rivolgo ad Alex “ti prego.. portami via” faccio un passo avanti e lui mi circonda le spalle con un braccio. “Violetta no! Ti prego” sento la voce di Leon e poi quella di Giusy “Leon.. lasciala andare”. Esco dallo Studio con Alex e mi porta al parco; ci sediamo su una panchina ed io continuo a piangere mentre lui senza parlare mi consola, abbracciandomi. “ehi.. è tutto ok.. cerca di calmarti” mi accarezza i capelli e dopo poco riesco a riprendere il fiato e mi sposto. “scusa..” sussurro, tirando su con il naso “scusa di cosa? Tieni qui” mi passa un fazzoletto e mi sistemo il più possibile. “prima ho preso una bottiglietta d’acqua, tienila tu” me la passa ed io faccio un paio di sorsi. “grazie, davvero” gli dico con un finto sorriso “ma figurati. Vuoi parlarne?” mi chiede dolcemente “non c’è molto da dire.. l’ho visto baciarsi con quella ragazza..” e gli spiego tutto dall’inizio alla fine. “ma sai che era proprio lei quella con cui mi sono scontrato?” mi confessa confuso ed io sbuffo scrollando la testa. “comunque.. Vilu, secondo me dovreste prendervi una pausa. Scusa se te lo dico, ma quella ragazza sembrava piuttosto sincera.. forse lui non era quello giusto per te. Tu che ne pensi?” .. “non lo so Alex.. anche a me è sembrata sincera.. ma se penso a tutto quello che abbiamo passato e a quante volte mi ha detto che mi amava.. anche lui sembrava sincero” rispondo io guardando altrove. “beh allora hanno due cose in comune.. sono bravi a mentire e di conseguenza sono bravi attori” io lo guardo e socchiudo gli occhi “scusa.. non volevo Vilu, perdonami” mi dice lui prontamente “nono, hai proprio ragione! Non posso crederci.. che stupida che sono stata!” mi sbatto una mano in fronte e lui subito mi prende le mani “nono.. ehi.. tu non sei stata affatto stupida! Tu hai reagito ascoltando il tuo cuore, da innamorata. È normalissimo quello che hai fatto tu” io abbasso lo sguardo “sì.. è vero..”. “senti ora devo andare.. questo è il mio numero” e me lo scrive su un foglietto per poi darmelo. “se hai bisogno, io ci sono. Ciao Vilu” mi da un bacio sulla guancia e poi se ne va dopo averlo di nuovo ringraziato. “Vilu! Eccoti” vedo correre verso di me Francesca, con il fiatone. “ehi.. ma che è successo? Quello era Alex?” si siede accanto a me ed io le dico tutto. “oh amica mia” mi abbraccia subito “mi dispiace tanto.. mio fratello mi sentirà” io le prendo le mani “no Fran, ti prego. Fammi questo favore, non dirgli niente.. lascia perdere” .. “d’accordo.. se me lo chiedi tu.. ma come ha potuto farlo? E quella strega!” esclama rivolgendosi a Giusy “sì ma ha più colpa Leon..” rispondo io guardandomi le mani “già..” .. “Fran, ora vado a casa.. voglio farmi una doccia e coricarmi un po'” lei annuisce “sì certo.. ci sentiamo più tardi?” .. “sì..” ci scambiamo un bacio e poi mi avvio verso casa. Mi scende ancora una lacrima, ma la tolgo subito. Entro in casa e non c’è nessuno, così vado in camera mia a farmi la doccia. Mi corico sul letto e mi arriva una chiamata da Leon, ma io la rifiuto e dopo poco mi addormento. Pov Leon Non posso crederci a quello che sta facendo Giusy.. quella è pazza! Ma come può? L’ho lasciata sola allo Studio ed ora sono in camera mia.. ho provato a chiamare Violetta ma niente. Sento mia sorella salire le scale mentre canticchia e fischietta. Mi fiondo fuori dalla camera “Francesca! Ti prego, dimmi che hai parlato con Violetta e che..” ma lei mi ferma “no Leon.. non ti dirò un bel niente. Hai fatto una cosa veramente grave e vergognosa e lei sta soffrendo. Ti do solo un consiglio, lasciala in pace. Sei un cretino” entra in camera sua senza aspettare una mia risposta ed io torno nella mia camera. Pov Violetta Quando mi risveglio, guardo il telefono e sono le 18.35 e noto una chiamata di Diego, così lo richiamo. “ehi Vilu! Almeno tu richiami” mi sollevo un po' con la schiena “ehi.. che succede?” .. “ho visto Leon uscire dallo Studio seguito da Giusy! Ma si può? Ancora che lo tormenta.. quella è pazza” .. “no Diego, non è pazza..” dico io passandomi una mano tra i capelli “in che senso scusa?” mi chiede il mio migliore amico “che è stata colpa di Leon.. loro.. si sono.. baciati” non sento più niente dall’altra parte del telefono. “Diego? Ci sei?” .. “dimmi che è uno scherzo, ti prego” lo sento serio e arrabbiato “purtroppo no..” .. “vengo lì” dice subito lui “ma no Diego..” ma non faccio in tempo a dire altro che lui chiude la chiamata. Dopo una ventina di minuti sento suonare al campanello, così scendo al piano di sotto e apro la porta. “dimmi cosa ti ha fatto, giuro che lo prendo a schiaffi” Diego entra in casa di corsa, è arrabbiato.. io chiudo la porta e incrocio le braccia al petto “Diego, lascia stare..” lui si mette le mani ai fianchi “lascia stare? No dico.. ti vedi? Sei uno straccio! E dovrei lasciar stare? Sai bene che per me sei come una sorella e quell’idiota era già stato avvisato.. sapevo di non potermi fidare!” da un pugno al muro ed io sussulto “ehi.. scusa.. vieni qui” mi abbraccia, cercando di calmarsi. Ci sediamo sul divano e gli racconto tutto. “non posso crederci.. che farabutto! Deve starti ben lontano” commenta lui prendendosi la testa tra le mani “non preoccuparti, lo farà.. o almeno, io non gli permetterò di avvicinarsi” rispondo io sorridendo amaramente. Sentiamo le chiavi nella serratura della porta e quando ci giriamo vediamo entrare mia zia e mio padre. “oh Diego! Che piacere” esclama mia zia “ciao Diego. Tutto bene?” dice mio padre. “ciao. Sì, bene.. ora è meglio che vada. Ciao bellissima” il mio migliore amico mi lascia un bacio sulla guancia e mi sussurra “lascialo perdere quello stupido” io faccio sì con la testa. “ciao Angie.. German” saluta Diego ed entrambi ricambiano. “allora, che volete per cena?” chiede mia zia, molto probabilmente non mi ha ancora vista bene in faccia. “è uguale amore, tanto tu sei una cuoca perfetta” risponde papà, che dopo avermi dato un bacio va in camera sua sicuramente per farsi la doccia. Ormai siamo rimasti noi 3 qua, perché Olga e Roberto si sono trasferiti.. siamo ancora in contatto con loro naturalmente, ma anche loro, giustamente, hanno voluto farsi una vita propria. “tesoro? Tu?” chiede mia zia dalla cucina ed io la raggiungo. “non so.. è uguale” a sentire il suono della mia voce, Angie si gira e nota la mia espressione. “ma cos’è successo?” mi si avvicina “Leon..” dico io abbassando lo sguardo. “cos’ha fatto? Sicuramente non qualcosa di buono” .. “già..” e anche a lei racconto tutto l’accaduto. “oh tesoro mio” esclama abbracciandomi “che stupido.. ora tu come ti senti?” mi chiede, tenendomi le mani. “così..” dico io alzando le spalle. “lo immagino.. è di questo che parlavi con Diego?” io annuisco “lo sa anche Francesca.. gli altri non ancora” continuo io. “ho capito.. posso darti un consiglio?” .. “certo zia” rispondo io, come dire che è ovvio che può. “lascialo perdere..” io mi metto a ridere per come ha detto la frase. “è proprio quello che ho intenzione di fare.. o almeno spero” e detto questo, aiuto mia zia a far da mangiare. Quando ho finito di cenare, sento Francesca e parliamo un po' in generale.. alla fine mi dice anche che Leon ha cercato di parlarle, ma lei ha seguito il favore che le ho chiesto. Mi ha detto anche che ha sentito sua cugina e che è tutto come previsto, ovvero che da domani tornerà lei al bar. Ora che ci penso.. come farò per comporre la canzone con Leon? Posso sempre chiedere ai professori di cambiare persona. Domani gliene parlerò. Pov Leon Continuo a pensare a tutto quello successo e l’unica conclusione a cui arrivo è che Giusy aveva in programma di farmi lasciare con Violetta e c’è riuscita. Chissà ora cosa starà facendo.. forse è meglio dormire, forse domani andrà meglio.

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Capitolo 21
*** Ventunesimo Capitolo ***


Pov Violetta Quando mi sveglio sono parecchio sudata, forse perché stavo sognando che Giusy e Leon stavano insieme ed io ero considerata da tutti una stupida. Cerco di calmarmi e mi lavo la faccia per poi indossare una gonna corta e leggera di color panna con dentro una maglia a maniche corte celeste. Ai piedi decido di mettere le ballerine. “buongiorno tesoro” scendo al piano di sotto e ci sono mia zia e papà che fanno colazione. “buongiorno” mi siedo e bevo latte e caffè mangiando una brioches. “dormito bene?” mi chiede papà finendo il caffè “diciamo di sì”. Tra una chiacchiera e l’altra arriva l’ora di andare allo Studio, dove mi accompagna zia Angie. Salutiamo papà ed usciamo, cominciando a camminare. “zia.. io vorrei cambiare persona, per quanto riguarda il comporre la canzone” .. “tesoro non so se si può fare.. ma ne parlerò con gli altri e con Pablo, d’accordo?” io annuisco e lei mi circonda le spalle con un braccio, continuando a parlare del più e del meno. Arriviamo allo Studio e vedo subito i miei amici, tranne lui. “ti lascio in buona compagnia. Ci vediamo dopo” mi dice mia zia, salutandomi con un bacio. “ciao” saluto i miei amici, cercando di rimanere tranquilla. “ciao Vilu. Come.. come stai?” mi chiede Francesca mettendomi una mano sul braccio. “perché hai quella faccia?” continua Cami legandosi i capelli. “non gliel’hai ancora detto?” chiede l’italiana “detto cosa?” continua Ludmilla ed io scrollando la testa, raccontando per l’ennesima volta il perché della mia faccia. Le mie amiche mi abbracciano e mi danno conforto, poi ad intromettersi è Diego “io gli spacco la faccia” .. “lascia perdere..” gli rispondo io, ma appena mi giro lo vedo arrivare.. e il mondo intorno a me si ferma. Possibile che lo veda arrivare a rallentatore? Sento qualcuno scrollarmi “Vilu, non guardarlo così!” mi sussurra Nati all’orecchio. “sì, altrimenti gli farai capire male.. cioè bene.. vabbè hai capito” esclama Maxi, gesticolando come al solito quando si agita. “ciao..” sento la sua voce ad un passo da me, infatti quando mi giro lo vedo accanto a Fede.. poco distante da me. “ciao? Meglio che sparisci” comincia il mio migliore amico “Diego..” diciamo io e Fran insieme e lui sbuffa. Mi guardo attorno e noto Alex parlare con un ragazzo, sarà un suo compagno di lezioni, così decido di staccarmi da qui e andare da lui. “scusate.. ci vediamo dopo” .. “dove vai?” mi chiedono Diego e le ragazze, ma io non rispondo e vado dal mio nuovo amico. “ciao” lo saluto io “ci vediamo dopo” gli dice quel ragazzo e lui si volta verso di me “ehi” ci scambiamo un bacio sulla guancia. “come stai?” mi chiede subito lui, sistemandosi la borsa sulla spalla “devo andare avanti per forza.. ho chiesto a mia zia se posso cambiare persona per la canzone da comporre” gli confesso io “ah sì? E cosa ti ha detto?” .. “che mi farà sapere perché ne deve parlare con gli altri professori e con Pablo” rispondo io con un’alzata di spalle. “capisco.. a me ieri Pablo ha detto che oggi aveva una comunicazione importante da darmi” .. “e sai di cosa si tratta?” gli chiedo curiosa “sinceramente no.. sta per suonare, andiamo dentro? O.. vai dagli altri?” dice passandosi una mano dietro la testa “nono.. vengo con te” lui sorride e mi porge il braccio per afferrarlo, io lo faccio e senza guardare gli altri, entro con lui. Pov Leon Vedo Violetta passare sotto braccio ad Alex e questo mi fa male.. abbasso lo sguardo respirando a fondo dal naso. “è vero? Che ti vedi con Giusy..” chiede Ludmilla incrociando le braccia. Io scrollo la testa “assolutamente no..” .. “e allora perché Violetta dice il contrario?” urla Camilla, infuriandosi.. infatti le altre le posano una mano sulle braccia. “sentite..” comincio io, ma vedo Diego mettersi a ridere “sai.. sei proprio un pagliaccio.. ed io che mi sono di nuovo fidato di te.. ma ad essere ancora più stupido sono io..” .. “Diego guarda che..” ma di nuovo mi interrompe “lasciamo perdere, non voglio andare in galera per avertele suonate qui davanti a tutti” e detto questo se ne va, con mia sorella che lo segue. “ragazzi davvero.. io non c’entro nulla” .. “e allora perché Giusy si sarebbe messa a piangere? Cos’è, è pazza?” urla di nuovo Camilla “ma che ne so!” lei si mette a ridere “certo.. solo sentendo la tua risposta si può capire tutto.. non fai altro che dire “non lo so” quindi..” anche lei se ne va e dopo una scrollata di testa, se ne vanno anche Ludmilla e Natalia. “voi almeno mi credete?” chiedo rivolto agli ultimi ragazzi rimasti “non lo so.. io ci tengo a Violetta e non l’ho mai vista così.. non so a cosa pensare.. scusa..” ad andarsene ora è Maxi. Così guardo Broadway e Federico e a parlare è il brasiliano “io credo solo che ora devi lasciar sbollire la cosa.. ci vediamo dentro” e mi lascia solo con il mio migliore amico. “Fede.. almeno tu” .. “amico.. giuramelo..” io mi poso una mano al cuore “ma certo che te lo giuro” e dopo avermi dato una pacca sulla spalla, ci avviamo dentro l’edificio. Appena entro vedo la mia amata ancora con Alex che chiacchierano e la vedo anche ridere.. come posso farle capire che sta sbagliando? Pov Violetta “davvero eh, te lo giuro” Alex mi sta raccontando una cosa che gli è accaduta da piccolo e mi sta facendo davvero ridere. “eri proprio un monello” dico io mettendomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. “sì ma anche mio cugino non scherzava eh” risponde lui ridendo ed io rido ancora di più “sì hai ragione” appena mi giro lo vedo entrare e la mia risata si ferma, si blocca. “Vilu? Tutto ok?” Alex posa una mano sulla mia spalla ed io distolgo lo sguardo dal mio ex ragazzo “sì.. tutto aposto. Scusa devo andare, devo parlare con Pablo. Ci vediamo dopo” .. “sì va bene” ci scambiamo un bacio per salutarci e vado verso la direzione tenendo gli occhi al pavimento, sentendo però lo sguardo di Leon addosso a me. Busso alla porta “sì avanti” entro e Pablo è seduto alla scrivania che sta facendo dei calcoli con la calcolatrice. “ah Violetta! Sei venuta a dirmi per la questione di cambiare persona per il compito assegnato dagli insegnanti?” io annuisco, chiudendomi la porta alle spalle e mi avvicino. “sì.. Pablo ne ho davvero bisogno.. è successo un casino e..” ma il direttore mi interrompe “tranquilla.. capisco.. per me va bene, ma ti è andata di fortuna sai?!” io socchiudo gli occhi “cioè? In che senso?” chiedo non capendo. “nel senso che da oggi Alex, il ragazzo con cui ti devo ogni tanto, farà parte dei vostri corsi.. e quindi potrai stare con lui in coppia. E per quanto riguarda Leon, starà con la nuova alunna” mi spiega Pablo, tranquillo appoggiato allo schienale della poltrona. “nuova alunna?” .. “sì, ci sarà una nuova alunna.. ti accompagno alla lezione di canto, così aspetteremo il suo arrivo.. che dovrebbe essere tra pochissimo”. Si alza e mi fa gesto di incamminarci e andiamo all’aula di canto. “buongiorno ragazzi” Pablo saluta tutti, mentre io mi siedo tra le mie amiche. “dunque.. ho una cosa da dirvi” prima che il direttore inizia a spiegare, vediamo entrare mia zia. “ah Pablo! Sei venuto a dire ai ragazzi cosa cambia da oggi?” lui annuisce “sì.. come stavo dicendo.. da oggi ci saranno due nuovi ragazzi che frequenteranno i vostri corsi. O meglio, un ragazzo e una ragazza. Uno lo conoscete già.. è Alex, l’amico di Violetta” e tutti ovviamente mi puntano gli occhi addosso.. per una frazione di secondo incrocio gli occhi verdi di Leon, ma subito torno a guardare Pablo. “ah eccolo qua! Alex, puoi venire?” dalla porta vediamo entrare il mio amico “sì?” chiede non capendo. “sai quella cosa che dovevo dirti oggi? Ecco è che da oggi diventerai loro compagno e seguirai i loro corsi. Per te va bene? So che hai già fatto amicizia con Violetta, ma sono sicuro che anche gli altri ti faranno sentire a tuo agio. Sei d’accordo?” Alex annuisce un po' imbarazzato, ma anche contento. “sì certo. Grazie” .. “figurati! Ah ecco la nuova alunna..” Pablo esce con metà corpo dalla porta “Giusy? Sono qui” a sentire quel nome io e le ragazze spalanchiamo occhi e bocca. I ragazzi invece guardano Leon.. e lui non sa dove guardare, infatti sposta lo sguardo da me, alle ragazze e ai ragazzi.. per poi finire su di lei, mentre entra. “salve” appena entra tutti la guardiamo e il suo sguardo si posa sul mio, ma sembra avere un’aria strana.. come tra l’essere confusi e delusi. “lei è Giusy. Ha fatto l’iscrizione ed è stata ammessa al vostro stesso livello, per questo sarà con voi. Ora, lascio la parola ad Angie e vado a proseguire il mio lavoro. Buona giornata e mi raccomando.. accogliete come si deve i vostri nuovi compagni” dopo aver salutato il direttore, lui esce e a riprendere il discorso è mia zia. “benvenuti ragazzi. Andate pure a sedervi dove volete” Alex viene subito vicino a me e mi indica il posto come a chiedere se può sedersi ed io faccio sì con la testa sorridendo. Con la coda dell’occhio vedo Giusy mettersi in disparte.. sinceramente pensavo si mettesse vicino a Leon. Mi giro a guardare le altre, che alzano le spalle anche loro non capendo. “bene.. ora vi dico un’ultima cosa.. so che ci sono stati dei problemi, così stavo pensando di cambiare una coppia di voi, ovvero Leon e Violetta” Leon si gira di scatto verso di me, ma io faccio finta di non notarlo. “e possiamo fare così, Leon puoi stare con Giusy e tu Vilu, puoi stare con Alex. Che ne dite?” propone mia zia sedendosi sullo sgabello. “per me va bene” dico io, senza neanche pensarci e mia zia sposta lo sguardo su Alex “se per lei va bene, va bene anche per me” .. “Leon? Giusy?” domanda Angie, guardando entrambi e dopo qualche secondo, sento Leon sbuffare e dire “d’accordo” e un pugno allo stomaco mi arriva improvvisamente. “sì.. va bene..” sento dire da Giusy. “perfetto! Vi ricordo che lunedì voglio sentire un pezzettino della canzone, quindi datevi da fare mi raccomando. Ora cominciamo”. Finita la lezione di canto, mi alzo e sia Alex che le altre fanno lo stesso. “allora poi dimmi tu per quanto riguarda il comporre” mi dice Alex “sì certo.. tanto ho il tuo numero.. comunque, loro sono le mie migliori amiche: Camilla, Francesca, Ludmilla e Natalia. Ragazze, lui è Alex” i miei amici si presentano e fanno conoscenza. “ragazze, vado a prendere una bottiglietta d’acqua per la lezione di Gregorio. Ci vediamo nello spogliatoio” dico io “sì va bene” rispondono insieme le mie amiche, che rimangono a chiacchierare con Alex. Pov Leon Non ci posso credere.. Violetta ha chiesto di cambiare persona per il compito! Allora è davvero finita.. “a che pensi?” sento dire da Broadway “a come far star male ancora un po' la mia migliore amica” risponde Diego, appoggiandosi con un piede alla parete, ma io non dico nulla. “Diego.. non credi di esagerare? Alla fine se la devono vedere loro” esclama Federico “lascia stare..” dico io andandomene e sento Diego sbuffare. Sono in corridoio e sento la voce di una ragazza chiamarmi.. ma non è la sua, anche perché la riconoscerei tra mille.. ma è comunque impossibile, visto che ce l’ha a morte con me. Mi giro e trovo Giusy con uno sguardo abbattuto e lo zaino su una spalla “che vuoi? Non ti è bastato rovinarmi la vita?” .. “è proprio di questo che volevo parlare.. volevo chiederti scusa” mi dice con lo sguardo al pavimento. “scusa? Certo, prima fai il danno e poi te ne lavi le mani” lei alza lo sguardo e ha gli occhi tristi “no Leon.. davvero, sono pentita e sono stata una stupida.. perdonami se puoi” le scende una lacrima, ma io scrollo la testa per poi andarmene. Pov Violetta Sono a prendere la bottiglietta d’acqua, quando sento qualcuno piangere. Mi giro e faccio qualche passo e vedo Giusy con le lacrime. “ciao.. stai.. stai bene?” le chiedo avvicinandomi lentamente, lei alza lo sguardo e fa no con la testa. “mi dispiace.. hai bisogno di qualcosa?” chiedo gentilmente “no grazie.. sei gentile, ma non fa niente” mi risponde lei, asciugandosi le lacrime e soffiandosi il naso. “vuoi un po' d’acqua?” le chiedo, mi fa davvero tenerezza.. forse non è così cattiva come credevo. “no grazie, davvero..” Pov Leon Sto andando verso gli armadietti quando vedo Giusy piangere e parlare con Violetta.. ci mancava! “la smetti di fare la vittima?” dico io avvicinandomi e subito le due ragazze mi guardano e a parlare per prima è Violetta “proprio tu parli? Stai facendo soffrire anche lei, complimenti” mi fa un applauso. “non devi farti manipolare da lei, Violetta! Te ne prego” .. “ma per favore! Sei spregevole!” risponde lei con un’espressione da schifata. “ma apri gli occhi!” dico io alzando di poco la voce, lei se ne accorge e sgrana gli occhi “come osi alzare la voce con me? Non ti permettere, non dopo quello che stai combinando!” mi punta un dito contro, urlando. Pov Violetta “che succede?” arriva Diego seguito da Francesca. “sta facendo soffrire anche lei” dico io indicando Giusy, che sembra non piangere più. “sei insaziabile eh?!” esclama Diego a Leon. “ma se non ho fatto niente” risponde il messicano alzando le braccia al cielo. “ah ecco.. le tue solite risposte.. non sai mai niente e non fai mai niente..” dico io, imitandolo la sua mossa con le braccia. “sai che ti dico? Ti credevo più furba, più intelligente.. ma probabilmente sei come le altre e mi sbagliavo alla grande!” urla Leon gesticolando.. io a quelle parole non ci vedo più, così mi avvicino e gli tiro uno schiaffone. “non ti azzardare mai più” gli dico fissandolo negli occhi, lui rimane fermo qualche secondo, poi se ne va. Diego sta per seguirlo con aria super arrabbiata, ma Fran lo ferma da un braccio “vado io” gli dice, per poi seguire il fratello. Pov Francesca Seguo Leon, che si sta dirigendo fuori dallo Studio. “ma sei impazzito? Che diamine ti prende?” urlo furiosa. “ah ecco, adesso nemmeno tu stai dalla mia parte?!” esclama Leon continuando a camminare, senza guardarmi. “Leon se nessuno ti da ragione, fatti due domande e risponditi!” continuo, sempre con la voce un po' alta. Mio fratello si gira di scatto e si ferma “Francesca lasciami in pace! Vai dalla tua amichetta e dal tuo fidanzatino” .. “ah adesso sarebbero la mia amichetta e il mio fidanzatino? Ma se non sbaglio prima la mia amichetta era la tua amata.. o così sembrava!” lui rimane zitto e io continuo “beh chi tace acconsente. Ciao Leon, buon proseguimento di giornata!” e detto ciò mi volto e torno all’interno dello Studio. Pov Violetta Vedo Fran tornare con aria totalmente furiosa. “che è successo?” chiedo con le braccia incrociate e l’italiana mi spiega cos’ha detto al fratello e quali sono state le risposte di lui. “è un pagliaccio..” esclama il mio migliore amico e Fran scrolla la testa. “andiamo, abbiamo lezione con Gregorio” dico io, ma prima di andare guardo Giusy “stai meglio?” lei annuisce “sì grazie.. posso.. posso rimanere con voi?” io guardo Fran e vedo che fa un piccolo cenno con la testa “sì, certo. Andiamo” le circondo le spalle con un braccio e ci avviamo in aula di danza. Pov Leon Perfetto, sono tutti contro di me! Ma forse allora quello che devo fare è stargli dietro.. così magari sono contenti! “Leon? Dove sei?” sento Federico urlare ed io mi faccio vedere, spostandomi dal muretto. “ah eccoti.. non vieni a lezione? Gregorio è già in aula” .. “sì.. andiamo” mi metto le mani in tasca e mi incammino con il mio migliore amico. “tutto ok? Ho visto Vilu entrare con Diego, tua sorella e Giusy.. sembravano sconvolti” mi dice lui confuso ed io gli spiego. “ah.. magari devi cambiare atteggiamento.. non so.. prova a fare il contrario di quello che fai ora.. non essere così impulsivo e deciso.. prova ad avvicinarti lentamente” mi consiglia l’italiano, ma io resto zitto riflettendo. “però me l’avevi giurato.. che non stavi mentendo.. che non era vero che avevi una storia con Giusy..” continua poi Fede ed io lo guardo “Fede stai scherzando? È la verità! Io non ho una storia con quella lì” e sta volta a rimanere zitto è lui, mentre entriamo in aula. “ragazzi, un po' di puntualità! Su, su cambiatevi che cominciamo” esclama Gregorio mettendosi gli occhiali appesi alla maglietta. Io e Fede entriamo negli spogliatoi e subito Broadway e Maxi mi chiedono che è successo e a sentire la domanda, Diego esce e così racconto a loro il tutto e il loro consiglio è lo stesso di Federico.. aggiungendo però che ho esagerato.

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Capitolo 22
*** Ventiduesimo Capitolo ***


Pov Violetta Sono nello spogliatoio con Giusy e le mie amiche e racconto a loro cos’è successo pochi istanti fa. “non capisco cosa gli prenda a Leon..” parla per prima Ludmilla “infatti.. è strano” commenta Camilla. Io e Giusy rimaniamo in silenzio, mentre ci cambiamo. La lezione comincia e prosegue normalmente. Quando tutti se ne vanno io sto sistemando le mie cose ed esco per ultima dallo spogliatoio, appena sono in aula vedo uscire Leon dallo spogliatoio maschile ed entrambi ci blocchiamo. “Violetta..” comincia lui, ma io scrollo la testa “no Leon..” e me ne vado, sentendolo respirare a fondo con il naso. Per ultima c’è la lezione con Beto e anche questa prosegue bene. “ragazze, ci vediamo.. magari organizziamo qualcosa per domani che è sabato” dice la bionda e noi tutte siamo d’accordo, poi Camilla si gira verso Giusy “se ti va di venire.. in caso ci vediamo” .. “siete.. siete sicure? Violetta?” chiede lei imbarazzata e io guardo tutte per poi annuire “sì.. non c’è problema. Potremmo diventare amiche” la vedo sorridere alla mia frase “mi farebbe molto piacere. Ci vediamo” e se ne va salutandoci con la mano. “Vilu tutto ok?” mi chiede Nata toccandomi il braccio “sì, tutto ok. Ora vado a cercare Alex che magari oggi inventiamo qualcosa per il compito” saluto le mie amiche e vado alla ricerca di Alex.. alla fine lo trovo all’uscita dello Studio. “Alex! Ehi” lo chiamo facendo gesto con la mano e lui subito mi nota “ciao! Scusa vado di fretta” .. “ti rubo due minuti. Oggi ti va di vederci per iniziare a comporre qualcosa?” alla mia domanda lo vedo super felice “sì, certo! Dimmi tu quando e dove” .. “facciamo alle 15 da me? Sai dove abito?” lui annuisce “sì, lo so.. e va benissimo. Ci vediamo dopo allora” ci scambiamo un bacio per salutarci e se ne va. Quando mi giro mi sembra di vedere Leon nascosto dietro ad un pilastro, ma sicuramente mi sbaglio. “Vilu!” arriva Francesca con la borsa a tracolla “ehi.. dimmi” dico io con il sole in faccia. “senti.. tu.. tu sei sicura di quello che stai facendo?” mi chiede, ma io non capisco la domanda. “in che senso?” .. “riguardo a Giusy.. che la consoli, che sta con noi, che deve comporre con Leon” mi spiega la mia amica con un’espressione confusa. “sì Fran.. tra me e Leon non c’è più niente.. soprattutto dopo quello che mi ha detto.. quindi non preoccuparti” dico io mettendomi i capelli dietro l’orecchio. “d’accordo.. beh se hai bisogno sai dove trovarmi” .. “certo.. a domani” ci scambiamo un bacio ed entrambe prendiamo strade diverse per andare a casa. Pov Leon Per poco Violetta non mi scopriva! Sono nascosto dietro ad un pilastro di mattoni e ho ascoltato quello che ha detto.. allora se per lei non c’è proprio più niente tra noi, così sarà. Vedo Giusy camminare ed io le vado incontro “Giusy!” la chiamo alzando la voce e lei si gira, ma vedo che mette via il cellulare di fretta. “Leon!” .. “ciao.. senti.. oggi hai da fare?” le chiedo passandomi una mano dietro la testa “mmh.. no, oggi no. Perché?” .. “volevo chiederti se ti andava di venire da me, per il compito” le spiego mettendo le mani in tasca, lei annuisce sorridendo. “certo. A che ora?” .. “non so.. per le 15?” .. “d’accordo. A più tardi allora” e si avvicina mettendomi una mano in viso e lasciandomi un bacio all’angolo della bocca. Io rimango immobile, non sapendo che fare. Appena se ne va mi guardo intorno e vedo Federico che mi osserva. Mi avvicino a lui “Fede..” comincio io ma lui mette una mano davanti a sé “lascia stare.. non devi darmi spiegazioni.. hai scelto lei quindi?” io sgrano gli occhi “che? Ma che stai dicendo?” .. “dai ti lascio andare, ciao” mi saluta facendomi un mezzo sorriso, ma io m’incammino dietro di lui “Fede aspetta.. guarda che non abbiamo fatto niente.. però non posso stare dietro a Violetta se lei non mi vuole” il mio migliore amico si ferma e si gira verso di me “Leon io ho capito.. è anche giusto che hai 20 anni e devi goderti la vita. Ora scusa ma devo proprio andare” mi da una pacca sulla spalla e torna a camminare ed io, dopo qualche secondo, vado verso casa mia. Pov Violetta Sono arrivata a casa ma non c’è nessuno, zia e papà staranno via per lavoro. Mangio qualcosa e poi mi metto sul divano a guardare un po' di tv, aspettando che arrivino le 15. Quando sento il campanello, mi accorgo che mi sono addormentata. Mi alzo stiracchiandomi e mi stropiccio gli occhi, per poi andare ad aprire. “ciao” saluto Alex con un bacio e lo faccio entrare “ti ho disturbata?” mi chiede lui, notando la mia faccia. “nono.. mi ero solo addormentata, ma hai fatto più che bene a suonare visto che eravamo d’accordo così. Vieni, andiamo in camera mia” gli faccio strada e poi ci sediamo sul mio letto. “allora.. hai già pensato a qualcosa?” gli chiedo e lo vedo un po' imbarazzato “sinceramente no.. e tu?” io scrollo la testa “neanche io.. non so.. potremmo parlare della nostra nuova amicizia.. che dici?” propongo io prendendo un foglio e una matita. “sì è vero! Bell’idea” e così per un’oretta e mezza scriviamo qualche frasetta e componiamo qualche nota, in modo da formare almeno un ritornello. “dai però non è male” dico io scrivendo meglio una parola “no, per me sta venendo bene” risponde Alex, anche lui scrivendo sul suo foglio. “senti, facciamo merenda? Io ho un po' fame.. a pranzo non ho mangiato molto” dico io passandomi una mano sulla pancia “sì, va bene” dice Alex sorridendo. Così scendiamo al piano di sotto ed io tiro fuori dal forno metà di una torta che zia Angie ha preparato ieri. “ti va?” chiedo indicando il dolce “e come potrebbe non andarmi?” risponde lui ridacchiando, cosa che faccio anche io. Taglio un paio di fette e Alex prende del succo e ci sediamo sul divano. “sai Vilu.. mi fa proprio piacere la nostra amicizia” mi confida il mio amico, finendo la sua fetta di torta. “sì, anche a me! Oltre che alla musica, cosa ti piace fare?” gli chiedo, pulendomi mani e bocca. “ti confesso che mi vengono bene le pizze” risponde lui soddisfatto di sé “ma dai? Grande! A me i dolci.. soprattutto i muffin” Alex mi da il cinque e poi mi accorgo che c’è uno strano silenzio. Mi giro verso lui e lo vedo che si avvicina sempre di più.. io mi agito, passo gli occhi dai suoi alle sue labbra e alla fine ci baciamo. Tempo qualche secondo che il telefono mi squilla ed io mi stacco velocemente. “pronto?” rispondo quasi subito alla chiamata “Vilu sono papà. Tutto ok?” .. “sìsì papà, tutto bene” dico io con una mano al collo “ok, ci vediamo dopo. Ti voglio bene” .. “anche io papà, ciao” metto giù il telefono e alzo lentamente gli occhi verso Alex. “Vilu perdonami.. è che sei molto bella e sei una persona eccezionale..” ma io lo fermo “non ti preoccupare.. non fa niente.. ora scusa ma vorrei farmi una doccia. Ci sentiamo magari domani” mi alzo dal divano e lui fa lo stesso per poi avviarsi alla porta, mentre io resto immobile, evitando un secondo riavvicinamento eccessivo. Infine ci salutiamo con un gesto di mano ed io corro su a farmi una doccia, ripensando a quel bacio. Cos’è significato? Perché? Con la testa penso ad Alex ma con il cuore penso a Leon.. in un certo senso sento di averlo tradito, anche se non stiamo più assieme. Pov Leon Sono in camera mia e sono solo in casa, mia sorella è da Diego. Suona il campanello e scendo di sotto ad aprire: è Giusy. “ehi” dico imbarazzato “ciao Leon” mi saluta lei mettendomi una mano al collo e lasciandomi un bacio sulla guancia. “vuoi qualcosa?” chiedo gentilmente “no grazie” risponde Giusy sorridendo. Le faccio gesto di seguirmi e andiamo in camera mia. “sei solo?” mi chiede posando la borsa sulla scrivania “sì, mia sorella è da Diego.. sono fidanzati” dico io sedendomi sul letto e poi lei fa lo stesso. “capisco.. Diego è molto arrabbiato eh” .. “già.. allora, cominciamo?” cerco di svincolare il discorso e lei per fortuna ci sta. “sì.. di cosa vuoi parlare nella canzone?” mi chiede la riccia “non so .. di quello che ci piace.. della musica.. delle nostre passioni.. che ne dici?” propongo io con un’alzata di spalle “sì, è perfetto” e così iniziamo il compito. Dopo un’oretta la vedo che mi fissa con gli occhi dolci. “che c’è?” le chiedo confuso “sei bellissimo” mi dice lei avvicinandosi “grazie..” ma non dico altro, per non illuderla. Lei però si avvicina ancora di più “Giusy..” non riesco a dire nient’altro che lei si avvinghia su di me e mi bacia, costringendomi a ricambiare. “Leon ma dov’è finita la..” mia sorella apre di colpo la porta ed io mi stacco velocemente da Giusy, lei rimane ferma. “ma cosa..” comincia Francesca, io mi alzo dal letto fermandola “no Fran.. te lo giuro.. è stata lei..” ma Giusy mi interrompe “ma perché dai sempre la colpa a me? Sei un codardo!” Giusy si alza dal letto ed io sono confuso più che mai, non capendo a che gioco sta giocando. “Fran, è stato lui a saltarmi addosso. Io gli stavo parlando di Violetta e lui mi ha baciata” continua la riccia, arrabbiata. Io sono stupefatto.. non posso crederci. “ma che stai dicendo? Sei impazzita?” poi mi volto verso mia sorella “Fran non è vero!” mia sorella scrolla la testa “stammi lontano.. sei uno schifoso! Ma che razza di fratello ho? Adesso Violetta capirà chi sei” si gira andando verso il piano di sotto ed io mi fiondo in corridoio urlando dalla balconata “no Fran! Ti prego” ma lei esce di casa, non ascoltandomi. “eh Leon.. mi hai lasciata? Mi hai fatta soffrire? Ora ne paghi le conseguenze” sento dire da Giusy e appena mi giro la vedo che sta venendo verso di me con le braccia incrociate. “tu sei pazza! Fatti curare” lei si mette a ridere e si avvicina ancora di più a me “ci vediamo domani Leonuccio” mi lascia un bacio a stampo ed io la spingo “vattene subito da casa mia” le urlo e lei di nuovo si mette a ridere. “sei ridicolo Leon” esclama prima di uscire da casa. Ed io ora non so che fare, non so a che pensare e non so cosa Fran dirà a Violetta e come lei reagirà. Pov Violetta Sento bussare velocemente alla porta “ma chi è?” urlo andando verso di essa e appena la apro vedo Francesca tra la furia e la delusione. “Fran! Stai bene?” lei si fionda in casa ed io chiudo la porta. “mio fratello fa schifo” io sgrano gli occhi “vieni, sediamoci” ci sediamo sul divano, una di fronte all’altra. “che cos’è successo?” la mia amica mi spiega tutto ed io rimango senza parole. “stai bene?” mi chiede poi l’italiana “sì.. se è andata così, è destino che doveva andare così. Non preoccuparti Fran.. non devi litigare con tuo fratello perché sta con lei e non con me” dico io prendendole le mani. “ma io mi arrabbio perché mente! Ma come si fa?” io le racconto di quello che è successo con Alex e lei rimane a bocca aperta “che? E tu cos’hai provato?” mi chiede subito lei stupita. “sinceramente non mi è piaciuto per niente.. e ho provato tristezza nei confronti di Leon” confesso io abbassando lo sguardo. “oh beh non devi, guarda lui che ha fatto!” esclama Fran gesticolando. Fatto sta che si fa l’ora di cena e la mia amica mi saluta, dicendo che ci saremmo sentite l’indomani. Io intanto mi guardo un po' di tv cercando di non pensare a nulla. Pov Francesca Cammino verso casa con le braccia incrociate. Non posso crederci a quello che sta combinando mio fratello! Lui non è mai stato così.. perché ora si comporta in questo stupido modo? Ad un tratto vedo un gattino rosso e mi avvicino “ehi.. ciao piccolino” mi accuccio per avvicinarmi, ma lui scappa in una vietta stretta ed io decido di seguirlo per vedere dove va a rifugiarsi. “ma dove scappi? Eh?” sono quasi a metà della via quando sento delle voci. “e lei cos’ha fatto quando l’hai baciata?” sento una voce femminile, mi sembra di averla già sentita. “è stata ferma, sembrava imbarazzata.. ma penso che le è piaciuto.. nessuno può resistermi quando faccio il poveretto” a rispondere è una voce maschile e anche questa mi sembra di averla già sentita. “ah che idiota di una ragazza! È davvero ingenua” risponde lei “sì, troppo” il ragazzo si mette a ridere e poi prosegue “e lui?” e poi sento dire da lei tutta la scena di me, Giusy e Leon.. e capisco che la ragazza che sta parlando è proprio lei: Giusy. Mentre il ragazzo è Alex! Che due balordi! Sto per fare un passo avanti ma poi mi fermo, pensando che è meglio non fare niente ma dire tutto alla mia migliore amica e a mio fratello.. ora si capisce tutto! Adesso si sa il perché dei litigi di Leon e Vilu.. e quanto cavolo sono falsi quei due!? Cambiano completamente personalità quando sono con noi. Che sciocca che sono stata! Ma come ho potuto non accorgermene e a pensare quelle cose di mio fratello? Anzi, mi stavano quasi facendo pena quei due bugiardi! Li odio! Ora vado a casa e dico tutto a Leon!

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Capitolo 23
*** Ventitreesimo Capitolo ***


Pov Leon Sono a pezzi.. sono ancora seduto sul letto a pensare a quello che mia sorella dirà a Violetta! Mi sento uno straccio.. oggi non ho ancora fatto una doccia. Sto per alzarmi dal letto, quando sento sbattere la porta giù d’ingresso, difatti mi alzo e vado a vedere. Mi affaccio dalla balconata e vedo mia sorella che sembra una furia. “Fran, stai bene?” le chiedo preoccupato e lei sale le scale stando zitta, poi entra in camera mia e si siede sul mio letto. “siediti per favore, ho assolutamente bisogno di parlarti” detto questo mi preoccupo ancora di più e mi siedo di fronte a lei. “sentiamo.. devi dirmi la reazione di Violetta quando le hai detto di quel bacio?” le chiedo incrociando le braccia al petto. “no.. fratellino ti devo chiedere scusa” .. “ecco lo sapevo.. aspetta.. che?” pensavo mi riempisse di urla e insulti, invece mi ha chiesto scusa. “sì.. hanno architettato tutto Giusy e Alex” io sgrano gli occhi “cosa? Che c’entra Alex con Giusy?” così mia sorella mi racconta tutto dall’inizio alla fine. “non ci credo.. che farabutti! Io lo ammazzo” mi alzo dal letto per fiondarmi fuori casa, ma Francesca mi ferma. “no Leon.. ora andiamo insieme da Vilu e glielo raccontiamo. Credimi, vorrei strozzarli anche io” io e mia sorella ci abbracciamo, poi le prendo le mani. “grazie sorellina. Sei stata un genio! Dobbiamo ringraziare quel gattino” ci mettiamo a ridere insieme, per poi abbracciarci nuovamente. “forza, ora andiamo da Violetta” mi dice Fran prontamente e già si fionda al piano di sotto, io la seguo ma lentamente. “Fran, non mi vorrà nemmeno vedere” .. “non mi interessa.. dobbiamo dirglielo insieme! E poi fidati, dopo averle detto la verità vorrà vederti eccome!” mia sorella ridacchia ed io scrollo la testa, seguendola fuori casa. “sei sicura Fran?” le chiedo durante il tragitto, ancora non sicuro. “ma certo! Leon, deve sapere la verità ed è meglio che la sappia da noi, no?” in effetti non ha tutti i torti, ora che ci penso bene. “sì, hai ragione sorellina” lei mi da una pacca sulla spalla “come sempre fratellino” e ci mettiamo a ridere. Pov Violetta Sono sul letto che ascolto la musica con le mie cuffiette, solo così posso non pensare a niente. Ad un tratto vedo entrare Francesca e Leon ed io mi siedo di colpo, togliendomi le cuffie dalle orecchie. “non si bussa più?” chiedo agitata “veramente lo abbiamo fatto ben 5 volte, ma forse avevi il volume un po' troppo alto. Comunque ci ha fatti entrare tua zia” mi spiega Fran, poi passo lo sguardo su Leon “e tu che ci fai qui?” ma a rispondere è l’italiana “Vilu, non avercela con lui. Ho scoperto la verità, ora ti spiegheremo tutto” rimango un po' zitta, poi faccio gesto a loro di sedersi sul letto. “dunque..” Francesca comincia a raccontarmi tutto e ad ogni parola io rimango sempre più scioccata e sconvolta. “stai bene?” mi chiede infine Fran, Leon ancora non ha aperto bocca. “sì.. non ci posso credere. Che stupida che sono! Mi odio” mi sbatto una mano sulla fronte “ma figurati, Violetta! Non ne sapevi niente, tanto quanto noi. E anche io non mi ero accorta di nulla.. l’unico forse che sospettava qualcosa era davvero mio fratello” entrambe lo guardiamo e lui fa un mezzo sorriso, poi finalmente anche lui parla. “Violetta.. mi dispiace per tutto credimi.. e..” ma io lo interrompo “no Leon.. sono io a chiederti scusa.. sono stata una sciocca a non crederti.. ma tutto l’insieme mi ha scombussolata e non sapevo dove andare a parare, così me la sono presa con te.. al posto di fidarmi! Stavamo insieme.. come ho potuto non fidarmi di te, dopo tutto quello che ci siamo detti e che abbiamo passato?” mi manca l’aria e mi stanno salendo le lacrime agli occhi, così mi alzo e vado verso la finestra per aprirla. Mi affaccio e il sole mi bacia il viso, mentre quel filo d’aria mi scompiglia i capelli e mi fa tornare indietro le lacrime. “vi lascio soli, così potete parlarne. Io il mio compito l’ho fatto. Ci sentiamo, ok?” Francesca mi si avvicina, poi mi abbraccia e mi lascia un grande bacio sulla guancia sinistra. “grazie Fran.. sei la migliore. Non sai quanto te ne sono grata e quanto bene ti voglio” l’abbraccio di nuovo e lei ne è contenta. “te ne voglio tanto anche io amica mia” e dopo aver lasciato un bacio anche al fratello, esce dalla mia camera. Leon mi si avvicina, tenendo le mani in tasca, mentre le lacrime cominciano a scendermi. “non piangere amore mio, sei molto più bella quando sorridi” mi posa una mano sul fianco e una dietro al collo, con il pollice che mi accarezza la guancia. Io alzo lentamente lo sguardo “sono una scema Leon.. io non ti merito” .. “infatti, sono io a meritare te. Ora è tutto finito, sappiamo la verità. Non ne sei contenta?” di colpo lo abbraccio e posso risentire il profumo della sua pelle e dei suoi vestiti. Poi pian piano ci allontaniamo, ma i nostri visi continuano ad avvicinarsi, per finire con un dolce e lungo bacio. Ci guardiamo negli occhi e lui sorride “ti amo.. non ho mai smesso di farlo e mai smetterò. Sei la persona più importante della mia vita e credimi, non ti farei mai del male. Devi fidarti di me” tutto questo me lo dice tenendo il mio viso tra le sue morbide e calde mani. “lo so.. ora lo so cecamente. Mi fido e ti chiedo ancora scusa, ti chiedo di perdonarmi per il mio stupido comportamento. Anche io ti amo e non ho mai smesso di farlo. Ti amerò sempre, qualsiasi cosa accada” mi lascia un bacio a stampo sulle labbra e uno sulla fronte. “io non devo perdonarti niente. Ma a patto che..” e lascia la frase sospesa sorridendo, di volta sorrido anche io. “a patto che..?” .. “eh a patto che tu torni ad essere la mia ragazza.. anche perché se non ho te non avrò nessun’altra, anzi potrei morire.. perché come si può vivere senza ossigeno e senza cuore?” io rimango incantata da quelle sue splendide parole. “ci stai anche pensando?” mi chiede poi, togliendo quel bellissimo sorriso. “no.. sto pensando a quanto sei dolce e a quanto sei bello e perfetto.. come potrei non tornare a stare con te? Anzi, non ti ho mai lasciato definitivamente. Tu sei sempre stato con me. E sarai sempre e solo mio” lui mi abbraccia, lo vedo e lo sento che è felice. “non potevi usale parole migliori per farmi esplodere il cuore di felicità. Anche tu sarai sempre e solo mia. Grazie amore mio, non sai quanto ti amo” ci baciamo nuovamente “anche io ti amo davvero tanto”. Dopodiché sentiamo bussare alla porta e ad entrare è mia zia “Leon, resti a cena?” io sorrido per quella domanda, ma lui si gira verso di me pensieroso, poi torna a guardare zia Angie. “veramente.. vorrei portare Violetta in un posto carino. Posso?” io sorrido ancora di più e guardo un po' mia zia e un po' il mio ragazzo. “ma certo!” e così esce dalla mia stanza. “dove vuoi portarmi?” chiedo a Leon mettendogli le braccia al collo “a mangiare in un posto romantico e tranquillo.. se sei d’accordo naturalmente” mi dice lui, mettendo le mani sui miei fianchi. “mmh.. fammici pensare..” abbasso lo sguardo e sento i suoi occhi su di me, poi torno a guardarlo e mi metto a ridere “certo che sono d’accordo!” torniamo a baciarci e poi ci riabbracciamo. “facciamo così, ora vado a casa a prepararmi. Torno qui tra un’oretta, va bene?” mi propone il mio bel messicano, tenendo le dita delle mani intrecciate alle mie. “sì, perfetto”. Lo accompagno di sotto e vedo uscire papà dal suo ufficio. “oh ciao Leon! Tutto bene?” naturalmente papà non sa nulla di tutto quello che è successo, altrimenti addio mondo! “sì, grazie. Lei tutto bene?” ma quanto è gentile il mio ragazzo? “sì, tutto bene. Ho saputo che porti mia figlia a mangiare fuori” dice papà tenendo unite le mani. “sì.. se lei è d’accordo naturalmente” risponde Leon, con un gesto della mano. “sì, va bene. Ma non portarmela tanto tardi.. ok?” chiede papà sorridendo. “promesso. Vengo a prenderla tra un’ora” .. “va bene” risponde papà. Io intanto apro la porta d’ingresso. “arrivederci signor Castillo” saluta Leon alzando una mano verso mio padre, lui l’afferra subito. “ciao Leon.. però facciamo così.. io ti lascio uscire con mia figlia, ma tu dammi del “tu” ok? Non sono poi così vecchio” io rimango senza parole, infatti la bocca mi si spalanca. Mio padre sembra praticamente impazzito! “oh certamente. Allora, ciao German” papà gli da una pacca sulla spalla “ciao, ciao” lo saluta, per poi andare verso camera sua. “ci vediamo dopo” mi dice Leon sorridendomi e lasciandomi un bacio sul naso. Io mi guardo attorno e vedendo che non c’è nessuno, lo prendo dalla maglia e lo attiro a me per poi baciarlo passionalmente. “e questo cos’era?” mi chiede lui scioccato, ma contento. “era un.. ci vediamo dopo amore mio” .. “ah.. allora dovremmo salutarci più spesso” io mi metto a ridere e infine ci salutiamo seriamente. Corro su e per prima cosa chiamo Francesca e le racconto tutto. “ah te l’avevo detto! Sono felicissima per voi, amica mia. Te lo meriti! Anzi.. ve lo meritate entrambi” mi risponde lei contentissima. “ora mi preparo, ci sentiamo domani. Ti voglio bene” .. “d’accordo, ma sappi che sei già bellissima. Ciao Vilu, ti voglio bene anche io” io sorrido e metto giù. Apro l’armadio e guardo tutti i miei vestiti.. alla fine scelgo per un abito senza spalline. Il corpetto è bianco con dei brillantini qua e là e sotto è largo e comodo di colore blu. Ai piedi metto le zeppe, esattamente come il vestito: bianche e blu. I capelli li lascio sciolti, spostandoli sulla parte sinistra, mentre la parte destra la riempio di mollettine per farmeli stare appunto dall’altra parte. Mi riempio di profumo e mi trucco leggermente, come al solito. Prendo una borsa a tracollo e ci metto telefono, portafoglio e fazzoletti. Mentre aspetto il mio ragazzo mi siedo sul letto e metto un po' di musica sul pc. Pov Leon Arrivo a casa e appena apro la porta c’è mia sorella che fa avanti e indietro per il salotto. “ah fratellino mio!” mi corre addosso, saltandomi in braccio. “stai bene?” le chiedo confuso e sorreggendola. “mai stata meglio! Vilu mi ha chiamata e mi ha raccontato.. sei stato un tesoro! Sono fiera di te e ti stimo tanto. Lei è una ragazza che si merita il meglio e credimi, ti ama davvero molto” ci sediamo sul divano e ascolto le sue parole e mi rendo conto di amare Violetta sempre di più, ma di amare davvero tanto anche la mia adorata sorellina. “lo so, hai ragione. Anche io la amo davvero tanto. E dobbiamo ringraziare anche te” rispondo io, circondandole le spalle con un braccio. “oh, figurati.. ho fatto il mio dovere da sorella e da migliore amica” le lascio un bacio sulla guancia e mi alzo, quando sento suonare il campanello. “oh deve essere Diego. Stasera andiamo al cinema” e si alza per aprire, infatti entra Diego. “ciao..” lo spagnolo mi saluta molto freddamente, per poi lasciare un bacio alla sua ragazza. “tesoro, dobbiamo fare un bel discorsino” dice mia sorella a Diego e poi torna a guardare me “e tu vai a prepararti, se non vuoi fare tardi” io annuisco e faccio l’occhiolino a Francesca, poi vado in camera mia. Faccio una doccia e scelgo di mettere una camicia bianca e un pantalone beige. Metto il gel nel ciuffo, lasciandolo scompigliato come piace alla mia Violetta e ovviamente non può mancare il suo profumo preferito. Dopo più o meno 40 minuti sono pronto. Busso alla camera di mia sorella e sento un “avanti” da parte sua. “Fran, io vado” .. “d’accordo.. Diego, non devi dire nulla?” esclama mia sorella dando una gomitata al suo ragazzo. Diego si alza e viene verso di me. “scusa Leon. Me la sono presa con te quando non dovevo, ma Violetta mi sta molto a cuore e mi arrabbio se la vedo soffrire. Comunque ho sbagliato e vorrei che tu mi perdonassi” io sorrido alle parole del mio amico e lo abbraccio “ma figurati Diego.. ti capisco! Io avrei reagito allo stesso modo se fossi stato al posto tuo, nei confronti di Francesca. So che per te Violetta è come una sorella. Non ho niente da perdonarti, anzi sono io a chiederlo a te” lui sorride e mi da un pugno sulla spalla “è tutto aposto amico” io sorrido a mia volta “perfetto. Sorellina, ci vediamo stasera o domani” mi avvicino a lei e le do un bacio sulla guancia e uno in fronte. “buona serata fratellino” e dopo aver lasciato un ultimo saluto a Diego, esco di casa e mi dirigo dalla mia amata.. che non vedo l’ora di rivedere.

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Capitolo 24
*** Ventiquattresimo Capitolo ***


Pov Violetta Scendo al piano di sotto e aspetto Leon sul divano. Dopo poco sento bussare alla porta e corro verso essa, aprendola velocemente.. e me lo ritrovo lì, stupendo, con un sorriso meraviglioso, una camicia bianca magnifica, un pantalone aderente e un ciuffo spettacolare. “ciao” dico io sorridente, ma mezza stordita per tanta bellezza. “ciao, sei splendida” mi si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia, che io assaporo il più possibile. “grazie.. anche tu sei bellissimo” lo faccio entrare e subito esce mia zia dalla cucina. “ciao Leon! Wow che eleganza eh” nel frattempo si stava pulendo le mani con uno strofinaccio. “ciao Angie. Grazie, molto gentile” risponde il mio fidanzato. Poi arriva papà dal piano di sopra. “ciao Leon. Stai molto bene” addirittura, oltre a questo complimento, lo saluta con due baci sulle guance! “ciao German. Grazie mille. Porterò a casa Violetta per le 22.30 se per te va bene” chiede Leon prendendomi una mano. “no..” dice papà serio, infatti tutti e 3 lo guardiamo confusi. “ma papà..” comincio io, ma lui mi ferma “lasciami finire.. no, perché essendo che sei un bravo ragazzo e che rendi mia figlia felice, te la concedo fino alle 23” io spalanco la bocca e poi gli salto addosso abbracciandolo “grazie, grazie, grazie!” .. “tesoro così mi strozzi” mi stacco da mio padre e continuo a sorridere, cosa che fanno anche mia zia e il mio ragazzo. “ti ringrazio tanto. Alle 23 saremo a casa. Buona serata” Leon saluta papà e zia Angie con dei baci ed io faccio lo stesso, ringraziando papà sottovoce. Pov Angie Aspetto che mia nipote e il suo ragazzo escano di casa, per poi avvicinarmi a German. “ti senti bene?” gli chiedo scioccata. “mai stato meglio amore mio. Che c’è per cena?” German si avvia in cucina, lo vedo troppo felice. Lo seguo e mi appoggio al tavolo “nonono.. qua c’è qualcosa sotto.. che ne hai fatto di German? Il vero German?” il mio uomo mi si avvicina e mi mette le mani ai fianchi “grazie a te ho capito molte cose.. e ho imparato a conoscere Leon. Vedo mia figlia felice con lui e di conseguenza lo sono io. Perciò le lascerò un po' più di libertà, perché se la merita” dopo queste parole lo abbraccio “bravo tesoro.. fai più che bene! Sono fiera di te” ci scambiamo un dolce bacio e poi finisco di preparare le empanadas. Pov Violetta Sono in macchina con Leon che ascoltiamo un po' di musica e intanto cantiamo anche. “sei davvero bella sai?” mi dice lui e gli faccio una carezza mentre lui mi lascia un bacio sulla mano. “grazie.. anche tu. Ma dove mi porti?” chiedo curiosa mentre l’aria dal finestrino mi bacia il viso “in un posticino carino e tranquillo.. so che ti piace il pesce” .. “oh sì! In effetti è un po' che non ne mangio” rispondo io. Si può essere più felici di così? “ehi.. tutto bene?” mi chiede dopo un po' Leon “sì.. perché?” .. “ti vedo pensierosa” mi risponde lui prendendomi la mano. “stavo pensando a noi.. a quanto sono felice di stare con te e a quanto sono fortunata per averti incontrato. La mia felicità porta il tuo nome” lo vedo sorridere “sei dolcissima. Anche io sono felicissimo di stare con te, sei tutto per me ed io farei qualsiasi cosa per farti stare bene. Lo sai che ti amo” mi lascia un bacio sulla mano “sì e tu sai che io amo te” mi sporgo un poco per lasciargli un bacio sulla guancia. Dopo qualche minuto parcheggia in una piazza. “Leon.. ma dove siamo?” chiedo scendendo dalla macchina “ancora non siamo arrivati, ma da qui in poi bisogna camminare perché le macchine non possono passare” mi spiega lui avvicinandosi a me. “prima però ho bisogno di fare una cosa” mi dice poi mettendo una mano sul mio fianco e una sulla guancia. “cosa?” domando io, sapendo già la risposta. Difatti si avvicina ancora di più al mio viso e ci baciamo. “ok, ora sto molto meglio” mi sussurra all’orecchio, lasciandomi qualche altro bacetto sulla guancia e sul collo. “Leon.. così non vale” lo bacio di nuovo e gli tocco il petto, baciandolo sulla parte del corpo scoperta dalla camicia. “ok basta così.. andiamo a mangiare vah” mi metto a ridere e lui mi prende la mano, intrecciando le dita con le sue. “guarda che non c’è niente da ridere.. sono pur sempre un maschio” mentre camminiamo sorrido e gli lascio un bacio sulla guancia. “vieni, per di qua” ci intrufoliamo in una via e poi in un’altra ancora più piccola. “è ancora lontano? Io ho fame” commento io facendo finta di sbuffare “no, siamo arrivati. È quello” mi indica un locale con il dito ed io noto solo un’entrata con due sedie fuori e una ciotola per i gatti. “ma cos’è?” chiedo non capendo “adesso lo vedrai”. Entriamo dentro e c’è qualche tavolo, il locale è tutto di azzurro e bianco, con qualche disegno qua e là. “salve. Avete prenotato?” chiede un cameriere “sì.. Vargas”. Il cameriere controlla su una lista “sì, seguitemi”. Ci fa strada e poi scendiamo degli scalini e quando alzo lo sguardo vedo una scena meravigliosa! Praticamente è una terrazza proprio sul mare, con solo 3 tavoli. Siamo circondati da scogli e l’acqua del mare che sbatte contro essi. Sopra alcuni massi ci sono dei gabbiani, altri svolazzano sopra noi e sopra al mare. Si può vedere la parte della passeggiata dall’altra parte del ristorante e noto che le luci sono soffuse. “va bene qui?” il cameriere indica un tavolo, il più isolato. “certo, grazie” risponde Leon, spostandomi la sedia per farmi sedere. Io rimango zitta un po', guardandomi attorno. Sul tavolo c’è un piccolo vaso pieno di fiori profumati e una candela a forma di cuore. “amore.. non ti piace?” Leon si siede di fronte a me e comincia a preoccuparsi per il mio silenzio. Alla fine punto i miei occhi nei suoi e gli prendo la mano. “se mi piace? Amore non potevi scegliere posto migliore. È bellissimo qui, anzi non so nemmeno spiegare cosa provo in questo momento. Sei dolcissimo Leon, sei il ragazzo più romantico che abbia mai conosciuto.. anche di più di alcuni attori di film” ridacchio un po' e poi anche lui sorride, soddisfatto. “sono contento di quello che pensi del posto, soprattutto di quello che pensi di me. Ti amo” mi mordicchio il labbro “anche io ti amo”. Arriva un cameriere diverso da quello di prima “buona sera. Ecco a voi il menù. Volete ordinare da bere nel frattempo?” a parlare per primo è Leon “io una coca cola grazie” .. “anche io, grazie” dico io, aprendo il menù. Il cameriere sorride e se ne va con le nostre ordinazioni. “ho proprio voglia di un bel risotto con i frutti di mare” dico io appoggiando il menù sul tavolo. “sai che stavo pensando la stessa cosa?” dice Leon, facendo lo stesso con il menù. Fatto sta che dopo poco l’ordinazione, il cameriere ci porta i nostri piatti e noi ce li gustiamo per bene. Per dolce io scelgo una fetta di torta meringata, mentre Leon prende la macedonia con il gelato. “ti va di andare a fare una passeggiata?” mi chiede il mio ragazzo “certo” rispondo io, sempre con il sorriso sulle labbra. Ci alziamo e Leon paga il conto, per poi avviarci lungo la passeggiata che si vedeva dal ristorante. “allora.. hai mangiato bene?” mi domanda il mio messicano, circondandomi le spalle con un braccio, mentre io gli circondo la vita con il mio. “sì, davvero molto bene. Guarda, un negozio aperto! Ti va di andare a vedere?” gli indico un negozietto con il dito e lui annuisce “sì, va bene”. Entriamo e c’è un po' di tutto: gioielli, cose per la casa, alcuni vestiti, cose per i capelli, cose per le unghie.. io però rimango fissa su un anellino che brilla. È con il segno dell’infinito, ricoperto di piccoli brillantini ed è di oro bianco.. proprio come piace a me. “che guardi?” mi chiede Leon, abbracciandomi da dietro. “questo anellino” lo indico e lui mi lascia un bacio sulla guancia. “provatelo” mi dice prendendolo in mano. “ma dici che posso?” chiedo io guardandomi attorno. “beh penso di sì.. altrimenti uno come fa a sapere la misura?” io allora lo provo e non posso crederci.. è perfetto! “ti sta benissimo” commenta Leon, lasciandomi un altro bacio. “già.. è molto bello” lo sto per togliere dal dito, quando Leon mi ferma “che fai? Perché lo togli?” mi giro e lo guardo confusa “come perché lo tolgo? Leon, non sono una criminale.. non posso rubarlo” dico ridacchiando. “lo so.. ma nessuno ha detto che devi rubarlo” mi risponde lui, prendendomi per mano “vieni con me”. Mi porta alla cassa e tira fuori il portafoglio “Leon cosa fai?” chiedo guardandomi attorno, ma lui mi risponde con un solo “ssh”. La cassiera arriva subito “ditemi” e Leon le mostra la mia mano con l’anello “quanto viene questo?” la cassiera gli fa vedere il prezzo su un’etichetta e Leon tira fuori i soldi, consegnandoli alla ragazza. “lo tiene su?” domanda lei “sìsì, grazie” risponde Leon. Dopo averla salutata, usciamo dal negozio. “Leon.. io.. non so cosa dire.. grazie, ma non dovevi. È costato molto” lui mi prende per i fianchi “non preoccuparti.. l’ho fatto con piacere. Ti sta davvero bene e questo..” mi prende la mano e indica l’infinito “rispecchia il nostro amore. O no?” io sorrido a 32 denti e lo abbraccio “certo amore mio”. Ci baciamo e poi riprendiamo a passeggiare. Dopo un’oretta e mezza torniamo in macchina e sono le 22. “ma andiamo già a casa?” chiedo io con un’espressione triste, mettendomi la cintura. “certo che no.. andiamo in un altro posto” mi risponde lui, cominciando a guidare. “e dove? Sembra che si stia pure per annuvolare” dico io guardando il cielo. “lo so.. e fa pure freschino.. non hai una giacca?” mi chiede Leon, svoltando a destra. “ehm.. no” .. “guarda dietro, dovrebbe esserci una mia felpa” mi dice lui ed io tolgo la cintura, girandomi verso i sedili dietro. “trovata” dico poi, tornando a sedermi e infilandomela. “mmh.. adoro il tuo profumo” continuo io annusandola. “menomale” risponde Leon, facendomi una carezza. Ci fermiamo poi in un parcheggio e vedo che siamo alla spiaggia. “facciamo un giro qui?” mi domanda il mio ragazzo ed io annuisco, scendendo. Attraversiamo la strada e percorriamo il sentierino che porta alla spiaggia. Appena messi i piedi sulla sabbia, ci togliamo le scarpe e cominciamo a camminare. “hai freddo?” mi chiede Leon, tenendomi stretta al suo corpo caldo. “un po'” .. “vuoi andare a casa?” continua lui, io alzo lo sguardo per guardarlo in faccia “no.. voglio stare ancora un po' con te”. Dopo un po' ci fermiamo e ci baciamo, una.. due.. tre volte e più. Quando ci stacchiamo ci sorridiamo, ma poi sento una goccia proprio sulla punta del naso. “ehm.. Leon..” e vedo che ne cade una sulla sua guancia “no! Sta per piovere” commenta lui sbuffando “eh appunto.. che facciamo?” domando, sentendo qualche altra goccia. “vieni” mi prende per mano e cominciamo a correre “Leon, aspetta! Tra un po' cado” urlo io e lui si mette a ridere e si ferma, prendendomi in braccio come una sposa. “ma sei impazzito?” chiedo, ridendo buttando all’indietro la testa e sentendo la pioggia. Anche lui fa lo stesso e quando torniamo a guardarci ci baciamo nuovamente. “ora piove sul serio” dico poi, cominciando ad avere i capelli bagnati “sì..” risponde Leon, che riprende a correre. Alla fine arriviamo dove c’è una casetta di legno e Leon la apre dal gancio, entrando con me ancora in braccio. “uuh che bel calduccio” dico io e il mio ragazzo mi fa scendere, per chiudere la porta. Mi guardo attorno e noto tantissimi asciugamani e un paio di quei materassi matrimoniali per il mare e varie attrezzature in un angolo. Quando torno a guardare Leon, vedo che ha i capelli tutti bagnati e qualche goccia sul viso.. e la sua camicia è ormai quasi trasparente e aderente al petto. “come sei sexy..” dico avvicinandomi a lui e toccandogli il petto con una mano e i capelli con l’altra. Mi mordicchio il labbro, sentendo l’effetto che mi fa allo stomaco e al cuore.. mi vengono addirittura i brividi. “ah sì? Beh anche tu sei molto sexy” mi dice lui, spostandomi i capelli all’indietro. Noto che anche il mio vestito è bagnato ed è appiccicato alle mie gambe. Leon si passa la mano tra i capelli, per cercare di sistemarsi il ciuffo.. anche se così si è reso ancora più bello e sexy! “mi fai impazzire, lo sai?” dico io baciandolo e infilando le dita delle mani tra i suoi capelli. “anche tu” mi dice lui, facendo lo stesso con i miei capelli. Poi comincia a baciarmi le guance, sotto le orecchie, la mandibola, il mento, il collo e infine le spalle. “Leon..” sussurro il suo nome e poi a baciarlo ovunque sono io. Gli sbottono la camicia e lui mi fa coricare su uno di quei materassi, che devo dire sono piuttosto morbidi e comodi. “Violetta.. sei sicura?” mi chiede Leon, guardandomi negli occhi. Io ci penso un po', poi penso che sono troppo felice con lui, che ci amiamo davvero e che sono certa che staremo insieme per sempre. “sì, sono sicura” così riprendiamo a baciarci. Poi però mi viene in mente che alle 23 devo tornare a casa, quindi tolgo le mie labbra da quelle del mio ragazzo. “aspetta.. devo dirlo almeno ad Angie che non torno a casa.. o almeno, non all’ora stabilita” .. “sì, hai ragione” mi dice lui ed entrambi ci sediamo. Prendo la borsa e mando un messaggio a mia zia: “zia non so a che ora torno. Sono ancora in giro con Leon, poi ti spiego.. promesso! Inventa qualcosa con papà, ti prego. Un bacio, Vilu”. Sposto lo sguardo su Leon e lui sorride, prendendomi per il collo e riprendendo il bacio di prima. Mi arriva la risposta di mia zia e subito ci guardo “mmh.. sì, devi assolutamente spiegarmi. Non preoccuparti per tuo padre, goditi la serata. Ti voglio bene”. Poso il telefono nella borsa e riprendo a baciare il mio ragazzo, tornando coricati com’eravamo poco fa. “ti amo Violetta.. non ho mai amato nessun’altra. Sei la mia vita ora” mi dice Leon, tra i miei baci sul suo petto e i suoi sul mio. “anche io ti amo.. infinitamente. Per sempre” e fatto sta che tra una cosa e l’altra, finiamo con il fare l’amore. Sono quasi le 2 e sono accoccolata a lui, sul suo petto. Ci siamo rimessi l’intimo e siamo coperti di asciugamani, per avere almeno un po' di caldo. Leon continua ad accarezzarmi il viso, i fianchi, la schiena e il braccio; mentre io continuo a toccare il suo petto così perfetto. “stai bene?” mi chiede dopo un po' “mai stata meglio.. e tu?” .. “idem” risponde lui. Mi alzo sollevandomi con un braccio e con l’altra mano gli accarezzo il viso, delicatamente. “come fai ad essere così infinitamente bella? Non mi stanco mai di guardarti” mi dice il mio ragazzo, posando una mano sulla mia guancia. Io sorrido “sei dolcissimo.. e anche tu sei infinitamente bello.. il più bello del mondo” mi fa avvicinare il viso al suo e ci baciamo di nuovo. “ora dormiamo un po', che è notte fonda” propone lui, facendomi di nuovo posare la testa sul suo petto. “sì, sono un po' stanca. A domani amore mio” rispondo io, stringendomi a lui. “a domani piccola mia” mi lascia un ultimo bacio tra i capelli e poi chiudo gli occhi per dormire.. dormire tra le braccia del mio vero amore, tra colui che amo e che sempre amerò. Il ragazzo che mi ha fatto capire l’amore, che mi ha fatto capire cosa vuol dire stare accanto ad una persona che ami davvero.. che mi sa rendere felice. E soprattutto che mi ha reso una vera e propria donna. Pov Leon Ho fatto l’amore con la ragazza che amo. Con la prima ragazza che amo sul serio. Grazie a lei ho capito cosa significa questa parola, che prima per me non esisteva. La renderò felice, costi quel che costi. La amo e niente e nessuno ci dividerà.. mai più. Ora siamo uniti, siamo una cosa sola, siamo l’amore. Violetta mi ha reso l’uomo più felice del mondo. E dico “uomo” e non “ragazzo” perché grazie a lei lo sono diventato. E lei, ora, è la mia donna.

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Capitolo 25
*** Venticinquesimo Capitolo ***


Pov Violetta Una luce mi assale gli occhi e faccio molta fatica ad aprirli. Appena mi sveglio ricordo esattamente tutto quello che è accaduto ieri. La luce del sole passa attraverso delle piccole fessure della casetta in cui siamo io e il mio amore. Sono coricata accanto a lui, tra le sue braccia. Mi sollevo di poco e lo guardo.. guardo quanta bellezza è stata donata a questo ragazzo. Mi alzo lentamente e guardo il telefono: l’ora segna le 9.37. Mi metto il vestito di ieri e involontariamente la scarpa che ho in mano mi cade e faccio rumore, difatti Leon si sveglia. “Violetta?” mi avvicino a lui e mi metto in ginocchio, facendogli una carezza. “sono qui amore mio” .. “ciao” mi sussurra lui, prendendomi il viso tra le sue morbide mani. “non voglio metterti fretta, ma vorrei tornare a casa.. sai, i miei non mi vedono da ieri e vorrei anche farmi una doccia” gli spiego io, lasciandogli un dolce bacio. “certo, hai ragione. Perché non mi hai svegliato?” mi chiede Leon alzandosi e cominciando a vestirsi. “perché stavi dormendo.. non volevo disturbarti” gli rispondo, aprendo la porticina di questa casetta e assaporando la luce del sole. “ha smesso di piovere.. senti che profumo di mare” respiro a fondo questo meraviglioso odore, chiudendo gli occhi. Leon mi abbraccia da dietro e mi lascia un bacio sulla guancia, per poi appoggiare il mento sulla mia spalla destra. “è stata la notte più bella della mia vita” mi sussurra ed io sorrido.. come potrei non farlo? “anche per me, la più bella di tutte” mi giro e diamo inizio ad un bacio che dura qualche minuto. Usciamo dalla casetta e ci dirigiamo alla macchina, mano nella mano. Quando saliamo in auto, chiamo mia zia. “ehi nipotina! Allora sei ancora sul nostro pianeta” mi metto a ridere “sì zia, ci sono ancora. Tutto bene? Papà?” .. “papà ieri sera è andato a letto presto, quindi non ti ha sentita rientrare ed io non gli ho detto nulla. Stamattina quando mi ha chiesto di te, gli ho detto che stavi ancora dormendo.. quindi teoricamente tu in questo momento saresti nella tua camera a dormire” sorrido pensando a quanto è dolce mia zia, senza di lei non saprei proprio che fare. “grazie zia! Comunque Leon mi sta portando a casa, sarò lì tra un quarto d’ora” .. “d’accordo, a più tardi allora” ci salutiamo e chiudo la chiamata. “tutto aposto a casa?” mi chiede Leon, facendomi un sorriso “sì, tutto bene” e gli spiego quello che mi ha detto mia zia. Arriviamo davanti a casa mia ed io mi tolto la cintura per sporgermi vicino a lui “grazie di tutto.. è stato tutto bellissimo. Ti amo” Leon mi mette una mano sulla guancia e passa un dito sulle mie labbra “grazie a te.. è stato tutto perfetto perché c’eri tu. Ti amo anche io” ci baciamo e mentre sto per scendere lui mi ferma, prendendomi un braccio. “ehi.. ci vediamo stasera, vero?” .. “certo! Stavo pensando di fare qualcosa tutti insieme, qua a casa mia” Leon sorride “certo, per me va bene. Avvisi tu le ragazze?” io annuisco “sì, tanto poi lo diranno direttamente loro ai ragazzi. Oggi vorrei riposare un po'” dico con un’alzata di spalle. “certo.. allora ci sentiamo per una conferma?” mi chiede il mio ragazzo, tenendomi la mano e continuando ad accarezzarla “sì.. ti chiamo io” ci scambiamo un ultimo bacio e poi lui parte per andare verso casa sua, mentre io mi dirigo alla porta di casa mia. Suono il campanello e ovviamente ad aprire è mia zia. “oh ma buongiorno signorina” mi saluta Angie abbracciandomi e lasciandomi un bacio “ciao zia” entro in casa e sento profumo di dolce. “zia.. che cos’hai preparato?” chiedo andando verso la cucina. “ci sono i muffin in forno” .. “il mio dolce preferito!” esulto io saltellando e battendo le mani. “sì, esattamente” mi risponde mia zia, sedendosi sullo sgabello al tavolo ed io faccio lo stesso. “sono esausta” esclamo tenendomi la testa tra le mani “non mi devi dire niente?” mi domanda mia zia con un sorriso da super curiosa, così le racconto tutto. “ohddio Vilu ma è fantastico! Dove lo trovi un altro come Leon? È un ragazzo molto dolce, davvero.. e si vede lontano un miglio che ti ama sul serio.. e non poco, anzi..” mi dice Angie prendendomi una mano. “sì, lo so.. è il ragazzo più bravo e dolce del mondo! Ed io ne sono innamorata persa” le dico, mordicchiandomi il labbro. “lo so tesoro.. e ora stai bene?” .. “benissimo! Scusa zia, ma vado a farmi una doccia e a coricarmi un po' a letto” scendo dallo sgabello “sì, certo” dice mia zia. Vado in camera mia e prendo una tuta comoda da stare in casa e vado in bagno a farmi una doccia. La giornata trascorre tranquilla, io e mia zia rimaniamo da sole e non facciamo altro che chiacchierare. Nel pomeriggio abbiamo guardato un paio di film e le ho anche chiesto se la sera potevo far venire i miei amici per stare un po' tutti insieme e passare una serata tranquilla, magari tra una pizza e un po' di musica e qualche partita a carte. Lei mi ha detto che non c’è problema e che intanto lei e papà sarebbero andati a cena con dei colleghi di lavoro di papà. Ora sono nel letto che sto leggendo e sono le 18.15, ho detto ai ragazzi di venire per le 18.30 / 19.00. Decido che è meglio cambiarsi e mi metto un jeans bianco un po' strappato sulle ginocchia, una camicetta azzurra a maniche lunghe e le scarpe da ginnastica. Infondo sono a casa mia e vengono i miei amici, perciò mi metto comoda. “Vilu? Noi andiamo” sento urlare mio padre dal piano di sotto, così esco dalla mia stanza e scendo le scale. “ok.. tra poco arrivano i ragazzi e ordiniamo una pizza” dico io, osservando l’eleganza di mia zia e di mio padre. “come i ragazzi? E le ragazze?” chiede papà esaltandosi. “papà.. i ragazzi nel senso che vengono i miei amici e naturalmente le mie amiche” spiego io gesticolando. “ah ok..” sussurra papà con una mano al cuore. “German, muovi quei piedi e andiamo vah” esclama Angie spintonandolo ed io scrollo la testa ridacchiando. “ciao tesoro, ci vediamo più tardi” mi saluta mia zia “divertitevi” dico io, avvicinandomi alla porta. “ciao amore” mi saluta anche papà ed entrambi escono da casa. Poco dopo sento delle macchine che si parcheggiano ed esco a vedere e vedo le auto dei miei amici. “ehilà cognatinaaa!” arriva subito Francesca urlando e abbracciandomi “ciao cognata” la saluto io stringendola a me. “ciao amichetta” arriva poi Diego, che tra un po' mi soffoca “ciao amicone”. Poi arriva Camilla “ehilà!” ci abbracciamo “ciao rossa” e poi arriva il suo fidanzato “ciao Vilu” che mi lascia due baci che io ricambio. “buonasera argentina” mi saluta Fede con un abbraccio “buonasera italiano”. Ed ecco il turno di Ludmilla “ciao splendore” anche lei mi stringe tra le sue braccia “ciao biondina”. E per finire arrivano Nati e Maxi “ciao Violetta” mi saluta prima Maxi lasciandomi due baci “ciao rapper” e poi è il turno di Nata “ciao tesoro” .. “ciao riccia” e abbraccio anche lei. Quando sono tutti dentro, mi sporgo in avanti in cerca del mio “lui” ed eccolo che arriva in tutto il suo splendore. “ciao amore” .. “amore.. mi stavo preoccupando” lo abbraccio subito, assumendo un’espressione molto triste. “per cosa?” mi chiede lui facendomi sollevare il viso “pensavo che non ci fossi” .. “volevo essere l’ultimo a salutarti.. per darti questo” e mi lascia un dolce bacio. “ehi voi due.. volete restare lì tutta la notte?” urla Diego da dentro casa ed io e Leon ci voltiamo verso loro e ci mettiamo a ridere. La serata trascorre alla grande e come avevo prestabilito, ordinammo pizza e ascoltammo la musica, cantando e ballando. Giocammo anche a carte e alle 7 colonne in coppia. Io spiegai alle ragazze tutto ciò che è successo ieri e loro esultarono e mi abbracciarono. Lo stesso fece Leon con i ragazzi e anche loro sono stati contenti per noi. Ad un tratto però vedo tutto in me ruotare e la vista mi si annebbia. “Vilu tutto bene?” mi sento prendere da qualcuno “amore! Cosa c’è?” mi sembra di sentire la voce di Leon. Qualcuno mi posa sul divano e mi fa bere un bicchiere d’acqua. Finalmente mi riprendo e la vista torna come prima. “tesoro.. cos’è successo? Stai meglio?” a parlare è stata Francesca e vedo che gli altri sono intorno a me, tranne Leon che è seduto sul divano al mio fianco. “non lo so.. mi è girata la testa e.. ho molta nausea” mi metto una mano allo stomaco e una sulla bocca. “avrai preso freddo ieri o stamattina” esclama Leon, accarezzandomi il braccio. “sì, può darsi” rispondo io toccandomi la fronte. Camilla mi mette una mano in viso “no, non sei calda.. non hai la febbre”. Il senso di vomito aumenta ed io corro in bagno a vomitare. “Violetta!” sento la voce delle ragazze e tutte mi vengono vicino e mi aiutano. Con fatica mi lavo la faccia e torno di là. “amore..” Leon mi abbraccia e una lacrima mi scende, forse per l’agitazione. “ragazzi forse è meglio andare.. che dite?” propone Nata ai miei amici, in effetti ora come ora vorrei solo stendermi a letto e riposare. “sì, certo. Vilu deve riposare” annuisce Ludmilla. Rimangono solo Leon, Francesca e Diego. “ragazzi, sto meglio.. davvero. Andate pure a casa, io ora vado a dormire” dico io, tra le braccia di Leon. “sicura Vilu?” chiede mia cognata, prendendomi una mano “sì, grazie”. Abbraccio la mia amica e poi anche Diego. “mi raccomando.. riprenditi” dice il mio migliore amico. “amore.. vuoi che resti?” mi chiede Leon “no, davvero.. ora vado subito a dormire” rispondo io, sentendo un po' di dolore allo stomaco, ma sicuramente per gli sforzi di prima. “d’accordo.. per qualsiasi cosa chiama.. mi raccomando” io annuisco e ci scambiamo solo un semplice bacio a stampo. Appena tutti escono, vado su in camera a dormire, anche se ho ancora un po' di nausea.

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Capitolo 26
*** Ventiseiesimo Capitolo ***


Ho passato una settimana di inferno! Ho continuato a rimettere e avere dolori di stomaco e anche emicranie. Stanotte mia zia mi ha sentita per l’ennesima volta ed è venuta a vedere e mi ha dato una pastiglia per il vomito e per il mal di testa. La febbre non ce l’ho ed io continuo a pensare che sia un virus. Ora sono le 6 di mattina e la nausea sta tornando, ma per fortuna il vomito ha smesso da stanotte alle 4. Sento qualcuno bussare alla porta, esclamo un “avanti” e ad entrare è Leon. Mi viene a trovare ogni giorno. “ehi” mi si avvicina e mi lascia un bacio in fronte. “ho parlato con tua zia e mi ha raccontato di stanotte.. mi dispiace amore, avevo detto di chiamarmi per qualsiasi cosa..” si siede sul letto affianco a me. “lo so.. ma sinceramente non avevo neanche la forza per farlo.. è stata una bruttissima settimana” faccio per sollevarmi un po' ma ci rinuncio, appunto perché non ho forze. “stai giù tranquilla.. comunque capisco, hai ragione.. non c’ho pensato. Ora come stai?” mi chiede, accarezzandomi. “non molto bene.. cioè non ho più vomitato però ho ancora nausea e mal di stomaco” spiego io con delle smorfie “ci credo.. devi riposare. Sta per arrivare Francesca, ha detto che sarebbe passata a trovarti” io annuisco, anche lei viene quasi ogni giorno a vedere come sto.. ho una cognata fantastica! “d’accordo.. mi fa piacere, è una ragazza dolcissima. Spero di non attaccarvi niente” .. “tranquilla” risponde Leon, con un’alzata di spalle. Sento di nuovo bussare “Vilu, posso?” è Francesca. “certo Fran” .. “ciao tesoro! Come ti senti?” si fionda ad abbracciarmi e poi si siede dall’altro lato del letto, al mio fianco. “così e così.. ho ancora nausea e mal di stomaco, ma per fortuna non vomito più da qualche ora” dico io, passandomi una mano sullo stomaco. “ho capito.. a proposito! Leon, devo dirti una cosa” esclama l’italiana, guardando il fratello. “cosa?” .. “la zia Mery è incinta” esulta Fran battendo le mani. “che? Di nuovo? Ma è il quinto bambino! Vuole mettere su un asilo per caso?” mi metto a ridere per la frase del mio ragazzo, mentre Fran gli da una pacca sulla spalla. “ma smettila! Io sono felicissima” di nuovo batte le mani. “congratulazioni! Sono felice per voi” dico io, sorridendo. Tra una chiacchiera e l’altra passa mezz’ora e fa capolino nella mia stanza zia Angie. “Vilu come ti senti?” le do la stessa risposta che ho dato a Leon e a Francesca. “senti.. che ne dici se ti fai una doccia e poi chiamiamo il dottore? Se te la senti..” io annuisco “sì.. anzi, ne ho proprio bisogno!” .. “d’accordo, allora quando hai finito fammi un urlo” dice Angie, andando verso la porta “va bene” annuisco io ridacchiando. “amore io dovrei andare.. mi hanno chiesto i ragazzi se mi aggregavo a loro a casa di Diego, per fare qualche partita alla play” mi dice Leon, in un modo che sembra come per chiedermi il permesso. “certo amore! Fai bene.. va e divertiti” lui si alza e mi lascia un bacio a stampo “mi raccomando, appena il dottore ti dice cos’hai, chiamami e riferiscimi tutto. Ok?” .. “certo” rispondo io, facendogli una carezza. “ti amo” esclama, lasciandomi ancora un bacio “ti amo anche io”. Mentre Leon esce, Francesca mi dice che sarebbe rimasta con me ed io ne sono molto contenta. “io vado a farmi la doccia, tu rimani pure qui e fai quello che vuoi” le dico alzandomi dal letto e prendendo dei vestiti puliti. “va bene, ti aspetto qui” risponde la mia amica, sorridendo. Vado in bagno e faccio la doccia, per poi infilarmi l’accappatoio. Ad un tratto mi gira la testa e mi viene tutto buio davanti agli occhi, sto per cadere e faccio scivolare a terra qualcosa mentre cerco di aggrapparmi al lavandino. “Vilu? Tutto bene?” mi accascio a terra e comincio a piangere, sono spaventata e preoccupata per tutto questo. È una settimana che mi capita.. perché? Cos’ho che non va? Francesca entra in bagno, per via di una mia non risposta. “ohddio tesoro! Cos’è successo?” si accuccia di fronte a me e comincia a carezzarmi. “non lo so Fran.. stavo bene e ad un tratto mi è girato la testa e mi sono sentita svenire. Perché?” la mia amica mi abbraccia e mi accarezza la testa “ssh.. sarà perché c’era troppo caldo qua dentro” mi dice Fran, staccandosi da me ma continuando a tenermi le mani. “vieni, coricati sul letto” mi aiuta a camminare fino a letto per poi coricarmici sopra. La mia migliore amica mi aiuta a vestirmi e resto in pantaloncini e maglietta, con sopra una coperta leggera. “Grazie Fran.. non so che avrei fatto senza di te! Sei la mia migliore amica, ti voglio troppo bene” l’abbraccio di nuovo “anche tu sei la mia migliore amica e ti voglio un sacco di bene. E ci sarò sempre per te” la stringo più forte e le lascio un bacio sulla guancia. “Fran, mi fai un favore?” .. “certo! Dimmi tutto” .. “in bagno, sul lavandino c’è un beauty case.. me lo porti?” le chiedo sorridendo. “certamente” risponde lei alzandosi dal letto. Quando torna, prendo il beauty case e cerco le salviettine per rinfrescarmi un po' il viso.. qua dentro c’è di tutto e di più. “ma dove sono?” chiedo pensando tra me e me “non è che sono da un’altra parte?” esclama Fran guardandosi intorno. Guardo nel taschino del beauty case e vedo un’assorbente. Rimango zitta, ferma e mi viene in mente di tutto: la notte con Leon, le nausee, il vomito, il mal di testa e la zia di Fran che è incinta. E in effetti mi sarebbero dovute venire in questa settimana. “Vilu? Stai bene? Una fitta di nausea?” io continuo a pensare, rimanendo zitta. “Violetta! Ehi” la mia amica mi scrolla ed io punto gli occhi su di lei. “cosa c’è? Mi stai facendo preoccupare” continua l’italiana. “Fran.. io.. ho un ritardo..” balbetto, cercando di capirci qualcosa. “ah.. vabbè ma magari è proprio per questo che non stai bene.. magari perché il flusso è un po' scombussolato. No?” beh in effetti può essere.. io annuisco, respirando profondamente. “sì.. sì può essere.. ma se non fosse così? Se io fossi.. incinta..?” domando, continuando a balbettare. “beh.. bisognerebbe fare un test” risponde Francesca, un po' perplessa. “già.. Fran, ti chiedo ancora un favore.. me ne vai a comprare uno?” le chiedo, con la paura che mi prendesse per pazza.. invece mi prende le mani e mi rassicura “ma certo! Te l’ho detto che io ci sarò sempre per te. Puoi chiedermi quello che vuoi. Vado subito, dico a tua zia che ti vado a prendere qualcosa di dolce da mangiare. Ok?” mi propone alzandosi dal letto. “va bene.. grazie” .. “ma figurati”. È passata una mezz’ora, quando Fran torna in camera mia con una busta. “qua ci sono dei dolcetti, ho dovuto per forza prenderli altrimenti tua zia si sarebbe insospettita di qualcosa. E qui..” tira fuori dalla borsa una scatoletta “c’è il test.. sei sicura Vilu?” io annuisco, alzandomi dal letto. “ti aspetto qui” dice Francesca, sedendosi sul letto. Vado in bagno e faccio il test, ma non ho il coraggio di guardare.. difatti esco e vado vicino alla mia migliore amica. “allora? Com’è?” mi chiede subito, curiosa. “io.. non ho guardato.. non ho il coraggio” dico, abbassando lo sguardo. “vuoi.. vuoi che ci guardo io?” propone la mia amica, agitata. Io la guardo, ci penso un po' e poi decido di sì. Gli passo il test ed io mi giro dall’altra parte. Francesca mi chiama, picchiettando il dito sulla mia spalla. Io mi giro lentamente. “co.. com’è?” chiedo a bassa voce, stringendo i denti. “ehm.. diventerai una splendida mamma” io sgrano gli occhi e gli prendo velocemente il test dalle mani. “ohddio! Francesca.. è.. è positivo! Ohddio!” sono super agitata e ho il fiatone. “ehm.. sei contenta?” mi chiede la mia migliore amica “io.. sì, certo. Ma.. lo dovrò dire a papà e.. e a tuo fratello” rispondo io passandomi una mano sulla fronte. “ehi.. stai tranquilla. Leon sarà il primo a capire e poi anche tua zia sicuramente.. e per quanto riguarda tuo padre, io ti consiglierei di dirglielo assieme a Leon” esclama Fran, prendendomi le mani. “sì.. hai ragione.. dici di chiamare Leon e di farlo venire qui?” le chiedo, cercando di riordinare i miei pensieri. “sì, io avrei fatto esattamente così” risponde lei, sorridente. Ci abbracciamo e poi sento mia zia salire le scale. “ohddio, nascondi questo” do il test alla mia amica che subito lo mette nella sua borsa. “tesoro? Hai fatto?” chiede mia zia, entrando in camera. “state bene? Avete due facce..” continua lei, scrutandoci. “sìsì, tutto bene” risponde di fretta Francesca, io le lancio un’occhiata fulminante. “ehm.. cioè, io sto bene.. Vilu ha ancora un po' di nausea, ma sta meglio.. vero?” esclama, rivolgendosi poi a me. “ehm.. sì.. sto un po' meglio” rispondo io, guardando mia zia. “oh bene! Ne sono davvero contenta. Lo chiamo lo stesso il dottore?” domanda Angie “ehm no zia.. magari aspettiamo un pochino, visto che mi sento meglio” rispondo io, sforzandomi di fare un sorriso il più credibile possibile. “d’accordo” mi lascia un bacio tra i capelli ed esce dalla mia stanza. “sei bravissima a mentire eh” esclamo ironicamente, guardando l’italiana. “sì, proprio come te” e ci mettiamo a ridere. “avanti, chiama Leon” mi passa il cellulare ed io faccio un respiro profondo. Vado sul suo contatto e metto in chiamata. Dopo 2 squilli risponde. “amore! Allora? Cos’ha detto il dottore?” si affretta a domandare. “ehm Leon.. il dottore non è venuto.. ho bisogno di parlarti” gli dico, guardando Fran che fa “sì” con la testa per incoraggiarmi. “amore.. stai.. stai bene vero? Non hai niente che non va.. vero?” lo sento molto preoccupato “nono, sto bene.. cioè in un certo senso. Puoi venire qui, ora?” gli chiedo, chiudendo gli occhi. “sì.. sì certo. Dammi 10 – 15 minuti e sono lì” risponde lui, sempre di fretta. Chiudiamo la chiamata ed io tengo lo sguardo basso. “amica mia.. andrà tutto bene, te lo prometto” mi conforta Fran, accarezzandomi la mano. “sì.. Leon capirà” dico io, cercando di sorridere e di pensare in positivo. Io e Fran cerchiamo di parlare d’altro, quando torniamo su questo discorso, mi abbraccia “sarai una mamma meravigliosa! Ehi e poi ci sono io che sarò un’ottima zia! E non una finta zia per la nostra amicizia.. ma sarò l’unica vera zia essendo sorella del tuo fidanzato” ci mettiamo a ridere ed annuisco “hai ragione.. e ne sono troppo felice per questo. Avrà un padre bellissimo, dolcissimo e bravissimo.. e una zia spettacolare e sempre pronta ad ascoltarlo o ascoltarla e dare tanti buoni consigli” dico io, toccandomi la pancia e una lacrima mi scende. Francesca me la toglie, facendomi una carezza in viso “e soprattutto sarò sempre pronta a proteggerlo.. o a proteggerla naturalmente” ci mettiamo di nuovo a ridere, per la felicità e l’emozione. Qualcuno bussa alla porta ed io esclamo un “avanti” e ad entrare è il mio fidanzato. “amore mio.. cos’è successo?” si fionda affianco a me, abbracciandomi. “ehm.. vi lascio soli, forse è meglio. Se hai bisogno chiamami. Ti voglio bene” la mia amica mi saluta, stringendomi e lasciandomi tanti dolci bacini. “sarà fatto. Ti voglio bene anche io” .. “ciao fratellino” saluta anche Leon, lasciandoci un bacio sulla guancia. Appena Fran esce, lui si rivolge subito a me. “amore mi sto preoccupando.. ti prego, parlami. Spiegami” gli prendo le mani e ci gioco, accarezzandogliele. “Leon.. prima sono stata male..” non mi lascia finire, che subito mi interrompe “cosa? E cos’hai avuto?” .. “lasciami finire, ti prego” sussurro io e lui annuisce “sì, scusa” così io continuo. “ho avuto un giramento di testa e ancora nausea e Francesca è venuta subito a vedere. Mi ha accompagnata a letto e le ho chiesto di prendermi il beauty case.. stavo cercando le salviettine per rinfrescarmi un po', quando ho visto un assorbente.. e quindi io e Fran abbiamo pensato che può essere che stessi così perché dovevano venirmi..” mi fermo, arrivando al punto più critico. Leon mi fa una carezza sulla guancia “invece..?” mi incoraggia. “invece.. ho chiesto a tua sorella di comprarmi un test di gravidanza..” mi fermo di nuovo, guardando la sua espressione. È neutra, normale, come se gli avessi detto la cosa più semplice del mondo. “amore continua..” io rimango scioccata per questo suo comportamento, ma in senso positivo perché non me l’aspettavo affatto. “e quindi ho fatto il test.. ed è.. beh è positivo. Sono incinta Leon” la prima cosa che il mio ragazzo fa è sorridere e abbracciarmi. “non potevi darmi notizia migliore” inarco le sopracciglia “Leon.. hai sentito cos’ho detto?” si mette a ridere, ma una risata piena d’amore. “certo. Aspetti un bambino. Ed è bello primo perché diventerò padre e secondo perché quel tuo malessere non è dovuto a qualche virus o qualche malattia.. ma perché aspetti il nostro bambino” una lacrima mi scende “oh Leon!” lo abbraccio “quindi.. quindi sei contento? Non hai nessun ripensamento?” mi fa sedere sulle sue gambe e mi lascia un bacio sulla guancia. “ma stai scherzando? È bellissimo! Hai in grembo una creaturina meravigliosa.. ed è nostra! Sarai una madre splendida e la più dolce del mondo” lo accarezzo e gli lascio un dolce bacio a stampo. “e tu sarai un padre perfetto. Il più bello e bravo di tutti. Ti amo Leon e grazie” lo abbraccio nuovamente “ti amo anche io amore mio e grazie a te, di tutto” ci baciamo, un bacio dolce, profondo e romantico. “ora però dobbiamo dirglielo a papà..” esclamo, abbassando lo sguardo. “ehi..” sussurra, alzandomi il viso dal mento “glielo diciamo insieme. Ci sono io con te e ci sarò sempre” io annuisco “grazie” .. “non devi ringraziarmi, lo faccio perché ti amo e perché sei la cosa più importante della mia vita” lo bacio di nuovo, allacciandogli le braccia al collo. “vuoi dirglielo ora?” mi chiede Leon, spostandomi i capelli dietro le orecchie. “sì.. meglio dirglielo subito, che dopo. Almeno mi tolgo sto brutto peso” entrambi ci alziamo dal letto, poi Leon mi prende le mani intrecciando le sue dita con le mie. “stai tranquilla.. ti prometto che andrà tutto bene” faccio “sì” con la testa e ci scambiamo un ultimo bacio, per poi uscire dalla mia stanza.

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Capitolo 27
*** Ventisettesimo Capitolo ***


“zia? Papà?” li chiamo, scendendo le scale mano nella mano con Leon. “tesoro tuo padre sta arrivando, è con un cliente. È successo qualcosa?” chiede Angie che come al solito si trova in cucina. “ehm in effetti sì.. cominciamo con lei?” chiedo al mio ragazzo che annuisce con la testa. “devo preoccuparmi?” continua mia zia, facendo una risata nervosa. “no.. o almeno credo.. possiamo sederci?” rispondo io, all’ultimo gradino della scala. “certo” dice mia zia. Tutti e 3 ci sediamo sul divano bianco e restiamo in silenzio. “allora? Forza, parlate! Non ditemi che avete paura di me eh” esclama Angie, ridendo. Mi giro e guardo Leon, che mi sorride per incoraggiarmi. “zia.. hai presente tutto quello che ho avuto finora? Il vomito eccetera?!” inizio io, allargando il discorso. “beh come posso non ricordarmene? Ma comunque.. che c’entra?” .. “ecco.. so il motivo” mia zia rimane zitta, aspettando un mio continuo. “e? Sarebbe?” chiede poi, non capendo. “ecco.. sai che ti ho detto che ho passato quella notte con Leon? Quando mi ha portata al mare?” continuo io, tra le braccia del mio ragazzo che mi stringe forte a sé e ogni tanto mi lascia un bacio tra i capelli o sulla tempia. “sì, ho presente. Vilu, però continuo a non capire” risponde Angie, sempre con una risata strana. “ehm.. io e lui abbiamo fatto l’amore” vengo interrotta da lei “sì, lo so..” poi si rivolge a Leon “scusa tesoro, io e Vilu ci raccontiamo sempre tutto” .. “non preoccuparti, mi fido ciecamente di entrambe” risponde Leon sorridendo. Poi mia zia torna a puntare gli occhi su di me e mi guarda come a dire “continua, vai avanti”. “ecco.. da lì è cominciato tutto.. il vomito, il mal di stomaco, i giramenti di testa.. e così ho parlato con Francesca.. e sospettavamo che era per via del mio ritardo che stavo male.. poi però ho messo insieme i pezzi.. e.. ho chiesto a Fran di comprarmi un.. un test di gravidanza” mi fermo un attimo e mia zia spalanca la bocca. “e.. era.. cioè è..” balbetta, non riuscendo a completare la frase; così io abbasso lo sguardo. “dai amore.. ormai sei arrivata al punto.. vedrai che tua zia capirà” mi incoraggia Leon, lasciandomi un altro bacio e stringendomi di più tra le sue braccia. “Violetta?” mi chiama mia zia ed io alzo lo sguardo. “zia.. sono incinta” ecco l’ho detto! L’ho detto! Sono senza respiro, non riesco a guardarla negli occhi e una lacrima mi scende per la paura. “Angie.. mi prenderò tutte le responsabilità, lo prometto. Non lascerò sola tua nipote, nemmeno un secondo. Lei è tutta la mia vita ed ora anche il nostro bambino. Li amo, anche se ancora non si vede neanche la pancia.. ma già lo amo. Le starò vicino, sempre. Ma per favore.. non arrabbiarti” a parlare è stato il mio Leon e altre lacrime mi scendono: per la felicità, per le sue parole e per la paura. “Vilu..” mia zia mi si avvicina e mi prende le mani, così io alzo lo sguardo e la guardo. “oh tesoro mio, vieni qui” mi abbraccia forte, mi culla, mi conforta. Mi lascia mille baci in fronte e mi asciuga le lacrime. “tesoro..” mi stacco dalle sue braccia e continuo a tenere le mani nelle sue. “io non ti dico proprio nulla. Le parole di Leon mi hanno molto colpito e so che è un ragazzo splendido. Sono sicura al 100% che sarete i genitori migliori del mondo e che ve la caverete perché il vostro amore è molto forte. Io ti sarò sempre vicino e ti aiuterò sempre. Sei la mia nipotina e non posso che essere felice per te! Ti voglio un mondo di bene” altre lacrime mi scendono, ma stavolta per la felicità e l’emozione. “grazie zia. Ti voglio tanto bene anche io, senza te non so che farei” ci abbracciamo di nuovo e lei mi porge un fazzoletto che subito uso per togliermi le lacrime dal viso. “Leon.. sei un ragazzo molto dolce e comprensivo. Penso che tua sia uno di quella piccola percentuale di ragazzi giovani che stanno accanto alla propria fidanzata in un momento come questo. Sono molto fiera di te e conto su quello che hai detto. Ti affido Violetta e mi raccomando, trattala come se fosse placcata d’oro.. perché per me vale molto di più” mia zia si rivolge a Leon come se anche lui fosse un parente per lei. È stata molto graziosa e non la ringrazierò mai abbastanza per tutto questo. L’adoro con tutta me stessa. Leon abbraccia mia zia e lei lo stringe forte a sé, sorridente. “te lo prometto Angie, sarà la persona più felice al mondo.. assieme a nostro figlio”. Abbraccio nuovamente Leon e ci scambiamo un piccolo e veloce bacio sulle labbra. “zia.. ora dobbiamo dirlo a papà.. aiutami, ti prego” .. “ma certo amore mio! Stai tranquilla. Io e Leon siamo qui con te, a sostenerti” mi giro verso lui, che annuisce e mi sorride. Qualche secondo dopo sentiamo aprire la porta e tutti ci giriamo verso essa. “salve famiglia! Come.. Violetta che è successo?” papà sbatte la porta, facendola chiudere e si fionda di fronte a noi. “che le hai fatto? Eh?” urla a Leon, indicando me. “German, amore, ti prego siediti” gli dice mia zia “Leon non ha fatto nulla di male. Proprio nulla” .. “allora chi ti ha fatto piangere? Dimmelo subito” continua papà sbraitando. “papà.. ti prego, fa come ti ha detto Angie. Siediti per favore. Dobbiamo parlarti” vedo che si tranquillizza un po' e così si siede sulla poltrona di fronte a noi. “allora? Che succede?” ci guarda a tutti e 3, di più a Leon. “papà.. ti devo dire una cosa importante. Non arrabbiarti ti prego, anzi.. cerca di capirmi e di starmi vicino” dico io, cercando di fare lunghi respiri e soprattutto di non far tremare la mia voce, anche se è un po' un’impresa. “ohddio!” esclama ad un tratto papà e tutti e 3 lo guardiamo non capendo il perché di quella esclamazione. “ohddio che?” gli chiedo scrollando la testa. “vi sposate! Violetta sei ancora piccola.. non credi? Aspetta almeno ancora un paio d’anni” lo vedo agitarsi sulla poltrona, non sta fermo un attimo. “papà, non ci sposiamo..” dico io, sorridendo nervosamente. “o almeno non ora” conclude Leon. Io e papà ci giriamo subito verso lui: io lo guardo con amore, papà lo fulmina con gli occhi. “Leon perdonami se te lo dico, ma penso che bisognerebbe avere dei figli per sposarsi. E io sono ancora giovane per diventare nonno..” ohddio.. cos’ha mai detto! Lo vedo ridacchiare, ma poi si blocca guardando i nostri visi. Io abbasso lo sguardo, triste e nervosa; Leon continua a muovere gli occhi non sapendo chi o cosa guardare; mia zia stringe le mie spalle con un braccio e con l’altra mano prende entrambi le mie. “Violetta.. cosa.. cosa stai cercando di dirmi?” balbetta papà, sta volta stando fermo immobile. Continuo a tenere lo sguardo basso e poi sussurro “sono incinta”. Sento lo sguardo di Leon e quello di Angie, puntato sul viso di papà. Poi lentamente alzo il mio per vedere la sua espressione: all’inizio seria, poi comincia ad allargare gli occhi, a guardarsi in torno e a farsi aria con una rivista. “ok.. state scherzando vero? È uno scherzo! Bravi, ottimi attori! Ora però ho molto caldo” si alza, girando per il soggiorno e continuando a farsi aria con il giornale. “German..” comincia mia zia, ma lui le punta un dito contro. “ssh! Stai zitta per favore! E tu, vattene da qui.. subito” conclude indicando Leon. “no, lui non se ne va. Non va da nessuna parte” dico io, con le lacrime agli occhi che pian piano scorrono sulle mie guance. “mi gira la testa.. mio Dio..” dice papà, appoggiandosi al muro. Mia zia si alza e gli va vicino, ma lui si altera subito. “Angie lasciami stare! Tu scommetto che le sei stata dietro” .. “German.. tua figlia è grande e sa prendersi le sue responsabilità.. idem Leon” papà scoppia a ridere, prendendo in giro quello che Angie ha appena detto. “responsabilità? Ma se hanno appena 20 anni! Per favore..” sta volta a sbraitare è mia zia. “sentimi bene German! O tu ti siedi ed ascolti quello che ha da dirti tua figlia, o io me ne vado e non mi vedi più. Sei un immaturo, un ingrato! Ma la vedi? Vedi come la fai soffrire? E poi sarebbe Leon a farla stare male? Dovresti essere felice per quello che ti ha appena detto e darle tutto il tuo appoggio, come un buon padre farebbe! Sei un codardo, un bambino. Quello che non sa prendersi le proprie responsabilità, sei proprio tu!” mia zia ha urlato tutto il tempo di questo discorso ed io l’amo per quello che ha detto. Non poteva usare parole migliori. Papà è rimasto impassibile e senza parole. “allora? Vuoi ascoltarla o vuoi perdere me, lei e il tuo futuro nipote ancora prima che nasca?” continua lei, con voce sempre alta ma meno di prima. Papà si avvicino alla poltrona di prima e ci si siede. Io sto piangendo tra le braccia di Leon e mia zia torna a sedersi accanto a me e mi accarezza il braccio, prendendomi poi le mani. “ti ascolto..” sussurra papà, unendo le mani. Mi stacco da Leon e asciugo le lacrime. Poi, cercando di tranquillizzarmi, comincio il discorso. “papà.. una settimana fa sono stata con Leon al mare e.. abbiamo fatto l’amore” mi fermo un secondo e lo vedo deglutire e respirare a fondo. “continua” mi dice poi, quando sembra essersi calmato un po'. “oggi ero con Francesca in camera e sono stata male di nuovo, per fortuna c’era lei e mi è stata vicino. Abbiamo parlato e pensavamo che stessi male per un mio ritardo.. poi però abbiamo deciso fosse meglio fare il test per sicurezza.. e allora lei me l’è andato a comprare.. e quando l’ho fatto è.. uscito.. positivo” l’ultima parola la sussurro abbassando lo sguardo. “German.. io l’ho già detto ad Angie. Prometto di prendermi ogni responsabilità sia per tua figlia che per il bambino. Io amo tua figlia come non ho mai amato nessuno, forse nemmeno mia madre. Lei è tutto per me e di conseguenza lo è nostro figlio. Sarò sempre presente, in qualsiasi momento e non la lascerò sola un minuto” papà ascolta attentamente le parole di Leon e ne sembra soddisfatto. Si alza e mi viene vicino, Angie va al posto di papà in modo che papà si riesce a sedere accanto a me. Le mie lacrime riprendono a scorrere, prima era solo per paura e tristezza.. ora solo per felicità. “tesoro.. accetto quello che mi avete detto e accetto il vostro bambino. Non me l’aspettavo ma ho apprezzato molto quello che Leon mi ha detto. Vi chiedo scusa a tutti e 3 per prima, ma capitemi.. a primo impatto mi sono sentito soffocare. Ti amo più della mia stessa vita e ti voglio vedere solo felice. E se per farti felice tu vuoi tutto questo, io lo accetto. Ma sappi che sarai sempre la mia bambina” mi metto a ridere per l’emozione e mi butto tra le braccia di papà che mi stringe forte, accarezzandomi i capelli. Quando ci stacchiamo mi prende il viso tra le mani e mi lascia un bacio in fronte. “mi raccomando” mi dice facendomi l’occhiolino “te lo prometto papà”. Guardo Leon e lo abbraccio. “Leon.. ho capito che tipo di ragazzo sei e sono sicuro che farai tutto ciò che hai detto. Ti ringrazio per rendere felice mia figlia, ma ti prego non smettere mai di farlo” dice papà al mio ragazzo. “non lo farò mai German. Sarà la donna più felice che tutti abbiano mai visto. Lo prometto” papà si alza e allarga le braccia verso Leon “dai vieni qui” dice poi e anche Leon si alza e infine vedo la scena più bella che abbia mai visto: papà e Leon abbracciarsi affettuosamente. Finalmente smetto di piangere, poi papà va verso mia zia. “amore.. ti chiedo perdono per prima e tu hai avuto pienamente ragione in tutto. Mi hai aperto gli occhi e sono riuscito a capire molte cose. Ti amo.. anzi.. vi amo!” papà e mia zia si baciano e io e Leon battiamo le mani ridendo. Anche io abbraccio il mio amore per poi scambiarci un dolce bacio. “va bene, ti perdono” esclama Angie ridendo. Poi papà mi si avvicina di nuovo “ehm.. posso?” chiede, indicandomi la pancia. Non ci posso credere.. davvero è quella la sua intenzione? “sì..” sussurro con la bocca spalancata e guardando prima mia zia, che si mette la mano davanti alla bocca non credendoci, e poi Leon.. anche lui molto stupito. Papà si avvicina alla mia pancia ancora piatta e la tocca con la mano, facendo un cerchio continuo. “ehi nipotino.. mi senti? Sono il nonno. Sarai una creaturina meravigliosa! Oh ovviamente andrai bene che tu sia maschio o femmina. L’importante è che ci sei” le mie lacrime ricominciano a scendere per la commozione. Non riesco davvero a crederci. Papà si alza e si guarda intorno, sentendo gli sguardi di tutti su di lui. “è l’emozione” esclama poi alzando le spalle e tutti noi ci mettiamo a ridere. “beh allora noi.. andiamo di sopra” dico io, prendendo la mano di Leon. “d’accordo” rispondono insieme papà e Angie, abbracciati mentre si scambiano le coccole. Io e Leon ci corichiamo sul letto ed io mi appoggio a lui, tra le sue calde e dolci carezze. “stai bene amore?” mi chiede dopo un po', intrecciando la mano libera con la mia. “mai stata meglio. È stato faticoso ma alla fine si è concluso tutto a meraviglia! Non sai quanto sono felice. E tu?” gli lascio un bacino sulla spalla. “anche io.. sono molto contento di tutto. Ma la mia vera felicità sei tu.. e questo bel bimbo che deve ancora crescere” mi accarezza la pancia e poi lo vedo sedersi e inizia a darmi tanti bacini sulla pancia. “ehi amore.. mi senti? Qua c’è il tuo papà. Sarai una meraviglia e già ti amo.. ti amo quanto amo la tua mamma. Sai che hai una mamma stupenda? È la donna più bella e forte che abbia mai visto” mi lascia ancora un bacio lì e poi torna a guardarmi. “è stata la scena più bella e commuovente. Ti amo” dico io accarezzandogli il viso e poi prendendolo e attirandolo a me. “ti amo anche io” sussurra lui sulle mie labbra per poi dare inizio ad un bacio molto passionale. Torniamo nella posizione di prima e lui continua a tenere una mano intrecciata alla mia e una sulla mia pancia. “chissà quanto sarai bella con il pancione” esclama Leon sorridendo e con gli occhi sognanti. “sì.. e anche impedita!” dico io ridacchiando. “perché?” chiede lui, inarcando le sopracciglia. “perché? Perché farò fatica anche a camminare.. cioè poi magari avrò una pancia piccola, chi lo sa.. però..” spiego io, alzando le spalle e vagando tra mille pensieri. “ma di questo non devi preoccuparti.. anzi, non devi preoccuparti proprio di nulla” risponde lui, lasciandomi un bacio sulla tempia. “in che senso?” domando io, non capendo. Lui si solleva e mi mette una mano al collo “perché d’ora in avanti ci sarò io con te. Mi prenderò cura io di voi. Ora e per sempre” sono senza parole. Una lacrima scende sulla mia guancia e lui subito la prende col pollice. “non sai quanto mi rendi felice.. ogni volta che dici qualcosa mi rendi felice” sussurro io, continuando ad accarezzarlo. “beh il mio scopo è questo” risponde lui, abbassandosi su di me e baciandomi nuovamente. Ed io non posso fare altro che sorridere sulle sue labbra.

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Capitolo 28
*** Ventottesimo Capitolo ***


“amore ti va se stasera andiamo a mangiare qualcosa con i ragazzi? Così poi posso dirlo anche a loro” propongo io sedendomi sul letto e girandomi verso lui. “sì, va bene. Io avviso i ragazzi e tu le ragazze?” si siede anche lui ed io annuisco. Avviso le mie amiche e tutte acconsentono, idem i loro fidanzati. “allora vado a casa a prepararmi.. come rimaniamo? Ti passo a prendere verso le 19.40?” chiede il mio ragazzo mettendo una mano sulla mia. “sì, perfetto” rispondo io sorridendo. “allora a dopo” mi lascia un dolce bacio ed esce dalla mia stanza. Io mi faccio una doccia e mi metto un vestito bianco che ha il corpetto stretto e la parte sotto larga; sotto al seno c’è una cintura spessa, di colore blu. Ai piedi metto le zeppe, i capelli li lascio sciolti e indosso un paio di orecchini con le perle bianche. Questa sera Angie e papà vanno al cinema e mangiano al pub che c’è lì vicino, così li ho avvisati con un messaggio al telefono. Poco dopo lo sento vibrare e guardo: un messaggio di Leon. “amore sono qui fuori” prendo una giacca e la borsa ed esco di casa, chiudendo la porta a chiave. Salgo in macchina e vedo il mio ragazzo con un jeans bianco e una camicia nera e i suoi capelli sempre scompigliati come piacciono a me. “ciao bellissima.. come sei vestita bene” mi complimenta subito Leon, sporgendosi verso di me per lasciarmi un bacio. “grazie, anche tu sei bellissimo.. come sempre. Anche se così mi fai impazzire ancora di più” lo indico con un dito e lui si mette a ridere mentre parte con la macchina. “lo so e lo sai che mi piace fare questi giochetti con te.. e poi tu non sei da meno” ridacchio anche io per poi afferrare il mio lucidalabbra e passarmelo un po' sulla bocca. “che fai?” chiede Leon girandosi un attimo verso di me per guardarmi. “metto il lucidalabbra.. perché?” lo guardo non capendo quella sua domanda. “beh scusa e se io vorrei baciarti?” mi metto a ridere “lo metto apposta adesso, perché ti ho già baciato prima.. e se vorresti baciarmi ancora te ne lascerei un po' anche a te sulla tua bella boccuccia” rido di nuovo mettendo in borsa il cosmetico. “guarda che stai bene anche senza eh..” lo guardo socchiudendo gli occhi “dove vuoi arrivare Leon?” lui alza le spalle “ma no era per dire..” mi guarda con la coda dell’occhio. “no io lo so bene dove vuoi arrivare.. tu non vuoi che mi brillano le labbra perché sei geloso” incrocio le braccia al petto e cerco di restare seria, anche se dento di me mi sento bruciare dalla felicità per la sua gelosia che io amo con tutta me stessa. “ma chi? Io? Geloso? Ma vava..” fa uno sbuffo e poi svolta a sinistra. “ah allora non sei geloso?” gli chiedo, sfidandolo. “nono” risponde subito lui “quindi domani posso uscire con un mio amico?” appena fatta questa domanda, lui si gira verso di me e sgrana gli occhi “con chi?” .. “con un mio amico.. uno dello Studio che ho conosciuto poco tempo fa e che mi ha detto che gli piacerebbe offrirmi un gelato” gli spiego io, raccontando una bugia per vedere la sua reazione. “ma non se ne parla proprio” risponde lui un po' offeso. “ma come? Hai detto di non essere geloso! Quindi lo sei o non lo sei?” si ferma nel parcheggio del ristorante, spegne la macchina e si gira verso di me. “sì che lo sono” .. “sì che lo sei.. cosa?” chiedo io, trattenendo una risata. “sì che sono geloso!” inizio a ridacchiare, a scrollare la testa e a mordicchiarmi il labbro. “che c’è? Perché, tu non la sei?” continua Leon “ma certo che la sono! Guai a chi anche solo ti guarda! Tu sei mio e basta” mi sposto dal mio sedile e vado sopra di lui a cavalcioni. “e io amo quando sei gelosa.. mi fai uscire di testa” lo bacio, non resistendo più.. non mi importa se ho il lucidalabbra! “mi hai sporcato?” chiede lui, dopo esserci staccati. “un po'.. ma se vuoi non ti bacio più” .. “nono, sporcarmi quanto vuoi” mi metto a ridere e lo bacio di nuovo. “e comunque.. anche io impazzisco quando sei geloso di me” gli dico sfiorandogli le labbra “beh ricorda sempre che pure tu sei mia e basta” ci baciamo di nuovo, poi il cellulare di Leon comincia a squillare. “pronto?” risponde senza guardare chi l’ha chiamato, perché troppo impegnato a guardarmi negli occhi. “sì Fede, arriviamo.. siamo qui.. no non stiamo facendo sconcerie.. piantala di fare lo scemo.. dai arriviamo, ciao” prendo un fazzolettino e gli pulisco la bocca e nei dintorni “che ha detto Fede?” gli domando, tornando al mio sedile. “diceva cavolate come al solito.. e sotto c’erano gli altri che ridevano” scrollo la testa e scendiamo dalla macchina. Ci prendiamo per mano ed entriamo al ristorante, dove troviamo gli altri già seduti ad un tavolo in un angolo del locale. “avete fatto tutto?” chiede Diego ridendo e seguito dagli altri. “smettetela” risponde Leon serio e ci sediamo insieme agli altri. “ehi tesoro! Come va?” mi chiede Camilla, dopo essermi salutata con tutti. “bene grazie. E voi?” tutte mi rispondo che stanno bene. La serata passa tranquillamente tra risate, battute e vari argomenti. Quando usciamo dal ristorante si sono già fatte le 22.30 e siamo tutti un po' stanchi. “ragazzi allora ci vediamo domani?” domanda Maxi che ha il braccio attorno le spalle di Nata. “ehm.. veramente.. avrei da dirvi una cosa..” dico io, tra le braccia di Leon. Subito a guardarmi è mia cognata. “che succede?” chiede Ludmilla, appoggiata a Federico. “ehm.. è una cosa importante.. i miei già lo sanno e approvano.. anche Leon è molto contento della cosa..” tutti si fanno seri e preoccupati. “Violetta che c’è?” chiede subito Diego, mano nella mano con Fran. “non dirmi che vi trasferite!” esclama Camilla, agitandosi. “nono.. anzi.. non è proprio il caso..” dico io ridacchiando. “quindi? Dai Vilu parla, ti prego” parla Maxi agitandosi ancora di più di Camilla. “io.. ecco.. sono.. sono incinta” guardo un po' tutti e vedo chi spalanca gli occhi e chi la bocca. “sei.. sei sicura?” domanda Nati, avvicinandosi a me. “sicurissima ragazzi.. Francesca già lo sapeva perché era con me quando l’ho scoperto” alcuni guardano l’italiana, che subito sorride. “ohddio Vilu! Ma è bellissimo” esulta la rossa abbracciandomi. “congratulazioni tesoro” dice la riccia, anche lei abbracciandomi. E così via: tutti ci fecero i complimenti e le congratulazioni, riempiendoci di baci e abbracci. “la mia piccola Vilu.. Dio quanto sei cresciuta!” esclama Diego, stringendomi a sé qualche secondo in più degli altri. Poi mi si avvicina all’orecchio e mi sussurra “io sarò il primo zio” mi metto a ridere e annuisco “certo! E Fran sarà la prima zia” mi lascia ancora un bacio sulla guancia e torna dalla sua amata. “mi sono tolta un enorme peso.. e non poteva andare meglio di così, perché tutti mi hanno capita e confortata. Vi voglio un mondo di bene.. e con voi sarà tutto più bello e tutto più semplice” dico io, posandomi le mani sul cuore. “ma certo! Sei la nostra migliore amica e qui ci sono una marea di zii per il vostro splendido bimbo!” dice Camilla, con una lacrimuccia. “vorrei ringraziare soprattutto mia cognata, perché lei c’era anche proprio in quel momento e mi ha sostenuta dall’inizio alla fine, aiutandomi in molte cose” guardo Francesca e vedo che anche a lei sono scese due lacrime, poi mi si avvicina e mi abbraccia di nuovo. “ti voglio troppo bene cognatina” .. “anche io cognatina mia” la stringo forte a me per poi lasciarle un bacio. “ci saremo sempre.. tutti per tutti.. giusto?” esclama Fede, stringendo Ludmi. “certo! La nostra amicizia durerà in eterno” risponde la bionda. “sicuramente ragazzi.. sarà così tutta la vita” dice Broadway, lasciando un bacio a Cami. “insieme siamo una forza” esclama Maxi. “insieme siamo molto di più” concorda Diego. “insieme siamo migliori” concludo io e tutti annuiscono. “non potevi dire cosa più bella amore mio” mi dice Leon, lasciandomi un bacio sulla fronte e tutti sono d’accordo con lui. “ora vorrei andare a riposare, sono un po' stanca. Ci vediamo domani?” propongo, guardando un po' tutti che dicono di sì e così finiamo con il salutarci. Io e Leon saliamo in macchina e subito parte per portarmi a casa. “Leon.. rimani da me a dormire?” lui mi prende una mano e mi lascia un bacio sul dorso, sorridendo. “speravo che me lo chiedessi. Passiamo da me un attimo che prendo il necessario, d’accordo?” io sorrido, stringendo ancora di più la sua mano e con l’altra mi tocco la pancia. “sì, va bene” rispondo infine, chiudendo gli occhi. Quando li riapro sono sempre in macchina, ma davanti a casa mia. “ehi.. stai bene?” chiede Leon, accarezzandomi il viso. “sì.. ma mi sono addormentata?” domando io, guardandomi intorno e notando un borsone sui sedili posteriori. “sì.. non volevo svegliarti, così sono sceso un attimo da solo per prendere la roba” mi spiega lui, prendendo la borsa da dietro. “grazie” dico io, scendendo dall’auto. Quando entriamo è tutto buio, evidentemente papà e zia sono già a dormire. Anche io e Leon saliamo subito in camera mia e indossiamo il pigiama, per poi metterci sotto le coperte e abbracciarci. “vi amo così tanto..” sussurra il mio ragazzo, continuando ad accarezzarmi la pancia. “anche noi ti amiamo da morire” rispondo io, baciandolo. “buonanotte amore mio” mi dice lui, lasciandomi un bacio sulle labbra, uno in fronte e uno tra i capelli. “buonanotte amore mio” rispondo io, ricambiando il suo bacio. Chiusi gli occhi e mi addormentai tra le sue braccia e con le sue continue carezze sulla mia pancina. Sono passati ben 5 anni e le cose vanno sempre a gonfie vele. Io e Leon abitiamo da soli, in una villetta con ampio giardino e piscina. Il mio uomo è diventato un insegnante di canto, mentre io do qualche ripetizione ad alcuni alunni perché devo badare ai miei figli. La prima si chiama Jasmine ed ha un carattere molto vivace, è ubbidiente e per fortuna non mi ha fatto faticare né con la gravidanza, né con il parto, né con la crescita. Il secondo figlio che abbiamo, si chiama Gabriel e ha un anno e mezzo. Con lui ho fatto un po' di fatica, ma non molta.. non posso lamentarmi più di tanto. Beh inoltre io e Leon ci siamo sposati poco tempo fa e continuiamo ad amarci come il primo giorno. Ogni tanto arriva a casa con qualche sorpresa, che io cerco sempre di ricambiare. In tutto questo tempo non abbiamo mai avuto una vera e propria litigata, solo qualche discussione che poi si conclude sempre con le tante coccole. Non posso chiedere di meglio. Per quanto riguarda i nostri amici.. allora, partiamo da mia cognata e, ora, mio cognato! Sì, Diego e Francesca si sono sposati prima di me e Leon e hanno avuto un bambino che l’hanno chiamato Daniel e ora Fran è incinta di un altro maschietto e sono quasi certi di volerlo chiamare Jake. Camilla e Broadway si sposano tra un mesetto e hanno avuto una bambina, che l’hanno chiamata Jennifer e hanno in progetto di darle una sorellina o un fratellino. Nati e Maxi stanno progettando il loro matrimonio, ma hanno già distribuito gli inviti e se tutto va bene avverrà tra 3 mesi. Dico “se tutto va bene” perché Nati è incinta ed è un maschio e hanno deciso di chiamarlo Kevin. Infine ci sono Ludmilla e Federico che si sono sposati poco dopo me e Leon e hanno avuto due splendide bambine: la prima si chiama Julia e la seconda Linda. L’amicizia di tutti noi è immensa, infinita e bellissima. Ci siamo sempre per chi ha bisogno, o anche solo per mangiare qualcosa insieme. Facciamo sempre tutto insieme. E ho capito che un motivo vero e proprio c’è ed è che: insieme siamo migliori.

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